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Documentazione delle Unità di Competenza
15, 19, 136, 279, 280, 311, 489 e 549:
Istituto scolastico:Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Destinatari:279 classe seconda scuola primaria280 classe quarta scuola primaria
15 e 136 classe prima scuola secondaria 1° grado19, 311, 489 e 549 classe terza scuola secondaria 1°
grado
Documentazione delle Unità di Competenza
15, 19, 136, 311 e 549:Le unità dell’orto sinergico
Istituto scolastico:Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Scuola Secondaria di Primo Grado «L. Mazzanti»
Destinatari:15 e 136 classe prima scuola secondaria 1°
grado19, 311 e 549 classe terza scuola secondaria 1°
grado
Descrizione della genesi del percorso didattico
Intorno al progetto di un orto sinergico da allestire con i giovani operatori di O.C.A. (Orti Collettivi Autogestiti) ONLUS nel terreno della scuola «Mazzanti», cinque insegnanti (di lettere Bianchi, Bruni, La Roma, Riccio, di tecnologia Spadi), insieme agli esperti, hanno individuato cinque aree operative• Semina• Piante, consociazioni sinergiche• Irrigazione • Terra-compost• Serra
Descrizione della genesi del percorso didattico
E linee metodologiche comuni, che prevedevano di
• Privilegiare azioni didattiche non erogative ma partecipative (ricorso a brain storming, creazione di mappe mentali collettive, realizzazione a gruppi di poster, etc.)
• Abbinare sistematicamente esperienze e osservazioni nell’orto a contenuti teorici
La finalità condivisa era quella di stimolare gli studenti a comprendere i mutamenti
climatici in quanto interrelazioni complesse in cui l’azione umana è fortemente implicata
Descrizione della genesi del percorso didattico
Si è poi riflettuto su quali contenuti fossero più adatti a quale classe, pensando anche al curriculum delle discipline. Abbiamo ritenuto
che
• Semina• Piante, consociazioni sinergiche• Serra
trovassero più attinenze con i curricula delle terze, soprattutto in riferimento alla
geopolitica della post-decolonizzazione e della globalizzazione.
Consociazioni sinergiche: calendula, rosmarino, radicchio e cavolo sono in sinergia Costruzione della serra
Descrizione della genesi del percorso didattico
• Irrigazione • Terra-compost
ci sono sembrati temi più adatti alle prime, perché permettevano di trattare
approfonditamente argomenti del programma: ecosistema, clima ed
effetto serra, ciclo dell’acqua, fotosintesi, ciclo della materia
La pacciamatura contribuisce a diminuire l’impiego d’acqua
Esperimento sulla permeabilità del terreno e terrario della I B
Descrizione del percorso didattico
U 15: Warm against Worm: come il compostaggio contribuisce a mitigare il riscaldamento globale
Ore dedicate al percorso: 12
L’unità è stata progettata dall’insegnante di geografia con tre operatori di O.C.A.: nell’ambito dell’orto avviato a scuola, la classe ha gestito tre compostiere: una tradizionale, una a EM, una con lombrichi.
Il percorso si è articolato intorno a quattro nuclei
tematici:• Ecosistema
• Fertilità del terreno• Compostaggio
• Differenziazione dei rifiuti
Ecosistema:
I ragazzi hanno avviato un terrario. È stato evidenziato che acqua e sole facevano da input e
che il sistema, grazie all’equilibrio dinamico dei suoi
componenti, poteva mantenersi a lungo senza essere irrigato
Ecosistema:
I ragazzi hanno rappresentato quattro tipi di ecosistema con figure, testo,
un breve discorso
Fertilità:
I ragazzi hanno osservato la permeabilità di scheletro, sabbia, argilla, humus (in
vece di limo). Hanno visto il comportamento dell’argilla e imparato che nei suoli che si
desertificano aumenta questa componente
Compostaggio
I ragazzi hanno partecipato all’avvio delle tre
compostiere e imparato le regole di conferimento dei
rifiuti organici e della gestione di una compostiera
domestica
Compostaggio: due compostiere il 26 maggio
Compostiera tradizionale, avviata il 3 marzo
