giornalino mtm numero 3mod

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Adesione allo sciopero attorno all’80% Si è tenuto venerdì 28 Gennaio lo sciopero proclamato dal sindacato FIOM- Cgil: uno sciopero in difesa del Contratto Nazionale, contro gli attacchi di Federmeccanica e Confindustria e contro un “modello Fiat” che si sta av- viando verso una deriva autoritaria e fascista che impedisce la libertà sin- dacale. La FIOM non vuole il ritorno all’Ottocento nella società italiana , quando i lavoratori erano soggetti al ricatto in azienda, un ricatto che subi- scono tutti i lavoratori inclusi i precari. Sono state organizzate più di 20 manifestazioni in tutta Italia, con presidi in numerosi stabilimenti. I lavora- tori sono scesi in piazza chiedendo uno sciopero generale di tutte le catego- rie. Maurizio Landini, Segretario della Fiom, è intervenuto dal palco di Mi- lano dicendo . “Abbiamo bisogno che si metta in campo lo sciopero genera- le. Ma se vogliamo riunificare i lavoratori non c’è che la Fiom per farlo”. “La mobilitazione continua” ha aggiunto Landini sottolineando che “venerdi' è stata una giornata straordinaria, con una partecipazione senza precedenti e questo rafforza il fatto che la maggioranza dei lavoratori non è d'accordo con la Fiat e le posizioni di Federmeccanica. I numeri Fiom per l’adesione allo sciopero sono molto alti: si parla di una cifra attorno all’80%, con punte anche del 95% ad Asti. Alcune voci dalla piazza: «Troppe zoccole e troppo Berlusconi in Italia. So- no venuta in piazza per stare con gente seria». Questo il parere è di una donna, milanese, non metalmeccanica. Già, perché anche a Torino non c'erano solo le tute blu. E quelle degli ope- rai non erano voci isolate . Certo la stragrande maggioranza dei manife- stanti erano operai e impiegati del settore metalmeccanico, ma una fetta consistente della città, umiliata dalle cronache recenti, ha trovato sfogo nel corteo della Fiom. Così, a Torino, si sono saldate diverse lotte: quella contro i papponi collusi con mafia ladri ed evasori, quella contro Marchionne e la sua idea di sindacato giallo «dalla vergogna», quella contro il trio Sacconi, Gelmini, Tremonti. Sciopero Fiom: “In migliaia in piazza” A cura della RSU FIOM CGIL Febbraio 2011 Stampato in proprio

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Page 1: Giornalino mtm numero 3mod

Adesione allo sciopero attorno all’80%

Si è tenuto venerdì 28 Gennaio lo sciopero proclamato dal sindacato FIOM-

Cgil: uno sciopero in difesa del Contratto Nazionale, contro gli attacchi di

Federmeccanica e Confindustria e contro un “modello Fiat” che si sta av-

viando verso una deriva autoritaria e fascista che impedisce la libertà sin-

dacale. La FIOM non vuole il ritorno all’Ottocento nella società italiana ,

quando i lavoratori erano soggetti al ricatto in azienda, un ricatto che subi-

scono tutti i lavoratori inclusi i precari. Sono state organizzate più di 20

manifestazioni in tutta Italia, con presidi in numerosi stabilimenti. I lavora-

tori sono scesi in piazza chiedendo uno sciopero generale di tutte le catego-

rie. Maurizio Landini, Segretario della Fiom, è intervenuto dal palco di Mi-

lano dicendo . “Abbiamo bisogno che si metta in campo lo sciopero genera-

le. Ma se vogliamo riunificare i lavoratori non c’è che la Fiom per farlo”.

“La mobilitazione continua” ha aggiunto Landini sottolineando che

“venerdi' è stata una giornata straordinaria, con una partecipazione senza

precedenti e questo rafforza il fatto che la maggioranza dei lavoratori non è

d'accordo con la Fiat e le posizioni di Federmeccanica. I numeri Fiom per

l’adesione allo sciopero sono molto alti: si parla di una cifra attorno all’80%,

con punte anche del 95% ad Asti.

