figlie della lupa n.2

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Il Magazine delle donne giallorosse. Un apostrofo rosa tra le parole giallo e rosso

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Page 1: Figlie della Lupa N.2
Page 2: Figlie della Lupa N.2

Editoriale/Intervista. . . . . . .pag. 3

Triplice fischio . . . . . . . . . pag. 5

Pagelle. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7

Final whistle . . . . . . . . . . . pag. 8

Pillole . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9

Triplice fischio . . . . . . . . . pag. 12

Pagelle . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13

Final whistle . . . . . . . . . . pag. 14

Essì serio! . . . . . . . . . . . . .pag. 15

In & Out . . . . . . . . . . . . . . pag. 16

Pillole pazze . . . . . . . . . . .pag. 17

Sotto a chi tocca . . . . . . . pag. 18

Due colori mille sapori. . . pag. 19

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FIGLIE DELLA LUPAin attesa di registrazione al Tribunale

La collaborazione alla l ivista è l ibera e gratuita

Direttora Responsabile: Elena Sorrentino

Email:[email protected]

Sito internet:www.ermes79.it/figliedellalupa.html

Redazione:

Claudia PerugiGiovanna NarcisoEly PastoMicaela MannoioSilvana TarantoRossella MerlinoAnnagrazia SarroRebecca Mieli

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di Micaela Mannoio

Avevamo cominciato con due sconfitte, proseguiamo con due pareggi e, molto probabilmente, conl'addio alle coppe europee a meno di miracoli o di importanti penalizzazioni nell'ambito delcalcioscommesse. Eppure quello che mi chiedo è se sarebbe giusto, a questo punto e attraversoquesta stagione mediocre, ottenere una ricompensa così inaspettata e immeritata. Un premio chepotrebbe spostare la visuale di una stagione fallimentare e farla apparire tutto sommato accettabile.Invece no, questa stagione è stata deludente e avvilente sotto tutti gli aspetti e nulla dovrà cambiarequesto dato di fatto e la certezza che se si vorrà costruire una squadra all'altezza si dovrà iterveniresu più fronti. La difesa è interamente da rivedere. Nonostante i rientri di Burdisso e Juan servonoaltri 2 centrali forti, per non parlare degli esterni che hanno fatto malissimo, con Taddei adattatoin quel ruolo e Rosi e Josè Angel non pronti per una squadra che vuole lottare per determinatiobiettivi. A centrocampo e in attacco siamo messi meglio, ma certo si dovrà intervenire anche inquesti ruoli, prendendo almeno un giocatore per reparto. Ritornando al campionato, come dicevo,deludente, nella partita contro il Napoli è concentrato il leitmotiv di questa stagione. Una Romadouble face, capace di giocare un primo tempo davvero ad alti livelli, costringendo il Napoli a subiree a non riuscire a costruire il suo gioco e un secondo tempo di totale black out, dove in pochi minutiZuniga e Cavani sono riusciti a ribaltare il risultato, ripreso solo all'ultimo minuto da un ispiratoSimplicio che almeno ci salva la faccia, scongiurando la seconda sconfitta consecutiva in casa.Contro il Chievo poi ci si mette anche il mal tempo e allora, anche in questo caso, la possibilitàdi vedere una "vera" partita di calcio è praticamente nulla. Ed è avvilente come sembri che tuttoci giri contro. Ma è pur vero che come si dice: "La fortuna aiuta gli audaci". E non so se Luis Enriquepossa essere definito un audace, certo ci ha sorpreso parecchio per tutto l'anno con le sue formazionie prese di posizione, ma non è stato fortunato. Per il prossimo anno la società aspetta la suadecisione, che lui dice di sapere già al 100%, ma che rivelerà solo a fine campionato. Io non soche sperare, se non di rivedere una Roma fiera e vittoriosa. E le vittorie si sa, non sono solo quelleche ti regalano i 3 punti.Concludo con un post scriptum di due parole a sostegno di Delio Rossi che magari avrà sbagliatoa farlo lì davanti a tutti, ma a certi imbecilli gli schiaffoni dovrebbero essere dati più spesso!

Elena Sorrentino

Oggi facciamo un giro in Gran Bretagna, dovevive un tifoso romanista che non si è arreso allamancanza di notizie in inglese sulla Roma, maha cercato di ovviare al problema fondando luistesso una pagina e un Roma Club per i tifosi dilingua inglese.Siamo con Mike Cozzella, 34 anni, Anglo-Italiano,admin della www.talkroma.com e Presidentedella Roma Club Britannia.

Come nasce l'amore per la Roma così lontanonon solo da Roma ma dall'Italia?

“In famiglia avevo diverse influenze, molti

tifano per altre squadre, ma ricordo di aversempre avuto una bella passione per la Roma.Per i colori, i tifosi, i giocatori, la citta'. Con iltempo questa passione e' cresciuta sempre dipiù'. Poi sai, quando ti prende la passione perla Roma, non c'è niente da fare, sei innamorato.Roma e la Roma sono qualcosa di speciale eanche i miei amici inglesi sentono questapassione speciale, diversa.”

Come si vive l'amore per la Roma in terrastraniera? Com'è portare alta la bandiera in unposto in cui, sicuramente, ci sono pochi tifosi dellaRoma e molti di altre squadre?

