hurrà rimini n°2

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Numero unico a cura degli inserzionisti LEGA PRO 2ª DIVISIONE GIRONE A 2012 - 2013 Rimini-Forlì Domenica 30 Settembre 2012 - ore 15,00 n.2 DIVENTA NOSTRO FAN!

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LEGA PRO 2ª DIVISIONE GIRONE A 2012 - 2013

Rimini-Forlì Domenica 30 Settembre 2012 - ore 15,00

n.2

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Sette giorni da Romagna Mia e poi gran festa del Centenario

Editoriale

Dal tour della Lombardia a quello della Romagna per ritrovarsi

dall’orlo del baratro alle soglie del paradiso. Il calendario 2012-2013 del Rimini sembra quasi uno scherzo del destino: prima il trittico terribile Renate-Monza-Pro Patria, quindi la doppia coppia Valle D’Aosta-Forlì e Bellaria-Bassano che per una ragione o per l’altra assomigliano tanto al trampolino di lancio necessario per tornare a pensare in grande. In sette giorni fanno infatti tappa al Neri due delle sei vittime degli strepitosi playoff che hanno immediatamente riportato la città nella sua casa chiamata calcio professionistico e nei successivi sette capitan Marco Brighi e compagni sono chiamati a giocarsi due dei tre derby del girone d’andata. Quindi, a chiudere il cerchio ideale e un mese tutto da vivere nell’arco di una quindicina di chilometri, il

14 ottobre appuntamento con il Bassano sempre fra le mura amiche e con la storia nella grande festa del Centenario alle 20 in Piazza Cavour.Una festa grande che va battezzata a dovere a suon di risultati e prestazioni. Al primo vero crocevia di stagione, Zanigni e Valeriani hanno rimesso sulla rotta giusta la nave biancorossa, ora barra a dritta verso i piani alti! Non sarà semplice, non manca niente per riuscirci. A partire da oggi. Il Forlì è cliente difficile, sbarca in riva all’Adriatico sulle ali dell’entusiasmo di chi da matricola ha messo in cascina nove punti in quattro gare (anche se il peana di Petrascu “ci presentiamo da favoriti” suona quantomeno stonato…) ed è guidato da una vecchia volpe come Attilio Bardi che ha sempre reso la vita durissima. Nei tre incroci con D’Angelo in Serie

D arrivarono un 2-1 riminese al Morgagni, un 1-0 forlivese al Neri e il 3-2 decisivo nei detti playoff solo ai supplementari. Serviranno attenzione massima, abnegazione e un pizzico di cinismo in più negli ultimi sedici metri: servirà il Rimini ‘vero’ insomma, quello cui non è precluso nessun orizzonte. I derby ravvicinati sono il secondo vero esame di maturità, diranno già molto sulla storia del campionato biancorosso. Se dopo il tris dell’orrore made in Lombardia sarà tris d’assi ci sarà da divertirsi davvero. Avanti tutta a testa alta (quella di Taddei, Zanigni e Valeriani ha già colpito) e… alé burdèl, intonate Romagna Mia!

Nicola Strazzacapa

Tonelli Marmi snc

Direzione e lavorazione: via Tonale, 47 - 47921 Rimini

Tel. 0541 740609

[email protected]

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L’analisi

Il Rimini è biancorossoverde

La Lega Pro punta sui giovani e attraverso i contributi sui

minutaggi premia le squadre che seguono la strada indicata pompando ossigeno nella casse societarie ormai in apnea da molto tempo. Sui meccanismi di questa scelta ci sarebbe da discutere a lungo perché andando più in profondità, e guardando i riflessi di alcune scelte sui campionati giovanili, si resta più che perplessi intravedendo più che uno stimolo alla crescita dei vivai, una sorta di percorso verso formazioni satellite di società di serie A e B. Ma questo è un altro discorso. Sulla scelta giovane delle formazioni di Prima e soprattutto Seconda Divisione si può essere invece d’accordo, specie in un periodo dove la priorità è tenere sotto controllo il monte ingaggi e di conseguenza i bilanci. Il regolamento dice che in campo devono esserci tre nati dal 1° gennaio 1992 in poi, e che accedono ai minutaggi, con diversi coefficienti che aumentano in base all’anno di nascita, i giocatori nati

