final dissertation book
DESCRIPTION
Book made along with a furniture design project for my final dissertation. The book explores the lounge chair "Labuan" that I designed for my Bachelor degree in Furniture Design at Politecnico di Milano. The book analizes the furniture piece all throughout the design process starting from the research up to the prototype making and the product communication.TRANSCRIPT
A mamma e papà
Politecnico di MilanoFacoltà di DesignA.A. 2010/2011
Corso di Laurea in Disegno Industriale - COMO
ProfessoriFrancesco Zurlo
Emmanuel GallinaCarlo Magistretti
Roberto Chiesa
CultoriTiziana Ciccarella
Alice Bertola Clara GiardinaValentina Lollio
Relatore: Francesco ZurloCorrelatore: Valentina Lollio
Studente: Elisa Pupillo
abstractanalisi e ricerca
il salotto buonoemotional delight
briefNaturalmente: la naturale estetica della casa
Driade: l’ arte di abitareutenti di riferimento
opportunità progettuali variabili di mercato
scenario progettuale
ricerca riferimenti culturali e disciplinari
oggettobenchmarking
contestocenni di ergonomia
blue skyla forma della natura
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il progettostorytellingLabuan: enjoy the elegancearchitettura prodottocomposizionescoccastrutturacarterbase saccocuscino Perla
prototipoconfigurazionimaterialitecnologiecontestualizzazionerapporto uomo-oggettoambientazionecomunicare Labuan
conclusioninon solo salottobibliografia e webgrafiaringraziamenti
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abstract
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Labuan is a chaise longue of sinuous and embracing curves; a touch of poetry in the precious living room of today. The body in structural rigid polyurethane is inspired by the shapes of nature and embraces the bag in spelt’s chaff. This guarantees maximal comfort and evokes feelings in connection with nature. The basis, light and elegant, recalls the fluidity of the seating and acts as a sort of pedestal that rises and enlightens the most significative part of the project. As a true shell, modeled by the sea, so Labuan holds a precious content: Perla pillow, made of flexible polyurethane foam that completes the product and gives additional emotional value to the chaise longue.
Labuan è una chaise longue dalle forme sinuose, avvolgenti che interpreta con poesia il gusto raffinato del salotto moderno.La scocca in poliuretano rigido strutturale si ispira alle forme della natura e avvolge il sacco imbottito in pula di farro, che garantisce il massimo com-fort ed evoca sensazioni che rimandano alla natura. La base leggera ed elegante, riprende la fluidità delle curve della seduta e agisce come una sorta di piedistallo che innalza e mette in evidenza la parte più significativa del progetto. Come una vera conchiglia plasmata dal mare, anche Labuan protegge un prezioso contenuto: il cuscino Perla, in poliuretano espanso flessibile, che completa il prodotto e raf-forza il valore emozionale della chaise longue.
Abstractitaliano english
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il salotto è emozionale, luogo di svago, divertimento e condivisio-ne; questa tendenza si esprime in uno stile informale che ben rispecchia il nuovo modo di vivere questi ambienti. input tecnologici derivati da nuovi processi produttivi emersi dalla costante ricerca tecno-logica condotta dall’azienda di riferimento. input aziendali: gap di linea relativo ai prodotti indirizzati ad un target giovane che non risultino fini a se stessi, ma che rispondano ad una domanda di funzionalità legata allo spazio nel quale si inseriscono; riduzione dei costi dei pro-cessi produttivi, al fine di creare prodotti che si inseriscano in una fascia di mercato leg-germente inferiore a quella di posizionamento aziendale. input di prodotto, in partico-lare riferiti ad uno stile giovane e moderno reso attraverso l’utilizzo di linee
Labuan nasce in seguito ad un percorso progettuale che si basa su analisi e ricerca.L’analisi è stata condotta su diversi fronti: aziendale, sociale, di settore e di mercato.Per quanto riguarda la ricerca, ho seguito un iter interdisciplin-are che indagasse gli aspetti formali, tecnologici, stilistici e semantici del prodotto che intendevo sviluppare, cercando di approfondire anche gli input derivanti dalla ricerca blue sky. Lo scenario che porta alla creazione di Labuan raccoglie tutti gli input derivanti da questa fase di analisi e ricerca ed in particolare: input di mercato: cambiamenti nella domanda; si evidenzia una richiesta crescente di arredi che si adattino a spazi piccoli e unici, che siano quindi di di-mensioni ridotte e flessibili nello spazio. trend socio-culturali nella fascia di utenza giovane:
italiano
morbide e l’assenza di rigidità geometrica. Materiali contem-poranei che uniscano estetica, praticità e costi contenuti.
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english
Labuan derives from a path of analysis and research.The analysis has been made on various aspects: business, social, marketing.The research has been made on formal, technological stylistical and semantic aspects of the product I intended to develop, with a particular attention to inputs form blue sky research.The scenario leading to the creation of Labuan collects all the inputs from these phases of analysis and research, in particular: marketing inputs: demand changes; a rising request of furnitures adapt to little spaces was emphasized, furniture that has thus to be little and flexible in space. socio-cultural trends in young consumers: the living room is emotional, a place of fun and sharing; this trend is suitable to an informal style of living such spaces.
technological inputs derived from new production methods we found thanks to the con-stant research in technology performed by the company of reference. business inputs: gap line on products aimed at a younger market which are not ends in themselves, but to respond to a question of functionality related to the place where they fit, reducing costs of production processes in order to create products which are included in a segment of the market slightly lower than that of corporate positioning. product inputs, in particular in connection with a young and modern style rendered using smooth lines and the absence of geometric rigidity. Contempo-rary materials that unify aesthet-ics, practicality and affordable costs.
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seduta comoda e proporzionata alla fisiologia del corpo umano.La scocca risulta leggera, sottile, dalle forme morbide e fluide, sinuosa come una conchiglia levigata dal mare. Labuan è una chaise longue che si svincola dalla staticità dell’ “oggetto icona” acquistando dinamicità e flessibilità per quanto concerne la funzione. Il sacco infatti è slegato dalla scocca e può essere utilizzato separatamente, creando nuove configurazioni di seduta. Materiali, finiture e cura dei dettagli fanno sì che il prodotto vada incontro al gusto di coloro che riconoscono in Driade un marchio di eleganza e qualità, allargando allo stesso tempo lo specchio d’utenza anche a nuovi settori. Proprio per questo motivo ho deciso di utilizzare un’imbottitura innovativa nel settore del furniture, ma già uti-lizzata nel campo del benessere e della cura del corpo;
Da questo percorso proget-tuale, nasce Labuan, un oggetto emozionale, giovane, dinamico ed elegante, dal costo conte-nuto. Il nome infatti, vuole essere un richiamo a Labuan, la bellis-sima isola della Malesia, dal suggestivo scenario che evoca mondi lontani.La Perla di Labuan è anche l’epiteto con cui si fa riferimento nei romanzi di Emilio Salgari al personaggio di Lady Marianna Guillonk, la fanciulla amata da Sandokan, l’eroe del ciclo indo-malese di questo scrittore; da qui la volontà di completare la chaise longue Labuan con un cuscino che simboleggia ap-punto la perla. Per la progettazione della scocca, ho condotto studi sulla morfologia, che mi aiutasse a trovare una forma armonica il più possibile riconducibile alla natura, e sull’ergonomia, in modo da poter ottenere una
italiano
la pula di farro rispecchia infatti il nuovo trend che vede pro-tagonisti il ritorno del naturale e l’avvento del biologico; rivolg-ersi ad un settore di nicchia (ma costantemente in espansione) aumenta la ricercatezza e l’esclusività del prodotto.La chaise longue Labuan si immette nel mercato come una proposta nuova in grado di andare incontro ad esigenze di-versificate. Le scelte progettuali sono volte a limitare i costi di produzione, al fine di ottenere un prodotto di alta valenza estetica, che unisca la qualità tipica di un’azienda di fascia alta come Driade, ma che si inserisca in una fascia di mer-cato accessibile ad un’utenza giovare dal reddito medio-alto.
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Labuan is a chaise longue that frees itself from the stillness of an “icon object” acquiring dynamicity and flexibility con-cerning its functions. The bag is detached from the shell and can be utilized apart from the latter, creating new seating configura-tions.Materials, finishing and care for details let this product meet expectations of those who know Driade as a brand of quality and elegance, expanding at the same time the range of users to new marketing sections. In order to do that I chose to use a type of stuffing new in the furniture industry, but already used widely in wellness and bodycare industry. The choice of using of Spelt’s chaff follows the new trend of utilizing natural and biological products; and this adds refinement and thus exclusivity to the product.
english
Form this projectual path Labuan was born. An emotional object, young, dynamic and elegant, at an affordable price.As a matter of fact the name is a reference to the beautiful Malaysian island of Labuan, with its suggestive scenarios of an exotic world.The Pearl of Labuan is also the common name of Lady Mari-anna Guillonk, loved by the main character Sandokan of Salgari indo-malaysian novels; hence the choice to complete the Labuan chaise with a pillow symbolizing the pearl itself.To conceive the body shell I studied morphology, in order to find a form as close as possible to the harmony of nature, and ergonomy to obtain a comfort seating adapted to the physiog-nomy of human body.As a result the shell is light, thin, with a smooth shape, sinuous as a shell washed by the sea.
to the product.Labuan chaise longue gets its place on market as a fresh product to meet various type of expectations. Projectual choices are made to contain produc-tion costs to obtain a product of great aesthetic value, as usual for an high-level brand as Driade, but also intended for young consumers with middle-high wages.
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Quiet companion of everyday life, Labuan becomes a friend in our relax and private mo-ments, makes us feel better and enables to live completely the sociality of living room.Taken into account a cost of production of about 1000 euros, and a starting investment of 45000 euros, we estimate a price to consumers around 4000 euros.This puts the product in a medium-high market range, in line with reference target and company portfolio.We would suggest to sell the chaise longue with to stuffed bags, to enable different seating configurations.Furthermore due to contained production costs we can consider the development of a family of products that follow the same formal shapes of the chaise longue.
Compagno silenzioso della vita quotidiana, Labuan diventa complice dei nostri momenti intimi, del nostro relax, ci regala benessere e ci permette di vivere a pieno la socialità del salotto. Considerando il costo di produzione di circa 1000 euro, con un investimento iniziale di circa 45000 euro, si stima un prezzo di vendita al pubblico di circa 4000 euro.Questo inserisce il prodotto in una fascia di mercata medio-alta, in linea con il target di riferimento e con il portfolio aziendale. È ipotizzabile la vendita della chaise longue con due imbottiti sacco, per permettere diverse configurazioni di sedute.Dati i costi di produzione conte-nuti, inoltre, è possibile consider-are lo sviluppo di una famiglia di prodotti, che seguano le stesse linee formali e stilistiche della chaise longue.
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analisie
ricerca
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Il salotto buonoemotionaldelight
La casa è un luogo a cui ap-partenere e che ci appartiene, così come il salotto, sempre più al centro di molteplici attività quotidiane. Fin da quando siamo piccoli siamo influenzati da ciò che ci circonda: odori, suoni, colori, rumori, forme...tutto ciò che i nostri sensi possono percepire. Le percezioni vengono poi elaborate dal nostro cervello che le trasforma in “sentire”, arricchendole di sentimenti. Per questo motivo ci capita di preferire un profumo ad un altro, sentirci a nostro agio con un abito di un certo colore e di ricordare facilmente particolari melodie.Ci sentiamo a nostro agio tanto più ciò che ci circonda ci è fa-miliare: è per questo che molto spesso ci ritroviamo spaesati in una casa che non conosciamo, in un ospedale nuovo o su strade mai battute.
Allo stesso tempo non ci sen-tiamo mai a disagio in un prato mai visto, o su una spiaggia su cui non abbiamo mai messo piede. Questo perchè la natura ci è familiare. E quello che ci è familiare ci fa stare bene.
Il salotto buono è il salotto natu-rale, il salotto emozionale.Un luogo che ci fa sentire pro-tetti, al sicuro, liberi di abban-donarci alle nostre emozioni.Un luogo che libera i nostri pen-sieri e scalda i nostri animi.Un luogo in cui sorridere.
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BriefNaturalmente
la naturale estetica della casa
Naturalmente è un progetto estetico chevola leggero sulla morbidezza delle linee e sulla trasparenzadi accostamenti multimaterici. L’arredo diventa ambiente, diventa natura.Non si parla più di semplici oggetti che riempiono il salotto, ma di elementi familiari che comunicano, emanano calore e donano un piacevole senso di benessere.La collezione “Naturalmente” per Driade si compone di elementi che consentono di mantenere una certa flessibilità spaziale, senza porsi come oggetti-scultura da centro stan-za, ma cercando di adattarsi al meglio alle diverse conformazi-oni spaziali che caratterizzano i salotti moderni.Gli arredi diventano flessibili, poco ingombranti e leggeri per rispondere all’esigenza di essere spostati liberamente nello spazio e permettere così
una più facile riorganizzazione della zona living.Il progetto Labuan si sviluppa in linea con gli obiettivi di questo Brief che prevede una chaise longue che si adatta a piccoli spazi e a diversi tipi di utilizzo, ponendosi come elemento flessibile per quanto concerne la funzione.Essa vuole rispondere alle esigenze di relax e comfort cercando al tempo stesso di al-linearsi a nuovi comportamenti rilevati negli ambienti dedicati al salotto.
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BriefDriade, l’artediabitare corporate
Nata nel 1968 su iniziativa di un gruppo fondatore costi-tuito da Enrico Astori, Adelaide Acerbi e Antonia Astori, Driade si afferma per la qualità di una proposta originale e di una politica industriale fortementeinnovativa, che pone a confron-to tre specifiche problematiche del progetto: l’ideazione di un programma, la sua attuazione, la sua comunicazione.Driade e’ la storia di un nucleo familiare nel quale da subito si delineano i diversi ruoli dei tre autori: Enrico è l’imprenditoreregista, Antonia la progettista, Adelaide crea l’immagine e la comunica.E’ anticipatrice delle tendenze attraverso la vocazione allo scouting di Enrico Astori cheha sempre portato Driade a scoprire e proporre nuovi segni e tendenze.Oggi il vasto catalogo Driade comprende oggetti d’arte e di uso quotidiano, mobili
per la casa, il giardino, l’ufficio e gli spazi collettivi, armadi, cucine, sistemi di arredicomponibili.In Driade sembrano così convi-vere aziende diverse, ciascuna con una identità produttiva, un linguaggio e un’anima propria, tutte insieme a comporre la casaDriade.E’ un laboratorio estetico che sviluppa una ricerca sul tema dell’abitare nella sua globalità: mobili finiti, attrezzature, cucine,complementi, oggetti. Questo costituisce l’unicità della sua proposta nel mondo del design. Il laboratorio estetico nasce daldesiderio di introdurre sperimentazionenella serializzazione del prodotto industriale.
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La ricerca della creatività in ogni prodotto costituisce il senso stesso dell’impresa.L’azienda infatti ha sempre coinvolto personaggi della cul-tura, critici e storici del design, creando un contesto di eventiculturali, mostre, incontri con i designers, per alimentare il dibattito. Driade è un editore, che attraverso una fitta rete di creativi (designers, artisti, architetti, pittori) e di fornitori provenienti da diversipaesi, crea e distribuisce nel mondo basandosi sulla convinzione che l’eclettismo, l’insieme delle culture, lacuriosità e la sorpresa, rappre-sentino il senso vero della nostra epoca. Registra lo spirito del tempo, così diverso dagli anniche l’hanno vista nascere ma altrettanto ricco di stimoli e di un nuovo management giovane, con l’introduzione in azienda della seconda generazione, nella figura di Elisa Astori, per proiettare Driade verso nuoviscenari.
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Driade si propone di realizzare una vasta gamma di prodotti, “dal cucchiaio alla città”;con questo obiettivo, a partire dal 2000 vengono svilup-pati quattro marchi per meglio rispondere alle esigenze della clientela: driade, La filosofia dell’abitare; pantochef, La cultura del cuci-nare; driadestore, La casa leggera; driadekosmo, Il mondo degli oggetti. Quattro mondi, ciascu-no con la sua identità di ricerca, ciascuno con la sua anima.La diversificazionedell’offerta, l’assistenza alla progettazione e un accurato servizio post-vendita rendonoDriade una proposta globale per la casa, l’ufficio, gli spazi collettivi.
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il mondo degli oggetti
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la cultura del cucinare
Un laboratorio estetico
”Driade è la filosofia dell’abitare fondata sulla convinzione che l’eclettismo, l’insieme delle culture, la curiosità e la sorpresa,
rappresentino il senso vero della nostra epoca “
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Driade si propone di realizzare una vasta gamma di prodotti, “dal cucchiaio alla città”.La produzione aziendale si suddivide in alcune tappe fon-damentali che portano progres-sivamente Driade ad avere unavasta offerta in termini di prodot-ti; la creazione dei marchidriade, driadestore e driadekosmo spaziano dai mo-bili alle attrezzature complemen-tari, dagli utensili quotidiani agli oggetti preziosi, consentendo a ciascuno di costruire il propriospazio personalizzato.
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lampade
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servizi per la tavola
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“ciascuno trova una Driade che gli assomiglia”(V. Locatelli)
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prodottiprofondità portfolio
Con la profondità del portfo-lio, si intende misurare tutte le possibili varianti (in termini di colori, materiali, finiture) previste per ogni singolo prodotto in catalogo. Il grafico analizza il portfolio prodotti dei tre marchi dedicati al furniture. Si può no-tare come, per alcune categorie di prodotti, sia presente solo il marchio Driade; ciò suggerisce un possibile ampliamento dei restanti marchi per offrire una ancora più completa gamma al cliente.
