giugno 2018 «l’esame è ancora un rito di passaggio: il ... · nella civiltà è diffuso il mito...

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l’anteprima Ludmila Ulitskaya Il sogno di Jakov La nave di Teseo «L’esame è ancora un rito di passaggio: ma andrà bene. Piuttosto fate una scelta, per l’università o il lavoro, fondata sulle vostre propensioni.» Luca Serianni il saggio John Wesley Powell La genesi della filosofia giugno 2018

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lrsquoanteprimaLudmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo

laquoLrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scelta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioniraquo Luca Serianni

il saggio John Wesley Powell ∙ La genesi della filosofia

giugno 2018

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Leggiamo le vostre proposte racconti reportage poesie piegraveceGuardiamo le vostre proposte fotografie disegni illustrazioniRegolamento su obliqueitSegnalateci gli articoli meritevoli che ci sono sfuggitiredazioneobliqueit

retabloid ndash la rassegna culturale di Obliquegiugno 2018

Il copyright del saggio degli articoli e delle foto appartiene agli autoriLa traduzione del saggio di p 3 egrave di Carolina CorianiIl brano di p 48 egrave tratto dal romanzo Il sogno di Jakov di Ludmila Ulitskaya La nave di Teseo La tradu-zione dal russo egrave di Margherita De MichielLrsquoillustrazione di copertina Think before comma egrave di Sara Valente

Cura e impaginazione di Oblique Studio

John Wesley Powell (1834-1902) egrave sta-to un esploratore coraggioso un geologo pioneristico un antropologo e un ambien-talista A lui si deve la scoperta di un pas-saggio attraverso il Gran Canyon lungo il Green River e il Colorado River dopo un viaggio rocambolesco

Ludmila Ulitskaya egrave nata nel 1943 negli Urali Si egrave laureata in Biologia allrsquouniver-sitagrave di Mosca e ha lavorato come scienziata presso lrsquoistituto di Genetica Poco prima del- la perestroika ha assunto la direzione dello Hebrew Theatre di Mosca (1979-1982) Egrave la prima donna ad aver vinto il Russian Booker Prize nel 2001

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La genesi della filosofia

John Wesley Powell

Le meraviglie della natura nel suo evol-versi hanno sempre stimolato lrsquoattenzio-ne degli uomini e nello stato selvaggio nella barbarie come pure nella civiltagrave lrsquouomo ha sempre cercato di dare una spiegazione alle cose I moti dei corpi celesti il mutare delle stagioni il succe-dersi di giorno e notte la forza dei ven-ti le montagne maestose i fiumi inar-restabili le primavere perenni il volo degli uccelli lo strisciare dei serpenti il

crescere degli alberi lo sbocciare dei fio-ri le forme che la tempesta imprime alle rocce i misteri della vita e della morte lrsquoistituzione della societagrave ndash sono tante le cose che necessitano una spiegazione Il desiderio di conoscenza egrave universale Come e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagrave Se si guarda allrsquoevoluzione della mente lrsquoistinto a interrogare il cosmo segue su-bito lrsquoistinto di autoconservazione

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dimostrazione egrave a portata di mano Non solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave ca-ratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umana La storia della filosofia egrave la storia del pensiero dai giorni piugrave remoti ai piugrave recenti ndash dalla cultura pri-mordiale a quella piugrave evolutaNellrsquoagravembito della filosofia i fenomeni devono essere percepiti discriminati classificati Percezione discri-minazione e classificazione sono i processi attraver-so i quali si sviluppa una filosofia Quando si studia la filosofia di un popolo in una qualsiasi fase cultura-le e si vuole capire cosa quel popolo considera come summa della sua conoscenza egrave necessario capire quali fenomeni hanno visto udito sentito percepi-to i suoi membri quali discriminazioni hanno com-piuto e quali somiglianze hanno colto per costituire la base della classificazione sulla quale si poggiano le loro spiegazioni Una filosofia saragrave tanto piugrave evolu-ta piugrave vicina alla veritagrave quanto piugrave sensibile saragrave la percezione piugrave raffinata la discriminazione miglio-re la classificazioneI sensi del selvaggio sono deboli rispetto a quelli dellrsquouomo civile Nella civiltagrave egrave diffuso il mito secon-do il quale le facoltagrave percettive del barbaro sarebbero molto sviluppate non egrave piugrave attendibile del mito che vuole saggia la civetta Un selvaggio non vede che poche cose non ode che pochi suoni non assapora che pochi gusti non sente che pochi odori la ta-volozza sensoriale egrave limitata e ottusa e sono pochi i dati che ricava dalla combinazione di impressio-ni sensoriali In confronto lrsquouomo civile spinge la vista verso lrsquoinfinitesimale e verso lrsquoinfinito la sua percezione dei suoni egrave potenziata al punto di inten-dere euforiche sinfonie la sua percezione del gusto egrave aumentata al punto di godersi vivande squisite la sua percezione degli odori egrave perfezionata al punto di apprezzare i profumi piugrave ricercati e i dati che ricava

Le sorti dellrsquouomo dipendono dal comportamen-to della natura Unrsquoondata di freddo imperversa da nord ndash fiumi e laghi sono ghiacciati le foreste sepol-te sotto le nevi e i venti spietati per poco non con-gelano i fluidi vitali dellrsquouomo stesso le cui fonti di approvvigionamento sono peraltro sepolte sotto uno strato roccioso In un altro momento dellrsquoanno la volta celeste egrave come drsquoottone e le nuvole beffarde vengono e vanno tradendo promesse di pioggia il sole cocente di piena estate gronda i suoi raggi sulle sabbie e le raffiche che avvampano nella fornace del deserto inaridiscono la vegetazione e i frutti che in stagioni piugrave piacevoli sono sussistenza e lusso avviz-ziscono dinanzi agli occhi di uomini affamati Infu-ria un fiume e distrugge la valle vicina inondandola Una montagna esplode in torrenti di fuoco la terra egrave sepolta e le genti travolte Un fulmine manda in frantumi un albero e spacca un cranio Ma anche le silenziose invisibili forze della natura sono allrsquoope- ra per portare dolore o gioia salute o malattia vita o morte allrsquoumanitagrave Allo stesso modo il benessere della specie dipende da tutte le istituzioni della so-cietagrave Come e percheacute sono le domande obbligatorie ndash domande che sorgono dal piugrave profondo istinto di autoconservazioneIn tutti gli stadi della ricerca filosofica ndash durante lo stato selvaggio la barbarie cosigrave come durante la ci-viltagrave ndash ogni domanda ha trovato una risposta ogni come ha avuto il suo cosigrave ogni percheacute il suo per tale ragione La somma delle risposte alle domande sol-levate da un popolo costituisce la sua filosofia ne segue che tutti i popoli hanno dato vita a filosofie che consistevano nelle spiegazioni condivise che hanno dato alle cose Una filosofia siffatta deve per forza derivare dagli istinti primari che si sono svi-luppati nellrsquouomo allrsquoinizio del suo processo di dif-ferenziazione dallo stato animale Posso metterla in questo modo se egrave necessaria una dimostrazione la

laquoCome e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagraveraquo

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mente ha immaginato In uno stato civile i processi sensoriali dettati dalla soggettivitagrave sono considerati malattie nello stato selvaggio un costume normale funzionaleIl filosofo selvaggio classifica ricorrendo a somi-glianze lampanti ndash cioegrave secondo caratteristiche ana-logiche Il filosofo civile classifica secondo affinitagrave essenziali ndash caratteristiche omologiche ndash e lrsquoevolu-zione della filosofia egrave segnata dal passaggio da cate-gorie analogiche a categorie omologiche

Traduzione dallrsquoinglese di Carolina Coriani

dalla combinazione di impressioni sensoriali proli-ferano oltre lrsquoenumerazione Gli stadi percettivi da quello del selvaggio primordiale a quello dellrsquouomo civile piugrave evoluto compongono una serie in cui ini-zio e fine sono parecchio distantiSe la percezione del selvaggio egrave ristretta la sua capa-citagrave di discriminare lo egrave ancora di piugrave Tutte le sue percezioni sensoriali sono confuse ma la confusione di ciograve che egrave giagrave confuso ndash la confusione dellrsquoogget-tivo con il soggettivo ndash egrave quel costume universale dello stato selvaggio per il quale il selvaggio vede sente gusta odora vive le fantasie che la sua stessa

laquoNon solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave caratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umanaraquo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Leggiamo le vostre proposte racconti reportage poesie piegraveceGuardiamo le vostre proposte fotografie disegni illustrazioniRegolamento su obliqueitSegnalateci gli articoli meritevoli che ci sono sfuggitiredazioneobliqueit

retabloid ndash la rassegna culturale di Obliquegiugno 2018

Il copyright del saggio degli articoli e delle foto appartiene agli autoriLa traduzione del saggio di p 3 egrave di Carolina CorianiIl brano di p 48 egrave tratto dal romanzo Il sogno di Jakov di Ludmila Ulitskaya La nave di Teseo La tradu-zione dal russo egrave di Margherita De MichielLrsquoillustrazione di copertina Think before comma egrave di Sara Valente

Cura e impaginazione di Oblique Studio

John Wesley Powell (1834-1902) egrave sta-to un esploratore coraggioso un geologo pioneristico un antropologo e un ambien-talista A lui si deve la scoperta di un pas-saggio attraverso il Gran Canyon lungo il Green River e il Colorado River dopo un viaggio rocambolesco

Ludmila Ulitskaya egrave nata nel 1943 negli Urali Si egrave laureata in Biologia allrsquouniver-sitagrave di Mosca e ha lavorato come scienziata presso lrsquoistituto di Genetica Poco prima del- la perestroika ha assunto la direzione dello Hebrew Theatre di Mosca (1979-1982) Egrave la prima donna ad aver vinto il Russian Booker Prize nel 2001

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La genesi della filosofia

John Wesley Powell

Le meraviglie della natura nel suo evol-versi hanno sempre stimolato lrsquoattenzio-ne degli uomini e nello stato selvaggio nella barbarie come pure nella civiltagrave lrsquouomo ha sempre cercato di dare una spiegazione alle cose I moti dei corpi celesti il mutare delle stagioni il succe-dersi di giorno e notte la forza dei ven-ti le montagne maestose i fiumi inar-restabili le primavere perenni il volo degli uccelli lo strisciare dei serpenti il

crescere degli alberi lo sbocciare dei fio-ri le forme che la tempesta imprime alle rocce i misteri della vita e della morte lrsquoistituzione della societagrave ndash sono tante le cose che necessitano una spiegazione Il desiderio di conoscenza egrave universale Come e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagrave Se si guarda allrsquoevoluzione della mente lrsquoistinto a interrogare il cosmo segue su-bito lrsquoistinto di autoconservazione

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dimostrazione egrave a portata di mano Non solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave ca-ratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umana La storia della filosofia egrave la storia del pensiero dai giorni piugrave remoti ai piugrave recenti ndash dalla cultura pri-mordiale a quella piugrave evolutaNellrsquoagravembito della filosofia i fenomeni devono essere percepiti discriminati classificati Percezione discri-minazione e classificazione sono i processi attraver-so i quali si sviluppa una filosofia Quando si studia la filosofia di un popolo in una qualsiasi fase cultura-le e si vuole capire cosa quel popolo considera come summa della sua conoscenza egrave necessario capire quali fenomeni hanno visto udito sentito percepi-to i suoi membri quali discriminazioni hanno com-piuto e quali somiglianze hanno colto per costituire la base della classificazione sulla quale si poggiano le loro spiegazioni Una filosofia saragrave tanto piugrave evolu-ta piugrave vicina alla veritagrave quanto piugrave sensibile saragrave la percezione piugrave raffinata la discriminazione miglio-re la classificazioneI sensi del selvaggio sono deboli rispetto a quelli dellrsquouomo civile Nella civiltagrave egrave diffuso il mito secon-do il quale le facoltagrave percettive del barbaro sarebbero molto sviluppate non egrave piugrave attendibile del mito che vuole saggia la civetta Un selvaggio non vede che poche cose non ode che pochi suoni non assapora che pochi gusti non sente che pochi odori la ta-volozza sensoriale egrave limitata e ottusa e sono pochi i dati che ricava dalla combinazione di impressio-ni sensoriali In confronto lrsquouomo civile spinge la vista verso lrsquoinfinitesimale e verso lrsquoinfinito la sua percezione dei suoni egrave potenziata al punto di inten-dere euforiche sinfonie la sua percezione del gusto egrave aumentata al punto di godersi vivande squisite la sua percezione degli odori egrave perfezionata al punto di apprezzare i profumi piugrave ricercati e i dati che ricava

Le sorti dellrsquouomo dipendono dal comportamen-to della natura Unrsquoondata di freddo imperversa da nord ndash fiumi e laghi sono ghiacciati le foreste sepol-te sotto le nevi e i venti spietati per poco non con-gelano i fluidi vitali dellrsquouomo stesso le cui fonti di approvvigionamento sono peraltro sepolte sotto uno strato roccioso In un altro momento dellrsquoanno la volta celeste egrave come drsquoottone e le nuvole beffarde vengono e vanno tradendo promesse di pioggia il sole cocente di piena estate gronda i suoi raggi sulle sabbie e le raffiche che avvampano nella fornace del deserto inaridiscono la vegetazione e i frutti che in stagioni piugrave piacevoli sono sussistenza e lusso avviz-ziscono dinanzi agli occhi di uomini affamati Infu-ria un fiume e distrugge la valle vicina inondandola Una montagna esplode in torrenti di fuoco la terra egrave sepolta e le genti travolte Un fulmine manda in frantumi un albero e spacca un cranio Ma anche le silenziose invisibili forze della natura sono allrsquoope- ra per portare dolore o gioia salute o malattia vita o morte allrsquoumanitagrave Allo stesso modo il benessere della specie dipende da tutte le istituzioni della so-cietagrave Come e percheacute sono le domande obbligatorie ndash domande che sorgono dal piugrave profondo istinto di autoconservazioneIn tutti gli stadi della ricerca filosofica ndash durante lo stato selvaggio la barbarie cosigrave come durante la ci-viltagrave ndash ogni domanda ha trovato una risposta ogni come ha avuto il suo cosigrave ogni percheacute il suo per tale ragione La somma delle risposte alle domande sol-levate da un popolo costituisce la sua filosofia ne segue che tutti i popoli hanno dato vita a filosofie che consistevano nelle spiegazioni condivise che hanno dato alle cose Una filosofia siffatta deve per forza derivare dagli istinti primari che si sono svi-luppati nellrsquouomo allrsquoinizio del suo processo di dif-ferenziazione dallo stato animale Posso metterla in questo modo se egrave necessaria una dimostrazione la

laquoCome e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagraveraquo

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mente ha immaginato In uno stato civile i processi sensoriali dettati dalla soggettivitagrave sono considerati malattie nello stato selvaggio un costume normale funzionaleIl filosofo selvaggio classifica ricorrendo a somi-glianze lampanti ndash cioegrave secondo caratteristiche ana-logiche Il filosofo civile classifica secondo affinitagrave essenziali ndash caratteristiche omologiche ndash e lrsquoevolu-zione della filosofia egrave segnata dal passaggio da cate-gorie analogiche a categorie omologiche

Traduzione dallrsquoinglese di Carolina Coriani

dalla combinazione di impressioni sensoriali proli-ferano oltre lrsquoenumerazione Gli stadi percettivi da quello del selvaggio primordiale a quello dellrsquouomo civile piugrave evoluto compongono una serie in cui ini-zio e fine sono parecchio distantiSe la percezione del selvaggio egrave ristretta la sua capa-citagrave di discriminare lo egrave ancora di piugrave Tutte le sue percezioni sensoriali sono confuse ma la confusione di ciograve che egrave giagrave confuso ndash la confusione dellrsquoogget-tivo con il soggettivo ndash egrave quel costume universale dello stato selvaggio per il quale il selvaggio vede sente gusta odora vive le fantasie che la sua stessa

laquoNon solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave caratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umanaraquo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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La genesi della filosofia

John Wesley Powell

Le meraviglie della natura nel suo evol-versi hanno sempre stimolato lrsquoattenzio-ne degli uomini e nello stato selvaggio nella barbarie come pure nella civiltagrave lrsquouomo ha sempre cercato di dare una spiegazione alle cose I moti dei corpi celesti il mutare delle stagioni il succe-dersi di giorno e notte la forza dei ven-ti le montagne maestose i fiumi inar-restabili le primavere perenni il volo degli uccelli lo strisciare dei serpenti il

crescere degli alberi lo sbocciare dei fio-ri le forme che la tempesta imprime alle rocce i misteri della vita e della morte lrsquoistituzione della societagrave ndash sono tante le cose che necessitano una spiegazione Il desiderio di conoscenza egrave universale Come e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagrave Se si guarda allrsquoevoluzione della mente lrsquoistinto a interrogare il cosmo segue su-bito lrsquoistinto di autoconservazione

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dimostrazione egrave a portata di mano Non solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave ca-ratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umana La storia della filosofia egrave la storia del pensiero dai giorni piugrave remoti ai piugrave recenti ndash dalla cultura pri-mordiale a quella piugrave evolutaNellrsquoagravembito della filosofia i fenomeni devono essere percepiti discriminati classificati Percezione discri-minazione e classificazione sono i processi attraver-so i quali si sviluppa una filosofia Quando si studia la filosofia di un popolo in una qualsiasi fase cultura-le e si vuole capire cosa quel popolo considera come summa della sua conoscenza egrave necessario capire quali fenomeni hanno visto udito sentito percepi-to i suoi membri quali discriminazioni hanno com-piuto e quali somiglianze hanno colto per costituire la base della classificazione sulla quale si poggiano le loro spiegazioni Una filosofia saragrave tanto piugrave evolu-ta piugrave vicina alla veritagrave quanto piugrave sensibile saragrave la percezione piugrave raffinata la discriminazione miglio-re la classificazioneI sensi del selvaggio sono deboli rispetto a quelli dellrsquouomo civile Nella civiltagrave egrave diffuso il mito secon-do il quale le facoltagrave percettive del barbaro sarebbero molto sviluppate non egrave piugrave attendibile del mito che vuole saggia la civetta Un selvaggio non vede che poche cose non ode che pochi suoni non assapora che pochi gusti non sente che pochi odori la ta-volozza sensoriale egrave limitata e ottusa e sono pochi i dati che ricava dalla combinazione di impressio-ni sensoriali In confronto lrsquouomo civile spinge la vista verso lrsquoinfinitesimale e verso lrsquoinfinito la sua percezione dei suoni egrave potenziata al punto di inten-dere euforiche sinfonie la sua percezione del gusto egrave aumentata al punto di godersi vivande squisite la sua percezione degli odori egrave perfezionata al punto di apprezzare i profumi piugrave ricercati e i dati che ricava

