giornale gamberale - n° 1 maggio 2011

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Gamberale Periodico quadrimestrale Poste Italiane S.P.A. Spedizione in abbonamento Postale -70% CB BERGAMO Registrato presso il tribunale di Bergamo n.14 del 07/04/2006 Editore: Isidoro Sciulli, Via Torretta 15 - 24125 Bergamo Direttore Responsabile: Isidoro Sciulli Stampa: Edicom S.r.l. - Via Madonna della Neve, 24 Bergamo Anno 6 - N. 1 Maggio 2011 Il dipinto della Madonna col bambino. Per chi entra nella Chiesa di San Lorenzo può ammirare sopra l’ altare della prima cappella a destra un dipinto su tela che rappresenta la Madonna con il bambino, che risale al 1731. Il dipinto è posto dentro una cornice lignea e ad intarsio, che è una vera opera d’arte ed è stata restaurata negli anni scorsi. Nella parte inferiore della cornice e in posizione centrale c’erano due meravi- gliose teste di angioletti intarsiati, come si può vedere dalla fotografia (foto 1). C’erano perché sono stati rubati, aspor- tandoli dalla cornice, come si può vedere dalla fotografia più recente del quadro (foto 2). L’angolo in basso a destra si è deterio- rato e la vernice si è staccata. Nella parte centrale del dipinto è raffi- gurata la Madonna che tiene in braccio il bambino ,dalle cui mani pende uno scapolare. All’altezza della testa della Madonna, a sinistra per chi guarda, si vedono due ali aperte e un viso di angelo. Nel dipinto sono pure rappresentati due santi. A sinistra per chi guarda è rappresen- tato San Nicola di Bari, perchè ha gli abiti vescovili con mitria (il cappello di vescovo), nella mano sinistra un libro sormontato da tre sfere dorate, quelle che donò ad un padre povero perché non avviasse alla prostituzione le tre figlie. A destra per chi guarda è rappresen- tato San Giuseppe, perché ha la testa pelata per indicare che è un vecchio e regge con la sinistra un bastone da cui sbocciano germogli verdi . Sulla parete di sinistra della cappella, una targhetta smaltata con una scritta in latino ricorda i donatori del dipinto 1 (foto 3): EX FAMILIAE DE JULIIS JURE PATRONAE AERE ERECTA DON CAJETANUS DE JULIIS ARCHIPRESBITERUS A.D. 1731 La cappella e il dipinto con la cornice furono donati dalla famiglia De Juliis ( la prima riga della targhetta dice :costruita con il denaro della famiglia De Juliis e perciò a ragione padrona [della cappella]…). Il parroco di Gamberale era della stessa famiglia, l’arciprete don Gaetano (Don Cajetanus De Juliis Archipresbiterus). A.D. 1731 (Anno del Signore 1731).

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Giornale Gamberale - n° 1 Maggio 2011

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Page 1: Giornale Gamberale - n° 1 Maggio 2011

Gamberale Periodico quadrimestralePoste Italiane S.P.A.

Spedizione in abbonamento Postale -70% CB BERGAMORegistrato presso il tribunale di Bergamo n.14 del 07/04/2006

Editore: Isidoro Sciulli, Via Torretta 15 - 24125 BergamoDirettore Responsabile: Isidoro Sciulli

Stampa: Edicom S.r.l. - Via Madonna della Neve, 24 Bergamo

Anno 6 - N. 1Maggio 2011

Il dipinto della Madonna col bambino.

Per chi entra nella Chiesa di San Lorenzo può ammirare sopra l’ altare della prima cappella a destra un dipinto su tela che rappresenta la Madonna con il bambino, che risale al 1731. Il dipinto è posto dentro una cornice lignea e ad intarsio, che è una vera opera d’arte ed è stata restaurata negli anni scorsi.Nella parte inferiore della cornice e in posizione centrale c’erano due meravi-gliose teste di angioletti intarsiati, come si può vedere dalla fotografia (foto 1). C’erano perché sono stati rubati, aspor-tandoli dalla cornice, come si può vedere dalla fotografia più recente del quadro (foto 2). L’angolo in basso a destra si è deterio-rato e la vernice si è staccata.Nella parte centrale del dipinto è raffi-gurata la Madonna che tiene in braccio il bambino ,dalle cui mani pende uno scapolare. All’altezza della testa della Madonna, a sinistra per chi guarda, si vedono due ali aperte e un viso di angelo.