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brand & communication
Driade punta ad un’immagine aziendale basata sull’eclettismo, sulla mescolanza di stili e di tendenze; uno dei suoi punti di forza è proprio la collabora-zione con un alto numero di de-signers che vantano già di una certa fama a livello mondiale.Sono proprio questi nomi che aumentano la popolari-tà del marchio permettendo all’azienda di adottare una politica di promozione basata esclusivamente sulle pubbliche relazioni;Driade non investe fondi per l’acquisto di spazi pubblicitari su riviste (sia di settoreche generiche), ma si affida ad un canale di comunicazione basato sui buoni rapporti con stampa e televisione (nazionale e internazionale), ma anche con enti ed istituzioni.
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designers
Konstantin Grcic
Fabio Novembre
RonArad
PatriciaUrquiola
Toyo Ito
RossLovegrove
NendoLudovica e Roberto PalombaShaun FynnJonathan OlivaresEd AnninkErnst GamperlJason OngChristian GhionVittorio LocatelliOscar TusquetsPietro Derossi
John PawsonAntonia AstoriMiki AstoriRon GiladJorge PensiFrancisco Gomez PazChristophe PilletBecchelli, Bortolani, MaffeiPlatt & YoungElliott LittmannMatteo Thun
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Konstantin Grcic Philippe
Starck
NaotoFukasawa
Enzo Mari
AlessandroMendini
Mario BelliniAlfredo HaeberliKazuyo SejimaClaudio BelliniMatthew HiltonMichel SempelsSebastian BergneKoichiro IkebuchiMann SinghRodolfo BonettoNicola De Ponti
Borek SipekLinde Burkhardt Natalie JeanGeorge J. SowdenGiuseppe ChigiottiKazuyo KomodaGiandomenico SozziDavid ChipperfieldLaudani & RomanelliLluis ClotetNinchi & Locatelli
Roderick VosRodolfo DordoniXavier LustPhilippe Starck with EugeniJulia DozsaTokujin YoshiokaDriadesignMarco Zanuso JrPeter Emrys-RobertsPaola NavoneXie Dong
AntoniaAstori
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L’azienda organizza numerosi eventi “dadriade” a livello inter-nazionale, come allestimenti e mostre presso showroom erivenditori; inoltre rispetta i più importanti appuntamenti con il design, dai saloni allefiere di settore.La vasta gamma di materiali,colori e rifiniture,si sposa con la volontà azien-dale di sperimentare nuove tecnologie produttiveal fine di mettere sul mercato prodotti innovativi e al passo con i tempi.Showroom e rivenditori sono diffusi in tutte le parti del globo, con particolare concentrazionein Italia, Germania, Francia e Stati Uniti.
driade nel mondo
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Ipsum libus volupta tasperum audaepe liatur?Et que lam niat quas essitate illab ipit autem hil ipsande llandus alibus simodit, sin rest, assum eliqui sitatibus molupta aut repello rempore rrunt.Ur, est, solorpore, errupture ommo et reius qui occatus ut ulloribus ratusam fuga. Et volup-tas sequid quat erum sit laniet dolupta taquiat emolorrum fuga. Gent aut hil magnimporest dero optur, illoreiciet in pedi blatus restium est, secaborro int mos vellignihit latia imus mint omnia pa endis evenis aut prorpos amendit plameturio. Conet qui sum eate molenimus quis acide-rum nonest, inctur am, suntias verum lamus ut hariae. Bita dolorpo rectae conseque qui volessit et moluptur, omnihiliquis doluptaepuda solut fugiti ut alig-name autetur aut quibus, tem atium qui assit aut volut vere pos repelitis nobisita volorei catur, culparum quos solorunt volupt
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Osservando gli showroom, risulta molto evidente come l’azienda basi la sua immagine su valori quali solidità, eclett-ismo, estetica e ricerca.Arte e design si fondono in uno scenario che suscita curiosità e stupore; la mescolanza di mate-riali, colori, texture e stili differ-enti evidenzia quanto l’azienda investa nel settore della ricerca, non solo nell’ambito dei mate-riali e delle tecnologie produt-tive, ma anche nella direzione di un gusto sempre raffinato ed elegante.
showroom milano
soliditàeleganzacuriositàraffinatezzaesteticaricercaaffidabilitàarteeclettismosorpresa
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Quello che rende Driade vincente rispetto ai competitors, è di sicuro la solidità del suo sistema prodotto; esso vanta non solo un ampio portfolio e una vasta distribuzione sul territorio mondiale, ma anche la collaborazione di numerosi de-signers a livello internazionale. A livello di servizi, Driade dedica una particolare attenzi-one alle esigenze del cliente, sia nella fase di progettazione sia in quella post-vendita.La scelta di comunicare il prodotto attraverso pubbliche relazioni ed eventi accresce l’immagine di esclusività del prodotto stesso.Driade è proiettata verso il futuro, un futuro sempre più vicino ai nostri gusti e alle nostre esigenze, un futuro sempre piùpersonalizzabile.
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colori
rossobianconero
ampiezza
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Rockefeller Center, UsaStandard Downtown Hotel, Russia Studi Albanese, ItaliaBon Restaurant, FranciaCafè Academica, ItaliaCanadian Center, CanadaKentro Bar, GreciaLavilla Louis, Svizzera
Hotel Erenius, Olanda Hotel Majestic, FranciaHotel Sezz, Francia Hotel Urban, SpagnaKataria, SpagnaLungomare, ItaliaPalace Suit Hotel, ItaliaPilma, SpagnaPorto, Spagna
Acquaghiaccia, ItaliaAgriturismo, ItaliaAmerica’s Cup, SpagnaBar, RussiaBar Casabianca, ItaliaBar Le Basilikos, FranciaBiblioteca Nazionale, ItaliaEspace Vitalitè, ItaliaHotel Claris, Italia
Italia
Europa
Mondo
hotel
bar/ristoranti
altro
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Una fetta importante de-gli introiti aziendali è costituita dall’attività di contract, vale a dire la progettazione e la realiz-zazione di arredi su misura per locali commerciali, come ad esempio, bar, ristoranti, hotel, alberghi, resort, ...Come possiamo osservare dai grafici a lato, Driade ha realiz-zato numerosi contract non solo su territorio nazionale, ma anche su quello internazionale, realizzando forniture per hotel, agriturismi, biblioteche, bar, ristoranti porti e lungomare. Tra i più importanti si nota il Rockefeller Center di New York, l’America’s Cup (nel 2007) a Valencia e la Biblioteca Na-zionale di Roma, forniture che hanno sicuramente contribuito ad aumentare la visibilità e il prestigio del marchio Driade.
contract
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ll prodotto Driade è pen-sato e presentato come qualcosa che aiuta a vivere in un modo aggior-nato, chiaro, ordinato, con grazia e con un certo stile
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sperimentazione
cappellini
lago
polimaterico
tradizione
monomaterico
poliform
alias
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B&B
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chateau d’ax
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polimaterico
Driade si posiziona in una fas-cia alta di mercato, risultando competitiva con aziende quali Cappellini, Cassina, Alias, Mo-roso, Poliform, B&B, Molteni&C, Lago e Chateau d’Ax. Attraverso l’utilizzo di ungrafico a quattro polarità, ab-biamo definito differenti aree in cui i competitors si inseriscono, evidenziando i punti di forza ele diverse tendenze aziendali in termini di produzione.Le due polarità che delimitano il campo in cui Driade risulta vincente, sono proprio due dei valori cardine sui quali si sviluppa la filosofia aziendale; sperimentazione, ovvero l’investimento di risorse nel campo della ricerca formale, tecnologica e dei materiali.polimaterico, valore che tiene in considerazione il numero di ma-teriali utilizzati per lo sviluppo dei prodotti in catalogo.
posizionamento
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competitors
ricerca - sperimentazione
Cappellini si è affacciata al nuovo millennio completamente trasformata rispetto alle proprie origini, legata ormai indissolubil-mente al mondo dell’immagine sotto tutti i suoi aspetti e a quello della sperimentazione e della ricerca. La sua collezione presenta sul palcoscenico inter-nazionale prodotti diversi perprovenienza ed esperienza dei designer, ma coerenti sul piano della ricerca estetica ed espres-siva per raggiungere un pub-blico sempre più cosmopolita; sono prodotti forti, ma in grado di integrarsi nei diversi ambientisenza creare sconvolgimenti, sono il frutto di una equilibrata combinazione fra progetto e tecnologie avanzate, sempre nelrispetto della “sartorialità” di tradizione.
ecosostenibilità - ergonomia
Leggerezza, tecnologia, trasversalità e innovazione sono i valori chiave di Alias. Ilsuccesso internazionale del mar-chio si fonda sul lavoro svolto nello sviluppo di ricerca creativa e qualità del prodotto, solida capacità produttiva e grande esperienza distributiva. I progetti, con la loro essenzial-ità dalla forte carica espressiva,rispondono alle diverse neces-sità degli spazi domestici, del contract e dell’outdoor.Ogni oggetto è espressione di una costante ricerca materica e produttiva in grado di offrire ec-cellenza estetica e funzionale.Inoltre Alias minimizza l’impatto ambientale attraverso politiche che coinvolgono ognifase del suo operato.
artigianato - industria - grandi maestri
Cassina opera industrialmente nel settore dell’arredamento contemporaneo. Produce sedie, tavoli, poltrone, letti, mobili, conparticolare capacità per il mobile imbottito e per le lavora-zioni del legno, del cuoio e dialtri materiali pregiati.L’elevata qualità dei suoi prodotti passa attraverso una combinazione ottimale ditecnologia industriale e mo-dalità produttive artigianali. Cassina non cessa di svilupparele proprie capacità di ricerca, ma conserva i valori e le tra-dizioni della propria storia.Nella sua collezione sono ospitati progetti che esprimono culture e linguaggi diversi,con ampio spazio alla speri-mentazione estetica e a quella dei materiali.
Cassina Cappellini Alias
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ecosostenibilità - qualità globale
Ascolto, design, qualità globale, rispetto per l’ambiente per Mo-roso non sono parole di moda, ma piccole e grandi attenzioni che accompagnano ogni mo-mento del lavoro aziendale. L’azienda ha strutturato il proprio sistema qualità e il sistema di gestione ambientale integrandoli tra loro, per creare un sistema di controllo unico ed assicurare la qualità totale sui processi aziendali e sui prodotti, compresi quelli che possono interagire con l´ambiente. Sceglie quindi di utilizzare processi produttivi puliti e poco inquinanti, materiali naturali o il più possibile riciclabili.
innovazione - tecnologia - ricerca
B&B Italia si afferma fin dalla fondazione come azienda leader nel settore dell’arredamento contempora-neo e si distingue a livello internazionale nel settore dell’arredo di design italiano; le collezioni rappresentano la cultura contemporanea e rispondono tempestivamente all’evoluzione dell’abitare. Dall’alchimia tra creatività, innovazione e produzione emergono elementi d’arredo “senza tempo” L’unicità di ogni prodotto veicola i valori della ricerca, della creatività e della funzionalità. Innovazione, qualità, tecnologia e ricerca sono alla base della filosofia aziendale.
collezioni private - dettagli
Azienda versatile che negli anni ha creato, studiato, costruito e progettato tutto il necessario per portare divani di qual-ità nelle case di coloro che amano le cose belle. L’offerta dell’azienda si estende poi ad un’ampia gamma di prodotti d’arredo e per la casa, person-alizzabile secondo i bisogni dei clienti. I numerosi tessuti e rifini-ture proposti,fanno ben intuire l’attenzione per i dettagli e perl’utente stesso, che risulta pro-tagonista della ricerca proget-tuale condotta in sessantanni. La ricerca è incentrata sulla lavorazione dei materiali di rivestimento, in particolare delle pelli, trattate e lavorate diret-tamente dall’azienda al fine di creare una proposta di elevata finitura e pregio.
Chateau d’ax B&B Moroso
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molteni&c
ricerca - sperimentazione
Racconti di esperienze e stili di vita diversi: Poliform interpreta progetti abitativi che esplorano differenti scelte estetiche e com-positive. Una varietà di soluzi-one d’arredo che spazia dalle librerie agli armadi, dai letti ai complementi. l’azienda ha fatto della continua ricerca della qualità la propria missione, rinnovando le proprie proposte per interpretare sempre al meg-lio gli stili di vita e i trend più contemporanei. Una produzi-one tipologicamente completa che porta con sè la concezione progettuale di una “casa Poli-form”, stilisticamente coerente in ogni sua componente. Un “global project” che si dec-lina in ogni situazione architet-tonica grazie all’eccezionale versatilità dei sistemi com-ponibili.
tradizione - innovazione - qualità
Molteni&C è un’azienda di avanzata tecnologia e antica tradizione. L’innovazione di prodotto, affiancata da un con-trollo di tutte le attività produttive e da un’attenta ricerca nel set-tore dei materiali e rivestimenti, sono i valori fondamentali che guidano l’azienda; gli arredi Molteni incorporano la sapien-za di una lunga tradizione arti-gianale insieme a un’innovativa qualità tecnologica, utile ma non ostentata e rispecchiano la memoria collettiva dell’abitare.
personalizzazione - prezzi ac-cessibili - artigianato
Nell’affollato scenario del design domestico, Lago afferma la propria identità di marchio emergente, attraverso prodotti emozionanti e un’apertura alle contaminazioni tra arte e im-presa, uniti alla ricerca per uno sviluppo sostenibile. Semplicità nelle forme, sottrazione come reazione al decoro fine a se stesso, alti livelli di personaliz-zazione attraverso il colore e la componibilità, qualità dei ma-teriali e lavorazioni artigianali, prezzo accessibili. Sono questi elementi a rendere immediata-mente riconoscibile un prodotto Lago.
Lago Molteni&C Poliform
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analisi mercato
Come si può notare, Driade si posiziona nella fascia alta per ciascuno dei sei valori, mentre le altre aziende registrano picchi in alcune categorie, ma l’andamento generale risulta in fasce inferiori a quella in cui si posiziona l’azienda di riferi-mento.Ciò evidenzia il fatto che Driade risulti vincente rispetto ai com-petitors presi in analisi.
Il prossimo grafico raccoglie e classifica i dati relativi a sei val-ori considerati importanti per la filosofia aziendale di Driade e li compara con quella dei dieci competitors appena analizzati.I valori si suddividono in rivenditori esteri, il numero dei punti vendita e dei rivenditori sparsi sul globo rivenditori italia, il numero dei punti vendita e dei rivenditori sul territorio nazionalecontract, il numero di forniture realizzate per locali commer-cialidesigners, il numero di design-ers di fama internazionale che collaborano con l’aziendafascia di mercato in cui si col-loca l’azienda profonditò portfolio, la somma di tutte le possibili varianti (in termini di colori, materiali, fini-ture) previste per ogni singolo prodotto in catalogo. ampiezza portfolio, il numero di linee di prodotti in catalogo
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driade
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Driade si rivolge a clienti ap-partenenti ad una fascia di reddito alta. Si tratta principal-mente di adulti dai 35 anni in su, coppie sposate e famiglie benestanti, imprenditori e profes-sionisti del settore, ma anche amanti del design e del lusso non ostentato.L’ampiezza del portfolio sug-gerisce chiaramente l’intenzione di abbracciare una clientela sempre più diversificata, offren-do una vasta gamma di prodotti per l’intera casa, che dialoghino con la molteplicità di gusti ed esigenze dell’utenza, senza porsi limiti su questo piano.L’analisi aziendale evidenzia tuttavia un gap di linea nei con-fronti di un target under 35; in-fatti la maggioranza dei prodotti in catalogo risulta proibitiva per i giovani d’oggi, soprattutto per i costi elevati. Considerando questa “mancanza” un forte stimolo progettuale, ho deciso di indirizzare il mio progetto
utentidiriferimentotarget
ad un pubblico giovane, oper-ando scelte formali e stilistiche in questo senso.Gli utenti di riferimento sono giovani con un reddito medio, di fascia leggermente inferiore al target aziendale; per questo motivo ho operato la scelta di contenere i costi di realizzazi-one del mio progetto, al fine di ottenere un prodotto finale che possa essere venduto ad un prezzo accessibile a questa clientela.
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Capitolosottocapitolosottotitolo
Vivirior publiu cie iam confir igna L. Grae con stum arips, comnerferce publin ste mor aperit.Paritalatis porbis erri cora, patum intil untilic te macta ius vermaximus. Maride abus, num notilne te nonihilin tem nonem me ad fui publintilla ses et din sta nonditi lissatquam num notem erum. Graverv issoltodin virmiur befacero, ute, quis abem ad cae crioc, patuscitem, mulic vervivivid C. Valius bonsu que quo vis factum orem iam inem quium scidentem pressulocus er-num desiliu sterteri clus acestid emquem terdit aute, que imilium caedo, num publiurs hae es? Nos, norem es hosullariu sent.Les sili, ven Etra re viverra que ere et pulabem abitandem, mo egeremque egit, con rebatrum. Ucia? Unicaec res cus nora? in ad cupplis. Catquam nenicia ni cuperdis.Cus, nonsulinc ocapericideN-equi tem est, occulla nonsed
Eri omnim untis estias quam, abores conseque volupti nveliquam reperum que ex-peribus dendae con plic totatus exceaque volor aut laborerem coraeriae. Utem non everund undio. Itatur?Doluptur sit erum voles perferep-tium am quae. Sed eliquatur au-tatem aut labor rerro illaborum es autaeribus, uta sit doluptas rerspe et earumqu iatempore mos excearibus.Oribus quia dolenia nistiuressi ate laboritem. Ulpa sit pres quos expliaepra et, occullati iscidelis volestempos nonsequ aturerate venimus.Berum atiberi ssequas essi-musam, quate eos delitas esto et ut exerio ium voluptaturis eius as re as aut ipsam es aut esequi od unt aut quis sum, conseque volorei caborep udamus, tem que liberspelit et, optiur? Ximpos eum volorit aquaspitat fugiasp erciti odit aut laute laborporis non pedi aut eosant, sunda
Ilia cullesequi nat ex eostia nullorem fugiandam, qui quo tet fuga. Ces ius expersp idendi quistore cus, cor maio. Nam voluptat.Ficimin cidercillum eaque sequo qui dendae rerrum aut laccumqui dolenia il mo offictu scimaio quia simi, to istiuri simi, invenis inciliqui intus voluptatiore sum nam acessit quistiberia pre nient endi comniet quam eium rerum que nossimus autaspe-rum is. Grac re incus; nos iae, cullemp rionsicondum in dit; Catiliam dem in siliusquam te conictu ropublium hostam etrem-ortiam ocam publis cus bonsul hempere dena, quitatquite visum nes et Catus in
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utentidiriferimentogiulia
Giulia, 24 anni, lavora in un’agenzia di comunicazi-one e si occupa di pubbliche relazioni. Da poco si è trasferita nella sua prima casa, un ap-partamento piccolo ma molto accogliente; per l’arredamento ha scelto arredi non troppo costosi ma dallo stile fresco e contemporaneo. Colleziona miniature di oggetti d’arredo icone del design e adora cucin-are, principalmente dolci.Ma è scrivendo che trova la sua vera dimensione, la sua preziosa intimità; scrive emozi-oni, pensieri e spesso poesie; lo fa la sera, rannicchiata in un angolino del divano con il gatto che fa le fusa accanto. Le piace vestire comoda e con abiti piuttosto semplici: jeans, t-shirt e blazer sono i suoi capi preferiti, da abbinare con scarpe rigoro-samente colorate.
