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Forte della positiva esperienza degli ultimi due anni, la Provincia di Sondrio ha deciso di promuovere anche per l’anno scolastico 2009-2010 le attività didattiche di alcuni musei del territorio, con l’obiettivo di accrescere il legame con la cultura e le tradizioni locali e valorizzare le risorse culturali e ambientali della provincia.Questa guida si inserisce in un progetto ben più ampio di attività intergrate tra diversi musei che a breve forme-ranno un sistema museale.Le strutture coinvolte, il Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno, Il Museo Vallivo Valfurva, il Museo Civico di Bormio e il Parco delle Incisini Ruperstri di Grosio, sono rappresentative della storia, dell’arte e della tradizione valtellinese e conservano collezioni artistiche, natura-listiche, archeologiche ed etnografiche; novità di que-st’anno è la presenza dell’Ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo, museo diffuso che si prefigge di preservare e mantenere viva la cultura locale grazie all’intervento della comunità del suo territorio.Le proposte educative sono state studiate per scuole di ogni genere e grado allo scopo di offrire un supporto al raggiungimento degli obiettivi disciplinari e costituire una valida alternativa alle lezioni frontali in classe. Attra-verso l’esperienza in museo gli studenti avranno modo di “toccare con mano” quanto studiano a scuola, oltre che di cimentarsi in attività manuali di cui purtroppo hanno sempre meno pratica.Novità di quest’anno sono i percorsi guidati, non solo alla scoperta dell’ambiente naturale, ma anche di conte-nuto etnografico e storico-artistico: partendo dai musei le classi avranno la possibilità di conoscere sul territorio attività, mestieri, beni storico-artistici meno noti che documentano la cultura e la tradizione locale.

Le proposte sono disponibili anche sul sito: http://si-ticulturali.provincia.so.it, un portale che offre tutte le informazioni per conoscere il patrimonio culturale della provincia.

Musei in classe rientra nell’ambito di MioMuseo, proget-to di attività preliminari alla costituzione di un sistema museale valtellinese.

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Museo Civicodi Storia Naturale

di Morbegno

Il museo, di proprietà del Comune di Morbegno, si trova nel palazzo Gualteroni, edificio settecentesco nel centro storico di Morbegno. Il percorso museale si sviluppa su due piani. Nelle quattro sale del piano terreno sono ospitati pannelli dedicati al paesaggio, alla geografia, al clima e alla geologia della provincia di Sondrio e sono esposti reperti di rocce, minerali e fossili; una sala è dedicata agli anfibi e ai rettili. Il primo piano è dedicato alla fauna: all’interno di diorami che riproducono i diversi ambienti naturali sono esposti gli uccelli, gli animali del bosco, la fauna d’alta montagna e gli animali del fondovalle. Una vetrina è dedicata all’ultima orsa della Val Ge-rola, uccisa nel 1888. In una sala dedicata agli insetti si trovano due postazioni interattive con le quali è possibile riprodurre i diversi canti degli insetti e la visione che essi hanno di un prato fiorito. E da ul-timo, da non perdere, il nuovo esemplare di lupo!

Il puzzle della natura

Il tasso ha perso la memoria

C’era una volta un sasso

Minerali e rocce della provincia di Sondrio

Il diario scolpito nella roccia

La magia della vita

La botanica in giardino

I paesaggi vegetali della provincia di Sondrio

Costruire con la luce

Il popolo a sei zampe

Resta di stucco è un farfatrucco

Il mondo dei Vertebrati

Rocco Allocco e i suoi amici

Le tracce degli animali

Beccati questo!

Indovina chi viene a cena

Gli animali della notte

Energia in movimento

Con Enricolombrico alla scoperta dei rifiuti

La magia dell’energia

Obiettivo: risparmio energetico

Foto - ROBYTRAB

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DOVEvia Cortivacci, 2 - Morbegno

t. e f. 0342 [email protected]

www.morbegno.it/museo

INFORMAZIONI EPRENOTAZIONI

ASSOCIAZIONE DIDATTICA MUSEALEFrancesca Mogavero

tel. [email protected]

MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALEt. e f. 0342.612451

[email protected]

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Destinatari

Scuola dell’infanzia, classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Esposizioni del museo, puzzle

Prodotto finale

Una copia del puzzle da colorare per ogni classe

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora

Costo

42 euro a gruppo

Obiettivi disciplinari• Conoscere la propria realtà territoria-le/ambientale per confrontare diverse situazioni• Descrivere animali comuni mettendo in evidenza le differenze (bipedi, quadrupedi, carnivori, erbivori e altre differenze facili da cogliere)• Imparare la definizione di ambiente e natura in rapporto all’uomo• Esplorare gli elementi tipici di un ambien-te naturale ed umano inteso come sistema ecologico

ContenutiL’attività permette di apprendere le carat-teristiche principali di alcuni ecosistemi tipici della provincia di Sondrio attraverso i diorami del museo.Si svolgerà una visita guidata alle sale espositive utilizzando un’attività di gioco durante la quale è richiesto di risolvere degli indovinelli e ricomporre un puzzle.

Il puzzledella natura

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Il tasso ha persola memoriaObiettivi disciplinari• Conoscere la propria realtà territoria-le/ambientale per confrontare diverse situazioni• Descrivere animali comuni mettendo in evidenza le differenze (bipedi, quadrupedi, carnivori, erbivori, altre differenze facili da cogliere)• Imparare la definizione di ambiente e natura in rapporto all’uomo• Esplorare gli elementi tipici di un ambien-te naturale ed umano inteso come sistema ecologico

ContenutiL’attività permette di apprendere le carat-teristiche principali di alcuni ecosistemi tipici della provincia di Sondrio attraverso i diorami del museo.Si svolgerà una visita guidata alle sale espositive utilizzando un’attività di gioco strutturata come caccia al tesoro.

Destinatari

Scuola dell’infanzia, classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Esposizioni del museo, esemplari della collezione del museo

Prodotto finale

Un disegno del tasso da colorare per ogni classe

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora

Costo

42 euro a gruppo

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Destinatari

Classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Presentazione audiovisiva, microscopi binoculari, schede con chiavi dicoto-miche, esemplari della collezione del museo

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

Obiettivi disciplinari• Osservare e analizzare gli oggetti, gli strumenti e le macchine d’uso comune, utilizzati nell’ambiente di vita e nelle attivi-tà, classificandoli in base alle loro funzioni primarie

ContenutiL’attività si propone di far individuare le principali caratteristiche di minerali e di rocce e capire come con essi l’uomo ha imparato a costruire molti oggetti d’uso quotidiano.Gli allievi seguiranno un laboratorio basato sul metodo “hands on” durante il quale verranno manipolati e studiati diversi esemplari di minerali e rocce della collezio-ne del museo.

C’era una voltaun sasso

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Minerali e roccedella provinciadi SondrioObiettivi disciplinari• Imparare le proprietà di alcuni materiali caratteristici• Riconoscere i principali tipi di rocce (mag-matiche, sedimentarie e metamorfiche) attraverso i loro caratteri macroscopici

ContenutiL’attività permette di introdurre le princi-pali caratteristiche e proprietà dei minerali e la classificazione delle rocce, oltre che di analizzare alcuni esemplari presenti nella collezione del museo caratteristici della provincia.Gli studenti seguiranno un laboratorio basato sul metodo “hands on” durante il quale verranno manipolati e studiati diver-si esemplari della collezione del museo.

Destinatari

Scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Presentazione audiovisiva, microscopi binoculari, schede con chiavi dicoto-miche, esemplari della collezione del museo

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

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Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Reperti fossili delle collezioni del museo, materiali per eseguire il calco in gesso

Prodotto finale

Quattro modelli di fossili in gesso

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Mor-begno, oppure a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

Obiettivi disciplinari• Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio

ContenutiAttraverso l’attività è possibile comprende-re i concetti di fossilizzazione, tempo geo-logico e i meccanismi dell’evoluzione, oltre che conoscere le specie fossili rinvenute nella provincia.I bambini verranno guidati all’osservazione e alla manipolazione di numerosi reperti fossili. In seguito verranno accompagnati nella creazione di un modello di fossile in gesso.

Il diario scolpitonella roccia

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La magia della vita

Obiettivi disciplinari• Identificare e descrivere oggetti inani-mati e viventi• Riconoscere la varietà di forme e trasfor-mazioni in piante familiari all’allievo• Descrivere il ciclo vitale di una pianta

ContenutiL’attività si propone di analizzare le caratteristiche di “vivente” e “non vivente” e di scoprire i fenomeni che portano alla germinazione di un seme e al suo svilup-po in pianta.Gli allievi parteciperanno a un laboratorio basato sul metodo “hands on” durante il quale impareranno a classificare una serie di oggetti come “viventi” o “non viventi”, comprenderanno cosa succede dentro un seme quando comincia a germogliare e costruiranno una microserra.

