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Pag. 1 / 36 Gestionale 1 ZUCCHETTI ver. 5.1.0 Operazioni preliminari Prima di installare la nuova versione è obbligatorio eseguire un salvataggio completo dei dati comuni e dei dati di tutte le aziende di lavoro. Oltre al backup periodico dei dati, che permette di garantire il ripristino di tutte le informazioni ad una certa data, eseguire un backup prima di un aggiornamento è sempre opportuno, perché permette di cautelarsi da eventi occasionali quali ad esempio cadute di tensione che possono pregiudicare l’integrità delle informazioni e la correttezza delle stesse. Si ricorda che è disponibile in Gestionale 1 un modulo per il salvataggio ed il ripristino dei dati con il quale è possibile eseguire in modo semplice e veloce il backup e ripristino di tutte le informazioni relative alla procedura. Il modulo Salvataggi archivia le informazioni in formato .ZIP con un notevole risparmio di spazio rispetto ai backup tradizionali. Per informazioni su tale modulo contattare il servizio commerciale o il proprio distributore di zona. SI CONSIGLIA DI DISATTIVARE TEMPORANEAMENTE EVENTUALI SOFTWARE ANTIVIRUS PRIMA DI PROCEDERE CON IL CARICAMENTO DELL'AGGIORNAMENTO. L'aggiornamento degli archivi non deve mai essere interrotto. Si invitano gli utenti ad eseguire l'aggiornamento quando si ha a disposizione sufficiente tempo per completare in tranquillità l'operazione. Principali novità introdotte Sommario: AREA CONTABILE 1. Spesometro – D.L. 16 del 2 marzo 2012 (c.d. decreto semplificazioni) 2. Ampliamento del campo “Descrizione” dei Codici I.V.A. 3. Gestione incasso/pagamento immediato per registrazioni con esigibilità I.V.A. per cassa 4. Causali Contabili: esigibilità I.V.A. per cassa/differita/mista con tipo movimentazione “Entrambi” 5. Gestione Movimenti: visualizzazione descrizione conto P.d.C. nella griglia contropartite contabili 6. Stampa Liquidazione I.V.A.: esposizione del tipo I.V.A. acquisto/vendita e indetraibilità I.V.A. 7. Partitario Clienti/Fornitori: nuovo formato di stampa “Stampa sintetica con totali su partita” 8. Utilità Estratti Conto: miglioria della procedura “Controlla Archivi” 9. Export dati verso OMNIA: separazione del numero civico dall’indirizzo CICLO ATTIVO / PASSIVO e MAGAZZINO 10. Spese di calce nella gestione degli ordini clienti e fornitori 11. Lista Documenti di vendita/acquisto personalizzabile con FINCATI 12. Lista Documenti di vendita/acquisto: nuovi formati e nuove opzioni di stampa 13. Integrazione Gestionale 1 con Posta Elettronica Certificata (PEC) 14. Criteri di Fatturazione Separata: possibilità di indicare più condizioni di pagamento 15. Ripristino Stato Documenti: nuovo filtro sul codice cliente 16. Ordini clienti e fornitori: migliorie su tipo ordini, numero ordine e numero riga 17. Evasione Ordini Clienti da documenti di vendita: avviso se l’indirizzo di spedizione è diverso 18. Evasione multipla Ordini Clienti: visualizzazione del campo Priorità in griglia 19. Gestione Ordini Clienti: verifica disponibilità articolo in assenza di causale di magazzino 20. Gestione Vendita al Banco: visualizzazione pulsante “Informazioni”

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GGeessttiioonnaallee 11 ZZUUCCCCHHEETTTTII vveerr.. 55..11..00

OOppeerraazziioonnii pprreelliimmiinnaarrii

Prima di installare la nuova versione è obbligatorio eseguire un salvataggio completo dei dati comuni e dei dati di tutte le aziende di lavoro. Oltre al backup periodico dei dati, che permette di garantire il ripristino di tutte le informazioni ad una certa data, eseguire un backup prima di un aggiornamento è sempre opportuno, perché permette di cautelarsi da eventi occasionali quali ad esempio cadute di tensione che possono pregiudicare l’integrità delle informazioni e la correttezza delle stesse.

Si ricorda che è disponibile in Gestionale 1 un modulo per il salvataggio ed il ripristino dei dati con il quale è possibile eseguire in modo semplice e veloce il backup e ripristino di tutte le informazioni relative alla procedura. Il modulo Salvataggi archivia le informazioni in formato .ZIP con un notevole risparmio di spazio rispetto ai backup tradizionali. Per informazioni su tale modulo contattare il servizio commerciale o il proprio distributore di zona. SI CONSIGLIA DI DISATTIVARE TEMPORANEAMENTE EVENTUALI SOFTWARE ANTIVIRUS PRIMA DI PROCEDERE CON IL CARICAMENTO DELL'AGGIORNAMENTO.

L'aggiornamento degli archivi non deve mai essere interrotto. Si invitano gli utenti ad eseguire l'aggiornamento quando si ha a disposizione sufficiente tempo per completare in tranquillità l'operazione.

PPrriinncciippaallii nnoovviittàà iinnttrrooddoottttee

SSoommmmaarriioo::

AREA CONTABILE

1. Spesometro – D.L. 16 del 2 marzo 2012 (c.d. decreto semplificazioni)

2. Ampliamento del campo “Descrizione” dei Codici I.V.A.

33.. Gestione incasso/pagamento immediato per registrazioni con esigibilità I.V.A. per cassa

4. Causali Contabili: esigibilità I.V.A. per cassa/differita/mista con tipo movimentazione “Entrambi” 5. Gestione Movimenti: visualizzazione descrizione conto P.d.C. nella griglia contropartite contabili

6. Stampa Liquidazione I.V.A.: esposizione del tipo I.V.A. acquisto/vendita e indetraibilità I.V.A.

7. Partitario Clienti/Fornitori: nuovo formato di stampa “Stampa sintetica con totali su partita” 8. Utilità Estratti Conto: miglioria della procedura “Controlla Archivi”

9. Export dati verso OMNIA: separazione del numero civico dall’indirizzo

CICLO ATTIVO / PASSIVO e MAGAZZINO

10. Spese di calce nella gestione degli ordini clienti e fornitori

11. Lista Documenti di vendita/acquisto personalizzabile con FINCATI

12. Lista Documenti di vendita/acquisto: nuovi formati e nuove opzioni di stampa

13. Integrazione Gestionale 1 con Posta Elettronica Certificata (PEC)

14. Criteri di Fatturazione Separata: possibilità di indicare più condizioni di pagamento

15. Ripristino Stato Documenti: nuovo filtro sul codice cliente

16. Ordini clienti e fornitori: migliorie su tipo ordini, numero ordine e numero riga

17. Evasione Ordini Clienti da documenti di vendita: avviso se l’indirizzo di spedizione è diverso

18. Evasione multipla Ordini Clienti: visualizzazione del campo Priorità in griglia

19. Gestione Ordini Clienti: verifica disponibilità articolo in assenza di causale di magazzino

20. Gestione Vendita al Banco: visualizzazione pulsante “Informazioni”

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ALTRE IMPLEMENTAZIONI

21. Anagrafica Clienti/Fornitori: nuovi pulsanti “Interroga Documenti” e “Interroga Ordini”

22. Aggiorna Anagrafiche Clienti: nuovo filtro “Tipo Anagrafica”

23. Posizionamento finestra ricerca rapida

24. Aggiornamento della configurazione del Borland Database Engine

25. Installazione personalizzata degli ocx 3.0.5 per chi utilizza ancora InfoReader integrato

26. Novità relative all’integrazione tra Gestione 1 e IBConnector

AARREEAA CCOONNTTAABBIILLEE

11.. SSppeessoommeettrroo –– DD..LL.. 1166 ddeell 22 mmaarrzzoo 22001122 ((cc..dd.. ddeeccrreettoo sseemmpplliiffiiccaazziioonnii))

Il D.L. n. 16 del 02 marzo 2012 (c.d. decreto semplificazioni), ha previsto per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2012, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni I.V.A. rilevanti ai fini dell’importo sul valore aggiunto, indipendentemente dall’importo. Per le operazioni per le quali non viene emessa fattura (operazioni cosiddette business to consumer), invece, rimane ferma la comunicazione delle singole operazioni di importo non inferiore a 3.600 euro al lordo dell’I.V.A. Ad oggi, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che stabilisce i termini per la trasmissione telematica dei dati e le specifiche definitive relative al contenuto delle informazioni da trasmettere, non è ancora stato pubblicato. In data 5 aprile 2013, sul sito dell’AE, si legge il seguente messaggio: “ Attenzione: si informa che la trasmissione dei dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva, c.d. Spesometro, relative al 2012, non è procedibile con le stesse modalità delle comunicazioni relative agli anni precedenti. Infatti, in conseguenza delle modifiche apportate alla comunicazione dal decreto legge n. 16/2012, occorre attendere che siano pubblicate le nuove specifiche tecniche e il nuovo modello per la trasmissione dei dati. Il Provvedimento sarà, a breve, pubblicato e disponibile per il download su questo stesso sito."

In Gestionale 1, sono stati introdotti i primi adeguamenti per la gestione del nuovo Spesometro e più precisamente, rispetto alla vecchia Comunicazione 3.000 €, è stata adeguata l’infrastruttura per l’alimentazione corretta dei dati necessari alla predisposizione della comunicazione del nuovo Spesometro.

Inoltre nel menu “Base \ Anagrafica Clienti e Fornitori”, è possibile indicare se un soggetto deve essere escluso dallo Spesometro, attivando l’opzione “Escludi da Spesometro” nella scheda dei dati “Contabili”.

Infine nell’inserimento di:

� Movimenti Contabili di Fattura di vendita/acquisto, Corrispettivi a scorporo/ventilazione

� Documenti di acquisto o di vendita di tipo Fattura o Ricevuta fiscale

viene visualizzato il nuovo pulsante “Spesometro” (ex. Com. 3000€), attraverso cui è possibile definire le modalità di inserimento dei movimenti nella comunicazione. A differenza della Comunicazione 3000 € è stata rimossa la sezione dove veniva indicato il codice del contratto riepilogativo, in quanto in base al nuovo decreto legislativo vengono meno i concetti di contratti riepilogativi e collegati che comportavano una serie di complesse operazioni di riordino e di catalogazione dei documenti.

Nel menu “Contabilità \ Elaborazioni Annuali” è stata aggiunta la voce “Comunicazioni Anni Precedenti” che raggruppa al suo interno:

� Elenchi Clienti/ Fornitori;

� Comunicazione 3000 euro.

Con la release 5.1.0 è stata resa disponibile la trasmissione dei dati allo Studio (tramite LEMCO/LEMSE) delle informazioni ad oggi necessarie ai fini della comunicazione Spesometro (clienti/fornitori, fatture e corrispettivi). La versione del software OMNIA Zucchetti da utilizzare è CONTB 06.08.00.

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22.. AAmmpplliiaammeennttoo ddeell ccaammppoo ““DDeessccrriizziioonnee”” ddeeii CCooddiiccii II..VV..AA..

In data 11 dicembre 2012 è stato approvato il D.L. n. 216 (c.d. decreto “Salva infrazioni”), contenente una serie di disposizioni per l’attuazione di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’UE. Tra le principali novità, viene specificata l’annotazione da indicare nelle fatture emesse per operazioni particolari o soggette a regimi specifici. A seguito di tale obbligo, nell’applicativo, è stato previsto un ridimensionamento del campo della descrizione del codice I.V.A., pertanto, nella scelta “Codici I.V.A.” (menu “Base”), è ora possibile inserire codici I.V.A. aventi una descrizione lunga fino a 50 caratteri.

Per questo motivo, sono state adeguate le stampe relative ai Registri I.V.A. e alla Liquidazione I.V.A. al fine di poter stampare per intero le nuove descrizioni relative ai codici I.V.A.

Allo stesso modo, sono stati adeguati anche i campi di database presenti nei Fincati e nelle Etichette (menu “Strumenti \ Fincati”).

33.. GGeessttiioonnee iinnccaassssoo//ppaaggaammeennttoo iimmmmeeddiiaattoo ppeerr rreeggiissttrraazziioonnii ccoonn eessiiggiibbiilliittàà II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa

Nella scelta “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”) è stata introdotta la possibilità di effettuare un incasso o un pagamento immediato a fronte di fatture di vendita o di acquisto con esigibilità I.V.A. per cassa; pertanto, al termine dell’inserimento della fattura, cliccando sul pulsante “Pagamento…”, verrà generato il movimento di prima nota di incasso/pagamento relativo al documento inserito.

Allo stesso modo, anche nel ciclo attivo e passivo, nella gestione dei documenti di vendita e di acquisto e nella gestione degli ordini clienti e fornitori, è stata introdotta la possibilità di inserire documenti e ordini con esigibilità I.V.A. per cassa, con condizione di pagamento di tipo “Rimessa diretta”. In questo modo, se sul codice pagamento con tipo “Rimessa diretta” utilizzato è stato impostato il campo “Conto incasso/pagamento automatico”, in fase di consolidamento dei documenti verrà generato in automatico il movimento di incasso/pagamento anche per le fatture aventi esigibilità I.V.A. per cassa.

