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__________________Helgoland_________ Non solo un ‘ isola To see a World in a Grain of Sand And a Heaven in a Wild Flower, Hold Infinity in the palm of your hand And Eternity in an hour. William Blake, Auguries of Innocence _____________________________________________________________________________________________ n due passi dell’Iliade si cita Elice ( nel primo è con un fuggevole accenno 1 nel catalogo delle navi, Quelli che avevan Micene, città ben costruita, e l’abbondante Corinto, e il ben costruito Cleone, o che abitavano Ornea e l’amabile Aretirea, e Sicione, là dove Adrasto prima regnò, e quelli che Iperesía e l’alta Gonòessa avevano e Pellene, e abitavano intorno ad Ègio, e in tutto quanto l’Egialo, e intorno all’ampia Elíce, cento navi di questi guidava il potente Agamennone, figlio d’Atreo l’altro 2 è altrettanto fugace, ma contiene una notizia significativa per gli sviluppi che intendiamo dare; Disse gioioso così; si sdegnò Era augusta, s’agitò sul trono e fece tremare l’Olimpo; e parlò a voce alta al gran dio Poseidone: «Ohimè, Ennosígeo largo potere a te dunque Non geme il cuore in petto per la fine dei Danai? 1 Il. 2.569- 578. Nella trad. di Rosa Calzecchi Onesti, Einaudi; prima ediz.1950. 2 Il. 8. 198-204. C.s. I

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__________________Helgoland_________ Non solo un isola

To see a World in a Grain of Sand And a Heaven in a Wild Flower,

Hold Infinity in the palm of your hand And Eternity in an hour.

William Blake, Auguries of Innocence

_____________________________________________________________________________________________

n due passi dellIliade si cita Elice (nel primo con un fuggevole accenno1 nel catalogo delle navi,

Quelli che avevan Micene, citt ben costruita,

e labbondante Corinto, e il ben costruito Cleone,

o che abitavano Ornea e lamabile Aretirea,

e Sicione, l dove Adrasto prima regn,

e quelli che Iperesa e lalta Gonessa

avevano e Pellene, e abitavano intorno ad gio,

e in tutto quanto lEgialo, e intorno allampia Elce,

cento navi di questi guidava il potente Agamennone,

figlio dAtreo

laltro2 altrettanto fugace, ma contiene una notizia significativa per gli sviluppi che intendiamo dare;

Disse gioioso cos; si sdegn Era augusta,

sagit sul trono e fece tremare lOlimpo;

e parl a voce alta al gran dio Poseidone:

Ohim, Ennosgeo largo potere a te dunque

Non geme il cuore in petto per la fine dei Danai?

1 Il. 2.569- 578. Nella trad. di Rosa Calzecchi Onesti, Einaudi; prima ediz.1950. 2 Il. 8. 198-204. C.s.

I

http://spazioinwind.libero.it/shanna/arte3.htm/http://spazioinwind.libero.it/shanna/arte3.htm/http://spazioinwind.libero.it/shanna/arte3.htm/http://spazioinwind.libero.it/shanna/arte3.htm/

Pure ti portano doni ad Ege, ad Elice,

molti e bellissimi; e tu a loro volevi vittoria.

infatti l si apprende che a Elice () ha sede un tempio dedicato a Poseidone ().

A questo punto necessario premettere che, sin dai primordi della pubblicazione del libro di Felice Vinci Omero nel Baltico 3 siamo

stati consonanti con la tesi che il contesto geografico dei poemi omerici sia da porsi nel mediterraneo baltico e in unepoca

anteriore allarrivo degli Elleni nelle sedi storiche. Arrivo segnato dalla cosiddetta civilt micenea, nata dopo che, a cavallo tra il III e

II millennio a. C., il crollo delloptimum climatico4 fece preferire, nei secoli successivi, a molti popoli della nostra stirpe un

insediamento pi confortevole di quello rappresentato dallantico. Sembra il caso di segnalare come tale punto di vista fosse, sin

dallinizio, condiviso anche dalla Prof. Rosa Calzecchi Onesti,5 nota traduttrice dei due poemi,6 mentre adesso le ben argomentate

esposizioni dellIng. Vinci trovano ormai accoglienza in vari ambienti accademici7 e godono di molte traduzioni. A nostro avviso, in questo innovativo contesto, si scorge la possibilit dindividuare il collegamento che potrebbe sussistere tra e Helgoland / Heligoland proprio perch, da tale relazione, ben sinseriscono e linsularit, e la specifica collocazione geografica che ne deriva. Helgoland, posta davanti alle foci del Weser e dellElba a circa 60 km da Cuxhaven, infatti unisola del

Mare del Nord.. Adesso, appartiene alla Germania e, in particolare, al Land dello Schleswig-Holstein. La peculiarit del luogo, si

evidenzia per limponenza delle sue alte e rossastre ripe rocciose, che sorgono da una corona di candide spiagge, mentre la piatta

sommit di questacrocoro marino, risalta per la superficie verdeggiante. Da tale caratteristico cromatismo deriva la bandiera: un

tricolore, a strisce orizzontali, verdi, rosse e bianche. Vessillo gi in uso nel XIX sec. quando, nel cantone, era posta lUnion Jack a

mostrarne lallora appartenenza politica; poi, nel 1890, modificata per trattato, col trasferimento al Reich.

