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www.umbriaradio.it Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- NALE LOCALE ROC 7 Tempo di grazia e di gioia di Elio Bromuri bbiamo vissuto nei giorni passati un periodo di intensa partecipazione a fatti, che sono grandi eventi che hanno trascinato folle ed hanno impresso forti emozioni in tutto il mondo. La Chiesa riceve l’attenzione dell’umanità e sta al centro della storia, con dignità e nello stesso tempo con umiltà, quella che proviene dal concepire che tutto è dono, tutto è grazia, che non esiste la grazia pretesa. La pretesa della grazia è una contraddizione in termini. Se dici: tu mi devi fare la grazia di tua spontanea volontà senza che io la chieda o che mi penta e riconosca un qualche sbaglio è un linguaggio contraddittorio. La Chiesa chiede perdono in ogni circostanza, nelle liturgie di ogni domenica di fronte a Dio e di fronte ai fratelli e invoca la grazia della misericordia. Ricordate il duemila, il grande Giubileo, con il santo papa Giovanni Paolo II che fece una pubblica e solenne confessione dei peccati accumulati dal popolo di Dio lungo i secoli? Ricordate anche le scuse e i pentimenti e le sanzioni e i risarcimenti per i casi di pedofilia del clero? Ebbene, questa è la Chiesa santa e bisognosa sempre di avere la grazia della misericordia e del perdono. Ma oggi siamo al paradosso di chi ritiene di aver sempre ragione e di volerla affermare con le buone o con le cattive, a tutti i costi, facendo anche stragi e vittime innocenti, come nelle uccisioni di donne, mogli o amanti, o di bambini, nelle vendette e violenze di ogni tipo nel mondo. E c’è sempre qualcuno che storce il naso quando si parla di Chiesa o di cristiani e distoglie lo sguardo esaltando gruppi di credenti diversi e invitando, come hanno fatto due giornali nei giorni scorsi, uno a visitare la moschea e l’altro la sala del regno dei testimoni di Geova. Minuscoli e meschini pur legittimi, tentativi di distogliere l’attenzione da quanto avveniva a Roma. L’attuale mentalità, impregnata di relativismo e indifferenza, rimane comunque scossa dalla libertà della Chiesa e del suo primo pastore che non teme di allacciare dialoghi e rapporti con persone che non fanno parte delle pecore segnate dal sigillo della fede, e tuttavia non escluse dal circuito vitale della carità. La Chiesa non si vanta, non si gonfia, non rifiuta il contatto, non considera nessuno uno scarto, né da scartare. Neppure gli embrioni. Figuratevi! Francesco, quello antico del lebbroso e quello nuovo, attuale, vestito di bianco, ma con le scarpe ordinarie e il passo sbilenco, quello di Lampedusa e del bacio al piede dei poveracci nella lavanda del giovedì santo, non si arrogano alcun diritto o pretesa, se non quello di predicare la gioia e la misericordia, l’accoglienza e la pace, l’uguaglianza e la fraternità. Un docente universitario mi ha domandato chi fosse il teologo francese che ha teorizzato la “risurezione totale”. Dopo qualche incertezza siamo arrivati al gesuita scienziato, geologo e teologo, Theilard de Chardin. Egli afferma che l’evoluzione del cosmo seguirà per fasi successive la traiettoria che Cristo, “nel quale sono state create e costituite tutte le cose”, ha predeterminato il passaggio dalla morte alla vita piena e al compimento del disegno di Dio. L’amico docente attribuisce ciò al “gesuita proibito”, così definito per le sue teorie sospettate di eresia. In realtà questo è scritto nella Bibbia: saranno cieli nuovi e terra nuova, una nuova umanità. I fatti di questi giorni suscitano e favoriscono tali pensieri. A 3 LA VOCE / UMBRIA RADIO Sabato 3, a Perugia il grande evento “Protagonisti in Umbria” per comme- morare i 60 anni di nascita del nostro settimanale, i 30 anni della sua nuova linea, e i 30 anni di Umbria Radio. Segue il concerto in cattedrale 16 18 20 22 24 27 Economia/società È al vaglio la proposta di ren- dere obbligatoria la denuncia al Fisco di qualunque spesa superiore a 3.600 euro. E sarebbero queste le politiche per il rilancio dei consumi? 1,10 euro Venerdì 2 Maggio 2014 l’editoriale il fatto N. 16 DIOCESI PERUGIA Il mese mariano al santuario dell’Oliveto DIOCESI CASTELLO Pellegrinaggio dei giovani a Monte Oliveto Maggiore DIOCESI ORVIETO Emanuele e Lorenzo diventano sacerdoti TERNI DIOCESI Il nuovo vescovo farà il suo ingresso il 21 giugno ASSISI Calendimaggio, le novità per l’edizione 2014 FOLIGNO Riapre la biblioteca Caritas, dedicata a Mandela 9 Il fatto è davvero stato storico come meritava: due Papi dichiarati santi nel corso di una celebrazione in cui erano presenti altri due Papi. Diario di quella giornata memorabile, in cui Angelo Roncalli è stato proposto a modello della docilità allo Spirito, e Karol Wojtyla è stato onorato come “il Papa della famiglia” 15 Parola a... Mons. Ernesto Vecchi difende la dignità e il valore umano del lavoro contro le derive della società “fluida” e di una conflittualità sempre più marcata

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Page 1: GIOR- NALE LOCALE ROC - La Voce - Settimanale di ... · Abbiamo accettato la sfida della comunica-zione 2.0, della Rete, con i social networke con le conseguenze che ciò comporta

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Periodico settimanale - PosteItaliane S.p.A.

Spedizione in AbbonamentoPostale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1,DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR-

NALE LOCALE ROC

7

Tempo di graziae di gioia

di Elio Bromuri

bbiamo vissuto nei giorni passati un periodo diintensa partecipazione a fatti, che sono grandieventi che hanno trascinato folle ed hanno

impresso forti emozioni in tutto il mondo. La Chiesariceve l’attenzione dell’umanità e sta al centro dellastoria, con dignità e nello stesso tempo con umiltà,quella che proviene dal concepire che tutto è dono,tutto è grazia, che non esiste la grazia pretesa. Lapretesa della grazia è una contraddizione in termini.Se dici: tu mi devi fare la grazia di tua spontaneavolontà senza che io la chieda o che mi penta ericonosca un qualche sbaglio è un linguaggiocontraddittorio. La Chiesa chiede perdono in ognicircostanza, nelle liturgie di ogni domenica di fronte aDio e di fronte ai fratelli e invoca la grazia dellamisericordia. Ricordate il duemila, il grande Giubileo,con il santo papa Giovanni Paolo II che fece unapubblica e solenne confessione dei peccatiaccumulati dal popolo di Dio lungo i secoli? Ricordateanche le scuse e i pentimenti e le sanzioni e irisarcimenti per i casi di pedofilia del clero? Ebbene,questa è la Chiesa santa e bisognosa sempre di averela grazia della misericordia e del perdono. Ma oggisiamo al paradosso di chi ritiene di aver sempreragione e di volerla affermare con le buone o con lecattive, a tutti i costi, facendo anche stragi e vittimeinnocenti, come nelle uccisioni di donne, mogli oamanti, o di bambini, nelle vendette e violenze diogni tipo nel mondo. E c’è sempre qualcuno chestorce il naso quando si parla di Chiesa o di cristiani edistoglie lo sguardo esaltando gruppi di credentidiversi e invitando, come hanno fatto due giornali neigiorni scorsi, uno a visitare la moschea e l’altro la saladel regno dei testimoni di Geova. Minuscoli emeschini pur legittimi, tentativi di distoglierel’attenzione da quanto avveniva a Roma. L’attualementalità, impregnata di relativismo e indifferenza,rimane comunque scossa dalla libertà della Chiesa edel suo primo pastore che non teme di allacciaredialoghi e rapporti con persone che non fanno partedelle pecore segnate dal sigillo della fede, e tuttavianon escluse dal circuito vitale della carità. La Chiesanon si vanta, non si gonfia, non rifiuta il contatto, nonconsidera nessuno uno scarto, né da scartare.Neppure gli embrioni. Figuratevi! Francesco, quelloantico del lebbroso e quello nuovo, attuale, vestito dibianco, ma con le scarpe ordinarie e il passo sbilenco,quello di Lampedusa e del bacio al piede deipoveracci nella lavanda del giovedì santo, non siarrogano alcun diritto o pretesa, se non quello dipredicare la gioia e la misericordia, l’accoglienza e lapace, l’uguaglianza e la fraternità. Un docenteuniversitario mi ha domandato chi fosse il teologofrancese che ha teorizzato la “risurezione totale”.Dopo qualche incertezza siamo arrivati al gesuitascienziato, geologo e teologo, Theilard de Chardin.Egli afferma che l’evoluzione del cosmo seguirà perfasi successive la traiettoria che Cristo, “nel qualesono state create e costituite tutte le cose”, hapredeterminato il passaggio dalla morte alla vitapiena e al compimento del disegno di Dio. L’amicodocente attribuisce ciò al “gesuita proibito”, cosìdefinito per le sue teorie sospettate di eresia. In realtàquesto è scritto nella Bibbia: saranno cieli nuovi eterra nuova, una nuova umanità. I fatti di questigiorni suscitano e favoriscono tali pensieri.

A

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LA VOCE / UMBRIA RADIOSabato 3, a Perugia il grande evento“Protagonisti in Umbria” per comme-morare i 60 anni di nascita del nostrosettimanale, i 30 anni della sua nuovalinea, e i 30 anni di Umbria Radio.Segue il concerto in cattedrale

16 18 20 22 24 27

Economia/societàÈ al vaglio la proposta di ren-dere obbligatoria la denunciaal Fisco di qualunque spesasuperiore a 3.600 euro. Esarebbero queste le politicheper il rilancio dei consumi?

1,10 euro

Venerdì 2 Maggio 2014

l’editoriale il fatto

N. 16

DIOCESI PERUGIA

Il mese marianoal santuariodell’Oliveto

DIOCESI CASTELLO

Pellegrinaggio deigiovani a MonteOliveto Maggiore

DIOCESI ORVIETO

Emanuele e Lorenzo diventanosacerdoti

TERNI DIOCESI

Il nuovo vescovofarà il suo ingresso il 21 giugno

ASSISI

Calendimaggio,le novità per l’edizione 2014

FOLIGNO

Riapre la bibliotecaCaritas, dedicataa Mandela

9Il fatto è davvero stato storico come meritava: due Papi dichiarati santi nel corso diuna celebrazione in cui erano presenti altri due Papi. Diario di quella giornatamemorabile, in cui Angelo Roncalli è stato proposto a modello della docilità alloSpirito, e Karol Wojtyla è stato onorato come “il Papa della famiglia”

15Parola a...Mons. Ernesto Vecchi difende la dignità e il valoreumano del lavoro contro lederive della società “fluida” edi una conflittualità semprepiù marcata

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ProgrammaSABATO 3 MAGGIO 2014Perugia|Sala del Dottorato|ore 18intervengonoMarco Tarquinio, direttore AvvenirePaolo Bustaffa, coordinatore di Eurocom

|Giornalisti per l’EuropaAntonio Preziosi, già direttore di Radio UnoElio Bromuri, direttore La VocePaolo Giulietti, direttore Umbria Radio

Cattedrale di San Lorenzo|ore 21Il card. Gualtiero Bassetti saluta i partecipanti

Johann Sebastian BachMessa in Si minore - BWV 232esecuzione

a cura del coro Accademia degli Unisonie dell’ Orchestra da camera di Perugiadirettore Leonardo Lollinisolisti Marinella Pennicchi (soprano)

M. Grazia Pittavini (soprano) Gloria Banditelli (contralto) Baltazar Zúñiga (tenore) Mauro Borgioni (basso)

30 anni di comunicazione

Protagonisti in UmbriaDibattito e festa per i 60 anni del settimanale La Voce e dei 30 anni dell’emittente Umbria Radio

laRADIO�LAVOCE

in festa

La storia della radio e del settimanale delle Chiesedell’Umbria riletta dai suoiprotagonisti in un tempo in cui l’integrazione con il webrappresenta una sfida ed una opportunità anche per l’informazione del territorio, presidio di democrazia e pluralismo.

La Messa in Si minore di Bachè la musica religiosa più bella,alta e profonda che sia maistata scritta da uomo. La Chiesa in Umbria e coloroche svolgono il compito di comunicatori operano in questo orizzonte del Bello,del Sacro, di ciò che eleval’anima e può suggerire pensieridi bontà e di pace a ogni persona, travalicando i confini della fede cristiana,radicati nel territorio, così come lo sono il coro e l’orchestra.

Concerto offerto da La Voce, Umbria Radio, Cattedrale di San Lorenzo, in occasione dei 60 anni del settimanale La Voce e dei 30 anni di Umbria Radioin collaborazione con FESTIVAL INTERNAZIONALE

DEL GIORNALISMOPERUGIA30 APRILE - 4 MAGGIO 2014

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iniziativa che proponiamo all’atten-zione degli operatori della comuni-cazione e di coloro che ne sono in-

teressati, sabato 3 maggio, risponde ad al-cune esigenze proprie di questo periodo divita della Chiesa e della società in generale.Ci troviamo di fronte al problema di comeconsiderare la storia e l’esperienza del no-stro recente passato in rapporto al settima-nale cattolico regionale La Voce, nel suo 60°anno di vita, e nel 30° di Umbria Radio. Sappiamo tutti molto bene che oggi il pas-sato non solo non è di moda, ma non conta,ed è anzi motivo di disturbo. Credo tuttaviache non si debba correre il rischio di cade-re nella perdita della memoria, prima di tut-to la memoria delle persone. Troppo spesso,con disinvolta facilità, vengono archiviati incontenitori abbandonati nei ‘sottoscala’ i ri-cordi di persone che hanno speso una vitaper una causa giusta e un progetto cultura-le e pastorale. Questa memoria, che non puòattualizzarsi nell’ordinario svolgersi del la-voro quotidiano, deve trovare spazio alme-no in quelle svolte della storia che sono, o al-meno possono essere, gli anniversari. Sen-za rimanere inchiodati al passato, coltivareuna memoria vigile e disincantata, riconci-liata e purificata dal tempo, non può che es-sere una ricchezza come scoperta di radiciche nutrono i rami traendo linfa vitale da unterreno profondo, fertile e ben coltivato.Ma il confronto più immediatamente vivo einevitabile per l’evidenza e l’immediatezzadel presente in fugace cambiamento è con lesfide delle nuove tecnologie e della nuovamentalità. Ci troviamo di fronte a un talecambiamento di mezzi, soggetti e fini, che cisentiamo spesso travolti e sorpassati, inca-paci di fare il punto. Il punto di dove siamo,che cosa facciamo, che cosa sta succedendo.Siamo in cerca della sintonia, della connes-sione, dell’integrazione nel pannello dellacomunicazione globale, un posto fermo nelflusso delle informazioni a valanga. Abbiamo accettato la sfida della comunica-zione 2.0, della Rete, con i social network econ le conseguenze che ciò comporta. Ab-biamo superato la fase della problematizza-zione, e siamo entrati con coraggio nella fa-se dell’operatività, ritenendo il nuovo - in-nestato nel profondo e nella libertà dellafruizione - come un’opportunità. Tutto ciò, rimanendo fedeli al territorio.Molti lo “saltano”, preferendo i paradisi fa-cili dell’“evasione”, sia pure devota, evitan-do il morso del terreno che frana sotto i pie-di e della miseria materiale e morale che cicirconda. I media legati al territorio oggi so-no messi di fronte al rischio di scomparire.Lo sforzo che si deve compiere è rinnovarsiper poter tenere fermo il punto attorno a cuisi attivano percorsi culturali e sociali di edu-cazione all’identità e alla appartenenza, didemocrazia, e di rispetto del pluralismo.

’L

La nuova “cultura dell’incontro” propostacon segni eclatanti da Papa Francesco sta aindicare che solo rimanendo nella periferiain cui siamo possiamo svolgere un servizioche metta al centro la persona nel suo “es-sere a”, nella sua essenziale apertura ad es-sere per l’altro, a diventare un “noi” semprepiù ampio, fino a essere universale. Quest’i-niziativa, con l’esecuzione della Messa in Siminore di J. S. Bach, vuole anche comuni-care che siamo dentro una storia - come si

accennava sopra - che nonperde nulla di quanto le è sta-to affidato, sapendo che mol-te sono le vie della comunica-zione, e quella della musicareligiosa appartiene alla piùnobile e ricca storia della cri-stianità. Alle lotte e alle violenze di untempo conflittuale, un geniomusicale e religioso insiemeha trovato l’ispirazione giustaper condurre le persone allacontemplazione di un mondoriconciliato e pacificato chenon cessa di invocare con lenote di Bach: dona nobis pa-cem, l’ultimo dei 27 pezzi checompongono la straordinaria Grande Messa. La Messa in Siminore di Bach è la musica re-ligiosa più bella, alta e pro-fonda che sia mai stata scrittada uomo.

La Chiesa in Umbria, e coloro che svolgonoil compito di comunicatori, operano in que-sto orizzonte del Bello, del Sacro, di ciò cheeleva l’anima e può suggerire pensieri dibontà e di pace a ogni persona, travalican-do i confini della fede cristiana. Valori radi-cati nel territorio, così come lo sono il coroe l’orchestra, realtà nostre, della nostra Um-bria finalmente, una volta tanto, protagoni-sta.

Elio Bromuri

Prima di Pasqua, la mia Comuni-tà di Capodarco dell’Umbria hasistemato tutti i contratti di lavo-ro che regolano i rapporti econo-mici con i propri dipendenti. Si-stemata una questione previa diquesta portata, è il momento direcuperare il profilo ideale dellaComunità di Capodarco dell’Um-bria, che prima s’era chiamata“Centro lavoro cultura”, e primaancora Comunità di San Girola-mo. Al tempo di Paolo VI (1963-1978),gli esperti convennero sul fatto

che, nel settore della cura deideboli, andavano collocati tra ifrutti più maturi del Concilio laComunità di Sant’Egidio, il Grup-po Abele e la Comunità di Capo-darco. Dalla metà degli anni ’60nel paesino di Capodarco, traFermo e Porto San Giorgio, eranata Casa Papa Giovanni, sededel Centro comunitario “Gesù ri-sorto”, ente ecclesiastico per laformazione umana e cristianadei disabili, riconosciuto dall’Ar-civescovo di Fermo.Ma nel 1983 a quell’ente di dirit-to canonico subentrò un entemorale di diritto civile, la Comu-nità di Capodarco. I suoi scopisociali vennero così definiti. LaComunità di Capodarco perse-

gue le seguenti finalità: lo svi-luppo della persona, con partico-lare attenzione agli emarginati;la rimozione di ogni ostacolo alpieno sviluppo della personalitàdell’individuo, nel rispetto dellacultura, dei valori e dello spaziocreativo di ciascuno; l’effettivapartecipazione democratica allavita sociale di ogni persona, at-traverso la lotta contro ogni for-ma di emarginazione. La sua dimensione ecclesialevenne ridisegnata così: per lamatrice cristiana di parte dei suoimembri e per l’esperienza di ser-vizio all’uomo di tutti i suoi mem-bri, la Comunità di Capodarcodell’Umbria è luogo di incontroe di confronto fra quanti, pur va-riamente ispirati sul piano ideo-logico e culturale, ne condivido-

no lo spirito e l’impe-gno vitale.In quello stesso annoanche la Comunità diCapodarco dell’Um-bria (che allora sichiamava Centro la-voro cultura) redas-se il proprio Statuto,e lo volle identico aquello della Comu-nità nazionale di Capodarco, macon un’aggiunta: “Per la partico-lare natura della proposta sullaquale la realtà associativa, checon il presente Statuto assumeforma giuridica, si è formata e haaggregato consensi, la Comunitàdi Capodarco dell’Umbria, purcondividendo lo spirito e la pras-si pluralista che caratterizza laComunità di Capodarco, collabo-

ra in modo tutto par-ticolare con la Chiesalocale per incremen-tare, all’interno di es-sa, la dimensione di li-berazione personalepropria del cristianesi-mo, nel pieno rispettoe nella costante tensio-ne a promuovere e avalorizzare le storie e ilpatrimonio ideale e

pratico di gruppi territoriali chesi siano formati su altre dinami-che; coerentemente, nel pieno ri-spetto dei valori personali di cia-scun socio, cura al proprio inter-no che la proposta cristiana ven-ga fatta a tutti i soci”.Da qui voglio ripartire, a benefi-cio di quanti di questa ripartenzapossono giovarsi.

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

La Voce / Umbria Radio. Grande evento percelebrare, rispettivamente,i 60 anni e 30 anni di fondazione

SABATO 3 MAGGIOOre 18 - Perugia, sala del Dottorato (presso lelogge della cattedrale)“Protagonisti in Umbria”, dibattito per i 60 annide La Voce e i 30 anni di Umbria Radio.Intervengono Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Paolo Bustaffa, coordinatore diEurocom, Antonio Preziosi, già direttore di RadioUno, mons. Elio Bromuri, direttore del nostrosettimanale, e mons. Paolo Giulietti, direttore diUmbria Radio. Ore 21 - Perugia, cattedraleSaluto del card. Gualtiero Bassetti.Messa in Si minore - BWV 232 di Johann SebastianBach, eseguita dal coro dell’Accademia degliUnisoni e dall’Orchestra da camera di Perugia,diretti dal m° Leonardo Lollini.

oltissimo si è detto escritto su questagrandiosa opera

musicale, la grande Messa in Siminore (BWV 232), di JohannSebastian Bach (1685 – 1750) cheverrà eseguita sabato 3 maggioalle 21 nella cattedrale di SanLorenzo a Perugia. Vi è una vastaletteratura al riguardo. Da molti èconsiderata la più importante,significativa e bella creazionemusicale uscita dal genio di unuomo fino ad oggi. Condizioneessenziale per la pienacomprensione dell’opera bachianaè la possibilità di seguire il sensodelle parole sacre cherappresentano la strutturasignificante della musica che neesalta e trasfigura l’intimo e piùrecondito senso, lasciandositrascinare in un percorso interioreche porta alla contemplazione.Non per nulla è stato detto che iteologi non dovrebbero affaticarsia dimostrare l’esistenza di Dio chesi rivela invece spontaneamenteascoltando la grande Messa diBach (Cioran). Il genio assoluto delcompositore tedesco, che hacostruito una immensa mole diopere di altissimo valore artisticoa commento ed esaltazione delmistero cristiano, non si è lasciatoimprigionare nell’ambito di unaconfessione cristiana, ma si èavventurato, con consapevolezza,oltre i limiti di un tempo polemicoe conflittuale, attraverso la Messache racchiude nei suoi testi, dalKyrie all’Agnus Dei, tutta larivelazione biblica ed esprime ildiffuso sentimento di fede propriodell’intera cultura occidentale. InBach noi troviamo lo “spirito” chesta alle radici della culturadell’Europa e ne trasmette fino adoggi un sentire cristiano comuneche trascende le differenze, tantoche i cattolici non disdegnano leCantate destinate alle liturgieevangeliche come i protestantinon disdegnano la Messa. Sipotrebbe ben dire che Bach è uncompositore ecumenico e che lasua musica unisce anche coloroche, privi di una fede esplicita, sifermano a livello della fruizioneestetica. Come ha affermato ilgrande musicista tedesco delsecolo scorso Karl Frieder Zelter(+1832), spesso citato e da molticondiviso, ci troviamo di fronte“verosimilmente al più grandecapolavoro musicale che il mondoabbia mai visto”.

E. B.

M

Quod erat in principio

La grandemessa diBach per celebrareVoce e Radio

Abbiamo accettato la sfida dellacomunicazione 2.0 e siamoentrati con coraggio nella fasedell’operatività, ritenendo ilNuovo come un’opportunità.Tutto ciò, rimanendo fedeli alterritorio

Il programma

ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci

3LA VOCE 60 ANNI

Nel web, ma legati al territorio

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8. Enrico Paolo Giangrande, Bnlgruppo Bnp Paribas, Perugia9. Alessandro Lanari, azienda agricolaBolli Paola & figli, Passaggio diBettona10. Claudio Lopopolo, Imec, Terni 11. Gianfranco Marini, Sporting hotelSalicone, Norcia 12. Clara Marmotta, TrequattriniTessuti, Ponte San Giovanni 13. Gianluca Monelletta, Saciindustrie, Ponte San Giovanni14. Giorgio Montini, Opere pie riunitedi Perugia15. Massimo Paraciani, Enel servizioelettrico, Perugia 16. Luciana Pierotti, Enel servizi srl,Perugia 17. Giuliano Ragnoni, ConfindustriaUmbria, Perugia18. Euro Rocchi, cantine GiorgioLungarotti, Torgiano 19. Maurizio Rosini, azienda agricolaCurli, Perugia 20. Enzo Ventura, Margaritelli spa,Miralduolo di Torgiano 21. Saverio Vescovi, Nestlé italianaspa, Perugia.

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

All’assalto in ordine sparsoi sarà una folla impressio-nante di candidati nei 68Comuni umbri (44 in pro-

vincia di Perugia e 24 in quella diTerni) dove si andrà a votare il 25maggio – dalle 7 alle 23 – pereleggere i nuovi sindaci e i rap-presentanti nei Consigli comuna-li. Un esercito di liste e candidaticome mai si era visto fino a questomomento: segno di volontà di par-tecipazione ma anche di protago-nismo, forse un po’ eccessivo. Incerti Comuni c’è quasi un candi-dato per ogni condominio. Basta fare qualche numero percapire la consistenza del fenome-no. A Perugia ci sono sei candida-ti a sindaco e 16 liste, con quasi500 potenziali consiglieri, ma neverranno eletti solo 32 (prima, conla vecchia legge, erano 40). A Ter-ni, addirittura, sono 12 i candida-ti alla carica di primo cittadino,con 23 liste per quasi 600 candi-dati in Consiglio (anche qui solo32 saranno eletti). È il più alto nu-mero di candidati nella storia re-pubblicana della città dell’Acciaio.A Foligno, terza città dell’Umbria,in lizza sette sindaci e 18 liste, peroltre 400 candidati per soli 24 po-sti da consigliere. Ma quello che si nota è la progressiva de-flagrazione di un sistema politico che eracaratterizzato da una diffusa maggioran-za di sinistra, con qualche isola, prima Dce poi del Pdl. Ora è tutto rimescolato dauna frantumazioni di alleanze e di mili-tanze storiche con spaccature un tempoimpensabili. Saranno 11 i Comuni eventualmente in-teressati dal ballottaggio, in programmadomenica 8 giugno: Perugia, Terni, Foli-

C

gno, Spoleto, Gubbio, Bastia Umbra, Or-vieto, Marsciano, Umbertide, Gualdo Ta-dino e Castiglione del Lago. Si dimentica, nel vortice delle candidatu-re comunali, che il 25 maggio ci sarà ilrinnovo del Parlamento europeo. Sarà dif-ficile per l’Umbria eleggere un propriorappresentante, data la vastità della cir-coscrizione del Centro Italia (che com-prende anche Toscana, Lazio e Marche)che complessivamente eleggerà 14 depu-tati sui 72 spettanti all’Italia.

Sono comunque 10 i candidati umbri cheproveranno ad andare a Strasburgo. SonoPaola Ciaurro - figlia di Gianfranco Ciaur-ro, sindaco di Terni dal 1993 al 1999 - checorre per Forza Italia; l’assessore del Co-mune di Perugia, Lorena Pesaresi (Pd); ilconsigliere regionale Gianluca Cirignoni(Lega nord); Laura Agea (Movimento 5stelle) collocata come capolista; MariaGrazia Guardabassi d’Erme e il consi-gliere regionale Franco Zaffini (Fratellid’Italia - Alleanza nazionale); Lucia Mad-doli, che da anni lavora nella cooperazio-ne internazionale, e Fabio Amato, già re-sponsabile esteri di Rifondazione comu-nista (entrambi per “L’altra Europa conTsipras”); Maria Rosi, consigliere regio-nale (Nuovo centrodestra); il consigliereregionale Paolo Brutti (Italia dei valori).

E. Q.

Il 1° maggio la consegna della massima onorificenza per lavoratori dipendenti

21 nuove Stelle al merito del lavorol 1° maggio l’Umbria si è arricchitadi 21 nuove “Stelle al merito del la-voro”, una decorazione che com-

porta il titolo di “Maestro del lavoro”:“la più alta onorificenza che possa es-sere concessa a un lavoratore dipen-dente”, commenta il maestro del lavo-ro Giampaolo Censini, console regio-nale dei “Maestri del lavoro d’Italia”. La consegna dei riconoscimenti daparte del prefetto di Perugia AntonioReppucci, per i maestri della Provinciadi Perugia, e del vice prefetto vicario diTerni Andrea Gambassi, per i maestridella Provincia di Terni, si è svolta conuna solenne cerimonia presso il Centrocongressi della Camera di commerciodi Perugia, presenti il capo della Dire-zione regionale del lavoro SabatinoChelli, oltre ad autorità civili, militari,religiose, datori di lavoro, familiari eamici dei neo-insigniti. Il riconoscimento valorizza e premiaquanti, nell’attività lavorativa, si sianomaggiormente distinti per laboriosità,perizia e rettitudine morale. “La rettitudine morale - ha detto Cen-sini - oltre ad incidere sulla capacità

I lavorativa fornendo alle aziende un ap-porto di prestigio, alimenta un indiscu-tibile beneficio in tutti gli ambiti socia-li, in primo luogo nella famiglia, puntodi partenza e di crescita sociale dei no-stri figli”.La decorazione al merito è destinata a1.000 lavoratori italiani operanti in Ita-lia e all’estero. Anche quest’anno inUmbria l’hanno ricevuta 21 i lavorato-ri, 17 nella Provincia di Perugia e 4 nel-la Provincia di Terni.

Qui di seguito l’elenco dei premiati ele aziende in cui lavorano:1. Valter Baglioni, Treofan Italy, Terni2. Leo Biani, fornaci Briziarelli,Marsciano3. Davide Calandrini, Riello spa,Legnago (Vr)4. Rosella Casciani, Trequattrinitessuti, Ponte San Giovanni5. Andreina Cassutti, ThyssenKrupp -Ast, Terni6. Valerua Cazzola, cantine GiorgioLungarotti, Torgiano7. Andrea Di Matteo, ConfindustriaUmbria, Perugia

Nelle principali città si nota un numeroimpressionante di candidati sindaco e di liste, frantumando il classico“duopolio” umbro (sinistra egemone con qualche “isola” di centro)

IMPRESE. Fatturazione elettronica con lepubbliche amministrazioni: cosa cambia?

inisteri (tra cui quello dellaPubblica istruzione,dunque le scuole), agenzie

fiscali ed enti nazionali diprevidenza, a partire dal 6 giugno2014, non potranno più accettarefatture emesse o trasmesse in formacartacea, e dal 6 giugno 2015l’obbligo riguarderà anche le altrepubbliche amministrazioni (P.A.),compresi gli enti locali. Inoltre, apartire dai tre mesi successivi aqueste date, le P.A. non potranno

M procedere al pagamento, neppureparziale, fino all’invio deldocumento in forma elettronica. Altema “Fatturazione elettronica:cosa cambia dal 6 giugno?” saràdedicato un workshop, inprogramma il 7 maggio alle 14nella sede Confcommercio di viaSettevalli 320, Perugia.Nell’occasione verrà fornito unquadro generale sull’argomento ealcuni esempi di applicazioni, percogliere la digitalizzazione dei

processi amministrativi comeun’opportunità di miglioramentoorganizzativo. I workshop “Impresapratica” fanno parte delprogramma di attività del gruppo

Giovani Confcommercio 2014,denominato “Vitamine perl’impresa”, di cui fa parte anche ilpremio Giovani innovativi, rivolto aimprenditori del terziario, nati dopoil 1972, che abbiano intrapresoprogetti di innovazione conl’applicazione di nuove tecnologie,l’introduzione di nuovi processiproduttivi, nuovi prodotti, nuovistrumenti di commercializzazione,di comunicazione e di marketing,nuovi servizi. Le domande perconcorrere al premio si possonopresentare fino al 30 maggio.Tutte le info su www.confcommercio.pg.it.

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

ELEZIONI COMUNALI:RECORD DI CANDIDATI

Si parla di delusione e sfiducia dei cittadininei confronti dei politici e della politica. Ep-pure, per le elezioni del 25 maggio in 68Comuni dell’Umbria sono state presentateun numero record di liste e di candidature,pur essendo diminuite le poltrone. A Peru-gia e Terni, ad esempio, i consiglieri saran-no ridotti dagli attuali 40 a 32. Nella Cittàdell’acciaio ci sono 12 candidati a sindaco,con 23 liste e 639 nomi. Se tutte le liste sa-ranno ammesse, a Perugia a contendersi i32 posti saranno 493 candidati di 16 liste,con 6 aspiranti sindaco. Anche a Foligno so-no 421 gli aspiranti consiglieri per 24 posti,con 18 liste e 7 candidati sindaco. Un ritro-vato amore per la politica... o per le poltro-ne?

25.000 UMBRI NON STUDIANO NÉ LAVORANO

Chissà se fra i tanti candidati c’è anche qual-cuno di quei giovani sfiduciati (per le stati-stiche sono i “Neet”) che non studiano, nonlavorano, e hanno ormai perso ogni spe-ranza di riuscire a costruirsi una indipen-denza economica e un futuro? Secondo l’I-stat, in Umbria questi giovani sfiduciati, trai 15 e i 29 anni, sono più di 25 mila. Costi-tuiscono circa il 19 per cento degli apparte-nenti a questa fascia di età, una percentua-le comunque inferiore alla media naziona-le.

