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Anno accademico 2007 - 2008 1
L’ElettroCardioGramma
Corso Integrato di Fisiologia Umana
Fisiologiacardiovascolare
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LL’’ElettroCardioGrammaElettroCardioGrammaL’elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione alla superficie del
corpo degli eventi elettrici che accompagnano il propagarsi dell’onda dieccitamento nella massa cardiaca
L’ECG fornisce informazioni sui seguenti aspetti:1. Eventuali alterazioni nell’insorgenza e propagazione dell’onda dieccitamento nella massa cardiaca2. Orientamento anatomico del cuore rispetto ai principali assi del cuore3. Ampiezza relativa delle camere cardiache e dello spessore delle loropareti4. Esistenza di un danno ischemico al miocardio, localizzazione edestensione dello stesso5. Presenza di alterazioni della concentrazione di elettroliti (in particolareK) nel LI6. Effetti di farmaci che agiscono sul cronotropismo e sull’inotropismocardiaco7. Alterazioni nel bilancio tra le due componenti del SNA
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Concetti fondamentaliConcetti fondamentali
• Conduttore di II classe• Linea di corrente• Dipolo elettrico equivalente• Vettore elettrico
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Correlazioni tra progressioneCorrelazioni tra progressionedelldell’’eccitamento nel cuore ed ECGeccitamento nel cuore ed ECG
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Interpretazione diagnostica delInterpretazione diagnostica deltracciato ECGtracciato ECG
• Onda P: depolarizzazione degli atri(0.06 sec)
• Intervallo PR: depolarizzazione atri,ritardo nodo AV, conduzione fasciodi His (0.12-0.20 sec)
• Complesso QRS: ventricologrammacostituito da tre onde:- Q attivazione setto- R attivazione pareti- S attivazione basi
• Segmento ST: fase di plateau (0.07sec)
• Onda T: ripolarizzazione (0.2 sec)• Intervallo QT: durata
depolarizzazione e ripolarizzazione(ca. 0.4 sec)
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Le derivazioni ElettroCardioGraficheLe derivazioni ElettroCardioGrafiche• Il segnale che si registra alla
superficie del corpo è pari acirca 1 mV. Il sistema diamplificazione consente diregistrare una deflessione pariad 1 cm, mentre la carta diregistrazione scorre allavelocità di 25 mm/sec, cosicchèla distanza di 1 mm corrispondea 40 msec.
• la morfologia dell’ECG dipendedal tipo di elettrodi utilizzati(bipolaribipolari, unipolariunipolari) e dal loroposizionamento sul corpo
• Le 12 derivazioni standardutilizzate nella pratica clinicacorrente (DI, DII, DIII, aVR,aVL, aVF, V1-V6) permettono diesplorare il cuore sia rispettoad un piano frontale, siarispetto a un piano orizzontale.
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Le derivazioni bipolari di EinthovenLe derivazioni bipolari di Einthoven• Le tre derivazioni bipolari di
Einthoven delimitano una partedel volume conduttore che hala forma di un triangolo
• Il vettore elettrico istantaneo(prodotto dall’attività elettricadel ventricolo che vaeccitandosi) è posto in questotriangolo orientato dall’altoverso il basso e da destra versosinistra
• La legge di Einthovenlegge di Einthovenstabilisce che ad ogni istantedel ciclo di eccitamento delcuore la somma algebrica deipotenziali registrati nelle trederivazioni è pari a zero, percui conoscendone due si puòcalcolare il terzo
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Le derivazioni unipolari di GoldbergerLe derivazioni unipolari di Goldberger
• Mediante le derivazioni unipolari si registral’attività elettrica di quella parte di cuore“vista” dall’elettrodo esplorante in quelparticolare momento.
•• Derivazione aVRDerivazione aVR: registra gli eventielettrici degli atri e delle cavità ventricolari
•• Derivazione aVLDerivazione aVL: registra gli eventielettrici del lato superiore sinistro del cuore
•• Derivazione aVFDerivazione aVF: registra gli eventielettrici della superficie inferiore del cuore
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Le derivazioni unipolari di WilsonLe derivazioni unipolari di Wilson
• Le derivazioni unipolari di Wilson sonosoprattutto influenzate dagli eventi elettriciventricolari. Permettono in particolare divalutare:- l’eventuale rotazione del cuore sul piano
orizzontale (posizione del punto di transizione) ovvero la rotazione in sensoantiorario (ipertrofia VS) od orario (ipertrofia VD) del cuore sul piano orizzontale
- il grado di ipertrofia di uno dei ventricoli(durata del tempo di attivazione
ventricolare)
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Danno ischemico delDanno ischemico delmiocardiomiocardio
Indicazioni sulla localizzazione della necrosi si ha perl’infarto:• settale, alterazioni più evidenti in V1, V2
• anteriore, alterazioni più evidenti in V3, V4
• laterale, alterazioni più evidenti in V5, V6, DI, aVL• inferiore, alterazioni più evidenti in DII, DIII, aVF