giornale dicembre
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SOMMARIO - 4^ rassegna corale ANSPI . . . . . . . . .
- Presepe a misura d’uomo. . . . . . . . . .
- Screening prevenzione tumore al seno . . . . . . .
- L’angolo del poeta. . . . . . . . . . . .
- Ricetta del mese . . . . . . . . . . .
- Rubrica: cultura e tradizioni di un tempo . . . . .
- Raccolta foto: Giovani Insieme & Amici degli Anziani .
- Il gioco di un tempo . . . . . . . . . . .
- La Parola del mese. . . . . . . . . .
- Il Santo del mese . . . . . . . . . . . . .
- Photogallery ANSPI in corsa. . . . . . . . .
AGRIGENTO
. . pag. 2
. . pag. 4
. . pag. 6
. pag. 8
. pag. 9
. . pag 10
. . .pag.12
. . .pag.14
. . .pag 15
. .pag.16
. . .pag. 17
Dicembre 2014
A cura degli Animatori
e dei Volontari in Servizio Civile ANSPI
Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” di Canicattì
Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Casteltermini
Circolo ANSPI “Karol Wojtyla” di Castrofilippo
Oratorio ANSPI “Maria SS. Del Carmelo” di Cattolica Eraclea
Oratorio ANSPI Centro Giovanile Immacolata di Montallegro
Oratorio ANSPI “Don Bosco” di Sambuca di Sicilia
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so in risalto, ancora una volta, il
valore della gratuità e del servizio;
un’esperienza che si ripete per rivi-
vere il mistero del Santo Natale in
un’atmosfera allegra e gioiosa poi-
ché anche il canto e la musica sono
preghiera e come diceva
Sant’Agostino: «Chi canta bene
prega due volte».
Tanti i brani eseguiti brillantemen-
te a più voci e secondo la tradizio-
ne di Natale per rivivere insieme il
mistero del Natale.
La rassegna, come di consueto, si è
poi conclusa con la consegna di u-
na pergamena ricordo a tutti i mae-
stri dei cori partecipanti e con un
rinfresco a base di legumi preparati
con l’aiuto del giovani del servizio
civile che svolgono la loro opera
presso l’ANSPI di Castrofilippo e
con assaggi di pizze offerte dai ri-
storatori locali.
Filippo Chiarelli
Il 19 Dicembre scorso, nella Chie-
sa Madre di Castrofilippo (AG) si
è svolta la quarta edizione della
Rassegna Corale “Note di Natale”
con esibizioni artistiche, organiz-
zata dal locale Circolo “K. Wo-
jtyla”, affiliato all’ANSPI,
l’Associazione Nazionale per Ora-
tori e Circoli giovanili.
Ad aprire la rassegna è stato il lo-
cale Gruppo di Ballo dell’ANSPI e
a seguire il coro filarmonico
“Terzo Millennio” di Racalmuto,
diretto dal maestro Mannella, il
gruppo miusicale dell’Ist. P. Balsa-
mo di Castrofilippo, diretto dalla
Prof.ssa Badalamenti e il coro poli-
fonico “Jerusalem Pietro Russello”
di Favara, diretto dal maestro Len-
tini.
Tutti si sono distinti per professio-
nalità e impeccabile bravura, riu-
scendo ad appassionare i numerosi
spettatori accorsi in chiesa per
l’occasione. Presenti anche le auto-
rità locali, tra cui il Sindaco di Ca-
strofilippo, l’avv. Calogero Sfer-
razza e l’Arc. Giuseppe Costanza, i
quali, dopo avere manifestato pale-
semente il loro compiacimento per
l’iniziativa promossa dall’ANSPI
di Castrofilippo, guidata da Filippo
Chiarelli, hanno rivolto a tutti i
presenti un cordiale saluto e i mi-
gliori auguri di un Santo Natale e
di un Felice Anno Nuovo.