SONO NATE 1.600 IMPRESE GIOVANILI

Con il contributo della Regione, grazie a unalegge del 1995 per l’imprenditoria giovani-le e il microcredito, sono nate circa 1.600imprese di giovani tra i 18 e i 32 anni, chehanno creato 500 posti di lavoro. Purtroppo- si legge nella relazione che la Giunta ha in-viato al Consiglio regionale - “la domanda difinanziamenti è in continuo aumento, e lesole risorse regionali non riescono a rispon-dere alle richieste”. Per questo la Giunta spe-ra nell’aiuto dell’Europa, inserendo questemisure di sostegno per l’imprenditoria gio-vanile nella programmazione comunitaria.

MISURE SBAGLIATE PER I “PANNOLONI”?

Dai problemi dei giovani a quelli degli an-ziani. Non è stato ancora risolto il problemadella inadeguatezza dei pannoloni per in-continenza, denunciato da tempo dai rap-presentanti di associazioni e strutture sani-tarie. La commissione Sanità del Consiglioregionale ha ascoltato i direttori generalidelle Usl. La qualità - hanno detto, secondoquanto riferisce un comunicato della Re-gione - è ottima, ma i “problemi evidenzia-ti potrebbero perlopiù essere legati allainappropriatezza della misura”. Prima del-le proteste ne venivano forniti tre tipi, eadesso più di 20, per soddisfare le diverseesigenze degli assistiti. La multinazionaleche li fornisce ha fatto anche corsi di infor-mazione per gli infermieri che però, evi-dentemente, continuano ancora a sbagliarele misure.

CANI... E PADRONICHE MORDONO

Carabinieri e polizia sono dovuti interveni-re di notte a Perugia in piazza IV Novembreper una lite tra alcune persone, con il con-corso dei rispettivi cani. Il pitbull di uno diloro ha morso a una gamba uno dei milita-ri. La compagna del padrone dell’animale,una romena di 40 anni, è stata arrestata conl’accusa di avere insultato e aggredito i ca-rabinieri. Pochi giorni prima, una donna erastata morsa da un grosso cane mentre pas-seggiava a Ellera. Aveva quindi protestatovivacemente con il proprietario, rimediandoun altro morso: questa volta, non da partedell’animale - racconta il Corriere dell’Um-bria - ma del suo padrone!

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

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G.Dottori,Il miracolo delle rose,1953

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

cellette dei frati. In tutto saranno esposte 27 opere insiemead alcuni documenti. L’opera più “vec-chia” è del 1926. Poi ci saranno i “Fioret-ti di San Francesco” depositati in como-dato gratuito presso la collezione Dottoridi Palazzo Penna a Perugia, il presepio diGreccio, il san Francesco restaurato del-la villa del pittore, un san Francesco conpaesaggio aereopittorico. Tre saranno leopere inedite: una vetrata con San Fran-cesco che proviene da Roma, un piccolosan Francesco da San Damiano di Assisie una Madonna dal convento di Monteri-pido. Infine è stata lanciata una propostaalla Fondazione Perugiassisi2019: perchènon fare di Dottori un ambasciatore del-l’Umbria in occasione della candidaturadi Perugia capitale della cultura?

Manuela Acito

BREVI

❖ CEUConvegni di maggio dell’Ufficio problemi socialiL’ufficio regionale per i problemi sociali,lavoro, la giustizia e la pace della Conferenzaepiscopale umbra organizza sabato 3maggio presso la sede dell’Umbria CuscinettiSpa di Foligno, una conferenza dal titolo“Economia di Comunione: proposta pertornare a creare lavoro e ricchezza” a curadel prof. Luigino Bruni. Il 6 maggio presso laSala dei Notari alle ore 17 si terrà ilconvegno: “Il destino della libertà: qualesocietà dopo la crisi economica” incontrocon Magatti - Bauman, sarà presente ilcardinal Bassetti. Il 13 maggio pressol’Istituto Serafico di Assisi, ore 19presentazione del libro “Senza legami: fede epolitica nel mondo liquido” di BorghesiMassimo edizioni Studium, Roma 2014; saràpresente l’autore. Il 30 maggio pressol’Istituto Serafico di Assisi, ore 17, convegno“Verso un nuovo modello di sviluppo”(hanno dato la loro adesione come relatori iproff. Carlo Andrea Bollino, PierluigiGrasselli, Francesco Russo, Ivan Luigi Vitali).Per info contattare l’avv. Francesca di Maolo [email protected].

❖ MOSTRAL’“Ecce homo” restauratodei Frati CappucciniFino a domenica 8 giugno sarà inesposizione presso la Sala mostre Cappucciniin via San Francesco 19, ad Assisi, un “Eccehomo” ligneo di ambito napoletano, del

XVIII secolo, di recenterestaurato. La scultura ligneapolicroma con basamento

ligneo dorato, proviene dalconvento dell’Immacolatadi Assisi (Curiaprovinciale). Eradepositato nellasagrestia dell’oratoriofino all’ultimo lavorodi inventariazione delpatrimonio artisticodei frati Cappuccinidell’Umbria. Secondolo storico dell’arte

Marco Droghini, che ha eseguito lo studiodell’opera, nonché l’inventariazione di tuttele opere della Provincia dell’Umbria, “sitratta di una delle sculture più significativetra quelle, che attualmente, è possibileammirare nei conventi dei Frati Minoricappuccini dell’Umbria ed è per questo chela stessa Provincia ha deciso di restaurarlo”.Il lavoro è stato eseguito dallo “Studio direstauro Piero della Francesca”, di SanSepolcro, di Daniela De Ritis. Davanti aquesta opera d’arte è facile emozionarsi;non è possibile rimanere indifferenti difronte ad un Cristo dall’espressione umana edi forte risonanza emotiva. I suoi occhi e lasua fisicità, entrano in empatia con lospettatore, coinvolgendolo o stimolando laricerca di comunione tra chi osserva e larappresentazione ieratica.

❖ MEDICI CATTOLICIL’obiezione di coscienza nella professione“L’obiezione di coscienza nella professionesanitaria” è il titolo di un incontro che siterrà, a partire dalle ore 8.30, sabato 10maggio, all’Istituto Serafico di Assisi.Introdurrà Mario Timio, consigliere nazionaledell’Associazione medici cattolici italiani(Amci). Seguiranno relazioni su “Aspetti etico- politici dell’obiezione di coscienza nellarevisione del codice deontologico”, diAssuntina Morresi, professore di Chimicafisica, Università di Perugia. “L’obiezione dicoscienza in una società ad alta soggettività”,di Giuseppe De Rita, presidente del Centrostudi investimenti sociali (Censis) e dellaFondazione internazionale Assisi.“L’obiezione di coscienza nella evoluzionedei codici di deontologia professionale” diGraziano Conti, presidente Ordine dei medicidi Perugia. Ore 13 conclusioni di VittorioPeri, vicario episcopale per la cultura, Assisi.Modereranno Marco Dottorini e Sandro Eliseipresidenti, rispettivamente, delle sezioniAmci di Perugia e di Assisi.

A Perugia il convegno “Ildestino della libertà. Qualesocietà dopo la crisieconomica” promosso da Ceu e Progetto culturale Cei

l 6 maggio a Perugia, in sala dei No-tari, dalle ore 17 alle 19 si svolgerà laconferenza “Il destino della libertà.

Quale società dopo la crisi economica”. L’iniziativa è organizzata dalla Confe-renza episcopale umbra in collabora-zione con il Progetto culturale della Cei,l’Università degli studi di Perugia, l’U-niversità per Stranieri, la Pastorale gio-vanile e la Pastorale universitaria di Pe-rugia, con la partecipazione di nume-rosi enti ed associazioni come l’Unionecristiana imprenditori dirigenti (Ucid),Confcooperative, le Acli, la Coldiretti,l’associazione culturale Stromata, e conil sostegno della Fondazione Cassa dirisparmio di Perugia e dell’aziendaMassinelli.La conferenza rappresenta uno dei frut-ti del convegno internazionale “Custo-dire l’umanità. Verso le periferie esi-stenziali” che si è svolto ad Assisi il 29-30 novembre scorsi. Un convegno im-portante, che ha visto la partecipazionedi centinaia di persone e che ha rap-presentato un momento fondamentaleper gettare le basi di un nuovo e fecon-do dialogo tra molti settori della socie-tà italiana e tra alcune delle più impor-tanti istituzioni culturali della Regione. Affinché il convegno di Assisi non restiun fatto isolato, la Conferenza episco-pale umbra ha pensato di dar vita ad al-cune iniziative di alto profilo culturaledislocate sul territorio umbro.La prima, appunto “Il destino della li-bertà”, prende spunto dalla recentepubblicazione Generativi di tutto il mon-

I

do unitevi! Manifesto per la società deiliberi, scritto a quattro mani da MauroMagatti e Chiara Giaccardi. Tre gliobiettivi della conferenza: sviluppareuna riflessione sul tema della libertà inrapporto ai grandi mutamenti socialiche la crisi economica sta imponendoalla società contemporanea; elaborarela proposta di un nuovo modello di svi-luppo che promuova il bene comune edifenda la dignità umana alla luce del-la persistente stagnazione del modelloproduttivo occidentale; coinvolgere as-

sociazioni e istituzioni che operano nelcampo culturale, economico e socialepromuovendo sinergie virtuose tra diesse.Saranno presenti il card. Gualtiero Bas-setti, i docenti dell’Università Cattolicadi Milano Mauro Magatti e ChiaraGiaccardi, il professore emerito dell’U-niversità di Leeds Zygmunt Bauman eil giornalista Roberto Righetto, capore-dattore delle pagine culturali di Avveni-re, che presiederà l’evento.Per ulteriori informazioni si può con-sultare il sito www.destinodellaliber-ta.it, la fan page Facebook “Il destinodella libertà” e l’account Twitter @De-stinoLiberta.È possibile inoltre contattare la segre-teria organizzativa all’indirizzo mail [email protected] o al nu-mero telefonico 327 3396993.

Museo Porziuncola. In mostra opere dell’artista futurista

Santo Francesco secondo Dottoriopo il grande successo della mo-stra alla Galleria Russo di Roma, ilcui tema era l’aereopittura, appe-

na conclusasi e la grande risonanza diquella ancora in corso al GuggenheimMuseum di New York dedicata alla cor-rente artistica italiana più significativa delXX secolo, il Futurismo, per GerardoDottori sembra proprio un anno fortuna-to. A luglio su di lui e Lo Spirito del Futu-rismo è in preparazione, questa volta aLondra, un’altra mostra presso l’EstorickCollection, l’unico museo inglese di arteitaliana.Sabato 3 maggio(ore 16), invece, pressoil Museo della Porziuncola, nell’Anticoconventino, a Santa Maria degli Angeli,viene inaugurata un’altra mostra sull’ar-tista umbro il cui soggetto è Santo Fran-cesco, da lui il più amato. In contempo-ranea, nella stessa sede, un’altra esposi-zione “Caro Cardo”, in stile contempora-neo, raccoglierà le opere dell’artista RaulGabriel,uno dei pochi artisti viventi chesa ben interpretare l’arte sacra, autore di-versi anni fa della decorazione dell’inter-no della chiesa di Santa Maria di Colle divia dei Filosofi a Perugia.

D Gerardo Dottori fu indubbiamente unodei maggiori rappresentanti dell’arte sa-cra in stile futurista - è stato detto nel cor-so della conferenza di presentazione - e diquesta ne farà una specifica riflessioneattraverso un modo tutto suo di rappre-sentarla. Come ha ben sottolineato Mas-simo Duranti - direttore degli archivi Dot-tori, nonchè curatore della mostra insie-me a padre Saul Tambini, direttore delMuseo della Porziuncola (in sua vece erapresente padre Maurizio Verde) - l’artistatroverà nel motivo dell’aereopittura e nel-la descrizione lirica della natura il suomodo più consono per avvicinarsi allaspiritualità. E come modello della sua spi-ritualità artistica ha preso proprio sanFrancesco, ritraendolo decine di voltenelle decorazioni murali e nei dipinti ecollocandone un’originale versione nellanicchia della facciata della sua casa, an-ch’essa dipinta futuristicamente (era si-tuata in via Pellini a Perugia) e di cui og-gi non rimane quasi nulla. Sarà una mo-stra dunque carica di emozione e profon-damente innovativa - è stato sottolineatoancora - ambientata in una location ori-ginale e suggestiva quali sono le antiche

L’evento rientra in quellipensati per dare continuitàal convegno “Custodirel’umanità” tenutosi adAssisi il novembre scorso

Teatro Metastasio. “L’uomo dal turbante rosso”:ultima replica del musical di Carlo Tedeschi

abato 3 maggio, alle ore 21.30,al teatro Metastasio di Assisi, sitiene l’ultima replica de

L’uomo dal turbante rosso, il musicalscritto e diretto da Carlo Tedeschi.Una doppia produzione, un nuovoriallestimento, tra scenografiestoriche e tecnologiche, con 80artisti in scena in contemporanea,in due teatri italiani, Assisi e Rimini.Tratto dall’omonimo romanzo, dicui lo stesso regista è autore e per ilquale ottenne la menzione specialeal premio Cesare Pavese nel 1997,“L’Uomo dal Turbante Rosso”

S debuttò a Novara nel 1996 ed èstato rappresentato ben 400 volte indiverse città italiane ottenendo unampio riscontro di pubblico tantoda essere inserito, sia per l’altovalore dei contenuti sia perl’apprezzato valore artistico, nellacollana “Tra cielo e terra” dedicatada Famiglia Cristiana nel 2011 aimusical a sfondo religioso piùfamosi. Lo spettacolo è unospaccato della vita nell’anticaRoma, in Egitto e a Gerusalemmeall’epoca del Cristo e propone leripercussioni sociali della diffusione

del suo messaggio. La storiaracconta di due giovani, Amalia edAri, che nell’anno zero, incrocianole loro vite con quella del Cristo: almomento della sua nascita,adolescente ed infine uomo finoalla morte in croce, divenendo cosìtestimoni e protagonisti dellecontraddizioni dell’epoca.

L’incontro con Gesù,muterà il corso delleloro vite. Lo spettacoloè esilarante con lefigure di due ricconiche affiancherannoAmalia ed Ari,maestoso nelle scenedell’antico Egitto,emozionante nella

resurrezione del Cristo quando isuoi discepoli, guidati da Pietro,dopo aver compiuto il primo segnodella croce nella storia delCristianesimo, simbolicamenteescono dalla loro casa pertrasmettere al mondo ciò cheavevano veduto e colui in cuicredono.

Il tavolo dei relatori e la platea durante il convegno

LA VOCE CULTURA 5

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cole non vengono usati concimichimici. “Le rese sono più basse -ha detto Marco - ma i prodotti so-no più saporiti e genuini”. Francesco Cintia nella sua picco-la azienda “Serenella” di Marscia-no ha deciso di dedicarsi a dueprodotti un po’ particolari e che sa-ranno nel paniere del gruppo d’ac-quisto: le lumache e i “gobbi”. Lelumache - ha spiegato - sono unatradizione nella sua zona e hannocomunque tanti amatori anche inUmbria. Per i gobbi ha seguito gliinsegnamenti del nonno, ade-guandoli però, come per le luma-che, con nuove tecniche messe apunto con la sua esperienza e isuoi studi. Eleonora Mariano è la coordina-trice del gruppo d’acquisto. “Il no-stro - ha detto - vuole essere unospazio per creare insieme a voi un

Terra sana, sapori antichi

ono tutti giovani, agricoltorie agronomi, che amano laterra. Il loro progetto e il loro

sogno è quello di creare una sortadi comunità di piccoli imprendito-ri e di consumatori uniti dal desi-derio di portare ancora sulle no-stre tavole i sapori antichi dei pro-dotti dei nostri campi. Coltivati nelrispetto dell’ambiente.

L’associazionePer questo hanno costituito l’asso-ciazione “A piccoli passi”, aperta aconsumatori e produttori, per rea-lizzare un gruppo d’acquisto di-verso da quelli già esistenti. Scopodell’associazione non è infatti sol-tanto quello del risparmio, met-tendo insieme ungruppo di consu-matori per acqui-stare insieme e aprezzi più conve-nienti una lista diprodotti. Vuole in-vece avviare unpercorso comunedi conoscenza e condivisione, conincontri di formazione con espertidei problemi dell’agricoltura, del-l’alimentazione e della salute, econ visite nelle aziende.L’iniziativa è stata presentata lascorsa settimana al bar Sant’Ermi-nio di Perugia. “Il nostro spirito -ha spiegato la presidente dell’as-sociazione Monica Marinetti - èquello di cominciare a piccoli pas-si e con poche cose per crescereinsieme”. Dunque un piccolo pa-niere di prodotti di eccellenza(olio, pollame, uova, formaggi e

S

qualche ortaggio) che dovrebbeessere disponibile dal prossimoautunno. Intanto però l’associazione, le cuiiscrizioni sono aperte a tutti, av-vierà “a piccoli passi” questo per-corso di conoscenza e condivisio-ne tra produttori e consumatoricon una serie di incontri. Domeni-ca 11 maggio Cristiana Sargentiniguiderà una passeggiata per lestrade di Perugia “alla scopertadella città attraverso le sue pietreparlanti”. Un modo per stare in-sieme e conoscersi. Domenica 25

gruppo condiviso di consumatori eproduttori piccoli e piccolissimi,con un listino di prodotti di stagio-ne che si potranno prenotare an-che via e-mail e ritirare presso ilbar. Prodotti di filiera cortissima esostenibili. Senza le plastiche degliimballaggi e i costosi trasporti, ecoltivati con tecniche rispettosedell’ambiente”. “La nostra idea e la nostra speran-za - ha sottolineato Mauro Gra-maccia - è che il gruppo d’acqui-sto sia un pretesto per trovarci aparlare di tematiche come il cibo el’agricoltura che riguardano diret-tamente la nostra salute e quelladella nostra società”. All’incontro ha partecipato un fol-to pubblico, con tante famiglie conbambini. “È un progetto che ci pia-ce - ha commentato uno dei pre-senti - perché i nostri figli non pen-sino che sia il supermercato a ‘fa-re le uova’ e per non diventare tut-ti noi come i polli da batteria”. Dopo la presentazione, anche nelricordo del 25 aprile, c’è stato unapplaudito spettacolo teatrale conStefano Baffetti, autore, regista eunico interprete, che ha presenta-to L’Isola degli uomini. È la storiadi don Ottavio Posta e dei suoi par-rocchiani di isola Maggiore chesfidarono bombe e rastrellamentiper mettere in salvo con le lorobarche i prigionieri ebrei rinchiu-si nel castello Guglielmi. Per informazioni sull’associazionee il gruppo d’ acquisto: [email protected], [email protected] (tel. 075 5720920).

Enzo Ferrini

maggio ci sarà invece una visitaguidata presso l’azienda zootecni-ca agraria “Il Biroccio” di Brufa.Adulti e bambini potranno osser-vare tanti animali come cigni, ana-tre, pavoni, fagiani, conigli, galli-ne, oche e pecore. Nei mesi suc-cessivi nei locali del bar Sant’Er-minio ci sarannno altri appunta-menti con incontri, degustazioni eserate di musica.

Il gruppo di acquisto“Il Biroccio” è una delle aziendefornitrici del gruppo d’acquistocon uova, pollame e olio. “Abbia-mo un oliveto di 500 alberi - haspiegato Marco Bindocci, studen-te in Agraria ma già impegnatonella piccola azienda familiare -dove vivono in libertà i nostri ani-mali ai quali non diamo antibioti-ci e mangimi”. Per le colture agri-

Scopo non è solo il risparmio, mettendoinsieme un gruppo di consumatori peracquistare a prezzi convenienti. Siavvieranno anche incontri di formazionesu agricoltura e salute

ALIMENTAZIONE. Nasce il gruppo “A piccoli passi”

Per un modo sanodi produrre cibo e condividerlo

VENERDÌ 2 MAGGIO 20146 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

BREVI DAL CSI

❖ FOLIGNOBardascio Cup, torneodiocesano di calcio a 5Lunedì 28 aprile si è svolto a Foligno,presso la sala della Misericordia dell’Istituto“San Carlo”, la presentazione dellaBardascio Cup, torneo diocesano di calcio a5. Evento organizzato dalla Pastoralegiovanile in collaborazione con il Centrosportivo italiano, il Coordinamento oratoriFoligno, l’ufficio diocesano per lo Sport e iltempo libero, e con il patrocinio delComune di Foligno. Alla presentazione sonointervenuti Edio Costantini, presidentedella Fondazione “Giovanni Paolo II” per losport ed ex presidente nazionale del Centrosportivo italiano, e Carlo Moretti, attualepresidente Csi Umbria. La data di inizio deltorneo era fissata per mercoledì 30 aprile;la competizione vedrà l’alternarsi di partitedella categoria Open Maschile, con 18squadre, e la categoria Open Femminile,con 3 squadre, per un totale di circa 252atleti. La finale si svolgerà il 6 giugno.

❖ DAL PAPAIscrizioni per l’eventodel prossimo 7 giugnoIl Csi Umbria ricorda che è stato attivato unapposito infopoint per le iscrizioniall’evento del 7 giugno a San Pietro aRoma, “Papa Francesco incontra le societàsportive di tutta Italia”. L’infopoint è attivopresso la segreteria del Csi Umbria ilmartedì e il giovedì dalle ore 17 alle 20presso la sede in strada Bellocchio SanFaustino 22/A, Perugia, telefono 0755156071. Sul sito internet www.societasportivedalpapa.org si possonogià trovare le prime informazioni dicarattere logistico utili per raggiungerel’area, per ritirare il kit gratuito (inclusivo diT-shirt e cappello), scaricare il programma eavere notizie sull’ospitalità alberghiera.

Ho visto la Star Cup... e ve la raccontouello che ho visto… viracconto!”. Questa fra-se nella sacra Scrittura

è ricorrente: è la testimonianza pereventi vissuti, ed è la chiave del-l’evangelizzazione. Gli apostoli so-no testimoni e annunciatori di ciòche hanno visto e vissuto.Nel mio piccolo, anch’io vorreiraccontarvi qualcosa. Sono le19.30 di domenica 27 aprile, se-conda domenica di Pasqua: l’even-to di oggi è memorabile: GiovanniXXIII e Giovanni Paolo II sono san-ti! Due campioni della fede e due“rivoluzionari” nella Chiesa, checon loro è radicalmente cambiata,passando da una Chiesa piramida-le a una Chiesa “popolo di Dio”;passando da una Chiesa statica auna Chiesa lievito in mezzo allagente, con l’affabilità del PapaBuono e poi la lungimiranza e ge-nerosità di Giovanni Paolo. Ma nondi questo vorrei raccontarvi…Sono appunto le 19.30 e sto per tor-nare in quel di Olmo (Perugia), do-ve don Riccardo e il suo staff han-no organizzato per conto della Pa-storale giovanile, e quindi per con-to della diocesi, la quattro-giornidella Star Cup. È successo che loscorso anno gli animatori dell’oratorio “In-siemeper…” mi hanno trascinato in que-sta avventura iscrivendo una squadra, equest’anno addirittura tre. Viva i giovani,che fanno sentire giovani anche i preti chegiovani non sono più!“Ma che vuoi che sia - può dire qualcuno-: si fanno delle partite di calcio, le fannoin tanti...”. Non è così. Intanto, dalla mat-tina alla sera, per quattro giorni vedi co-stantemente mille e più ragazzi, in quel-l’età difficile ma fondamentale che è l’a-dolescenza. L’organizzazione, che ne sauna più del diavolo (ci mancherebbe chenon fosse così) comunica all’ultimo mo-

Q“

mento gli orari delle partite, così tutti ri-mangono sul posto, e nel frattempo si pro-pongono catechesi, testimonianze e l’ado-razione eucaristica guidata, talmente gui-data che poi i ragazzi ti vengono a dire chequella in parrocchia è… insopportabile.Non so chi inizialmente qualche anno faabbia avuto l’idea e poi abbia pianificato laformula, ma credo abbia colto nel segno.Per grazia di Dio, ma anche per il lavorioespresso, in diocesi attualmente ci sonodecine e decine di oratori: è la miglioreevangelizzazione che si possa fare con igiovani.La mia esperienza mi ha portato negli ol-

tre trenta anni a servizio del Centro spor-tivo italiano (che tra l’altro è partner atti-vo con la Pastorale giovanile nelle StarCup) a vivere molte esperienze sportive-educative, anche con numeri impegnativi.Ricordo corsi di formazione vissuti concentinaia di giovani, ma devo dire chequesta strategia che abbina gioco-forma-zione-preghiera è unica.Spero vivamente che nessuno sottovaluti iltutto con frasi tipo: “Non c’è niente di nuo-vo, tanto non cambia nulla” e via via…Scendere sul terreno dei ragazzi in questocaso, un terreno vero e proprio, il campoda gioco è strategico.In questi giorni, andando a tozzi e bocco-ni, ho anche avuto il tempo di mettermisu un angolo e osservare. È stato bello,ogni ragazzo ha una storia, obiettivi, spe-ranze, ansie, progetti, problemi. La Chie-sa - come dicevano Giovanni XXIII e Gio-vanni Paolo II - ama i giovani.

Don Leonardo Romizi consulente eccl. Csi

La riuscita formula di gioco,formazione e preghieraportata avanti dalla Pastoralegiovanile e dal Csi

Un momento della Star Cup 2014

LA VOCE SPAZIOCSI

I promotori dell’associazione “A piccoli Passi” durante la presentazione del progetto

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Fisco: regole assurde

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

ELEZIONI per il Parlamento dell’Ue

Chi le spara grosse e chi sta silenzioso

e il buongiorno si vede almattino, la campagnaelettorale per le europee

sarà in Italia un fuoco d’artificiofino al fatidico 25 maggio,quando conosceremo il giudiziodei popoli del Continente. I toni adir poco aggressivi dei leaderdelle forze politicheall’opposizione in Italia in questomomento e che, stando aisondaggi, assommano la metàdei consensi, denunciano unmalessere profondo. I tre leader -Silvio Berlusconi, Beppe Grillo eMatteo Salvini - alla loro primasortita in campagna elettoralehanno già espresso unaposizione marcatamente anti-europeista. Sia pure consfumature diverse, hanno messonel mirino il voltoarcignodell’Europa aguida franco-tedesca. Per SilvioBerlusconi,grande specialistadi campagneelettorali, èl’occasione perriproporsi alcentro della scenapolitica italiana,anche perché lasua personalepartita è tutta dagiocare neiconfronti delgrande competitordel momento chescorrazza anchenel suo campo.Quel Beppe Grilloche punta avincere le elezionieuropee e che puòcontare, almomento, su unconsenso che lovede al secondoposto nel Paese.Un sorpasso che aBerlusconi bruciasulla pelle e che lospingerà ad alzaresempre più i toni.Il vedersi sfilaredalle manil’immagine di“battere i pugnisul tavolodell’Europa” di cuiaveva il copyrighte che è divenuto iltormentone deiCinquestelle sulcanale YouTube,certamente lo irrita. Ed eccololanciare, con parole pesanti, lacarta antitedesca. Non è solo unaresa dei conti con la odiatasignora Merkel, alla qualeattribuisce l’ispirazione delcomplotto che ha portato alcrollo del suo ultimo governoattraverso la vendita, da partedella Bundesbank, dei titoli diStato italiani con il conseguenterialzo dello spread a livelliinsostenibili, ma anche un voleradditare agli elettori italiani lacausa delle loro attuali difficoltàeconomiche. In parole semplici:“Siete più poveri? È tutta colpadei tedeschi e dei francesi. Edelle loro politiche di austerità”.Per Beppe Grillo questa èl’occasione buona per ilcolpaccio che lo porrebbe nellacondizione di competere allaguida del Paese. L’armamentariologico-verbale-immaginifico delcomico genovese è noto, eppurecontinua a essereparticolarmente efficace.

S Espressioni di una semplicitàdisarmante come “rivolteremol’Europa come un calzino”continuano a essere apprezzate ea mietere consensi. E a pocovalgono gli anatemi lanciaticontro il populismo per frenarela spinta apertamenteantieuropeista del movimentogrillino. Anzi, sembra quasi cheuna parte dell’opinione pubblicasia letteralmente ipnotizzatadalle battute del comico fattosileader politico. In ogni caso,sembra voler assecondare ildesiderio di cupio dissolvidell’Europa, sempre e comunquecolpevole di ogni nefandezza. PerMatteo Salvini e per la sua Leganon c’è altra via, per salvarel’Italia, che uscire dall’euro, costi

quel che costi.Una possibilitàesclusa da tutte leCancellerieeuropee e cheregistra millecontro-deduzioni.Ma è unmessaggiosemplice e diretto,che piace alpopolo leghista e atante frangerancorosedell’opinionepubblica nordista.Alle posizioni anti-europeisteespresse dai treleader già incampo, vanno poiaggiunte quelle dialtre formazionipolitiche italianeche non fannosconti all’Europacon toni nonmeno severi, daiFratelli d’Italia aSinistra e libertà,alla sinistraestrema coagulataattorno al leadergreco Tsipras.Sommando iconsensi virtualidi tutte questeforze, al momento,l’Italia apparemarcatamenteanti-europea.Questaconsapevolezza cispinge a porrealcune domande.Ce n’è una chetutte precede:

siamo convinti che il nostrodestino sia l’Europa? Noi nonrispondiamo perché nonvogliamo esserestrumentalizzati, ma ci limitiamoa osservare che i silenzi sono fintroppo eloquenti. Tranne quelladel presidente GiorgioNapolitano, non abbiamoancora ascoltato vocisignificative a favoredell’“Europa dei popoli” comedestino degli italiani. C’è tempoper rimediare, ma ci vuolecoraggio per contrastare l’ondadel populismo, offrendo buoneragioni per votare ed esprimerefiducia nella costruzione dellaCasa comune europea. È dimoda, nella dialettica politica,l’espressione “metterci la faccia”.Ecco la seconda domanda:quanti fra politici, intellettuali egiornalisti (magari anche quanticattolici...) hanno voglia dimetterci davvero la faccia perl’Europa?

Domenico Delle Foglie

Guida pratica per ex eurodeputatia europarlamentare adex europarlamentare:quanto cambia la vita

per chi lascia l’Emiciclo Ue?Cosa succede quando è il mo-mento di fare le valigie per tor-nare a casa, dopo anni spesiper costruire – un po’ da archi-tetti, un po’ da muratori – la“casa comune europea”? È il dubbio che assale in questifrangenti centinaia di eurode-putati uscenti che non sarannoricandidati alle elezioni del 22-25 maggio. Ma il discorso var-rà probabilmente per moltiche, pur ricandidati, non otter-ranno i voti necessari a torna-re in sede Ue. Per sostenere questo “rito dipassaggio”, l’Associazione de-gli ex deputati al Parlamentoeuropeo, istituita nel 1999, hapubblicato la Guida alla vitadopo il Parlamento. Il titolo non è dei più eloquen-ti, ma rappresenta, a suo modo,uno spaccato della vita nelleistituzioni comunitarie. La Guida, costituita da una qua-

rantina di pagine, introdottadal presidente dell’Associazio-ne ex deputati, l’irlandese PatCox, presenta una parte con in-formazioni pratiche su come,ad esempio, sgomberare gli uf-fici occupati nel corso della le-gislatura; segue il capitolo deidiritti acquisiti, fra cui la pen-sione e l’assicurazione medica;quindi ecco le pagine per ge-stire i dati e i fascicoli accumu-lati durante il mandato (archi-vio); non manca la sezione peri “diritti applicabili dopo la ces-sazione delle funzioni”, fra cuil’accesso agli edifici del Parla-mento Ue. Ma la parte più in-teressante è certamente quelladelle testimonianze finali di al-cuni “ex”, i quali raccontanocome hanno impiegato il pro-prio tempo una volta tornati“liberi cittadini”.“Lo sgombero del vostro uffi-cio può essere un’operazioneparticolarmente frenetica e la-boriosa, per cui è importanteorganizzarsi per una transizio-ne regolare”. Con un’enfasi

forse degna di altre cause, la Guida si addentra nei partico-lari del trasloco, spiegando neldettaglio tutte le incombenzepreviste, per predisporre lequali, avverte il testo, “sarà op-portuno convocare una riunio-ne con il vostro personale” (ilche fa pensare a un faticosotrasferimento di scatoloni affi-dato agli assistenti parlamen-tari, i quali, più che sherpa ti-betani, sono in genere giovanilaureati, con tanto di master, ingrado di parlare più lingue,competenti in materie giuridi-che, economiche, politiche). Poi si passa all’elenco dei dirit-ti dei deputati sul piede di par-tenza: fra questi appaiono l’in-dennità transitoria, la pensio-ne di anzianità, il vitalizio inte-grativo volontario, il rimborsodelle spese mediche, le assicu-razioni, i corsi di lingua e di in-formatica… Modeste le ulterio-ri agevolazioni dopo la cessa-zione dalle funzioni, compresil’accesso ai parcheggi e allecaffetterie del Parlamento.

