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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Gennaio 2017 - numero 100 E’ questi il numero 100 del nostro giornale. Il primo numero uscì nel dicembre 2007 e in questi anni il giornale ha cercato di esprimere una propria ed autonoma rappresentazione della nostra realtà. Proprio perchè questo è il numero 100 riproponiamo con ostinazione un tema che ci sta particolarmente a cuore. Parliamo delle gite scolastiche che proprio in questo periodo vengono organizzate. Ci sfuggono le ragioni per la quale continuano ad inviare i nostri studenti a visitare le capitali europee senza adeguate preparazioni. Come possono i nostri studenti essere consapevoli delle caratteristiche di queste megalopoli se ignorano le loro fragilità ambientali, la piramide sociale sottostante e così via dicendo? E’ certo che, salvo rare eccezioni, ignorano tali questioni. SEGUE A PAGINA 2 Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Iscrizione al Tribunale di Brescia 3/2013 Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Territorio pag 2 Territorio 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio » 6 Manerbio » 7 San Gervasio » 8 Territorio - Dialetto » 9 Orzinuovi » 10 Offlaga e Pavone Mella » 11 Pontevico » 12 Pontevico » 13 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 I L P I A C E R E D E L L O R O www.ilpiaceredelloro.it facebook.com/ilpiaceredellorolumezzane presentando il presente coupon in uno dei nostri negozi OFFERTA VALIDA dal 1 gennaio al 31 gennaio 2017 20% SU TUTTA LA GAMMA DEI NOSTRI GIOIELLI I L P I A C E R E D E L L O R O SELEZIONIAMO PER TE GIOIELLI UNICI ED ORIGINALI A PREZZI INCREDIBILI. ritiro oro e argento gioielli vintage gioielli rinnovati orologi da collezione e d’epoca oro da investimento valutazioni gratuite . riparazioni test per scoprire il “gioiello giusto” per te. GENNAIO. IL PIACERE DEI SALDI. BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/A PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE, 79 siamo arrivati alla centesima copia del nostro mensile dal 2007 ad oggi 100!

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Gennaio 2017 - numero 100

E’ questi il numero 100 del nostro giornale.Il primo numero uscì nel dicembre 2007 e in questi anni il giornale ha cercato di esprimere una propria ed autonoma rappresentazione della nostra realtà.Proprio perchè questo è il numero 100 riproponiamo con ostinazione un tema che ci sta particolarmente a cuore.Parliamo delle gite scolastiche che proprio in questo periodo vengono organizzate.Ci sfuggono le ragioni per la quale continuano ad inviare i nostri studenti a visitare le capitali europee senza adeguate preparazioni.Come possono i nostri studenti essere consapevoli delle caratteristiche di queste megalopoli se ignorano le loro fragilità ambientali, la piramide sociale sottostante e così via dicendo?E’ certo che, salvo rare eccezioni, ignorano tali questioni.

SEGUE A PAGINA 2

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania BrunelliEdizioni “La Pianura”-Via S.Martino,

11-Verolanuova (Bs)Iscrizione al Tribunale di Brescia 3/2013

Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs)Pubblicazione mensile

E-mail: [email protected]

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Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 2

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Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15

Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 16

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www.ilpiaceredelloro.itfacebook.com/ilpiaceredellorolumezzane

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dal 1 gennaioal 31 gennaio 2017 20%

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GENNAIO.IL PIACERE DEI SALDI.

BAGNOLO MELLAVIA GRAMSCI, 153/A

PONTEVICOVIA XX SETTEMBRE, 79

siamo arrivati alla centesima copia del nostro mensile dal 2007 ad oggi

100!

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Pag . 2 Gennaio 2017TerritorioPROSEGUE DALLA PRIMA

Da Tunisi a Bruxelles, da Dacca a Berlino. Di matrice islamica in poco meno di due anni l’elenco delle vittime, senza tenere conto dei numerosi militari, caduti nel corso delle varie missioni di pace nel mondo.

201518 marzo a Tunisi. Nell’attacco al Museo del Bardo perdono la vita quattro turisti italiani: Giuseppina Biella e il marito Orazio Conte, Francesco Caldara e Antonella Sesino.

28 settembre a Dacca, Bangladesh. In un agguato rivendicato dall’Isis, viene ucciso il cooperante Cesare Tavella.

13 novembre a Parigi. L’Isis mette in atto una serie di attacchi senza precedenti, causando almeno 130 morti e oltre 350 feriti. I terroristi colpiscono nei pressi dello Stade de France, ristoranti e bar nel decimo e nell’undicesimo arrondissement e

il teatro Bataclan dove era in corso un concerto. Qui perde la vita Valeria Solesin, 28 anni, studentessa veneziana della Sorbona.

201615 gennaio a Aquagadougou, Burkina Faso. In un attacco al caffè di un italiano, rivendicato da Al Qaida nel Maghreb islamico, muore Michel Santomenna, figlio di 9 anni del proprietario del bar.

3 marzo a Sabarata, Libia. Due italiani vengono uccisi durante un raid delle forze di sicurezza libiche contro jihadisti. Si tratta di Fausto Piano e Salvatore Failla, dipendenti della società di costruzioni Bonatti, rapiti nel luglio 2015 insieme ad altri due italiani Gino Pollicardo e Fausto Calcagno, che invece riescono a fuggire.

23 marzo a Bruxelles. Un commando di kamikaze semina il terrore nel cuore dell’Europa con una serie di attentati all’aeroporto di

Bruxelles e alla stazione della metropolitana di Maalbeek. Tra le 32 vittime c’è l ’ i t a l i a n a Patricia Rizzo, funz ionar ia dell’Ue.

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luglio a Dacca in Bangladesh. Un commando di terroristi fa irruzione nel ristorante Holey Artisan Bakery, non lontano dall’ambasciata italiana, prendendo in ostaggio alcuni avventori che verranno poi uccisi. Il bilancio dell’attacco sarà di oltre 20 morti, tra cui 9 italiani: Nadia Benedetti, Adele Puglisi, Claudia Maria D’Antona (il marito Giovanni Boschetti è scampato all’attentato), Maria Riboli, Simona Monti, Marco Tondat, Cristian Rossi, Claudio Cappelli, Vincenzo D’Allestro.

14 luglio a Nizza (foto). Con una dinamica riproposta dall’attentato di Berlino, un tir si lancia sulla folla sulla Promenade des Anglais, particolarmente affollata la sera della Festa nazionale francese. I feriti sono centinaia, i morti 86, tra cui 6 italiani: Mario Casati e la compagna Maria Grazia Ascoli, Carla Gaveglio, Angelo D’Agostino e la moglie Gianna Muset, e l’italoamericano Nicolas Leslie.

19 dicembre a Berlino. Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, due lauree e un master, lavora a Berlino da alcuni anni. Viene falciata da un camion in un attacco rivendicato dall’Isis. Fabrizia era al mercatino di Natale per fare gli ultimi acquisti prima di rientrare dalla famiglia a Sulmona.

Anni difficiliSe così non fosse non si capirebbe l’ignoranza circa il nostro di ambiente.Per secoli l’Italia è stata la meta privilegiata per la formazione di futuri intellettuali europei (il famoso Tour d’Italie).Proprio quest’anno è stata riscoperta dal turismo sia nazionale che internazionale per le note ragioni.Il Bel Paese è un museo diffuso, talmente diffuso che non vi è località che non meriti di essere visitata.Non solo.Se ci limitassimo (e sarebbe l’ora) a proporre gite sotto casa si potrebbero cogliere almeno due obiettivi.Il primo sarebbe quello di scoprire le bellezze di casa nostra collegandole alla loro storia, alle loro peculiarità, al nesso che lega il particolare al tutto, così da formare una vera coscienza per lo studente.Il secondo consentirebbe un’esperienza nuova, ovvero la passeggiata, modalità talmente rivoluzionaria perchè relegata da troppi anni nel dimenticatoio.Ce ne sarebbero altri di obiettivi che si potrebbero conseguire, ma l’esiguità dello spazio riservatoci, obbliga a riparlarne in un’altra occasione.

Anno nuovo, energia più cara in Italia più

che altroveLe bollette dell’elettricità italiane, sia per le imprese che per le famiglie, sono tra le più care d’Europa.A pesare, per quasi i due terzi non è il costo dell’energia in sé ma, soprattutto: imposte, oneri di sistema e accesso alla rete.E’ una situazione che riguarda l’intera Europa, ma nel caso italiano nonostante l’energia sia calata del 15% pesano le tasse e tributi (saliti da 28% a 38%).Così due terzi del costo delle bollette se ne vanno in gabelle.Sul fronte delle imprese, quelle italiane con quasi 150 euro per

megawattora sono quelle che pagano di più tra i ventotto Paesi della Comunità.Oltre la metà del prezzo è costituito dalla componente non energetica che è di 70 euro, di cui quasi 20 per i costi di rete, e rispettivamente circa 10 per tasse e imposte e 50 per rinnovabili e cogenerazione.

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Gennaio 2017 Pag . 3

NATALE - Il pianeta intero rigurgita di simboli natalizi e di Christmas Carols, di abeti pieni di luci, di faccioni di Babbo Natale e di renne volanti: ma al tempo stesso i cristiani sembrano tornati all’epoca delle catacombe, vengono perseguitati e uccisi dappertutto e perfino nella cattolicissima Italia i ragazzini delle scuole sono costretti ad autocensurare le parole di Astro del ciel, versione nostrana della popolarissima Stille Nacht. Accade purtroppo anche da noi in questa Bassa Bresciana dove i canti di Natale sono autocensurati per prudenza, l’”Astro del ciel” è ridotto a grottesco coro muto della Butterfly. Siamo alle comiche, se non all’ennesima esibizione di una diffusa ipocrisia. E’ accaduto a Pontevico, a Flero ed in altri paesi dove il Bambin Gesù è bistrattato, le statue del presepio ridotte in frantumi, il presepio e la benedizione natalizia sono interpretati come offese alle famiglie di altro credo, mentre scolari e famiglie musulmani, in genere, non si sentono né offesi né sfidati dal presepio. La nuova classe intellettuale invece di preoccuparsi di tramandare ai propri allievi la cultura dei nostri antenati si preoccupa d’altro, che ai ragazzi interessa poco o nulla. Papa Francesco più volte accusato di ‘sottovalutare’ le persecuzioni dai cristiani subìte ad opera dei fanatici jihadisti o dei regimi musulmani radicali (tra cui alcuni fedelissimi alleati dell’Occidente), nell’Angelus di Natale e nella festa del protomartire Stefano, ha denunciato in termini

inequivocabili le nuove persecuzioni subite dai cristiani, sono peggiori di quelle messe in atto nel periodo dell’impero romano pagano. Oggi cristiani martirizzati dalla rabbia musulmana ve ne sono molti. Ma l’altra grande persecuzione è quella della modernità consumistica. Una persecuzione soft, più insidiosa: alberi illuminati, renne, Babbi Natale: nessuno di questi simboli è direttamente cristiano. I centri commerciali, fra Natale ed Epifania, sono templi pagani addobbati in onore del dio Danaro. Preoccupa la negazione di Dio, quella che usa Gesù come agente di vendita, e non sa vederlo nei poveri e nei perseguitati.