Destinatari

Scuola dell’infanzia, classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Schede cartacee, oggetti da manipola-re, semi a diversi stadi di sviluppo

Prodotto finale

Un modellino in carta per ogni parteci-pante che riproduce le diverse parti di un seme e una microserra, completa di semi, per la classe

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Mor-begno, oppure a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

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Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Chiavi dicotomiche, lenti di ingrandi-mento, schede cartacee

Prodotto finale

Schede per erbario

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

Obiettivi disciplinari• Riconoscere le varietà di forme e le trasformazioni in piante familiari all’allievo• Descrivere il ciclo vitale di una pianta• Conoscere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi del proprio territorio e le loro trasformazioni nel tempo• Riconoscere le parti nella struttura delle piante• Riconoscere le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori e frutti

ContenutiL’attività che si svolge presso l’arboreto “Dòs de Lümaga”, nelle vicinanze del museo, si propone di far comprendere i concetti di sistematica e di classificazione. Si acquisiranno conoscenze sulle diffe-renti morfologie, soprattutto fogliari, che caratterizzano le specie vegetali. Mediante l’utilizzo di semplici chiavi dicotomiche si imparerà a riconoscere i principali arbusti e alberi del luogo. Le foglie raccolte saran-no preparate per la creazione di un erbario.

La botanicain giardino

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I paesaggivegetali dellaprovincia di SondrioObiettivi disciplinari• Conoscere le piante vascolari: il ciclo vitae• Conoscere gli ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro equilibrio

ContenutiL’attività si propone di far comprendere il concetto di associazione vegetale. Gli studenti parteciperanno ad un laboratorio basato sul metodo “hands on” durante il quale impareranno a riconoscere alcune delle associazioni vegetali tipiche della provincia di Sondrio individuandole presso l’arboreto “Dòs de Lümaga”, nelle vicinan-ze del museo, e su tutto il territorio.

Destinatari

Scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Chiavi dicotomiche, schede cartacee, manuale “Il paesaggio vegetale della provincia di Sondrio”

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

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Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria

Materiali utilizzati

Proiezione audiovisiva, modellini di molecole per riprodurre la reazione chi-mica della fotosintesi, schede cartacee

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Mor-begno, oppure a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

Obiettivi disciplinari• Imparare a definire in modo elementare l’ambiente e la natura in rapporto all’uomo• Attribuire importanza alla luce e alle sue funzioni

ContenutiL’attività si propone di far comprendere il meccanismo della fotosintesi e la sua importanza per la vita sulla terra.Con l’aiuto di un’accattivante proiezione audiovisiva e di un’attività “hands on” gli studenti immagineranno di entrare in una foglia per scoprire cosa è e come funziona la fotosintesi.

Costruirecon la luce

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Il popoloa sei zampeObiettivi disciplinari• Conoscere varietà di forme e comporta-mento negli animali • Osservare e descrivere comportamenti di difesa/offesa degli animali • Descrivere il ciclo vitae di un animale

ContenutiL’attività si propone di far comprendere i concetti di biodiversità e adattamento degli insetti e di conoscerne alcuni della provincia di Sondrio.I ragazzi potranno conoscere la morfolo-gia degli Insetti mediante una proiezione audiovisiva. L’analisi delle stesse struttu-re morfologiche nelle diverse specie sarà eseguita dagli studenti grazie all’uso di cinque stereomicroscopi e documentata mediante la compilazione di apposite schede.

Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Proiezione audiovisiva, stereomi-croscopi, esemplari della collezione del museo, cassette entomologiche, schede cartacee

Prodotto finale

Schede descrittive realizzate dagli studenti

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

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Destinatari

Scuola dell’infanzia, classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Immagini, schede cartacee, esem-plari della collezione di Lepidotteri del museo, carta, cartoncino, matite colorate, bastoncini di legno, eventuali esemplari vivi

Prodotto finale

Modello di farfalla e crisalide costruito dai bambini

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

Obiettivi disciplinari• Conoscere varietà di forme e comporta-menti negli animali • Osservare e descrivere comportamenti di difesa/offesa negli animali• Comprendere i cambiamenti degli orga-nismi: il ciclo vitale di un animale

ContenutiL’attività si propone di far comprendere il concetto di metamorfosi, in particolare nelle farfalle, e farne conoscere alcune specie presenti nella provincia di Sondrio.Partendo dalla visita alla sala entomologica del museo, verranno analizzate le diverse fasi del ciclo vitale di una farfalla (dal-l’uovo al bruco, dalla crisalide all’adulto). Il concetto verrà rinforzato utilizzando filastrocche e immagini. A seconda della disponibilità (in base al ciclo vitale), sa-ranno mostrati esemplari di alcune specie comuni presenti in provincia di Sondrio allevate nel museo. Alla fine ogni bambino costruirà il proprio “modello” di farfalla e crisalide.

Resta di stuccoè un farfatrucco

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Il mondodei VertebratiObiettivi disciplinari• Riconoscere gli organismi degli animali superiori• Conoscere i cambiamenti degli organi-smi: il ciclo vitale di un animale

ContenutiL’attività si propone di far comprendere i meccanismi evolutivi e il processo di adattamento e far apprendere le principali caratteristiche dei vari gruppi di Vertebrati.Il laboratorio è basato sul metodo “hands on”: gli studenti manipoleranno alcuni esemplari di Vertebrati delle collezioni del museo per scoprire i meccanismi della loro evoluzione attraverso il passaggio dall’ambiente acquatico a quello terrestre ed aereo.

Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Proiezione audiovisiva, esemplari delle collezioni, schede cartacee

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

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Destinatari

Scuola dell’infanzia, classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Disegni, esemplari delle collezioni, proiezione audiovisiva

Prodotto finale

Disegni da colorare

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

Obiettivi disciplinari• Apprendere le relazioni di organismi viventi con il loro ambiente• Analizzare uno spazio attraverso l’attiva-zione di tutti i sistemi sensoriali, scoprirne gli elementi caratterizzanti e collegarli tra loro con semplici relazioni• Descrivere animali comuni mettendone in evidenza le differenze• Esplorare gli elementi tipici di un ambien-te naturale ed umano inteso come sistema ecologico

ContenutiL’attività si propone di far scoprire alcuni ambienti naturali tipici della provincia di Sondrio e di far conoscere dettagliatamen-te cinque specie caratteristiche di questi ambienti.Gli allievi scopriranno le specie animali visitando i diorami del museo. In seguito, manipolando alcuni esemplari delle col-lezioni e grazie all’utilizzo di disegni, foto, suoni e filmati, comprenderanno i principa-li adattamenti degli animali all’ambiente.

Rocco Alloccoe i suoi amici

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Le traccedegli animaliObiettivi disciplinari• Collegare le caratteristiche dell’organi-smo di animali e piante con le condizioni ambientali • Esplorare gli elementi tipici di un ambien-te naturale ed umano inteso come sistema ecologico• Conoscere e usare termini specifici del linguaggio disciplinare

ContenutiL’attività si propone di far comprendere i concetti di biodiversità e di adattamento e di far conoscere i principali Vertebrati della provincia di Sondrio attraverso l’analisi delle loro tracce, acquisendo quindi le tecniche di rilevamento delle tracce.I ragazzi saranno invitati a osservare e manipolare numerose tracce di animali, suddivise per tipologia (nidi, resti alimen-tari, etc.). Creeranno infine calchi in gesso di orme di animali.

Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Tracce di animali appartenenti alle col-lezioni del museo, materiali per i calchi in gesso

Prodotto finale

Quattro calchi in gesso di orme di animali

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Mor-begno, oppure a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

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Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Utensili vari, esemplari della collezione del museo, schede cartacee, proiezione audiovisiva

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Mor-begno, oppure a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

Obiettivi disciplinari• Collegare le caratteristiche dell’organi-smo di animali e piante con le condizioni ambientali• Riconoscere la varietà di forme e com-portamenti tra gli animali• Descrivere animali comuni mettendone in evidenza le differenze• Sottolineare le relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente

ContenutiL’attività tratta i concetti di biodiversità e adattamento attraverso l’analisi della morfologia dei becchi di alcune specie di uccelli della provincia di Sondrio.Il laboratorio propone cinque simulazioni di risorse alimentari normalmente utilizzate dagli uccelli. Per ogni tipo di risorsa viene richiesto si sperimentare l’utilizzo di tre utensili comuni che richiamano diverse forme di becchi e di valutarne l’efficienza. I tentativi sono cronometrati e riportati in una tabella; si ipotizza così il tipo di becco ideale, in base al cibo disponibile. Al ter-mine dell’attività vengono mostrati alcuni esemplari di uccelli della collezione del museo per verificare la corrispondenza tra adattamenti ipotizzati e adattamenti reali.