D

Tre leader - SilvioBerlusconi, BeppeGrillo e Matteo Salvini- alla loro primasortita in campagnaelettorale, hanno già espresso unaposizionemarcatamente anti-europeista ecritica nei confrontidell’asse franco-tedesco. Trannequella del presidenteGiorgio Napolitano,non abbiamo ancoraascoltato vocisignificative a favoredell’“Europa deipopoli” come destinodegli italiani

TV2000. Ruffini direttore di rete. Brunelli direttore testate giornalistiche

LA VOCE ATTUALITÀ 7

ECONOMIA. Far ripartire i consumi, si dice. Ma poisalta fuori l’ipotesi di“denunciare” tutte le spesesopra i 3.600 euro!

a come? Stiamo sgo-landoci tutti, e a tuttii livelli, che bisogna

far ripartire i consumi se sivuol fare ripartire la produ-zione e quindi l’occupazione,e poi ci si inventa - in questaennesima finanziaria ma-scherata da Def - l’automaticadenuncia al Fisco di tutti gliacquisti superiori a 3.600 eu-ro? E questo per vedere se illivello di spesa degli italiani è“congruo” al loro reddito, equindi - in teoria - per stana-re il “nero”: ma chi si inventaquesti meccanismi vive nell’i-peruranio? Un risultato certo ci sarà dasubito. Tutti - buoni e cattivi,evasori e fedeli contribuenti,ricchi e poveri - si farannoscrupoli ad affrontare qual-che acquisto importante. Nes-suno, ma proprio nessuno havoglia di finire sotto la lented’ingrandimento del Fisco ita-liano, i cui ragionamenti so-no così tortuosi e astrusi datrasformare chiunque in unmostro da sbattere in primapagina (della dichiarazionedei redditi). I più spaventati

M

saranno proprio quelli chenon hanno nulla da temere. Oggi. Domani un po’ meno,perché chissà se l’acquisto diquell’auto usata, più quellavacanza che ha sognato pertutta la vita, sarà giudicata“congrua” da un anonimofunzionario secondo tabelle ecodici. Per non sbagliare, nonspendo, o lo farò domani, ospenderò meno di quantoprevisto. Vivissimi complimenti peraver azzeccato due fallimenticon un’unica mossa: quella dirianimare l’economia (l’infla-zione, in costante picchiata, cidice che già oggi si spendemeno di ieri e più di domani)e quella di stanare gli evaso-ri, che di queste misure se nefregano altamente. Il “nero”lo si chiama così perché ap-punto non compare, sa na-scondersi, sa come dribblareil Fisco, si mette alla luce ilmeno possibile e sempre inmodo ben camuffato. Queste regole servono solo acomplicare la vita a chi il ne-ro non lo fa e non lo ha. Pun-to, e sfidiamo qualunque ope-ratore commerciale a soste-nere il contrario. Poi, voglia-mo aggiungerci la fantasiaitalica per scavalcare questiostacoli? Le cucine che non sicompreranno più in bloccoma a pezzi? Le auto che pas-seranno quasi tutte di mano a3.500 euro? Gli scontrini che

si sdoppieranno per rimaneresotto certe soglie? L’acquistofatto transitare dalla carta dicredito della moglie o dalbancomat della nonna? Il bi-lancio aziendale che certificacon tutti i crismi che que-st’anno non s’è guadagnatoun euro? Ma soprattutto: sipensa di scoraggiare così l’e-vasione fiscale? Figuriamoci!I più “banditi”, i più spregiu-dicati faranno affari d’oro, fa-cendo l’occhiolino a chi nonvorrà far sapere all’Erario co-me spende i suoi soldi. La realtà racconta che ognicomplicazione facilita la scor-ciatoia. Se per ottenere il bo-nus per la ristrutturazioneedilizia si mettono regole edifficoltà tali da ammattireaddirittura un commerciali-sta, è facile intuire che il po-vero diavolo s’accorderà conl’artigiano su uno “sconto fi-scale” immediato e facilissi-mo: facciamo in nero, io eva-do l’Iva, tu tutto il resto, e al-lora mi fai anche uno sconto,così guadagniamo tutt’e due. A perderci è lo Stato, comesempre. Però deve impararea uscire dalla scienza delle fi-nanze e a calarsi nella vita ditutti i giorni, dove poche re-gole semplici e ben controlla-bili danno risultati miglioridella selva fiscale attuale, do-ve il 17% del nostro Pil si na-sconde senza grossa fatica.

Nicola Salvagnin

pomeriggio. “Nell’ambito- si legge nel comunicato- di un processo digenerale rivisitazionedella propria lineaeditoriale, Rete Blu spa,emittente del canaletelevisivo Tv2000 e diradio InBlu, è lieta dicomunicare la nominadel dr. Paolo Ruffini comedirettore di rete e del dr.Lucio Brunelli comedirettore delle testategiornalistiche, i quali dal5 maggio inizieranno la

loro attività”. In un’altranota Traverso informavaanche che “in dataodierna” è stato risolto “ilrapporto di lavoro con ildirettore delle testategiornalistiche, dr. StefanoDe Martis” esprimendo “iringraziamenti dellasocietà per il lavorosvolto”. Paolo Ruffini,direttore di La7 e La7ddal 2011 ed ex giornalistaRai, lascerà l’emittenteper ricoprire l’incaricorimasto vacante dopo il

licenziamento di DinoBoffo da direttore delcanale televisivo dellaConferenza episcopaleitaliana. Il vaticanista delTg2 Lucio Brunellidirigerà le news delcanale. Una scelta alpasso coi tempi, insintonia con il nuovocorso di Papa Francesco.Brunelli fu uno deipochissimi giornalisti adaccreditare Bergogliocome possibile futuroPontefice.

Lucio Brunelli

aolo Ruffini e Lucio Brunellisono i nuovi

direttori di Tv2000. Ne hadato notizia GiovanniTraverso, presidente diRete Blu, con una notadiffusa lunedì

PPaolo Ruffini

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Barbara Baffetti e Stefano Rossi con i loro figli e,al centro,don Carlo Rocchetta

DA SANTA MARTA

Sintesi delle omelie di Papa Francesco aSanta Marta. Testi completi sul sito www.vatican.va, “Meditazioni quoridiane”.

Giovedì 24 aprileNon temere la gioiaCi sono cristiani che hanno “paura dellagioia”. Cristiani “pipistrelli”, li ha definiti“con un po’ di umorismo” Papa Francesco, iquali vanno in giro con le “facce dafunerale” muovendosi nell’ombra invece dipuntare “alla luce della presenza delSignore”. Occasione è stata il Vangelo delgiorno, in cui “Gesù in persona stette inmezzo a loro e li salutò dicendo: Pace a voi”.Ma i discepoli “non potevano credere,perché avevano paura della gioia”. Gesùinfatti “li portava alla gioia: la gioia dellaRisurrezione, la gioia della Sua presenza traloro. Preferivano pensare che Gesù fosseun’idea, un fantasma, ma non la realtà...”.

Martedì 29 aprileI tre tratti della ChiesaUn’“icona” in tre “pennellate” ritrae la primacomunità cristiana, così come descritta dagliAtti degli apostoli. La piena concordiaall’interno, la testimonianza di Cristo resa aldi fuori, e la sollecitudine contro la miseria:queste le “tre peculiarità del popolo rinato”.E in particolare, come metro di verifica:“Primo: com’è il tuo atteggiamento ol’atteggiamento di questa comunità con ipoveri? Secondo: questa comunità è povera?Povera di cuore, povera di spirito? O mettela sua fiducia nelle ricchezze, nel potere?”.

Andiamo a conoscere i coniugi Baffetti-Rossi, che commenteranno pernoi la Parola nel tempoliturgico di Pasqua

Cinque, più un angelo

tefano Rossi e Barbara Baffetti so-no la coppia che in questo tempo diPasqua - succedendo alle famiglie

Carloni e Pacchioni, che ancora ringra-ziamo -, condividerà con i lettori le ri-flessioni sulla Parola domenicale. Sono sposati da vent’anni. Se gli si chie-de di definire la loro famiglia, si dicono“un po’ nomadi”, perché da sempre, permotivi di lavoro, hanno viaggiato per tut-ta Italia. Oggi i loro spostamenti si sonoridotti, soprattutto per le necessità di unafamiglia che anno dopo anno è andatacrescendo. Hanno avuto infatti in donoquattro figli: la prima Rachele, che è inCielo ed è il loro “speciale angelo custo-de”, e gli altri tre qui in terra: Fabio di 16anni, Ester di 14 e Pietro Maria di 7. Ste-fano lavora in banca. Barbara dopo es-sersi dedicata per anni a tempo pieno afare la moglie e la mamma, oggi si divi-de tra gli impegni familiari e la sua pas-sione di ragazza: scrivere. Cura in parti-colare testi religiosi per bambini. Sono nati e cresciuti, anche come fami-glia nella parrocchia di S. Maria Madda-lena a Tuoro sul Trasimeno, ma da un-dici anni fanno parte della comunità sta-bile del Centro familiare Casa della Te-nerezza, guidato da don Carlo Rocchet-ta. “L’incontro con l’esperienza della Ca-sa - dicono - è stata la carezza più bella

S

che il Signore ha voluto fare alla nostrafamiglia, dopo averci sostenuti nell’e-sperienza di dolore della perdita di Ra-chele. In un momento in cui, finalmen-te, sentivamo di poter tornare a donarciagli altri, in particolare a chi come noi,per motivi diversi, aveva dovuto affron-

tare un periodo buio nella propria fami-glia, abbiamo conosciuto don Carlo Roc-chetta e il suo progetto, al quale abbiamoaderito con gioia”. Oggi la comunità, co-stituita da altre otto famiglie, per un to-tale di trenta figli, don Carlo e due con-sacrate, è la loro bellissima famiglia difamiglie.Da circa un anno sono i coordinatori del-l’ufficio di Pastorale per la famiglia del-la regione Umbria; impegno che ha per-messo loro di gustare il “respiro ampio”della Chiesa, fatta di tante esperienze edi tante voci, “come è tanta la creativitàdel Signore e dello Spirito santo”.

L’esperienza più critica dellaloro vita è stata la perdita dellafiglia primogenita Rachele. Poi l’incontro con la Casa della Tenerezza di Perugia

al lago di Tiberiade, o allaMaddalena che cerca il suoSignore pur avendocelo davanti.Eppure Gesù non si stanca diascoltarci, di prenderci per

mano e diricondurci allasperanza, quellavera; con infinitatenerezza, si piegasui dolori e ledelusioni diciascuno di noi. Ilbrano di Lucaracconta ilpercorso ditrasformazionedei due, una verae propriainversione dimarcia, un“passaggio”

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014LA VOCE CHIESA&RELIGIONE8

pasquale che rende la loro vitadi nuovo piena, gioiosa a talpunto da riconsegnare loro ladignità di apostoli in missione.Merito di questo cambiamentosono i gesti e le parole delloSconosciuto che a poco a pocosi svela come il Signore,capace ancora una volta di“scaldare il cuore” impietritodalla paura e dal dolore, e disfamarli del pane che dona lavita vera. Bellissima icona,

quella dei discepoli di Emmaus,che parla a noi tutti di unSignore che non impone mai lasua presenza e la sua gloria, mapazientemente attende chesiamo noi capaci diriconoscerlo, facendoesperienza di Lui. Allora questoVangelo è per tutti coloro chesono nella tristezza e chefaticano a convertirsi alla gioiadella Pasqua; è per le nostrefamiglie, appesantite lungo lestrade della ferialità, che sisentono sole nella fatica e neldolore. Ci piace trasformare idue discepoli di Emmaus in unacoppia di sposi. Una coppiacome tante, che ha fatto unascelta importante, lasciando ilproprio paese e le proprieabitudini, mettendosi alla

La conversione alla gioia Vangeloue di loro se ne andavano in quello stesso giorno a unvillaggio di nome Emmaus, distante da Gerusalemmesessanta stadi; e parlavano tra di loro di tutte le cose che

erano accadute. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesùstesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro. Ma i loro occhierano impediti a tal punto che non lo riconoscevano. Egli domandòloro: “Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?”. Ed essi sifermarono tutti tristi. Uno dei due, che si chiamava Cleopa, glirispose: “Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non haisaputo le cose che vi sono accadute in questi giorni?”...

D

Commento alla liturgia della Domenica

Rileggiamol’episodio dei duedi Emmausimmaginando che invecefossero... unacoppia di sposi

III DOMENICA DI PASQUA - ANNO A

l Vangelo di questadomenica prolunga la gioiadel tempo pasquale,

annunciando di nuovo la graziasanante del Risorto. Come neivari episodi che raccontano leapparizioni di Gesù dopo larisurrezione, anche questo parteda una situazione di delusione escoraggiamento. La stannovivendo i discepoli di Emmaus;una speranza finita e non a casoconiugata al passato: “Noi speravamo che fosse Lui aliberare Israele” (v. 21). Èaccaduto così anche perTommaso, domenica scorsa;accade così anche agli apostoli

I

sequela di Gesù, riconosciutocome Salvatore della storia edella loro vita, della lororelazione di sposi. Una coppiache con generosità e passioneha deciso di lasciare tanto delsuo umano per farsi plasmareda Qualcosa, meglio, daQualcuno, di divino. Ebbene,dopo pochi giorni dall’esserestati osannati insieme al Signorenella domenica delle Palme (peril loro impegno, per essere una“bella famiglia”), si ritrovano aipiedi della croce, si ritrovanoessi stessi inchiodati: cosa chenon avrebbero mai voluto.Allora ecco che si insinuanosentimenti negativi. La frustrazione per la scelta di uncammino alla sequela delSignore, che ha portato alVenerdì santo e sembra essersiconcluso sulla croce delGolgota. La delusione di una

storia che non si è realizzatacome la pensavano. La tristezzadi dover tornare alle attività ditutti i giorni (Emmaus) invecedi restare per sempre nella cittàsanta di Gerusalemme. È vero, èdura. Allora, come i discepoli diEmmaus, ci ripieghiamo in noistessi, incapaci di fare altro senon passarci e ripassarci latristezza che alberga nel nostrocuore, dimentichi che il Signorerisorto può “fare nuove tutte lecose” (Apoc 21,5). Ma ecco labella notizia che ci arriva dallaParola di questa domenica: Luinon ci lascia soli, così come nonha lasciato soli quei duediscepoli “dimissionari”. Seavremo il coraggio di aprirgliancora una volta il nostro cuore,ci scopriremo nuovi nelcammino, capaci di “ruminare”non solo ciò che ci spaventa, maanche la Parola in grado didonare nuova forza al cuore;capaci di chiedere il Pane, chepuò renderci di nuovo saldinella nostra speciale chiamataall’amore e per l’Amore. Allora,e solo allora, saremo anche noiin grado - come i protagonistidell’icona evangelica - di unamemoria rivolta al futuro, nonnostalgica. Allora e solo allora lasua Pasqua sarà anche la nostra,e la storia della nostra famigliauna storia di salvezza. Allora esolo allora potremofinalmente dirciconvertiti alla gioia vera.

Barbara BaffettiStefano Rossi

“FIRMATO” Famiglia

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADagli Atti degli apostoli 2,14.22-33

SALMO RESPONSORIALESalmo 15

SECONDA LETTURADalla Prima lettera di Pietro 1,17-21

VANGELODal Vangelo secondo Luca 24,13-35

(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)

SOLUZIONEDELCRUCIVERBADEL NUMEROPRECEDENTE

CRITTOCRUCIVERBASistema nello schema una lette-ra per casella in modo da otte-nere orizzontalmente 9 parole,ognuna delle quali è contenutanel Vangelo di questa domeni-ca. A numero uguale corrispon-de lettera uguale. A lavoro ulti-mato, leggendo dall’alto in bas-so nella colonna dal bordo colo-rato, troverai la parola-chiavedel Vangelo.

A cura di Michela MassaroSPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINISPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

CHIESA UNIVERSALE. La storica canonizzione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II

Due grandi collaboratori dello Spiritoon era mai accaduto, nellastoria della Chiesa, chedue Papi concelebrassero

una cerimonia di canonizzazionedi altri due: Giovanni XXIII e Gio-vanni Paolo II. Questa domenicadella Divina Misericordia - ribat-tezzata ormai dai media come “ilgiorno dei quattro Papi” - entrerànella storia per la scelta di Bene-detto XVI di accettare l’invito fat-togli dal suo successore di esserepresente al rito tra gli 850 cardi-nali e vescovi concelebranti.

L’immagine dei due Papi che siabbracciano, sotto gli arazzi deidue Papi santi che troneggianosulla facciata della basilica, hafatto immediatamente il giro delmondo, rimbalzando sui “social”e attirando l’attenzione dei 2.259giornalisti accreditati a seguirel’evento, diffuso in mondovisionegrazie alle immagini realizzateper la prima volta in 3D dal Cen-tro televisivo vaticano. PapaFrancesco, nell’omelia, ha attua-lizzato la figura dei due Ponteficidefinendo Giovanni XXIII il san-to della “delicata docilità” alloSpirito santo e Giovanni Paolo II

il santo della famiglia, sentinelladal cielo sul prossimo Sinodo.Alle 10.15, Papa Bergoglio ha pro-nunciato, in latino, la formula so-lenne di canonizzazione: “Di-chiariamo e definiamo santi ibeati Giovanni XXIII e GiovanniPaolo II e li iscriviamo nell’Albodei santi”. Diventano così 82, inpiù di duemila anni di storia del-la Chiesa, i Papi elevati agli ono-ri degli altari. Roncalli e Wojtyla hanno moltoamato Roma, e Roma - divenuta

“Capitale del mondo”grazie ai fedeli e pelle-grini venuti da tutti iContinenti, che l’han-no raggiunta con ognimezzo, e anche ve-gliando nella “nottebianca” organizzatadalla diocesi nellechiese del centro sto-rico - ha ricambiatocon un abbraccio im-menso, che sembravanon avere confini,nonostante il tempofreddo e piovoso, inso-lito per la Capitale inquesto periodo. Almeno 800 mila i fe-deli che hanno parte-cipato alla messa, for-mando una sorta di“cordone umano” chesenza soluzione dicontinuità, partendoda pazza San Pietro, siè snodato su via dellaConciliazione fino alTevere, passando oltreCastel Sant’Angelo. E a questo immenso“popolo” Papa France-sco ha reso omaggio altermine della messaquando, dopo aver sa-lutato sul sagrato le

122 delegazioni ufficiali, ha per-corso tutto il tragitto citato, pri-ma di rientrare in Vaticano dallaporta del Perugino. Altro mo-mento toccante del rito, la collo-cazione, accanto all’altare, dellereliquie dei due nuovi Santi: il re-liquiario di san Giovanni Paolo IIè stato portato dalla miracolataFloribeth Mora Diaz, accompa-gnata dalla sua famiglia, mentrequello di san Giovanni XXIII daiquattro nipoti, dal sindaco di Sot-to il Monte e dal presidente dellaFondazione dedicata a Papa Ron-calli.

M. Michela Nicolais

N

omini coraggiosi”: è ladefinizione che Fran-cesco ha dato dei suoi

due predecessori, in un’omeliaintensa, durata 10 minuti e accol-ta dalla folla di fedeli in completoraccoglimento, in armonia con lasobrietà, l’essenzialità e il silen-zio a tratti quasi irreale che ha ca-ratterizzato l’intera liturgia. “Gio-vanni XXIII e Giovanni Paolo II -ha esordito il Papa - hanno avutoil coraggio di guardare le ferite diGesù. Sono stati due uomini co-raggiosi, pieni della parresìa del-lo Spirito santo, e hanno dato te-stimonianza alla Chiesa e al mon-do della bontà di Dio, della suamisericordia”.“Sono stati sacerdoti, vescovi ePapi del XX secolo - ha prosegui-to. - Ne hanno conosciuto le tra-gedie, ma non ne sono stati so-praffatti. Hanno collaborato conlo Spirito santo per ripristinare e

aggiornare la Chiesa secondo lasua fisionomia originaria”. Per-ché “sono i santi che mandanoavanti e fanno crescere la Chie-sa”. “Speranza” e “gioia”: questi idoni ricevuti che i due Papi han-no ricevuto dal Signore, e che “aloro volta hanno donato in ab-bondanza al popolo di Dio, rice-vendone eterna riconoscenza”.Giovanni XXIII, per Francesco, èstato per la Chiesa “un Pastore,una guida-guidata”: in una paro-la, “il Papa della delicata docilitàallo Spirito”. Giovanni Paolo II,invece, è stato “il Papa della fa-miglia”: “Così lui stesso, una vol-ta, disse che avrebbe voluto esse-re ricordato. Mi piace sottolinear-lo mentre stiamo vivendo uncammino sinodale sulla famigliae con le famiglie, un camminoche sicuramente dal Cielo lui ac-compagna e sostiene”.

M. M. N.

U“

Hanno dato al mondo la carezza, il sorrisoan Giovanni XXIII e sanGiovanni Paolo II, unacarezza e un sorriso. Di

loro si è scritto e si scriveràancora e molto: è giusto e belloche sia così. Ai bordi di unacronaca che domenica 27 aprileha raccontato, senza forseaccorgersene, un dialogo tra laTerra e il Cielo, tutto si puòriassumere in questi due gesti eatteggiamenti profondamente esemplicemente umani,sorprendentemente umili. Ed èproprio il terreno dell’Umanoche viene indicato e proposto daquesti due Santi come il luogo incui seminare e far crescere legrandi domande sul compito esul destino dell’uomo. Ed èancora nel terreno dell’Umanoche entrambi invitano a dire leragioni della speranza e dellagioia che il tempo non consumaattraverso l’invito di Pietro alladolcezza, al rispetto e alla rettacoscienza. Come una carezza

leggera sul volto del mondo,come un sorriso lieve alle portee alle finestre delle case. Èimmediato leggere nella“tenerezza” di Papa Francesco lacontinuità di due gesti, di dueespressioni feriali, quotidiane,familiari. La fatica di vivere nonè facilmente e sempresopportabile senza una carezza esenza un sorriso. Di questaesigenza spesso nascosta -ricordano i due Papi santi -occorre prendereconsapevolezza quando sipropongono le domande su Dio,quando si suscita il desiderio diuna ricerca. È però necessarioriannodare i fili di un tessutoumano che è in più puntistrappato dall’egoismo,dall’indifferenza, dalla logicacontrattuale. In questa sfida acui si risponde nel cantiere delfuturo i cristiani - ma non solo icristiani - sono invitati a nonavere paura, a spalancare leporte, a non farsi rubare lasperanza, a non farsi rubarel’amore fraterno, a guardare ilmondo con lo sguardo di Dio. Èun invito che rimanda all’attesadi milioni di persone che in tutti

i Continenti hanno partecipato,grazie ai media, alla elevazionedi Giovanni XXIII e GiovanniPaolo II agli onori degli altari.Un altare che non è solo quelloin piazza San Pietro accanto alquale era raccolto in preghieraBenedetto XVI. È il santo papaWojtyla ad aprire il pensiero e adaccrescere la bellezza: “Hopotuto celebrare la santa messa -scrive nell’enciclicasull’eucaristia - in cappelle postesui sentieri di montagna, sullesponde dei laghi, sulle rive delmare; l’ho celebrata su altaricostruiti negli stadi, nelle piazzedelle città... Questo scenario cosìvariegato delle mie celebrazionieucaristiche me ne fasperimentare fortemente ilcarattere universale e, per cosìdire, cosmico. Sì, cosmico!Perché anche quando vienecelebrata sul piccolo altare diuna chiesa di campagna,l’eucaristia è sempre celebrata,in certo senso, sull’altare delmondo”. Due Papi santi: unacarezza leggera sul volto delmondo, un sorriso lieve alleporte e alle finestre delle case.

Paolo Bustaffa

S

Roma piazza del mondo

a piazza del mondo èdavvero a Roma? L’han-no disegnata o pensata

geni ispirati da Pontefici chesognavano in grande; non po-tevano immaginare un ab-braccio del Bernini che con ilsuo colonnato cingesse ilmondo. Per questa ragione unfuturo quasi escatologico, datempi biblici, si è realizzato intermini reali e virtuali nelcuore storico del cristianesi-mo.Papa Francesco lo ha com-preso bene e, per questo, haringraziato i media, le piatta-forme, gli hub di internet. So-no loro la condizione per ladiffusione, finalmente urbi etorbi, della calda celebrazione

dei quattro Papi, soprattuttodei due Papi proclamati santiprima dal popolo che dallaChiesa gerarchica. I santi sifanno e si celebrano comemille, duemila anni fa, ma ifedeli, e sembra normale, pu-re i vescovi, forse qualchecardinale, con i loro sacerdo-ti, frati, religiosi e suore foto-grafano, si collegano con leloro Chiese sparse nel globoterrestre a forza di clic, di im-magini, di parole che manda-no in tutte le loro chiese. C’èormai una Chiesa nell’am-biente mediale, virtuale,specchio autentico (non rap-presentazione) di quella rea-le.È una Chiesa di popolo, devo-ta, attenta, bisognosa di pre-gare, entusiasta, persino pec-catrice ma aperta alla grandemisericordia di Dio.

Occorreva disperdersi nellepiazze, lungo via della Conci-liazione, nelle strade e vie la-terali per vedere giovani, manon molti anziani, famiglioleanche con quattro figli tra-scorrere una notte all’addiac-cio, dentro un sacco a pelo.Perfino giornalisti, fotorepor-ter, di piccole e di grandiagenzie e di televisioni, in-credibilmente si sono sotto-posti a una coda massacrantee lentissima, tre ore per gliaccreditamenti e una alzatac-cia prima dell’alba. Tutti con-vinti di stare dentro il fuocodella storia.E quel fuoco si è acceso lì nel-la culla del cristianesimo, delcattolicesimo. Ormai multico-lore, multiculturale. Nellagioia di una festa della fede daun milione di persone.

Bruno Cescon

L

In 800 mila, provenienti daogni angolo del mondo,hanno voluto parteciparealla messa per lacanonizzazione di Roncallie Wojtyla. Questa domenicaentrerà nella storia per lapresenza di Benedetto XVItra gli 850 cardinali evescovi concelebranti

La celebrazione per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

“Sono i santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa”

Il saluto tra Francesco e Benedetto XVI

Cellulari protesi verso Papa Francesco

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

❖ PRO CIVITATE CHRISTIANA36° Seminario della coppia

“La verità, vi prego, sulla coppia” è il tema del 36° seminario dellacoppia, in corso alla Pro Civitate Christiana di Assisi (1° - 4 maggio),rivolto a coniugi, fidanzati, operatori sociali e pastorali. Un tema“provocatorio - spiegano i promotori - che vuole infrangeresteccati ideologici e abbattere tabù mitici che costituiscono vere eproprie sovrastrutture sociali”. Guidati da esperti, i partecipantihanno la possibilità di esplorare i fondamenti alla basedell’universo coppia: biologici, culturali, psicologici, sociologici,filosofici e religiosi. Gli interrogativi: i nuovi “format” di coppiasono solo strategie di sopravvivenza in due, o l’emergere di nuovie più consapevoli desideri? Quale il senso di un matrimonio civile?Quale il valore aggiunto del matrimonio-sacramento?

Domenica si celebrala Giornata perl’UniversitàCattolica. Il tema del 2014, la validitàperenne dell’offertaformativa

on i giovani,protagonisti delfuturo” è il tema della

Giornata per l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore(www.giornatauniversitacattolica.it), domenica 4 maggio,promossa dall’Istituto“Giuseppe Toniolo”, entefondatore dell’ateneo. LaGiornata quest’anno è giuntaalla 90a edizione. Fondata aMilano nel 1921, l’UniversitàCattolica vanta una presenzacapillare sul territorio nazionalecon le sue quattro sedi: Milano,Brescia, Piacenza-Cremona eRoma, dove ha sede anche ilpoliclinico universitario “A.Gemelli”. Furono proprio ifondatori, in primo luogo padreAgostino Gemelli, a volere chel’ateneo nascesse da un solidolegame con il territorio e da unavasta adesione di popolo. Perquesto motivo fondaronol’associazione Amici, che oggiconta circa 15 mila iscritti, elanciarono la Giornatanazionale per l’UniversitàCattolica. Un evento che, dal1924, si ripete negli anni, mache non smette di offrire lapossibilità di riflettere su alcuni

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percorsi fondamentali delcattolicesimo in Italia, sullanatura dell’Università stessa,sull’essere l’espressione delvalore culturale della fede. LaGiornata universitaria ponel’attenzione sui giovani. Per ilsuo rapporto con l’Università,l’Istituto Toniolo ha un interesseparticolare per il mondogiovanile, sul quale oggi siriversano molte contraddizioni,alla ribalta più come segnaledelle preoccupazioni del futuroche come oggetto di sceltepolitiche, sociali,imprenditoriali, professionali

che diano loro effettivamenteun futuro e che permettano allasocietà di acquisire le lororisorse di cultura, dipreparazione, di sensibilità, checonsentano di accogliere in lorole novità del tempo. È costante,invece, grazie anche ai fondiraccolti in occasione dellaGiornata universitaria,l’impegno dell’Istituto Toniolo afavore delle nuove generazioni.Nel 2013 ha sostenuto oltre1.300 studenti con borse distudio, scambi con universitàstraniere, progetti di solidarietàinternazionale, corsi di lingue e

alta formazione. Fare qualcosaper i giovani significa offrireloro un contesto interessante,utile a comprendere il mondo incui vivono. Spesso i giovanisono considerati sulla base diuna conoscenza approssimativae sfuocata. Da qui è nata l’ideadi una ricerca rigorosa, il Rapporto Giovani(www.rapportogiovani.it), che,con la collaborazionedell’Università Cattolica e ilsostegno di Fondazione Cariploe di Intesa Sanpaolo, il Tonioloha avviato nel 2012, della duratadi cinque anni, aperta a

continui aggiornamenti, peruna lettura dinamica del mondogiovanile. Scopo fondamentaledel Rapporto è di conoscere ilmondo giovanile, a partire dallaconsapevolezza che i rapidicambiamenti in corso brucianovelocemente la conoscenzadelle nuove generazioni. Il Rapporto Giovani, che vedel’appassionato e paziente lavorodi un gruppo di docenti ericercatori, è un’esperienza diricerca condotta con lo spirito dichi sta in ascolto, per conoscerele loro attese sulla vita e sullasocietà e per contribuireinsieme a loro a preparare ilfuturo. È uno strumento pertutti coloro - istituzioni, realtàsociali, economiche, ecclesiali -che sono interessati ai giovani,uno strumento per scelte piùrispondenti a ciò che i giovanieffettivamente oggi sono e allerisorse che essi hanno da offrireper il bene comune.

Università con un “di più”a Cei ha pubblicato un Messaggio in occasione del-la Giornata per l’Università Cattolica che si celebra

il 4 maggio. “In un momento - vi si legge - di profon-de trasformazioni sociali, e del mondo universitario inparticolare, resta fondamentale continuare a investi-re sulle nuove generazioni con proposte valide e qua-lificate nell’ambito dell’alta formazione e della ricer-ca. L’Università Cattolica lo fa offrendo una vasta gam-ma di percorsi formativi e la possibilità di sviluppareun fecondo dialogo tra fede e ragione, cristianesimo ecultura, esperienza ecclesiale e impegno sociale. Aigiovani che la scelgono viene data la possibilità di pen-sare il futuro, il lavoro, la famiglia, la convivenza uma-na alla luce di una cultura fecondata dall’incontro conCristo e della inesauribile novità del Vangelo”.

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“Open Day” all’Università Cattolica di Brescia

11LA VOCE CHIESA&SOCIETÀ

Per i medici-obiettori in Europasi preannunciano tempi cupi

medici italiani sono preoccupati che ilnuovo “Codice deontologico” di cate-goria, in fase di stesura, comprima pe-

santemente la loro possibile obiezione dicoscienza rispetto a pratiche, terapie o in-terventi sanitari ritenutilesivi della salute e delladignità della persona. I bioeticisti e gli addetti al-la procreazione assistitavedono minacciata la lorolibertà di ribellarsi, invo-cando l’obiezione di co-scienza, davanti a inter-venti - quali la feconda-zione eterologa - che sol-levano molteplici questio-ni di natura non soltantoetica ma morale, genetica,antropologica. I farmacisti sono in agitazione per il ri-schio di dover sottostare al diktat di ven-dere prodotti ritenuti dannosi, pericolosio immorali (es. la pillola Ru486 e simila-ri), pena gravi limitazioni alla loro liber-tà economica, professionale e commer-ciale. A livello europeo sono diversi gli Stati chehanno tentato o deliberato restrizioni al-l’obiezione di coscienza dei sanitari, spe-cie su temi quali aborto, eutanasia, mani-polazioni genetiche. Cosa sta succedendo nel mondo della sa-lute? Perché questo attacco all’obiezione

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di coscienza su scala pressoché planeta-ria?

Multa di 10.000 euro per due scarpine.Non serve andare molto lontano per sco-prire visioni parossistiche contro l’obie-zione di coscienza, quali quella franceseche ha introdotto addirittura il reato di“intralcio all’aborto”. In pratica, con lanuova legge, chi (ad esempio i movimen-ti pro-life, medici anti-aborto, ecc.) faces-se opera di convinzione presso una madreche intenda abortire, inducendola a ri-flettere che tale scelta sia contro la vita

del nascituro, può essere denunciato,messo sotto processo e condannato a pe-ne piuttosto pesanti. Così è successo a Xavier Dor, un pedia-tra di 84 anni, condannato un paio di me-si fa a pagare una multa di 10.000 euro eche ha rischiato anche un mese di galera.L’anziano medico si era reso “colpevole”di regalare ad una donna incinta un paiodi scarpette per neonato, per indurla a ri-flettere ed eventualmente dissuaderladall’aborto.