dal 1° gennaio 1990 in avanti. Ogni squadra poi interpreta il regolamento come meglio crede, limitandosi ai paletti sugli under, oppure dando fondo alla linea verde per far salire il conteggio sui minutaggi. Da questo punto di vista il Rimini è in assoluto una delle formazioni più giovani del torneo. Partendo dalla regola degli under (nati dopo il 1992), nelle quattro giornate giocate sino a oggi, Luca D’Angelo, tra i giocatori scesi in campo in ogni partita, ha schierato cinque o sei nati dal 1992 in poi, con un’età media di 19 anni. In genere nessuno, tra le formazioni del girone A, schiera gli under con età così bassa, e per restare all’ultima giornata, solo il Fano ha schierato cinque ragazzi under (18.6 anni), di età inferiore alla media biancorossa delle prime quattro partite. C’è poi il conteggio più ampio, vale a dire quello riguardante tutti i giocatori in età minutaggio (dal 1990 in poi), e anche su questo dato il Rimini è tra le formazioni più verdi. La media

sino a oggi è di otto o nove giocatori schierati tra i quattordici scesi in campo (età 19,85), e sempre restando all’ultima giornata, solo una squadra ne ha schierati complessivamente di più, il Bellaria (undici, tre 92’ quattro 91’ quattro 90, ma con un’età media più alta 21,09), e soltanto tre formazioni hanno utilizzato giocatori da minutaggio con età più bassa della media biancorossa: Fano sei giocatori (media di 19 anni), Monza otto (19,62 anni), Castiglione sei (19,66 anni). Ci sono poi formazioni come il Venezia che hanno rinunciato ai minutaggi, oppure formazioni che ne utilizzano il minimo indispensabile. Per fare un esempio, il Forlì, avversario dei biancorossi alla quinta giornata, domenica scorsa ha schierato solo i tre under obbligatori (due 1992 e un 1993) senza nessun altro giocatore in età minutaggio, con una media complessiva della squadra di 26,29 anni.

Francesco Pancari

Tel. 0541 791132

Via Marecchiese, 159/ARimini (zona cavalcavia)

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Settore giovanile

Berretti fa rima con Cinquetti

Il Rimini compie cento anni, è l’anno delle celebrazioni, ma il suo

vero tesoro rimangono i giovani, la linfa vitale della società biancorossa. Tanto più in momenti come questi nei quali la valorizzazione del settore giovanile rimane l’unica strada per tenere a bada i bilanci.Giordano Cinquetti, bandiera del Rimini, si trova anche quest’anno alla guida della Berretti, un ruolo tecnico strategico nel programma della società guidata dal presidente Biagio Amati.Mister, che squadra è la formazione Berretti di quest’anno?“Sono gli Allievi dell’anno scorso,

che sono passati in Berretti. Nel complesso una buona squadra – spiega Giordano Cinquetti - sono ragazzi del ‘95, un gruppo che da parecchi anni è a Rimini dove ha fatto tutta la trafila delle giovanili. Ci sono due ‘94, tre-quattro ‘96. Insomma, una formazione interessante”.Ci sono potenzialità in prospettiva? “Diciamo che è una squadra che può fare bene, ci sono prospetti interessanti, ma sono ancora molto giovani. Non mi piace fare nomi, però sono sicuro che c’è qualche giocatore che può venir fuori”.Potrebbero esserci passaggi in prima squadra?

“La stagione è appena partita, come ho già detto qualche giocatore può aver chance in questa direzione, anche se è difficile dirlo, bisogna aver un po’ di pazienza. Arrivano da un campionato Allievi, per qualcuno la Berretti è già un bel salto. Quindi aspettiamo con fiducia”. Lo staff tecnico della formazione Berretti comprende, oltre a Giordano Cinquetti, Ivan Pazzini allenatore in seconda, Devid Renzi preparatore atletico ed Emiliano Dei preparatore dei portieri.