Ai due toponimi germanici precitati - il primo, Helgoland, quello in uso attualmente - c da aggiungerne un terzo, quello nella

lingua locale che una variet di frisone: esso appare ancor pi prossimo alla dizione omerica, infatti Hellig, cio Hellig Lun, ossia

in buon tedesco Heiliges Land. Tutti e tre hanno, in ogni caso, il significato attuale di heilig, 8 santo. Una certa difficolt semantica

deriva dal fatto che nellantico germanico le forme pi attestate per santo erano quelle che hanno poi dato esito allattuale weih-,

come in Weihnacht, santa notte, ossia il Natale, dal vb. weihen, consacrare, mentre il pi moderno das Heil, salute, salvezza e

lagg. heilig ha il senso originario di sano, integro, dal quale derivato santo perch la salute , concettualmente e in tante sue

accezioni e lingue, sinonimo di salvezza, vd. der Heiland, il Salvatore, ma anche nella nota affermazione

extra Ecclesiam, nulla Salus.9

Lantico nome si quindi trasmesso, sia perch i toponimi hanno sempre unelevata capacit di sopravvivenza, sia perch, parimenti a lungo, si conservata nellisola loriginaria funzione sacrale, attestata dalla parallela designazione di Fositis-land,

dallantico dio frisone Fositis la cui parentela funzionale il rapporto col mare - e linguistica con appare evidente:

*posit-on10 fosit-is. Quindi, il transito Hellig sar avvenuto per assonanza e congruit funzionale soltanto

in epoca a noi pi prossima e allorch nellarea la presenza germanica sar divenuta prevalente. In ogni caso, per, la sua

3 Felice Vinci, Omero nel Baltico, Le origini nordiche dell'Odissea e dell'Iliade, Fratelli Palombi Editori, Roma; ultima ediz. 2012. 4 A partire da circa 20.000 anni fa, ebbe inizio il lento esaurirsi dellultima glaciazione. Questa per non era uniformemente presente

nel nostro emisfero, tant che, circa nel -10000, la Siberia - come testimoniano le morti repentine di numerosi mammut e di altri

mammiferi, le cui carcasse si ritrovano ancora e quasi intatte nel permafrost - godeva di un clima molto pi mite di quello presente e

che invece, da quel momento, sub una pressoch istantanea caduta delle temperature e che tali, sino a oggi, sono poi rimaste. Per

lEuropa, in epoca protostorica e storica, sono state riconosciute altre importanti variazioni, ma quanto ci pu qui interessare ci

che si verific intorno al -2600, quando loptimum climatico postglaciale, iniziato verso il -6200, prese a incrudirsi sino a che, con

linizio del 2 millennio a. C., molti popoli i.e., i quali abitavano il Nord del continente, scesero verso il Mediterraneo: vd. appunto

lipotesi vinciana. I saliscendi climatici sono una regola, tant che le imprese vichinghe, quali la colonizzazione della Groenlandia e

del Vinland (odierno Canada) avvennero durante il periodo caldo alto-medievale, mentre dal 600 sin quasi ai giorni nostri sinstaur

un piccolo periodo glaciale. Si ringrazia lAmm. Licio Zuliani per le correzioni e i suggerimenti. 5 Comunicazione personale dellIng. Felice Vinci. 6 Milano, 17 maggio 1916 Milano, 7 agosto 2011. Cattolica impegnata fece parte del Consiglio Pastorale della Diocesi milanese e

fu dirigente dell'UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi). Dopo il 1982 fu docente di latino e greco biblico presso

la Facolt teologica dell'Italia settentrionale. Membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione nei suoi ultimi anni di

servizio insegn nel Liceo Berchet di Milano in cui era stata studentessa. 7 Per una breve sintesi sulle vicende di Omero nel Baltico, si pu fare riferimento al recente articolo di Antonio Socci:

http://www.antoniosocci.com/2014/03/se-ulisse-navigo-i-mari-del-nord-una-tesi-che-rivoluziona-la-storia-della-civilta/

ed alla presentazione del numero monografico La Scandinavia e i poemi omerici, La parola agli scienziati, con contributi di letterati e

dedicato al tema dalla prestigiosa Rivista di Cultura Classica e Medioevale, F. Serra Editore, Pisa-Roma, 2014, pp. 356 con figure in

bianco/nero n.t. (LV/2, 2013):

http://www.libraweb.net/result1.php?dettagliononpdf=1&chiave=2906&valore=sku&name=Scandinavia.jpg&h=865&w=600 )

8 Il suffisso ig la contrazione di eigen, appartenere; sta a indicare pertinenza, qualit.

9 In effetti l'espressione corretta - cos come formulata da San Cipriano, vescovo di Cartagine - Salus extra ecclesiam non est. Essa

contenuta nellEpistola 72 diretta al papa Stefano e siamo nel 256 quando era terminato un concilio tenutosi nella stessa Cartagine.

La versione alternativa Nulla salus extra ecclesiam. Il concetto espresso sta comunque a significare la necessit, pel fedele che

voglia guadagnare la salvezza eterna, di restare sempre in seno alla Chiesa.