Verso uno Stato liberticida? La questio-ne della libertà di coscienza dei medici (esanitari in genere) sta assumendo unaportata molto ampia nel dibattito sia giu-ridico-politico, sia etico-professionale.L’associazione “Scienza e vita” aveva pro-mosso un anno fa, nei giorni 24-25 mag-gio 2013, il proprio XI Convegno naziona-le sul tema “L’obiezione di coscienza tralibertà e responsabilità”. Lo scopo, comespiega la presidente nazionale PaolaRicci Sindoni nel quaderno che ne rac-coglie gli atti (edizioni Cantagalli, 9 eu-ro), era di “intervenire nel dibattito pub-

blico sul tema, specie in un momento sto-rico e culturale nel quale l’elogio e l’esal-tazione del concetto di autonomia rischiadi assumere il significato di deriva liber-taria, e - talora - liberticida”. Il volume riporta gli interventi dei rela-tori (tra i quali Francesco Paolo Casavola,Maurizio Faggioni, Luciano Eusebi, Car-lo Casini, Romano Forleo, Filippo MariaBoscia, e altri) che riflettono da diverseprospettive su temi nodali quali l’inter-pretazione corretta della legge 194, la di-fesa dell’embrione umano (campagna“Uno di noi”), l’arrivo della cosiddetta“contraccezione d’emergenza” con la suacarica potenzialmente abortiva, le que-stioni bioetiche connesse alla genetica. Sullo sfondo rimane la richiesta di coloroche vogliono “obiettare” a certe pratichee invocano il riconoscimento costituzio-nale di diritti che considerano inviolabili.In sostanza, affermano che non si può im-porre da parte dello Stato di “agire in con-trasto con uno di questi diritti”. E aggiungono l’ulteriore richiesta di ve-dere riconosciuta la “disobbedienza inmodo da non essere sottoposti a sanzio-ne”, collegando le ragioni che motivanotale disobbedienza a “valori costituziona-li che la rendano compatibile con l’obbli-go di fedeltà alla Repubblica” e quindi al-la sua Costituzione. Saranno ascoltati,questi “disobbedienti”?

Luigi Crimella

I medici italiani sonopreoccupati che ilnuovo “Codicedeontologico”, in fasedi stesura, comprimapesantemente la loropossibile obiezione di coscienza

❖ CHIESA/POLITICAA 50 anni dal Concilio

“Chiesa e comunità politica a cinquant’anni dalConcilio” è il tema del convegno che si svolgerà il 16 eil 17 maggio a Roma, il primo giorno all’Università “LaSapienza” e il secondo alla pontificia universitàLateranense. L’incontro è organizzato in omaggio delcard. Agostino Vallini, vicario di Sua Santità per ladiocesi di Roma, di cui ricorre il 50° anniversario diordinazione sacerdotale e il 25° di ordinazioneepiscopale. La prima giornata prevede gli interventi diesperti. La seconda giornata vedrà tre sessioni su“Chiesa e comunità politica, “Chiesa e comunitàinternazionale”, “Libertà religiosa”.

❖ FAMIGLIA - UGCINo “divorzio breve”

“La legislazione italiana in materia diseparazione non ha come obiettivoprecipuo la rottura definitiva delvincolo matrimoniale, come se ildivorzio fosse un esito scontato, maconsidera la separazione coniugaleanche come una fase di riflessione perverificare se ci può essere ancora lacondizione della prosecuzione delrapporto matrimoniale”. Lo sottolineal’Unione giuristi cattolici italiani (Ugci)in merito al disegno di legge sul

cosiddetto “divorzio breve”, approvatoil 23 aprile dalla commissione Giustiziadella Camera, nonché alle dichiarazionidel ministro della Giustizia che haanticipato un prossimo provvedimentoper disciplinare la separazione con lasola assistenza degli avvocati, senzaintervento giurisdizionale. Per i Giuristicattolici, “un’accelerazione legislativadella fase della separazione,riducendola a un anno, e in alcuni casia nove mesi, finisce per ridurreun’occasione riconciliativa in unpassaggio procedimentale burocratico eaffrettato, che ineluttabilmente sfocerànel divorzio”.

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12 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Che cosa offre ilVaticano a Roma

o sentito per radio ungiornalista commentareacidamente il fatto che il

Vaticano “non dà un euro” alComune di Roma per contribuirealle spese e ai disagi cui ilComune, poverino, deve far frontequando ci sono i grandi raduni difedeli. Che spese e disagi ci sianoè vero: dalla nettezza urbana allavigilanza, ai trasporti; comesempre, quando si muovono tutteinsieme decine o centinaia dimigliaia di persone. Ma è anchevero che i fedeli sono in generepersone educate e pulite, e noncredo che dopo la Via crucis alColosseo si sia trovato un tappetodi cocci di bottiglie di birra e altrelordure, come dopo un concertorock, o come ogni mattina nellafascia tra piazza Navona, piazzaFarnese, Campo dei fiori eTrastevere. I servizi di ordine e diassistenza sono svolti, oltre chedalla polizia statale e municipale,da drappelli di volontari diorganizzazioni religiose, comel’Ordine di Malta. Comunque, seproprio si vuole fare un discorsopratico ed economico, sull’altropiatto della bilancia si dovrà purmettere tutto quanto il cosiddettoturismo religioso porta a Roma; acominciare dai “romei” dell’AltoMedioevo per proseguire con ipellegrinaggi giubilari inventatida Innocenzo III nel 1300. Oggicome oggi, ogni pernottamento aRoma, purché registrato, portauna tassa di 2 euro chel’albergatore riscuote e versadirettamente al Comune. Più ilfiume di denaro che va a osti,negozianti, addetti ai servizi, eprofessionisti dell’accattonaggio.Beninteso a Roma c’è anche unturismo “laico”, redditizio anchequello; ma è difficile scindere ledue cose. Anche il turistamiscredente viene per vedere nonsolo il Foro romano ma pure leopere di Caravaggio,Michelangelo, Bernini, Borromini,Bramante: tutte di ispirazionereligiosa, commissionate da Papie cardinali, testimonianze di fede.Quanto resterebbe a Roma, equanti ci verrebbero ancora, se sicancellassero tutte le traccestoriche del cristianesimo, oltreche la presenza attuale del Papa?Chiedo scusa se faccio undiscorso in soldoni, ma a certepolemiche bisogna rispondere atono.

Pier Giorgio Lignani

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IL PUNTO Le omelie di Pasquaignorano le donne

entile Direttoreho seguito con attenzione, come

sempre, cinque omelie qualificate tradomenica e lunedì di Pasqua. Con lastessa attenzione avevo letto prima itesti del Vangelo, così importanti econsolanti in questo tempo pasquale.Non in una delle cinque omelie èstato sottolineato che Gesù ha datoper prime alle donne l’annuncio dellarisurrezione. Maria Maddalena, conuna sensibilità tutta femminile, almattino era corsa al sepolcro, e lìGesù in persona, che lei hariconosciuto solo dopo che l’hachiamata per nome, le dice dicorrere, andare dai discepoli adannunciare loro che Gesù era risorto,come Lui aveva detto. Quindi,addirittura non avevano nemmenocapito bene quando Gesù glielo avevapredetto. Non le pare di una certagravità questo tralasciare un fattopreciso, indiscutibile; il silenzio su unaspetto, così ricco di conseguenze peril futuro, di quel malcelatomaschilismo anche nella Chiesa,tuttora così evidente? Perché isacerdoti non vengono educati eimpegnati circa una mentalità diquesto genere? Non mi dica che è unfatto casuale, che è successo solo inqueste cinque omelie, io sempre hoavvertito con tristezza questasospettabile dimenticanza. E non è lasola pagina del Vangelo in cui ledonne abbiano un rilievo particolareo un ricordo particolare da parte delSignore, per esempio le vedove. Ilmio non vuole essere un rimproveroma solo una preghiera, una richiestaalmeno di spiegazione, se ce ne è.Non voglio dire la brutta parola chedefinisce oggi l’estrema mancanza dirispetto per le donne, ora così diffusae presente, ma certo essa viene damolto lontano, dalla formazionedella mentalità maschile efemminile. Lei, Direttore, può faremolto, non solo con il giornale. Ioposso pregare come faccio; a suotempo con gli alunni l’ho fatto, e lodicono ancora.

Amabilia DiotalleviAmelia

Accolgo il suo invito, anche sepenso che il nostro giornale siain linea con quanto lei afferma.Papa Francesco ha detto che ledonne nella Chiesa devonocontare di più.

Roncalli e Wojtyla, unitinella vita e nella santità

omenica 27 aprile, festa dellaDivina Misericordia, i beati

Giovanni Paolo II e Giovanni XXIIIsono stati proclamati santi. Due Papiche canonizzano due loropredecessori. Il rito è iniziato alle 10del mattino per terminare intornoalle 13. Dalle parti del Vaticano, giàdal giorno prima era difficilecircolare, e l’area intorno alColonnato è stata chiusa alla genteverso le 19 per poi riaprire alle 4 delmattino successivo, quando una follain coda ha cominciato a fluire versopiazza San Pietro e via dellaConciliazione. Il bianco e il rossodella bandiera polacca i coloriprevalenti. Migliaia di pellegrinihanno passato la notte nelle vie

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adiacenti. I polacchi intonavano cantidi continuo; particolarmenterumorosi i pellegrini di Wadowice,città natale di Papa Wojtyla. Forza diattrazione dei nuovi santi. Ecco cosasignifica fare sacrifici con la gioia nelcuore. Karol Wojtyla e AngeloRoncalli, santi nello stesso giorno.Due Papi che hanno in comune tantecose. Innanzitutto erano Pastori“naturali” con un evidente carisma“da contatto”. Il loro modo di fareinusitato per un Pontefice è valso loroun affetto incondizionato da partedella gente. Con Papa Roncalli lachiesa iniziò una svolta che è ancorain atto. Il Concilio Vaticano II da luiindetto portò la Chiesa a essere comela conosciamo adesso. Semplificando,potremmo dire che l’avvicinò allagente, che la rese più pastorale.Rivoluzionò il modo di comunicaredella Chiesa, pur confermandolanella Verità rivelata da Dio. Si puòdire, con quasi assoluta certezza, cheil Concilio ebbe anche, tra gli altri, ilmerito di permettere a Wojtyla didiventare Papa. Sia perché lo fececonoscere alla Chiesa mondiale, siaperché la pastoralità di Wojtyla, cheanticipava già il Concilio, trovòconferma in ciò che venne stabilito.Insomma, senza Giovanni XXIII non cisarebbe stato neanche GiovanniPaolo II. Curioso pensare che Wojtylaabbia partecipato da giovane vescovoalla prima sessione del Concilioinaugurata da Roncalli nel 1962.Dopo 52 anni si ritrovano santi lostesso giorno. Venivano santificati inItalia due Papi, uno italiano, l’altropolacco; e la sproporzione dipartecipazione tra pellegrini italiani epolacchi a favore di questi ultimi eratroppo evidente. Su questo unariflessione meriterebbe di esserefatta.

Vittorio GaetaCantiano

Vittorio Gaeta è autore del volumesulla giovinezza di Giovanni Paolo II

“Il romanzo del più grande. La vitapolacca di Karol Wojtyla” (Edizioni

dell’Orso, 2013).

Dalla Corte costituzionaleun nuovo schiaffo alla vita

a Corte costituzionale con lasentenza del 9 aprile scorso, che

dichiara incostituzionale il divietodella fecondazione eterologaprevisto dalla legge 40/2004,decreta la totale mercificazionedella persona umana, in evidentecontrasto con lo spirito che i Padricostituenti tennero semprepresente nella stesura di ogniarticolo della nostra Costituzione.Con la legge 40/2004 el’introduzione in Italia dellafecondazione in vitro, la difesadella dignità e della vita umanaaveva già subito un duro colpo,affidando ai biologi e allabiotecnologia il potere di produrre- come già si faceva da tempo congli animali e le cose - nuove viteumane. Un colpo ancora più graveè stato inferto, sempre dallaConsulta, nel 2009, con la sentenzache ha abolito il limite del numerodi embrioni da produrre e trasferirein utero: ora si consente laproduzione di embrioni in numerosuperiore a quello che si pensa ditrasferire in utero, con la possibilitàdi crioconservarli, togliendo ogniattenzione e tutela – pur enunciatanell’art. 1 della legge 40 – agliinnumerevoli embrioni prodotticon la consapevolezza che non solomoriranno in più del 90% dei casiin utero ma che rischieranno anchedi non essere trasferiti in utero e difinire nel limbo di uncriocongelatore a tempoindeterminato per assicurare ilfantomatico diritto della coppia adavere un figlio a qualsiasi costo.Con la recente sentenza la Cortecostituzionale ha di fatto decretatoche il desiderio di una coppia diavere un figlio può esseresoddisfatto anche comprando –come già avviene in altre nazioni –ovuli o spermatozoi o addiritturadirettamente uno o più figli, o forseaffittando – e in questo aspetto siapre un vuoto legislativo

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inquietante - l’utero di una donnaper nove mesi, senza preoccuparsidelle ripercussioni psicologiche chela stessa donna può manifestarenel tempo. La persona umana piùindifesa e bisognosa di tutela daparte dello Stato diventa semplicemerce da consumo, che si puòcomprare e buttare via se non ha lecaratteristiche richieste. La donnadiventa anch’essa un contenitore,un oggetto che si può affittare e poiabbandonare a sé stessa. La dignitàumana dei concepiti e della donnae dei fornitori di cellule germinali(cellula uovo, spermatozoi) vienecalpestata mentre si declama ilrispetto dei diritti civili. Una nuovae più disumana forma dischiavismo viene di fattolegalizzata e fatta passare perconquista civile. Al proposito cisorprende che in un periodo dirisparmio di risorse economiche sicontinui a sperperare il denaropubblico per prestazioni comequeste, poco efficaci e dannose.Speriamo che il Governo e ilParlamento non restino passivi econniventi come in precedentipronunciamenti della Consulta e dialtri giudici, che si sono arrogati esi arrogano l’arbitrio di sostituirsi ailegislatori.

Angelo Filardopresidente Federazione

umbra Mpv e Cav

I detenuti di Spoletoa don Paolo, con affetto

detenuti della Casa di reclusionedi Spoleto desiderano esprimere

la loro vicinanza al caro don Paolo(e alla sua famiglia), ex cappellano,per il grave lutto in seguito allamorte del suo compianto papà.Ciao don Paolo, amico degli ultimi,dei reietti, dei dimenticati, deicondannati per l’eternità, degliesclusi, degli emarginati, deidiscriminati a vita, dei detenuti. Ilnostro umile e sofferente pensiero,affinché giunga a te in assordantesilenzio. Il “caso” non esiste, cosìcome non fu un caso l’incontro condon Paolo. Semmai, una carezzadel Cielo, a dire di non perdere lasperanza, mai; a dire che il Padre ciama tutti, indistintamente. E amorenon nega amore all’altro. Amorenon giudica, né commina pene. Edon Paolo è ritratto d’amore. Perl’uomo, per l’amico, per ilsacerdote, per una grande e bellapersona che ha lasciato un segnoindelebile nella mente di quantihanno avuto la gioia di conoscerlo:“E vidi un cielo nuovo e una terranuova: il cielo e la terra di primainfatti erano scomparsi e il marenon c’era più. E vidi anche la cittàsanta, la Gerusalemme nuova,scendere dal cielo, da Dio, prontacome una sposa adorna per il suosposo. Udii allora una voce potente,che veniva dal trono e diceva: ‘Eccolo tenda di Dio con gli uomini! Egliabiterà con loro ed essi sarannosuoi popoli ed egli sarà il Dio conloro, il loro Dio. E asciugherà ognilacrima dai loro occhi e non vi saràpiù la morte né lutto né lamentoné affanno, perché le cose di primasono passate’” (Apoc 21,1-4).

Giuseppe Barrecaa nome di tutti i detenuti della

Casa di reclusione di Spoleto

I

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA 13

lcuni tra i più celebrifumettisti e disegna-tori del panorama

italiano sono i protagonistidella mostra “Drawingmaster”, in corso a Palazzodella Penna, Centro diCultura contemporanea diPerugia fino al 2 giugno.Tra gli artisti selezionatiFerenc Pintér, per decennicopertinista di Mondadori;Sergio Toppi, che ha tra-sformato il fumetto in poe-sia visiva; l’eclettico Cor-rado Mastantuono, dise-gnatore di Tex e di Topoli-no; il mago del fumetto di

A fantascienzaRoberto DeAngelis; ilpittore presta-to all’editoriaAlessandroBiffignandi;l’elegante illu-stratore deiprimi del ’900Nicouline.Non mancanosezioni dedicate a perso-naggi dell’immaginario edella storia, come Conan ilbarbaro, San Francescod’Assisi, Blek Macigno, co-me una mostra del foto-

grafo tedesco MichaelBusse ispirata a Corto Mal-tese e un ricordo di Mar-co Vergoni, disegnatore eumorista perugino recen-temente scomparso, al

quale è stata dedicata lamanifestazione. La mostraè curata dalla Bibliotecadelle Nuvole - Bibliotecacomunale dei fumetti diPerugia, ed è promossa daRegione, Provincia e Co-mune di Perugia.Numerosi anche gli even-ti collaterali. Per il pro-gramma completo www.comune.perugia.it -(sezione turismo e cultu-ra). Orario di apertura:martedì – domenica, ore10.30 - 19 / sabato e prefe-stivi, ore 10.30 - 23 / chiu-so lunedì.

A Palazzo della Penna c’è “Drawing master”

orciano in questi giorni diprimavera un po’ “birichina”si è vestita a festa: fino al 4

maggio è in corso la XII edizionedella tradizionale rassegnasull’artigianato che quest’anno si èrinnovata nell’immagine e neicontenuti. Cuore pulsante dellamanifestazione è la mostra mercato,nella quale è possibile conoscere eacquistare prodotti d’eccellenzadell’artigianato artistico edell’enogastronomia. Il percorsoespositivo si snoda tra il palazzocomunale e le botteghetemporanee, proponendo uncaledoscopio di produzioni, chespaziano dalla ceramica allalavorazione in pelle, dal ricamo allasartoria, dai gioielli insoliti opreziosi ai prodotti naturali e dallacartoleria ai complementi d’arredo.Il palato troverà soddisfazioni estimoli nei prodotti enogastronomicipresenti in mostra e nell’areagourmet. Per i più piccoli ilprogramma prevede laboratorididattici, dedicati al feltro, alla

C tessitura, al disegno, agli aromi eall’alimentazione. Nel corsodell’evento il borgo avrà occasionedi svelare i suoi tesori grazie anchealle visite guidate sensorialigratuite, curate dal Gal Media Valledel Tevere, nell’ambito del progetto“Passeggiando il Paesaggio”. Lakermesse ospita anche la quintaedizione di “Herbae Volant, FructusManent. Memorie, profumi e saporidelle erbe e della frutta”, che inun’area espositiva dedicataavvolgerà il borgo con gli aromi e isapori delle erbe officinali,aromatiche e dei frutti antichi. Nellachiesa di San Francesco è stataallestita la mostra Dug a cura diLuca Binaglia e Francesca Duranti:si tratta della prima ricognizionesullo stato del design in Umbria,dove 18 creativi si raccontano. Lamanifestazione, come di consuetoad ingresso gratuito, è promossa dalComune di Corciano, incollaborazione con l’AssociazioneerbEventi e patrocinata dallaRegione dell’Umbria.

Primavera a CorcianoRassegnadell’artigiana-to, gastrono-mia e visiteguidatesensoriali

Castiglione del Lago è incorso fino al 4 maggio“Coloriamo i Cieli 2014”,

il tradizionale incontrointernazionale di aquiloni emongolfiere, con manifestazionidi volo libero e gare, che sitiene nella zona dell’exaeroporto. Nel ricco programma(consultabile nel sito www.coloriamoicieli.com) sonoprevisti i consueti laboratorifatti con i ragazzi delle scuoledalle associazioni, i percorsiguidati nell’area parco, gli spaziludici dedicati ai ragazzi e lafiera dell’editoria. Artisti distrada e street bandsallieteranno lo spazio exaeroportuale. Novità diquest’anno saranno i convegni,la presentazione di libri e iconcerti. Intanto a Palazzo dellaCorgna, tutti i giorni dalle 9.30alle 19, è aperta la Mostra diaquiloni “Arte nel vento. DaTerni più di trent’anni di storiaaquilonistica in Italia e nelmondo”. Ingresso gratuito. C’èinoltre la possibilità dipartecipare a itinerari inMountain bike, a cavallo e diTrekking.

ACOLORIAMO I CIELI

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a cultura dominante, oggi,trasmette alle nuovegenerazioni un messaggio

che rischia di essere nebuloso efuorviante, frutto di una società“liquida”, segnata dal rischio edall’incertezza: tutto è vano –sembra dire –, non serveprepararsi al lavoro e darsidelle mete in un mondo in cuila verità viene compromessa eprevalgono i furbi e i potenti.Questo “potere”, poi, siidentifica soprattutto con lapossibilità di accesso ai mezzi diconsumo e ai posti di comando,che finiscono col mettere inprimo piano le esigenze del“singolo” e non quelle del benecomune. Il fatto che il lavoro siail fondamento della nostraCostituzione oggi fa problema.Dirlo sembra ingenuo esuperficiale, ma per le nuovegenerazioni è così, perché illavoro è diventatoun’emergenza nazionale e molti– specialmente i più attrezzati –se ne vanno via dall’Italia (cf. Rapporto Censis 2013, pp. 31-42). Giuseppe De Rita, nelle“Considerazioni generali” del47° Rapporto Censis (2013), haindicato nella “connettività”l’“anima segreta” dei grandiprocessi sociali portatori dinuove opportunità, spessovanificate dai particolarismi edalle preconcette

L

contrapposizioni. Nonsi tratta dellaconnessione tecnicafine a se stessa eaperta a tutte ledeviazioni dellavirtualità autogestita,ma di pensare alfuturo dello sviluppodigitale come strumento diconnessione reale tra tutti isoggetti sociali portatori diopportunità per lo sviluppo delbene comune. Con la venuta diPapa Francesco, il pazientelavoro di tessitura dei rapportitra le parti sociali, svolto daigiuslavoristi come Marco Biagi– ucciso 12 anni fa a Bolognadalle Brigate rosse – assumeuna luce ulteriore. Nellaesortazione apostolica Evangeliigaudium (n. 226), infatti, il Papapresenta il problema del“conflitto” ecclesiale e socialecome realtà da affrontare, percostruire un anello dicollegamento tra le parti eintrodurle in un rinnovatoprocesso di confronto, dove

sussiste unacomunione nelledifferenze. Si tratta, insostanza, di inserirenella dinamicaconflittuale unprincipioindispensabile percostruire l’amicizia

sociale: “l’unità è superiore alconflitto”. Lavorare e dare lavita per ricomporre in unità ciòche l’egoismo ideologicofrantuma è la più efficacetestimonianza d’amore chel’essere umano possaesprimere. Questa è la viaindicata da Papa Francesco, nonsolo per riformare la Chiesa,ma il mondo intero. PapaBergoglio, in aula Paolo VI il 20marzo, davanti a una folla difedeli provenienti dalla diocesidi Terni-Narni-Amelia, hamesso a fuoco il lavoro inrapporto alla dignità dellapersona. “Il lavoro – ha detto ilPapa – riguarda direttamente lapersona, la sua vita, la sualibertà e la sua felicità. Il valore

primario del lavoro è il benedella persona umana, perché larealizza come tale, con le sueattitudini e le sue capacitàintellettive, creative e manuali.Da qui deriva che il lavoro nonha soltanto una finalitàeconomica e di profitto, masoprattutto una finalità cheinteressa l’uomo e la suadignità”. Pertanto, una societàche non riesce ad assicurare illavoro alle nuove generazioninon ha fondamenta solide, erivela un forte indice diconflittualità generazionale. Dalsecondo dopoguerra in poi, noiadulti abbiamo “mangiato” piùdi quanto abbiamo prodotto, enon ci siamo preoccupati dialimentare le risorse del nostro

tesoro nazionale come lafamiglia e l’educazione dellenuove generazioni. Il Papa si èchiesto: “Che cosa possiamodire di fronte al gravissimoproblema della disoccupazioneche interessa diversi Paesieuropei? È la conseguenza diun sistema economico che nonè più capace di creare lavoro,perché ha messo al centro unidolo che si chiama denaro!Pertanto, i diversi soggettipolitici, sociali ed economicisono chiamati a favorireun’impostazione diversa, basatasulla giustizia e sullasolidarietà”. Per questo c’èancora bisogno della Pasqua!* Amministratore apostolico diTerni - Narni - Amelia

15

Riforma del lavorosulla base della persona

† Ernesto Vecchi*

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

Papa Francesco saluta gli operari delle acciaierie di Terni e le loro famiglie

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Don Nello Palloni

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ CHIESA E SCUOLACon Umbria radioverso l’incontro di Roma“La Chiesa per la scuola”, nella settimana dal 5al 10 maggio prossimo, in prossimitàdell’appuntamento a Roma con papaFrancesco, andranno in onda delle trasmissionidi 5 minuti, su Umbria Radio, disensibilizzazione, a cura dell’Ufficio dipastorale scolastica, alle ore 19. (L. U.)

❖ CLARISSE S. ERMINIOLa Parola per la vita con S. Francesco e S. ChiaraLa Parola per la vita. “Beati coloro chepiangono, perché saranno consolati”: è unabeatitudine che porta consolazione e speranzanella nostra vita. Dopo averla meditata conl’aiuto della Scrittura, ora vorremmoapprofondirla insieme a voi attraverso la vita disan Francesco e santa Chiara. L’incontro si terràpresso il nostro monastero domenica 5 maggio,cominciando con la preghiera del vespro alleore 18. Proseguiremo con la riflessione, alle ore18.30, e un momento di condivisione. Ilmonastero è in via Eugubina, 52. Perinformazioni: suor Maria Renata tel.075.5721969; e-mail: [email protected]

❖ CITTÀ DELLA PIEVEBeato Giacomo Villaun libro sulla morteArcifilaleta, Confraternita della Misericordia diGesù e San Giovanni decollato e Terziere BorgoDentro invitano tutta la cittadinanza allapresentazione del libro di Stefano Bistarini Piccola nota sulla morte del beato Giacomo Villache si terrà sabato 3 maggio, alle ore 17, nellachiesa del Beato Giacomo. L’appuntamentoconsentirà di fare il punto sull’approfondita eappassionata ricerca che ha visto impegnatoStefano Bistarini e che ha coinvolto e unite lecomunità di Chiusi e di Città della Pieve.

❖ CASTIGLIONE DEL LAGOI mille anni della Chiesa di S. Maria MaddalenaRicorrono quest’anno i mille anni di culto diSanta Maria Maddalena a Castiglione del Lago,infatti la chiesa è documentata sin dalla primametà del XI secolo attraverso un consistentegruppo di diplomi imperiali. Il primo di essirisale al 1014 e consiste in un privilegioconcesso dall’imperatore Enrico II all’abbaziabenedettina di Santa Maria in Farneta con cuivengono riconosciuti e confermati i beni delmonastero; nell’elenco delle pertinenze èmenzionato “Castrum Castilionis Clusin (um)”situm in congerie Laci cum ecclesia SancteMarie Magdalene. La parrocchia di Santa MariaMaddalena insieme all’Amministrazionecomunale e a varie associazioni vuolefesteggiare questo importante anniversario conmolte iniziative di carattere religioso e laico. Il18 maggio alle ore 16, presso il palazzo dellaCorgna si terrà un convegno, che aprirà ifesteggiamenti del millenario, al qualeparteciperanno docenti dell’Università diPerugia. I festeggiamenti in onore della nostrapatrona devono servire anche a ritrovare lagioia di stare insieme e di collaborazione tra levarie realtà paesane. (Antonio Pagnotta)

❖ CHIESEA Perugia incontro del clerogreco-ortodosso d’ItaliaLa chiesa Greco ortodossa d’Italia tiene aPerugia, dal 1 al 3 maggio il suo “VII incontrodel clero diocesano della Sacra arcidiocesiortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europameridionale” che ha come titolo generale “LaDivina Liturgia di san Giovanni Crisostomo”.L’incontro si apre il 1 maggio alle ore 17 pressola chiesa greco-ortodossa di san Gerasimo, invia Benincasa 1. Il giorno seguente al mattino ilavori proseguono nella sala congressidell’albergo Sacro Cuore mentre nelpomeriggio, verso le 16.30 celebreranno ilVespro nella chiesa di sant’Ercolano, per poiproseguire i lavori in via Benincasa. Il 3 maggioal mattino celebreranno la Divina liturgiapresieduta da sua eminenza il metropolitaGennadios.

PREPO. La ricorrenzaè un ringraziamentodei perugini al santoEvangelista per averrisparmiato lecampagne dal flagellodella grandine

Festa e luminaria per San Marco

esta di San Marco evan-gelista a Prepo: una tra-dizione che si ripete dal

1400, quando la processionepartiva dalla cattedrale perinerpicarsi fino alla collina, aomaggiare il patrono. “Poi – dice il parroco don Giuseppe Gioia– dal 1772 la processione si limitò a fare ilgiro di corso Vannucci, via Baglioni e ri-entro in San Lorenzo”.La tradizione nasce come evento apotro-paico e si lega al ringraziamento che i pe-rugini intesero porgere al santo Evange-lista per aver risparmiato le campagne dalflagello della grandine. E non è un casoche in processione si ripetessero le clas-siche rogazioni “a fulgure et tempestate li-bera nos, Domine”.Il 24 aprile, la sera precedente la festa, siè svolta la consueta luminaria con par-tenza da piazza Cherubini. Da 33 anni, lascultura lignea del santo (del peso di oltre

Fmezzo quintale), anziché essere traspor-tata a forza di braccia, viene posta su uncamioncino Wolkswagen, debitamenteattrezzato e messo a disposizione dal par-rocchiano Eutimio Disco. L’ultimo trattoprevede, invece, il trasferimento manua-le in processione.Dalle prime ore del mattino, un gruppodi fedeli addobba la scultura con fiori epiante. Poi la processione e la messa inzona campo sportivo, nella chiesa-pre-fabbricato. Quindi, alle 11.30, la liturgiaeucaristica nella chiesetta antica. Anima-zioni musicali della Filarmonica Verdi diSpina.Nel pomeriggio, come di consueto, mo-

menti di gioiosa socialità, con giochi po-polari e sfilata di amici “a quattro zam-pe”. Agli eventi laici pomeridiani hannopartecipato gli alunni della scuola ele-mentare “Falcone e Borsellino” con un’e-sposizione di disegni. Poi esibizioni discuole di ballo e spettacoli vari e conclu-sione coi fuochi d’artificio dalle 22.Nella piazzetta antistante il diurno e laCasa del Nibbio, la pesca benefica, le ban-carelle, gli stand gastronomici, con la con-vinta partecipazione di operatori e ospitidella casa famiglia per disabili.Una giornata, assistita dal bel tempo, conmomenti di fede e di matura condivisione.

Sandro Allegrini

Perugia. L’Accademia del Dònca ricorda il preteartista don Nello Palloni a sei anni dalla scomparsa

taliani e stranieri, famiglie epersone sole, operatoriparrocchiali e volontari,

cattolici e non solo, hanno aderito(erano più di 150) domenica 27aprile al ‘Pranzo di Solidarietà’che si è tenuto presso il Saloneparrocchiale ‘Rosario Trevisani’ diPonte Pattoli. “La carità, come lafede, come la preghiera, sono unadimensione fondamentale dellavita cristiana di ogni persona e diogni gruppo per questo - ha dettoil parroco don Gustavo - hoaccolto con piacere lo stimoloarrivato dal gruppo di preghieraed opere intitolato alla ‘DivinaMisericordia’”. Il gruppo, deditoall’intercessione per i malati nelcorpo e nello spirito è attivo damaggio 2012 nella chiesetta diSanta Maria. Il pranzo è statocucinato da 4 cuocherigorosamente locali. L’iniziativa,sottolineano il parroco donGustavo e l’animatrice delgruppo, non vuole essere unadimostrazione di carità, ma

I un’occasione per vivere la carità.“A Ponte Pattoli si vivono le stessedifficoltà di tanti altri paesi –spiega ancora don Gustavo – datedalla mancanza di lavoro, daqualche fabbrica chiusa, tuttaviacomincia ad avvertirsi un piccolorisveglio, si tratta di timidi segnaliche devono aiutare a guardare aldomani con speranza”.L’importante è riscoprire lasolidarietà, quel legame che fasentire meno soli, ci sono famigliecon 6 o 7 figli che non possono nédevono essere lasciate a lorostesse, dobbiamo riscoprircifratelli. Le eventuali risorse cheriusciremo a liberare – conclude -serviranno a far fronte asituazioni particolari, di povertà edegrado che necessitano dispecifica attenzione”. Il Gruppo siriunisce nella piccola chiesa diSanta Maria a Ponte Pattoli tutti imartedi alle 21 per pregare e tuttii giovedì dalle 15 alle 19 perl’adorazione eucaristica.

M. R.

Ponte Pattoli. Oltre 150 persone al pranzoorganizzato dal gruppo “Divina Misericordia”

Dalla preghiera alla solidarietà

❖ ANNIVERSARIOAuguri a don Remo Bistoni per i suoi novant’anni

l nostro giornale che tanto deve a don Remo Bistoni siunisce con soddisfazione a tutti i moltissimi suoi amici

nel fargli gli auguri dibuon compleanno, checon esattezza è stato il21 aprile scorso,quest’anno lunedì diPasqua. Sappiamo cheha avuto anche la visitadel cardinalearcivescovo GualtieroBassetti ed hafesteggiato in famiglia,dalla sorella e dalcognato che hanno

premurosa e affezionata cura di lui. Don Remorappresenta per la nostra città e diocesi la memoriastorica di cui ha dato anche qualche saggio con lapubblicazione di biografie di personaggi del cleroperugino, da don Carlo Urru e Bruno Frattegiani vescovi adon Vincenti e don Antonio Fedeli sacerdoti. Ha scrittoanche su momenti di storia locale e sul Malawi di cui èstato ed è tuttora grande amico e sostenitore. La sua veravocazione però, oltre all’apostolato tra i giovani e nelmondo del lavoro, è quella di scrivere poesie e racconti,soprattutto poesie che hanno il sapore e l’apertura dellapreghiera e della contemplazione. Sono sicuro che anchein questi giorni non ha mancato all’appuntamento con lapagina bianca cartacea o digitale. Auguri Don Remo daparte di tutti noi de La Voce redattori e lettori.