Le sorti dellrsquouomo dipendono dal comportamen-to della natura Unrsquoondata di freddo imperversa da nord ndash fiumi e laghi sono ghiacciati le foreste sepol-te sotto le nevi e i venti spietati per poco non con-gelano i fluidi vitali dellrsquouomo stesso le cui fonti di approvvigionamento sono peraltro sepolte sotto uno strato roccioso In un altro momento dellrsquoanno la volta celeste egrave come drsquoottone e le nuvole beffarde vengono e vanno tradendo promesse di pioggia il sole cocente di piena estate gronda i suoi raggi sulle sabbie e le raffiche che avvampano nella fornace del deserto inaridiscono la vegetazione e i frutti che in stagioni piugrave piacevoli sono sussistenza e lusso avviz-ziscono dinanzi agli occhi di uomini affamati Infu-ria un fiume e distrugge la valle vicina inondandola Una montagna esplode in torrenti di fuoco la terra egrave sepolta e le genti travolte Un fulmine manda in frantumi un albero e spacca un cranio Ma anche le silenziose invisibili forze della natura sono allrsquoope- ra per portare dolore o gioia salute o malattia vita o morte allrsquoumanitagrave Allo stesso modo il benessere della specie dipende da tutte le istituzioni della so-cietagrave Come e percheacute sono le domande obbligatorie ndash domande che sorgono dal piugrave profondo istinto di autoconservazioneIn tutti gli stadi della ricerca filosofica ndash durante lo stato selvaggio la barbarie cosigrave come durante la ci-viltagrave ndash ogni domanda ha trovato una risposta ogni come ha avuto il suo cosigrave ogni percheacute il suo per tale ragione La somma delle risposte alle domande sol-levate da un popolo costituisce la sua filosofia ne segue che tutti i popoli hanno dato vita a filosofie che consistevano nelle spiegazioni condivise che hanno dato alle cose Una filosofia siffatta deve per forza derivare dagli istinti primari che si sono svi-luppati nellrsquouomo allrsquoinizio del suo processo di dif-ferenziazione dallo stato animale Posso metterla in questo modo se egrave necessaria una dimostrazione la

laquoCome e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagraveraquo

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mente ha immaginato In uno stato civile i processi sensoriali dettati dalla soggettivitagrave sono considerati malattie nello stato selvaggio un costume normale funzionaleIl filosofo selvaggio classifica ricorrendo a somi-glianze lampanti ndash cioegrave secondo caratteristiche ana-logiche Il filosofo civile classifica secondo affinitagrave essenziali ndash caratteristiche omologiche ndash e lrsquoevolu-zione della filosofia egrave segnata dal passaggio da cate-gorie analogiche a categorie omologiche

Traduzione dallrsquoinglese di Carolina Coriani

dalla combinazione di impressioni sensoriali proli-ferano oltre lrsquoenumerazione Gli stadi percettivi da quello del selvaggio primordiale a quello dellrsquouomo civile piugrave evoluto compongono una serie in cui ini-zio e fine sono parecchio distantiSe la percezione del selvaggio egrave ristretta la sua capa-citagrave di discriminare lo egrave ancora di piugrave Tutte le sue percezioni sensoriali sono confuse ma la confusione di ciograve che egrave giagrave confuso ndash la confusione dellrsquoogget-tivo con il soggettivo ndash egrave quel costume universale dello stato selvaggio per il quale il selvaggio vede sente gusta odora vive le fantasie che la sua stessa

laquoNon solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave caratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umanaraquo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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dimostrazione egrave a portata di mano Non solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave ca-ratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umana La storia della filosofia egrave la storia del pensiero dai giorni piugrave remoti ai piugrave recenti ndash dalla cultura pri-mordiale a quella piugrave evolutaNellrsquoagravembito della filosofia i fenomeni devono essere percepiti discriminati classificati Percezione discri-minazione e classificazione sono i processi attraver-so i quali si sviluppa una filosofia Quando si studia la filosofia di un popolo in una qualsiasi fase cultura-le e si vuole capire cosa quel popolo considera come summa della sua conoscenza egrave necessario capire quali fenomeni hanno visto udito sentito percepi-to i suoi membri quali discriminazioni hanno com-piuto e quali somiglianze hanno colto per costituire la base della classificazione sulla quale si poggiano le loro spiegazioni Una filosofia saragrave tanto piugrave evolu-ta piugrave vicina alla veritagrave quanto piugrave sensibile saragrave la percezione piugrave raffinata la discriminazione miglio-re la classificazioneI sensi del selvaggio sono deboli rispetto a quelli dellrsquouomo civile Nella civiltagrave egrave diffuso il mito secon-do il quale le facoltagrave percettive del barbaro sarebbero molto sviluppate non egrave piugrave attendibile del mito che vuole saggia la civetta Un selvaggio non vede che poche cose non ode che pochi suoni non assapora che pochi gusti non sente che pochi odori la ta-volozza sensoriale egrave limitata e ottusa e sono pochi i dati che ricava dalla combinazione di impressio-ni sensoriali In confronto lrsquouomo civile spinge la vista verso lrsquoinfinitesimale e verso lrsquoinfinito la sua percezione dei suoni egrave potenziata al punto di inten-dere euforiche sinfonie la sua percezione del gusto egrave aumentata al punto di godersi vivande squisite la sua percezione degli odori egrave perfezionata al punto di apprezzare i profumi piugrave ricercati e i dati che ricava

Le sorti dellrsquouomo dipendono dal comportamen-to della natura Unrsquoondata di freddo imperversa da nord ndash fiumi e laghi sono ghiacciati le foreste sepol-te sotto le nevi e i venti spietati per poco non con-gelano i fluidi vitali dellrsquouomo stesso le cui fonti di approvvigionamento sono peraltro sepolte sotto uno strato roccioso In un altro momento dellrsquoanno la volta celeste egrave come drsquoottone e le nuvole beffarde vengono e vanno tradendo promesse di pioggia il sole cocente di piena estate gronda i suoi raggi sulle sabbie e le raffiche che avvampano nella fornace del deserto inaridiscono la vegetazione e i frutti che in stagioni piugrave piacevoli sono sussistenza e lusso avviz-ziscono dinanzi agli occhi di uomini affamati Infu-ria un fiume e distrugge la valle vicina inondandola Una montagna esplode in torrenti di fuoco la terra egrave sepolta e le genti travolte Un fulmine manda in frantumi un albero e spacca un cranio Ma anche le silenziose invisibili forze della natura sono allrsquoope- ra per portare dolore o gioia salute o malattia vita o morte allrsquoumanitagrave Allo stesso modo il benessere della specie dipende da tutte le istituzioni della so-cietagrave Come e percheacute sono le domande obbligatorie ndash domande che sorgono dal piugrave profondo istinto di autoconservazioneIn tutti gli stadi della ricerca filosofica ndash durante lo stato selvaggio la barbarie cosigrave come durante la ci-viltagrave ndash ogni domanda ha trovato una risposta ogni come ha avuto il suo cosigrave ogni percheacute il suo per tale ragione La somma delle risposte alle domande sol-levate da un popolo costituisce la sua filosofia ne segue che tutti i popoli hanno dato vita a filosofie che consistevano nelle spiegazioni condivise che hanno dato alle cose Una filosofia siffatta deve per forza derivare dagli istinti primari che si sono svi-luppati nellrsquouomo allrsquoinizio del suo processo di dif-ferenziazione dallo stato animale Posso metterla in questo modo se egrave necessaria una dimostrazione la

laquoCome e percheacute sono interrogativi eterni e profondamente radicati nellrsquoumanitagraveraquo

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mente ha immaginato In uno stato civile i processi sensoriali dettati dalla soggettivitagrave sono considerati malattie nello stato selvaggio un costume normale funzionaleIl filosofo selvaggio classifica ricorrendo a somi-glianze lampanti ndash cioegrave secondo caratteristiche ana-logiche Il filosofo civile classifica secondo affinitagrave essenziali ndash caratteristiche omologiche ndash e lrsquoevolu-zione della filosofia egrave segnata dal passaggio da cate-gorie analogiche a categorie omologiche

Traduzione dallrsquoinglese di Carolina Coriani

dalla combinazione di impressioni sensoriali proli-ferano oltre lrsquoenumerazione Gli stadi percettivi da quello del selvaggio primordiale a quello dellrsquouomo civile piugrave evoluto compongono una serie in cui ini-zio e fine sono parecchio distantiSe la percezione del selvaggio egrave ristretta la sua capa-citagrave di discriminare lo egrave ancora di piugrave Tutte le sue percezioni sensoriali sono confuse ma la confusione di ciograve che egrave giagrave confuso ndash la confusione dellrsquoogget-tivo con il soggettivo ndash egrave quel costume universale dello stato selvaggio per il quale il selvaggio vede sente gusta odora vive le fantasie che la sua stessa

laquoNon solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave caratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umanaraquo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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mente ha immaginato In uno stato civile i processi sensoriali dettati dalla soggettivitagrave sono considerati malattie nello stato selvaggio un costume normale funzionaleIl filosofo selvaggio classifica ricorrendo a somi-glianze lampanti ndash cioegrave secondo caratteristiche ana-logiche Il filosofo civile classifica secondo affinitagrave essenziali ndash caratteristiche omologiche ndash e lrsquoevolu-zione della filosofia egrave segnata dal passaggio da cate-gorie analogiche a categorie omologiche

Traduzione dallrsquoinglese di Carolina Coriani

dalla combinazione di impressioni sensoriali proli-ferano oltre lrsquoenumerazione Gli stadi percettivi da quello del selvaggio primordiale a quello dellrsquouomo civile piugrave evoluto compongono una serie in cui ini-zio e fine sono parecchio distantiSe la percezione del selvaggio egrave ristretta la sua capa-citagrave di discriminare lo egrave ancora di piugrave Tutte le sue percezioni sensoriali sono confuse ma la confusione di ciograve che egrave giagrave confuso ndash la confusione dellrsquoogget-tivo con il soggettivo ndash egrave quel costume universale dello stato selvaggio per il quale il selvaggio vede sente gusta odora vive le fantasie che la sua stessa

laquoNon solo ogni popolo ha una filosofia ma ogni fase culturale egrave caratterizzata dalla sua fase filosofica La filosofia si egrave sviluppata con lrsquoevolversi della conoscenza umanaraquo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il saggiobull John Wesley Powell La genesi della filosofia 3

Gli articoli del mese La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquo

Matteo Persivale laquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018 9 Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018 11 LrsquoItalia divisa in biblioteca

Matilde Quarti laquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018 13 Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018 16 Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018 18 Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquo

Ilaria Venturi laquola Repubblicaraquo giugno 2018 20 Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018 22 La letteratura non conosce paritagrave

Luigi Ippolito laquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018 24 Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstilehellip

Alfonso Berardinelli laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018 26 Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018 28

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorEleonora Barbieri laquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018 30

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo Paolo Conti laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 32

laquoEgrave stato usato da seicentomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquoAlessandro e Giuseppe Laterza laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018 33

Sulle tracce della maturitagraveClaudio Giunta laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018 34

Parole su misuraMichele Masneri laquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018 36

Se la grammatica diventa best sellerSimonetta Fiori laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018 38

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquoCarlo Ottaviano laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018 41

Gli sfuggiti Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018 43 Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

Giacomo Giossi laquocheFareraquo 8 maggio 2018 46

Lrsquoanteprimabull Ludmila Ulitskaya ∙ Il sogno di Jakov ∙ La nave di Teseo 48

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Dialogo con Vincenzo Mantovani il traduttore italiano gemellato con Philip Roth laquoCi univa lrsquoamore per le

battute e la voglia di libertagraveraquo

La voce italiana di Philip Roth laquoMa quale Nobel santo subitoraquolaquoCorriere della Seraraquo 4 giugno 2018

Matteo Persivale

business e alla mancanza di scrupoli Ndr) fincheacute a un certo momento la questione passograve in mano a una signora italiana o italoamericana che leggeva il te-sto tradotto e dava il suo giudizio per Roth bastava Da lettore posso dire quello che hanno detto tutti uno scrittore meraviglioso Da traduttore che mi ero abbastanza stufato di lui Mi assegnavano sem-pre Roth e allora chiesi a Einaudi di variare un porsquo tanto per cambiareraquoCosigrave parlograve il giornalista mancato diventato tradutto-re per caso che ha reso in italiano la prosa di Pastorale americana La macchia umana Lrsquoanimale morente Ho sposato un comunista Goodbye Columbus Patrimonio Everyman Il complotto contro lrsquoAmerica Zuckerman scatenato Lo scrittore fantasma La controvita Opera-zione Shylock I fatti Lrsquoumiliazione Il fantasma esce di scena e la lista potrebbe continuare Insomma Mantovani egrave il traduttore di Roth in ita-liano (non che altri colleghi non abbiano lavorato benissimo dal bukowskiano Pierfrancesco Paolini a Stefania Bertola che ha reso splendidamente le invenzioni di Il teatro di Sabbath il libro di Roth preferito nientemeno che da Harold Bloom) eppu-re di Roth si era stufato il destino di una specie di laquocontrovitaraquolaquoMa no egrave che sono fatto cosigrave Volevo cambiarehellip Sul motivo per cui siamo andati cosigrave drsquoaccordo

laquoMa quale premio Nobel papa Francesco avrebbe dovuto santificarlo e chiudere il discorso Sareb-be anche stato un bel gesto ecumenico un santo ebreoraquo Basta parlare qualche minuto con Vincen-zo Mantovani traduttore di tanti grandi scrittori di lingua inglese (Faulkner Hemingway Henry Ja-mes Bellow Ford Lessing Malamud Harper Lee Rushdie Henry Miller) per capire come mai sia lui il traduttore italiano gemellato con Philip Roth Il senso dello humour dissacrante il disincanto lrsquoin-telligenza vivace laquoQuando Roth egrave morto ho visto memorialisti di ogni genere celebrare non Roth ma seacute stessi Alcuni di loro lo so per certo non lrsquoaveva-no mai incontrato peraltroraquoMantovani che Roth lrsquoha tradotto passando con i suoi personaggi ore giorni settimane mesi anni ammette sereno di non aver mai incontrato lo scrit-tore laquoE percheacute avrei dovuto A volte capita per motivi casuali di conoscere lrsquoautore che hai tradot-to ma egrave davvero molto raro ndash a me egrave successo di incontrare Richard Ford e di diventare suo amico ma egrave unrsquoeccezione Alcuni scrittori hanno rapporti epistolari con i traduttori che hanno dubbi di qual-che genere ma non era il caso di Roth almeno per le traduzioni italiane Bisognava mandare sempre tutto al suo agente molto famoso detto ldquolo squalordquo (Andrew Wylie che deve il soprannome al senso del

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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documentato Su YouTube Mai lavorato tanto a una traduzione Tradurre la Pastorale fu molto meno complicatoraquoGore Vidal diceva che per lui il Roth piugrave grande era il primo quello comico e non lo impressiona-va grancheacute la lunga serie di romanzi della maturitagrave negli anni Novanta laquoEcco Vidal lrsquoho conosciuto di persona al contrario di Roth Gore Vidal era un uomo brillantissimo molto spiritoso come te lo im-maginavi leggendo le interviste Ma in questo caso parlerei di cantonata o magari di una forma di com-petizione tra colleghi che ha partorito un commen-to inesatto Il problema non egrave ovviamente il Roth comico i suoi libri comici sono grandissimi Egrave che dopo egrave arrivato tanto altro in termini di romanzi che ha continuato a darci piugrave elementi per definire appieno Roth Che a me pare ovvio egrave stato uno dei giganti assoluti del Novecento a livello di William Faulkner o Thomas Mann Egrave vero che tanti scrittori del Novecento che sembrano giganti tendono a ri-dursi leggermente di statura quando li paragoni per lrsquoappunto a uno come Thomas Mann Nel caso di Roth direi che lascia tanti di quei grandi libri ndash per profonditagrave e per vastitagrave del talento e degli interes-si ndash da passare agevolmente per cosigrave dire il test di Vidal Per lo stesso motivo direi che nei lettori crsquoegrave stata sigrave tanta tristezza ndash chi si egrave sorpreso non aveva capito quanto i lettori amassero i suoi libri ndash ma la consolazione sta proprio nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggere E anche se pensavi di conoscerli continuano a rega-larti nuove emozioni Se non egrave un segno di assoluta grandezza questohellipraquo

come scrittore e traduttore non egrave difficile da spie-gare quasi coetanei stesso amore per le battute per le donne stesso desiderio di indipendenza e stessa voglia di scherzare Ai nostri tempi non si diceva ancora empatia ma diciamo che tra Roth e me crsquoera simpatia anche se non ci eravamo mai visti Ecco diciamo che avevo le stesse passioni la stessa sen-sibilitagrave Ripenso al mio amico Luciano Bianciardi anche lui era fatto cosigrave Parlerei di gemellaritagrave in-conscia se non sembrasse troppo altisonanteraquoLa lista dei libri di RothMantovani egrave lunghissima ma lui egrave particolarmente orgoglioso non per esem-pio della luminosa Pastorale americana ma del Gran-de romanzo americano Percheacute laquoPer la sfida era dif-ficile italianizzare il baseball Ci provarono tanti anni fa con la prima traduzione che usava termini calcisti-ci al posto di quelli di baseball con risultati bizzarri No il baseball egrave tutto americano Sa come mi sono

laquoNei lettori crsquoegrave sigrave tanta tristezza ma la consolazione sta nella sua ereditagrave tutti quei grandi libri che puoi tranquillamente rileggereraquo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il maestro e un giovane reporter nelle periferie di Milano nel 1991 laquoAccontentati di scrivere come puoi

e sai sei un operaio della scritturaraquo

laquola Repubblicaraquo 4 giugno 2018

Rubare il mestiere a Giorgio Bocca

Piero Colaprico

(per me) laquoil Boccaraquo come lo chiamava anche sua moglie Silvia Giacomoni muove la testa lentamen-te da destra a sinistra Ricorda un antiquato radar antiaereo Sembra imprimere le facce nella retina le frasi nei padiglioni auricolari Robotico quasi Ogni tanto china la testa e con una bic segna un breve appunto su un foglio di carta piegato in quattro che tiene nel taschino della camicia a maniche corte Gli inquilini ci tengono a spiegargli come vivono tranne un tipo laquoSecondo te come mai quello mi evitaraquo laquoEgrave la spia del quartiere lo sentono battere a macchina di notte i muri sono sottili lo lasciano stare percheacute lo fa di nascosto se invece si mette a parlare in pubblico allora li sfida quindihellipraquo gli ri-spondo Mi scruta incerto laquoBeh qui ho lavorato anchrsquoioraquo gli spiego E da quel momento srsquoilluminaIl giorno dopo corro in edicola Leggo laquoHo attac-cato discorso con una vecchietta in sottoveste tutte in sottoveste le donne nel caldo puzzolente della pe-riferia una vecchietta gentile e impaurita o che finge di esserlo e ogni tanto si porta lrsquoindice della mano destra al naso per raccomandarmi silenzio cautela ma poi non si tiene e mormora guardalo quel delin-quente podessi mazarlo lo mazerei gli dicevo vattene via con la tua roba sporca e lui rideva stai buona nonna diceva quel delinquente Il delinquente sta in mezzo alla strada e fa gli onori di casa con chi

Era la primavera del 1991 e il caporedattore mi chiamograve nel suo ufficio laquoDopo le sparatorie e i mor-ti Scalfari vuole mandare Bocca a fare unrsquoinchiesta nelle periferie di Milano Ti va di accompagnarlo Non devi scrivere gli fai un porsquo da guida puoi dirmi di nohellipraquo Bocca aveva poco piugrave di settantrsquoanni ed era un mo-stro sacro Lrsquoavevo incrociato giusto un paio di volte avevo letto molti suoi libri e avendo una trentina drsquoanni lrsquoavrei portato anche a cavalluccio laquoNon ti scoccia accompagnare un vecchio rompicoglioniraquo chiese subito salendo sulla mia Fiat scassata Na-scosi ma non so quanto bene il mio entusiasmo da laquoautista guardaspalleraquo Ma che mrsquoimportava di scrivere di laquocomparireraquo Ero un giovane inviato e mrsquointeressava la sua compagnia Poter vedere da vi-cino lrsquoartigiano allrsquoopera Capire laquocome si muovevaraquo il grande inchiestista E leggendo poi lrsquoattacco del pezzo il laquocomeraquo il laquoche cosaraquo il laquochiraquo avrebbe scel-to di raccontare Rubare per quanto impossibile un porsquo dellrsquoamato mestierePrima tappa via Emilio Bianchi Un agglomerato di case popolari color crema un fortino sgarrupa-to che grosse catene chiudevano agli estranei e so-prattutto alle autopattuglie Ci arrivano incontro in due soldati di una piccola gang laquoAncora gior-nalisti ebbastaraquo Comincia una mattina indelebile

