global logistics & manufacturing come realizzare una lean supply chain 20 11-2013
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COME REALIZZARE UNA
«LEAN SUPPLY CHAIN»i 10 punti e gli elementi chiave da
considerare
Lazise (VR), 20 Novembre 2013
Ing. Mauro Nolli
Consulenza di DirezioneManagement Consulting
Formazione ManagerialeHR & Training
Sistemi di Gestione QHSE Systems
Sistemi InformativiInformation Technology
La necessità di estendere i principi «lean» alla Supply Chain
CLIENTE
FLUSSO TESO
FLUSSO TESO
FORNITORETier 1
FORNITORETier n
LEAN PRINCIPLES
1. Value2. Value Stream3. Flow4. Pull5. Perfection
integrare i fornitori e sincronizzare il flusso
dei materiali nel proprio processo produttivo
LEAN SUPPLY CHAINMANAGEMENT
L’approccio «lean» per la gestione della supply chain
Il “Lean Supply Chain Management” è un approccio sistematico per identificare ed eliminare le attività non a valore aggiunto (sprechi) nella catena di fornitura, attraverso lo sviluppo di un flusso di materiali il più possibile sincronizzato con i fabbisogni del cliente e l’attivazione di un processo di miglioramento continuo orientato a raggiungere la perfezione.
Defects
Overproduction
Waiting
Non-value added processing
Transportation
Inventory
Motion
Employees Underutilized
Value Added
Non-Value Added
I 10 PUNTI E GLI ELEMENTI CHIAVE DA CONSIDERARE PER REALIZZARE UNA “LEAN SUPPLY CHAIN”
PUNTO 1
Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
Importanza fatturato e sostituibilità
Potere contrattuale
Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di gestione
ALTA BASSA
ALTA LEVA
BASSA
STRATEGICI
NON CRITICI
COLLO DI BOTTIGLIA
SOSTITUIBILITA’(n. fornitori alternativi)
IMPORTANZA
(fatturato €)
lav. Meccaniche17%
componentistica14%
cnc13%
saldati e fusioni12% com. elettrici - elettronici
8%
servizi6%
quadro elett. / imp. Bordo macc.
5%
carterature e carp. Leg.4%
informatica e telecom.4%
prestaz. Esterne4%
oleodinamica3%
viti e guide a ric.3%
utensileria3%
progetazione2%
automazione2%
pneumatica1%
lubrificazione0%
1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
forza del
cliente
forza del fornitore
Alta
Media
Bassa
Bassa Media Alta
INDICE DI DIPENDENZA = % fatturato del fornitore realizzato con il cliente
INDICE DI UTILIZZO = % di fatturato di quella classe merceologica assegnato al fornitore
Importanza fatturato e sostituibilità
Potere contrattuale
Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di gestione
1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
STRUTTURA MULTILIVELLO
Elavato numero di fornitori da gestire
Forte presenza di conto lavoro
STRUTTURA GERARCHICA
Ridotto numero di fornitori da gestire
Ridotta presenza di conto lavoro
Importanza fatturato e sostituibilità
Potere contrattuale
Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di gestione
1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
€
€ € €
€ € € € € €
NORMALI
INTEGRATI
PARTNER
Importanza fatturato e sostituibilità
Potere contrattuale
Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di gestione
1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
Costi diretti di acquisto
Costi di gestione
+
Costi totali di acquisto
Classe Costi diretti Costi gestione Costo totale
merceologica
Importanza fatturato e sostituibilità
Potere contrattuale
Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di gestione
PUNTO 2
Mettere a fuoco i fornitori da integrare in ottica “lean”
2. Mettere a fuoco i fornitori da integrare in ottica «lean»
Focalizzarsi sui fornitori di primo nodo (tier 1)
Valutare le caratteristiche della domanda e delle forniture (famiglie produttive/varianti/items, volumi, lead time, frequenza e modalità di consegna, ecc. )
Valutare andamento delle prestazioni (vendor rating) ed individuare i fornitori critici
Valutare i fattori critici per la qualità e per il flusso logistico
First Tier Suppliers
Final Manufacturer
Demand Information,
Order Lead Time
Delivery frequency, Batches, Distance, ecc.
• Production Lead Time• Capacity Utlization• Volume Mix• Set up Time• Flexibility
VENDOR RATING
• Quality (PPM, Claims, Rejects, ecc.)
• Logistics (On Time Delivery, Inventory Turnover , ecc.)