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Giorgio, 30 anni, è un uomo dinamico e cosmopolita che ama viaggiare. Architetto di pro-fessione e fotografo per diletto, ha visitato molti paesi stranieri, ma la sua casa è l’Italia. Vive in un loft in centro Firenze che ha arredato in parte con oggetti recuperati al mercato dell’usato e in parte con vere e proprie icone del design. Ha una vera e propria passione per le auto d’epoca, ama i film di nicchia e il cibo take away, soprattutto etnico. Le serate che preferisce sono quelle in compagnia dei suoi amici, seduti comodamente sul divano: una birra, due risate, cose semplici, genuine.Il suo look è casual ma raf-finato e indossa abiti comprati rigorosamente nel suo negozio di fiducia.
utentidiriferimentogiorgio
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Capitolosottocapitolosottotitolo
Vivirior publiu cie iam confir igna L. Grae con stum arips, comnerferce publin ste mor aperit.Paritalatis porbis erri cora, patum intil untilic te macta ius vermaximus. Maride abus, num notilne te nonihilin tem nonem me ad fui publintilla ses et din sta nonditi lissatquam num notem erum. Graverv issoltodin virmiur befacero, ute, quis abem ad cae crioc, patuscitem, mulic vervivivid C. Valius bonsu que quo vis factum orem iam inem quium scidentem pressulocus er-num desiliu sterteri clus acestid emquem terdit aute, que imilium caedo, num publiurs hae es? Nos, norem es hosullariu sent.Les sili, ven Etra re viverra que ere et pulabem abitandem, mo egeremque egit, con rebatrum. Ucia? Unicaec res cus nora? in ad cupplis. Catquam nenicia ni cuperdis.Cus, nonsulinc ocapericideN-equi tem est, occulla nonsed
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Ilia cullesequi nat ex eostia nullorem fugiandam, qui quo tet fuga. Ces ius expersp idendi quistore cus, cor maio. Nam voluptat.Ficimin cidercillum eaque sequo qui dendae rerrum aut laccumqui dolenia il mo offictu scimaio quia simi, to istiuri simi, invenis inciliqui intus voluptatiore sum nam acessit quistiberia pre nient endi comniet quam eium rerum que nossimus autaspe-rum is. Grac re incus; nos iae, cullemp rionsicondum in dit; Catiliam dem in siliusquam te conictu ropublium hostam etrem-ortiam ocam publis cus bonsul hempere dena, quitatquite visum nes et Catus in
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Beatrice, 27 anni, è una raga-zza molto impegnata, sempre di corsa, si divide tra il lavoroin uno studio di grafica e de-sign, l’attività di freelance.Ama la fotografia, gli aperitivi con gli amici e sfogliare riviste di arredamento e design.Per il suo appartamento, com-prato da poco, ha scelto uno stile pulito ed elegante, arric-chito da un tocco personale. Le piace infatti distinguersi dalla massa e circondarsi di oggetti ricercati ed originali, che non abbiano solo un’elevata qualitàestetica, ma che siano emozi-onali, che raccontino storie; è at-tenta ai dettagli e agli accosta-menti cromatici non solo in casa ma anche nel suo look ricercato ed elegante, al passo con le nu-ove tendenze ma mai scontato. Per rilassarsi, nell’intimità della casa, le basta poco: una tazza di the, la sua adorata poltrona e fiumi di pensieri.
utentidiriferimentobeatrice
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La variegata offerta di Driade si riflette anche nella molteplicità dei linguaggi riconoscibili all’interno delle diverse collezioni.La volontà di dialogare e di rispondere ai gusti e alle esigenze di una clientela molto differenzia-ta si rende evidente nella presen-za di un numero elevatissimo tra materiali, colori, finiture e forme.Nella storia aziendale si registra-no tentativi di creare linee rivolte ad un’ utenza più specifica, come fece ad esempio “Atlantide” negli anni novanta; scopo del progetto fu quello di avvicinare una fascia di clientela più giovane
opportunitàprogettuali
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attraverso progetti più sperimen-tali rispetto alle tendenze azien-dali; l’esperimento non ebbe tut-tavia il successo desiderato, ma rimane tutt’oggi una preziosa testimonianza dell’impegno costante dell’azienda nel voler ampliare sempre più la propria offerta. E, ancora oggi, è proprio quella dei giovani la fascia d’utenza a rimanere più estranea alle proposte aziendali.
Proprio per questo motivo, il progetto che ho sviluppato e che andremo passo passo ad analizzare, è rivolto ad un utenza giovane. I materiali, i colori, lo stile e le forme sono scelte in base al vasto ventaglio aziendale e in linea con i nuovi trend nel campo del furniture.
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Nell’analisi del contesto proget-tuale è emersa una tendenza sempre più forte a dedicare sempre meno spazio alla zona living; molto spesso si tratta di spazi unici tra salotto e cucina in cui risulta importante la necessità di organizzare e rior-ganizzare lo spazio per meglio adattarlo alle esigenze dichi ci vive. Il living rimane comunque uno degli ambienti più importanti dal punto di vista della socialità e della convivial-ità. Da qui la scelta di proget-tare una chaise longue che si svincoli dalla rigidità funzio-nale e si adatti invece ad una flessibilità che preveda diversi tipi di utilizzo, tenendo sempre presente il valore emozionale e la volontà di sviluppare un progetto lontano dal cliché dell’arredo “comodo” e “bello” fine a se stesso.
variabili spaziali
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Per quanto riguarda le soluzioni stilistico-formali che ho adottato, mi sono mossa seguendo le ten-denze aziendali, cercando allo stesso tempo una nuova vitalità in grado di risvegliare la fascia d’utenza giovane ancora dif-fidente nei confronti dell’offerta proposta da Driade.
forme morbide, sinuose, assenza di spigoli e geometrie rigide; presenza di pieghe e tessuto in movimento;
coloritonalità naturali e neutre e tinte più decise e di tendenza: bianco, grigio, tortora, verde, giallo, blu acqua, nero;
stileinformale, giovane e frizzante ma allo stesso tempo elegante e contemporaneo.
variabili stilistico-formali
Dal punto di vista aziendale, come già visto in precedenza, si dispone di un ventaglio stilistico formale davvero vasto: materiali, colori, finiture rispon-dono in numero alla volontà di abbracciare un bacino di utenza pressoché completo e di soddisfare gusti e tendenze di mercato, aprendo la strada ad un gran numero di opportunità progettuali.Raccogliendo ed analizzando i dati relativi agli utenti, emergo-no invece due diverse tendenze stilistico-formali: una predilige materiali classici e arredi semplici, l’altra è meno con-formista e si rivolge a soluzioni più innovative dal punto di vista materico e formale. Da questi spunti ho deciso di agire lungo una linea progettuale che at-tingesse da entrambi e andasse a creare una sinergiatrasversale tra tecnologia e tradizione.
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pieghe
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lino
fine di sviluppare un progetto che mettesse in evidenza le potenzialità dell’offerta azien-dale e che potesse soddisfare una domanda differenziata, andando incontro a gusti con-temporanei.I materiali utilizzati per la realiz-zazione della chaise longue Labuan sono lino, pelle, cotone, poliuretano, acciaio cromato, pula di grano e, in minima parte, ghisa.
variabili tecniche
Come già detto in precedenza, l’azienda di riferimento presenta una vasta gamma di materiali e sviluppa una forte ricerca in termini di tecnologie produt-tive. Incrociando questi dati con quelli raccolti attraverso un’ accurata field analysis sugli utenti, ho ricavato una gamma di materiali che attinge sia dalla tradizione che dalla tecnologia, dalla natura ma anche dalla sperimentazione.Ho voluto indagare le possibili connessioni multimateriche, al
pelle
cotone
lino questo tessuto è recentemente entrato nei trend delle grandi aziende del furniture, amato per la sua bellezza, ma anche per la durata nel tempo e per le proprietà derivanti dalla sua origine naturale.
pellela pelle è da sempre sinonimo di eleganza e bellezza, eterno il suo valore, eterna la sua durata; disponibile in molteplici finiture e colori, si afferma nel campo dell’arredo come leader indis-
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pula di farro
vetroresina
poliuretano
cusso nei rivestimenti di imbottiti e viene largamente utilizzato nel mondo del design in generale.
cotone forse il più semplice tra i tessuti in commercio, ma anche il più diffuso nel mondo per il suo costo contenuto; naturale, traspi-rante, morbido ed igienico: sono queste le caratteristiche che rendono il cotone leader mondiale nel campo delle fibre tessili.
poliuretano rigidoresistente, funzionale, poliva-
lente, isolante, verniciabile eperfettamente integrabile con tutti i materiali, il poliuretano rigi-do è un materiale dall’elevato contenuto tecnico ed estetico.
vetroresinaeconomico, leggero e resis-tente, è stato il primo materiale plastico composito, stampabile a freddo, senza pressione e che, adeguatamente rinforzato, migliorava notevolmente le caratteristiche di resistenza mec-canica; oggigiorno è impiegato in numerosissimi campi,
da quello aeronautico a quello sportivo.
pula di farroanch’esso materiale naturale dalla storia antica, la pula di farro, ovvero la buccia che protegge il seme del cereale, è sempre più diffusa come imbot-titura per via delle sue molteplici proprietà benefiche: analler-gico, antiacaro, massaggiante, curativo.
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Materiali, finiture e cura dei dettagli fanno sì che il prodotto vada incontro al gusto di coloro che riconoscono in Driade un marchio di eleganza e qualità, allargando allo stesso tempo lo specchio d’utenza anche a nuovi settori.comunicazionecome abbiamo visto, la filoso-fia aziendale non prevede l’acquisto di spazi pubblicitari ma preferisce vetrine di un altro tipo, affidandosi principalmente ad un canale comunicativo ba-sato sulle pubbliche relazioni.Tuttavia per promuovere almeglio il prodotto all’interno di una nuova fetta di mercato (e a maggior ragione, volendo far leva su una fascia d’utenza giovane) sarebbe opportuno rivedere tale strategia sfruttando al meglio i “nuovi media”, quali social network e siti internet, oggigiorno i mezzi comunicativi più utilizzati per efficacia e dif-fusione.
Un oggetto emozionale, giovane, dinamico ed elegante, dal costo contenuto.La chaise longue Labuan si immette nel mercato come una proposta nuova in grado di andare incontro ad esigenze diversificate. Le scelte proget-tuali intendono limitare i costi di realizzazione del prodotto, rendendo possibile l’inserimento dello stesso in una fascia di mer-cato medio-alta, leggermente al di sotto della media azien-dale (che risulta in fascia alta), diventando così accessibile ad una clientela giovane di reddito medio-alto.Labuan vuole essere una chaise longue che si svincola dalla staticità dell’ “oggetto icona” acquistando dinamicità e flessibilità per quanto concerne la funzione.Esplora nuovi modi di dialog-are con l’utente indagando una nuova dimensione, quella emozionale.
variabilidimercato
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progettazione dell’intero spazio salotto.La possibilità di ricevere una consulenza qualificata e piccoli suggerimenti ed accorgimentidirettamente dall’azienda pos-sono fare la differenza nella fidelizzazione del cliente; per questo motivo ritengo sia impor-tante pensare ad un’assistenza post vendita di manutenzione del prodotto.
dei nuovi prodotti dapprima negli showroom nazionali esuccessivamente in quelli internazionali, con l’obiettivo di raggiungere una buona parte dirivenditori diffusi sul territorio per poi allargare la commercial-izzazione. Si tratterà princi-palmente di una distribuzione Business to Business più che di una distribuzione Business to Consumer.
serviziper quanto riguarda i servizi offerti al cliente, la linea azien-dale si affida ad un sistema completo ed efficiente. Il ser-vizio di consegna al cliente è caratterizzato da tempi brevi e da una copertura totale dell’area di distribuzione, viene garantito il montaggio de-gli elementi d’arredo (quando necessario o esplicitamente richiesto dal consumatore) ed è inoltre possibile usufruire di un’assistenza qualificata per la
immediatezza nella diffusione di informazioni e novità.Una risonanza mediatica di questo tipo creerebbe un pas-saparola simile a quello attuato dall’azienda, ma aumenterebbe in maniera esponenziale la visibilità del marchio e dei suoi prodotti, attirando l’attenzione di una più larga fascia di poten-ziali clienti.In parallelo, verranno organiz-zati eventi negli showroom Dri-ade e i nuovi prodotti saranno protagonisti all’interno delle fiere di settore; l’attività di public relation con istituzioni e media, come solitamente avviene per l’immissione sul mercato dei nuo-vi prodotti, verrà intensificata, sia sul piano nazionale che su quello internazionale, creando la giusta attenzione attorno alle novità.
distribuzionedopo il periodo di pubblicizza-zione si prevede la diffusione
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sempre più luoghi di svago, divertimento e condivisione; aquesta tendenza si adatta uno stile informale adatto ad un nuovo modo di viverequesti ambienti. input tecnologici derivati danuovi processi produttivi emersi dalla costante ricerca tecno-logica condotta dall’azienda di riferimento.input aziendali, che consistono in un gap di linea relativo ai prodotti indirizzati ad un target giovane che non risultino fini a se stessi, ma che rispondano ad una domanda di funzionalità legata allo spazio nel quale si inseriscono e nella riduzione dei costi dei processi mirata non tanto alla singola tecno-logia, ma piuttosto all’unione innovativa di tecniche produttive già sviluppate dall’azienda, al fine di creare prodotti che si inseriscano in una fascia di mercato leggermente inferiore a quella di posizionamento
Lo scenario “Naturalmente” nasce in seguito alla raccolta di dati relativi all’azienda di riferi-mento e dati derivanti da nuovi comportamenti sociali sempre più comuni nella zona living. Dopo la fase di analisi e inter-pretazione delle informazioni in possesso, lo scenario proget-tuale risulta ben definito.Esso è frutto di input derivanti da diversi campi, nello specif-ico:input di mercato: cambiamenti nella domanda; si evidenzia una richiesta crescente di arredi che si adattino a spazi piccoli e unici, che siano quindi di di-mensioni ridotte e flessibili nello spazio.Risulta perciò evidente la necessità di prodotti leggeri e componibili, che si adattino a diversi tipi di utilizzo, ottimiz-zando lo sfruttamento dello spazio dedicato al salotto.trend socio-culturali nella fascia di utenza giovane: i salotti sono
scenarioprogettuale
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aziendale.input di prodotto, in particolare riferiti astile giovane e moderno reso attraverso l’utilizzo di una linea non rigida e geometricache vada a forme morbide più contemporanee.materiali definiti in base al con-nubio tradizione-innovazione e sviluppati attraverso l’unione di materiali tradizionali e mate-riali più moderni avvalendosi dell’utilizzo di processi produt-tivi appositi.comportamenti emergenti dalla users analysis che evidenziano una volontà di vivere il salotto in modo meno rigido e più din-amico, attenendosi a con-cetti quali flessibilità, mobilità, trasformabilità.
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Ipsum libus volupta tasperum audaepe liatur?Et que lam niat quas essitate illab ipit autem hil ipsande llandus alibus simodit, sin rest, assum eliqui sitatibus molupta aut repello rempore rrunt.Ur, est, solorpore, errupture ommo et reius qui occatus ut ulloribus ratusam fuga. Et volup-tas sequid quat erum sit laniet dolupta taquiat emolorrum fuga. Gent aut hil magnimporest dero optur, illoreiciet in pedi blatus restium est, secaborro int mos vellignihit latia imus mint omnia pa endis evenis aut prorpos amendit plameturio. Conet qui sum eate molenimus quis acide-rum nonest, inctur am, suntias verum lamus ut hariae. Bita dolorpo rectae conseque qui volessit et moluptur, omnihiliquis doluptaepuda solut fugiti ut alig-name autetur aut quibus, tem atium qui assit aut volut vere pos repelitis nobisita volorei catur, culparum quos solorunt volupt
Ricercariferimenticulturaliedisciplinari
“una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta”Socrate
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Ricercariferimenticulturaliedisciplinari
La porte di ricerca è fondamen-tale per lo sviluppo di un nuovo prodotto; si attinge da molteplici campi d’interesse a cui si fa riferimento per approfondire gli argomenti correlati all’oggetto in questione.Nel mio caso, ho affrontato una ricerca riguardo la storia e le evoluzioni della chaise longue che mi ha aiutato a sviluppare un prodotto dalla forma nuova, mentre la ricerca nell’ambito del furniture e dell’arredo per la casa ha stimolato la scelta di colori, materiali e finiture.Per la progettazione della scoc-ca, ho eseguito uno studio sulla morfologia, che mi aiutasse a trovare una forma armonica, e uno sull’ergonomia, in modo da poter ottenere una seduta comoda e proporzionata alla fisiologia del corpo umano.Altri stimoli progettuali li ho ricevuti dalla cosiddetta ricerca blue sky, ovvero la raccolta di tutto ciò che colpisse la mia
attenzione durante la fase di progettazione, senza limitazioni di settore.In ultimo, l’osservazione della natura ha maturato in me la scelta di creare dei richiami nella chaise longue, non solo per quanto concerne la forma, ma anche per quanto riguarda i materiali, i colori e le finiture.