Alessandro Giuliani

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Amarcord…

Il miglior torneodel Rimini degli anni ‘60

Il girone di ritorno del campionato 62/63 si apre con la vittoria fuori casa sulla Civitanovese (gol di Morelli) e quella sulla Reggiana in casa per 4-2: le reti sono di Pennati (due), Furini e Guizzo. Pareggio senza reti a Pistoia dove Galassi para un calcio di rigore di Mangani e vittoria con il Siena del classico Cervetto per 1-0: segna Furini. Alla 22^, sconfitta per 2-1 (gol di Guizzo) a Cesena, dove subiamo l’infortunio di Scardovi che non potrà più giocare per le rimanenti dodici partite, poi un pareggio interno per 3-3 con la Sarom Ravenna; il Rimini in vantaggio di tre reti (Pennati, Furini e Mangiarotti) si farà raggiungere nel finale da due gol di Taddei e un gol di Filini. Segue la sconfitta di Arezzo per 2-0, poi il pareggio interno Rimini-Livorno 1-1 gol di Furini e alla 26^ l’Anconitana di Tortul batte il Rimini 2-0. Si giunge alla partita numero 27 - è il 14 aprile 1963 - sarà quella decisiva per la non promozione del Rimini che dopo aver lottato lungamente con il Prato, viene sconfitto in una partita facile facile contro il Rapallo in casa per 0-1. E’ il giorno di Pasqua,

la partita è arbitrata dal pessimo arbitro Vincenzo Cappelluti di Bari che concede al Rapallo un gol in fuori gioco all’80’ e non concede al Rimini una autorete di Borsari su tiro di Guizzo al 55’. Ancora al 75’ non ferma Mognon in fuori gioco nettissimo ma fortunatamente lo stesso Mognon tirerà fuori. L’incontro verrà poi sospeso perchè sul finire di gara, c’è una fuga (ingiustificata) dell’arbitro che rientra improvvisamente nello spogliatoio: Cappelluti verrà assediato dai tifosi e dovrà uscire dallo stadio dopo le 20.30, il Rimini subirà anche una giornata di squalifica del campo. Qui si infrangono le residue speranze di agganciare la capolista. Alla 28^ il Rimini è sconfitto per 1-0 con gol dell’ex milanista Fogar, vittoria poi sul neutro di Cesenatico contro la Torres: segnano Mangiarotti su rigore e Morelli, l’arbitro della gara è Cesare Gussoni di Tradate che arbitrerà 106 gare in serie A e diventerà presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Alla 30^ vinciamo 3-0 con il Perugia, i gol di Pennati e due volte Mangiarotti uno su rigore, quindi pareggio a Prato, squadra capolista

alla 31^, gol di Guizzo e Romano Taccola. Alla 32^ 1-0 al Forlì (gol di Pennati) cui segue la sconfitta per 1-0 a Rosignano contro il Solvay con un gol di Bulli, che fa dire al mitico segretario di allora Cesare Angelini le seguenti parole: ‘’abbiamo giocato in un clima d’intimidazione, mai vista una cosa simile’’. Chiudiamo il campionato con la vittoria sul Pisa per 3-0 con un gol di Pennati e una doppietta di Morelli. Nel complesso fu un bellissimo campionato del Rimini compromesso anche dai gravi infortuni subiti da Nerozzi alla quarta giornata contro il Siena e da Scardovi nella partita di ritorno con il Cesena. La formazione base di quell’anno fu la seguente: Galassi (29 gare), Carletti (15), Corsini (17), Ceschi (30), Scardovi (20), Perversi (34), Morelli (32), Furini (31 e 5 gol), Guizzo (34 e 8), Mangiarotti (30 e 10), Pennati (33 e 10). In campo scesero anche Conti (5 presenze), Risso (27), Bullini (13), Nerozzi (12), Protti V. (6), Pelos (5) e Nanni (19.

