i bambini della scuola dell’infanzia e del nido integrato ... · quando fu aperto il bagagliaio,...

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20 I bambini della Scuola dell’Infanzia e del Nido Integrato. Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e le educatrici del Nid Integrato. …. Arrivederci a febbraio !!! ornalino è stato stampato grazie al contributo de 1 GENNAIO 0 2014 2 D del Signor Inverno nedì 13 gennaio è venuto a trovarci improvvisamente signor Inverno! Appena lo abbiamo visto ci siamo acciati alle finestre delle nostre aule : impossibile agliarci: era proprio l’Inverno in persona...era vestito, viamente, tutto di bianco, calzava degli spiritosi valetti blu con le punte all’insù e portava in spalla un sterioso sacco bianco... po aver consolato gli alberi del parco dicendo loro di zientare ancora un po’ per l’arrivo di Fata Primavera, lasciato accanto in cortile il suo sacco....e ci ha utati... i, per gridargli un sonoro “Grazie!”, abbiamo aperto finestra ma subitamente abbiamo dovuto iuderla : una birichina folata di vento lido ,portata dal Signor Inverno, era entrata ! a cosa c’era nel sacco ? stiti per bene siamo andati fuori a prenderlo e, una lta entrati, che sorpresa nel vederne il contenuto ! ignor Inverno ci ha portato infatti due bicchieri ntenenti del ghiaccio, delle poesie sull’inverno e dei odotti tipici della stagione : radicchio, pompelmi, andarini e tantissime arance ! ntro al sacco c’erano anche degli spremiagrumi e....la spremuta ! 19 L’ANGOLO DEL GIOCO Fai un cerchio solo attorno alle cose che ci ha portato il Signor Inverno e poi colorale !

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20

I bambini della Scuola dell’Infanzia e del Nido Integrato.

Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e le educatrici del Nido

Integrato.

…. Arrivederci a febbraio !!!

Il giornalino è stato stampato grazie al contributo della

1

GENNAIO 052014

2

Detto fatto una volta in aula ognuno di noi ha spremuto

del Signor Inverno

Lunedì 13 gennaio è venuto a trovarci improvvisamente

il..signor Inverno! Appena lo abbiamo visto ci siamo

affacciati alle finestre delle nostre aule : impossibile

sbagliarci: era proprio l’Inverno in persona...era vestito,

ovviamente, tutto di bianco, calzava degli spiritosi

stivaletti blu con le punte all’insù e portava in spalla un

misterioso sacco bianco...

Dopo aver consolato gli alberi del parco dicendo loro di

pazientare ancora un po’ per l’arrivo di Fata Primavera,

ha lasciato accanto in cortile il suo sacco....e ci ha

salutati...

Noi, per gridargli un sonoro “Grazie!”, abbiamo aperto

la finestra ma subitamente abbiamo dovuto

chiuderla : una birichina folata di vento

gelido ,portata dal Signor Inverno, era entrata !

Ma cosa c’era nel sacco ?

Vestiti per bene siamo andati fuori a prenderlo e, una

volta entrati, che sorpresa nel vederne il contenuto !

Il Signor Inverno ci ha portato infatti due bicchieri

contenenti del ghiaccio, delle poesie sull’inverno e dei

prodotti tipici della stagione : radicchio, pompelmi,

mandarini e tantissime arance !

Dentro al sacco c’erano anche degli spremiagrumi

fare....la spremuta !

19

L’ANGOLO DEL GIOCO

Fai un cerchio solo attorno alle cose che ci ha

portato il Signor Inverno e poi colorale !

18

-------------------------------------------------------------

Maestra : “ Matilde, ma perché metti i biscotti tra due fette di pane ? Ti fai il panino ? ”

Giuseppe: “ No maestra, non è un panino, è il panbiscotto !!!!!”

----------------------------------------------------------------

Alessandro : “Maestra posso fare un attimino di pipì ?”

-------------------------------------------------------------------

Maestra : “ Dove sei stata ieri Angelica ? ”

Angelica C.: “ Al negozio a fare la dottoressa”

-------------------------------------------------------------------

3

Detto fatto una volta in aula ognuno di noi ha spremuto

mezza arancia e, dopo aver fatto cin-cin, ognuno ha

gustato un’ottima e salutare spremuta !

Grazie Signor Inverno !

Lunedì 13 gennaio è venuto a trovarci improvvisamente

sbagliarci: era proprio l’Inverno in persona...era vestito,

Dopo aver consolato gli alberi del parco dicendo loro di

4

ANCH’IO, COME GESU’ BAMBINO, AIUTO I MIEI GENITORI A...