Nel dipinto sono pure rappresentati due santi.A sinistra per chi guarda è rappresen-tato San Nicola di Bari, perchè ha gli abiti vescovili con mitria (il cappello di vescovo), nella mano sinistra un libro sormontato da tre sfere dorate, quelle che donò ad un padre povero perché non avviasse alla prostituzione le tre figlie.A destra per chi guarda è rappresen-tato San Giuseppe, perché ha la testa pelata per indicare che è un vecchio e regge con la sinistra un bastone da cui sbocciano germogli verdi .Sulla parete di sinistra della cappella, una targhetta smaltata con una scritta in latino ricorda i donatori del dipinto

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(foto 3): EX FAMILIAE DE JULIIS JURE PATRONAE AERE ERECTA DON CAJETANUS DE JULIIS ARCHIPRESBITERUS A.D. 1731La cappella e il dipinto con la cornice furono donati dalla famiglia De Juliis ( la prima riga della targhetta dice :costruita con il denaro della famiglia De Juliis e perciò a ragione padrona [della cappella]…).Il parroco di Gamberale era della stessa famiglia, l’arciprete don Gaetano (Don Cajetanus De Juliis Archipresbiterus).A.D. 1731 (Anno del Signore 1731).

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Il castello di GamberaleIl castello di Gamberale è una splen-dida costruzione che fa da cornice al panorama del luogo incastonato tra le montagne ed è inserito nella parte più alta del centro storico. La struttura, in stile medioevale, è una costruzione che aggiunge alla bellezza dei luoghi forza e maestosità.Chi lo guarda ha l’impressione di essere protetto e rispettato, oltre che avere di fronte un luogo di storia, cultura e arte.La fortezza è stata restaurata da Pasquale Bucci nel 1801, quando ricopriva la carica di questore.

Agricoltura antica: Il loglio (la gliu’gl’)

Per i lavori di campagna, aprile era il tempo di zappettare (zapp’tt’iè). Era una operazione che si svolgeva nei campi seminati a grano con una zappa dalla lama piccola, la zappetta (ru zappitt’) e serviva a eliminare le erbacce che avrebbero impedito un buon raccolto.Si cercava di eliminare soprattutto il loglio. L’operazione veniva soprattutto ripetuta durante la mietitura , quando si elimi-navano le spighe di loglio dai covoni e tra le spighe non ancora mietute.Perché?Il pane confezionato con farina di grano inquinato dai semi di loglio dava sonno-lenza e scarsa reattività. Infatti i semi di loglio vengono parassitati da funghi che producono pericolosi alcaloidi, non ancora ben studiati e conosciuti, la cui azione si esplica essenzialmente sul sistema nervoso centrale.I sintomi dell’avvelenamento prodotto

Gamberale n.1 - anno 6

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COMUNICATO STAMPALa Galleria Spagone è ancora chiusa! Aspetta primavera!Intanto sono stati percorsi almeno 15 milioni di chilometri in più.Alla fine di novembre, con una visita ufficiale dentro la Galleria Spagone del Presidente della Provincia di Chieti e del Capo compartimento Anas dell’Aquila, veniva annunciata in pompa magna la riapertura della galleria Spagone, per i primi giorni di Febbraio…

Altri restauri sono stati fatti in seguito alle distruzioni della seconda guerra mondiale e del terremoto del 1984. L’ultimo restauro, quello del 1984, ha donato al castello l’attuale aspetto pseudo-medioevale. Le facciate esterne sono intonacate di bianco e fanno da contrasto alle parti in pietra. La torre è provvista di merlatura in pietra. Oggi questa spledida costruzione è adibita a sala-riunioni del comune, ma anche a spazio per convegni e per mostre di pittura. S.L.