Alcune voci dalla piazza: «Troppe zoccole e troppo Berlusconi in Italia. So-

no venuta in piazza per stare con gente seria». Questo il parere è di una

donna, milanese, non metalmeccanica.

Già, perché anche a Torino non c'erano solo le tute blu. E quelle degli ope-

rai non erano voci isolate . Certo la stragrande maggioranza dei manife-

stanti erano operai e impiegati del settore metalmeccanico, ma una fetta

consistente della città, umiliata dalle cronache recenti, ha trovato sfogo nel

corteo della Fiom. Così, a Torino, si sono saldate diverse lotte: quella contro

i papponi collusi con mafia ladri ed evasori, quella contro Marchionne e la

sua idea di sindacato giallo «dalla vergogna», quella contro il trio Sacconi,

Gelmini, Tremonti.

Sciopero Fiom: “In migliaia in piazza”

A cura della RSU FIOM CGIL — Febbraio 2011 — Stampato in proprio

Page 2: Giornalino mtm numero 3mod

CODICE CIVILE

Art. 2087 . L’ imprenditore è

tenuto ad adottare nell’ eser-

cizio dell’ impresa le misure

che, secondo la particolarita'

del lavoro, l’ esperienza e la

tecnica, sono necessarie a tu-

telare l’ integrità fisica e la

personalità morale dei presta-

tori di lavoro.

Pagina 2 A cura della RSU FIOM CGIL — Febbraio 2011 — Stampato in proprio

PARTE DAL 31/12/2010 L’OBBLIGO DI RILEVAZIONE DEL “RISCHIO

STRESS-LAVORO CORRELATO”

A stabilirlo sono le indicazioni

contenute nella circolare del

Ministro del Lavoro del

17/11/2010, che attua parte

delle disposizioni contenute

nell’art. 28 del D.Lgs. 81/08.

Lo stress lavoro-correlato è u-

no squilibrio che si verifica

quando il lavoratore non si

sente in grado di corrispondere

alle richieste lavorative. Lo

stress non è una malattia, ma

un'esposizione prolungata ad

esso può ridurre l'efficienza sul

lavoro e determinare un catti-

vo stato di salute, con disturbi

o disfunzioni di natura fisica,

psicologica o sociale. Lo stress

lavoro-correlato non deve esse-

re confuso con il mobbing, ov-

vero con comportamenti volu-

tamente persecutori o sgrade-

voli. Il rischio da stress può

potenzialmente colpire in qua-

lunque luogo di lavoro e qual-

siasi lavoratore, e la sua valu-

tazione è volta ad individuare

le fonti che possono comporta-

re infortuni o danni diretti alla

salute nonché a cogliere i se-

gnali che possono indicare la pre-

senza di stress. Prevenire, ridur-

re o eliminare il problema può

voler dire più efficienza e, soprat-

tutto, consente di apportare mi-

glioramenti nelle condizioni di

salute e sicurezza sul lavoro.

La norma prevede l’obbligo per i

datori di lavoro pubblici e priva-

ti, di rilevare e valutare il rischio

da stress lavoro correlato.