Beccati questo!

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Indovina chiviene a cenaObiettivi disciplinari• Collegare le caratteristiche dell’organismo di animali e piante con le condizioni e le caratteristiche ambientali• Riconoscere la varietà di forme e comporta-menti tra gli animali• Descrivere animali comuni mettendone in evidenza le differenze• Sottolineare le relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente

ContenutiL’attività tratta i concetti di biodiversità e adattamento attraverso l’analisi dei crani e dei denti di alcune specie di mammiferi presenti in provincia di Sondrio.Gli studenti, divisi in gruppi, impareranno a riconoscere morfologia e funzione di vari tipi di denti, manipolando i crani di alcuni esemplari; in base alle dentature osservate i ragazzi ipotizzeranno il tipo di dieta del-l’animale e cercheranno di scoprire a quale specie potrebbero corrispondere. Infine apprenderanno cos’è una formula dentaria e, confrontando le indicazioni di alcune schede didattiche con i reperti, potranno verificare la correttezza delle loro ipotesi.

Destinatari

Scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Esemplari della collezione del museo, schede cartacee

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Primo incontro presso il museo, i cinque restanti a scelta presso il museo o a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

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Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Proiezione audiovisiva, materiali per le varie simulazioni, schede cartacee, esemplari delle collezioni del museo

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo

Obiettivi disciplinari• Collegare le caratteristiche dell’organi-smo di animali e piante con le condizioni ambientali• Riconoscere la varietà di forme e com-portamenti tra gli animali• Descrivere animali comuni mettendone in evidenza le differenze• Sottolineare le relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente

ContenutiGli studenti parteciperanno a un labora-torio basato sul metodo “hands on” in cui simuleranno gli adattamenti di alcune specie alla vita notturna.

Gli animalidella notte

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Energia inmovimentoObiettivi disciplinari• Comprendere la necessità di comple-mentarietà e sinergia per la sopravvivenza dell’ambiente e dell’uomo• Assumere i concetti di habitat, popolazio-ne, catena e rete alimentare

ContenutiL’attività si propone di far comprendere i meccanismi della catena alimentare e del flusso di energia in natura, grazie a una proiezione audiovisiva e a un gioco di simulazione.

Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria

Materiali utilizzati

Proiezione audiovisiva, materiali per il gioco di simulazione, schede cartacee

Prodotto finale

Schede cartacee

Luogo

Museo Civico di Storia Naturale di Mor-begno, oppure a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Un’ora e mezza

Costo

53 euro a gruppo (nel caso l’attività sia svolta a scuola va aggiunta una tariffa chilometrica che varia da 10 a 30 euro)

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Destinatari

Scuola primaria

Materiali utilizzati

Proiezioni audiovisive, microscopi binoculari, rifiuti solidi urbani adegua-tamente puliti

Prodotto finale

Schede cartacee, disegni

Luogo

Primo incontro presso il museo, i tre restanti a scelta presso il museo o a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Quattro incontri di due ore ciascuno

Costo

200 euro a gruppo (escluso il costo dei trasporti al museo) più una tariffa chi-lometrica che sarà applicata nel caso sia l’operatore a recarsi a scuola

Obiettivi disciplinari• Conoscere le proprietà di alcuni mate-riali con cui vengono realizzati gli oggetti (legno-plastica-metalli-vetro)• Comprendere le condizioni per la salute dell’organismo umano: igiene e salute• Praticare forme di riutilizzo e riciclaggio dell’energia e dei materiali• Usare in modo corretto le risorse evitan-do gli sprechi

ContenutiDurante il primo incontro si apprenderà come funziona il ciclo della materia in natu-ra e si conosceranno alcuni organismi de-compositori osservandoli direttamente ai microscopi in dotazione al museo. Durante il secondo incontro si analizzerà un sacco di rifiuti (naturalmente ben ripuliti) uguale a quello che si produce di solito a casa per imparare a distinguere i diversi materiali di cui sono fatti i rifiuti solidi urbani (RSU).Durante il terzo incontro sarà raccontata la “storia del sacco nero”, per capire dove va a finire il nostro sacco della spazzatura quan-do è pieno e per apprendere le modalità di smaltimento (discarica e termovalorizzato-re). Durante il quarto incontro si imparerà come produrre meno rifiuti eseguendo una buona raccolta differenziata e mandando i rifiuti a riciclaggio.

Con Enricolombrico alla scoperta

dei rifiuti

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La magiadell’energiaObiettivi disciplinari• Usare in modo corretto le risorse evitando gli sprechi di energia• Conoscere l’energia termica ed elettrica nella vita quotidiana• Imparare le regole di sicurezza nell’uso dell’energia• Indicare le misure di intervento e preven-zione dei pericoli causati dalle fonti di calore e dall’energia elettrica

ContenutiDurante il primo incontro, mediante una presentazione audiovisiva e un gioco, si impareranno il corretto funzionamento e lo scopo della fotosintesi. Durante il secon-do incontro, con metodologie similari, si comprenderà come funziona il flusso di energia in natura e l’importanza della luce del sole per la vita sulla Terra. Durante il terzo incontro si analizzeranno le principali fonti di energia artificiale e i problemi legati al loro sfruttamento. Durante il quarto incontro, per ciascuna fonte di energia si verificherà se è rinnovabile o non rinnovabile e se è inqui-nante o non inquinante.Durante il quinto incontro si apprenderà cosa significa il concetto di impronta ecologi-ca e si imparerà a misurare la propria. Duran-te il sesto incontro si scopriranno i trucchi per risparmiare energia quotidianamente.

Destinatari

Classe III e II biennio scuola primaria

Materiali utilizzati

Proiezioni audiovisive, materiali vari per i giochi, schede cartacee, materiale di cancelleria

Prodotto finale

Schede cartacee, disegni, un misurato-re di impronta ecologica

Luogo

Primo incontro presso il museo, i cinque restanti a scelta presso il museo o a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Sei incontri di due ore ciascuno

Costo

300 euro a gruppo (escluso il costo dei trasporti al museo) più una tariffa chi-lometrica che sarà applicata nel caso sia l’operatore a recarsi a scuola

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Destinatari

Scuola secondaria di I/II grado

Materiali utilizzati

Proiezioni audiovisive, modelli di gene-ratori di corrente a induzione elettro-magnetica, materiali per la costruzione dei modellini funzionanti a energie rinnovabili, un misuratore di impronta ecologica

Prodotto finale

Schede cartacee, due modellini funzio-nanti a energie rinnovabili, un misura-tore di impronta ecologica

Luogo

Primo incontro presso il museo, i cinque restanti a scelta presso il museo o a scuola

Numero di partecipanti

Da 5 a 25

Durata

Sei incontri di due ore ciascuno

Costo

350 a gruppo (escluso il costo dei trasporti al museo) più una tariffa chi-lometrica che sarà applicata nel caso sia l’operatore a recarsi a scuola

Obiettivi disciplinari• Conoscere le modalità di produzione e di trasformazione di diversi tipi di energia• Conoscere le modalità di utilizzazione delle fonti rinnovabili e non• Evitare lo spreco energetico• Formulare ipotesi per il risparmio energetico• Conoscere le conseguenze dell’uso del-l’energia sulle componenti dell’ecosistema

ContenutiDurante il primo incontro si rifletterà su che cosa sia l’energia, sul concetto di “forma di energia” e sul principio di conservazione dell’energia, apprendendo anche, mediante laboratori hands-on, il principio dell’indu-zione elettromagnetica. Durante il secondo incontro si approfondiranno le fonti di energia non rinnovabili. Durante il terzo incontro si conosceranno le fonti di energia rinnovabili. Durante il quarto incontro sarà svolto un laboratorio pratico durante il quale ogni classe potrà costruire due modellini funzionanti scegliendo fra il forno solare, la microidroturbina, il microaerogeneratore, l’automobilina a energia solare. Durante il quinto incontro si scoprirà il concetto di impronta ecologica e si imparerà a misu-rare la propria. Durante il sesto incontro si scopriranno le strategie per attuare un risparmio energetico quotidianamente.

