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La fiducia
Prof.ssa Alberta Giani
Prof.ssa Alberta Giani
La fiducia come processoFiducia
Propensione / atteggiamento / disponibilità di un interlocutorePiù spesso ad un altro
Proprietà emergenteEsito non scontato di un sistema di scambi e di rapporti
E’ uno stato prodotto di processi cognitivi e/o affettivi individuali e stabili
E’ uno processo, una proprietà contestuale delle relazioniProdotto culturale che il soggetto si costruisce interagendo con l’ambiente
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Se la fiducia è concepita come processo
Carattere dinamico e contingente
Perché fidarsi di cosa, di chi viene costruito e fruito dagli attori
Organizza il rapporto con l’ambiente in coerenza con lo specifico contesto discorsivo di significazione
Rende
conto del
E’ nelle pratiche discorsive di costruzione di senso che la fiducia viene continuamente significata
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Se la fiducia è concepita come prodotto
Prodotto di una relazione tra un esperto “che sa” e un utente che “non sa”
Richiesta
La richiesta implicita o esplicita è che l’utente si fidi del professionista
RischioIl rischio è che la relazione sia passiva e non solo asimmetrica
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LE PROFESSIONI DI AIUTOLa motivazione affiliativa delle professioni di aiuto
rappresenta simbolicamente la fiducia a priori
L’interazione è già nota agli attori (esperto – non esperto)
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LE PROFESSIONI DI AIUTO
Se l’Altro è visto come cliente o come
Altro portatore di progetti / identitàche va conosciuto/riconosciuto
L’interazione è connessa al riconoscimento della unicità /estraneità
E’ nella relazione che si conosce l’Altro
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LA FIDUCIA È UNA CONQUISTA
Le professioni di aiuto (insegnanti, psicologi, medici, assistenti
sociali…)
una forte tecnicalitàInteragire con l’ALTRO
DEVONODEVONORiconoscerlo come soggetto portatore di storie, emozioni, valori, progetti
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Anche se con un potere (peso?) differente entrambi gli attori qualificano la relazione
capacità resilienza e di giocare un ruolo attivo, non dipendente e passivo rispetto all’altro e alla situazione (responsabilità emotivo-affettiva)
si attivano processi di ascolto ossia una non preventiva categorizzazione dell’altro
(capacità empatica e responsabilità comunicativa)
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Pur nella dominanza comunicativa il riconoscimento reciproco delle identità costruisce benessere soggettivo.
inteso come uno stato dipendente dal contesto/situazione.
E’ un precipitato delle pratiche discorsive che determinano e definiscono le
strutture partecipative dell’interazione
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COSA SIGNIFICA STARE BENE IN UNA COMUNITÀ?
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CARATTERISTICHE CHE DEFINISCONO UNA COMUNITÀ
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Si tratta non solo e non tanto di
comunità territoriali/spaziali ma
a-spaziali/relazionali
Le relazioni interindividuali diventano
paradigma interpretativo della natura delle organizzazioni
formali ed informali
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Le relazioni comunitarie rendono possibile coniugare il
costrutto di rete e quello di comunità
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