fh spa bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 · mazzoni è inoltre partner di desmet ballestra...
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FH SPA Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013
Finaval News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011
www.fhgroup.it
Siamo una holding di partecipazioni
vicina alle realtà aziendali in cui abbiamo
deciso di credere, investendo risorse finanziarie
ma anche e soprattutto manageriali.
Crediamo che i nostri valori, condivisi
con i nostri partners, siano il vero motore
di spinta ad uno sviluppo economico
e finanziario sostenibile.
FH nel mondo:
Italia;
Francia;
Svizzera;
Croazia;
Polonia;
Grecia;
Canada;
Arabia Saudita;
Kazakistan
Malta;
India;
Manning agency:
India;
Filippine;
Bulgaria.
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SOMMARIO
Relazione sulla gestione Mission
Profilo del gruppo
Struttura del gruppo
Highlights
Lettera agli azionisti
Lo scenario macro economico
L’andamento economico
L’evoluzione patrimoniale e finanziaria
Settore Fashion
Settore Real Estate
Settore Shipping
Settore Health
Settore Logistica
Settore Energia
Settore Bancario
I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, l’evoluzione della gestione
La gestione dei rischi aziendali
I rapporti con le società del gruppo
Altre informazioni
Bilancio consolidato Bilancio consolidato al 31 dicembre 2013
Area e criteri di consolidamento
Principi contabili e criteri di valutazione
Note illustrative al bilancio consolidato
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FH SPA
Consiglio di Amministrazione Giovanni Fagioli - Presidente
in carica fino all’approvazione Angelo Sani - Consigliere
del bilancio al 31 dicembre 2013
Collegio Sindacale Presidente del Collegio
in carica fino alla data di approvazione Maria Altamura
del bilancio al 31 dicembre 2015 Sindaci effettivi
Fabio Senese
Gigliola Di Chiara
Società di revisione Deloitte & Touche S.p.a.
Capitale Sociale Euro 30.000.000,00 – Interamente versato
Sede Legale Viale Regina Margherita 42 - 00198 ROMA
Tel. +39 06 452081.00 - Fax +39 06 452081.20
Cod. Fisc. 01922160351 R.E.A. 1070911
Finaval News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011
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MISSION
FH è una moderna investment company che combinando la visione imprenditoriale, l’alta qualità del
management e la reale esperienza, identifica opportunità d’investimento in settori di nicchia e ad alto valore.
L’approccio agli investimenti di FH si fonda sulla convinzione di poter coniugare la conoscenza dei mercati, la
comprensione della tecnologia, la cultura aziendale del lavoro di squadra e della condivisione delle
informazioni, il rigore dell’analisi e l’attenzione alla gestione del rischio per generare performance in tutte le
condizioni di mercato.
FH investe in aree di business che presentano forti potenzialità di valorizzazione e crede che l’attività di
impresa vada oltre il mero rendimento economico-finanziario: E’ motore di conoscenza, coesione sociale,
patrimonio morale e culturale.
Tale approccio ha permesso a FH di progettare e strutturare operazioni d’investimento innovative, capaci di
attrarre e sviluppare partnership con i più qualificati player dei settori nei quali opera, in Italia e all’estero.
Il nostro obiettivo resta creare costantemente valore aggiunto nell’ambito di un processo di controllo del
rischio senza mai dimenticare i nostri valori.
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SETTORE FASHION – SEBASTIAN
Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 leader nella
produzione di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il
mondo, collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.
SETTORE REAL ESTATE – FINAVAL REAL ESTATE
Finaval Real Estate S.r.l. è la società immobiliare del gruppo FH .La Società possiede i
seguenti immobili, localizzati in zone di prestigio:
• Il primo nel centro storico di Milano, Via Paleocapa 4;
• Il secondo, in Via Principessa Clotilde 5 / a, nel centro di Roma, vicino a Piazza
del Popolo, destinato ad uso residenziale;
• il terzo, destinato ad uso ufficio, a Roma - Viale Regina Margherita 42, nel
quartiere Salario.
SETTORE SHIPPING – FINAVAL – BCC1
FINAVAL è una tra le più attive compagnie europee nel trasporto via mare di prodotti
energetici ed intende proporsi quale operatore logistico di “energia”.
L’affidabilità’ delle proprie navi, tra le prime nel mondo ad utilizzare il doppio scafo a
maggior protezione del carico e dell’ambiente e la qualificazione degli equipaggi, unite
alla sistematicità delle manutenzioni, all’impiego delle più moderne tecnologie ed agli standard di esercizio in
linea con le più recenti normative, hanno permesso al gruppo Finaval di ottenere l’approvazione delle
maggiori compagnie petrolifere multinazionali ed una meritata fama di affidabilità, serietà e sicurezza.
L’attenzione alle diverse esigenze dei clienti, la presenza nelle aree strategiche del traffico merci, l’offerta di
servizi altamente qualificati ed i continui investimenti hanno oggi consolidato il gruppo Finaval e gli hanno
dato quella connotazione di efficienza, professionalità e convenienza a cui guarda con interesse l’intero
mercato nazionale ed internazionale.
BCC1 è una start-up nata al fine di cogliere le opportunità che potranno essere offerte
dal mercato dello shipping. In tale ottica la Società, nel corso del 2013, ha effettuato l’acquisizione di
partecipazioni al 50% nelle neo costituite Società Angi Chartering Company e Jenny Chartering Ltd, le quali
hanno sottoscritto contratti di noleggio bareboat delle rispettive navi.
SETTORE ENTERTAINMENT – STARGATE ENTERTAINMENT – INDIE PICTURES
AL REAL ESTATE
Stargate Entertainment S.r.l. è una subholding del gruppo FH creata per coniugare
l'esperienza e competenza dei soci nel mercato dell’Entertainment e nello specifico
nel settore cinematografico.
Indie Pictures S.p.A è una joint venture tra Stargate Entertainment S.r.l. e Riccardo Magnoni il quale ha operato
nel settore dello spettacolo, in particolare relativamente all'acquisizione, commercializzazione e distribuzione
di diritti televisivi e cinematografici, con esperienze significative e consolidate relazioni commerciali nazionali e
internazionali.
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SETTORE FOOD EQUIPMENT & ELECTRICAL PLANT
AURORA 2010 – SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI – MAZZONI LB
Fin dal 1945 Sitie Impianti Industriali S.p.A. opera nel settore delle installazioni elettriche
e di strumentazione industriale, dalla progettazione all’avviamento degli impianti.
L’inserimento di tecnologie più avanzate, il rispetto delle esigenze di salvaguardia ambientale e l’adozione di
ogni possibile azione mirata al controllo ed alla eliminazione delle situazioni di rischio, saranno le linee guida
degli sviluppi futuri.
La sfera di attività, che ha portato l’azienda ad operare in ambito internazionale e per i più importanti clienti
del settore chimico, petrolchimico, petrolifero e dell’energia, ha consentito l’acquisizione di tecnologie e
metodologie avanzate, in particolare nel campo dei controlli di processo e della produzione energetica.
Fondata nel 1946, Mazzoni LB S.p.A. è l'azienda leader mondiale nella progettazione e
realizzazione di impianti e macchinari completi per la produzione di sapone e glicerina, con una quota di
mercato superiore al 60% e oltre 2.500 impianti e linee installati in più di 130 paesi nel mondo.
