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I DATI DA REPERIRE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DELLA REGIONE LOMBARIDA
Raccolta dati sull’ esistente, rilievi sul posto, dati tabellari di
riferimento e casi particolari
Como, 22 Febbraio 2008
Il software CENED
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 2
RIFERIMENTI NORMATIVI
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 3
RIFERIMENTI NORMATIVI
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Indice della presentazione
1. Inserimento delle caratteristiche generali dell’edificio
2. Definizione dell’ involucro opaco e metodologie per la determinazione della trasmittanza
3. Definizione dell’ involucro trasparente e metodologie per la determinazione della trasmittanza
4. Il bilancio energetico dell’ edificio e la definizione dell’impianto di riscaldamento
5. Il sistema di produzione dell’ acqua calda sanitaria6. I collettori solari7. I pannelli fotovoltaici
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Premessa
La presentazione rispecchia il percorso logico definito dal software CENED per lo sviluppo del modelloPer riassumere le possibilità di scelta presenti nel menù a tendina del programma sono state elaborate delle schede di riferimento come la seguente:
Dati generali
Anno di costruzione dell' edificio Tipologia di struttura portante
prima del 1930 Muratura portanteTra il 1931 e il 1945 Cemento armatoTra il 1946 e il 1960 Struttura mista C.A. e muratura di Tra il 1961 e il 1976 tamponamentoTra il 1977 e il 1992Tra il 1993 e il 2006Dopo il 2007
Dati edificio
Altezza netta dei locali
Numero dei piani climatizzati
Valore da scegliere tra le varie alternative proposte
Valore da inserire manualmente (o proposto dal software)
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Contenuto della presentazione
1. Definizione delle caratteristiche generali dell’ edificio
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Il software CENED
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Dati Contesto
Nome edificio
Comune
Provincia
Oggetto Contesto di riferimento
Intero edificio centro storico Porzione di edificio Centro cittàSingola unità abitativa Periferia
Campagna
Richiamo alla norma UNI 10349:1994 – Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici
La norma fornisce i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione e la verifica sia degli edifici sia degli impianti tecnici per il riscaldamento ed il raffrescamento.
I dati climatici giornalieri medi mensiliI dati di progetto per il dimensionamento e la verifica degli impianti
I dati si utilizzano per:Il calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento
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UNI 10349
FONTE UNI 10349 Valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell’aria esterna
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Dati Contesto
Nome edificio
Comune
Provincia
Oggetto Contesto di riferimento
Intero edificio centro storico Porzione di edificio per impianto Centro cittàSingola unità abitativa Periferia
Campagna
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Dati Contesto
Ai fini dell’applicazione della presente metodologia di calcolo, il sistema edificio-impianto è costituito da un edificio (un involucro edilizio) o da porzioni di edificio, climatizzati attraverso un unico impianto termico e caratterizzati dalla medesima destinazione d’uso.
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Dati Contesto
LA DENSITA’ ABITATIVALa definizione del contesto serve a ipotizzare l’importanza delle ostruzioni presenti nell’ intorno dell’ edificio, in modo da stimare il fattore Fh di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne, che va a ridurre gli apporti solari gratuiti
45° Latitudine NordContesto di riferimento Sud Est/Ovest Nord
Centro storico 0.46 0.61 0.90
Centro città 0.62 0.70 0.94
Periferia 0.85 0.82 0.98
Campagna 1.00 1.00 1.00
Nome edificio
Comune
Provincia
Oggetto Contesto di riferimento
Intero edificio centro storico Porzione di edificio Centro cittàSingola unità abitativa Periferia
Campagna
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Dati Contesto - Informazioni amministrative
Richiedere in Comune l’ATTO CATASTALE
Per alcuni comuni è possibile visualizzarlo on-line
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La visura dell’atto catastale
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Dati Edificio
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Dati Edificio
Dati generali
Anno di costruzione dell' edificio Tipologia di struttura portante Ristrutturazioni importanti
prima del 1930 Muratura portante Nessuna modificaTra il 1931 e il 1945 Cemento armato Isolamento termico pareti perimetraliTra il 1946 e il 1960 Struttura mista C.A. e muratura di Isolamento termico di coperturaTra il 1961 e il 1976 tamponamento Isolamento termico pareti vano scalaTra il 1977 e il 1992 Isolamento termico solaio su terraTra il 1993 e il 2006 Isolamento termico solaio su tettoDopo il 2007 Sostituzione degli infissi
Dati edificio
Altezza netta dei locali
Numero dei piani climatizzati
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Dati Edificio
Altezza nettaNumero piani riscaldati
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Ambienti riscaldati
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D.P.R. 26 Agosto 1993, n 412 - Destinazioni d’uso
Ambienti riscaldati
Destinazione d'uso
Edifici residenzialiCollegi, luoghi di pena, caserme, conventi, luoghi di ricoveroAlberghi, pensioni con servizi in ogni camera con bagnoAlberghi pensioni con doccia in ogni cameraAlberghi, pensioni con servizi comuniEdifici per uffici o assimilabili Ospedali, cliniche, case di cura o assimilabili con servizi comuniOspedali, cliniche, case di cura o assimilabili con servizi in ogni stanzaEdifici adibiti attività ricreative, associative o di cultoEdifici adibiti attività industriali, commerciali o assimilabiliEdifici adibiti attività sportiveEdifici adibiti attività scolastiche
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Ambienti riscaldati
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Tipologie di muraturaTipo di struttura
Edificio con muri di pietra o assimilabiliEdificio con muri di mattoni pieno o assimilabiliEdificio con muri di mattoni forati o assimilabiliEdificio con pareti leggere o isolate all' interno
Costante di tempo
Fattore di utilizzazione degli apporti solari
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Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda
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Fabbisogno specifico di ACS
Il fabbisogno termico mensile per la produzione dell’acqua calda sanitaria è dato da:
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Fabbisogno specifico di ACS
