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Fondazione Canovaonlus
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POSSAGNOLA TERRA DI CANOVA Comune di Possagno
www.provincia.treviso.it
POSSAGNOE DINTORNI
Adagiata ai piedi del Monte Grappa, Possagno presenta un piccolo centro articolato in borgate di origine
medievale, i “colmelli”. Il dolce paesaggio collinare è dominato dalla candida mole del Tempio neoclassico.
ILTEMPIO
Il Tempio di Possagno è dedicato alla Trinità: fu progettato da Antonio Canova e disegnato da Pietro Bosio e dall’architetto
Gian Antonio Selva. La prima pietra fu posta dallo stesso Canova l’11 luglio 1819, ma i lavori si conclusero solo nel 1830. Osservando l’imponente costruzione neoclassica si possono distinguere il colonnato dorico che richiama il Partenone ateniese, il corpo centrale derivato dal Pantheon di Roma, l’abside dell’altare maggiore che ricorda le antiche basiliche cristiane. All’interno possiamo ammirare opere di Luca Giordano, Palma il Giovane, Giovanni Bernardi, Moretto da Brescia, mentre del Canova sono degne di nota la Pietà in bronzo, l’Autoritratto marmoreo, le Metope in gesso, la grande Pala dell’altare maggiore e la Tomba.
Il territorio di Possagno è posto nell’ambito dell’itinerario della “Strada dell’Architettura”, percorso che si snoda nella parte occiden-tale della Marca Trevigiana, attraversando località di notevole interesse e suggestione, tra le quali la cittadella medievale di Asolo con il castello e la rocca, Maser nota universalmente per la famosa villa del Palladio, San Vito di Altivole che ospita la Tomba Brion di Carlo Scarpa e Castelfranco Veneto con le sue caratteristiche mura.
Pala dell’altare maggiore, A.Canova
Veduta dell’interno del Tempio
Esterno del Tempio
Pala di Giorgione (particolare)
Villa di Maser, Andrea Palladio
Informazioni e prenotazioni
Agenzia del Consorzio di Promozione Turistica Marca TrevisoTel. +39.0422.422891 / 301084 - Fax +39.0422.422749 / 301555
mail: [email protected] - web site: www.marcatreviso.it
Al centro di un territorio di affascinante bellezza, le terre del Canova non smettono mai di stupire: arte e storia, paesaggio e architettura, ricchi sapori e nobili vini.
Da Possagno, tra le testimonianze del grande scultore neoclassico, ad Asolo, “città dai cento orizzonti”, fino a Castelfranco Veneto, patria del Giorgione, quest’angolo di “Marca” regala atmosfere straordinarie in un ambiente naturale che ospita il massiccio del Grappa, le colline della Pedemontana e la pianura dove si trovano due fra le più belle Ville Palladiane.
PROPOSTA DI SOGGIORNO 2, 3 o 5 giorni in Hotel da 2 a 4 stelle, B&B o Agriturismo
a partire da € 102,00 per persona con sistemazione in camera doppia.La quota comprende: 1 notte in hotel 2 stelle o B&B, cena/pranzo tipico, ingresso al
Museo Gipsoteca del Canova, ingresso ad una villa Palladiana.
UN WEEK-END INDIMENTICABILEnelle terre del Canova
Situata nella Provincia di Treviso, a pochi chilometri da Venezia, Possagno può essere raggiunta tramite:
Strade e Autostrade:A27 fino a Treviso Nord; si prosegue per la Statale Feltrina fino a Pederobba;da Pederobba a Possagno si prende la Provinciale 26
Aeroporti: Antonio Canova (TV), Marco Polo (VE)
Stazioni ferroviarie: Montebelluna, Castelfranco V.to, Bassano del Grappa (VI)
Autobus: CTM da Castelfranco o da Bassano per Possagno.
INFORMAZIONI PROVINCIA DI TREVISOUfficio Informazioni Turistiche (IAT) Asolo - tel. +39.0423.529046 - [email protected] Aperto tutti i giorni 9.30/12.30 da giov. a dom. anche 15-18http://turismo.provincia.treviso.it
PRENOTAZIONI PACCHETTI DI SOGGIORNOMarca Treviso Consorzio di Promozione Turisticatel. +39.0422.422891 - fax +39.0422.422749www.marcatreviso.it - [email protected]
GIPSOTECA MUSEO CANOVIANO Via Canova 74 - 31054 Possagno (TV)tel. +39.0423.544323 - fax [email protected] - www.museocanova.itorario: 9.30/18 - Chiuso il lunedìSu prenotazione: visite guidate, laboratori didattici
TEMPIO CANOVIANO, Chiesa Parrocchialeorario: 9/12 e 14/17 (invernale) 15/18 (estivo)Chiuso: lunedì e durante le funzioni religiose. Realizzazione: Frontiere, progetti per comunicare - www.frontiereprogetti.com
DOV’È POSSAGNO
Rocca di Asolo
Villa Emo, Fanzolo, di A. Palladio
ANTONIOCANOVA
Nato a Possagno il 1˚ novembre 1757, rimase giovanissimo orfano di padre e fu avviato dal nonno,
consapevole della sua incredibile vocazio-ne, all’arte della scultura. Si racconta che, all’età di sei o sette anni, in una villa di Asolo, abbia eseguito un leone di burro con tale bravura che tutti gli invitati ne rimasero meravigliati. Dopo un primo periodo trascorso presso lo studio dei Torretti a Pagnano d’Asolo, si trasferì prima a Venezia per frequentare l’Accademia e poi a Roma dove divenne subito celebre per le sue prestigiose opere. Nel 1815, Canova portò a termine il difficile compito di ottenere la restituzione di capolavori artistici che l’imperatore francese Napoleone aveva trafugato durante le campagne militari in Italia.
