i laboratorio presentazione e analisi dei problemi … · a chi conviene la sostenibilità? •ai...
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I LABORATORIOPRESENTAZIONE E ANALISI DEI
PROBLEMI
Che cosa è un mercato?
• Il mercato è il luogo in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta di un determinato bene. La sua funzione è quella di mettere in contatto compratori e venditori, rendendo possibile lo scambio.
• E’ il luogo dove si forma il prezzo luogo fisico dove compratori e venditori scambiano beni o servizi.
• Può essere un luogo fisico o non e la globalizzazione dell’economia ha prodotto la tendenza alla creazione di mercati sempre più vasti e internazionali
• L’insieme della domanda e dell’offerta
• Esistono una pluralità di mercati essendoci una pluralità di sistemi economici indipendenti
• Mercato concorrenziale o non concorrenziale
Il Mercato siamo NOI!
• Se il mercato è la somma della domanda e della offerta, noi essendo la domanda siamo il mercato e possiamo indirizzare con le nostre scelte.
• Abbiamo un grande potere ma molto spesso è assopito e non ce ne ricordiamo.
• NOI CON LE NOSTRE SCELTE DI CONSUMO E RISPARMIO QUOTIDIANO POSSIAMO INCIDERE NELL’ECONOMIA E SCEGLIERE QUALI AZIENDE DEVONO ESSERE PREMIATE PER LA LORO REALE SOSTENIBILITA’
• Per conoscere la loro sostenibilità non dobbiamo fermarci su una informazioni o per sentito dire ma ricercare in modo accurato dati a sostegno della loro responsabilità
La sostenibilità • Equilibrio che consenta il soddisfacimento delle esigenze
presenti, senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie esigenze (Brundtland1987)
• Imparare a vivere, in una prosperità equa e condivisa con tutti gli altri esseri umani, entro i limiti fisici e biologici dell’unico pianeta che abitiamo, la Terra (Bologna 2013)
• Un cambiamento di focus: dalla massimizzazione della ricchezza dell’azionista alla soddisfazione degli interessi di una più vasta platea di soggetti=stakeholders (Becchetti)
Le tre sostenibilità
• La sostenibilità economica• indispensabile per salvaguardare investimenti, innovazione
e occupazione.
• La sostenibilità sociale• equità, salute, sicurezza, giusta remunerazione, pari
opportunità, sviluppo personale, partecipazione, identità culturale, controllo della filiera produttiva
• La sostenibilità ambientale• cambiamenti climatici, risparmio e riutilizzo delle risorse
chiudendo il ciclo senza rifiuti, ripristino dei sistemi ecologici e tutela della biodiversità
A chi conviene la sostenibilità?
• Ai cittadini?
• All’ambiente?
• All’economia?
• Alla società?
• Alle imprese?
Conviene ai cittadini?Auto-interesse lungimirante
• prodotti più sani e di qualità
• Contesti produttivi più rispettosi e capaci di far crescere
• società più solidale, conviviale e accogliente
• ambiente più sano, ricco e resiliente
Problema della asimmetria informativa: le imprese hanno più risorse ed un migliore accesso ai canali informativi, e cercano di vendere al meglio la loro “verità”
I cittadini devono informarsi, collegarsi e scambiarsi…, votare con il portafoglio; il Portale di NeXt come piazza
Conviene all’ambiente?Attenzione a ridurre l’impatto ambientale, inglobato nei prodotti e nei servizi per:
• quantità di risorse impiegate
• consumi del ciclo produttivo
• Impatto sulla biodiversità
• costi di riutilizzo e smaltimento
Stimolo all’innovazione ambientale
• Convenzioni, normativa sempre più stringente e cittadini consapevoli premono sulle imprese
• La riduzione dell’impatto ambientale per unità di prodotto/servizio crea spazio per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi in Italia per i Paesi terzi.
Conviene all’economia?