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“Come in Italia, anche in Gran Bretagna il calcioè molto popolare, anche le squadre più piccolesono ben organizzate e hanno molti sostenitori.Penso che in Inghilterra tifare la Roma sia piudifficile perche' si deve fare uno sforzomaggiore per seguire la squadra, trovarenotizie, vedere partite. Quando uno apre ungiornale o accende la TV o la radio ci sononotizie di squadre inglesi e poche sulla Roma.Mi piace molto vedere le partite nel pub, ma sitrovano più facilmente le partite della PremierLeague e meno di frequente quelle della SerieA. L'idea, con il club Britannia, era di trovaredei posti dove poter vedere la Roma e potertifare insieme ad altri romanisti. A Londra cisono un paio di sports bar, uno, che a me piaceparticolarmente, fa vedere spesso la Roma edè molto popolare sulla pagina “talkROMA”,ma abbiamo amici in tutta la Gran Bretagna evogliamo fare di piu'. “

C'è stata una prima volta all 'Olimpico?

“La prima volta all'Olimpico è stata duranteuna vacanza a Roma con un'amica. Per fortunaeravamo nella città Eterna quando Romagiocava in casa. Abbiamo deciso ad andarealla partita, la prima per la mia amica allo stadio.E' diventata subito fan della Roma. Abbiamosentito che gettare una moneta nella fontanaportava bene, l'abbiamo fatto e la Roma havinto tranquillamente 3-1 contro la Fiorentina.In gol i miei preferiti, Totti e De Rossi :)) “

Sei amministratore di una pagina romanista tuttain inglese, come nasce l'idea di questa iniziativa?

“Ci sono tante pagine sulla Roma su Facebook,molto belle per condividere informazioni eparlare con altri tifosi. A me piace, ma, anchese sono italiano, ho quasi sempre vissuto inInghilterra, uso pochissimo l'italiano e quindiè uno sforzo anche scrivere. Tra tante paginesulla Roma ho visto che non c'era una paginain inglese, cosi nasce la “talkRoma”. Un piccoloangolo per chi vuole trovare notizie o scriverein inglese. Adesso anche sulla pagina ufficialedella Roma ci sono notizie in lingua inglese,la società si è giustamente accorta che nontutti i tifosi della Roma possono leggerel'italiano ma vogliono essere informati. Io sono

Anglo-Italiano e per me è stato moltointeressante vedere quanti Inglesi in Inghilterraseguano la Roma. Alcuni anche come primasquadra, non solo come una squadra preferitadopo la loro squadra inglese. “

Ti piace il nuovo progetto? sei fiducioso per ilfuturo?

“Moltissimo, è un progetto interessante edambizioso che mi affascina perche', essendouna persona positiva, penso che la Roma abbiaun buon potenziale, deve essere solo gestitabene, con buoni investimenti.Il nuovo management degli USA ha l'esperienzaper sviluppare il marchio, il business e leinfrastrutture intorno alla squadra e per farlacrescere forte come hanno fatto dei club inInghilterra e Germania. Ad aiutarli ci sonoBaldini e Sabatini che hanno esperienza delcalcio italiano. Certo, sul campo abbiamoiniziato come il famoso messaggio di Totti,“con ritardo”, con molti punti persi per motivivari, anche sfortuna. Ma Roma non fu costruitain un giorno e già si cominciano a vederemiglioramenti sul campo. Penso sia importantecontinuare ad essere uniti e dare il massimosostegno, perche' e' in questo momento chela squadra ne ha più bisogno. I giocatori hannotalento, devono solo credere più in loro stessi,col tempo, spero presto, arriverà anche lamentalità vincente che serve per la continuità”.

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di Claudia Perugi

Dopo le ultime due uscite giallorosse, disastrosea dir poco, con 0 punti presi, 6 gol subiti e solo 1fatto, la Roma è chiamata all'Olimpico per affrontareil Napoli di Walter Mazzarri che è ad un solo puntodal terzo posto e viene da una vittoria importantecome quella conseguita sul campo di Lecce.La Roma deve rinunciare a parecchi giocatori,infatti oltre agli indisponibili di sempre, Juan eBurdisso, vanno ad aggiungersi anche l'infortunatoStekelenburg e gli squalificati De Rossi, Osvaldoe Lamela.Formazione quasi obbligata quindi per Luis Enriqueche manda in campo Lobont; Rosi, Heinze, Kjaer,Taddei; Marquinho, Gago, Pjanic; Bojan Totti,Borini.Il Napoli, invece, scende con il consueto 3-5-2 conFernandez, Zuniga e Dzemaili al postorispettivamente di Campagnaro, Dossena eLavezzi.Fischio d'inizio. La Roma inizia bene con il Napoliche aspetta nella propria trequarti per ripartire incontropiede, ed è proprio grazie ad un contropiedeche al nono minuto Zuniga, imbeccato da Inler,tira da buona posizione, ma ottiene solo un calciod'angolo.Ancora Napoli poco dopo con un passaggiosbagliato di Marquinho che innesca Hamsik il cui

tiro però è ben parato da Lobont.Al 26esimo la prima grande occasione per la Roma,Totti lascia partire uno splendido tiro che non vienetrattenuto da De Sanctis, Gago è li per il tap-invincente ma da solo davanti alla porta manda

incredibilmente la palla fuori.Da questo momento in poi èsolo Roma in campo ed ilNapoli fatica a frenare lesortite offensive della squadracapitolina e così, nel giro dipochi minuti, prima Bojan epo i Marqu inho vannovicinissimi al gol, rete chearriverà poco dopo quandoda uno splendido filtrante diTotti arriva il cross di Rosi perMarquinho lesto ad anticipareFernandez e ad insaccare lapalla in fondo al sacco. 1 a 0è il risultato più che meritatoe con il quale si conclude ilprimo tempo.