Per coloro che hanno aderito al regime I.V.A. per cassa, al fine di ottenere una corretta gestione degli incassi e pagamenti automatici a fronte sia di fatture con esigibilità I.V.A. immediata sia con esigibilità I.V.A. per cassa, è necessario, nei “Parametri Contabilità”, nella scheda “Causali”, impostare nei campi “Causali incasso” e “Causali pagamento”, delle causali che prevedono l’esigibilità I.V.A. “Mista”.

44.. CCaauussaallii CCoonnttaabbiillii:: eessiiggiibbiilliittàà II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa//ddiiffffeerriittaa//mmiissttaa ccoonn ttiippoo mmoovviimmeennttaazziioonnee ““EEnnttrraammbbii””

Nella tabella “Causali Contabili” (menu “Base \ Archivi Contabilità”) è stata introdotta la possibilità di creare delle causali relative a movimenti di Prima Nota, che nella scheda “Partite clienti fornitori” prevedono un’esigibilità I.V.A. diversa da “Immediata”, quando nel campo “Movimenta conto” è impostato il valore “Entrambi”. La novità introdotta riguarda solo le causali che hanno come tipo gestione “Chiude partita”.

Questa nuova funzionalità permette di effettuare registrazioni di incasso o pagamento a fronte di più soggetti e compensazione di partite tra clienti e fornitori, anche in presenza di esigibilità I.V.A. diversa da immediata.

55.. GGeessttiioonnee MMoovviimmeennttii:: vviissuuaalliizzzzaazziioonnee ddeessccrriizziioonnee ccoonnttoo PP..dd..CC.. nneellllaa ggrriigglliiaa ccoonnttrrooppaarrttiittee ccoonnttaabbiillii

Nella scelta “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”) è stata resa disponibile la visualizzazione della descrizione del conto P.d.C. nella griglia relativa alle contropartite contabili, presente in fase di inserimento di una fattura/nota credito di vendita/acquisto.

66.. SSttaammppaa LLiiqquuiiddaazziioonnee II..VV..AA..:: eessppoossiizziioonnee ddeell ttiippoo II..VV..AA.. aaccqquuiissttoo//vveennddiittaa ee iinnddeettrraaiibbiilliittàà II..VV..AA..

Nella stampa della Liquidazione I.V.A. periodica (menu “Contabilità \ Elaborazioni Periodiche \ Liquidazione I.V.A.”) sono state apportate alcune migliorie negli specchietti relativi all’esigibilità I.V.A. per cassa e differita (I.V.A. sospesa Enti Pubblici), per uniformità con quanto già avviene per l’esigibilità I.V.A. immediata. Le nuove informazioni introdotte sono:

� Tipo I.V.A. di acquisto/vendita (ad esempio, normale, strumentale, leasing, ecc.);

� Dicitura “IND. 100 %” per le righe riferite a I.V.A. indetraibile.

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77.. PPaarrttiittaarriioo CClliieennttii//FFoorrnniittoorrii:: nnuuoovvoo ffoorrmmaattoo ddii ssttaammppaa ““SSttaammppaa ssiinntteettiiccaa ccoonn ttoottaallii ssuu ppaarrttiittaa””

Nella scelta “Partitario Clienti/Fornitori” (menu “Contabilità \ Estratti Conto”) è stato reso disponibile il nuovo formato di stampa “Sintetica con totali su partita”; selezionando tale formato, la procedura imposta automaticamente il valore “Numero partita” per il campo “Ordinamento stampe” e tale informazione non è più editabile. La stampa permette di ottenere un riepilogo dei movimenti che riguardano le partite di apertura e/o chiusura per ogni cliente o fornitore con l’esposizione dei totali per numero partita.

Lo scopo di questo nuovo formato è quello di migliorare la lettura del partitario clienti/fornitori, soprattutto in presenza di fatture che presentano più scadenze e per le quali sono stati effettuati incassi/pagamenti parziali; la stampa visualizza, infatti, dei totali di partita, mettendo in evidenza per ciascuna di esse, il saldo finale, evitando così all’utente l’onere di effettuare somme manuali.

88.. UUttiilliittàà EEssttrraattttii CCoonnttoo:: mmiigglliioorriiaa ddeellllaa pprroocceedduurraa ““CCoonnttrroollllaa AArrcchhiivvii””

Nella scelta “Controlla Archivi” (menu “Contabilità \ Estratti Conto \ Utilità Estratti Conto”), eseguendo i tipi di controllo “Completo” e “Controllo estratti conto con contabilità”, è stata introdotta la nuova opzione ''Progr. anno aaaa''; pertanto, selezionando questa opzione, la procedura considererà nell’elaborazione, anche i progressivi relativi all'anno precedente. Tale opzione risulta utile all’utente, qualora non sia ancora stata effettuata l’operazione di chiusura e apertura conti.

99.. EExxppoorrtt ddaattii vveerrssoo OOMMNNIIAA:: sseeppaarraazziioonnee ddeell nnuummeerroo cciivviiccoo ddaallll’’iinnddiirriizzzzoo

In fase di esportazione dati verso lo Studio delle anagrafiche clienti e/o fornitori, tramite tracciati LEMCO/LEMSE, è stata fornita la possibilità di trasferire le informazioni dell’indirizzo e del numero civico separatamente. Per attivare questa nuova funzionalità è stata prevista l’opzione “Separa indirizzo e numero civico” nelle “Impostazioni avanzate” richiamabili dal pulsante “Avanzate” della scelta “Parametri Collegamento” (menu “Moduli \ Collegamenti \ Studio Zucchetti”).

CCIICCLLOO AATTTTIIVVOO // PPAASSSSIIVVOO ee MMAAGGAAZZZZIINNOO

1100.. SSppeessee ddii ccaallccee nneellllaa ggeessttiioonnee ddeeggllii oorrddiinnii cclliieennttii ee ffoorrnniittoorrii Con la release 5.1.0, la gestione degli ordini clienti e fornitori è stata ampliata con l’introduzione delle spese di calce, già presenti nei documenti di vendita e di acquisto. L’implementazione interessa sia le scelte relative agli ordini, sia le funzionalità ad essi collegate.

Nei paragrafi successivi vengono indicate le operazioni da svolgere, al fine di attivare correttamente la nuova gestione delle spese calce.

Tipo Ordini

Nella scelta “Tipo Ordini” (menu “Base \ Archivi Ordini”) selezionare i campi relativi alle spese di calce che si desiderano indicare in fase di inserimento dell’ordine cliente e/o fornitore. Le spese sono presenti nella scheda “Personalizza \ Calce”.

Parametri Ordini

Nella scelta “Parametri Ordini” (menu “Base \ Archivi Ordini”) è possibile indicare le diverse modalità di addebito delle spese in fase di inserimento dell’ordine cliente, in fase di evasione dell’ordine stesso da gestione documenti, oppure in fase di evasione con le liste di prelievo. Infine, è possibile indicare se addebitare le spese indicate sull’ordine cliente in fase di duplicazione dello stesso, in un ordine fornitore.

Di seguito, riportiamo più nel dettaglio, le diverse modalità di gestione delle spese.

Gestione Ordini

Nella scheda “Ordini clienti \ Principali” è possibile indicare se abilitare il calcolo automatico delle spese di trasporto e/o delle spese bancarie (bolli/rivalsa) in fase di inserimento degli ordini clienti (Figura 1).

Il calcolo automatico delle spese di trasporto avviene se nell’anagrafica del cliente (menu “Base \ Anagrafica Clienti”) è stata impostata una percentuale o un importo fisso per il campo “Concorso spese” presente nella scheda “Vendite”; invece, il calcolo automatico delle spese bancarie (bolli/rivalsa) avviene se nell’anagrafica del cliente (menu “Base \ Anagrafica Clienti”) è stata selezionata l’opzione “Addebito bolli in fattura” presente nella scheda “Vendite” e se la

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condizione di pagamento sull’ordine è di tipo “Ricevuta Bancaria” o “Tratta”. Infine il calcolo delle spese bancarie, viene effettuato tenendo conto anche delle impostazioni presenti nella scelta “Parametri Vendite \ scheda Bolli effetti”.

Figura 1

Evasione da Gestione Documenti

Nella scheda “Ordini clienti \ Evasione da Gestione Documenti” è possibile indicare la modalità di selezione delle spese di calce in fase di evasione da documenti di vendita. Sono presenti le seguenti opzioni (Figura 2):

� “Selezione manuale delle spese di calce”: le spese verranno proposte nel calce deselezionate e si dovranno selezionare manualmente quelle da addebitare nel documento;

� “Seleziona automaticamente le spese di calce alla prima evasione dell’ordine”: le spese verranno proposte nel calce già selezionate se l’ordine è in stato “Inserito” o “Stampato” e quindi in sede di prima evasione, con la possibilità, però, di deselezionarle;

� “Seleziona sempre automaticamente le spese di calce (potrebbero essere addebitate più volte)”: le spese verranno sempre proposte nel calce già selezionate, indipendentemente dallo stato dell’ordine, con la possibilità di deselezionarle.

Figura 2

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Evasione con Liste Prelievo

Nella scheda “Ordini clienti \ Evasione con Liste Prelievo” è possibile scegliere il comportamento da adottare per l’addebito della singola spesa di calce in fase di generazione del documento di vendita, tramite la scelta “Genera Documenti” (menu “Ordini \ Ordini Clienti”), dopo aver evaso l’ordine tramite lista di prelievo. Sono presenti le seguenti opzioni (Figura 3):

� “Ricalcola”: l’importo viene ricalcolato sul documento e viene ignorato quello presente sull’ordine. Questa opzione è presente solo per le spese trasporto, incasso (rivalsa) e bolli, e il calcolo avviene in base alle opzioni presenti nell’anagrafica del cliente;

� “Ignora”: l’importo presente sull’ordine viene ignorato e quindi non viene addebitato sul documento;

� “Ignora e avvisa”: l’importo presente sull’ordine viene ignorato e quindi non viene riportato sul documento; l’utente viene avvisato con un messaggio che la spesa non viene addebitata;

� “Addebita tutto sul primo documento”: l’intero importo presente sull’ordine viene addebitato alla prima evasione dell’ordine, anche in caso di evasione parziale. Per stabilire se si tratta della prima evasione, la procedura verifica che tutte le righe dell’ordine presentino quantità consegnata uguale a zero;

� “Addebita tutto sull’ultimo documento”: l’intero importo presente sull’ordine viene addebitato all’ultima evasione dell’ordine. Per stabilire se si tratta dell’ultima evasione, la procedura verifica che tutte le righe dell’ordine siano saldate dopo aver generato il documento, ossia la somma tra quantità consegnata e cancellata deve essere uguale alla quantità ordinata;

� “Addebita solo se integro”: l’intero importo presente sull’ordine viene addebitato solo in caso di evasione completa dell’ordine attraverso la generazione di un unico documento. Per stabilire se la spesa deve essere addebitata, la procedura verifica che inizialmente tutte le righe dell’ordine presentino quantità consegnata uguale a zero e successivamente, alla generazione del documento, tutte le righe dell’ordine risultino saldate, ossia la somma tra quantità consegnata e cancellata sia uguale alla quantità ordinata;

� “Addebita sempre”: l’intero importo presente sull’ordine viene sempre addebitato ogni volta che si evade l’ordine, generando un documento.

Inoltre, i dati delle spese di calce verranno considerati in fase di generazione per stabilire l’eventuale raggruppamento di più ordini in un unico documento di vendita e le informazioni presenti nell’ordine verranno riportate sul documento generato, come già avviene per gli sconti finali. Gli ordini possono essere accorpati a parità delle seguenti informazioni relative alle spese di calce: codici I.V.A., conti P.d.C., Centro di Costo/Ricavo, Voce di Costo/Ricavo e Commessa (queste ultime tre informazioni, vengono considerate solo se viene gestita la contabilità analitica).

Le informazioni delle spese di calce vengono viste come criteri di accorpamento degli ordini, in base alle opzioni previste nella scelta “Parametri Ordini” sopra citate.

Esempio Se sulla spesa di trasporto viene indicata l’opzione “Ignora”, le informazioni (codice I.V.A., conto P.d.C., ecc.) non verranno utilizzate come criterio di accorpamento in quanto la spesa di trasporto verrà ignorata. Se sulla spesa di trasporto viene indicata l’opzione “Addebita solo se integro”, le informazioni (codice I.V.A., conto P.d.C., ecc.) verranno utilizzate come criterio di accorpamento solo in caso di evasione completa dell’ordine.

Qualora più ordini venissero raggruppati in un unico documento, gli importi delle spese risulterebbero sommati tra loro; comunque in presenza dell’opzione “Ricalcola” sulle spese di trasporto, di incasso e bolli, le informazioni relative al codice I.V.A., conto P.d.C., ecc., vengono considerate come criteri di accorpamento anche se in seguito gli importi vengono ricalcolati sul documento generato.

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Figura 3

N.B. I parametri relativi all’addebito delle spese, non influiscono su eventuali modifiche apportate ai documenti di vendita generati, indipendentemente dalla modalità di generazione.

In caso di modifica del documento generato, per esempio, eliminando le righe di corpo o modificando le quantità consegnate, gli importi delle spese di calce, non subiranno variazioni, né sul documento di vendita (ad eccezione di quelle calcolate) né sull’ordine.