Compostiera a EM, avviata il 17 marzo (la degradazione è stata più rapida grazie ai microrganismi)
Differenziazione dei rifiuti:
I ragazzi hanno installato quattro punti di raccolta dell’organico nella scuola, corredandoli di
poster
Differenziazione dei rifiuti:
I ragazzi hanno prodotto poster anche per la raccolta differenziata di multi-materiale e carta. Alcuni di loro, poi, hanno portato brevi ambascerie in tutte le classi per promuovere la
raccolta differenziata
Compostaggio e mutamenti climatici
Agli studenti è stato poi chiesto di ideare un supereroe che
rappresentasse- La compostiera tradizionale
- Quella a EM- La vermi-compostiera
Il supereroe combatte contro il riscaldamento globale…
A gruppi, i ragazzi hanno ideato:• Mike il Microrganismo• Micro, Orga, Nismo
• Super Fiore salva il mondo• I due gruppi «dei vermi» hanno fatto una
semplice sintesi delle informazioni ricevute (non hanno capito il nesso)
Mike il Microrganismo:
«Grazie al mio intervento gli uomini producono molti più cibi sani che,
buttati, poi tornano da me»
Micro, Orga e Nismo:
«Il compost può sostituire i fertilizzanti chimici, e questo può far diminuire i gas serra presenti nell’atmosfera»
«Il compost può anche nutrire i suoli in rischio di desertificazione per la
mancanza organica»«Inoltre facendo il compost si riduce
la quantità di rifiuti inceneriti»
Descrizione del percorso didattico
U 19: Capire l’effetto serra globale osservando cosa accade in una serra reale
Ore dedicate al percorso: 10
Attività Ore Tipologia
Presentazione progetto ed attività da parte da parte dell’associazione O.C.A. 1 Classe
Laboratorio – Costruzioni serra 2 Laboratorio
Effetto serra (slides, video ed esercizi interattivi) 1 Classe
Surriscaldamento globale (cruciverba + video ed esercizi interattivi) 1 Classe
Allestimento sistema di misurazione delle temperature 1 Laboratorio
Elaborazione dati 2 Aula informatica
Sintesi dati, relazione 1 Aula informatica
Realizzazione presentazione finale 1 Aula LIM
Descrizione del percorso didattico
Misure in campo
Temperatura misurata al sole con termometro dentro e fuori la bottiglia
31,7 °C 36,8 °C
Grazie all’effetto serra nella bottiglia la temperatura sale sensibilmente !
Partendo dai lati registrati dal Lamma si sono ricavati ed elaborati i dati creando grafici personalizzati
Elaborazione dati
I ragazzi hanno poi simulato un andamento tipico giornaliero sulla base delle misure fatte e con le loro osservazioni
Elaborazione dati
Descrizione del percorso didattico
U 136: L’orto sinergico e la riduzione del consumo idrico
Ore dedicate al percorso: 12
L’unità, svolta dall’insegnante di geografia della classe, si è articolata in otto lezioni:
1. L’elemento acqua nella biosfera. Visione del video Home.
2. I vari sistemi di irrigazione. Modelli di impianti di irrigazione, compatibilità con la
salute del suolo e delle piante. Attività grafica degli alunni
3. Fasce climatiche e biomi. Didattica partecipata con l’ausilio di slides, interventi
degli alunni nella soluzione di quesiti.
4. Fasce climatiche e biomi. Lavoro di gruppo.
5. Il suolo: composizione e proprietà. Esperimento sui vari tipi di suolo.
Osservazioni sull’utilizzo della pacciamatura.
6. Laboratorio sulla permeabilità del terreno nell’orto sinergico
7. Realizzazione dell’impianto di irrigazione goccia a goccia nell’orto sinergico
8. Messa in funzione dell’impianto di irrigazione goccia a goccia nell’orto
sinergico
Studenti trasportano il tubo dal seminterrato della scuola al cumulo dell’orto
Con Niccolò Lupo di O.C.A. si raccordano i vari pezzi dell’impianto
Descrizione del percorso didattico
U 311: Disponibilità delle risorse, sostenibilità dello sviluppo e soluzione locale a un inquinamento globale (orto sinergico)
Ore dedicate al percorso: 12
L’unità è stata progettata dalle insegnanti di geografia e
approfondimento con operatori di O.C.A., ed è stata svolta
con la collaborazione dell’insegnante di scienze.