Il fabbisogno termico mensile per la produzione dell’acqua calda sanitaria è dato da:
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Ventilazione
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Indici di affollamento e ventilazione
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Apporti interni
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Apporti interni
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Ambienti riscaldati - Raccolta dati
Ambienti riscaldati
Spazi riscaldati Dimensioni
Superficie utile riscaldata m2
Superficie lorda di pavimento m2
Volume netto riscaldato m3
Volume lordo riscaldato m3
Fruizione degli ambienti
Indice di affollamento
Fabbisogno di Acqua calda sanitaria
Ventilazione
Naturale Ricambi orari h-1
Meccanica Ricambi orari h-1
persone / m2
Wh/m2 Giorno
Wh/persona Giorno
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Superficie Lorda e Superficie Netta
SUPERFICIE LORDA
- Apporti di calore interni
SUPERFICIE UTILE- Calcolo ricambi orari- Fabbisogno (specifico) ACS
- Indice di prestazione energetica EP [kWh/m2 anno]
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Volume Lordo e Volume Netto riscaldato
VOLUME LORDO
-Indice di prestazione energetica EP [kWh/m3
anno]
-Costante di tempo
VOLUME NETTO
- Ventilazione
ALTEZZA LORDA
Comprende lo spessore del solaio
ALTEZZA NETTA
E’ l’altezza utile interna
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Superficie Utile e Volume Netto riscaldato
Altezza Netta
Piano Cantina (se riscaldato)
Piano Terra
Piano Tipo 1
Piano Tipo 2
Piano Tipo x
Piano Tipo y
Piano Sottotetto (se riscaldato)
Piano copertura
TOTALE
Netta NettoSuperficie Riscaldata Volume riscaldato
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Superficie Lorda e Volume Lordo riscaldato
Altezza Lorda
Piano Cantina (se riscaldato)
Piano Terra
Piano Tipo 1
Piano Tipo 2
Piano Tipo x
Piano Tipo y
Piano Sottotetto (se riscaldato)
Piano copertura
TOTALE
Lorda LordoSuperficie Riscaldata Volumer riscaldato
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Verifica del volume netto
In assenza di informazioni sul volume netto dell’ ambiente climatizzato (presenza-assenza divisori ecc.) il volume netto può essere ottenuto moltiplicando il volume lordo per un fattore fn funzione della tipologia edilizia.
= − ⋅0.9761 0.3055n mf d
Dove dm è lo spessore medio delle pareti esterne
CATEGORIA DI EDIFICIO TIPO DI COSTRUZIONE
Pareti di spessore superiore a 45 cm
Pareti di spessore fino a 45 cmE.1, E.2, E.3, E.7
0.6 0.7
Con partizioni interne
Senza partizioni interneE.4, E.5, E.6, E.8
0.8 0.9
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Contenuto della presentazione
2. Definizione dell’ involucro opaco e metodologie per la determinazione della
trasmittanza
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2.1 Le pareti perimetrali opache
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Definizione dell’ Involucro Opaco
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Scheda modello
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Tipo di componente
Copertura
Parete verticale
Parete verso vano scale
Solaio confinante con sottotetto
Solaio verso cantina o garage
Solaio verso terra o esterno
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Il Reperimento delle informazioni
Per EDIFICI realizzati DOPO 10/91Relazione Tecnica Disegni tecniciCapitolato prestazionale
Per EDIFICI realizzati PRIMA 10/91Abachi degli edifici di riferimento in funzione della zona e della provinciaDisegni tecnici se disponibiliInformazioni da chi ha eseguito le manutenzioniIspezione visiva
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Descrizione della parete
Muratura piena
A cassa vuota senza isolante
Con isolamento a cappotto
Pannelli prefabbricati
Descrizione della parete
Parete con isolamento dall' esterno – a cappotto senza aggetti e/o balconiParete con isolamento dall' esterno - a cappotto con aggetti e/o balconiParete omogenea in mattoni pieni o pietra senza isolantePatete a cassa vuota con forati senza isolanteParete a cassa vuota con isolamento nell' intercapedinePannello prefabbricato in cls con isolante all' internoParete a cassa vuota con isolamento nell' intercapedine (pt corretto)
A cassa vuota con isolante
[FONTE: www.beepsitalia.it/involucro-involcuro.htm]
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Effetto dei ponti termici
I valori di U vengono corretti automaticamente in funzione della tipologia edilizia
UC,k è la trasmittanza termica corretta di ciascun componente opaco, k, termicamente uniforme, che separa l’ambiente climatizzato dall’ambiente circostante, espressa in W/m2K;Uk è la trasmittanza termica di ciascun componente opaco, k, termicamente uniforme, chesepara l’ambiente climatizzato dall’ambiente circostante, espressa in W/m2K;FPT è il fattore correttivo da applicare al valore di trasmittanza termica di ciascun componenteopaco disperdente, k, così da tener conto delle maggiorazioni dovute ai ponti termici
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Tipologia di componente e ambiente circostate
Tipologia di componente
Muratura in mattoni o tufo 30 cmMuratura in mattoni o tufo 45 cmMuratura in mattoni o tufo 60 cmMuratura in mattoni o tufo con isolante 2 cmMuratura in mattoni o tufo con isolante 4 cmMuratura in mattoni o tufo con isolante 6 cmParete a cassa vuotaParete a cassa vuota con isolante 2 cmParete a cassa vuota con isolante 4 cmParete a cassa vuota con isolante 6 cmPannelli sandwich isolati
Ambiente circostante
Esterno TerrenoCantina con serramenti apertiCantina con serramenti chiusiGarage Sottotetto areatoSottotetto ben sigillatoCorpi scalaAmbienti interni adiacenti
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Le caratteristiche fisiche dell’elemento opaco
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2.2 La determinazione della trasmittanza
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Procedura per la misura in opera della trasmittanza
VALUTAZIONE DI U
Misura ISO 9869
Termoflussimetro
Calcolo ISO 6946
Acquisizione della stratigrafia della struttura
Relazione 373 –10/91 Impianti
Foro nella parete
Abachi delle strutture
Carotaggio Endoscopio
CALCOLO DELLA TRASMITTANZA UFonte [ANIT, Neo-Eubios 14]
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La trasmittanza degli elementi opachi
METODO DI VALUTAZIONE
STRUMENTI NECESSARI COSTO TEMPI
NECESSARISOGGETTI
INTERESSATI
AFFIDABILITA’DELLE
VALUTAZIONI
1 Calcolo EN ISO 6946Foglio di calcolo e Banca dati delle caratteristiche
dei materialiBasso Ridotti
1.1Reperimento dei dati
tramite ABACHI o raccomandazioni CTI
Raccomandazioni CTI o Abaco Regionale,
provinciale, comunale delle strutture
Basso Ridotti Propietario
Molto bassaAbaco=
progetto=costruito?