da queste sostanze sono : vertigini, disturbi della vista, dell’udito, della parola, della memoria, cefalea, tremito, singhiozzo,debolezza generale e, nei casi più gravi, coma e morte per paralisi respiratoria.L’avvelenamento da loglio si verificava quando veniva confezionato e consu-mato pane con farina inquinata dai semi della pianta infettati dal fungo, evento che normalmente coincideva con le cattive annate agricole.Alcune manifestazioni di isteria collettiva, allucinazioni e visioni nel Medioevo e in tempi più recenti, è probabile che siano state generate proprio da avvelenamenti alimentari dovuti all’ingestione di loglio.

Agricoltura antica:ru b’ffon’.

La semina dei cereali: orzo, biada, grano, veniva preceduta da una opera-zione fatta sulla semenza.

L’insieme dei semi veniva bagnato la sera precedente con una soluzione di acqua e vetriolo.Si trattava di solfato di rame in forma solidificata, simile a pezzi di vetro azzurrino.I vari pezzi venivano pestati in un mortaio e con un misurino si prendeva la quantità necessaria per la semenza e veniva disciolto nell’acqua. Con il liquido ottenuto si bagnava in modo uniforme tutta la quantità di grano da seminare.L’operazione serviva ad evitare che i semi dei cereali venissero parassitati da un fungo, la segale cornuta. I semi delle spighe parassitate si trasformavano in una sostanza marrone scuro ( ru b’ffon’) e, se non venivano eliminati prima della trebbiatura, rischiavano di sporcare tutti i semi buoni.La farina ottenuta da questi semi era molto pericolosa perché poteva far contrarre l’ergotismo, una grave pato-logia che comporta la cancrena degli arti (gambe e braccia). La segale cornuta produce sostanze dotate di un effetto vasocostrittore tale da condurre alla cancrena delle gambe e delle braccia.Se ricordate alcune volte prima della macinatura il grano veniva lavato il giorno prima e lasciato asciugare al sole: anche con questa operazione si tendeva a pulire i semi dalla segale cornuta.

Tre comunicati stampa.Dedichiamo un po’ spazio del periodico a tre comunicati, uno del 2 marzo 2011 uno del 16 marzo, e il terzo del tre Maggio, che ci sono stati inviati dal consigliere provinciale Palmerino Fagnilli. Per ragioni di spazio abbiamo tagliato alcune frasi e ce ne scusiamo con l’interessato. Lo ringraziamo per aver pensato a noi, come mezzo di diffusione di notizie altrimenti poco conosciute.Ci scusiamo per il ritardo, ma i tempi di diffusione del periodico sono diversi da quelli di un quotidiano.

Essa è lunga 176 metri ed è chiusa dall’ottobre 2002, dal terremoto di San Giuliano...La sistemazione della galleria Spagone è costata, fino ad oggi, circa 5 milioni di euro. Sono passati 8 anni e 4 mesi, 3040 giorni, dal giorno della chiusura. A causa di tale interruzione, ogni giorno mediamente, nei due sensi di marcia, si percorre 1 chilometro in più di strada e si impiegano 5 minuti in più di tempo

di percorrenza; ipotizzando timida-mente un passaggio di 5000 veicoli al dì, mediamente, nei due sensi di marcia, solo in termini di chilometri percorsi in più, avremmo un totale di oltre 15 milioni di chilometri percorsi in più. Questi sono i dati: 5 milioni di euro, 15 milioni di chilometri in più, qualche impegno non onorato, otto anni e quattro mesi di variante e la Galleria Spagone è ancora chiusa.