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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detto non sei un genio accontentati di scrivere come puoi e sai sei un operaio della scritturaraquo Operaio Quel primo pezzo in via Bianchi non solo aveva un ritmo teatrale ma era la riproduzio-ne fedele della realtagrave E mi sembrava anche di aver scoperto un modo di essere laquodel Boccaraquo in qualche suo strambo modo laquovoleva beneraquo alle persone con cui parlava Nellrsquoincrocio di domande e risposte era come se riuscisse a carpire ben piugrave della laquoparolinaraquo che furtivamente trasferiva sul foglietto Si lasciava emozionarelaquoAppena scendiamo dallrsquoauto sentirai un fischio fregateneraquo gli dico Crsquoincamminiamo tra casermoni parliamo con vecchi e giovani con tossici e spac-ciatori alla fine il Bocca mrsquoinvita a colazione a casa sua Mentre aspettiamo che lrsquoarrosto che verragrave ac-compagnato da una bottiglia di barbaresco rosoli con le patate ndash e mentre io vado a curiosare tra gli armadi scorrevoli carichi di libri ndash Bocca si siede alla scrivania davanti allrsquoOlivetti Lettera 22 scio-rina il foglietto e batte sui tasti senza fermarsi se non per cambiare il foglio In poco piugrave di mezzrsquoora ha scritto cento righe raffiche di circa tre righe al minuto Il giorno dopo leggo laquoEgrave come il fischio di una marmotta improvviso e breve La vedetta non si egrave mossa dal suo tavolino dalla sua birretta dietro la siepe sempreverde del bar Mokarabiaraquo Sono sei anni e mezzo che Bocca non calpesta piugrave i marciapiedi ma non raramente leggendo i quotidia-ni ci si sorprende a pensare laquoSe ci fosse ancora chis-sagrave come avrebbe descritto questo processo di mafia il nuovo movimento politico quella situazionehellipraquo Ci manca percheacute se non era un genio non era nem-meno come si schermiva lui un semplice operaio della scrittura

arriva indossa una camicetta di seta a fiori aperta sul petto villoso e abbronzato egrave bene in carne gentile con i fotografi solo con la moglie cambia registro tu tornatene in casa stronza Tiene una mano ap-poggiata al casco che sta sulla sella di una Kawasaki rilucente non si nega ai fotografi e spiega bonaria-mente ma quale droga ma ve la siete sognata voi giornalisti la droga Egrave allegra anche una sua amica appena tornata dal supermercato di corso Espinasse con un sacco pieno di cibarie Mi riconosce e alle-gramente mi grida Bocca se sei la Bocca della veri-tagrave dillo che la sottoscritta se scopre quel giornalista fetente che ha scritto che noi siamo spacciatori lo ammazza e poi mi faccio puliti puliti i miei venti anni di galeraraquoParliamo di scrittura andando in unrsquoaltra periferia laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacuteraquo con-clude laquomrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono

laquoPer anni avrograve buttato nel cestino diecimila fogli al minimo errore riscrivevo dallrsquoinizio fincheacute mrsquoha salvato la modestia Giorgio mi sono detto non sei un genioraquo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Silenzio libri rari soffitti affrescati ma anche caos arredi zoppicanti wi-fi a pagamento LrsquoItalia egrave a due

velocitagrave anche nelle biblioteche

LrsquoItalia divisa in bibliotecalaquoSetteraquo del laquoCorriere della Seraraquo 7 giugno 2018

Matilde Quarti

verso sud Rosa Maiello presidentessa dellrsquoAssocia-zione italiana biblioteche parla a questo proposito di una laquodisomogeneitagrave della qualitagrave dei serviziraquo e di una generale sottodotazione in termini finanziari di spazi di personale Per Maiello il problema coincide con quello dei dati di lettura laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo spiega laquoNon egrave casuale che sugli indici di lettura ci sia un divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud e che questo sia connesso alla mancanza di un servizio bibliotecario efficace e rispondente alle aspettative socialiraquo Le amministrazioni continua laquonon sono obbligate a istituire una biblioteca locale neacute di dotar-la delle risorse necessarie per farla funzionare beneraquo

Le difficoltagrave sembrano riguardare tutto il paese con le dovute proporzioni Milano ad esempio che in media si distingue per lrsquoampia offerta culturale e un servizio efficiente presenta varie disparitagrave allrsquointer-no dello stesso tessuto cittadino La biblioteca in via Valvassori Peroni ad esempio nel quartiere di Lambrate ha spazi ampi e ariosi e un colorato bar nel cortile interno egrave invasa dagli studenti Al con-trario biblioteche anche centralissime come quella del parco Sempione sono scomode hanno spazi ri-dotti e gestiti molto male In realtagrave spiega lrsquoasses-sore alla Cultura Filippo Del Corno il comune di

Ha letto almeno un libro nel 2017 appena il qua-ranta percento degli italiani (esclusi libri scolastici o letture professionali) E ogni anno in generale le statistiche sulla lettura fanno sprofondare i lavora-tori dellrsquoindustria culturale nella disperazione Non stupisce dunque che le statistiche sulle strutture bibliotecarie (nel loro complesso civiche accade-miche o di altri enti) siano anche peggio di quel quaranta percento di italiani solo lrsquoundici percento si egrave procurato un libro in bibliotecaSiamo sinceri salvo virtuose eccezioni buona parte delle biblioteche civiche non si presenta bene Con arredi usurati e unrsquoestetica desueta non tutte invo-gliano la frequentazione e anche quando si parla di palazzi storici (quella di avere sistemazioni invidia-bili drsquoaltronde egrave una fortuna tutta italiana) spesso dietro la maschera si nascondono sale di lettura che al di lagrave degli splendidi soffitti stuccati che le sovra-stano non offrono al visitatore servizi basilari come la possibilitagrave di prendere un vero caffegrave o un numero sufficiente di prese elettriche a cui collegare tablet e computer Scendendo lungo lo Stivale poi le diffe-renze si fanno sempre piugrave marcate e lasciano presa-gire addirittura una sorta di questione meridionale dal sistema lombardo ramificato e con circa una struttura per comune ai numeri sempre piugrave ridotti di biblioteche per abitanti man mano che ci si muove

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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antiche e ha una sala di lettura per il pubblico con tavoloni e panche di legno qui la tranquillitagrave egrave ga-rantita Inoltre come avviene ormai in diversi comu-ni il sistema di prestito bolognese non egrave riservato ai residenti della cittagrave e in tutte le biblioteche si puograve accedere al wi-fi gratuitamente e senza password

Lo stesso purtroppo non si puograve dire di tutte le bi-blioteche italiane Un esempio viene da Roma nelle biblioteche civiche si puograve navigare in internet solo acquistando una tessera che garantisce servizi ag-giuntivi a pagamento come oltre lrsquoaccesso al wi-fi il prestito interbibliotecario e quello degli ebook Certo il prezzo egrave molto basso sono dieci euro an-nui ridotti a cinque per alcune categorie (gratis per i richiedenti asilo) e sicuramente i costi di mante-nimento delle trentanove biblioteche romane sono alti Tuttavia egrave un peccato vista lrsquoattenzione che le biblioteche capitoline hanno in altri ambiti Roma ci racconta il presidente delle biblioteche Paolo Fal-lai egrave riuscita a realizzare il suo primo Patto per la lettura e a farlo in una zona difficile il municipio 6 laquoSiamo stati pionieri in Italia del progetto Nati per leggereraquo spiega Fallai laquoCioegrave facciamo avvicinare i bambini allrsquooggetto libro fin dalla primissima etagraveraquo

Sconfortante egrave invece la situazione al Sud al netto di eccezioni eccellenti Il maggior problema qui egrave il numero delle sedi troppo esiguo rispetto a quello dei cittadini le biblioteche civiche sono poche e non cooperano a sufficienza per garantire unrsquoadeguata penetrazione sul territorio Il problema si percepisce giagrave facendo una semplice ricerca on line di molte biblioteche egrave difficile reperire informazioni anche sul web In unrsquoindagine Istat del 2015 ci spiega Rosa Maiello egrave stato registrato un divario sulla fre-quentazione delle biblioteche da parte dei cittadini italiani che va da un trentacinque percento in Tren-tino al sei percento della CampaniaSempre piugrave biblioteche invece distribuiscono ebo-ok Come Su tutto il territorio nazionale sono pre-senti due piattaforme a cui le biblioteche possono

Milano sta investendo cospicue risorse nelle strut-ture bibliotecarie di zone periferiche in accordo con il programma presentato dal sindaco Sala a fine 2016 (per quanto riguarda la ristrutturazione della biblioteca centrale Sormani ormai in uno stato di degrado evidente bisogneragrave invece attendere un fi-nanziamento che ancora non crsquoegrave) Lrsquoassessore egrave mol-to fiero del sistema bibliotecario di Milano laquoper la collaborazione reciproca tra le biblioteche e percheacute il sistema milanese egrave diventato un attore di politi-che di diffusione della letturaraquo Gli eventi culturali nel capoluogo lombardo non si esauriscono in un weekend ma sono lo spunto per un lavoro di pro-mozione culturale che le biblioteche continuano per il resto dellrsquoanno

Anche Bologna spicca per un modello virtuoso or-ganizzate in unrsquoistituzione le biblioteche cittadine sono anche il luogo dove si incontrano diverse pro-fessionalitagrave come professori che fanno doposcuola o che insegnano lrsquoitaliano agli stranieri laquoCi sono forme di collaborazione spontanea e mutualistica che di-mostrano che Bologna mantiene un tessuto di im-pegno civico e coinvolgimento socialeraquo commenta la direttrice della rete bibliotecaria Anna Manfron Una storia tipicamente bolognese egrave ad esempio quella della Casa di Khaoula biblioteca istituita nel 2008 e dedicata a una studentessa di origini marocchine che dieci anni prima aveva scritto a laquolrsquoUnitagraveraquo protestando per la mancanza di spazi in cui poter leggere A due passi da piazza Maggiore poi si trova la Salaborsa un vero e proprio centro culturale che a fronte della vasta offerta di servizi finisce col penalizzare quello di consultazione lo spazio egrave aperto e bencheacute siano previste postazioni di lettura anche isolate il silenzio egrave unrsquoutopia Per trovarlo basta perograve arrivare allrsquoArchi-ginnasio che conserva un vasto patrimonio di fonti

laquoLe biblioteche sono uno strumento potente di promozione culturaleraquo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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consente di prendere in prestito un libro (o un file di altra natura) in qualunque momento del giorno e della notte senza doversi spostare da casa E poi quello dellrsquoetagrave di chi frequenta le biblioteche se in-fatti le sale di lettura sono visitate principalmente da studenti e pensionati il prestito digitale si rivolge a quei trentacinquenni che non hanno tempo di anda-re in biblioteca in orario lavorativo

Egrave un peccato perograve che in un momento di crescita delle opportunitagrave del digitale (secondo le statistiche di Mlol i prestiti di ebook nel 2017 sono aumentati del 363 percento) le biblioteche civiche non pos-sono soddisfare appieno le esigenze dei cittadini Egrave davvero utopia immaginare oggi nellrsquoepoca digitale una vera rete nazionale di biblioteche interconnesse che garantisca accesso ai libri cartacei o elettronici per tutti i cittadini senza disparitagrave territoriali

appoggiarsi per offrire contenuti digitali Mlol e Rete Indaco In particolare egrave interessante il modello di Mlol servizio sviluppato da Horizons Unlimi-ted azienda fondata nel 1993 da allievi di Umberto Eco percheacute offre alle biblioteche diversi modelli di prestito di ebook dal piugrave tradizionale che prevede il semplice acquisto del titolo al pay per loan in cui la biblioteca paga in base al numero di prestiti effettuati garantendo a piugrave utenti contemporane-amente lrsquoutilizzo di uno stesso libro Mlol prevede anche un servizio a pagamento Mlol Plus i cui proventi non entrano nelle tasche dellrsquoazienda ma servono a finanziare le biblioteche italiane laquoNon egrave un sistema commercialeraquo spiega il loro ammini-stratore delegato Giulio Blasi laquoma un supporto alle biblioteche per ampliare i loro serviziraquo Il prestito digitale ci spiega Blasi risolve due grandi problemi Quello della presenza fisica delle strutture percheacute

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Parla il punto e virgola laquoA scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere

popolare tra le nuove generazioniraquo

Per ultimo crsquoegrave la folta compagine di coloro che non mi conoscono se non per sentito dire Non si sento-no autorizzati a usarmi (Eh sigrave sto dando per scon-tato ciograve che le statistiche del piffero decretano ogni due per tre nessuno legge piugrave il becco di un libro e dico libro percheacute sui giornali non crsquoegrave pericolo di trovarmi Tra qualche giorno vedrete un annuncio a tutta pagina cercansi punti e virgola sui giornali lauta ricompensa Mi egrave costato uno sproposito)A scuola non si insegna piugrave la punteggiatura non crsquoegrave tempo non crsquoegrave voglia o che ne so Posso giudicare solo i risultati e per me quello che conta di piugrave egrave la disaffezione il pochissimo amore per la lingua Par-lo in generale non vrsquooffendete se avete la coscienza pulita Dicevo che a scuola non crsquoegrave piugrave tempo per la grammatica figuriamoci quanto posso essere po-polare tra le nuove generazioni nei social network compaio per ragioni errate ndash pardon diverse faccio comodo sono parte necessaria di una delle emoticon piugrave diffuse ndash questa qui ) ndash ma non crsquoegrave da esserne orgogliosi percheacute oramai srsquoimbarcano i simboli piugrave disperati (senza offesa eh) Una volta uno studentello mi ha detto che gli faccio paura laquoPercheacute mairaquo ho risposto laquoPercheacute la pro-fessoressa vuole farci fare il dettato e io non so mai quando usartiraquo laquoTu prova e vedi cosa succederaquo laquoSigrave

laquoil Fatto Quotidianoraquo 9 giugno 2018

Il lamento del punto e virgola

Leonardo G Luccone

Buongiorno sono il punto e virgola e sono ancora vivo ho deciso di uscire allo scoperto per togliermi qualche sassolino dalle scarpe Non sapete quanto mi pesa usare gli altri segni lo so che siamo tutti neces-sari anzi egrave proprio ciograve che voglio sostenere ndash ognuno col suo compito ognuno pronto a essere flesso dalla creativitagrave dello scrivente ndash ma ne ho subite troppe di umiliazioni e rischio di cadere in depressioneCrsquoegrave il partito di quelli che sostengono che non servo a niente mi getterebbero alle ortiche senza rimpian-ti tra questi crsquoegrave un editore che mi ha soppresso dalle sue norme redazionali Il bontempone ha vietato ai suoi redattori di impiegarmi Ma ci pensate Egrave vero che ognuno a casa sua fa quello che gli pare ma que-sto egrave terrorismo interpuntorioCrsquoegrave poi il partito dei possibilisti che sigrave riconoscono la mia esistenza il mio status ma mi trattano come lrsquoamica eccentrica che puoi invitare a cena al massi-mo una volta allrsquoanno Ecco nella loro grammatica compaio tuttrsquoal piugrave come una curiositagrave ndash una specie rara Li senti dire laquooggi ho usato il punto e virgo-laraquo come se stessero chiedendo il permesso per fare la pipigrave Sono gli stessi che mi relegherebbero alla saggistica pomposa o nel regno del burocratese a veicolare garbugli in mezzo ai garbugli ligrave dove le frasi sono lunghe e sbilenche per statuto come se per legge la forma dipendesse dallrsquoagravembito

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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laquoIo non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispettoraquo

pure le semplificazioni percheacute voi siete la vostra punteggiatura la punteggiatura egrave fusa con lo stile e lo stile egrave il pungolo del contenuto Facciamolo scor-rere su binari solidi e belli lisci Ah quando volete metterci un porsquo di sgurz (vediamo se su google tro-vate cosrsquoegrave) fate come Moravia al suo esordio negli Indifferenti laquoEntrograve Carla aveva indossato un vesti-tino di lanetta marrone con la gonna cosigrave corta che bastograve quel movimento di chiudere lrsquouscio per far-gliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe ma ella non se ne accorse e si avanzograve con precauzione guar-dando misteriosamente davanti a seacute dinoccolata e malsicura una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano unrsquooscuritagrave grigia avvolgeva il resto del salottoraquo E non ditemi che non egrave meraviglioso

ma poi la professoressa mi mette ldquomediocrerdquo Non ci ho capito niente Dice che tu sei la pausa interme-dia ma io non ho capito cosrsquoegrave ldquola pausa intermediardquo Con il punto egrave facile con la virgola pure basta che stai attento a non metterla tra il soggetto e il verbo e ti ricordi di chiudere gli incisi Ma con te proprio non so come si fa Ho cercato su internet ma non ci ho capito nienteraquo laquoPovero cuccioloraquo volevo dir-gli ma lrsquoho solo pensato Volevo dargli ripetizioni di punto e virgola ma di questi tempi chissagrave che idea si sarebbero fatti i genitoriAllora intendiamoci una volta e per sempre Io non sono una pausa e la punteggiatura non discrimina le pause neacute la respirazione io non sono intermedio io sono un signor segno e voglio che mi trattiate con rispetto Voglio che mi diciate laquobuonasera signor punto e virgola la prego si accomodiraquo Voglio che i ragazzi mi diano il cinque Voglio semplicemente fare ciograve che mi riesce meglio dividere senza separa-re lasciando una cordicella di collegamento voglio scandire i concetti in un flusso articolato voglio di-stinguere gli elementi di un elenco complesso fatto di frasi grassottelle cosigrave si capisce chi appartiene a chi e non si fa confusione con gli incisi (che ve lo dico sono i miei compagni di merende) Ebbene sigrave sono un operatore logico e ho piugrave di cin-quecento anni di onorata carriera alle spalle Santi furono Bembo e Manuzio e Griffo che mi foggiograve ma questa egrave unrsquoaltra storialaquoResteremo soli con il puntoraquo ha detto qualcuno e mi sa che saragrave uno schifo La odio questa scrittura a mitraglietta che scempia i giornali Sono aperto a tutto ma alla tirannia di punti e di virgole tuttofare non mi piego Per necessitagrave o virtugrave o semplicemente per vezzo avete bisogno di me laquoPassano gli anni i treni i topi per le fogneraquo diceva il poeta Passeranno

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Intervista al regista Laurent Cantet che dopo La classe torna tra i banchi con una tesi spiazzante Basta con

i corsi che insegnano solo il bello stile

laquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 10 giugno 2018

Come ti ammazzo il prof di scrittura

Paolo Di Paolo

raccontato una vita fittizia vissuta come reale in questo film sembra quasi rovesciare il discorsoSigrave il protagonista di A tempo pieno per non vive-re una vita da predestinato se ne creava unrsquoaltra proprio come farebbe uno sceneggiatore Solo che vivere esclusivamente di finzione alla lunga non egrave possibile Quanto ai ragazzi di Lrsquoatelier trovano semplicemente noiosa la loro quotidianitagrave Doman-dano allrsquoinsegnante percheacute dovremmo scrivere di La Ciotat Non egrave interessante Percheacute non possia-mo ambientare la nostra storia a New York o a Bos- ton Per uno di loro Antoine il desiderio di finzio-ne finisce per contaminare la vita vera Ma forse lo aiuta anche a rompere certi schemi e a cambiare la situazione