1.2Reperimento dei dati
tramite materiale cartaceo del progetto
Documentazione tecnica relativa alla concessione edilizia o al rogito o alla
relazione impianti
Basso Mediamente Lunghi
PropietarioUfficio Tecnico
Comunale
BassaProgetto = costruito?
1.3Reperimento dei dati
con sopralluogo e foratura parete
Endoscopio Molto elevato Ridotti Propietario e
inquilino
Media Esperienza del professionista
1.4Reperimento dei dati
con sopralluogo e foratura parete
Carotaggio Basso Ridotti Proprietario e inquilino Buona
2 Misura in opera ISO 9869
Termoflussimetri –acquisitora dati,
termocoppieMedio Ridotti Inquilino Ottima
Fonte [ANIT, Neo-Eubios 14]
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 48
Calcolo della Trasmittanza con UNI EN ISO 6946
m2K/W
m2K/W
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 49
Calcolo della Trasmittanza con UNI EN ISO 6946
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 50
Calcolo della Trasmittanza con UNI EN ISO 6946
Spessore dello strato / Conduttività termica
Relazione 373 –10/91 Impianti
Foro nella parete
Abachi delle strutture
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UNI 10351:1994 Materiali da costruzione – Conduttività termica e permeabilità al vapore
Conduttività indicativa di riferimento Conduttività utile di calcolo
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 52
UNI 10351:1994 Materiali da costruzione – Conduttività termica e permeabilità al vapore
La conduttività citata in molti “depliants” spesso non è qualcosa di affidabile. Si tende a fornire i valori migliori misurati in laboratorio, chi li usa non tiene in giusto conto di:
Variabilità del prodottoVariabilità della conduttività al variare della temperaturaVariabilità della conduttività al variare del contenuto di umiditàVariabilità nel tempo (invecchiamento)
La vecchia norma UNI 10351:1994 (ancora valida nonostante la ISO) fornisce valori “standard”, da prendere come riferimento nei calcoli se il produttore cui ci si affida non svolge un adeguato controllo statistico sulla produzioneQuindi propone un valore di m coefficiente correttivo (1+m)/100 che tiene conto dell’utilizzo “edilizio” standard del materiale considerato.Sarebbe comunque compito del progettista decidere quale m adottare
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 53
UNI EN ISO 10456:2001 Materiali e prodotti per edilizia. Procedimenti per la determinazione dei valori termici dichiarati e di progetto
La norma ISO 10456 definisce una serie di regole per la determinazione dell’influenza della temperatura e del contenuto di umidità sulle caratteristiche termiche dei materiali (conduttività), finalizzata sia a rendere ripercorribili le valutazioni di progetto, sia a dare una regola per la dichiarazione dei valori caratterizzanti i prodotti commerciali.L’idea è quella di esprimere tali variabilità in termini di una serie di coefficienti:La norma indica:
FT fattore di conversione che tiene conto della temperaturaFm fattore di conversione che tiene conto dell’umiditàFa fattore di conversione che tiene conto dell’invecchiamento dei
materiali considerati
d T m aF F Fλ λ= ⋅ ⋅ ⋅ ( )0T Df T TTF e −=
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 54
Sintesi conduttività – materiali “normali”
Svizzera energia, Calcolo del coefficiente U e catalogo degli elementi costruttivi per nuovi edifici
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 55
Sintesi conduttività – materiali “bio”
Svizzera energia, Calcolo del coefficiente U e catalogo degli elementi costruttivi per nuovi edifici
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 56
Ricapitolando
[FONTE UNI EN 12831 Impianti di riscaldamento negli edifici Metodo di calcolo del carico termico di progetto]
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 57
Endoscopia
Fonte [www.analisiedilizia.net]
Valutazione della stratigrafia con ENDOSCOPIO
Calcolo di U con ISO 6946
• Valutazione invasiva eseguita su una parete significativa, rappresentante la tipologia del sistema di chiusura
• Esperienza da parte dell’ esaminatore
• Costo elevato dello strumento
pag 58Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia
Termografia
• Permette di avere solo valutazioni qualitative. Utile per la individuazione di colonne montanti di adduzione e riscaldamento
• Esperienza da parte dell’esaminatore
• Costo elevato dello strumento
Attenzione all’interpretazione dei risultati
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 59
Valutazione della trasmittanza con il termoflussimetro
Interno EsternoCorso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 60
Valutazione della trasmittanza con il termoflussimetro
Posizionare i sensori sulla parete piùsignificativa e rappresentativa dell’ involucroControllare la perfetta adesione del termoflussimetro al supportoEvitare la vicinanza di punti singolari (ponti termici, variazioni di geometria della facciata)Evitare l’irraggiamento solare diretto sui sensori
ϕ=
⎡ ⎤−⎣ ⎦
∫
∫0
0
( )
( ) ( )
t
t
pi pe
t dtC
T t T t dt
Registrare i dati in continuo: 60-80 oreValutazione non invasiva e attendibile
ISO 9869
E’ la Conduttanza. Vanno aggiunte le
resistenze superficiali
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia Fonte [ANIT, NeoEubios n°14]
pag 61
Rilievo delle Pareti
RILIEVO DELLE PARETI
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Finutura Inclinazione
Chiara OrizzontaleMedia InclinatoScusa Verticale
DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO
BASE ALTEZZA AREANOME [m] [m] [m2]
PARETE 1
PARETE 2
PARETE 3
PARETE 4
Definizione delle schede di rilievo delle superfici
Superficie totale di parete di tipologia e stratigrafia omogenea
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 62
Rilievo delle Pareti
Ai fini del calcolo del coefficiente di dispersione termica per trasmissione occorre considerare l'area lorda esterna del componente, comprensiva di tamponamento e ponti termici (area contornata in rosso nella figura sottostante).
