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FINANZA AGEVOLATA per EXPORT INTERNAZIONALIZZAZIONE Le opportunità finanziarie per le imprese www.FASI.biz Dicembre 2016 Con il supporto di Simest Focus Magazine

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FINANZA AGEVOLATA per

EXPORT

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Le opportunità finanziarie per le imprese

www.FASI.biz Dicembre 2016

Con il supporto di Simest

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Sommario

03. Simest: 25 anni con le imprese all’estero

05. Fondo Rotativo 394-81, le novità sui finanziamenti agevolati per

l'internazionalizzazione

07. I finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati extra Ue

09. Sostegno per studi di prefattibilità e fattibilità

10. I finanziamenti per i programmi di assistenza tecnica

12. I finanziamenti per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici

13. I finanziamenti per la partecipazione a fiere e mostre

15. Altri strumenti SIMEST per l'Internazionalizzazione: dal supporto all'export

al capitale di rischio

17. I mercati più promettenti secondo il rapporto SACE 2016-2019 su export e

investimenti

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Simest, 25 anni con le imprese all’estero Piazza Affari ha celebrato un quarto di secolo del gruppo posseduto al 76% da Cassa Depositi e Prestiti. Presenti alla cerimonia per i 25 anni di attività di SIMEST, a Palazzo Mezzanotte, nel cuore della city milanese, i protagonisti del suc-cesso aziendale, come il presidente Salvatore Rebecchini.

I numeri di SIMEST Tra il 1991 e il 2016 SIMEST ha investito circa 4 miliardi di euro a sostegno delle imprese ita-liane, realizzando oltre 4mila operazioni tra ini-ziative di partecipazione diretta al capitale, par-tecipazione del Fondo di venture capital e fi-

nanziamenti agevolati per l'internazionalizza-zione. Fin dalla nascita SIMEST ha operato acquisendo partecipazioni di minoranza a sostegno degli investimenti diretti all’estero (IDE), in Paesi UE

ed extra-UE, delle imprese nazionali. Dal 1999, l’attività di SIMEST si è estesa alla concessione di agevolazioni finanziarie attraverso fondi pubblici, gestiti per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Da allora sono stati impegnati:

1 miliardo di euro attraverso partecipazione diretta al capitale delle imprese;

300 milioni di euro del Fondo unico di Venture Capital per acquisizioni di partecipazioni di minoranza in Paesi di rilevanza strategica;

2,6 miliardi di euro del Fondo Rotativo (Legge 394/81) per finanziamenti a tasso agevolato per l’internazionalizzazione;

A questi si aggiungono 3,8 miliardi dal Fondo contributi (Legge 295/77) per il supporto dei crediti all'esportazione, che hanno permesso di agevolare forniture per oltre 60 miliardi di euro.

Internazionalizzazione, leva di sviluppo delle imprese Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, ha aperto la cerimonia di Milano ricordando come l’internazionalizzazione sia il tema fondamentale per le aziende, anche e soprattutto, in un momento delicato come questo, con un assetto geo-economico smosso da eventi politici di grande portata. Dalla Brexit

Photo credit: Grunge Textures - www.freestock.ca

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fino all’elezione di Trump, il processo dell’internazionalizzazione rimane inarrestabile perfino di fronte a misure protezionistiche. Dello stesso avviso il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda che, seppur non fisicamente presente ma in collegamento, ha sottolineato l’importanza della crescita all’estero: "Si faccia sistema per rispondere alle sfide economiche e sociali". È necessario, quindi, presidiare le mete destinate all’export e proteggere gli investimenti, come quelli delle 60mila aziende che hanno iniziato questo sviluppo di crescita sovranazionale. Una linea di azione che aumenta l’occupazione, in particolar modo del mondo dello sviluppo e del marketing, sia all'estero che in Italia. Concorda nel video-intervento il suo sottosegretario Ivan Scalfarotto che ha aggiunto: "Sono felice di lavorare per portare le imprese italiane in tutti e cinque i continenti".

Priorità: innovazione e collaborazione Fabio Gallia, amministratore delegato e direttore del Gruppo CDP, ha evidenziato come ci sia bisogno di innovazione e collaborazione: "SIMEST e SACE propongono non solo un’integrazione di prodotti ma di persone, storie e esperienze - concludendo poi - Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo". Questo, proponendo un modello di assicurazione in grado di accompagnare le aziende verso un’evoluzione che eviti i rischi di concentrazione, oltre a programmi per operare nei Paesi considerati rischiosi. Una necessità emersa anche dalle parole del vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli che incoraggia gli imprenditori a far emergere anche le micro e medie imprese nonostante un mercato difficile da prevedere: "Solo il 5% delle aziende italiane esporta", proseguendo, “I geni individuali devono collaborare, il nostro Paese potrebbe vincere la sfida della globalizzazione, facendo vedere i sorci verdi ai competitor, soprattutto ai tedeschi”. Beniamino Quintieri, presidente di SACE, ha rimarcato il concetto: "L’Italia è rimasta indietro come investitrice, c’è la possibilità di un grande incremento di guadagni capitalizzando

all’estero ma è necessaria una maggiore convinzione nel procedere con gli investimenti di piccole e medie imprese".