DOPO REFERENDUM = Se è vero – come scrivevano Papini e Giuliotti – che «ogni uomo esiste in virtù del suo nemico», a vincere è stata un’Italia che ha saputo individuare il proprio “nemico (politico) principale” e discernere tra il bene e il male delle proposte in campo (ben al di là di una pasticciata riforma costituzionale). È  l’Italia che non teme mettersi in gioco, rimandando al mittente le “mancette” governative. Ma nulla cambia. Purtroppo. Infatti...

LA STORIA si ripete e viene in mente il percorso accidentato della Fiat, una farsa il pasticciaccio brutto del  Monte dei Paschi di Siena per il quale il governo fotocopia stanzia ingenti somme per cui Federconsumatori

e  Adusbef  commentano: “è stato varato il decreto che dà il via libera al salvataggio degli istituti bancari in difficoltà. È partita, contestualmente, la nazionalizzazione del  Monte dei Paschi col sostegno finanziario straordinario che graverà per 333,3 euro per ognuno dei 60 milioni di italiani, (833,3 euro a famiglia) e incrementa il debito pubblico già in crescita”.

PROMESSE = #Renziciricorderemo. L’hastag partito il 30 gennaio da un Circo Massimo gremito per il Family Day, si è plasticamente concretizzato il 4 dicembre. Quella fetta di mondo cattolico scesa in strada contro le unioni civili ha votato compatta “No” al referendum sulla riforma costituzionale. Scelta che era stata annunciata da Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, già poche ore prima dell’approvazione in Senato del maxi-emendamento che ha spianato la strada alla legge Cirinnà, nel febbraio scorso.

LEGUMI = Il 2016 è stato proclamato dalla  Fao  “anno dei legumi”. Per gli acquisti natalizi le  lenticchie  in cima alla lista delle spesa tanto più quest’anno: comprare quelle di  Castelluccio di Norcia è stato un atto di solidarietà e vicinanza ai coltivatori umbri colpiti dal terremoto. I legumi sono tornati in auge sulle tavole e sono i protagonisti della Dieta Mediterranea e dei regimi alimentari vegetariano e vegan. Al bando il bicarbonato nell’ammollo perché

fa depositare il calcio sui legumi rendendoli più duri. Le leguminose hanno il doppio delle proteine presenti nel grano e tre volte quelle del riso.

PROSCIUTTO = “Italico” è il nuovo marchio italiano per la suinicoltura un progetto a difesa del made in Italy. Italicum è stato presentato in un incontro svoltosi a Leno. Il presidente regionale e vice presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini, lo ha presentato come un progetto nato da un’idea del consorzio del prosciutto San Daniele e della collaborazione con componenti della filiera per caratterizzare le DOP. L’obiettivo è quello di creare un prodotto a marchi con le carni fresche di suino nato ed allevato in Italia nella filiera San Daniele.

PERICOLO = L’alcol, diminuisce il volume della materia grigia nel cevello degli adolescenti. È quanto emerge da uno studio finlandese, della University of Eastern Finland e del Kuopio University Hospital. Una una risonanza magnetica ha evidenziato che a livello cerebrale il volume della materia grigia nella corteccia cingolata anteriore bilaterale era diminuito. Così come in un’altra area chiamata insula destra, legata ad esempio all’emotività e alla memorizzazione. Tuttavia, è stato suggerito che alcune delle variazioni volumetriche possono essere reversibili se il consumo di alcol viene ridotto.

STATE SERENI (se potete)

Territorio

Il calendario 2017 dell’avis di Pontevico, come sempre dal 1986, nelle case del paese. “E’ un’edizione che abbiamo voluto dedicare al nostro fiume, l’Oglio, che tutti noi, giovani e meno giovani, amiamo per come s’è sviluppata la nostra comunità nel corso dei secoli” commenta il presidente Attilio Bricchi. Nella pagina di ogni mese è ricordato un episodio del passato illustrato con immagini fotografiche messe a disposizione dall’archivio di mai dimenticati Giancarlo Moretti e Giuseppe Lusetti, da amanti del fiume quali Gabriele Rossetti, Franco Moretti, Angelo Camisani, Gianfranco Gobbi e Claudio Pellegri della Protezione Civile. Determinante è stato il contributo della maestra Nella Ziletti sottolinea il consiglio direttivo ed interessante

è ogni pagina nel ricordare, ad esempio, come gruppi di giovani del paese, nel 1952 remarono a bordo di barbotte (le barche caratteristiche del tempo) partendo dall’antico porto per viaggiare alla volta di Venezia, esperienza ripetuta nel giugno 1979 daaltri “ardimentosi” che con natanti a motore in tre giorni raggiunsero la laguna sugli itinerari che per secoli furono le strade della Serenissima. Il foglio del mese di agosto è dedicato a gli amanti dell’avventura che ebbe protagonisti: Franco Piovani. Franco Gobbi,

Armando Maneti, Cristoforo Costa, Battista Bosio, Franco Moretti, Gino Mosca. Luigi Viadana, Edoardo Zapponi. Li accolse l’assessore al turismo della città lagunare

consegnando loro una medaglia e complimentandosi per l’impresa. Li attendevano un paio di autocarri che riportarono natanti e gruppo nella pianura bresciana.

PONTEVICO, ricordando il fiume di casa

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Pag . 4 Gennaio 2017Manerbio

La Befana fascista viene istituita e celebrata, per la prima volta, il 6 gennaio 1928.In realtà la prima volta fu indetta l’anno precedente a Buenos Aires ed organizzata tra i lavoratori emigrati italiani fascisti laggiù emigrati.L’organizzazione era affidata ai Fasci femminili ed in loro assenza agli insegnanti elementari.Dal 1930 in poi la festività venne coordinata dai Comitati di assistenza invernale, confluiti successivamente nel nuovo Ente Opere Assistenziali.I beneficiari della Befana fascista erano i bambini in condizioni economica disagiata.Era necessario presentare agli uffici del Fascio una domanda.Alle visitatrici era affidato l’incarico di verificare le effettive condizioni economiche delle famiglie dei richiedenti.Laddove era presente il dopolavoro aziendale, le due manifestazioni si sovrapponevano.In questo caso i Fasci femminili si occupavano dei bambini in condizioni finanziarie disagiate mentre il dopolavoro aziendale distribuiva doni ai bambini dei dipendenti.Il finanziamento della Befana fascista era affidato alle libere offerte dei privati, in particolare dei commercianti e dei dipendenti pubblici, categoria quest’ultima di fatto obbligata alla donazione.I doni, in genere, erano vestiario per ripararsi dal freddo e dalle malattie, frutta e dolciumi.Rari erano i giocattoli.L’ideatore di questa nuova festività fu Augusto Turati, ras del Fascismo bresciano, nonché segretario nazionale del PNF.Con l’avvento alla segreteria di

Achille Starace la denominazione della festività venne modificata in Befana del Duce.Sarà solo durante la Repubblica Sociale Italiana che la festività ritornerà ad assumere la sua originaria definizione di Befana fascista.Tutto ciò a livello nazionale.Per quanto riguarda la nostra realtà vi è da sottolineare come la festività della Befana era una radicata tradizione in larga parte dell’Italia e il regime se ne appropriò.La festa consisteva nella distribuzione di doni ai bambini poveri ed appartenenti a famiglie politicamente irreprensibili.In alcune circostanze, la festa venne spostata a Natale, assumendo così il nome di Natale del Duce.In entrambi i casi la festa rientrava in “un vasto programma di assistenza invernale” gestito dalle Opere assistenziali con il Fascio femminile.Naturalmente, la Befana fascista non poteva essere la riedizione di una malandata e deforme vecchietta come era stata tratteggiata nel passato.La Befana fascista è una giovane donna oltre che bella, una sorta di fata.Antonio Gibelli cita una poesiola del tempo che così recita:“questa vecchia è stanca,va mandata in pensione!Disse il fascismo.Chiamate la Befana a sostituirla.Quesa venne, e (…)disse: tutti balillae piccole italiane son d’Italia i fanciullie tutti abbiano il dono di vesti e trastulli”.I doni portati non erano, neanche lontanamente, paragonabili a quelli in uso nelle nazioni più progredite.Essi consistevano in vestiario,

prodotti alimentari e altri generi di prima necessità.La copertura finanziaria era garantita dagli Enti comunali di assistenza, nonchè da Enti e privati, ed era l’occasione per permettere ai gerarchi una comoda passerella.Il caso manerbiese si differenzia da quello nazionale per la pervasiva presenza del Lanificio, attorno al quale tutto si coagula.Infatti, la copertura finanziaria era in larga parte sostenuta da offerte da parte di cittadini, mentre il Lanificio regalava la lana.Questi sono i brevi sunti delle feste manerbiesi.Il 6 gennaio 1929 si celebra per la prima volta la Befana fascista con distribuzione di doni presso il Teatro comunale, alla presenza del podestà, del segretario politico e della segretaria del fascio femminile.L’anno successivo la celebrazione della Befana fascista avviene con la distribuzione di 550 pacchi ai bambini poveri.La spesa di lire 5.500 è stata sostenuta dal Comune, dal Lanificio, dalla Società operaia e da offerte da parte della popolazione.Un apposito comitato, coadiuvato dal Fascio femminile, si era incaricato di raccogliere detta somma.Il 6 gennaio 1931 il Fascio femminile organizza la Befana fascista con la distribuzione di 650 pacchi acquistati con le offerte del Lanificio, dei fasci locali e dei privati.Alla festa sono intervenuti il direttore didattico, cavalier Spedini, il podestà Ferdinando Tognelli e la segretaria del fascio femminile Dina Antonioli.Nel 1932 la celebrazione della Befana fascista avviene presso il Teatro mediante distribuzione di arance e di 800 pacchi ai bambini poveri.La celebrazione termina con uno spettacolo cinematografico offerto ai Balilla dal podestà.Alla sera i Balilla e le Piccole

italiane danno un breve saggio di recitazione e canto su opere scritte per l’occasione dagli insegnanti delle scuole elementari.L’ingresso è a pagamento (lire 2 per la galleria e lire 1 per la platea).L’anno successivo la celebrazione della Befana fascista avviene alla presenza del cav. Rinaldi, commissario provinciale dell’Opera Nazionale Balilla.In questa occasione si sono distribuiti 800 pacchi a favore dei bambini bisognosi.Dopo la distribuzione vi è stato un saggio ginnico ed infine la sfilata delle organizzazioni giovanili del partito.Alla sera esordio della neocostituita Filodrammatica dell’ONB organizzata e diretta da Amalia Torri Garaboldi.Il 6 gennaio 1934 alla presenza del Podestà, della segretaria del Fascio femminile accompagnata dalla collaboratrice Giuditta Capra Colturi, dal segretario del Fascio Giuseppe Bassani, dall’arciprete, dal dottor Giuseppe Volpi vengono distribuiti ai 1500 alunni delle Scuole elementari e dell’Asilo infantile, 800 pacchi di indumenti ai bambini poveri inquadrati nelle organizzazioni giovanili del partito e 270 pacchi di indumenti ai bambini poveri dell’Asilo.Le organizzatrici della manifestazione sono le sorelle Volpi, le maestre Angela Mascherpa, Lina Torri e Fiorina Tenchini, collaboratrici di Dina Ghirardi.Nel 1935, per la celebrazione della Befana fascista, vengono distribuiti 850 pacchi di lana agli alunni delle Scuole elementari, altri 228 ai bambini dell’Asilo infantile, altri 51 ai bambini del Nido del Lanificio ed altri 15 ai piccoli ricoverati all’Ospedale.Oltre al pacco vengono distribuiti arance per tutti, 62 paia di zoccoli,

La Befana fascista a Manerbio

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Gennaio 2017 Pag . 5Manerbio

73 grembiulini e 16 camicie.La lana è stata offerta gratuitamente dal Lanificio, mentre gli altri doni sono stati resi possibili dalle seguenti offerte:Dina Ghirardi lire 50;Antonio Cappelli lire 10;Virginio Antonioli lire 100;Virginia Antonioli lire 160;Giuseppe Bersani lire 200;Julia Dodd lire 50;Tilde Nardi Sartori lire 100;Emilio Antonioli lire 100;Giuseppe Sartori lire 100.L’anno seguente, alla presenza della fiduciaria provinciale dei Fasci femminili, del segretario del Fascio, del Commissario prefettizio Carlo Minini, del presidente comunale dell’Opera Nazionale Balilla dottor Giuseppe Volpi, vengono distribuiti 1317 pacchi di cui 1160 agli alunni delle Scuole elementari e ai bambini dell’Asilo infantile.Per l’occasione Gaetano Marzotto ha donato 5 quintali di lana.