Che cosa la affascina delle dinamiche scolastiche della vita di una classeIn generale mi interessa capire cosa succede quando persone sconosciute si trovano a dover condivide-re uno spazio chiuso Forse in tutti i miei film crsquoegrave unrsquoattenzione a qualche microcosmo sociale allrsquouni- tagrave minimale in cui egrave possibile cogliere in piccolo tutte le relazioni i legami di affetto e di potere che possono incidere anche con violenza E poi mi piace avere a che fare con qualcosa di indefinito con un organismo in trasformazionehellip

laquoNoi non siamo marionette nelle sue maniraquo Il ra-gazzo Antoine sbotta contro la maestra di scrittu-ra creativa Lei lo guarda spaventata Il workshop estivo rischia di naufragare Nel suo nuovo film Lrsquoatelier Laurent Cantet ndash Palma drsquooro a Cannes per La classe dieci anni fa ndash riparte da un microco-smo didattico Qualcuno che insegna qualcuno che dovrebbe imparare Siamo nella Francia del Sud sulla costa di La Ciotat non lontano da Marsiglia i ragazzi sono invitati a scrivere a piugrave mani un rac-conto sulla loro realtagrave ndash il vecchio cantiere navale in cui erano impiegati molti loro familiari gli yacht dei ricchi la noia e la paura di avere davanti troppe porte chiuse laquoQuelle porte dovrebbero essere aper-te per quei giovani ma non egrave cosigrave e loro lo sannoraquo spiega Cantet I piugrave non hanno voglia di racconta-re ciograve che gli sta intorno preferiscono evadere co-struire storie che somiglino al videogame con cui il film si apre Cosigrave fra la sofisticata scrittrice parigina Olivia e i suoi corsisti sale la tensione e sale anche allrsquointerno del gruppo Antoine non nasconde piugrave neacute la sua rabbia neacute le sue convinzioni razziste Lo ritroveremo con una pistola in mano pronto a pun-tarla contro la sua professoressa

Se in laquoA tempo pienoraquo ndash partendo dal caso Romand lo stesso che ha ispirato laquoLrsquoavversarioraquo di Carregravere ndash lei ha

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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attori lasciarli liberi di fare qualcosa di diverso di istintivo percheacute portino fuori insieme al loro talen-to il loro vissuto Mi interessa il loro punto di vista la loro reazione emotiva Per La classe i ragazzi non conoscevano la sceneggiatura le scene le abbiamo costruite via via sul set Per quanto riguarda Lrsquoatelier le tre settimane prima delle riprese sono state a tutti gli effetti una sorta di workshop di seminario in cui gli attori hanno preso confidenza con i personaggi costruendoli insieme a me

Da un film sulla scrittura non ci si aspetterebbe una pi-sta quasi thriller Lrsquoaveva preventivataQuando un personaggio come Antoine ndash cosigrave per-duto cosigrave indeciso ndash ha una pistola in mano tutto puograve accadere Fa paura percheacute lui stesso non sa co-srsquoha in mente Sapevo perograve di doverlo portare verso la fine del racconto e insieme verso la fine di qualco-sa nella sua vita Mi piace pensare che la sua presa di coscienza il suo cambiamento passino anche dal la-voro allrsquoatelier da ciograve che sta scrivendo insieme agli altri e che la sua vita vera in meglio sia lrsquoeffetto di una storia di finzione

I partecipanti al workshop estivo non hanno grande fi-ducia nella scrittura e nella letteratura La sentono lon-tana dalla realtagrave in qualche modo falsa Anche la scrit-trice Olivia ha qualche imprevisto cedimento E leiIn una scena del film commentando a voce alta qua-si per sfida la pagina di un romanzo pubblicato da Olivia lo studente Antoine le rimprovera lrsquouso di un aggettivo Gli pare la dimostrazione della distanza di lei dalle cose di cui scrive E drsquoaltra parte egrave convinto che non sia possibile scrivere qualcosa che non si conosce Olivia difende lrsquoaggettivo e seacute stessa vuole dimostrargli che lo scrittore puograve ndash anche laquoper procuraraquo ndash scrivere di tutto grazie alla propria sensibilitagrave Io pur amando la letteratura mi sento provocato da entrambe le po-sizioni Questo film mi ha costretto a pormi doman-de impegnative sul lavoro che faccio sulla distanza fra il creatore di unrsquoopera e la materia di quellrsquoopera sulle scelte tecniche sul rischio di strumentalizzare il racconto i personaggi a volte anche gli attori

Per questo sul set lascia spazio allrsquoimprovvisazionePiugrave che scrivere tutto in sceneggiatura e poi fare le pulci al testo quando giro preferisco ascoltare gli

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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I consigli del linguista e professore Luca Serianni ai maturandi laquoLa prima mezzrsquoora va dedicata alla scaletta

serve a organizzare il discorso per puntiraquo

Ilaria Venturi

Serianni laquoPer la maturitagrave non fate il tototema e leggete i giornaliraquolaquola Repubblicaraquo 12 giugno 2018

scorso anno Eco lrsquoanno prima e Magris nel 2013 Puograve dare qualche indicazioneConsiglierei di non inseguire questa caccia allrsquoautore o allrsquoargomento che potrebbe uscire non ci si pren-de e non serve Lo spirito della prova egrave verificare le capacitagrave del candidato nel commentare un testo Conta il senso critico e quello che si egrave imparato ne-gli anni di scuola La traccia suggerisce un percorso in cui si deve far valere la propria maturitagrave intellet-tuale e padronanza linguistica

Come prepararsiLeggendo editoriali di giornali e riviste come laquoLi-mesraquo o laquoInternazionaleraquo su temi ampi di geopoli-tica questioni etiche e sociali Non egrave mai accaduto che escano temi sullrsquoattualitagrave politica piugrave stretta ma si dia unrsquoocchiata al mondo

E come si affronta la prova scrittaAlmeno la prima mezzrsquoora prima di scegliere lrsquoar-gomento e di mettersi a scrivere va dedicata alla scaletta serve a organizzare il discorso per punti Altri venti minuti vanno tenuti alla fine per rileg-gere il testo Questo per evitare errori ortografici ma anche per vedere se funziona Una buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a

Maturitagrave meno dieci giorni Le tracce del tema sono giagrave state decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso Nel frattempo crsquoegrave stato il cambio ai vertici in viale Trastevere ma nulla fa presagire che il neoministro Marco Bussetti voglia metterci mano laquoPenso che non le cambieragrave anche solo per ragioni di temporaquo osserva Luca Serianni profes-sore di storia della lingua italiana alla Sapienza Il linguista tra i piugrave autorevoli in Italia ha guidato per il Miur la task force sullrsquoitaliano ha cambiato le modalitagrave del tema svolto ieri dai candidati allrsquoesame di terza media E ha pronte le nuove linee guida per la maturitagrave 2019

Professore il cambio di governo potrebbe influire sulle tracce scelte sotto il dicastero di Valeria Fedeli anche solo rispetto a temi caldi come lrsquoimmigrazione o lrsquoEuropaLa politica non entra nella maturitagrave non egrave mai suc-cesso e difficilmente una traccia risente del colore politico del governo I commissari non si lasciano condizionare E gli studenti devono preoccuparsi di fare un discorso sensato che mostri le loro capacitagrave di saper guardare oltre

Il tototema impazza Negli ultimi dieci anni Montale egrave laquouscitoraquo tre volte ma quello che piugrave temono i maturandi egrave un autore fuori dal programma come fu per Caproni lo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

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Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Pensa che il ministro accoglieragrave i suggerimenti e che si continui il lavoro sul fronte dellrsquoemergenza giovani che non sanno lrsquoitalianoAuspico che ne tenga conto E che continui lo sforzo nellrsquoeducazione linguistica dei ragazzi Esprimersi e capire quello che si legge mette al riparo dalle fake news e dallrsquoincapacitagrave di distinguere tra propaganda e buona informazione La lingua ha a che fare con i diritti di cittadinanza

Un augurio ai maturandiLrsquoansia egrave fisiologica lrsquoesame egrave ancora un rito di passaggio ma andragrave bene Piuttosto fate una scel-ta per lrsquouniversitagrave o il lavoro fondata sulle vostre propensioni

sintetizzare in un titolo ogni paragrafo Infine saragrave banale ma il tema va scritto in bella grafia e non in stampatello

Ma come saragrave il tema della maturitagrave 2019 secondo le linee guida che presenterete al nuovo ministroNon proponiamo uno stravolgimento ma solo che la prova serva a valutare di piugrave la capacitagrave di com-prensione del testo suggerendo brani anche di prosa e non solo letterari Altra indicazione egrave sugli autori non solo del Novecento ma dallrsquoUnitagrave drsquoItalia in avanti Verga per esempio Infine si suggerisce di ridurre i documenti in appoggio al saggio argomen-tativo altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito criticoraquo

laquoUna buona tecnica egrave lrsquoautoriassunto mettendosi nei panni di un altro che lo legge ha una logica il mio discorso riesco a sintetizzare in un titolo ogni paragraforaquo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Raccontano vicende ambientate durante la guerra civile spagnola e il fascismo italiano Ma quello di Helena Janeczek ha unrsquoaltra particolaritagrave narra la storia di una donna eccezionale Gerda Taro la fo-tografa giovane e ribelle che amava Robert CapaI quattrocento Amici della domenica e gli altri giu-rati dai lettori forti agli Istituti italiani di cultura hanno votato in 576 su 660 aventi diritto Cosigrave la serata di casa Bellonci ripresa da una diretta stre-aming imbarazzante per le continue interruzioni egrave andata secondo i pronostici decretando nellrsquoanno del metoo unrsquoedizione del premio tutta al femmi-nile Una partecipazione di donne come non era mai successo in passato sei donne su dodici candidati Donne che raccontano altre donne mettendo al cen-tro della narrazione figure femminili atipiche mai stereotipate giovani controcorrente intellettuali illuminate madri rancorose e deluse come quella raccontata da Lia Levi Che la scrittrice di Questa sera egrave giagrave domani allrsquoetagrave di ottantasei anni abbia conquistato la giuria di post-millennial dello Strega giovani proponendo le vicende di una famiglia ebrea nellrsquoItalia delle leggi razziali egrave stata una sorpresa Non stupisce invece la prestazione di Helena Janec-zek fin dallrsquoinizio tra i favoriti Alla vigilia di questa semifinale La ragazza con la Leica era il titolo piugrave evocato nel totoStrega Il libro ha giagrave vinto il premio

Tre donne su cinque alla finale del premio Strega Helena Janeczek Sandra Petrignani e Lia Levi Con

loro Marco Balzano e Carlo DrsquoAmicis

Rosa Strega la cinquina delle donne

Raffaella De Santis

laquola Repubblicaraquo 14 giugno 2018

Le donne dominano la cinquina del premio Strega sono tre su cinque finalisti Per tredici voti di scarto sul secondo il podio egrave di Helena Janeczek che con 256 voti al suo La ragazza con la Leica (Guanda) si assicura la guida della cinquina Secondo posto per Marco Balzano Io resto qui (Einaudi) ha capitaliz-zato 243 voti Grande gara quella di Sandra Petri-gnani che con un libro atipico un saggio romanzato che racconta la vita di Natalia Ginzburg egrave terza e porta un piccolo editore Neri Pozza sul podio (La corsara 200 voti) Quarta Lia Levi con Questa sera egrave giagrave domani (eo 173 voti) quinto Carlo DrsquoA-micis (Il gioco Mondadori 151 voti) Prima degli esclusi Francesca Melandri dunque Rizzoli egrave fuo-ri dalla gara per soli due voti (Sangue giusto 149 voti) Dentro la rosa dei finalisti ci sono due piccoli marchi eo e Neri Pozza e giagrave questa egrave una piccola rivoluzioneEgrave stata una cinquina alla vigilia molto movimentata soprattutto per il gruppo Mondadori Detta in poche parole lrsquoeditor della narrativa italiana Mondadori Carlo Carabba (Come un giovane uomo Marsilio) si pensava potesse far fuori lrsquoautore mondadoriano Carlo DrsquoAmicis Non egrave andata cosigrave Gli equilibri sono stati ristabiliti Carabba si egrave fermato a 103 voti togliendo dallrsquoimbarazzo Segrate Altra nota-zione i libri di questrsquoanno hanno unrsquoanima storica

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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laquoDonne che raccontano altre donne mettendo al centro della narrazione figure femminili atipicheraquo

affamata di realtagrave La storia prima di tutto Nella rosa dei dodici candidati crsquoerano molti romanzi che attingevano a storie vere affondando nella memoria del nostro paese il Sud Tirolo negli anni del fasci-smo di Balzano la guerra civile spagnola di Janec-zek lrsquoEtiopia coloniale di Francesca Melandri lrsquoIta- lia fascista e antifascista Egrave il passato che irrompe nellrsquoeterno presente dei social come monito e invi-to a guardare avanti non dimenticando cosa abbia-mo lasciato alle spalle Egrave vero questa edizione non egrave stata accompagnata da grandi fanfare ma ha un indiscutibile tratto politico e sociale che forse altre annate non avevanoMentre fuori dal recinto letterario nella vita vera la politica torna a parlare un linguaggio pericolosa-mente xenofobo gli scrittori sembrano voler guar-dare al passato per orientarsi sul presente Ieri a casa Bellonci egrave arrivato anche Dario Franceschini in ve-ste di Amico della domenica e non piugrave di ministro laquoMi sento liberoraquo ha detto laquoma un porsquo preoccupatoraquo E non si riferiva di certo alle sorti della letteratura italianaIl duello finale ndash percheacute non crsquoegrave Strega senza duello ndash saragrave tra Marco Balzano e Helena Janeczek cioegrave ancora una volta tra due major Einaudi (gruppo Mondadori) e Guanda (gruppo Gems) Nonostan-te sia il secondo grande gruppo editoriale italiano per Gems non saragrave facile strappare allo Struzzo la vittoria Einaudi ha vinto tre delle ultime quattro edizioni compresa lrsquoultima con Paolo Cognetti mentre per Gems sarebbe il primo alloro Ma un podio femminile alla Fondazione Bellonci che or-ganizza il premio forse farebbe comodo servirebbe a dimostrare che lo Strega non egrave un disco rotto un disco incantato sul solito ritornello

Bagutta e ora concorre al Campiello e ha intascato perfino un voto alternativo dello Strega off even-to parallelo alla gara ufficiale che ogni anno elegge il proprio vincitore Il traguardo perograve non egrave affatto scontato percheacute la finale del 5 luglio ha altre regole Ieri sera i giurati avevano la possibilitagrave di esprimere tre preferenze ma al Ninfeo di Villa Giulia avranno a disposizione solo un voto in genere piugrave soggetto ai condizionamenti delle cordate editoriali Le inco-gnite dipendono dai quaranta voti meno manovra-bili dei lettori forti e dai duecento voti degli Istituti italiani di cultura allrsquoesteroOgni annata Strega ha le sue particolaritagrave Questa si profila come unrsquoedizione non solo femminile ma

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Presa di posizione della scrittrice Lionel Shriver le case editrici vogliono le quote Hanif Kureishi

ribatte i bianchi hanno paura

La letteratura non conosce paritagravelaquoCorriere della Seraraquo 16 giugno 2018

Luigi Ippolito

Apriti cielo I social media si sono scatenati la scrittrice egrave stata crocifissa su twitter come una bie-ca razzista Articoli sono comparsi su siti e giornali mentre un premio letterario lrsquoha addirittura cacciata dalla giuria Piugrave in generale le veniva mossa lrsquoac-cusa di considerare lrsquoeccellenza letteraria e la diver-sitagrave come inconciliabili e di trascurare le difficoltagrave che gli autori appartenenti a minoranze incontrano nellrsquoessere pubblicatiLa scrittrice alla fine si egrave difesa tramite unrsquointervista a laquoThe Telegraphraquo il quotidiano conservatore Nella quale sostiene di essere stata laquodivertita e preoccupa-ta dalla lettera della Penguin percheacute mi egrave sembrato che mirassero a delle quote di diversitagrave Loro nega-no ma se miri a rispettare le proporzioni dei gruppi nel Regno Unito queste sono quote Siamo arrivati al punto in cui la diversitagrave egrave sacrosantaraquoQuella che perograve non poteva passare inosservata egrave la frase sul laquogay transessuale caraibicoraquo laquoHo uno stile che a volte egrave un porsquo iperbolicoraquo ha ammesso la scrit-trice laquoMa non crsquoera nulla di insultante verso i trans o i caraibici o i disabili Volevo solo prendere in giro la casa editriceraquoChi perograve non lrsquoha presa tanto alla leggera egrave Ha-nif Kureishi lrsquoautore anglopachistano di Il Bud-da delle periferie un mostro sacro della letteratura britannica Che in un articolo per laquoThe Guardianraquo

Egrave diventata in pochi giorni la polemica culturale dellrsquoanno dove ci si azzuffa su diversitagrave razzismo supremazia bianca e minoranze Il tutto nella piugrave che vivace repubblica delle lettere britannicaTutto egrave cominciato la scorsa settimana con un ar-ticolo pubblicato su laquoThe Spectatorraquo la rivista con-servatrice dalla scrittrice americana naturalizzata britannica Lionel Shriver lei egrave nota come lrsquoautrice di hellipe ora parliamo di Kevin da cui era stato tratto pure un film ma soprattutto egrave una che riesce a far parlare di seacute con i suoi interventi che fanno strame dei luoghi comuni e del politicamente correttoNellrsquoarticolo in questione se la prendeva con la casa editrice Penguin Random House un colosso della letteratura rea di aver annunciato che entro il 2025 i suoi autori laquoavrebbero riflettuto la societagrave britannica tenendo conto di etnia genere sessuali-tagrave mobilitagrave sociale e disabilitagraveraquo Lionel Shriver ha visto rosso e ha intinto la penna nel curaro laquoLa Penguinraquo ha scritto laquonon considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libri Possiamo dedurne che se un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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conservatori dovranno ingoiare il fatto che il vero talento egrave stato trascurato e scoraggiato da coloro che dominano la cultura La loro stupiditagrave e il suo-no del loro patetico piagnucolare sarebbe diverten-te se non fosse tragicoraquo La Shriver egrave servita Per il momento

laquoSe un agente sottopone il manoscritto di un gay transessuale caraibico che ha abbandonato la scuola a sette anni e va in giro su una carrozzella per disabili verragrave pubblicato anche se questo manoscritto egrave unrsquoincoerente e noiosa pila di carta riciclataraquo

ha salutato come una buona notizia il fatto che la laquorazza padronaraquo stia diventando ansiosa Kurei-shi ha definito la politica della Penguin laquosaggia e coraggiosaraquo percheacute gli uomini bianchi usciti da Oxford e Cambridge laquoe i loro serviraquo hanno go-duto per secoli di una discriminazione positiva laquoI

laquoLa Penguin non considera piugrave la sua ragion drsquoessere come lrsquoacquisizione e la diffusione di buoni libriraquo

copy Andrew Crowley

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il racconto iperletterario dal lessico appiccicoso e stizzoso dello scrittore Omar Di Monopoli

laquoIl Foglioraquo 16-17 giugno 2018

Tra stizzosi coaguli di mosche e laquoocchi topeschiraquo il disastro della letteratura che scrive in iperstile per farsi notare un porsquo

Alfonso Berardinelli

Quello laquostizzoso coagulo di moscheraquohellip Egrave possibile Io credevo che un coagulo una coagulazione fosse qualcosa che accade che si realizza solo per liqui-di organici come il latte o il sangue cioegrave quando crsquoegrave materia senza vuoti ma tra una mosca e lrsquoaltra per quanto in combutta teppisticamente aggressiva ci saranno pure dei vuoti degli spazi drsquoariahellip No niente spazi nessun vuoto Lrsquoautore ha lrsquohorror va-cui Mette le sue mani subito in pasta crea una pasta collosa che deve appiccicarsi al lettore in modo che non se la scolli piugrave di dossoSe non ci fosse stato un soccorrevole redattore a confezionare lrsquoindispensabile riassunto della faccen-da fra titolo sopratitolo e sottotitolo del cosiddetto racconto si capirebbe poco In scena egrave una laquocoriacea vecchinaraquo di nome Pietra ci viene spiegato che si muove tra le rovine delle acciaierie Italsider di Ta-ranto come in uno scenario apocalittico Il titolo egrave Pietra regina di un futuro barbaricoMa ecco il secondo capoverso laquoPietra sguscian-do agile dalla foresta di detriti abbandonati si levograve allrsquoimpiedi ed espirograve bruscamente lrsquoaria con la bocca prima di sollevare il bordo della propria kefiah strinata appesa al collo Si incappucciograve sino a lasciare scoperti solo gli scuri occhi topeschi e strizzograve piano le palpe-bre Il resto del suo corpicino minuto ancora aitante nonostante lrsquoetagrave non piugrave gagliarda era fasciato da uno