Nel caso di certificazione di singola unitàimmobiliare dotata di impianto termico autonomo si considera l'area, misurata dall'esterno, comprensiva dell'intera soletta superiore, inferiore e delle strutture di separazione dalle altre unitàimmobiliari (NON si deve considerare la mezzeria).
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 63
Rilievo delle Pareti
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 64
Trasmittanze Standard CTI 3/03
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 65
Trasmittanze Standard
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari
MisuratoCorso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 66
Pareti - Orientamento e FinituraRILIEVO DELLE PARETI
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Finutura Inclinazione
Chiara OrizzontaleMedia InclinatoScusa Verticale • DA OTTENERE con:
• L’atto catastale
• Planimetria generale
• Rilievo in situ
FINITURA COLORI α coefficiente di assorbimento
Chiara Dal Bianco al Giallo o superficie riflettente Da 0 a 0.3
Media Toni pastello Da 0.3 a 0.6-0.7
Scura Dal rosso mattone al grigio scuro Da 0.7 a 0.9
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 67
2.3 La copertura
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 68
COPERTURA
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 69
Descrizione della Copertura
Tipologia di componente di copertura
Tetto in legno con tegoleTetto in legno con tegole con isolante 2 cmTetto in legno con tegole con isolante 4 cmTetto in legno con tegole con isolante 6 cmTetto in laterocemento con tegoleTetto in laterocemento con tegole con isolante 2 cmTetto in laterocemento con tegole con isolante 4 cmTetto in laterocemento con tegole con isolante 6 cmSoletta piana in laterocementoSoletta piana in laterocemento con isolante 2 cmSoletta piana in laterocemento con isolante 4 cmSoletta piana in laterocemento con isolante 6 cmTetto in pannelli sandwich con isolante 2 cmTetto in pannelli sandwich con isolante 4 cmTetto in pannelli sandwich con isolante 6 cm
Ambiente circostante
Esterno Sottotetto aeratoSottotetto ben sigillatoAmbienti interni adiacenti
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 70
Rilievo delle coperture
DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO
BASE ALTEZZA AREANOME [m] [m] [m2]
FALDA 1
FALDA 2
FALDA 3
FALDA 4
Vale quanto detto per le pareti
Somma area di porzioni di copertura omogenee e con stesso orientamento
RILIEVO DELLE COPERTURE
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Finutura Inclinazione
Chiara OrizzontaleMedia InclinatoScura Verticale
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 71
2.4 Il Solaio Confinante con il sottotetto
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 72
Solaio confinante con sottotetto
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 73
Descrizione di soletta confinante con sottotetto
Tipologia di soletta confinante con sottotetto
Soletta cementiziaSoletta cementizia con controfodera in laterizioSoletta in laterocemento
Ambiente circostante
Sottotetto aeratoSottotetto ben sigillato
RILIEVO DEI SOLAI CONFINANTI CON IL SOTTOTETTO
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO
Dim 1 Dim 2 AREANOME [m] [m] [m2]
SOLAIO SUP 1
SOLAIO SUP 2
SOLAIO SUP3
SOLAIO SUP 4
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 74
Trasmittanze standard Solai
UNI 10355
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 75
Abaco dei solai CTI
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 76
2.5 La parete verso il vano scala
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 77
PARETE VERSO VANO SCALA
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 78
Descrizione della parete verso vano scala
Tipologia di parete verso vano scala
Muratura in mattoni o tufo 30 cmMuratura in mattoni o tufo 45 cmMuratura in mattoni o tufo 60 cmParete a cassa vuotaParete a cassa vuota con isolante 2 cmParete a cassa vuota con isolante 4 cmParete a cassa vuota con isolante 6 cmParete in cemento armato
Ambiente circostante
Corpi scalaRILIEVO DELLE PARETI
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO
BASE ALTEZZA AREANOME [m] [m] [m2]
PARETE 1
PARETE 2
PARETE 3
PARETE 4
Ininfluenti definizioni colore, orientamento e inclinazione
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 79
Abaco delle strutture CTI
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 80
2.6 Il solaio verso cantina o garage
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 81
SOLAIO VERSO CANTINA O GARAGE
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 82
Descrizione del solaio verso cantina o garage
Tipologia di soletta verso garage o cantina
Soletta su cantinaSoletta su cantina con isolante 2 cmSoletta su cantina con isolante 4 cmSoletta su cantina con isolante 6 cmParete a cassa vuota con isolante 2 cmParete a cassa vuota con isolante 4 cmParete a cassa vuota con isolante 6 cmParete in cemento armato
Ambiente circostante
Cantina con serramenti apertiCantina con serramenti chiusiGarage
RILIEVO DEI SOLAI VERSO CANTINA O GARAGE
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO
Dim 1 Dim 2 AREANOME [m] [m] [m2]
SOLAIO 1
SOLAIO 2
SOLAIO 3
SOLAIO 4
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 83
Trasmittanze standard Solai
UNI 10355
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 84
Trasmittanze standard Solai
UNI 10355
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 85
Abaco dei solai CTI
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 86
2.7 Il solaio verso terra o esterno
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 87
Solaio verso terra o esterno
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 88
Descrizione solaio verso terra o esterno
Tipologia di solaio verso Terra o Esterno
Solaio controterra
Solaio su spazio aperto con isolante 2 cmSolaio su spazio aperto con isolante 4 cmSolaio su spazio aperto con isolante 6 cmSolaio su vespaio con isolante 2 cmSolaio su vespaio con isolante 4 cmSolaio su vespaio con isolante 6 cmSolaio su vespaio aerato con isolante 2 cmSolaio su vespaio aerato con isolante 4 cmSolaio su vespaio aerato con isolante 6 cm
Ambiente circostante
Cantina con serramenti apertiCantina con serramenti chiusiGarage
RILIEVO DEI SOLAI VERSO CANTINA O GARAGE
CaratteristicheNome dell' elemento
Superficie dell' elemento m2
Trasmittanza dell' elemento W/m2 K
DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO
Dim 1 Dim 2 AREANOME [m] [m] [m2]
SOLAIO 1
SOLAIO 2
SOLAIO 3
SOLAIO 4
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 89
Abaco dei solai CTI
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 90
3. Definizione dell’ involucro trasparente e metodologie per la determinazione della
trasmittanza
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 91
Involucro trasparente
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 92
Descrizione dell’ Elemento Trasparente
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 93
Descrizione dell’ elemento trasparente
Nome del serramento Serramento - Tipologia telaio
Superficie del serramento m2 LegnoMetallo
Perimetro del vetro m PVCAlluminio
Distanziatore Alluminio-LegnoAlluminio Taglio Termico
Metallico Plastico Serramento - Tipologia di vetro
Esposizione SingoloSingolo selettivo
Orizzontale Doppio con rivestimento selettivo piroliticoNord Sud Est Ovest Doppio con rivestimento selettivo catodicoNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Triplo
Triplo con rivestimento selettivo piroliticoTriplo con rivestimento selettivo catodico
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 94
Serramento – Il telaio
UNI EN ISO 10077-2 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure – Metodo analitico per i telai
Alluminio senza T.T.
