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FIMFIM ACTACTAAgire CContrattare TTutelare
Per un vero RILANCIO DEL LAVORORILANCIO DEL LAVORO
Il contesto economico
Il crollo della domanda interna
Ricerca e Sviluppo
Abbandono scolasticoL'Italia è il paese peggiore in Europa per abbandono scolastico, con il 17,6% di adolescenti che non arriva al diploma.
Ogni anno abbandonano gli studi oltre 700mila ragazzi italiani. Che a 14, 15, 16 anni, prima di aver concluso le superiori, smettono di entrare in classe.
Siamo lontani dal traguardo del 10% indicato dalla Ue.
I tassi di disoccupazione nelle aree delle economie “avanzate”
La produzione nell’area Euro
L’andamento del Pil in Italia
-3,92%-3,92%
La produzione manifatturiera
-17,40%-17,40%
Tasso di disoccupazione nei “4 motori” d’Europa
Andamento manifattura in Lombardia
La produzione in Lombardia
I dati dell'occupazione in Italia
I dati dell'occupazione in Lombardia
La Cassa Integrazione in Lombardia
La Cassa Integrazione in Lombardia
I licenziamenti collettivi nelle province lombarde
La crisi in Lombardia 1° sem 2014
Avviamenti e cessazioni in Lombardia
AVVIAMENTI PER TIPOLOGIA CONTRATTO CESSAZIONI PER TIPOLOGIA CONTRATTO
Avviamenti e cessazioni in Lombardia
AVVIAMENTI PER SETTORE CESSAZIONI PER SETTORE
Avviamenti e cessazioni in Lombardia
Decisioni del Consiglio dei Ministri 12 marzo 2014:
a) decreto legge n. 34/2014 intervento (liberalizzazione) su contratto a termine e apprendistato, convertito in legge 16 maggio 2014, n. 78
Intervento con effetti sperati nel brevissimo periodo e rinvio al disegno di legge e deleghe per azione più complessiva.
b) disegno di legge “Jobs act” (n. 1428 Senato) delega su:*ammortizzatori sociali*servizi per il lavoro e politiche attive*semplificazione procedure e adempimenti*riordino tipologie contrattuali*conciliazione tempi di lavoro ed esigenze genitoriali
JOBS ACT (riforma del lavoro) A TAPPEJOBS ACT (riforma del lavoro) A TAPPE
Il contratto a termine
1. Durata massima: confermata in massimo 36 mesi comprensivi di proroghe,2. Proroghe: sono possibili 5 proroghe rispetto alla durata iniziale nel limite massimo di
36 mesi di ogni singolo contratto a termine, purché riferite alla stessa attività,3. Causali: la facoltà di non indicare le ragioni tecniche, produttive o organizzative per la
stipula del C. a T. è estesa a tutti i C. a T. proroghe comprese,4. Limite quantitativo: l’azienda può stipulare contratti a termine nel limite del 20% dei
lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dello stesso anno,• Almeno 1 Ctd per le aziende fino a cinque dipendenti• I CCNL possono prevedere limiti diversi
5. Sanzioni: 20% della retribuzione in caso di superamento del limite per 1 solo lavoratore, 50% della retribuzione per 2 o più lavoratori,
6. Diritto di precedenza per assunzioni a tempo indeterminato: è riconosciuto ai lavoratori che hanno lavorato in azienda per periodi superiori ai sei mesi nei 12 mesi precedenti e che manifestano la volontà di avvalersene,• A questo fine per le lavoratrici sono riconosciuti utili anche i periodi di maternità
anticipata e obbligatoria intervenuti durante il Ctd• Alle lavoratrici con gli stessi criteri è previsto il diritto di precedenza anche nel
caso di assunzioni con Ctd effettuati dalla stessa azienda e per le stesse mansioni nei 12 mesi successivi.
Caratteristiche del Contratto a tempo determinato (a termine)
Piano formativo: •il contratto di apprendistato deve contenere in forma sintetica anche il piano formativo, anche sulla base di moduli definiti dalla contrattazione,
•la formazione dell’apprendista è integrata dall’offerta formativa pubblica nel limite di 120 ore nel triennio e la Regione deve comunicare entro 45 giorni dall’assunzione le modalità di svolgimento,
Stabilizzazione: •l’obbligo di trasformazione a tempo indeterminato dei C. di App. stipulati nei 36 mesi precedenti, per avvalersi della facoltà di assumere nuovi apprendisti è fissato nella percentuale minima del 20% e applicato solo alle aziende con almeno 50 dipendenti.
