fragilità, bisogni sociali e problemi di offerta · (quasi 20.000 nel 2015) ... carla collicelli...
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Fragilità, bisogni sociali
e problemi di offerta
Carla Collicelli Advisor scientifico
Fondazione CENSIS
Pavullo settembre 2016
Carla Collicelli Fondazione Censis 1
Le “povertà” della modernità
Povertà materiali- Esclusione sociale degli
outsider (“vite di scarto”)- Malattia e solitudine
- Famiglie monoreddito senza patrimonio e senza entrate autonome e da sommerso
- Lavoratori precari, specie se single
- Anomia e mancata integrazione sociale
- Fragilità sociale
Povertà istituzionali
Povertà post-materialistiche
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Collicelli Fondazione Censis
Malattia e solitudine
• Una nuova povertà assoluta e
immateriale
• Una povertà spesso invisibile e nascosta
• Una povertà che non dipende dalle
condizioni economiche
• Una povertà familiare, se la famiglia c’è
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1) Outsider• L’utenza principale dei Centri di ascolto Caritas
(disoccupati cronici, disadattati, barboni, immigrati irregolari, rifugiati)
• Un fenomeno tipico delle società opulente, che spingono ai margini alcune categorie di “non integrati”
• Una dimensione quantitativamente e qualitativamente marginale, ma drammatica
“Vittime collaterali del progresso, vite di scarto” (Baumann)
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2) L’onda grigia che viene da
lontano
N. Anziani over 65 % anziani su
popolazione
Indice di
dipendenza
1951 3.895.000 8,2% 12,5%
1971 6.101.000 11,3% 17,5%
2001 10.646.000 18,7% 27,8%
2014 13.015.000 21,4% 33,1%
2Carla Collicelli - Fondazione CENSIS
Gli ultracentenari (quasi 20.000 nel 2015)
Ultracentenari 2002-2014
over 65 su totale popolazione
anni 2002 e 2014
uomini su popolazione over 65
anni 2002 e 2014
Carla Collicelli - Fondazione CENSIS
+190,7%
+58,2%
+22,1%
+5,1%
Ultracentenari
oltre 90 anni
65 anni e oltre
60-64 anni
18,7%
21,4%
2002 2014
41,2%
42,8%
2002 2014
I grandi anzianiGli Over 85 vs gli over 65
(Bartorelli, Collicelli)
• Il 50,5% ha problemi di salute (vs 30,5%
over 65)
• Il 25% ha problemi a uscire (vs 13%)
• Il 65% è aiutato dai figli (vs 61%)
• Il 31,4% non ha amici (vs 5,9%)
• Il 12,2% va in vacanza (vs 50,2%)
• L’utilizzo dei servizi pubblici si dimezza
(posta 35% vs 72%)Carla Collicelli - Fondazione CENSIS
3) Le tendenze della disabilità
4,1
4,8
6,7
6,7%
7,9%
10,7%
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0
2010 2020 2040
val.
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val.
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mili
oni
Summit Unipol CENSIS - Roma 6 luglio 2011
8
La domanda dei disabili
Persone con
limitazioni
funzionali
di cui
In
Confinamento
3.167.000
1.436.000
La spesa pubblica per disabilità è una delle
più basse tra le economie avanzate europee
Ca
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Co
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ell
i Fo
nd
azi
on
e C
en
sis
10
Fonte: elaborazione Censis su dati Eurostat
I costi della disabilità
Diretti
spese
direttamente
monetizzabili
sostenute per
l’acquisto di
beni e servizi
Indiretti
non
costituiscono
una spesa
vera e
propria, ma
una perdita di
risorse
(tempo,
lavoro)
Intangibili
sofferenza
fisica e
psicologica
del paziente e
dei familiari,
non
monetizzabili,
ma di grande
rilevanza
1111
Carla Collicelli 11
4) La crisi della famiglia