Si tratta, quindi, di riconoscere

nell'organizzazione del lavoro

alcuni indicatori di rischio che

possono causare stress, secondo

le metodologie indicate al mini-

stero del lavoro dalla Commissio-

ne consultiva permanente. Nello

specifico la valutazione dello

stress-lavoro correlato sarà effet-

tuata in fase preliminare e, qua-

lora emergano fattori di rischio

per i lavoratori, a questa seguirà

una fase attuativa.n merito a

tale valutazione la circolare pre-

vede che vengano coinvolti e a-

scoltati il Rappresentante dei

lavoratori per la sicurezza ed i

lavoratori stessi. Qualora emer-

gano elementi di rischio dalla

valutazione preliminare, il dato-

re di lavoro avrà l’obbligo di pro-

grammare, pianificare ed adotta-

re interventi correttivi, quali ad

esempio interventi organizzativi,

tecnici, procedurali, formativi,

ecc.. Ove questi risultino ineffi-

caci, nei tempi previsti dal dato-

re di lavoro in sede di pianifica-

zione aziendale, verrà svolta un

analisi approfondita mediante

questionari ed interviste su

gruppi omogenei di lavoratori

sui quali sono state rilevate le

problematiche.

Hanno detto…...

Maurizio Landini

"Lo straordinario risultato di Mi-

rafiori,con il 47% dei NO” frutto

del coraggio e della dignità delle

lavoratrici e dei lavoratori della

Fiat, parla a tutto il paese. Dice

che è necessario difendere insieme

il lavoro, i diritti e la democrazia,

perché sono la condizione per un

nuovo modello di sviluppo e per

una nuova giustizia sociale nelle

fabbriche e nel paese.

Page 3: Giornalino mtm numero 3mod

SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza stanno svolgendo ispezioni in tutti i reparti della MTM BRC al fine di verificare se vengono rispettate le norme sulla sicurezza e segnalare all’azienda, tramite minuziose relazioni, eventuali man-canze. L’Azienda è quindi tenuta a intervenire per ripristinare le norme richieste dalla legge sulla sicurezza. Se hai segnalazioni da fare in tema di sicurezza sul tuo posto di lavoro o desideri avere chiarimenti

rivolgiti ai tuoi Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che sono:

Bucciol Lorena

Falleti Massimiliano

Rattalino Barbara

A chi mi rivolgo in azienda

Il PATRONATO INCA CGIL ASSISTE I LAVORATORI RIGUARDO:

Pensioni (contributi)

Malattia

Infortunio

Maternità, ecc

Se vuoi avere informazioni sugli orari del Patronato INCA o vuoi essere aiutato in merito a una pratica INPS – INAIL rivolgiti alla delegata

Borrelli Fiorella

A cura della RSU FIOM CGIL — Febbraio 2011 — Stampato in proprio Pagina 3

Bra - Via Umberto I, 117 tel 0172 414858

Alba - Via San Teobaldo, 5/a tel 0173 287328

Mod. 730 - Certificato ISEE - Successioni - ecc.

ULTIME DI CRONACA: Risultati Referendum Mirafiori

Nel grafico accanto i risultati

reparto per reparto. Spicca la

vittoria "bulgara" del "Sì" tra

gli impiegati, senza la quale

Marchionne e il suo Esercito

della salvezza sarebbero usciti

praticamente con le ossa rotte.

Page 4: Giornalino mtm numero 3mod

sono uniti tra loro, non vi è coe-

sione nel gruppo

L’ambiente di lavoro a misura

d’uomo è praticamente solo una

bella teoria. perché la divisione o

peggio l’individualismo dei lavo-

ratori porta solo: tensione frustra-

zione, rabbia a peggiorando la

“qualità della vita”. Allora dob-

biamo rivedere i nostri giudizi

affrettati perché le caratteristiche

che avevamo scorto erano frutto

di un esame che si fermava

all’apparenza delle cose.

Le peculiarità dovute a tecnologi-

a, qualità, efficienza insomma

tutto ciò che sembrava fare di

quel reparto una piccola isola feli-

ce nello strampalato modello di

fabbrica Italia di questi giorni non

sono così reali. Avanguardia,

Siamo qui, in questa bellissima a-

zienda dove tutto parla di moderni-

tà, avanguardia, ricerca, sviluppo:

insomma un’azienda che a noi fa

venire in mente solo quelle tede-

sche: efficienza, qualità, tecnologia

e chi più ne ha, più ne metta.