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Gamberale n.1 - anno 6

Anche febbraio è passato!... Cos’altro dobbiamo aspettare, la primavera?!...Sempre a gennaio del 2010 il Presi-dente della Provincia, Di Giuseppan-tonio … annunciò l’apertura della variante di Quadri, per la seconda metà dell’anno e la definizione del progetto del completamento Quadri-Gamberale della importante arteria, necessario per indire la gara di appalto per la fine dell’anno 2010. Purtroppo, così non è stato. Come possiamo constatare, solo la variante sarà realizzata, anche se con qualche mese di ritardo, grazie all’opera di amministratori attenti e lungimiranti di centrosinistra e grazie alla sensibilità dell’On.le Di Pietro, all’epoca Parlamentare e Ministro per le infrastrutture che sbloccò la neces-saria perizia suppletiva, per la realiz-zazione della variante di Quadri, che ha comportato una spesa aggiuntiva di circa 13 milioni di Euro. I lavori sono ora in corso e quanto prima…Quadri si libererà finalmente dal traffico , soprattutto di quello pesante, molto pericoloso per l’incolumità dei cittadini e per la sostenibilità ambientale. Gli annunciati 160 milioni di euro di stanziamento a favore della Fondo Valle Sangro non ci sono stati, anzi, dei 91 milioni di euro già stanziati (governo Prodi) nel piano Anas, 80 ne sono stati tolti. Dunque non sono previsti fondi per il completamento della Fondo Valle Sangro e non c’è nemmeno l’idea di un progetto (Elenco opere infrastrut-turali di nuova realizzazione, Appalta-bilità 2007-2011 del 26 giugno 2007 dell’ANAS).Mentre l’ANAS, già da dicembre 2010, ha indetto l’appalto per la realizzazione lotto zero della strada statale 80, Teramo centro- La Cona, così detta Teramo-mare. Quando si dice che la Regione Abruzzo è “Teramocentrica”!Quindi chiediamo a Chiodi, Presidente dell’intera Regione Abruzzo, di occu-

parsi anche delle problematiche della provincia di Chieti oltre che di quelli di Teramo, magari nei ritagli di tempo! Chieti-Pizzoferrato, 2 marzo 2011. Fagnilli Palmerino

COMUNICATO STAMPAFratelli d’Italia… Fratelli del Sangro….! La Galleria è….. APERTA!Finalmente, oggi 16 marzo 2011 alle 12,30, la Galleria Spagone è stata riaperta dall’ANAS. Per la Val di Sangro è festa! I camionisti, gli automobilisti e i viaggiatori nel riattraversare la Galleria Spagone strombazzavano di gioia! A loro si è unito Fagnilli Palmerino, consigliere provinciale, che, con la sua automobile, è stato il primo ad attraversarla. E con la bandiera dell’Italia ha festeggiato sì la riapertura della galleria, ma anche la vigilia della Festa dell’Unità d’Italia. Fagnilli Palmerino ha dichiarato che: “La coincidenza delle date, “riaper-tura galleria” e la “festa nazionale”, è stata una felice circostanza che evoca quanto di buono c’è nel nostro stato italiano e quello che di buono si può ancora fare”. Alle polemiche e alle lotte degli anni trascorsi, Fagnilli, per l’occa-sione, sostituisce l’apprezzamento per la riapertura della Galleria ed esprime un grazie al personale Anas e alle ditte che vi hanno lavorato, che sotto una pioggia battente, si sono adoperati per rimuovere i cartelli di divieto…”Certo - conclude Fagnilli - c’è ancora molto da fare, ma oggi e domani è festa e intanto ci godiamo gli eventi felici, da dopodo-mani si torna a lottare, perché un’Italia MIGLIORE è possibile, perché la Val di Sangro è Italia! Viva l’Italia! Viva la Val di Sangro!....Pizzoferrato, 16 marzo 2011

COMUNICATO STAMPAFrana nel cantiere di costruzione della Variante di Quadri per il completa-mento della Fondo Valle Sangro.

