fotografare la tradizione - studio fotografico tancredi
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Le slide inerenti il workshop "fotografsre la tradizione" a cura di Luca Ciurleo e dello studio fotografico Tancredi di Piedimulera. In queste poche slide si cerca di comprendere appieno il ruolo del fotografo i momenti particolari come feste tradizionali ed eventi molto sentiti dalla comunità.TRANSCRIPT
Venerdì 11 aprile 2014, h. 17-19
Fotografare la tradizioneWorkshop a cura di Luca Ciurleo e Studio fotografico Tancredi di Piedimulera
Fotografare la tradizione
✤ Importanza della documentazione fotografica nell’ambito della ricerca antropologica
✤ Celebri le campagne fotografiche africane, piuttosto che quelle del linguista svizzero Paul Scheuermeier
✤ Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale
Fotografare la tradizione
✤ L’uso della fotografia permette di ricostruire eventi e tradizioni passate non più attive
✤ La fotografia, prima della mania attuale dei “selfie” ed il passaggio al digitale, era utilizzata solo per occasioni importanti della vita (riti di passaggio) piuttosto che eventi comunitari (feste, inaugurazioni)
✤ I “libri dei morti” piuttosto che le foto per la tomba
Fotografare la tradizione
✤ Lo studio sistematico delle fotografie permette di analizzare costumi tipici, acconciature ed usanze varie
✤ L’importanza dei cimiteri
✤ Le foto storiche possono contribuire ad analizzare analogie e differenze con il passato, a ricostruire eventi e studiare la rappresentazione ed autorappresentazione dell’ethnos
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1975Crollo del campanile di Vogogna
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Le festeFoto di gruppo e foto di eventi
La filosofia della foto antropologica
✤ L’intento è quello di documentare il più possibile
✤ Non serve necessariamente una “bella” foto, ma una foto “utile” a fini di studio
✤ Scatti di gruppo, composizione della processione, particolari di oggetti rituali e di costumi
La filosofia della foto antropologica
✤ La posizione corretta del fotografo
✤ “Osservazione partecipante” o “sguardo da lontano”?
“Osservazione partecipante”
✤ Mettersi “in media res”, entrare nella festa e nella sua ritualità
✤ Pro: ottimi scatti, si entra nel vivo della manifestazione
✤ Contro: si potrebbe non essere “ben visti” ed interferire nel prosieguo della festa
“Osservazione partecipante”
✤ La teoria di Ambrogio Artoni dice che, una volta inseriti nel contesto festivo, dopo un primo momento di “spaesamento” degli attori, la presenza del ricercatore viene “assorbita” e passa in secondo piano, diventando quasi invisibile
✤ Importante è NON interferire con gli attori
“Sguardo da lontano”
✤ Mettersi come un qualsiasi osservatore, in posizione defilata, senza interferire con l’evento
✤ Pro: non si altera in continuum degli eventi
✤ Contro: gli scatti non sono di ottimo livello, mancano di particolari interessanti dal punto di vista di studio
Tre modi di fare fotografia
✤ Fotografo
✤ Cerca la perfezione dello scatto
✤ Attenzione al chiaroscuro, ai particolari, al taglio della fotografia
✤ Il fotografo non è l’artista, ma deve portare a casa il risultato, fare foto “utili”
Tre modi di fare fotografia
✤ Fotoreporter
✤ Non cerca la perfezione delle scatto, ma deve documentare l’evento (cronaca)
✤ Il giornale deve vendere, quindi filosofia del “chi si vede si compra”
✤ In una foto si devono contenere quante più informazioni “allettanti”
Tre modi di fare fotografia
✤ Antropologo
✤ Non cerca la perfezione delle scatto, ma deve documentare l’evento per come si svolge in quel momento ed in quel contesto festivo
✤ Fotografare particolari ed altri aspetti irrilevanti per chi fa cronaca e deve vendere per vivere
✤ L’antropologo non è un artista, ma un ricercatore!
Piccole regole del fotografo
✤ 1 - Capacitarsi che di fronte ad un evento la star non sei mai tu
✤ 2 - Lavora e lascia lavorare
✤ 3 - Rendersi conto di dove sono posizionati i fotografi ed esperti del settore