• Dà maggiore peso all’economia “reale” e riduce il peso della finanza speculativa
• Genera una ripresa dell’economia attraverso attività produttive utili e rispondenti ai bisogni della società
• Comporta un’economia più giusta e solidale, attenta alle esigenze di sviluppo dei Paesi Terzi, e alla gradualità della transizione nelle produzioni
• Promuove l’innovazione e genera posti di lavoro più appetibili valorizzando specificità e saperi locali
• Consente un nuovo posizionamento internazionale dei nostri Paesi, difendendo le produzioni con il contributo dei consumatori che votano con il portafoglio
Conviene alla società?
Genera capitale sociale
• maggiori competenze nella popolazione
• migliore risposta ai bisogni di inclusione e di solidarietà
• minori tensioni sociali
• un ambiente più sano, un contesto in cui sia più piacevole vivere
• un clima sociale ed aziendale nelle organizzazioni più rispettoso, partecipativo e fondato sulla fiducia
• un contesto più aperto all’imprenditorialità
Conviene alle imprese?
E se convenisse a tutti meno che alle imprese?
Certamente per l’impresa è un grosso impegno e chiede un cambio di mentalità.
Ma ormai esistono ricerche e dati che testimoniano come nel medio lungo termine sia un vantaggio competitivo
eccezionale
Introduciamo il consumo sostenibile
Con il concetto di Consumo Sostenibile s’intende la ricerca di soluzioni per ridurre glisquilibri - sociali e ambientali - attraverso un comportamento più responsabile da parte ditutti noi. In particolare, il CS riguarda la produzione , la distribuzione , l’ utilizzo e losmaltimento dei prodotti e dei servizi, considerati lungo il loro intero ciclo di vita.
Lo scopo è rispondere ai bisogni di base dell’intera comunità globale, riducendo glieccessi ed evitando danni all’ambiente.
Il CS è un elemento integrante dello sviluppo sostenibile. Ma che cosa s’intende per‘sviluppo sostenibile’? “Uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioniattuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare, a lorovolta, i propri.”
Video complessivo Laboratori
www.youtube.com/watch?v=0vPflkhYluM
Sintesi Video Laboratori
www.youtube.com/watch?v=PkOXXPVeChY
4
Oscar della Sostenibilità Lazio 2014/15
Video Oscar della Sostenibilità Lazio
www.youtube.com/watch?v=GvXVpbppWNQ
Video Speed date Sostenibile BIC Lazio
www.youtube.com/watch?v=1CU_EosOrxs
6
I 3 VINCITORI
Oscar X la migliore
comunicazione sostenibile
Gruppo TV6
Oscar X la migliore MOBilitazione
dal basso
Gruppo Equo Mob
Oscar X la miglior proposta di
sviluppo sostenibile
Gruppo I Sapientoni
MOBilitarsi in favore delle imprese responsabili
attraverso una esperienza di acquisto collettivo di
beni e prodotti con un valore etico per
sensibilizzare i cittadini e i consumatori sul tema
del consumo critico.Plini Ludovica, Pagano Fabio,
Carinci Claudia, Campagna Paola
Realizzazione Progetto
www.youtube.com/watch?v=9qF6DaWdYvQ
La Locanda dei Girasoli la prima pizzeria
socialmente utile di Roma. Yasmine Cosmi,
Cristina Chiappetta, Martina Tranzocchi, Giulia
Giovannini, Emanuela Leonardi, Denada
Bedini.
Video di Presentazione
www.youtube.com/watch?v=wLA7EV9PC6M
Un Network B2B innovativo per sprecare
meno cibo e nutrire le nostre coscienze di
cittadini consum-attori! Cavalletti Valeria,
Travetti Martina, Picarelli Pier Paolo, Angelini
Francesco, Scognamiglio Davide, Beliacqua
Marco, Oliva Michele
Video di Presentazione
www.youtube.com/watch?v=kjKwMEDdkls
6
Domande Chiave del Laboratorio
• Qual è la genesi dell’idea (da dove nasce la spinta iniziale, qual è il problema che si vuole risolvere, come è risolto e da chi?)
• Cosa si vuole realizzare (il prodotto/servizio)?