Giuseppe Bernabè

Scardovi e Perversi

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L’intervista

Riccardo Taddei, genio e rock‘n’rolla scacchi biancorossi

Riccardo Taddei, classe ’80, appartiene ad una razza calcisticamente in estinzione, quella dei fantasisti. Anche fuori dal campo sa distinguersi dai clichè: alla confusione della discoteca, Riky preferisce la tranquillità di un bosco o della riva di un lago, luoghi in cui andare a caccia non di gol, ma di funghi e pesci. Conosciamo meglio gusti e passioni del fantasista pisano, chiamato a guidare il Rimini nella “scala per il paradiso” (tanto per citare una canzone a lui cara), nel cammino verso le categorie superiori. Riccardo, partiamo dai tuoi gusti musicali. Quali gruppi e cantanti non mancano nel tuo lettore mp3?“Sono un rockettaro, adoro i Led Zeppelin, Pink Floyd, Deep Purple, i gruppi che hanno fatto la storia della musica. E Sono molto legato alla musica rock degli anni ‘70”. A quale canzone è legato un ricordo della tua carriera di calciatore o della tua vita?“Starway to heaven dei Led Zeppelin è la mia colonna sonora giornaliera, ma rispondo i Deep Purple; in un periodo difficile per la mia carriera da calciatore li ascoltavo spesso. Mi hanno dato la carica giusta”. Prima della partita ti carichi con qualche canzone?

“No, tanti miei compagni lo fanno, io invece cerco la concentrazione diversamente. La musica mi piace ascoltarla in macchina, mentre guido mi rilassa molto, oppure in casa”.Abbandoniamo la musica…che cosa fa Riccardo Taddei nel tempo libero? “Ho due grandi passioni: la pesca e la ricerca dei funghi. Purtroppo non c’è tempo ora ! Mi concentrerò a giugno-luglio, aspetterò le vacanze estive” (ride, n.d.r.). Chi ti ha trasmesso la passione per pesca e funghi?“Io abito in una zona (Provincia di Pisa, n.d.r.) dove c’è tutto a livello ambientale, mare, fiumi, laghi. Sono passioni abbastanza frequenti per chi abita in queste zone. Mio babbo era cacciatore; a me piace stare in mezzo alla natura, ma niente fucile!”. Lasciamo la Toscana e parliamo di Rimini: cosa ti piace e cosa non ti piace della tua nuova città adottiva?“Al momento mi piace tutto di Rimini! Mi piace la disponibilità e la gentilezza della gente, molto simile a quella della mia terra. Il clima è ottimo, si mangia benissimo e anche i miei familiari sono felici di questa scelta”.Soffermiamoci sulla cucina: quale è il tuo piatto preferito?“Una bella grigliata di carne, costine

di maiale, salsicce… ma è un menu che posso concedermi raramente ! Mi piace molto la pasta, in particolar modo con i funghi”.Qual è il tuo rapporto con le tecnologie, sei anche tu un ipertecnologico che gira con I-pad, tablet, I-phone?“Ma va, ho un telefonino scassato di 10 anni fa ! Mia moglie mi ha regalato l’i-pad, lo uso il minimo, come il computer…però da ragazzino, nelle lunghe notti di ritiro, con i compagni giocavamo spesso alla playstation…Adesso però sono vecchio, non è più un passatempo che mi prende”.Fifa o Pro Evolution Soccer?“PES, che all’epoca si chiamava ancora ISS Pro”.Un pensiero finale per la tua famiglia…“Silvia, mia moglie, è di Pisa come me, ci conosciamo da quando eravamo bambini. Mi ha fatto il regalo più bello: Gabriele, il mio bimbo, di quasi tre anni”.Ma Silvia è tifosa di calcio…o sopporta la tua professione ?“Sopporta, sopporta ! Viene alla partita solo per me, ma questo solo da due o tre anni: prima neanche allo stadio veniva!”

Riccardo Giannini

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Centenario

Tra gli appuntamenti celebrativi dei cento anni di vita dell’Ac Rimini, la mostra inaugurata giovedì 20 settembre rappresenta senza dubbio uno dei più suggestivi. Nei cento anni di vita del club biancorosso ci sono anche quelli della città di Rimini e, a suggellare questo connubio tra calcio e territorio, non poteva esserci location migliore di una delle sale più prestigiose del Palazzo Comunale, quella dell’Arengo.La Mostra del Centenario si articola in due macro aree: una galleria lunga novanta pannelli che scandiscono le tappe della storia iniziata nel 1912 e un tuffo tra preziosi cimeli, con le immancabili maglie a scacchi, di ogni epoca (e foggia…) a fare da assolute