Il primo ravanello raccolto nell’orto (maggio 2015)
L’idea portante del percorso era quella di parlare di biodiversità
e sostenibilità osservando, toccando e curando piante ortive e aromatiche trattate
secondo le regole dell’agricoltura sinergica
Si parte dunque dal metodo sinergico, per poi parlare di
• Evoluzione, strategie di adattamento e distribuzione negli ecosistemi di alcune
piante
• Proprietà di frutta e verdura di stagione
È il gruppo che ha più toccato con mano il ciclo naturale della pianta
I ragazzi hanno realizzato cartellini su legno per le piante meno riconoscibili
Molte piante aromatiche sono consociate a ortive
Descrizione del percorso didattico
U 549: Seed Saving: preservare la biodiversità,
mitigare il riscaldamento globale
Ore dedicate al percorso: 15
L’unità, progettata e svolta dall’insegnante di lettere, ha
affrontato un tema complesso e articolato: come nel mondo
globalizzato i modelli di sviluppo agricolo dominanti siano insostenibili sia dal punto di vista naturale sia da
quello economico e sociale.
1.Clima: è alla base degli ecosistemi, ma
determina anche le diverse culture, soprattutto alimentari
2. Industria agroalimentare e
mutamenti climatici: la produzione e la
distribuzione degli alimenti sono responsabili di circa la metà di tutte le emissioni di
gas serra generate dall’uomo. Allo stesso
tempo, quello agricolo è un settore particolarmente
vulnerabile ai cambiamenti climatici.
2. Industria agroalimentare e mutamenti climatici:
aspetti negativi in termini di emissioni:
• produzione di imballaggi e rifiuti• produzione e impiego di pesticidi e
fertilizzanti• deforestazione selvaggia per
produrre mangimi
2. Industria agroalimentare e mutamenti climatici:
conseguenze sugli ecosistemi agrari di modelli agricoli non sostenibili:
• Impoverimento del suolo• Progressiva desertificazione
• Inquinamento dell’acqua• Perdita di biodiversità
3. Industria agroalimentare:Aspetti economici e sociali
3. A. Diffusione della monocultura:
• Perdita di contatto diretto con il cibo• Cambiamento delle abitudini alimentari
• Perdita di specie e tradizioni locali• Dipendenza dal mercato
3. B. Affermazione del mercato globale dominato da multinazionali:
• Sperequazione tra
Sud del mondo (rurale, prevalentemente «produttore»)
Nord (urbanizzato, prevalentemente «consumatore»)
• Per il sud: perdita di sovranità su risorse e alimenti
• Per il nord: scelte alimentari determinate dal mercato
4. Nell’orto: seminare specie locali, raccogliere e consumare prodotti di
stagioneZucchine e fagioli seminati dalla classe. La prima zucchina è stata raccolta l’ultimo giorno di scuola, il 10 giugno
5. Ricerche a piccoli gruppi, finalizzate a una relazione in
plenaria e alla realizzazione di una breve scena teatrale che desse voce alle vittime delle dinamiche di sfruttamento
emerse dal percorso educativo.
I temi:Cibo e BiodiversitàCibo e Cambiamento ClimaticoAgricoltura e Desertificazione Agricoltura e DeforestazioneAgricoltura e SostenibilitàCibo e Diversità CulturaleAccaparramento delle Terre (Land
Grabbing)Spreco di ciboFameAcqua e AgricolturaAgro-carburanti
Risultati ottenuti
Ciascun gruppo classe ha ricevuto informazioni sull’intero funzionamento
dell’orto sinergico.
Gli studenti, quindi, hanno compreso piuttosto bene il ciclo naturale delle piante e il concetto di sinergia (cosa
che ha consentito di concettualizzare il significato di «ecosistema» e di
«sostenibilità» in genere).
Risultati ottenuti
Hanno sicuramente compreso l’idea che alcune scelte, come quelle relative a metodi
agricoli, irrigui, di smaltimento dei rifiuti hanno un peso in termini di sostenibilità.
La problematica ambientale, con riferimento al clima, è sicuramente divenuta più familiare
ai ragazzi.Non tutti, però, hanno compreso le
interrelazioni che compongono il complesso quadro dei mutamenti climatici.
Documentazione dell'Unità di Competenza 489: I rifiuti: da problema a
risorsa
Istituto scolastico:Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Scuola Secondaria di Primo Grado «L. Mazzanti»
Destinatari:Classe terza scuola secondaria 1° grado
Ore dedicate al percorso:12
Descrizione della genesi del percorso didattico
Il percorso è stato progettato e realizzato dall’insegnante di
tecnologia con la collaborazione degli insegnanti di lettere delle
due classi terze coinvolte.