Alluminio con T.T.
Serramento - Tipologia telaio
LegnoMetalloPVCAlluminioAlluminio-LegnoAlluminio Taglio Termico
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 95
Trasmittanza del telaio UNI 10077-1
Esempio:
df=75 mm
Uf=1.8 W/(m2K) += 1 2
2fd dd
d1
d2
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 96
Trasmittanza del telaio UNI 10077-1
Esempio:
d=32 mm
Uf0=2.5 W/(m2K)
Per telai in alluminio senza taglio termico assumere Uf0 pari a 5,9 W/(m2K)
Questo valore deve essere corretto in funzione dell’area del telaio
pag 97Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia
Serramento – Il vetro
Serramento - Tipologia di vetro
SingoloSingolo selettivoDoppio con rivestimento selettivo piroliticoDoppio con rivestimento selettivo catodicoTriploTriplo con rivestimento selettivo piroliticoTriplo con rivestimento selettivo catodico
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 98
Misura in opera dello spessore del vetro
Misuratore dello spessore della lastra
Spessore della lastra = Dove si incontrano i due cerchi riflessi
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 99
Calcolo della trasmittanza del vetro
m2K/W
m2K/W
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 100
Abachi Trasmittanza Telaio + Vetro
Percentuale di telaio 30% Percentuale di telaio 20%
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 101
Dati Elemento trasparente
Nome del serramento
Superficie del serramento m2
Perimetro del vetro m
Distanziatore
Metallico Plastico
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 102
Profondità
Profondità
Distanza
Tipo cassonetto
Isolato Non Isolato
Superficie m2
Aggetto orizzontale
Distanza finestra m
Profondità aggetto m
Aggetto verticale
Distanza finestra m
Profondità aggetto m
DistanzaCorso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 103
Concorrono a determinare, assieme al fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne, Fh, il fattore di riduzione degli apporti solari dovuto all’ombreggiatura
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 104
3.1 La serra solare
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 105
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 106
SERRA SOLARE
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 107
Volume netto spazio soleggiato m3
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 108
Elementi tra ambiente riscaldato e spazio soleggiato
InternoSerra
Esterno
ELEMENTI TRA AMBIENTE RISCALDATO E SPAZIO SOLEGGIATO
Elemento opaco verticale
Trasmittanza termica W/m2 K
Superficie m2
Gradazione finitura
Chiara MediaScura
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Elemento opaco Orizzontale
Trasmittanza termica W/m2 K
Superficie m2
Gradazione finitura
Chiara MediaScura
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 109
Elementi tra ambiente riscaldato e spazio soleggiato
InternoSerra
Esterno
Elementi trasparenti
Trasmittanza termica vetro W/m2 K
Superficie totale serramento m2
Perimetro del vetro
Tipo di telaio
Legno MetalloPVCAlluminio Alluminio - LegnoAlluminio - Taglio termico
Tipo di vetro
SingoloSingolo selettivoDoppio con rivestimento selettivo piroliticoDoppio con rivestimento selettivo catodicoTriploTriplo con rivestimento selettivo piroliticoTriplo con rivestimento selettivo catodico
Distanziatore
MetallicoPlastico
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 110
Elementi tra spazio soleggiato e ambiente esterno
InternoSerra
Esterno
ELEMENTI TRA SPAZIO SOLEGGIATO E AMBIENTE ESTERNO
Elementi opachi verticali
Trasmittanza termica W/m2 K
Superficie 1 m2
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Superficie 2 m2
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Superficie 3 m2
Esposizione
OrizzontaleNord Sud Est OvestNord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest
Gradazione finitura
Chiara Media Scura
Elementi opachi orizzontali
Trasmittanza termica W/m2 K
Superficie m2
Gradazione finitura
Chiara Media Scura
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 111
Elementi tra spazio soleggiato e ambiente esterno
InternoSerra
Esterno
ELEMENTI TRA SPAZIO SOLEGGIATO E AMBIENTE ESTERNO
Elementi trasparenti
Trasmittanza termica vetro W/m2 K
Superficie totale serramento m2
Perimetro del vetro
Tipo di telaio
Legno MetalloPVCAlluminio Alluminio - LegnoAlluminio - Taglio termico
Tipo di vetro
SingoloSingolo selettivoDoppio con rivestimento selettivo piroliticoDoppio con rivestimento selettivo catodicoTriploTriplo con rivestimento selettivo piroliticoTriplo con rivestimento selettivo catodico
Distanziatore
MetallicoPlastico
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 112
4. Energia primaria e riscaldamento
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 113
Energia Primaria
Energia primaria
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 114
Normativa specifica di riferimento
UNI EN 832:2001 “Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento – Edifici residenziali”UNI EN ISO 13790:2005 “Prestazione termica degli edifici – Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento”UNI 10348:1993 “ Prestazioni energetiche degli edifici – Rendimenti dei sistemi di riscaldamento – Metodo di calcolo”UNI 10349:1994 “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici”
CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari(scaricabile da http://www.cti2000.it/)CTI 9 febbraio 2007 Prestazioni energetiche degli edifici – Climatizzazione invernale e preparazione dell’acqua calda per usi igienico – sanitari. Parte 2: Energia primaria e rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari.