Lrsquointeressante e per me utilissimo numero 18 del supplemento laquoOrizzontiraquo del laquoCorriere della Seraraquo (Idee per il futuro) si apre ahimegrave con un racconto Provo a leggerlo e mi chiedo che cosa sto leggendo Egrave un testo iperletterario linguisticamente conge-stionato fino allrsquoinverosimile una di quelle varie e inutili caricature di stile laquoalla Gaddaraquo che si sforzano di far credere subito laquoqui letteraturaraquo a chi non sa che cosrsquoegrave e cosrsquoegrave stata letteratura Eppure lrsquoautore del racconto egrave Omar Di Monopoli un autore Adelphi casa editrice la cui tradizione avrebbe dovuto far ca-pire qualcosa di letteraturaEcco il primo capoverso laquoUno stizzoso coagulo di mosche andava addensandosi nellrsquoaria torbida e ra-dioattiva Scure nubi in grisaglia gonfie come di-rigibili erano ormeggiate alle buie strie conoidali delle ciminiere in disuso che crestavano lrsquoorizzonte mentre giganteschi rottami di pescherecci e sotto-marini impuntivano lrsquoarenile scosceso come carcasse di creature leggendarie che le profonditagrave ormai aci-de e cancerose dellrsquooceano avevano risputatoraquoAccidenti che stile Caro Omar Di Monopoli piugrave di cosigrave si muore Lei ce lrsquoha messa tutta Che den-sitagrave di materia che evidenze fisiche che percezione visionaria che accumulo lessicale che aggettivazio-ne che similitudini che incipit mozzafiato subito in medias res proprio in mezzo alle cose e che cosehellip

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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inconsapevole Se questo egrave vero qual egrave il rimedio Il rimedio (pensa qualcuno) egrave puntare tutto sullo stile in modo maniacale caricaturale immaginan-do che piugrave si caricano gli effetti di sorpresa piugrave si elettrizza piugrave si condisce piugrave si aggiungono aromi e fetori spezie e droghe e piugrave crsquoegrave letteratura Piugrave si egrave creativi originali inconfondibili e infine premiabili come laquofenomeni stilisticiraquo E dato che la critica let-teraria egrave in disuso nessuno la vuole fare e nessuno la sta a sentire non restano che i linguisti Bisogna im-pressionare i linguisti Egrave vero che di solito capiscono poco di letteratura e non oserebbero mai dare un giudizio di valore dato che si sentono scienziati ava-lutativi come si deve Ma almeno si dagrave lavoro a loro li si impegna a schedare gli usi linguistici inusitati Se la lingua italiana egrave assediata da un lato dallrsquoingle-se e dallrsquoaltro dal ritorno delle parlate locali e dialet-tali se lo stile egrave assente bisogna rimediare scrivendo in stile piugrave che in lingua O meglio in quellrsquoiperstile che fa in seacute stesso pubblicitagrave a seacute stesso Percheacute se non ti metti in maschera nessuno ti riconosce

strato di stracci ragnati e bisunti per limitare al meno possibile il contatto della pelle con la densitagrave di ben-zene e anidride solforosa dellrsquoatmosfera Lontano laddove lo sguardo della donna scontornava lrsquoorlo del creato in una informe matassa di pinnacoli in-dustriali lrsquoenorme conglomerato di ciograve che una volta era stato il piugrave grande impianto siderurgico drsquoEuropa sembrava attenderla sinistro e sonnolentoraquoMi fermo qui percheacute altrimenti dovrei costringer-vi a impegolarvi nella lettura di un intero testo che non racconta molto ma piuttosto (quando non si tra-sforma in un articolo di denuncia) descrive pur di sfoggiare un lessico appiccicoso e stizzoso come un laquocoagulo di moscheraquoA parte la personale esperienza di lettore che apre un giornale e incontra questo capolavoro di lette-rarietagrave al quadrato crsquoegrave una considerazione da fare Comincia a circolare e a imporsi lrsquoidea che forse la massa di narrativa italiana con cui hanno a che fare gli editori grandi e minimi egrave priva di stile e lo stes-so uso della lingua italiana appare letterariamente

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Un bestiario ricco di aneddoti e curiositagrave egrave Questione di virgole Un uso adeguato e virtuoso di virgole e

punti e virgole egrave la spia di una pace interiore

laquola Letturaraquo del laquoCorriere della Seraraquo 17 giugno 2018

Senza una virgola fuori posto

Alessandro Piperno

queste due categorie professionali) Gli devo la sco-perta imperdonabilmente tardiva di alcuni racconti di John Cheever uno scrittore meraviglioso E ora anche la compilazione di questo incantevole infor-matissimo manualetto sulla punteggiatura Questio-ne di virgole Punteggiare rapido e accorto (Laterza) laquoAl termine del percorsoraquo spera Luccone laquoscrivere-te con un porsquo meno virgole e qualche punto e virgola in piugraveraquoSi racconta che una sera Bassani appena rientrato a Ferrara da Milano fece dietrofront per tornare in casa editrice a ripulire il suo Airone da una virgola malandrina lo aveva perseguitato per tutto il viag-gio Storia di ordinaria monomania flaubertianaSe la vita del giovane scrittore plana sui cieli burra-scosi della cosmologia e della vanagloria lrsquoesisten-za del narratore attempato si consuma nel tepore di una routine laboriosa e instancabile Lo stile egrave il suo polmone drsquoacciaio e le pause tra un respiro e lrsquoaltro sono scandite dal ritmo suadente o convulso dellrsquointerpunzione Che ne sarebbe di Ceacuteline senza i rabbiosi tre punti Di Nabokov senza le parentesi colme di preziosa profumata mercanzia Di Gadda senza i pedanti insistiti due punti

Luccone egrave di un laicismo encomiabile Il suo re-lativismo vacilla solo di fronte ad alcuni postulati

Ah mesta vita del redattore editorialePassa mesi chino sulle bozze o almeno dovrebbe farlo Armato di metodo pazienza acribia mati-te colorate e la cara vecchia gomma da cancellare esprime la sua fedeltagrave alla causa nella furia fredda con cui si accanisce su distrazioni e scorciatoie corri-ve Con il tempo impara ad alternare riguardo a so-spetto cautela a improntitudine piedi per terra a voli pindarici In un mondo piugrave elegante del nostro il redattore editoriale ndash lrsquoultima ruota del carro ndash go-drebbe del potere dellrsquoautonomia e del credito di un amministratore delegato o di un maicirctre agrave penserUn discorso analogo vale per i traduttoriNe ho incontrati di cosigrave superciliosi da ingaggiare lotte senza quartiere con testi cocciutamente refrat-tari alla trasposizione inter-linguisticaTienilo a mente caro scrittore non aspettarti dal-la vita giudici piugrave assennati e scrupolosi critici piugrave sensibili alle sfumature lettori piugrave devoti dei tuoi redattori e dei tuoi traduttori Ti inizieranno al gu-sto euforizzante di lavorare con chi egrave privo di pre-giudizi ideologici con chi se ne sbatte di estetiche autoriali o generalizzazioni critiche con chi si affida al gusto al senno allrsquoorecchio

Leonardo G Luccone egrave traduttore e editor (ai tem-pi di Giulio Einaudi non crsquoera quasi distinzione tra

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo

ndash Valeacutery intendo ndash se non avesse avuto meglio da fare Nemico dei discorsi vaghi generici campati in aria credeva solo nella forza ordinatrice della sintas-si nella sua capacitagrave suggestiva e potenza retorica Non crsquoegrave sintassi senza punteggiatura laquoTutto ciograve che divide per unire egrave punteggiaturaraquo dice Luccone A cominciare dal famoso punto a capo che in Lrsquoedu-cazione sentimentale separa laquoviaggiograveraquo da laquoconobbe la malinconia dei piroscafiraquo unrsquoellissi che esprime lrsquoinutile faticoso peregrinare di Frederic Moreau noncheacute il disincanto senile del suo creatore

Luccone denuncia la laquotremarella da assenza di vir-goleraquo che affligge anche stilisti di genio come Calvi-no e Pavese inducendoli a errori imperdonabili Egrave indubbio che lrsquohorror vacui puograve spingerti a ingolfa-re la prosa di segnetti pleonastici Per scrivere cose buone pare suggerire Luccone occorre fidarsi di seacute e del lettoreUna punteggiatura adeguata egrave spia della pace inte-riore di un buon narratore di una raggiunta con-sapevolezza artistica Ho frequentato molte meno grammatiche di quanto con tutta evidenza non ab-bia fatto Luccone Per temperamento sono attratto piugrave dalla prassi che dalla teoria Ma tale ignoranza non fa che incrementare il mio stupore al cospetto delle mille fattispecie accumulate in questo manua-le suffragate da bizzeffe di esempi gustosi le virgole cannibali le virgole che collegano le frasi le virgole per le enumerazioni le virgole con le interiezioni o con il gerundio le virgole prima delle congiunzioni e chi piugrave ne ha piugrave ne mettahellipLeggendo non facevo che ripetermi laquoGiagrave egrave proprio cosigraveraquo oppure laquoah ecco percheacuteraquo Leggendo mi sen-tivo meno solo meno stupido meno alienato Leg-gendo mi sembrava di capire che allrsquoorigine dellrsquou-niverso non crsquoegrave mica il Verbo bensigrave una Virgola meditata e al posto giusto

laquoA me pazzi e stilisti sono sempre piaciuti ndash qui ne porto tanti a modello ndash perograve voglio che ci sia un solco entro cui stare la maggior parte del temporaquo Le regole sono regole lrsquoabitudine di mettere una virgola tra soggetto e predicato (cosigrave in voga tra i miei studenti) egrave un errore che non merita eccezioni deroghe e per caritagrave nessuna indulgenza Ciograve detto la punteggiatura egrave efficace se aspira allrsquoonnipotenza e allrsquoinvisibilitagrave come Jahvegrave se si mette al servizio della singolare idea di prosa che ogni autore coltiva che ogni autore dovrebbe coltivare laquoLa punteggia-tura egrave espressivitagrave La vostra punteggiatura siete voiraquo ci incoraggia Luccone Il bestiario da lui allestito egrave ricco e variegato cosigrave come ricchi e variegati sono gli esempi virtuosi che affastella con un gusto per le tassonomie a dir poco entusiastaNon egrave un caso che in questo viaggio nel mare aperto della punteggiatura Luccone affidi a Valeacutery il ruolo di nocchiero Che meraviglioso editor sarebbe stato

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Intervista al professore Lorenzo Tomasin su scuola tecnologia letteratura Troppi libri creati dagli

editor per compiacere un certo pubblico

I romanzi addomesticati percheacute scritti dagli editorlaquoil Giornaleraquo 19 giugno 2018

Eleonora Barbieri

Percheacute improprioAnche la cultura umanistica condivide aspetti di quella scientifica e ha una dignitagrave scientifica Un buon lettore filologo linguista o umanista non puograve che avere una mentalitagrave scientifica Non crsquoegrave opposi-zione sono complementari

E percheacute pericolosoPercheacute la scuola serve a dare una impostazione scientifica che non significa laquopraticaraquo o laquodi applica-zione concreta immediataraquo La pratica viene dopo Legata a questa tendenza crsquoegrave quella della scuola a preoccuparsi di fornire competenze anzicheacute cono-scenze cioegrave ad anteporre le nozioni pratiche e spen-dibili Ma se lrsquoobiettivo della scuola egrave questo siamo fuori strada

Lrsquoobiettivo qual egraveIn riferimento allrsquoesame di maturitagrave mostrare ap-punto una maturitagrave intellettuale e civile un livello minimo di capacitagrave di guardarsi intorno e capire la realtagrave senza essere schiacciati da pregiudizi e idee preconfezionate

Piugrave in generalePrepararsi a quella grande sfida che Erwin Panof-sky ha definito cosigrave laquoLrsquoumanista egrave colui che nega

laquoUna suggestione che potrebbe avere presa su mol-te persone e molti studenti egrave lrsquoidea che la cultura tecnologica si sia ritagliata uno spazio maggiore nel panorama mentale del presente e che possa rappre-sentare una alternativa a un modello culturale che egrave quello presentato tradizionalmente dalla scuola ba-sato sulla interazione fra cultura umanistica e scienti-ficaraquo Lorenzo Tomasin insegna filologia romanza e storia della lingua italiana allrsquouniversitagrave di Losanna egrave anche nella giuria del premio Campiello e di recen-te in occasione della proclamazione della cinquina finalista ha pronunciato un discorso ben poco acco-modante in cui ha denunciato la crisi del romanzo italiano Alla vigilia degli esami di maturitagrave Toma-sin riflette sul rapporto fra cultura tecnologica e cul-tura umanistica un rapporto al centro del suo saggio Lrsquoimpronta digitale (Carocci) e a proposito del qua-le la sua posizione egrave chiara laquoSono preoccupato per lrsquoinvadenza dellrsquoapproccio tecnologico nel contesto culturale Ma non percheacute la tecnologia debba essere rifiutata o esclusa dal percorso di studiraquo

Professor Tomasin percheacute egrave preoccupato quindiPer la confusione che avviene spesso fra cultura scientifica e tecnologica Sono considerate una specie di aggregato unico e opposto al laquobloccoraquo umanistico Uno schema improprio pericoloso e molto diffuso

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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laquoChe senso ha navigare se non sai nuotareraquo

sente indenne da queste critiche vada pure avanti a fare quello che fa

Magari lei da critico e da linguista tende a vedere solo i problemiEh ma a che cosa servono altrimenti gli umanisti questi inutili letterati

Quei rischi che corre la cultura li corre anche la lette-raturaIn questa industrializzazione massiva della letteratu-ra sembra che i romanzi siano prodotti a getto conti-nuo come oggetti di consumo simili a tutti gli altri

I libri di consumo sono sempre esistitiSigrave perograve le proporzioni stanno mutando Crsquoegrave una allu-vione quantitativa E se la letteratura di bassa qualitagrave egrave sempre esistita una delle funzioni dei critici egrave sem-pre stata di mettere in guardia da essa Se un roman-zo egrave scritto male egrave scritto male Ma crsquoegrave di peggio

Che cosa crsquoegrave di peggioA volte i romanzi sembrano scritti dagli editor sono addomesticati per piacere a un certo pubblico che lrsquoeditor ha deciso di raggiungere Un fenomeno di appiattimento preoccupante

Solo in ItaliaEgrave diffuso ovunque Uno specifico dellrsquoItalia egrave che sia un paese in crisi per molte ragioni e che stenta a trovare un suo ruolo e una direzione

La crisi si riflette nella letteraturaNon voglio dire che sia automatico per qualsiasi pa-ese Ma egrave evidente che la crisi riguarda tanti aspetti della societagrave italiana e non egrave strano che riguardi an-che la letteratura che forse da questo punto di vista ha un porsquo perso la bussola

lrsquoautoritagrave ma rispetta la tradizioneraquo Solo questo giustificherebbe cinque anni di latino greco e altre materie considerate laquoinutiliraquohellip

Le lingue classichehellipSono tuttrsquoaltro che morte il latino innanzitutto E poi da linguista dico che non crsquoegrave mai una lingua di troppo

Secondo lei la preparazione media degli studenti come egrave cambiata negli ultimi venti-trentrsquoanniQuando si fanno dei test ogni volta si hanno brutte sorprese Sembra che sappiano sempre di meno ma forse dipende dal fatto che acquisiscono e organiz-zano le conoscenze in modo diverso Quello che conta perograve non egrave la quantitagrave di nozioni nella testa bensigrave la capacitagrave di ottenerle in un certo modo

In che sensoSono preoccupato che a fronte di nuovi strumen-ti qualcuno stia perdendo quelli vecchi Diciamo che oggi siamo tutti bravissimi a navigare ma non egrave che qualcuno ha disimparato a nuotare E ancora che senso ha navigare se non sai nuotare che cosa rischi

Sono queste idee ad averla spinta a un giudizio cosigrave cri-tico sul romanzo italianoIn queste settimane mi hanno contattato in molti anche scrittori mostrando frustrazione e amarezza

Per che cosa Per lo stato della letteratura italianaMi hanno detto stai dicendo che siamo tutti inca-paci ma il tuo egrave un giudizio complessivo negativo che non discrimina abbastanza Qualcuno ha lrsquoim-pressione di essere stato preso nel mucchio si ritie-ne diverso

Che cosa rispondeChe se si chiama critica serve a criticare Egrave suo compito esercitare una funzione anche fastidiosa di invito a una presa di coscienza Se qualcuno si

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Sul bonus cultura e sul triste primato italiano un giovane su quattro non studia e non lavora LrsquoItalia

ha anche la maglia nera europea della lettura

laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Scontro sul bonus cultura ai diciottenni Il ministro laquoResta ma va correttoraquo

Paolo Conti

arte storia e archeologia Non egrave un caso se in diverse situazioni i soldi del bonus siano stati spesi per feste a base di alcol o usi similiraquoIl bonus cultura egrave comunque diventato un caso po-litico Lrsquoex premier Matteo Renzi ha lanciato un appello per laquofirmare la petizione su changeorg che chiede di non tagliare la 18app La prima propo-sta di questo governo egrave stata tagliare sulla culturaraquo Dopo il chiarimento di Bonisoli Filippo Sensi del Pd ha commentato laquoNonostante le argomentazioni confuse alla fine il ministro fa dietrofront e si im-pegna a mantenere il bonus cultura 18app una vit-toria per la mobilitazione dei diciottenni e del Pdraquo Controreplica del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca laquoGli unici confusi sembrano gli esponenti Pd che dopo aver rischiato di compro-mettere il bonus 18app per questrsquoanno a causa di grossolani errori del precedente governo cercano di nascondere la loro incompetenza con accuse in-sensateraquo Il riferimento egrave al Consiglio di Stato che lunedigrave ha chiesto laquouna norma legittimante di rango primarioraquo una legge per estendere il bonus a chi compiragrave diciotto anni nel 2018 e 2019

FedercultureSignificativa la posizione di Andrea Cancellato pre-sidente di Federculture laquoSiamo stati fin dallrsquoinizio

Il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli fa chiarezza sul futuro della 18app ovvero il bonus cul-tura da cinquecento euro per i giovani (duecento mi-lioni di euro lrsquoanno) strumento da lui aspramente cri-ticato nella recente intervista al laquoCorriere della Seraraquo Il bonus resta ma una commissione individueragrave quei punti che per il neoministro sono molto deboli Ha spiegato ieri Bonisoli laquoI fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001 Nel farlo abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi per ri-mediare agli errori fatti in passato e preparare un pro-gramma strutturale per la promozione del consumo culturale che assoceragrave progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali a partire dal 2020raquo Quali corretti-vi e quando laquoLo chiederemo a una commissione di esperti che si metteragrave subito al lavoro per individua-re i punti deboli del sistema partendo dallrsquoanalisi di come i fondi sono stati utilizzatiraquo

La polemica politicaIl ministro non ha risparmiato toni polemici laquoOggi il bonus non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere lrsquointeresse dei nostri ragaz-zi verso letteratura teatro cinema musica danza