Stop ai lavori!La grave e grossa frana che interessa il cantiere della Fondo Valle Sangro preoc-cupa tutto il territorio della Provincia di Chieti… I lavori di completamento della Strada Statale 652, ovvero la Fondovalle Sangro, nel tratto stazione di Civitaluparella-stazione di Gambe-rale,… dopo lunghi anni di attesa finalmente l’intero territorio della Val di Sangro tirava un sospiro di sollievo, lo stesso A.D. Fiat Sergio Marchionne, nei mesi scorsi, ha sottolineato come la viabilità fosse strategica per l’azienda SEVEL, nella prospettiva di un suo potenziamento e sviluppo, ma anche essenziale per una sua permanenza in Val di Sangro….La soddisfazione era immensa, anche se la costruzione dell’opera riguardava solo 2 dei 6 chilo-metri necessari per il completamento della Fondo Valle Sangro, cioè stazione di Civitaluparella-Stazione di Gambe-rale. Questi i fatti fino ad oggi.Da qualche tempo, per la verità dai primi mesi del 2010, una frana, di grosse dimensioni, ha interessato il versante ovest del cantiere, verso Borrello…si rende indispensabile un intervento tempestivo di tutti gli Enti e di tutte le autorità competenti, per affrontare e risolvere con sollecitudine il problema.Tanto premesso Fagnilli Palmerino CHIEDE l’intervento del Presidente della Provincia di Chieti…presso ogni altra autorità competente, affinché vengano immediatamente stanziati i fondi necessari al completamento dell’OPERA e la convocazione urgente di un Consiglio Provinciale monotema-tico, dedicato all’approvazione unanime di una mozione tesa far riconoscere il completamento della Fondo Valle Sangro come priorità nazionale.3 maggio 2011 Il consigliere provincialePalmerino Fagnilli

CRONACHE CITTADINEIl prossimo anno ci saranno le elezioni ammi-nistrative, perciò impieghiamo una parte dello spazio dedicato alle cronache citta-dine per fare un confronto tra il programma della lista “Per Gamberale” dell’at-tuale sindaco e le realizzazioni effettive. In questo numero analizzeremo solo la prima parte, la seconda sarà pubblicata nel prossimo numero.

TURISMOTrascriviamo dal programma presen-tato dalla lista nel 2007: “Come avevamo

promesso nella scorsa legislatura siamo finalmente riusciti, malgrado grandi diffi-coltà, a risolvere il problema della sciovia La Forcella, per cui oggi abbiamo le idee molto chiare e soprattutto la possibilità di poter attuare tramite varie iniziative possi-bili il rilancio della sciovia stessa…. Anche perché, è proprio questa, se non l’unica, certo la più autentica e solida base per un rilancio effettivo e immediato del nostro paese”.Nel 2007 il nostro sindaco dava per risolto il problema degli impianti di risalita. Siamo,

invece, in alto mare!La Sicet con i suoi nuovi soci (Remo Bucci e Lina Sciulli) non hanno alcuna intenzione di mettere denaro per un’attività in perdita e inutile e fanno bene dal punto di vista degli investimenti che dovrebbero dare profitti.Lo scopo della Sicet è farsi pagare dal comune i due fabbricati, abusivi, e forse allora rinunceranno alla concessione…Il sindaco ha avuto mandato dal Consiglio comunale per incaricare i tecnici della Regione, pagati dal comune, per fare una valutazione degli edifici. A che punto