Delibera Giunta Regionale (DGR) VIII/5773 del 31 ottobre 2007 (aggiorna la DGR n. 5018/2007 del 26 giugno 2007, “Disposizioni inerenti all’efficienza energetica in edilizia”)Decreto n. 15833 del 13 dicembre 2007, “Aggiornamento della procedura di calcolo per predisporre l'attestato di certificazione energetica degli edifici, previsto con dgr 5018/2007 e successive modifiche ed integrazioni.”
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 115
Bilancio energetico di un edificioUNI EN ISO 13790
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 116
Bilancio energetico di un edificio
DEMAND SITE
SUPPLY SITE
ELETT.
Attenzione alla differenza tra “energia utile” ed “energia primaria”
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 117
Fabbisogno energia netta
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 118
Fabbisogno energia netta
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 119
Fabbisogno energia primaria
Il fabbisogno di energia primaria (al quale è associato un indice di prestazione energetica EP) è calcolabile solo per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria (o eventualmente combinato)
Per la climatizzazione estiva non vi è un indice di prestazione relativo all’energia primaria
Per valutare il fabbisogno di energia primaria, bisogna dunque passare attraverso la valutazione del sistema di riscaldamento
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 120
4.1 L’impianto di riscaldamento
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 121
Energia Primaria
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 122
Il Reperimento delle informazioni
Per EDIFICI realizzati DOPO 10/91Relazione Tecnica Disegni tecniciCapitolato prestazionale
Per EDIFICI realizzati PRIMA 10/91Disegni tecnici se disponibiliInformazioni da chi ha eseguito le manutenzioniIspezione visivaDimensionamento di massima
“…I dati dovranno essere acquisiti mediante libretto di centrale, targhe presenti su ciascun sottosistema, schede tecniche, etc..”
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 123
Il sistema di riscaldamento
Il sistema di riscaldamento è un impianto destinato alla climatizzazione invernale, con o senza la produzione di acqua calda sanitaria, o alla produzione centralizzata della sola acqua calda sanitaria
Comprende il sottosistema di generazione, emissione (e relativo controllo), distribuzione, accumulo, e il recuperatore di calore
È prevista la presenza di apparecchi ausiliari, funzionanti ad energia elettrica, per ciascuno dei quattro sottosistemi. Il fabbisogno energetico degli ausiliari viene calcolato in funzione delle ore di funzionamento (caldaia tradizionale o a condensazione) o delle ore di occupazione (dalla potenza all’energia)
SISTEMA DI RISCALDAMENTO
Generazione di calore per
Riscaldamento Riscaldamento e ACS
Impianto di riscaldamento
Generatore multistadio e modulanteCaldaia a condensazionePompa di caloreGeneratore a combustione di biomasseTeleriscaldamento
Recuperatore di calore
Efficienza recuperatore di calore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 124
Il sistema di riscaldamento
Il calcolo del fabbisogno mensile di energia primaria si effettua partendo dal fabbisogno termico dell’involucro, sommando progressivamente le perdite dei vari sottosistemi al netto dei recuperi dell’energia elettrica
Schema di calcolo dell’energia primaria per la climatizzazione invernale (Fonte: prEN 15316)
kxH = frazione recuperata dell’en. elettrica assorbita dagli ausiliari dei vari sottosistemi x (G,S,D,E)
Ai fini della certificazione energetica degli edifici, le perdite termiche dei 4 sottosistemi si assumono non recuperabili
, , ,xH in xH out L xH xH xHQ Q Q k W= + − ⋅
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 125
Il sistema di riscaldamento
I rendimenti dei vari sottosistemi concorrono a determinare le perdite termiche dei vari sottosistemi
Schema di calcolo dell’energia primaria per la climatizzazione invernale (Fonte: prEN 15316)
, ,1 1L eH NH reH
Q Qη⎛ ⎞
= − ⋅⎜ ⎟⎝ ⎠
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 126
Il recuperatore di calore
Schema di calcolo dell’energia primaria per la climatizzazione invernale (Fonte: prEN 15316)
Recuperatore di calore
Efficienza recuperatore di calore ( ),NH r NH V RCVQ Q Q η= − ⋅
QNH,r = fabbisogno termico per il riscaldamento dell’involucro CORRETTO per tenere conto del contributo di un eventuale recuperatore di calore
RCVRCV RCVi
W W h N= ⋅ ⋅∑iWRCV = fabbisogno di energia elettrica mensile del
recuperatore di calore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 127
4.2 Il sottosistema di emissione e di controllo
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 128
Il sistema di emissione
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 129
Alcune tipologie di terminali di erogazione
Termoconvettore VentilconvettoreRadiatore
Pannelli a pavimento/soffitto Pannelli senza
isolamentoPannelli a parete
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 130
TERMINALE DI EROGAZIONE CALORE ηeeH
Radiatori su parete esterna isolata 0.96
Radiatori su parete interna 0.95
Ventilconvettori 0.95
Termoconvettori 0.93
Bocchette in sistemi ad aria calda 0.92
Pannelli isolati annegati a pavimento 0.98
Pannelli annegati a pavimento 0.96
Pannelli annegati a soffitto 0.95
Pannelli a parete 0.95
Il rendimento di emissione
Altezza del locale [m]
6 10 14TERMINALE DI EROGAZIONE CALORE
ηeeH
Generatore d’aria calda singolo basamento non canalizzato 0.95 0.94 0.93
Generatore d’aria calda canalizzato 0.95 0.94 0.93
Generatore d’aria calda singolo pensile 0.94 0.93 0.92