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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anni fa fu varata la cosiddetta laquo18appraquo che con-sentiva ai diciottenni di spendere fino a 500 euro in teatro musica musei e libri Il risultato egrave stato particolarmente rilevante per i libri aiutando anche le famiglie piugrave disagiate a sostenere gli studi dei fi-gli Quasi seicentomila diciottenni hanno utilizzato questa occasione di arricchimento culturale per una spesa complessiva di 163 milioni di euro nel solo 2017 per lrsquo80 in libri Un sostegno importante per il nostro settore attraverso la domanda e senza prov-videnze agli operatori Qualche giorno fa avevamo letto nella sua intervista al laquoCorriere della Seraraquo del-la sua perplessitagrave sulla 18app percheacute laquoegrave meglio far venire la fame di cultura ai giovani rinunciando a un paio di scarperaquoApprendiamo ora che lei intende confermare il provvedimento seppur con qualche correttivo esprimendo la volontagrave di investire fortemente nella promozione della lettura dei giovani Ne siamo assai contenti Non solo percheacute la misura egrave stata apprez-zata da molte persone che lavorano nellrsquoeditoria e nelle librerie italiane come pure da bibliotecari in-segnanti genitori Pensiamo proprio a quei giovani a cui la 18app egrave destinata e a cui lei vuol far veni-re laquofame di culturaraquo Idea giusta percheacute la cultura consente di fare nella vita scelte piugrave consapevoli e se questo vale per tutti a maggior ragione vale a di-ciotto anni quando un giovane si trova a fare scelte fondamentali per il suo futuro La fame di cultura perograve non si crea dal nulla Chi non ha a casa libri ndash ad esempio ndash piugrave difficilmente ne sentiragrave il bisogno Egrave anche per questo che da molti anni gli scrittori piugrave attenti e impegnati vanno a presentare i loro li-bri nelle periferie e nelle cittagrave sprovviste di librerie o biblioteche La fame di libri si crea portando i libri dove non ci sono creando occasioni di incontro e di scambio Siamo certi che questo lei lo sa percheacute vale anche per lrsquoarte il design lo spettacolo settori su cui nella sua intervista dichiara di voler puntare Stimolare la domanda puograve far scoccare quella cu-riositagrave a 360 gradi che egrave alla base della buona cul-tura E come si dice lrsquoappetito vien mangiandohellip

fra i pochi sostenitori del bonus cultura contesta-to dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura e anche oggi ribadiamo la necessitagrave di forme di incentivo del consumo culturale soprat-tutto dei giovani Si tratta di valutare se la 18app e lrsquoinvestimento pari a oltre duecento milioni di euro abbia raggiunto lrsquoobiettivo e insieme se altre ope-razioni con pari impegno economico non possano raggiungere risultati migliori e piugrave incisiviraquo

Alessandro e Giuseppe Laterza laquoEgrave stato usato da sei-centomila giovani Serve a far venire la fame di sapereraquo laquoCorriere della Seraraquo 20 giugno 2018

Caro ministro dei Beni culturaligli ultimi dati Eurostat confermano il triste primato del nostro paese nella quota dei Neet un giovane italiano su quattro (cioegrave il 25) non studia e non la-vora In Olanda la quota egrave del 3 in Germania del 5 in Francia dellrsquo8 la media europea egrave del 14 Se mettiamo a confronto questi dati con i consumi culturali e in particolare con i dati sulla lettura dei libri troviamo una impressionante corrispondenza Nei paesi in cui si legge di piugrave i giovani lavorano di piugrave lrsquoItalia ha anche la maglia nera europea della lettura E non egrave un problema solo dei libri che anzi sono uno dei piugrave diffusi consumi culturali degli ita-liani nel nostro paese ci sono piugrave lettori di libri che appassionati di calcio E neanche un problema solo dei giovani secondo i dati Istat i giovani dai 15 ai 35 anni leggono molto di piugrave dei genitori e dei nonniIl problema egrave di sistema da molti anni in Italia si investe poco in cultura nonostante tutti i dati mo-strino che la conoscenza egrave il principale lievito dello sviluppo economico e della mobilitagrave sociale Quel poco che si fa viene poi puntualmente disfatto Il problema egrave dunque la miopia della nostra classe di-rigente congiunta allrsquoinstabilitagrave politica per cui ogni nuovo governo ha lrsquoirresistibile tentazione di disfare anche le cose buone che ha fatto il precedente Due

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Esame di maturitagrave cosa funziona e cosa non va cosa andrebbe modificato Una riflessione di Giunta

allrsquoindomani delle prove scritte

laquoInternazionaleraquo 20 giugno 2018

Sulle tracce della maturitagrave

Claudio Giunta

il calendario egrave folto) In linea di massima hanno ragioneSono laquouscitiraquo Giorgio Bassani la cooperazione in-ternazionale il principio di uguaglianza formale e sostanziale un percorso di testi su laquoI diversi volti della solitudine nellrsquoarte e nella letteraturaraquo Tracce solo tracce di Aldo Moro nel tema sulla coopera-zione e di Pirandello nel tema sulla solitudineNel brano tratto da Il giardino dei Finzi-Contini non pochi studenti avranno avuto difficoltagrave intanto con il lessico laquolonganimitagraveraquo laquoimpettitoraquo laquointimarmiraquo non sono parole di cui tutti conoscano il significato ndash ma per fortuna non si chiede di parafrasarle e del resto crsquoegrave a soccorrere il vocabolario Le domande fatte in relazione al brano mi paiono molto sensa-te la richiesta di laquoriassumere sinteticamenteraquo lrsquoavrei precisata meglio indicando il numero delle righe e tenendolo basso (5-7 diciamo) per evitare sbrodo-lamenti Bene il restoLa parte di laquoInterpretazione complessiva e approfon-dimentiraquo egrave la piugrave pericolosa ma la colpa egrave di chi ha scelto la traccia Mi aspetto un diluvio di pensierini accorati sulla discriminazione e lrsquoemarginazione con laquoriferimentiraquo non laquoa opere letterarie che conosciraquo (ben poche se ne conoscono a diciottrsquoanni) ma alla cronaca allrsquoesperienza filtrata ndash spesso malamente ndash dai mezzi di informazione I migranti la solidarietagrave

Non sono mai stato del tutto convinto che lrsquoesame di Stato serva a qualcosa Sospetto che un esame che viene superato dal 995 percento dei candidati (que-sto il dato del 2017) non sia veramente un esame ma una di quelle cose fatte pro forma cioegrave retoricamen-te nelle quali lrsquoItalia egrave specialista Forse sarebbe piugrave utile inventarsi qualcosa di diverso un esame vero quindi con un numero maggiore di respinti oppure nessun esame e a una giusta selezione penseranno per chi ci andragrave le universitagrave (io sarei in astratto per questa seconda soluzione)Ciograve detto di fronte alle tracce della maturitagrave mi sento spesso un porsquo a disagio percheacute non sono si-curo che sarei in grado di svolgerle La prima rea-zione che ho egrave laquoPer fortuna non egrave toccato a meraquo Questrsquoanno secondo gli studenti intervistati al te-legiornale dovevano laquouscireraquo come al lotto Aldo Moro Luigi Pirandello Umberto Eco (laquoEco per-cheacute egrave appena mortoraquo diceva una ragazza sulla porta della scuola ma veramente sono passati due anni) E i migranti Gli studenti pensano che al ministero dellrsquoistruzione dellrsquouniversitagrave e della ricerca (Miur) vogliano farli riflettere soprattutto sul presente sollecitando buoni sentimenti e che abbiano chis-sagrave percheacute unrsquoattenzione quasi feticistica per gli anniversari (settantrsquoanni dalla Costituzione qua-ranta dal delitto Moro cinquanta dal Sessantotto

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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WantsBeyond all this the wish to be aloneHowever the sky grows dark with invitation cardsHowever we follow the printed directions of sexHowever the family is photographed under the flagstaffBeyond all this the wish to be alone

Beneath it all desire of oblivion runsDespite the artful tensions of the calendarThe life insurance the tabled fertility ritesThe costly aversion of the eyes from death ndashBeneath it all desire of oblivion runs

DesideriAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soliAnche se il cielo egrave oscurato dai biglietti drsquoinvitoAnche se seguiamo alla lettera le istruzioni per il sessoAnche se la famiglia si fa fotografare sotto la bandieraAl di lagrave di tutto questo il bisogno di essere soli

Al di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblioMalgrado le artificiose tensioni del calendarioLrsquoassicurazione sulla vita le tabelle coi riti di fertilitagraveGli occhi che a caro prezzo si distolgono dalla morte ndashAl di sotto di tutto corre il desiderio dellrsquooblio

Ma forse egrave proprio lrsquoidea di integrare delle poesie in un testo argomentativo a essere sbagliata (non parliamo dei quadri Ma percheacute mai) si finisce per mescolare riflessione ed emozioni dimostrazione ed evocazione concetti chiari e distinti a concetti sfocati ndash bellrsquoesercizio ma a riuscirci senza essere vacui o retorici bisogna essere proprio bravi molto piugrave bravi di quanto non siano e non debbano essere dei diciottenni

Avrei preferito una traccia che non desse luogo a questo tipo di retorica autoindulgente anche troppo diffusa tra gli adolescenti Qualcosa di piugrave asciuttoQuanto al laquosaggio breveraquo lrsquoho sempre trovato un esercizio difficilissimo Collegare insieme in unrsquoar-gomentazione sensata brani di autori sparsi nella letteratura nellrsquoarte nella storia del pensiero ri-chiede una forma mentis e una cultura fuori del comune Il rischio quando si egrave giovani e sprovve-duti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Stato Ma capisco che lo si faccia per insegnare agli studenti ad argomentare a costruire un discorso coerenteIl tema di questrsquoanno la solitudine egrave un bel tema un tema per persone mature Il brano tratto da De vita solitaria egrave acuto e suona ndash come non cagravepita spes-so almeno secondo me con il Petrarca prosatore ndash stranamente moderno Il brano di Pirandello cosigrave fuori contesto egrave molto difficile da capire (e a mio giudizio piugrave fumoso che profondo) mentre ho sem-pre trovato una poesia tremenda Ed egrave subito sera di Quasimodo Tremenda anche Alda Merini Meglio Emily Dickinson ovviamente ma qui non con una delle sue poesie migliori Gli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica ndash in senso deteriore ndash della poesia Sul tema della solitudine si poteva tro-vare di molto meglio con poco sforzo per esempio questa meraviglia di Philip Larkin (traduzione mia)

laquoGli esperti del Miur hanno proprio una visione scolastica della poesiaraquo

laquoIl rischio quando si egrave giovani e sprovveduti egrave giurare sulle parole dei maestri avallare le loro opinioni solo percheacute sono stampate sul foglio dellrsquoesame di Statoraquo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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In California lrsquoultima casa editrice di libri drsquoarte che si produce i caratteri da seacute Tra i clienti la

vedova Jobs Manolo Blahnik William Kentridge

Parole su misuralaquoIl Foglioraquo 22 giugno 2018

Michele Masneri

dimensioni e la forma della copertina che puograve parte-cipare creativamente al complesso dellrsquooperaraquo ci dice il tipografo sublime Infatti ci sono copertine e rile-gature le piugrave bizzarre tra cui una di Calvino che con delle speciali pagine magiche crea delle trasparenze laquoinvisibiliraquo rilegata in tubo di alluminio laquoSceglia-mo un classico della letteratura cerchiamo tra gli artisti contemporanei qualcuno adatto a interpretare il testo e gli commissioniamo le illustrazioniraquo Cosigrave uno dei nostri preferiti egrave un Gattopardo in inglese (si chiama Leopard e Giuseppe Tomasi di Lampedusa perde il laquoTomasiraquo e rimane solo laquoGiuseppe di Lam-pedusaraquo) Perograve il libro magnifico egrave corredato di foto di scena del film tutte inedite laquoscovate da un foto-grafo a Palermo che aveva ancora un intero archivio da quando girarono la pellicolaraquoTra i clienti di questa nicchia bibliofila ci sono Ma-nolo Blahnik la vedova Apple Laurene Powell Jobs lrsquoartista William Kentridge che egrave insieme cliente e autore a Arion Press si era rivolto per comprare una rarissima copia di un libro (trecento esempla-ri) di Seamus Heaney Ma poi evidentemente con gli Hoyem si sono piaciuti e adesso Kentridge ha prodotto sessantasette opere per una Lulu di Frank Wedekind (quattrocento copie duemila dollari lrsquou-na) Il club dei clienti di Arion Press egrave una specie di Bilderberg di bibliofili che si frequenta fa piccoli

Sono stati celebrati anche dal genio sfortunato-er-ratico di Anthony Bourdain che nel 2015 era anda-to a trovarli per una puntata di un suo show Raw Craft dedicato allrsquoartigianato e alla nicchia america-na della professionalitagrave poetico-perdutaSono la piugrave antica casa editrice drsquoarte degli Stati Uniti e lrsquounica che si produce i caratteri da seacute en-trare nella loro stamperia nel quartiere del Presidio di San Francisco affacciato sullrsquooceano egrave un balzo nel passato tra tornii rotoli di carta Fabriano ric-cioli di piombo che sfilano via come da una macchi-na per fare le tagliatelleI fondatori e proprietari della casa editrice sono due eccentrici signori Andrew Hoyem ndash giagrave poeta hip-pie bon vivant con Allen Ginsberg e Ferlinghetti ai tempi della Beat Generation oltre che artista e stampatore ndash e sua moglie Diana Ketcham ndash storica dellrsquoarchitettura Il nome Arion si deve invece na-turalmente al poeta greco Arione tratto in salvo da un mitologico delfino che finigrave poi come brand delle opere stampate a Venezia da Aldo ManuzioTutto egrave a filiera cortissima e chilometri meno che zero laquoNon abbiamo concorrentiraquo ci dice Hoyem Loro non fanno libri laquosullrsquoarteraquo tipo (orrore) Ta-schen piuttosto creano operine cartacee di volta in volta diverse laquoOgni nostro libro egrave diverso dallrsquoal-tro percheacute di volta in volta decidiamo i caratteri le

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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sembrano uscite da un fumetto Disney una stampe-ria del laquoPaperseraraquo laquoLe nostre Monotype risalgono al 1915 sono in piena attivitagrave anche se hanno un bisogno continuo di lubrificanteraquo dice Hoyem tra infinite cassettiere di legno che custodiscono carat-teri dal Garamond allrsquoArial a tanti sconosciuti che perograve qui sono veri li tocchi Se apri il cassetto egrave piugrave emozionante che non scrollare la striscia su Word laquoOltre a conservare migliaia di caratteri antichi sia-mo la piugrave grande fabbrica di caratteri di tutta lrsquoA-merica lrsquounica davvero funzionanteraquo Per chi non si puograve permettere i suoi libri lrsquoArion Press astutamen-te organizza anche visite guidate al suo stabilimen-to vengono solo dieci dollari

pranzetti celebra poeti e artisti nella vecchia stam-peria californiana e sfogliare lrsquoelenco segretissimo (che gli Hoyem tengono su un librettino ovviamen-te di carta) egrave una specie di whorsquos who a Roma crsquoegrave un principe Aldobrandini e poi appunto ereditiere magnati appassionati Il modello di business preve-de che ci si impegni a comprare tutte le opere che ogni anno vengono stampate (non molte in realtagrave) in grado di garantire un fatturato onorevole e sti-pendi ai giovani dipendenti La tipografia egrave il non plus ultra dello chic post hipster negli Stati Uniti e dunque ecco dei giovani magari pluridottorati e masterizzati che rinunciano a Wall Street per un-gersi qui Serve oliare infatti molto le macchine che

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Tutto sulla punteggiatura e sul congiuntivo Ma da dove nasce lrsquointeresse sempre maggiore per le regole

della lingua italiana e il loro uso

Se la grammatica diventa best sellerlaquoRobinsonraquo di laquola Repubblicaraquo 24 giugno 2018

Simonetta Fiori

lecita nel paese che ha conosciuto il ridicolo dellrsquoau-tarchia mussoliniana Ma lo storico della lingua Luca Serianni allontana il sospetto nazionalista laquoGiusto rievocare lrsquoottusa politica di sostituzione dei forestierismi ma lrsquoattuale ipersensibilitagrave allrsquoitaliano mi sembra di tuttrsquoaltro segno Nasce da una sensa-zione di minaccia che in parte condivido In Eu-ropa nelle sedi istituzionali abbiamo assistito a un arretramento della nostra lingua mentre Germania e Francia sono state molto piugrave abili nella difesa del loro idioma Direi quindi che lrsquoattenzione allrsquoitalia-no precede le chiusure sovraniste E un modo per fortificare la lingua sarebbe proprio quello di inse-gnarla agli immigratiraquoSe non egrave sovranismo in Italia perograve esiste una que-stione della lingua Per capire di cosa si tratti biso-gna recuperare un saggio scritto da Andrea Grazio-si e Gian Luigi Beccaria Lingua Madre Italiano e inglese nel mondo globale (Il Mulino) Il fenomeno non egrave solo italiano ci mette in guardia Graziosi La perdita di status ha coinvolto tutte le grandi lingue europee di civilizzazione ndash francese tedesco e spa-gnolo ndash soppiantate dalla nuova lingua del sopra-mondo che egrave lrsquoinglese lrsquoidioma naturale delle eacutelite internazionali nellrsquoeconomia nella politica nella ricerca laquoMa ad acuire la crisi italianaraquo spiega lo stu-dioso laquoegrave la ristrettezza del bacino italofono che non

Cosrsquoegrave questa nuova sindrome da assedio che circon-da la lingua italiana Mai srsquoera vista prima tanta ap-penata sollecitudine per il suo funzionamento per le viti e i bulloni della sua macchina dalle virgole ai congiuntivi dai due punti allo spazio della frase promossi a neostar drsquouna fortunata moda editoriale Un assillo che invade la rete e le rubriche radiofoni-che bombardate da dilemmi lessicali e dubbi sintat-tici E raggiunge tonalitagrave drammatiche nei ripetuti appelli per il salvataggio della lingua madre dalle mire imperiali dellrsquoinglese ritratto da alcuni lingui-sti avido e feroce come Gengis Khan Lrsquoindustria editoriale suona lrsquoallarme lrsquoitaliano o egrave da laquosalvareraquo ndash missione rivendicata nel suo libro dal presiden-te della Crusca Claudio Marazzini (Rizzoli) ndash o egrave da riscoprire percheacute per la gran parte laquoscomparsoraquo come recita il titolo del bel saggio di Vittorio Coletti (Il Mulino) o egrave da accettare laquonella forma frammen-tata della e-linguaraquo (copyright Giuseppe Antonel-li) Comunque fa vendere un sacco di copie E se la grammatica italiana diventa un best seller qualche domanda saragrave necessario farselaNon saremo diventati sovranisti anche nella lingua ammesso che gli attuali innalzatori di muri sappia-no davvero maneggiarla Dopo lrsquoItalia agli italia-ni anche la salvaguardia drsquouna italica purezza da improvvide contaminazioni esterofile Domanda