protagoniste.Il viaggio nella memoria tra foto e testi (questi ultimi a cura di Raoul De Bonis e Francesco Fanini) parte ovviamente dalle origini e dalla Us Libertas per terminare undici capitoli dopo con la (ri)nascita dell’Ac Rimini. In mezzo, un’altalena cadute e risurrezioni, vittorie e vicissitudini, come sintetizzano i titoli delle varie tappe: “Le alterne vicende degli Anni ‘50”, “Dai fasti della B alla malinconica discesa in C2 “(Anni ’80), “La maledizione dei play off e la sospirata promozione in C1”, “L’apogeo e la caduta: dal 2003 al 2010”.Ma a raccontare i cento anni in biancorosso ci sono anche le sezioni

speciali: da quella dedicata alla maglia (vero e proprio simbolo quando si parla di una squadra di calcio, e nel caso del Rimini ancora più significativo, con quel modello a scacchi diventato storico e rimasto unico) a quelle celebrative dei “primatisti” e degli impianti diventati teatri di tante gesta (Il Prato della Sartona, l’Ippodromo Flaminio, lo Stadio del Littorio fino al Romeo Neri).La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 30 settembre (ad eccezione di domenica 23) con ingresso libero e doppio turno: al mattino dalle 10 alle 13, al pomeriggio dalle 16 alle 19. Buon viaggio.

Cento anni in bella mostra

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Media

L’ingresso in campo dei giocatori biancorossi, da quest‚anno, è

accompagnato da una nuova voce. Marco De Caroli, piemontese d’origine e riminese d’adozione, è il nuovo speaker ufficiale dell’Ac Rimini.Personaggio eclettico, nasce come DJ musicale trasformandosi, nel corso degli anni, in animatore e presentatore, vantando collaborazioni con numerosi locali della Riviera e non solo. Questa inclinazione all’intrattenimento ha reso però “traumatico il mio impatto con il mondo del calcio - ammette Marco - che, a differenza di altri sport, è scandito da ritmi e tempi ben precisi per l’intervento”.Hai avuto altre esperienze come speaker sportivo?“Rimini è la mia prima esperienza calcistica, ho commentato in diretta

altri sport molto adrenalinici come la Formula 3000 e i motocross, dove il contatto e la vicinanza con il pubblico sono elementi che caricano piloti ed appassionati creando un perfetto mix tra sport ed intrattenimento”.Durante la partita contro la Valle d’Aosta in tribuna si è sentito un forza ragazzi, piuttosto insolito per uno stadio di calcio, che ha stupito ed incuriosito i tifosi“Lo ammetto, mi è scappato! Venivamo da un periodo piuttosto negativo e non sono riuscito a trattenermi dall’incitare la squadra. Ma sono fatto così: mi appassiono alla gara, vorrei scendere in campo assieme ai giocatori per caricarli e dare il mio contributo per la vittoria”.Hai qualche idea per le prossime partite?“Credo che il mio lavoro vada oltre

l’annuncio delle sostituzioni. Vorrei coinvolgere il pubblico ed avvicinarli maggiormente alla squadra. Ad esempio, mi piacerebbe, ispirandomi al modello di entertainment americano, personalizzare la lettura delle formazioni, trovando un soprannome che identifichi ogni atleta, facendo sentire agli avversari il clima caldo che li aspetta. Allo stadio si va per guardare la partita e divertirsi, e chissà che avere un pubblico bello carico non aiuti a portare qualche punto in classifica”.Per chiudere?“Ringrazio semplicemente l’Ac Rimini per l’opportunità che mi ha dato e, qui lo posso dire, forza ragazzi!”.

Marco Ravelli

Una nuova voce al Neri

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L’avversario di turno

Nell’anno del centenario, torna al Romeo Neri un derby storico. Il

Forlì era già sceso a Rimini due anni fa in serie D con alterne fortune: 0-1 per i Galletti (gol di Fantini, ora al Bellaria) in regular season, 3-2 per la squadra di Luca D’Angelo nella prima tappa della scalata play off verso il ritorno in Lega Pro (doppietta di Buonocunto e rigore di Olcese). A livello professionistico invece, l’ultimo derby in versione riminese risale a dieci anni fa: era la stagione 2002-’03, la prima con Acori in panchina, anche allora vinse il Forlì (0-1 gol del condor Agostini) e Rimini ancora promosso (in C1). L’ultima vittoria biancorossa, D a parte, è vecchia invece di dodici anni: 1-0 con gol di Nicoletti per il Rimini allenato da Mario Russo nel 1996-’97. Per i “Galletti” è un ritorno in grande stile, dopo la grande amarezza del fallimento del 2006 che portò alla radiazione da parte della Figc con conseguente rifondazione (Asd Nuovo