Obiettivo: risparmio energetico

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Ecomuseo dellaValle del Bitto

di Albaredo

L’ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo docu-menta il lavoro e la vita contadina della comunità locale che nei secoli ha saputo adattarsi ad un am-biente di grande bellezza ed in parte modificarlo per migliorare le proprie condizioni economiche. Oltre al patrimonio naturale ed etnografico, la ric-chezza dell’ecomuseo è costituita dal patrimonio immateriale: i saperi, le esperienze, le tradizioni tra-mandate per via orale. Per visitare l’ecomuseo è necessario partire dalla porta del parco delle Orobie e dal salòt di barilocc di Albaredo e percorrere le viuzze del paese fino a raggiungere il tracciato dell’antica via Priula: questa conduce alla chiesetta della Madonna delle Grazie e all’alpe di Vesenda bassa. Lungo il percorso, at-traversando boschi e pascoli, si possono visitare le vecchie segherie, le carbonaie, i caselli del latte e gli antichi forni fusori del ferro, ma soprattutto osservare la vita della comunità ancora dedita al-l’agricoltura, all’allevamento e alla produzione del formaggio.

Presi in castagna

Una montagna di latte

L’ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo

Un tuffo nel passato

Bianchi © Parco delle Orobie Valtellinesi

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DOVEvia Brasa, 15 - Albaredo per San Marco

t. 848 [email protected]

www.vallidelbitto.it

INFORMAZIONI EPRENOTAZIONI

PORTA DEL PARCO DELLE OROBIEDI ALBAREDO

t. 848 [email protected]

COOPERATIVA RAGGIOt. 848 780761 - 02 91583193

f. 02 [email protected]

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Destinatari

Scuola primaria, scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Pannelli didattici sulla rilevanza economica sociale e culturale delle castagne

Luogo

Albaredo per San Marco

Numero di partecipanti

Fino a 30

Durata

Un’ora e mezza circa

Periodo

Autunno

Costo

50 euro a gruppo

Note: è necessario dotarsi di scarpon-cini da trekking, k-wey, borraccia e zainetto

Obiettivi disciplinari• Osservare le trasformazioni di uomini, oggetti e ambienti connesse al trascorrere del tempo• Conoscere gli elementi fisici-antropici che caratterizzano i paesaggi del proprio terri-torio e la loro trasformazione nel tempo• Riconoscere le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori e frutti

ContenutiLa castagna per secoli ha rappresentato una delle poche forme di sostentamento per l’uomo nelle zone di montagna. Il suo ciclo di produzione ha messo per centinaia di anni in relazione armoniosa l’uomo con l’ambien-te naturale; parte di questo ciclo era rappre-sentato dalla essicazione delle castagne e dalla molitura per ottenere la farina dolce, alla base dell’alimentazione durante i lunghi inverni. E’ possibile conoscere ancora oggi queste lavorazioni visitando il museo delle castagne, dove una guida accompagnerà i ragazzi alla scoperta degli antichi strumen-ti usati per la raccolta e la lavorazione di questo frutto. In seguito la classe si inoltrerà nelle selve fino ad una tipica cascina dove un tempo si custodivano le castagne; qui verranno illustrati i metodi di raccolta, pulitu-ra e lavorazione delle castagne e infine sarà possibile visitare il bosco.

Presi in castagna

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Una montagnadi latteObiettivi disciplinari• Osservare le trasformazioni di uomini, oggetti e ambienti connesse al trascorrere del tempo• Conoscere gli elementi fisici antropici che caratterizzano i paesaggi del proprio terri-torio e la loro trasformazione nel tempo

ContenutiIl Sentiero del matüsc è un itinerario tematico che consente di toccare i più tipici maggenghi ed alpeggi legati alla produzione del formaggio: si imbocca un sentiero che porta rapidamente in quo-ta dove si raggiunge Egolo, maggengo della metà dell’800; si attraversa poi un bosco di betulla e abete rosso che porta a Gradesc, dove si assisterà alla lavorazione del matüsc. Il latte viene tenuto al fresco nella budulera, baitello attraversato da un ruscello, fino al completo affioramento della panna che viene utilizzata per fare il burro. Con il latte magro rimasto si produce il matüsc, una formaggella che un tempo era alimento povero e oggi è una tipica e apprezzata varietà di formaggio magro.E’ interessante seguirne la lavorazione poiché in essa si rispecchia l’esperienza di generazioni che si sono tramandate una sapienza che ha retto per secoli l’economia delle regioni alpine.

Destinatari

Scuola primaria, scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Carta dei sentieri

Luogo

Albaredo per San Marco

Numero di partecipanti

Da 10 a 30

DurataDue ore circa

Periodo

Da maggio a ottobre

Costo

50 euro a gruppo

Note: è necessario dotarsi di scarpon-cini da trekking, k-wey, borraccia e zainetto

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Destinatari

Scuola primaria, scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Pannelli didattici lungo tutto il percor-so, cartina dell’Ecomuseo

Luogo

Albaredo per San Marco

Numero di partecipanti

Fino a 30

Durata

Una giornata

Periodo

Settembre/ottobre - marzo/giugno

Costo

50 euro a gruppo

Note: è necessario dotarsi di scarpon-cini da trekking, k-wey, borraccia e zainetto

Obiettivi disciplinari• Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio• Osservare le trasformazioni di uomini, oggetti e ambienti connesse al trascorrere del tempo• Conoscere gli elementi fisici antropici che caratterizzano i paesaggi del proprio terri-torio e la loro trasformazione nel tempo

ContenutiIl percorso si sviluppa su un dislivello di circa 300 m e prende avvio dalla porta del parco di Albaredo. L’itinerario, superato l’abitato, si snoda lungo i boschi e i pascoli della valle, fino a giungere alla località Vesenda, dove si trova un abete monu-mentale. Lungo il percorso si possono osservare numerosi manufatti, segni di lavori antichi e oggi scomparsi, come i vecchi forni fusori del ferro e la carbonaia. L’escursione sarà preceduta da una visita al caseificio di Albaredo per scoprire, con l’aiuto dei casari, le tecniche di produzione dei formaggi tradizionali.

Ecomuseodella Valle del Bitto

di Albaredo

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Un tuffo nel passato

Obiettivi disciplinari• Osservare le trasformazioni di uomini, oggetti e ambienti connesse al trascorrere del tempo• Conoscere gli elementi fisici antropici che caratterizzano i paesaggi del proprio terri-torio e la loro trasformazione nel tempo• Osservare e analizzare gli oggetti, gli strumenti e le macchine d’uso comune, utilizzati nell’ambiente di vita e nelle attivi-tà, classificandoli in base alle loro funzioni primarie.

ContenutiIl percorso di snoda attraverso il paese di Albaredo per San Marco, dove si potranno rivivere le antiche lavorazioni e i mestieri riproposti dal Gruppo Folk i barilocc (ovve-ro albaredesi). Gli studenti potranno così conoscere la lavorazione del latte per pro-durre il tipico formaggio locale matüsc, la lavorazione del legno per la creazione degli zoccoli, del gerlo e dei collari delle capre (gambise), la lavorazione della lana con le modalità di una volta, la preparazione delle luganeghe, l’utilizzo e la preparazione della falce per il taglio del fieno, etc.

Destinatari

Scuola primaria, scuola secondaria di I grado

Luogo

Albaredo per San Marco

Numero di partecipanti

Fino a 30

DurataDue ore circa

Periodo

Tutto l’anno

Costo

50 euro a gruppo

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© Parco delle Orobie Valtellinesi

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Parco delleIncisioni Rupestri

di Grosio

Il parco si estende sui dossi panoramici dei castelli medievali Visconti Venosta e Giroldo, alle porte di Grosio. Di notevole interesse la grande roccia nei pressi del Castello Nuovo, la “Rupe Magna”, sulla quale sono state rinvenute incisioni databili dal neolitico all’età del Ferro. All’ingresso dell’area del parco, nella Ca’ del Cap, centro di documentazione e informazione, è allestito l’Antiquarium, raccolta archeologica che ospita i reperti provenienti dallo scavo condotto negli anni ’90 entro il recinto del Castello Nuovo ed altri provenienti dal territorio di Grosio e Grosotto. I reperti si datano dall’età del Bronzo al tardo Medioevo. Il percorso nel parco, illustrato da pannelli collocati lungo il sentiero, per-mette di osservare le incisioni della “Rupe Magna”, di raggiungere i castelli e di ammirare l’ambiente circostante ed il panorama sulla valle.

Ma che bei castelli...