Qualora l’eliminazione delle righe di un documento comporti il ripristino dello stato dell’ordine, evadendo quest’ultimo in un secondo momento la procedura verifica il nuovo stato dell’ordine e le opzioni indicate nella scelta “Parametri Ordini”, pertanto le spese potrebbero essere riaddebitate una seconda volta.

Duplicazione ordini clienti in ordini fornitori

Nella scheda “Duplicazione ordini clienti in ordini fornitori” è possibile selezionare l’opzione “Duplica tutte le spese di calce”, che permette di addebitare tutte le spese sull’ordine fornitore generato dalla duplicazione di un ordine cliente (Figura 4).

Figura 4

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Gestione Ordini Clienti/Fornitori

Nella scelta “Gestione Ordini Clienti/Fornitori” nella scheda “Calce” è possibile indicare gli importi delle spese con i relativi Codici I.V.A. e Conti P.d.C., che vengono proposti dalla procedura in base alla compilazione dei dati nella scelta “Parametri Vendite/Acquisti” (Figura 5).

Inoltre, in “Gestione Ordini Clienti” gli importi relativi alle spese di trasporto, bolli e rivalsa vengono calcolati automaticamente, se nella scelta “Parametri Ordini” sono state selezionate le opzioni che consentono di abilitare il calcolo di tali spese.

Figura 5

Evasione diretta dal documento di vendita tramite il pulsante “Ordini” di testata

In fase di evasione degli ordini dalla gestione dei documenti di vendita, le spese di calce possono essere addebitate solo selezionando il pulsante “Ordini” presente nella scelta “Gestione documenti \ scheda Testata”, pertanto, attraverso l’evasione completa, l’evasione multipla o di riga, effettuata attraverso l’“Evasione ordine” dal corpo del documento, le spese di calce dell’ordine non vengono considerate.

Selezionando il pulsante “Ordini” compare la finestra “Ordini clienti da evadere”, che mostra le testate di tutti gli ordini evadibili per il cliente intestatario del documento; a questo punto è possibile:

� Importare i dati di testata e quelli calce di uno specifico ordine attraverso il pulsante “Importa testata e dati di calce” (i dati di testata erano già importabili grazie al vecchio pulsante “Importa testata”) (Figura 7)

Le informazioni relative alle spese di calce che vengono importate sono: codici I.V.A., conti P.d.C., Centro di Costo/Ricavo, Voce di Costo/Ricavo e Commessa (queste ultime tre informazioni, vengono considerate solo se viene gestita la contabilità analitica). Questi campi vengono valorizzati sul documento anche nel caso in cui le spese siano calcolate in automatico dalla procedura e non sono visibili nella scheda “Calce”.

� Selezionare le spese di calce che devono essere addebitate nel documento (Figura 6)

Selezionando la scheda “Calce” vengono visualizzate le spese indicate nell’ordine selezionato e tali spese potranno essere selezionate manualmente oppure automaticamente dalla procedura in base alle impostazioni definite nella scelta “Parametri Ordini \ scheda Evasione da Gestione Documenti”. Non vengono visualizzate le spese (trasporto, bolli e rivalsa) eventualmente calcolate in automatico dalla procedura in base alle opzioni presenti nell’anagrafica del cliente.

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Figura 6

Nella scheda “Testata”, se è stata selezionata almeno una spesa di calce, accanto all’opzione di selezione dell’ordine da evadere, viene visualizzata la dicitura “sel.” nella colonna “Calce”. Deselezionando la testata di un ordine vengono automaticamente deselezionate tutte le spese di calce.

È possibile addebitare le spese di calce di un ordine anche se questo non è stato selezionato, pertanto, viene visualizzata esclusivamente la dicitura “sel.” nella colonna campo “Calce”.

Figura 7

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Nella scheda “Riepilogo” in aggiunta a tutte le righe di corpo evadibili, per ogni ordine selezionato nella scheda “Testata”, sono riportati gli importi delle spese selezionate nella scheda “Calce”. Per le spese di trasporto, di incasso e bolli, per le quali il calcolo dipende dalle impostazioni definite nell’anagrafica del cliente, viene riportata la dicitura “calcolate”, in quanto, in questa fase, la procedura non è in grado di conoscere l’importo di tali spese (Figura 8).

Figura 8

Per confermare l’evasione dell’ordine o degli ordini selezionati e riportare sul documento di vendita le spese di calce, visualizzate nella scheda “Riepilogo”, occorre premere il pulsante “Evadi righe” (Figura 9).

Figura 9

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Evasione da “Lista di Prelievo” e “Genera Documenti”

In fase di evasione degli ordini tramite la lista di prelievo, le spese di calce degli ordini vengono addebitate nel momento in cui si generano i documenti di vendita, tramite la scelta “Genera Documenti” (menu “Ordini \ Ordini Clienti”).

Le spese vengono addebitate in base alle impostazioni definite in precedenza nella scelta “Parametri Ordini \ scheda Evasione con Liste Prelievo” (menu “Base \ Archivi Ordini”).

Evasione ordine fornitore da “Gestione Documenti di Acquisto”

In fase di evasione degli ordini fornitori inserendo un documento di acquisto, le spese di calce possono essere addebitate solo selezionando l’ordine nella finestra “Collegamento Ordini – Documenti”, avendo attivato la modalità “Composizione”. Il comportamento adottato corrisponde a quello già presente in fase di collegamento tra Documento di Trasporto e Fattura.

Ulteriori novità introdotte per le spese di calce

Le spese di calce degli ordini clienti e/o fornitori sono state introdotte nelle diverse scelte dell’applicativo; in particolare sono state realizzate le seguenti migliorie:

� rese disponibili le spese di calce nelle scelte “Interroga Ordini” e “Lista Ordini” (clienti/fornitori);

� resi disponibili dei nuovi campi di database all’interno dello strumento FINCATI per i gruppi “Conferma d’Ordine Cliente/Fornitore” e “Sollecito Ordini Consegna Fornitore”;

� resa disponibile la copia delle spese di calce in fase di duplicazione ordini;

� rese disponibili le tabelle “Piede ordini clienti” e “Piede ordini fornitori” in fase di import/export verso file XML degli ordini clienti e/o fornitori.

1111.. LLiissttaa DDooccuummeennttii ddii vveennddiittaa//aaccqquuiissttoo ppeerrssoonnaalliizzzzaabbiillee ccoonn FFIINNCCAATTII

Nell’ambito del progetto di personalizzazione delle stampe “standard” (intrapreso a partire dalla versione 4.8.0), con il rilascio della versione 5.1.0, sono state revisionate le stampe “Lista Documenti” di vendita e “Lista Documenti di Acquisto”; queste stampe si vanno ad aggiungere alle altre stampe “standard” personalizzabili già disponibili, che sono:

� Anagrafica Articoli

� Stampa Listini Vendita

� Stampa Listini Acquisto

� Stampa Fatturato

� Stampa Scadenzario

� Lista Movimenti di magazzino

A differenza delle altre stampe “standard” personalizzabili, nelle scelte “Lista Documenti” di vendita e “Lista Documenti di Acquisto” i formati disponibili con le precedenti versioni sono stati mantenuti e sono stati aggiunti quattro nuovi formati generati tramite FINCATI, al fine di personalizzarli a piacere intervenendo in modifica delle stampe stesse tramite lo strumento. Il layout dei nuovi formati è stato revisionato ma le informazioni contenute in essi sono le stesse delle versioni precedenti, al fine di facilitare la fruizione da parte dell’utente.

Per ciascuna delle scelte di stampa sopra elencate, è possibile: - creare all’interno di “FINCATI” uno o più modelli (modelli di stampa personalizzati), da utilizzare al posto del

modello di stampa previsto automaticamente dalla procedura (modello di stampa automatico); - creare semplicemente un nuovo layout di stampa personalizzato (caratteri, linee, colori, ecc…), da utilizzare al

posto del layout previsto automaticamente dalla procedura (layout automatico); - creare filtri e ordinamenti personalizzati da utilizzare nella form di esecuzione della stampa, in aggiunta a quelli

già previsti dalla procedura.

Qualora si creino modelli di stampa o layout personalizzati è poi possibile impostarli come predefiniti per il formato di stampa desiderata.

Per i più esperti ricordiamo infine che viene offerta la possibilità di personalizzare i modelli di stampa avvalendosi di applicativi esterni diversi da Fincati, come ad esempio ZREP o Crystal report.

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N.B. I manuali relativi alla personalizzazione delle stampe tramite FINCATI e anche tramite gli applicativi esterni ZREP e Crystal report sono richiedibili al proprio supporto tecnico di riferimento telefonicamente o tramite e-mail.

1122.. LLiissttaa DDooccuummeennttii ddii vveennddiittaa//aaccqquuiissttoo:: nnuuoovvii ffoorrmmaattii ee nnuuoovvee ooppzziioonnii ddii ssttaammppaa

In occasione della revisione apportata alla “Lista documenti” di vendita e alla “Lista Documenti di Acquisto” per renderle personalizzabili con FINCATI, si sono apportate anche una serie di migliorie alle stampe personalizzabili.

Di seguito elenchiamo le novità (Figura 10):

� aggiunti quattro nuovi formati di stampa, selezionabili dal campo “Tipo stampa” che sono: - Stampa personalizzabile sintetica, che contiene l’elenco dei documenti con i relativi totali e le relative

scadenze; - Stampa personalizzabile dettagliata, che contiene l’elenco dei documenti riportando sia le quantità che i valori

di tutte le righe di corpo, sia altri dati principali (di testata e di calce); - Stampa personalizzabile sintetica raggruppata, che contiene l’elenco dei documenti, raggruppati per

l’informazione scelta nel campo apposito, con i relativi totali e relative scadenze; - Stampa personalizzabile dettagliata raggruppata, che contiene l’elenco dei documenti, raggruppati secondo

l’informazione scelta nel campo apposito, e riporta sia le quantità che i valori di tutte le righe di corpo, sia altri dati principali (di testata e di calce).

� aggiunto il nuovo campo “Raggruppato per” che consente di personalizzare il raggruppamento dei documenti nelle stampe personalizzabili “raggruppate”.

� aggiunto il nuovo campo “In ordine di” che consente di personalizzare l’ordinamento dei documenti nelle stampe personalizzabili.

� aggiunto il pulsante “Salva impostazioni” che consente di salvare le impostazioni di stampa prescelte.

Figura 10

1133.. IInntteeggrraazziioonnee GGeessttiioonnaallee 11 ccoonn PPoossttaa EElleettttrroonniiccaa CCeerrttiiffiiccaattaa ((PPEECC))

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica che attesta, con valenza legale, l’invio e la consegna di documenti elettronici. Per questo motivo la PEC prevede particolari caratteristiche di sicurezza e di certificazione della trasmissione (è possibile reperire la documentazione relativa alla PEC, facendo riferimento al sito di DigitPA, ossia l’Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione).

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In Gestionale 1, grazie alla modalità di invio e-mail già presente, che permette di preparare il messaggio per l’invio e delegare la gestione dello stesso direttamente al client di posta predefinito, l’utilizzo degli account PEC era possibile fin dalle versioni precedenti, tuttavia, sono state apportate alcune migliorie relative alla procedura di invio e-mail, che permettono a Gestionale 1 di interfacciarsi meglio con l’utilizzo di account di Posta Elettronica Certificata (PEC). Inoltre, si è provveduto ad ampliare fino a 100 caratteri la dimensione del campo contenente l’indirizzo e-mail del destinatario nelle varie gestioni (Anagrafica Clienti/Fornitori, Fornitori Potenziali, Anagrafica Agenti, Anagrafica Contatti Clienti/Fornitori), in quanto molto frequentemente gli indirizzi PEC possono essere più estesi rispetto ai normali indirizzi di posta; infine, in ogni gestione, è stato introdotto un nuovo campo di tipo informativo “PEC” allo scopo di distinguere se l’indirizzo specificato è un indirizzo di posta certificata (Figura 11). Allo stesso modo, sono stati adeguati anche i campi di database presenti nei Fincati e nelle Etichette (menu “Strumenti \ Fincati”).

Figura 11

N.B. L’invio della PEC necessita di una corretta impostazione del client di posta, sulla base delle specifiche indicate dal fornitore della PEC.

1144.. CCrriitteerrii ddii FFaattttuurraazziioonnee SSeeppaarraattaa:: ppoossssiibbiilliittàà ddii iinnddiiccaarree ppiiùù ccoonnddiizziioonnii ddii ppaaggaammeennttoo

Nella scelta “Criteri di Fatturazione Separata” (menu “Vendite \ Utilità Vendite”) è stata resa disponibile la possibilità di associare ad un criterio di fatturazione separata condizioni di pagamento diversificate per tipo pagamento, utilizzando il pulsante “Associa”.

Se sul criterio è stata specificata la motivazione “Articolo 62 D.L. 1/2012” (gestione articoli agroalimentari), occorre specificare obbligatoriamente la condizione di pagamento scegliendo tra due possibilità:

� “Associa condizione di pagamento” che consente di associare un’unica condizione di pagamento;

� “Associa condizioni di pagamento diversificate per tipo pagamento” che consente di specificare per ogni tipologia di pagamento la condizione di pagamento da utilizzare. L’opzione è utile a coloro che adottano diverse tipologie di pagamento con la medesima scadenza, e desiderano mantenere sul documento emesso, la tipologia di pagamento (ricevuta bancaria, bonifico, ecc.) originariamente abbinata all’anagrafica del cliente.