Aerotermi da acqua pensili 0.94 0.93 0.92
Aerotermi ad acqua a parete 0.94 0.93 0.92
Generatore d’aria calda singolo pensile a condensazione 0.94 0.93 0.92
Strisce radianti ad acqua o vapore 0.97 0.97 0.96
Strisce radianti a fuoco diretto 0.97 0.97 0.96
Riscaldatore ad infrarossi 0.96 0.96 0.95
Pannelli a pavimento annegati 0.96 0.96 0.95
Pannelli a pavimento isolati 0.97 0.97 0.96
Fino a 4 m di altezza dei locali
Oltre 4 m di altezza dei locali
Sistema di emissione
Radiatori su parete esterna isolataRadiatori su parete internaVentilconvettoriTermoconvettoriBocchette in sistemi ad aria caldaPannelli isolanti annegati a pavimentoPannelli iannegati a pavimentoPannelli annegati a soffitto Pannelli a parete
Rendimento dei terminali di erogazione
Fonte: Comitato termotecnico Italiano, “Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione e preparazione acqua calda per usi igienico - sanitari”, 2007
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 131
Le potenze ausiliarie del sistema di emissione
CATEGORI A DI TERMINALI TIPOLOGIE FABBISOGNI ELETTRICI
UNITARI
Terminali privi di ventilatore con emissione per
convezione naturale o irraggiamento
Radiatori, convettori,
strisce radianti, pannelli isolati
dalle strutture ed annegati nelle
strutture
Nulli
Terminali di erogazione per immissione di aria
calda
Bocchette e diffusori in
genere
Si considerano compresi nella distribuzione dell’ aria
Portata d’aria dei
ventilconvettori
Potenza elettrica
W
Fino a 200 m3/h 40
Da 200 a 400 m3/h 50
Terminali di erogazione ad acqua con
ventilatore a bordo (emissione per
convezione forzata)
Ventilconvettori, convettori ventilati,
apparecchi in genere con ventilatore
ausiliario. Per i ventilconvettori
si riporta a fianco la tabella
di defaultDa 400 a 600
m3/h 60
Sistema di emissione
Radiatori su parete esterna isolataRadiatori su parete internaVentilconvettoriTermoconvettoriBocchette in sistemi ad aria caldaPannelli isolanti annegati a pavimentoPannelli iannegati a pavimentoPannelli annegati a soffitto Pannelli a parete
Potenza Ausiliari kW
Fonte: Comitato termotecnico Italiano, “Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione e preparazione acqua calda per usi igienico - sanitari”, 2007
I consumi elettrici degli ausiliari del sistema di emissione si considerano recuperati come energia termica utile in ambiente, dunque, ai fini della certificazione energetica degli edifici, la frazione recuperata dell’energia elettrica, keH, si assume pari a 1.
Fabbisogno en. elettrica: presenza di ventilatori, valvole e sistemi di regolazione
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 132
Il sistema di regolazione
Rendimento di regolazione
Sistema di regolazione Tipologia
Regolazione manuale Termostato di caldaia
Climatica centralizzata Regolatore climatico
Singolo ambiente Regolazione on-offClimatico e singolo ambiente Regolatore modulante (banda 1°)Solo a zona Regolatore modulante (banda 2°)Climatico a zona
Regolazione dell’energia termica direttamente proporzionale alla variazione di temperatura: Riscaldo nell’intervallo +- 1 °o 2° rispetto a T set point
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 133
Rendimenti di regolazione UNI 10348
Capacità termicaIMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Radiatori e convettori
Pannelli radianti isolati dalla struttura
Pannelli radianti annegati
nella struttura
0.84 0.82 0.78
0.88 0.86 0.82
Rendimenti di controllo, ηcH, per alcune configurazioni impiantistiche (Decreto 15833)
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 134
4.3 Il sottosistema di distribuzione
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 135
Il sistema di distribuzione
Relazione tecnica, dati progettuali, ispezione in sito, termografia
Sistema di distribuzione
AutonomoCentralizzato
Tipo di distribuzione
Verticale, montanti in traccia nei paramenti interni o nelle intercapedini, tubazioni posteriori al 1994Verticale, montanti in traccia nei paramenti interni o nelle intercapedini, tubazioni installate tra il 1976 e il 1994Verticale, montanti nelle intercapedini, tubazioni precedenti al 1976 Orizzontale
Anno di installazione
Prima del 1976Dopo il 1976Dopo il 1994
Potenza ausiliari kW
Relazione tecnica, ispezione in sito oCALCOLO
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 136
I rendimenti di distribuzione
pag 137Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia
Le potenze ausiliarie del sistema di distribuzione
Fabbisogno en. elettrica: presenza di pompe di circolazione e di valvole
Per calcolare la potenza elettrica assorbita da una pompa
ηΦ
=,idr
PO dPO
W in [kW]
Dove: WPo,d = è la potenza elettrica assorbita dalla pompa [W] ΦIDR = è la potenza idraulica richiesta alla pompa ηPO = Rendimento della pompa Mentre
⋅Φ =
( )367idr
V H in [W]
Dove: V è la portata di acqua [l/h] H la prevalenza richiesta [m]
La frazione recuperata dell’energia elettrica degli ausiliari del sistema di distribuzione, kdH, si assume pari a 0.85
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 138
4.4 Il sottosistema di accumulo
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 139
Il sistema di accumulo
E’ trascurabile nel calcolo nel caso in cui l’ausiliario non sia una resistenza di back up o post-riscaldamento per il mantenimento del livello termico
Relazione tecnica o ispezione in sito
Volume di accumulo
da 10 fino a 50 litrida 50 a 200 litrida 200 a 1500 litrida 1500 a 10000 litrioltre 10000 litri
Potenza ausiliari kW
Ai fini della certificazione energetica degli edifici, la frazione recuperata dell’energia elettrica degli ausiliari del sistema di accumulo, ksH, si assume pari a 1.