Una rassegna, dunque, che ha mes-
4^ Rassegna Corale
19.12.14
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Presepe a misura d’uomo
Il Circolo ANSPI “Karol Wojtyla”, di Castrofilippo (AG), guidato
dal Presidente Filippo Chiarelli, ha inaugurato, il 19 dicembre scor-
so, la quarta edizione del “Presepe a misura d’uomo”, realizzato con
sagome di personaggi realmente esistiti, che attraverso la loro opera
hanno portato lustro alla piccola cittadina, lasciando un’impronta
speciale, degna di un doveroso e perenne ricordo.
Quest’anno è stata scelta un’abitazione locale per accogliere questo
suggestivo presepe, impreziosito dalla nuova sagoma di San Gio-
vanni Paolo II, a cui è dedicato il Circolo.
Una figura “simbolo” per la gioventù locale, ma anche per l’intera
collettività, destinata a rimanere giovane, secondo l’insegnamento
del Sommo Pontefice, oramai Santo, “chi sta con i giovani diventa
giovane”, come recita un antico proverbio polacco, citato dal Som-
mo Pontefice a Tor Vergata in occasione della GMG del 2000.
Quest’anno, dunque, si è voluto dare un seguito al “Presepe a misu-
ra d’uomo”, inaugurato nel 2011, per continuare a dare quel giusto
riconoscimento a chi si è speso nel tempo affinchè Castrofilippo e
l’intero Paese potesse evolversi e progredire dal punto di vista so-
ciale e culturale e nel contempo crescere nella fede.
La sagoma di San Giovanni Paolo II è stata inaugurata in Chiesa
Madre per essere aggiunta alle sagome già presenti, che raffigurano:
la Sacra Famiglia;
il magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla criminalità organiz-
zata nell’agguato del 19 luglio 1992;
l’App. Salvatore Bartolotta, agente di scorta del magistrato Roc-
co Chinnici, ucciso nell’agguato del 29 luglio 1983;
Padre Lo Bue, Arciprete di Castrofilippo venuto a mancare il 27
aprile 1992;
il Prof. Alfonso Agliata, pittore e docente dell’Ist. Comprensivo
“P. Balsamo” di Castrofilippo, venuto a mancare il 16 genna-
io 2000;
il Prof. Michele Sciabbarrasi, maestro elementare, già Sindaco
del medesimo Comune e cittadino responsabile e impegnato
nel sociale, venuto a mancare nel 2008;
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il Servo di Dio giudice Rosario Livatino, “il giudice ragazzino…
Martire della giustizia e indirettamente della fede” barbara-
mente trucidato nel 1990 per mano della criminalità organizza-
ta;
Mons. Battista Belloli, sacerdote bresciano fondatore dell’ANSPI
nel 1963;
il Venerabile Paolo VI, Sommo Pontefice di origine bresciana,
fervente sostenitore dell’ANSPI, al tempo del Concilio Vatica-
no II.
Il “Presepe a misura d’uomo” è rimasto aperto per tutto il periodo
natalizio, dal 18 dicembre al 6 gennaio ed è stato visitato in occasio-
ne della “novena itinerante”, promossa sempre dall’ANSPI con il co-
involgimento della parrocchia.
Filippo Chiarelli
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Il continuo aumento dell’incidenza della malattia del tumore al seno e lo
stretto rapporto di questo fenomeno con la sfera affettivo-familiare della
popolazione femminile hanno spinto l’ANSPI di Castrofilippo, guidata dal
Presidente Filippo Chiarelli ad andare oltre i confini… ed organizzare nella
propria sede di Castrofilippo (AG) un <<Free Weekend” per screening se-
nologici gratuiti, con il coinvolgimento della dott.ssa Eleonora Taibi, onco-
logo dell’HUMANITAS, Centro Oncologico Catanese.
Una struttura d’eccellenza per la cura del paziente, che da sempre ha condi-
viso l’idea che prevenire è meglio che curare, donando la giusta importanza
all’informazione per prevenire la malattia, attraverso anche campagne di
sensibilizzazione.
Un’esperienza singolare, dunque, per l’ANSPI “K. Wojtyla”, che ha voluto
promuovere un servizio alternativo per contribuire a salvare il salvabile.
L’iniziativa, infatti, ha avuto come obiettivo primario quello di sensibilizza-
re un numero molto ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzio-
ne e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pub-
blico femminile anche sulle abitudini di vita correttamente sani da adottare
e sui controlli diagnostici da effettuare.