Nel 1937 (controlla giorno) la celebrazione della Befana Fascista avviene nei locali delle Opere Assistenziali del Lanificio dove ha luogo la tradizionale dispensa dei pacchi di lana.Grazie all’offerta di Gaetano Marzotto vengono distribuiti 1.350 pacchi di lana nonché 50 corredini per neonati.Il 6 gennaio 1938, alla presenza della fiduciaria provinciale dei Fasci femminili, del podestà e del segretario del Fascio vengono distribuiti, per la Befana fascista, 350 pacchi di lana e 55 paia di zoccoli ai bambini dell’asilo, delle scuole elementari e dei vecchi indigenti.L’anno successivo, presso il comando della GIL, vengono distribuiti i doni della Befana fascista a 710 bambini. Ad essi sono stati distribuiti 255 paia di zoccoli, 116 maglie per bambine e 108 per bambini, 74 paia di calzoncini e un buon numero di guanti e di calze.

Il Lanificio ha fatto distribuire 155 pacchi contenenti lana sempre ai bambini.Pure per gli operai bisognosi la Befana fascista, per il tramite del Lanificio, ha distribuito 450 pacchi di lana da mezzo chilo ciascuno.Per il 1940 e 1941 non si ha notizia.Bisognerà attendere il 1942.La Befana fascista si celebra presso la Casa del fascio alla presenza dei gerarchi sia del Fascio che della GIL. Vengono distribuiti duecentocinquanta pacchi dono contenenti giocattoli, frutta, divise e indumenti invernali. Alla mattina il Dopolavoro Marzotto, in collaborazione con i Fasci maschile e femminile, distribuisce doni e sigarette ai quattrocento soldati di stanza a Manerbio.Il 6 gennaio 1943, la celebrazione della Befana fascista viene effettuata presso il cinema Impero.A seicentocinquanta bambini, figli di operai e di soldati, vengono

distribuiti i pacchi dono contenenti dolci, indumenti e giocattoli.La consegna è effettuata dal segretario del Fascio alla presenza dell’Ispettore di zona e dei gerarchi.Per concludere, ricordiamo come questa festività a Manerbio era già stata celebrata negli anni precedenti.Un esempio per tutti.Il 6 gennaio 1926, per iniziativa delle patrone dell’Asilo e grazie al generoso concorso di Dante Masuello, viene allestito nel salone dell’Asilo infantile il tradizionale albero.In questa occasione Domenico Ziletti offre lire 200 a favore del Ricovero per vecchi e lire 100 a favore dell’Asilo.La festività cessò di essere considerata tale, agli effetti civili, nel 1977.Otto anni dopo, per decisione del governo presieduto da Bettino Craxi, d’intesa con papa Giovanni Paolo II, ritornò ad essere considerata festività.E lo è tutt’oggi sia pure depurata della sua originaria connotazione politica.

I dipendenti del Lanificio di Manerbio sono 550.

Gennaio 1917Il Comitato pro lana (in foto) presenta un rendiconto della campagna invernale evidenziando l’invio al fronte di 404 pacchi postali a favore dei soldati manerbiesi. All’interno dei pacchi vennero messi i seguenti indumenti confezionati dalle volontarie:calze di lana paia 395;calze di cotone paia 264; gambali 208;guanti paia 235;passamontagna 208;berretti di trincea 54; panciotti di stoffa 58;panciotti a maglia 56;mutande di cotone 1654;sciarpe 21;ventriere 9;farsetti a balia 61;

9 febbraio 1917Il geniere Berardo Biazzi muore a Pavia per gas asfissianti.

21 febbraio 1917Il caporale di fanteria Gerolamo Rivetti muore sul Carso per ferite riportate in combattimento.

29 marzo 1917Il fante Giuseppe Scaglia muore in prigionia, nell’ospedale da campo 807 austriaco, per ferite riportate in combattimento.

2 aprile 1917L’artigliere da fortezza Luigi Manenti muore in Val Giudicarie per caduta di valanga.

9 aprile 1917E’ convocata la confraternita del SS. Sacramento presso l’oratorio della chiesa della Disciplina. Sotto la presidenza dell’arciprete don Giovanni Lampugnani sono presenti:Giuseppe Ambrosini,Domenico Ambrosini,

Angelo Brusinelli,Costanzo Geroldi,Luigi Quinzanini,Giuseppe Mantovani,Domenico Brusinelli,Giuseppe Petesi,Angelo Maggini,Angelo Savio,Silvio Zanetti,Lorenzo Maggini,Francesco Scotuzzi,Giacomo Pedrali,Giuseppe Venturini,Francesco Ambrosini,Lorenzo Pizzamiglio,Luigi Cigolini,Angelo Gazzoldi,Paolo Merigo,Luigi Girelli,Luigi Fiameni,Giovanni Savio.Viene nominato priore onorario Giuseppe Ambrosini. Priore effettivo è eletto Costanzo Geroldi mentre Domenico Ambrosini è il vice priore.Viene eletta priora Cristina Colturi Pedrioni, sottopriora Maria Tirelli ed assistenti Rosa Zambelli, Antonia Valsecchi, Domenica Marelli e Rosa Guindani.

Maggio 1917Una famiglia, che ha voluto conservare l’anonimato in occasione del primo anniversario della morte di un congiunto, dona lire 50 all’Asilo infantile.

12 maggio 1917Ha inizio la decima battaglia dell’Isonzo che si concluderà il 28 maggio.

13 maggio 1917Il fante Egidio Colturi muore in

prigionia per malattia.19 maggio 1917

Il bombardiere Santo Berteni muore a Dolina Mantellini (Castagnevizza) sul Carso per ferite riportate in combattimento.

24 maggio 1917Il caporal maggiore di artiglieria Lorenzo Gritta muore sul Carso per ferite riportate in combattimento.Il fante Felice Gatti risulta disperso sul Carso in combattimento.

25 maggio 1917Il fante Bortolo Pini muore sul Carso per ferite riportate in combattimento.

26 maggio 1917L’artigliere Angelo Zanoni muore nell’ospedale da campo 115 (Enego) per malattia.Il fante Carlo Fredi muore nella sezione di sanità 73 per ferite riportate in combattimento.Il sergente di fanteria Silvestro Renzi risulta disperso sul monte Hermada (Carso) in combattimento.Il fante Angelo Facchetti muore sul monte Santo per ferite riportate in combattimento.

4 giugno 1917Spallata d’alleggerimento austriaca sul Carso.

10 giugno 1917La 6° Armata italiana dà inizio a un’offensiva fino al 25 giugno.Ha inizio la battaglia dell’Ortigara che si concluderà il 25 giugno.Lorenzo Quinzanini viene decorato con la medaglia d’argento al valore militare per atti di eroismo compiuti nella regione di Ponari.Fine prima parte.

Michelangelo Tiefenthaler

Accadeva a Manerbio 100 anni fa

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Pag . 6 Gennaio 2017Manerbio

Il programma del CAIEsordio il 22 gennaio dell’attività annuale della sottosezione Cai di Manerbio con il programma “Racchette da neve” realizzato in collaborazione con la sezione di Vione dell’Ana Vallecamonica, Altri appuntamenti sono fissati per il 29 gennaio e per il 19 febbraio. Le località sono in definizione. Dipende dall’innevamento.Altro programma a breve sono i “cammini di cultura alla scoperta del rapporto uomo-terriorio nelle terre dalla pianura bresciana”.Sulla scorta del successo delle passate edizioni anche per quest’anno sono proposti i minitrekking mirati. Il rapporto Uomo/Territorio viene esplicitato sulla base della conoscenza delle dimore storiche attraverso la lettura della loro storia nel contesto del quadro più generale delle vicende storiche ed umane della bassa pianura.I luoghi sono raggiunti rigorosamente a piedi secondo le istruzioni che la Segreteria fornirà di volta in volta. Tutte le iniziative sono guidate. Con l’ultima, punto di approdo di un percorso iniziato con il trekking urbano di Pisogne, è proposto un momento conviviale di mezza estate come conclusione dell’intera esperienza.La partenza, per tutte e due le camminate, è prevista alle ore 14.00 nel parcheggio dell’ospedale di Manerbio salvo diversa disposizione del coordinatore. La durata è di circa tre ore. Necessaria la prenotazione presso la sede entro il venerdi precedente. Questo il calendario: sabato 29 aprile “ITINERARI VANTINIANI A BRESCIA” coordinatore Fabrizio Bonera;

sabato 20 maggio “BRESCIA E LETTERATURA” itinerario neoclassico del centro storico. Entrambi gli itinerari sono coordinati dal dott. Fabrizio Bonera.Domenica 12 febbraio iniziano le escursioni con la prima destuinazione “I forti del monte Brione”. Partenza da Manerbio: Piazzale parcheggio Ospedale ore 8,30 Punto di partenza per escursione: Riva del Garda. Iscrizione obbligatoria entro il 10 febbraio. Il monte Brione si presta benissimo ad una passeggiata adatta a tutti. E’ un bellissimo tragitto che ad ogni passo regala panorami sempre più suggestivi sulla zona dell’Alto Garda che fu zona relativamente tranquilla durante il primo conflitto e non visse momenti di scontri cruenti come altre zone del Trentino. Questo anche grazie alle fortificazioni che gli Austroungarici avevano costruito nei 30 anni precedenti alla guerra, di cui oggi rimangono tre splendidi esempi restaurati e ripuliti negli ultimi mesi.L’intero programma del 2017 della sottosezione Cai Manerbio si trova in Internet.