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Lo stile di vita moderna impone ritmi sempre piu’ frenetici e stressanti sia sul piano fisico che su quello psicologico. La chaise longue risponde proprio all’esigenza di avere un mo-mento di relax nella frenesia del quotidiano e di poterne godere all’interno della propria abitazione. È per questo che il significato di chaise longue va ben oltre quello di semplice elemento d’arredo dall’alta valenza estetica, ma si arric-chisce del valore emozionale, di un bagaglio di sensazioni e sentimenti che accompagnano l’utente nell’interagire e nel vivere l’oggetto stesso.Negli anni la chaise longue è diventata sempre più un must, tanto da diventare un oggetto in continua evoluzione, impre-scindibile e richiestissimo: dalle mille forme e dai mille materiali, tradizionale o moderna, minimal o pop, la chaise longe è regina dl living.
oggettola chaise longue
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analisiericerca
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chaise longue cult story
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duchesse che era invece forma-ta da due bergères unite da una specie di ponte e aventi due schienali di altezza differente e infine alla duchesse brisée, costituita da una bergères, il cui piano di seduta proseguiva in una panchetta imbottita. A par-tire dal Settecento il concetto si evolve ulteriormente e in epoca neoclassica la chaise longue perde i braccioli, mentre la linea
definizione francese di chaise longue. Proprio la Francia del XVII sec-olo la riportò in auge dopo un periodo di oblio, elevandola a complemento d’arredo lussuoso, fino a farne un cult ricercato fino ai tempi di Luigi XVI. Il concetto di chaise longue venne rivisitato in forme innovative, che diedero origine alla bergère, carat-terizzata da un sedile piuttosto profondo e da una spalliera inclinata che permettevano una posizione allungata, alla
La storia della chaise longue ha radici profonde, che arrivano fino alla Grecia antica, dove i fi-losofi utilizzavano abitualmente la greppina (uno dei nomi che caratterizza questo tipo di seduta, probabilmente derivato dalla nobildonna romana Agrip-pina), una poltrona allungata, simile al canapè, ma dotata di un unico appoggio rialzato per la testa. Anche i romani si sedevano sulla cathedra supina, o più semplicemente cislonga, termine dal quale discende la
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“Le surrepos”. Ad esso pare si ispirasse l’architetto svizzero Le Corbusier per la sua LC4, (ma in molti riconducono la principale fonte d’ispirazione alla Morris Chair di P. Webb), presen-tata ufficialmente nel 1929 al “Salon D’Automne des Artistes Décorateurs a Parigi e prodotta su larga scala dalla fabbrica Thonet a partire da quell’anno. La LC4 divenne ben presto icona di comfort e design al punto di entrare a far parte della collezione permanente del MoMa di New York.
la derivazione inglese detta relaxation), utilizzata sui ponti di prima classe delle navi da crociera, con sedili allungati e con un’intelaiatura di inclinazi-one regolabile. Il XX secolo ha dato inizio alla diffusione della Chaise Lounge contemporanea, un pezzo d’arredamento dal sapore antico ma dalle linee sinuose sempre più moderne.Il primo progetto risale al 1920 e fu disegnato da un certo Dr Pascuad. Si trattava di una pol-trona reclinabile chiamata
recupera una maggiore sim-metria, pronta a trasformarsi più tardi nella bagneuse dai fianchi arrotondati e nella flâneuse, una lunga poltrona in legno con lo schienale in canna d’India, an-tenata della variante americana chiamata rocking chair o sedia a dondolo, particolarmente in voga nella seconda metà del Novecento.E’ proprio una lunga tradizione, quindi, che ha portato la Chaise Longue senza soluzione di continuità nel XX secolo, con il modello transatlantique, (con
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Negli anni a seguire la chaise longue divenne un oggetto molto amato da architetti e designers, che, ancora oggi si cimentano nella sua ripropo-sizione. Verso la fine degli anni Venti Charlotte Perriand rivisita la LC4 sostituendo l’acciaio con il bambù: nasce la Tokyo. Nel 1931 Mies Van Der Rohe disegna il suo modello di chaise longue, la MR reclinabile. Negli anni Cinquanta fu invece Harry Bertoia a portare la chaise
le chaise longue, chaise lounge o lounge chairs, si sono susse-guite, diverse per forme, colori, materiali, ma sempre attualis-sime e mai fuori moda.
longue al successo planetario con la sua Asymmetric, struttura in reticolo metallico e forme rigide, perfettamente in stile Fifties.Negli anni Settanta, in linea con il nuovo look dilagante, arriva Fiocco, del Gruppo G14, che presenta forme morbide e sperimenta un nuovo approccio progettuale: il tessuto elasticiz-zato.A seguire fa la sua comparsa Wink di Kita: colorata, snodata, pop. Negli ultimi quarant’anni
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benchmarking
Il benchmarking è uno strumento molto importante nello sviluppo di un nuovo prodotto; infatti tra-mite il confronto con l’offerta dei competitors si può verificare se il nuovo prodotto risulta vincente rispetto a quelli delle principali aziende operanti nella stessa fascia di mercato.Grazie a questa metodologia, è facile misurare e migliorare le performance di un’impresa, incrementando e stimolando il cambiamento e assicurando un rinnovamento efficace.Attraverso il costante confronto con l’esterno si assicura un mi-glioramento continuo, evitando inutili investimenti di tempo, risorse e denaro.Verificando ciò che già esiste sul mercato, è possibile indi-viduare dove e come agire per apportare un miglioramento o sviluppare un prodotto che risponda ad esigenze non ancora soddisfatte.
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LC4, Le Corbusier
Tokyo, Charlotte Perriand
Wink, Kita
Torso, Deganello
Tokyo pop, Yoshioka
Leeon, L. e R. Palomba
Neoz, Starck
Royalton, Starck
Faust, Bellini
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Lowseat, Urquiola
Bohemian, Urquiola
Antibodi, Urquiola
Tropicalia, Urquiola
Terminal1, Massaud
Landscape05, Bernett
Febo, Citterio
Landscape, Bernett
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Wallace, MassaudBird, Dixon
Body Raft, Trubridge
Outline, Massaud
Orgone, NewsonLongframe, Meda
Lama921, R&L Palomba
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Loop, De Vocht
MVS, Morrison
Wave, Offredi
Axent, Viganò
Petal, Torvin
PK24, Kjaerholm
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Vivirior publiu cie iam confir igna L. Grae con stum arips, comnerferce publin ste mor aperit.Paritalatis porbis erri cora, patum intil untilic te macta ius vermaximus. Maride abus, num notilne te nonihilin tem nonem me ad fui publintilla ses et din sta nonditi lissatquam num notem erum. Graverv issoltodin virmiur befacero, ute, quis abem ad cae crioc, patuscitem, mulic vervivivid C. Valius bonsu que quo vis factum orem iam inem quium scidentem pressulocus er-num desiliu sterteri clus acestid emquem terdit aute, que imilium caedo, num publiurs hae es? Nos, norem es hosullariu sent.Les sili, ven Etra re viverra que ere et pulabem abitandem, mo egeremque egit, con rebatrum. Ucia? Unicaec res cus nora? in ad cupplis. Catquam nenicia ni cuperdis.Cus, nonsulinc ocapericideN-equi tem est, occulla nonsed
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reinterpretare quelli che sono gli stimoli sociali e stilistici e a trasferirli negli oggetti, nei pezzi d’arredo che più sente vicini al proprio gusto, alla propria sen-sibilità. Ognuno trova il proprio significato nella consapevole scelta di un divano, di un tavolo da pranzo o di una se-dia. Ed è attraverso quel divano, quel tavolo e quella sedia che comunica, ancor prima che attraverso le parole, il proprio io agli ospiti, a chi nella casa è invitato ad entrare. L’ostentazione del proprio status sociale, rappresentativo dei decenni antecedenti agli anni duemila, lascia il posto ad una nuova dimensione, quella affettivo-identificativa.Si prediligono infatti prodotti che riflettano valori e principi, uno su tutti quello ecologico, seguito dalla scelta sempre più dilagante del design anonimo (ad es. i mobili Ikea).
I cambiamenti epocali che hanno caratterizzato la società dell’ultimo secolo hanno accom-pagnato gusti nuovi e avveniris-tici, muovendo vere e proprie correnti stilistiche. La cultura, la società, i trend si sono sempre riflessi all’interno del focolare, filtrati e reinterpretati ma spesso riconoscibili in oggetti e stili.Per questo motivo è facile ricondurre un determinato ab-bigliamento ad un arco storico ristretto, proprio perchè caratter-izzante di quei particolari anni.Lo stesso avviene per l’arredamento, sempre al passo con mode e tendenze, specchio di status sociale, soprattutto per quanto riguarda gli anni passati. Oggi possiamo invece registrare un cambio di tendenze, che sta variando il mercato legato a tutto ciò che circonda la casa; nel contemporaneo infatti, è l’uomo che recita la parte da protagonista all’interno della propria casa, chiamato a
il salotto oggi
contestoil salotto oggi
Ipsum libus volupta tasperum audaepe liatur?Et que lam niat quas essitate illab ipit autem hil ipsande llandus alibus simodit, sin rest, assum eliqui sitatibus molupta aut repello rempore rrunt.Ur, est, solorpore, errupture ommo et reius qui occatus ut ulloribus ratusam fuga. Et volup-tas sequid quat erum sit laniet dolupta taquiat emolorrum fuga. Gent aut hil magnimporest dero optur, illoreiciet in pedi blatus restium est, secaborro int mos vellignihit latia imus mint omnia pa endis evenis aut prorpos amendit plameturio. Conet qui sum eate molenimus quis acide-rum nonest, inctur am, suntias verum lamus ut hariae. Bita dolorpo rectae conseque qui volessit et moluptur, omnihiliquis doluptaepuda solut fugiti ut alig-name autetur aut quibus, tem atium qui assit aut volut vere pos repelitis nobisita volorei catur, culparum quos solorunt volupt
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forma e la disposizione stessa del mobilio; una delle direzioni più significative che, presumibil-mente, assumerà l’arredo negli anni a venire è proprio quella della massima integrazione con le tecnologie. Il salotto è cambiato: è un salot-to high-tech, un salotto friendly, un salotto che comunica e a cui noi comunichiamo noi stessi, il nostro stato d’animo, i nostri desideri.
E dove si può esprimere al meglio il proprio vissuto indi-viduale e le proprie passioni se non nel salotto? Storicamente è proprio la zona living a rappresentare lo stile di vita della famiglia in quanto luogo prediletto per accogliere gli ospiti, il cosiddetto“salotto buono”, che ostentava lusso e ruotava intorno alla centralità del televisore.Oggi invece assistiamo ad un cambio di tendenza all’interno dello spazio dedicato al living: il salotto diventa “espressivo”, non solo una stanza dedicata alle attività sociali e al relax, ma un luogo che comunichi qual-cosa del nostro stile di vita. Il salotto prende forma in base ai gusti e alle esigenze proprie del consumatore, consapevole dei propri acquisti, che vuole definire il proprio spazio come un vero e proprio oggetto di consumo, da vivere a pieno ogni giorno. Gli elementi d’arredo sono evocativi ed espressivi e convi-vono sempre più spesso con gli ultimi ritrovati tecnologici che influenzano non solo lo stile di vita degli utenti, ma anche la
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Come abbiamo visto, il salotto moderno, non è un salotto da esporre, bensì un salotto da vivere. Esattamente un living room.Ma come viene vissuto esat-tamente? Quali sono i nuovi comportamenti sociali che si sviluppano all’interno del rinato salotto?Le ricerche effettuate sulla fascia d’utenza presa di riferimento e l’analisi contestuale riportano dati significativi utili al fine del progetto.Per quanto riguarda il contesto progettuale si è evidenziato un cambiamento dimensionale e strutturale dell’architettura.Oltre alle case unifamiliari e ai duplex (appartamenti con scale interne e zona giorno e notte collocate su livelli diversi), la maggioranza degli edifici di ultima costruzione si sviluppano su un unico piano e, dal punto di vista spaziale, si registra
nuovi comportamenti sociali
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una tendenza progettuale che riduce le dimensioni comples-sive della casa e, conseguent-emente, anche la superficie media occupata dalle singole stanze. Tuttavia anche gli abitanti medi per singola abitazione sono diminuiti, per cui lo spazio a disposizione dell’utente risulta sostanzial-mente invariato. Ciò che invece risulta nuovo, è l’architettura del salotto, molto spesso unificato alla zona cucina, in quello che viene definito un “open space” da organizzare, riorganizzare e adattare secondo le proprie esi-genze. Questi spazi unici sono in continua evoluzione, proprio per la flessibilità che li caratter-izza, e facilmente trasformabili.Quello che si cerca appunto è un arredo multiforme, capace di assumere diverse facce, flessibile nella sua funzione e friendly, ovvero semplici e imme-diati nell’utilizzo. Quest’ultima caratteristica, come evidenziato dai dati raccolti, è molto richi-esta soprattutto dai giovani, tar-get a cui si fa riferimento nello sviluppo di questo progetto.Parlando appunto di target, la fascia d’utenza analizzata e a
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cui si fa riferimento, esprime nuove tendenze e nuovi modi di vivere l’ambiente living.Il desiderio di poter vivere l’ambiente a proprio modo è uno dei punti su cui si è focaliz-zata la mia ricerca.I giovani d’oggi cercano di esprimere la propria identità anche attraverso il modo di vivere l’arredo, vengono perciò preferiti mobili di design, ma allo stesso tempo facili da usare e che uniscano una componente aggiuntiva: quella ludica, del divertimento.La libertà di vivere un arredo a proprio piacimento è fonda-mentale per un salotto giovane e dinamico: infatti sono sempre più presenti sul mercato oggetti personalizzabili che offrono una vasta gamma di colori e finiture, che siano modificabili dall’utente e che si adattino a molteplici conformazioni. Questo anche per accrescere l’importanza del cliente come creatore stesso del proprio salotto. Tra i vari aspetti del salotto “libero”, ho deciso di in-dagare il tema del divertimento, interpretato in Labuan con il movimento.
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Il gioco, sta diventando sempre più l’attività per eccellenza svolta all’interno del living, grazie anche all’avvento delle nuove consolle che permettono vere e proprie sfide di gruppo.Il gioco aumenta la socialità, stimola il buonumore e crea nuovi comportamenti all’interno del salotto.Anche per questo motivo ho voluto inserire la componente “movimento” nel mio progetto: esso si realizza nel sacco ap-poggiato sulla scocca, che può essere separato dalla struttura e liberamente posizionato in altri punti del salotto, creando così nuove conformazioni di seduta.Il salotto è nuovo, è libero, è gioco e Labuan è l’elemento d’arredo perfetto per questo nuovo scenario.
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protagonista dello spazio che lo circonda, alle cui necessità si adattano gli oggetti di cui dispone. Lo sviluppo di oggetti fruibili, facili all’uso e dispensa-tori di comfort, è il principale obiettivo che si pone il design moderno e, nello specifico, quello del furniture.Stare seduti è la funzione principale che si svolge nella zona living, qualsiasi attività vi si pratichi, è quindi fondamentale che le sedute siano progettate in modo da assicurarci una postura corretta ed un sedile confortevole.La definizione di comfort, nel significato comune del termine, indica l’insieme di sensazioni derivanti da stimoli esterni che vengono elaborate positiva-mente dal nostro cervello e percepite come piacevoli.Secondo quanto appena detto, è evidente che che la con-dizione di comfort è piuttosto soggettiva, quindi risulta
L’ergonomia è la scienza nata per occuparsi dell’attività umana in relazione alle condizioni ambientali, organiz-zative e strumentali in cui si svolge. Elaborando i contributi forniti dalla medicina generale, dalla medicina del lavoro, dalla psicologia e dalla tecnologia, l’ergonomia ha come obiettivo principale quello di assicu-rare all’individuo il massimo di sicurezza e di benessere in con-dizioni di massimo rendimento. Se consideriamo la casa come scenario di un’intera vita, fatta di relazioni, di lavori, di attività diverse, l’ergonomia ci può ve-nire in aiuto per farne un luogo capace di assicurare a ciascuno la tranquillità e il benessere che il corpo e la mente richiedono. Anche per quanto riguarda i mobili e i complementi d’arredo, lo studio ergonomico acquista sempre più importanza, proprio per l’inversione di tendenza che vuole l’utente come unico
cennidiergonomia
altresì difficile giungere ad una soluzione razionale e oggettiva-mente definita della questione “comfort”.Bisogna quindi trovare un modo di rendere questo concetto obiettivo e misurabile. Ciò diventa possibile se si definisce il comfort in termini di risparmio di energia muscolare: il problema può quindi essere risolto stabilendo qual’è la pos-tura ideale del corpo in grado di minimizzare il lavoro dei muscoli e assicurare così una sensazione di benessere.Attraverso specifiche misurazio-ni di seduta e schienale, attenen-dosi a inclinazioni e misurazioni appositamente studiate, diventa quindi possibile sviluppare una sedia, una poltrona, un divano o, come nel nostro caso, una chaise longue, che risulti confortevole, nell’accezione di risparmio della fatica, a chiunque la utilizzi.