Filippo Chiarelli
ANSPI :
promozione & PREVENZIONE
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FIOR DI NEVE
U. SABA
Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
Francesca Cipollina
L’angolo del poeta
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Tiramisù Ingredienti :
uova : 6 medie
caffè : q.b per bagnare i savoiardi
savoiardi : 400 gr
zucchero : 120g + 2 cucchiaini per il caffè
mascarpone : 500 gr
cacao in polvere : q.b per spolverizzare il tiramisù
cioccolato : q.b per ricoprire il tiramisù
Per preparare il tiramisù, dividete gli albumi dai tuorli, aggiungete ai tuorli metà dello
zucchero e montate con uno sbattitore elettrico dotato di fruste fino ad ottenere un bel
composto chiaro, spumoso e cremoso. Aggiungete il mascarpone al composto di tuorli,
quindi occupatevi degli albumi: montateli, aiutandovi con una planetaria o sempre con
uno sbattitore elettrico, e quando saranno semimontati aggiungete l'altra metà dello zuc-
chero a pioggia e continuate a montare finché non saranno a neve ben ferma. Una volta
che gli albumi saranno montati alla perfezione aggiungeteli al composto di tuorli, zuc-
chero e mascarpone. Fate questa operazione delicatamente, mescolando dal basso verso
l'alto, con un cucchiaio in modo da non smontare gli albumi. Ora che la crema è pronta,
disponetene un cucchiaio sul fondo di ogni coppetta, oppure in un'unica teglia, passate i
savoiardi nel caffè facendo attenzione a non inzupparli troppo, quindi sistemateli nella
coppetta tagliandoli secondo la forma del contenitore. Disponete un cucchiaio di crema
sopra i savoiardi, livellate la crema e ricoprite con un altro strato di savoiardi imbevuti
nel caffè se i primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi poneteli orizzontalmen-
te (e viceversa), livellate bene e spolverizzate con il cacao amaro in polvere. Se volete
potete cospargere la superficie della coppetta con qualche ricciolo di cioccolato. Ripone-
te in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e... buon appetito!
Lorena Porta
Volontarie SCN ANSPI
Ricetta del mese
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CULTURA E
TRADIZIONI DEL
PASSATO
RICETTA
DELLA
NONNA
Dolci di mandorle
INGREDIENTI
Mandorle macinate
Uova
Zucchero
Scorza d’arancia
Farina
PROCEDIMENTO
Dividere il tuorlo dall’albume e montare
con lo zucchero. Tritare grossolanamen-
te le mandorle e aggiungere la farina e
la scorza di limone. Impastare il tutto e
infornare.
PROVERBI
1)Lu rispiettu è misuratu, cu lu por-
ta l’havi purtatu
2) Cu nun s’assumiglia nun si piglia
3)Cu mangia fa muddrichi
4) Aranci aranci cu guai havi si li
chiangi
5) Quannu lu diavulu t’alliscia voli
l’arma
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PREGHIERA DI UN
TEMPO
Salve regina a Gesù Bambino O Salve Regina madre di Dio per-
fetta, da Dio fustivu eletta, da Dio patri e di Giuseppi sposa
chi gioia priziusa stu Diu criavu. Di grazi l’abbunnavu a que-
sta gran Matrona u paradisu teni e scola cu li santi, tutti rista-
ru spanti. Di questa imperatrice ringraziammu a diu bon frut-
tu, fici stu diu ca sempri dici: “questa mia matri amata è sem-
pri lodata in cielu e in terra…”
Rubrica a cura di:
Alice Molluzzo
Volontaria SCN ANSPI
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Raccol ta foto
… giovani insieme
Francesca Cipollina
Volontaria SCN ANSPI
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… Amici degl i anz iani
Marianna Cammalleri
Volontaria SCN ANSPI
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I l g ioco di un tempo
Il tiro alla fune è uno sport di origine contadina che vede contrapposte
due squadre che si sfidano in una gara di forza. Esistono ancora oggi
club sportivi di tiro alla fune in molte nazioni; viene praticato sia dagli
uomini che dalle donne. E’ stato sport olimpico dal 1900 al 1920. Secon-
do il regolamento ufficiale della disciplina sportiva, due squadre di otto
persone, il cui peso totale non deve superare quello massimo stabilito
per la rispettiva categoria, si allineano ai due capi di una fune di circa 10
centimetri di circonferenza. Sulla fune è marcato il punto centrale; inol-
tre, viene marcato il punto su ogni lato distante 4 metri dal centro. La sfi-
da inizia con il punto centrale sistemato in corrispondenza del centro del
campo da gioco; l'obiettivo di ogni squadra è tirare l'altra squadra
dalla propria parte in modo che il punto marcato più vicino agli avversari
attraversi il centro del campo. Una squadra può vincere anche perché
l'avversario ha commesso tre falli (che avviene, ad esempio, quando un
concorrente cade o si siede). Il tiro alla fune veniva praticato anche da
bambini e ragazzi. Quando d’estate ci si dava appuntamento sulle
spiagge per fare il bagno e prendere il sole spesso bambini ed adulti si
divertivano anche con il tiro alla fune.