Alzabandiera, sfilata per le vie del centro, l’omaggio al monumento ai Caduti, la Messa in parrocchia. Sono stati momenti significativi della mattina di domenica 11 dicembre, carica di nebbia e dei rigori dell’inverno per l’inaugurazione della nuova sede del gruppo alpini di Manerbio al primo piano dell’edificio della stazione ferroviaria. Il parroco mons. Tino Clementi ha benedetto la realizzazione e celebrato la Messa in suffragio dei Caduti. Il capogruppo Carlo Scartapacchio ha dato il benvenuto alle numerose

rappresentanze dei gruppi di penne nere convenuti per il taglio del nastro tricolore, alle autorità militari e civili, alle associazioni di ex combattenti reduci. Nei nuovi locali è realizzato un museo delle truppe alpine. Elogi dal presidente Ana di Brescia, Giambattista Tartini e dal sindaco Samuele Alghisi per la disponibilità degli associati al gruppo che si sono assunti l’impegno di tenere in ordine l’esterno e l’interno della stazione ferroviaria lasciata per troppo tempo all’abbandono.

Alla stazione la sede degli Alpini

In Valsabbia il presepio di Bertelli

E’ ancora possibile fino al 16 gennaio visitare il presepio allestito al circolo Acli, in vicolo Coro, a Manerbio realizzato con fantasia e maestria dal presidente Angelo Bertelli che l’ha donato ad amici di Valsabbia, su loro richiesta, per farne un’istallazione permanente. Il presepio verrà smontato e trasportato a Forno d’Ono di Pertica Bassa nella sede della Troticoltura “Acqua Bianca” che ospita spesso scolaresche bresciane in visita all’impianto.Sarà il secondo dei presepi ogni anno realizzati da Bertelli che, passate le feste, verrà conservato. Gli altri sono stati smontati e se ne sono perdute

le tracce.Non così per quello di due anni fa con la Natività ambientata nel borgo di San Michele di Morfasso sull’Appenino Piacentino dove Bertelli va a passare periodi di vacanza. Quell’installazione è stata donata a quel borgo dove i pochi residenti l’hanno voluto ed inaugurato con una festa della quale si legge nelle cronache del quotidiano “La Libertà” della provincia di Piacenza.Nella foto il presepio di quest’anno in vicolo Coro.

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Gennaio 2017 Pag . 7Manerbio

Per almeno tre mesi il mercato in via Verdi

Da mercoledì 18 gennaio il mercato comunale di Manerbio, attualmente allestito in piazza Falcone, trasloca temporaneamente in Via Verdi nel parcheggio del campo sportivo.Il comune ha infatti commissionato lavori di riqualificazione della piazza dalla quale verranno rimossi i

“sampietrini” che saranno riutilizzati lungo via San Martino secondo i progetti della giunta.Il trasloco,nelle previsioni della giunta sarà per il periodo di tre mesi.

Sotto il mercato in una foto di inizio XX secolo.

Il calendario di gennaio del Manerbio Basket

INCONTRO EX ALUNNI ITISQuest’anno l’ITIS di Manerbio compie 50 anni. Per festeggiare questo importante traguardo fra alcuni ex studenti oggi insegnanti nell’istituto, è nata l’idea di organizzare un momento conviviale con una serata gastronomico-musicale. Si è così fissato l’incontro per il prossimo 21 gennaio. Sarà l’occasione per

rivedere vecchi amici, scambiarsi foto, ricordi e momenti particolari. Per organizzare adeguatamente l’evento però è necessaria l’iscrizione da effettuarsi entro il 15 gennaio mandando un e-mail al seguente indirizzo: [email protected]. Verrete contattati e riceverete i dettagli successivi.

Un polo logistico a Manerbio. Sorgerà nell’area della cascina Monasterino, e la giunta ha gà approvato il piano attuativo dell’ambito di trasformazione. Il progetto è stato presentato dalla Minervium Logistics, in liquidazione, che ha ceduto il piano alla società Serenissima SGR, un fondo costituito nel 2004 dalla gestione dell’autostrada A4. Per far posto alla realizzazione dovrebbe essere sacrificata la storica cascina Monasterino che sarà demolita. La quantità edificabile sarà di 26mila metri quadrati sui quali sorgeranno

tre edifici per ospitare i magazzini, le centrali termiche, le cabine elettriche. Le eventuali osservazioni sul progetto possono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune entro il 9 gennaio. La richiesta è stata avanzata dal liquidatore della Minervium Logistics, e subentrerà una società finanziaria di provata solidità,in grado di portare a termine l’operazione che porterà a Manerbio un centinaio di nuovi posti di lavoro. Altri progetti riguardano la viabilità della zona che è alle spalle dello stabilimento Finchimica.

Il Monasterino sacrificato al progresso

Studiare al PascalCorsi serali organizzati nel 2017 dall’Istituto Blaise Pascal, in collaborazione con il Comune di Manerbio, I seguenti: SOLIDWORKS I livello: in Gennaio – Febbraio: 25 ore, costo € 200.00 Iscrizione entro il 7gennaio

SOLIDWORKS livello avanzato : in Febbraio – Marzo, 15 ore, costo

€ 200.00; Iscrizione entro il 13 FebbraioPROGRAMMAZIONE CN: in Marzo – Maggio; 20 ore, costo € 200.00; Iscrizione entro il 13 MarzoPer informazioni:  www.iis-pascal.it oppure presso la segreteria di Via Solferino 92, Manerbio tel. 030 9380125 -oppure   [email protected]

Opera d'arte in municipioDomenica 22 gennaio alle ore 16, in palazzo Luzzago a Manerbio è prevista l'inaugurazione della “Culla dei numeri” l'installazione di Luciano Baiguera e Cristina Brognoli realizzata sotto il portico del Municipio. L'iniziativa in concomitanza con la “Giornata della memoria” del 27 gennaio. L'opera sarà visibile fino al 10 febbraio

“Giornata del ricordo”.

Il calendario dell'ANC

2017Come ogni anno l'ANC ha predisposto il calendario per ricordare in tutti i giorni dell'anno l'importanza dell'associazione.Presso la sede dell'ANC è in distribuzione il calendario 2017 dell'associazione.

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Pag . 8 Gennaio 2017San Gervasio

Un’accoglienza speciale che la scuola ha voluto tributare al Gruppo Volontari giovedì 22 dicembre 2016 per il loro inaspettato dono, consistente in materiale didattico per alunni in situazione di particolare bisogno, di un pc e di giochi per passare in allegria i momenti del pre scuola e del dopo-mensa.Nel suo discorso il Presidente dell’Associazione Volontari Giulio Barbieri ha ringraziato i bambini che con i loro insegnanti hanno preparato una grande accoglienza, la Dirigente scolastica e tutte le persone presenti, spiegando l’attività dell’Associazione:-La nostra Associazione – ha affermato il Presidente - è composta da tante persone che, quando sono andate in pensione hanno deciso di non rimanere con le mani in mano ma di darsi da fare per aiutare tutte

le persone che hanno bisogno e che senza alcuni servizi sarebbero in difficoltà. E noi mettiamo a loro disposizione il nostro tempo, la nostra organizzazione e i nostri mezzi. L’associazione si autofinanzia attraverso un piccolo contributo spese che viene richiesto alle persone che usufruiscono dei nostri servizi per il trasporto con la nostra macchina e poi con le donazioni di privati cittadini, della banca locale del Credito Cooperativo, delle aziende di San Gervasio, dei consiglieri comunali di minoranza.Queste donazioni ci hanno permesso di acquistare una macchina nuova e di mantenere tutte le necessità pratiche della nostra associazione. Quest’anno le donazioni ricevute hanno dato anche a noi l’opportunità

di fare una donazione. Abbiamo perciò pensato a voi bambini; con la scuola e con i vostri insegnanti abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto di collaborazione -Rispondendo poi alle domande dei bambini i volontari hanno spiegato che fare il volontario è bello, dà soddisfazione, aiutare gli altri rende ciascuno di noi una persona più attenta agli altri, più sensibile e dà un nuovo senso alla vita.L’invito che i volontari hanno rivolto ai bambini è stato quello di riflettere sul valore del volontariato perché

l’aiutare qualcuno con umiltà e grande rispetto rende felici e renderà ancor più felici chi riceverà il vostro aiuto.Ringraziamenti per questa donazione sono stati rivolti all’Associazione Volontari anche dalla Presidente del Comitato genitori Paola Cominelli e dall’assessore alla P.I. M. Paola Barcellari. I bambini delle classi quinta, al termine della mattinata, hanno donato al presidente un quadro con la raccolta di frasi significative sull’opera di volontariato e salutando con canti di auguri natalizi.

La scuola primaria e l'associazione volontari

La festa dell'AccademiaUna bella festa di auguri quella organizzata dall’accademia Lino Fassoli di San GERVASIO, dello scorso 18 dicembre. Ad aprire l’assemblea dei soci è stata la presidente Erminia Micheletti, la quale, dopo i saluti, ha presentato le attività portate avanti dal consiglio nel corso del 2016.Al termine della relazione l’attenzione è andata sulla coinvolgente serata preparata dai docenti dell’Accademia

che hanno augurato buone feste a suon di musica!Entusiasta il pubblico dei soci accademici presente all’occasione che ha acclamato il bis! La data ha ufficialmente dato il via al tesseramento per il nuovo anno. La serata si è poi conclusa con un aperitivo di arrivederci al 2017!In foto il gruppo docenti dell'Accademia.

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Gennaio 2017 Pag . 9Territorio - Il nostro dialetto

Poesia dialettaleI Mestieri di una volta

Ghérä ‘na óltä …

Ghérä ‘na óltä èl palèrÈl vusàa: Battipanni!!!Moscaróle!!!La clientela: cóghi, serve emassere.Èl vindìa manèster e grataröle,piümì, spassète, cügià escoassére;en schéna quac reèl e ventaröle.L’hia cargat come le àsnemulinere.

C’era una volta ...

C’era una volta l’ambulante di oggetti casalinghiLui gridava: Battipanni!!!Moscaiole!!!La clientela: cuochi, serve emassaie.Lui vendeva mestoli e grattugie,piumini, spazzole, cucchiai epattumiere;sulla schiena qualche setaccio e ventole (per attrezzare il fuoco).Era carico come le asinemugnaie (un tempo usate per far girare la macina del mulino)

Lettere al direttore

Gent.mo Direttore                            La Pianura                            Manerbio

Non sono una cittadina di Manerbio ma anche a casa mia arriva il vostro giornale. Tra gli articoli leggo spesso un po’ di lamentele su questo paese in particolare sull’operato dell’amministrazione Comunale, che non posso giudicare in quanto, come riportati sopra, non sono manerbiese. Mi preme comunque, in questa società dove siamo sempre capaci solo di giudicare negativamente tutto e tutti, fare un elogio al personale dell’ufficio postale di Manerbio, in particolare al Direttore Sig. Baresi, per la disponibilità e professionalità nello svolgere il compito di servizio ai cittadini. Mi sono trovata di passaggio da Manerbio e non avendo trovato risposte al mio problema in altri uffici postali (compreso quello del mio paese dove il personale avrebbe bisogno di un corso formativo per cortesia) mi sono fermata. Ho trovato subito una persona che mi ha chiesto di cosa avessi bisogno, mi ha indirizzato dalla

persona incaricata (Direttore) che si è scusata ma era impegnata con un altro cliente. Visto il poco tempo che avevo a disposizione ho dovuto uscire ma a distanza di qualche giorno sono ritornata, facendo i 15 km che separano Manerbio da casa mia. Il Direttore mi ha riconosciuta: mi ha accolto, mi ha aiutato a risolvere il mio problema e successivamente mi ha pure contattato telefonicamente per informarmarmi che la pratica era terminata. Una disponibilità ed una gentilezza di questo “calibro” non l’ho mai trovata! Per questo ringrazio pubblicamente il Sig. Baresi e il suo personale, sperando che altri dipendenti delle Poste posssano trovare spunto per migliorare la loro cortesia nell’approccio con l’utenza. Provo tanta invidia per i cittadini di Manerbio che probabilmente avranno altri problemi ma almeno quando si recano in posta trovano chi li accoglie con un sorriso e tanta disponibilità.Spero che questa mia lettera venga pubblicata, per dare un segnale positivo in mezzo a tante lamentele.