La ricerca bluesky si è concretiz-zata nello sviluppo di uno scrap-book, che raccoglie tutto ciò che ha attirato la mia attenzione in fase di progettazione.Ciò che ne ho ricavato, è una quantità consistente di stimoli, in termini di forme, tessuti, colori, tecnologie.Il contenuto di questo scrap-book ha contribuito ad arricchi-re notevolmente il mio bagaglio di conoscenze e ad aumentare la mia curiosità nei confronti di tutto ciò che mi sta attorno, ricavando interessanti spunti progettuali anche da settori non direttamente coinvolti in quello che è il mondo del design.
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Tutto ciò che c’è in natura è incantevole e ancora più incan-tevole è la sua forma.Niente di quello che cresce naturalmente ha una forma rigida e geometrica, ma risulta perfetto nella sua imperfezione.Una foglia, un filo d’erba, una goccia di rugiada, ogni piccolo particolare segue un suo pre-ciso disegno. Se ci si sofferma a guardare un paesaggio naturale si rimane totalmente attoniti davanti alle meraviglie dei dettagli, dei colori, delle forme.Ed è proprio sulla morfologia fitomorfa che ho voluto incen-trare la mia ricerca. L’amore per i dettagli e il fascino che ha sem-pre esercitato su di me l’infinita varietà di disegni che offre lo scenario terrestre mi ha portato alla scelta di ricercare analogie formali tra il mio progetto e il mondo della natura.Attraverso uno sguardo curioso verso ciò che mi circonda, ho
laformadellanatura
122zioni sono giunta alla scelta di trarre ispirazione dal bac-cello e, successivamente, dalla conchiglia. A differenza del baccello infatti, la conchiglia ha un richiamo più forte ad un con-tenuto molto prezioso: la perla.La perla, inoltre, oltre ad essere rara e preziosa, è anche sinon-imo di bellezza ed eleganza, qualità alle quali Labuan aspira.
iniziato a selezionare quelle forme che più rispecchiavanol’idea che avevo in mente: movi-menti morbidi, sinuosi, armoni-osi. In linea con il concept che ho sviluppato, ho via via ristretto la ricerca ad una forma che non fosse soltanto morbida e sinuosa, ma che richiamasse al contempo un elemento conteni-tore, qualcosa che proteggesse
gelosamente il suo prezioso contenuto, accantonando l’idea di utilizzare come riferimento la foglia e la goccia di rugiada.Questo perchè la sensazione di protezione è legata diretta-mente ad un senso di benessere; più ci sentiamo al sicuro e a nostro agio, più ci rilassiamo e, di conseguenza, ci sentiamo meglio. Da queste considera-
123123alla conchiglia ed al suo ambi-ente naturale: il mare.Ho poi optato per accostarvi delle tinte più forti e sgargianti, che rimandassero a elementi freschi e vitali.Labuan perciò non è solo ispirata dalla natura, Labuan è in se stessa natura: nella forma, nei materiali, nei colori e nei dettagli ricercati.
La conchiglia si rivela quindi la giusta fonte d’ispirazione in quanto elemento che protegge e contiene con forme morbide, avvolgenti.Anche per la scelta dei colori, ho ricercato tinte naturali, che richiamassero le tonalità della sabbia, della schiuma delle onde, del mare, della perla, pro-prio per sottolineare il rimando
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progetto
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“Solo sul mare si é davvero liberi.”
Eugene O’Neill
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Labuan parla di natura, parla di mare, parla della bellezza che solo la natura può regalare.Labuan è l’eleganza di un’onda, la sorpresa di un tramonto, l’abbraccio di un nido.Labuan parla, in silenzio.
Storytelling
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lanaturacheavvolge
“Nel tuo abbraccio io abbrac-cio ciò ch’esiste,
l’arena, il tempo, l’albero della pioggia,
e tutto vive perché io viva:senz’andare sì lungi posso
veder tutto:vedo nella tua vita tutto ciò che
vive.”
Pablo Neruda
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progetto
Ebita simin nim fuga. Ut earunt officitas aut venim que aspicit dit inciusant.Oloribea dolut et ommolut vo-lupta ecaborepudis verum quis di restis endi quo volorio tem nus is rem etur? Qui dolestium nulpa quo ipis et volor accabor porrorporum quam vita sen-ditibus sum destrum quissenes eiciatur, volupta tiunti dest es sin eium ra pratior ibusciandit ullut estio es auda volestios aliquo evendeliae. Itaspe voluptatur, sed etur?Met ipit maio entiones doluptur si dita nonsequi intur aut expelit es arum litatiis cus del exerum autecaepudi sumendiore nusam quiam, conse nes nullectat vel int, od quam es sedit quiat eiustes audis num, exces modi volum faccusanto qui omnimus quunt, untio optatur?Eptat. To mo mo et ma sum hil int fugiani hillacia ditius, que dit, con nus, assundaeri quatquis utaspersped ut moluptatibus
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lanaturacheincanta
“Era una visione fantastica… le grandi creste dirompenti… il mare rigato di spruzzi volanti,
senza un attimo di sosta.”
Miles Smeeton
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“Per sempre me ne andrà per questi lidi,Tra la sabbia e la schiuma del mare.L’alta marea cancellerà le mie impronte,E il vento disperderà la schiuma.Ma il mare e la spiaggia dure-rannoIn eterno.”
Gibran Kahlil
lanaturacheparla
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lanaturapreziosa
“Molte persone che conoscono il prezzo di ogni cosa, ne igno-rano del tutto il valore.”
Gibran Kahlil
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naturalebellezza
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“E la bellezza non è un bi-sogno,ma un’estasi.Non è una bocca assetata,né una mano vuota protesa,Ma piuttosto un cuore bruciante e un’anima incantata.Non è un’immagine che vor-reste vederené un canto che vorreste udire,Ma piuttosto un’immagine che vedete con gli occhi chiusi,e un canto che udite con le orecchie serrate.Non è la linfa nel solco della corteccia,né l’ala congiunta all’artiglio,Ma piuttosto un giardino pe-rennemente in fioree uno stormo d’angeli eterna-mente in volo.Popolo di Orfalese,la bellezza è la vita,quando la vita disvela il suo volto sacro.Ma voi siete la vita e siete il velo.La bellezza è l’eternità che si contempla in uno specchio.Ma voi siete l’eternità e siete lo specchio”.
Gibran Kahlil
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legato a questo tipo di prodotto, per soddisfare le esigenze del popolo del salotto moderno, sempre più desideroso di arredi personalizzabili, adattabili allo spazio e alle proprie necessità.La possibilità di muovere lib-eramente l’imbottito sacco, per posizionarlo in qualsiasi punto del salotto (o della casa), fa sì che Labuan si inserisca perfet-tamente all’interno del contesto domestico moderno. Una realtà fatta di spazi sempre più piccoli e mossa dalla volontà sempre più crescente di uno spazio intimo, emozionale, personale.Labuan presenta un ventaglio di colori che riuscirà a soddisfare i gusti di un’utenza giovane e dinamica.
delle onde. Sottile e sinuosa la scocca è un richiamo formale alla conchiglia, e come una vera conchiglia plasmata dal mare, anche Labuan protegge un prezioso contenuto:il cuscino Perla, in poliuretano espanso flessibile, che completa il prodotto e rafforza il valore emozionale della chaise longue.L’emozione di Labuan è legata alla poesia della natura, ma an-che al benessere che ne deriva dall’utilizzo: la pula contenuta nel sacco assorbe il calore del corpo e lo rilascia lentamente, rilassando i muscoli e regalando la sensazione di abbandono del corpo in totale relax.Un caldo abbraccio, che culla e protegge i nostri momenti intimi.Labuan è l’incontro perfetto tra eleganza, poesia ed emozione, comfort e design.Ma Labuan è ancora di più.È una chaise longue funzionale, che si slega dal concetto di oggetto scultura, tipicamente
Labuan è un progetto che nasce dalla natura, plasmato dalle onde del mare.Labuan è emozione, è bellezza.Il nome stesso, rimanda a sce-nari di infinita bellezza, Labuan è infatti una meravigliosa isola della Malesia, a cui Salgari si è ispirato per i suoi racconti.La Perla di Labuan è infatti l’epiteto con cui lo scrittore fa riferimento al personaggio di Lady Marianna Guillonk, la fanciulla amata da Sandokan, l’eroe del ciclo indo-malese scritto da lui. La scocca in poliuretano rigido strutturale si ispira alle forme della natura e avvolge il sacco imbottito in pula di farro, che garantisce il massimo com-fort ed evoca sensazioni che rimandano alla natura; infatti la consistenza della pula simula perfettamente la superficie sab-biosa e il leggero fruscio che provoca il movimento del corpo sull’imbottito, richiama il suono
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pezzo che la compone, eviden-ziando il percorso che mi ha portato alla scelta di materiali e tecnologie, tenendo conto dei numerosi fattori che concorrono nella fase di ingegnerizzazione.
Materiali, tecnologie, costi, ge-ometrie dell’oggetto, montaggio dei diversi pezzi, sono tutti gli aspetti che vengono analizzati e più volte riconsiderati al fine di trovare la giusta soluzione pratica che combini il gusto estetico della nostra idea con la concretezza dell’ingegneria.Ciò che ne risulta è l’architettura di prodotto, ovvero la compo-sizione dei diversi aspetti in un puzzle dalla forma perfetta.Il progetto è definito in ogni piccola parte e gli elementi che lo compongono sono perfet-tamente risolti sotto ogni punto di vista.L’architettura di prodotto è lo scheletro della nostra idea, la spina dorsale del nostro concept, una risposta semplice ed efficace alla banale ma fon-damentale domanda: “Com’è fatto?”.Nelle pagine seguenti, illustrerò come si articola Labuan e come verrà realizzato ogni signolo
Trovare l’incastro perfetto tra design, tecnologia e produzione industriale è un processo che richiede molto studio e ded-izione.Ci si deve confrontare con molteplici realtà, che molto spesso si trovano proiettate in direzioni diverse.A volte è necessario fare un passo indietro facendo delle rinunce, altre volte bisogna invece slegarsi da preconcetti e liberare la mente per trovare la giusta soluzione.Passare dallo schizzo sul foglio di carta all’effettiva messa in produzione del prodotto, non sempre è cosa semplice; il processo che rende possibile la soluzione finale è chiamato ingegnerizzazione del prodotto. In questa fase, attraverso una ricerca multidisciplinare, si cerca di trovare il compromesso migliore per rendere concrete le idee sviluppate in fase di concept.
Architettura prodottol’incastroperfetto
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L
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H_basebase in ferro anodizzatoI_spessorispessori adesivi in gomma anti-sfregamentoL_vitevite M16
A_cuscino “Perla” cuscino che evoca le forme di una perla, la perla di Labuan appuntoB_saccosacco morbido che si adatta perfettamente alle forme del corpo grazie al suo particolare imbottito in pula di farroC_scoccascocca dalle forme morbide e sinuose che rimanda alle curve avvolgenti di una conchigliaD_strutturastruttura di rinforzo in ferro anodizzato E_guarnizioneguarnizione in neoprene F_cartercarter in vetroresina dalla linea elegante che richiama le linee fluide della scocca e si presenta come una sorta piedistallo che innalza la conchigliaG_tamponitamponi adesivi in neoprene anti-vibrazione, anti-sfregamento e anti-rumore
Composizione
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colori bianco perla RAL1013
poliuretano rigido strutturale Baydur® 110
finitura bianca semi-lucida RAL 9001
costo produzione circa 400 euro
scocca
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La scocca è il fulcro di Labuan.All’inizio del mio percorso pro-gettuale cercavo una risposta estetica alla sensazione di ben-essere. Nella mia mente il ben-essere prendeva forme morbide, sinuose e avvolgenti; cercavo la risposta morfologica che unisse il comfort del relax all’eleganza e alla fluidità di linee immagina-rie che si muovono ai ritmi della natura.Dopo numerosi schizzi è nata una prima bozza, che però risul-tava visivamente ancora acerba e grossolana e non rispecchiava a pieno la leggerezza di linee in movimento.Ho quindi pulito e alleggerito la scocca, costruendone la morfologia attraverso l’utilizzo della geometria e di proporzi-oni. Ho utilizzato circonferenze proporzionali (mediante l’uso di una costante k) e tangenti fra loro, creando una forma il più possibile armonica e sinuosa.
scocca
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Dopo aver definito il profilo laterale attraverso la costruzi-one geometrica, ho sviluppato la superficie, rivolgendo partico-lare attenzione alle inclinazioni necessarie a garantire il comfort del corpo.La scocca è infatti studiata per permettere diverse posizioni di seduta e la totale distensione del corpo supino. In questo modo è possibile utilizzare la scocca anche priva del sacco imbottito.materialedata la forma estremamente complessa per via delle numer-ose curve e la necessità di avere una resistenza meccanica
elevata unita leggerezza, ho subito pensato ad un materiale di tipo polimerico.Infatti i polimeri permettono un’alta complessità di forma e risultano particolarmente adatti per produrre stampati di grosse dimensioni a basso costo. Il materiale plastico che presenta i requisiti migliori per soddisfare le necessità progettuali, è il poliuretano rigido strutturale. Mi sono affidata alla famiglia di poliuretani Baydur, che sono i migliori nel settore.In particolare ho deciso di utiliz-zare il Baydur 110, che ha una resistenza meccanica elevata, e riduce quindi il rischio di rottura della scocca applicando pesi considerevoli (>100kg), nei punti di maggiore sbalzo.
tecnologiala scocca verrà realizzata in un unico pezzo, mediante lo stampaggio ad iniezione ad alta pressione, utilizzando uno stampo in alluminio. finitureil passaggio dallo stampo al trattamento finale è breve, poiché il poliuretano grezzo ha una finitura superficiale molto buona, quindi sarà subito pos-sibile passare alla verniciatura del pezzo.coloriper l’intera scoca è stata scelta una vernice semi-lucida in tinta bianco perla RAL 1013.costiper la produzione del pezzo, calcolando un investimento iniziale di 40000 euro per lo stampo, (ma è ipotizzabile uno stampo in fusione meno costoso)è prevista una spesa di circa 350/400 euro.
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La scocca presenta uno spessore costante di 1,5 mm e un peso complessivo di 29 kg.
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ingombrimisure in mmscala 1:30
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All’interno della scocca è pre-visto un telaio in ferro anodizza-to per aumentare la resistenza meccanica.In questo modo, anche ap-plicando un peso di 100 kg ell’estremità in aggetto, il rischio che la scocca si rompa è nullo.Questa struttura verrà annegata in fase di stampaggio della scocca stessa.
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149
150
ferro anodizzato
costo produzione circa 150 euro
struttura
A
BC
D
151
struttura
La struttura interna è stata studiata in diversi pezzi in ferro anodizzato, tagliati e saldati fra di loro. Si possono distinguere due parti funzionali: una di raf-forzamento e l’altra di sostegno.La parte di rafforzamento è costituita da un telaio, mentre quella di sostegno si sviluppa nel tubo cilindrico che ha anche la funzione di collegare e fis-sare la scocca alla base.L’intera struttura è così compostaA_telaioB_costole di irrigidimentoC_piastrinaD_barra cilindrica
152
ferro anodizzato
costo produzione circa 100 euro
telaio
Il telaio è stato progettato a spina di pesce, per meglio as-sorbire le tensioni interne che si sviluppano nella scocca nel mo-mento in cui viene utilizzata. È costituito da 6 “strisce” in ferro anodizzato della larghezza di 2 cm ciascuna (tranne quella centrale che sarà larga 3 cm) per uno spessore di 2 mm, tutte ricavabili da un’unica lamiera; le quali vengono piegate sec-ondo la curvatura della scocca nella sezione in cui si inserisco-no. Queste strisce vengono poi piegate secondo la curvatura della scocca nella sezione in cui si inseriscono e infine saldate ad una “spina” centrale, anch’essa di lamiera piegata (sempre 2 mm di spessore), dalla larghe-zza di 6 cm. Il vantaggio di un telaio così composto è quello di ridurre al minimo lo spreco di materiale e di risultare partico-larmente economico.
ingombrimisure in mm
scala 1:30
526
807
1696
telaio
il peso del telaio è di 1,2 kg
154
ferro anodizzato
costo produzione circa 50 euro
sostegno
155
Il sostegno è costituito da un tra-filato tondo in ferro anodizzato, tagliato e filettato nella parte inferiore (M16 filettatura metrica ISO a passo grosso). Saldate alla parte superiore del cilindro, sono previste una piastrina e due costole di ir-rigidimento (anch’esse in ferro anodizzato), che aumentano la superficie di saldatura tra il trafilato e il telaio, rendendo l’intera struttura più resistente. La produzione del pezzo così costituito risulta estremamente semplice e a basso costo.
sostegno
142
240
R4168
166
M16
R28ingombrimisure in mmscala 1:5 il
peso
del
sos
tegn
o è
di 4
,6 k
gg.