Caratteristiche dell’apprendistato
Art. 1Disposizioni in
materia di ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive
Tutele uniformi per tutti i lavoratori in caso di disoccupazione con Aspi
Riforma della Cassa Integrazione Guadagni
Art. 2Lavoro e politiche
attive
Razionalizzazione incentivi alle imprese
Razionalizzare gli incentivi all’autoimpiego e autoimprenditorialità
Agenzia Unica per le Politiche attive
Art. 3Semplificazione delle procedure
e degli adempimenti
Abolizione libro infortuni
Rafforzamento sistema di trasmissioni telematiche
Gestione del rapporto di lavoro in via telematica
Revisione del libretto formativo del cittadino
Art. 4Riordino delle
forme contrattuali e dell'attività
ispettiva
Contratto a tutele crescenti
Modifica disciplina delle Mansioni
Modifica delle norme sui controlli a distanza
Introduzione del compenso orario minimo
Ampliamento lavoro accessorio
Agenzia Unica per l’attività ispettiva
Art. 5Maternità e
conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro
Garanzia per le madri parasubordinate delle prestazioni anche senza versamento contributivo
Accordi per incentivare la flessibilità dell’orario
Cessione di permessi
DDL Delega Lavoro – Jobs Act
Arriva "il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio" solo per i neoassunti. La delega non cita espressamente l'articolo 18 e saranno i decreti delegati a definire le modifiche. Fino ad oggi il premier Matteo Renzi ha affermato la necessità di sostituire il reintegro con l'indennizzo in caso di licenziamento giudicato illegittimo (ad eccezione dei licenziamenti per motivi discriminatori) ma nel corso della direzione Pd ha detto che andrà mantenuto anche per i licenziamenti disciplinari. In questo caso si avrà un sostanziale nulla di fatto perché sulle interruzioni di rapporto di lavoro per motivi economici e' già intervenuta la legge Fornero prevedendo di norma l'indennizzo, e il reintegro per i casi di “manifesta infondatezza dei motivi”
I contenuti in brevedel Disegno di legge delega
Il contratto a tutele crescenti per i neoassunti
L'obiettivo al quale si vuole arrivare con il contratto a tutele crescenti e' di farne la modalità normale di assunzione sfoltendo le decine di forme contrattuali e le norme esistenti.
Si punta alla creazione di un "Testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro".
Riordino forme contrattuali e rapporti di lavoro
Revisione della disciplina delle mansioni, “in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi, contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento...”. La contrattazione potrà individuare ulteriori ipotesi.Il passaggio da una mansione all'altra diventa più flessibile (con la possibilità anche di demansionamento ma con salvaguardia economica, e va contrattato).
Revisione della disciplina dei controlli a distanza, “tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell’impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore”. Si punta quindi all'aggiornamento dell'attuale art. 4 dello Statuto rispetto alle nuove tecnologie.
Si punta ad introdurre "eventualmente anche in via sperimentale" il compenso orario minimo anche per i rapporti di collaborazione nei settori non regolati da contratti collettivi.
Mansioni flessibili, controllo a distanza e salario minimo
Non sarà possibile autorizzare la cig in caso di cessazione di attività aziendale mentre sarà previsto l'accesso alla cig solo a seguito dell'utilizzo delle norme contrattuali di riduzione dell'orario di lavoro. Saranno rivisti i limiti di durata dell'indennità (adesso il tetto e' di due anni per la cassa ordinaria e di quattro per la straordinaria) ed una maggiore partecipazione da parte delle aziende che la utilizzano.
La durata del trattamento di disoccupazione dovrà essere rapportata alla "pregressa storia contributiva" del lavoratore con "incremento della durata massima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con "le carriere contributive più rilevanti". Si prevede anche l'introduzione di massimali in relazione alla contribuzione figurativa.
Si punta alla "universalizzazione" dell'Aspi con l'estensione ai co.co.co. prevedendo prima dell'entrata a regime "un periodo almeno biennale di sperimentazione a risorse definite". La copertura verrà anche da un contributo ad hoc.
Si punta a semplificare e ad estendere il campo di applicazione dei contratti di solidarietà potenziando l'utilizzo in chiave "espansiva", per aumentare cioè l'organico riducendo l'orario di lavoro.
Riforma Cig, riforma Aspi, assegno disoccupazione universale,
contratti solidarietà
Si istituisce una Agenzia nazionale per l'impiego al cui funzionamento si provvede "con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili".
Si punta a creare le condizioni perché si possano svolgere "esclusivamente in via telematica" tutti gli adempimenti di carattere amministrativo connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del rapporto di lavoro.
Razionalizzazione incentivi assunzione e auto-impiego, semplificazione procedure
Estensione delle tutele per la maternità a tutte le donne lavoratrici, anche con contratti parasubordinati.