• Quali sono le potenzialità di mercato (esiste un mercato e in caso positivo a chi si rivolge e chi sono coloro che potrebbero acquistare il prodotto/servizio?) Sostenibilità economica
• Quanti sono i costi da coprire e gli investimenti necessari da coprire per fare si che il progetto sia sostenibile?
• Perché la soluzione proposta al bisogno è migliore delle alternative esistenti?
Risultati Attesi
• La presentazione di una idea sostenibile che possa diventare progetto
• La vostra presentazione e visibilità (mettiamoci la faccia!)
• La sperimentazione di quella idea con le organizzazioni e il possibile Premio Prepararsi al Futuro
COSA E’ UN PROGETTO?
TEMPO
Un progetto è un relazione tra:
SCOPO
ATTIVITA’ RISORSE
Progettare vuol dire …
Trovare il giusto equilibrio tra i bisogni che si vogliono affrontare, le risorse che si hanno a
disposizione e lo scopo che si vuole conseguire. La relazione tra scopo – attività – risorse è una
relazione di equilibrio …
Si tratta di trovare quello giusto tra questi tre fattori in modo da assicurare la riuscita del progetto.
Ed è questo equilibrio ciò in cui risiede l’efficacia del progetto rispetto ad altre modalità di intervento.
Cosa richiede un buon progetto:• capacità progettuale e gestionale adeguata tra i partner
• obiettivi chiari e condivisi
• sufficienti risorse umane, tecniche e finanziarie
• tempi adeguati
LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Le idee nascono all’interno di un’appartenenza ad un contesto; il lavoro progettuale, dunque, è il prodotto di un processo
comunicativo complesso che deve raccogliere il più ampio consenso e la più elevata partecipazione degli enti/realtà del
territorio, anche se con responsabilità, ruoli e funzioni differenti.
IL CICLO DEL PROGETTO
Come si avvia il processo di progettazione? Si comincia:Organizzando la mente
Ponendosi domande
Dandosi risposte!
1. COSA si vuol fare? (natura del progetto)2. PERCHE’ (causale) si vuol fare? (analisi del contesto sociale, economico e territoriale)3. PERCHE’ (finale) si vuol fare? (obiettivi)4. QUANTO si vuol fare (mete)?5. DOVE si vuol fare (localizzazione)?6. COME si vuol fare (metodologia e attività)?7. QUANDO si vuol fare (cronogramma)?8. A CHI è diretto (beneficiari intermedi e finali)?9. CHI lo fa (risorse umane)?10. CON COSA si fa (risorse materiali e finanziarie)?11. A QUALI CONDIZIONI SI PUO’ FARE? (analisi di rischi e opportunità)12. QUALI RISCHI PUO’ GENERARE (e come è possibile prevenirli)?13. DA COSA VEDRO’ SE HO RAGGIUNTOGLI OBIETTIVI OPPURE NO (indicatori e
valutazione)?
I LABORATORIO
LA DEFINIZIONE DEL CONTESTO
Analisi, definizione e
quantificazione del bisogno
Un progetto nasce da:
1. un bisogno effettivo e forte del territorio e di una o più componenti sociali;
2. da un’analisi seria e approfondita della realtà (quindi del contesto sociale, culturale ed economico) in cui si andrà ad operare.
A.Rispondere al bisogno significa sviluppare un’idea-progetto.
B.Analizzare il contesto significa definire il bisogno individuato e verificarne la rilevanza.
La definizione del bisogno
Con l’analisi del bisogno si cerca di arrivare ad una comprensione il più possibileprecise della problematica affrontata dal progetto, cioè della RILEVANZAdell’obiettivo che ci si è dati nel contesto in cui si andrà ad operare, cioè della suaimportanza in tale realtà.E’ questo il concetto centrale del processo di descrizione del contesto.Il problema è causato da … e di conseguenza ha come effetto questo e quest’altroproblema per i beneficiari, ed è pertanto importante cercare di risolverloattraverso …Una buona descrizione del contesto e delle motivazioni del progetto facilita ladefinizione degli obiettivi e la costruzione degli indicatori relativi, che si baserannosui dati di partenza ricavati dai dati raccolti e riportati nella descrizione delcontesto.