10 La forma ellenica attestata e pi antica il miceneo posidaijo.

http://www.palombieditori.it/detail.php?book=54&search=felice%20vincihttp://www.antoniosocci.com/2014/03/se-ulisse-navigo-i-mari-del-nord-una-tesi-che-rivoluziona-la-storia-della-civilta/http://www.libraweb.net/result1.php?dettagliononpdf=1&chiave=2906&valore=sku&name=Scandinavia.jpg&h=865&w=600

trasformazione e il senso della medesima sono attestati, oltre che, per lisola, dallalternativo toponimo Fosite-land,11 soprattutto dallesistenza del norreno dio Foreti il cui significato in quella lingua - essendo egli giudice sapiente per gli dei e per gli uomini -

colui che presiede e, data limportanza del Thing e di altre istanze giudiziarie in quella cultura, il ruolo ne assume pregnanza. Del

resto anche letimo di ci rimanda a matre de la maison12 e c tuttora un toponimo che lo ricorda: Forsetlund

sulla penisola di Onsy (N),13 ma, al fine di un riferimento al dio del mare, oltre allaccordo fonetico, riteniamo che, gi in epoca

classica come narra il dottissimo Alcuino14 - il suo culto andasse spegnendosi a ragione della grande antichit che, ormai, ne

rendeva incerti gli attributi originari.

In ogni caso laccezione sacrale dellattuale heil tuttaltro che recente; la comparazione col passato (ant. sass. hl, got. hails, ant.

ingl. hl) e con le altre versioni germaniche uscite dalla stessa radice (ingl. holy, hale, sved. hel, isl. heill) portano a presumere un

antico comune germanico *haila-.15 In greco, lapparentato bello, buono,16 in osco kaila un tempio e il lat. crimonia (cri+monia) fu fatto derivare dalla citt etrusca di Caere lodierna Cerveteri:

Crimoniarum causam alii ab oppido Caere dictam existimant,

ma si aggiunge

alii a caritate dictas iudicant.17

Prendendo per buona lipotesi di Caere, si supposto che gli antichi avessero presente un comunque non accertato etr. *crim e

tale congettura pu trovare sostegno da un confronto con laucum (lauc-, splendore, luce + -m), re, duca, ma a noi, francamente,

questa soluzione appare un po forzata. Ci sembra invece molto pi naturale avvicinarlo al skr. krman (), atto, azione che, a sua volta, stretto parente di carmen, -inis, la cui sacralit, avendo presente il Carmen Arvale del collegio sacerdotale dei Fratres

Arvales, indubitabile. In entrambi i casi, si risalirebbe a un proto i.e. *kermon- sostantivo dal vb. *ker, fare, agire. Nella seconda

ipotesi, con caritas avremmo un derivato di carus cui sempre connesso il senso di qualcosa alla quale si d grande valore.

A questo punto, avremmo per necessit di maggior precisione e, in tal senso, ci soccorre la geografia: se prendiamo una

rappresentazione cartografica dettagliata,

11 Vd. http://nl.wikipedia.org/wiki/Forsite#Fosite.2FFosete : Van verschillende plaatsen wordt beweerd dat zij het toneel van de

vergadering onder leiding van Forsite zijn geweest. De bekendste is het rotseiland Helgoland; op oude kaarten wel aangegeven als

Fositeland. 12 P. Chantraine, Dictionnaire tymolgique de la langue grecque , Klincksieck, Paris, 1984. Numerosi sono gli esiti i.e. dal lt. hospes,

al russo gos-pd, signore, al skr, vi-pti, matre de la maison. 13 nsy is a peninsula and a former municipality in stfold county, Norway. The administrative centre was Gressvik. 14 Alcwin of York, Vita Sancti Willibrordi, circa 795, hoofdstuk 10. Alcuino del IX sec., maestro di Carlo Magno e fondatore delle

scuole di York e di Tour, organizzatore delle istituzioni culturali dellImpero. 15 Per tutta questa problematica vd. H.Hartmann, 'Heil' und 'heilig' im nordischen Altertum: Eine wortkundliche Untersuchung. C.Winter,

Heidelberg, 1943.

16 Cfr. ingl. holy, skr. kalya ( ), sano, perfetto. Per il sanscrito, le citazioni sono tratte da Sir Monier Monier-Williams, A Sanskrit English Dictionary, Motilal Banarsidass Publishers Priv. Ltd., Delhi, 1995. 17 Paul Festugire, in 38. 19 L, che commenta Valerio Massimo, Factorum et Dictorum Memorabilium, Lib.1.1.10: L. Albanus

plaustrio virgines (scilicet Vestales) et sacra imposita Caere oppidum pervexit, ubi cum summa veneratione recepta. Grata

memoria ad hoc usque tempus hospitalem humanitatem testatur: inde enim institutum est sacra caerimonia vocari, quia Caeretani ea

infracto rei publicae statu perinde ac florente sancte coluerunt.

http://en.wiktionary.org/w/index.php?title=Appendix:Proto-Indo-European/k%CA%B7ermon-&action=edit&redlink=1http://nl.wikipedia.org/wiki/Forsite#Fosite.2FFosetehttp://www.babylon.com/definition/%C3%98stfold/?uil=English&uris=!!ARV6FUJ2JP&tid=Definitionhttp://www.babylon.com/definition/Norway/?uil=English&uris=!!ARV6FUJ2JP&tid=Definitionhttp://www.babylon.com/definition/Gressvik/?uil=English&uris=!!ARV6FUJ2JP&tid=Definition

si pu vedere come le terre emerse siano due; ad occidente, Helgoland propriamente detta mentre, a poco oltre un chilometro verso

Est, c lisolotto di Dne. La cosa interessante che tutto il piccolo arcipelago mostra i segni di uninvasiva erosione marina,

testimoniata, non solo dalle indicazioni batimetriche dei bassi fondali, dai residui contorni sabbiosi e dai caratteristici relitti di roccia

manche dal fatto che, nel 1720, la furia delle onde svelse e sommerse lo stretto18 istmo sabbioso che univa le due terre. Se

ricostruiamo quindi la primitiva forma del complesso che, un tempo, emergeva dalle insidiose acque del Deutsche Bucht, si vede che

aveva allincirca la forma del segno matematico dinfinito ossia un otto disposto, per la cartografia, in senso orizzontale ossia

secondo un asse Est/Ovest: . Tuttora, infatti, i seni, tra le due componenti di questo otto insulare, risultano presenti nella toponomastica, distinguendosi, nel braccio di mare dinterposizione, un Binnen-reede Nord ed un Binnen-reede Sud;19 variante: Nord

Hafen e Sd Hafen.