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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testi tradizionali non egrave tanto la vicinanza al par-lato quanto la frammentarietagrave e lrsquoincompletezza laquoE questo spiega percheacute li possano scrivere anche i tanti italiani che non toccano mai libri o giornali anche i molti che quando leggono un articolo sul giornale non sono in grado di capire cosa dicaraquo Egrave sempre Antonelli a guidarci verso la bomba ato-mica che incombe sullrsquoitaliano e spiega la diffusa sindrome drsquoansietagrave intorno alla lingua la consape-volezza che a parlarla correttamente sia una mi-noranza Nella nostra coscienza sporca di italofo-ni pesano le cifre della vergogna decretate da una indagine internazionale di qualche anno fa (Adult Literacy and Life Skills 2013) meno del trenta per-cento di italiani tra i sedici e i sessantacinque anni egrave capace di avventurarsi tra gli anfratti drsquouna proposi-zione subordinata restando inchiodato alla fine di quella principale Ed egrave forse questo un altro fattore che spinge i lettori piugrave consapevoli a compulsare

puograve vantare la tradizione coloniale delle altre nazio-ni europee A questo si aggiunge il calo del tasso di natalitagrave che ha provocato un ulteriore restringimen-to dei parlantiraquo Il risultato per lrsquoitaliano egrave stato un brusco ridimensionamento di status laquoE se ancora al principio del Diciannovesimo secolo il bacino dei suoi parlanti dialettofoni inclusi era per ampiezza il settimo del mondo oggi egrave scivolato al ventiduesi-mo posto e si prevede che scenderagrave al quarantesimo nei prossimi decenniraquo Da tempo lrsquoitaliano non egrave piugrave la grande lingua che il galateo colto cosmopolita imponeva di studiare Se fino a trentrsquoanni fa Isaiah Berlin chiacchierava a Oxford in italiano con il suo vicino di casa Denis Mack Smith ndash giusto per eser-citarsi ndash oggi i sapienti del mondo non si sforzano piugrave di tanto per impadronirsi del nostro idioma E una editrice accademica come Viella srsquoegrave dovuta inventare una collana in inglese per far leggere agli studiosi di Harvard i suoi saggi sul Rinascimento

laquoLrsquoattenzione allrsquoitaliano precede le chiusure sovraniste Un modo per fortificare la lingua sarebbe quello di insegnarla agli immigratiraquo

Alla perdita di status si reagisce con uno scatto drsquoorgoglio E questo spiega la rigogliosa fioritura editoriale sulla lingua piugrave bella del mondo Anche percheacute lrsquoassedio non viene percepito solo da parte dei battaglioni inglesi Unrsquoaltra minaccia proviene dallrsquoestinzione delle parole laquoa causa della nostra po-vertagrave culturale privata e pubblica una colpa sociale gravissimaraquo ammonisce il linguista Coletti in Lrsquoita- liano scomparso (Il Mulino) E dal fronte tecnolo-gico srsquoavanza una strana neolingua che egrave digitata piugrave che digitale lrsquoincomprensibile balbettio in cui prima o poi ciascuno di noi egrave destinato a scivolare nellrsquoineluttabile messaggistica quotidiana laquoIpotesti piugrave che ipertestiraquo li definisce Giuseppe Antonelli nel suo fortunato saggio Lrsquoitaliano nella societagrave del-la comunicazione 20 (Il Mulino) A distinguerli dai

saggi di grammatica e di lessicografia per vaccinar-si contro la diffusa laquocongiuntiviteraquo ndash cosigrave Mariarosa Bricchi in La lingua egrave unrsquoorchestra (il Saggiatore) ndash o per imparare ad avvitare i bulloni della punteg-giatura O anche al contrario per spingersi fino al perimetro estremo della regola solo per il gusto di forzarla In fondo la vita egrave tutta una laquoquestione di virgoleraquo per dirla con il nuovo divertente saggio di Leonardo Luccone che lamenta lrsquoestinzione del punto e virgola e dei due punti ormai sopravvissuti solo negli emoticonGli affollati scaffali di linguistica sorprendono per primi gli stessi editori che non si aspettavano questo exploit Piano piano grammatica e lessicografia sono andate traslocando dalla saggistica accademica alle collane per un pubblico piugrave ampio moltiplicando

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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lrsquouso quotidiano secondo la grande lezione civile di Tullio De Mauroraquo Lrsquoeditor confessa di far parte di quella generazione che ancora considera sospet-to e disdicevole lrsquouso di laquogliraquo riferito a piugrave persone laquoGli ho dettoraquo invece che laquoho detto lororaquo laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andare Noi soffriamo ancora un porsquo ma nessuno ci fa piugrave casoraquoIn questo rinascimento italofono non potevano man-care i consigli per arricchire il patrimonio lessicale Lrsquoitaliano dei ragazzi egrave andato restringendosi in questi anni poco oltre il nucleo fondamentale delle duemila parole individuato da De Mauro Da dove possiamo ricominciare laquoDalla lettura dei quotidianiraquo risponde Serianni Nella sua raccolta di saggi Per lrsquoitaliano di ieri e di oggi (Il Mulino) lo studioso rileva un dato singo-lare sono gli articoli di giornale e non i romanzi a ospitare lrsquoitaliano piugrave tradizionale laquoquello debita-mente registrato dai dizionari dellrsquouso e tesaurizzato dai repertori di sinonimiraquo Serianni ha cercato parole come laquorampolloraquo laquovegliardoraquo laquogiulivoraquo laquoilareraquo laquoal-tezzositagraveraquo laquoiattanzaraquo Le ha trovate nei quotidiani non nei libri di narrativa coevi che prediligono laquola lingua ipermediaraquo di cinema e tv E se fossero pro-prio i giornali a salvare la lingua italiana a frenarne lrsquoemorragia Una bella responsabilitagrave Non dovrem-mo dimenticarcene

le edizioni fino a quota diecimila copie per titolo laquoSono cambiati i lettori Ed egrave cambiato il modo di trattare questi temi sempre meno prescrittivo e sempre piugrave aperto al raccontoraquo dice Biagio Forino editor per Il MulinoSe prima prevaleva lo stile severo del prontuario normativo oggi il ragionamento egrave meno autorita-rio con un largo margine di tolleranza per chi di-razza laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo scherza Forino laquoLrsquoidea ispiratrice egrave sempre quella di colmare la distanza tra lrsquouso colto della lingua e

laquoLa lingua cambia e bisogna imparare a lasciarsi andareraquo

laquoNon sono piugrave ammesse le matite rosso-bluraquo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il presidente dellrsquoAie laquoNon si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere la stessa protezione di chi opera nel settore del designraquo

Carlo Ottaviano

laquoIl Messaggeroraquo 29 giugno 2018

Levi laquoIl diritto drsquoautore va tutelato dagrave valore al lavoro di chi scriveraquo

Per questo lrsquoUnione europea srsquoera posta lrsquoobiettivo di contrastare lo strapotere dei giganti del web difendendo il lavoro di 78 milioni di persone attive nellrsquoindustria culturale In Italia sono un milione e mezzo ma crsquoegrave di piugrave per noi egrave la tutela di una eccellenza La creativitagrave nellrsquoarte egrave propria dellrsquoItalia Non si capisce percheacute chi lavora con le parole o le note musicali non debba avere oggi la stessa protezione per esempio di chi opera nel settore del design

Le vostre aspettative nei confronti del nuovo governo sono grandi Si parla tanto del bisogno di forme nuove di demo-crazia per cui serve una cittadinanza educata Per questo non chiediamo aiuti per gli editori ma so-stegno a una maggiore diffusione dei libri incentivi alle biblioteche scolastiche sgravi fiscali alle libre-rie promozione del libro italiano allrsquoestero A chi si definisce laquogoverno del cambiamentoraquo noi diciamo che il libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagrave

Lrsquoindustria del libro non egrave fatta cioegrave solo di parole ma anche di know-how

laquoLrsquoeditoria egrave di gran lunga la prima industria cultu-rale del paese Con tre miliardi di fatturato superia-mo il cinema la musica il canone tv e i programmi a pagamento Senza considerare che le storie dei libri alimentano le stesse produzioni teatrali televisive e cinematograficheraquo Riccardo Franco Levi sessanta-nove anni una vita ai vertici di importanti giornali italiani un paio di legislature in Parlamento ora nella veste di presidente dellrsquoAssociazione italiana editori si rivolge al nuovo governo Non lo fa col piattino in mano ma forte del ruolo e dellrsquoimportan-za del settore (4877 case editrici sessantaseimila ti-toli pubblicati lrsquoanno) laquoAbbiamo lrsquoorgoglio di direraquo afferma laquoche lrsquointeresse degli editori corrisponde allrsquointeresse generale comuneraquo

Ma lrsquoapproccio iniziale non egrave stato dei migliori Il vice-premier Luigi Di Maio ha bocciato la nuova direttiva europea sul web-copyright Credo che ci sia perograve un equivoco percheacute si mette in contrapposizione la tutela del lavoro intellettuale con il diritto di accesso alla conoscenza Come se il diritto drsquoautore fosse una negazione di libertagrave men-tre egrave esattamente il contrario egrave la difesa di ciograve che lrsquouomo produce e la tutela della massima espressio-ne di libertagrave Che non contrasta con la necessitagrave di espandere lrsquoaccesso alla conoscenza

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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libro ed enorme egrave il pubblico alle fiere di settore Lrsquoultima edizione di Piugrave libri piugrave liberi a Roma ha superato i centomila ingressi e adesso abbiamo ap-pena lanciato il progetto ioleggopercheacute che negli anni scorsi aveva raccolto trecentocinquantamila vo-lumi da donare alle scuole

Al governo chiedete la conferma di alcuni incentivi alla lettura come il bonus per i diciottenni e per lrsquoaggiorna-mento degli insegnantiSicuramente alcuni strumenti possono essere mi-gliorati e se il governo decide di regolamentarli in modo diverso va bene Noi siamo comunque fidu-ciosi che il nuovo Parlamento sia ben consapevole del valore del libro per cambiare lrsquoItaliaraquo

Dai tempi di Gutenberg fino a Amazon societagrave nata non a caso nella vendita di libri lrsquoindustria del libro egrave innovazione

Anche in ItaliaNelle applicazioni avanzate lrsquoItalia ha grandi com-petenze Abbiamo per esempio capacitagrave uniche al mondo nel garantire la lettura ai non vedenti E ora quel know-how sta per essere trasferito ad altri settori come le banche per lrsquoaccesso ai bancomat Lrsquoeditoria egrave davvero tra le industrie piugrave innovative non solo strumento di democrazia

I dati di lettura piugrave recenti sono confortantiNel 2017 il 62 degli italiani ha letto almeno un

laquoIl libro aiuta ad affrontare i grandi problemi a combattere la diseguaglianza tra i bambini a causa delle diversitagrave sociali egrave strumento di innovazione e perfino di produttivitagraveraquo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il critico letterario egrave diventato un intruso sia per gli editori che per gli autori e i lettori Il libro ormai egrave merce da pubblicizzare non da giudicare

laquoDomenicaraquo del laquoSole 24 Oreraquo 24 marzo 2018

Chi laquolanciaraquo libri uccide lettori

Alfonso Berardinelli

erano intesi a loro volta come unrsquoattivitagrave critica e au-tocritica sembrava ovvio e utile che la critica venisse esercitata senza scrupoli e reticenze anzi andando alla radice del problema creativo Quando il mercato librario cominciograve a entrare in crisi con lrsquoarrivo dei media elettronici il problema diventograve quello di ven-dere e di vendere molto Il romanzo doveva essere visto per prima cosa come potenziale promettente best seller Una merce da valorizzare pubblicizza-re e laquolanciareraquo non certo da giudicare criticare e magari denigrare Meglio le recensioni adoperabili come slogan pubblicitari Guai a chi svaluta la mer-ce e ne sconsiglia il consumoIn una tale atmosfera anticritica egrave incappato recen-temente Matteo Marchesini nei suoi rapporti con la Bompiani-Giunti Una sua raccolta di articoli e saggi conteneva critiche severe a tre narratori da poco acquisiti dalla casa editrice e quindi non poteva essere pubblicata bencheacute gli fosse stata inizialmen-te richiesta Quando (un porsquo in ritardo) la direzione editoriale si accorse che Marchesini esercitava la cri-tica anche criticando il libro egrave stato respinto e lrsquoau-tore egrave stato messo alla porta I suoi giudizi letterari disturbavano il commercio narrativoEgrave solo un caso Ce ne sono stati e ce ne saranno altri La censura arriva quando manca lrsquoautocensura che probabilmente egrave piuttosto diffusa Oggi la critica egrave

Molto utile il libro AO Scott Elogio della critica (Il Saggiatore) ne consiglio la lettura percheacute rias-sume con sintetica efficacia storia e senso comune su questa attivitagrave tanto naturale e necessaria quanto deplorata Ma vediamo in quale contesto e in quale congiuntura cade un tale libro Si potrebbero evo-care secoli di storia della cultura ricordando che da Orazio a Dante da Coleridge a Foscolo a Baudelai-re lrsquointelligenza e la pratica critica erano giagrave inse-parabili dallrsquoarte Ma in particolare per tutto il No-vecento secolo di arti autoriflessive scrittori-critici come Eliot e Montale Borges e Octavio Paz Butor e Pasolini Enzensberger Vargas Llosa e Calvino Caproni Zanzotto Sanguineti erano protagonisti della scena letteraria mentre critici-scrittori come Benjamin e Wilson Debenedetti Starobinskij e Barthes erano letterariamente apprezzati non meno di narratori e poetiUna letteratura senza critica sembrava impossibile o infelice come un organismo senza antenne e orien-tamento come un animale senza olfatto neacute vista neacute gusto neacute tatto Poi nel corso di due o tre decenni il critico letterario ha cominciato a sembrare un intru-so sia per gli editori che per gli autori e i lettori La sua presenza egrave sembrata unrsquointromissione indebita Il critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui Fincheacute i generi letterari maggiori

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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laquoIl critico non crea Come si permette di giudicare le creazioni altrui raquo

culturale degli anni Duemila egrave effettivamente arduo La produzione generalmente laquocreativaraquo egrave diventata iperproduzione Le arti visive pittura installazio-ni architettura arredi e ornamenti ambientali sono da tempo fuori controllo critico Quando il brutto egrave visto e teorizzato come bello e il bello sembra brut-to quando i critici sono spesso puri apologeti dei laquograndi eventiraquo e illustrano pensosamente qualun-que escogitazione formale o spettacolare allora il pubblico tace perplesso e si rifugia nellrsquoindifferenza Meno capisce e piugrave si sente pronto ad accettare sen-za obiezione qualunque cosa gli esperti propongano come arte Lascio volentieri queste disperanti que-stioni ai critici drsquoarte e ai teorici di una postmoder-nitagrave che non smette di finireIn letteratura e nel cinema mi sembra le cose pos-sono andare un porsquo meglio Dopotutto in un ro-manzo in un film perfino in una poesia ci si deve capire qualcosa dato che si egrave smesso di usare le pa-role come macchie di colore suggestioni materiche o rumori aleatori Egrave ammessa la difficoltagrave molto meno lrsquoincomprensibilitagrave programmata delle vec-chie neoavanguardie di metagrave NovecentoLa qualitagrave poetica non egrave piugrave percepita quasi da nes-suno neppure dagli esperti Lrsquoaspirazione letteraria oggi piugrave diffusa egrave unrsquoaltra scrivere romanzi grade-voli o ripugnanti ma vendibili e premiabili Eppure gli autori non sono piugrave decine ma centinaia e non crsquoegrave critico per quanto solerte insonne e votato al sacrificio che possa venire a capo di tutto ciograve che si pubblica I premi servono a questo a far credere che i romanzi siano pochi come una volta Il guaio egrave che spesso i pochissimi romanzi premiati non valgono piugrave dei moltissimi che restano sconosciutiLa critica sarebbe perciograve utile e necessaria oggi piugrave che in passato Ma il suo esercizio lo si tollera sem-pre meno Come scrive Scott laquoIl lavoro del critico si rivela spesso ignorato Criticare significa scovare difetti mettere in evidenza gli aspetti negativi fare il guastafeste senza nessuna pietagrave per le anime su-scettibili Ciascuno di noi egrave un critico ovviamente almeno in determinate situazioni poicheacute a nessuno

intesa e accettata se si presenta come laquostudio let-terarioraquo in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutri Chi critica auto-ri in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatore del flusso com-merciale La produzione accademica egrave bene accolta soprattutto se parte da Aristotele passa per Vico e arriva a ben disinnescati classici del Novecento come Auerbach Lukacs Curtius La cosa che fa invece paura egrave il singolo articolo critico tre o quattro pagi-nette nelle quali autori attuali vengono analizzati e giudicati Non ci si rende conto che lrsquoattivitagrave critica egrave il sistema endocrino di una societagrave letteraria Se si blocca o funziona male lrsquointera produzione lette-raria diventa obesa inerte pigra afflitta dal grasso superfluo o dalle ossa fragili Sono in aumento gli autori di romanzi qualunque che si sentono comun-que laquocreatoriraquo anche se il romanzo non egrave neppure esattamente un romanzo e quanto a laquocreazioneraquo lo stesso uso di questo pomposo termine idealistico ri-sulta ridicoloDunque la critica merita o no di essere riconosciuta e difesa contro i suoi detrattori Di un tale compito si egrave nuovo fatto carico AO Scott nel suo pamphlet Elogio della critica Scott egrave il critico cinematografi-co del laquoNew York Timesraquo ma gli argomenti che usa valgono per ogni genere di critica esercitata su qualunque prodotto drsquoarte Il sottotitolo del libro dichiara spavaldamente il suo assunto laquoImparare a comprendere lrsquoarte riconoscere la bellezza e soprav-vivere al mondo contemporaneoraquo I due primi pro-positi mi sembrano troppo generali Il terzo egrave invece piugrave contingente e formula nudo e crudo il problema con il quale abbiamo tutti a che fare Sopravvive-re decentemente nella nuova situazione letteraria e

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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laquoOggi la critica egrave intesa e accettata se si presenta come studio letterario in stile tesi di dottorato con abbondanza di note e bibliografie ma con prevalente assenza di giudizi se non benevoli o neutriraquo

evidentemente non importa a nessuno se una cosa vale lrsquoaltra se ne puograve fare anche a menoCitando il principe della poesia settecentesca e della critica classicista inglese Alexander Pope vengono ricordate da Scott le cose da cui i critici dovrebbe-ro difendersi ignoranza volgaritagrave servile devozio-ne alle mode Direi che nellrsquoultimo secolo egrave stata questrsquoultima il difetto maggiore Il potere ipnotico delle mode egrave enormemente cresciuto anche nellrsquoalta cultura In antologie degli anni sessanta e settanta come quelle di Sanguineti e di Asor Rosa si poteva-no leggere irrilevanti testi poetici di Antonio Porta e Nanni Balestrini in quanto laquoavanguardiaraquo mentre erano assenti Attilio Bertolucci Giorgio Caproni Andrea Zanzotto e Giovanni GiudiciIl critico di routine che voglia recensire laquotuttiraquo (oggi peraltro umanamente impossibile) si abitua ad accettare una massa di mediocritagrave che offusca la capacitagrave di giudizio e fa trovare laquointeressanteraquo il meno peggio Questo tipo di critico-recensore anche quando ha i suoi gusti finisce per nascon-derli nella quantitagrave di assensi a mezza bocca Il suo tipico tic linguistico egrave laquosigravehellip maraquo dove il laquosigraveraquo serve a tenersi in rapporti di buon vicinato con la maggior parte degli autori e degli editori mentre il laquomaraquo dovrebbe salvare il suo onore di critico a recensione conclusa

di noi manca lrsquoistinto di scovare i vari modi in cui anche i migliori sforzi altrui possono fallireraquo Dire che la pasta egrave scotta o che il tuo abito ti rende goffo non sta bene Perciograve laquosi tende a dare per scontato che reprimere lrsquoistinto critico sia una delle chiavi di volta per la conservazione dellrsquoarmonia e dellrsquoordine socialeraquoIn privato e nella quotidiana vita di relazione egrave com-prensibile facilitarsi la vita Ma se lrsquoistinto critico egrave pubblicamente autocensurato e svalutato o diffa-mato o attivamente ostacolato la faccenda diventa piugrave seria e preoccupante Dovrsquoegrave finito lrsquoonore della cultura occidentale che ha inventato lo spirito criti-co Quando in troppi si ha paura di disturbare di suscitare conflitti e farsi dei nemici la critica prima langue e poi potrebbe anche sparire laquoNon con un bang ma con un brontolioraquoTrovo spregevole la maldicenza privata su libri e au-tori che perograve evita di esprimersi in forma pubblica e argomentata Egrave quello che accade nelle universi-tagrave e oggi sembra che lrsquouniversitagrave sia tutta la cultu-ra Ma gli intellettuali e gli studiosi esistono per far conoscere a tutti ciograve che sanno e pensano Quello che oggi sorprende e allarma egrave che si ripete di ama-re lrsquoarte ma si egrave indifferenti al valore o non valore dei suoi singoli prodotti Nonostante un generico entusiasmo di facciata lrsquoarte sottratta al giudizio

laquoChi critica autori in attivitagrave e sul mercato viene trattato come un malevolo e pernicioso perturbatoredel flusso commercialeraquo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Giacomo Giossi