Le motivazioni di un progetto
Perché il nostro progetto è utile e necessario? La definizione del bisogno/obiettivo cui il progetto
risponde avviene con la
DEFINIZIONE DEL CONTESTO
territoriale settoriale
LA DESCRIZIONE DEL CONTESTO
CONTESTUALIZZARE UN PROGETTO: PERCHE’?
1 – perché è nel contesto che verifichiamo la rilevanza dell’obiettivo del progetto, attraverso l’analisi dei bisogni2 – perché è nella descrizione del contesto che spieghiamo come il nostro progetto sia utile e necessario, spiegazione che assieme alla precisa scrittura del progetto è fondamentale perché questo riceva una buona valutazione3 – perché un buon progetto nasce come risposta ad un bisogno, che va capito nel contesto che lo esprime4 – perché gli enti finanziatori nei loro bandi chiedono di descrivere il contesto in cui il progetto andrà ad operare5 – perché la conoscenza approssimativa del contesto è tra le cause più frequenti di fallimento di progetti, mentre il suo successo dipende in larga misura da quanto si conosce il contesto in cui si opererà.
Gli elementi del progetto Il contesto
Le sue fonti:
- OGGETTIVE: dati statistici, dati forniti da enti pubblici, dati raccolti da associazioni o altre organizzazioni che lavorano con il gruppo destinatari o nel contesto di riferimento,…;
- SOGGETTIVE: incontro con «testimoni privilegiati», raccolta di narrazioni anche per cominciare a coinvolgere tutti coloro che sono interessati al progetto (stakeholder)
La definizione del bisognoPerché si fa il progetto?
A quale bisogno cerca di rispondere?
• confronto tra tutti i partner• raccolta ed esame di documentazione utile:
ricerche libri di settore statistiche (locali) fonti del Comune (Municipio) internet progetti già finanziati sul tema Piani di Zona ecc.
La definizione del bisognoCome descrivere il contesto
L’idea progetto nasce e si basa sul bisogno/obiettivo individuato; l’obiettivo va poi contestualizzato per spiegarne la rilevanza; quindi:voglio realizzare un Servizio di Assistenza e Supporto per gli anziani over 75 di Bel Poggio (OBIETTIVO) perché quelli esistenti sono gravemente insufficienti (BISOGNO) e tale insufficienza è causa di gravi disagi a detti anziani (PROBLEMA); creandolo contribuirei a risolvere il loro problema e quello delle loro famiglie(MOTIVAZIONI/RILEVANZA).In sostanza, il contesto descrive in sintesi la realtà sociale e territoriale dove il progetto opererà, e al cui interno sarà individuato e descritto il bisogno/problema che il progetto vuole affrontare, spiegando con delle motivazioni perché lo si vuole affrontare (è grave, impellente, crea disagi pesanti ad una fetta importante della popolazione in quanto l’offerta dei servizi correlati è inferiore alla domanda o inesistente, altri problemi sono meno importanti), perché quindi è rilevante, (e va finanziato).
Un esempio:
Contesto(territorialee settoriale)
Bisogno
Motivazioni
Il Comune di Bel Poggio (LT), ha una popolazione di 1000 abitanti. Di questi il 30% (300) hanno più di 75 anni, dicui 200 donne e 100 uomini. Di questi 300, 200 (120 donne e 80 uomini) vivono soli (Fonte: Anagrafe Comunale,2012). Tutti i 200 anziani che vivono soli hanno problemi di salute, più o meno gravi, e tutti sono seguiti dalla ASLlocale, che tuttavia non ha risorse per garantire un servizio a domicilio se non saltuario e su richiesta. La ASL offreun servizio di trasporto medicinali a domicilio, ma per la carenza d personale riesce a garantirlo solo ai 50 anzianicon le più gravi difficoltà di spostamento (fonte: Servizi Sociali Comunali, 2012). Il paese di Bel Poggio è un tipicopaesino medioevale appenninico, con stradine strette e ripide, che non aiutano gli spostamenti autonomi deglianziani, che di conseguenza spesso passano le loro giornate da soli in casa. Il solo luogo di socializzazione è il bardella piazza, non per tutti raggiungibile senza fatica, solo 50 dei 200 over 75 soli del paese si reca al bar con unacerta continuità e in pratica solo nei mesi caldi (fonte: ricerca Ass. Mani Tese, 2012). Negli ultimi anni poi hannochiuso tutti i negozietti del borgo antico, mentre ha aperto poco fuori la porta delle mura un piccolosupermercato, rendendo loro difficile fare la spesa. Assai saltuarie sono inoltre le iniziative sociali e culturaliorganizzate dal Comune. Per praticamente tutti i 200 anziani di Bel Poggio l’assistenza fornita dalle famiglie (figli enipoti) è saltuaria a causa del fatto che la gran parte di tali familiari non vive più nel paese.