Crediamo di essere qui giunti alla soluzione dellenigma: ha origine da spirale (ma anche salice, vd. infra) e, precisamente, era questo il nome che veniva attribuito al simbolo della doppia spirale

cos diffuso nella Grecia arcaica e non solo l. Il suo significato, sorto dal segno grafico che ricorda il contorno di due uova, appare

strettamente collegato a quello ben noto, presente in varie tradizioni e, in alcune, conosciuto sotto il titolo di Uovo del Mondo.20 In

tale accezione luovo - omne vivum ex ovo - 21 trae questa sua specifica connotazione dallessere metaforico ricettacolo di quel germe

spirituale, la cui presenza fa s che, in vari passi delle Scritture, si designi il Cristo stesso come germoglio.22 allora il caso di

ricordare il ruolo pasquale delluovo che, nella prospettiva della Resurrezione, diviene un emblema della speranza; sentimento che,

portato sul piano dello spirito, una delle tre virt teologali.

Restat spes, quae, quantum mihi videtur, ovo comparatur. Spes enim nondum pervenit ad rem: et ovum est aliquid, sed

nondum est pullus.23

Ma torniamo alla doppia spirale nella quale il senso inverso delle due parti corrisponde ai due emisferi terrestri cosicch i due centri

stanno in luogo dei poli. Il suo valore analogo a quello della doppia greca (), che ne la versione quadrata

e allo swastika ( ) quandesso duplicemente rappresentato, ovvero quando appare con entrambi i sensi di rotazione affiancati:24

anche la relazione di questo simbolo col polo nota essendo unimmagine della rotazione di alcune costellazioni intorno alla Stella

Polare.25 Dato il contesto marittimo nel quale ci stiamo muovendo, non si pu dimenticare - sempre connessa a lespressione

18 Circa 300 mt. di larghezza. 19 binnen-reede = rada interna; 20 A es. nella tradizione ind il germe spirituale si chiama Hiranyagarbha ( ), embrione doro e luovo del mondo Brahmanda ( ), uovo di Brahma. Inoltre c singolare coincidenza tra il concetto ind di Pinda ( ), germe permanente e indistruttibile dell'essere individuato e quello ebraico di luz (), lett. nocciolo, in realt un osso che forma e anima il corpo e lanima vi poi unita protetta al suo interno fino alla fine dei tempi. Da esso, a quel momento, si svilupper la resurrezione della

carne. Sembra che anche Origene e San Girolamo ne abbiano accettata lesistenza. 21 Cfr. il mito di Leda con la nascita di Castore e Polluce: Zeus sotto sembianze di cigno visit Leda e, dalla loro unione, nacquero

due uova; da uno uscirono i due gemelli, dallaltro Elena. 22 Sir. 47.22, Is. 4.2 e 11.1, Ger. 23.5ce 33.15, Zc. 3.8 e 6.12, Ap. 5.5.

23 S. Agostino, Sermo CV, De verbis Evangelii Lucae, Quis vestrum habebit Caput V. 7. 24 Il movimento antiorario polare e solare laltro. 25 in questo ambito che, nella veste di costellazione (), gioca un ruolo la bilancia. Il suo attuale posizionamento nella fascia zodiacale non quello originario essendo stato questo incentrato sul polo celeste. In realt, avvenne soltanto un cambiamento di

nome col darlo unico - Bilancia, appunto - a due asterismi attualmente distinti; ossia alla Piccola Orsa e a Cassiopea, le quali, facendo

basculla sulla Stella Polare, producono, per la rotazione della volta celeste, una rivoluzione completa ogni ventiquattro ore. Il senso

http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0CAcQjRw&url=http://cerchiodeidruidi.altervista.org/Biblio/Spirale.htm&ei=fnlEVZijI8LnUpG3gYAO&bvm=bv.92291466,d.d2s&psig=AFQjCNFRpY8doBnz73OU7YYCRi_w_f3wCw&ust=1430637249999061

omerica pithte pique du navire recourb aux deux bouts26 che era la nave tipica sia degli Achei, sia dei subentrati

germani vichinghi. Una testimonianza del legame tra e le costellazioni si trova nei Phaenomena27 di Arato di Soli;28 l si

apprende che , nella Grecia storica, il suo nome veniva dato a una delle due Orse29 mentre laltra era chiamata .

Pertanto, come abbiamo costatato, pur non essendoci connessione etimologica tra e Heiliges il passaggio dal primo al

secondo (heligohelgo-), a livello dei parlanti, pu essere stato determinato soltanto dallindubbia assonanza - c invece unestremamente significativa convergenza in senso sacrale e questo ha senz'altro contribuito allassimilazione onomastica: 30

questisola, quindi, posta pressoch al centro dellattuale Deutsche Bucht, oltre ad essere stata un riferimento per i naviganti, era, in

tutta logica, anche per la sua suggestiva pregnanza formale, un centro spirituale che, come tale, nel corso di vicende millenarie, pass

dai proto-elleni ai germani avendolo entrambi ereditato da una civilt precedente, ossia da quella atlantidea e della quale lisola fu, in

qualche modo, una sua propaggine, dato che tale influenza ha profondamente segnato, da Nord a Sud, loccidente del continente

europeo. In questo senso, considerevole come la dedicazione pi antica sia stata proprio al dio del mare.