Gesù è diventato un bambino grande come noi che aiuta

mamma e papà nei lavori quotidiani..

Dopo aver parlato dell’importanza della cooperazione ed

aiuto reciproco in famiglia, ecco le esperienze personali

inerenti l’argomento riportate dai bambini il 15 gennaio..

Anna Sofia: Aiuto mamma a preparare la tavola.

Matilde R: Aiuto la mamma a cucinare e aiuto papà a cambiare Martino.

Davide: Con il papà taglio l’erba, con la mamma preparo la tavola.

Stella: Aiuto la mamma a fare i lavori.

Anna: Io aiuto la mamma a preparare i biscotti e poi asciugo le pentole che lei ha appena lavato. Francesco S.: Assieme alla mamma preparo la lavatrice e con papà aggiusto le macchine.

Linda: Aiuto mamma a preparare la tavola mentre con papà faccio la lotta con i cuscini.

Eleonora

la polvere così l’aiuto a fare le pulizie.

Paolo

Stefano

Mattia

Gaia G

Matilde T

Gloriatagliare la legna.

Francesco F

Giuseppe

deve tagliare la legna io gli passo i pezzi.

Maddalena

Martina

Giovanni

taglio la legna.

Irene

aiuto la mamma in cucina.

Ester

Mathias

Samuel lascia in giro. Noemi F.:

17

FOTO dei COMPLENNI !!!FOTO dei COMPLENNI !!!FOTO dei COMPLENNI !!!FOTO dei COMPLENNI !!!

A Scuola, in occasione del compleanno di

ogni bambino scattiamo sempre delle

foto ricordo e, naturalmente, abbiamo in

archivio tutte le foto dei compleanni già

festeggiati!

Chi desidera averne delle copie può

portare alle insegnanti una chiavetta USB

dove verranno

volentieri copiate

le foto per il

personale

album dei

ricordi !

Le insegnanti

16

ALBERTO D.M. 06 5 anni

STEFANO 09 3 anni

MATHIAS 14 5 anni

RICCARDO Z. 16 6 anni

NOEMI F. 22 5 anni

ESTER MARIA 22 4 anni

…BUON COMPLEANNO !!!!!

5

Eleonora: La mamma mi da uno straccetto per togliere la polvere così l’aiuto a fare le pulizie.

Paolo: Aiuto la mamma a fare i biscotti.

Stefano : Aiuto il papà a mettere via la legna

Mattia: Io cucino con mamma.

Gaia G.: Aiuto la mamma a stirare.

Matilde T. Preparo la tavola.

Gloria: Aiuto la mamma a preparare la tavola e a tagliare la legna.

Francesco F: Metto i piatti e le forchette sulla tavola.

Giuseppe : Aiuto la mamma a stirare e quando il papà deve tagliare la legna io gli passo i pezzi.

Maddalena: Aiuto papà a fare i lavori.

Martina : Aiuto la mamma ad innaffiare i fiori.

Giovanni : Con mamma non faccio niente, con papà taglio la legna.

Irene : Io invece guardo il papà che taglia la legna e poi aiuto la mamma in cucina.

Ester: Lavo i piatti con la mamma. Mathias: Io aiuto la mamma a sistemare i giochi che Samuel lascia in giro. Noemi F.: Io aiuto la mamma con Angelo.

6

Alessandro: Mi piace aiutare la mamma a preparare le torte.

Leonardo: Aiuto la mia mamma a dipingere, a fare le maschere e i biglietti e aiuto anche il papà ad aggiustare le cose rotte.

Emma: La mamma l’aiuto a fare le torte mentre il papà lo aiuto a fare i lavori difficili in giardino come raccogliere le foglie e scavare le buche.

Angelica B: Aiuto la mamma a fare le pappe.

Ancelica C. Aiuto papà a fare la spesa.

Gaia T. Io aiuto la mamma a fare da mangiare.

Alice S. Aiuto la mamma togliendo la polvere dalle porte con uno straccio che mi da la nonna.

Giulio L.: Aiuto papà ad aggiustare la lavatrice quando si rompe.

Alberto A: Aiuto la mamma a passare l’aspirapolvere e a lavare i pavimenti.

Debora: Io non faccio niente.

Stefan: Metto sul tavolo le cose asciutte come pentole e piatti che mi passa la mamma.

Alice B: Aiuto la mamma a mettere le forchette sulla tavola.

15

divenendo sempre più piccolo, trasformandosi lentamente in

una chiazza d'acqua. Il cappello gli cadde sul pavimento, gli Il

cappello gli cadde sul pavimento, gli rotolò via un occhio di pie-

tra e perse il naso di carota.