La rupe magna e le sue incisioni

Professione archeologo

Dame e cavalieri ai castelli di Grosio

Foto - ROBYTRAB

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DOVECa’ del Cap, via San Faustino - Grosio

t. e f. 0342 847233c. 346 3331405

info@parcoincisionigrosio. itwww.parcoincisionigrosio.it

INFORMAZIONI EPRENOTAZIONI

PARCO DELLE INCISIONI RUPESTRIDI GROSIO

t. e f. 0342 847233c. 346 3331405

[email protected]

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Destinatari

Scuola dell’infanzia

Materiali utilizzati

Perline (in materiale plastico e in legno), filo elastico, ganci, cartoncini, pennelli, pennarelli, fotocopie a colori, metro, matite, forbici, colla e graffette

Prodotto finale

Corona di cartone, collane, braccialetti, spada e scudo di cartone

Luogo

Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio

Numero di partecipanti

Fino a 24

Durata

Due ore e mezza

Costo

4 euro a bambino

Obiettivi disciplinari• Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individual-mente e in gruppo, con una varietà crea-tiva di strumenti e materiali, “lasciando traccia di se”• Collocare persone, fatti, ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare succes-sioni e contemporaneità; registrare cicli temporali• Conoscere le potenzialità espressive dei materiali plastici e di quelli bidimensionali • Mantenere l’attenzione sul messaggio avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non

ContenutiNella prima parte del laboratorio i bambini visiteranno il Dosso dei Castelli e potranno scoprire, attraverso riferimenti al mondo delle fiabe (il bosco, i castelli e i vari per-sonaggi), le caratteristiche dell’ambiente naturale circostante e i resti degli antichi castelli medievali, acquisire familiarità con il concetto di tempo-storia e conoscere il parco.Successivamente i bambini potranno realizzare alcuni semplici oggetti della vita quotidiana delle dame e dei cavalieri del Medioevo.

Ma che bei castelli...

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La rupe magnae le sue incisioniObiettivi disciplinari• Conoscere la Terra prima dell’uomo e le esperienze umane preistoriche: la com-parsa dell’uomo, i cacciatori delle epoche glaciali, la rivoluzione neolitica e l’agricol-tura, lo sviluppo dell’artigianato e i primi commerci• Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio

ContenutiNella prima ora di laboratorio i bambini verranno guidati ad una visita al parco durante la quale verrà illustrato il fenome-no dell’arte rupestre nell’arco alpino, con particolare riferimento alla Val Camonica; i bambini potranno osservare le caratteri-stiche della roccia, le diverse categorie di figure incise e la loro distribuzione sulla superficie rocciosa, imparando a ricono-scere le incisioni rupestri.Nella seconda ora di laboratorio ci si propo-ne di favorire lo sviluppo della manualità dei bambini che potranno riprodurre su una laminetta di rame una figura a piacere, scelta tra le numerose incisioni osservate nel corso della visita alla Rupe Magna.

Destinatari

Scuola primaria

Materiali utilizzati

Laminetta di rame, fotocopie, stru-menti per incidere la laminetta, carton-cino, ganci, matite, colla e forbici

Prodotto finale

Laminetta di rame con incisione, fissa-ta su un cartoncino

Luogo

Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio

Numero di partecipanti

Fino a 24

DurataDue ore e mezza

Costo

5 euro a bambino

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Foto - Archivio Parco Incisioni Rupestri di Grosio

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ProfessionearcheologoObiettivi disciplinari• Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di interpretazione storica• Osservare e confrontare oggetti e perso-ne di oggi con quelli del passato• Individuare a livello sociale relazioni di causa effetto e formulare ipotesi sugli effetti possibili di una causa• Conoscere e usare termini specifici del linguaggio disciplinare

ContenutiNella prima parte del laboratorio ai ragazzi verranno spiegate le fasi di scavo, i me-todi di lavoro e gli strumenti usati dagli archeologi attraverso una presentazione in diapositive; successivamente verranno accompagnati al Dosso dei Castelli per esaminare da vicino i luoghi degli scavi. In un secondo momento i ragazzi verranno guidati all’interno dell’Antiquarium per esaminare i ritrovamenti archeologici, ne sceglieranno uno in particolare che pro-veranno a riprodurre con il DAS nell’ultima fase del laboratorio. Ai ragazzi sarà anche distribuita una cartina del dosso con l’indicazione delle aree in cui sono stati condotti gli scavi archeologici.

Destinatari

Scuola primaria, scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Cazzuoline, spazzole, zappette, stru-menti da disegno e di misura, cartine mute, DAS, set di attrezzi per decorare i recipienti, diploma

Prodotto finale

Manufatto e “diploma” che attesta l’ap-prendimento delle nozioni fondamen-tali della professione dell’archeologo

Luogo

Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio

Numero di partecipanti

Fino a 24

Durata

Due ore e mezza

Costo

4 euro a ragazzo

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Destinatari

Scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Cartine mute, scheda reperto, matite, matite colorate e pennarelli

Prodotto finale

Schede dei reperti e diploma di esperti dei castelli di Grosio

Luogo

Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio

Numero di partecipanti

Fino a 24

DurataDue ore e mezza

Costo

5 euro a ragazzo

Obiettivi disciplinari• Utilizzare i termini specifici del linguag-gio disciplinare• Scoprire specifiche radici storiche, medievali e moderne nella realtà locale e regionale• Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di interpretazione storica

ContenutiDopo una breve introduzione storica sui due castelli di Grosio, i ragazzi apprende-ranno, attraverso l’osservazione diretta dei resti, le caratteristiche costruttive degli edifici e la funzione che avevano i diversi ambienti. Successivamente saranno distribuite una cartina del Dosso dei Castelli, che i ragazzi dovranno completare scrivendo i nomi delle strutture e colorare secondo lo schema cronologico fornito, e una scheda dove potranno riprodurre graficamente e descrivere un reperto a piacere tra quelli di epoca medievale esposti nell’Antiquarium.

Dame e cavalieriai castelli di Grosio

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Museo Civicodi Bormio

Il Museo Civico di Bormio ha sede nel palazzo De Si-moni. Le quattordici sale ospitano una ricchissima raccolta allestita su due piani e divisa in due sezioni principali: storico-artistica ed etnografica. Gli affre-schi, gli arredi sacri, gli ex voto, i ritratti e i mobili provengono da chiese e palazzi di Bormio e dalle valli vicine. La sezione etnografica documenta, con attrezzi e suppellettili tradizionali, l’attività tes-sile, la devozione religiosa, alcuni ambienti della casa contadina, la falegnameria, l’attività agricola e casearia, l’allevamento, l’attività del ciabattino, la filatura e la tessitura. Da segnalare una bella colle-zione di carrozze e slitte.

Chi va al mulino si infarina

Operazione gambero!

Foto - ROBYTRAB

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DOVEvia Buon Consiglio, 25 - Bormio

t. 0342 912236f. 0342 904645

[email protected]

INFORMAZIONI EPRENOTAZIONI

MUSEO CIVICO DI BORMIOt. 0342 912236

[email protected]

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Destinatari

Scuola primaria

Materiali utilizzati

Immagini, schede, semi di mais, segale o grano saraceno

Prodotto finale

Cereali macinati

Luogo

Mulino Salacrist, via Italo Occhi - Bormio

Numero di partecipanti

Fino a 25

Durata

Due ore

Costo

1,50 euro a bambino

Obiettivi disciplinari• Riconoscere la ciclicità in fenomeni re-golari e la successione delle azioni in una storia, in leggende, aneddoti e semplici racconti storici• Osservare e confrontare fonti orali e scritte

ContenutiL’attività si propone di far conoscere gli an-tichi processi di coltivazione e di lavorazio-ne dei cereali, prendendo in esame i diversi passaggi della coltura locale dei cereali come pratica del passato: dalla semina, al raccolto, alla macinazione. L’esperienza didattica per i bambini si concluderà con la prova della macinazione dei cereali, usando, come nella preistoria, dei semplici ciottoli di pietra.

Chi va al mulinosi infarina

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Operazionegambero!Obiettivi disciplinari• Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di interpretazione storica• Riordinare gli eventi in successione logi-ca e analizzare situazioni di concomitanza spaziale e di contemporaneità• Conoscere e usare termini specifici del linguaggio disciplinare• Osservare oggetti e persone di oggi e confrontarli con quelli del passato

ContenutiIn una serie di apposite vasche colmate di strati di materiale plastico verranno dispo-ste riproduzioni di reperti di vario genere. I ragazzi procederanno al laboratorio di scavo stratigrafico documentando le varie fasi con disegni. I reperti dovranno inoltre essere classifica-ti in base alle epoche storiche sulla base di un’apposita mappa.Infine ai ragazzi verranno illustrati gli scavi effettuati in Bormio in tempi recenti con l’utilizzo di pannelli e diapositive.