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1155.. RRiipprriissttiinnaa SSttaattoo DDooccuummeennttii:: nnuuoovvoo ffiillttrroo ssuull ccooddiiccee cclliieennttee

Nella scelta "Ripristina Stato Documenti" (menu “Vendite \ Utilità Vendite \ Altre Procedure”) è stato reso disponibile un nuovo filtro sul codice cliente, al fine di poter ripristinare lo stato “Stampato” sui documenti intestati al medesimo soggetto, qualora questi non siano tra loro consecutivi.

1166.. OOrrddiinnii cclliieennttii ee ffoorrnniittoorrii:: mmiigglliioorriiee ssuu ttiippoo oorrddiinnii,, nnuummeerroo oorrddiinnee ee nnuummeerroo rriiggaa

Con l’introduzione delle spese di calce negli ordini clienti e fornitori, si è colta l’occasione per effettuare una serie di interventi anche sulle tabelle utilizzate da Gestionale 1; le migliorie introdotte sono:

� resa disponibile una nuova tabella TIPORD, che contiene i tipi di ordini inseriti tramite la scelta “Base \ Archivi Ordini \ Tipo Ordini”;

� modificata la struttura del campo NUMORD (Numero ordine), ora definito campo numerico, lunghezza 6 (in precedenza era di tipo carattere e lunghezza 6);

� modificata la struttura del campo NUMRIG (Numero riga ordine), ora definito campo numerico, lunghezza 6 (in precedenza era di tipo carattere e lunghezza 4).

N.B. Eventuali filtri impostati nelle griglie di interrogazione (viste F6) degli ordini, eventuali fincati, tracciati di import da file XML e report, creati con le versioni precedenti, che contengono le informazioni degli ordini clienti e fornitori, dovranno essere aggiornati sulla base delle novità introdotte.

N.B. Per tutti coloro che utilizzano il modulo InfoReader integrato con Gestionale 1 (G1IBVRD) e che effettuano analisi statistiche degli ordini attraverso il pulsante “Analisi dinamica”, presente nelle scelte “Interroga Ordini Clienti” e “Interroga Ordini Fornitori”, dopo il caricamento della release 5.1.0, devono obbligatoriamente eseguire la procedura di “Aggiornamento base dati DWH” (menu “Moduli \ Collegamenti \ InfoVision datawarehouse”) al fine di allineare le tabelle utilizzate dal modulo InfoReader alla nuova versione del gestionale.

Infine, qualora fossero state realizzate delle personalizzazioni, sull’Infomart IB2-G1STD.MRT rilasciato da Zucchetti, è necessario allineare l’Infomart personalizzato con le modifiche introdotte sul mart standard. Per questo motivo, consigliamo a coloro che fossero interessati, di contattare il proprio supporto tecnico di riferimento telefonicamente o tramite e-mail, che provvederà a fornire le specifiche tecniche richieste.

1177.. EEvvaassiioonnee OOrrddiinnii CClliieennttii ddaa ddooccuummeennttii ddii vveennddiittaa:: aavvvviissoo ssee ll’’iinnddiirriizzzzoo ddii ssppeeddiizziioonnee èè ddiivveerrssoo

Nella scelta “Parametri Ordini” nella scheda “Ordini clienti \ Evasione da Gestione Documenti” è stata introdotta l’opzione “Avvisa se l’indirizzo di spedizione è diverso”, che permette di verificare, in fase di evasione ordini da gestione documenti, la congruenza tra l’indirizzo di spedizione del documento di vendita e quello presente sull’ordine evaso, come già avviene per altri campi (ad esempio, condizione di pagamento).

1188.. EEvvaassiioonnee mmuullttiippllaa rriigghhee OOrrddiinnii CClliieennttii:: vviissuuaalliizzzzaazziioonnee ddeell ccaammppoo PPrriioorriittàà iinn ggrriigglliiaa

Nella griglia di visualizzazione “Righe Ordini non saldate”, accessibile selezionando il pulsante “Estrazione multipla” richiamabile dall’evasione ordine effettuata dal corpo del documento di vendita oppure da “Gestione liste Prelievo”, è stata aggiunta la colonna “Priorità”, campo presente nella testata degli ordini clienti.

1199.. GGeessttiioonnee OOrrddiinnii CClliieennttii:: vveerriiffiiccaa ddiissppoonniibbiilliittàà aarrttiiccoolloo iinn aasssseennzzaa ddii ccaauussaallee ddii mmaaggaazzzziinnoo

Nella scelta “Gestione Ordini Clienti”, in fase di inserimento delle righe articolo, è stata introdotta la possibilità di verificare la disponibilità della quantità ordinata anche in assenza della causale di magazzino sulla testata dell’ordine. Per utilizzare la nuova funzionalità occorre attivare il controllo sulla giacenza e selezionare la nuova opzione “Verifica disponibilità per quantitativo di riga negli ordini anche in assenza di causale” nella scelta “Parametri Magazzino” (menu “Base \ Archivi Magazzino”).

2200.. GGeessttiioonnee VVeennddiittaa aall BBaannccoo:: vviissuuaalliizzzzaazziioonnee ppuullssaannttee ““IInnffoorrmmaazziioonnii””

Nella scelta “Gestione Vendita al Banco” (menu “Magazzino \ Registratori di Cassa \ Collegamento On Line”) è stato reso disponibile il pulsante “Informazioni”, già presente in altre gestioni dell’applicativo, che permette di visualizzare le informazioni sulla giacenza, disponibilità e formazione scorte degli articoli inseriti nella registrazione.

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AALLTTRREE IIMMPPLLEEMMEENNTTAAZZIIOONNII

2211.. AAnnaaggrraaffiiccaa CClliieennttii//FFoorrnniittoorrii:: nnuuoovvii ppuullssaannttii ““IInntteerrrrooggaa DDooccuummeennttii”” ee ““IInntteerrrrooggaa OOrrddiinnii””

Nelle scelte “Anagrafica Clienti” e “Anagrafica Fornitori” sono stati introdotti due nuovi pulsanti “Interroga Doc.” e “Interroga Ord.”, che permettono di richiamare rispettivamente le scelte “Interroga Documenti” e “Interroga Ordini”; i documenti e gli ordini visualizzati risultano essere già filtrati sia sul soggetto richiamato sia sull’anno contabile, in base alla data di lavoro impostata in “Selezione azienda”.

2222.. AAggggiioorrnnaa AAnnaaggrraaffiicchhee CClliieennttii:: nnuuoovvoo ffiillttrroo ““TTiippoo AAnnaaggrraaffiiccaa”” Nella scelta “Aggiorna Anagrafiche Clienti” (menu “Base \ Menu Utilità”), nella scheda “Filtro”, è stato reso disponibile il nuovo filtro “Tipo Anagrafica” che permette di aggiornare le anagrafiche dei clienti filtrando sui valori previsti per il campo “Tipo anagrafica”, presente nella scheda “Contabili” dell’Anagrafica Clienti. I valori per cui è possibile filtrare sono: “Persona Fisica”, “Società”, “Appartenente UE” e “Tutti”.

2233.. PPoossiizziioonnaammeennttoo ffiinneessttrraa ddii rriicceerrccaa rraappiiddaa

Nella scelta “Opzioni” (menu “Strumenti”), nella scheda “Standard”, sono state introdotte due nuove opzioni:

� “Posiziona la finestra sotto il campo su cui si effettua la ricerca”;

� “Posiziona la finestra sopra il campo su cui si effettua la ricerca”.

Selezionando una delle due opzioni, l’utente può decidere il posizionamento della finestra di ricerca richiamabile con Shift+F6 oppure Freccia Giù, allo scopo di evitare che nelle varie gestioni, il campo descrizione, venga coperto dalla finestra di ricerca.

2244.. AAggggiioorrnnaammeennttoo ddeellllaa ccoonnffiigguurraazziioonnee ddeell BBoorrllaanndd DDaattaabbaassee EEnnggiinnee

In seguito al primo avvio di Gestionale 1, successivo all’aggiornamento alla nuova versione 5.1.0 ed in base alla configurazione dei parametri del BDE (BDE Administrator) presenti sulla macchina, verranno aggiornate le impostazioni del motore di database. Con questa release si è infatti provveduto ad aumentare il numero di tabelle gestibili in una sessione di lavoro con Gestionale 1, passando da 200 a 500. Per effetto di questa modifica, potrebbero comparire i messaggi sotto riportati, dove, il primo (Figura 12) si manifesta per l’elevazione dei diritti utente (solo su S.O. successivi a Windows XP con controllo UAC attivo) ed il secondo per l’effettiva applicazione della modifica alla configurazione (Figura 13).

Figura 12

Figura 13

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Tipicamente questi due messaggi compaiono sempre al primo avvio di Gestionale 1 quando si effettua una prima installazione. Gli stessi non si manifesteranno qualora l’utente stia già lavorando (a causa di un precedente intervento manuale sugli stessi parametri effettuato in autonomia) con un numero di handles gestibili dal BDE pari o superiore a 500.

2255.. IInnssttaallllaazziioonnee ppeerrssoonnaalliizzzzaattaa ddeeggllii ooccxx 33..00..55 ppeerr cchhii uuttiilliizzzzaa aannccoorraa IInnffooRReeaaddeerr iinntteeggrraattoo A seguito del rilascio della versione 3.0.5 di InfoVision (modulo appartenente alla suite di InfoBusiness), si è provveduto a sostituire nell’installazione personalizzata di Gestionale 1, i vecchi ocx 3.0.2 con gli ocx 3.0.5.

L’installazione degli ocx 3.0.5 è necessaria solo a coloro che utilizzano il prodotto InfoReader integrato senza avvalersi del Connector (possiedono quindi solo il modulo G1IBVRD senza G1IBC) ed in particolare serve solo a coloro che hanno la necessità di leggere con InfoReader 2.8.5 dei report realizzati con la versione 3.0.5 di InfoVision.

Installando gli ocx 3.0.5 si riescono a leggere sia i report standard di InfoReader che erano stati realizzati con la versione 2.8.5 degli ocx, che gli eventuali report personalizzati realizzati più recentemente con InfoVision 3.0.5.

2266.. NNoovviittàà rreellaattiivvee aallll’’iinntteeggrraazziioonnee ttrraa GGeessttiioonnaallee 11 ee IIBBCCoonnnneeccttoorr

In corrispondenza del rilascio di Gestionale 1 vers. 5.1.0, è stato aggiornato anche il setup di InfoBusiness per G1; l’aggiornamento del setup si è reso necessario innanzitutto per allineare il prodotto alla nuova versione del gestionale (è dunque obbligatorio per tutti coloro che utilizzano InfoVision o InfoReader mediante IBConnector) e in secondo luogo si è colta l’occasione per apportare alcune migliorie all’integrazione.

Di seguito illustriamo le novità.

� Rese disponibili nuove dimensioni utilizzabili da coloro che possiedono InfoVision

Per tutti coloro che utilizzano il modulo InfoVision, nella pagina relativa al “Report design”, nella colonna “Dimensioni” sono state messe a disposizione nuove informazioni relative ai documenti di vendita, agli ordini clienti, all’anagrafica articoli, ecc., per esempio: CAP, Località e Provincia del codice indirizzo di spedizione dei documenti, campi liberi di testata documento, campi liberi sulla riga documento, data di consegna prevista sulla riga dell’ordine, peso unitario dell’articolo, ecc.

L’introduzione di queste nuove dimensioni, ha lo scopo di fornire un set di informazioni sempre più ampio in modo tale da poter realizzare report sempre più completi e sempre più dettagliati, in base alle esigenze dell’azienda.

� Migliorata l’installazione dell’IBConnector in presenza di un’istanza SQL

Con la versione “InfoBusiness 3.0.5 - IBConnector 1.0.2 per G1”, è stata apportata una miglioria in fase di installazione per quanto riguarda la scelta dell'istanza di SQL Server da utilizzare. Nel caso in cui nel sistema venga rilevata la presenza di un'istanza precedentemente installata del motore database, viene proposta all'utente, come scelta predefinita, l'utilizzo dell'istanza esistente anziché proporre l'installazione di una nuova. Nelle versioni precedenti infatti, la procedura rilevava correttamente l'eventuale istanza esistente, ma il messaggio visualizzato poteva indurre l'utente all'installazione di una nuova istanza.

Ricordiamo che il setup è disponibile in My Zucchetti nelle pagine dedicate ai prodotti Gestionale 1 e InfoBusiness; il nome del setup aggiornato da scaricare è “CD InfoBusiness 3.0.5 - IBConnector 1.0.2 per G1”.

N.B. I manuali aggiornati relativi all’installazione e all’utilizzo di InfoVision \ InfoReader mediante IBConnector possono essere richiesti al proprio supporto tecnico di riferimento telefonicamente o tramite e-mail.