Abbiamo visto che, dalla stessa radice di viene anche salicelt. salix, -licis); infatti, torto, curvo, intrecciato. Quelle cio che sono le caratteristiche dei lavori in vimini (lt. vimen, -minis), fatti appunto col salice e che, nella Grecia

storica (Elice dAcaia) come a Roma, hanno originato un toponimo: nellUrbe quello del colle Viminale sul quale crescevano

abbondanti i salici.32

Collis Viminalis a Iove Viminio, quod ibi ara eius. Sunt qui, quod ibi vimineta fuerint.33

Il termine deriva dal vb. vieo, legare, intrecciare, flettere che, da una comune radice i.e. *wei, ha prodotto il td. weide, avente, precisamente, significato di salice, ma che tanto ricorda il predetto sacrale weih-. Sul colle dellUrbe, i salici che vi crescevano non si

limitavano soltanto ad essere presenti nel toponimo, ma determinavano anche lattributo di Giove, l venerato come Viminius. La

cosa curiosa che, oltre alle varie lingue34 qui chiamate in causa, nelle quali sintravedono singolari legami etimologici e semantici,

ruotanti intorno al nome di questa pianta, anche in Cina si rimane nello stesso ambito ed essa vi costituisce un patente simbolo

dimmortalit.35 Pertanto, il Centro Supremo m-yng-chng (),36 cio la Citt dei salici.37 In termini cristiani, ma anche

pur se con qualche diversit - ebraici e islamici, questo Centro pu corrispondere al Giardino o Paradiso Terrestre dove si verific la

Caduta o Cacciata. L luomo era perfetto perch non conosceva il male e il Taoismo fa appunto riferimento a unisola abitata da

uomini reintegrati o rimasti in quello stato primevo e connotati dal distacco verso le passioni del mondo. NellInduismo, lo stesso

concetto rappresentato dallAgartha ( ) 38 di cui si dice sia un luogo irraggiungibile e dal quale, in modi non palesi e da parte di unumanit immacolata, si reggono le sorti della nostra terra. La metafora di questo altrove che non appartiene al mondo sensibile -

svolta dalla categoria della sotterraneit39 tant che gartha ( ) una grotta, ma anche il foro dingresso alla medesima sicch l-privativo che la precede sta appunto a significare chessa priva d ingressi.

Lo sconfinamento, nel simbolismo dei sacra floralia, ci permette di rilevare una singolare conferma dellefficacia, espressa dalle

scienze tradizionali, nella lettura dei signa rerum: in cinese il nome corrente del salice li () ma, nellaccezione qui presa in

considerazione, il suo ruolo elevato reso dallesornativo m-yng (), che, letteralmente lalbero yang dove yang () tutto

ci che maschile, attivo, solare, asciutto, caldo mentre il suo contrario, lo yin () quanto attiene al femminile ed passivo,

lunare, umido e freddo. Questi due principi, fondamentali in quella cosmologia, si riflettono in tutte le scienze; in particolare, la

medicina ne considera lequilibrio motivo di salute e pertanto, nella pratica terapeutica, tiene conto di loro deficienze o eccessi

cercando, con lappropriato intervento sulluno o sullaltro, di riportare il paziente a condizioni ottimali. Del resto questa duplicit si

ritrova anche nella nostra cultura dove il caduceo40 (lt. caduceus, bacchetta dellaraldo, nel senso di araldo di buone nuove) di

Mercurio ha due serpenti intrecciati e, non a caso, in lt. un altro suo nome era vimen.

di questo moto, segnato dallopposta direzione dei due piatti della bilancia, allorigine del segno dello swastika. Per questo tema

vd. il ns. De Libra: http://www.cartesio-episteme.net/ep8/de-libra.pdf 26 Vd. P. Chantraine, op. cit. s.v. 27Lincipit, A. 25, in Callimachus: Hymns and Epigrams, Lycophron and Aratus, Translated by A.W. Mair & G.R. Mair; Loeb

Classical Library No. 129, Hardcover January 31, 1921

28 , nt. a Soli in Cilicia nel 315 a.C. circa e morto nel 240 a.C. circa: stato un poeta del primo Ellenismo.

29 Vd. supra n. 24 e 25. 30 Adesso, gli abitanti la chiamano semplicemente Lun, la terra: vd. supra. 31 In alternativa ogni cosa pieghevole e, soprattutto quando trattasi di rami. 32 Le specie italiane sono circa trenta, mentre il salice piangente (salix babylonica) stato importato dalla Cina solo nel 1692. 33 Marcus Terentius Varro, De lingua Latina, V. 7-8 34 Numerosi anche in ambito ebraico e cristiano i richiami dello stesso tenore al salice: Lev. 29. 38-43; Is. 44.3-4; Erma, Similitudinis,

VIII. 1-18; Eusebio, Commentarius in Isaiam, 44.4; S. Gerolamo, Commentarium in Isaiam, XII. 44; Ilario, Tractatus in Psalmos,