Non solo export L’ad di SIMEST Andrea Novelli nel corso del convegno ha fatto riflettere: "L’internazionalizzazione non si misura soltanto con l’export, ma anche considerando l’impatto indiretto". Per questo è importante l’affiancamento di SIMEST che finanzia l’imprenditore nell'espansione estera pianificando attentamente per evitare errori in fase di implementazione. Una pianificazione strategica che parte da finanziamenti agevolati con l’internalizzazione dei prodotti da parte di SACE e CDP per assicurare l’export e renderlo efficace. Una volta raggiunto l’obiettivo si procede con la presenza aziendale all’estero per presidiare e servire meglio il mercato locale. Durante la tavola rotonda Paolo Scudieri, ad del gruppo Adler, ha ricordato: “Bisogna proporre prodotti con un certo appeal. Innovazione e competitività sono il biglietto di ingresso all'estero". Un esempio positivo lo ha riportato Francesca Lusini, presidente di Peuterey: "Abbiamo

affrontato insieme e direttamente un mercato capital intensive come quello cinese". Gaetano Maccaferri, presidente dell’omonimo gruppo, raccontando la sua esperienza ha commentato con piacere i traguardi raggiunti: “Con SIMEST si è sviluppata un’operatività interessante, 12 progetti in 11 Paesi diversi"

Link Simest, 25 anni di viaggi con le imprese italiane nel mondo

Photo credit: fekaylius

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Fondo Rotativo 394-81 - Le novità sui finanziamenti agevolati per l'internazionalizzazione Recentemente riformati dal decreto del 7 set-tembre 2016, i finanziamenti agevolati per l'in-ternazionalizzazione gestiti da SIMEST sono ora ancora più vantaggiosi il tasso di interesse scende dal 15 al 10 per cento del tasso di riferi-mento BCE, si riducono le garanzie richieste, mentre aumentano percentuali di copertura dei costi e soglie massime di aiuto. In particolare, grazie all'eliminazione del tasso di interesse mi-nimo (floor), che era pari allo 0,5%, il tasso appli-cato passa allo 0,096% (dicembre 2016), si ha una drastica riduzione della spesa per interessi. Inoltre sono previste nuove forme di garanzia at-traverso i depositi vincolati (cash collateral).

Cosa finanzia il Fondo rotativo 394-81 Il Fondo rotativo di cui alla Legge 394-1981 finanzia cinque linee di intervento. La prima consiste nel sostegno a programmi di inserimento nei mercati di Paesi terzi, finalizzati al lancio e alla diffusione di beni e servizi prodotti in Italia, o distribuiti con marchio di imprese italiane, o all'acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l'apertura di strutture quali uffici, showroom, negozi o corner. Il Fondo sostiene poi la realizzazione di studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Ue che riguardino il settore di attività del richiedente e i programmi di assistenza tecnica collegati a tali investimenti. Per questi tre strumenti, la riforma prevede la possibilità di finanziare fino al 100% delle spese, e non più fino all'85%, e interviene sulla quota minima di finanziamento da garantire, che può ridursi al 20% sia per le PMI che per le Mid Cap. Il finanziamento è concesso fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro nel caso dei programmi di inserimento in mercati extra Ue, mentre il limite è fissato a 300mila euro per i programmi di assistenza tecnica e per gli studi di fattibilità collegati ad investimenti produttivi; la soglia massima scende invece a 150mila euro per gli

studi di fattibilità collegati ad investimenti commerciali. Un'ulteriore modalità di intervento prevista dal Fondo rotativo consiste nella concessione di finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle piccole e medie imprese esportatrici. Per accrescere l'impatto dello strumento, l'importo massimo del finanziamento è stato elevato da 300mila a 400mila euro, nel limite del 25 per cento del patrimonio netto dell'impresa richiedente, e il livello di solidità patrimoniale (LSP) ritenuto 'adeguato' per le imprese industriali/manifatturiere è stato ridotto da 0,80 a 0,65 (1,00 per le imprese commerciali/di servizi). Per la solidità patrimoniale delle PMI, così come per i programmi di inserimento sui mercati extra Ue, una quota dei finanziamenti può essere erogata senza garanzie, a valere sulle disponibilità del Fondo Crescita Sostenibile. Rinnovata anche l'ultima linea di intervento, a sostegno delle iniziative promozionali delle PMI italiane in mercati extra Ue. Con la riforma salta il vincolo che permetteva di accedere al finanziamento solo in caso di prima partecipazione all’evento fieristico o alla mostra e l'intensità del finanziamento sale al 100% delle spese. L’importo da garantire è esclusivamente la quota di finanziamento eccedente l’importo del Margine Operativo Lordo registrato dall’impresa nell’ultimo bilancio approvato prima dell’esame della domanda di finanziamento e a tre mesi dalla stipula del contratto è possibile richiedere la prima erogazione, fino a un massimo del 70% dell'importo.