156
colori bianco perla RAL1013
vetroresina
finitura bianca semi-lucida RAL 9001
costo produzione circa 300 euro
struttura
A
B
157
carter
Il carter (B) è la copertura della base interna strutturale ed ha quindi una funzione di tipo estetico. Per questo motivo ho stu-diato una forma che risultasse molto sottile e leggera, quasi invisibile, che riprendesse al contempo la fluidità delle curve e la morbidezza delle linee della scocca.Nell’evoluzione del progetto, la forma si è modificata e sempre più semplificata, fino ad arrivare all’aspetto finale: un piatto ellittico molto ampio, le cui curve si innalzano e si restringono nel collo, per poi riaprirsi nell’estremità superiore, in un secondo ellisse di piccole dimensioni.Il carter risulta, così disegnato, una sorta di piedistallo che innalza e mette in evidenza la parte più significativa del pro-getto, ovvero la seduta.In fase di montaggio, la parte superiore del carter verrà
relativa produzione, il materiale ottimale è risultato essere la vetroresina: leggera, resistente ed economica a livello di pro-duzione.
tecnologiala vetroresina sarà lavorata tra-mite HLU, deposizione manuale su stampi aperti, creando uno stampo in resina su un modello in legno; lo stampo sarà com-posto da due parti e permet-terà una produzione di circa 200/300 pezzi.
finitureil pezzo in vetroresina grezza sarà trattato con finitura da car-rozzeria, cioè verrà carteggiato, stuccato, passato con un fondo ed infine verniciato. La fini-tura finale sarà in bianco perla semi-lucido RAL 9001, lo stesso utilizzato per la scocca, proprio per sottolineare la continuitò tra i due elementi.
inserita nell’incavo creato nella parte inferiore della scocca, rimanendo bloccato tramite la pressione esercitata dalla base contenuta al suo interno, che spingendolo verso l’alto, lo bloc-cherà all’interno del suddetto invito.Per evitare sgradevoli cigolii e per limitare al minimo il movi-mento e il conseguente sfrega-mento fra le superfici ho creato una condizione di attrito inser-endo sul profilo superiore del carter una guarnizione adesiva in neoprene (A), dello spessore di 1 mm; in questo modo carter e scocca risulteranno totalmente solidali fra loro.
materialedurante lo sviluppo del progetto ho ipotizzato l’uso di diversi ma-teriali, tra cui acciaio, alluminio e legno, ma considerati gli spes-sori e la geometria dell’oggetto e ponendo particolare attenzi-one all’aspetto economico della
158
costil’investimento iniziale dello stampo si aggira attorno ai 4000 euro circa (2650 euro per il modello in legno e 1250 euro per lo stampo in resina). Il pezzo finito costerà intorno ai 390 euro, ma per una produzi-one maggiore ai 10 pezzi si scenderà a 290 euro a pezzo.Per l’operazione di carrozzeria si stima una spesa di circa 150 euro, per un totale (ipotizzando una produzione maggiore ai 10 pezzi), di circa 450 euro per il pezzo finito.
Il carter presenta uno spessore costante di 3,5 mm e un peso complessivo di 6 kg
826
1388
250
ingombrimisure in mmscala 1:20
159
ingombrimisure in mmscala 1:20
160
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162
ferro anodizzato
costo produzione circa 100 euro
base
A B DC
163
base
La base interna ha funzione strutturale e contribuisce in maniera fondamentale all’equilibrio dell’intera struttura.Per questo motivo peso e geometria sono stati due aspetti molto importanti da consider-are in fase di progettazione: la grandezza della superficie è stata studiata in modo da evitare possibili ribaltamenti e il relativo peso è commisurato al momento della forza che dovrà sostenere (calcoli effettuati ipotizzando un peso di 100 kg applicato all’estremità con lo sbalzo maggiore).La forma segue il profilo infe-riore del carter (con un offset di qualche millimetro) e sarà costituita da un piatto in ferro anodizzato dello spessore di 1 cm, tagliato ad uno spessore di 5 mm nella sezione in cui la curva della superficie del carter lo rende necessario (A); per aumentare il peso della base e creare un invito (nonchè un
blocco) al tubo collegato alla struttura della scocca, ho pre-visto di saldare al centro della superficie ellittica, un cilindro cavo dallo spessore di 2,5 cm (C), che bloccherà anche la testa della vite inserita nel nega-tivo ricavato all’interno della base stessa.Sulla superficie superiore sa-ranno poi incollati dei tamponi in neoprene (B), al fine di creare maggiore attrito tra base e carter ed evitare possibili movi-menti di quest’ultimo e fastidiosi cigolii.Sulla superficie inferiore ver-ranno invece fissati dei piedini in gomma (D) per evitare che la base sia a diretto contatto con il pavimento e possa quindi rovinarlo
materialel’intera base è in ferro anodiz-zato tagliato e saldato.L’anodizzazione, ovvero il pro-cesso elettrochimico mediante
164
ingombrimisure in mmscala 1:20
35
520
1320
il quale si forma uno strato protettivo di ossido di alluminio sulla superficie del particolare trattato, è necessaria per proteg-gere lo stesso dalla corrosione; inoltre risulta importante per aumentare la durezza superfi-ciale e la resistenza ad usura ed abrasione e per migliorare altre caratteristiche come l’incollaggio.
il peso della base è di 50 kg
165
La struttura così composta avrà un peso complessivo di circa 100 kg
166
167
168
imbottitura in pula di farro, rivestimento in lino o pelle
finitura con pieghe scucite
costo produzione circa 100 euro
sacco
colori
169
sacco
Il sacco costituisce il secondo punto focale di Labuan e fa sì che essa si distingua dalle altre chaise longue sul mercato.L’idea iniziale è stata quella di creare un imbottito sul quale distendersi e godere appieno dei momenti di relax; ho subito pensato a qualcosa che non fosse semplicemente comodo, ma che creasse anche una sorta di atmosfera, un nido caldo e avvolgente nel quale potersi rifugiare nei momenti più intimi e della giornataCalore, relax, benessere...quale posto meglio della spiaggia godere di queste piacevoli sen-sazioni? Il calore della sabbia e il modo in cui si adatta perfet-tamente al nostro corpo sono gli aspetti che ho voluto ricreare nella progettazione del sacco.Infatti ho utilizzato una speciale imbottitura, già utilizzata per cucini biologici per la cura del corpo, ovvero la pula di farro.La pula di farro ha molteplici
proprietà mediche e curative, ma gli aspetti che più mi inter-essa sottolineare, sono la sua consistenza, che simula perfet-tamente la sabbia, e la capacità di catturare il calore e rilasciarlo lentamente, che aiuta i muscoli a rilassarsi garantendo così il relax di tutto il corpo.
materialeil materiale di imbottitura, come abbiamo appena visto, è appunto la pula di farro, materiale collegato alla salute e al benessere del corpo, aspetti progettuali di fondamentale importanza per Labuan.Per contenere la pula, sono pre-visti una prima fodera in cotone, tessuto naturale e traspirante, ed un rivestimento in lino o in pelle, per sottolineare ancor più l’eleganza del prodotto. Il lino utilizzato è di fiandra, ovvero creato dalla lavorazione di un filato sottilissimo di mano liscia e lucida che rende il tessuto molto
fine e delicato, ma al tempo stesso compatto e resistente.I due strati di tessuto manter-rano l’imbottitura compatta e renderanno il sacco morbido e perfettamente adattabile alle forme del corpo.
170
forme del corpo.
finitureper le finiture ho scelto di creare pieghe morbide e libere (ov-vero cucite solo alle estremità laterali del sacco) posizionate trasversalmente alla lunghezza del’imbottito e nello specifico, ai due estremi e al centro dello stesso. Queste pieghe vogliono richia-mare le increspature che il mare disegna sulla sabbia.
Il sacco è sfoderabile; attraverso una piccola cerniera posta sul lato inferiore, è possibile quindi togliere agevolmente il rivesti-mento più esterno per poterlo lavare o sostituire con un’altro in una tonalità tra quelle proposte.coloriper quanto riguarda i colori degli imbottiti, il rivestimento in pelle avrà un unica tinta, il nero, sempre attuale ed elegante, mentre per il lino ho cercato un accostamento tra tinte forti e to-nalità più neutre, scegliendo tra i colori del sole, del mare, della sabbia e dell’erba, per sottolin-eare il rimando agli elementi naturali.
171171
ingombrimisure in mmscala 1:30
520
il peso del sacco è di circa 7 kg
2083
520
172
173
174
imbottitura in poliuretano espanso flessibile, rivestimento in lino
finitura con pieghe cucite
costo produzione circa 50 euro
cuscino perla
colori
175
cuscinoperla
Il cuscino perla rappresenta un’emozione, un sentimento, il silenzio di un attimo, il rumore della bellezza. È il valore ag-giunto di Labuan, la sua perla appunto. Il significato simbolico del cuscino perla è appunto l’eleganza, la preziosità e lo stupore di quel miracolo che è chiamato natura. Rappresenta il frutto della conchiglia, il suo contenuto pregiato.A livello funzionale il cuscino può essere usato come pog-giatesta, come supporto per i piedi o come sostegno per il laptop quando lo si utilizza seduti sulla chaise longue.La forma del cuscino riprende la morfologia di una perla naturale, perfetta nella sua imperfezione
materialeper l’imbottitura ho scelto un materiale molto semplice come il poliuretano espanso flessi-bile (gommapiuma), di media densità, in modo che risulti sì un sostegno, ma che sia al tempo stesso morbido e confortevole.Come per il sacco, anche qui ho previsto una fodera in cotone ed un rivestimento in lino.finiture per le finiture del cuscino ho scelto invece delle pieghe cu-cite, più rigide, in contrasto con quelle scucite del sacco, poste longitudinalmente sulla superfi-cie laterale del’imbottito, al di sotto della cucitura centrale.Anche il cuscino è sfoderabile, per dare la possibilità di lavare il rivestimento esterno o di sosti-tuirlo con uno di colore diverso tra quelli disponibili.
176
coloriper il cuscino sono previste tre tinte in tonalità neutre, in modo da poter contrastare e bilanci-are il colore acceso del sacco;
ingombrimisure in mmscala 1:5
130
230
400
177177
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Labuan ha un peso complessivo di circa 100 kg
179179
Labuan ha un costo di produzione di circa 1000 euro, per un prezzo iipotetico di vendita di circa 4000 euro.
180
ingombrimisure in mmscala 1:5
1012
826
1058
405
128
1387
Ho sviluppato diverse combin-azioni per l’accostamento dei colori tra cuscino e sacco, per dare al cliente una vasta scelta.Al cuscino perla in tinta bianco perla è abbinabile il sacco in tutti i colori previsti dalla gam-ma, mentre per le tinte tortora e grigio seta, ho preferito fare una distinzione:al color tortora ho deciso di ac-costare i colori caldi (giallo oro, giallo melone), mentre al grigio seta ho abbinato i colori freddi (verde lime, verde giallastro); con il blu acqua sono abbinabili entrambe le tinte.Per il sacco in pelle nera è previsto solo l’accostamento al cuscino in bianco perla.
sacco
cuscino perla
sacco
cuscino perla
Il cliente ha la libertà di trovare l’abbinamento di colori che più lo soddisfa.
nero
torto
ra
grig
io s
eta
verd
e lim
e
verd
e gi
alla
stro
blu
acqu
a
gial
lo o
ro
gial
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elon
e
bian
co p
erla
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verde lime
cuscino grigio seta
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verde giallastro
cuscino grigio seta
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blu acqua
cuscino bianco perla
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bianco perla
cuscino tortora
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giallo melone
cuscino tortora
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giallo oro
cuscino tortora
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grigio seta
cuscino tortora
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tortora
cuscino bianco perla
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Prototipo
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render
201
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Configurazioni
203
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progetto
205205
Nelle prossime pagine verranno approfondite le caratteristiche dei materiali di Labuan.Nessun materiale è stato scelto a caso, il processo che ha portato alla soluzione finale è abbastanza lungo e passa attraverso motivazioni di diversa natura.In alcuni casi la scelta è stata orientata da necessità strutturali, economiche e pratiche.Anche in questo frangente, non sono state abbandonate la ricerca della qualità e la volontà di arrivare ad una soluzione di alta valenza estetica.
Materiali
206
non “soffre” l’esposizione alle intemperie è sempre privo di risucchi e deformazioni anche in presenza di nervature e rinforzi garantisce inerzia chimica a contatto con moltissime sostanze organiche ed inorganiche (com-prensive degli acidi più comuni) gode di ottime caratteristiche di isolamento elettrico e termico offre una superficie perfetta-mente verniciabile con ogni tipo di coprente, anche con vernici conduttive permette di annegare inserti metallici e non, all’interno del manufatto durante lo stampag-gio si può smaltire come rifiuto inerte non pericoloso
Resistente, funzionale, poliva-lente, isolante, verniciabile e perfettamente integrabile con tutti i materiali, il poliuretano rigi-do è un materiale dall’elevato contenuto tecnico ed estetico.L’ottima scorrevolezza e omoge-neità lo rendono molto adatto e conveniente anche alla realiz-zazione di oggetti di grandi dimensioni e di spessori diversi. L’utilizzo degli stampi realizzati in leghe di alluminio consente inoltre un notevole risparmio sull’investimento iniziale renden-do la tecnologia del poliuretano rigido molto competitiva per medie tirature rispetto agli altri stampaggi ad iniezione.caratteristiche offre un’ottima resistenza alle sollecitazioni meccaniche ha una buona durezza super-ficiale trattato con prodotti ignifughi privi di alogeni, ha elevate caratteristiche di resistenza alla fiamma
poliuretanorigidostrutturale
applicazioni Il poliuretano rigido ha fatto ormai il suo ingresso deciso in diversi settori, dove ha riscosso enorme successo grazie in parti-colare alle doti di flessibilità che permettono a questo materiale di adeguarsi ad ogni tipo di progetto.Tra i settori di maggior uti-lizzo spicca senz’altro quello dell’elettromedicale che trova nelle caratteristiche del poliure-tano rigido la perfetta risposta alla necessità di conciliare produzioni limitate con elevate prestazioni tecniche ed es-tetiche.Qualità, bellezza, robustezza ed esteticità rendono questo ma-teriale particolarmente amato dai designer di arredamento, che lo applicano ai campi più disparati dall’illuminazione alle cappe, dai salotti all’arredobagno.Ma sono moltissimi i settori industriali che hanno trovato nel
poliuretano rigido la soluzione ideale per la realizzazione di progetti di altissima valenza tecnica ed estetica: dalle ap-parecchiature per l’estetica alle telecomunicazioni, dai videogiochi ai distributori automatici, dall’elettronica in-dustriale, al condizionamento, dall’informatica al vending.