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Gamberale n.1 - anno 6

CRONACHE CITTADINEsiamo? Gli enti statali: Comunità montana, Provincia, Regione hanno detto a chiare lettere che non daranno alcun finanzia-mento. Nessun privato si è fatto avanti.Eppure il Comune non è ancora rientrato in possesso pieno di una sua proprietà. L’assurdo di questa storia è che il comune deve pagare per riavere indietro una sua proprietà. Ma questo succederà per tutte le proprietà comunali date in concessione. Si poteva fare una proposta all’Ente Parco, che avrebbe anche pagato e avrebbe senz’altro usato il suo ufficio tecnico e legale per mettere alle strette la Sicet , perché rinunciasse alla concessione senza alcun indennizzo… Niente di tutto questo.Il programma diceva . “…Siamo riusciti a risolvere il problema della sciovia La Forcella”.Primo punto del programma: non realizzato. Chiedere, poi, al nostro sindaco un po’di modestia è un’impresa ardua. Dice nel testo citato sopra “ …nella scorsa legisla-tura…”. Il consiglio comunale di Gambe-rale amministra solo, non è il Parlamento della Repubblica che fa le leggi. Non legi-slatura dunque, ma amministrazione. Commento finale su questo puntoPer amministrare ci vuole coerenza, pazienza, continuità, attenzione e fatica quotidiana, buone relazioni con tutte le amministrazioni e di qualunque colore.Il capo del nostro comune possiede tutte queste qualità, necessarie ad un buon amministratore?Esistono capaci amministratori e uomini da propaganza.La propaganda serve a spararle grosse e ogni volta ad alzare sempre più il tiro; la propaganza spinge a dire oggi una cosa e domani il contrario, senza curarsi delle conseguenze; la propa-ganza serve a non assumersi mai le proprie responsabilità, ma a trovare sempre un colpevole fuori : la precedente amministra-zione, la provincia, gli avversari politici e così via…. Lascio all’intelligenza dei lettori dove collocare il nostro sindaco, se tra gli amministratori capaci o tra gli uomini di propaganda. D’altra parte fare i conti con lo zero assoluto realizzato non è facile.

VIABILITÁLeggiamo sempre dal programma :“Siamo riusciti a a fare provincializzare la strada Gamberalle-Scalo….Adesso, è prio-ritaria la realizzazione di un collegamento con Roccaraso…A tale scopo ci siamo impegnati sin dai primi anni del nostro mandato, arrivando a raggiungere un’in-tesa con le province di Chieti e dell’Aquila, i comuni interessati e il ministero delle infra-strutture”… Avete mai percorso la strada Gamberale-Roccaraso che passa dal Laghetto e sotto Monte Secine, arrivando a Roccaraso? Naturalmente no.Il nostro capo pensa che nel programma si può scrivere di tutto, tanto a distanza di cinque anni chi se ne ricorda più. Noi ce ne siamo ricordati e ne chiediamo conto.Ci fosse una parola sul tratto di fondovalle Gamberale-Quadri! E’ vero che un piccolo comune può poco, ma quella è una strada

che non interessa al nostro sindaco. Circa poi la provincializzazione della strada Gamberale-Scalo, ci preme ricordare che tutte le operazioni di passaggio della strada dal Comune alla provincia erano cominciate anni prima che Varrati diventasse sindaco.Il verbale di consegna della strada comunale alla provincia è del 2001, quando l’attuale sindaco era solo consigliere comunale e l’amministrazione provinciale di allora era di centrosinistra. Quando subentrò l’ammi-nistrazione Febbo di centro destra, furono completate le operazioni di passaggio e furono cominciate le operazioni di amplia-mento. Dette operazioni furono completate, poi, con l’amministrazione Coletti di centro-sinistra e grazie anche all’interessamento soprattutto dell’assessore Tamburrino di Montenerodomo e anche del consigliere Fagnilli di Pizzoferrato.

URBANISTICA Trascriviamo dal programma:“…abbiamo da tempo comunciato a definire …quella variante che riteniamo indispensabile per l’attuazione del PRG (Piano Regolatore Generale). Grazie ad essa….diventerà possibile la delimitazione e la vendita dei lotti comunali…Oltre a ciò, … la variante prevista darà il via alla realiz-zazione di una zona artigianale….Natural-mente, i tempi saranno quelli previsti dalla legge, anche se riteniamo plausibile che entro l’estate sarà tutto pronto..”L’estate di cui parla il programma del Sindaco è quella del 2007!A tutt’oggi niente di tutto questo si è verificato: - niente variante al PRG,- niente delimitazione e vendita dei lotti comunali,- niente zona artigianale.E noi diciamo meno male, perché i lotti potevano finire nelle mani di imprese immobiliari, magari campane, in odore di camorra. Noi siamo per il recupero, la ristrutturazione e la valorizzazione del patrimono edilizio esistente e nel capo-luogo e nelle frazioni, con interventi edilizi che mantengano la struttura originaria e che prevedano l’uso di materiali che non stravolgano la fisionomia del paese.Circa la zona artigianale, lasciamo perdere!Quando si scrive un programma, avevano pensato, basta riempire delle pagine e spararle grosse anche se si sapeva che non se ne sarebbe fatto niente. E meno male perché rischiava di fare la fine di quella di S.Angelo del Pesco: non ci sono imprese artigianali, ma i lotti sono stati usati per costruire abitazioni.