Finalmente il treno giunse nei torridi paesi del sud.

Ma dell'uomo di neve Teo non era rimasto nulla, soltanto una

larga pozzanghera.

Quando fu aperto il bagagliaio, Teo sospirò:

- Ahimè, non sono che acqua! Cosa ne sarà di me?-

In quel momento i raggi del sole scintillarono sulla pozzanghera

sussurrando:

-Di cosa hai paura? Vieni su in alto con noi!-

La pozzanghera Teo si arrampicò, goccia dopo goccia, lungo i

caldi raggi solari ed entrò in cielo, in un'accogliente, morbida e

calda nuvola. Un forte vento cominciò a soffiare spingendo la

nuvola verso nord. Era bellissimo volare così! Raggiunti i paesi

dov'era inverno, le goccioline di Teo cominciarono a trasformarsi

in leggeri fiocchi di neve.

Sul giardino dove Teo era

nato, la nuvola si fermò e

lasciò scendere uno ad uno

tutti i fiocchi.

-Nevica, nevica! E’ ritorna-

to Teo!- gridarono emozio-

nati i bambini.

E lo costruirono più bello

e grande che mai!

Stavolta mi è andata be-

ne—pensò Teo - sono sta-

to fortunato..ma ho impa-

rato la lezione : d’ora in poi

mi accontenterò di quello

che di bello già ho.-

14

C’ERA UNA

VOLTA....

-Una favola per la buona-notte-

Quell'inverno faceva molto freddo. Alberi e case erano

ammantati di bianco. I bambini costruirono in giardino un

magnifico uomo di neve che chiamarono Teo. Gli fecero

occhi, bocca e naso e gli misero un cappello in testa ed una

scopa in mano.

Presto fu sera ed i bambini rincasarono.

Piombò di colpo il buio ed il silenzio della notte.

Teo si sentì abbandonato.

Arrivò un uccello migratore che si posò su un ramo proprio

accanto a Teo, scuotendo le ali.

Brrrrrr che freddo! Non si resiste più con questo gelo!- Si

rivolse all' uomo di neve. Quindi aprì le ali e sparì nel buio

della notte.

Appena fu giorno, Teo strinse la scopa in mano e si avviò

verso la stazione per andare a sud come l'uccello migratore.

Quando giunse in stazione, il treno era appena arrivato.

Improvvisamente udì il capostazione gridare:

In vettura, prego! Il treno è in partenza!-

Teo salì svelto nel bagagliaio.

La locomotiva fischiò ed il treno si mosse.

Nel vagone faceva sempre più caldo. Teo cominciò a sudare,

divenendo sempre più piccolo, trasformandosi lentamente in

una chiazza d'acqua. Il cappello gli cadde sul pavimento, gli Il

cappello gli cadde sul pavimento, gli rotolò via un occhio di pie-

tra e perse il naso di carota.

Finalmente il treno giunse nei torridi paesi del sud.

Ma dell'uomo di neve Teo non era rimasto nulla, soltanto una

larga pozzanghera.

Quando fu aperto il bagagliaio, Teo sospirò:

-

In quel momento i raggi del sole scintillarono sulla pozzanghera

sussurrando:

-

La pozzanghera Teo si arrampicò, goccia dopo goccia, lungo i

caldi raggi solari ed entrò in cielo, in un'accogliente, morbida e

calda nuvola. Un forte vento cominciò a soffiare spingendo la

nuvola verso nord. Era bellissimo volare così! Raggiunti i paesi

dov'era inverno, le goccioline di Teo cominciarono a trasformarsi

in leggeri fiocchi di neve.

Sul giardino dove Teo era

nato, la nuvola si fermò e

lasciò scendere uno ad uno

tutti i fiocchi.

-

to Teo!

nati i bambini.

E lo costruirono più bello

e grande che mai!

Stavolta mi è andata be-

ne

to fortunato..

rato la lezione : d’ora in poi

mi accontenterò di quello

che di bello già ho.

7

...che ci saluta per vivere una nuova avventura !

Tutti i bambini, il personale della scuola ed il

consiglio d’amministrazione ti augurano di cuore

che ogni tuo sogno si possa realizzare !

....inutile dire che ci mancherai...

......aspettiamo tante cartoline,foto, e-mail e

lettere !

un bacione !

8

♥ Alla ditta “Ferrari Marmi Service “srl di Campiglia dei Berici per l’importante dono fatto.