Destinatari

Scuola primaria

Materiali utilizzati

Materiale plastico, carta, matite, gom-me, metro, righello, secchielli e palette, fotocopie

Prodotto finale

Disegni delle unità stratigrafiche, map-pa dei luoghi di ritrovamento

Luogo

Mulino Salacrist, via Italo Occhi - Bormio

Numero di partecipanti

Fino a 25

Durata

Due ore

Costo

1,50 euro a bambino

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Museo Vallivo Valfurva

“Mario Testorelli”

Il Museo, riallestito da pochi anni presso la nuova sede di S. Antonio, presenta, attraverso l’esposi-zione di oggetti tradizionali e ricostruzioni di vari ambienti di fine Ottocento e primo Novecento, i lo-cali della casa contadina della Valfurva, la casera con il corredo di utensili per la lavorazione del latte, il mulino e alcune botteghe artigiane, tra le quali quella del falegname e del calzolaio.Ulteriori sezioni documentano i lavori nei campi, i trasporti, i lavori casalinghi, la scuola, la devo-zione popolare, il costume e la Grande Guerra. In-teressanti il vecchio mulino e il forno a legna an-cora perfettamente funzionanti.

Chicco va al mulino... e diventa panino

Il topo smemorato

Simboli, marchi e iniziali

La casa dei nonni

La coperta di Petronilla

Facciamogli le scarpe

Foto - ROBYTRAB

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DOVEpiazza Forba, 1 - Valfurva

t. e f. 0342 [email protected]

INFORMAZIONI EPRENOTAZIONI

PROVINCIA DI SONDRIOServizio Cultura

corso XXV Aprile, 22 - Sondriot. 0342 531345 o 0342 [email protected]

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Destinatari

Scuola dell’infanzia, scuola primaria

Materiali utilizzati

Pietre per macina, spighe e chicchi di segale, ingredienti per il pane, pannello di ripasso, schede di verifica. In alter-nativa, per la realizzazione del collage, pennarelli colorati e colla vinilica

Prodotto finale

Pane di segale realizzato dai bambini e cotto nel forno. In alternativa collage con chicchi e spighe

Luogo

Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli”

Numero di partecipanti

Da 15 a 25

Durata

Tre ore

Costo

4/5 euro a bambino

Note: si richiede ai bambini di portare un grembiulino ciascuno per evitare di sporcarsi durante la realizzazione del panino

Obiettivi disciplinari• Manipolare e pestare seguendo un pro-getto di gruppo, oppure le istruzioni d’uso ricevute• Comprendere i processi di trasformazio-ne e conservazione degli alimenti

ContenutiL’attività si propone di far comprendere il ciclo di vita di un chicco di segale attraver-so la visita ad alcune sezioni del museo e l’attività pratica.Dopo l’arrivo al museo ai bambini, con l’au-silio di un pannello illustrato, verrà mostra-to il ciclo del pane.In seguito sperimenteranno la macinazione manuale e quella con il mulino e osserve-ranno le differenze tra una tecnica e l’altra.Successivamente, una volta ottenuta la farina, la impasteranno con gli ingredienti necessari e realizzeranno un panino che verrà cotto nel forno. Per i bambini più piccoli è previsto un laboratorio alternativo: dopo la prova di macinatura, realizzeranno un collage con chicchi, spighe e farine su un cartellone illustrato che riproduce il percorso dalla semina alla macinatura.

Chicco va al mulino...e diventa panino

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Il topo smemorato

Obiettivi disciplinari• Lavorare in gruppo seguendo regole d’azione, progettando insieme e imparando sia a valorizzare le collaborazioni che ad affrontare eventuali defezioni• Conoscere la propria realtà territoriale (luo-ghi-storie-tradizioni) e quella di altri bambini (vicini e lontani) per confrontare le diverse situazioni anche sul piano del dover essere

ContenutiNella prima parte del laboratorio i bambini saranno accompagnati in una breve visita al museo durante la quale si porrà particolare attenzione alle ricostruzioni della camera e della cucina di un tempo e agli oggetti in esse conservati. Successivamente la classe verrà divisa in due gruppi che, aiutati dal-l’operatore, dovranno gareggiare in un “gioco dell’oca” i cui protagonisti sono due topi sme-morati che non trovano la strada per arrivare al formaggio. I bambini accompagneranno i topi lungo un percorso che si sviluppa sullo spaccato di una tipica casa valtellinese, disegnato su un grande tappeto. A turno ogni gruppo dovrà rispondere alle domande poste dall’operatore che riguarderanno gli oggetti della collezione museale osservati durante la visita. Se la risposta sarà corretta il topo procederà nel percorso, fino ad arriva-re alla cantina dove troverà il formaggio.

Destinatari

Scuola dell’infanzia, classi I e II scuola primaria

Materiali utilizzati

Grande tappeto raffigurante il percorso del topo, due topi segnaposto di pelu-che, dadi di gomma

Luogo

Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli”

Numero di partecipanti

Da 15 a 25

Durata

Due ore

Costo

4 euro a bambino

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Destinatari

I/II biennio scuola primaria

Materiali utilizzati

Creta, DAS, stecchini per incidere, carta da lucido e pennarelli

Prodotto finale

Marchi realizzati dai bambini

Luogo

Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli”

Numero di partecipanti

Da 15 a 25

DurataDue ore e mezza

Costo

4 euro a bambino

Obiettivi disciplinari• Rielaborare, creare e modificare creati-vamente disegni e immagini per riprodurli• Osservare e confrontare oggetti e perso-ne di oggi con quelli del passato• Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio• Individuare le forme di arte presenti sul territorio

ContenutiNella prima ora di laboratorio l’operatore guiderà i bambini alla vista al museo facen-do notare loro i simboli, i marchi e le sigle posti sugli oggetti della collezione.Nella seconda ora di laboratorio ogni bam-bino potrà ideare il suo simbolo e prepara-re un timbro personale con creta e DAS.

Simboli, marchie iniziali

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La casa dei nonni

Obiettivi disciplinari• Distinguere la figura dallo sfondo• Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio• Collocare gli oggetti nello spazio indivi-duando campi e piani• Osservare e confrontare oggetti e perso-ne di oggi con quelli del passato

ContenutiNella prima parte dell’attività l’operatore guiderà i bambini in una visita al museo richiamando la loro attenzione sulle rico-struzioni di alcuni ambienti: la cucina e la camera da letto.Successivamente i bambini proveranno a ricostruire alcune stanze di una casa del primo Novecento incollando su un cartellone, già predisposto con lo spacca-to di una tipica abitazione della Valfurva, le immagini degli oggetti osservati durante la visita guidata.

Destinatari

Scuola primaria

Materiali utilizzati

Cartellone con lo spaccato di un’abita-zione tradizionale, immagini raffiguran-ti alcuni degli oggetti del museo, colla vinilica

Prodotto finale

Collage che resterà alla classe

Luogo

Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli”

Numero di partecipanti

Da 15 a 25

Durata

Due ore

Costo

4 euro a bambino

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Destinatari

Scuola primaria, scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Telai giocattolo, filo di lana, strisce di stoffa

Prodotto finale

Coperta realizzata dai bambini che resterà alla classe

Luogo

Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli”

Numero di partecipanti

Da 15 a 25

Durata

Tre ore

Costo

5 euro a bambino

Obiettivi disciplinari• Utilizzare tecniche tridimensionali e bidimensionali su supporti di vario tipo• Analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico e culturale presenti nel proprio territorio• Osservare le trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti, connessi al trascorrere del tempo

ContenutiL’attività si propone di familiarizzare con l’ambiente museale attraverso una visita guidata durante la quale l’operatore illu-strerà in modo particolare il telaio e il suo funzionamento. I bambini conosceranno così la tessitura, attività quotidiana degli abitanti della valle, fino alla prima metà del Novecento. Successivamente ogni bambi-no metterà alla prova la propria manualità tessendo, con un piccolo telaio giocattolo in legno, dei quadrati di stoffa che verran-no poi annodati insieme per realizzare una grande coperta.

La copertadi Petronilla

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Facciamoglile scarpeObiettivi disciplinari• Scoprire radici storiche medievali e mo-derne nella realtà locale e regionale• Costruire bozzetti o modelli riferiti a og-getti di uso comune, dai tessuti ai vestiti, utilizzando materiali elementari e di facile uso.

ContenutiNella prima ora di laboratorio i ragazzi verranno guidati in una vista al museo per comprendere la sua funzione e organizza-zione. Particolare attenzione sarà dedicata alle sezioni dei mestieri e, soprattutto, a quella dedicata al ciabattino, uno dei me-stieri tradizionali valtellinesi del tempo. Successivamente i ragazzi, mettendo alla prova la loro manualità, dovranno realiz-zare un “pedulo”, tipica calzaturaconfezio-nata con pezze di stoffa.