136.6. 35 Da tutte queste convergenze si pu dedurre che il ramo doro dei misteri fosse, per i Romani, almeno in alcuni casi, il salice. Per

questo tema vd. lampio studio di James G. Frazer, Il Ramo dOro, Bollati Boringhieri, 2012. 36 I riferimenti al cinese sono tratti da Zhao Xiuying, Franco Gatti, Dizionario Cinese-Italiano, Italiano-Cinese, Zanichelli, 1996. 37 Cfr. R. Gunon, La Grande Triade, cap. XXV. 38 Fatto curioso: Agartha non parola propriamente sanscrita, ma - come possiamo costatare - col sanscrito si pu ragionevolmente

interpretare. In ambiente mongolo, ovvero di tradizione buddista-lamaista, il nome suona Agarthi. 39 in questo senso che molte leggende orientali la collocano in luoghi sotterranei del nostro mondo; vd. Ferdinand Ossendowski,

Bestie, Uomini, Dei, Ediz. Mediterranee, 2000. 40 Si ringrazia il Prof. Roberto Rifilato per le correzioni e i suggerimenti.

http://www.cartesio-episteme.net/ep8/de-libra.pdfhttp://it.wikipedia.org/wiki/Soli_in_Ciliciahttp://it.wikipedia.org/wiki/315_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/240_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Poetahttp://it.wikipedia.org/wiki/Ellenismo

Caduceus un prestito antico, diretto o indiretto, dal greco dorico con una deformazione poco chiara e dovuta forse o

allinfluenza di caducus, o a un transito attraverso letrusco. Le buone nuove, anzi, la buona novella, l, il Vangelo sottinteso nel pastorale () a forma di T, con i due serpenti affrontati e caratteristico degli archimandriti delle chiese di rito

orientale utilizzato anche dalla veneziana e cattolica Congregazione Mechitarista () di rito armeno: Ordo mechitaristarum, monachorum armenorum sub regula Sancti Benedicti).41

In Cina ma anche in Europa, lantica farmacopea traeva dalla corteccia della pianta (cortex salicis) una sostanza glucosidica amara, la

salicina, che, fedele alla sua natura yang, risultava un valido rimedio contro tutte le malattie da raffreddamento; a moderna riprova,

nella seconda met del XIX sec., in Germania, dalla Bayer, fu sintetizzato lacido acetilsalicilico, da cui laspirina universalmente

nota.

Che i Frisi di Helgoland la chiamino senzaltro Lun, considerandola quindi la terra per antonomasia, pu trovare anche una

spiegazione diversa da quella della mera centralit geografica e del noto esclusivistico spirito isolano: il simbolo dellotto orizzontale,

con due punti centrali, molto diffuso nellarea nordica in antiche incisioni rupestri, era licona di riferimento della dea madre Jr,42

sposa di Odino e madre appunto di Thor. Tacito le d lappellativo di Terra Mater, chiamandola Nerthus,

Reudigni deinde et Aviones et Anglii et Varini et Eudoses et Suardones et Nuithones fluminibus aut silvis muniuntur. Nec

quicquam notabile in singulis, nisi quod in commune Nerthum, id est Terram matrem, colunt eamque intervenire rebus

hominum, invehi populis arbitrantur. 43

in norreno Nirr, dea della fecondit e noi sappiamo come, sin quasi44 allepoca di Alcuino,45 quando gli abitanti furono

cristianizzati, fosse qui presente con un gran tempio a lei dedicato. Sta l dunque il motivo che, in epoca precristiana, fece dellisola

unimportante meta di pellegrinaggio per Frisi46 e Angli.47 Nirr, nella misura in cui distinta da Jr, appartiene alla piccola

famiglia degli dei Vani ed forse la pi antica tra le divinit del Nord. ambigua sul piano sessuale tant che, nellEdda, appare di

genere maschile, ma quello che a noi qui interessa che ella ha un paredro che regna sulle acque: Natn, lett. presso le navi,

venerata da marinai e pescatori come, a tuttoggi, lattestano numerosi toponimi in Svezia e in Islanda. Una circostanza che ben

spiega la scelta dellisola per il santuario. In alternativa, si pu anche supporre che, in tempi ancora precedenti, la specifica

bipartizione del luogo, corrispondesse ad una duplicit di culti: da una parte il dio del mare, dallaltra la dea della terra. Non poi

forse tuttaltro che un caso che il nostro pianeta - e del resto il fatto era noto anche a Dante - rispecchi unaltrettanto netta divisione

tra i due elementi, per cui un emisfero a prevalenza terrestre mentre nellaltro domina lacqua.

A questo punto, sopravvengono dati in grado di far scendere il nostro scandaglio a profondit temporali davvero notevoli. Ma

andiamo con ordine: la presenza di due culti appaiati, luno terrestre e laltro marittimo rimanda alla primitiva, gi citata, lontana

41 I monaci mechitaristi fanno seguire il loro nome dalla sigla C.A.M.

42 Terra, cfr. Jr col td. Erde. 43 In Germ. 40. 44 VII sec. 45 IX sec. cfr. supra n. 14. 46 O. Vries, Het Heilige Roomse Rijk en de Friese Vrijheid (The Holy Roman Empire and the Frisian Freedom),

Berger & De Vries Boeken, Leeuwarden, 1986. M.P. van Buijtenen, De grondslag van de Friese vrijheid (The basis of the Frisian

freedom), Assen 1953. 47 Patrick Wormald, The Times of Bede (673-735): Studies in Early English Christian Society and its Historian; Blackwell