I

Don Remo Bistoni

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

l 3 aprile del 2008 è morto donNello Palloni. Era nato nel1935. L’Accademia del Dònca

l’ha ricordato al teatro Morlacchi diPerugia lunedì 28 aprile in uno deiconsueti incontri settimanali. Sonointervenuti Sandro Allegrini,coordinatore dell’incontro,l’arcivescovo emerito GiuseppeChiaretti, don Elio Bromuri eMassimo Duranti. È stato un prete e

I

parroco impegnatoparticolarmente nell’Arte sacranella quale ha raggiunto livelli dinotevole qualità e importanza,realizzando opere impegnative e dirilevanti dimensioni per chiese edenti privati. Tra queste nella città diPerugia quelle per la cattedrale diSan Lorenzo, la chiesa di SanBarnaba, l’asilo “Donati-Ticchioni”,la chiesa del Bellocchio, e di Ss.Biagio e Savino. E poi per la chiesadi Monteluce e di S. Lucia, per laCassa di risparmio di Perugia. Nel1987 ha eseguito due opere per lachiesa “Bethany House” di Sagana,in Kenya. Sue opere grafiche epittoriche figurano in collezioni

private e musei. Una delle sueultime realizzazioni è stato ilmosaico raffigurante la Madonnamadre della Misericordia nellacappella dell’ospedate regionaledel Santa Maria della misericordiadi Perugia. Palloni non era undilettante, ma un vero e proprioprofessionista padrone di tecnichepittoriche che gli consentivano direalizzare anche opere di grandidimensioni. Don Nello è ricordatosoprattutto per questa sua attivitàche si aggiunge a quella di parroco.La testimonianza di una personache ha avuto da lui in parrocchia isacramenti dell’iniziazionecristiana ha messo in luce la sua

disponibilità e l’attitudine alleattività proprie di un prete parroco,che è andato oltre le normalicelebrazioni e i servizi di catechesie assistenza dei fedeli, sostenendola nascita in parrocchia di unmovimento di rinnovamentospirituale e di preghiera che duratuttora. In realtà la dimensionepastorale globale che ha comecentro la comunicazione delmessaggio evangelico trovanell’arte sacra un veicolo efficace,chiamato da papa Francesco nellasua enciclica Via pulchritudinis, lavia della bellezza per annunciare lasalvezza.

E. B.

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ CAST. DEL LAGOIncontro sul GenderDomenica 4 maggio si tiene a Castiglione delLago il convegno dal titolo “Si potrà ancoradire mamma e papà?”. Interverranno gliavvocati Gianfranco Amato, presidentenazionale dei Giuristi per la vita, e SimonePillon del Forum nazionale delle famiglie, iquali forniranno anche esempi perconsentire alle famiglie di intervenire suquesti aspetti, esercitando il proprio ruolodigenitori. L’evento è organizzato da “LaManif pour Tous – Perugia” e dal “Centro diAiuto alla Vita” di Castiglione del Lago e avràinizio alle ore 16.30 presso la Casa delGiovane in via don Fressoia.

❖ SPORT CSIAtletica e giochi al S.GiulianaSabato 17 maggio alle ore 15 si svolgerà,presso lo Stadio Comunale Santa Giuliana diPerugia, la manifestazione sportivapromossa dal Csi ‘Atletica su pista e giochisull’erba ’. Sarà una manifestazione ludico-motoria rivolta a tutti i bambini di etàcompresa tra i 6 e i 12 anni. Le disciplinesportiva saranno salto in lungo, salto in alto,getto del peso, lancio del vortex, e staffetta 8x50metri e 60 metri per i nati nel2002/2003/2004 e 2005; per i più piccoli(nati nel 2006/2007/2008) sono previstigiochi sull’erba, piccole gare di corsa e estaffette. Per le iscrizioni è possibilecontattare la segreteria del csi al numero075.5003584 o contattare il CoordinatorePaolo Scarponi al numero 335.5769766.

❖ GRIFONISSIMA34a “Stracittadina”Torna, domenica 11 maggio, la

competizione sportiva promossadall’Area Commerciale Umbria diUniCredit in collaborazione conl’UniCredit Circolo Perugia. La corsa,che si svolge interamente all’internodel centro storico di Perugia, ha lapartenza da Corso Vannucci el’arrivo allo Stadio di Santa Giuliana,con un percorso competitivo di11,886 km. Per l’edizione 2014,sono confermati tutti gli

appuntamenti che caratterizzano lamanifestazione (CriteriumUniversitario, Criterium DipendentiUniCredit “Luca Rosi”, Campionatoitaliano Ussi – Giornalisti sportivi,Grifonissima a 4 zampe). Il logo diGrifonissima 2014 è stata realizzatodagli studenti del Liceo ArtisticoBernardino di Betto di Perugia. Infosu www.grifonissima.com.

❖ LUTTOOtello CiacciLunedì scorso, 28 aprile, si ècelebrato il funerale di Otello Ciacci(classe 1926), un personaggio moltoconosciuto e apprezzato a Perugia,che da qualche anno si era ritiratoin una zona d’ombra e di silenzio. Èstato uno studioso di letteraturaitaliana ed ha pubblicato saggi supersonaggi e argomenti dellacultura letteraria italiana. Unaspetto rilevante della suapersonalità è la fede religiosacattolica che lo ha portato per unperiodo a frequentare gli incontridel lunedì del Centro ecumenicointervenendo su temi del dialogo edella collaborazione ecumenica. Èstato un uomo impegnato in unacontinua ricerca intellettuale.

PASSIGNAO SUL TRASIMENO. Rosario e messe al santuario della Madonna dell’Olivetoiprende anche quest’anno,durante il mese di maggio,il tradizionale omaggio al-

la Beata Vergine, presso i san-tuari mariani della diocesi e inmolte chiese parrocchiali e an-che al Santuario della Madonnadell’Oliveto, a Passignano sulTrasimeno. Il “Mesemariano”,così si chiama il mese di Mag-gio, che viene in modo specialeconsacrato nella Chiesa cattoli-ca ad onorare il mistero di Ma-ria, ha origini che pare siano dacollegarsi con gli sforzi dellaChiesa di santificare le feste disapore pagano che accompa-gnavano appunto il mese dimaggio. Alfonso X di Spagna(1239-1284) pare essere stato ilprimo a mettere in relazione, inuna poesia, il mese di maggiocon beata Vergine; a lui segui-rono il beato Susone e il mae-stro Eckhart. Alla fine del 1600la devozione del mese marianoebbe una diffusione universalee fu approvato dai Papi.La chiesa della Madonna del-l’Oliveto, edificio del XVI secolo,racchiude l’immagine della Ma-donna col Bambino, opera dellaseconda metà del 1400 del pit-tore perugino Bartolomeo Ca-porali.Diffusasi ben presto la notizia digrazie ottenute per Sua inter-cessione, il popolo di Passigna-no concorse per onorarla edifi-cando il santuario, affidando al corto-nese Mariotto Radi la costruzione delmaestoso Altare maggiore che la rac-chiude, ed al quale fanno corona altri 8altari votivi.Per tutto il mese di maggio-domenicheescluse- alle ore 18 si terrà la recita delrosario.Da qualche mese a questa parte il san-

R

tuario della Madonna dell’Oliveto svol-ge anche le funzioni di parrocchiale,data la chiusura della chiesa di SantaMaria del Lago per gli opportuni lavo-ri di rifacimento della copertura del tet-to. La chiesa del paese, che si affacciasul lago Trasimeno, edificata negli an-ni ’30 del secolo scorso e rispondentenelle forme architettoniche al cosìd-

detto “stile del ventennio fascista” ne-cessitava da tempo di un interventovolto alla impermeabilizzazione deltetto, che da quasi 80 anni non è maistato eseguito.Attualmente, oltre alle tradizionali fun-zioni mariane, si celebrano presso lachiesa della Madonna dell’Oliveto lemesse domenicali alle ore 9 ed alle11.30, quest’ultima accompagnata dalcanto del coro e dal suono dell’organomonumentale del XVII secolo.A cura del “Comitato per la cura e cu-stodia del Santuario” la chiesa rimaneinoltre aperta a quanti desiderino visi-tarla, nei mesi di giugno, luglio, agostoe settembre, il martedì, giovedì sabatoe domenica dalle 17 alle 19.

Umberto Benini

Santa Petronilla. Spettacolo dell’oratorio al Teatrodell’Equilibrio: una riflessione su don Puglisi

al cuore alle periferie” èla performance teatraleche l’oratorio di Santa

Petronilla presenterà il 6 maggio alleore 20.30 presso il teatrodell’Equilibrio in via Cortonese 115 aPerugia. Lo spettacolo è il risultato diuna riflessione sul messaggioevangelico di padre Pino Puglisiderivante dalla sue scelte di vita,dalla sua lotta alla mafiosità e dalrisveglio delle coscienze dei cristiania cui anche il Papa ci richiama

D“ continuamente: “la misericordiadeve essere rivolta a tuttispecialmente verso chi non sembrameritarla”. Il lavoro si è sviluppato sudue binari paralleli che coinvolgonocomplessivamente 20 persone: dauna parte bambini di età compresatra i 6 e i 12 anni in collaborazionecon gli adulti, dall’altra i giovani tra i14 e i 23 anni. L’esperimento arduoe ambizioso è stato quello diintrecciare i due binari narrativi chehanno dato vita alla performance

teatrale “Dal cuore alle periferie”. Lascena vede i bambini protagonistidelle loro improvvisazioni sul temadella lotta tra il bene e il male e lascelta consapevole del perdono emette i giovani nel ruolo di cronistid’assalto alle prese con “un reportageteatrale” frutto di un confronto diopinioni su temi riguardanti la vita eil messaggio di don Puglisi, la mafia elo scenario storico politico degli anni‘70-‘90. L’obiettivo di questolaboratorio è stato quello dicoinvolgere coloro che ruotanoattorno all’oratorio, adulti e bambini,attraverso un lavoro ludico-educativoimprontato ai valori del vangelo.

stato firmato e presentato a Perugia,giovedì 24 aprile, presso la sala delConsiglio comunale del palazzo dei

Priori, il Protocollo di intesa tra Comune,Archidiocesi e la sezione di Perugia dellaFederazione italiana scuole materne (Fism)per la realizzazione di un sistema educativointegrato. Alla firma sono intervenuti unrappresentante dell’Amministrazionecomunale, il vicario generale dell’archidiocesi,mons. Paolo Giulietti, e il presidente della Fismperugina, Stefano Quadraroli. Il Protocolloformalizza la volontà di Comune e Archidiocesidi sostenere economicamente le Scuoleappartenenti alla Fism, una federazione cheassocia 13 scuole dell’Infanzia paritariepresenti sul territorio comunale, in forza delriconoscimento di un ruolo e di un serviziopubblico che svolgono alla collettività e pergarantire il più possibile la parità ditrattamento a tutti i bambini che scelgono dettiservizi. Queste 13 scuole dell’infanziaaccolgono nell’Anno scolastico 2013-14 più di800 bambini e sono gestite alcune daCongregazioni religiose, altre da laici ed altreancora da parrocchie. Con la stipula delcontratto il Comune si impegna, “nei limitidelle disponibilità di bilancio”, a corrispondere

È

alla Fism - Perugia, per ogni anno dei 3 didurata dell’accordo, uno specifico contributoeconomico. L’entità del contributo, nonché lemodalità e i criteri attraverso i quali il Comuneprocederà alla sua erogazione, verrannodefiniti in un successivo apposito documentoattuativo delle intese e degli indirizzi delprotocollo. Il contributo integrerà comunqueanche la quota parte relativa al servizio mensa.L’accordo prevede anche la partecipazionedella diocesi perugina al finanziamento dellescuole paritarie affiliate alla Fism - Perugia conun contributo annuale che andrà a sommarsialla cifra del contributo comunale.

Perugia. Protocollo d’intesa Comune, Archidiocesi e Fism

Contributo per le Materne paritarie

Porta Sant’Angelo,la Conca e il borgo

enerdì 2 maggio, alle ore 17,alla biblioteca di San Matteo

degli Armeni, in via Monteripido, 2a Perugia, viene presentato ilvolume Porta Sant’Angelo. LaConca, il borgo e la via di Pàstine(Futura edizioni) di EnzoMarcaccioli. Saranno presentiFranco Mezzanotte, presidentedell’Associazione “Vivi il Borgo” el’autore. “Con il volume - scriveFranco Mezzanotte - Marcaccioliaggiunge una nuova perla allacollana che ha iniziato da nonpochi anni per illustrare le vicendestorico - urbanistiche dei borghistorici di Perugia. L’occhio di EnzoMarcaccioli è soprattutto attentoagli aspetti ed alle dinamicheinsediative e di sviluppo storico deiquartieri perugini, sfruttando unuso assai attento ed approfonditodelle fonti. Si parte da unariflessione generale di caratterestorico, per approdare alladescrizione delle concrete presenzesul territorio ed alla lorofunzionalità e sviluppo. È il Borgo lecui vicende sono state fortementemarcate da una quasisovrabbondante presenza diinsediamenti religiosi. Ci sono poi ilgrande insediamento dellaCorporazione della Mercanzia. Gliabitanti delle case del borgo nonsono mai stati dei “signori”, maartigiani, operai, salariati, piccolicommercianti”. Il Borgo si è poisvuotato e sono arrivati gli studenti.

V

Il mese dedicato a Maria

La partenza (foto Nicolini)

L’interno del Santuario della Madonna dell’Oliveto a Passignano

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Primo giorno di scuola alla Donati-Ticchioni

L’edificio risalente al XVIsecolo, racchiude l’immaginedella Madonna col Bambino,opera del pittore peruginoBartolomeo Caporali

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ CASTELLOMadonna di BelvedereTorna la festa della Madonna di Belvedere.La venerata immagine della Vergine ècustodita nel santuario retto dai Cappucciniche hanno predisposto un programmainiziato già il 1° maggio. Venerdì maggio, alleore 20.30, sarà celebrato il rosario meditatoche sarà concluso dal canto delle litanie. Lacelebrazione eucaristica sarà animata dallecomunità parrocchiali di Badiali e SantaVeronica a “La Tina”. Sabato 3 maggio alleore 17 al santuario sarà celebrata la messacon il battesimo, seguirà la benedizione deibambini. Dopo cena, alle ore 21, fiaccolatacon rosario meditato. Alla preghieraparteciperanno i gruppi ecclesiali delladiocesi. Domenica 4 maggio alle ore 10.30 lamessa sarà dedicata a tutte le famiglie chehanno celebrato il loro matrimonio proprioa Belvedere. Alle ore 11.30, scooteristi,vespisti e motociclisti saliranno a Belvederepartendo dal piazzale dell’ospedale; alle 12parteciperanno alla messa. Nel pomeriggio,alle ore 18, la messa presieduta da donTonino Ferrini, moderatore dell’Unitàpastorale. Il servizio liturgico sarà assicuratodalla corale “Marietta Alboni”. Per tuttiseguirà un’agape fraterna.

❖ SCOUTDi servizio a RomaIl clan del gruppo Agesci Valtiberina 1 havissuto i tre giorni del Triduo pasquale aRoma. Durante questi giorni gli scout hannofatto servizio presso il Centro Astalli, che sidedica da circa 30 anni all’accoglienza deirifugiati e richiedenti asilo. I ragazzi, unaquindicina, accompagnati dagli educatori sisono dedicati all’animazione con giochi perbambini e ragazzi fino a 13 anni e hannosistemato alcuni luoghi del centro. Per gliscout, fare servizio significa essere capaci diriconoscere in tutte le persone, specialmentele più sofferenti, il volto di Cristo; significariconoscere le ingiustizie e le disuguaglianzesociali e adoperarsi per superarle. Il venerdìsanto il gruppo ha partecipato alla Via crucispresieduta dal Papa al Colosseo. Il gruppoinforma che sono aperte le iscrizioni perl’anno 2014-15 (le attività inizieranno i primidi novembre), in particolare si accolgonobambine e bambini nati nel 2006; l’invitonaturalmente è rivolto anche a ragazze eragazzi tra i 9 e i 18 anni. Per maggioriinformazioni, sito www.valtiberina1scout.it oscrivere una mail a [email protected].

❖ SCUOLA S. CUORE In jeep con il PapaSe la ricorderanno certamente per tutta lavita la partecipazione all’udienza generale dipapa Francesco del 16 aprile 2014, LivioBastianelli e Davide Maria Bianchi, alunnidella classe V della scuola primaria “SacroCuore” di Città di Castello. I bambini, insiemeagli insegnanti, ai compagni di classe e aigenitori, hanno infatti preso parte allaconsueta udienza del mercoledì, nell’ambitodi una gita a Roma. Individuato il gruppo,riconoscibile per il cappellino bianco con lostemma della scuola, il Papa ha fattofermare la jeep sulla quale stavaattraversando piazza San Pietro e si è recatoa salutare i bambini, chiedendo da dovevenissero. Poi ha domandato loro sequalcuno voleva salire sulla sua macchina:ovviamente in tanti hanno alzato la mano,ma Livio e Davide sono stati più svelti,aiutati anche dal fatto che in quel momentoil Papa si trovava proprio vicino a loro. Dueaddetti della Gendarmeria li hanno aiutati aoltrepassare la transenna e ad accomodarsisulla jeep del Papa, sulla quale hannoviaggiato un po’ all’interno della piazza. Ecosì, le immagini dei loro occhi sorpresi evivaci e dei loro sorrisi sereni hanno fattorapidamente il giro del mondo. Grandi lagioia e l’emozione delle due mammepresenti, ma anche degli altri parenti che dacasa seguivano la diretta su Tv2000.Emozione e gioia anche tra insegnanti ealunni della scuola “Sacro Cuore” e nellaparrocchia di Santa Maria delle Grazie, doveLivio e Davide frequentano il catechismo esvolgono il servizio di chierichetti. Unfilmato è visibile all’indirizzo www.youtube.com/watch?v=ooOPbYXPPn4.

DIOCESI. Il pellegrinaggiopost-pasquale dei giovani.

abbazia benedettina di MonteOliveto Maggiore, poco a sud diSiena, dopo Pasqua è stata “in-

vasa” da tanti ragazzi altotiberini. L’oc-casione è stata offerta dal tradizionalepellegrinaggio diocesano organizzato or-mai da 21 anni, a ridosso delle festivitàpasquali, dalla Pastorale giovanile di Cit-tà di Castello, con la collaborazione del-l’oratorio “Don Bosco”. La partecipazione, in continua crescita,ha raggiunto quest’anno il numero re-cord di 250 ragazzi di tutte le età. Uniti al-l’insegna dell’amicizia e della fede, i tan-ti ragazzi si sono ritrovati a camminareinsieme, dal lunedì dell’Angelo al 23aprile, avendo come meta proprio l’ab-bazia toscana. Qui il vescovo di Città diCastello, mons. Domenico Cancian, co-me ormai è consuetudine, ha celebrato lamessa di chiusura. “Per me questo è diventato un modo pervivere intensamente il periodo pasqua-le, rimanendo attaccati a Gesù e agli ami-ci” ha affermato Nicola Santi Amantini,che ha partecipato a dieci dei pellegri-naggi organizzati finora dalla diocesi. Eha aggiunto: “È molto bello il gesto che sicompie. Il camminare potrebbe essereinteso come una metafora della vita; que-sto tipo di pellegrinaggio è un’esperien-za molto forte, perché porta a conosceretanti ragazzi, ad intessere nuovi rappor-ti d’amicizia e a condividere con moltepersone la cosa più importante, la fede”.Quest’anno, oltre ai sacerdoti, don Sa-muele Biondini, don Paolo Bruschi e donLivio Tacchini, hanno accompagnato iragazzi in pellegrinaggio anche i diaco-ni David Tacchini e Simone Valori, che

’L

hanno proposto ai giovani due testimo-nianze. Entrambi i diaconi hanno rac-contato la loro vita e i percorsi che li han-no portati a fare la scelta del sacerdozio.Questi, come ha raccontato ancora Nico-la, sono stati due momenti di raccogli-mento molto intensi, nei quali i giovanihanno potuto trovare degli attimi di rac-coglimento e riflettere meglio sulla bel-lezza della fede.“È stato un pellegrinaggio molto bello -ha affermato mons. Cancian. - C’è statala presenza di tantissimi ragazzi, che

hanno fatto questaesperienza per laprima volta, e ilclima di festa chesi è creato ha fattoin modo che si sia-

no sapute conciliare la gioia della Pas-qua con l’amicizia, assieme ad alcunimomenti di riflessione. Durante la cele-brazione eucaristica di chiusura ho avu-to la sensazione che tutti i ragazzi aves-sero fatto un’esperienza significativa. Igiovani - conclude - raccolgono il Van-gelo di Gesù in maniera autentica, per-ché hanno una sensibilità che li rende vi-cini alla Parola e alle problematicheodierne. La speranza è che la loro fedepossa illuminare la società”.

Francesco Orlandini

Meta è statal’abbazia di MonteOliveto,pressoSiena. Leimpressionideipartecipantie delVescovo

CIF. Incontro di approfondimento sulla“Reginella santa” Maria Cristina di Savoia

l penultimo incontrodell’anno sociale è statodedicato dal Cif alla

rievocazione di unaeccezionale figura di donna,Maria Cristina di Savoia,beatificata lo scorso 29gennaio. Ne ha parlato, conattento approfondimentostorico, la prof.ssa RomanellaBistoni, ricordando comeMaria Cristina, figlia diVittorio Emanuele I, fossenata in Sardegna nel 1812 evissuta a Torino fino aquando, ventenne, andò

I sposa a Ferdinando II, redelle Due Sicilie. A Napoli lagiovane regina si trovò prestoconfrontata con abitudinimolto diverse dalle sue, inuna Corte dove costumi elinguaggio erano spessolicenziosi e si tendeva “adavvicinarsi alla plebe”. MariaCristina, profondamentereligiosa, cercò nellapreghiera la forza percostruire il suo matrimonio esuperare le tante difficoltà.Dopo aver portato un certoordine nella vita di Corte,

volse la sua attenzione allecondizioni del popolo. Daricordare che si occupò delleseterie di San Leucio,regolando gli orari di lavorodelle operaie e istituendo unluogo ove queste potesserolasciare i loro figli nelle orelavorative. Per dare nuovoincremento alla lavorazionedel corallo, fece richiamarevecchi intagliatori e feceampliare la produzione delleporcellane di Capodimonte,portandole alla creazione dipiatti e vasellami oltre che dioggetti decorativi. Indusse ilre a modificare la levamilitare, allora di cinqueanni, e alleggerire lecondizioni dei militari. Creò

per i ragazzi diseredati unistituto in cui potessero essereaccolti. Fu presto per ilpopolo “la Reginella”, da cuiora si attendeva un erede.Questo venne il 30 gennaio1836 e sarebbe stato l’ultimore delle Due Sicilie. MariaCristina morì quindici giornidopo per i postumi del parto.Per molti era già “la Reginellasanta”; nel 1859 venneproclamata venerabile dallaChiesa e nel 2014 labeatificazione. Ispirata a lei,nel 1937 è nata e si è prestodiffusa, in Italia e all’estero,l’associazione delle “MarieCristine”, con fini religiosi esociali.

E. F.

18 LA VOCE Città di Castello

nisti, nati a Città di castello: Lilio e Grego-rio Tifernate. L’uno, uomo dottissimo, fucancelliere della città e docente di huma-nae litterae latine e greche. L’altro, poetaraffinato, frequentò le più prestigiose cor-ti italiane; fu amico di Papi quali Niccolò Ve Pio II, e maestro del più famoso Pontano,professore di greco e di retorica pressol’Università di Parigi.La vita culturale – al Borgo come a Città diCastello e nell’intera vallata altotiberina –nell’età dell’Umanesimo e del Rinasci-mento è sostenuta da una rete di scuole ecentri di formazione laici e conventuali,comunali e no, che animano gli studi (let-terari, filosofici, teologici), la ricerca e lapratica delle arti, la riflessione sull’orga-nizzazione sociale e l’evoluzione delle tec-niche e delle scienze matematiche.Il progetto “Umanesimo in Alta Valtiberi-na” ha lo scopo di ripercorrere la genesi,l’affermazione e lo sviluppo dell’umanesi-mo (letterario, filosofico, religioso, artisti-co, scientifico) tra Borgo San Sepolcro eCittà di Castello: dagli anni di Dionisio Ro-berti all’età della grande arte di Piero edell’affascinante ricerca nel campo dellematematiche, promossa dal grande mae-stro del Borgo, sviluppata e divulgata dafrate Luca; dalla nascita delle compagniee delle confraternite fino al sorgere delleAccademie in pieno Cinquecento e agliesiti registrati nel secolo XVII. Ulteriori in-formazioni sul sito www.cittadicastello.chiesacattolica.it.

DIOCESI. Grande convegno tra Castello e Sansepolcro

Umanesimo in Alta Valle Teverei svolgerà il prossimofine settimana il con-vegno internazionale

“L’umanesimo nell’AltaValle del Tevere. Arte, let-teratura, matematiche, vitacivile tra Umbria e Tosca-na”. Anche l’ufficio Culturadella diocesi ha collabora-to alla realizzazione dell’e-vento, che avrà per sede il teatro comuna-le di Sansepolcro (giovedì 8 maggio dalleore 15 alle 19; venerdì 9 maggio dalle 9 al-le 13) e il salone ricevimenti di palazzo Vi-telli a Sant’Egidio, in piazza Garibaldi aCittà di Castello (venerdì 9 maggio dalle15 alle 19 e sabato 10 maggio dalle 9 alle13). Il tema del convegno parte dal con-vincimento che l’Alta Valtiberina parteci-pa da protagonista alle vicende politiche,sociali e culturali dell’Italia del Rinasci-mento. Città di Castello vive con difficoltà la con-dizione di territorio appartenente allo Sta-to pontificio; tenta invano di conquistarespazi di autonomia e libertà; è impegnataa svolgere, con le famiglie egemoni, unruolo significativo nei rapporti tra le gran-di realtà statuali, le signorie e la Chiesa di

S Roma. Sansepol-cro, sostenuta dal-la Repubblica di Fi-renze, ambisce asvincolarsi dalladiocesi tifernate,diventa sede vesco-vile e città con il so-stegno di un papaMedici.

Ambedue i centri, e insieme tutta la valla-ta, assumono il volto culturale, artistico earchitettonico che in gran parte conserva-no ancora oggi. Ospitano artisti di primopiano come Luca Signorelli, Raffaello San-zio, Pietro Perugino. In quegli anni (seconda metà del Quattro-cento e prima metà del Cinquecento) duegrandi intellettuali operano in vallata: Pie-ro della Francesca e Luca Pacioli. La loroattività si colloca in un ambiente colto, for-matosi già nel corso del Trecento, che vi-de l’affermazione di un insigne agostinia-no, fra Dionisio Roberti, amico di France-sco Petrarca (“suo buon padre”), profes-sore di teologia a Parigi, morto il 14 gen-naio 1342 a Napoli, dove era ospite del reRoberto d’Angiò. Contemporanei furono due illustri uma-

Palazzo Vitelli a Sant’Egidio

Il gruppo dei 250 ragazzi verso l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore

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itto calendario di eventi perla celebrazione del 25Aprile, in quest’anno in cui

la ricorrenza assume uncarattere tutto speciale essendotrascorsi 70 anni dallaliberazione dal nazifascismodell’Alta Valle del Tevere. Primoappuntamento nel pomeriggiodel 24 con “La memoria alfuturo”, presentazionedell’archivio localedell’Associazione partigianiitaliani, ora conferito pressol’Istituto di storia politica esociale “Venanzio Gabriotti”.Nella mattinata del 25, mentre ilcorteo per le vie cittadineraggiungeva la stele allaResistenza per deporvi comeconsueto la corona di alloro, ilsindaco Luciano Bacchettaveniva ricevuto dal presidentedella Repubblica GiorgioNapolitano insieme ad altri 15sindaci in rappresentanza diComuni che si sono distinti nellalotta alla barbarie nazi-fascista. Èstato un grande onore, ha dettoBacchetta, incontrare a nomedella città il Presidente propriomentre tanti tifernati onoravano imartiri della Resistenza. Nelpomeriggio di venerdì è stato

F

presentato il libro di AlbertoStramaccioni L’Italia e i criminidi guerra, 1940-1945. “Ogni Paesein Europa e nel mondo - ha dettol’autore - ha una sua dataimportante da celebrare, e perl’Italia questa non può che essereil 25 aprile, insieme al 2 giugno.Per troppo tempo la data di aprileè stata considerata esclusivoappannaggio della sinistra: ènecessario ricostruire le vicendelegate alla Liberazione concorrettezza, con dati condivisibilidalla maggioranza degli italiani,mantenendo la consapevolezzadel grande merito che variconosciuto a chi condusse unacoraggiosa lotta di liberazione inrisposta alla necessità del Paese.

La cultura della guerra - haconcluso - va conosciuta esconfitta nel profondo, in queldesiderio di prevaricazione ediscriminazione anche religiosadove è radicata”. L’assessore Mauro Alcherigi, intervenutoalla presentazione, ha ribadito lanecessità di dare il giusto valorealla celebrazionedell’anniversario dellaLiberazione: “È un doverericordare che in quel periodomolti giovani nella nostra vallatahanno fatto scelte coraggiose chehanno portato benefici per tutti.Altri invece hanno fatto sceltediverse”. L’on. Walter Verini haposto l’accento sulle moltequestioni ancora aperte, ovvero

su quegli episodi che negli annisuccessivi la Liberazione venneroprovvisoriamente archiviati ecoperti da segreto. “Proprio inquesti giorni - ha aggiunto - lapolitica nazionale sta affrontandola questione chiedendo direndere consultabili archivi diStato contenenti tante verità sucrimini e stragi che hannomacchiato la storia italiana”. Lecelebrazioni dell’anniversariodella Liberazione si sonoconcluse domenica con lospettacolo al teatro degliIlluminati dal titolo Testimoni diMemoria - Studio per un raccontoresistente, per la regia di DamianoAugusto Zigrino.

Sabina Ronconi

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

❖ CITERNABiblioteca inventariata

Finalmente ricollocato il patrimoniolibrario di immenso valore nella nuovaBiblioteca comunale di Citernaintitolata a “Flora Volpini” già sindacodel Comune altotiberino negli anni1965-75. Si parla di circa 3.500 volumi astampa, di cui 1.123 moderni (dal 1831a oggi) e oltre 2.000 volumi antichi,tutti inventariati, di cui 1.000 catalogaticon il Servizio bibliotecario nazionale,ricercabili on-line tramite l’Opac SebinaUmbria. “Purtroppo – dichiara ilSindaco di Citerna – la maggior parte

dei volumi necessiterebbe di restauro emeriterebbe di essere catalogata,perché, oltre ai sermonari e libri diteologia che sono molto comuni intutte le biblioteche, qui vi sono unaquantità di libri scientifici e filosoficiinteressanti e poco comuni, stampatisoprattutto all’estero”.All’inaugurazione erano presenti, oltreSindaco, il vescovo Domenico Cancian,l’assessore regionale ai Beni culturaliFabrizio Bracco, i parroci del Comunedi Citerna; e di fronte ai ragazzidell’istituto comprensivo “Leonardo daVinci” di Pistrino, l’esperta prof.ssaLucia Montagnini ha illustrato ilprezioso contenuto della biblioteca.

❖ ALTOTEVERE SENZA FRONTIEREGara musicale e Festival

Ha avuto luogo lo scorso 24 aprile nel teatro “Giuseppe Sarto”di San Pio X la terza edizione di “Musica senza frontiere”: unamaratona musicale di 4 ore durante la quale sono salite sulpalco 7 band. L’iniziativa è stata organizzata dalla onlus“Altotevere senza frontiere” ed è stata anche l’occasione perriflettere su alcune tematiche che saranno approfondite nelprossimo Festival della solidarietà. Quest’ultimo avrà il titolo“La lentezza salverà il mondo”; un invito a riprogrammare lanostra vita, cercando di riscoprire quei particolari cheperdiamo con la fretta. Il ricavato della maratona musicaleandrà a sostegno delle iniziative di “Altotevere senza frontiere”e dell’organizzazione del festival, che avrà luogo al parco “Ansadel Tevere” dal 18 al 20 luglio.

❖ NOVAMUSICASuccesso di giovane violinista

Un nuovo successo per la scuola di musicaNovamusica: questa volta è la sede di Sansepolcro aregistrare un riconoscimento importante. Sabatoscorso la giovane violinista Caterina Ricci, della classedi Violino della maestra Laureta Cuku, con ilpunteggio di 91/100 ha ottenuto il secondo premioal concorso nazionale “Musica giovani 2014”organizzata dall’Accademia musicale di Roma.Grande è la soddisfazione per questoriconoscimento, anche in considerazione del fattoche il primo premio per l’occasione non è statoassegnato. La giovane violinista si è confrontata conaltrettanti giovani musicisti provenienti da tutt’Italia.