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Nella ripresa le squadre tornano in campo senzacambi, ma l' inerzia della partita cambiaimprovvisamente. La Roma sembra rimasta neglispogliatoi e il Napoli, invece, appare rinvigorito,quello che ne nasce è il pareggio immediato deipartenopei dopo solo 3 minuti dall'inizio del secondotempo. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo, Zunigaha tutto il tempo di prendere la mira e di piazzareun tiro "quasi" imprendibile che va ad insaccarsialla sinistra di Lobont. 1 a 1 e tutto da rifare.La Roma prova a reagire, ma il Napoli cresceancora e va vicinissima al gol con Maggio, liberatobenissimo da Hamsik che però spara sul portieregiallorosso bravo a farsi trovare pronto, ma è soloil preludio di quello che succederà da lì a 10 minuti.Il Matador Cavani viene liberato da Pandev e dallimite trova un tiro imparabile che porta il Napolisul 2 a 1, rimonta completata e terzo posto piùvicino per la squadra partenopea.La Roma accusa il colpo e continua a soffrire iritmi del Napoli, Luis Enrique prova così a giocarele carte dei cambi ed inserisce Tallo, Simplicio eGreco per Bojan, Pjanic e Gago. Le sostituzionidel tecnico asturiano si rivelano azzeccatissime,perchè a pochi minuti dalla fine Tallo (solo 20 anniper lui) dopo una pregevole azione sulla sinistrapennella un cross a centro area dove Simplicio sifa trovare pronto per la stoccata vincente, 2 a 2

e Roma che improvvisamente si sveglia dal torporee che prova anche a vincerla la partita, ma ormaiè troppo tardi. La sfida termina con un pareggioche non serve a molto, ma che comunque puòridare un pò di fiducia alla squadra capitolina, chestava andando incontro alla terza sconfittaconsecutiva.La fotografia della stagione della Roma sonoproprio i due tempi della partita contro il Napoli,momenti di assoluto dominio del campo, dove gliavversari non riescono quasi mai ad imbastire ilproprio gioco, alternati a momenti di vuoto totaledove la squadra sembra non esserci, soprattuttocon la testa più che con il fisico.L'orgoglio della Roma stavolta è uscito fuori ed iragazzi di Luis Enrique hanno acciuffato unpareggio che sembrava quasi un miraggio, vistocome si era messa la partita.Ora siamo settimi e il raggiungimento dell'Europasembra più difficile di quanto si sperasse. Arrivaresesti significherebbe almeno salvare la faccia inuna stagione che di salvabile ha ben poco, ma ilsesto posto dista 4 punti e a sole 3 partite dallafine crediamo che sarà davvero difficile riuscirci.Il pallone è rotondo si sa, e allora non resta chesperare in un passo falso di chi ci sta davanti esoprattutto augurarci di non commettere NOI altripassi falsi da qui alla fine. Ciao Lupi.

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di Claudia Perugi

LOBONT: 6 Bravo su Hamsiknel primo tempo e su Maggionel secondo, nulla può sul goldi Cavani, mentre su quello diZuniga potrebbe fare senz'altromeglio: EFFICACE

ROSI: 5 Ottimo il cross perMarquinho che porta la Romasull'uno a zero, per il resto soffremolto Zuniga e difende malesoprattutto nel secondo tempoquando crolla insieme allasquadra: SCARSO

KJAER: 5 Non vince mai un unocontro uno ed è tutta sua laresponsabilità sul secondo gol:PECORELLA SMARRITA

HEINZE: 6 Spesso dove nonarriva con la tecnica ci arriva conla grinta, l'unico come al solitoche in difesa strappa lasufficienza : GRINGO

TADDEI: 5 l'impegno di certonon manca ma soffre spesso lediscese di Maggio e si fa vederepoco in avanti se non con unabella conclusione nel primotempo : VOLENTEROSO

PJANIC: 5 A l t ra b ru t taprestazione per l'ex Lione chesembra già in ferie, staserap r o p r i o n o n c ' è : N O NPERVENUTO

GAGO: 5,5 Il vertice basso dicentrocampo proprio non si

addice a lui, ma comunque cela mette tutta e la buona volontàcerto non gli manca, si divoraperò il più facile dei gol:AFFAMATO

MARQUINHO: 7 E' indub-biamente il migliore anchestasera, gol, inserimenti evivacità da vendere: BRILLANTE

TOTTI: 6,5 L'uno due con Rosiche porta quest'ultimo al crossper il gol di Marquinho èstrepitoso, primo tempo in granspolvero, ma cala vistosamentenella ripresa, nel dopo partita sicon f ron ta con i t i f os i :CONDOTTIERO

BORINI: 5 Fisicamente non è altop, ma ci mette tanta corsa efà tanto pressing mettendospesso in difficoltà la difesapar tenopea : PEPERINO

BOJAN: 6 Non si capisce ilperchè della sostituzione, vistoche lui li in avanti è tra i più attivianche nel secondo tempo:INCOMPRESO

SIMPLICIO: 6,5 Grida semprepresente quando viene chiamatoa dare il suo contributo e lo fasegnando un gol che dà morale:PROLIFICO

TALLO: 6,5 Ottima personalitàper questo ragazzo ivoriano allasua seconda presenza in serieA. Suo il cross per Simplicio suldefinit ivo 2 a 2: VALIDO

GRECO: S.V.

LUIS ENRIQUE: 5 Ha il meritodi indovinare i cambi, ma il crollodel secondo tempo è difficile daspiegare,appare davverodemoralizzato e con scarsemotivazioni: DIMISSIONARIO?