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GGeessttiioonnaallee 11 ZZUUCCCCHHEETTTTII vveerr.. 55..00..33

AAvvvveerrtteennzzaa In questo documento sono contenute informazioni tecniche riservate ai distributori ZUCCHETTI. Tali informazioni sono ad uso esclusivo del destinatario della presente comunicazione e non possono essere divulgate a terzi o pubblicate senza il consenso scritto della ZUCCHETTI. CCoommpplleettaammeennttoo ddeellllaa ggeessttiioonnee ddeell rreeggiimmee ““II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa””

Con la versione 5.0.3 di Gestionale 1, è stata completata la nuova gestione del regime “I.V.A. per cassa” secondo l’articolo 32 bis del D.L. 83/2012, in base al quale l’I.V.A. diviene esigibile e, quindi, deve essere versata al momento del pagamento del corrispettivo e non al momento di effettuazione dell’operazione.

Ricordiamo che l’accesso al regime è riservato ai soggetti passivi aventi un volume d’affari non superiore a 2 milioni di euro e non incide sulla posizione dei soggetti acquirenti i quali continuano a detrarre l’I.V.A. secondo le regole ordinarie, a prescindere dal pagamento del corrispettivo.

Il nuovo regime si applica per le operazioni effettuate a decorrere dal 1° dicembre 2012. Da tale data è stato abrogato il vecchio regime regolato dall’art. 7 del D.L. 185/2008, mentre resta confermata l’esigibilità differita per le operazioni poste in essere nei confronti dello Stato e di altri Enti Pubblici.

NNoovviittàà iinnttrrooddoottttee iinn GGeessttiioonnaallee 11 ppeerr ccoommpplleettaarree iill nnuuoovvoo rreeggiimmee ““II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa””

Nei successivi paragrafi saranno elencate le novità introdotte a completamento della gestione dell’I.V.A. per cassa, pertanto verranno descritte sia le nuove funzionalità, sia quelle che per modalità operativa differiscono dalla gestione precedente (funzionalità introdotte con la rel. 5.0.1). N.B. Tutti coloro che aderiscono per la prima volta al regime dell’I.V.A. per cassa, possono richiedere il manuale “Gestione del regime I.V.A. per cassa” al proprio supporto tecnico di riferimento telefonicamente o tramite e-mail.

PPaarraammeettrrii CCoonnttaabbiilliittàà

L’utente che aderisce per la prima volta al regime dell’I.V.A. per cassa, dovrà entrare nella scelta “Parametri Contabilità \ Scheda Registrazioni” e selezionare l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa”.

Per coloro che invece hanno già aderito a tale regime e che, di conseguenza, hanno già impostato nei parametri di contabilità, l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa”, non occorre effettuare nessuna operazione.

Si fa notare che, rispetto alla versione precedente, al fine di agevolare la gestione, è stata eliminata l’opzione “Esigibilità I.V.A. predefinita nei documenti di vendita”.

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Pertanto, se attiva l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa”, in fase di registrazione dei documenti di vendita verrà sempre proposta esigibilità “I.V.A. per cassa” indipendentemente dalla data del documento, qualora in “Anagrafica Clienti” nel campo “Gestione I.V.A.” (Scheda “Contabili”) sia indicato il valore “Predefinita per l’azienda”.

Come stabilito dalle disposizioni normative, le eventuali esclusioni dalla liquidazione I.V.A. per cassa (ad esempio le operazioni effettuate applicando i regimi speciali di imposta, le operazioni di cessioni intracomunitarie, ecc...), si potranno gestire direttamente sulle anagrafiche dei clienti indicando nel campo “Gestione I.V.A.” il valore “Esigibilità Immediata”. Questa informazione prevarrà sulla gestione predefinita dell’I.V.A. per cassa; il documento registrato con esigibilità immediata verrà trattato secondo i criteri del regime ordinario.

Per quanto riguarda i documenti di acquisto, invece, in fase di registrazione, verrà proposta come esigibilità “I.V.A. per cassa” se la data del documento è uguale o superiore al 1° dicembre 2012, mentre, verrà proposta “I.V.A. immediata” se la data del documento è inferiore al 1° dicembre 2012, sempre che, in “Anagrafica Fornitori”, nel campo “Gestione I.V.A.”, sia impostato il valore “Predefinita per l’azienda”.

Come per i documenti di vendita, per poter gestire correttamente le operazioni passive escluse dal differimento del diritto alla detrazione (ad esempio acquisti di beni e servizi assoggettati all’I.V.A. con il meccanismo dell’inversione contabile e acquisti intracomunitari di beni, ecc…) occorre impostare sul fornitore, “Esigibilità Immediata” al posto dell’informazione “Predefinita per l’azienda”.

Le considerazioni sopra indicate valgono anche per l’inserimento dei documenti di acquisto e vendita in “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”).

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Qualora l’utente non abbia optato per il regime I.V.A. per cassa e proceda con la registrazione di un documento/movimento di acquisto con esigibilità I.V.A. per cassa, con data documento superiore al 30/11/2012, è stato introdotto un messaggio disattivabile che invita l’utente a verificare l’esigibilità I.V.A. del documento/movimento, in quanto, come stabilito dalle disposizioni normative, se un soggetto non aderisce al regime I.V.A. per cassa, a partire dal 01/12/2012 non è più possibile registrare documenti/movimenti di acquisto con tale esigibilità I.V.A.

IImmppoossttaazziioonnee ffiinnee ppeerriiooddoo II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa

Qualora il volume d’affari superi, nel corso dell’anno, il limite di 2 milioni di euro, il soggetto optante esce dal regime dell’I.V.A. per cassa e riprende le regole ordinarie di liquidazione dell’I.V.A. a partire dal mese successivo a quello in cui il limite è stato superato.

In caso di uscita dal regime, per evitare che coesistano, per la stessa attività, due regimi di liquidazione dell’imposta, è previsto che nella liquidazione relativa all’ultimo mese in cui è stata applicata l’I.V.A. per cassa, venga computato a debito l’intero ammontare dell’I.V.A. relativa alle operazioni i cui corrispettivi non sono ancora stati incassati; allo stesso modo il soggetto passivo potrà detrarre l’imposta relativa agli acquisti i cui corrispettivi non sono ancora stati pagati.

Per poter gestire correttamente l’uscita dal regime I.V.A. per cassa è stata introdotta una nuova funzione “Impostazione fine periodo I.V.A. per cassa” presente nel menù “Contabilità \ Utilità Contabilità”. L’utente dovrà indicare la data di fine periodo che determina, per l’azienda, l’uscita dal regime I.V.A. per cassa. Alla conferma, la procedura provvederà a impostare la data indicata, come data limite liquidazione I.V.A. sui movimenti con esigibilità I.V.A. per cassa inseriti con una data documento superiore al 30/11/2012 e inferiore o uguale alla data di fine periodo indicata.

La data di fine periodo indicata in questa scelta, verrà visualizzata nei “Parametri Contabilità” (scheda “Registrazioni”), nella sezione “Esigibilità I.V.A.”.

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La stampa dei Registri I.V.A. di acquisto e di vendita relativa al periodo di uscita dal regime I.V.A. per cassa riporterà le annotazioni di incasso e pagamento di tutte le fatture il cui corrispettivo alla data di uscita non figura ancora incassato/pagato. Nella Liquidazione I.V.A. dello stesso periodo verranno computati i debiti e i crediti relativi a tutte le operazioni I.V.A. per cassa ancora aperte, oltre a quelli derivanti da eventuali fatture effettivamente incassate e pagate nel periodo e i crediti e debiti di imposta derivanti dalla registrazione di fatture con esigibilità I.V.A. immediata.

Infine, dopo aver gestito tutti gli adempimenti previsti per l’uscita dal regime I.V.A. per cassa (stampe “Registri I.V.A.” e “Liquidazione I.V.A.”) si consiglia di ripristinare l’esigibilità I.V.A. immediata per l’azienda, andando nei “Parametri Contabilità” e disabilitando l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa”.

FFaattttuurree ddii vveennddiittaa ccoonn ““AAggeevvoollaazziioonnii AAuuttoottrraassppoorrttaattoorrii””

Secondo quanto dichiarato dalla Circolare 44/E, l’applicazione del nuovo regime dell’I.V.A. per cassa si estende anche alle fatture con agevolazione autotrasportatori, per le quali è già previsto un differimento del termine di registrazione e/o fatturazione. Da ora, e’ pertanto possibile inserire documenti con causale che gestisce l’Agevolazione I.V.A. autotrasportatori e contemporaneamente l’esigibilità I.V.A. per cassa.

CCoolllleeggaammeennttoo aalllloo SSttuuddiioo ddeell ccoommmmeerrcciiaalliissttaa

E’ stato effettuato l’adeguamento dei tracciati LEMCO / LEMSE per il trasferimento allo Studio, delle operazioni con “I.V.A. per cassa”.

Si ricorda che, tramite il tracciato LEMCO, è possibile trasferire anche gli incassi/pagamenti delle fatture, selezionando l’opzione “Castelletto IVA” presente nella scelta “Export dati” (menù “Moduli \ Collegamenti \ Studio Zucchetti”).

N.B. Per il corretto passaggio allo Studio delle fatture registrate secondo il nuovo regime dell’I.V.A. per cassa non è necessario che sui documenti siano utilizzati dei codici I.V.A. particolari.

N.B. Le fatture registrate con I.V.A. per cassa potranno essere acquisite in modo corretto dall’applicativo OMNIA Zucchetti a partire dalla versione 06.05.00 di CONTB.

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GGeessttiioonnaallee 11 ZZUUCCCCHHEETTTTII vveerr.. 55..00..22

AAvvvveerrtteennzzaa

In questo documento sono contenute informazioni tecniche riservate ai distributori ZUCCHETTI. Tali informazioni sono ad uso esclusivo del destinatario della presente comunicazione e non possono essere divulgate a terzi o pubblicate senza il consenso scritto della ZUCCHETTI.

NNoovviittàà nneell sseettttoorree aaggrriiccoolloo ee aalliimmeennttaarree ((aarrttiiccoolloo 6622 DD..LL.. 11//22001122))

DDiissppoossiizziioonnii ppeerr ll’’aapppplliiccaabbiilliittàà nneell sseettttoorree aaggrriiccoolloo ee aalliimmeennttaarree ddeellll’’aarrtt.. 6622 ddeell DD..LL.. 11//22001122

A decorrere dal 24 ottobre 2012 è entrata in vigore la normativa di cui all’art. 62 del D.L. 1/2012 che disciplina le relazioni commerciali in materia di cessioni di prodotti agricoli e alimentari, la cui consegna avviene nel territorio della Repubblica italiana, al fine di evitare l’uso di pratiche commerciali scorrette e l’imposizione di termini di pagamento eccessivamente lunghi.

Le disposizioni più rilevanti, sono le seguenti:

FFoorrmmaa ssccrriittttaa oobbbblliiggaattoorriiaa

Secondo quanto previsto dall’articolo 62 comma 1 del D.L. n. 1/2012, i contratti che hanno ad oggetto la cessione dei prodotti agricoli e alimentari, ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale e le cessioni “istantanee” cioè quelle per le quali il pagamento è contestuale alla consegna, devono essere stipulati obbligatoriamente in forma scritta e devono indicare a pena di nullità:

� La durata;

� Le quantità;

� Le caratteristiche del prodotto venduto;

� Il prezzo;

� Le modalità di consegna e di pagamento.

I documenti di trasporto, o di consegna, nonché le fatture, devono riportare la seguente dicitura: “Assolve gli obblighi di cui all’articolo 62, comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27”.

TTeerrmmiinnii ddii ppaaggaammeennttoo

In riferimento ai termini di pagamento, l’art. 5 del Decreto Attuativo n. 199 del 19 Ottobre 2012, comma 1, stabilisce che “… i termini di pagamento decorrono dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura”. Inoltre l’art. 62, comma 3, dispone che il pagamento del corrispettivo deve essere effettuato:

� Per le merci deteriorabili entro il termine legale dei trenta giorni;

� Per tutte le altre merci entro il termine dei sessanta giorni.

fermo restando l’obbligo per il cedente di emettere fatture separate per cessione di prodotti assoggettate a termini di pagamento differenti.

IInntteerreessssii ddii mmoorraa

E’ previsto il pagamento di “interessi” a decorrere automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento. In questo caso, il saggio degli interessi di mora è maggiorato di ulteriori due punti percentuali.

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NNoovviittàà iinnttrrooddoottttee iinn GGeessttiioonnaallee 11 ppeerr aaddeemmppiieerree aall nnuuoovvoo oobbbblliiggoo nnoorrmmaattiivvoo ((aarrtt.. 6622))

Per poter ottemperare alla nuova normativa, che dispone “… il cedente deve emettere fattura separata per cessioni di prodotti assoggettate a termini di pagamento differenti”, in Gestionale 1 è stata introdotta, per quanto riguarda il ciclo attivo, una nuova “gestione della fatturazione separata”, che consente di generare da un unico D.d.T., fatture distinte in base a determinati criteri.

Indichiamo qui di seguito, quali sono le operazioni da svolgere in Gestionale 1, al fine di attivare correttamente tale gestione.

CCrriitteerrii ddii FFaattttuurraazziioonnee SSeeppaarraattaa

Dal menù “Vendite \ Utilità Vendite” è possibile accedere alla nuova scelta “Criteri di Fatturazione Separata” in cui l’utente può inserire diversi codici da attribuire a gruppi omogenei di articoli, con l’obiettivo di separare su fatture diverse, ciascun gruppo omogeneo, in fase di generazione delle fatture.