ANNIVERSARIO LIBERAZIONE Tra le altreiniziative per il 25 Aprile, è stato presentato il librodi AlbertoStramaccioni“L’Italia e i criminidi guerra”

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

BREVI

❖ SPORT - CANOALa 35a edizione della discesa del Tevere. Anche in bici e a piedi

l 25 aprile, canoisti provenienti un po’ da tutta Italia e anche daoltralpe si sono ritrovati a Città di Castello per l’annuale discesadel Tevere, giunta alla 35a edizione. Al mattino, canoe e kayak di

tutti i tipi sulla sponda del fiume; molti coloro che hannoimbracciato la pagaia qui, all’altezza del Canoa club cittadino; altrihanno atteso di unirsi a loro in una o l’altra delle sette tappe stabiliteper giungere il 1° maggio a Roma. In tutto circa 150 partecipanti, daiveterani del fiume ai principianti, da persone avanti in esperienza edetà a bambini che si accingevano a percorrere almeno alcune tappenell’imbarcazione dei genitori. Una discesa, come si sa, dalle moltevalenze: da quella sportiva a quella ecologica, da quella turistica aquella sociale, contrassegnata sempre da un’atmosfera festosa. Nellevarie tappe, possibilità di visitare luoghi turisticamente interessanticome Perugia, ascoltare canti popolari umbri come a Pretola odegustare prodotti tipici locali come a Corbara, nei cui pressi icanoisti sono tradizionalmente invitati in una cantina locale; e poi lavisita al porto fluviale di Otricoli e la riserva naturale regionale TevereFarfa. Bisogna anche dire che per la terza volta vi è stata una “pre-discesa” San Sepolcro - Città di Castello, fatta la mattina del 24 da unatrentina di partecipanti, ed è stata programmata una “post-discesa”da Roma (ponte Marconi) a Ostia antica. Ma, come negli ultimi anni,a partire verso Roma non sono state solo le imbarcazioni sul fiume.Una ventina di ciclisti hanno preso contemporaneamente il via sullasponda del fiume per seguirne da terra il percorso. E poi,appartenenti alla Feder Trek, anche quest’anno sono partite, per fareil percorso a piedi, 27 persone.

Eleonora Rose

I

Il nuovo simbolo dellaMostra nazionale del cavallo

Fausto Bizzirri e il nuovo logo della Mostra

Un momento dell’incontro

ovità per la Mostra naziona-le del cavallo di Città di Ca-stello. La celebre kermesse,

che il prossimo settembre giunge-rà alla 48a edizione, si presenta al-l’insegna dell’innovazione a parti-re dalla veste grafica e si rinnovanell’immagine con un nuovo logo.La decisione è stata presa dal nuo-vo presidente dell’Associazione na-zionale del cavallo Fausto Bizzirri,di concerto con il Consiglio diretti-vo. Il nuovo logo, creato dall’aretinoGianni Panicucci, rappresenta ilcampanile cilindrico del duomo ti-fernate abbracciato da una crinie-ra di cavallo, che dal tricolore ita-liano sfuma nei colori simbolo del-lo stemma tifernate, il bianco e il

N

rosso. Il debutto del logo si è svol-to a “Cavalli a Roma”, il salone del-l’equitazione e dell’ippica che si ètenuto a fine aprile. Il nuovo logodella mostra tifernate sarà inoltrepresentato i primi di maggio allastorica fiera di “TravagliatoCavalli”in provincia di Brescia e, infine, aFieracavalli di Verona a novembre. L’edizione 2014 della Mostra na-zionale del cavallo sarà promossacon l’allestimento di stand istitu-zionali che utilizzeranno come mo-tivo grafico uno studio sul cavallodell’artista Pino Nania. La presen-za a Roma, Brescia e Verona nascegrazie a una rete di collaborazionestretta dall’associazione Mostranazionale del cavallo al fine di mi-gliorare l’organizzazione dei ri-spettivi eventi. Il confronto con lepiù importanti manifestazioni disettore inoltre rappresenta un va-lore aggiunto per il programmadella 48a edizione della mostra ti-fernate, che si svolgerà dal 12 al 14settembre presso gli stabilimentiFattoria autonoma tabacchi di Cer-

bara. La rassegna, con l’esposizione del-le razze più pregiate e i miglioriespositori di settore, rappresentauno degli eventi più importanti nelpanorama equestre italiano. Delresto la Mostra del cavallo di Cittàdi Castello è tra le più antiche d’I-talia: nacque ufficialmente nel1967 con delibera del Consiglio co-munale. Importante ricordare che la grandeattenzione rivolta all’equiturismosarà tra le novità presenti nell’edi-zione 2014, con l’allestimento diuno spazio inedito per promuove-re questo settore in grande cresci-ta. Per equiturismo si intende unapratica dell’equitazione che consi-ste nel piacere di andare a cavalloin campagna o, in genere, in luoghilontani dalla città. Questa praticarappresenta una nuova e impor-tante risorsa di sviluppo economi-co ed ecosostenibile che Città diCastello potrebbe sfruttare conprofitto.

Eleonora Corgiolu

Montecastelliricorda i caduti per la patria

on una lapide scoperta il25 aprile e posta di fianco

all’ingresso della chiesa, lacomunità di Montecastelli havoluto ricordare i caduti delleguerre. Durante l’omelia dellamessa seguitaall’inaugurazione, il parrocodon Graziano Bartolucci haricordato i tanti giovani, come Giuseppe Bernardini,trucidato nel 1944 nellevicinanze della chiesa, che conil loro coraggio hanno segnatoil passo dell’esistenza libera ecivile del Paese. Giovani chericevettero dalla Chiesa isacramenti, e verso cui icoetanei di oggi nondimostrano alcuna gratitudine.“Nei nostri giovani - ha detto -,che pure hanno ricevuto lostesso latte spirituale dallamadre Chiesa, c’è indifferenzanei confronti di chi si èadoperato fino al sacrificioestremo per la libertà di cuioggi tutti possiamo godere,mancanza riservata anche neiconfronti dei genitori e diquanto essi fanno per i figli.Non si può credere che tutto sia‘dovuto’. Non può esserci unfuturo civile senza coscienza econoscenza di quanto fatto dachi ci ha preceduto”.

C

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

a comunità civile ereligiosa di Montecastrilliha vissuto, nei giorni

scorsi, momenti densi e assaisignificativi sul versante dellafede e nelle diverse espressioniculturali del vivere di unacomunità ricca di valori propridella persona umana. Si è

svolta, infatti, la 59a edizionedell’ormai tradizionale Festadel trattore, ideata, voluta,realizzata dal parroco deltempo don Antonio Serafini.Tale festa fu voluta persostituire la preghiera annualedelle “rogazioni” con le quali ilavoratori dei campi affidavanoalla protezione di san Marco illoro lavoro e i raccolti deiprodotti della terra (cereali,uva, oliva e foraggi per i bovini,ovini, maiali…). Ilcambiamento scaturiva daltramonto ormai evidente dellavecchia agricoltura e deirelativi strumenti di lavorofinalizzati alla coltivazione deicampi. Don Antonio intuì chenella coltivazione dei campiavrebbe avuto un ruolodeterminante la macchina, il

L

BREVI

❖ NUOVI SACERDOTINovena di preghieraÈ in corso la novena di preghiera inpreparazione all’ordinazione presbiterale di donEmanuele e don Lorenzo. La novena si stasvolgendo nelle nove Vicarie in cui è suddivisa lanostra diocesi. La conclusione sarà sabato 3maggio alle ore 21 a Todi nella chiesa dellaConsolazione. Quest’incontro finale di preghieraprima dell’ordinazione sarà presieduta dalVescovo.

❖ PASQUARELLATradizione vivaNonostante il tempo incerto molta gente si èrecata, come tradizione, al santuario dellaPasquarella lungo la strada che da Todi conducea Orvieto, in località Forello. È una tradizioneantica legata al precetto pasquale che vedeva ifedeli recarsi in vari luoghi dove vi eranocomunità monastiche per confessarsi e riceverela comunione.

❖ PAST. GIOVANILEAttività estiveÈ in distribuzione il dépliant curato dallaPastorale giovanile e vocazionale per le attivitàestive. Prossimamente daremo maggior spazioper presentare le numerose proposte rivolte airagazzi, ai giovanissimi e ai giovani. Sonoproposte che spaziano dalla spiritualità alservizio. Intanto il tutto si può consultare sul sitoweb diocesano.

❖ DIOCESIFesta di sant’AtanasioSant’Atanasio (295 - 373), Dottore della Chiesadal bel nome che significa “immortale”, fuvescovo ad Alessandria di Egitto. Difese confermezza la fede nella divinità di Cristo, negatadagli ariani e affermata dal Concilio di Nicea nel325. Per questo subì numerose persecuzioni edesili. Fu autore di numerose opere tra cui unvero best-seller dell’antichità: la Vita disant’Antonio abate, che contribuì a far conoscereal mondo cristiano l’ideale monastico. La suamemoria si celebra il 2 maggio; in diocesi èvenerato a Ripaioli, Casigliano, Melezzole einvocato come protettore contro la grandine.

❖ CASTEL VISCARDOFesta Santa CrocePrima della riforma liturgica, il 3 maggio sicelebrava la festa del ritrovamento della santaCroce da parte di sant’Elena imperatrice. Unafesta molto cara alle popolazioni dediteall’agricoltura, che in quel giorno mettevano neicampi delle croci fatte di canne per proteggere iraccolti, soprattutto del grano. Nella croce icontadini mettevano un pezzettino della candeladella festa della Candelora e il giglio benedettoin chiesa nella festa di san Pietro martire, santodomenicano ucciso dagli eretici nel 1252, i qualigli tesero un’imboscata nella foresta di Seveso.La santa Croce, il 3 maggio, è solennementefesteggiata nella parrocchia di Castel Viscardo.

È bello essere sacerdoti oggi

Festa della fede del popolo contadino a Montecastrillitrattore. Ebbene, da allora lapreghiera della comunità per ilavoratori e per la protezionedei campi ha avuto semprepresente e messo bene inevidenza tali “nuove” macchineche sostituivano gli animali. Daqui la solenne processione coni trattori con la quale si dàinizio alla festa, che trova nellamessa celebrata da un vescovoo anche da un cardinale (tuttiricordano la venuta dell’alloracard. Ratzinger) sul carrettonesplendidamente addobbato epieno di bambini vestiti daangioletti intorno al celebrante.Al termine, viene impartita labenedizione a macchineagricole e animali allevati dagliagricoltori sul nostro territorio.Il vescovo di questo anno èstato mons. Gino Reali,

originario di Norcia e,attualmente, vescovo di Porto -S. Rufina (zona nord-ovest diRoma). Subito dopo ha inizio laFiera del trattore, che in questaedizione si è tenuta nei giorni26 e 27 aprile. Accanto a taliiniziative non possono nonessere ricordate quelle dicarattere culturale tese a creareuna sensibilità e una coscienzasempre più attente allapromozione umana e civiledella gente del territorio.L’auspicio di tutti i cittadini ecristiani della comunità diMontecastrilli è quello direalizzare una società semprepiù attenta alla personaumana, con particolareattenzione ai poveri di sempree di oggi.

Don Antonio Cardarelli

Questadomenical’ordinazionesacerdotale diEmanuele eLorenzo. Checosa preti e diocesichiederannoloro

Numerosipartecipantialla Festa delTrattore (fotodi archivio)

L’immagine del Pio Pellicano scelta per l’invito.(Piviale,manifattura umbra,secolo XX,Viceno,Terni)

20 LA VOCE Orvieto.Todi

n Italia, le scuole che possonovantare un secolo e mezzo di at-tività ininterrotta si contano sul-

le dita di una mano”: parola di Rai-mondo Murano, ex direttore generaledel ministero dell’Istruzione e presi-dente del Comitato per lecelebrazioni dei 150 annidell’Istituto agrario “Ciuffel-li” di Todi, da mesi protago-nista di importanti iniziati-ve formative e culturali cheverranno coronate, dal 3 al6 maggio, da eventi di rilie-vo che hanno ottenuto l’a-desione della Presidenzadella Repubblica. Nel programma spiccano ilconvegno nazionale “Tradi-zione e innovazione dell’i-struzione agraria in Italia” e la mostrastorico-documentaria “L’arte dei cam-pi: 150 anni di insegnamento agrario aTodi”. Il convegno prevede quattro ses-

I“

sioni, tre delle quali si svolgerannonella sala del Consiglio dei palazzi co-munali per favorire una condivisionedei festeggiamenti con l’intera comu-

nità cittadina. La sessione conclusiva siterrà il pomeriggio del 6 maggio pres-so la “Cittadella agraria” ove sono incorso significativi lavori di riqualifica-zione. Folto e qualificato l’elenco dei relatori,che vede tra gli altri la presenza dei ca-po-dipartimento dei ministeri dell’A-gricoltura e dell’Istruzione, dei presi-denti di tre Ordini professionali nazio-nali, dei presidenti regionali delle or-ganizzazioni di categoria, nonché diautorevoli rappresentanti del mondopolitico-istituzionale, universitario edimprenditoriale. In programma ancheun annullo filatelico speciale il 3 mag-gio, la proiezione di un video celebra-

tivo e, il 5 maggio, un concerto del co-ro degli Alpini al Teatro comunale. La sala delle Pietre, in piazza del Po-

polo, ospiterà - dal 3 maggio all’8 giu-gno - la mostra “L’arte dei campi: 150anni di insegnamento agrario di Todi(1864-2014)”, che ripercorrerà per do-cumenti e immagini il lungo percorsodella Scuola, uno dei centri in cui pre-se avvio subito dopo l’Unità d’Italia lamodernizzazione agricola del Paese.L’esposizione, suddivisa in sei sezioni ecaratterizzata da 100 metri quadri dipannelli e da oltre 1.000 fotografie re-stituite alla memoria collettiva da 5grandi monitor, illustrerà 150 anni diinsegnamento, formazione professio-nale e vita in comune dei principaliprotagonisti del “Ciuffelli”, vale a diregli studenti. L’iniziativa intende valo-rizzare il materiale d’archivio conser-vato dall’istituto, che costituisce unaraccolta di grande interesse culturale.

Gilberto Santucci

TODI. Convegno e mostra per l’anniversario

Il 150°dell’Agrario

La Cittadella agraria

manuele e Lorenzo saranno ordi-nati sacerdoti domenica 4 maggioalle ore 17 in cattedrale a Orvieto,

sette giorni dopo la canonizzazione di Gio-vanni Paolo II e Giovanni XXIII. L’accosta-mento non è ardito: i due Papi santi sonostati Pastori fino in fondo, hanno consu-mato totalmente la loro esistenza per Ge-sù di Nazareth. Sono modelli per tutti, e inparticolare per i presbiteri che per missio-ne si pongono al servizio del popolo di Dio.Quanti preti occorrono per mandare avan-ti la Chiesa? Non lo so, sicuramente occor-rono nuove forze, ma soprattutto servonopreti stile san Giovanni Polo II e san Gio-vanni XXIII. I due Santi hanno coinvolto lepersone ad amare Gesù Cristo, hannocreato comunione, hanno vissuto il celiba-to con totale dedizione alla causa del Van-gelo, sono stati docili allo Spirito santo cheli guidava verso nuovi lidi. È bello esserepreti oggi? Pur non facendo facili irenismi,la risposta è sicuramente sì.

E Carissimi Emanuele e Lorenzo, è bello es-sere preti, anche se la situazione è diffici-le. Ci sono grandi opportunità per annun-ciare il Vangelo, per far conoscere Cristo.C’è tanta sete di Dio: non vi spaventate difronte a questo mondo, soprattutto evitatedi prendere lo “spirito del mondo”, come ciricorda continuamente Papa Francesco.Cercate sempre di camminare insieme alvescovo e ai fratelli presbiteri. Essere preti è un fatto essenzialmente co-munitario, i “liberi battitori” non servonoalla Chiesa di Cristo. La comunione è dif-ficile ma essenziale, altrimenti il nostroapostolato è sterile. La diocesi ha bisognodi sacerdoti che camminano insieme, chesentano le esigenze di tutta la Chiesa e chesappiano guardare al di là del loro “orti-cello”. Non vi dovete mai accontentare. Afferma-re “meglio pochi e buoni” è sicuramentevero, ma non vi deve indurre alla rasse-gnazione riguardo alla scarsità di sacerdo-

ti. Perché i preti occorrono, e loro man-canza ci deve interpellare tutti, senza rite-nerlo un “problema del vescovo”. Avete scelto come icona per la vostra ordi-nazione il simbolo del pellicano che squar-cia il petto per nutrire i propri figli. È unsimbolo molto impegnativo: a Cristo han-no squarciato il petto, e Lui ha lasciato fa-re per amore nostro. Il prete è imitatore diCristo sommo sacerdote; la conseguenza èche anche voi dovete versare il vostro san-gue con Lui. Per essere preti occorre unagrande passione, che affonda la sua radicenel patire; non funzionari del Sacro ma di-scepoli di Cristo, servo sofferente e allostesso tempo fonte inesauribile di gioia. Che i nuovi santi Giovanni Paolo II, Gio-vanni XXIII e Madre Speranza vi accom-pagnino sempre nel ministero e vi aiutinoa vivere con gioia la vostra missione. LaChiesa di Cristo che è in Orvieto-Todi viattende e vi abbraccia.

Don Marcello Cruciani

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❖ TODI - LICEOIl primo Laboratorio

Sabato 26 aprile, presso la sede del liceo“Jacopone da Todi” di via Roma, si è tenuta lacerimonia di inaugurazione del laboratorio dimatematica dedicato alla memoria dell’avv.Domenico Mammoli, ex allievo del liceo. Sitratta di un evento di grande importanza, inquanto viene istituito il primo laboratorio diMatematica in una scuola secondaria disecondo grado dell’Umbria. Il laboratorio, checonferma il costante impegno del liceo“Jacopone” al rinnovamento sul pianodidattico ed educativo, è stato realizzato con ilcontributo finanziario del Lions club di Todi.

❖ TODIMostra dell’artigianato

Si è conclusa il 1° maggio la prima edizione della rassegnadell’artigianato “Arte Arti Todi”, organizzata da Marteassociazione onlus. Sono stati molti i turisti che durante lefestività pasquali hanno colto l’occasione per visitare glistand di questa manifestazione, con grande soddisfazioneda parte degli organizzatori, che pronosticavano diraggiungere il traguardo delle 5.000 presenze. Soddisfattiovviamente anche gli artigiani che hanno potuto fareconoscere i loro prodotti a un vasto pubblico, con unriscontro economico ragguardevole. Ad aver la maggioreaffluenza sono stati gli stand dei ceramisti di Deruta, quellidi produttori di mobili artigianali, e di occhiali da sole e davista personalizzati.

❖ ORVIETONasce “Orvieto felice”

Su iniziative di Gianni Marchesini, prende ilvia il progetto “Orvieto felice” per raccogliere iltanto che della città di Orvieto è statodimenticato e non utilizzato, per riprendere edare vita a ciò che si è perso, alle grandi virtùcustodite e al valore nascosto della città dellaRupe. “Orvieto felice” vuole attrarre a sécapitale umano, per accendere, collegare,coordinare, vivificare, e si propone come un“marchio” in cerca di proseliti, una fabbrica dieventi e, al tempo stesso, una filosofia dellaqualità e del Bello. Per ulteriori informazioni: [email protected].

❖ ORVIETO SCALORipulitura del parcheggio

“Rose rosse d’Europa” e altre associazioni divolontariato hanno rinnovato anchequest’anno un’iniziativa tesa a sensibilizzarel’opinione pubblica verso i beni comuni, acominciare dai beni culturali e dagli spazipubblici di Orvieto. Lo scorso anno ci furonodue giornate dedicate allo sfalcio dell’erbaalla necropoli del Crocefisso del Tufo e allaripulitura del giardino dell’ex caserma Piave.Quest’anno l’intervento si è svolto alparcheggio di piazza della Pace, con tagliodell’erba al parcheggio adiacente la stazioneferroviaria di Orvieto Scalo.

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

aprile 2014, unagiornata da ricordareper le famiglie della

diocesi che sono accorsenumerose a Orvieto pertrascorrere una giornata di festa(come richiama anche il termine“giubileo”) insieme ai ragazzidelle prime comunioni. Lagiornata – meteorologicamenteparlando – è stata perfetta, sia perconsentire gli spostamenti a piediper il centro storico di Orvieto, siaper garantire ai bambini e airagazzi di giocare all’aperto sottoun bellissimo sole, per poipranzare tutti insieme sullasplendida piazza del Duomo. Se èstata una vera e propria festaall’insegna dei giochi e delle urladei bambini, non sono mancatimomenti di riflessione epreghiera per i genitori. Ilmomento di riflessione si è svoltola mattina nella splendida saladei Quattrocento al Palazzo deicongressi, dove – introdotti dalvescovo Benedetto Tuzia – sisono succeduti il card. EnnioAntonelli e due coppie di sposi. Ilcard. Antonelli ci ha emozionatocon le sue parole nel ricordarci labellezza delle nozze cristiane, e aquale grande missione sianochiamati gli sposi in Cristo. Lecoppie che lo hanno seguito cihanno commosso testimoniando

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come il loro incontro con loSposo Gesù abbia cambiato laloro vita, rendendola “feconda”oltre le loro capacità umane. Ilmomento di preghiera si è tenutonel pomeriggio con il percorsogiubilare, il passaggio della Portasanta e la celebrazioneeucaristica in un duomo gremitoin ogni posto. Approfittiamo diquesto spazio, anche a nome deinostri assistenti don MarcelloSargeni e don Augusto Passeri,così come dell’intera Pastoralefamiliare diocesana, perringraziare tutti coloro che sisono adoperati per la buonariuscita dell’evento, da chi haaccolto le famiglie all’Albornoz eal Palazzo dei congressi, a chi haanimato con la musica e i canti, a

chi ha custodito al meglio ibambini più piccoli e a tuttal’équipe della Pastorale giovanile- guidata da don Riccardo e donDanilo - con cui è statoveramente bello lavorare insiemeper la nostra Chiesa diocesana.

Sempre la Rocca Albornoz diOrvieto è stata teatrodell’incontro di tutti i bambini

della diocesi che entro la finedell’anno celebreranno la primacomunione. La giornata, per iresponsabili e gli animatori, èiniziata all’alba, per creare lacoreografia che avrebbe accoltoquasi 300 bambini pronti a vivereuna giornata all’insegna dellagioia e dell’amicizia che nascedall’incontro con Gesù. Ibambini, accompagnati dairispettivi catechisti, sono statiaccolti dai volontari cheprestavano servizio di segreteria:dopo aver preso i nomi di tutti,hanno assegnato a ciascuno ilcolore del gruppo di cuiavrebbero fatto parte. Sono statipoi intrattenuti dalla bandmusicale composta da giovanidella diocesi, il cui compito è

stato quello di coinvolgere ibambini con canti, balli e piccolescene, utili a far capire cosa fossesuccesso 750 fa, prima nella cittàdi Bolsena, poi in quella diOrvieto. Poi i bambini, ciascunonel gruppo a cui era statoassegnato, sotto la guida deglianimatori, hanno partecipato agiochi, quiz e cacce al tesoro,tutto con la finalità di raccontarela bellezza dell’incontro con Gesùe con gli altri. Il pranzo al sacco èstato consumato, insieme agenitori e catechisti, nellasuggestiva piazza Duomo. Alle14.30 ciascun gruppo, nelraccoglimento, accompagnato daivolontari per il Giubileo, haeffettuato il percorso giubilareche si è concluso conl’attraversamento della Portasanta. A conclusione dellagiornata, la celebrazioneeucaristica presieduta dal card.Antonelli e concelebrata dalnostro Vescovo e dai parroci delleparrocchie partecipanti. Ibambini, tutti rigorosamentenelle file più vicine all’altare,hanno vissuto con entusiasmo lacelebrazione nellaconsapevolezza che quel Gesù,presente nell’eucarestia sotto ledue specie, a breve lo avrebberopotuto ricevere anche loro,diventando con Lui una cosa sola.E il nostro Vescovo, nel salutare ibambini, li ha ancora una voltaesortati all’amicizia con Gesù.

Andrea e Claudia Spatola Francesco Luciano

❖ COLLEVALENZA Libro fotografico sulla sacrarappresentazione della Via crucis

n terzo di secolo è passato da quanto padre Piero Orsini, Figliodell’Amore Misericordioso, parroco di Collevalenza, diede il via -

con la collaborazione di tanti giovani e donne - alla sacrarappresentazione della Via crucis in costume per le strade di questafrazione di Todi. Una bella tradizione che si conserva, e che si èarricchita e perfezionata anno dopo anno, richiamando sempre piùgente non solo dall’ambito regionale, ma da tutt’Italia e anchedall’estero. In questi 33 anni la sacra rappresentazione della Via crucis diCollevalenza è divenuta “un appuntamento unico” - come recita lapresentazione di un libro fotografico edito in questi giorni - sia per ilgran numero di figuranti che vi partecipano, sia per la cura nellarealizzazione dei costumi, delle scenografia e dei testi recitati. Tuttoquesto per riproporre con devozione e con rispetto “la vera Passione dinostro Signore Gesù Cristo”. L’organizzazione, nel tempo, è stata semprecurata dall’Unità pastorale dei 6 Castelli (Collevalenza, Rosceto, Chioano,Torrececcona, Ficareto, Monticello) e dai tanti parrocchiani checonsiderano questo evento un importante appuntamento, unitamentealle migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia e dall’esteroche in questi anni hanno potuto assistere a questo evento sicuramenteunico nel suo genere. Il libro fotografico, oltre a narrare la storia dellamanifestazione, ripropone immagini che raccontano luoghi del paeseutilizzati per le scene della Passione, ma anche uomini e donne dellacomunità che con amore, devozione e spirito di sacrificio hannoprestato i loro volti per la costruzione dell’evento, così come vuolericordare il lavoro impagabile e silenzioso di tutti quelli che hannolavorato e lavorano dietro le quinte per il successo della sacrarappresentazione.

A. Del Monte

U

Insieme incontro a Gesù

La platea durante il momento di riflessione nella sala dei Quattrocento,in prima fila il card.Antonelli

DIOCESI. IlGiubileo dellafamiglia e deibambini dellaprima comunione

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

“Nelle famiglie regnino l’amore e la paceautentica, che provengono da Gesù”

adre Speranza il 30 settembre 1959, suocompleanno, così parlò a un gruppo di am-malati: “Quando vedo un’anima che soffre,

una creatura che non si può muo-vere, che non è in grado di farnulla a causa dell’infermità, cheha solamente libero il cuore perdire: ‘Signore, desidero amarti’,sento gelosia e soffro poiché vor-rei essere come loro. Coraggio, figli miei; coraggio, fi-gli miei! Soffrite con gioia e loda-te il Signore. Intercedete per lapace; pregate per le famiglie chesoffrono… pregate, infine, perchéla devozione dell’Amore Miseri-

cordioso si estenda nel mondo intero affinché nel-le famiglie regni l’amore e la pace autentica, cheprovengono dal buon Gesù. Auguri, figli miei, au-guri! Fate tesoro della prova, figli miei!… Non desi-dero altra cosa che fare la volontà del Signore, es-sere la sua ‘portinaia’ per presentargli tutte le ne-cessità che le famiglie mi confidano e poter ottene-re da Lui le grazie che più necessitano… Soffronomolto, non per l’infermità come voi, ma per le cosee gli avvenimenti che succedono nella vita... Voi nonignorate lo squilibrio e la pazzia che regna oggi, chi

tira di qua, chi tira di là, e i matrimoni oggi sono unadisgrazia... le famiglie un disastro”. “Poco tempo fa - riferì Madre Speranza - un bambi-no mi disse che voleva parlare da solo con me. Glichiesi: ‘Che ti succede, figlio mio?’. ‘Madre, in casamia, mio papà esce di casa, mia mamma sta sempreaggiustandosi... Io sono andato a casa con i voti de-gli esami e ho detto a mia mamma: Mamma, guar-da la mia pagella! Mi ha risposto: Lasciami ora, chemi sto sistemando... L’ho detto a mio padre e mi haribattuto: Lasciami ora, che devo uscire... Allora l’-ho messa al collo del cane, dicendogli: tienila tu,che nessuno in questa casa vuole sapere della miapagella!’. Avete capito? Dovette metterla al cane per-ché la mamma doveva aggiustarsi, il papà dovevauscire e il bambino da una parte all’altra con la suapagella... A me questo ha causato una grande soffe-renza… Ecco come sono le famiglie di oggi, un dis-astro, e i bambini soffrono... Voi, chiamati dal Signore a essere vittime di espia-zione con l’infermità, pregate perché il Signore con-ceda unione alle famiglie, doni loro pace e le aiutiad essere cristiane e morali. Pregate il Signore perquesto e per questa povera ‘portinaia’, perché sem-pre possa compiere la Sua volontà” (cfr. El Pan 18, Diario, El Pan 21, Exhortaciones). (Continua)

Antonio Colasanto

M

Madre Speranza

MADRE SPERANZAVerso la beatificazione

Due momenti di gioiae di riflessione, in simultanea.Presente il card. Ennio Antonelli

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ TERNIPiazza Giovanni Paolo IIA Terni sarà inaugurata la nuova piazzaGiovanni Paolo II a pochi giorni dallacanonizzazione del Papa polacco. Lacerimonia è in programma venerdì 2maggio a Borgo Bovio, in via Puglie, la zonaantistante la sede della circoscrizione Est.Alle ore 11, nella sala conferenze dellaCircoscrizione viene ricordata la figura diGiovanni Paolo II, mentre alle ore 12.30 sitiene la cerimonia di intitolazione, con labenedizione del vescovo Vecchi. Un luogoche ha un significato particolare: la piazzaguarda verso le Acciaierie, visitate da PapaWoityla trentatre anni fa. Il Papa nel suodiscorso ricordò l’importanza dell’operasvolta dagli operai delle Acciaierie ternane,da lui tanto amati e indimenticati per tuttoil corso del suo pontificato. Giovanni PaoloII ha speso sempre parole e impegno perl’acciaieria: l’ultima volta nel 2004all’Angelus durante la difficilissima vertenzadel magnetico.

❖ LAVOROBando per esperienzeÈ stato pubblicato dalla Provincia di Terni ilnuovo bando 2014 per le work experience,gestito dal Centro per l’impiego e finalizzatoall’occupazione nelle imprese del territorio.Sono oltre 80 i posti disponibili per chi hafra i 18 e i 64 anni, previo un periodo ditirocinio in azienda di 6 mesi a 800 euromensili. Il bando prevede per le impresel’obbligo dell’assunzione al termine deltirocinio, pena l’esclusione da altri futuribandi work experience. Per le stesse impreseche assumono sono inoltre previsti altrispecifici incentivi economici. Le workexperience sono uno strumento importanteper favorire l’inserimento nel mondo dellavoro e rappresentano una rispostaconcreta alle esigenze di occupazione chesono sempre forti sul territorio provinciale.La validità dello strumento della Provinciadi Terni è confermata dai dati delleprecedenti edizioni, che hanno registratoun tasso di occupazione di circa il 62%. Irisultati conseguiti finora hanno inoltrepermesso alla Provincia di Terni di essereinserita dal ministero del Lavoro nell’elenconazionale delle Buone pratiche.

❖ NARNITracce di creativitàPresso l’auditorium San Domenico di Narniè visitabile la mostra “Tracce”, organizzatadall’associazione Minerva nell’ambito delleiniziative della corsa all’Anello, dedicataquest’anno a “Creatività, intelligenzeproduttive e cultura della città”. Iniziativanata per rappresentare l’orgoglio artisticocontemporaneo del territorio e ispirata allatradizione medievale, quando le casate e imestieri figuravano nel corteo in onore delsanto Giovenale. In mostra insieme alleopere di creazione fantastica anche iprodotti della creazione e dell’intelligenzaproduttiva, con alcune aziende “storiche”che hanno messo a disposizione uncampione del loro prodotto o, se possibile,un oggetto realizzato trasformando lamateria prima prodotta. Le sei industrie cheparteciperanno quest’anno sono: Alcantara,calcestruzzi Cipiccia, Pagine Sì, Sammi, SglCarbon e Tarkett.

❖ SPORT - DISABILIIntesa Terni - CpiSottoscritto un protocollo di intesa tra ilComune di Terni e il Comitato paralimpicodell’Umbria per favorire l’accesso deidisabili alle strutture sportive. Gli obiettivisono quelli di garantire, a chi si trova adaffrontare un problema di disabilità,permanente o temporanea, l’accesso agliimpianti sportivi o agli spazi pubblicidestinati comunque all’attività sportiva;l’attuazione di “politiche sportive finalizzatea promuovere il diritto allo sport per tutti icittadini e la piena integrazione einclusione delle persone con disabilitàattraverso il potenziamento delle attività diconcertazione e di confronto con enti eassociazioni di categoria”.