Forlì 1919) e ripartenza dalla Terza Categoria, poi diventata Promozione nel 2007-’08 grazie all’acquisizione del titolo sportivo dello Sporting Forlì. Da lì il lento ritorno in D, campionato dominato l’anno scorso dalla truppa di mister Bardi, tecnico votato all’offensiva e non è un caso se il Forlì è partito forte anche quest’anno in Seconda Divisione. Nove punti e nove gol segnati (terzo attacco dopo Savona e Alessandria) ma anche seconda miglior difesa con due sole reti al passivo (meglio ha fatto solo il Castiglione con un gol subito). I biancorossi di San Mercuriale non hanno mai pareggiato, esattamente come il Rimini, ma al contrario di Brighi & c. hanno infilato tre vittorie, l’ultima domenica scorsa a Portomaggiore contro la Giacomense (1-2) dopo le vendemmiate di inizio stagione contro Mantova (3-0) e Milazzo (0-4). Dunque due su due in trasferta mentre l’unico ko è maturato al “Morgagni” (al 90’) contro la forte

Alessandria. Si diceva del pericoloso attacco forlivese, che Bardi è solito schierare con il tridente di cui la punta di diamante è il trentenne romeno Sebastian Petrascu, 38 gol nelle ultime due stagioni in D al Forlì di cui ben 25 l’anno scorso. Al suo fianco il confermato Daniele Melandri (24 anni), da sempre nel Russi e altro protagonista della promozione dei “Galletti” con 18 bersagli (già due in questa stagione), e l’under Mattia Filippi, classe ’93 che arriva dal vivaio del Cesena (quattro presenze l’anno scorso in A). Adesso con tre gol in quattro partite, Filippi è il cannoniere del Forlì. E se Mirco Spighi è l’ex di lusso in maglia a scacchi, nel Forlì c’è Alessandro Evangelisti (31 anni), sete gol in 29 presenze in biancorosso nel 2010-’11 e faro del centrocampo insieme a capitan Mordini.

Cristiano Cerbara

Il derby porta bene

PASTICCERIA CAFFETTERIA

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Marketing

Tra i nuovi partner dell’Ac Rimini nella stagione 2012/13 spicca

senza dubbio il nome di Elior. Non un partner qualunque, in realtà, ma “il numero uno nella ristorazione collettiva in Italia” come recita il claim che accompagna il logo nella comunicazione sui rotor bordo campo allo stadio Neri. Il Gruppo Elior, attraverso i suoi marchi Gemeaz e Concerta, è infatti l’azienda che fornisce il servizio di ristorazione all’interno della sala hospitality e dei quattro sky box ricavati all’interno della tribuna. Con oltre 84.000 collaboratori e 15.000 ristoranti e punti vendita, il Gruppo Elior (nato in Francia nel 1991) oggi è presente, oltre che nel mercato italiano – dov’è approdato nel 1999 e si è sviluppato attraverso le acquisizioni dei marchi Concerta e Gemeaz Cusin – in altri tredici Paesi tra Europa, Africa e Americhe.

Basta del resto scorrere l’elenco delle aziende servite lungo lo Stivale per giustificare l’orgoglio di avere al proprio fianco un partner come Elior: Nike Italia, Technogym, Tods, Benetton, Barilla, ma anche L’Oreal, Ferrero, Galbani, Volkswagen, sono solo alcuni dei prestigiosi clienti che hanno deciso di affidare il servizio di ristorazione al gruppo francese. “Oltre che per l’estrema attenzione alla qualità e al servizio – afferma Giuliano Gaiba, dal 2009 direttore generale di Concerta Spa - Gruppo Elior – la nostra azienda si distingue dagli altri players del settore per le sue proposte davvero innovative, sviluppate per soddisfare tutte le richieste del cliente e sempre nel rispetto della territorialità”.Già, il territorio. Non solo per il respiro nazionale (e internazionale) che lo caratterizza, il Gruppo Elior si distingue infatti anche per la ricerca di

