f.meneghetti - itis plancktv 1 i fenomeni demografici nel 900
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I fenomeni demografici nel ‘900
Di che cosa si occupa la demografia
• Descrive la struttura di una popolazione e le sue tendenze, in base a fattori naturali: importanza decisiva dei numeri, in relazione a produzione, consumi, oneri sociali
P – Forza Lavoro – Consumi - Risparmio
• Descrive i movimenti della popolazione (emigrazione, immigrazione)
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Alcuni confronti: ragioniamoci su
Le leggi dell’emigrazione
1. Si ha emigrazione in presenza di forti squilibri
1. Ogni fenomeno migratorio presenta due versanti, relativi rispettivamente all’area di partenza e all’area di arrivo
2. Ogni scelta emigrazionista deriva dalla combinazione di due ordini di fattori: espulsivi e attrattivi.
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Come è cambiato il peso demografico dell’Europa nel mondo
Europa
resto delmondo
Europa
resto delmondo
Europa
resto delmondo
Europa
resto delmondo
1800 1900
20001950
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Espansione demografica europea nell’ ‘800
(Ed oggi, che dire del dinamismo demograficodi altre aree del pianeta?)
(Ed oggi, che dire del dinamismo demograficodi altre aree del pianeta?)
Effetto della rivoluzione agraria
Effetto della rivoluzione agraria
Per qualche storico, più importante della superioritàtecnologica ed economica degli europei
Per qualche storico, più importante della superioritàtecnologica ed economica degli europei
Fattore di dinamismo e di forza
Fattore di dinamismo e di forza
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Fattori della grande emigrazione
Crisi agrariadegli anni ‘80Crisi agrariadegli anni ‘80
Fattori attrattiviFattori attrattivi
Abbondaza di terre
Abbondaza di terre
Fattori espulsiviFattori espulsivi
Industrializzazione e lavori pubblici
negli USA
Industrializzazione e lavori pubblici
negli USA
Facilitazioni con- cesse dai governi
sudamericani
Facilitazioni con- cesse dai governi
sudamericani
sovrappopolazionesovrappopolazioneRiduzione
noli marittimiRiduzione
noli marittimi
Motivazionipolitiche
Motivazionipolitiche
Fiscalismo, debiti, usuraFiscalismo, debiti, usura
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La grande emigrazione europea di fine ‘800
Tra il 1815 e il 1914, sotto la spinta di una grande crescita demografica dovuta prevalentemente al calo della mortalità, oltre 40 milioni di europei vanno all’estero. Trenta milioni scelgono l’America.
I Paesi europei che “pesano” di più tra gli immigrati in America: la Germania (22%), l’Irlanda (18%), l’Italia (17%).
Gli italiani del nord preferiscono l’A. Latina, quelli meridionali gli U.S.A..
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Caratteristiche della grande
Transoceanica (ma persiste
quella europea)
Transoceanica (ma persiste
quella europea)
Definitiva(non più temporanea)
Definitiva(non più temporanea)
Familiare (non più individuale
e maschile)
Familiare (non più individuale
e maschile)
Il canto delle sirene
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La partenza
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Il viaggio
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Lo sbarco di 20.000 albanesi nel 1991 a Bari
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Chi parte? Per dove?
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L’accoglienza: Ellis Island a New York
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Hotel des emigrantes di Buenos Aires
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L’arrivo: nel nord America urbanizzato
L’integrazione sociale e culturale degli emigranti italiani ed europei non è facile: il primo problema è quello della casa e ciò costringe a ripiegare su soluzioni di fortuna che ricordano molto quelle degli odierni “vu’ cumprà”
… e nel Rio grande do Sul (ai margini della foresta)
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La grande emigrazione dall’Italia e dal Veneto
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100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
1876 1891 1896 1901
Veneto
Italia
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Nova Bassano, Rio Grande do Sul
Gli albori dell’emigrazione trevigiana
Un esempio di piccola scala e di ambito locale: una partenza convulsa e caotica nei primi mesi del 1877 dei contadini del trevigiano. L’intellettuale Luigi Bailo li intervista in stazione:•Non sapeano bene dove si fosse quest’America dove andavano, ma essi aveano chiarissime e ben ragionate le seguenti idee. “Noi non siamo [...] ancora sopraffatti dalla miseria, ma però incalzati. Ora se noi non provvediamo al tempo, essa ci arriverà addosso infallibilmente, e allora, troppo tardi: non avremo più la forza di liberarcene e di lottare contro.”•Andavano incontro all’oscuro perché la fame caccia il lupo dal bosco.
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Treviso-Genova: Andata e Ritorno
• Molti di questi contadini partirono però senza passaporto, ascoltando le voci, spesso incontrollate, degli agenti di emigrazione.
• Giunti a Genova per imbarcarsi, dopo aver venduto tutto ciò che avevano, furono costretti dalle autorità con foglio di via a ritornare al loro paese, ridotti alla miseria.
• Alcuni tentarono di ribellarsi (a Casale, Volpago, Villorba), ma fu inutile e umiliante.
• Rimase per loro e i compaesani una lezione durissima: ma il mestiere dell’emigrante si impara in più generazioni.
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Conseguenze della grande emigrazione europea
Creazione di nuove Europe nel mondo
Creazione di nuove Europe nel mondo
Anglosassoni (WASP) in: USA, Canada, Australia,
Nuova Zelanda
Anglosassoni (WASP) in: USA, Canada, Australia,
Nuova Zelanda
Italiani in:Brasile, Argentina
Italiani in:Brasile, Argentina
Polacchi, Irlandesiin America
Polacchi, Irlandesiin America
Trasferimento delle proprie tradizioni linguistiche, religiose, culturali, sociali
nelle terre di immigrazione. Talvolta in forme egemoniche
Trasferimento delle proprie tradizioni linguistiche, religiose, culturali, sociali
nelle terre di immigrazione. Talvolta in forme egemoniche E ora in Europa?