Il Portale dei finanziamenti SIMEST Facilitazioni sono state introdotte anche sul fronte delle procedure: le domande di finanziamento possono essere inviate anche online attraverso il Portale www.portalesimest.it, che fornisce anche

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assistenza alle imprese interessate agli strumenti finanziari. Oltre a presentare la domanda di finanziamento e a gestire le operazioni già in corso, le imprese possono infatti utilizzare il Portale anche per capire le condizioni di accesso alle agevolazioni SIMEST, simulando la valutazione della propria richiesta di credito. Compilando i campi relativi allo stato patrimoniale, al conto economico e ai ricavi dell'esercizio precedente, il Portale genera una classe di valutazione, che permette di conoscere in anticipo, in maniera indicativa, quale potrà essere l'entità delle garanzie richieste per ciascuna delle tipologie di intervento a valere sul Fondo 394-81. Ad esempio, per programmi di inserimento sui mercati esteri, studi di fattibilità e programmi di assistenza tecnica, le PMI e le MidCap che

rientrano nelle classi A/1 e A/2 (semaforo verde) dovranno prestare garanzie comprese tra il 15% e il 35% dell'importo del finanziamento, mentre per quelle classificate come A3 e A4 (semaforo giallo) le garanzie saranno comprese tra il 30% e il 75% e nel caso delle altre imprese l'entità sarà sempre compresa tra il 75% e il 100%.

Quanto ai finanziamenti per la patrimonializzazione, il portale opera una distinzione anche rispetto al livello di solidità patrimoniale di riferimento, che è posto uguale a 0,65 per le imprese industriali/manifatturiere e a 1,00 per le imprese commerciali/di servizi. Per le imprese soprasoglia classificate come A/1 e A/2 l'entità delle garanzie richieste va da 0% a 30%, mentre è compresa tra il 30% e il 70% nelle caso delle classi A3 e A4; per le imprese sottosoglia, invece, le garanzie vanno dal 75% al 100% indipendentemente dalla classe. Nessuna garanzia richiesta, salvo che per l’eventuale quota di finanziamento eccedente il margine operativo lordo dell’ultimo bilancio dell’impresa, per quanto riguarda i finanziamenti per la partecipazione a fiere e mostre. Semaforo rosso, infine, per chi ottiene la classe

A/5, che corrisponde a un parere sfavorevole. Il Portale offre anche un percorso guidato a chi non ha ancora le idee chiare sullo strumento adatto alle proprie esigenze: attraverso una serie di quesiti l'impresa viene indirizzata verso la tipologia di intervento più adeguata, può accedere a una sintesi delle condizioni previste e

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ha la possibilità di compilare e presentare direttamente la domanda di finanziamento

I finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui

mercati extra Ue A sostegno dei programmi di inserimento delle imprese italiane sui mercati di Paesi extra Ue SIMEST gestisce, a valere sul Fondo 394-81, i finanziamenti agevolati per la realizzazione e il potenziamento di una struttura commerciale che servano da base per la diffusione o il lancio di beni e servizi prodotti in Italia, o comunque distribuiti con il marchio di imprese italiane.

Interventi ammissibili e intensità del finanziamento Tutte le imprese con sede legale in Italia, sia in forma singola che in forma aggregata, possono accedere alle agevolazioni, che coprono fino al 100% delle spese per un ufficio, show room, negozio o corner, purché entro il limite del 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi tre bilanci approvati ed entro la soglia di 2,5 milioni di euro. Oltre alle spese per il funzionamento della struttura estera, personale compreso, i finanziamenti coprono anche i costi per le attività promozionali e una quota forfettaria del 30% sul totale per le spese generali non documentabili. Le spese ammissibili sono quelle sostenute a

partire dalla data di presentazione della domanda e fino a 24 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento, mentre la durata del prestito è fissata in sei anni, di cui due anni di preammortamento e quattro di rimborso del capitale.

Tasso di interesse e garanzie

La recente riforma dello strumento ha previsto un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento Ue vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento e riduzioni delle garanzia da prestare, fino a un minimo del 20% per le PMI e del 25% per le MidCap.

Tali garanzie possono essere prestate in forma di fideiussione bancaria o assicurativa,

Link Decreto Interministeriale 7 settembre 2016

www.portalesimest.it

Fondo Rotativo 394-81 – Circolari su finanziamenti agevolati per internazionalizzazione

Agevolazioni fino

al 100% delle

spese entro 2,5 mln

Photo credit: aViaTioNuT

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fideiussione di Confidi o di Intermediari finanziari convenzionati con SIMEST, cash collateral costituito in pegno o eventuali altre garanzie e controgaranzie previa delibera del Comitato Agevolazioni. Oltre all'accesso al Fondo 394/81, subordinato alle garanzie previste, le imprese possono beneficiare delle risorse del Fondo per la Crescita Sostenibile, che può finanziare una quota dei programmi di inserimento sui mercati extra Ue non assistita da garanzia. La possibilità di accedere ad entrambi i Fondi è però riservata solo ai programmi relativi all’apertura di strutture non configurabili come rete di distribuzione e costituite da un solo ufficio, un solo negozio o un solo corner, previo impegno da parte delle imprese interessate a non realizzare ulteriori strutture nel Paese nei tre anni successivi alla concessione del finanziamento.