TERNI. La Festa dellamaternità a SantaMaria dell’Oro e leiniziative collaterali

a maternità come dono e rispet-to della vita, come completa-mento della personalità femmi-

nile ma soprattutto come responsabi-lità genitoriale. Valori diversi che sonoi cardini della Festa della maternità,promossa dall’associazione morale eculturale “Festa della maternità” edalla parrocchia di Santa Maria del-l’Oro. La festa religiosa, che sarà celebratadomenica 11 maggio alle ore 11 alsantuario di Santa Maria dell’Oro, èdedicata in particolare alle mamme ealle gestanti, ma vuol far rivivere a tut-ti una esperienza di fede e di cristia-nesimo attivo nel sostegno del perpe-trarsi della vita in un’atmosfera coin-volgente di amore, tenerezza, felicità esolidarietà. “Festeggiare la maternità - spiega Francesca Gardenghi, una delle pro-motrici della festa - significa soprat-tutto meditare su un atto di amore,quello di dare vita all’essere umano.La maternità viene esaltata soprattut-to nella sua spiritualità, affinché con-tribuisca a modificare l’egoismo e l’a-ridità con cui si è abituati a vivere,dando testimonianza, non solo del cre-do religioso, ma anche di maturità ci-vile. I giovani considerano la famigliail valore primario a cui riferirsi, la fa-miglia tradizionale fondata sull’amo-re, capace di costruire rapporti e le-gami che favoriscano l’educazione deifigli, efficace nell’accogliere l’altrocon le sue debolezze. Ma per affronta-re le nuove sfide educative poste dal-la società contemporanea è necessario

L

stabilire un’alleanza che coinvolgetutti gli adulti, che condividono unaresponsabilità educativa per incenti-vare i giovani, nonostante le difficoltà,ad avere progetti ben chiari di vita”. La festa sarà preceduta giovedì 8maggio alle ore 16.30 a palazzo Gaz-zoli dal pomeriggio musicale animatodagli studenti del liceo musicale “An-geloni”, del liceo scientifico “Donatel-

li”, del liceo classico “Tacito” e daibambini dell’istituto Leonino di Terni. Sabato 10 maggio alle ore 9.30 a pa-lazzo Gazzoli si terrà la tavola rotonda“La famiglia: speranza e futuro peruna società migliore. Quale potrebbeessere il contributo dei giovani?” conla partecipazione di pedagoghi e ani-mata dagli studenti degli istituti supe-riori di Terni, Narni, Amelia, Orvieto,Todi, Spoleto e Rieti che hanno parte-cipato all’omonimo concorso e che du-rante la manifestazione saranno pre-miati per i loro elaborati. Tavola ro-tonda coordinata dal prof. Fausto Do-minici e introdotta dalla prof.ssa Gar-denghi.

Elisabetta Lomoro

L’8 maggio, pomeriggio musicaleanimato dalle scuole. Il 10 maggio, tavolarotonda sul tema “La famiglia: speranza e futuro per una società migliore”. Il giorno 11 la Festa

a vent’anni la Caritas dioce-sana è impegnata nel soste-gno e solidarietà alle popo-

lazioni dei Balcani, in particolarein Albania, dove sono tante le ope-re realizzate. Basti pensare ai cam-pi di lavoro estivi che hanno coin-volto circa 700 persone in varieparti del Paese. Le opere non si sono limitate solo arealizzazioni tecniche per miglio-rare la qualità della vita del popoloalbanese, ma hanno permesso dicreare un percorso educativo e disensibilizzazione importante, di co-struire rapporti di solidarietà, ami-cizia e fratellanza che hanno datofrutti importanti per entrambe lerealtà, sia in Albania che a Terni. In questi ultimi anni, i volontaridella Caritas diocesana stano por-tando avanti nel nord dell’Albania ilprogetto “Parla più forte” rivolto aibambini affetti da patologie uditi-ve, che, oltre alle terapie già in at-to e al recupero di protesi per l’u-dito, prevede l’istituzione di unCentro di eccellenza a Pllane per la

D diagnosi precoce attraverso appo-site strumentazioni. “In ogni progetto nei Balcani - ri-corda Nicola Cimadoro - si è par-titi dall’ascolto, andando sempresul posto ad ascoltare, a osservare,per poi discernere e agire con unprogetto. La cosa più importante,che non voglio trascurare, è il ri-svolto e il ‘ritorno’, nella nostra dio-cesi, del lavoro pastorale, pedago-gico ed ecclesiale di tutte le attivi-tà legate all’Albania. Nella prepa-razione, nella progettazione, nel-l’esecuzione dei campi, la produtti-vità è stata sempre un problemasecondario, tenendo presente chela caratteristica primaria era quel-la di una esperienza ecclesiale, cheviveva e testimoniava il Vangelodella carità. Tornando nella par-rocchia, il gruppo diveniva stru-mento di animazione dell’intera co-munità, dando origine alla nascita,al rafforzamento o all’ampliamen-to della Caritas parrocchiale stes-sa”.

E. L.

DIOCESI. Anniversario dell’impegno Caritas

Da 20 anni in AlbaniaNarni

Funziona bene loSportello imprese

ta dando ottimi risultati l’attività delloSportello informativo territoriale sullafinanza agevolata, attivato l’anno scorso

presso la sede del Centro per l’impiego di Narni.Il servizio è dedicato a tutti coloro che sonotitolari o gestiscono un’attività imprenditorialeavente sede nel territorio narnese, oppureintendono costituire ed avviare un nuovoprogetto di impresa. Sono state soprattutto ledonne (82%) a rivolgersi allo Sportello, il 75%con un’età media inferiore ai 35 anni, inprevalenza disoccupate o in cerca di primaoccupazione, oppure titolari o socie di aziendegià esistenti. Gli uomini che si sono rivolti alloSportello sono appena il 18%: nel 98% dei casi sitratta di giovani al di sotto dei 40 anni siadisoccupati (56%) sia occupati (44%) e in cercadi nuove prospettive future. Tra le opportunità difinanziamento prevalentemente richieste, quellerelative alla realizzazione di nuovi progetti,soprattutto imprenditoria giovanile, microcreditoe auto-impiego. Tra i diversi progetti di nuovaimpresa, il 74% si orienta verso il commercio aldettaglio e la somministrazione di cibi e bevande,il 15% verso il settore turistico e l’11% versol’artigianato e i servizi.

C. S.

S

Maternità, grandeatto di amore

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

iprende un po’ di fiato,all’inizio del 2014, il sistemadelle imprese della provincia

di Terni. Al 30 marzo, sono infatti21.924 le aziende iscritte, a frontedelle 21.861 registrate nello stessotrimestre del 2013. L’anagrafe dellaCamera di commercio di Ternisegna un saldo positivo di 63 unitàd’impresa. Ma se su base annuale siassiste a segnali di ripresa, neldettaglio del primo trimestre

R dell’anno, le cessazioni (560) sonostate comunque superiori alleiscrizioni (467). Tra i settori che piùhanno sofferto all’inizio di questoanno si conferma il commercioall’ingrosso e al dettaglio: è quellopiù provato dalla crisi, con 138chiusure a fronte di 90 aperture dinuove attività. Seguono le costruzioni, che hanno perso 87imprese (54 nuove iscrizioni), ilsettore agricolo con 81 cessazioni e

35 iscrizioni, mentre per il settore manifatturiero si sono verificate 45cessazioni e 18 nuove attività. Dalpunto di vista delle formegiuridiche, il contributo positivo piùconsistente al saldo è venuto in

termini percentuali dalleimprese costituite in formadi società di capitale, chesono cresciute tra gennaioe marzo con un tasso dicrescita dell’1,22%,superiore alla mediaregionale che si ferma allo0,99%. Segno più anche perla categoria “altre formed’impresa” che

sostanzialmente coincide con lecooperative, le quali cresconodell’1%, mentre per le altre formegiuridiche (società di persone editte individuali) la variazione ènegativa.

Commercio al dettaglio

IMPRESE. I dati della Camera di commercio di Terni relativi al primo trimestre 2014

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abato 21 giugno 2014 alle ore18 nella Cattedrale di Terni,padre Giuseppe Piemontese

ofm.Conv., eletto vescovo di TerniNarni Amelia da papa Francesco loscorso 16 aprile, riceverà l’ordina-zione episcopale, per l’imposizionedelle mani e la preghiera consacra-toria del cardinale Gualtiero Bas-setti, arcivescovo metropolita di Pe-

rugia - Città della Pieve, conconsacranti sarannomons. Vincenzo Paglia vescovo emerito della dioce-si e predecessore di padre Piemontese sulla cattedradi san Valentino e mons. Ernesto Vecchi attuale Am-ministratore Apostolico della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Il nuovo vescovo prenderà possesso canonicodella diocesi nello stesso giorno dell’ordinazione

S

tempo diattesa, questo,per la diocesi

di Terni-Narni-Amelia per l’ingressodel nuovo vescovo,padre GiuseppePiemontese,dell’ordine dei Fratiminori conventuali.La sua nomina è statafavorevolmenteaccolta da tutti per lecapacità dimostratein tutti i suoiprecedenti incarichinell’Ordine, fino allarettoria della basilicapapale di SanFrancesco di Assisi (ilpiù importante inassoluto dei santuariaffidati all’Ordine deiConventuali) e nei

vari servizi pastoralicui è stato spessochiamato, diformazione dellagioventù e di guida dicomunitàparrocchiali. Pur noncomparendo fra icosiddetti “papabili”,non è unosconosciuto fra noi,anzi è uno checonosce l’Umbria, equindi Terni, essendostato appunto adAssisi diversi anni inquello snodoimportantissimo dellaChiesa italiana,oserei dire mondiale,che è la basilica diSan Francesco inAssisi. È unfrancescano, con

tutto quel che ciòcomporta in terminidi spiritualità, disensibilità, diconsuetudini di vita;ed è stato scelto daPapa Francesco, cheda più di un anno dalSoglio pontificio haindicato una precisadirezione di marciaalla Chiesa cattolicaper l’annuncio delVangelo nel mondo dioggi. La diocesi siprepara adaccoglierlo per esserepronta a questamissione pregandoper il nuovo Vescovo,come lui ha giàchiesto nel primomessaggio

Nicola Molè

È

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

NARNI. Festacivile e religiosacon eventi finoall’11 maggio

BREVI

❖ AZIONE CATTOLICACatechesi eucaristica“Eucarestia e città. L’effetto delsacramento sulla forma della convivenzaumana” è il ciclo di catechesi legato allasolennità del Corpus Domini nel 50°anniversario della promulgazione della Sacrosantum Concilium, organizzatodall’Azione cattolica. È in programma il 9maggio alle ore 16 al Museo diocesano diTerni e il 16 maggio alle ore 16 adAmelia al centro culturale S. Firmina.Due occasioni di studio e di preparazionespirituale a cui sono invitati apartecipare coloro che le parrocchie e leVicarie segnaleranno per animare lasuccessiva fase, che prevede una serie diincontri a livello parrocchiale e diVicaria. L’obiettivo è quello dicoinvolgere un numero più ampio difedeli e, in occasione della processione,curare che questi temi siamo ripresinelle preghiere e nello svolgimento dellaliturgia.

❖ PELLEGRINAGGIO/1Luoghi di Padre PioIl coordinamento diocesano dei gruppidi preghiera “Padre Pio” promuove unpellegrinaggio a San Giovanni Rotondo il26, 27 e 28 maggio. Prima tappa a MonteSant’Angelo con la celebrazione nellagrotta di San Michele. Nel pomeriggiodel primo giorno a San GiovanniRotondo si terrà l’incontro formativo, nelsalone dell’albergo, con padre CarloLaborde, segretario generale dei Gruppidi preghiera; e a seguire, la visita ailuoghi di Padre Pio. Nella serata la recitadel rosario nella cripta di Padre Pio.Martedì alle ore 9 la Via crucis e la messanella chiesa di San Pio e nel pomeriggioincontro, nel salone dell’albergo, con ildott. Cascavilla, vice direttore dei Gruppidi Preghiera, e con il dott. Siena, per larivista CSS. Mercoledì la visita libera allacasa “Sollievo della sofferenza” e alle ore11.30 la messa nella chiesa di San Pio.Nel pomeriggio il ritorno a Terni, consosta a Termoli e visita alle reliquie delSanto. Il costo complessivo è di 180 euro.

❖ PELLEGRINAGGIO/2Luoghi di santa RitaLa parrocchia di San Pietro a Terniorganizza un pellegrinaggio ai santuaridi Santa Rita e Roccaporena di Cascia,sabato 17 maggio. A Cascia alle ore 10.30verrà celebrata la messa presso ilsantuario di Santa Rita, e a seguire lavisita al monastero. Nel pomeriggio, lavisita a Roccaporena e ai luoghi dellaSanta. La quota del pellegrinaggio(compreso viaggio e pranzo) è di 30 euro.Per le iscrizioni rivolgersi presso lasacrestia della chiesa di San Pietro.

Un momento della celebrazione dello scorso anno

P.Piemontese

23LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected]

❖ TERNI25 anni di messadi don RossiniLa comunità di Santa Mariadel Carmelo di Ternifesteggerà domenica 11maggio alle ore 17.30 il 25° disacerdozio del parroco donAlessandro Rossini nellacelebrazione presieduta dalvescovo Ernesto Vecchi. DonAlessandro ha cominciato ilsuo ministero nella parrocchiadi Santa Maria Regina, quindia Santa Maria del Rivo e adAlviano, infine a Santa Mariadel Carmelo. Si è semprededicato ai più bisognosi,fondando l’associazione“Nuova vita” che si occupa deibambini abbandonati e senzafamiglia, che vengono accoltiin tre strutture in città.

La Madonna nelle case di Campomicciololcune famiglie della parrocchia del SacroCuore Immacolato di Maria diCampomicciolo, nella città di Terni, si

preparano ad accogliere una statua della Madredi Dio, all’interno delle loro abitazioni, per tuttoil mese di maggio. È un pellegrinaggio che,come ogni anno, intende risvegliare, nel cuoredi chi accoglie la proposta, il desiderio del Cielo,l’amore alla preghiera. È una “pro-vocazione”parrocchiale per chiedere al Signore di renderei credenti una nuova luce nel mondo attuale.Diceva in uno dei suoi discorsi Papa GiovanniXXIII: “Ogni credente, in questo nostro mondo,deve essere una scintilla di luce, un centro diamore, un fermento vivificatore nella massa; etanto più lo sarà, quanto più, nell’intimità di sestesso, vive in comunione con Dio”. Avere incasa l’immagine della Vergine può esserel’occasione per avviare una nuova riflessionepersonale e famigliare, per ravvivare la fede,attraverso un ‘tempo’ di preghiera. Ri-

A accogliere la Madre di Dio nella propriaesperienza personale di fede è fondamentaleper ravvivare il dono dello Spirito ed essere daLui condotti lungo l’esistenza umana,divenendone suoi testimoni, attraverso uncammino perseverante e carico di speranza.Come ci ricorda il Concilio Vaticano II, nellaCostituzione Lumen gentium, “Maria è la donnache cammina nella fede”. Papa Francesconell’esortazione apostolica Evangelii gaudium cidice: “Noi oggi fissiamo lo sguardo su di lei,perché ci aiuti ad annunciare a tutti ilmessaggio della salvezza, e perché i nuovidiscepoli diventino operosi evangelizzatori”. Ciauguriamo che tanti, in ogni parrocchia, torninoa fissare lo sguardo su colei che ha volutorispondere il “sì” dell’amore, per chiederle diessere una Chiesa aperta al mondo, capace dimanifestare la tenerezza di Dio che, in Cristo,vuole tutti salvi.

Don Angelo D’Andrea

Uniti nella memoriadel patrono Giovenale

INCONTRI IN DIOCESI

VENERDÌ 2 MAGGIO, ore 17, Narni, SanLiberato, celebrazione presieduta dalvescovo Vecchi in occasione dellafesta del patrono.

SABATO 3 MAGGIO, ore 18, Lugnano,celebrazione della cresima.

DOMENICA 4 MAGGIO, celebrazionidelle cresime: ore 9 a Fornole diAmelia, ore 11 ad Amelia, ore 18 aSanta Maria del Rivo a Terni.

MARTEDÌ 6 MAGGIO, ore 18, Terni,chiesa Valenza, Corso di musicaliturgica.

MERCOLEDÌ 7 MAGGIO, ore 17.30, Terni,cenacolo San Marco, corso diformazione teologica “L’Itinerarium disan Bonaventura” a cura di StefaniaParisi.

VENERDÌ 9 MAGGIO, ore 21, Terni,chiesa di San Salvatore, veglia dipreghiera per le vocazioni inpreparazione alla Giornata mondialedelle vocazioni.

LUNEDÌ 12 MAGGIO, ore 10, Terni, Curiavescovile, riunione del Consiglioepiscopale.

a festa del santo patrono Giovenale èper la comunità narnese un fortemomento d’incontro, occasione di

coagulo delle varie realtà sociali, nel rin-novare la tradizione religiosa e culturalenelle sue diverse valenze. Ancora una vol-ta, sottolineata la sacralità della festa e ilsuo legame col territorio. Un invito all’accoglienza, alla solidarietà eall’unità che trova la sua origine proprionella testimonianza di san Giovenale, pri-mo vescovo di Narni, vissuto nel IV secolo.Una presenza viva, quella di san Giovena-le, che con la sua predicazione divenne l’a-nima dell’intera città nei secoli difficili del-le persecuzioni contro i cristiani. Egli dife-se la comunità dall’idolatria pagana e salvòla città dai nemici invasori. Una festa che si rinnova con la solennitàche da sempre i narnesi riservano al lorosanto patrono. La festa religiosa si tiene il 3 maggio alle ore 10.30 con il solenne pon-tificale presieduto dal vescovo Ernesto

L Vecchi, è anticipata dalla novena in catte-drale alle ore 18 con la messa con rifles-sione guidata dai canonici.Altro appuntamento tradizionale è per il 2maggio alle ore 21 con la rievocazione sto-rica in cattedrale dell’offerta dei Ceri alsuccessore di san Giovenale e il simbolicosegno della liberazione del prigioniero co-me gesto di solidarietà. Alla festa del Patrono è collegata la tradi-zionale festa rievocativa medievale dellacorsa all’Anello, “Narni, dove la storia di-venta piacere”, giunta alla 46a edizione. Fino all’11 maggio, la manifestazione pro-pone rievocazioni medievali e spettacolivari. In questo periodo Narni si tufferà nel1371 per far rivivere a tutti i visitatori lamagia del Medioevo narnese: suoni, colo-ri, sapori e gesta in un ambiente suggesti-vo e coinvolgente. San Giovenale fu martirizzato il 3 maggiosulla via Nomentana, insieme a Evenzio,Alessandro e Teodulo.

San Gregorio Magno nei Dialogi (IV, 12) enelle Homiliae in Evangelium ricorda unvescovo di Narni, di nome Giovenale, qua-lificandolo martire. Lo stesso Gregorio ri-corda il sepolcro di Giovenale esistentesempre a Narni. Di Giovenale esiste inoltre una Vita scrittadopo il secolo VII, di scarso valore storico,secondo cui egli era di origine africana e,ordinato da papa Damaso, fu primo vesco-vo di Narni. Sempre secondo questa Vita,fu sepolto alla porta superiore della città,sulla via Flaminia. Il sepolcro di Giovenale, su cui fu costrui-to un oratorio attribuito al suo successoreMassimo, fu molto onorato nell’antichità esi conserva tuttora nella cattedrale di Nar-ni. Nel secolo IX il corpo di Giovenale futrafugato insieme con quello dei santi Cas-sio e Fausta e trasportato a Lucca, ma inseguito fu restituito a Narni e posto nellacattedrale.

E. L.

La diocesi in attesadel nuovo Vescovo

Il 21 giugno l’ordinazione episcopale e l’ingresso

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ ASSISIGioia per la nominadi padre PiemonteseLa notizia della nomina del nuovo vescovo diTerni-Narni-Amelia nella persona delfrancescano padre Giuseppe Piemontese, giàcustode del Sacro Convento per un proficuomandato quadriennale, ha suscitato grandeletizia anche nella comunità assisiate. Se ne èreso interprete il sindaco Ricci con unmessaggio augurale, memore delle dotiumane e spirituali del religioso, di originipugliesi (Monte S. Angelo, 1946), che ora èatteso da una impegnativa comunità di157.900 abitanti, articolata in 82 parrocchieche possono contare su 140 sacerdoti. Inprecedenza la cronotassi dei vescovi di Terniannovera solamente due francescani (RinaldoTrinci nel 1296 e Francesco Maria Scelloni nel1472) mentre ha retto la diocesi di Amelia nel1907 Francesco Maria Berti: la scelta odiernadi Papa Francesco costituisce quindi ungrande onore per la grande famigliafrancescana. (Pio de Giuli)

❖ S. M. DEGLI ANGELIVerso il grandePerdono del 2016Il percorso culturale e spirituale che ilsantuario di S. Maria degli Angeli intendeperseguire fino al grande giubileo del Perdonodi Assisi del 2016, anniversario del donoconcesso a san Francesco da papa Onorio III, sicolora ogni anno di una parola verso cui tuttocerca di convergere. Quest’anno il tema è lasperanza, guardando a questa virtù cristianacon la chiave di lettura della santità. L’Operadella Porziuncola ha messo in programmauna ricca serie di eventi. Spiccano nellaprogrammazione prossima due mostreparticolarmente significative. La prima èdedicata a Gerardo Dottori, celebrato artistaumbro futurista, che ebbe una particolareattenzione al tema del Sacro e in particolarealla figura di san Francesco (“Gerardo Dottori,Santo Francesco”, Museo della Porziuncola,antico Conventino, 3 maggio - 31 agosto). Laseconda è dedicata a un artista che staemergendo sempre più come punto diriferimento per un’arte sacra aperta allinguaggio contemporaneo: Raul Gabriel.L’artista si cimenterà su un temaparticolarmente caro alla fede cristiana manon altrettanto rappresentato nell’arte: ilcorpo nella sua tensione escatologica (“RaulGabriel, Caro - cardo”, Museo dellaPorziuncola, sala San Pio X, 3 maggio - 31agosto).

❖ MANINISi aggiudica l’appaltoper l’elettrodottoL’affermata industria locale PrefabbricatiManini ha ottenuto dalla multinazionaleToshiba, superando una concorrenzaagguerrita, una importante commessa relativaall’impiantistica dell’elettrodotto Montenegro-Italia finalizzato all’interconnessione con laPenisola balcanica. (PDG)

❖ MOSTRAFrammenti d’autore del Muro di BerlinoIn occasione del 25° anniversario della cadutadel Muro di Berlino, Assisi ospita dal 16 aprileal 10 settembre la mostra di 48 “frammentid’autore” già esposti nelle maggiori cittàd’Europa. L’evento, curato dal gallerista ZenoZoccheddu, presenterà i maggiori esponentidell’arte moderna che hanno voluto “firmare”i frammenti. Tra loro, autentiche glorienazionali come la “signora dell’astrattismo”Carla Accardi (1924-2014) e Mimmo Paladino,affermato esponente dell’alfabeto dei segni.Tra tanti altri nomi illustri del firmamentoartistico contemporaneo, spicca lo spagnolo diorigine basca Eduardo Chillida (1924-2002)autore dei “Peines de viento” (Pettini delvento) con i quali ha decorato il suo territorio.La presenza dell’ambasciatore tedesco in ItaliaReinhard Schafer ha conferito al vernissageparticolare solennità, anche e soprattutto agaranzia del rassicurante auspicio scelto pertitolare la mostra: “No more wars. No morewalls” (non più guerre, non più muri). (PDG)

ASSISI. Lamanifestazioneconserva l’impiantotradizionale ma con alcuneinnovazioni e modifiche

Le novità del Calendimaggio

esta inalterata nella struttu-ra sostanziale l’edizione2014 del Calendimaggio,

pur con l’innesto di significativenovità. Altro non si poteva fare,considerati i tempi molto recentidi nomine in seno all’Ente, comela designazione dell’economoAlessandro Brunozzi e della se-gretaria Mariella Rossi. I tre giorni culminanti della festa, giovedì 8 maggio (consegna delle Chia-vi), venerdì 9 (Madonna Primavera), sa-bato 10 (la Tenzone), sono stati precedu-ti da molteplici manifestazioni: serenate,spettacoli, una delicata rassegna di cantie poesie a cura di “Commedia Harmoni-ca”, esibizione di tamburini, balestrieri,sbandieratori, premiazioni, omaggio dei“Cantori di Assisi”, proclamazione dellaMadonna Primavera, esposizione del gon-falone restaurato della Parte de Sotto, ri-salente al 1954. Il 24 aprile è stata ufficialmente aperta la“Taverna delle Volte”, gestita - elementoinedito che merita segnalazione - da vo-lontari di Parte de Sopra e di Parte de Sot-to, disposti alla preparazione e alla distri-buzione delle vivande fino a tarda notte,pranzo incluso, garanti inoltre di occasio-ni divertenti. Gli avventori sono tenuti a

R

cambiare alla “cassa” il denaro corrente(l’euro) con una moneta appositamenteconiata: il phiconium. Un phiconium equi-vale a un euro; in base alle pietanze scel-te, l’avventore acquista la necessariaquantità di monete, che peraltro possonodiventare oggetto di collezione. I “banchi”allestiti all’interno della taverna vendono,a prezzo modesto, prelibate cibarie. Dan-no man forte al settore gastronomico al-cuni ristoranti della città che propongonocene con un menu tematico di ispirazio-ne medievale. Sono stati inoltre predisposti ritocchi alcerimoniale: i tre giurati, in occasionedella consegna delle chiavi, entrerannodirettamente nella piazza del Comune in-sieme al corteo dell’Ente. Programmataanche la cancellazione dei cosiddetti“bandini” anticipatori, solitamente dei ve-

ri bandi di sfida. Ogni giurato assegneràil giudizio di competenza con un sempli-ce contrassegno apposto nella schedapersonale, in modo tale da snellire almassimo l’annuncio del verdetto, finaleche dovrebbe essere “mostrato” dal mae-stro di campo Alberto Bettoli entro l’unadi notte (salvo ricorsi presentati dalle Par-ti). Successivamente i giurati, trattenutinel palazzo comunale, stileranno i rispet-tivi commenti offrendo spiegazioni e mo-tivazioni relative al giudizio espresso. Unaugurio di buon lavoro al presidente-ma-gistrato Paolo Scilipoti, ai suoi stretti col-laboratori e a tutti i componenti dell’En-te; giustamente anche ai priori delle Par-ti - Valeria Pecetta (Sopra) e Massimilia-no Della Vedova (Sotto) - e a tutti i par-taioli coinvolti.

Francesco Frascarelli

NOCERA. Iscrizione in memoria di Alessandro Vinciarelli, caduto in guerra

ell’ambito delle celebrazioniper la ricorrenza dellaLiberazione è stato reso

omaggio alla memoria del soldato Alessandro Vinciarelli, i cui resticorporali sono dispersi nelle fossecomuni in Ucraina. Per ricordarequesto suo valoroso cittadino, NoceraUmbra ha scritto il suo nome sullalapide ufficiale del monumento aiCaduti. Alla manifestazione eranopresenti i familiari del soldato, tra cuila sorella Erminia Vinciarelli. L’anziana,

N ormai novantenne, ci ha raccontatotutta la storia del fratello. AlessandroVinciarelli nacque il 26 ottobre 1921 aNocera Umbra. Nel 1939, a soli 18anni, partecipò alla Seconda guerramondiale che vedeva già impegnatoanche suo fratello Giovanni. MentreGiovanni è tornato sano e salvo a casa,di Alessandro non si sono più avutenotizie e vane sono state le ricercheavviate dai genitori. Risultava tra idispersi. Nel 1996 il ministero dellaDifesa ha comunicato alla famiglia che,

a seguito di un accordo con Mosca, èstato possibile accedere agli archivi diguerra, e si è scoperto che Alessandrofu dapprima catturato dai tedeschidopo l’armistizio del 1943. Dopo esserefuggito, fu catturato l’anno successivodai russi in Serbia. Morì il 26 aprile1945 in un ospedale dell’Ucraina dovevenne sepolto in una fossa comuneinsieme ad altri connazionali. I restisono stati esumati e inumati nelcimitero internazionale di Donetsk(Ucraina) dove è stata realizzata unalapide in ricordo riportante inominativi di tutti i soldati che lìriposano.

M. B.

orna la festa popolare piùantica della nostra regione,il Maggio di san Pellegrino,

giunto ormai alla 1010a edizione,visto che i fatti che rievoca risal-gono al 30 aprile 1004. In quell’an-no, due pellegrini che percorreva-no la via Flaminia e che avevanochiesto inutilmente ospitalità al-l’interno del Castrum Contranen-se, vennero travolti e uccisi daun’improvvisa piena del fiume.Fatti prodigiosi spinsero gli abi-tanti del villaggio a recuperare i lo-ro corpi e a seppellirli con grandionori all’interno della nuova chie-sa che venne costruita all’internodel paese, da allora chiamato “SanPellegrino”. Dal 1004, ogni anno,a ricordo del bastone di pioppo diuno dei due pellegrini - miracolo-samente rinvenuto germogliato -,gli uomini del paese, in gran se-greto, scelgono un enorme pioppoe, nella serata del 30 aprile, lo ab-battono, lo trascinano in paese suun rudimentale carretto e lo issa-no a poca distanza dal campanile.

T Già dal 25 aprile il paese era en-trato nell’atmosfera della festa conla messa delle 11.30, durante laquale si è svolto il rito della bene-dizione dei pioppi e, di sera, la con-sueta gara di briscola. Sabato 26,invece, appuntamento con “PioppoFest”, cena bavarese con musicadal vivo. Domenica 27 aprile, lamessa mattutina e, la sera, il terzoappuntamento con lo spettacolo San Pellegrino’s Got Talent, condegustazione dell’acciaccarella,focaccia al rosamarino. Martedì29, quindi, la sacra rappresenta-zione, spettacolo itinerante sullavia del santo Pellegrino. Infine, il 30, dopo la messa delle17.30, i maggiaioli sono partiti allaricerca del pioppo, ripresentando-si in piazza, con l’ambito trofeo, ol-tre la mezzanotte a issare il Mag-gio con un procedimento lungo espettacolare, tra l’entusiasmo del-la folla. Maggio che rimarrà issatoin piazza per oltre un mese e mez-zo.

Pierluigi Gioia

GUALDO TADINO. La festa a San Pellegrino

Il 1010°Maggio❖ RIO FERGIAIl Comitato chiede lachiusura delle perforazioni

l Comitato per la difesa del Rio Fergia e l’“Universitàdegli uomini” di Boschetto - Gaifana - Colsantangelo,

continuano a confidare in unasoluzione definitiva, dopo il ricorso alTar, per il ripristino ambientale con lacementazione delle perforazioni diricerca realizzati da Rocchetta spa: èquanto dichiarato in un comunicatostampa diramato nei giorni scorsi. “Unapopolazione intera - scrivono - chiede

che sia fatta finalmente giustizia effettuando la chiusuradelle perforazioni di ricerca, come enunciato nelle periziegiurate di eminenti esperti dell’Università ‘La Sapienza’ diRoma e come stabilito dalle numerose sentenza del Tar,del Consiglio di Stato e del Commisariato usi civici diRoma, che hanno già ripetutamente sancito le ragioni delComitato. Il bacino imbrifero interferisce infatti con lasorgente del fiume Rio Fergia, che alimenta tre acquedottipubblici, e solamente un intervento realizzato nellemodalità dettate dalle massime autorità scientifiche difama nazionale e internazionale potrà garantire ilripristino dello stato dei luoghi. Una popolazione che daanni si autofinanzia, compie sacrifici con fatica fisica emorale - sostituendosi e lottando addirittura contro lestesse istituzioni, responsabili della grottesca vicenda, cheavrebbero invece dovuto adempiere ai loro doveri -attende giustizia con grande determinazione, e non sifermerà finché la chiusura avrà luogo”.

M. G.

I

Dame in costume durante una passate edizione del Calendimaggio

Rio Fergia

Il monumento ai caduti

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

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Un momento dell’intervanto dell’on.Paola Binetti

I momenti più belli della Settimana santa

VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ DIOCESIFesta per i due Papi santi“La nostra comunità esulta per lacanonizzazione del beato Giovanni XXIII e delbeato Giovanni Paolo II, che hanno avutoambedue un rapporto speciale con Assisi”.Con queste parole il vescovo mons. DomenicoSorrentino ha espresso grande partecipazionealla cerimonia del 27 aprile in San Pietro.“Giovanni XXIII affidò all’intercessione di sanFrancesco il buon esito del Concilio Vaticano,mentre Giovanni Paolo II con le sue numerosevisite fece di Assisi un luogo privilegiato. Lanostra comunità diocesana era presente aRoma con una delegazione di religiosi e laicidi cui facevano parte, tra gli altri, i polacchidon Riccardo Szwast della parrocchia di Rigalidi Gualdo Tadino e il diacono Buchta JaroswaPiotr di Sigillo. A questa cerimonia farannoseguito diversi momenti commemorativi indiocesi. Tra l’altro - ricorda ancora mons.Sorrentino - nella nostra diocesi abbiamo dueluoghi straordinari che ricordano questi duePapi: da un lato la fondazione Casa PapaGiovanni, centro di accoglienza e di studio cheha realizzato il Museo della Memoria, edall’altra una mostra permanente con diversiritratti di Giovanni Paolo II del maestroGiuseppe Afrune all’interno della cattedrale diSan Rufino”.

❖ BASTIA/1Mese marianoÈ iniziato il mese di maggio, che la tradizionedella Chiesa dedica alla Vergine Maria. Igruppi delle varie zone di Bastia si riunisconoogni sera e invitano tutti a partecipare aquesti intensi momenti di preghiera. Nel corsodel mese mariano avrà anche luogo la visitadei sacerdoti delle rispettive parrocchie: SanMichele Arcangelo e San Marco Evangelista.

❖ BASTIA/2Elezioni politicheSi è entrati nel vivo della campagna cheporterà alle elezioni amministrative del 25maggio. A Bastia, come è ormai risaputo, sidaranno battaglia tre candidati sindaci:Stefano Ansideri (centrodestra), SimonaCarosati (centrosinistra) e Marcello Rosignoli(Movimento 5 stelle). Sono stati resi notiproprio in questi giorni i 144 nomi inseritinelle nove liste (quattro a sostegno diAnsideri, quattro a sostegno della Carosati euna per il Movimento 5 stelle). Sarà unacompetizione dagli esiti davveroimprevedibili, con i tre schieramenti pronti adarsi battaglia al fine di conquistare - oriconquistare - la guida del Comune per iprossimi cinque anni. I pentastellati hannoescluso ogni ipotesi di accordo politico in casodi ballottaggio.