Lrsquoidioma Olivetti egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa oltre che il

titolo della ricerca di Caterina Toschi

laquocheFareraquo 8 maggio 2018

Lrsquoidioma Olivetti fare movimento critica e impresa

fa abbastanza impressione pensare che anni dopo quello che sarebbe dovuto diventare il movimento politico di riferimento popolare della sinistra avreb-be preferito darsi il nome di laquodittaraquo)Lrsquoidioma Olivetti dunque egrave un modo di parlare di definire e nello stesso tempo di fare impresa E Lrsquoidio- ma Olivetti 1952-1979 egrave anche il titolo di una pre-ziosa ricerca di Caterina Toschi ora pubblicata da Quodlibet che ridefinisce attraverso il recupero di documenti ricostruzioni storiche e fotografie il lin-guaggio e quindi lrsquoidentitagrave di Olivetti oggi si direb-be (in Italia) di laquobrandraquoIn veritagrave come spesso accade nel caso di Olivetti egrave necessario capovolgere gli elementi sul tavolo percheacute il lavoro non egrave appunto sul marchio Olivetti quello pensato da Adriano ma egrave un percorso una costru-zione di linguaggio che prima di tutto riguarda il senso della relazione attraverso il quale il marchio poi evidentemente riluce e ridefinisce la propria for-ma ma sempre con il marchio come strumento della relazione e non il contrarioE anche sulla parola laquorelazioneraquo egrave bene tornare per-cheacute per Olivetti la relazione assume la forma sor-gente di quello che poi puograve essere definito dialogo come conflitto studio come racconto Tutti ele-menti che nascono da una virtuosa attivazione della relazione tra le persone allrsquointerno di un contesto

Egrave difficile e quasi impossibile sintetizzare il senso del percorso imprenditoriale e insieme culturale della Olivetti o meglio della Olivetti disegnata da Adriano Il percorso potrebbe essere raccontato con lunghe analisi e mappature o potrebbe essere rac-contato attraverso lrsquoattenta ricostruzione storica di fatti e vicende spesso cruciali sia per la storia drsquoItalia sia per la storia internazionale dellrsquoinnovazione Un altro modo unrsquoaltra possibilitagrave egrave quella di provare a recuperare quale fosse il linguaggio il sistema di co-difica attraverso il quale era possibile che unrsquoazienda come la Olivetti crescesse e si sviluppasse in un ter-ritorio e in una democrazia sostanzialmente giovane e fragile come quella italianaSe Olivetti oggi viene letto come un precursore di una serie di dinamiche di sviluppo sociale e im-prenditoriale egrave spesso per un fraintendimento e non da poco Olivetti infatti egrave stato principalmente un unicum nel panorama italiano percheacute non ha mai concepito lo sviluppo e lrsquoinnovazione della Olivetti in contrasto o peggio ancora in competizione con il territorio e con i sistemi circostanti non ha mai letto la propria attivitagrave come un elemento di forza-tura di legami e relazioni ma anzi come elemento di miglioramento delle condizioni di vita e di umanitagrave delle persone che entravano in relazione con lrsquoazien-da di Ivrea o meglio con il movimento di Ivrea (e

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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e fu uno degli elementi di formazione in grado di permettere alla Olivetti di superare un momento di stallo nelle vendite rilanciando in maniera prodigio-sa il suo sviluppoOggi si potrebbe definire questo come un interven-to inclusivo unrsquoazione di inclusione magari indiriz-zando il discorso verso ambiti tipici e meritori del terzo settore tuttavia la vera novitagrave e lo egrave ancora oggi di Olivetti egrave stata nel considerare gli elementi del tutto e non prendere atto della separazione degli stessi ed egrave anche per questo che oggi si guarda a quel laquomarchioraquo come ad una vicenda gloriosa e non come lo sbiadito ricordo di unrsquoazienda decotta degli anni Ottanta Questo egrave avvenuto percheacute la capacitagrave di in-cidere nel tessuto sociale e produttivo egrave stata portata avanti dalla capacitagrave di incidere nel tessuto intellet-tuale e culturale del paese Olivetti certamente ha anche sostenuto e in maniera sostanziale e deter-minante molte volte varie attivitagrave culturali ma il suo segno egrave riconoscibile in una visione umanistica dellrsquoindustriale che non si traduce in unrsquoetichetta o in una sostanza che genera superficie ma in chi dal-la sostanza arriva fino alla superficie generando mo-vimento agitando le idee obbligando alla criticaLrsquoidioma Olivetti 1952-1979 egrave nella sua sostanza testimoniale un elemento che aiuta fortemente a chiarire lrsquoimportanza di un linguaggio che nel mo-mento in cui si fece portatore di elementi intellet-tuali divenne capace di influenzare e fare pratica di cambiamento una lettura di Olivetti che arriva agli occhi di oggi attraverso opere drsquoarte che sono anche campagne fotografiche come nel caso di questo libroSi potrebbe quasi dire che se non fosse stato per Olivetti oggi molti libri non si sarebbero scritti e non si tratta tanto di resoconti di una storia in-dustriale e culturale ma si tratta di romanzi po-esie trattati di ogni tipo La macchina da scrivere Olivetti egrave ad oggi lo strumento piugrave compiuto della modernitagrave proprio percheacute essenziale e necessario eppure proprio per questo culturale Utile e banale come un cacciavite ma con un autore preciso sia per lrsquoidea come per lrsquouso

protettivo non in quanto assistenziale ma in quanto umanamente necessario alla liberazione delle idee Egrave evidente che esiste a monte unrsquoazienda che pro-duce macchinari ma questo egrave lo strumento e non il fine quella azienda non deve funzionare ma puograve funzionare percheacute il potere assume una forma di-namica e diffusa dando sostanza ad unrsquoinnovazione tecnologica straordinaria proprio percheacute sociale e quindi condivisaNon crsquoegrave spreco nella visione di Olivetti percheacute ogni elemento diviene fruttuoso lrsquoimportante egrave non ali-mentare confini e innalzare muri che potrebbero solo complicare il gesto ossia un flusso creativo che egrave tale percheacute estremamente concretoE sono proprio queste due parole che possono aiu-tare a spiegare al meglio lrsquoazione di Olivetti confine e gesto Allrsquointerno del volume curato da Caterina Toschi troviamo infatti un ricchissimo apparato fo-tografico che documenta lo stile Olivetti uno stile che egrave rappresentato da una totale assenza di confini tra pubblicitagrave e arte ndash cosa oggi forse ovvia e stiamo attenti a togliere il forse Nei reportage olivettiani non ritroviamo per nulla lrsquoapporto da pubblicitari di Walter Binder Aldo Ballo Ugo Mulas o di Gianni Berengo Gardin ma ritroviamo invece il loro sguar-do autoriale che non egrave mai una posa che si oppone ad una forma altrettanto ottusa di professionalitagrave ma egrave lrsquoessenza del pensiero dello sguardo che si fa gesto ed egrave questo che definisce e lascia traccia in-delebile del marchio Olivetti ossia di un discorso di un sguardo alla vita che non egrave mai solo stile ma sostanza e struttura necessitagrave e creativitagrave insiemeSostanza che si traduce tra le altre cose in un discor-so di sviluppo che Olivetti sintetizzograve in un percorso di formazione che egrave al centro della ricerca di Toschi che vede protagonista il Cisv il Centro istruzione e specializzazione vendite Attraverso il Cisv Oli-vetti intese infatti formare alla vendita attraverso la centralitagrave dellrsquoeducazione umanistica vero e proprio motore dellrsquoattivitagrave olivettiana dalla produzione fino al marketing Il Cisv aveva sede a Firenze ed era sostanzialmente gestito dalla New York University

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Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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Il sogno di Jakov

Ludmila Ulitskaya

Correva lrsquoundicesimo anno del loro rapporto Tengiz disse che con Čechov era ora di chiuderla Nora si stupigrave e percheacute Quale teatro russo egrave senza Čechov Ma Tengiz disse che si preparava da tempo E co-minciograve a passare al vaglio Le tre sorelle con incisivitagrave micidiale Lui alzava le sue mani belle molto belle le tratteneva in aria ndash e Nora non sentiva una singo-la parola ma le pareva quasi di ingerire quelle frasi strane impossibili da riportare Il suo russo era im-perfetto ma straordinariamente espressivo Lrsquoaccen-to georgiano piuttosto forte faceva quasi oscillare il senso Lo estendeva perfino Percheacute succedesse Nora non lo aveva mai capito ma le piaceva consta-tare che non si trattava solo di un fatto linguistico bensigrave dellrsquointero modo di pensare di una persona di unrsquoaltra terra unrsquoaltra culturahelliplaquoDimmi percheacute hanno vietato Egravefros Le sue ldquotre sorellerdquo erano giuste Povere fanno tanta pena Quasi da piangere Dal 1901 questa piegravece viene in continuazione innalzata elevata portata sempre piugrave su nellrsquoalto dei cieli No Non ne posso piugrave Ormai basta noograveraquo Il suo lungo laquonoraquo a salire Nora se lo sentiva ogni volta precipitare addosso laquoNora Delle Tre sorelle Tolstoj diceva che erano una noia infernale Lev Tolstoj ci capiva qualcosa no Tutti si struggono Nessuno lavora In Russia nessuno la-vora del resto nemmeno in Georgia lavorano no O se anche lo fanno egrave sempre con estremo disgusto Olrsquoga direttrice di ginnasio un lavoro ottimo dico inizio del secolo ginnasio femminile istruzione femminile iniziano a studiare le scienze e non solo il ricamo o il catechismo ci sono le prime ragazze istruite no E lei si annoia Olrsquoga perde goccia a goccia forze e giovinezza Maša per noia si innamo-ra di Veršinin gran nobiluomo ma molto stupido

no Un incapace Che razza di uomo egrave Non ca-pisco Irina lavora allrsquoamministrazione dio solo sa dove al telegrafo un lavoro noioso estenuante le va tutto male Lavorare non vuole lei vuole andare a Mosca Tutti che si lamentano In continuazione E che cosa farebbero loro a Mosca Niente Egrave per que-sto che non ci vanno Andrej egrave una nullitagrave Nataša un animale ldquodal derma insensibilerdquo Soleumlnyj un animale e basta E il povero Tuzenbach ma come fai a spo-sare una donna che non ti ama Una vita da buttare Nora Capisci chi egrave qui protagonista Dagravei lo capisci Dagravei pensaci Egrave Anfisa La serva che pulisce per tutti Lrsquounica che ha una vita sensata Lei ha scopa strac-cio ramazza lei lava e pulisce riordina e stira Tut-ti gli altri battono la fiacca e provano noia Soltanto noia E intorno Egrave inizio secolo no Sta partendo la rivoluzione industriale il capitalismo no Vediamo nascere ferrovie fabbriche industrie ponti E quelli vorrebbero andare a Mosca ma non riescono a cam-minare fino in stazione Mi capisci noograve NoraquoMa Nora era volata via con la mente sapeva giagrave cosa disegnare cosa costruire sapeva come Tengiz avreb-be gioito del fatto che lei senza esitare aveva inventato allrsquoistante lrsquointero spettacolo Si immaginava perfetta-mente lo spaccato la casa dei Prozorov messa a nudo fortemente spostata verso il proscenio e a destra e a sinistra tuttrsquointorno rumoreggia un cantiere edile gru vagoni che vanno da ogni parte e la vita avan-za sferraglia sirene industriali segnalihellip Intanto dai Prozorov quella vita pratica non viene affatto nota-ta affatto non il movimento non le trasformazio-ni sono tutti a vagare per casa prendono il tegrave fanno conversazionehellip Anfisa egrave lrsquounica che agisce arriva con secchi e stracci svuota bacinellehellip Perfetto per-fetto Tutti i personaggi sono ombre la sola Anfisa

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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sempre saturato dai registi di sottintesi sottili di sot-totesti e sensi aggiuntivi ora si trasformava in un bal-bettio automatico e il vischioso spazio familiare di-ventava onirico come se i sogni e i piani irrealizzabili fossero essi stessi la realtagrave della vita aereo arabesco della fantasia Un teatro di ombre E a indaffararsi in questo spazio fluttuante sono soltanto in due Anfisa con il suo straccio e Nataša che arraffa la carne della vita le stanze delle sorelle la casa il giardino il capo comunale lrsquointero mondo a lei accessibileTengiz non svelava agli attori i suoi piani micidiali e loro pronunciavano il testo trito e ritrito con anno-iata perplessitagrave Proprio ciograve che gli servivaA Mosca Tengiz abitava da una parente una piani-sta vedova che lo adorava Mzija Nora su pretesa di Tengiz si era trasferita con lui in quellrsquoappartamen-to di uno strano edificio a due piani una foresteria di un palazzo padronale andato distrutto conserva-tasi per miracolo sulle retrovie del museo Puškin Mzija aveva assegnato loro due stanzette minusco-le al primo piano e lei viveva al piano terra in una grande stanza con unrsquoantica ghiacciaia profonda sot-to il pavimento Un tempo vi tenevano per lrsquoestate il ghiaccio preso dal fiume ora vi si conservava solo un vuoto umido e rimbombante sigillato con un coper-chio di assi di legnoQuante volte ormai Nora aveva celebrato con Ten-giz quella festa ndash tutti i confini e i limiti spazzati via in un impeto di amore e di creazione La densitagrave della vita era magnifica Nora perdeva la cognizio-ne di passato e futuro e tutti anche la famiglia e gli amici sbiadivano fino a scomparire Un paio di volte soltanto in quei due mesi Nora aveva chiamato sua madre Telefonare era difficile si faceva dalla posta centrale con avviso di chiamata attese linea pessima Amalija per ricevere la telefonata doveva andare alle poste locali lontane tre chilometri Ma ugualmente si offendeva diceva che Nora chiamava di rado la rimproverava timidamenteNella realtagrave tutto era da tempo e tacitamente dispo-sto Amalija Aleksandrovna adorava il suo Andrej Ivanovič e dal momento in cui lui era entrato nella

egrave di carne Sono fatti di fumo di mussolina anche i militari sono semidissolti Anemia Uno spazio esausto Un giardino di anime quasi incorporee Li avrebbe vestiti tutti in seppia con gli abiti sbiaditi scoloriti delle vecchie fotografie Un antiquariato sui generis Sigrave certo Nataša Prozorova egrave in carne robu-sta Un vestito rosa intenso in vita una fascia verde Sullo sfondo del color seppia generale del marrone smorto del beige incolorehellip Saragrave genialeNora disse laquosigraveraquo Tengiz la prese la strapazzograve la strinse a seacutelaquoNora saragrave una cosahellip una cosa che non si egrave mai vi-sta E che mai si vedragrave Certo ci ridurranno a pezzi Ma noi ce la faremo Saragrave quanto di meglio io e te avremo mai concepitoraquoPer due mesi non si separarono Tengiz gestiva le prove Il testo čechoviano di prosaica quotidianitagrave

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

La nave di Teseo traduzione dal russo di Marghe-rita De Michiel

sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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semplicemente un miracolohellip Forse davvero il di-rettore tecnico si era lasciato commuovere dallrsquoa-spetto di Tengiz percheacute in Russia i georgiani in qualche modo erano benvoluti a differenza dei vari ebrei armeni e azerbaigianihellipNora e Tengiz oltrepassavano in coppia lrsquoentrata arti-sti come avvolti in una nube drsquoamore lrsquousciere sorri-deva loro e anche la cameriera al buffet ed erano rac-chiusi in un bozzolo tale di felicitagrave che a Nora pareva vedersi ndash come si muovono affiatati quasi ballerini o pattinatori artistici ed egrave come volassero volano sigravehellipLo spettacolo fu proibito alla vigilia della prima su-bito dopo le prove generali con i costumi e le sceno-grafie Quando il pubblico di parenti e quantrsquoaltro stava giagrave andando via e solo i cannibali ministeriali venuti apposta un giorno prima del previsto rima-nevano immobili ndash era ormai chiaro che stava per scoppiare uno scandalo ndash Tengiz saligrave sul palco e chiese al gentile pubblico di restare per la discussio-ne Il che non fece che rendere ancora piugrave incolleriti i cannibali Lrsquoassassinio dello spettacolo si consumograve in un quarto drsquoora Allora Tengiz di nuovo saligrave platealmente sul palco portando per mano Nora con grande rispetto e dis-se forte con voce resa acuta dalla collera laquoEgregi signori Avete permesso perfino a Egravefros di rappre-sentare trentatreacute repliche Davvero il nostro Čechov egrave a tal punto miglioreraquoNora lo accompagnograve allrsquoaeroporto Una primavera cupa senza un solo giorno di sole un cupo Tengiz Lui era come se non la vedesse nemmeno nessuno piugrave sorrideva loro la nube drsquoamore si era dissolta Tengiz tornava a Tbilisi da moglie e figlia su un pe-sante aereo di ferro Se ne stava avvilito non rasato le tempie canute la fronte sfuggente neanderthalia-na sapeva di sbornia di sudore e chissagrave percheacute di mandarini Prese dalla tasca un mandarino lo mise nella mano di lei le fece lrsquoocchiolino con un bacio la beccograve sulla guancia e corse allrsquoimbarco

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sua vita lei aveva messo da parte la figlia Quellrsquoin-cendio di passione secondo Nora senile sostituigrave per loro il mondo intero si trasferirono nella riserva na-turale di Prioksko-Terrasnyj terra natia di Andrej Ivanovič lui si impiegograve come forestale comprarono una casa e ligrave istituirono il loro paradiso a Nora in-sopportabile Quando la madre lrsquoaveva invitata ad andare a trovarli in campagna laquocon il tuo registaraquo Nora promise di sigrave Di solito non mentiva ma quel-la volta non aveva avuto voglia di perdere tempo in inutili giustificazioniIn una settimana Nora aveva preparato il primo modello in cartoncino dello spazio scenico lo aveva assemblato con cura Studiando i montacarichi che quasi sfioravano il tetto di casa Prozorov e disegnati sul fondale forse grattacieli o forse cattedrali goti-che Tengiz gemeva di gioia Lo spettacolo si andava formando spontaneamente ndash Anfisa passava davanti al sipario ancora chiuso spazzava il pavimento sul proscenio poi riecheggiava il rumore del cantiere si apriva il sipario e tutto lo spazio della scena iniziava a vivere unrsquoipertrofica vita industriale rimbombava il metallo stridevano i martelli pneumatici le brac-cia delle gru si animavano Infine il cantiere taceva svaniva nellrsquoaria da dietro il sipario di luce affiorava la casa dei ProzorovhellipMattinohellip La tavola imbanditahellip laquoPapagrave egrave morto esattamente un anno fa proprio questo giorno il 5 di maggiohellipraquoTutto accadeva naturalmente come cresce lrsquoerba solo piugrave in fretta Il borioso e altezzoso Svistalov direttore tecnico delle scenografie di quellrsquoonora-to e ammuffito teatro trattograve Tengiz con inatte-sa deferenza confondendolo un porsquo con Temur Chkheidze Diede disposizione ai reparti che ini-ziassero subito a costruire le scenografie ndash un laquosema-foro verderaquo cosigrave rapido non si era mai visto A tutti era noto il carattere di Svistalov che amava mo-strare il suo potere personale aveva contraddetto Borovskij ostacolato Barkin attaccato Šejntsishellip insomma aveva fatto il bastardo con tutti gli sce-nografi piugrave celebri adorati da Nora Un miracolo

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