Procedure Ciascuna impresa può presentare anche più richieste di finanziamento, ciascuna relative a un programma da realizzare in un solo Paese di

destinazione, con un massimo di due Paesi di proiezione situati nella stessa area geografica in cui sostenere esclusivamente spese promozionali. Le domande di finanziamento possono essere trasmesse a SIMEST attraverso il nuovo Portale dei finanziamenti o, in via residuale, mediante i mezzi tradizionali. Entro 60 giorni dalla domanda, il Comitato Agevolazioni delibera in merito alla concessione del finanziamento e alle relative garanzie, mentre la prima erogazione può essere richiesta, per un importo minimo del 10% del finanziamento, entro 3 mesi dalla data di stipula del contratto, dopo aver presentato la distinta delle spese sostenute e da sostenere nei sei mesi successivi alla stipula stessa. Stesse modalità per le erogazioni successive, che comunque non devono superare il 70% del prestito, mentre il saldo è erogato, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già sbloccato, sulla base della rendicontazione finale dell’impresa.

Finanziamenti Internazionalizzazione SIMEST (Fondo 394) Limiti di importo per singola linea di intervento

Programmi di finanzia-mento

Massimo su fatturato

Periodo di riferimento Massimo asso-luto (*)

Massimo as-soluto

Studi di fattibilità < = 12,5% Media ultimi 3 esercizi € 150.000 € 300.000

Fiere e mostre < = 10,0% Ultimo esercizio appro-vato

€ 100.000

Assistenza tecnica < = 12,5% Media ultimi 3 esercizi € 300.000

Inserimento mercato estero

< = 25,0% Media ultimi 3 esercizi € 2.500.000

Patrimonilizzazione < = 25,0% (°) Ultimo esercizio appro-vato

€ 400.000

tasso vigente per il mese dicembre 2016 0,096% per anno

Note: (*) per insediamenti non produttivi; (°) calcolato sul patrimonio netto

Link Circolare n. 4 del 18 ottobre 2016

Circolare 8/2016

Fondo Crescita Sostenibile – finanziamenti per internazionalizzazione

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Sostegno per studi di prefattibilità e fattibilità Tra gli strumenti finanziari previsti dal Fondo 394/81 vi è anche la misura per il sostegno alla realizzazione di studi di prefattibilità e fattibilità nell'ambito di investimenti da parte di imprese italiane in Paesi extra Ue.

Interventi ammissibili e intensità del finanziamento Il sostegno è applicabile su progetti di internazionalizzazione in un qualsiasi Paese extra Ue presentati da aziende con sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, ad eccezione di quelle operanti nei settori di attività esclusi ai sensi della normativa Ue per gli aiuti de minimis. Il finanziamento può arrivare a coprire fino al 100% dell'importo delle spese ammissibili, che comprendono la retribuzione del personale interno, inclusi viaggi e soggiorni, per prestazioni in Italia e all'estero per il tempo effettivamente dedicato allo studio, e le spese per il personale esterno che fornisce consulenze specialistiche, comprensive di viaggi e soggiorni. Tutte le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST e per i 12 mesi successivi alla data della stipula del contratto di finanziamento. L'importo massimo del finanziamento è 150mila euro per studi di prefattibilità e fattibilità connessi a investimenti commerciali e di 300mila euro in caso di studi legati a investimenti produttivi, entro il limite di esposizione del 35% dei ricavi medi dell'ultimo triennio. In nessun caso, inoltre, il finanziamento può superare il limite del 12,5% dei ricavi medi degli ultimi tre esercizi finanziari.

Tasso di interesse e garanzie Il tasso di interesse rimane fisso per tutta la durata del finanziamento ed è pari al 10% del

tasso di riferimento previsto dalla normativa Ue (con limite a zero). Al fine di garantire il rimborso del capitale ricevuto, degli interessi e degli altri oneri accessori, i beneficiari del finanziamento possono prestare, a fronte dei singoli importi da erogare, una o più garanzie tra quelle già deliberate dal Comitato Agevolazioni di SIMEST. Più specificatamente, sono accettate fideiussioni bancarie e assicurative (entrambi conformi alle clausole giuridiche previste da SIMEST),

fideiussione di Confidi e di intermediari finanziari convenzionati, cash collateral costituito in pegno e eventuali altre garanzie e controgaranzie ammesse dal Comitato. Le garanzie rilasciate dalle PMI e dalle Midcap (ovvero quelle imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3000) devono coprire almeno il 20% del finanziamento. Per entrambe le tipologie di azienda l'importo garantito potrà andare da un minimo del 20% e un massimo del 100% del

finanziamento. Il finanziamento ha una durata massima di 4 anni e mezzo, di cui 18 mesi di preammortamento (per soli interessi) e 3 anni di ammortamento a partire dal momento della stipula del contratto. In caso di richiesta specifica da parte dell'impresa, i periodi di preammortamento e di ammortamento possono eventualmente essere

Finanziamenti fino

al 100% entro

300.000 €

Photo credit: European Parliament

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ridotti. Il rimborso del capitale avviene in rate semestrali posticipate costanti.