Revisione delle norme per garantire una maggiore flessibilità dei congedi obbligatori e parentali, per favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Incentivi ai contratti collettivi sui temi della conciliazione tra vita e lavoro.
Possibilità per il lavoratore che ha un plus di ferie pregresse di cederle a colleghi che ne abbiano bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure.
Sostegno alla maternità, conciliazione tra esigenze di vita e di lavoro, ferie solidali
PRO-TESTA PRO-POSTAPRO-TESTA PRO-POSTA La FIM il 30/09/2014 ha manifestato sotto il
Parlamento per chiedere il rilancio dell’Industria.
Crisi dal 2007 produzione del settore -31,3%. Esportazioni -7,6%➜Oltre 220.000 licenziati nella medio-grande impresa e altre decine di migliaia
nelle piccole azienda. 230.000 attualmente in Cassa IntegrazioneNel 2014: ancora in peggioramento l’utilizzo impianti 68,5 % e
l’andamento della produzione -1,6%Noi, la FIM CISL, in questi anni SEMPRE IMPEGNATI A DIFENDERE
IL LAVORO E L’INDUSTRIA, INSIEME AI LAVORATORI
L’ART 18 AI TEMPI DELLA RIFORMA FORNERO…E L’INTERVENTO DELLA FIM A SALVAGUARDIA DEI LAVORATORI
Le tutele contro i licenziamenti individualiin Italia e…negli altri Paesi
ITALIA: la disciplina è stata riformata con la legge 92 del 2012. Si prevede il reintegro nel posto di lavoro nei casi di discriminazione, e la norma vale in tutte le aziende. Nelle aziende oltre i 15 dipendenti, è previsto il reintegro in caso di non sussistenza dei motivi disciplinari e di “manifesta” infondatezza dei motivi economici, mentre si sancisce l'indennizzo in tutti gli altri casi.
FRANCIA: Non esiste reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo (salvo i casi di discriminazione o molestie). Si ha diritto a un risarcimento del danno pari a 6 mesi di retribuzione piu' una quota delle retribuzione per ogni anno di anzianita' aziendale.
•GERMANIA: il reintegro e' teoricamente previsto ma il giudice su richiesta delle parti puo' non disporlo. Per le imprese con più di 10 di dipendenti sono previsti obblighi di consultazione aziendale.
•REGNO UNITO: Il licenziamento è sanzionato solo con un'indennità di natura risarcitoria, che varia in funzione delle situazioni (Il valore massimo spetta in caso di licenziamento discriminatorio).
•SPAGNA: non esiste il reintegro nel posto di lavoro mentre e' prevista una quota di risarcimento sulla retribuzione legata agli anni di anzianita' fino a un tetto massimo (20 giorni - 33 in casi particolari - di retribuzione per ogni anno di lavoro per un massimo di 12 anni - 24 in casi particolari).
•SVEZIA: il licenziamento illegittimo puo' essere sospeso dal giudice. In alternativa alla sospensione c'e' un risarcimento variabile tra 16 e 32 mesi di retribuzione (tra 24 e 48 se il lavoratore ha 60 anni o piu').
DDL GovernoLa posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
LE POLITICHE DEL LAVORO
Va posto l'accento sulle politiche attive del lavoro, assolutamente carenti nel nostro Paese, della formazione, della ricerca del lavoro e del sostegno economico al lavoratore.
Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti deve essere sostitutivo di una serie di contratti precari (false collaborazioni e false p. Iva, associati in partecipazione ecc.).Le assunzioni a tempo indeterminato devono essere agevolate, e vanno disincentivate i contratti a termine.
Gli ammortizzatori sociali vanno estesi ai lavoratori oggi esclusi, e vanno incentivati i contratti di solidarietà espansivi, per favorire le assunzioni.
La posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
ART. 18
Va precisato che il nuovo articolo 18 vale solo per i nuovi assunti con il contratto a tutele crescenti, mentre rimane la disciplina attuale per tutti gli altri lavoratori.
Ma il Governo e Confindustria hanno aperto una disputa sbagliata sull'art. 18. Predicano il cambiamento ma esprimono un'impostazione ideologica e nostalgica.
Invece riteniamo che anche per i neoassunti vada confermata la riforma del 2012 e la soluzione di equilibrio individuata, con il reintegro per tutti i casi di licenziamenti discriminatori, e la possibilità di reintegro per i licenziamenti arbitrari di carattere disciplinare od economico.
Comunque va favorita la conciliazione preventiva e, in caso di esito negativo, va garantita certezza dei tempi della giustizia.
La posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
MANSIONI E PROFESSIONALITÀ
Il disegno di legge delega è generico.