Iniziamo la visita nei vari reparti e

notiamo fin da subito come la sua

conformazione è caratterizzata da

vari fabbricati . Ognuno di essi ha

una sua peculiarità. Il primo

stabilimento/reparto che visitiamo è

il fiore all’occhiello dell’Azienda:

organizzato, pulito, diciamo: digni-

toso, sembra che ai lavoratori non

manchi niente, hanno anche un area

ristoro dove ci sono tavolini e se-

die, in modo che - durante la pausa

- possono consumare la propria be-

vanda tranquillamente seduti come

al bar. Ci fermiamo a osservare e

pensiamo: che bello vedere dei la-

voratori trattati così bene, come

sono fortunati a lavorare in

quest’area industriale!!! Ci accin-

giamo a continuare il nostro giro

verso gli altri reparti ma prima di

uscire notiamo una cosa: i lavorato-

ri che operano in questo eccellente

reparto hanno un aria tesa, nervosa

e... triste. Cerchiamo di capire il

perché e notiamo che in ciascuna

squadra di lavoro gli operai non

Pagina 4 A cura della RSU FIOM CGIL — Febbraio 2011 — Stampato in proprio

E’ meglio sapere .. INFORTUNIO SUL LAVORO

UN AZIENDA, DIVERSE AZIENDE… Parte 1°

che sia

all’avanguardia se al tempo stes-

so i lavoratori operano in un am-

biente dove non vi è armonia tra

loro

Questo ci porta a pensare che so-

lo una sana competizione lavora-

tiva basata sul concetto di gruppo

dove ciascun lavoratore prende in

considerazione anche il valore

dei propri compagni di lavoro ha

come effetto l’ottenimento di ri-

sultati che si sfociano in una mi-

gliore “qualità della vita” ma

anche del prodotto finale, un pro-

dotto ottenuto da un gruppo di

persone compatto, solidale, equi-

librato è un buon prodotto. Pur-

troppo la divisione e

l’individualismo sono i mali che affliggono la nostra Italietta indu-

striale dove chi cerca di unire in

nome del lavoro e della dignità

viene ostacolato puntualmente

dalle classi dirigenziali aziendali.

La differenza tra noi e la Germa-

nia che tutti invidiano sta proprio

in questa diversa concezione del

bene comune tra lavoratori… e i

primi a capirlo devono essere

proprio i lavoratori stessi!

Sito di contatto RSU/RLS

http://www.rsufiombrc.com

In caso di infortunio mortale, la de-

nuncia deve essere effettuata con

telegramma entro 24 ore dall'evento

L' assistenza INAIL: spetta anche

ai lavoratori non regolarmente

assicurati dal datore di lavoro

(principio dell'automaticità della

prestazione).

In nessun caso la colpa dell'assicu-

rato esclude il diritto alla tutela

assicurativa.

Il diritto decade solo in caso di dolo

dell'infortunato o per simulazione.

Per infortuni sul lavoro

si intendono tutti gli in-

cidenti o gli eventi avve-

nuti per causa violenta

in occasione di lavoro, da

cui siano derivati:

- la morte;

- l'inabilità permanente al lavoro

assoluta o parziale con l'incapacità

di svolgere attività lavorativa;

- un'inabilità temporanea assoluta

che comporti l'astensione dal lavoro

per più di tre giorni;

- un danno biologico cioè una lesio-

ne psicofisica della persona del

lavoratore (dal luglio 2000), In caso

di infortunio sul lavoro, il lavorato-

re deve:

Informare immediatamente il dato-

re di lavoro che deve fare la denun-

cia dell'infortunio all'INAIL entro 2

giorni dalla data di ricevimento del

certificato medico.

L’infortunio deve essere dichiarato

all'arrivo in Ospedale.

Dopo aver ricevuto la prestazione del pronto soccorso o all'atto della

dimissione dall'ospedale il lavorato-

re deve rivolgersi all’INAIL per ric-

vere le cure del caso.