Lago
, Sta
rck
208
compongono i sistemi permette di produrre schiume a pelle integrale rigide (Baydur®), semirigide (Bayfill®) e flessibili (Bayflex®). Sia che vengano utiliz-zati nell’auto, nei settori dell’arredamento, della calza-tura, dello sport e del tempo libero o in numerosi altri campi, i sistemi di schiuma a pelle inte-grale di BaySystems convincono per la validità delle possibili soluzioni.Baydur® Il poliuretano Baydur® è un sistema poliuretanico rigido ad alta densità, può essere utiliz-zato per realizzare particolari autoportanti e sostituire quindi parti in legno o metallo. Il po-liuretano Baydur è esente da HCFC.caratteristiche principali versatilità di design e proget-tazione elevato livello di finitura es-tetica mediante verniciatura
schiume a pelle integraleBaydur®, Bayfill® e Bayflex®, i sistemi di schiume a pelle integrale di BaySystems, si sono ormai affermati da anni nei più diversi campi d’impiego. Grazie alle loro tipiche caratteristiche offrono un’interessante alternati-va ai materiali tradizionali come il legno, il metallo, i termoplas-tici e i termoindurenti.La struttura a sandwich, che conferisce ai particolari stampati un’elevata resistenza meccanica, associata a basso peso specifico, viene prodotta in un unico ciclo operativo e con un unico materiale. La miscela reattiva espande in uno stampo chiuso, in cui vengono regolate adeguatamente la temperatura e la pressione, e forma una superficie compatta e un nucleo con una struttura fine e porosa. La variazione della densità attraverso la sezione del pezzo avviene gradualmente. La scelta mirata delle materie prime cheEl
epha
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Baydur® 110 Elevato contenuto tecnico ed estetico, alta produttività e rigidità anche a bassi spessori (3-8 mm), notevole velocità di reazione, cicli di stampaggio brevi: sono queste le caratteris-tiche del Baydur® 110; risulta particolarmente indicato in quei casi dove sia richiesta ergono-mia, compattezza, resistenza meccanica e resistenza all’urto.IL Baydur® 110 è un un tec-nopolimero RIM quasi compatto con densità nell’intervallo da 1.050 a 1.150 kg/m3.L’elevata densità permette l’iniezione uniforme anche di più figure in un unico stampo, rendendolo particolarmente indicato per prodotti dalle ge-ometrie complesse, permettendo un grande impatto estetico a prezzi competitivi.Grazie al tempo di estrazione ridotto (circa 90 s) si possono produrre a basso costo pezzi stampati di elevata rigidità
possibilità di rinforzo mediante inserti e punti di fissaggio buon comportamento alla fiamma: se additivato raggiunge la Classe VO UL 94 resistenza alla deformazione fino a 135° Ceconomicità di produzione per manufatti stampati di grandi dimensioni eccezionale fedeltà di ripro-duzione della superficie dello stampo possibilità di combinazione con altri materiali
poliuretanorigidostrutturale
propria e buona resistenza. Per la produzione vengono usati stampi in alluminio, che rendono superfluo l’impiego del distaccante, a tutto vantaggio dell’ambiente.L’elevata qualità superficiale rende possibile una verniciatura molto raffinata.caratteristiche densità di stampaggio 1050 gr/dm3 spessori ottimali 3-12 mm elevata rigidità con spessori sottili buona resistenza meccanica autoestinguente in classe V0 certificato UL stampaggio ad alta pressione con stampo in alluminio produzione economica elevata qualità delle superfici
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bagno e da cucina, il lino è sempre considerata la fibra superiore.caratteristiche elevato assorbimento dell’umidità che garantisce il massimo comfort anche d’estate immediata evaporazione dei liquidi ed eliminazione di calore e umidità lunghissima durata nel tempo, grazie alla perfetta solidità alla luce ed ai lavaggi bassissima elasticità che permette al tessuto di non deformarsi né con l’uso, né con ripetuti lavaggi particolarmente indicato nella prevenzione e nella cura delle allergie anatomiaII lino viene coltivato sia per la produzione di semi che per la fibra. II suo nome botanico, Linum usitatissimum, va ad indicare la qualità di lino mag-giormente utilizzata. La varietà di lungo tiglio, poco
II lino é la più antica e certo una delle più affascinanti tra le fibre tessili. Composta dal 70% di cellulosa, era largamente coltivata da Egizi, Babilonesi, Fenici ed altri popoli del Medio Oriente. La produzione, la trasformazione e gli usi del lino sono ampiamente documentati nelle tombe, nelle piramidi, e su altri monumenti egizi, dove il candido tessuto era simbolo di divina purezza. Il lino rag-giunse la massima diffusione in Europa nel Medioevo, e nep-pure l’introduzione del cotone da parte degli Arabi, attorno al 1300, arrivò ad offuscarne il predominio. Il lino ha sempre saputo mantenere alto il suo ves-sillo di fibra naturale di qualità superiore. Non c’è stilista o industriale dell’abbigliamento di livello medio/alto che non inclu-da questo tessuto nella propria collezione. Anche per i tessuti da arredamento, tovaglieria e nella biancheria da letto, da
lino
211211
ramificata e con piccoli fiori di un colore che può variare dall’azzurro al bianco, raggi-unge un’altezza di 80-120 cm. ed è coltivata per produrre la fibra. Le varietà di altezza infe-riore sono coltivate per i semi, dai quali si estrae l’olio di lino.coltivazione e raccoltaIn Europa occidentale, le varietà di lino attualmente coltivate provengono da ceppi originari dell’Olanda e dei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania). Il lino cresce meglio nei luoghi in cui c’è una buona espo-sizione solare, le notti sono fre-sche ed il suolo è relativamente caldo ed umido.Il raccolto avviene fra metà luglio e metà agosto. Il lino per uso tessile deve essere estirpato dal terreno in modo da assi-curare la massima lunghezza utile della fibra. In passato, gli steli venivano laboriosamente strappati a mano, mentre oggi la stessa operazione è
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Le fibre più corte che ne de-rivano sono chiamate “stoppa”.filaturaAnche per il lino, come per altre fibre tessili, la filatura è la lavorazione con la quale si trasforma il lino pettinato o la stoppa in filato.Essa consta sostanzialmente di due operazioni principali: prima l’accoppiamento e lo stiro, poi la filatura vera e propria. La filatura del lino può avvenire in due modi distinti: a umido o a secco.Con la filatura a umido si ot-tengono filati lucidi, lisci, fini per tessuti di prima qualità, mentreil filato a secco appare più peloso e grossolano.tessituraI telai di tessitura a mano che dominavano il campo fino a duecento anni fa sono stati sop-piantati da tempo da modernis-simi telai automatici per mezzo dei quali il lino può essere tessuto con svariatissime
completamente meccanizzata. Il trattamento della pianta dopo l’estirpazione dipende da come dovrà essere macerata la fibra, se ad “acqua” oppure “a terra”.La macerazione è un processo naturale che serve a disgregare le pectine, cioè quelle sostanze gommose che avvolgono le fibre riunendole in fasci e fanno aderire questi ultimi alle cellule della corteccia. Le pectine devono essere eliminate se si vuole che le fibre possano separarsi dal resto dello stelo. La macerazione è dovuta a spe-ciali enzimi prodotti da micro-or-ganismi (batteri) che proliferano negli steli stesi sui campi dopo l’estirpazione (macerazione a terra) oppure imbevuti d’acqua (macerazione ad acqua).stigliaturaSi tratta della separazione meccanica delle fibre tessili dal resto dei fusti macerati.Il lino di “lungotiglio” stigliato deve essere”pettinato”.
lino
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lino
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eleganza, il lino è molto richies-to nel campo della moda, ma è anche protagonista nell’ambito domestico, per le sue qualità di praticità (assorbenza e comfort) risulta il materiale ideale per biancheria da letto, da tavola e da bagno.Allo stesso tempo, il lino si sta sempre più affermando nell’architettura d’ interni. I rivestimenti murali in lino sono apprezzati perché possono essere applicati direttamente sugli intonaci grezzi ed anche su vecchie carte da parati. In questo campo, si rendono particolarmente apprezzabili le sue proprietà insonorizzanti ed isolanti. Ma c’è di più: di regola il lino si sporca meno di altri tessuti ed essendo antistatico non attira la polvere. Il lino è usatissimo anche per tende e controsoffitti.
lino
armature - damasco, jacquard e velluto compresi.Il filato viene avvolto sul subbio d’ordito.L’ordito è il complesso dei fili che seguono la stoffa in tutta la sua lunghezza.Il subbio è installato sul retro del telaio. I fili sono alimentati tramite “licci” che, muovendosi su e giù durante la tessitura, rendono possibile l’ inserimento della “trama”, costituita a sua volta dal filato che attraversa la pezza in tutta la sua altezza. finissaggio, tintura e stampa Dopo la tessitura, la pezza vi-ene sottoposta a candeggio sia per asportarne sporco e impu-rità residue sia per sbiancarla. Quindi il tessuto viene tinto nel colore desiderato (tinto in pezza), oppure stampato. Il lino è molto versatile, può essere sot-toposto a svariati trattamenti di tintoria, stampa e finissaggio.prodotti finitiIn virtù della sua intrinseca
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lino
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con lucentezza simile alla seta.caratteristiche è tre le fibre più economiche diffuse in tutto il mondo ha una buona “compatibilità” con la pelle disperde abbastanza facil-mente il calore è molto igienico è leggero, morbido e assor-bente non si usura anche se si strappa non presenta buona resistenza alla luce ed ai lavaggi è poco elastico, quindi non si deforma facilmente con l’uso nè con numerosi lavaggi coltivazione e raccoltaLa pianta del cotone è col-tivata nei paesi caldi con estati asciutte. Le qualità migliori crescono nei paesi desertici, dove terreno viene bagnato con l’irrigazione (Egitto, Pakistan, Russia asiatica). Cresce bene anche nei paesi con una stag-ione umida e una stagione
Il cotone (Gossypium, Linnaeus 1758) è una pianta arbustiva della famiglia delle Malvacee. Il suo nome è di origine araba, (“al qutn”), visto che, quasi si-curamente, il cotone è originario del Vicino Oriente e della Valle del Nilo ed è stato importato in Europa dagli arabi.La pianta viene coltivata in molti paesi per la produzione della fibra di cotone, che a sua volta è utilizzata per la produzione di tessuti.anatomiail cotone è una fibra tessile di origine vegetale, composta all’ 80% da cellulosa, con filamenti sottili bianchi, lunghi due o tre centimetri. Nasce dentro la capsula della pianta omonima, che allo stato selvatico può rag-giungere un’altezza superiore a 1,50 m., e ha l’aspetto di una bambagia soffice che avvolge i grossi semi.Le qualità più pregiate sono a fibra lunga, di colore bianco,
cotone
secca (Stati Uniti, Cile, India, Brasile ecc.). Il cotone è una pianta “annu-ale” con un ciclo vegetativo di circa due mesi.I semi piantati danno i primi fiori già dopo 3 mesi, al termine della fioritura iniziano a matu-rare i frutti, ovvero delle vere e proprie capsule, al cui interno si sviluppano moltissimi peli, attac-cati ai grossi semi, che si avvol-gono a spirale e rimangono ben compressi. Quando il frutto è maturo i filamenti si distendono e la capsula “scoppia” cioè si apre liberando una bambagia soffice, pronta per essere rac-colta. La raccolta a mano viene praticata nei paesi poveri dove la manodopera è abbondante e ha basso costo, mentre la raccolta automatizzata è diffusa negli Stati Uniti e in Russia.Le capsule raccolte vengono mandate negli appositi stabili-menti che separano il lint (la fibra) dai semi;
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le fibre andranno poi a formare delle balle compresse destinate alle industrie.tipi di cotoneEsistono molte varietà di cotone:i cotoni dell’Egitto sono i più ap-prezzati a livello mondiale per finezza, lucentezza e resistenza; i cotoni dell’India sono in genere scadenti con fibra corta, grossa, ruvida, tuttavia hanno un costo molto basso ; i cotoni degli Stati Uniti sono di varia qualità, dai più pregiati ai meno pregiati.applicazioni I tessuti di cotone sono ampia-mente utilizzati sia nel campo dell’abbigliamento che in quello dell’arredamento.denim, utilizzato per fare jeans;chintz, stampato e di mano lucida; spugna, utilizzato per fare asciugamani da bagno; seersucker, dalla superficie increspata; tela Bandera, per l’omonimo ricamo; fustagno, velluto, tela, gabardine...
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Il farro è una pianta erbacea della famiglia delle graminacee. Sembra che il luogo di origine di questo cereale molto antico sia stata la Palestina, da qui si è poi diffuso in Egitto (è stato trovato nelle tombe egizie) e in Siria (è citato già nelle opere di Omero).Per secoli il farro è stato l’alimento base dei romani: era considerato un bene molto prezioso, fungeva infatti da merce di scambio, partecipava al rituale del matrimonio e veni-va anche utilizzato in alcune cerimonie religiose, come dono propiziatorio agli dei.Il farro ha avuto un successo notevole grazie al fatto che cresce bene in terreni poveri ed è molto resistente al freddo.Con l’avvento di altri cereali, nel medioevo, venne progressiva-mente abbandonato poiché la resa per ettaro non è molto el-evata e la raccolta è difficoltosa poiché i chicchi tendono
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temperatura), così da ottenere un materiale pulito e igienico.applicazioni La pula di farro per imbottire viene utilizzata intera: nel pro-cesso di estrazione del chicco non viene battuta e rotta.Questo permette di avere un imbottito morbido e molto resis-tente nel tempo.La pula intera produce un effet-to cuscinetto simile a tante molle massaggianti. Infatti,rimanendo integra e vuota al suo interno, la pula forma una miriade di piccolissimi cuscini d’aria con elevate caratteristiche di elasticità, che assecondano ogni movimento, consentendo alla muscolatura di distendersi ed al sangue di irrorare meglio i tessuti, favorendo così un sonno tranquillo.Grazie alle proprietà ter-moregolatrici, permette di accumulare il calore corporeo e di cederlo lentamente; il calore attiva le sostanze contenute
a cadere sul terreno man mano che maturano.anatomiala pula e’ il contenitore , la buc-cia che protegge il seme nella sua maturazione. Nella colti-vazione biologica, la spulatura avviene al momento dell’utilizzo del prodotto, non in campo, nel farro risulta una buccia che ha la stessa forma del chicco svuo-tato molto resistente e compatto.Questa membrana è ricca di silicio ed altri minerali e con-serva in sé il calore dell’estate. La pula di farro contiene il 90% di acido silicico, che agisce sugli organi attraverso la pelle; non a caso in passato le madri facevano dormire i figli su materassi di pula di farro. Più sono giovani i corpi, più hanno bisogno di acido silicico.lavorazione In genere la pula di farro da coltivazione biologica, viene depurata, depolverata e criotrattata (sottoposta ad un trattamento a bassissima
puladifarro
all’interno della pula che appor-tano numerosi benefici al corpo:riducono possibili infiammazio-ni, decongestionano e favorisco-no in modo naturale benessere e piacere. Per questo motivo gli imbottiti in pula di farro sono particolarmente indicati non solo come sostegno posturale ma anche per dare sollievo in caso di emicranie e mal di testa, mal di schiena, disturbi del sonno, reumatismi...caratteristiche antiacaro naturale grande traspirazione lunga durata asseconda ogni movimento del corpo ottimo accumulatore di calore esente da sostanze sintetiche e chimiche termoregolatore, assicura fres-co in estate e caldo in inverno effetti benefici sulla salute del corpo
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prodottiSecondo l’esperienza gli imbot-titi in pula di farro vengono usati per cuscini d’ambientamento, da usare per i piccoli pisolini sul divano, per cuscini poggiatesta da utilizzare in macchina, in aereo o davanti al televisore, per leggere, rilassarsi o medi-tare attraverso lo yoga.Recentemente la pula di farro si è affacciata nel mercato del biologico per la creazione di prodotti per l’infanzia: materassini, guanciali, cuscini per l’allattamento e per ogni occasione, ma anche cuscini termici che fungono da borsa dell’acqua calda o del ghiac-cio.
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una volta depilata, si chiama fiore. È il lato esterno di un gran numero di articoli in pelle (nappe per confezione, tan-nini per guanteria, calzatura, tappezzeria, ecc.). Sul fiore della zona depilata si possono osservare i fori da dove spunta la lana (o i peli), la cui speciale disposizione è peculiare in ogni razza o specie.Il lato interno della pelle, che è in contatto con il corpo dell’animale, si chiama carne o lato carne. Su questo lato si rifiniscono altri generi di aspetto felpato, che prendono il nome generico di camoscio.Le pelli ovine, suine e bovine hanno la stessa struttura di base che consiste in innumerevoli fasci di fibre sottili, i quali non si intrecciano in due direzioni, com’è nel caso del tessuto, ma in varie, apparentemente disor-dinate; tuttavia, questo disordine risulta perfetto per creare un intreccio indistruttibile.
La pelle, in qualunque delle sue forme, è uno dei materiali più nobili ed esercita da sempre un’innegabile seduzione.Rivestimento leggero, perman-ente, impermeabile, flessibile, queste sono le principali caratteristiche che contraddistin-guono ogni tipo di pelle.Le pelli da confezione, oltre che soddisfare alcune esigenze fisi-che (resistenza, flessibilità, ecc.), devono anche rispondere ad alcune esigenze estetiche (tatto, colore, aspetto, ecc.). È appunto attraverso il lavoro di conciatura che la pelle diventa una materia confezionabile, acquisendo alti valori estetici che ne aumentano non solo la bellezza ma anche il pregio.anatomiala pelle animale è costituita dal 65% di acqua e dal 33% di proteine, mentre la restante per-centuale è suddivisa tra minerali e sostanze grasse.La superficie esterna della pelle,
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È questo singolare tessuto fibro-so che dona alla pelle conciata le proprietà uniche di flessibilità e resistenza, la capacità di adat-tarsi a forme diverse e, quando viene piegata, di formare una struttura superficiale di sottili pie-ghe di alta valenza estetica. Le fibre hanno la qualità di essere traspirabili: l’aria che si trova tra di esse forma un isolamento perfetto, così la pelle “respira” e protegge contro il freddo e il caldo.Inoltre, queste fibre, sono composte da una proteina, il collagene, che crea legami insolubili caratterizzati da un’alta resistenza alla trazione. Attraverso la conciatura, si fissa chimicamente il collagene, che rimane così flessibile nel tempo.caratteristiche leggerezza lunga durata solidità all’acqua solidità alla luce solidità a un buon numero di
detergenti solidità al sudore flessibilità alta resistenza allo strappo, alla rottura e alla perforazione alta resistenza all’abrasione elevata temperatura di re-stringimentolavorazioneIl lavoro di riviera è un insieme di azioni meccaniche e pro-cessi chimici che eliminano dalla pelle tutto il superfluo per l’ottenimento del cuoio confezi-onabile, preparando la struttura fibrosa della pelle fino alla conciatura vera e propria. Si chiamano tradizionalmente lavori di riviera per la grande quantità di acqua che viene uti-lizzata. Si riconoscono diverse fasi: ammollo, un procedimento che comporta la reidratazione delle pelli asciugate e l’eliminazione del sale;imbiancatura, fase in cui si elimina il pelo o la lana;
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decapaggio, ovvero il trattamen-to con acido solforico diluito e miscelato con sale, che agisce come conservante;concia, procedimento che trasforma la pelle in una materia durevole e utile. Nelle concie primitive si utilizzavano estratti vegetali di foglie o corteccia, ma è ancora più antica la
concia basata sfregando la pelle con il grasso animale, oggigiorno la concia primaria per la confezione è a base di solfato di cromo semplice;riconcia al vegetale, fornisce alla pelle maggiore pienezza e migliori peculiarità di scamos-ciato;tintura, attualmente non ci sono
pressoché limiti nella varietà di colori ed esiste un’ampi a gamma di coloranti.finitura, generalmente si intende l’applicazione sul fiore di uno o più strati di prodotti di finitura; la funzione sussiste nel modificare il colore e fornire una superficie protettiva con un tatto piacevole e morbido.