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 140
4.5 Il sottosistema di generazione
- generatore di calore, multistadio e modulante, tradizionale
- generatore di calore a condensazione
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 141
Il generatore di calore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 142
Il generatore di calore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 143
Il generatore di calore tradizionale
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 144
Il generatore di calore
TIPO DI GENERATORE
Circolazione permanente di acqua in caldaiaInterruzione della circolazione in caldaia a temperatura ambiente raggiunta
Tipo di generatore per pesoGeneratore a pareteGeneratore di acciaioGeneratore in ghisa
Altezza camino<10 m>10 m
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL GENERATORE
Tipo di generatore per perdite al camino a bruciatore spentoBruciatori ad aria soffiata con chiusura all'aria comburente all'arrestoBruciatori soffiati a premiscelazione totaleGeneratori con scarico a pareteBruciatori ad aria soffiata senza chiusura all'aria comburente all'arrestoBruciatori atmosferici a gas
Installazione del generatoreEntro lo spazio riscaldatoTipo B entro lo spazio riscaldatoInstallato in centrale termicaInstallato all' esterno
Ubicazione della centrale termicaCentrale termica sotto il piano campagnaCentrale termica adiacente ad ambiente a temperatura costanteCentrale termica isolata o adiacente a locale non riscaldatoGeneratore installato all'esternoGeneratore installato all'interno
Potenza nominale al focolare kW
Età generatoreFino a 5 anniDa 6 a 11 anniSuperiore a 12 anni
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 145
Il generatore di calore
In automatico da CENED – Relazione tecnica collaudo “prova fumi” e libretto caldaia per approfondimento
Potenza totale elettrica dei bruciatori kW
Potenza totale elettrica delle pompe interne kW
Perdite nominali attraverso il mantello %
Perdite nominali al camino a bruciatore spento %
Perdite nominali al camino a bruciatore acceso %
Temperatura media dell'acqua nel generatore °C
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 146
Caldaia a condensazione
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 147
Caldaia a condensazione
CombustibileMetanoGasolioGPLOlio combustibileBiomassa
Fattore di recupero di condensazione R (va a ridurre la perdita percentuale al camino a bruciatore acceso)
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 148
4.6 Altre tipologie di generatore di calore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 149
Il generatore di calore – Pompa di calore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 150
Pompa di calore – COP
Per pompe di calore TERRA-ACQUA e ACQUA-ACQUA: COPE o COPT = valori dichiarati dal costruttore
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 151
Pompa di calore – COP
Per pompe di calore ARIA-ARIAScheda tecnica della macchina
Se il sistema di generazione è una pompa di calore, il fabbisogno di energia primaria mensile, che deve assumere un valore sempre positivo, si calcola tramite la seguente formula:
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 152
Il generatore di calore – Generatore a biomassa
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 153
Il generatore di calore – Teleriscaldamento
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 154
Il rendimento globale medio stagionale
Il rendimento globale medio stagionale calcolato deve essere superiore al valore limite indicato dalle disposizioni legislative cogenti (DLGS 311/2006)
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 155
5. La produzione di Acqua Calda Sanitaria
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 156
Il Reperimento delle informazioni
Per EDIFICI realizzati DOPO 10/91Relazione Tecnica Disegni tecniciCapitolato prestazionale
Per EDIFICI realizzati PRIMA 10/91Disegni tecnici se disponibiliInformazioni da chi ha eseguito le manutenzioniIspezione visivaDimensionamento di massima
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 157
L’acqua calda sanitaria
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 158
La produzione di acqua calda sanitaria - Erogazione
ACQUA CALDA SANITARIA
Sistema di erogazione
Potenza ausiliari kW
Rendimento dei terminali di erogazione FISSATO 0.95
Fabbisogno en. elettrica: presenza di erogatori e/o riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente
Ai fini della certificazione energetica degli edifici, la frazione recuperata dell’energia elettrica degli ausiliari del sistema di erogazione, keW, si assume pari a 1 nel caso in cui l’ausiliario sia una resistenza elettrica per riscaldamento istantaneo dell’acqua calda sanitaria e a 0 in tutti gli altri casi
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 159
La produzione di acqua calda sanitaria - Accumulo
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 160
La produzione di acqua calda sanitaria - Accumulo
Sistema di accumulo
Volume di accumulo
da 10 fino a 50 litrida 50 a 200 litrida 200 a 1500 litrida 1500 a 10000 litrioltre 10000 litri
Potenza ausiliari kW
La frazione recuperata dell’energia elettrica degli ausiliari del sistema di accumulo, ksW, è uguale al rendimento meccanico nominale degli ausiliari stessi e, ai fini della certificazione energetica degli edifici, si assume pari a 1.
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 161
La produzione di acqua calda sanitaria - Distribuzione
Sistema di distribuzione
Tipologia di sistema
Sistema installato prima 373/76Sistema installato dopo 373/76Sistema autonomo o combinato con potenza < di 35 kW
Tipo si distribuzione
Con ricircoloSenza ricircolo
Potenza ausiliari kW
Rendimento dei terminali di distribuzione
Comune a Edifici con piùdi 3 piani
Considerare anche la pompa della colonna di ricircolo
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 162
La produzione di acqua calda sanitaria - Distribuzione
La frazione recuperata dell’energia elettrica degli ausiliari del sistema di distribuzione, kdW, è uguale al rendimento meccanico nominale degli ausiliari stessi e, ai fini della certificazione energetica degli edifici, si assume pari a 0.85
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 163
La produzione di acqua calda sanitaria - Generatore
Attivo solo se si seleziona Riscaldamento e non Riscaldamento + ACS
In automatico da scelte su Tipo e versione
Generatore di calore
Tipo di impianto Versione
Generatore a gas di tipo istantaneo Tibo B con pilota permanenteGeneratore a gas ad accumulo Tipo B senza PilotaBollitore elettrico ad accumulo Tico C senza PilotaBollitore ad accumulo a fuoco diretto
Rendimento dei terminali di generazione
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6. I collettori solari
Corso per l'accreditamento di soggetti certificatori della Regione Lombardia pag 165
La produzione di ACS – Solare Termico
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I collettori solari
Ad evacuazione
Vetrato
Non vetratoFONTE: Mario Motta – impianti solari per la prodizione di acqua calda
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I collettori solari
FONTE: Mario Motta – impianti solari per la prodizione di acqua calda
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I collettori solari
Caratteristiche tecniche di collettori solari tipici (Fonte: ESTIF)
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7. L’energia elettrica e I pannelli fotovoltaici
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Energia elettrica
Tipo di celle
Silicio Mono cristallino EfficienzaSilicio Poli cristallinoSilicio Amorfo Superficie Captante m2
Esposizione orientamento
Orizzontale Verticale Sud Verticale Sud-OvestVerticale Sud-Est Verticale Ovest Verticale Est10°Sud 10° SE/SO 10° E/O30°Sud 30° SE/SO 30° E/O60°Sud 60° SE/SO 60° E/O
13-17 % Monocristallino
12-14 % Policristallino
6-10% Amorfo
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8. Le emissioni di CO2
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Il tipo di approvvigionamento
Basso!!! Tra il 29 e il 41%
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Indicatori di prestazione energetica
BUONA SERATA!
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Saluti
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
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