Procedure

L'impresa può presentare anche più domande di finanziamento contemporaneamente ma ogni domanda deve riguardare uno studio da realizzare in un solo Paese. La richiesta di finanziamento può essere inviata a SIMEST attraverso il nuovo Portale dei finanziamenti. Una volta concluso il processo di istruttoria, entro 60 giorni dalla data di

presentazione della domanda il Comitato Agevolazioni di SIMEST delibera in merito alla concessione dell'eventuale finanziamento e alle relative garanzie. Il sostegno viene erogato in due parti. La prima erogazione ha un ammontare che può variare tra un minimo del 50% e un massimo del 70% dell'importo del finanziamento concesso; mentre il saldo, da richiedere entro 18 mesi dalla stipula del contratto, viene erogato previa presentazione di appropriata documentazione di spesa.

I finanziamenti per i programmi di assistenza tecnica Il Fondo finanzia anche i programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Ue.

Interventi ammissibili e intensità del finanziamento I finanziamenti coprono fino al 100% delle spese per iniziative di formazione e addestramento del personale in loco nell’ambito di programmi di assistenza tecnica connessi a investimenti da parte di imprese italiane in un qualsiasi Paese extra Ue avviati al massimo sei mesi prima della data di presentazione della domanda a SIMEST. Vi rientrano quindi le retribuzioni al personale interno e al personale esterno (quest'ultimo eventualmente incaricato di fornire consulenze specialistiche), compresi i costi di viaggi e soggiorni, purché si tratti di spese effettuate nel periodo compreso tra la domanda di finanziamento a SIMEST e i 12

mesi successivi alla data di stipula del relativo contratto di finanziamento. Lo strumento è aperto alle imprese italiane con sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, ad eccezione di quelle operanti nei settori di attività esclusi ai sensi della normativa Ue per gli aiuti de minimis, e può essere concesso per un importo non superiore a 300mila euro.

Link Circolare n. 5 del 18 ottobre 2016

Photo credit: Foter.com

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Anche in questo caso vale il limite di esposizione verso il Fondo del 35% dei ricavi medi dell'ultimo triennio e il finanziamento non può superare il 12,5% dei ricavi medi degli ultimi tre esercizi finanziari.

Tasso di interesse e garanzie

Il tasso di interesse è pari al 10% del tasso di riferimento della normativa Ue e rimane fisso per tutto il periodo del finanziamento.

L'erogazione del beneficio è subordinata alla presentazione di garanzie, tra quelle ammesse dal Comitato Agevolazioni: fideiussione bancaria e assicurativa (conformi allo schema pubblicato sul sito internet di SIMEST), fideiussione di Confidi o di altri intermediari finanziari appositamente convenzionati con SIMEST, cash collateral costituito in pegno ed eventuali altre garanzie e controgaranzie previa via libera del Comitato. Le garanzie delle PMI e delle Midcap devono coprire almeno il 20% del finanziamento. Per entrambe le tipologie di aziende l’importo garantito potrà variare tra il 20% e il 100% del finanziamento a valere sul Fondo. La durata complessiva del beneficio è di 4 anni e 6 mesi, di cui 18 mesi di preammortamento e 3

anni di rimborso. Entrambi i periodi (preammortamento e rimborso) possono essere ridotti su esplicita richiesta dell'impresa.

Procedure Anche per questa linea di intervento le singole imprese possono presentare più domande di finanziamento, ma ogni domanda deve riguardare un programma di assistenza tecnica da realizzare in un unico Paese extra Ue.

Il modulo di domanda può essere compilato e scaricato sul Portale SIMEST e poi inviato attraverso il sito web, tramite PEC o con metodi tradizionali per la spedizione del modulo cartaceo. Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda il Comitato Agevolazioni delibera in merito alla concessione del finanziamento e alle relative garanzie. La prima erogazione, da richiedere entro 3 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, può variare tra il 50% e il 70% dell'intero importo. Entro 18 mesi dalla stipula è possibile richiedere il saldo, che viene erogato previa presentazione di garanzie e idonea documentazione di spesa.

Link Circolare n. 5 del 18 ottobre 2016

Photo credit: Raja Habib

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I finanziamenti per la patrimonializ-zazione delle PMI esportatrici Per accrescere la capacità competitiva delle imprese italiane sui mercati esteri a valere sul Fondo 394/81 sono previsti anche finanziamenti diretti a migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici.