La società si avvale di un team di 100 esperti a disposizione dei clienti per soddisfare le esigenze di ingegneria
avanzata, implementazione di soluzioni, tecnologie efficaci e sistemi affidabili.
Mazzoni è inoltre partner di Desmet Ballestra Group, leader mondiale nella progettazione e fornitura di olio
vegetale e grasso, tensioattivi, detergenti e relativi impianti chimici, oleochimici vegetali (acidi grassi e
biocarburanti); questa partnership rafforza ulteriormente la presenza della società a livello mondiale grazie ad
una rete di 15 uffici (Nord e Centro America, Europa, Asia ed Africa). Mazzoni partecipa, inoltre, Bertuzzi food
processing S.r.l., Axor Ocrim S.r.l., Temix S.r.l. ed Oleochimica Italiana S.r.l..
SETTORE ENERGIA – LARAF
Laraf nasce nel corso del 2009 con la finalità di ampliare gli investimenti del gruppo
nell’ambito dei servizi a favore degli operatori del mercato energetico mondiale.
SETTORE BANCARIO – BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA
Il Gruppo BPER nasce nel 1994 su iniziativa di Banca popolare dell’Emilia Romagna,
con l’obiettivo di creare una realtà federale in cui ogni banca possa sfruttare le
sinergie di un grande gruppo mantenendo autonomia operativa e radicamento
territoriale. Oggi con la sua struttura federale raccoglie nove banche territoriali per
circa 1.300 sportelli a presidio della quasi totalità delle regioni italiane. Il Gruppo
BPER può inoltre contare su una solida rete di partnership e partecipazioni, alcune di
controllo, in istituzioni finanziarie straniere.
SETTORE BANCARIO – ALTRE
FH detiene al 31 dicembre 2013, inoltre, partecipazioni in Cassa di Risparmio di
Ferrara e Banca Popolare di Vicenza.
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HIGHLIGHTS
• Il 2013 è stato un anno complicato per il gruppo FH il quale, pur avendo notevolmente diversificato la
propria attività nel corso degli ultimi anni e nonostante abbia visto il consolidarsi delle nuove iniziative,
risente ancora fortemente dei risultati derivanti dal settore dello shipping.
• Occorre sottolineare che alcune delle realtà del gruppo si sono distinte notevolmente in quanto, pur in un
contesto di mercato difficile e nonostante la crisi finanziaria in atto, sono state in grado di produrre risultati
economici positivi ed incoraggianti.
• I ricavi consolidati delle prestazioni di servizi sono risultati pari a Euro 32,6 milioni rispetto ai 32,9 milioni di
Euro del 2012, sostanzialmente in linea, anche se alcuni settori hanno mostrato segnali di ripresa alla fine
dell’anno.
• Il risultato di esercizio di Gruppo è negativo e pari a circa 5,7 milioni di Euro.
• Tale risultato è essenzialmente riconducibile al risultato negativo registrato dalla società Finaval,
influenzato ancora dal perdurare della crisi del settore di appartenenza e che è stato anche condizionato
da importanti costi legati al processo di ristrutturazione in corso. Da un’attenta analisi dei numeri di
bilancio si iniziano, comunque, ad intravedere decisi segnali di ripresa. Confrontando i risultati con il 2012
ed eliminando dagli stessi le componenti di costo straordinarie e valutative, costi di procedura ed
impairment, si registra un miglioramento di circa 3 milioni di dollari dovuto ad una miglior resa media delle
navi e ad una contrazione dei costi.
• A livello societario nel corso dell’anno:
- è stato acquisito il 100% delle azioni della società Laraf S.p.A. (precedentemente partecipata al
47,5%);
- è stata costituita la società Stargate Entertainment S.r.l operante nella settore cinematografico, con
una quota di partecipazione del 50%;
- è stato realizzato un aumento di capitale nella società Aurora 2010 S.r.l. per l’acquisto di una quota
di partecipazione del 20% nella società Mazzoni LB S.p.A;
- è stato realizzato un aumento di capitale ed erogato un credito di natura finanziari alla società
BCC1 S.p.A. per l’acquisto delle partecipazioni al 50% delle neo costituite società Angi Chartering
Company e Jenny Chartering Ltd;
- sono state cedute le quote possedute nelle società:
� Elle S.r.l.,
� Gemini Medicina specialistica S.r.l., F.H.
� Bertling Logistics Italy S.r.l.;
- è stata liquidata la società Viannlog Lda.
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Settore Fashion
• Il rallentamento generalizzato della crisi mondiale ha influito sull’andamento delle vendite, che si sono
ridotte nei mercati maturi ed hanno trovato barriere in quei mercati ad alta crescita per la massiccia
presenza dei Gruppi multinazionali dotati di possibilità di investimenti diretti di cui non disponiamo.
Tuttavia, riteniamo che la scelta obbligata di non fare investimenti diretti nella distribuzione in questi paesi
ci consentirà ugualmente una penetrazione stabile in questi mercati, che si svilupperà nei prossimi tre
esercizi.
• Considerato il calo delle vendite del 2013 rispetto all’esercizio precedente (-20%) e l’ulteriore calo previsto
per il 2014, la società nel corso del 2013 ha messo in atto un piano di ristrutturazione incentrato
principalmente sulla riduzione dei costi e delle inefficienze, attraverso un cambiamento del modello di
business che le consenta di operare con agilità e flessibilità sul mercato.
• Le attività fondamentali finalizzate allo sviluppo di tale progetto strategico sono state quasi tutte già
avviate/definite nel corso del 2013 e hanno cominciato a produrre i loro effetti positivi a partire dai primi
mesi del 2014.
• Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 presenta un risultato netto economico negativo pari a
Euro 662 mila, dopo aver accantonato ammortamenti per 327 mila Euro; a fronte di un risultato negativo
di periodo, la Posizione Finanziaria Netta registra nel corso dell’anno un miglioramento. Il valore dell’EBITDA
dell’esercizio 2013 è negativo per 527 mila Euro, dovuto alla riduzione del fatturato (intorno al 20%) ed alle
forti inefficienze legate allo stabilimento in affitto di ramo di azienda dalla società Antichi Pellettieri.
Settore Real Estate
• L’interesse per il settore immobiliare da parte del gruppo resta vivo nonostante nel corso dell’esercizio non
si siano registrate movimentazioni sugli assets di proprietà. Si ritiene che il mercato di riferimento possa
presentare nel futuro anche prossimo interessanti opportunità di investimento.
Settore Shipping (*)
• Per quanto riguarda la società BCC1, con Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi in data 15
Ottobre 2013 è stato revocato lo stato di Liquidazione della Società, che ha potuto così iniziare la propria
attività e nel corso dell’esercizio, ha effettuato investimenti mediante acquisizione di partecipazioni al 50%
nelle neo costituite Società Angi Chartering Company (per un importo di euro 866 migliaia) e Jenny
Chartering Ltd (per un importo di euro 1.185 migliaia); le predette Società hanno sottoscritto contratti di
noleggio bareboat delle rispettive navi.