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di Giovanna Narciso

It had to be the game of redemption for ASRomaand in some way it was; unfortunately for theGiallorossi drawing the match in extremis has notso much utility except for the fact that has givenconfidence to Luis Enrique’s men. The team, inthe first half of the match and after the blackoutworth the reversal of Napoli, has shown to becapable of providing excellent quality game. Thematch at the Olimpico is a summary of the wholeseason of Rome: inconclusive and at timesspectacular, but very fragile psychologically.The hosts want to make a good impression in frontof his audience for peace with the supporters andespecially to demonstrate that the project is aliveand has the confidence of the whole society. TheRomanisti, in fact, after having allowed a coupleof occasions to Mazzarri’s team, go wild collectingbetween 25’ and 29’ three clear occasion to score.A few minutes from halftime Marquinho takes inlead the team, finalizing a good action developedon the axis Totti – Rosi, that leaves no way to DeSanctis.The teams go in the locker rooms with themomentary 1 to 0.After the half time you can expect the Napoli’sreaction, that was entirely absent from the firsttime. After just 3 minutes Zuniga invents a goal byshooting the ball from 30 meters that beat Lobontand makes the game tied.For half an hour ASRome collapses under thepressure of Napoli that tries to win the gamecreating huge dangers to Lobont. Two minutesafter it’s consumed the trick for the hosts whenCavani, 22 goals for him this season, scores. Itseems to be the K.O. for the Giallorossi, for theChampions League and for the project so muchdeclaimed since the beginning of the year.The ASRoma, however, has the character of itscoach and does not want to give up, showing thatis still alive and, by the protagonist you don’t expect,here it is a wonderful play out: Tallo puts an inviting

ball in the area to Simplicio that saves the match,Lucho and the team.After Arnold’s goal we see a beautiful scene: hegoes running up the steps to go to embrace hiswife and his son. The referee Rizzoli has to cautionhim, but the scene was so tender that in an Italianstadium we have probably never seen it.After the game we see a small protest by the CurvaSud that calls the team for a comparison: most ofthe players are present (exept for Heinze andBojan) and, as usual, our captain puts his face totake the boos for the team (although the Curvasings him “There's only one captain”).After all right the result is fair for what we haveseen in the field.At the end, this result benefits the direct competitors for the Champions, now that Lazio (even if it’swhistle’s fault!), Udinese, Inter and Napoli are onequal points.

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di Ely Pasto

Il Bayern batte il Real Madrid4-3 dopo i calci di rigore e siqualifica per la finale diChampions League. Le duesquadre hanno concluso sul2-1 i tempi regolamentari. Nelprimo tempo ha sbloccato ilrisultato Ronaldo, che hatrasformato il rigore concessoper un fallo, lui stesso piùtardi ha anche raddoppiato,Robben ha poi accorciato ledistanze per i tedeschi.Dunque il Bayern strappa alReal Madrid il pass perl 'ult imo atto del trofeoeuropeo più prestigioso, lasquadra di Heynckes si

impone ai calci di rigore. Lo “Special One” ha vinto tanto, ma anche fatto delle colossali figuracce.Insomma caro “Special One” riprovaci il prossimo anno.

E' ancora una volta ilCapitano a metterci lafaccia, andando aparlare direttamentecon i tifosi, infuriati peruna stagione nona l l ’ a l t e z z a . . enonostante questo c’èancora gente capacedi criticarlo.. forsequando smetterà dig i oca re t u t t i s iaccorgeranno d iquanto siamo statifortunati ad avere unCapitano come lui,grande persona,grande calciatore,grande romanista.Io penso che la Curva Sud abbia tutto il diritto di contestare quando vuole, ma nella partita Roma-Napoli non ce n’era il bisogno, per me è stata una bella partita, soprattutto nel primo tempo e Totti,inoltre, non si deve scusare con nessuno. Grande Immenso Capitano.

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di Ely Pasto

“ C e r t e c o s esuccedono solo con laRoma” S imp l i c iosegna e scappa intribuna a baciare ilfiglio e la moglie. Behla foto parla da sola,nulla da aggiungere,solo una cosa…iosono una di quellatifose che apprezzaquesti tipi di esultanza,anche se dopo sibeccano l’ammoni-zione... il calcio èanche questo!

Eccolo, non poteva mancare dicerto lui… Fernando Torres, che alterzo gol contro il Queen ParkRangers sembra rinato. Ha segnatouna bella tripletta (18', 24' e 63')nel derby londinese, che la suasquadra, il Chelsea (ex allenatoreCarlo Ancelotti), ha vinto per ben6-1. Adoro questo giocatore!!!

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Purtroppo un altro campione che ci lascia, stavoltaè capitato al nuotatore norvegese Alexander DaleOen a soli 26 anni che è morto in seguito ad unarresto cardiaco. Abbiamo perso un altro eroe dellosport, il mio pensiero va alla sua famiglia.

Questa foto l’ho presa da facebookperchè gira da un pò e devo dire che faun certo effetto vederlo così in posa,ritratto in una delle foto della rosa dei“piccoli” e anche tanta tenerezza. EccoloCristian Totti, questa è la sua primaimmagine in una scheda tecnica dacalciatore. E’ stato nominato “capitanfuturissimo” e “il nuovo bimbo de oro”,ma chissà, forse fra 10 anni lo vedremogiocare come il suo papà, magari con lamaglia giallorossa e la fascia da capitanoe magari con il numero 10 che sarebbedavvero il massimo… sempre se lamaglia non venga ritirata. Forza Cristianti aspettiamo.