CRITICAL TO QUALITY
CRITICAL TO FLOW
PUNTO 3
Classificare ABC le forniture e definirne le logiche di
programmazione e controllo
3. Classificare ABC le forrniture e definirne le logiche di programmazione e controllo
Classificazione ABC degli items in relazione ai volumi e frequenza di consegna
Valutazione ed eventuale revisione delle logiche di programmazione e controllo delle forniture
Condividere con il fornitore le logiche di programmazione e controllo (da formalizzare in specifici capitolati di fornitura)
LOGISTICAQUALITA’
• Specifiche Tecniche• Controlli da effettuare a
cura del fornitore• Certificazioni forniture/
dichiarazioni conformità• Politiche di controllo in
accettazione e criteri di accettazione e rifiuto
• Criteri di passaggio a free-pass
• Criteri di gestione delle Non Conformità qualitative
• Unità di movimentazione e trasporto (SKU)
• Sistemi di identificazione dei materiali/lotti di consegna
• Sistemi di programmazione e controllo delle consegne
• Modalità di consegna/trasporto
• Criteri di gestione delle Non Conformità logistiche
CLASSE CRITERIO TIPO DI GESTIONE
A• Alto valore di impiego • Elevata freq. di consegna
(max settimanale)
FLUSSO TESO KANBAN
B• Bassa freq. di consegna• LT prod > LT consegna
MRPROLLING FORECAST
CALL OFF
C• Bassa freq. di consegna
o forniture occasionali• LT prod < LT consegna
ORDINE CHIUSO
PUNTO 4
Condividere indicatori ed obiettivi di miglioramento con i fornitori
4. Condividere indicatori ed obiettivi di miglioramento con i fornitori
Condividere il sistema di indicatori (vendor rating)
Individuare criticità, obiettivi e relativi progetti di miglioramento da avviare presso i fornitori (e presso il cliente)
Fissare tempi di realizzazione e punti di verifica
Mettere a punto e condividere il sistema di reporting
INDICATORI
QUALITA’
• % forniture non conformi
• % pezzi difettosi in accettazione
• % ore perse in produzione
• % codici in free pass
INDICATORI LOGISTICI
• % forniture in ritardo/anticipo
• Ritardo medio delle consegne
• LT/tempi di consegna • Indici di rotazione e copertura delle scorte
Logistics Costs (€)
INDICATORI ECONOMICI
• Trend Fatturato• Indice di dipendenza
• Costi Logistici/NQ• % Cost reduction
PUNTO 5
Supportare i fornitori nel processo di miglioramento
5. Supportare i fornitori nel processo di miglioramento
Costituire una task force per il Lean Supply Improvement
Effettuare una formazione rivolta ai fornitori su procedure e tecniche di miglioramento
Supportare i fornitori nell’introduzione dei principi e delle tecniche lean e nei progetti di lean transformation
Lean Supply Team
• Acquisti• Qualità• Logistica• Uff. Tecnico
IMPROVEMENT SUPPORT
TRAINING
• Organizzazione, procedure e sistemi di gestione e valutazione dei fornitori
• Prodotti e loro applicazioni• Metodologie e tecniche di miglioramento (lean/kaizen tools, ecc.)
• Riduzione dei LT di produzione / consegna
• Riduzione dei set-up e dei lotti di produzione
• Miglioramento della process capability (riduzione scarti nel processo)
• Miglioramento della capacità produttiva per le fasi individuate come “colli di bottiglia “
• ecc.
PUNTO 6
Effettuare audit presso i fornitori
6. Effettuare audit presso i fornitori
Scegliere il modello di valutazione dei fornitori
Qualifica iniziale (nuovi fornitori): Audit di sistema basati su modelli generali/settoriali riconosciuti a livello internazionale (eventualmente integrati con requisiti specifici)
Valutazione periodica (fornitori critici/da integrare):Audit di processo più mirati e basati su modelli messi a punto dal cliente e/o da specifiche organizzazioni settoriali
Modelli di riferimento
QUALIFICA INIZIALE (Audit di Sistema): finalizzati a valutare nel complesso le capacità del fornitore di soddisfare i requisiti del cliente
Modelli di riferimento
VALUTAZIONE PERIODICA (Audit di Processo): finalizzati a valutare l’adeguatezza dei processi operativi e dei sistemi di gestione del fornitore ,con riferimento a requisiti specifici del cliente.
Generali:• ISO 9001 (qualità)• ISO 14001 (ambiente)• ISO 28001 (sicurezza SC)Settoriali:• ISO TS 16949 (auto)• ISO 22000, BRC/IFS (food)
• ecc.