• Per quanto riguarda la società Finaval l’esercizio 2013 è il primo esercizio del Piano Industriale di
risanamento della società Finaval previsto nell’Accordo di Ristrutturazione ex art. 67 terzo comma R.D.
267/42 approvato dalla società e da tutte le istituzioni finanziarie di riferimento il 27 febbraio 2014 e reso
efficace in data 25 marzo 2014. Tale Accordo si sostanzia, a grandi linee, in un anno di moratoria della
rata capitale dei debiti ipotecari e nel pagamento parziale della stessa rata per i successivi tre anni di
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Piano. Per quanto riguarda gli altri debiti finanziari, anche in questo caso si è previsto un anno di moratoria
e, successivamente, o il parziale rientro di una quota pari al 35% del debito originario, o il raddoppio della
durata del piano di ammortamento in essere. In una tabella che segue saranno confrontati i dati
consuntivi dell’anno con quelli previsionali e sarà dettagliato il debito finanziario oggetto di manovra.
• Il 2013 evidenzia un risultato negativo di 13 milioni di dollari. Tale dato, influenzato ancora dal perdurare
della crisi del settore di appartenenza, è stato anche condizionato da importanti costi legati al processo
di ristrutturazione in corso. Da un’attenta analisi dei numeri di bilancio s’iniziano, comunque, ad
intravvedere decisi segnali di ripresa. Confrontando i risultati con il 2012, ed eliminando dagli stessi le
componenti di costo straordinarie e valutative, costi di procedura ed impairment, si registra un
miglioramento di circa 3 milioni di dollari dovuto ad una miglior resa media delle navi e ad una
contrazione dei costi.
• I Ricavi Base Time Charter sono passati dai 35,2 milioni di dollari, registrati nel 2012, ai 36,1 milioni di dollari
del 31 dicembre 2013, con un incremento di oltre 900 mila dollari, pari a circa il 3%. Si sottolinea che, data
l’invarianza del numero delle navi e la riduzione dei giorni di utilizzo commerciale delle stesse, dovuta a
maggiori lavori in bacino (3 dry-dock nel 2013 a fronte di uno solo nel 2012), tale incremento è
completamente riconducibile al miglioramento della resa media giornaliera delle navi. La gestione
commerciale, infatti, ha registrato dati di nolo confortanti sia rispetto al 2012 che a quanto preventivato in
sede di redazione del Piano Industriale 2013-2017. Il risultato TCE medio giornaliero è passato, infatti, dai
13.900 Usd al giorno del 2012 ai 14.500 Usd del 2013, a fronte di una resa prevista nel piano pari a 13.500
Usd al giorno.
• L’Ebitda è risultato di 13,4 milioni di dollari, perfettamente in linea con le previsioni del Piano Industriale, pur
contenendo al suo interno componenti di costo assolutamente straordinarie legate principalmente al
processo di definizione degli accordi con il sistema finanziario per circa 1,8 milioni di Usd. Al netto di tali
costi l’Ebitda sarebbe risultato di oltre 15 milioni di dollari, in netto miglioramento rispetto al 2012, e
supportato anche da una riduzione dei costi generata dai processi riorganizzativi in corso. A tal proposito
si segnala, tra l’altro, la realizzazione del previsto trasferimento della sede operativa da Roma a
Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia), operazione che ha consentito la realizzazione di interessanti
economie di scala già a partire dal secondo semestre 2013.
• La gestione finanziaria ha subito gli effetti del cambio Euro/Usd che nel corso dell’anno è passato da
1,3194 al 31/12/2012 a 1,3791 al 31/12/2013. Le previsioni continuano a restare incerte e gli stessi Istituti di
Credito mostrano valori contrastanti: per il 2014 si registrano previsioni comprese tra 1,20 e 1,45. Riguardo
agli aspetti non legati al cambio si registra un netto miglioramento nei tassi effettivi applicati che hanno
risentito dell’ancor basso livello degli indici di riferimento, euribor e libor, e della ridefinizione degli spread
attuata in conseguenza dell’approvazione dell’accordo di rimodulazione finanziaria.
(*) I dati relativi al Finaval S.p.A. fanno riferimento al bilancio consolidato della società.
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Settore Food Equipment/Electrical Plant
• Nel corso del 2013 la società Aurora 2010 Srl ha perfezionato l’acquisto del 20% del capitale sociale di
Mazzoni LB S.p.A., società leader mondiale nella progettazione e fornitura di impianti per la produzione di
sapone e glicerina ed attiva anche nel settore alimentare fornendo linee destinate all’industria del
confectionary. Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 presenta un utile netto pari a Euro 2,3
milioni, a fronte di un fatturato pari a Euro 30,5 milioni. Nel corso del 2013 la società ha completato oltre
100 commesse significative distribuite in modo equilibrato tra impianti e linee di finitura. Le attività si sono
concentrate per oltre il 95% al di fuori della Comunità Europea.
• Per quanto riguarda Sitie, il bilancio al 31 dicembre 2013 riporta un risultato negativo netto per 719 Euro
migliaia, dopo aver accantonato ammortamenti per 477 Euro migliaia; anche il bilancio 2013 è stato
fortemente condizionato dall’andamento congiunturale del mercato di riferimento che da oltre cinque
anni è caratterizzato da una pesante recessione. Per la prima volta dall’inizio del periodo di crisi mondiale,
il bilancio di SITIE non chiude in positivo, nonostante il volume d’affari sia aumentato rispetto al 2012, in
modo consistente, di quasi 20 punti percentuali. Già da diversi si registra una preoccupante diminuzione
dei margini di commessa, determinata da un calo cronico della domanda e da un conseguente
aumento del potere di trattativa dei clienti. Tutto ciò è stato inoltre accompagnato da un maggior peso
del “fattore prezzo” a discapito della qualità tecnica e dell’esperienza del fornitore. In questo contesto
congiunturale, la scelta di SITIE è stata quella di adottare una politica commerciale molto aggressiva,
finalizzata ad acquisire il maggior numero di commesse, soprattutto all’estero, avvicinando anche nuovi
clienti e nuove aree di business. E’ stato, inoltre, portato avanti il progetto di sviluppo e integrazione tra le
varie divisioni/società del “Gruppo SITIE” e si è ulteriormente investito nella struttura organizzativa con
l’inserimento di nuove risorse umane per penetrare i mercati legati a nuove tecnologie, alle energie
rinnovabili e all’efficientamento energetico. Le azioni commerciali e organizzative, implementate per il
raggiungimento degli obiettivi sopra riportati, hanno impegnato la società sia da un punto di vista
economico che finanziario. Il fabbisogno finanziario è andato quindi a sommarsi alla crescente richiesta di
capitale circolante determinata dall’incremento del volume d’affari. Il sistema bancario, informato circa
gli sviluppi della strategia imprenditoriale di SITIE e del risultato che stava maturando nell’esercizio passato,
ha confermato pieno supporto alle attività intraprese, nonostante il non facile momento che anch’esso si
trova ad attraversare.
Settore Bancario
• Nel corso dell’anno sono state anche effettuate operazioni finanziarie su titoli. In particolare nel corso
dell’anno sono state cedute 295 mila azioni in “Banca Popolare Emilia Romagna” e 30 mila azioni in
“Impregilo”.