Marianna Cammalleri
Volontaria SCN
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La Parola de l mese
VANGELO (Mc 3,31-35)
Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue so-
relle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su
quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa
la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Riflessione . . . Noi siamo il popolo che Cristo ha liberato: possiamo aprirci anche noi a Dio ed essere col-
mati della sua santità. Cosi, nel Vangelo Gesù non nega i rapporti parentali, ma li relativiz-
za. Quello che conta è la volontà di Dio che egli ora rivela con i suoi gesti e con la forza
della sua parola. Quanti ascoltano e compiono questa volontà di Dio costituiscono la sua
nuova famiglia. Dio, infatti, è l'unica figura paterna che Gesù rende presente per mezzo del-
la sua attitudine di Figlio. Non a caso egli lo invocherà in modo unico ed eccezionale con
l'appellativo inconsueto di Abbà.
(Padri Silvestrini)
Vincenzo Di Stefano
Oratorio ANSPI “San Domenico Savio” - Canicattì
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Santo del mese
<<Santa Lucia>>
Santa Lucia, martire cristiana durante la persecuzione di Dioclezia-
no, nacque a Siracusa nel 283 e ivi morì il 13 dicembre 304. Prima
dell’introduzione del calendario gregoriano (1582), la festività con-
nessa alla Santa cadeva in prossimità del solstizio d’inverno e da qui
ha origine il detto “ Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”. Sulla
vita di Santa Lucia si racconta che il corpo
della Santa , prele- vato a Siracusa nel 1040
dai Bizantini di Giorgio Maniace, giunse
a Costantinopoli. Da qui venne trafugato
dai Veneziani che conquistarono la capitale
bizantina ed è qui attualmente conservato e
venerato nella Chiesa di San Geremia a
Venezia. Tuttavia, nonostante alcune propa-
gande apologiche, non ci sono elementi che
attestino che il corpo trafugato dai bizan-
tini fosse realmen- te di Santa Lucia. Inoltre
per ben due secoli si persero le tracce del
corpo stesso. Le sacre spoglie della Santa
siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel
dicembre 2004 in occasione del diciassettesimo centenario del suo
martirio. Santa Lucia è comunque la padrona di Siracusa ed è la pro-
tettrice dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e per le malattie de-
gli occhi e per le carestie. A Castrofilippo la Santa è venerata ed in
suo onore si organizza una grande festa grazie ad un miracolo con-
cesso per Sua intercessione al signor Sedita Agostino. Egli era rima-
sto cieco a causa di un incidente sul lavoro, avvenuto più di
cinquant’anni fa, ma grazie all’intervento miracoloso di Santa Lucia
ha riacquistato la vista. In suo onore e in segno di ringraziamento la
famiglia Sedita da allora si occupa dell’intera organizzazione della
festa di Santa Lucia, la processione per le vie del paese e i giochi pi-
rotecnici finali
Claudia Bellavia
Volontaria SCN ANSPI
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Photogal ler y
ANSPI in corsa
di Pietro Lo Br utto
Francesca Cipollina
Volontaria SCN ANSPI
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