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di Claudia Perugi

Ore 18, benvenuti allo stadio Bentegodi diVerona, ops mi correggo, benvenuti nella piscinadel Bentegodi. Proprio così, perchè a Veronasono di scena il Chievo di Mimmo di Carlo e laRoma di Luis Enrique, ma, invece degli scarpinida calcio, ai 22 che scendono in campodovrebbero dare in dotazione delle pinne, vistala quasi impraticabilità del campo dovuta allapioggia incessante che dal primo pomeriggio siabbatte nella città di Romeo e Giulietta.Il match è importantissimo per tutte e due lesquadre, per la Roma è importante vincere etrovare i tre punti per continuare a credere nelsogno europeo, per il Chievo è fondamentaletrovare anche un solo punto che significherebbesalvezza matematica.La Roma si presenta con il classico 4-3-3composto da Curci; Taddei, Kjaer, Heinze, JosèAngel; De Rossi, Gago, Marquinho; Borini, Totti,Bojan.Mentre il Chievo schiera un 4-4-2 così formato:Sorrentino; Sardo, Acerbi, Cesar, Jokic; Rigoni,Bradley, Hetemaj; Cruzado; Paloschi, Pellissier.La partita comincia e per le condizioni pessimedel campo non succede un granchè, solo lancilunghi, scivoloni e gioco spezzettato. Per i primitrenta minuti la noia è totale, poi ecco che lapartita ha un paio di fiammate importanti, primacon Bojan che servito alla perfezione da Tottiprova un tiro a giro che finisce di poco fuori e,dall'altra parte, con Hetemaj che, a tu per tu conCurci, si lascia parare un cucchiaio mal riuscitocomplice il terreno zuppo.Il primo tempo è davvero tutto qua. Si va neglispogliatoi e al rientro Bojan viene sostituito daJunior Tallo.La partita è più piacevole, nonostante l'intensitàdella pioggia sembra essere la stessa se nonmaggiore rispetto al primo tempo.E' il Chievo a crederci di più e va vicino al gol,anzi lo trova al 57', ma la rete viene giustamenteannullata per un evidente fuorigioco di Pellissier.Sul capovolgimento di fronte, Gago regala

un'ottima palla filtrante a Borini che però calciamalamente sull'esterno della rete. La partitascivola così pian piano verso la fine, con qualchetiro dalla distanza da parte di Hetemaj, Tallo eTotti. Proprio il Capitano, nel finale del secondotempo, pennella un cross sul quale si inseriscePerrotta, che gira di testa sfiorando l'incrocio deipali, dall'altra parte Pellissier fa partire un tirostile rugby sfiorando la meta da ottima posizione.Nulla di più per una partita che probabilmentenon si sarebbe dovuta nemmeno cominciare,un pareggio che significa salvezza per il Chievoe che significa dire addio definitivamenteall'Europa che conta per la Roma.I giallorossi con questo pareggio interromponola serie negativa di sconfitte esterne consecutivee prendono il secondo punto nelle ultime 4 partite,un pò pochini per chi voleva ambire a traguardiimportanti come la Champions.Ora ci aspettano le ultime due gare controCatania e Cesena, ma non ci resta nulla più dachiedere a questo campionato che è statodeludente sotto tutti i punti di vista.Speriamo solo di prendere 6 punti e che qualcunalì davanti manchi qualche partita per cercare senon altro di arrivare in Europa League, ultimotreno per salvare una stagione a dir pocofallimentare. Ciao Lupi.

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CURCI: 6,5 Ogni qualvolta vienechiamato a rispondere lui lo faalla grande, anche oggi ottimeparate e buoni interventi:SICURO

TADDEI: 4,5 Certo il campo nonsi adatta proprio alle sue doti,ma in difesa fa notare spessotutte le sue difficoltà e in avantinon i nc i de quas i ma i :INADEGUATO

KJAER: 6,5 In un campodisastrato tira fuori una dellemigl ior i prestazioni del lastagione, chiude bene gli spazie di testa è insuperabile, che icampi a mò di piscina loesa l t ino? Ved i Catan ia :CONCENTRATO

HEINZE: 6+ Con un Kjaer cosìsi esalta anche lui sfoderandoun'ottima prestazione: CARICO

JOSE'ANGEL: 5 Il campo nonaiuta nemmeno lui, ma il ragazzomanca proprio di personalità:SPENTO

DE ROSSI: 6,5 Una buonaprestazione per lui che parte nelsuo ruolo e finisce per fare ildifensore centrale per sostituireKjaer, comunque si fa trovarepronto in entrambe le situazioni:METODICO

GAGO: 6 Il centrocampista giocabene senza fare cose esaltantie senza demeritare, sui suoipiedi una buona palla alla fineche però manda di molto a lato:PASSABILE

MARQUINHO: 6,5 E' indub-biamente quello che fisicamentesta meglio di tutti, corre e si dada fare non riuscendo tuttaviaad essere pericoloso, esce perSimplico: FRIZZANTE

TOTTI:6 Non è proprio il campoadatto ad esaltare le sue doti,troppo pesante soprattutto peril suo fisico, comunque ci provacon qualche tiro e alla finescodella un cross al bacio perPerrotta che quasi fa gol:SOLERTE

BORINI: 4,5 Il peggiore incampo, fisicamente non c'èproprio e allora non si capiscecome mai non esca lui invece diBojan: BUTTATO LA'

BOJAN: 6 Lui, poverino, comeal solito ce la mette tutta e fapure qualcosa di buono, maovviamente è lui ad uscire perf a r p o s t o a TA L L O :VOLENTEROSO

TALLO: 6 L'ivoriano ha fisico davendere e altrettanta personalità,si da da fare e sforna unaprestazione più che convincente:

DINAMICO

PERROTTA: 6 Vavicino al gol con unbell'inserimento epocaSpalletti e una bellagirata di testa: BRAVO

SIMPLICO: S.V.