Publishing, 2006. Si suppone che il nome derivi da angul, uncino, perch la porzione dello Jutland da essi abitata si configura come

un amo da pesca.

http://it.wiktionary.org/w/index.php?title=%CE%B5%E1%BD%90%CE%B1%CE%B3%CE%B3%CE%AD%CE%BB%CE%B9%CE%BF%CE%BD&action=edit&redlink=1http://www.bol.com/nl/v/berger-de-vries-boeken/862528/index.html?offerOriginPage=productPage&offerOriginAnchor=product_compare_prices_anchor&offerId=1001024793988822

dominanza, sulloccidente europeo, della razza atlantidea. Questa situazione fu modificata, a seguito della discesa da un habitat pi

settentrionale ed orientale48 di un popolo iperboreo e continentale: gli indoeuropei (i.e.), i quali si mossero dal settentrione siberiano

diffondendosi pressoch a raggiera, ma soprattutto a occidente e a meridione della massa euroasiatica. Con gli spostamenti celesti,

determinati dalla precessione degli equinozi, si pu calcolare come tale migrazione sia avvenuta durante il transito del punto vernale

nel segno dei Gemini (): -6540 / -4380. Grazie a questo riferimento, ci appare opportuno mettere in evidenza quanto, in origine,

lastrologia avesse ben poco da spartire con le applicazioni divinatorie, oggi divenute ossessive, ma come essa fosse invece

intimamente connessa con i principi reggenti la geografia sacra e la dottrina dei cicli. I nuovi venuti erano quindi legati alla terra e ai

suoi valori e diffidavano del mare, basti pensare alla riluttanza dellindoeuropea Roma ad assumere un impegno navale e che solo il

mortale pericolo punico (i tardi epigoni dellaltro popolo) la spinse a decidere di armare una flotta. Su tale caratteristica i.e. le

testimonianze sono innumerevoli, ma vogliamo limitarci a indagare su un elemento linguistico, qui e gi pi volte citato: il nome del dio Esso ci conduce subito in medias res.49

In origine, designava un dio che presiedeva soltanto alla terra, come per altro confermato dal suo epiteto omerico di

scuotitore della terra. Pure il Neptunus romano era, in origine, un dio delle fonti e delle acque interne e solo tarde

modifiche del costume ma soprattutto linterazione con la cultura greca, nestesero al mare il patrocinio. In tale attributo

terrestre attestato, nel nome stesso, dalla giustapposizione uscita da un vocativo dove sono presenti

pater familias e lantico nome della terra , che ritroviamo incluso in quella che era la sua controparte

femminile madre terra.50 Questa dea non sembra aver lasciato tracce toponomastiche sulla nostra isola e poi, a quel tempo, i Germani, con la loro Jr non erano ancora giunti nellarea, mentre gli Achei, nel frattempo, si erano

trasformati in navigatori; fatto che poi permise loro di scendere agevolmente nel Mediterraneo.51 Quindi, se per la sua associazione col mare, tardiva, viene per allora spontaneo porsi la domanda di quale fosse, allepoca, il nome del loro dio del

mare. Direi che, per la risposta, un aiuto possa ancora fornirlo Omero52 con il nome di un gigante: . Eponimo delle

atlantiche, famose colonne: le prima denominazione di quelle che, poi, furono intitolate a Ercole (), a sua volta, pi tarda variante onomastica dello stesso dio.Egli era per detto anche e i due appellativi, dopo larrivo dei germani nellarea scandinava, hanno avuto un seguito norreno in Brimir e gir, con qui di nuovo assonanze. Il primo era, come il

personaggio greco, un gigante54 il secondo era il dio del mare. Si pu aggiungere che, per ragioni assai complesse, quando, in molti

racconti mitici, viene fatto riferimento a Giganti o Titani, sottinteso il riferimento allelemento etnico atlantideo, cui spesso possono

essere associati anche richiami al rutilismo (la razza rossa: nel senso dei capelli), alloccidente o alla navigazione. Ma c di pi: e derivano da capra: e allora, non quella la chimerica, anfibia figura della capra-pesce in cui i due elementi terra e acqua suniscono come nel simbolo del Capricorno [] ? 55 Simbolo quindi, nel quale, ritrovandosi sia il significato sotteso a , sia quello relativo a poi sostituito da pu, ragionevolmente, al momento del passaggio ma anche

della maggior confusione tra una funzione e laltra, aver dato luogo al soprannome di Egeo: i.e. il caprino.

ovvio che, nei succitati petroglifi scandinavi, i punti, allinterno dei due cerchi appaiati, stessero allora ad indicare i poli terrestri;

del resto il nome di occhi della dea, nella dizione popolare attribuito a queste immagini, conferma, per la qualit luminosa

dellorgano, lantico concetto degli occhi stessi quali astri del volto, come il norreno Ennitungl, luna della fronte, i.e. occhio. Il

riferimento siderale, ci riconduce alla Stella Polare come inoltre assevera, con singolare completezza cosmologica, una

rappresentazione della doppia spirale molto diffusa nel mondo islamico.56 In essa, i centri delle spirali sono segnati da due stelle; in

48 Il tema dellUrheimat i.e. immenso e pertanto lo anche la rel. bibliografia, in ogni caso si possono utilmente consultare:

Lokamanya Bal Gangdhar Tilak, La dimora artica nei Veda: nuova chiave per l'interpretazione di numerosi testi e miti vedici,