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LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE(*)
“Signori Azionisti,
ci troviamo nuovamente ad esprimere le nostre considerazioni relative all’anno appena trascorso utilizzando
toni diversi da quelli che avremmo fortemente voluto.
Anche l’anno 2013 verrà ricordato tra quelli compresi nella serie negativa dell’attuale congiuntura
economica, che continua a mostrare, per la maggior parte delle imprese, condizioni difficili di mercato e forti
criticità di carattere finanziario.
La radicale modifica dei canoni dell’economia globale spiega sempre più i suoi effetti imponendo alle
imprese drastici cambiamenti dei convenzionali modelli di business e tale situazione viene avvertita
particolarmente nel nostro Paese, dove a questa si sommano gli errori e le carenze dell’attuale classe politica,
che ha dimostrato gravi incapacità nella pianificazione di interventi a supporto del sistema produttivo.
L’annunciata ripresa, seppur tiepida, che ha caratterizzato nell’anno 2013 l’economia di alcuni Stati non ha di
fatto interessato il nostro Paese, che continua a trascinarsi il macigno di un rilevante debito pubblico e di un
farraginoso sistema amministrativo. In questo contesto, solo le aziende operanti prevalentemente sui mercati
esteri sono riuscite a mantenere ed in qualche caso accrescere le proprie quote di mercato, non senza i
turbamenti connessi ad un cambio dell’euro poco favorevole rispetto alle altre valute pregiate.
Il nostro settore è stato anch’esso fortemente colpito dalla crisi. Gli anni trascorsi sono stati caratterizzati da un
progressivo calo del livello dei noli che hanno raggiunto quotazioni non in grado di consentire alla maggior
parte degli operatori di coprire i costi di funzionamento e quelli degli investimenti effettuati.
La seconda metà dell’anno 2013 ha visto finalmente consolidare i timidi segnali di ripresa intravisti sul finire del
2012; sono ripartiti gli ordinativi dei cantieri soprattutto in vista dell’adeguamento delle flotte alla richiesta del
mercato di navi che meglio si adattano al modificato assetto dei consumi energetici e si assiste, secondo le
attese, ad un lento ma costante aumento del livello dei noli. In tale scenario, i valori medi dei noli registrati
dalla nostra società nei segmenti di specifico interesse sono stati in parte superiori a quelli realizzati dai “best
competitors” per quanto riguarda le navi Product ed in linea con il mercato per quanto concerne le Aframax.
Tra gli operatori, Finaval appare tra quelli che meglio hanno saputo reagire alla crisi globale e a tale scopo,
mediante interventi improntati a grande trasparenza, ha agito sia sul fronte dei costi di struttura che sul
riequilibrio del proprio assetto finanziario. In tale ambito, va ricordata la cessione nell’anno 2011 di due navi a
beneficio di un concreto incremento della liquidità finanziaria.
Pure in presenza di risultati economici negativi indotti, tra l’altro, dall’impegno per il rispetto dei principi di
prudenza ed il rigore nella scrupolosa osservanza dei criteri contabili internazionali adottati - che ha
comportato una svalutazione contabile degli assets materiali pari a circa 42 milioni di dollari nell’anno 2012 -
non sono venuti meno la disciplina ed il rigore che hanno sempre guidato le scelte aziendali, con il fermo
proposito di non disperdere energie e risorse, valutando ogni iniziativa con spirito critico ma fortemente
improntato alla volontà di superare quello che, si ritiene, sia solo una fase difficile della vita della società.
Come sapete, sul finire del 2012 con la collaborazione di advisor di provato prestigio ed esperienza, è stato
predisposto un Piano industriale per il quinquennio 2013-2017 che, prendendo le mosse dalla rinnovata
struttura operativa, si pone quale obiettivo il riequilibrio sostanziale dei flussi finanziari derivanti dall’attività.
Il benefico effetto dei sensibili minori costi di gestione congiunto con il vantaggio competitivo costituito dalla
consolidata partnership con il Gruppo Vitol, che consente di poter prevedere con ragionevole certezza un
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profittevole impiego delle proprie navi, permette a Finaval di poter far fronte ai propri impegni mantenendo la
propria identità di consolidata realtà industriale.
Vi è noto pure che tale piano prevedeva sostanzialmente un periodo di moratoria nel pagamento delle
quote capitale dei debiti strutturati ed un parziale consolidamento dell’esposizione finanziaria a breve, non
rendendosi invece necessaria nuova finanza né l’effettuazione di operazioni straordinarie, mentre erano
previsti meccanismi di accelerazione dei rimborsi nel caso di una positiva evoluzione del mercato.
Il dialogo iniziato con gli Istituti di credito all’inizio del 2013 è proseguito per parecchi mesi, ed il piano, pur
rimanendo impostato nei suoi tratti essenziali nei termini appena citati, è stato oggetto di aggiustamenti ed
integrazioni, allo scopo di offrire soluzioni in grado di aderire alle diverse e talvolta contrapposte richieste degli
enti interessati. Gli istituti di credito, peraltro, hanno ritenuto di considerare le nostre richieste nell’ambito di una
procedura ex art. 67 L.F., con la necessità della nomina di un advisor legale a supporto del sistema bancario
oltre che di una asseveratore secondo le direttive di cui all’art 67 terzo comma R.D. 267/42.
E’ così trascorso l’intero anno e la versione definitiva del piano è stata approvata dal Consiglio di
amministrazione nella seduta del 16 dicembre 2013.
Peraltro, la finalizzazione dell’accordo con gli istituti di credito ha richiesto grandi sforzi oltre che impiego di
risorse economiche preziose per la società, ciò anche a causa di iniziative non coerenti rispetto agli impegni,
almeno informalmente, assunti da parte di taluni istituti di credito, alle quali si è data definitiva soluzione solo
nel primo scorcio del 2014 e grazie all’ulteriore sforzo offerto dal socio di maggioranza.
Si è così giunti alla definitiva asseverazione del piano ed alla sottoscrizione dell’Accordo di Ristrutturazione con
tutte le istituzioni finanziarie di riferimento il 27 febbraio 2014 con efficacia dello stesso a far data dal 25 marzo
2014.
Il risultato negativo dell’esercizio 2013 è chiaramente ancora influenzato dal perdurare della crisi del settore
anche se ulteriormente condizionato da importanti costi legati al processo di ristrutturazione di cui sopra.
Il mercato di riferimento continuerà a richiedere flessibilità operativa e capacità di costante adeguamento
delle strategie di azione.
In questo scenario però Finaval potrà contare sull’esperienza ed sul costante impegno delle proprie risorse
umane che costituiscono un invidiabile patrimonio per far si che il futuro possa vedere superate le attuali
difficoltà e l’inizio di un percorso di successo.
Procediamo quindi convintamente, ritenendo che i segnali di ripresa già manifestatisi possano
ragionevolmente trasformarsi in una fase di maggiore stabilità dove Finaval potrà trovare una sua
collocazione grazie alle caratteristiche peculiari della sua flotta ed all’impegno costante nel ricercare e
trovare le migliori e più profittevoli occasioni di business nel rispetto dei valori di etica e professionalità cui è
improntata l’azione del suo management, allo scopo di salvaguardare ed accrescere il valore aziendale,
senza pregiudicare gli interessi degli stakeholders.”