Le difficoltà di spostamento autonomo degli anziani di Bel Poggio, e in particolare dei 200 che vivono soli,evidenziano come la qualità della vita di questi anziani sia fortemente penalizzata dalla carenza di servizi diassistenza loro rivolti; in particolare, per quanto concerne la salute, la ASL non riesce a coprire che in minimaparte e saltuariamente le necessità di visite e medicinali degli anziani; inoltre, le difficoltà di spostamentoautonomo degli anziani legate alle caratteristiche urbanistiche del borgo evidenziano come per detti anziani la vitasociale si restringa e la quantità di giornate passate in solitudine sia molto grande, mentre anche le più semplicinecessità quotidiane come l’approvvigionamento di cibo siano un problema che con il passare del tempo si è fattosempre più penoso, peggiorando la già non alta qualità della vita.
In considerazione della situazione di difficoltà nella vita quotidiana rilevata per i 200 anziani over 75 che vivonosoli a Bel Poggio, difficoltà evidenziata dalla carenza di assistenza sanitaria domiciliare (fornita dalla ASL a solo 50anziani su 200), delle difficoltà di socializzazione in cui si trovano gli anziani over 75 soli di Bel Poggio, nonché delledifficoltà incontrate da detti anziani nella vita quotidiana, si evidenzia la necessità di costituire un servizio diassistenza domiciliare continua e di supporto socio-culturale per tali anziani che venga incontro alle loro necessitàin materia di: vita sociale e culturale, necessità quotidiane, assistenza nel rifornimento di medicinali.
Per quantificazione del bisogno si intende la differenza tra quanto c’è e quanto ci sarebbe bisogno, cioè tra: 1 - la determinazione dell’offerta attuale relativa al problema evidenziato (carenza di assistenza e supporto per gli anziani) quantificata attraverso i dati rilevati. Esempio:A – N. di anziani >75 cui è garantito un minimo di assistenza sanitaria continua: 50 (il 25%)B – N. di anziani >75 che partecipano a un minimo di attività di socializzazione: 50 (il 25%)e 2 - la quantificazione della domanda potenziale generata dal problema (carenza di assistenza e supporto per gli anziani) nel contesto esaminato. Esempio:A – Anziani soli over 75 residenti a Bel Poggio – 200B – Anziani soli over 75 che non partecipano ad attività di socializzazione: 200 -50 = 150 (il 75%).C - Anziani soli over 75 che non usufruiscono di assistenza domiciliare : 200 -50 = 150 (il 75%)Quantificazione del bisogno:Anziani che necessitano di assistenza domiciliare ma che non possono per carenza di organizzazioni e strutture: 200 - 50 = 150Anziani che necessitano di attività di socializzazione ma che non possono per carenza di organizzazioni e strutture: 200 - 50 = 150Poiché le organizzazioni/strutture presenti a Bel Poggio offrono attività solo al 25% degli anziani soli over 75, lasciando a se stesso il restante 75%, si evidenzia l’importanza di realizzare un servizio di assistenza domiciliare e di supporto/socializzazione loro rivolto a Bel Poggio.