♥ A tutti coloro che hanno

partecipato al Canto della Stella. ♥ Alla persona che ha donato le

risme di carta. ♥ Alla signora Lorenzina per le

numerose seggioline che ha donato al Nido.

♥ Alle famiglie che hanno donato

materiale interessante ed utile per la Scuola: la famiglia di Alberto A., quella di Gioele e Stefano, quella di Anna, Paolo e Massimo ed alla famiglia di Matilde R.

♥ A tutti quelli che ci sostengono e

ci vogliono bene.

Quattro candele bruciando, si

consumavano lentamente e il luogo

era talmente silenzioso che si

poteva ascoltare la loro

conversazione�

La prima disse: “

ma, gli uomini non mi vogliono: non

mi resta che spegnermi

E così fu.

A poco a poco la candela si lasciò

spegnere�

La seconda disse: “

ma, purtroppo, non servo più a nulla,

gli uomini non vogliono saperne di

me. Non ha senso che resti accesa

Una leggera brezza soffiò su di lei e la spense�

La terza a sua volta disse: “

forza per continuare a rimanere accesa perché gli uomini non

comprendono la mia importanza

E la candela si lasciò spegnere�

In quel momento un bimbo entrò e vide le tre candele spente.

“ Ma cosa fate? Voi dovete rimanere accese. Io ho paura del

buio

E, così dicendo, scoppiò in lacrime�

Allora la quarta candela disse: “

accesa, potremo sempre riaccendere le altre candele, io sono la

SPERANZA

Con gli occhi lucidi il bimbo prese la candela della Speranza e le

riaccese tutte.

La Speranza aveva dato vita alla Pace, alla Fede,

all’Amore

13

MA LE SORPRESE NON SONO FINITE QUI..

Pochi giorni dopo, le maestre hanno proposto un’altra

bella cosa per i bambini più “grandi: andare alla Scuola

dell’Infanzia a vedere gli spazi dei bambini grandi: IL

SALONE, IL BAGNO, LA BIBLIOTECA , L’ANGOLO

DEL RIPOSINO E LE AULE: ROSSA, AZZURRA E

VERDE !!

Nelle aule c’erano i bambini che svolgevano le attività :

chi pitturava, chi colorava e chi giocava.

Ecco ciò che è rimasto impresso ai bambini:

Giulia: la biblioteca perché ha i libri di Pina.

Jacopo: vedere la mia amica Emma.

Francesco: i giochi.

Lorenzo P.: vedere il camion di Cars.

Lorenzo C.: la coperta dei nanetti.

Greta: i colori.

Anna: fare i disegni con i gessetti sulla lavagna.

Vi salutiamo! Alla prossima avventura!

12

MA LE SORPRESE NON SONO FINITE QUI..

Pochi giorni dopo, le maestre hanno proposto un’altra

bella cosa per i bambini più “grandi: andare alla Scuola

dell’Infanzia a vedere gli spazi dei bambini grandi: IL

SALONE, IL BAGNO, LA BIBLIOTECA , L’ANGOLO

DEL RIPOSINO E LE AULE: ROSSA, AZZURRA E

VERDE !!

Nelle aule c’erano i bambini che svolgevano le attività :

chi pitturava, chi colorava e chi giocava.

Giulia

Jacopo

Francesco

Lorenzo P

camion di Cars.

Lorenzo C

dei nanetti.

Greta

Anna

con i gessetti sulla lavagna.

Una mattina fredda e piovosa è venuto a farci

compagnia il nostro amico Grillo Camillo.

Ci ha portato una bellissima sorpresa....UNA CUCINA

CON DELLE PENTOLINE NUOVE PER NOI

BAMBINI !!!!!!

La maestra ha preso il cacciavite ed ha assemblato i

vari pezzi: il lavandino, il forno a microonde, il

frigorifero con

freezer..

Pezzo dopo pezzo

la nostra cucina

stava prendendo

forma.

La voglia di

provarla era

tanta e così ci

siamo subito

divertiti ad

impastare il pane,

cucinare il pollo e

la pastasciutta,

poi il the e così

via.

Ognuno di noi aveva una specialità di cui andar fiero.

9

LE QUATTRO CANDELE LE QUATTRO CANDELE LE QUATTRO CANDELE LE QUATTRO CANDELE

Quattro candele bruciando, si

consumavano lentamente e il luogo

era talmente silenzioso che si

poteva ascoltare la loro

conversazione�

La prima disse: “ io sono la PACE,

ma, gli uomini non mi vogliono: non

mi resta che spegnermi ”.

E così fu.