Renata

Cortesia alle Poste di Manerbio

Il corso in biblioteca a Cigole tenuto da Clara Trappa che da anni crea oggetti con la carta e giochi alternativi (in foto un corso di origami del 2014) ha insegnato come: giornali, rotoli di carta igienica, piatti e bicchieri di plastica, fili di lana, tessuto possono avere una seconda vita e diventare quasi un’opera d’arte. Parola di Clara Trappa che insegna ad adulti e bambini come creare piccoli oggetti con materiali di uso comune, sopratutto carta. Essa da autodidatta

ha sperimentato la tecnica del quilling, che consiste nell’arrotolare strisce di carta colorata, sagomarle ed incollarle insieme per creare disegni decorativi che si possono utilizzare per ornare ad esempio mobili o quadri e cornici. Una vera e propria passione che Clara mette in mostra girando con al sua bancarella per mercatini e manifestazioni, eseguendo lavori personalizzati e su richiesta. «Creare piccoli oggetti, lavorare con la carta

mi rilassa - ha raccontato Clara - e poi con due figli piccoli, mi piace giocare con loro ed insegnare loro a fare attività alternative. A volte bastano semplici cose che si hanno in casa per far divertire e crescere i bambini, senza bisogno di andare a cercare e comprare giochi complicati».

CIGOLE,opere d'arte con la carta

Luigi Cremaschini, Emiliano Telaide, Luca Benedetti, Alessia Luzardi, Asia Franchini, Stefano Dalè, Francesca Camisani e Anna Belluschi sono gli studenti della scuola secondaria (ex medie) di Bassano Bresciano i quali hanno composto la delegazione scelta dalla professoressa Brigida Taddeo, insegnante di matematica per i Giochi matematici online organizzati nella sede del«Pascal», a Manerbio con la partecipazione

di 44 squadre. «I Giochi matematici di novembre erano solo un’anticipazione di quelli che vedranno i ragazzi sfidarsi a marzo, sempre all’istituto Pascal. La squadra di Bassano Bresciano ha ottenuto un risultato positivo classificandosi al 25° posto. In marzo ritorneranno in gara dopo un maggior tempo concesso alla preparazione e sono fiduciosi di migliorare ulteriormente la loro classifica.

BASSANO, studenti ai giochi matematici

La linea ferroviaria che collega  Cremona e Brescia  presenta disagi e condizioni indegne per due città importanti. E’ la denuncia di  Legambiente Lombardia  che ha stilato il rapporto  Pendolaria 2016. L’indagine pone la tratta  tra le  “10 peggiori linee d’Italia”. “Treni obsoleti, ritardi, carrozze insufficienti negli orari di punta”: questi alcuni dei problemi di quella che sarebbe la  peggiore linea in Lombardia. Le pessime condizioni di viaggio hanno portato all’esasperazione i pendolari che, oltretutto, subiscono notevoli disagi per lo spostamento del sottopasso di Brescia a causa dei lavori in corso dell’alta velocità.

Sui 51 km di linea i convogli sono più lenti di 15 anni fa, i tempi di percorrenza sono aumentati rispetto al passato:  nel 2002 il treno più veloce collegava Brescia e Cremona in 34 minuti, oggi in 58,  con una velocità media di 52 km/h. A fronte di un servizio lento a rinnovarsi, negli ultimi anni le tariffe in Lombardia sono aumentate del 30,3% dal 2010.  Il futuro della nostra regione passa anche attraverso una seria politica di riqualificazione dell’offerta di trasporto collettivo in una delle aree a maggior densità di strade e autostrade d’Europa,, con il più elevato livello d’inquinamento atmosferico.

I treni peggiori sulla tratta Bs-Cr

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Pag . 10 Gennaio 2017

Sono partiti i lavori per il nuovo oratorio di ORZINUOVI

Avevamo già avuto occasione di parlare dell’oratorio di Orzinuovi in occasione della decisione definitiva sulla sua notevole ristrutturazione che comporterà una spesa che dovrebbe aggirarsi sui quattro milioni di euro.Che si volesse costruire un nuovo oratorio era in progetto da lungo tempo con propositi e programmi di vario tipo che vedevano, per fare un esempio, anche la costruzione di una struttura in un luogo diverso dall’attuale.Eppure l’Oratorio orceano era già stato oggetto, nel tempo, di svariate ed anche recenti ristrutturazioni, ma ora è stato pianificato un intervento di alto livello che, come detto, prevede un notevole esborso finanziario in un periodo, fra l’altro, di naturale e progressivo abbandono di queste realtà da parte dei giovani. E questo anche per la graduale diminuzione dei sacerdoti destinati a organizzare e guidare questi organismi, ormai divenuta triste realtà nei centri minori e fatalmente destinata a concretizzarsi anche in quelle comunità che ancora conservano, grazie anche alla

permanenza delle collaborazioni da parte di anziani sacerdoti, un minimo di autonomia e di possibilità di coinvolgere ancora le giovanissime generazioni.Comunque sia e come già vi avevamo detto, il nuovo oratorio Jolly sorgerà dal rinnovamento dell’attuale, grazie ad un progetto scelto dalla Commissione della Diocesi di Brescia in accordo con la Commissione per gli Affari Economici della parrocchia. Anche il nostro, come la maggioranza degli oratori del territorio, era sorto nei primi anni del 1900 occupando un vasto spazio al limite dell’Orzinuovi di allora. Quell’area, molto vasta ed in parte già occupata da abitazioni private, aveva ospitato ancora sino a poco di più di cinquanta anni prima uno dei sette baluardi della poderosa fortezza orceana. Questo baluardo era detto comunemente “Soncino” per il fatto di essere rivolto direttamente in direzione di quel paese cremonese che, con il suo castello, costituiva un reale pericolo per questi territori. Appunto per questo motivo era il maggiore dei torrioni che potenziavano le

mura orceane. Costruito nel 1559, aveva un perimetro esterno di quasi 400 metri, più del doppio degli altri baluardi. Portava anche il nome di un Santo al quale era dedicato. Gli altri erano intitolati a S. Giorgio, S. Vincenzo, S. Michele, Santa Chiara. Il nostro era conosciuto con il nome di “S. Francesco” per il fatto di sorgere proprio nei pressi dell’importante Convento francescano, posto dove ora si trova il Convento che fu delle Suore Canossiane. Durante le opere di costruzione di allora, venne alla luce parte delle poderose fondamenta che fortuna volle venissero in qualche modo conservate, a differenza di

quanto successo per altri casi analoghi, anche recenti. Tanto è vero che una porzione della base del colossale baluardo è ancora visibile e visitabile nella parte più bassa dell’oratorio, protetta da una vetrata. Sarebbe auspicabile che, pure in questa notevole ristrutturazione, iniziata con l’abbattimento di una parte delle vecchie strutture, i responsabili avessero la massima attenzione e la massima cura nel conservare le vestigia che rammentano agli attuali orceani il glorioso passato che, nei secoli, ha visto protagonista la propria comunità.

Dario Ghirardi

Orzinuovi

Gli interessi personali possono certo essere molteplici. Dipende dall’età, dal proprio sesso, dalla famiglia in cui si cresce, dai propri studi, dalle amicizie, da quelli che sono, in definitiva, i naturali ed esclusivi interessi di ogni singola persona. Ma qualcosa crediamo accumuni la grande maggioranza delle persone: il desiderio di conoscere in genere, ma anche il desiderio di conoscere se stessi con le proprie origini e, di conseguenza, le origini e la storia della comunità in cui si è inseriti. Crediamo quindi che siano molti coloro i quali possano aver avuto questo desiderio di conoscere dapprima la storia in generale e, in

seguito, di approfondire la storia che direttamente ha determinato e plasmato le vicende proprie e quelle della propria comunità. Su queste pagine dal febbraio 2012 pubblichiamo pagine di storia di Orzinuovi e di alcune sue frazioni, pagine dunque della ‘nostra’ storia. Da allora sono stati pubblicati oltre 150 articoli che hanno riguardato molteplici aspetti della storia orceana, e con dati anche inediti, portando dettagli e notizie del tutto originali. Dalla fortezza di Orzinuovi, ai Baluardi, alle Porte monumentali, alle chiese, ai conventi, oltre ad argomenti più attuali come le associazioni, lo sport con calcio, ciclismo, tennis, badminton, ping

pong ecc. Abbiamo anche pubblicato una vasta ricerca del tutto inedita riguardante - esempio unico nel suo genere - la storia delle innumerevoli cascine orceane descrivendone, sino ad ora, quasi una cinquantina. Contemporaneamente, per poter trattare argomenti sempre più vasti, è stata aperta una pagina su facebook, del tutto gratuita e senza fini di alcun genere, che è stata denominata “Orzinuovi – Memorie storiche”. A questa pagina chiunque può liberamente accedere per conoscere altre informazioni storiche, anche se

in modo certo più sintetico, con un buon numero di immagini che sono, anch’esse, in gran parte inedite. Abbiamo già trattato, in questo primo mese, delle due monumentali Porte di Sant’Andrea e di quella, ancora tutta da scoprire, di S. Giorgio con i rispettivi Leoni di S. Marco, delle due statue di S. Bartolomeo e di S. Giorgio poste sulla chiesa parrocchiale, della Guerra d’Abissinia, della cascina Scaramuzza e del suo stemma, del Teatro, della chiesa di Rossa e del Convento francescano dell’Aguzzano.

Dario Ghirardi

Un modo alternativo per conoscere la storia

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Gennaio 2017 Pag . 11Offlaga e Pavone Mella

Il 2016 per il Comune di Offlaga si è chiuso con una buona notizia che ha tolto dal capo dell’ente locale quella che, a lungo, è apparsa come una minacciosa spada di Damocle.Il TAR di Brescia ha infatti ritenuto corretta la decisione presa dall’Amministrazione locale la primavera scorsa, di revocare in regime di autotutela la delibera adottata sei anni prima e la relativa gara per la gestione della rete del gas che ha avuto come attori il Comune, la Gas Plus prima e successivamente la Pomilia Gas, società cooperativa con sede a Napoli.Una vicenda iniziata nel 2010 quando l’Amministrazione del tempo ritenne opportuno riscattare da Gas Plus le reti e la distribuzione di metano con l’idea di affidarle ad un nuovo gestore mediante una gara pubblica che dopo una serie di ricorsi tra società concorrenti fu vinta, nel 2013, dalla Pomilia Gas.L’Amministrazione attuale, guidata

dal dott. Giancarlo Mazza, resasi conto che, con il subentro del nuovo gestore, la Pomilia appunto, i termini economici previsti per i 12 anni di appalto non sarebbero stati sufficienti a permettere di riscattare la rete dal gestore uscente, la Gas Plus, comportando inoltre il conseguente e concreto rischio di un forte indebitamento del Comune, ha deciso di revocare la delibera del 2010. Decisione che certo non è stata condivisa da Pomilia Gas. La questione è dunque finita davanti al TAR che infine ha rigettato le ragioni della società cooperativa pronunciandosi a favore del Comune offlaghese. Un parere favorevole, quello contenuto nella recente sentenza del TAR, atteso ma non scontato e che certamente è stato accolto dagli amministratori locali con grande soddisfazione.