Interventi ammissibili e intensità del finanziamento Ai finanziamenti possono accedere tutte le PMI aventi sede legale in Italia che abbiano realizzato

in ciascuno dei tre esercizi finanziari precedenti la presentazione della domanda un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato aziendale totale. Ai fini del finanziamento è individuato un livello di solidità patrimoniale di riferimento, un livello soglia, costituito dal rapporto tra patrimonio netto ed attività immobilizzate nette, posto uguale a 0,65 per le imprese

industriali/manifatturiere e a 1,00 per le imprese commerciali/di servizi. L’impresa può presentare domanda qualunque sia il suo livello d’ingresso, ma non sono ammissibili domande da parte di imprese con un livello superiore a 2,00 per il settore industriale/manifatturiero e superiore a 4,00 per le imprese commerciali/di servizi. L’obiettivo del finanziamento è quello di raggiungere o superare il livello soglia qualora dall’ultimo bilancio approvato risulti inferiore, o

di mantenerlo ed eventualmente migliorarlo se uguale o superiore. L’importo massimo è di 400mila euro, calcolato nel limite del 25% del patrimonio netto dell'impresa richiedente, nel rispetto della normativa comunitaria ‘de minimis’ ed entro il limite di esposizione verso il Fondo 394/81 (35% dei ricavi medi dell'ultimo triennio).

Photo credit: Ted’s photo

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Tasso di interesse e garanzie Il finanziamento è concesso ed erogato al tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria. A seconda degli esiti della prima fase, il rimborso avviene al tasso agevolato, pari al 10% del tasso di riferimento. L’erogazione del 100% del finanziamento concesso avviene in un’unica tranche (entro 3 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento). Nel caso in cui l’impresa presenti un livello di ingresso uguale o superiore al livello soglia di 0,65 e di 1,00, il Comitato Agevolazioni, sulla base di criteri connessi alla consistenza patrimoniale, finanziaria ed organizzativa del richiedente, può valutare se chiedere l’eventuale rilascio di garanzia e la relativa misura. Nel caso in cui il livello di ingresso sia inferiore al livello soglia verranno richieste garanzie, deliberate dal Comitato Agevolazioni tra fideiussione bancaria, assicurativa o equivalente conforme allo schema pubblicato sul sito internet di SIMEST oppure cash collateral costituito in pegno. Come nel caso dei programmi di inserimento sui mercati extra Ue, le imprese possono beneficiare delle risorse del Fondo per la Crescita Sostenibile, che può finanziare una quota dei finanziamenti non assistita da garanzia.

Procedure Entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda attraverso il nuovo Portale dei finanziamenti SIMEST, il Comitato Agevolazioni

delibera in merito alla concessione del finanziamento e alle relative garanzie. Per il rimborso del finanziamento sono previste due fasi. La prima decorre dalla data di erogazione del prestito e termina alla fine del primo o del secondo esercizio intero successivo - in base alla richiesta dell’impresa - da indicare nel modulo di domanda. Al termine di tale fase, SIMEST verifica il bilancio relativo al suddetto esercizio ai fini del calcolo del livello di solidità patrimoniale, senza considerare, nelle immobilizzazioni nette, gli incrementi di immobilizzazioni relativi a nuovi investimenti effettuati nel periodo di preammortamento. A questo punto sono possibili due casistiche: nella prima ipotesi l'impresa ha migliorato il proprio livello di ingresso, la fideiussione

eventualmente acquisita viene svincolata ed il rimborso avviene in 5 anni ad un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento (con il limite a zero); in caso di mancato raggiungimento del livello soglia, o di flessione, l'impresa accede ad un rimborso dilazionato a tasso di riferimento, con proroga della fideiussione eventualmente acquisita o acquisizione di nuova fideiussione nella misura deliberata dal Comitato.

Link Circolare n. 6 del 18 ottobre 2016

Circolare 8/2016

Photo credit: Uli Harder

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I finanziamenti per la partecipazione a fiere e mostre Il Fondo rotativo 394 prevede una linea di intervento anche per la promozione all'estero attraverso la partecipazione a fiere e mostre sui mercati extra Ue.

Interventi ammissibili e intensità del finanziamento

Il finanziamento può essere richiesto da tutte le PMI aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata e copre fino al 100% dei costi per l'area espositive, delle spese logistiche e promozionali e di quelle relative a consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra. L’importo massimo finanziabile ammonta a 100mila euro per ciascuna PMI, comunque entro il limite di esposizione verso il Fondo 394 (35% dei ricavi medi dell'ultimo triennio) e il tetto massimo del 10% del fatturato dell'ultimo esercizio.

Tasso di interesse e garanzie Il tasso di interesse è fisso per tutta la durata del finanziamento ed è pari al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria (con il limite a zero). Le erogazioni del finanziamento sono subordinate alla presentazione delle garanzie deliberate dal Comitato Agevolazioni esclusivamente per la quota eccedente il Margine Operativo Lordo (MOL) dell'ultimo esercizio. Tali garanzie possono darsi in forma di fideiussione bancaria o assicurativa, conformi agli schemi pubblicati sul sito internet di SIMEST, fideiussione di Confidi e Intermediari finanziari

appositamente convenzionati con SIMEST, cash collateral costituito in pegno o eventuali altre garanzie e controgaranzie previa delibera del Comitato.