A poco a poco la candela si lasciò

spegnere�

La seconda disse: “ io sono la FEDE

ma, purtroppo, non servo più a nulla,

gli uomini non vogliono saperne di

me. Non ha senso che resti accesa ”.

Una leggera brezza soffiò su di lei e la spense�

La terza a sua volta disse: “ io sono L’AMORE ma, non ho la

forza per continuare a rimanere accesa perché gli uomini non

comprendono la mia importanza “.

E la candela si lasciò spegnere�

In quel momento un bimbo entrò e vide le tre candele spente.

Ma cosa fate? Voi dovete rimanere accese. Io ho paura del

buio!”

E, così dicendo, scoppiò in lacrime�

Allora la quarta candela disse: “ non piangere, finché io sarò

accesa, potremo sempre riaccendere le altre candele, io sono la

SPERANZA “.

Con gli occhi lucidi il bimbo prese la candela della Speranza e le

riaccese tutte.

La Speranza aveva dato vita alla Pace, alla Fede,

all’Amore.

10

FENOMENO “PEPPA PIG”: PERCHÉ PIACE COSI’ TANTO ?

Sono molti i genitori che si

domandano come un cartone animato

quale "Peppa Pig”,dai disegni piatti e

dalla trama ricorrente, sappia

catturare con tanta alchimia

l'attenzione e la simpatia di un gran

numero di bambini .

Peppa ha diversi amichetti, suoi

coetanei appartenenti ad altre specie

animali che, come lei, vivono con le

loro rispettive famiglie.

Ogni adulto ricopre uno o più

mestieri, facilmente individuabili nella società reale dal bambino

spettatore: il postino, la maestra, l'autista di autobus, la cassiera

del supermercato, l'architetto, l'operaio con la scavatrice ecc...

Metaforizzando, si può considerare la società di Peppa un

esempio ben riuscito di multicultura, dove ogni famiglia è in

grado di conservare gli elementi distintivi della sua origine e, nel

contempo, di vivere serenamente e di collaborare attivamente

con il resto della società.

Nei brevi racconti, inoltre, particolare attenzione è data al

riconoscimento delle regole, come il rispetto del proprio turno,

fare il bagno prima di andare a dormire e tutte quelle

consuetudini che fanno parte della quotidiana educazione dei

11

Ciascun episodio dura circa cinque minuti, tempo che, come

per la lettura ad alta voce, rispetta la capacità di attenzione e di

ascolto dei bambini piccoli ed ogni scena è composta da pochi

oggetti, posti su un unico piano, che il bambino può facilmente

riconoscere e nominare; le immagini sono bidimensionali e i

colori dei disegni sono uniformi e saturi.

I bambini apprezzano particolarmente le storie in cui riescono

ad immedesimarsi, che descrivono il loro vissuto, le routine

domestiche, la crescita, il gioco, il rapporto con gli altri

bambini, con gli adulti, e via dicendo, elementi, questi, che

caratterizzano questo cartone animato.

Le avventure di "Peppa Pig", così come altre storie dello stesso

genere narrativo, agevolano il bambino ad orientarsi nella

società, poiché la semplificano.

Emotivamente, il bambino si sente riconosciuto e rassicurato.

Un altro aspetto riguarda ciò che è comico per i bambini.

La comicità dei piccoli abbraccia in primo luogo gli aspetti

legati al corpo, al gesto e alle situazioni stravaganti.

Il cartone animato in questione fa divertire i bambini quando

ascoltano e riproducono il verso degli animali (soprattutto il

ripetuto grugnito del maiale), i suoni corporei , quando

osservano gli adulti giocare e con i bambini, risultando talvolta

anche un po' imbranati e quando, alla fine della storia, tutti,

grandi e piccini, si buttano per terra ridendo a crepapelle!

Le storie di Peppa sono apprezzate anche per il fatto che nel

suo mondo gli adulti non gridano e danno la loro disponibilità

nel coinvolgere i bambini nelle loro cose (fare una torta, far

conoscere bimbi ancora più piccoli e mostrare quali sono le

loro esigenze, l'operaio che spiega come e perché sta facendo

una buca nella strada, ecc...) e di farsi coinvolgere da loro in

qualche gioco (entrare a far parte del "club segreto" con tanto di

"parola d'ordine", cercare un giocattolo smarrito fingendo di

essere "detective", saltare nelle pozzanghere di fango, ecc...)

I bambini, infine, adorano Peppa Pig ed i suoi amici poiché si

rotolano nel fango, saltano nelle pozzanghere ...in poche parole

danno sfogo alle loro emozioni in piena libertà con il benestare

degli adulti cosa che, nella vita reale, per loro non avviene

quasi mai.