LUIS ENRIQUE: 5,5Sinceramente potevafar poco, ma la suae s p r e s s i o n erassegnata ci fa capireche il primo a noncrederci più è propriolui: LONTANO

di Claudia Perugi

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A storm rages on Bentegodi for all 90 minutes ofthe game and heavily conditions the race, withoutever giving respite to the two teams. The Romaloses points and a place in Europe now becomesreally a mission impossible. Generally boring gamewith few chances on both sides, and an unplayablefield.Here it is a first time with just long balls, with thetwo goalkeepers who, while not parrying almostnothing, are often called to take some stepsforward, block the ball with their hands and return.It goes on for half an hour of total boredom. Thenthe intensity of the rain begins to decrease, eventhough not enough to make the two teams play anormal race.Roma tries with Bojan, served to perfection byTotti; the ball, however, does not take the desiredeffect and finishes off. Chievo responds vigorously,first with Paloschi unfairly stopped by the refereeBanti of Livorno on the offside line, then by Pellissierwho enters the area without too many problems

for the Curci (entered instead of Lobont). The twoteams are finally in the locker rooms after 45minutes with no recovery allowed by the referee.Re-entered the field after halftime, both teamshave a more enjoyable and faster game than thefirst fraction. Both goalkeepers react to severaloffensive actions. Roma, as too often happens,has the first signs of physical weakness and lowersthe pace, while the hosts are pushing forward insearch of goals. The opportunities are still few.Roma raises his head slightly toward the middleof the second time, but the game already seemsdestined to end in an inevitable draw.The game is often interrupted to allow doctors toenter the field and rescue the injured player. LuisEnrique tries with Simplicio, but it makes anydifference. After 4 minutes of injury time the refereeBanti sends everyone under the shower. Roma-Chievo ends 0 – 0: hosts are safe, guests saygoodbye to Europe that counts.The draw of the Bentegodi, on a ground almost

impossible for the persistent rainaffects the performance of the matchin Verona, does not improve theranking of Rome, which is seventh.A bright spot of this season is thatthe 0 – 0 with Chievo is not the worstresult of the administration of LuisEnrique. Even Daniele De Rossi,after the match, spends good wordsfor the performance of the team; themessage is clear: the team wants tohelp Luis Enrique and wants to seehim coach next season.

di Giovanna Narciso

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Avete mai visto quella scena famosissima "et"geniale di Full Metal Jacket dove al soldato scappala battuta e il sergente inizia ad urlare contro tutticercando un colpevole? Così mi sono immaginataLotito e Reja domenica sera, una cosa del tipo: "Chi ha fischiato? Chi C***O ha fischiato?. Dapanico. Impagabile. Davvero, non potevo nonparlare di questo ennesimo complotto ai danni deicuginastri perchè è stata la ciliegina sulla torta diuna settimana fantastica. Una settimana che,oserei definire, settimana della contestazione: tuttoiniziò in un caldo 25 aprile, dove un goaldell'immenso (inchino) capitano non è bastato afornirci la vittoria; giustamente, aggiungerei, dopoun primo tempo da schifo, la Fiorentina ha meritatoi tre punti che sono costati alla nostra squadra unqualcosa che non capita tutti i giorni di ascoltare,specialmente dalla curva romanista: lacontestazione. Con cori che è meglio evitare diesporre direttamente su una rivista, si è toccato ilfondo della critica ad allenatore e giocatori, lamaggior parte dei quali difesi fino a poche giornatefà. Quando si arriva ad una situazione del genereneanche il gesto di andare sotto la curva a prendersii fischi è servito a qualcosa. Chi ha visto la scena(MA CHI NON L'HA VISTA MI DOMANDO)ricorderà perfettamente l'espressione seria diFrancesco di fronte alla Sud. "Cosa devo fare?""Dije de dasse na svejata!": così, più o meno èandata. Qualcuno ha letto del definitivo addio diLuis Enrique a fine anno? Piuttosto, afferma Baldini,preferisce andar via lui, si prende la responsabilitàdi quanto accaduto in questa stagione, ma a mioavviso e di non so quanti altri, un allenatore comeil nostro, che spende ogni minuto che gli è concessoal microfono, a ripetere costantemente che ci staprovando in ogni modo e a rispondere a tutte lecritiche dei giornalisti (che ovviamente sono le piùpolemiche) in maniere chiara e professionale, nonè qualcuno da buttare vià con troppa facilità. Disicuro non è una personalità che Totti o De Rossivorrebbero si allontanasse dalla società; forse èbuon viso a catt ivo gioco? Ancora piùprobabilmente hanno visto un uomo vero, serio edeterminato, qualcuno che riconosce i propriolimiti, qualcuno che ancora deve ben adattarsi allanimica del calcio italiano. La partita col Napoli forse

non si sarà conclusa con una sbloccante vittoria,ma almeno abbiamo potuto osservare un giocopiù efficiente, una "vera mentalità di squadra" eun Capitano a dir poco STRE-PI-TO-SO.Finalmente un punto, finalmente un "premio"meritato, finalmente le cose stavano tornando adavere un senso. Certo, noi tutti saremmo stati piùfelici se solo martedi avessero avuto la possibilitàdi giocare per davvero e non di fare sci d'acqua,sicuramente però in un campo acquatico il teamha avuto una prestazione migliore che a Torino(Eh si, il problema era la disidratazione). Poi ciritroviamo qua, di fronte ad un giornale, e qualcunofa il nome di Andrè Villas Boas, e gli animi siriaccendono. Sveglia! Ci vuole tempo per farambientare un allenatore! Chiunque sarà destinatoa ricoprire la panchina giallorossa, dovrà dotarsidi tanta pazienza e di idee chiare per non ripeterela stagione che sta finendo. Spuntano fuori anchealtri nomi, Guardiola (EH??), Allegri, Montella (...),ma l'unica cosa certa è che è stato promesso unnome già alla fine del campionato e per ora quellodel portoghese sembra il più attendibile. In temadi allenatori, spendo due parole (coadiuvate dauna grassa risata, ma non ditelo in giro) sullascena che ho visto poco fà, uno "sbrocco" paurosodi Delio Rossi sul campo fiorentino. E' vero chesiamo tutti "pazzi" per il calcio ma, questo è davverotroppo! L'unica cosa che consola è che questocampionato non ha fatto perdere la testa solo nellacapitale, si stanno scaldando gli animi un pò ditutti. Mentre questo assurdo, incredibile episodiosta facendo il giro del mondo, qualcuno alle vettedella classifica ha qualcosa di più importante a cuipensare. Non ci riguarda, ovviamente, noi almassimo lottiamo per l'Europa League, ma diciamola verità, con tutte le cose che abbiamo auguratoin vita nostra alle "alte sfere" del calcio (IntendesiMilan - Juve - In.. Anzi no.), scene come il paperonedi Buffon non possono che farci sghignazzare.Ironico vero? Dopo tutto quello che ci è successo,e da animo romanista, dovrei attendere contrepidazione Giugno... Ma la verità è che uncampionato strano ed equilibrato come questo(Senza squadre che vincono il campionato a 12giornate dalla fine) inizia già a mancarmi.