Un articolo da “Il Centro” di venerdì 25 marzo 2011. Cronaca di Lanciano/Atessa/Casoli/Val di Sangro.“ Pizzoferrato- Ristoro per i paesi con le sorgenti.”“Una tariffa dell’acqua diversa per i resi-denti dei comuni montani e un contributo annuale a titolo di ristoro per i centri sui quali sono localizzate le sorgenti, le relative opere di captazione e le reti.É la richiesta che il sindaco Nicola Taran-tini presenta al consiglio regionale impe-

gnato oggi sulla riforma del servizio idrico.”Benvenga l’Ato unico per contenere le spese”, dice, “ma bisogna creare una imposta diversa per i cittadini dei piccoli comuni montani.La Regione riconosca anche la specificità dei centri che sul proprio territorio ospitano sorgenti”Ecco, il sindaco di Pizzoferrato si muove, fa proposte, presenta istanze agli organismi statali. E il nostro sindaco dove è ?Nel territorio di Gamberale sono state captate sorgenti che forniscono acqua perfino ad altri comuni del territorio. Il nostro sindaco non ha niente da dire? A proposito di certe minacceNell’ultimo numero pubblicato a novembre 2010 c’era l’articolo “Cose strane che avvengono nei comuni delle nostre zone.”In esso avevamo parlato di odor di camorra in alcune operazioni immobiliari fatte in alcuni comuni della nostra zona.Ebbene il sindaco in pieno consiglio comunale, con tutti i problemi che ha da risolvere, ha pensato bene di minacciare di denuncia, insieme ai sindaci dei comuni interessati diceva, il responsabile di questo periodico.Alle minacce siamo abituati .Nello specifico ribadiamo che la crimina-lità organizzata (la camorra), si intrufola dappertutto per fare affari…nelle nostre zone si sono già verificati casi di sua presenza. E’ meglio non sottovalutare!

La cittadinanza onorariaIl ministro Altiero Matteoli sarà fatto citta-dino onorario di Gamberale.Dobbiamo dire che per queste operazioni di propaganda il nostro sindaco è imbattibile.In ultimi dieci anni sono stati fatti più citta-dini onorari che nei restanti anni a partire dal 1945. Naturalmente niente in contrario, l’intervento del ministro Matteoli per la frana che aveva interessato un’ampia fascia del territorio del comune fu tempe-stivo. Interventi di quel tipo devono essere tempestivi e i ministri, oltre che per i normali interventi quotidiani, devono attivarsi per le situazioni straordinarie. Il nostro sindaco fa passare per un gradita concessione e per un favore l’intervento di un organismo dello stato in una emergenza.E’ una concezione della politica fatta di sudditanza e di accondiscendenza al potere, che bisogna tenerselo buono, se vuoi ottenere qualcosa. Dietro c’è l’idea che noi siamo non di cittadini portatori di diritti e di doveri, ma sudditi che devono chinarsi e ringraziare chi ha il potere.Ma il sindaco ha mai pensato che il nostro territorio è a grande rischio di frane?É stato fatto un censimento delle situa-zioni a rischio? Fino agli anni settanta il territorio era curato dai contadini. L’acqua era drenata e raccolta nelle “forme”, che venivano ripulite dai proprietari interessati.Tutte queste opere non sono più fatte e quindi saremo più esposti a frane e a dissesti idrogeologici ed è per questo che una amministrazione accorta e lungimi-rante corre ai ripari e comincia almeno a fare un censimento delle zone più a rischio.