Più precisamente, l’utente, per ciascun criterio di fatturazione separata, oltre ad indicare il codice e la descrizione, dovrà obbligatoriamente:

� Nella sezione “Motivazione”, impostare l’opzione “Articolo 62 D.L. 1/2012”;

� Nel campo “Codice Pagamento” impostare una condizione di pagamento che dovrà riportare informazioni ben precise, come verrà spiegato successivamente nel paragrafo “Condizioni Pagamento”.

N.B. La compilazione del campo “Codice pagamento” è fondamentale in quanto in fase di generazione delle fatture, tale condizione andrà a sostituire il codice di pagamento del D.d.T. di partenza.

Con l’introduzione di questa nuova scelta, è comunque possibile gestire la fatturazione separata, indipendentemente dal fatto che l’utente sia interessato dall’articolo 62; per questo è sufficiente impostare nella sezione “Motivazione” l’opzione “Altro” senza l’obbligo di specificare nessuna condizione di pagamento. In questo modo in fase di generazione fatture, gli articoli verranno separati su diversi documenti in base al criterio di fatturazione associato, e come condizione di pagamento verrà mantenuta quella del D.d.T. originale.

AAnnaaggrraaffiiccaa AArrttiiccoollii ee CCaatteeggoorriiee mmeerrcceeoollooggiicchhee

Nella scelta “Anagrafica Articoli”, nella scheda “Vendite”, l’utente ha la possibilità di associare direttamente all’articolo il codice del criterio di fatturazione separata sopra descritto.

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Qualora l’utente abbia classificato l’anagrafica articoli in categorie, gruppi o settori omogenei, sfruttando la compilazione del campo “Categoria merceologica” presente nella scheda “Principali” dell’Anagrafica Articoli, potrebbe in alternativa, associare il campo “Criterio di fatturazione separata”, direttamente alla Categoria merceologica.

Ricordiamo che il codice della categoria merceologica è impostato su tre livelli, pertanto, il criterio di fatturazione separata può essere associato allo stesso modo su tutti e tre i livelli.

La ricerca del criterio di fatturazione separata, da parte della procedura, viene effettuata nell’ordine seguente:

� Anagrafica articolo;

� Categoria merceologica 3° livello;

� Categoria merceologica 2° livello;

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� Categoria merceologica 1° livello.

Esempio Supponiamo di dover ricercare il criterio di fatturazione separata per l’articolo ART1 associato alla categoria merceologica 10400020. La procedura, prima ricerca il criterio di fatturazione sull’anagrafica articolo, se questo risulta vuoto, lo ricerca nella categoria merceologica 10400020 (3° livello), se anche per questo codice si ha un valore vuoto si ricerca nella categoria di livello superiore 1040 (2° livello), infine, se anche in questo caso non è stato impostato nessun criterio, si ricerca sulla categoria 10 (1° livello).

AAnnaaggrraaffiiccaa CClliieennttii

Nella scelta “Anagrafica Clienti” nella scheda “Vendite”, selezionando l’opzione “Escludi da gestione fatt. separata”, è possibile escludere un soggetto dalla necessità di gestione separata delle fatture (per esempio, l’emissione di fatture a soggetti privati, non necessita della fatturazione separata).

CCoonnddiizziioonnii PPaaggaammeennttoo

Come da normativa, per permettere di effettuare pagamenti a 30 e 60 giorni. a seconda della tipologia della merce, nella scelta “Condizioni Pagamento”, scheda “Generali” è stata introdotta una nuova opzione “Calendario” che consente di stabilire se il calcolo dei giorni di scadenza deve avvenire in base al calendario solare o in base a quello commerciale e a seconda del tipo di calendario selezionato, viene variata anche la modalità di calcolo del fine mese.

Più precisamente è possibile selezionare:

� Commerciale (comportamento predefinito). Con questa opzione, il calcolo delle scadenze viene effettuato secondo l’anno commerciale, partendo cioè dal presupposto che ogni mese è formato da 30 giorni; inoltre il calcolo del fine mese viene effettuato prima aggiungendo i giorni di scadenza e poi determinando il fine mese.

� Solare (nuova modalità). Con questa opzione, il calcolo delle scadenze viene effettuato aggiungendo il numero di giorni effettivo da calendario; inoltre il calcolo del fine mese viene effettuato prima determinando il fine mese e poi aggiungendo i giorni di scadenza. Per tutti coloro che hanno la necessità di operare secondo l’articolo 62, è obbligatorio impostare il Calendario “Solare”.

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N.B. L’opzione “Solare” è permessa solo per i tipi pagamento standard, non prevede la possibilità di indicare mesi e giorni di esclusione e consente di indicare 1 solo numero rata.

Sempre sulla condizione di pagamento, nella scheda “Generali”, è stata introdotta anche l’opzione “Escludi da gestione fatt. separata”. Selezionando questa opzione, è possibile escludere dalla gestione della fatturazione separata, i documenti a cui è stata associata tale condizione di pagamento.

Al fine di poter sfruttare in maniera completa le novità introdotte con questa nuova gestione e poter usufruire di tutti gli automatismi previsti, si consiglia fortemente di creare nuove condizioni di pagamento e, se possibile, con codici che abbiano un ordine sequenziale. Questo accorgimento tornerà utile nella stampa degli interessi di mora e nella stampa dei solleciti di pagamento nelle quali è stato introdotto (come verrà spiegato nei paragrafi successivi) un nuovo filtro sul codice pagamento, per poter estrarre esclusivamente le registrazioni interessate dalla nuova gestione articolo 62.

PPaarraammeettrrii VVeennddiittee

Nella scelta “Parametri Vendite \ scheda Altri dati”, è stata introdotta una nuova sotto-scheda “Fatturazione separata” in cui l’utente, selezionando l’opzione “Attiva gestione separata degli articoli nelle fatture”, ha la possibilità di attivare la nuova gestione della fatturazione separata.

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È possibile, inoltre, stabilire le azioni da adottare nell’operazione di separazione delle righe presenti sul D.d.T. in fatture diverse.

Elenchiamo qui di seguito i possibili comportamenti che si possono adottare in fase di Genera Fatture, per i diversi tipi di riga e per le spese di calce.

� Righe descrittive dei D.d.T. È possibile scegliere tra i seguenti valori:

- Elimina le righe descrittive. Selezionando questa opzione, le righe descrittive verranno eliminate e pertanto non saranno riportate sulle fatture generate.

- Assegna alla riga articolo/spesa precedente. Selezionando questa opzione, le righe descrittive verranno attribuite alla riga articolo oppure alla riga spesa (inserita con il tasto F7) che precede le note stesse.

N.B. Per righe descrittive dei D.d.T, si intendono quelle righe inserite manualmente nel documento di trasporto tramite il tasto TAB o tramite INVIO, oppure le note incluse nel documento.

I riferimenti inseriti automaticamente nei D.d.T. e più precisamente le note descrittive relative ai riferimenti “Vs. ordine … del” in caso di separazione delle fatture saranno persi.

� Righe art./spesa senza criterio di fatt. sep. È possibile scegliere tra i seguenti valori:

- Riporta su fattura separata. Selezionando questa opzione, le righe articolo e le righe spesa (inserite con il tasto F7) che non hanno associato nessun criterio di fatturazione, verranno fatte confluire in una fattura separata, attribuendo al documento generato, la condizione di pagamento associata al D.d.T. di origine.

- Riporta su fattura primo criterio ft.sep.. Selezionando questa opzione le righe articolo e le righe spesa (inserite con il tasto F7) che non hanno associato nessun criterio di fatturazione, verranno inserite sulla fattura che presenta il criterio di fatturazione con codice che, in base all’ordinamento alfanumerico, risulta più basso.

Esempio Volendo attribuire le spese alla fattura che ha scadenza maggiore, sarà necessario codificare con codice “100” il criterio di fatturazione legato alla condizione di pagamento a 60 gg, e con codice “200” il criterio di fatturazione legato al pagamento a 30 gg.

� Spese di calce. È possibile scegliere tra i seguenti valori:

- Riporta su fattura senza crit. se esiste (altrimenti suddividi). Selezionando questa opzione, le spese di calce verranno riportate sul documento che contiene righe che non hanno associato nessun criterio di fatturazione. Se non esiste un documento di questo tipo, ogni spesa di calce verrà suddivisa sulle diverse fatture generate.

- Suddividi in base al numero di fatture. Selezionando questa opzione, le spese di calce verranno suddivise in ugual misura, sui documenti generati.

- Riporta su fattura primo criterio ft.sep.. Selezionando questa opzione, le spese di calce verranno inserite sulla fattura che presenta il criterio di fatturazione più basso. Si rimanda all’esempio descritto sopra per le “Righe art./spesa senza criterio di fatt. sep.”.

N.B. Le spese di calce a cui si fa riferimento nella scelta “Parametri Vendite” sono riferite alle spese di Trasporto, Imballo, Spese, Arrotondamenti. Per quanto riguarda invece le spese di calce Bolli e Rivalsa, rimane invariato il comportamento attuale e cioè tali spese vengono ricalcolate sulle fatture generate in base all’importo totale del documento.

Infine, l’utente ha la possibilità, durante l’immissione manuale dei D.d.T e degli Ordini Clienti, di richiedere un controllo e un messaggio di avviso in caso di disomogeneità degli articoli inseriti. È possibile attivare questa gestione selezionando le seguenti opzioni:

� Verifica compilazione ordine

� Verifica compilazione D.d.T.

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GGeessttiioonnee DDooccuummeennttii

Nella scelta “Gestione Documenti”, per i documenti di tipo F (Fattura differita) o I (Fattura accompagnatoria), se è attiva la fatturazione separata (vedi scelta “Parametri Vendite”), è previsto un controllo sull’omogeneità delle righe articolo inserite; pertanto, in fase di conferma del documento, verrà visualizzato un messaggio di avviso non bloccante, in cui verranno elencate le incongruenze riscontrate nelle righe di dettaglio rispetto alla gestione della fatturazione separata. Lo stesso controllo è previsto anche in caso d’inserimento dei documenti di trasporto (tipo B), se è attiva (oltre all’opzione di fatturazione separata) l’opzione “Verifica compilazione D.d.T.”.

La verifica avverrà solo per i soggetti che non sono esclusi dalla gestione della fatturazione separata e se sul documento non è stata utilizzata una condizione di pagamento esclusa. Infine, verrà anche verificato se il tipo di pagamento previsto in testata si accorda con la condizione di pagamento prevista per il criterio di fatturazione separata (se ne è stato specificato uno).

N.B. Non si prevedono avvisi in caso d’inserimento di documenti di tipo C (Nota di credito), D (Nota di debito) o R (Ricevuta fiscale).

GGeenneerraa FFaattttuurree

La scelta “Genera Fatture” prevede, in caso di attivazione della fatturazione separata (vedi scelta “Parametri Vendite”), e solo se il cliente non risulta escluso, l’emissione automatica di differenti fatture contenenti articoli con criteri di fatturazione "omogenei" a fronte di documenti di trasporto che contengono tipologie "miste" di beni.

I possibili comportamenti che si possono adottare in fase di generazione documenti, per i diversi tipi di riga e per le spese di calce, sono stati descritti nel paragrafo “Parametri Vendite” sopra descritto.

GGeessttiioonnee OOrrddiinnii

Nella scelta “Gestione Ordini Clienti”, se è attiva la fatturazione separata e solo se è stata selezionata l’opzione “Verifica compilazione ordine” (vedi scelta “Parametri Vendite”), è previsto un controllo sull’omogeneità delle righe articolo inserite; pertanto, al termine della registrazione, verrà visualizzato un messaggio di avviso non bloccante in cui verranno elencate le incongruenze riscontrate nelle righe di dettaglio rispetto alla gestione della fatturazione separata.

La verifica avverrà solo per i soggetti che non sono esclusi dalla gestione della fatturazione separata e se sull’ordine non è stata utilizzata una condizione di pagamento esclusa. Infine, verrà anche verificato se il tipo di pagamento previsto in testata si accorda con la condizione di pagamento prevista per il criterio di fatturazione (se ne è stato specificato uno).

GGeenneerraa DDooccuummeennttii

Nella scelta “Genera Documenti” (menù Ordini \ Ordini Clienti), se è attiva la fatturazione separata, (vedi scelta “Parametri Vendite”), è previsto un controllo sull’omogeneità delle righe articolo inserite; pertanto, al termine della generazione, verrà visualizzato un messaggio di avviso non bloccante in cui verranno elencate le incongruenze riscontrate nelle righe di dettaglio rispetto alla gestione della fatturazione separata. Il controllo è previsto se i documenti generati sono di tipo F (Fattura Differita) o di tipo I (Fattura Accompagnatoria). Lo stesso controllo è previsto anche in caso di generazione dei documenti di trasporto, se è attiva (oltre all’opzione di fatturazione separata) l’opzione “Verifica compilazione D.d.T.”.

La verifica avverrà solo per i soggetti che non sono esclusi dalla gestione della fatturazione separata e se sull’ordine non è stata utilizzata una condizione di pagamento esclusa. Infine, verrà anche verificato se il tipo di pagamento previsto in testata si accorda con la condizione di pagamento prevista per il criterio di fatturazione (se ne è stato specificato uno).