Stefania Brunelli

OFFLAGA, il TAR dà ragione al comune

sulle reti gas

Comune di Offlaga

L’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura

in occasione del Giorno della Memoria

invita allo spettacolo del Teatro Laboratorio

“STELLA CORRE … SCAPPA VIA! “

Una storia di solidarietà e amore che convive con l’orrore e

la distruzione di città, uomini, razze e anime

Con Anna Teotti e la regia di Sergio Mascherpa

SABATO 28 GENNAIO

ORE 21

Palazzo Pontoglio - Cignano

Ingresso libero

Borse dal Comune di Pavone Mella. Un meritato riconoscimento a “studenti con i migliori risultati, frutto di impegno costante, di forte volontà di apprendere” nel commento del sindaco Maria Teresa Vivaldini che ha consegnato le borse di studio affiancata dall’assessore Valentina Meneghel impeccabile nel seguire le tematiche della scuola meritandosi il personale apprezzamento dell’intera amministrazione civica. Sono studenti universitari alcuni dei quali hanno già discusso tesi di laurea quali: Cristina Zani (ingegneria civile), Roberta Antonioli (medicina veterinaria), Jessica Panarotto (assistenza sanitaria), Federica Baronchelli e Miriam Girardini (farmacia), Fabio Parola (sociologia), Claudio Guarneri (medicina e chirurgia), Lorenzo Piovani (ingegneria edile-architettura), Federica Botticini (lingue e letterature moderne e straniere). Altri giovani sono allievi di istituto superiore con una media superiore all’otto: Lisa Pilenghi (classe quinta), Anna Guarneri (quarta), Alice Somenza. Chiara Malleier, Jacopo Maria Fongaro, Aurora Gazzoldi, Stefano Baronchelli, Denise Faustini, e Sofia Frutta, che frequentano la seconda, e Erica Migliorati (classe prima). Folto anche l’elenco dei premiati di scuole superiori con media elevata. Si trovano: Ada Amadei, Filippo Parola, Davide Saldi e Linda Maffezzoni (classe quinta); Singh Mandeep (in quarta), Ilaria Migliorati, Stefano Palmieri, Giacomo Zenucchini, (in terza); Benedetta Le Grazie, Kaur Palvinder, Chiara Rissini, Singh Harshmeet, Riccardo Gazzoldi e Silvia Bozzi (in seconda), Diego

Raimondi, Marco Pietta, Sofia Rossi, Vittoria Zenucchini, e Mattia Morbini (in prima).Premi anche agli studenti di scuola secondaria di primo grado allievi della terza classificati con media di votazione di dieci: Andrea Romano, Gaia Farina e Silvia Danesi; ed altri con media del nove: Davide Amadei, Singh Dilpreet, Isabella Baiguera, Alessandro Manenti e Laura Catenacci.Nel suo discorso introduttivo il sindaco Vivaldini ha affermato che “la scuola svolge, nella società, una funzione fondamentale di promozione umana, favorendo l’autonomia del pensiero; apre alla responsabilità personale; forma il carattere; rende sensibili ai problemi sociali; introduce alla cultura della democrazia; educa al futuro”. Per questo agli studenti essa rivolge l’invito ad amare la scuola che è “vita, luogo deputato alla crescita, all’insegnamento del pensiero e alla condivisone delle idee che aiutano a migliorare se stessi”.Gli studenti bravi negli studi rappresentano un esempio da imitare. Essi, per dirla con Francesco Alberoni attento alle questioni sociali, hanno “personalità veramente creative si rigenerano in continuazione, sono sempre nuove, sempre giovani. Chi è ricco di vita sa riconoscere la vita non la teme. Queste persone perciò sanno cogliere negli altri le qualità positive da valorizzare, su cui fare leva. Chi è ricco di vita trasmette vita, genera vita. Esse perciò trasmettono forza, fiducia, speranza desiderio di agire. Due virtù indispensabili per tutti coloro che vogliono creare, costruire in qualsiasi campo, scientifico, artistico o politico”.

PAVONE MELLA, premiati gli studenti

esemplari

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Pag . 12 Gennaio 2017Pontevico

Il presepio del Borgo a Pontevico ha raccolto anche quest’anno tanti consensi ed ha richiamato moltissimi visitatori (giunti appositamente anche da fuori provincia). La quindicesima edizione della vera e propria opera d’arte in miniatura realizzata dai volontari del Comitato di Ripa d’Oglio è stata al centro dell’attenzione sin dalla sua inaugurazione ed ha messo in bella evidenza una volta di più quello che viene ormai considerato un fiore all’occhiello dell’intera comunità pontevichese. Un motivo d’orgoglio che è il frutto del lavoro e della passione di tante persone di diverse età, che hanno dedicato tante ore del loro tempo a questa iniziativa. Un impegno ben ripagato dai risultati e che ha vissuto una giornata

particolarmente intensa e ricca di emozioni lunedì 26 dicembre, in occasione della benedizione del presepio impartita dal Parroco. La tradizione che vuole riunita tutta Pontevico (o quasi) a Ripa d’Oglio il giorno dopo Natale si è ripetuta ed ha dato vita ad alcune ore di festa intorno al presepio del Borgo. Insieme al tradizionale scambio di auguri, i presenti hanno potuto condividere vin brulé e caldarroste per un piacevole appuntamento che è stato allietato pure dalla partecipazione del gruppo degli ottoni del Corpo Bandistico Alessandro Vatrini di Pontevico. Una iniziativa che ha celebrato al meglio il suo quindicesimo compleanno e che tornerà certamente il prossimo Natale.

Il XV presepio di Borgo ha fatto il pieno di visitatori

Nei giorni che hanno preceduto il Natale a Pontevico si è fatto un gran parlare di quello che è diventato un autentico caso. Alcune maestre della Scuola Primaria hanno voluto “censurare” i canti natalizi, togliendo tutti i riferimenti religiosi (alla nascita di Gesù in primis) per non “urtare” la sensibilità dei bambini di altre culture. Una scelta che ha suscitato notevole disappunto in tante famiglie pontevichesi e che è stata seguita dall’intervento deciso dell’Amministrazione Comunale che ha voluto far sentire la sua voce in merito alla questione: “Abbiamo espresso da subito la nostra netta contrarietà ad una simile decisione – ha commentato senza mezze misure il sindaco Roberto Bozzoni – Una scelta che la nostra Amministrazione non ha affatto condiviso e che, sinceramente, è stata piuttosto difficile da comprendere. Così facendo, in virtù di un non ben precisato pluralismo e di un’accoglienza generalizzata, si finisce per cancellare le nostre tradizioni e i valori nei quali la nostra comunità crede da sempre. Una strada che non

ritengo né percorribile e né, tanto meno, accettabile. Oltre tutto, sin dall’inizio ho voluto sottolineare che, in merito ad una questione tanto delicata, la decisione non debba essere presa da un gruppo di maestre, ma sia di competenza della Dirigente Scolastica. Il compito di prendere posizione in tale materia spetta senza dubbio alla Dirigente Scolastica e lei deve portarlo avanti tenendo conto delle esigenze delle famiglie pontevichesi che si riconoscono in quei valori e quelle tradizioni che ancora una volta si è cercato di far passare per non so quale offesa a persone di altre culture. E’ proprio per questo che ho voluto rimarcare ulteriormente la mia posizione e quella di tutta l’Amministrazione perché i riferimenti religiosi nelle canzoni natalizie, oltre a rappresentare un patrimonio della nostra comunità, non vogliono offendere nessuna cultura, rappresentano quello in cui noi crediamo e che, mi sembra, valga la pena di difendere da simili attacchi strumentali e privi di ogni reale logica”.

"Censura" ai canti natalizi

Domenica 18 dicembre la RSA “Geroldi Forcella” di Pontevico ha vissuto una mattinata davvero ricca di significato. In effetti gli ospiti ed i loro famigliari hanno ricevuto degli auguri più che speciali. La “Banda Giovanile” del Corpo Bandistico Alessandro Vatrini si è infatti esibita per proporre un autentico concerto di Natale con il quale ha voluto dedicare un caro pensiero a tutti i presenti. Una bella consuetudine che si è ripetuta anche nel 2016, con un incontro che ha aperto nel modo più bello la settimana che ha condotto al Natale. Nell’occasione i giovani musicisti si sono uniti

agli anziani della Casa di Riposo porgendo il loro augurio per le feste ormai vicine e per l’anno nuovo attraverso melodie famose che sono state molto apprezzate dal nutrito pubblico in sala. Il tutto per un modo piacevole e coinvolgente di far sentire gli ospiti della RSA al centro dell’attenzione della comunità di Pontevico e ribadire con i fatti che rappresentano costantemente un punto di riferimento, sia in termine di affetto che di esperienza, per l’intero paese.

Gli auguri della banda giovanile alla RSA

Le feste natalizie 2016 a Pontevico sono state aperte dalla musica ed è stata davvero un’apertura in bello stile. Una sorta di inaugurazione che ha avuto in sabato 17 dicembre il suo punto di riferimento, una giornata davvero riuscita, che ha posto al centro dell’attenzione due appuntamenti molto sentiti da tutta la comunità che ancora una volta sono riusciti a coinvolgere tante persone. In ordine di tempo il primo a presentarsi è stato il tradizionale spettacolo natalizio degli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. Una piacevole consuetudine che si è tenuta nella suggestiva cornice del Teatro Comunale pontevichese e che ha trasformato la mattina di sabato 17 in una bella festa. Ne è uscita una scaletta assai nutrita, “arricchita” da diverse sorprese. Accanto all’esibizione musicale degli alunni delle Medie, infatti, i ragazzi delle classi Prime hanno presentato con un dosato mix di passione ed emozione la loro recita, mentre gli scolari che lo scorso anno hanno terminato la Scuola Primaria di Secondo Grado con un’ottima valutazione sono sfilato sul palco

per ricevere le borse di studio che sono state offerte dalla Fondazione “Pio Luogo Ottavio Pontevico”. Il tutto per una mattinata veramente coinvolgente, che ha avuto un seguito altrettanto felice la sera con il “Concerto di Natale” del Corpo Bandistico Alessandro Vatrini. Un’altra tradizione molto sentita in terra pontevichese, che si è svolta nell’Abbazia di Pontevico ed ha visto la partecipazione anche della Corale Santa Cecilia di Pontevico, della Corale Sant’Antonio di Padova della frazione di Chiesuola e del coro di voci bianche della Scuola Primaria Statale “Cicognini” e di quella Primaria Paritaria “Maddalena di Canossa”. Davanti ad un pubblico numeroso, la musica è diventata il filo conduttore di un messaggio di solidarietà e fratellanza che regalato forti emozioni e che ha reso il “Concerto di Natale 2016”, che è stato dedicato in modo speciale al maestro Gianni Girelli, scomparso lo scorso anno, la riuscita manifestazione che ha aperto nel migliore dei modi le feste di Natale a Pontevico con una serata che verrà ricordata a lungo.