Il Presidente
Giovanni Fagioli
(*) Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione redatta in sede di presentazione del Bilancio
Consolidato 2013 della Società Finaval S.p.A..
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LO SCENARIO MACRO ECONOMICO
La congiuntura economica mondiale ha mostrato segnali di miglioramento e di crescita moderata. Negli
ultimi dati diffusi, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo la crescita del commercio internazionale
con un contestuale miglioramento del prodotto mondiale. In questa fase, la crescita è stata trainata dalle
economie più avanzate e industrializzate, in particolare Stati Uniti, Germania e Giappone, mentre le
economie emergenti hanno mostrato alcuni segnali di debolezza che hanno indotto, comunque, gli analisti a
valutazioni prudenziali circa le stime di ripresa che, ancora oggi, si mantengono fragili e incerte.
Difficilmente prevedibile è l’andamento dei mercati finanziari e l’evoluzione dei tassi di cambio e d’interesse,
considerate soprattutto le incertezze sull’evoluzione delle politiche monetarie delle grandi macroaree.
L’inflazione dovrebbe restare sotto controllo, data la debolezza della congiuntura. Per quanto riguarda i paesi
industrializzati, solo in Giappone è attesa una certa accelerazione dei prezzi, conseguente alle politiche
espansive recentemente adottate. Tensioni sui prezzi e sintomi di stagflazione potrebbero manifestarsi in un
numero limitato di economie emergenti, mentre quasi ovunque l’inflazione resterà limitata, grazie alla minor
dinamica dei prezzi delle derrate alimentari, delle materie prime e delle fonti energetiche.
Gli Stati Uniti dovrebbero mettere a segno moderati progressi, nonostante l’adozione di politiche di bilancio
meno accomodanti. Influssi benefici potrebbero venire dal recupero del settore edilizio, dall’aumento della
ricchezza immobiliare e finanziaria e dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito.
La tenuta del clima di fiducia delle famiglie ed i sensibili effetti ricchezza legati al miglioramento del mercato
delle abitazioni ed ai progressi dei corsi azionari dovrebbero sostenere i consumi privati, mentre effetti positivi
sugli investimenti dovrebbero venire dal miglioramento delle aspettative degli imprenditori, dall’aumento della
domanda estera e dal rafforzamento dell’attività manifatturiera. Sotto controllo resterà l’inflazione con tassi di
crescita dei prezzi finali probabilmente inferiori a due punti percentuali, mentre sul fronte dell’occupazione
sono ancora attesi alcuni progressi.
La crescita nell’Area Euro risentirà, invece, del rafforzamento del cambio, dell’instabilità dei mercati finanziari
e delle pesanti misure di consolidamento fiscale.
Le previsioni più recenti sull’economia europea sono segnate da non poche incertezze, visto i fragili progressi
messi finora a segno, scontando un gran numero di fattori negativi come la debolezza della domanda
interna, il rallentamento di quella mondiale, i gravi problemi del sistema bancario e il diffuso deterioramento
delle condizioni d’accesso al credito. Nonostante ciò, gli indici dei direttori agli acquisti, del clima di fiducia
delle imprese, degli ordini, della produzione industriale e degli investimenti fissi hanno ricominciato a crescere.
Nel 2013, la dinamica dei prezzi finali si è stabilizzata appena sopra l’1%, a causa del calo dei prezzi dei
prodotti energetici, degli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata, dei lenti progressi della congiuntura,
della stabilizzazione della dinamica degli aggregati monetari e della modesta crescita dei salari.
Per il 2014 si prevede un’inflazione sotto controllo, con valori inferiori al target prefissato del 2%, mentre sul
fronte dell’occupazione sono, purtroppo, attesi progressi trascurabili.
Il livello contenuto dei tassi BCE, che resterà probabilmente tale per un lungo periodo di tempo, farà si che i
tassi Euribor si manterranno ai minimi per diversi mesi, in un contesto di liquidità abbondante e di crescita
debole.
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Le prospettive, nonostante un’attesa normalizzazione dei mercati finanziari nel 2014, presentano una BCE che
continuerà ad avere una politica monetaria sostanzialmente accomodante, consentendo solo marginali
aumenti dei tassi Eurirs.
Negli ultimi mesi, le maxi iniezioni di liquidità, il programma anti-spread varato della Banca Centrale Europea e
il rafforzamento del Fondo Salva Stati hanno permesso all’euro di mettere a segno alcuni recuperi.
L’euro si è apprezzato sul dollaro statunitense e sullo yen giapponese, mentre si è leggermente deprezzato nei
confronti della sterlina.
La gestione finanziaria ha subito gli effetti del cambio Euro/Usd che nel corso dell’anno è passato da 1,3194 al
31/12/2012 a 1,3791 al 31/12/2013. Le previsioni continuano a restare incerte e gli stessi Istituti di Credito
mostrano valori contrastanti: per il 2014 si registrano previsioni comprese tra 1,20 e 1,45.
Istituto bancario 2014 Istituto bancario 2014
Intesa San Paolo 1,2900 Royal Bank of Scotland 1,2700
MPS Capital Services 1,3500 Barclays 1,2300
BNP Paribas 1,2600 Unicredit 1,4500
Abn Amro 1,2000
Banca Popolare di Vicenza, Unipol, BPER : non disponibile
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L’ANDAMENTO ECONOMICO
Nel prospetto che segue sono riportati i dati economici consolidati relativi al bilancio funzionale in Usd di FH
Spa, riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.
CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) USD/000 dic-13 % Diff. % dic-12 %
Ricavi 43.289 100,0% 2,5% 42.245 100,0%
Costi operativi -23.030 -53,2% 1,1% -22.787 -53,9%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 20.259 46,8% 4,1% 19.458 46,1%
Costi di struttura -5.131 -11,8% -17,5% -6.221 -14,7%
Altri costi e ricavi -1.654 -3,9% 646,5% -222 -0,5%
Risultato compravendita Attività non Correnti 2.910 6,7% 2179,2% 128 0,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO 16.383 37,8% 24,7% 13.143 31,1%
Rettifiche di valore per Impairment 0 0,0% -100,0% -58.815 -139,2%
Ammortamenti -15.758 -36,4% -9,6% -17.434 -41,3%
Accantonamento Fondo rischi 0 0,0% -100,0% -2.705 -6,4%
MARGINE OPERATIVO 625 1,4% -101,0% -65.811 -155,8%
Gestione finanziaria -11.287 -26,1% 6,3% -12.043 -28,5%
RISULTATO ANTEIMPOSTE -10.662 -24,6% -86,3% -77.854 -184,3%
Imposte -223 -0,5% 21,3% -184 -0,4%
RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -10.885 -25,1% -86,1% -78.038 -184,7%
Risultato netto di terzi -3.307 -7,6% -79,4% -16.041 -38,0%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO -7.578 -17,5% -87,8% -61.997 -146,8%
• I Ricavi passano da Usd 42.245 migliaia al 31 dicembre 2012 ad Usd 43.289 migliaia al 31 dicembre 2013,
registrando un incremento nel periodo pari ad Usd 1.044 migliaia (+2,5%). Tale variazione è principalmente
ascrivibile al miglioramento della resa media giornaliera delle navi nel settore shipping; il risultato TCE
medio giornaliero è passato, infatti, dai 13.900 Usd al giorno del 2012 ai 14.500 Usd del 2013.
• Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta pari a Usd 16.383 migliaia, registrando rispetto al dato al 31
dicembre 2012 (Usd 13.143) un miglioramento pari a Usd 3.240 migliaia. Tale incremento risulta
principalmente legato all’impatto positivo derivante da:
- Un maggior margine di contribuzione flotta per Usd 801 migliaia;
- Il risultato da compravendita di attività non correnti pari ad Usd 2.910 migliaia nel 2013, contro Usd 128
migliaia del 2012;
- la riduzione dei costi di struttura generata dai processi riorganizzativi tuttora in corso per Usd 1.090
migliaia (-14,7%)
a cui si è contrapposto
- il maggior impatto della voce altri ricavi e costi per Usd 1.432 migliaia legato principalmente al
processo di definizione degli accordi con il sistema finanziario nell’ambito dell’accordo di
ristrutturazione del debito.
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• La voce “Rettifiche di valore per Impairment” pari a zero nell’esercizio, nel 2012 accoglieva la
componente economica derivante dall’effettuazione dell’”Impairment test” sulla flotta (per dettagli vedi
bilancio 2012).
• Gli ammortamenti risentono degli esiti derivanti dall’”Impairment” sulla flotta effettuato nel 2012. Le
svalutazioni apportate hanno allineato il valore di bilancio delle diverse unità al “valore recuperabile” e gli
ammortamenti 2013 risultano, conseguentemente, più bassi.
• La gestione finanziaria ha sofferto della debolezza del cambio Euro/Usd. In particolare le differenze cambi
registrano, nel 2013, un saldo negativo di circa 2 milioni di Usd. La componente riferita ai tassi di interesse
ha beneficiato degli accordi raggiunti con il sistema bancario sulla ridefinizione degli spread, mentre per
quelli riguardanti la rideterminazione di alcuni contratti derivati si dovrà aspettare il 2014 per avere la
piena efficacia dei benefici previsti dall’Accordo
• La redditività rispetto al capitale impiegato viene riassunta come segue:
- Return on Equity (Risultato netto/Capitale netto medio dell’esercizio): - 0,68%;
- Return on Investment (Margine operativo/Capitale investito medio dell’esercizio): -14,74%
Si precisa che nel calcolo del ROE si è tenuto conto del risultato delle attività in funzionamento, escludendo
quindi il risultato netto delle attività cessate e nel calcolo del ROI sono state escluse le componenti
straordinarie, riferendosi lo stesso al solo risultato operativo.
CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) Euro/000 dic-13 % Diff. % dic-12 %
Ricavi 32.621 100,0% -0,8% 32.899 100,0%
Costi operativi -17.411 -53,4% -1,8% -17.730 -53,9%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 15.210 46,6% 0,4% 15.169 46,1%
Costi di struttura -3.846 -11,8% -20,5% -4.841 -14,7%
Altri costi e ricavi -1.350 -4,1% -873,4% -139 -0,4%
Risultato compravendirta Attività non Correnti 2.216 6.8% -1833,9% 115 0,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO 12.229 37,5% 20,5% 10.304 31,3%
Rettifiche di valore per Impairment 0 0,0% -100,0% -44.577 -135,5%
Ammortamenti -11.861 -36,3% 0 -14.162 -43,0%
Accantonamento Fondo rischi 0 0,0% -100,0% -2.050 -6,2%
MARGINE OPERATIVO 368 1,1% -100,7% -50.485 -153,5%
Gestione finanziaria -8.384 -25,7% 9,3% -9.241 -28,1%
RISULTATO ANTEIMPOSTE -8.016 -24,6% -86,6% -59.726 -181,5%
Imposte -162 -0,5% 16,5% -139 -0,4%
RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -8.178 -25,1% -86,3% -59.865 -182,0%
Risultato netto di terzi -2.488 -7,6% -79,8% -12.349 -37,5%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO -5.690 -17,4% -88,0% -47.516 -144,4%
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L’EVOLUZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Nel prospetto che segue vengono esposti i dati patrimoniali consolidati confrontati con quelli relativi all’anno
precedente ed un prospetto recante, in via sintetica, il Rendiconto Finanziario. In particolare si nota che:
� il patrimonio netto:
• diminuisce di circa 7,6 milioni di Usd per effetto della perdita di esercizio;
• aumenta di circa Usd 6 milioni per effetto degli strumenti finanziari derivati c.d. “efficient” e della
movimentazione della riserva AFS;
• diminuisce di circa 2,7 milioni di Usd per effetto della movimentazione del patrimonio netto di terzi.
� le immobilizzazioni nette diminuiscono di Usd 10,4 milioni principalmente per effetto degli ammortamenti di
esercizio;
� l’indebitamento finanziario netto aumenta di Usd 2,3 milioni passando da Usd 271,8 milioni ad Usd 274,1
milioni per effetto della gestione operativa;
� il rapporto tra indebitamento e mezzi propri aumenta passando da 4,1 a 4,6;
� l’indice di tesoreria (liquidità immediate e differite/passivo corrente) passa dal 37% al 86%;
� il capitale circolante netto passa da Usd -2,9 milioni ad Usd -2,6 milioni.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Usd/milioni)
dic-13 dic-12 dic-13 dic-12
ATTIVITA' NON CORRENTI 346,3 104% 356,7 106% PATRIMONIO NETTO 59,2 18% 66,1 20%
Immateriali 0,4 0% 0,4 0%
Materiali 324,9 97% 337,4 100%
Finanziarie 21,0 6% 18,9 6% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 274,1 82% 271,8 80%
Banche a medio/lungo 272,5 82% 225,8 67%
Banche a breve 15,1 5% 61,7 18%
CIRCOLANTE NETTO -2,6 -1% -2,9 -1% Disponibilità -7,2 -2% -8,7 -3%
Titoli in portafoglio -6,3 -2% -7,0 -2%
FONDI RISCHI ED ONERI -10,3 -3% -16,0 -5%
CAPITALE INVESTITO NETTO 333,3 100% 337,9 100% 333,3 100% 337,9 100%
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Euro/milioni)
dic-13 dic-12 dic-13 dic-12
ATTIVITA' NON CORRENTI 251,1 104% 270,3 106% PATRIMONIO NETTO 42,9 18% 50,1 20%
Immateriali 0,3 0% 0,3 0%
Materiali 235,6 97% 255,7 100%
Finanziarie 15,2 6% 14,3 6% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 198,8 82% 205,9 80%
Banche a medio/lungo 197,6 82% 171,1 67%
Banche a breve 10,9 5% 46,7 18%
CIRCOLANTE NETTO -1,9 -1% -2,2 -1% Disponibilità -5,2 -2% -6,6 -3%
Titoli in portafoglio -4,6 -2% -5,3 -2%
FONDI RISCHI ED ONERI -7,5 -3% -12,1 -5%
CAPITALE INVESTITO NETTO 241,7 100% 256,0 100% 241,7 100% 256,0 100%
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO SINTETICO – Usd/000
31-dic-13 31-dic-12
Flusso di cassa dell'Attività Operativa prima delle variazioni del cap. circolante 16.876 13.681
Proventi/(Oneri) finanziari al netto del risultato su cambi da conversione e degli effetti degli IAS 39 e 32 (9.517) (11.242)
Flusso di cassa del capitale circolante (3.076) (4.828)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 4.283 (2.389)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) (7.500) (804)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) 4.168 (10.518)
Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) 951 (13.711)
Effetto delle variazioni nei tassi di cambio delle valute estere (D) (2.452) (1.037)
Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 8.695 23.443
Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 7.195 8.695
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SETTORE FASHION
Il Gruppo FH è entrato in tale settore al termine del 2010 mediante l’ingresso nella compagine societaria di
Bettina S.r.l., fusasi poi, nel corso dell’anno 2011, con la società operativa detenuta al 100%, cambiando
denominazione in Sebastian S.p.A..
Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 indiscusso leader nella produzione
di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il mondo,
collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.
Il rallentamento generalizzato della crisi mondiale ha influito sull’andamento delle vendite, che si sono ridotte
nei mercati maturi ed hanno trovato barriere in quei mercati ad alta crescita per la massiccia presenza dei
Gruppi multinazionali dotati di possibilità di investimenti diretti di cui non disponiamo. Tuttavia, riteniamo che la
scelta obbligata di non fare investimenti diretti nella distribuzione in questi paesi ci consentirà ugualmente una
penetrazione stabile in questi mercati, che si svilupperà nei prossimi tre esercizi.
Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 presenta un risultato netto economico negativo pari a Euro
662 mila, dopo aver accantonato ammortamenti per 327 mila Euro; a fronte di un risultato negativo di
periodo, la Posizione Finanziaria Netta registra nel corso dell’anno un miglioramento. Il valore dell’EBITDA
dell’esercizio 2013 è negativo per 527 mila Euro, dovuto alla riduzione del fatturato (intorno al 20%) ed alle forti
inefficienze legate allo stabilimento in affitto di ramo di azienda dalla società Antichi Pellettieri.
Considerato il calo delle vendite del 2013 rispetto all’esercizio precedente (-20%) e l’ulteriore calo previsto per
il 2014, la società nel corso del 2013 ha messo in atto un piano di ristrutturazione incentrato principalmente
sulla riduzione dei costi e delle inefficienze, attraverso un cambiamento del modello di business che le
consenta di operare con agilità e flessibilità sul mercato.
Le attività fondamentali finalizzate allo sviluppo di tale progetto strategico sono state quasi tutte già
avviate/definite nel corso del 2013 e hanno cominciato a produrre i loro effetti positivi a partire dai primi mesi
del 2014. Tali attività hanno riguardato:
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1. La riorganizzazione produttiva che ha comportato:
a. la rinuncia al rinnovo dell’affitto del ramo di azienda di Antichi Pellettieri relativo al sito
produttivo di Parma;
b. un nuovo assetto organizzativo che vede la Sebastian Spa svolgere solamente la funzione di
commercializzazione e progettazione dei prodotti mentre la produzione viene allocata presso
la controllata Sebastian Officine Srl e presso terzi;
c. il trasferimento della Sebastian Spa in una nuova sede, avvenuto nel mese di gennaio 2014;
2. La riorganizzazione dei negozi;
3. La nuova strategia commerciale ed il rafforzamento del marchio con una campagna di
comunicazione a sostegno dell’attuale gamma di prodotti e implementazione del progetto di
produzione e di distribuzione di borse e di piccola pelletteria e di una “linea uomo”;
4. Il rafforzamento della struttura finanziaria attraverso un aumento di capitale di 500 mila euro..
Il progetto strategico di Sebastian prevede la riappropriazione del ruolo di primario operatore nel mercato
della calzatura di alta qualità che da sempre gli appartiene.
Nell’ambito di tale progetto è in corso di attuazione una fase di ridefinizione e snellimento della struttura
societaria e di ottimizzazione della struttura dei costi.
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SETTORE REAL ESTATE
FINAVAL REAL ESTATE
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SETTORE REAL ESTATE
L’avvio dell’attività in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso del 2010 della Finaval Real Estate.
Tale iniziativa nasce con l’intento di cogliere le opportunità che il mercato immobiliare offre in una fase
sicuramente caratterizzata da forti incertezze e rilevanti potenzialità.
Finaval Real Estate è una società immobiliare di recente costituzione con sede in Roma, costituita al fine di
ampliare e sviluppare l’attività del gruppo nell’ambito del settore immobiliare.
La Società ha avviato la sua attività attraverso l’acquisto di un immobile localizzato nel centro storico di
Milano.
L’attività di compravendita è proseguita anche nel corso del 2011 attraverso l’acquisto, nel mese di aprile
2011, di due immobili siti in Roma, per un prezzo di acquisto pari a circa 2,6 milioni di Euro.
L’interesse per il settore immobiliare da parte del gruppo resta vivo nonostante nel corso dell’esercizio non si
siano registrate movimentazioni sugli assets di proprietà.
Si ritiene che il mercato di riferimento possa presentare nel futuro anche prossimo interessanti opportunità di
investimento.
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FH SPA Pag. 28
SETTORE SHIPPING
Nel 2013 c’è stato un generale miglioramento dei noli rispetto al 2012 in virtù di una crescita del rapporto
tonnellate/miglia dettato dallo spostamento dei centri di raffinazione in Middle East, in prossimità dei punti
d’estrazione, i noli sono risaliti costantemente e la rotta atlantica ha assunto sempre maggiore peso.
Nello specifico Finaval è attiva nei segmenti Crude Oil mediante navi Aframax e Product Oil mediante navi
Medium Range
Crude Oil – Aframax
Per quanto riguarda le Aframax nel 2013 le rate spot sono state migliori rispetto a quelle del 2012 così come
visto per le MR. Questo ha comportato un miglioramento nelle rate time-charter che vengono riportate come
segue (media di tutto l’anno 2013):
• 1 anno Usd 13.000 al giorno
• 3 anni Usd 14.500 al giorno
• 5 anni Usd 16.000 al giorno
C’è anche da dire che nel mese di dicembre le rate delle aframax sullo spot sono salite esponenzialmente
fino ad arrivare a toccare Usd 80.000 nei caraibi e subito dopo di riflesso Usd 35.000 in baltico e Usd 20.000
come average in mediterraneo dove per una decina di giorni si sono visti anche fissati fino a 100.000 dollari al
giorno.
Product Oil – Medium Range
I noli delle navi Medium Range nel primo semestre di quest’anno sono rimasti sui livelli di fine 2012, attestandosi
intorno a quota 16.000 dollari al giorno (rispetto alla media di 10.500 dollari degli ultimi quattro anni) anche
grazie alla rotte atlantiche. Le esportazioni di prodotti raffinati dagli Stati Uniti hanno contribuito a far crescere
d’importanza (anche in termini di tonnellate/miglia) il collegamenti marittimi fra New York e il Golfo del
Messico con l’Europa.