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SSttaammppaa DDooccuummeennttii

I documenti di trasporto, o di consegna, nonché le fatture, devono riportare, come da normativa, la dicitura: “Assolve gli obblighi di cui all’articolo 62, comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27”, pertanto, sui documenti di vendita (D.d.T e Fatture), la procedura stamperà in automatico, in calce alle righe di dettaglio, l’annotazione sopra citata.

Più precisamente, affinché la procedura riporti in automatico la dicitura indicata nel decreto, devono essere verificate le seguenti condizioni:

� Deve essere attiva la gestione della fatturazione separata;

� Il soggetto intestatario del documento non deve essere escluso dalla fatturazione separata;

� Il pagamento del documento non deve essere escluso dalla fatturazione separata;

� La data del documento deve essere uguale o superiore alla data di entrata in vigore del decreto (24/10/2012);

� Sul documento deve esistere almeno una riga articolo abbinata ad un criterio di fatturazione separata con motivazione “Art. 62 D.L. 1/2012” (vedi scelta “Criteri di fatturazione separata”).

Nel caso in cui invece, si desideri stampare la dicitura in una posizione diversa, ad esempio sulla testata del documento, è possibile inserire sul fincato il campo di database “RIFART62” (Riferimenti art. 62 DL 24/2012) presente nell'elenco dei campi di database nella sezione “Testata \ Altri Campi” e posizionarlo sul fincato nel punto desiderato.

N.B. La dicitura non viene stampata per i documenti di tipo C (Note Credito), di tipo D (Note Debito) e di tipo R (Ricevute Fiscali).

SSttaammppaa oorrddiinnii cclliieennttii

Nella stampa degli ordini clienti, a differenza della stampa documenti, non è previsto nessun automatismo da parte della procedura, è tuttavia possibile stampare la dicitura indicata nel decreto, inserendo sul fincato il campo di database “RIFART62” (Riferimenti art. 62 DL 24/2012), presente nell'elenco dei campi di database nella sezione “Testata \ Altri Campi” e posizionarlo sul fincato nel punto desiderato.

SSttaammppaa iinntteerreessssii ddii mmoorraa

L’ applicazione dell’articolo 62, prevede il pagamento di interessi a decorrere automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento, pertanto, al fine della determinazione di tali interessi, è possibile avvalersi della “Stampa interessi di mora” (menù “Contabilità \ Estratti Conto \ Elaborazioni Periodiche”) nella quale è stato introdotto un nuovo filtro sul “Codice pagamento” con lo scopo di estrarre esclusivamente le partite relative a fatture interessate dall’articolo 62.

Riportiamo qui di seguito, le operazioni necessarie per una gestione corretta della stampa degli interessi di mora:

� Indicare le percentuali degli interessi di mora da applicare agli importi delle partite ancora aperte, nonostante la sopraggiunta scadenza, nella scelta “Parametri interessi di mora” (menù “Contabilità \ Estratti Conto \ Utilità Estratti Conto”);

� Calcolare gli interessi di mora, avvalendosi della scelta “Stampa interessi mora” che consente di ottenere un tabulato dove per ogni cliente viene indicato il totale degli interessi da addebitare, con un dettaglio delle partite scadute.

� Inserire manualmente in contabilità, tramite la scelta “Gestione movimenti”, la registrazione di tali interessi utilizzando un’apposita causale contabile, per la quale come “Tipo gestione” deve essere stata selezionata l’opzione “Addebito insoluto”, nella scelta “Base \ Archivi Contabilità \ Causali Contabili \ scheda Partite clienti fornitori”.

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SSttaammppaa SSoolllleecciittii PPaaggaammeennttoo

Attraverso la stampa dei solleciti di pagamento, è possibile inviare una lettera di sollecito di pagamento, nei confronti dei clienti che presentano partite scadute.

Anche in questa scelta stato introdotto il nuovo filtro “Codice pagamento”, che consente di differenziare le partite relative a fatture interessate dall’articolo 62, da quelle derivanti da altri documenti. Il filtro è disponibile se nella scelta “Parametri E/Conto” (menù “Contabilità \ Estratti Conto”), da compilare preventivamente prima della stampa dei solleciti, è stata selezionata l’opzione “Data scadenza” nella sezione “Ordinamento stampa solleciti di pagamento”.

AAggggiioorrnnaa aannaaggrraaffiiccaa cclliieennttii

Tra le novità introdotte per la gestione dell’articolo 62, è stata modificata anche la scelta “Aggiorna anagrafica clienti” (menu Base \ Menu Utilità), in quanto è stata introdotta la possibilità di impostare massivamente sulle anagrafiche clienti l’eventuale esclusione dalla gestione della fatturazione separata, andando a selezionare l’opzione “Escludi da gestione fatt. separata” presente nella scheda Impostazioni \ Vendite.

AAllttrree nnoovviittàà

IInntteerrrruuzziioonnee rriicceerrccaa rraappiiddaa ttrraammiittee ttaassttoo EESSCC

Per i campi per i quali è prevista la ricerca rapida (Shift + F6) è stata introdotta la possibilità di interrompere la ricerca premendo il tasto ESC.

IInntteerrrrooggaa SScchheeddee mmaaggaazzzziinnoo:: aaggggiiuunnttaa ccoolloonnnnaa rraaggiioonnee ssoocciiaallee cclliieennttee//ffoorrnniittoorree

Nella scelta “Interroga Schede” (menù “Magazzino”), nella griglia di visualizzazione dei dati, è stata inserita la nuova colonna “Ragione sociale” per i movimenti che hanno come contropartita “Cliente” o “Fornitore”. Per visualizzare questa nuova informazione, è possibile selezionare, dalla barra degli strumenti dell’interrogazione, il pulsante “Impostazioni” e cliccare su “Seleziona colonne…”; a questo punto, dall’elenco delle “Colonne disponibili” selezionare il campo “Ragione sociale” e inserirlo tra l’elenco delle ”Colonne selezionate”, quindi salvare le nuove impostazioni.

AAuummeennttaattaa llaa ddiimmeennssiioonnee ddeell ccaammppoo ddeessccrriizziioonnee rriiggaa ddeettttaagglliioo ddii aannaalliittiiccaa

Nella scelta “Gestione Movimenti” della Contabilità Analitica, la dimensione del campo relativo alla descrizione della riga di dettaglio, è stata aumentata da 30 a 50 caratteri. Lo stesso intervento è stato effettuato per la descrizione della riga di ripartizione di una registrazione di contabilità analitica (finestra “Ripartizione analitica”), inserita dalla scelta “Gestione movimenti” di contabilità ordinaria.

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GGeessttiioonnaallee 11 ZZUUCCCCHHEETTTTII vveerr.. 55..00..11

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NNuuoovvaa GGeessttiioonnee ddeell rreeggiimmee ““II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa””

DDiissppoossiizziioonnii ppeerr ll’’aapppplliiccaabbiilliittàà ddeellll’’eessiiggiibbiilliittàà II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa aarrtt.. 3322 bbiiss ddeell DD..LL.. 8833//22001122

L’art. 32 bis del D.L. n. 83/2012 ha introdotto il nuovo regime di liquidazione dell’I.V.A. secondo il criterio di cassa (c.d. cash accounting) in base al quale l’I.V.A. diviene esigibile e, quindi, deve essere versata al momento del pagamento del corrispettivo e non al momento di effettuazione dell’operazione.

L’accesso al regime è riservato ai soggetti passivi aventi un volume d’affari non superiore a 2 milioni di euro e non incide sulla posizione dei soggetti acquirenti i quali continuano a detrarre l’I.V.A. secondo le regole ordinarie, a prescindere dal pagamento del corrispettivo.

DDaattaa ddii eennttrraattaa iinn vviiggoorree ddeell nnuuoovvoo rreeggiimmee

Il nuovo regime si applicherà per le operazioni effettuate a decorrere dal 1° dicembre 2012. Da tale data sarà abrogato l’attuale regime regolato dall’art. 7 del D.L. 185/2008, mentre resta confermata l’esigibilità differita per le operazioni poste in essere nei confronti dello Stato e di altri Enti Pubblici.

PPrreessuuppppoossttii ppeerr ll’’aapppplliiccaazziioonnee ddeellllaa lliiqquuiiddaazziioonnee ““II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa””

I soggetti che nell’anno solare precedente hanno realizzato, o in caso di inizio attività, prevedono di realizzare un volume d’affari non superiore a 2 milioni di euro, possono optare per la liquidazione dell’I.V.A. per cassa.

Per tali soggetti l’I.V.A. relativa alle cessioni di beni/prestazioni di servizi effettuate nei confronti di soggetti passivi d’imposta diviene esigibile all’atto del pagamento dei relativi corrispettivi. L’imposta diviene, comunque, esigibile decorso un anno dal momento di effettuazione dell’operazione, salvo che il cessionario/committente, prima del decorso di detto termine, sia stato assoggettato a procedure concorsuali.

Inoltre, per i soggetti che optano per l’I.V.A. per cassa, il diritto alla detrazione dell’I.V.A. relativa gli acquisti effettuati, sorge al momento del pagamento dei relativi corrispettivi.

Al contrario, per i cessionari/committenti delle operazioni effettuate dal soggetto che ha optato il diritto alla detrazione sorge in ogni caso al momento di effettuazione dell’operazione, indipendentemente dal pagamento del relativo corrispettivo.

Resta fermo che, laddove il cessionario o committente dell’operazione abbia, a sua volta, esercitato l’opzione per la liquidazione dell’I.V.A. per cassa, il suo diritto alla detrazione spetterà solo all’atto del pagamento del relativo corrispettivo.

OOppeerraazziioonnii aattttiivvee eesscclluussee ddaallllaa lliiqquuiiddaazziioonnee ddeellll’’II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa

Sono escluse dalla disciplina dell’I.V.A. per cassa:

� Le operazioni effettuate applicando i regimi speciali (agricoltura, attività d’intrattenimento, agenzie di viaggio o regime I.V.A. del margine ecc.);

� Le operazioni effettuate nei confronti di soggetti che non agiscono nell’esercizio di imprese, arti o professioni;

� Le operazioni effettuate nei confronti dei soggetti che assolvono l’I.V.A. applicando il meccanismo del reverse;

� Le operazioni di cui all’articolo 6, comma 5, secondo periodo, DPR 633/72 (effettuate nei confronti di Stato, Enti pubblici, per i quali esiste già una specifica disciplina);

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� Le operazioni di cessioni intracomunitarie o operazioni di cui agli articoli 8, 8-bis e 9 del D.P.R. n. 633 del 1972 (servizi internazionali, o connesse agli scambi internazioni).

N.B. In data 26 novembre 2012 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare 44/E che riguarda il nuovo regime dell’I.V.A. per cassa. In questa circolare viene detto che “…l’applicabilità del regime in esame non è preclusa per le operazioni per le quali è già previsto un differimento del termine di registrazione e/o fatturazione in quanto tale differimento non deriva dalla applicazione di un regime speciale ma dall’applicazione di disposizioni che attengono alla tempistica degli adempimenti (vedi, ad esempio, il differimento della registrazione delle fatture previsto per gli autotrasportatori….). Attualmente in Gestionale 1, non è consentito registrare una fattura con causale che gestisce l’Agevolazione autotrasportatori e contemporaneamente l’esigibilità I.V.A. per cassa, in quanto, con la vecchia normativa, le operazioni riguardanti il regime degli Autotrasportatori erano escluse dal regime dell’I.V.A. per cassa. Questa novità normativa, essendo stata resa nota solo negli ultimi giorni, non ha permesso di effettuare alcun intervento sull’applicativo al fine di gestire questa particolare casistica. Pertanto, coloro che fossero in questa situazione, non riescono al momento a gestire contemporaneamente entrambi i regimi.

OOppeerraazziioonnii ppaassssiivvee eesscclluussee ddaall ddiiffffeerriimmeennttoo ddeell ddiirriittttoo ddii ddeettrraazziioonnee

Sono escluse dal differimento del diritto di detrazione:

� Gli acquisti di beni o servizi assoggettati all’I.V.A. con il meccanismo dell’inversione contabile;

� Gli acquisti intracomunitari di beni;

� Le importazioni di beni;

� Le estrazioni di beni dai depositi I.V.A.

AAddeemmppiimmeennttii rreellaattiivvii aallllee ooppeerraazziioonnii aattttiivvee ddeell ssooggggeettttoo cchhee hhaa ooppttaattoo ppeerr ll’’II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa

Le operazioni alle quali si applica il regime dell’I.V.A. per cassa concorrono a formare il relativo volume d’affari e partecipano alla determinazione della percentuale di detrazione, con riferimento all’anno in cui le stesse sono effettuate, senza che sia rilevante il momento in cui l’imposta diviene esigibile.

Le stesse sono computate nella liquidazione periodica relativa al mese/trimestre nel corso del quale è incassato il corrispettivo, ovvero scade il termine di un anno dalla data di effettuazione dell’operazione.

Nel caso di incasso parziale del corrispettivo, l’imposta diviene esigibile ed è computata nelle liquidazione periodica nella proporzione tra somma incassata e corrispettivo complessivo dell’operazione. L’incasso/pagamento cumulativo dovrà essere imputato alle fatture nell’ordine in cui le stesse sono state emesse o ricevute.