un forte legame con le realtà a livello locale. Nella provincia di Rimini, ad esempio, i marchi Concerta e Gemeaz Cusin affiancano il mondo delle scuole: “Siamo presenti nei principali istituti a Rimini, Santarcangelo, Verrucchio, Riccione, Misano Adriatico, ma anche all’Eurocamp di Cesenatico”. Al centro delle attenzioni da sempre figura anche il mondo dello sport grazie alle esperienze maturate dallo stesso Giuliano Gaiba nel settore. Alle spalle il ruolo di direttore generale di società del Gruppo Heineken e del Gruppo Caviro, in ambito sportivo Gaiba ha curato lo sviluppo dell’ufficio marketing nel Bologna FC 1909 con l’apertura degli shop “Bologna Point” e del villaggio a tema “Bologna Village”. E’ stato inoltre direttore generale di “Isole Italia ‘90”, Comitato Organizzatore dei Mondiali di Calcio Italia ’90 gestendo nelle piazze più rappresentative delle dodici città dei

Un partner internazionale

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mondiali la promozione dell’evento calcistico. “Nel corso degli anni Elior ha attivato numerose partnership, da Main Sponsor della Copra Piacenza, squadra di serie A di Volley sia a livello maschile che femminile, da sponsor del Bologna Fc 1909 e del Novara Calcio, solo per citare alcuni esempi. La ristorazione nello sport ha elementi che la contraddistinguono da quella aziendale. Quest’ultima, erogata quasi sempre all’interno dell’azienda stessa, risponde infatti ad esigenze primarie di consumo del pasto con menù bilanciati e grande

attenzione alle diete e ai livelli nutrizionali dei singoli utenti. La ristorazione legata all’evento sportivo si avvicina invece al servizio catering, all’interno del quale sono molto importanti l’immagine e il livello di servizio, che devono rispondere a criteri di convivialità e ospitalità”.Da questa stagione, come detto, alle partnership nel mondo del calcio si è aggiunta quella con l’Ac Rimini. “La presenza importante sulla Romagna da parte del Gruppo Elior ha spinto l’azienda a voler essere al fianco del club biancorosso

per dimostrare alla cittadinanza ed alle istituzioni l’importanza che il territorio riveste per la nostra azienda ma anche per dare un segnale importante al mondo aziendale e istituzionale sull’ambizione di Elior a incrementare la sua presenza sul territorio, attraverso i suoi marchi Gemeaz e Concerta. Da numero uno nella ristorazione in Italia, Elior crede infatti nell’imprenditoria e nel territorio romagnolo e vuole essere al fianco di chi intraprende e lavora per migliorarlo”.

Un area di quasi 150 metriquadri, oltre 80 posti a sedere, la nuova area hospitality dello stadio Neri si presenta come un luogo confortevole, rigorosa-mente biancorosso, all’interno del quale, a partire da un’ora e mezzo prima del fischio d’inizio, è pos-sibile avvicinarsi alla gara pranzando comodamente e seguendo sui tre monitor l’anticipo della serie A di calcio, nonché gustare un caffè e un dolce nel corso dell’intervallo.La sala vuole offrire anche un’occasione di relazioni ed incontri ed è per questo che è riservata prima di tutto alle aziende sponsor dell’Ac Rimini, ai soci

del club e ai sostenitori che in estate hanno acqui-stato l’abbonamento nella tribuna centralissima, ma nelle prossime gare la sala sarà aperta (costo dell’ingresso di 10 euro) anche a quanti, titolari di un ingresso nei settori di tribuna centrale o latera-le, vorranno provare l’esperienza di un modo nuo-vo di vivere lo stadio. Per prenotarsi è sufficiente inviare una mail a [email protected] o contattare l’ufficio marketing dell’Ac Rimini allo 0541 785960 entro le ore 19 del venerdì preceden-te la gara.