ECGI, 1986. Trad .it. di The Orion or Researches into the Antiquity of the Vedas, Munshiram Manoharlal Publishers pvt. Ltd. New

Delhi, India, 1972. First Edition, Poona, India, 1893, Mario Alinei, Origini delle lingue dEuropa. Volume 1: La Teoria della

Continuit, Il Mulino, 1996. Mario Alinei, Un modello alternativo delle origini dei popoli e delle lingue europee: la teoria della

continuit, in: AA.VV. Le radici prime dellEuropa. Gli intrecci genetici, linguistici, storici, Mondadori, 2001. Albert J. Ammerman

/ Luigi Luca Cavalli Sforza, La transizione neolitica e la genetica di popolazioni in Europa, Boringhieri, 1986. Giulia Bogliolo

Bruna, Paese degli Iperborei, Ultima Thule, Paradiso Terrestre, in: Columbeis VI, Universit di Genova, Facolt di Lettere,

Dipartimento di Archeologia Filologia Classica e loro tradizioni, 1997. Onorato Bucci, Airyana Vaejah. La dimora originaria degli

Arii e la formazione storica del principio dellarmonia cosmica, in: AA.VV (a cura di Onorato Bucci), Antichi popoli europei.

Dallunit alla diversificazione, Editrice Universitaria di Roma-La Goliardica, 1993. Luigi Luca Cavalli Sforza, Storia e geografia

dei geni umani, Adelphi, 1997. 49

Orazio, Ars poet., 148. 50 Per unutile sintesi delle discussioni su questo tema, vd.: http://demgol.units.it/lemma.do?id=246 51

Anche se, in prevalenza, la discesa avvenne per le facili vie dacqua interne che uniscono il Baltico al Mar Nero e da ci le numerose antiche colonie greche in tutte quelle coste.

52 Il. 1. 265 e 403-404.

53 Inoltre, Ege, in Od. 5. 381, era la sede di Posidone.

54 Per letim di Brimir, vd. in skr. la brih: to be thick, grow great or strong, increase. 55

Stavolta i riferimenti temporali del punto vernale trascendono, per lontananza e in ordine a questo segno, i valori accettabili nel nostro contesto. Considerato per quanto spesso si siano avute sovrapposizioni e/o sostituzioni/varianti nellonomastica delle

costellazioni quali ad esempio la precitata Libra, (, skr. tula, bilancia, cfr. lt. tollo, vd. supra nn. 24, 25 e il ns. De Libra) oppure il Cancer, (), in epoca arcaica rappresentato da una piovra si pu ragionevolmente ipotizzare che, essendo, come nel caso dei

Gemelli (), il Capricorno () un segno contenente una duplicit (capra/pesce terra/mare) ed avendo, nel nostro caso, lo stesso

senso di raggiunto accordo tra due componenti etniche (la marittima e la continentale), il suo simbolismo sia stato usato anche in

alternativa allaltro. Per lepoca, cfr. supra n. 26. 56 Tewfik Canaan, The Decipherment of Arabic Talismans, In: Magic and Divination in Early Islam, ed. Emilie Savage-Smith,

Ashgate Variorum, Aldershot, 2004, p.125-166 & 167-177, at 167-169. Doutt, Magie et Religion, p.125-177 & 169-171, at 169-172.

http://demgol.units.it/lemma.do?id=246

corrispondenza dei due seni, ci sono Sole e Luna mentre, ai quattro angoli del rettangolo circoscritto, appaiono i simboli dei quattro

elementi.

Tra laltro, queste, oggi inusuali, rappresentazioni cosmologiche confermano quantera gi noto da altre fonti ovvero come una delle

percezioni pre-moderne dellassetto terrestre mostrasse orizzontale lasse di rotazione,57 modificando quindi il senso di sotto/sopra.

Non per niente, tale grafismo era licona del carro cosmico, dove la sala58 univa le ruote del Cielo e della Terra. Questo carro celeste

lo stesso carro e trono (Merkebah, ) di Dio che, nella visione di Ezechiele,59 viene descritto trainato da quattro esseri viventi

(Chayyot, ) aventi quattro ali ciascuno e le cui facce sono rispettivamente di uomo, di leone, di bue e di aquila, i quali poi, nel Cristianesimo, saranno lemblema dei quattro evangelisti. La raccolta di tutti questi dati convergenti, ci permette dunque, anche a livello intellettuale, avendo trovato conferme nel simbolismo

universale del sacro, di giustificare ci che, sul piano della psiche, savverte quando, pur nella banalit contemporanea, ma

nellincombere di un corrusco cielo nordico e su flutti agitati, ci si avvicina a quello che, sotto le aspre apparenze della natura,

sembra per imporsi, secondo una pi sottile e profonda realt, quale un fenomeno primigenio del mondo dello spirito.

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Tewfik Canaan, 2004, Decipherment, 169-172. Georges C. Anawati, Le Nom Supreme de Dieu (ism All h al-aam), In: Atti del

Terzo Congresso di Studi Arabi e Islamici: Ravello, 1-6 Settembre 1966, Istituto Universitario Orientale, Napoli, p.7-58, 2004. Hans

A. Winkler, Siegel und Charaktere in der Mohammedanischen Zauberei, Geheimes Wissen, Graz, Austria, 2006, p. 76-195.

57 Cfr. appunto la figura predetta se si fa passare una retta per i centri. 58 Dal lt. volg. axale axis. 59 Ez. 1. 4-26. Per colmo di paradosso il presente stato dIsraele ha dato nome di Merkebah, a un recente carro armato.