Descrizione della genesi del percorso didattico
L’unità ha seguito un iter lineare, significativo e virtuoso: dal problema
dei rifiuti, così come delineato dal puntuale documentario Trashed, alla visita agli stabilimenti della REVET, dove la plastica recuperata dalla
raccolta differenziata viene utilizzata dalla PIAGGIO per realizzare i suoi
scooter, passando per una lezione di operatori di QUADRIFOGLIO
Descrizione del percorso didattico
1. Trashed: verso rifiuti zero
Ogni episodio del documentario offre lo spunto per una discussione guidata
dall’insegnante. Gli alunni condividono informazioni, esperienze, punti di vista
Individualmente, poi, devono comporre una sintesi di ciascun argomento (ad esempio: inquinamento da rifiuti di mari e oceani,
inquinamento da diossina, …)
Descrizione del percorso didattico
2. QUADRIFOGLIO
Incontro con operatori dell’azienda fiorentina sul tema della raccolta differenziata. Gli
studenti pongono domande precedentemente elaborate
Descrizione del percorso didattico
3. Il concorso RAEE
L’istituto partecipa al concorso regionale per la raccolta dei rifiuti RAEE. L’unità, dunque, si espande per accogliere il tema. Gli studenti
si fanno ambasciatori dell’iniziativa nella scuola, che si classifica ai primi posti
Descrizione del percorso didattico
4. Visita agli stabilimenti REVET di Pontedera
La III G (la F non prende parte al viaggio per problemi organizzativi) si reca agli impianti REVET il 28 maggio. La visita dà modo di
vedere dal vivo quei processi virtuosi studiati sia sul libro di tecnologia, sia nel corso
dell’unità.Vengono infatti mostrati diversi prodotti
realizzati in tutto o in parte con materiale riciclato
Risultati ottenuti
Gli studenti, grazie al confronto tra ciò che hanno appreso dal film Trashed e ciò che hanno visto realizzare da QUADRIFOGLIO e
REVET, hanno compreso sicuramente che i rifiuti sono un problema, ma possono diventare
una risorsa grazie a comportamenti consapevoli e
responsabili di cittadini e istituzioni.
Risultati ottenuti
Meno accessibili sono risultate le interrelazioni che concatenano il problema rifiuti al riscaldamento
globale nel quadro dei mutamenti climatici: di certo, comunque, gli
studenti hanno correttamente associato la cattiva gestione dei
rifiuti a conseguenze di vasta portata su scala sia locale che
globale.
Documentazione dell'Unità di Competenza 279: Ciclo dell’acqua ed
effetti dei mutamenti climatici sul territorio
Istituto scolastico:Istituto Comprensivo «Coverciano» di FirenzeScuola Primaria «Desiderio da Settignano»
Destinatari:Classe seconda della scuola primaria
Ore dedicate al percorso:10
Descrizione della genesi del percorso didattico
Il percorso nasce dall’idea di approfondire le tematiche presenti nella programmazione di scienze
di seconda, relative al ciclo dell’acqua e dei suoi mutamenti di stato, cercando però di «scoprire» con
l’esperienza, sia dove l’acqua sia «nascosta», sia che effetto abbia il riscaldamento globale sul suo
ciclo.Quindi la docente di classe ha programmato con
esperti esterni un percorso esperienziale, interattivo e multimediale, per comprendere in modo più
approfondito queste tematiche, con riflessioni e ricadute didattiche legate anche al rispetto per
l’ambiente e alla comprensione del valore dell’acqua nella vita di tutti.
Descrizione del percorso didattico
Il percorso si è svolto in quattro incontri.
Nel primo l’esperto esterno ha iniziato con un brainstorming sull’acqua, e da qui ha gestito una
discussione, facendo riflettere i bambini sul valore di questa risorsa ed iniziando a farli pensare a dove
questa possa trovarsi davvero intorno a noi.
I bambini sono stati suddivisi in gruppi, dove hanno discusso ed ipotizzato la presenza dell’acqua in
classe (frutta, bottigliette, il nostro corpo, l’aria…).
Con la L.I.M. di classe, l’esperto ha presentato e spiegato il ciclo dell’acqua, ed i bambini hanno fatto un gioco, riconoscendo le varie fasi del processo.
Nel secondo incontro, prima si è discusso del riscaldamento, dell’effetto serra, delle piogge,
dello scorrimento dell’acqua sulla superficie della terra, poi si sono fatti «esperimenti»,
divisi in gruppi, con provette di ghiaia, argilla, sabbia…ed ovviamente acqua.