Come accedere all’area hospitality

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Flash & Back

RIMINI – VALLE D’AOSTA 2-0 (23/9/2012) - 4a Giornata

Rimini: Scotti, A. Brighi, Baldazzi, Vignati, Rosini, Maita, Spighi (22’st Zanigni), M. Brighi (17’st Gasperoni), Maio (31’st Valeriani), Taddei, Onescu. A disp: Semprini, Mandorlini, Ferrari, Ciccarelli. All: D’Angelo

Vallee D’Aoste: Costantino, Jiday, Di Dio, Fiore, Emiliano, Panepinto, Kanoutè, Furno, Varvelli (31’st Hernandez), Cuneaz (42’st Benedetto), Esposito (6’st Isoardi). A disp: Pomat, Ropolo, Aracri, Sbravati. All. Zichella

Arbitro: Marchesini di Legnano

Reti: 30’st Zanigni, 47’ Valeriani

Note:ammoniti Kanoutè, Fiore, M. Brighi, Onescu, Panepinto

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Il cammino del Rimini

Calendario e classifica - Lega Pro 2a Divisione Girone A 2011-2012

La Classifica

IL TURNO ODIERNO5° Giornata

30/9/2012 - ore 15

RIMINI - FORLÌPRO PATRIA - CASTIGLIONE

FANO - GIACOMENSEALESSANDRIA - MILAZZO

MANTOVA - BASSANORENATE - VENEZIA

VALLE D’AOSTA - CASALESANTARCANGELO - SAVONA

MONZA - BELLARIA

PROSSIMO TURNO6° Giornata

07/10/2012 - ore 15

SAVONA - MANTOVAFORLÌ - FANO

BELLARIA - RIMINIBASSANO - ALESSANDRIACASALE - SANTARCANGELOGIACOMENSE - PRO PATRIACASTIGLIONE - MILAZZO

VENEZIA - MONZAVALLE D’AOSTA - RENATE

Totale In Casa Fuori casa

Squadra Punti G V N P GF GS DR G V N P GF GS DR G V N P GF GS DR

Savona 9 4 4 0 0 12 3 9 2 2 0 0 8 2 6 2 2 0 0 4 1 3

Alessandria 6 4 3 0 1 10 2 8 2 1 0 1 3 2 1 2 2 0 0 7 0 7

Renate 6 4 3 0 1 8 3 5 2 1 0 1 3 2 1 2 2 0 0 5 1 4

Forlì 6 4 3 0 1 9 2 7 2 1 0 1 3 1 2 2 2 0 0 6 1 5

Pro Patria 6 4 2 1 1 8 6 2 2 1 0 1 4 3 1 2 1 1 0 4 3 1

Bellaria 5 4 1 3 0 5 4 1 2 0 2 0 3 3 0 2 1 1 0 2 1 1

Castiglione 5 4 1 3 0 2 1 1 2 0 2 0 0 0 0 2 1 1 0 2 1 1

Venezia 5 4 1 2 1 5 4 1 2 0 1 1 1 2 -1 2 1 1 0 4 2 2

Giacomense 4 4 1 2 1 3 3 0 2 1 1 0 2 2 0 2 0 2 0 1 1 0

Mantova 4 4 1 1 2 6 9 -3 2 0 1 1 3 5 -2 2 1 0 1 3 4 -1

Monza (-4) 3 4 2 1 1 5 5 0 2 1 1 0 3 2 1 2 1 0 1 2 3 -1

Milazzo 2 4 0 3 1 5 9 -4 2 0 1 1 2 6 -4 2 0 2 0 3 3 0

Rimini 2 4 1 0 3 3 8 -5 2 1 0 1 2 2 0 2 0 0 2 1 6 -5

Bassano 1 4 0 2 2 3 6 -3 2 0 1 1 1 3 -2 2 0 1 1 2 3 -1

Santarcangelo 1 4 0 2 2 2 5 -3 2 0 2 0 2 2 0 2 0 0 2 0 3 -3

Fano (-1) 1 4 0 3 1 6 12 -6 2 0 1 1 3 9 -6 2 0 2 0 3 3 0

ValleD'Ao-sta(-1)

0 4 0 1 3 3 7 -4 2 0 0 2 2 6 -4 2 0 1 1 2 4 -2

Casale (-5) 0 4 0 2 2 4 8 -4 2 0 1 1 1 2 -1 2 0 1 1 3 6 -3

Page 16: Hurrà Rimini N°2