• VDA 6.3 (Daimler/VW)• PCPA – Process Control Plan Audit (ANFIA)
• MMOG/LE – Material Management Operative Guideline (AIAG / Odette)
• WCM (Fiat)• ecc.
PUNTO 7
Gestire in modo rigoroso le NC e le relative AC/AP
7. Gestire in modo rigoroso le NC e le relative AC/AP
Avviare un processo formale di gestione delle NC
Integrare le NC relative alla qualità del prodotto (fuori specifica) le NC “logistiche”(errata identificazione, errata quantità, errato packaging, errori nella documentazione, ecc.)
Valutare l’efficacia delle AC/AP avviate dai fornitori
Tener conto dell’efficacia delle AC/AP nella valutazione del fornitore
NC Report(descrizione problema)
Contromisure immediate
Analisi delle “cause radice”
ACAzioni Correttive
APAzioni Preventive
Interventi correttivi sul sistema di controllo del
prodotto/processo finalizzati ad impedire che i difetti arrivino al
cliente
Interventi strutturali sul prodotto/processo finalizzati ad impedire
il ripetersi del problema
PUNTO 8
Migliorare il flusso delle informazioni nel processso di approvvigionamento
8. Migliorare il flusso delle informazioni nel processo di approvvigionamento
Valutare l’efficacia del flusso delle informazioni
Migliorare affidabilità ed efficacia delle previsioni (rolling forecast)
Migliorare il livello di integrazione informatica con i fornitori (es. EDI – Electronic Data Interchange, VMI –Vendor Management Inventory, ecc.)
Migliorare sistemi di identificazione e tracciabilità dei materiali (es. Bar Code, RFID, ecc.)
Interfaccia informatica
(EDI, Web EDI, VMI, ecc.)
CLIENTE
FORNITORE
Rolling Forecast
Invoice
Purchase Oder
ASN –
Advanced Shipping Notic
e
Expediting
Expeditin
g
Call off
Purchase Order c
onfirm
atio
n
PUNTO 9
Coinvolgere i fornitori nella riduzione dei costi
e nello sviluppo dei prodotti
9. Coinvolgere i fornitori nella riduzione dei costi e nello sviluppo dei prodotti
Puntare ad una politica di collaborazione con i fornitori
Collaborare nel miglioramento del processo di approvvigionamento e nella riduzione dei costi totali di acquisto (comakership)
Effettuare attività di Value Analysis / Cost Analysis con il fornitore
Incrementare il coinvolgimento dei fornitori nello sviluppo prodotto (codesign - early supplier involvement)
Monitorare le proposte provenienti dai fornitori
Supplier Involvement
COMAKERSHIP CODESIGN
• Collaborazione del fornitore nella riduzione dei costi di acquisto (value analysis / cost analysis)
• Collaborazione del fornitore nella riduzione dei costi del processo (lean approach)
• Monitorare le proposte di riduzione costi dei fornitori
• Partecipazione del fornitore nel team di progettazione e sviluppo nuovi prodotti (early supplier involvement)
• Collaborazione del fornitore nel proporre modifiche tecniche nel ciclo di vita del prodotto
• Monitorare le proposte di modifica e di miglioramento dei fornitori
PUNTO 10
Sviluppare i contratti di fornitura con i fornitori integrati/partner
10. Sviluppare i contratti di fornitura con i fornitori integrati/partner
Definire tipologie e struttura dei contratti di fornitura
Inserire clausole di garanzia e/o penali per problemi di qualità, disservizi, inadempienze contrattuali
Prevedere premi e riconoscimenti al raggiungimeto di obiettivi specifici di fornitura
Chiarire regole/procedure per la gestione operativa delle forniture (eventuale riferimento a specifici capitolati)
LIVELLO DI INTEGRAZIONE
FORMA CONTRATTUALE
NORMALE
INTEGRATO
PARTNER
ORDINE CHIUSO (condizioni generali di fornitura
CONVENZIONI
CONTRATTI DI PRESTAZIONE O DI APPALTO DI SERVIZI
CONTRATTI / ACCORDI QUADRO
CONTRATTI / ACCORDI QUADRO
CONTRATTI DI SVILUPPO / PARTNERSHIP
CONTRATTI DI OUTSOURCING
CONTRATTI DI GLOBAL SERVICE
• NON CONFORMITA’ DISSERVIZI INADEMPIENZE
• RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI (qualità, tempi, costi)
PENALI
INCENTIVI
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