Procedure Ciascuna azienda può presentare più domande di finanziamento (sempre prima della data prevista per l’inizio dell'evento), purché ogni singola istanza riguardi una o più fiere/mostre da realizzarsi al massimo in tre Paesi di destinazione. Al termine dell'istruttoria, la richiesta di finanziamento è sottoposta, sulla base di un

criterio cronologico, al Comitato Agevolazioni, che delibera in merito alla concessione del finanziamento e alle relative garanzie. La prima erogazione, per un importo fino a un massimo del 70% del finanziamento concesso, deve essere richiesta entro 3 mesi dalla stipula del contratto; l'importo a saldo è erogato, previa consegna a SIMEST delle garanzie previste, a condizione che le spese sostenute superino l'importo già erogato.

Link Circolare n. 7 del 18 ottobre 2016

Photo credit: alschim

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Altri strumenti SIMEST per l'Internazionalizzazione: dal supporto all'export al capitale di rischio Non solo finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione. SIMEST gestisce anche altri strumenti volti a supportare l'export, attraverso dilazioni di pagamento a condizioni competitive e la partecipazione al capitale di rischio.

Credito all'esportazione Sul fronte del credito all'esportazione, SIMEST interviene con dilazioni di pagamento concesse sia alle imprese italiane esportatrici con le controparti estere (credito fornitore) che ai loro clienti (credito acquirente). Il supporto di SIMEST consiste in un contributo agli interessi sui finanziamenti concessi da banche italiane o straniere agli operatori

nazionali o agli acquirenti esteri, anche sotto forma di smobilizzo di titoli di credito. Macchinari, impianti e relativi studi, progettazioni, lavori e servizi, semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere

integrati in beni di investimento: queste le forniture ammissibili. Se inclusi nel prezzo della fornitura, sono inoltre ammessi i compensi di mediazione e/o di agenzia così come le subforniture di merci e servizi Ue. L'agevolazione copre fino all’85% della fornitura, mentre il restante 15% dovrà essere regolato in contanti e coprire eventuali esborsi all’estero. La durata dei crediti deve superare i 24 mesi, salvo il caso degli smobilizzi a tasso fisso relativi

Photo credit: cubedude27

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a crediti fornitore per i quali il rimborso può anche essere compreso tra 18 e 23 mesi.

Partecipazioni al capitale Lo strumento si articola in quattro linee d'azione. Partecipazione al capitale di imprese Ue. Per potenziare gli investimenti produttivi e sostenere lo sviluppo tecnologico nelle aziende che investono in innovazione e ricerca applicata, SIMEST acquisisce partecipazioni minoritarie (fino al 49%) al capitale sociale di società italiane e/o loro controllate in Ue, a condizioni di mercato e senza agevolazioni. L'acquisizione della partecipazione può essere prevista in diverse fasi della vita della società: da quella iniziale, di costituzione della società estera (le cosiddette iniziative greenfield), nella fase di aumento del capitale sociale o in caso di acquisizione da terzi (operazioni di M&A). La durata della partecipazione è indicativamente fino ad un massimo di 8 anni. Entro tale termine le imprese partner sono tenute a concordare il riacquisto della quota SIMEST. Partecipazione al capitale di imprese extra Ue. Favorire l'ingresso delle imprese italiane nei mercati esteri a maggior potenziale. Con questo intento, SIMEST acquisisce partecipazioni, ancora una volta fino al 49%, del capitale sociale di un'impresa extra Ue. Possono presentare proposte di partecipazione società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese; le PMI e i loro consorzi possono contare su una corsia preferenziale. In via preferenziale, inoltre, l'intervento di SIMEST avviene in aziende estere attive nello stesso settore di attività di quella italiana, o in settori “limitrofi”, cioè che si inquadrano a monte o a valle del processo produttivo. Contributi in conto interessi. In questo caso l'acquisizione di quote di capitale di rischio avviene in imprese estere partecipate da SIMEST.

L'intervento consiste in un contributo agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, nazionali e non, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria in Italia. La misura si applica anche per gli interventi finanziari resi disponibili da organismi internazionali operanti nella promozione degli investimenti all'estero (come, ad esempio, i programmi Ue che possono essere attivati anche tramite SIMEST). L'agevolazione copre fino al 90% del controvalore in euro della quota di partecipazione italiana al capitale dell'impresa estera fino al 51% del capitale di quest'ultima. L'importo massimo dei finanziamenti ammissibili all'agevolazione è pari a 40 milioni di euro per singolo progetto di investimento e per richieste di agevolazione presentate nel corso dell'anno solare, mentre sale a 80 milioni per Gruppo economico (inteso come insieme di imprese i cui bilanci rientrino in uno stesso bilancio consolidato) e per richieste pervenute nel medesimo anno solare. Fondo di Venture Capital. Se la società estera ha sede in un'area di interesse strategico può beneficiare della partecipazione aggiuntiva del Fondo di Venture Capital. L'intento è ottimizzare il funding per sostenere gli investimenti in paesi extra Ue, accedendo a risorse finanziarie complementari a condizioni favorevoli. La partecipazione complessiva di SIMEST e del Fondo di Venture Capital può raggiungere il 49% del capitale dell'impresa estera e non può comunque superare quella dell'impresa italiana promotrice. Quale remunerazione forfettaria a fronte della cessione dei diritti di godimento delle azioni o quote, il partner italiano riconosce al Fondo un corrispettivo fisso calcolato in funzione della propria classe dimensionale: Piccole imprese: tasso BCE + spread dello 0,50%; Medie imprese: tasso BCE + spread dello 0,75%; Grandi imprese: tasso BCE + spread dell'1%.