Le feste natalizie in musica

Il sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni, giovedì 12 gennaio ha depositato, attraverso i suoi legali, il ricorso contro la sentenza di condanna emessa a suo carico in primo grado nell’ambito della vicenda ormai conosciuta come “Caso San Silvestro”. “E’ doveroso presentare appello contro una sentenza ingiusta – sono le motivazioni sintetizzate dal

primo cittadino pontevichese – Spero che l’udienza venga fissata al più presto perché la prescrizione è ormai vicina e voglio che l’assoluzione finale sia piena, non voglio certo che sia la prescrizione a decidere su questo caso nel quale posso ribadire in tutta coscienza di avere sempre agito nel pieno rispetto delle leggi e nell’unico interesse del Comune di Pontevico”.

Presentato ricorso per il "caso San Silvestro"

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Gennaio 2017 Pag . 13Pontevico

La fine di un anno porta spesso con sé bilanci e riflessioni, proprio come è accaduto all’assessorato ai servizi sociali del Comune di Pontevico, che ha appena salutato un 2016 assai intenso: “Abbiamo portato avanti il nostro impegno – è l’analisi dell’assessore Luciano Migliorati - in un settore che, complice il perdurare della crisi, è sempre più al centro dell’attenzione. Per tutto l’anno il nostro obiettivo è sempre stato quello di fornire risposte dirette e concrete a quello che ci veniva richiesto dai pontevichesi. Abbiamo voluto puntare su un’azione che potesse essere il più efficace possibile, senza facili proclami e vuote promesse. Non possiamo

dimenticare, ovviamente, le risorse limitate a disposizione degli enti locali in questo periodo da una parte e, dall’altra, le crescenti necessità che vengono presentate al nostro ufficio.Possiamo comunque ribadire che i Servizi Sociali del Comune di Pontevico si sono schierati ancora una volta dalla parte della nostra comunità, cercando di presentarsi come un valido punto di riferimento per le persone maggiormente in difficoltà.Ci siamo impegnati per continuare a garantire i nostri servizi ai pontevichesi e per offrire il nostro sostegno alle situazioni ed alle categorie maggiormente bisognose di aiuto. In questo senso – prosegue

il vicesindaco Migliorati - si spiega la cura costante che abbiamo dedicato agli anziani, ma non meno attivo è stato il cammino rivolto ai giovani, con un occhio di

riguardo riservato all’assistenza ad personam. Un cenno del tutto speciale spetta alle famiglie. Purtroppo sono sempre più numerose le famiglie di Pontevico che devono fare i conti con la crisi. La perdita del posto di lavoro e la mancanza di mezzi rappresentano le problematiche più gravi di un percorso che i Servizi Sociali hanno voluto condividere, cercando di offrire un sostegno che fosse il più efficace possibile. Con questo spirito abbiamo portato avanti i vari adempimenti che possono rappresentare un sostegno per le persone in difficoltà. E’ questo il caso della nuova graduatoria per

l’assegnazione delle case di edilizia popolare che abbiamo rinnovato nel 2016 e che potrà rappresentare un valido punto di riferimento per le famiglie alle prese con il grave problema della casa.Tutto questo – è la conclusione rivolta in avanti di Luciano Migliorati – per un impegno che proseguirà pure nell’anno appena cominciato. I Servizi Sociali sono più che mai al… servizio di tutti i pontevichesi e questo sarà lo spirito che animerà il nostro assessorato pure lungo tutto un 2017 durante il quale vogliamo essere sempre più vicini ai bisogni della nostra comunità”.

Servizi sociali, un altro anno a servizio dei Pontevichesi

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Pag . 14 Gennaio 2017

1 DOMENICAMARIA MADRE DI DIOA taià la pianta ‘n piàsa chi la ól alta chi la ól bàsa.A tagliare la pianta in piazza chi la vuole alta chi la vuole bassa.

2 LUNEDÌS. BASILIOPa che canta, vì che salta e formài che piàns.Pane che canta (scrocchia), vino che salta e formaggio che piange.

3 MARTEDÌS. DANIELEPötòst che restà pöta, spuse ‘l prim che böta.Piuttosto che restare zittella, sposo il primo che mi capita.

4 MERCOLEDÌS. BENEDETTAL’òio ‘l cór dré a la padèla.L’olio corre dietro alla padella.

5 GIOVEDÌS. AMELIAQuando sè gà fàm la polenta la somèa ‘n salam.Quando si ha fame la polenta sembra un salame.

6 VENERDÌEPIFANIA DI NOSTRO SIGNOREA l’Epifania anche ‘l frèt l’è ‘n’alegria.All’Epifania anche il freddo è allegria.

7 SABATOS. LUCIANOL’amur, la fam e la toss jè tre laùr che se cognós.L’amore, la fame e la tosse sono tre cose che si conoscono.

8 DOMENICAS. SEVERINOQuando l’àsen èl gha maiàt assé nó ghe piàs gna biàa gna fé.Quando l’asino ha mangiato abbastanza non gli piace più né biada né fieno.

9 LUNEDÌS. GIULIANOLa mórt del luf l’è la sanità dè le pégore.La morte del lupo è la salvezza delle pecore.

10 MARTEDÌS. ALDODel pulì màngen puchì e de l’óca màngen póca.Del tacchino mangiane pochino e dell’oca mangiane poca.

11 MERCOLEDÌS. IGINOSàc vöt nó ‘l stà ‘n pé, sàc pié nó ‘l sé piega.Sacco vuoto non sta in piedi, sacco pieno non si piega.

12 GIOVEDÌS. MODESTOL’è mèi polenta sùrda ‘n casa tò, che ónta ‘n casa dei alter.E’ meglio mangiare solo polenta in casa tua, che condita in casa d’altri.

13 VENERDÌS. ILARIOA Sant’Ilare le palanche jè pó rare.A Sant’Ilario i soldi sono un po’ pochi.

14 SABATOS. BIANCALa ròba l’è miga dè chi ghè l’ha ma dè chi la gód.

CALENDARIO BRESCIANO: GENNAIO

Rubriche

I beni (la roba) non sono di chi li possiede ma di chi li gode.

15 DOMENICAS. MAUROTöt ‘l stà nel cumincià.Tutto sta nell’iniziare.

16 LUNEDÌS. MARCELLOChi sèmper tàs brama la pas.Chi sempre tace desidera la pace.

17 MARTEDÌS. ANTONIO ABATE

Sant’Antone dè la barba bianca fam troà chèl che ma manca.Sant’Antonio dalla barba bianca fammi trovare quello che mi manca.

18 MERCOLEDÌS. LIBERATAA piantà le fàe dè zenér sè fa ‘n bèl faér.A seminare le fave in gennaio si fa un bel favaio.

19 GIOVEDÌS. MARIODu s-cecc i sènt car ma tré i sta ‘n dei pé.Due figli sono benvoluti, ma tre stanno fra i piedi.

20 VENERDÌSS. FABIANO E SEBASTIANOSan Fabià e San Bas-cià i vé có la viöla ‘n ma.San Fabiano e San Sebastiano (Basciano) vengono con la viola in mano.

21 SABATOS. AGNESEA Sant’Agnés la löserta per la sés.A Sant’Agnese la lucertola esce dalla siepe.

22 DOMENICAS. VINCENZOBèl tèmp a San Vincèns tant fé e tant formènt.

Bel tempo a San Vincenzo tanto fieno e tanto frumento.

23 LUNEDÌS. EMERENZIANABósie grosse e gran laùr jà dis chi pesca e i cassadúr.Bugie grosse e grandi imprese le dicono chi pesca e i cacciatori.

24 MARTEDÌS. FRANCESCO DI SALESEl zöcc l’è bèl quand l’è cürt.Il gioco è bello quando è corto.

25 MERCOLEDÌCONVERSIONE DI SAN PAOLO

Se per San Pàol sarà bèla zórnàda ghe sarà sicür ‘na buna anada.Se per San Paolo sarà una bella giornata ci sarà di sicuro una buona annata.

26 GIOVEDÌSS. TITO E TIMOTEODò ónsé dè mama fa guarì ‘l bubà.Due once di mamma fan guarire il papà.

27 VENERDÌS. ANGELA MERICIAmbo a laurà terno a seguità.Ambo a lavorare terno a continuare.

28 SABATOS. TOMMASO D’AQUINOPer i macc töcc i dé l’è festa.Per i matti tutti i giorni son di festa.

29 DOMENICAS. COSTANZO‘N dó ghe innocensa ghè proidenza.Dove c’è innocenza c’è provvidenza.30 LUNEDÌS. MARTINAI dé dè la merla dù ghè jó e ‘n prestet giü ‘l troarò.I giorni della merla due ne ho e uno in prestito lo troverò.31 MARTEDÌS. GIOVANNI BOSCOTöcc i gróp i sè ridüs al peten.Tutti i nodi vengono al pettine.

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Gennaio 2017 Pag . 15

RICETTE VARIE

TAGLIATELLE DEL VENERDÌ (per 4 persone)

Ingredienti: 400 g di tagliatelle all’uovo, 100 g di acciughe, 100 g di ventresca di tonno, 1 pugno di prezzemolo tritato e 1 cucchiaio di olio .

Procedimento: fate cuocere le tagliatelle in abbondante acqua leggermente salata. Intanto preparate la seguente salsetta: lavate, pulite e diliscate le acciughe, tritatele con il prezzemolo e la ventresca quindi mettetele al fuoco con l’olio; lasciate cuocere per circa 10 minuti. Quando le tagliatelle sono cotte, scolatele e conditele immediatamente con la salsa preparata.

MANZO IN UMIDO AI FUNGHI

(per 4 persone)

Ingredienti: 650 g di polpa di manzo, 2 carote, 2 gambi di sedano, 2 cipolle, 25 g di lardo, mezzo bicchiere di vino rosso, 2 cucchiai di olio, 35 g di burro, sale, pepe, una manciata di

pan grattato e 50 g di funghi secchi ammollati.

Procedimento: fate scaldare metà burro e l’olio in una casseruola assieme alle carote, al sedano, alle cipolle e al lardo tritati grossolanamente.Aggiungete la carne, condite con sale e pepe e fate colorire, poi bagnatela con il vino; lasciatelo evaporare, quindi coprite la carne di acqua, tappate e lasciate cuocere a fuoco moderato per 3 ore.A parte ammollate i funghi per un’oretta nell’acqua tiepida, poi strizzateli e insaporiteli al fuoco con il resto del burro. Mettete la metà dei funghi sul fondo di una teglia che regga al fuoco, unta di burro, disponetevi sopra le fettine di carne, che avrete lasciato raffreddare per poterle tagliare più facilmente e copritele prima con i funghi avanzati e poi con la salsa di cottura della carne, che avrete passato al setaccio. Cospargete di pangrattato, se volete mettete qua e là qualche pezzetto di burro e cuocete in forno caldo per circa 10 minuti.