Destinatari

Scuola secondaria di I grado

Materiali utilizzati

Feltro, velluto, aghi, filo, stringhe, occhielli

Prodotto finale

“peduli” che resteranno ai ragazzi

Luogo

Museo Vallivo Valfurva “Mario Testorelli”

Numero di partecipanti

Da 15 a 25

Durata

Tre ore

Costo

5 euro a ragazzo

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Percorsi sulterritorio

Gli itinerari qui raccolti hanno lo scopo di far co-noscere il patrimonio culturale della provincia di Sondrio che comprende beni storico-artistici, etnografici e naturalistici ed anche beni “immate-riali”: tradizioni, usi, mestieri. Avvicinare bambini e ragazzi al patrimonio culturale permetterà loro di comprenderne il valore e, ci auguriamo, l’impor-tanza della sua conservazione. Le proposte si svi-luppano dalla Valchiavenna all’Alta Valle. I percorsi di contenuto naturalistico sono organizzati dal Museo di Storia Naturale di Morbegno. A questi si aggiungono quest’anno gli itinerari proposti dalla Provincia di Sondrio nel morbegnese e in Alta Valle: Impariamo l’affresco porterà i ragazzi a visitare luoghi e beni significativi per la storia della pittura valtellinese del Quattro-Cinquecento; Pitór: pittori di una volta e I mestieri di un tempo permetteranno di comprendere, attraverso un interessante viaggio tra le frazioni della Valfurva, come i mestieri docu-mentati dagli oggetti del museo vallivo siano an-cora praticati da alcuni artigiani del luogo.

Un giardino paradisiaco

Pentole gigantesche

Impariamo l’affresco

A spasso tra natura e storia

Sulle orme del Gigiàt

Dal paesaggio alla biodiversità

Dov’è finito il ghiacciaio?

Pitòr: pittore di una volta

I mestieri di un tempo

Foto - ROBYTRAB

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PERC

ORSI

SUL

TER

RITO

RIO 1 - Un giardino paradisiaco

2 - Pentole gigantesche

3 - Impariamo l’affresco

4 - A spasso tra natura e storia

5 - Sulle orme del Gigiàt

6 - Dal paesaggio alla biodiversità

7 - Dov’è finito il ghiacciaio?

8 - Pitòr: pittore di una volta

9 - I mestieri di un tempo

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DestinatariClasse III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II gradoMateriali e strumenti utilizzati Manuali, binocolo, schede cartacee da compilare, chiavi dicotomiche, lenti di ingrandimentoPeriodoDa aprile a fine ottobreLuogoChiavennaNumero di partecipantiDa 5 a 25DurataQuattro oreCosto88 euro a gruppo (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniAssociazione Didattica MusealeFrancesca Mogaverot. 348.6990689 - [email protected] Museo Civico di Storia Naturalet. e f. [email protected]

Obiettivi didattici• Visitare il giardino botanico/archeologico Parco Paradiso• Osservare le caratteristiche sia della ve-getazione submediterranea tipica di questi versanti montani, sia della vegetazione esotica presente nel giardino botanico• Osservare le molte testimonianze stori-che esposte lungo il percorso

DescrizioneIl percorso parte dall’ingresso del Parco, dove si trovano un piccolo museo etnogra-fico e un museo naturalistico e si snoda nel Parco Paradiso, salendo e scendendo fra i due colli Paradiso e Castellaccio. Lun-go l’itinerario sono presenti pannelli espli-cativi delle varie specie che vi vegetano. Il percorso è condotto da un operatore didat-tico del museo di Morbegno.

Un giardinoparadisiaco

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Pentole gigantesche

Obiettivi didattici• Visitare la Riserva Naturale Marmitte dei Giganti analizzandone le caratteristiche geomorfologiche di origine glaciale• Studiare la tipica vegetazione submedi-terranea• Osservare il Monumento Naturale Casca-te dell’Acquafraggia

DescrizioneIl percorso parte dal centro abitato di Chiavenna e si snoda lungo la Riserva, al-zandosi e abbassandosi con lievi dislivelli. Nella Riserva è possibile osservare e com-prendere sia gli aspetti della vegetazione, sia le numerose formazioni geomorfologi-che legate all’attività dei ghiacciai (rocce montonate, marmitte glaciali). Lungo la strada del ritorno è possibile ammirare agevolmente le cascate dell’Acquafraggia, sul versante opposto della valle. Il dislivello è di circa 80 metri. Il percorso è condotto da un operatore didattico del museo di Morbegno.

DestinatariScuola secondaria di I/II gradoMateriali e strumenti utilizzati Manuali, binocolo, schede cartacee da compilare, chiavi dicotomiche, lenti di ingrandimentoPeriodoDa maggio a fine ottobreLuogoChiavennaNumero di partecipantiDa 5 a 25DurataOtto oreCosto155 euro a gruppo (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniAssociazione Didattica MusealeFrancesca Mogaverot. 348.6990689 - [email protected] Museo Civico di Storia Naturalet. e f. [email protected]

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� Foto - ROBYTRAB

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Impariamol’affrescoObiettivi disciplinari• Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge da un punto di vista sia informativo che emotivo• Utilizzare tecniche artistiche tridimen-sionali e bidimensionali su supporti di vario tipo

ContenutiIl percorso ha lo scopo di far conoscere ai ragazzi importanti esempi di affresco di fine ‘400 e inizio ‘500 e di far cogliere le differenze tra pittura sacra e profana, pittura colta e popolare. L’itinerario inizia presso S. Antonio di Morbegno, dove la classe visiterà la chiesa/auditorium, os-servando gli affreschi di alcune cappelle. Ci si avvicinerà alla tecnica dell’affresco: preparazione, realizzazione, interventi di restauro, conservazione e strappo. La seconda tappa sarà Sacco in Val Gerola dove si osserverà l’affresco sulla piazza e la camera picta dell’Homo Selvadego. Nelle scene i ragazzi potranno riconoscere per-sonaggi e santi con l’ausilio di una piccola guida. Infine la classe si recherà a Traona per visitare la chiesetta di S. Caterina di Corlazzo e i suoi affreschi tardo quattro-centeschi. Una seconda giornata, a scuola, concordata con l’insegnante, sarà dedicata alla realizzazione di un affresco.

Destinatariscuola primaria e secondaria di I gradoMateriali e strumenti utilizzati dispensa sull’iconografia dei santi e schede da compilare; tavoletta di legno, intonaco, pigmenti e pennelliPeriodoautunno e primaveraLuogoMorbegno, Sacco e Traona; laboratorio a scuolaNumero di partecipantiFino a 25DurataUna giornata per l’itinerario, tre ore per il laboratorio a scuolaCosto11 euro a bambino (a carico della clas-se il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniProvincia di SondrioServizio Culturacorso XXV Aprile, 22 - Sondriot.. 0342 531345 o 0342 531231fax 0342 [email protected]

Note: a richiesta è possibile pranzare al sacco in ambiente coperto

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Foto - Sergio Pedretti

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A spasso tranatura e storiaObiettivi didattici• Conoscere il territorio e comprenderne la storia naturale e umana

DescrizioneIl percorso ha inizio con una visita guidata al museo di Morbegno, di cui saranno illustrate le finalità e le esposizioni. Sarà inoltre svolto il laboratorio “C’era una volta un sasso” che introduce al concetto di tempo geologico e fornisce gli strumenti per conoscere e ricono-scere i principali tipi di rocce della provincia di Sondrio.Si sale quindi in Val Gerola, presso “La casa del tempo” di Gerola Alta, dove sarà intrapre-so un viaggio nel tempo, dalla formazione della Terra ai giorni nostri, osservando le impronte sulla roccia lasciate da antichi Rettili e i ritrovamenti fossili dell’antica coni-fera Cassinisia orobica. Alla fine della visita, grazie a un gioco interattivo, si testeranno le conoscenze acquisite. Infine, sul torrente Bitto, i ragazzi, grazie alle tecniche apprese al mattino, proveranno a riconoscere i tipi di rocce che costituiscono i ciottoli. Sulla via del ritorno la scolaresca potrà inoltre visitare autonomamente la “camera picta” dell’Homo Selvadego di Sacco. Il percorso è condotto da un operatore didattico specializzato in geologia.