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Ci sono evidenti segnali di SCOMPOSIZIONE familiare
• Rallentamento dei flussi: - matrimoni tardivi
- procreazione tardiva
• Tipologie atipiche: - separazioni e divorzi
- famiglie piccole
• Diaspore e cittadelle
• Isole generazionali
FAMIGLIE E PERSONE SOLE
• Un terzo delle famiglie italiane è costituito da persone sole
• L’incremento, in termini assoluti fra il 2011 e il 2014, è stato
del 6,2%
• Le persone sole di 60 anni e più sono il 16,6% del totale, con
un incremento del 7,9% nel periodo
• Le donne sole con almeno 60 anni sono il triplo degli
uomini…
• …ma gli uomini, fra il 2011 e il 2014, sono cresciuti del 2,6%
• Il numero medio dei componenti delle famiglie si attesta a
2,3
• Una famiglia su 10 è costituita da monogenitori
13Carla Collicelli Fondazione Censis
5) I giovaniUn solco generazionale che cresce
Da una persona di un’altra generazione
18,3%
Da una persona di un’altra etnia8,3%
Da una persona di un’altra classe sociale
6,5%
Da una persona di un’altra regione d’Italia
4,3%
ERA IL 7,8% NEL 2002
Da chi si sentono più distanti gli anziani:
Carla Collicelli Fondazione Censis 14
I NEETGiovani che non lavorano e non studiano Giovani che fanno
volontariato
2 milioni e 240 mila giovani
(15-34) che non lavorano e
non studiano:
� quasi tutti al sud
� 21% per sfiducia
� e 21% per carico sociale
2 milioni di giovani (15-29)
che fanno volontariato:
� per fare qualcosa per gli
altri (38%)
� per ragioni ideali (27%)
� spesso in maniera
destrutturata
Carla Collicelli Fondazione Censis 15
Le «passioni tristi»
• Genitori iperoccupati e stressati
• Figli unici
• Famiglie monogenitoriali
• Insistenza sui valori strumentali
• Disuguaglianze e sottostimolazione di ampi
comparti
Carla Collicelli Fondazione Censis 16
6) Gli stranieri
Il diverso come pericolo e minaccia• Favore per il respingimento dei barconi (67,5%)
• “Le ronde garantiscono sicurezza” (53,7%)
• Immigrati irregolari maggiore pericolo per l’incolumità (51,9%)
• il 62,9% degli italiani è convinto che l’immigrazione sia un problema
• il 41% crede che gli immigrati siano più violenti degli italiani
• il 53,8% è convinto che gli immigrati siano poco rispettosi delle leggi italiane
• il 74% vede un legame tra la presenza di immigrati e la crescita della criminalità
C. Collicelli FondazioneCENSIS 17
7) Il disagio psichico� Tra 2005 e 2013 secondo Istat:
� Migliorano le condizioni di salute fisica misurate con l’indice di stato fisico(l’indice aumenta in media di 0,8 punti)
� Peggiora il benessere psicologico. L’indice decresce di 0,7 punti percentuali.
� Diminuisce in particolare tra i giovani fino a 34 anni (in particolare uomini),gli adulti di 45-54 anni e i residenti al Sud
� Per gli stranieri non migliora lo stato fisico, quasi annullandosi il vantaggiodel capitale di salute registrato in passato, e lo stato psicologico peggiora dipiù (-1,7), quando si tiene sotto controllo l’effetto dell’età
� L’indice di salute mentale (Mental Health Index - MHI) diminuiscemediamente di 1,6 punti (71,8 controllato per età) a segnalare unpeggioramento della salute mentale
� Decremento maggiore tra i giovani fino ai 34 anni (-2,7), in misura maggioretra i maschi, e tra gli adulti di 45-54 anni (-2,6)
� Tra i problemi di salute mentale più diffusa la depressione, circa 2 milioni600 mila persone. Un anziano su 5 soffre di depressione. Tra le donne laquota raddoppia rispetto agli uomini in tutte le fasce di età.
Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 18
8) Identità e valori collettiviOccidente in crisi di senso
- raison d’état , fabbrica, potenze statali: tutto
barcolla
- ethos e universalismo non più univocamente
“occidentali”
- Policentrismo geopolitico
- perdita di certezze sui diritti, la dignità, i valori
19Carla Collicelli Fondazione Censis
L’Italia a pile scariche
Carla Collicelli - Fondazione CENSIS
Stazionarietà
Aspettative
Economia
Riforme
No accumulazione
Capitale
sociale
Capitale
culturale
Infrastrutture
Formazione
La crisi dei fattori di
protezione spontaneaLe reti di aiuto informale sono in crisi
• La rete di parentela è sempre più “stretta e lunga”
• Diminuiscono le famiglie aiutate (dal 23% al 16%)
• Aumenta l’età dei care giver (da 43 anni a 50)
• Aumentano gli aiuti economici (48% di anziani ai giovani e 47% dei giovani agli anziani)
• Calano gli aiuti diretti (32% degli anziani)
Carla Collicelli Fondazione Censis
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SPESA PUBBLICA
IN PROTEZIONE SOCIALE
• In crescita fino al 2009; in discesa dal 2010 più che negli altri Paesi
europei
• % su PIL inferiore a Francia, Germania, Svezia, Paesi Bassi; superiore a
GB e Spagna
• Spesa per pensioni (vecchiaia e superstiti): +15% rispetto a media UE
• Spesa per famiglia, maternità e disoccupazione al di sotto della media
UE
FONDO NAZIONALE PER LE
POLITICHE SOCIALI • Storica debolezza: da € 520 milioni (2009) a € 263 milioni (2014)
FONDO NAZIONALE PER LA
NON-AUTOSUFFICIENZA
• In decremento (da € 400 milioni nel 2009 a € 340 milioni nel 2014) a fronte di
una dinamica crescente del numero di disabili presenti e futuri (4,1 milioni nel
2010, 4,8 milioni nel 2020, 6,7milioni nel 2040
EROSIONE RETI INFORMALI DI
ASSISTENZA
• Attualmente 7,5 milioni di persone vivono sole (+36,6% rispetto al
2002; anziani + 24,8%)
INVECCHIAMENTO
POPOLAZIONE
• Ultra-65enni: da 20,3% (oggi) a 33% nel 2030
• Ultra-80enni: da 2,9 milioni (oggi) a 7,7 milioni nel 2030
SPESA SANITARIA PRIVATA DEI
CITTADINI
• Solo in parte coperta da meccanismi di tipo assicurativo: la spesa privata
aggiuntiva per prestazioni non coperte è per l’87% a carico dei pazienti
(Germania 56,8%; Francia 34,2%; Stati Uniti 23,9%)
9) LA DIFFICILE SOSTENIBILITA’ DEL WELFARE ITALIANO
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E l’area della sanità negata si allarga…
Italiani che in un anno hanno dovuto rinunciare o rinviare prestazioni sanitarie
9 milioni nel 2012
11 milioni nel 2016
+ 2 milioni 2011-2016
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NUOVO BOOM DELLA
SPESA SANITARIA PRIVATA
2015
34.506.000.000
2013-2015
variaz. reale
+3,2%
Spesa
alimentare
-0,1%
2013-2015
Spesa totale
per consumi
+1,7%
2013-2015
La privatizzazione della tutelaConsapevolezza della necessaria INTEGRAZIONE PUBBLICO-PRIVATO
44,2
52,348,0
42,045,6 44,7
45,8
38,4
38,5 50,1 44,6 46,1
7,2 7,1
6,3
3,4 5,7 7,12,8 2,2
7,2 4,5 4,1 2,1
Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Italia Lazio
Farà affidamento principalmente sui
servizi privati, anche grazie ad uno o
più strumenti assicurativi
Integrerà i servizi pubblici con quelli
privati, grazie a strumenti integrativi
e/o assicurativi
Integrerà i servizi pubblici con quelli
privati quando necessario, pagando
di tasca propria
Ritiene che la sanità pubblica offrirà
copertura sufficiente
Fonte: indagine Censis – Unipol 2012
Gli strumenti sui quali la famiglia potrà contare per affrontare i rischi e le future necessità
assistenziali (per ripartizione geografica)
Carla Collicelli Fondazione Censis
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La ricerca RBM 2016
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Italiani che nel privato hanno trovato un
prezzo per la prestazione uguale o di poco
superiore al ticket per l’accesso al pubblico
2013 39,8%
2016 45,4%
Diff. % 2013-2016 +5,6%
10) Statualità , socialità, mercato
LE TRE ANIME STORICHE DEL WELFARE
1. Beneficenza cattolica
2. Mutualità operaia
3. Assicurazioni pubbliche
Carla Collicelli Fondazione Censis
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Il vero federalismo: sussidiarietà
orizzontale
� Istituzioni territoriali
� Enti di ricerca
� Dirigenza pubblica e privata
� Rappresentanti degli operatori
� Rappresentanti degli utenti
� Rappresentanti dei produttori
� Terzo settore
Carla Collicelli Fondazione Censis
� Cooperazione
� Indirizzo
� Controllo
� Sviluppo
Altro corollario: integrazione
sistemica
�energia
�agricoltura
�occupazione
�economia
�educazione
�politiche sociali
Integrare il welfare con le politiche per:
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�Rafforzare i fattori di protezione sociale (famiglia, valori, fiducia, speranza)
� Creare comunità e dialogo per la condivisione, il mutuo aiuto, la solidarietà
� Promuovere l’equità
� Promuovere l’integrazione dei servizi, la continuità sociale e formativa
� Promuovere la cultura della sobrietà e del vero benessere
Lavorare in termini promozionali
e non riparativi
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