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L’immigrazione in America all’inizio del secolo
Si determina un clima di intolleranza nei confronti degli stranieri, accusati di introdurre la malavita e la criminalità politica. A farne le spese, più che i gangster mafiosi, furono i “pesci piccoli“ come Sacco e Vanzetti, anarchici, condannati a morte ingiustamente
Di fronte all’aumento dell’immigrazione, non solo, europea, ma anche proveniente dall’America Latina, Cina e Giappone, gli USA decidono di adottare misure anti-emigrazioniste (1921-1924), congiunte a misure proibizioniste.
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Effetti delle immigrazioni europee ed extra-europee in America: dapprima le “piccole patrie”, poi il melting pot.
Conseguenze nel lungo periodo
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La crisi della popolazione europea nel ‘900
Crollo demografico dovuto alla prima guerramondiale e all’epidemia di spagnola
Crollo demografico dovuto alla prima guerramondiale e all’epidemia di spagnola
13 milioni di morti13 milioni di morti
Ciò alimenta il neo-popolazionismo fascista
Ciò alimenta il neo-popolazionismo fascista
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La catastrofe della seconda guerra mondiale
di cui: oltre 30 milioni di russi
e 6 milioni di ebrei
di cui: oltre 30 milioni di russi
e 6 milioni di ebreicui si aggiungono varie patologie:
mortalità natale e neonatale, denutrizione e dimagrimento,
patologie mentali (psicosi)
cui si aggiungono varie patologie:mortalità natale e neonatale,
denutrizione e dimagrimento,patologie mentali (psicosi)
50 milioni di morti50 milioni di morti
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Il baby boom del dopoguerra in Europa
In Europa avviene una forte ripresa della natalità, negli anni ’50 -’70, cui segue un assestamento.
Ne deriva un ringiovanimento della popolazione, che si farà sentire anche attraverso la contestazione giovanile, fenomeno che attinge la sua forza dal numero, oltre che da fattori culturali (scolarizzazione di massa, apertura a nuove teorie), sociali e politici.
Fenomeni migratori degli anni ’60 in Italia
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Due sono i fenomeni più significativi:1.Migrazioni interne, dal sud, e, in minor misura, dall’est verso il triangolo industriale (Milano-Torino-Genova);2.Migrazioni all’estero:•di tipo tradizionale (temporanee, verso l’Europa: v. caso degli accordi tra Italia-Belgio: minatori in cambio di carbone; v. anche disastro di Marcinelle del ‘56, dove morirono oltre 200 persone, molte italiane•di tipo transoceanico, con nuove destinazioni: Australia e Canada.
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La svolta degli anni ’70-’80
Aumenta il gap tra paesi sviluppati e N.S.Aumenta il gap tra paesi sviluppati e N.S.
Il divario è anche demografico, oltre che di distribuzione di risorse
Il divario è anche demografico, oltre che di distribuzione di risorse
Cala la natalità in Occidente
(controllo delle nascite, lavoro della donna)
Cala la natalità in Occidente
(controllo delle nascite, lavoro della donna)
Resta molto alta nei
paesi NS, dove cala la mortalità(medicine e
aiuti occidentaliI
Resta molto alta nei
paesi NS, dove cala la mortalità(medicine e
aiuti occidentaliI
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Fattori delle nuove emigrazioni internazionali
Repressioni politiche
e religiose, guerre,
anche civili
Repressioni politiche
e religiose, guerre,
anche civili
Fattori attrattiviFattori attrattivi
Ricchezza ed opportunità
di studio e lavoro
Ricchezza ed opportunità
di studio e lavoro
Fattori espulsiviFattori espulsivi
Desiderio diricongiungere
la famiglia
Desiderio diricongiungere
la famiglia
Fascino del benessere
(propaganda mass media)
Fascino del benessere
(propaganda mass media)
SovrappopolazioneSovrappopolazione
Domanda di manodopera non protetta
Domanda di manodopera non protetta
Povertà. famePovertà. fame Degrado ambientaleDegrado
ambientale
Perché si parte?
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Problemi aperti
paura che l’integrazionediventi realtà
paura che l’integrazionediventi realtà
Immigrati necessariall’economia
Immigrati necessariall’economia
paura della diversità culturale e
religiosa
paura della diversità culturale e
religiosa
Immigrati necessariagli equilibri demografici
Immigrati necessariagli equilibri demografici
paura dellacriminalità straniera,
per insicurezza
paura dellacriminalità straniera,
per insicurezza
Ma parte della società li rifiuta e reclama misure
severe di contenimento per…
Ma parte della società li rifiuta e reclama misure
severe di contenimento per…
paura della concorrenzaeconomica
paura della concorrenzaeconomica
dichiaratorazzismo
dichiaratorazzismo
Possibili soluzioni
Assimilazione
= assunzione di modelli culturali della società ospitante (che si ritiene “superiore); confligge con il persistere di un’identità etnica.Integrazione
= Progressiva partecipazione degli immigrati alla vita del loro nuovo Paese. Implica una conoscenza e comprensione reciproche dalle due parti (immigrati – autoctoni).Pluralismo culturale
= Il pluralismo culturale è una vera e propria coabitazione tra culture diverse: si parla di multiculturalità quando è un pluralismo fatto anche d’incomprensioni e conflitti; d’interculturalità, al contrario, quando è capace di rispettare il mantenimento delle differenze, i diritti umani e la legittimità di ogni cultura.
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Quale futuro ci aspetta?Una società interculturale o più intollerante????