I bambini hanno sperimentato quindi lo scorrere, velocemente o lentamente (come quando piove
«forte…»), oppure il bloccarsi dell’acqua con alcune tipologie di terreno.
Nel terzo incontro i bambini sono usciti dalla scuola «alla ricerca» dell’acqua.
Suddivisi in gruppi, avevano il compito di riflettere insiemesulle cose dette e ricercare in alcuni punti (nel prato al sole,
nell’albero, nella ghiaia sotto lo scivolo…) la quantità di acqua, la sua eventuale presenza e purezza, completando poi una
scheda ed una cartina.Tornati in aula si è discusso e ripensato all’esperienza
(«Ma l’acqua è ovunque!!!!»),preparandosi per la fase finale.
L’ultimo incontro, si è svolto come conclusione del percorso ma anche come condivisione con quello
fatto dai bambini di classe quarta: si è infatti allestito «Il Primo congresso di climatologia della scuola primaria di Settignano», dove i bambini
delle due classi si sono raccontati le esperienze e le riflessioni scientifiche svolte.
Risultati ottenuti
I bambini hanno svolto due ordini di verifica degli apprendimenti: una scheda sul ciclo dell’acqua (che
hanno completato tutti in modo corretto, dimostrando l’apprendimento del processo) ed il
resoconto orale del proprio percorso al «convegno di climatologia».
In questa occasione hanno raccontato e condiviso con gli altri bambini dove si trovi l’acqua intorno a
noi, da dove venga e dove vada, e soprattutto, quanto sia importante.
Documentazione dell'Unità di Competenza
280: THE DAY AFTER TOMORROW
Istituto scolastico:Istituto Comprensivo «Coverciano» di FirenzeScuola Primaria «Desiderio da Settignano»
Destinatari:Classe quarta della scuola primaria
Ore dedicate al percorso: 10
Descrizione della genesi del percorso didattico
L’idea del percorso è nata dal forte interesse degli alunni verso il clima ed i cambiamenti climatici.In qualità di insegnante di scienze e geografia ho pensato ad un percorso didattico che coinvolgesse queste discipline collegando lo studio del clima agli effetti che questo ha sugli ambienti.Gli esperti dell’associazione Tethys hanno poi tradotto tutto questo in un percorso strutturato in 10 ore distribuite in 4 incontri di cui uno in uscita sul territorio collinare di Settignano ed uno finale di confronto tra piccoli scienziati nel quale erano presenti entrambi gli esperti e gli alunni delle classi IV e II.
Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo
concettuale e l’approccio metodologico
Il nostro percorso didattico è stato seguito da Giulia, geologa dell’associazione Tethys:• nel primo incontro sono stati osservati e catalogati
fossili marini
• Nel secondo incontro, basandosi sui dati del primo, sono state ricostruite varie zone della Toscana come si presentavano nel passato.
• Il terzo incontro si è svolto sul territorio circostante il paese di Settignano sul sentiero degli Scalpellini: dall’osservazione della morfologia del territorio, della sua vegetazione e lo studio delle rocce prelevandone campioni sotto la guida della geologa, i bambini hanno potuto ricostruire i cambiamenti geologici e climatici della zona presa in esame.
Scopriamo la composizione del terreno con la sedimentazioneIl terreno misto miscelato in acqua all'interno di una bottiglia trasparente, se lasciato a riposo, si deposita gradualmente sul fondo: subito i granelli più pesanti, poi gli altri in ordine decrescente. L'argilla rimane in sospensione nell'acqua e si deposita lentamente formando lo strato più superficiale.
• Nel quarto ed ultimo incontro si è svolto il convegno dei piccoli scienziati dove, sotto la conduzione dei due esperti Tethys, gli alunni delle classi II e IV si sono confrontati sulle attività svolte e le relative scoperte!
Risultati ottenuti
• L’aspetto più importante riguardante gli apprendimenti degli alunni è stato che spontaneamente non hanno collegato solo le materie direttamente interessate (geografia e scienze) ma anche storia: hanno ricordato la visita al museo paleontologico ricollegandone le informazioni agli argomenti attuali.
• Gli alunni, alla fine del progetto, hanno dimostrato non solo di avere una panoramica sulle caratteristiche del territorio italiano ed i suoi ambienti ma anche sulle cause che i mutamenti climatici possono avere su di questi, portando esempi concreti di specie animali che modificano la loro presenza o le loro abitudini in risposta a tali mutamenti.