BRASATO CON VERDURE(per 4 persone)

Cucina da tutta ItaliaIngredienti: 800 g di scamone di manzo, 2 carote, 1 cuore di sedano bianco, 2 cipolle piccole, 2 spicchi d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, 2 foglie di alloro, mezzo litro di vino rosso robusto, 1 dado e sale.

Procedimento: sbucciate l’aglio, dividete ogni spicchio in 4 parti e con queste steccate il pezzo di carne, praticando dei tagli con un coltellino affilato. Mondate le verdure: lavate e tagliate le carote e il sedano a fettine sottili e le cipolle ad anelli. Adagiate il pezzo di carne in una casseruola antiaderente che lo contenga di misura: aggiungete le verdure preparate, le foglie di alloro e il prezzemolo tritato. Bagnate con il vino, unite una presa di sale e il dado sbriciolato, coprite il recipiente. Cuocete il brasato a fuoco basso per 2 ore e mezza circa, facendo attenzione che non si attacchi al recipiente. A cottura ultimata, togliete il pezzo di carne dalla casseruola e tagliatela a fette sottili. Passate al frullatore il fondo con le verdure e versate la salsa sulla carne.

BOCCONCINI PRELIBATI(per 4 persone)

Ingredienti: 400 g di polpa di manzo tritata, 120 g di salsiccia, 2 cipolle, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 bicchiere di vino secco, pangrattato, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 2 uova, 2 funghi freschi, 1 mazzetto di prezzemolo, 2 fette di pancetta, burro, olio, sale e pepe.

Per il contorno: giardiniera di verdure insaporite al burro.

Procedimento: affettate le cipolle, tritate il sedano e la carota, mettete le verdure in un tegame con 25 g di burro e un cucchiaio d’olio già caldi e lasciatele soffriggere adagio. Tritate due volte la carne, mescolatela alla salsiccia e aggiungetela al soffritto condendola con sale e pepe. Mescolatela finchè non sia schiarita, quindi spruzzatela con mezzo bicchiere di vino bianco e fatela finire di cuocere per pochi minuti. Quindi travasatela in una ciotola, aggiungete un po’ di pangrattato, il parmigiano, le uova, i funghi e il prezzemolo tritato e mescolate. Dividete l’impasto in otto parti uguali e formate con le mani delle crocchette, che impanerete. Rosolate nell’olio e burro la pancetta tagliata a liste, aggiungete i bocconcini, fateli colorire, spruzzateli con il vino e finite di cuocerli. Serviteli con la giardiniera di verdure.

CASTAGNACCIO(per 4-6 persone)

Ingredienti: 150 g di farina di castagne, 2 cucchiai di olio, circa 1 bicchiere di acqua, 2 cucchiai di pinoli, 1 cucchiaio di uvetta sultanina, qualche gheriglio di noce, pochi aghi di rosmarino e sale q. b..

Procedimento: stemperate la farina con l’acqua, versandola poca per volta, fino a quando avrete ottenuto una pastella non troppo densa: aggiungete l’olio e una presa di sale e versatela in una tortiera unta d’olio, di circa 20 cm di diametro. Decorate la superficie, spargendoci sopra i pinoli, l’uvetta, i gherigli di noce e gli aghi di rosmarino. Versate sul dolce un filo d’olio, quindi cuocetelo in forno ben caldo per 45 minuti. Cospargetelo di zucchero e servitelo caldo o freddo.

TORTA DI PRUGNE E UVETTA (per 4-6 persone)

Ingredienti: 200 g di prugne secche senza noccioli, 50 g di uvetta sultanina, 2 cucchiai di Rum, 2 cucchiai di zucchero, 1 pastella fatta con 100 g di farina, 100 g di zucchero, 1/4 di litro abbondante di latte, 4 uova, 1 cucchiaio di “acqua di fior d’arancio” oppure 1/2 bustina di vanillina e sale q. b..Procedimento: lavate le prugne, asciugatele, tagliatele e mettetele in una terrina. Mondate l’uvetta, lavatela e mescolatela alle prugne, quindi aggiungete due cucchiai di zucchero e due cucchiai di Rum, mescolate e lasciate marinare la frutta per mezz’ora. A parte preparate intanto la pastella: battete le uova come per la frittata, aggiungete lo zucchero e poi, poco per volta, la farina che avrete stemperato con il latte, aggiungete anche una presa di sale ed “acqua di fior d’arancio” o vanillina, quindi mescolate la pastella alle prugne e all’uvetta e versate il composto in una tortiera unta di burro, cosparsa di farina. Cuocete il dolce in forno ben caldo per circa un’ora. Sformatelo, lasciatelo raffreddare e cospargetelo di zucchero.

Rubriche

La dieta secondo le intolleranze

Nutrizionista Biologo Albo Sez. A n° 061604Diete personalizzate per:

INTOLLERANZE & ALLERGIE ALIMENTARI; CELIACHIA – LATTOSIO – NICKELDiete per SPORTIVI, BAMBINI, GRAVIDANZAMaster in NUTRIZIONE&SPORT, DIETA VEGETARIANA, IMMUNOLOGIA

La Dottoressa Subacchi riceve a: CREMONA: POLIAMBULATORIO MEDICENTER, VIA GIUSEPPINA N° 21CELL. 3664759134CREMA: VIA CASTELLO N° 12 – CELL. 3664759134MANERBIO: POLIAMBULATORIO MINERVIUM, VIA VERDI N° 64 TEL. 030/9937552

Gentilissima dottoressa Subacchi, improvvisamente ho macchie cutanee su tutto il corpo. Come posso comportarmi? Che esami posso fare? Devo preoccuparmi? Sara.Gentilissima Sara, grazie per avermi scritto.Le macchie cutanee, rusch cutanei , dermatiti, sono una risposta i n f i a m m a t o r i a provocata dal nostro organismo. B i s o g n e r e b b e indagare eventuali allergie, respiratorie o alimentari, i n t o l l e r a n z e alimentari o pensare se è venuta a contatto con qualche sostanza

“strana”. Si potrebbe cominciare ad escludere una problematica oppure l’altra andando ad indagare in che momento c’è stato il rusch. Era sotto stress, che cosa ha ingerito o che cosa si è messa a contatto col corpo. In base alle sue risposte si potrebbe procedere con un test di intolleranza con dieta di esclusione o proporre un test per la

ricerca dei metalli pesanti ( presenti in creme o detersivi). Le strade possono essere molteplici, ma un consiglio è quello di non sottovalutare mai la gravità dei segnali del n ostro corpo.

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Pag . 16 Gennaio 2017

Ingredienti per la pasta (per 6 persone): 150 g di farina, 75 g di burro + il necessario per la tortiera, 50 g di zucchero e 2 tuorli.

Ingredienti per la guarnizione: 30 cl di latte, 1 stecca di vaniglia, 65 g di zucchero, 3 tuorli, 10 g di farina, 10 g di maizena, 3 arance, 3 limoni, 2 pompelmi e 2 cucchiai di marmellata di albicocche.

Preparazione: versate la farina a fontana sulla spianatoia, unite il burro a pezzetti, lo zucchero e i tuorli e impastate velocemente.Stendete l’impasto in una tortiera imburrata del diametro di 20 cm, bucherellandone con una forchetta lo strato steso sul fondo. Cuocete per 20 minuti in forno preriscaldato a 200 °C, poi levate la tortiera dal forno e fate raffreddare.Nel frattempo mettete il latte e la

stecca di vaniglia in una casseruola; portate a ebollizione il liquido e fate cuocere per 2 minuti; spegnete il fornello ed eliminate la vaniglia.Battete con la frusta in una terrina lo zucchero e i tuorli; ottenuto un composto chiaro e spumoso, incorporatevi la farina e la maizena.Aggiungete il latte al composto, trasferite il tutto in una casseruola e, continuando a battere con la frusta, cuocete a fuoco dolce finchè la crema si sarà addensata.Mentre la crema si raffredda, sbucciate gli agrumi, separate gli spicchi e pelateli a vivo, eliminando la pellicina bianca. Versate la crema sulla torta e copritela con gli spicchi.Irrorate in superficie con la marmellata, che avrete diluito in 2 cucchiai di acqua e portato a ebollizione. Rimettete la torta nel forno e cuocete per altri 15-20 minuti.

Il nostro dialettoTermini in via d’estinzione

Sbefardà: ridicolizzare, deridere, schernire, canzonare.Sbelenàt: libero, bizzarro, senza ritegno, vispo.Sbendàt (sbendét, sbindàt, sbendù, sbindù): stracciato, misero, sbrindellato.Sbéra: donna prepotente, cattiva, fattucchiera, contestatrice.Sbercià (sbregià): urlare, slabbrare.Sberciàt: slabbrato, con orli rotti.Sbergiòt: berretto con visiera.Sberlöcc: finto sciocco, ghiribizzo.Sberlüsent: rilucente, luccicante.Sberpà: rompere, divellere.Sberpù: sbrego, strappo.Sbersegnà: storcere il naso per malcontento o per ribrezzo, fare smorfie.Sbertà: tirare in giro.Sbertì: assassinare, far fuori, togliere di mezzo.Sbésola (bisésola): mento prominente.Sbesolà: far gruzzolo, piluccare, raggranellare.Sbètech: bisbetico, chiaccherone, bislacco, stizzoso, iracondo.Sbetegà (sbètega): togliere dalla carne la parte tigliosa e dura.Sbiaìs: sbiadire.Sbigolàs (sbodelàs): sbellicarsi, scompisciarsi.Sbiasegòt: biascicare, masticaticcio.Sbilinà: muovere gli occhi senza ordine, stralunarsi, far lo spiritato.

Sbíls: zampillo.Sbindù (sbindìt): pezzente, cencioso, sbrindellato.Sbòba: brodaglia, minestraccia.Sbögnà: germogliare, uscire fuori.Sbölà: stravincere al gioco, mandare in bolletta, far sballare.Sbompàda (sbomp): folata di vento caldo.Sbòrnia: superbia, baldanza, ira.Sbòs: schizzo.Sböselét: bucherellato dalle tarme.Sbotà: spingere con forza, urtare, germogliare.Sbrasilì: sentir fame.Sbrèl: limpido, sereno, spazzato dalle nubi.Sbrèndol: in brindelli.Sbrènša (sbrènšarela): diarrea, dissenteria, sfilaccio, sbavatura, scabrosità.Sbrìs: povero, meschino, sbriccio.Sbròf: corruzione, randello, imbeccata, spruzzo, schizzo.Sbroènt (sbroentù): acqua bollente aromatizzata con pampini per stufare le botti.Sbrogià (sbregià): piangere e gridare istericamente.Sbrognà: sbocciare, prorompere, suppurare.Sbrojà: scottare.Sbrómba: minestraccia, bevanda cattiva di poco sapore.Sbròsa: attrezzo del calzolaio per piantare chiodi nella suola.

Rubriche

Torta agli agrumi