❖ LUTTO Custode della PorziuncolaAlle ore 19.15 del 23 aprile, presso ilpoliclinico di Perugia “S. Maria dellaMisericordia”, ha incontrato “sorella morte”frate Fabrizio Migliasso, custode delProtoconvento della Porziuncola, che halasciato un gran vuoto tra i suoi confratelli edin tutta la comunità di S. Maria degli Angeli.Padre Fabrizio, nato a Torino il 5 agosto 1962,vestì l’abito della prova il 10 settembre 1988ed emise la prima professione temporanea deivoti di castità, obbedienza e povertà il 3settembre dell’anno successivo. Fu ordinatosacerdote il 20 maggio 1995. Il 25 aprile lasalma è stata trasferita al convento di S. Mariadegli Angeli (sala Fantosati – Curiaprovinciale). Alle ore 21 si è svolta una vegliadi preghiera animata dalle giovani famiglie dalui seguite, dinanzi alla Porziuncola all’internodella basilica. Alle ore 15 del 26 aprile sonostate celebrate le esequie nel santuario dellaPorziuncola. La salma è stata tumulata nelcimitero locale. Il vescovo mons. DomenicoSorrentino e tutti i presbiteri della diocesihanno espresso grande dolore per lascomparsa di padre Migliasso. “Perdiamo - hasottolineato mons. Sorrentino - un uomo e unreligioso di grandi qualità intellettuali espirituali, che ha lavorato in straordinariasintonia con la diocesi per il settore a luiaffidato al fine di promuovere la comunione eil coordinamento pastorale”.

BASTIA. Festa patronale alla parrocchia di San Marcoa parrocchia bastiola di San Marco in questi giorni èstata in festa per il suo patrono. “Per questo -sottolinea il parroco, don Francesco Santini - si è

pensato, con il Consiglio pastorale, di ripetere come loscorso anno un triduo di preghiera in preparazione allafesta, con il rosario e la celebrazione eucaristica. Momentiche ci hanno aiutato a meditare il grande evento dellaRisurrezione come crescita e maturazione della fede.Quindi la processione, che esprime il cammino, ilpellegrinaggio di un popolo, per le vie del quartiere diVillaggio XXV aprile, per annunciare la gioia e la propriaadesione a Cristo risorto, che hanno visto la

L

partecipazione delle cinque confraternite, come segno dicomunione tra le due parrocchie di Bastia”. La solennecelebrazione, tenutasi presso la sede del rione Sant’Angelo- al quale il parroco rivolge un sentito ringraziamento perla concessione del luogo - ha visto la presenza del vicariogenerale, mons. Maurizio Saba, e di un gran numero difedeli. Momento significativo della celebrazione è stata ladistribuzione di mattoncini iscritti, donati ai presenticome auspicio di collaborazione e sostegno di tutte lefamiglie alla costruzione della chiesa parrocchiale cherichiede un importante impegno economico. Questosegno vuole anche ricordare la prima pietra, benedetta daPapa Francesco, della futura chiesa. Al termine dellamessa si è tenuto un pranzo fraterno con i sacerdoti, imembri e i rappresentanti della comunità ecclesiale.

O. S.

Per un cattolicesimo attivosulle nuove frontiere di oggi

DIOCESI. Proseguono gliincontri allascuola diformazionesocio-politica“Toniolo”.Dibattito suitemi di bioeticacon l’on. PaolaBinetti

l 22 aprile si è tenuto il terzo incon-tro della scuola diocesana di forma-zione socio-politica “Giuseppe To-

niolo”. Relatrice dell’incontro, che si èsvolto come sempre all’istituto Seraficodi Assisi, era l’on. Paola Binetti, do-cente di Bioetica e storia della medici-na, che si è soffermata sul tema “La ri-flessione bioetica, nuova frontiera del-la politica: questioni aperte”. La Binetti è entrata nel vivo della que-stione cercando di sviscerare tutti gliaspetti relativi alla bioetica nell’attualeorizzonte politico. Dopo i primi due in-contri tenuti rispettivamente dal ve-scovo di Assisi mons. Domenico Sor-rentino e da suor Alessandra Smerilli,si è entrati dunque nel vivo dell’appro-fondimento formativo della scuola or-ganizzata dalla commissione diocesanaper i Problemi sociali e il lavoro, giu-stizia e pace, e salvaguardia del creato. “La nostra scuola di politica, intitolataal beato Giuseppe Toniolo - ha com-mentato il vescovo mons. Domenico

I Sorrentino - poggia sulla convinzioneche una politica che non sia all’altezzadella sua vocazione costringe la socie-tà, e soprattutto le generazioni future,a pagare un prezzo troppo alto. Ma nonpossiamo nasconderci dietro un la-mento sterile. Ai cristiani, come a tuttigli uomini di buona volontà, competereagire con uno scatto etico, preparan-do le condizioni di una politica rinno-vata attraverso la formazione dellecoscienze”.E se Papa Francesco, nella Evangeliigaudium, ha rilanciato il ruolo dellapolitica come “una vocazione altissima,una delle forme più preziose della ca-rità, perché cerca il bene comune”, ladiocesi di Assisi - Nocera Umbra -Gualdo Tadino, in collaborazione conil progetto Policoro, l’Istituto Serafico ela Commissione per il lavoro, la pace,la custodia del creato, è ripartita con laseconda edizione della scuola con unciclo di sei incontri che entrano nel me-rito e nel concreto della dottrina socia-

le della Chiesa. Ci si rivolge a quantivogliono impegnarsi a contribuire al“risveglio delle coscienze” e a testimo-niare anche nella vita pubblica i valoricristiani. Contro il relativismo imperante cheimpedisce di dire la verità o di affer-marla, di parlare di principi etici validie comuni a tutti gli uomini, di difende-re i fondamentali diritti umani non ne-goziabili, occorre un sussulto di consa-pevolezza e di partecipazione. I cristia-ni, come tutti gli uomini di buona vo-lontà, devono reagire: non possono mo-strare indifferenza per il bene comune. Dopo un primo anno di Scuola dedica-to ai principi fondamentali della dottri-na sociale della Chiesa, questa edizio-ne propone un percorso di approfondi-mento su varie tematiche con lo scopodi offrire degli strumenti di discerni-mento sul senso autentico della perso-na, della vita, della famiglia, della so-cietà, dell’ambiente e dell’economia.

Marta Ginettelli

Don Francesco Santini

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

a diocesi ha vissuto una Settima-na santa di grande partecipazio-ne ai vari momenti della vita di

fede: la passione, morte e resurrezionedi Gesù Cristo, preannunciata nella do-menica delle Palme con la processionenel centro storico di Assisi. Mercoledì16 aprile si è svolta la celebrazione del-l’amore sacerdotale: messa crismalenella cattedrale di San Rufino presiedu-ta dal vescovo mons. Domenico Sor-rentino. Giovedì 17 aprile è iniziato il Triduopasquale. L’amore eucaristico: messa“Nella cena del Signore”, memorialedell’istituzione dell’eucarestia, presie-duta dal Vescovo sempre a San Rufino. Il 18 aprile, Venerdì santo, l’amore cro-cifisso: Gesù deposto dalla croce, canta-to nell’ufficio delle letture e portato inprocessione nei luoghi della quotidia-

L

nità per le vie di Assisi dalla cattedralealla basilica di San Francesco, dove lasera è arrivata la processione con laMadonna e il suo popolo, che sono an-dati a riprendere il Figlio morto. Il 19 aprile, Sabato santo, il trionfo del-l’amore gratuito: alle 22.30 nella catte-drale di San Rufino la Veglia pasqualepresieduta dal Vescovo, il quale ha ri-cordato di essere al culmine degli even-ti vissuti durante la Settimana santa conil battesimo dei catecumeni. Domenica 20 aprile, solenne celebra-

zione pasquale nella concattedrale diNocera Umbra presieduta da mons.Sorrentino con don Ferdinando Ceto-relli. La celebrazione è stata caratteriz-zata dall’animazione di lode dei bambi-ni della prima comunione che, primadella benedizione, si sono esibiti in unospettacolo coinvolgente. Lunedì 21 aprile a Gualdo Tadino cele-brazione dell’Angelo con il conferimen-to del sacramento della cresima da par-te del Vescovo a 22 ragazzi della par-rocchia di San Benedetto. Alcuni deicresimandi, essendo scout, hanno scel-to di ricevere la confermazione con ladivisa da “lupetti”. È stato un momentodi grande intensità preparato dal par-roco don Giambattista Brunetti che haconcelebrato insieme a don Aldo Mata-loni e don Emanuele Saga.

M. G.

Celebrazione in Cattedrale a Gualdo

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

❖ UMBERTIDEA piedi a CanoscioÈ diventata ormai una tradizione, cheil 1° maggio la Pastorale sanitariadella diocesi e il gruppo Unitalsiorganizzino il pellegrinaggio dellafede Umbertide-Canoscio a piedi,giunto alla terza edizione. Comedicono le Scritture, il gruppo è stato“perseverante, concorde e unito nellapreghiera a Maria, la madre di Gesù”(Atti 1,14) e lo ha fatto nel suo tempiopiù appropriato: la basilica di MariaSantissima del Transito di Canoscio. (F.C.)

❖ CERIIl “ritorno” in cittàDomenica 4 maggio, la prima delmese, secondo tradizione, i Cerifaranno il loro ritorno in cittàlasciando temporaneamente labasilica di Sant’Ubaldo sul monteIngino per essere ospitati nella saladell’Arengo del palazzo dei Consoli.Questo il programma: ore 8 messa; altermine i tre Ceri collocati inorizzontale, cavalcati dai bambini conil costume da ceraiolo, preceduti datamburini, bande musicali e autorità,civili e ceraiole, e salutati dal“Campanone”, faranno il loro ingressotrionfale in città. La “discesa” saràtrasmessa in diretta da Trg.

❖ GUBBIO/1Statua di sant’UbaldoUna nuova statuina del protettoresant’Ubaldo, è stata collocata alconfine con il Comune di Gubbio equello di Pietralunga, all’altezza delbivio di San Benedetti Vecchio. È statala “manicchia” di Mocaiana aprendere l’iniziativa, grazie allapopolazione di San BenedettoVecchio, coordinata da MarioProcacci, che ha sistemato nel luogoun obelisco, adattandolo peraccogliere la statuina. Hanno presoparte ai lavori anche alcuni artigiani.La posa della statua, a opera di BertoPaciotti, è avvenuta alla presenza deicapodieci (Luigi Pierucci disant’Ubaldo, Massimiliano Tosti di sanGiorgio, Fabio Latini di sant’Antonio),dei capitani (Mauro Tognoloni e LucaGrilli), dei presidenti delle famiglieceraiole (Ubaldo Minelli deiSantubaldari, Vittorio Fiorucci deiSangiorgiari, Alfredo Minelli deiSantantoniari) e vecchi ceraioli, tra cuiBruno “Baratieri” Capannelli. (B. P.)

❖ CANTIANO“Nuovo” santuarioCon decreto del vescovo mons. MarioCeccobelli, la chiesa di San Giuseppein Pontericcioli, collocata nella nostradiocesi, nel territorio della parrocchiadi San Nicolò di Cantiano, è stataeretta in santuario diocesanodedicato alla Divina Misericordia.Decisione motivata dal desiderio di“dare un assetto canonico alla chiesache ne evidenzi le possibilitàpastorali, sì da poter essere di luogodi pellegrinaggio e punto diriferimento spirituale”.

❖ GUBBIO/2Reliquia di san GiorgioÈ entrata a far parte del patrimoniocittadino eugubino una reliquia di sanGiorgio, uno dei santi che, con Ubaldoe Antonio, si onorano con la festa deiCeri. Si tratta di un frammento osseocustodito in una piccola coppa invetro con la scritta S. Georgi Milit.Mart. (“di san Giorgio soldatomartire”) con tre sigilli episcopali, tracui quello di mons. Mario Ceccobelli.La reliquia è stata collocata al centrodell’altare dedicato al Santo nellachiesa di Santa Maria al Corso.

UMBERTIDE. I vincitori del premio nazionale “XXV Aprile”

Poesia al servizio dei valori civili

BREVI

Un momento della cerimonia di premiazione

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

Chi sostiene chialle elezioni comunali

GUBBIO. I cinquecandidati asindaco e lerispettive liste dipartito o civiche

inque candidati a sinda-co, tredici liste: queste leforze in campo per le

amministrative di maggio, conl’auspicio che la campagnaelettorale possa svolgersi suicontenuti, senza demonizzarel’avversario, privilegiando i to-ni bassi a quelli urlati e soprat-tutto all’insegna del rispetto edell’educazione, consapevoliche tutti - in quanto cittadini -hanno diritto di dire la loro.Questo il dettaglio, in ordinealfabetico.

Francesco GagliardiSostenuto da Gubbio Bene co-mune: Battistini Giuseppe, BeiGiorgio, Columbaria Manola,Di Matteo Fabio, Farneti Tizia-na, Fiorucci Fabio, Gigliotti Va-lentina, Grieco Stefania, Mar-celli Marcella, Martinelli Ric-cardo, Mencarelli Stefano, Mi-schianti Arduino, MoriconiElio, Nuti Giuseppe, PierottiLinda, Ramacci Adriano, RossiRoberto, Saldi Anna, SatiriAlessio, Zagnoli Roberto Forza Italia: Baldinelli Angelo(capolista), Salciarini Monica.Antonioli Fabio, Agostinelli Mi-chela, Anemone Giancarlo, An-geli Francesco, Bani Anna, Cal-vani Emanuela, Capannelli Be-nedetta, Ciani Roberta, CilianiElena, Cutillo Alessandro, Do-minici Miria, Gobbini Letizia,Lorenzi Gianluca, LupattelliFrancesca, Paradiso Marcello,Rocchi Simonetta, Santini Ric-cardo, Serranti Sandrina, Tam-buri Francesca, Tomassoni Fa-bio, Valenti Fabio, Vitolo Anna. Svolta Comune: Riccardini An-gelo, Cavallari Simonetta, Mar-tinozzi Adele, Rinaldini Sara,Baciotti Sabina, Baldelli Danie-la, Bocci Diego, Bocci Giorgio,Columbaria Vito, Forciniti Giu-lia, Gambini Angelo, GiubertiAntonio, Lorenzi Alessandro,Masci Eleonora, MelchioriRanghiasci Luisa Francesca,Prugni Giampiero, RamacciLuca, Savini Michele, StocchiSilvano.

Pavilio LupiniRifondazione comunista: Bal-delli Luca, Casagrande Luca,Procacci Fausto, Severini Glo-ria, Cecchetti Giacomo, Marchi

C

Nello, Barbacci Katia, TursiEcheverria Marcos Raul, Seba-stiani Fabio,Farneti Riccardo,Cecchetti Giulia, TraversiniMaria Stella, Mariani Giampie-ro, Urbani Matteo, Borrelli Vin-cenza, Casciarri Andrea, Fu-gnanesi Maria PalmaGubbio libera: Aviano Rossi,Luca Alunno, Salvatore Ange-loni, Claudio Bellucci, RemoBellucci, Giordano Borio, Mat-teo Cappannelli, Cathy Fioruc-ci, Valentina Fiorucci, LeontinHaidu Vasile, Roberta Lattua-da, Erica Massucci, MassimoMatteucci, Massimo Morelli,Sara Palazzari, Maria Clara Pa-scolini, Stefano Pascolini, Pa-trizia Rosini, Fabio Rossi, Sa-mantha Scarinci, William Sce-si, Alessandra Scotti, Tinti Gae-tano

Ennio PalazzariPartito democratico: BaciottiFrancesca, Barilari Luca, Boc-ci Antonella, Cardile Marco,Cardoni Sara, Ceccarelli Simo-ne, Cerbella Fabrizio, CerbellaGabriele, Cuccarini Luca,Francioni Mario, Francioni Ro-berto, Grilli Massimiliano, La-tini Nancy, Lorenzi Maria Pia,Marionni Lorena, Mariotti Ca-tia, Menichetti Michela, Panfi-li Federico, Passeri Andrea,Pierotti Diego, Rossi Riccardo,Ruspi Claudio, Venerucci Vir-na, Vinti Luca Impegno per Gubbio: Agosti-nelli Mauro, Bazzucchi Gian-piero, Caldarelli Ezio, Castel-lani Francesca, Cerbella Patri-zio, Codovini Paolo, Di Pietran-tonio Delia, Farneti Marta, Fio-rucci Cristiana, Gaggiotti Fa-bio, Mencarelli Daniela,Monacelli Guido, Monacelli

Marco, Monacelli Rossano, Pa-gnozzi Rita, Panfili Giuliano,Panfili Luca, Pannacci Giusep-pe, Pasquini Alberto, PellegriniGiancarlo, Piergentili Enrico,Uccellani Giovanna, ZaccagniFrancesco, Zeppa TizianaPopolari per Gubbio: BaldelliValentina, Bagnarelli Maurizio,Baiocco Andrea, Bettelli Elisa,Caparrucci Marta, Cappannel-li Michele, Di Bacco Pasquale,Latini Giada, Lepri Mariuccia,Mariotti Milena, Monacelli Se-lena, Nardelli Giuseppe Mari-no, Pierotti Omero, Ridolfi Da-niele, Tomassoli Marco, Va-gnarelli Jessica

Rodolfo RughiMovimento 5 stelle: FedericoAllegrucci, Federico Allegruccidetto Jumbo, Luca Binacci,Corrado Chierico, ElisabettaD’Innocenti,Marcello Fiorucci,Angelo Ghirelli, Romano Gra-ziani, Marco Mariani, DaniloMariucci, Sara Mariucci, PaolaMartinelli,Emanuela Martinet-ti, Mara Manichetti, MorenoMorelli Paolo Pierini, PaolaPierucci, Matteo Retini, MauroSalciarini, Paola Salciarini,Mauro Tagliaferri, FrancescoTosti, Euro Urbani, AngelaVinciarelli

Filippo StiratiLiberi e democratici: AntonioliFerranti Giorgio, Bellucci Leti-zia, Biancarelli Giuseppe, Bira-schi Paola, Bottaluscio Grazia-no, Cacciamani Aldo, Caccia-mani Luca, Cambiotti Anna-bella, Cecchetti Rita, GrelliLuigi, Lepri Gabriele, Marinel-li Fabrizio, Menichetti Claudia,Menichetti Giovanni dettoGianni, Piergentili Valerio,

Pompei Mirko, Procacci Fran-cesco, Rogari Maria Rita, Sac-cucci Piermatteo, SalciariniAlessandra, Stocchi Paola, Tas-so Alessia, Tomassoli Minuc-cia, Zebi Moreno“Scelgo Gubbio”: Angeloni Do-natella, Baldinucci Marinella,Bartoletti Saldi Anna Maria,Bazzurri Alessio, CapannelliSpartaco, Faramelli Giacomo,Ferretti Alessandra, FiorucciUbaldo, Fofi Claudia, GaggioliLaura, Grassellini Giampaolo,Mancini Giordano, MartinelliMattia, Morelli Massimiliano,Pierotti Martina, Pierucci Mat-teo, Radicchi Elisa, Raffi Lucio,Rughi Lorenzo, Sollevanti Lo-rella, Tenerini Maria Pia, VintiMatteo, Clementi Sabina, Rue-ca StefanoPartito socialista italiano: Pie-rotti Francesco, PassamontiValeria, Carbone Ciro, Bei An-geloni Stefano, Berettoni Lu-cia, Biccheri Jessica, ButeraPaola, Casaglia Marco, Cecca-relli Massimo, Ceccarini Ric-cardo, Cipiciani Giampaolo,Lepri Gabriele, MatteucciFrancesco, Monacelli Fabrizio,Moriconi Gianluca, Nuti Valter,Pierini Gloria Margaret, Radic-chia Nidia, Saldi Giovanni,Sdoga Maria Vittoria, Traversi-ni StefaniaSinistra, ecologia e libertà: Ana-stasi Lorena, Barbacci Danie-le, Bettelli Antonella, BilettiMarina, Calzuola Maurizio,Ceccarelli Stefano, Daloiso Mi-chele, Ferranti Monia, Filip-petti Ida, Fiorucci Ilenia, Mari-nucci Gianluca, Monacelli Giu-liano, Monacelli Massimo,Murgia Luigi, Piergentili Mi-chele, Signoretti Luca, Sobo-wale Stephanie.

I candidati sindaci del comune di Gubbio.Da sinistra Rughi,Lupini,Stirati,Palazzari,Gagliardi

l Centro socio-culturale San Francesco ètornato a ospitare la tradizionalepremiazione del concorso nazionale di

poesia “Umbertide XXV Aprile”, giunto alla32a edizione e promosso dall’associazione“Amici del Centro socio-culturale SanFrancesco” in collaborazione con ilComune di Umbertide. Sono stati oltre uncentinaio i partecipanti, provenienti da ogniparte d’Italia. Alla cerimonia sonointervenuti il Sindaco, il presidente delCentro socio-culturale Sergio Bargelli,quello onorario del Centro, UmbertoZoppo, Stefano Ragni presidente dellacommissione giudicatrice, e AlbertoStramaccioni dell’Università per Stranieri diPerugia.

Questi i nomi dei vincitori: primoUmberto Vicaretti (Roma) con “Nel rogo adardere”, secondo a Rita Muscardin (Savona)

I con “Agli angeli del mare” dedicata allevittime della tragedia di Lampedusa, terzoGiovanni Caso (Siano - Sa) con “Siamo diluce e vento”. Premio speciale a ElioMariucci (Città di Castello) per “C’è, nellaforesta amara”. Segnalazioni di merito conpubblicazione per Rosario Aveni (Messina)con “I vecchi”, Carla Baroni (Ferrara) con“Ogni tanto ritorni”, Salvatore Cangiani(Sorrento) con “La culla in fondo al mare”,Aurora Cantini (Nembro - Bg) con “Latransumanza”, Loriana Capecchi (Quarrata- Pt) con “Radici d’amore”, AntonioCapriotti (San Benedetto del Tronto - Ap)con “Migrazioni”, Franco Casadei (Cesena -Fc) con “Il silenzio di una folla di morti”,Carmelo Consoli (Firenze) con “Migrarenel silenzio dei campi”, Alessandro Corsi(Livorno) con “11 settembre”, Mirella DeCortes (Cagliari) con “Alluvione”, RobertoDrioli (Gorizia) con “Mosaico”, Bruno

Fiorentini (Bracciano - Rm) con “Quel 25aprile…”, Emanuele Insinna (Palermo) con“Amen - inch’allah”, Riccardo Mainardi(Rapallo - Ge) con “Le parole non dette”,Giuseppe Mandia (Corciano) con “La forzae l’armonia del contado”, Silvana Miori(Vicenza) con “Nel giardino dei ricordi”,Antonella Montanucci (Umbertide) con“Coriandoli bianchi”, Domenico Novaresio(Carmagnola - To) con “Forse mi perderò”,Giuseppina Palombi (Umbertide) con “Alceppo del camino”, Roberto Ragazzi(Trecenta - Ro) con “Il banco vuoto”, AnnaSantarelli (Rieti) con “La trama d’unsogno”, Adolfo Silveto (Boscotrecase - Na)con “Questo brusio di notte”, GiacomoSoldà (Venezia Mestre) con “Ancora unaprimavera”, Rosanna Spina (Venturina - Li)con “Dormire il sonno delle cose”, RodolfoVettorello (Milano) con “Damasco brucia”.

Fabrizio Ciocchetti

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VENERDÌ 2 MAGGIO 2014

BREVI

❖ DIOCESI SPOLETOFesta della famigliaDomenica 11 maggio la Chiesa di Spoletocelebrerà la seconda Festa della famiglia sultema: “Famiglia: accoglienza, festa emissione”. L’appuntamento è in piazzaGaribaldi alle ore 10. Seguiranno giochi perbambini fino alle 12.30. Dalle 11 alle 12.30:Famiglia: accoglienza, festa e missione.Interverranno, mons. Lorenzo Chiarinelli,vescovo emerito di Viterbo (sala Antonelli),don Renzo Bonetti, presidente dellaFondazione Famiglia dono grande - Verona(sala della Resurrezione), don AntonioSciortino, direttore di Famiglia Cristiana(chiesa di San Gregorio), mons. RenatoBoccardo, arcivescovo di Spoleto - Norcia(chiesa di San Domenico), 13 - 14 largo SantaLucia Filippini: pranzo (offerta libera), 14.30-16 Teatro per bambini e laboratori: “Ancoraun Cappuccetto rosso!” a cura del teatro delCanguro (chiostro di San Nicolò). Per igiovani incontro su “La vita? Giocatela bene!”a cura di suor Roberta Vinerba, teologa eeducatrice. Per i genitori incontro su“Famiglia e nuove tecnologie” a cura dipadre Enzo Fortunato, ofm conv. - direttoresala stampa del Sacro Convento di Assisi. “Lacomunicazione nella coppia: permesso,scusa, grazie” a cura di Elena e AldoRabellino della Comunità Chemin Neuf.“+Accoglienza nella famiglia: un dono” acura dei servizi Interzona 6/8/9. Alle ore16.30 in cammino verso la cattedrale, ore17.30 celebrazione eucaristica.

❖ SPOLETORiapre al culto San FilippoLunedì 26 maggio alle ore 18, con unasolenne concelebrazione eucaristicapresieduta dall’Arcivescovo, verrà riaperta alculto la chiesa di S. Filippo Neri a Spoleto. Ela data scelta non è casuale: il 26 maggio èproprio il giorno in cui la Chiesa universalefa memoria di S. Filippo Neri. Sarà un giornoimportante per la comunità cristiana diSpoleto: dopo 17 anni (la chiesa, infatti, fuchiusa nel 1997 in quanto danneggiata dalterremoto che quell’anno colpì l’Umbria e leMarche, ndr) una delle più belle chiese dellacittà tornerà nuovamente ad accogliere ifedeli.

❖ TREVIPer coppie di nuova unioneLa Pastorale familiare organizza per il finesettimana 3-4 maggio un incontro nei localiadiacenti il monastero di S. Chiara a Trevi(dalle 16 di sabato 3 maggio alle 16 di sabato4 maggio) per quelle coppie impegnate innuova unione dopo un divorzio o unaseparazione, nella certezza che nessunasituazione umana è fuori dalla grazia di Dioe che ogni persona è chiamata a vivere lasua situazione non come un vicolo cieco, macome un cammino di conversione e dicondivisione, in unione con la Chiesa. Infoper iscrizioni: 0742-780007 oppure 333-9142639 (don Sem Fioretti)

Lutto nella diocesi diSpoleto per la morte didon Giulio Martelli, deiMissionari delPreziosissimo Sangue.Per quarant’annirettore all’abbazia diSan Felice a Gianodell’Umbria.

Sacerdote umile e maestro di vita

lle 20 di mercoledì 23 apri-le, presso l’hospice “LaTorre sul Colle” di Spoleto,

è tornato alla Casa del Padre, al-l’età di 82 anni, dopo breve e ful-minea malattia, don Giulio Mar-telli dei Missionari del Preziosis-simo Sangue. Nato a Sonnino il 6dicembre 1931, era stato ordinato sa-cerdote il 5 agosto 1956. Appena ordi-nato presbitero ha svolto il suo mini-stero a Cento (Fe), poi è stato rettoredel Seminario maggiore dei Missionaridel Preziosissimo Sangue a Roma e, in-fine, per quasi quaranta anni all’abba-zia di S. Felice a Giano dell’Umbria.Grazie al suo impegno, il luogo dovesan Gaspare del Bufalo nel 1815 fondòla Società clericale di vita apostolica al-la quale apparteneva ha ripreso la suaattività di casa per esercizi spirituali. Ilfunerale è stato celebrato proprio nel-l’abbazia di S. Felice venerdì 25 aprile,il corpo ora riposa nella tomba di fami-glia a Sonnino (Lt).L’arcivescovo mons. Renato Boccardo –che aveva fatto visita a don Giulio all’-hospice di Spoleto il Sabato santo e la

A

Domenica di Pasqua - ha appresso del-la morte del sacerdote al ritorno dalpellegrinaggio con i sacerdoti della dio-cesi al santuario del Miracolo eucari-stico di Lanciano (Ch) e a quello delVolto santo di Manoppello (Pe): “Espri-mo a nome mio personale e dell’interaArchidiocesi sentimento di vivo cordo-glio ai Missionari del PreziosissimoSangue di cui don Giulio era membro.Ricordo con animo grato il suo prezio-so, qualificato, solerte e lungo ministe-ro nella nostra Chiesa diocesana: piùvolte Vicario foraneo, vicario episcopa-le per la Pastorale e la cultura, segreta-rio generale del Sinodo diocesano(1999-2002), preside della Scuola dio-cesana di Teologia “don Andrea Boni-fazi”, parroco moderatore a Bastardo diGiano dell’Umbria. Egli lascia la testi-

monianza di una vita spesanell’adesione coerente e ge-nerosa alla propria vocazio-ne, quale sacerdote sollecitoper le necessità dei fedeli,specialmente per la forma-zione di tanti giovani – moltidei quali presbiteri - all’Isti-tuto Teologico di Assisi, doveè stato insigne docente diTeologia fondamentale. Il Si-gnore Buon Pastore gli dia ilpremio riservato ai suoi ser-vi fedeli”. Questa dimensione della suapersona di docente merita diessere ricordata. Nel suo in-segnamento, secondo l’opi-nione di qualche suo collega,si deve cogliere l’atteggia-mento discreto, attento all’u-ditorio, sereno, ma anche si-curo e tenace. Egli inoltre erasempre aperto alla ricerca.

Questo collega ricorda di aver avuto dapadre Giulio la richiesta di un libro sul-la teologia protestante che non riuscivaa trovare. Era già un docente afferma-to e questo è il segno che egli conti-nuava a studiare e a prepararsi per lelezioni con senso di responsabilità eumiltà. L’altro aspetto che emegeva inlui è l’attitudine a fare della riflessioneteologica l’occasione per una medita-zione spirituale direttamente volta allacontemplazione del mistero di Dio. Isuoi studenti pertanto e anche i suoicolleghi lo invitavano a tenere medita-zioni in ritiri ed esercizi. La bellissimaabbazia di S. Felice di Giano è stata perpadre Giulio un buon ritiro e un centrodi spiritualità meta anche di tanti gio-vani che in lui trovavano una guida spi-rituale e un amico.

Don Giulio Martelli

27LA VOCE Spoleto / Foligno @[email protected]

a riapertura della nuovabiblioteca multiculturale dellaCaritas diocesana è oramai

alle porte. La biblioteca – chiusa daalcuni mesi per rifarsi il trucco ecreare un ambiente più ospitale perl’utenza – è oramai pronta aripartire con un patrimonio librarioaccresciuto ed in crescita tra cuispicca la nuova sezione dedicata aNelson Mandela, l’illustre figura cheha ispirato i giovani ideatori dellogo della biblioteca (Matteo Silvi eAmbrogioni Armando). Sì, perché èproprio lo spirito di Madiba quelloche meglio di tutti riassume i valoriche la biblioteca si prefigge diveicolare con questo suo servizio. Aricordare la sua figura, il 3 maggioarriva l’ambasciatrice dellaRepubblica Sudafricana

L Nomatemba Tambo, figlia del notoleader del Movimento Anti-apartheid Oliver Tambo, eclettica diformazione, diplomata inRecitazione alla Royal Academy diLondra e plurilaureata in Storia,Inglese e Costituzione inglese. Adaprire le danze sarà invece ilFoligno Rugby, sempre sabato3 maggio, alle ore 15 con unmomento di rugby dedicato aibambini in tributo all’uso cheMandela fece di questo sport. Alleore 16, presso il chiostro di SanGiacomo seguirà la tavola rotonda“Ama il tuo nemico: la lezione diMandela” moderata dal prof.Roberto Segatori (Università diPerugia) con gli interventi deldirettore di Caritas italiana donFrancesco Soddu, del prof. Mario

Aurelio Di Greogorio (Università deL’aquila – University Cape Town),dell’ambasciatrice sudafricana e deldirettore della Caritas diocesana diFoligno Mauro Masciotti. Altermine della tavola rotonda èprevisto un momento di festa pertutti presso gli adiacenti locali delrione Pugilli con la presenza deitamburini rionali e con musica ecibo africani. Una menzionespeciale merita infine la nuova

sezione per bambini dellabiblioteca “Mandela” che moltodeve alle mirabili illustrazioni delladisegnatrice folignate FrancescaGreco. La sezione è interamenteallestita all’interno di un camperche stazionerà nella piazzaantistante la biblioteca il giornodell’inaugurazione. Nelle settimanea seguire il Bibliobus farà tappanelle scuole e nelle parrocchie delladiocesi. Per prenotarlo presso lapropria scuola sarà sufficientescrivere [email protected] giornata del 3 maggio saràinoltre presenziata anche dalVescovo della Diocesi di Foligno edalle autorità cittadine. A chiudereil cerchio, una mostrasull’Apartheid e sulla figura diMandela (a cura dell’AssociazioneBenny Nato) che verrà ospitata,anche per visite scolastiche, nellanuova aula-studio della Bibliotecadal 3 al 10 maggio.

Nelson Mandela

Foligno. L’inaugurazione della nuovabibioteca Caritas sulle orme di Mandela

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