Link Riferimenti normativi Supporto all'export

Riferimenti normativi Partecipazione al capitale

Cabina regia Internazionalizzazione – fondi e priorità per 2017

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I mercati più promettenti secondo il rapporto SACE 2016-2019 su export e investimenti Nel suo “RE-action, Rapporto Export 2016-2019”, SACE anticipa le tendenze su commercio e internazionalizzazione fino al 2019. Nei prossimi quattro anni l’export italiano crescerà moderatamente fino a raggiungere un valore di 480 miliardi di euro nel 2019.

Settori: puntare sulla meccanica strumentale Dal punto di vista settoriale, il rapporto di SACE si concentra su un comparto relativamente poco conosciuto ma ad alto potenziale per il Made in Italy nel mondo: la meccanica strumentale, vale a dire il settore che riguarda la produzione di macchinari o impianti destinati a settori produttivi, quali macchine utensili, macchine tessili, macchine agricole, etc. L’Italia, spiega SACE, occupa il secondo posto al mondo nel settore dei macchinari per packaging, appena un 3% sotto alla Germania, e il terzo posto nel settore delle macchine utensili e della plastica e gomma. Secondo la società del Gruppo CDP, puntare su un miglioramento delle prestazioni nel commercio internazionale della meccanica strumentale - un mercato che attualmente vale1.600 miliardi di euro - potrebbe “aprire interessanti prospettive per la meccanica italiana”, con un obiettivo per il 2019 pari a 100 miliardi di euro di esportazioni.

L'incremento dell'export italiano in questo settore sarà spinto, tra le altre cose, dalla domanda delle economie europee e di quelle in forte crescita (Stati Uniti e India), il cui ciclo degli investimenti è in fase espansiva. Su questi beni, mette in guardia SACE, peserà però l’incertezza nei Paesi colpiti da recessione, come Russia, Brasile, Nigeria e Angola, che hanno già rivisto e potrebbero ridurre ancora la spesa pubblica.

Trend dell'export italiano In linea con le aspettative, durante il 2015

l’export italiano di beni ha premuto l'acceleratore, sbloccando il trend di crescita limitata del biennio precedente. L’andamento positivo, assicura SACE, proseguirà nel 2016 e negli anni successivi a un tasso compreso tra il 3% e il 4%, aumentando di oltre 65 miliardi di euro rispetto al 2015 e raggiungendo così il valore complessivo di 480 miliardi.

Photo credit: izabella r

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Più sostenuta, invece, sarà secondo SACE la crescita delle esportazioni italiane di servizi, che, si legge nel report “pesano per circa un quinto delle vendite complessive di beni e servizi all’estero”. Il 2016 è il quinto anno consecutivo in cui il commercio globale in volume aumenterà mediamente a tassi del 3% inferiori a quelli pre-crisi. Le importazioni mondiali, infatti, rimarranno tra il 2016 e il 2019 decisamente al di sotto della crescita media del 7,3% registrata tra il 2000 e il 2007.

Export Opportunity Index e Investment Opportunity Index L'Export Opportunity Index è l'indice utilizzato da SACE per misurare le opportunità dell'export italiano, calcolato su una scala da 0 a 100, dove 100 rappresenta la massima opportunità e 0 la minima. Per quest'anno SACE ha messo al primo posto, con un punteggio di 81 gli Emirati Arabi Uniti, seguiti dagli Stati Uniti, con un punteggio di 76, da tre economie asiatiche - Cina, Corea del

Sud e India – e dall'Arabia Saudita (tutte a quota 75).

L'Investment Opportunity Index è, invece, lo strumento che serve ad aiutare le imprese italiane ad orientare le strategie d’investimento sui mercati di nuova domanda. Anche in questo caso il punteggio va da 0 a 100, rispettivamente opportunità nulla e massima di investimento. Dei 212 Paesi monitorati, quelli con un indice superiore a 60 sono 15, pari al 54% del Pil globale. Tra questi,

Stati Uniti (con 80 punti) e Cina (con 76 punti) rappresentano da soli il 34% della domanda totale. Seppur con rilevanza minore, gli altri 13 Paesi, sottolinea SACE, sono “geografie più o meno note che possono rivelarsi ottimi contesti di sviluppo o piattaforme ideali per la proiezione internazionale” delle aziende italiane. Oltre a USA e Cina, la lista annovera dunque, in ordine decrescente di punteggio ottenuto: India, Regno Unito, Polonia, Vietnam, Filippine, Perù, Messico, Corea del Sud, Cile, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Iran e Thailandia.

Link RE-action, Rapporto Export 2016-2019

Made in Italy – ripresa esportazioni verso Paesi extra-Ue

Dove esportare

FASI.biz Eu Media Srl

Via Reno 21 - 00198 – Roma

www.FASI.biz

[email protected] | 06/83398803

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