di Rebecca Mieli

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IN : Gabriel HeinzeLa stagione più malinconica degli ultima quindicianni della Roma si sta chiudendo nel modo piùconsono: senza nemmno una misera qualificazioneall'Europa League. Nell'acquitrino del Bentegodiera impossibile aspettarsi un gioco di qualità, maquantomeno un po di grinta. Il primo dei due anticipidi questa trentaseiesima giornata di seria A, cheha visto sfidarsi Chievo e Roma finisce a retiinviolate. Il migliore in campo è stato, a mio avviso,Gabriel Heinze. Combatte come un gladiatore nella"piscina" del Bentegodi e le prende quasi tutte;prestazione grintosa in cui non molla mai uncentimetro ai difensori del Chievo. Gara di grandetemperamento, si proietta anche in avanti per farvalere la sua irruenza. Qualche sciocchezza la

commette, ma nulla di grave di fronte a una prestazione di qualità e ordinata. Gabriel guida la difesacon autorità e sfrutta i calci piazzati per cercare la gloria personale. Assistito anche da un Kjaer inbuona giornata, svolge il proprio compitino senza grosse sbavature. Di grandi occasione per gliavversari non se ne lasciano e il merito è anche suo; almeno per una volta guida bene la linea delfuorigioco.

OUT : Luis EnriqueE' vero che fa quello che può con quello che ha adisposizione e che con questa pioggia la Roma erasvantaggiata, ma la squadra sembra aver smarritol'identità. Poco decisiva e precisa in avanti, non riescea vincere nemmeno stavolta e l'addio all' Europa èormai a un passo. In conferenza stampa dice : "è statapallanuoto, le mie idee? Sarebbero praticabili"L'argomento "futuro", chiaramente, è ostico: "Non èstato un anno felice, non so cosa succederà nel futuro",ma un allenatore deve accettare le critiche. Criticheche non arrivano di certo da Daniele De Rossi cheafferma che il proprio allenatore non è di certo scarso.Il campo era orrendo, ma lo era per tutti e due. Laverità è che in partite, non certo questa, in cui avremmo

dovuto fare di più e vincere, non l'abbiamo fatto. Quando è davvero importante non vinciamo mai. Eun anno "da rivedere" dice Danielino. E' giusto confermare Enrique per la prossima stagione? E' ladomanda che si pone il popolo giallorosso.

di Rossella Merlino

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Ragazzi non è una scena di pugilatoe quello non è un ring, bensì uncampo di calcio e la partita èFiorentina-Novara. Quando hosentito questa notizia non ci volevocredere, poi ho visto il video e solodopo ho realizzato, se Delio Rossiha perso la pazienza ed ha iniziatoa scazzottare un suo giocatore allorasiamo davvero alla frutta. Una scenacosì non si era mai vista su un campodi calcio di serie A, ovviamente inserata il club lo ha esonerato.Scena: Ljajic esce dal campoapplaudendo ironicamente il tecnicoper la sostituzione subita e dicendogliqualcosa (soltanto più tardi, molto

più tardi si apprende che il giocatore gli avrebbe rivolto parole di insulto coinvolgendo anche il figliodel tecnico diversamente abile), tutto questo scatena l’ira di Delio Rossi, solitamente distinto e calmo,che si scaglia contro il giocatore serbo che intanto si è seduto in panchina, inizia una piccola vera epropria rissa sulla panchina della Fiorentina mentre la partita continua regolarmente e l’arbitroGiannoccaro non si accorge di nulla. E' una situazione surreale perché per qualche minuto i tifosiseguono solo le vicende della panchina viola, così come Andrea Dalla Valle dalla tribuna, primaincredulo e poi rassegnato. Incredibile la trasformazione di Rossi che, dopo aver perso le staffe conLjajic, ritrova in un attimo la sua calma e continua a dirigere la squadra come se nulla fosse, fino allafine del primo tempo e nella ripresa, esultando per la rimonta della Fiorentina con 2 gol di Montolivo,per una salvezza quasi certa. Ad ogni giornata di campionato ne succede una… cosa succederàancora?

di Ely Pasto

Situazione tragicomica anche a Torino...la Juventus, in vantaggio per 1-0, potevamettere una serie ipoteca sulcampionato, ma a 5 minuti dalla fine,la gaffe di Buffon ha consegnato aBertolacci la palla del pareggio e dellariapertura dei giochi. Al portiere èbastato andare con troppa sufficienzasu un passaggio innoquo, per sbagliareil controllo… ha poi chiesto pubblica-mente scusa. I bianconeri hannomantenuto la totale supremazia nelgioco e nel primo tempo hannoazzannato i pugliesi, non permettendoloro di sviluppare un'azione, ma èmancata la convinzione per andare alraddoppio… ed ecco cosa succede…un normale retropassaggio di Barzargli,controllato malamente da Buffon e ilpallone che va a finire sui piedi di unincredulo Bertolacci che gradisce moltoil regalo inaspettato… Come disse unfamoso ex allenatore bianconero: nondire gatto se non ce l’hai nel sacco!!!