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furniture.Il tatto naturale di un conciato senza finitura è il più ambito e si ottiene abbinandolo a finiture semplici o cerose, mediante l’applicazione di uno strato leg-gero e di un po’ di sostegno, maallo stesso tempo aumentando il tatto naturale della superficie.applicazioniLe applicazioni in cui la pelle è leader sono nella calzatura, guanteria e abbigliamento, ma la varietà di prodotti in pelle copre un’offerta veramente ampia in molteplici settori di mercato, compreso quello del
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Il poliuretano espanso flessi-bile (comunemente noto come “spugna” o “gommapiuma”) è uno dei materiali sintetici a celle aperte più versatili. La reazione chimica per la sintesi dei poliuretani è stata scoperta da Bayer[2] nel 1947. I poliuretani sono ottenuti per reazione del diisocianato di toluene (TDI), un derivato del petrolio, opportunamente mis-celato in specifiche proporzioni con polioli, siliconi, catalizzato-ri, espandenti liquidi ed additivi di varia natura, utilizzati per conferire caratteristiche partico-lari al prodotto finito (ritardanti di fiamma, leganti, coloranti).La produzione di gommapiuma avviene per stampaggio o per schiumatura, e consiste nella miscelazione dei componenti del formulato, e la succes-siva introduzione dello stesso all’interno di uno stampo o di una filiera da cui verrà succes-sivamente estratto o estruso il
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blocco di gommapiuma.La reazione di polimerizzazione del TDI, che avviene grazie ai catalizzatori, è esotermica e causa la gassificazione degli espandenti liquidi nella miscela, generalmente materiali con basso punto di ebollizione come l’alcol etilico o il pentano, che agiscono come un lievito creando una matrice spugnosa a celle chiuse, aperte o semiap-erte. Il gas così formato evapora successivamente alla matura-zione della gommapiuma, lasciando una struttura cellulare con una densità che varia, a seconda della rigidità della gommapiuma, dai 20 kg ai 250 kg per metro cubo. Questa struttura cellulare incapsula grandi quantità d’aria e rende il materiale soffice e flessibile, particolarmente adatto per ogni tipo di imbottitura. Il poliuretano espanso flessibile può essere facilmente riciclato: sono infatti in via di sviluppo nuovi sistemi
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quali il riciclo fisico, (riutilizzo in nuovi agglomerati), il riciclo chimico, (decomposizione in po-lioli) ed il recupero energetico (combustione).caratteristiche traspirante insonorizzante elastico economico anallergico igienico riciclabile durevoleapplicazionila gommapiuma è largamente utilizzata per innumerevoli scopi: come fonoassorbente per la correzione acustica, per imbottiture di materassi, divani, imballaggi, spugne, ed altri.Ha sostituito nel tempo i ma-teriali naturali che si usavano in antichità quali lana, paglia, piuma.
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dimensioni, ha contribuito a diffondere la conoscenza dei materiali, ed ha consentito di studiare il comportamento dei compositi nel tempo ed in con-dizioni di utilizzo e sollecitazi-one pesanti.composizione la vetroresina o VTR è un tipo di plastica rinforzata con vetro, in forma di tessuti o TNT (tessuto non tessuto, feltro a fibre orien-tate casualmente) impregnate con resine termoindurenti, in genere liquide e a base di poli-estere, vinilestere o epossidica, che induriscono dopo la lavora-zione per intervento di cataliz-zatori e acceleranti. È nota anche come plastica rinforzata con vetro o GRP (dall’inglese glass-reinforced plastic), plastica rinforzata con fibre di vetro o GFRP (dall’inglese glass fiber-reinforced plastic), GFK (dal tedesco Glasfaserverstärkter Kunststoff) o come fibra di vetro o fiberglass dal nome del
La vetroresina, usata per la pri-ma volta negli anni 50, ottenne subito un notevole consenso. Era il primo materiale plastico composito, stampabile a freddo, senza pressione e che, adegua-tamente rinforzato, migliorava notevolmente le caratteristiche di resistenza meccanica. In precedenza, negli anni 40, il poliestere, inizialmente rinforzato con fibra di amianto, ebbe come prime applicazioni la costruzione di serbatoi supplementari per aerei. In tempi successivi la fibra di amianto fu sostituita da vetro filato, ed il notevole successo riscosso dal nuovo materiale spronò le aziende produttrici a preparare diversi tipi di resina e fibre di rinforzo, consentendo notevoli progressi tecnologici. L’utilizzo della vetroresina nella costruzione di imbarcazioni, passato dai piccoli natanti da diporto alle barche da lavoro e da crociera, anche di notevoli
vetroresina
materiale che le costituisce, insieme alla matrice plastica.lavorazioneI principali metodi di produzi-one della vetroresina sono: HLU deposizione manuale su stampi aperti RTM deposizione manuale su stampi chiusi RTM LIGHT deposizione manuale su stampi chiusi Infusione stampo + sacco sottovuoto Pultrusione lavorazione continua FILAMENT WINDING av-volgimento di filo continuocaratteristiche resistente alla corrosione leggero alta resistenza meccanica (con rinforzi opportuni) resistente alla decompressione esplosiva
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prodottiA partire dagli anni cinquanta la vetroresina ha avuto molte applicazioni per la costruzione di oggetti esposti agli agenti atmosferici: automobili, imbarca-zioni, piscine, serbatoi, lucer-nari, box telefonici.Oggigiorno la vetroresina trova applicazioni in molte-plici settori: da quello aeronau-tico, a quello sportivo (per la costruzione di attrezzi e veicoli da competizione), da quello dell’elettrotecnica a quello dell’industria spaziale.Per la sua resistenza alla cor-rosione questo materiale viene utilizzato inoltre per la produzi-one di tubazioni, vasche, silos, grigliati, pale eoliche.Piuttosto diffusa è anche l’applicazione nel settore edile, in sostituzione dell’amianto. In ambito medico la vetroresina viene utilizzata per produrre speciali protezioni e fasciature.
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Una volta definiti i materiali, bisogna determinare con quali tecnologie produttive saranno lavorati. Considerata la costante ricerca e il continuo sviluppo nel campo tecnologico, ci si trova a dover valutare un buon numero di tecnologie per la messa in produzione del nostro prodotto.I fattori più importanti da considerare in questa fase sono i costi, il numero di pezzi per ciclo di produzione, il rapporto qualità del prodotto/tempi di produzione, la reale fattibilità della geometria realizzata.I costi vanno intesi sia a livello di materiale utilizzato, sia a livello di investimento iniziale di risorse, come può essere ad esempio la creazione di uno stampo.
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quale il polimero viene tenuto sotto pressione allo scopo di compensare con altro mate-riale l’aumento della densità connesso con la diminuzione di temperatura e la solidificazione che avvengono durante il raf-freddamento del pezzo. Il polimero fuso entra nella cavità attraverso il punto di iniezione o gate; la solidifi-cazione del polimero al gate determina la fine della fase di mantenimento. Una volta che il gate si è solidificato, non può entrare più polimero in cavità qualunque sia la pressione che esercita la vite e inizia la fase di raffreddamento durante la quale il manufatto continua la solidificazione.
stampaggioainiezionealtapressione
Lo stampaggio a iniezione dei materiali termoplastici è la tecnologia più diffusa nella trasformazione delle materie plastiche. Si producono, in modo discontinuo, pezzi di forma e dimensioni diverse e dal peso variabile da pochi grammi a svariati chili.I principali vantaggi di questa tecnologia sono: possibilità di produrre pezzi con geometrie complesse elevata produttività i bassi costi di produzione elevata automazione dei processi possibilità di produrre pezzi di dimensioni molto piccole stampi e presse possono essere utilizzati con materiali plastici diversi possibilità di stampare in accoppiamento con inserti metallici produzione di manufatti con diversi colori e materiali
Il materiale plastico da trasfor-mare è il componente fonda-mentale che, dopo un eventuale pretrattamento di essiccazione o deumidificazione, viene aspirato attraverso un sistema di alimen-tazione all’interno del cilindro di plastificazione. All’interno del cilindro è situata una vite che, ruotando e traslando per mezzo di pistoni idraulici, crea un attrito che, combinato al con-tributo termico generato dalle resistenze elettriche situate sul cilindro di plastificazione, provo-cano la fusione del materiale. Dopo che il materiale ha rag-giunto la viscosità necessaria, viene iniettato ad una certa velocità all’interno dello stampo (fase di iniezione o riempi-mento), passando attraverso opportuni canali e riempiendo la cavità che rappresenta in negativo il pezzo. Riempita la cavità inizia la fase di mantenimento durante la
233233 certa velocità di plastificazione mantenimento: il polimero fuso che è all’interno dello stampo viene tenuto sotto pressione in modo da evitare il riflusso del materiale dallo stampo alla camera di plastificazione. dosaggio: la vite viene fatta ruotare per permettere al mate-riale di passare dalla tramoggia alla zona di accumulo (zona prossima all’ugello del cilindro di plastificazione) e trovando davanti all’ugello il materiale so-lidificato, il materiale per spinta fa arretrare la vite raffreddamento: è la fase in cui la pressa non esegue alcun
movimento; la durata del tempo di raffreddamento è in funzione del tipo di polimero utilizzato e dalla geometria del manufatto e deve permettere al materiale di solidificarsi all’interno dello stampo apertura stampo ed estra-zione: si apre la parte mobile dello stampo con il piano mo-bile della pressa; arrivato a fine corsa entra in funzione il gruppo di estrazione della pressa che espelle il pezzo stampato. chiusura dello stampo: finita l’estrazione il piano mobile si richiude e riparte così il ciclo.
ciclo di stampaggiolo stampaggio a iniezione è un processo discontinuo, quindi sarà composto da fasi che costi-tuiscono un ciclo: chiusura stampo: nella fase di chiusura il piano mobile della pressa si chiude serrando le due metà dello stampo. accostamento gruppo iniezi-one: l’accostamento del gruppo di iniezione avviene durante il primo ciclo eseguito in semiau-tomatico iniezione: il materiale fuso situ-ato nella camera di plastificazi-one viene spinto dalla vite entro la cavità dello stampo con una
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HLU
HLU (Hand Lay Up) è la sigla inglese per deposizione manu-ale su stampo aperto, anche detta contact moulding o open moulding.La tecnica hand lay-up è ap-punto una tecnica manuale in cui il laminato viene progressi-vamente composto attraverso la giacitura in sequenza di tutte le lamine che ne carat-terizzano la consistenza finale. Proprio grazie alla sua natura manuale, il processo è piuttosto economico da eseguire,
necessitando di infrastrutture ed attrezzature facilmente acco-modabili.Un altro vantaggio consiste nella possibilità di adattare il pezzo da realizzare alle varie esigenze dell’operatore, grazie al controllo manuale di ogni singola fase della costruzione del laminato. Ciò in particolare si traduce nella possibilità di realizzare qualsiasi tipo di manufatto, mantenendo un pieno controllo della struttura del materiale.
Non vi sono limiti per quanto concerne la forma dello stampo e quindi del manufatto realizza-bile con questo processo produt-tivo. Riguardo alle dimensioni queste sono limitate principal-mente da problemi di accessibil-ità dell’operatore e il tempo di lavorabilità del materiale. L’Hand lay up è di solito utiliz-zato per bassi volumi di produzi-one o per realizzare prototipi.
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opportuna in base allo stampo da realizzare. È possibile pro-durre compositi avanzati, con maggiore resistenza meccanica, utilizzando fibra di carbonio o kevlar o tessuti ibridi (per esempio costruiti con kevlar o carbonio in trama e vetro in ordito), che uniscono i pregi dei differenti rinforzi. Per migliorare l’aspetto superficiale (sia in termini estetici che di finitura che di resistenza all’ambiente), prima di porre la fibra viene depositato sullo stampo il gelcoat, una sostanza a base di resina poliestere che fornisce la finitura esterna e protegge dai danni degli agenti atmosferici ed dell’acqua. Inoltre, nella fase finale, si può utilizzare uno stampo di sesso opposto a quello iniziale per compattare tutto il laminato e ottenere una finitura superficiale migliore su entrambe le facce dello stesso.
L’Hand Lay Up, permette di realizzare manufatti di varie dimensioni, spessori, robustezza (più strati di rinforzo), solidità, peso, colore (pigmentando le resine).
processo produttivole fasi principali del processo sono laminazione (lay up), la depo-sizione di strati successivi di fibre (materiale di rinforzo) su su una superficie che costituisce una sorta di stampo maschio o femminaimpregnazione del rinforzo con resina allo stato liquido consolidamento del laminato at-traverso l’introduzione in recipi-enti in pressione (autoclavi) per l’azione combinata di pressione e calore.finitura
Le operazioni di laminazione e di impregnazione vengono rip-etute più volte al fine di ottenere lo spessore desiderato; le fibre in genere sono fornite arrotolate in grossi rulli e l’operatore medi-ante taglierini e forbici, ritaglia le varie pezze di che andranno a costituire le lamine del lami-nato, secondo la geometria
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Labuan è flessibile e dinamica, risponde alle esigenze di un’utenza giovane che ha voglia di personalizzare il salotto e di emozionarsi.La chaise longue permette differenti modi d’uso e, come abbiamo visto in precedenza, consente diverse configura-zioni di seduta, grazie al sacco mobile.
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Labuan si inserisce in un salotto dinamico, giovane, emozionale.Naturalmente è la collezione di prodotti sviluppata per Driade, di cui Labuan fa parte.In un salotto Naturalmente Dri-ade, l’arredo diventa ambiente, diventa natura, gli oggetti sono emozionali, comunicano con noi regalandoci nuove esperienze.La collezione “Naturalmente” per Driade si compone di elementi che non si pongono come oggetti-scultura da centro stanza, ma si adattano al meg-lio alle diverse conformazioni spaziali che caratterizzano i salotti moderni.Gli arredi sono flessibili, poco ingombranti e leggeri per rispondere all’esigenza di essere spostati liberamente nello spazio e permettere così un’organizzazione del living personale e dinamica.
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Moooj nasce in risposta alle esigenze più comuni degli ambienti moderni: flessibilità e funzionalità. Separatore, contenitore,elemento d’arredo, Moooj è un progetto componibile e adattabile alle necessità di chi lo utilizza.
Moooj
Sistema divano/poltrona in grado di adattarsi alle più disparate esigenze dell’utente, grazie alla serie di cuscini e attrezzature intercambiabili che ne modi-ficano tanto l’utilizzo quanto l’estetica. Sinuoso e in continuo movimento, proprio come un’onda marina.
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Modulo contenitore da parete, libera-mente configurabile da partedell’utente. Ruota attorno ad un asse cen-trale, come accarezzato da una brezza,per svelare ciò che contiene.
Hide&Seek
Elemento d’arredo dalle forme morbide esinuose ed allo stesso tempo dinamiche esuggestive: un elemento fisso che pre-senta due canali-guida nei quali sono alloggiati elementi mobili di appoggio che possono essere utilizzati a seconda delle necessità.
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Come visto in precedenza, la filosofia aziendale non prevede l’acquisto di spazi pubblicitari ma preferisce vetrine di un altro tipo, affidandosi principalmente ad un canale comunicativo ba-sato sulle pubbliche relazioni.Tuttavia per promuovere almeglio il prodotto all’interno di una nuova fetta di mercato (e a maggior ragione, volendo far leva su una fascia d’utenza giovane) sarebbe opportuno rivedere tale strategia sfruttando al meglio i “nuovi media”, quali social network e siti internet, oggigiorno i mezzi comunicativi più utilizzati per efficacia e dif-fusione.Ho sviluppato due progetti grafici, uno che promuove il prodotto rispecchiando il lato emozionale del concept, l’altro che inserisce Labuan nello scenario di comunicazione aziendale.
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LABUANdesign 2012 by Elisa Pupillo
SOTTO AI RIFLETTORI: Labuan, chaise longue dalle forme sinuose.Struttura in poliuretano rigido strutturale e vetroresina, sacco in lino imbottito in pula di farro
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LABUANdesign 2012 by Elisa Pupillo
SOTTO AI RIFLETTORI: Labuan, chaise longue dalle forme sinuose.Struttura in poliuretano rigido strutturale e vetroresina, sacco in lino imbottito in pula di farro
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LABUANdesign 2012 by Elisa Pupillo
SOTTO AI RIFLETTORI: Labuan, chaise longue dalle forme sinuose.Struttura in poliuretano rigido strutturale e vetroresina, sacco in lino imbottito in pula di farro
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Considerando il costo di produzione di circa 1000 euro, con un investimento iniziale di circa 45000 euro, si stima un prezzo di vendita al pubblico di circa 4000 euro.Questo inserisce il prodotto in una fascia di mercata medio-alta, in linea con il target di riferimento e con il portfolio aziendale.Dati i costi di produzione contenuti, è possibile ipotizzare una famiglia di prodotti, che seguano le stesse linee formali e stilistiche della chaise longue.
Labuan si presenta quindi come un prodotto elegante e di sig-nificato, non un semplice arredo statuario per riempire lo spazio, ma una chaise longue che eplora nuovi modi di dialogare con l’utente. Compagno silenzioso della vita quotidiana, diventa complice dei nostri momenti intimi, del nostro relax, ci regala ben-essere e ci permette di vivere a pieno la socialità del salotto. Labuan si slega dal concetto di chaise longue, per legarsi a quello di “sistema”. È ipotizzabile infatti la vendita della chaise longue con due imbottiti sacco, per permettere diverse configurazioni di sedute, rispondendo così all’esigenza di arredi flessibili per lo spazio living, di dimensioni sempre più ridotte.
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Labuan collection
sedia poltroncina
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chaise longue
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Nella versione sedia, la scocca mantiene la forma sinuosa ispirata alla natura ma risulta più assottigliata e slanciata, per meglio adattarsi alla posizione del corpo seduto. La base,in vetroresina e dalla forma circo-lare, è prevista in due varianti: fissa e girevole, per rispondere alle diverse esigenze.Il cuscino in lino è imbottito in pula di farro e viene rifinito con cuciture che creano pieghe disordinate di tessuto.
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poltroncina
Anche nella poltroncina, la forma della scocca in poliureta-no rimane fluida e curvilinea, ri-sultando meno slanciata ma più allungata rispetto a quella della sedia, per permettere al corpo di assumere una posizione più rilassata. Il sacco è pensato sempre con un rivestimento in lino ed imbottitura in pula di farro, le finiture seguono sempre la linea della piega disordinata.La base in vetroresina, pre-vista solo nella versione fissa, è circolare.
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Mamma MonicaPapà CorradoFede Federica NassettiLu Luciana MurtinoMuci Matteo MuciCami Camilla SaccaniMash Marcella MinadeoFra Francesca MeniKont Claudio ContinoPaddy Davide Padovan
fratellini&sorellinai nonnigli amici i compagni di A2i professori del corsoPannilani
..e tutti coloro che mi hanno aiutato in questo percorso..