Infine le fatture emesse devono riportare l’annotazione che si tratta di operazione con “I.V.A. per cassa” in base all’art. 32-bis DL 83/2012.

AAddeemmppiimmeennttii rreellaattiivvii aallllee ooppeerraazziioonnii ppaassssiivvee ddeell ssooggggeettttoo cchhee hhaa ooppttaattoo ppeerr ll’’II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa

Il diritto alla detrazione dell’I.V.A. relativa ai beni/servizi acquistati dal soggetto che ha optato per l’I.V.A. per cassa può essere esercitato solo a partire dal momento in cui i relativi corrispettivi sono pagati o comunque decorso un anno dalla data di effettuazione dell’operazione, alle condizioni esistenti in tale momento. Nel caso in cui venga effettuato un pagamento parziale del corrispettivo, il diritto alla detrazione dell’imposta in capo al soggetto che ha optato per l’I.V.A. per cassa, sorge in proporzione alla somma pagata ed al corrispettivo complessivo dell’operazione.

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EEsseerrcciizziioo ddeellll’’ooppzziioonnee

Il sistema dell’I.V.A. per cassa è opzionale, ma una volta espressa l’opzione, il soggetto passivo, non può scegliere con riguardo a ciascuna operazione se assoggettarla ad esigibilità immediata o differita, anche perché, come già chiarito, l’esercizio di tale opzione ha effetti anche sul diritto alla detrazione dei suoi acquisti, ma è obbligato ad applicare il regime a tutte le operazioni attive e passive effettuate. L’opzione, inoltre, vincola il contribuente all’applicazione dell’I.V.A. per cassa almeno per un triennio, salvo i casi di superamento della soglia dei due milioni di euro di volume d’affari, che comportano la cessazione del regime.

TTeerrmmiinnee ddeellll’’ooppzziioonnee

Qualora il volume d’affari superi, nel corso dell’anno , la soglia di 2 milioni di euro, il soggetto optante esce dal regime dell’I.V.A. per cassa e riprende le regole ordinarie di liquidazione dell’I.V.A. a partire dal mese successivo a quello in cui la soglia è superata.

Relativamente alle operazioni passive, le regole ordinarie si applicheranno con riferimento alle fatture ricevute a partire dal mese successivo a quello in cui la soglia è superata, anche se l’acquisto è stato effettuato nel periodo in cui era applicato il regime dell’I.V.A. per cassa.

In caso di uscita dal regime, per evitare che coesistano, per la stessa attività, due regimi di liquidazione dell’imposta, è previsto che nella liquidazione relativa all’ultimo mese in cui è stata applicata l’I.V.A. per cassa, venga computato a debito l’intero ammontare dell’I.V.A. relativa alle operazioni i cui corrispettivi non sono ancora stati incassati; allo stesso modo il soggetto passivo potrà detrarre l’imposta relativa agli acquisti i cui corrispettivi non sono ancora stati pagati.

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OOppeerraazziioonnii nneecceessssaarriiee ppeerr aattttiivvaarree ccoorrrreettttaammeennttee iill nnuuoovvoo rreeggiimmee ddeellll’’II..VV..AA.. ppeerr ccaassssaa iinn GGeessttiioonnaallee 11

Nei successivi paragrafi vengono indicate le operazioni necessarie per attivare il nuovo regime dell’I.V.A. per cassa, pertanto verranno descritte quelle funzionalità che per modalità operativa differiscono dalla gestione precedente. N.B. Tutti coloro che aderiscono per la prima volta al regime dell’I.V.A. per cassa, possono richiedere il manuale “Gestione del regime I.V.A. per cassa” al proprio supporto tecnico di riferimento telefonicamente o tramite e-mail.

PPaarraammeettrrii CCoonnttaabbiilliittàà

L’utente che a partire dal 1° dicembre 2012, aderisce al nuovo regime dell’I.V.A. per cassa, dovrà entrare nella scelta “Parametri Contabilità \ Scheda Registrazioni” e selezionare l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa” e indicare nel campo “Esigibilità I.V.A. predefinita nei documenti di vendita”, il valore “Per cassa”.

Ricordiamo che per il campo “Ente pubblico soggetto ad I.V.A. differita”, la gestione rimane invariata, pertanto deve essere selezionato solo se l'azienda è un ente pubblico. In questo modo è possibile gestire il differimento della liquidazione dell'I.V.A. sugli acquisti fino all'avvenuto pagamento delle fatture e note di credito passive.

Qualora, l’utente per errore dovesse selezionare sia l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa”, sia l’opzione “Ente pubblico soggetto ad I.V.A. differita”, la procedura restituisce un messaggio informativo, in cui avvisa l’utente che entrambe le opzioni non possono coesistere, e pertanto prevarrà la gestione dell’I.V.A. per cassa.

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Infine ricordiamo che con il nuovo regime dell’I.V.A. per cassa, l’esigibilità nei documenti di vendita dovrà essere per cassa, pertanto, la procedura effettua un ulteriore controllo di congruenza tra l’opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa” e il valore impostato nel campo “Esigibilità I.V.A. predefinita nei documenti di vendita”; si tratta sempre di un messaggio informativo, non bloccante e quindi l’utente può proseguire nella conferma delle impostazioni.

L’agevolazione del regime dell’I.V.A. per cassa, cessa la sua applicabilità dopo il superamento della soglia di 2 milioni di euro del volume d’affari; per stabilire qual è il momento in cui l’agevolazione termina, l’utente deve compilare manualmente (come già avveniva per il passato), la data nel pulsante “Superamento fatturato limite”.

La nuova normativa prevede che in caso di superamento del fatturato limite (a differenza della vecchia) tutta l’IVA ancora da versare \ incassare venga liquidata già nel mese di uscita dal regime; l’adeguamento necessario per gestire correttamente la liquidazione in occasione dell’uscita dal regime, verrà rilasciato in uno dei prossimi aggiornamenti. Per questo motivo, nel momento in cui l’utente dovesse impostare nel pulsante “Superamento fatturato limite” una data superiore al 1° dicembre 2012, la procedura restituisce un messaggio in cui viene invitato a contattare l’assistenza tecnica.

AAnnaaggrraaffiiccaa CClliieennttii//FFoorrnniittoorrii

Al fine di attivare correttamente la nuova gestione dell’I.V.A. per cassa, è opportuno verificare che in “Anagrafica Clienti/Fornitori” nella scheda “Contabili”, nel campo “Gestione I.V.A.” sia indicato il valore “Predefinita per l’azienda”.

GGeessttiioonnee DDooccuummeennttii

Dopo aver impostato correttamente tutte le informazioni per abilitare il nuovo regime dell’I.V.A. per cassa, come descritto nei paragrafi precedenti, in fase di registrazione dei documenti di vendita, verrà sempre proposta come esigibilità “I.V.A. per cassa”, indipendentemente dalla data del documento cioè, indipendentemente dal fatto che il documento abbia una data inferiore o uguale/superiore al 1° dicembre 2012 (data di entrata in vigore del nuovo regime).

Per quanto riguarda i documenti di acquisto invece, in fase di registrazione, verrà proposta come esigibilità “I.V.A. per cassa” se la data del documento è uguale o superiore al 1° dicembre 2012, mentre verrà proposta “I.V.A. immediata” se la data del documento è inferiore al 1° dicembre 2012.

N.B. Qualora sul singolo cliente/fornitore, venga indicato un tipo di esigibilità diversa dal valore “Predefinita per l’azienda”, per esempio nel caso in cui venga indicata esigibilità “Immediata”, questa informazione prevarrà sulla gestione predefinita dell’I.V.A. per cassa, pertanto il documento registrato con esigibilità immediata verrà trattato secondo i criteri del regime ordinario.

Lo stesso comportamento è previsto anche nell’inserimento dei documenti dalla “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”).

SSttaammppaa ddooccuummeennttii ddii vveennddiittaa

Le fatture emesse in questo regime, devono riportare l’annotazione che si tratta di operazioni con “I.V.A. per cassa” in base all’art. 32-bis DL 83/2012, come da normativa.

Pertanto, sulla stampa dei documenti di vendita, verrà riportata la dicitura “I.V.A. ad esig. diff. art. 32-bis DL 83/2012” se la data del documento è uguale o superiore al 1° dicembre 2012, mentre sui documenti con data inferiore al 1° dicembre 2012, continuerà ad essere riportata la dicitura con il riferimento alla vecchia normativa.

Da quanto sopra esposto si evince che non è necessario intervenire sui modelli di stampa dei documenti, attraverso lo strumento “Fincati”, in quanto la dicitura corretta viene stampata in automatico dalla procedura.

L'annotazione è riportata in calce alle righe di dettaglio; nel caso in cui invece, si desideri stampare la dicitura in una posizione diversa, ad esempio sulla testata del documento, è possibile inserire sul fincato il campo di database “DGLIVASOS” (Esigibilità I.V.A.), presente nell'elenco dei campi di database nella sezione “Testata \ Altri Campi” e posizionarlo sul fincato nel punto desiderato.

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Inoltre, in fase di stampa definitiva dei documenti di vendita viene verificata la congruenza tra l'esigibilità I.V.A. presente sul documento (Fattura, Nota credito o Nota debito) e quella impostata sul cliente. Il controllo avviene, sia stampando il singolo documento tramite la scelta “Gestione documenti” sia stampando più documenti contemporaneamente tramite la scelta “Stampa documenti”.

La procedura verifica che:

• se è attiva l'opzione “Ammessa esigibilità I.V.A. per cassa” nella scelta “Parametri Contabilità” (menù “Base \ Archivi Contabilità”);

• se la data del documento è uguale o superiore al 01/12/2012;

• se il tipo di esigibilità I.V.A. proposto in base al cliente differisce dall'esigibilità I.V.A. del documento, (ad, esempio, nell’anagrafica cliente l’esigibilità I.V.A. è “Predefinita per l’azienda” mentre sulla fattura è indicata l’esigibilità I.V.A. immediata);

qualora risultino verificate tutte e 3 le condizioni, viene restituito un messaggio in cui l’utente è avvisato che l’esigibilità I.V.A. del documento e del cliente intestatario non sono congruenti.

Selezionando il pulsante “Annulla” la stampa del documento non viene effettuata, e l’utente dovrà preoccuparsi di correggere l’informazione errata per poi ripetere la stampa del documento successivamente; la procedura prosegue con la verifica e la stampa degli altri documenti. Il messaggio di avviso viene dato per ciascun documento in cui la procedura riscontra un’incongruenza dei dati relativi all’esigibilità I.V.A.

Selezionando il pulsante “Interrompi”, l’intera procedura di stampa viene interrotta, quindi nessun documento verrà stampato.

Selezionando il pulsante “Ignora” il documento in questione viene stampato in definitivo con l'informazione non congruente e la procedura prosegue con la verifica e la stampa degli altri documenti.

SSttaammppaa RReeggiissttrrii II..VV..AA.. ee LLiiqquuiiddaazziioonnee II..VV..AA..

Con l’entrata in vigore del nuovo regime, anche la stampa dei registri I.V.A., nonché la stampa della Liquidazione sono state adeguate, al fine di riportare correttamente anche i riferimenti della nuova normativa.

Pertanto, in fase di stampa dei registri I.V.A., per ogni registrazione verrà riportato il riferimento alla normativa e più precisamente, per le registrazioni con data inferiore al 1° dicembre 2012, continuerà ad essere stampato il “vecchio riferimento” cioè “Iva esig. diff. art. 7 DL 185/08”, mentre per le registrazioni con data uguale o superiore al 1° dicembre 2012, verrà stampato il “nuovo riferimento” cioè “Iva esig. diff. art. 32-bis DL 83/12”.

Nello specchietto riepilogativo, dove vengono indicati i totali di periodo, la dicitura è stata modificata; infatti, ora vengono indicati entrambi i riferimenti normativi (esempio: “IMPOSTA AD ESIG. DIFF. ART. 7 DL 185/08 E ART. 32-BIS DL 83/12”), in quanto fino al 30/11/2013 potrebbero coesistere sui registri I.V.A. sia registrazioni inserite secondo la vecchia normativa, sia registrazioni inserite con la nuova.

Lo stesso intervento è stato effettuato anche per la stampa della Liquidazione I.V.A.

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CCoommee ddeevvoonnoo eesssseerree ttrraattttaattee llee nnoottee ddii vvaarriiaazziioonnee

Sempre nella Circolare N. 44/E del 26 novembre 2012, viene detto:

“… Qualora in pendenza del predetto termine di un anno dall’effettuazione dell’operazione venga emessa nota di variazione in aumento …, si ritiene che anche per il nuovo ammontare dell’imponibile o dell’imposta l’anno decorra dalla effettuazione della originaria operazione. Le variazioni in diminuzione che intervengono prima che l’imposta diventi esigibile rettificano direttamente quest’ultima. Diversamente, quelle che intervengono successivamente, possono essere computate nella prima liquidazione utile.”

In Gestionale 1, è possibile attribuire manualmente la data massima di esigibilità I.V.A. richiamando il documento da “Gestione Movimenti” del menu “Contabilità”, premendo il tasto destro del mouse e selezionando la voce “Imposta data Limite Liquidazione I.V.A.”. Ricordiamo che la modifica di questa data è da operare solo in caso di necessità, in quanto incide sull’esigibilità dell’imposta contenuta nel documento.

Fine documentazione.