LA QUANTIFICAZIONE DEL BISOGNOLA DOMANDA E OFFERTA DEL SERVIZIO
Gli attori di un progetto
PER DEFINIRE COMPIUTAMENTE IL CONTESTO IN CUI IL PROGETTO ANDRÀ AD OPERARE ÈINDISPENSABILE CAPIRE CHI SONO GLI ENTI O LE PERSONE CHE IN QUALSIASI MODO,ATTIVO O PASSIVO, POTRANNO ESSERE COINVOLTI E QUINDI INFLUENZARE LE ATTIVITÀDEL PROGETTO.
• DESTINATARI, coloro che beneficiano in maniera diretta delle azioni del progetto (ad esempio, i 200 anziani over 75 di Bel Poggio che vivono soli)• BENEFICIARI, coloro che trarranno indirettamente beneficio dal progetto (ad esempio, le famiglie dei suddetti anziani, ove presenti, che saranno sollevate dalla necessità di dar loro assistenza; la ASL locale, che si gioverà dell’aiuto dei volontari nell’organizzare l’assistenza sanitaria agli stessi)• PARTNER, coloro che, assieme e in collaborazione, eseguono il progetto, ciascuno per le proprie competenze• SPONSOR E SOSTENITORI, enti che collaborano offrendo sostegno (ad esempio, il patrocinio del Comune).
Un esempio:
Destinatari
Beneficiari
Destinatari del presente progetto sono i 200anziani soli over 75 residenti nel Comune di BelPoggio e in particolare quelli tra questi che nonusufruiscono di alcuna attività di assistenzadomiciliare e hanno difficoltà di socializzazione.
Beneficiari del servizio sono le famiglie deglianziani, che verranno ridotta in manierasignificativa la necessità di dare assistenza ai loroanziani; la ASL del Comune di Bel Poggio, che sigioverà dell’aiuto dei volontari nell’organizzarel’assistenza sanitaria agli stessi.
DAL CONTESTO AL PROGETTO
L’esplorazione del contesto porterà ad individuare un
Problema Bisogno
che si intende affrontare attraverso il progetto.
DAL CONTESTO AL PROGETTO
PROBLEMA BISOGNO
Effetti
sul contesto
Cause che lo hanno
generato
ALBERO DEI PROBLEMI
PROBLEMA
Effetto
sul contesto
Causa che lo hanno generato
Causa che lo hanno generato
Causa che lo hanno generato
Effetto
sul contesto
CAUSA
EFFETTO
ESEMPIO
Inserimento lavorativo dei giovani
Devianza/criminalità
Mancanza investimenti economici
Mancanza di politiche a sostegno
dell’occupazione
Pochi incentivi alla auto-imprenditorialità
Studio del problema
Emigrazione Sfiducia nella
società
Poca formazione professionale
Pochi contatti scuola-lavoro
Scarso orientamento professionale
Dal problema alla risposta
Dal fastidio, dalla limitazione di libertà, dall’indignazione…
a?
Che possiamo fare noi?
Noi e il nostro contestoNessuno ha la bacchetta magica.
Non aspettiamo che le cose ce le risolva qualcuno al nostro posto.
Noi e il nostro contesto
Siamo responsabili di:
•noi stessi;
•la nostra comunità;
•le nostre istituzioni;
•la vita economica e sociale del contesto nel quale siamo inseriti
Al lavoro per il prossimo Laboratorio!
La ricerca inizia ora!•a partire dagli strumenti disponibili… e dalla risorsa tempo disponibile fare una analisi di contesto OGGETTIVA•RICERCARE INFORMAZIONI SU INTERNET, LIBRI O ALTRO PER TROVARE DATI ED ESPERIENZE GIA’ REALIZZATE SUL RODODENTRO SCELTO
Anche nel deserto bisogna seminare
<< …Io ho un metodo per restare positivo psicologicamente: seminare nel deserto. E’ in quest’ottica che vedo il mio lavoro e il mio impegno. Io semino e se domani piove va bene e se no almeno i semi ci sono, perché che cosa succederebbe se non seminassi? Su che cosa cadrà la pioggia? Che cosa germoglierà: delle pietre? E’ il modo che ho scelto di lavorare: seminare nel deserto…>>
Moncef Marzouki, maggio 2010
Per maggiori informazioni
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Riferimenti
Luca Raffaele
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