Le possibilità di modifiche alle mansioni, già previste dalla legge per tutelare l'occupazione nei casi di ristrutturazione e crisi, non devono risolversi nel demansionamento, ma devono valorizzare la professionalità del lavoratore e garantire il salario.
La via da seguire come chiede la Fim-Cisl da tempo, è quella dell'arricchimento professionale e della polifunzionalità dei ruoli, con un rafforzamento della contrattazione.
La posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
CONTROLLO E SORVEGLIANZA PER LA SICUREZZA
Il disegno di legge delega è generico.
La normativa prevede già la possibilità per le aziende di installare impianti per il controllo della sicurezza.
Va ribadita la assoluta necessità della tutela della dignità e della riservatezza delle persone.
Ma per fare questo va esercitato pienamente il ruolo della contrattazione e va confermata l'importanza dell'accordo con le rappresentanze sindacali.
La posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
SALARIO MINIMO
Nel nostro Paese l'85% dei lavoratori sono coperti dai minimi contrattuali.
Sarebbe più opportuno estendere i minimi contrattuali al 15% di lavoratori oggi esclusi, cioe' i precari.
L'azione più importante da realizzare è piuttosto quella di detassare gli aumenti salariali e agevolare i contratti aziendali, e di estenderli a tutte le realtà.
La posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
TFR, TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
L'operazione sul Tfr ipotizzata dal Governo è contraddittoria rispetto alla contrattazione svolta in questi anni e indebolisce la previdenza complementare lasciando senza salvaguardia soprattutto i giovani.
Se l'idea è di rilanciare consumi, per un periodo transitorio, il Governo deve sostenere l'operazione e quindi l'anticipo del Tfr deve essere a tasse zero per non penalizzare i lavoratori.
In ogni caso sulle diverse opzioni va garantita la scelta del lavoratore, che deve essere libero di continuare ad indirizzare il Tfr alla previdenza complementare.
La posizione e le propostedella FIM-CISL e della CISL
RAPPRESENTANZA E CONTRATTAZIONE
L'Accordo su “rappresentanza e contrattazione” del 10 gennaio 2014 è fondamentale per dare stabilità alle relazioni sindacali e certezza alla contrattazione.Costituisce un punto di riferimento per sindacati, lavoratori e imprese, per favorire gli accordi sugli investimenti e il mantenimento della produzione nel nostro Paese
Non serve la legge, ma il confronto tra Governo e sindacato per la piena attuazione dell'accordo (adempimenti Inps e Ministero del lavoro).
Va finalmente introdotta in Italia la normativa sul coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori sulle scelte delle aziende.
LA MOBILITAZIONE DELLA CISLLA MOBILITAZIONE DELLA CISL
Il 18 ottobre in 100 piazze del Paese la Cisl si mobilità con i lavoratori, i pensionati, i disoccupati,e pone al centro le priorità per i lavoratori e il Paese:
1-Le politiche e le risorse per lo sviluppo, fondamentali per creare lavoro
2-I tagli agli sprechi e l'efficienza della pubblica amministrazione, per recuperare risorse e rendere funzionale la macchina, il vero grande ostacolo agli investimenti produttivi.
3-La lotta incisiva all'evasione fiscale e contributiva e dell'Iva, per superare le disuguaglianze e sostenere i lavoratori, i pensionati e i redditi bassi
LA CISL AL GOVERNO: LA CISL AL GOVERNO: CAMBIARE VERSOCAMBIARE VERSO
Il Governo deve cambiare verso e ascoltare i sindacati e le parti sociali, sulle materie sociali, del lavoro, della contrattazione e della rappresentanza. Questo è un valore aggiunto ed è necessario per la competenza e la rappresentanza che i sindacati esprimono.
I sindacati, se vogliono rappresentare e tutelare i lavoratori, sono chiamati a fare proposte e a non sottrarsi al confronto.
Diversamente il Governo avrebbe campo libero nelle proprie scelte e l'esito potrebbe essere penalizzante per i lavoratori.
Tutti abbiamo voglia di cambiare questo paese e il sindacato confederale piu' di ogni altro. Occorre quindi aprire una nuova pagina nel confronto tra Governo e sindacati, per discutere di come ridare speranza ai lavoratori, ai pensionati, ai disoccupati e ai cittadini tutti del nostro Paese.
Dopo il primo incontro del 7 ottobre scorso, i Sindacati incontreranno il Governo il prossimo 27 ottobre.
La Cisl, come sempre, è pronta a dare il proprio contributo, senza pregiudizi politici, senza secondi fini, con il solo obbiettivo di tutelare tutte le persone, per il bene collettivo, per il futuro del Paese.
LA CISL AL GOVERNO: LA CISL AL GOVERNO: CAMBIARE SI PUO'CAMBIARE SI PUO'