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di Silvana Taranto

Ci sono squadre che non mi sono particolarmentesimpatiche (la Juve in testa) una di queste è ilCatania.Nell'anno 2006/07 la Roma battè il Cataniaall'Olimpico per 7-0 e da lì non ce l'hanno piùperdonata. Per loro quella fu un'annata dura,ricordiamo gli scontri fra individui a volto copertoe la polizia durante la partita casalinga con ilPalermo, scontri che terminarono con la mortedell'ispettore di polizia Filippo Raciti. Il Catania fupunito con l'obbligo di giocare tutte le partitecasalinghe a porte chiuse ed in campo neutro. Sisalvarono all'ultima giornata.La stagione 2007/08 fu per noi Romanisti amaraperchè il calendario vedeva Catania-Roma eParma-Inter all'ultima giornata, doppia sfidascudetto-retrocessione. L'Inter vinse e la Romapareggiò. L’intimidazione da parte dei catanesi fupiù che palese. In quell'occasione toccammo conmano tutto il veleno dei tifosi del Catania cheminacciarono i giocatori della Roma e i giornalistiromani.Negli anni successivi per la squadra catanese lasalvezza è arrivata un pò prima dell'ultima giornata,ma non hanno mai superato i 45-46 punti.Quest'anno l'allenatore del Catania è Vincenzino

Montella, ex giocatore della Roma e per un breveperiodo anche allenatore della stessa. Sono statauna sua grande ammiratrice sin da quando ci aiutòa conquistare lo scudetto nel 2000/01, grazie aisuoi gol fatti nella seconda parte del campionato.Grande attaccante, piccolino, ma con un fiuto delgol eccezionale. Bellissimo il gol al Milan del 27Maggio 2001 e tanti altri che ora non è opportunoelencare. Amato dai romanisti, Vincenzino fusfortunato perchè incappò in un allenatore che loutilizzava a "mezzo servizio". Sono sicura cheavrebbe dato di più se gli fosse stato concesso dipiù.Lo scorso anno, dopo le dimissioni di Ranieri, haallenato la Roma, ma, per me, non fu un'idea felice,in quanto troppo amico di alcuni giocatori. Volevarimanere alla Roma ma non è stato possibile enon voglio dilungarmi nel parlare del rapporto conBaldini.Quest'anno il Catania è andato ben oltre i puntidegli scorsi anni, attualmente è a quota 47, a soli5 punti dalla Roma. Vincenzo dice che non importatanto il modulo che usi, quanto le caratteristichedell'avversario che hai di fronte e così diventasempre più camaleontico.

Probabile formazione

4-3-3

CARRIZO

MARCHESE - BELLUSCILEGROTTAGLIE - MOTTA,

ALMIRON - LODI - IZCO,

GOMES - BERGHESSIOBARRIENTOS

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di Annagrazia Sarro

Cari amici giallorossi, siamo giunti al secondo appuntamento con la nostra rubrica culinaria. Dopole ultime prestazioni della nostra “pazza” Roma, nel mondo on line e non solo, c’è molta delusione,è rimasto l’ amaro in bocca per la quasi certa uscita da tutte le competizioni che ci potevano vedereimpegnati in europa nella la prossima stagione. Molti di noi si sono schierati contro l’allenatore, lasocietà, i calciatori… altri “speranzosi” hanno accolto la nuova mentalità, il nuovo allenatore e il suoprogetto! L’ambiente giallorosso è in fermento, ancora non sappiamo chi si siederà sulla panchinagiallorossa per la prossima stagione, chi dei giocatori, nuovi e vecchi, rimarrà, ma una cosa è certa:”noi ci saremo sempre”. Il nostro tifo, la nostra fede è a prescindere! Noi tifiamo i colori, tifiamo lamaglia, tifiamo “col cuore” e nessun allenatore, nessun giocatore, nessuna società potrà mai togliercil’amore che ci lega a questa squadra che, scendendo in campo, nella gioia e nel dolore sa regalarcisempre una “vera emozione!” E’ per questo che oggi, nonostante tutto, voglio festeggiare il nostro “tifocol cuore” proponendovi quest’altra bella delizia, presentata con un frutto che con il suo colore ciunisce e ci divide, un colore che sta infondo al nostro cuore! Un abbraccio a tutti … alla prossimaricetta!

Torta alle fragole

Ingredienti per la pasta frolla:350 gr di farina – 150 gr dizucchero – 1 uovo + 1 tuorlo– 125 gr di burro ammorbidito– 1 cucchiaino di lievito – labuccia di un limone grattugiato– 1 pizzico di sale .

Impastate gli ingredienti,formate una palla con la frollaimpastata e riponetela in frigoper mezz’ora. Imburrate einfarinare la teglia, stendete lapasta frolla e fate cuocere inforno per mezz’ora a 180°.

Ingredienti per la cremapasticcera: 4 tuorli d’uovo –4 cucchiai di zucchero – 2/3cucchiai rasi di farina – ½ litrodi latte – 1 bustina di vanillina.

In un pentolino sbattere i rossi delle uova, lo zucchero e poi la farina. Fate bollire da parte il latte,versatevi la vanillina e mescolate. Appena il latte va in ebollizione versatelo nel pentolino dove avetesbattuto uova e zucchero. Mescolate bene con un mestolo di legno a fuoco basso finché il compostonon si addensa. Fate raffreddare e versate la crema sulla pasta frolla. Sciacquate e tagliate a fettinele fragole sistemandole a piacere sulla torta. Preparate la gelatina per dolci e versatela sulle fragole.Tagliate e servite!

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