DestinatariClasse III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II gradoMateriali e strumenti utilizzati Manuali, binocolo, schede cartacee da compilare, chiavi dicotomiche, lenti di ingrandimento, bussola, altimetro, gps, cartine geografiche.PeriodoDa maggio a metà ottobreLuogoVal GerolaNumero di partecipantiDa 5 a 60 (oltre i 30 in due gruppi con due operatori)DurataUna giornataCosto212 euro a gruppo (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniAssociazione Didattica MusealeFrancesca Mogaverot. 348.6990689 - [email protected] Museo Civico di Storia Naturalet. e f. [email protected]

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DestinatariClasse III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II gradoMateriali e strumenti utilizzati Manuali, binocolo, schede cartacee da compilare, chiavi dicotomiche, lenti di ingrandimentoPeriodoDa metà aprile a fine ottobreLuogoValmasino - Bagni di MasinoNumero di partecipantiDa 5 a 25DurataOtto oreCosto155 euro a gruppo (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniAssociazione Didattica MusealeFrancesca Mogaverot. 348.6990689 - [email protected] Museo Civico di Storia Naturalet. e f. [email protected]

Obiettivi didattici• Conoscere la Foresta Demaniale dei Bagni di Masino, scoprendone la peculiare vegetazione (faggeta) e le specie animali presenti

DescrizioneIl percorso parte dalla località Bagni di Masino e si snoda ad anello nelle vicinanze, attraversando sia la splendida faggeta sia i pascoli creati dall’uomo, importanti per la conservazione di molte specie di fiori rari.Nel corso della giornata si apprenderà come leggere questo tipo di paesaggio, grazie alle chiavi di riconoscimento delle piante e al rinvenimento di tracce e segni lasciati dagli animali.Il dislivello è di pochissimi metri.Il percorso è condotto da un operatore didat-tico del museo.

Sulle ormedel Gigiàt

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Foto - ROBYTRAB

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DestinatariClasse III e II biennio scuola primaria, scuola secondaria di I/II gradoMateriali e strumenti utilizzati Manuali, binocolo, schede cartacee da compilare, chiavi dicotomiche, lenti di ingrandimento, bussola, altimetro, gps, cartine geografichePeriodoDa marzo a metà ottobreLuogoValmasino - Bagni di MasinoNumero di partecipantiDa 5 a 60 (oltre i 30 in due gruppi con due operatori)DurataDue incontri: una giornata al museo e una giornata ai Bagni di MasinoCosto300 euro a gruppo (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniAssociazione Didattica MusealeFrancesca Mogaverot. 348.6990689 - [email protected] Museo Civico di Storia Naturalet. e f. [email protected]

Obiettivi didattici• Apprendere il concetto di biodiversità attraverso la lettura del paesaggio• Imparare a considerare il museo di storia naturale come uno strumento utile per lo studio delle scienze

DescrizioneIl percorso didattico è suddiviso in due giornate.La prima sarà trascorsa al museo, dove la scolaresca seguirà le attività “Il Museo dietro le quinte”, “Minerali e rocce della provincia di Sondrio”, “La botanica in giardino” e “Le tracce degli animali”.Lo scopo è acquistare confidenza con il museo e acquisire conoscenze e capacità da mettere in pratica durante l’incontro successivo.La seconda giornata sarà trascorsa presso la Foresta Demaniale dei Bagni di Masino, dove gli studenti potranno mettere a frutto le nuove competenze.Il percorso è condotto da un operatore didat-tico del museo.

Dal paesaggioalla biodiversità

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Dov’è finitoil ghiacciaio?Obiettivi didattici• Studiare gli aspetti geomorfologici legati all’attività glaciale• Studiare la vegetazione pioniera delle morene e delle rocce

DescrizioneIl percorso parte da Chiareggio, in Valma-lenco, e si inoltra subito in Val Ventina, dove sale molto dolcemente fino al rifugio Porro e, poco più avanti, al rifugio Ventina.Oltre questo rifugio si entra nel vallone mo-renico del ghiacciaio. Il sentiero, dapprima ancora pianeggiante, comincia a farsi più ripido e diventa possibile osservare spet-tacolari esempi di geomorfologia glaciale, anche grazie all’ausilio dei cartelli del sen-tiero glaciologico. Lungo il sentiero, infatti, sono presenti sia pannelli approfonditi sui fenomeni glaciali sia pannelli che illustrano i vari stadi di arretramento del ghiacciaio.La salita può proseguire quasi fino in pros-simità del fronte del ghiacciaio, a seconda delle condizioni stagionali del sentiero. Il dislivello è di circa 950 metri. Il percorso è condotto da un geologo.

DestinatariScuola secondaria di I/II gradoMateriali e strumenti utilizzati Manuali, binocolo, schede cartacee da compilarePeriodoDa maggio a metà ottobreLuogoChiesa in Valmalenco, Chiareggio Numero di partecipantiDa 5 a 25DurataOtto oreCosto155 euro a gruppo (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniAssociazione Didattica MusealeFrancesca Mogaverot. 348.6990689 - [email protected] Museo Civico di Storia Naturalet. e f. [email protected]

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Foto - ROBYTRAB

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Pitòr: pittore diuna voltaObiettivi didattici• Avvicinarsi alle forme di arte presenti sul territorio• Utilizzare tecniche artistiche tridimensio-nali e bidimensionali su supporti di vario tipo• Conoscere la funzione dell’arte nel tempo, il valore estetico del patrimonio culturale, le attività di cura del bene artistico e la funzio-ne del restauro

DescrizioneLa visita inizia al museo di Bormio, alla sco-perta dei manufatti dipinti: dall’arte sacra, colta o popolare (ex voto, ancona, tavole dipinte), agli oggetti di uso quotidiano (culle, mobili, slitte).In seguito la classe visiterà un laboratorio ar-tigianale dove si realizza ancora la pittura su legno (sia su mobili che su tavole) seguendo tecniche e disegni tradizionali. L’itinerario continuerà a Teregua per la visita alla chiesa della santissima Trinità, recentemente restaurata e aperta al pubblico. All’interno si possono ammirare l’abside riccamente affrescata e l’altare ligneo dipinto e dorato. Infine la classe si recherà al Museo Vallivo Valfurva dove, dopo un breve percorso in museo alla scoperta delle forme di pittura di questa comunità, potrà sperimentare la pittura su legno, preparando i colori con tecniche e pigmenti tradizionali.

Destinatariclasse III e secondo biennio della scuola primaria, scuola secondaria di I gradoMateriali e strumenti utilizzati Tavolette lignee, terre e pigmenti, fa-scicolo sulla pittura e sulla devozione popolarePeriodoAutunno e primaveraLuogoMuseo Vallivo Valfurva, Bormio e Tere-gua di ValfurvaNumero di partecipantiFino a 25DurataUna giornataCosto9 euro a bambino (a carico della clas-se il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniProvincia di SondrioServizio Culturacorso XXV Aprile, 22 - Sondriot.. 0342 531345 o 0342 531231fax 0342 [email protected]

Note: a richiesta è possibile pranzare al sacco presso il museo

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DestinatariScuole primaria, scuola secondaria di I gradoMateriali e strumenti utilizzati Filmati, fascicolo sugli antichi mestieri, telaio e filo di lana, strisce di stoffa per realizzare i pezzottiPeriodoAutunno e primaveraLuogoValfurva: Museo Vallivo, Uzza, S. Anto-nio, TereguaNumero di partecipantiFino a 25DurataUna giornataCosto9 euro a bambino (a carico della classe il costo dei trasporti e il pranzo)Informazioni e prenotazioniProvincia di SondrioServizio Culturacorso XXV Aprile, 22 - Sondriot.. 0342 531345 o 0342 531231fax 0342 [email protected]

Note: a richiesta è possibile pranzare al sacco presso il museo

Obiettivi didattici• Comprendere la funzione del museo: le collezioni all’interno di un percorso culturale • Osservare le trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti, connessi al trascorrere del tempo• Costruire bozzetti o modelli riferiti a og-getti di uso comune, utilizzando materiali di facile uso

DescrizioneDopo una visita al Museo Vallivo Valfurva, dedicata a scoprire le attività artigianali di un tempo attraverso l’osservazione degli attrezzi esposti, i bambini avranno modo di scoprire che sul territorio ancora c’è chi si dedica a queste attività. L’itinerario, da con-cordare con gli insegnanti, toccherà diverse località della Valfurva e porterà i bambini a visitare uno o più laboratori artigianali nei quali, anche se con attrezzature moder-ne, vengono mantenuti i procedimenti di lavorazione tradizionali. Assisteranno così, a scelta alla realizzazione dei pezzotti, alla lavorazione del latte per produrre burro e formaggio, all’intaglio e incisione del legno. Nel pomeriggio, rientrata in museo, la classe potrà assistere a proiezioni di filmati riguardanti gli antichi mestieri della valle e, se richiesto, sperimentare la tessitura.

I mestieridi un tempo

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Con il contributo di

Provincia di Sondrio, agosto 2009A cura del Servizio Cultura della Provincia di SondrioStampa Tipolitografia IGNIZIO