CASA DICANOVA
All’interno della Casa del Canova sono esposte alcune sue pregevoli collezioni: i dipinti (15 oli su tela e 35 tempere di
eccezionale leggerezza e soavità), le incisioni (commissionate dallo stesso Canova ad alcuni artisti bassanesi e romani per creare il catalogo delle opere in marmo, al fine di diffonderlo tra i maggiori committenti di statue), i disegni, alcuni marmi, gli strumenti da lavoro, alcuni vestiti dell'artista. E’ possibile, inoltre, visitare la camera dove è nato il Canova, all’interno della quale è ammirabile il celebre dipinto di Thomas Lawrence. Da non perdere il seminterrato della Casa, con la cantina e i locali di disbrigo ed infine lo splendido studio della pittura, nella "Torretta".
LAGIPSOTECA
Fin dal 1832, il fratellastro di Canova, monsignor Sartori, incaricò l'architetto veneziano Francesco Lazzari affinchè
progettasse la “gipsoteca”: il luogo dove viene conservata una raccolta di gessi. Il complesso fu completato nel 1836: Lazzari aveva edificato una grande basilica, un vero e proprio inno all'arte canoviana. L'edificio oggi si presenta con un’alta e solenne volta a botte, divisa in tre settori; un'ampia abside raccoglie a sud il grandioso modello dell'Ercole e Lica. Durante la Prima Guerra Mondiale, due colpi di artiglieria colpirono il Museo: alcuni gessi andarono completa-mente distrutti, decine furono lesionati e scheggiati. Una strepitosa opera di restauro da parte di Stefano e Siro Serafin, padre e figlio, consentì di far rinascere la Gipsoteca ed il Museo fu riaperto ai visitatori nel 1922.
L’artista tornava spesso a Possagno, paese cui era profondamente legato e dove aveva progettato il grandioso Tempio, che oggi raccoglie le sue spoglie. Antonio Canova morì a Venezia il 13 ottobre 1822.
Casa natale di Antonio Canova
Ritratto di A. Canova, Thomas Lawrence, olio su tela
Il mercato degli Amorini, A. Canova, tempera su carta
ALA OTTO-CENTESCA
L’Ala Otto-centesca della Gipsoteca di Possagno rappresenta il primo museo pubblico del Veneto (1836) e raccoglie
moltissimi dei modelli più belli e famosi di tutta la produzione canoviana: Adone
La Gipsoteca presenta un panorama completo sull’attività del Canova.Dal disegno (schizzo), che rappresentava
una prima idea di lavoro, egli passava al bozzetto in terracotta (o cruda o in cera), dando così subito forma all’opera. La fase successiva prevedeva la creazione della statua in argilla su cui veniva colato il gesso. In quest’ultimo modello venivano inseriti dei chiodini (rèpere) con i quali, mediante un compasso (pantografo), venivano trasferite nel marmo le stesse proporzioni dell’opera in gesso. Solo nel marmo, attraverso una ricerca continua della perfezione plastica, Canova raggiun-geva il massimo della sua arte.
COMELAVORAVAIL MAESTRO
ALASCARPA
Nel 1957, le opere canoviane della Gipsoteca trovarono una più adeguata sistemazione, quando furono collocate all’interno
dell’edificio costruito dal celebre architetto veneziano Carlo Scarpa. La nuova ala, ricca della luce solare che
coronato da Venere, Dedalo e Icaro, Paolina Borghese, Ebe, Teseo in lotta col Centauro, il Monumento a Maria Cristina d’Austria. Inoltre possiamo ammirare gli splendidi Bassorilievi con soggetti mitologici e molte altre straordinarie opere.
piove dall’alto, è apprezzata ogni anno da migliaia di visitatori, particolarmente interessati allo studio dei materiali, ai modelli progettuali e alla disposizione delle opere che Scarpa ha sapientemente collocato nell'alta sala a torre e nel corpo allungato che si restringe fino alla piscina delle Grazie. Nell’Ala Scarpa è esposta, in apposite teche, la collezione dei Bozzetti canoviani in terracotta, opere “prime” tra le più apprezzate dalla critica e dal pubblico.
Adone coronato da Venere, A. Canova, scultura in gessoGipsoteca, veduta dell’Ala OttocentescaLe Grazie, A. Canova, scultura in gesso Gipsoteca, veduta dell’Ala Scarpa
Il 1˚ novembre 1757, Antonio Canova nasceva a Possagno,nella Casa oggi adibita a Pinacoteca dell’Artista.
Il Comune, la Fondazione Canova e l’Opera Pia Dotazione del Tempio hanno in programma numerose iniziative per celebrare questo importante anniversario:
concerti, convegni, pubblicazioni, mostre.
InformazioniPer approfondimenti su iniziative e manifestazioni:
www.museocanova.it - tel. +39.0423.544323
Fondazione Canovaonlus
Comune di Possagno
Gruppo di figure, A. Canova, disegno su carta
Le Grazie, A. Canova, olio su tela
Opera PiaDotazione del Tempio
2007/2008 CELEBRAZIONI CANOVIANE
250˚ ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DIANTONIO CANOVA (1757 - 1822)