Situazione e previsioni
Nel primo semestre del 2013 i noli marittimi sulla rotta US Gulf Coast - UK Continent per le Medium Range
hanno toccato nuovi massimi per il 2013, sulla spinta dei forti incrementi delle esportazioni di prodotti raffinati
dagli Stati Uniti.
Mentre il vecchio Continente sta progressivamente perdendo i propri centri di raffinazione (sempre meno
moderni ed efficienti), in Medio Oriente la capacità crescerà fino a 1,2 miliardi di barili/giorno nei prossimi tre
anni e a 1,9 miliardi fino al 2017. I time charter della navi cisterna a lungo periodo (1 anno e 3 anni) risultano in
crescita e l’orderbook attuale delle navi in costruzione per questo segmento di business non supera il 12%
rispetto alla flotta attualmente operativa.
Il 15% delle navi attive oggi sul mercato ha più di 20 anni d’età (il 5% ha fra 20 e 25 anni), inoltre, l’attuale
rincorsa all’efficienza e al risparmio dei consumi abbasserà ulteriormente la vita utile del naviglio.
L’arrivo sul mercato delle moderne navi eco-design, infine, comporterà un’accelerazione nel phase-out delle
altre unità di età progressivamente sempre più giovane e molte di queste verranno destinate a operare su
traffici di cabotaggio.
Le prospettive dunque rimangono positive, ma un freno ai nuovi investimenti, sarebbe consigliabile per non
uccidere la ripresa prima che arrivi.
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Nei primi cinque mesi del 2013 sono state ordinate nuove navi cisterna MR per almeno 4,28 milioni di
tonnellate di portata lorda, mentre nello stesso periodo dell’esercizio passato erano 1,4 milioni e nell’intero
2012, 4,4 milioni. Discorso simile per le porta prodotti della classe Long Range: 3,8 milioni di tonnellate di
portata già ordinate quest’anno a fronte di un orderbook totale nel 2012 di poco superiore a un milione di
tonnellate.
Nello stesso periodo gennaio – maggio di quest’anno è entrata sul mercato un’offerta di stiva di poco
inferiore a 3,5 milioni di tonnellate di portata lorda, mentre il ritmo delle demolizioni è rallentato del 17% (16
navi cedute a scrap per 1,1 milioni di tonnellate di stiva).
A spingere gli armatori verso nuovi investimenti sono state le poche consegne di naviglio del 2012: solo 93 navi
cisterna porta prodotti pari a 6,1 milioni di tonnellate, in calo del 29% rispetto al 2011 e del 62% rispetto al 2009.
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SETTORE SHIPPING – FINAVAL
Per quanto riguarda i settori di nostra competenza, e cioè Aframax e Product, i valori medi del 2013 registrati
per le varie tratte worldwide sono stati di circa Usd 14.500 per le Aframax e di circa Usd 16.000 per le Products.
Tutta la flotta gestita direttamente da Finaval è oggi impiegata in contratti a tempo basati sulla formula del
Time-charter più profit sharing che, garantendo dei livelli base di nolo, permettono di beneficiare, seppur in
maniera ridotta, di eventuali andamenti positivi del mercato.
LA FLOTTA GESTITA
Al 31 dicembre 2013 la flotta del gruppo Finaval è la seguente:
NAVE SCAFO CLASSIFICAZIONE DWT/Mc Anno PROPRIETA’
Crude
Neverland Doppio Scafo N/A 105.411 2003 Finaval
Neverland Angel Doppio Scafo N/A 115.928 2009 Finaval
Neverland Dream Doppio Scafo N/A 115.909 2010 Finaval
Product
Isola Bianca Doppio Scafo N/A 50.926 2008 Finaval
Isola Celeste Doppio Scafo N/A 50.100 2008 Finaval Tanker
Isola Blu Doppio Scafo N/A 50.696 2008 Finaval
Isola Corallo Doppio Scafo N/A 50.607 2008 FinavalShipping
Naftilos AN Doppio Scafo IMO III 37.379 2003 Naftilos AM (*)
Angelica Doppio Scafo IMO III 46.408 1999 Angelica Sh.(*)
Phoenix AN Doppio Scafo N/A 38.512 2005 Phoenix AN (*)
(*) Società del Gruppo Finaval in Joint Venture con il Gruppo Ancora Shipping
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Articolo 67, comma 3, lett. D, R.D. 267/42
• Alla fine del 2012, si è reso necessario predisporre un piano pluriennale economico finanziario, per gli
anni dal 2013 al 2017 (il Piano Industriale), dal quale è emersa la necessità di rimodulare le principali
scadenze dell’indebitamento finanziario del Gruppo. Al fine di analizzare il Piano Industriale e
sottoporre al sistema bancario una coerente proposta finanziaria, la Società ha deciso di avvalersi
dell’ausilio di consulenti specializzati del settore. Per quanto riguarda gli aspetti economici e finanziari
si è scelto Deloitte Financial Advisory, per quelli legali lo Studio Chiomenti che, oltre a possedere una
solida esperienza in materia di ristrutturazione del debito di società armatoriali, conosce nello
specifico la realtà aziendale, essendo, da tempo, il legale di fiducia della società. Come advisor
legale a supporto del sistema bancario è stato scelto Watson Farley and Williams, di Roma, studio
internazionale anch’esso altamente specializzato nel settore.
• Durante il mese di aprile 2013, su richiesta del sistema bancario, è stato dato mandato al Prof. Enrico
Laghi (*) di asseverare il Piano Industriale riguardante la manovra finanziaria secondo le direttive di cui
all’art 67 terzo comma R.D. 267/42.
• Nel corso del 2013 ci sono state numerosissime occasioni d’incontro e confronto tra la società, gli
avisor e gli Istituti di Credito per analizzare e finalizzare il Piano Industriale. Ad esito di tale attività
istruttoria si è pervenuti alla definizione di un accordo di rimodulazione del debito finanziario del
gruppo Finaval (l’Accordo) che, per le pattuizioni maggiori, prevede un anno di moratoria della rata
capitale dei debiti ipotecari ed il pagamento parziale della stessa rata per i successivi tre anni di
Piano. Per quanto riguarda gli altri debiti finanziari, anche in questo caso si è previsto un anno di
moratoria e, successivamente, o il parziale rientro di una quota pari al 35% del debito originario, o il
raddoppio della durata del piano di ammortamento in essere.
• In data 26 febbraio 2014 il Piano Industriale riferito all’Accordo è stato attestato e asseverato dal Prof.
Enrico Laghi che ha giudicato come veritieri i dati utilizzati e come attendibili, sostenibili e coerenti le
ipotesi formulate per la definizione dello stesso Piano.
• In data 27 febbraio 2014 si è giunti al termine del processo attraverso la sottoscrizione da parte della
Società e di tutti gli istituti di credito dell’accordo di Ristrutturazione, accordo poi reso efficace in
data 25 marzo 2014 per effetto della realizzazione di tutte le condizioni sospensive poste in essere.
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Finanziamenti oggetto di manovra finanziaria
Finanziatore Nave Importo originario debito residuo 2013 % su Totale
Bnl Neverland 16.880 7.600 2,7% Unicredit Neverland 8.440 3.800 1,4% Unicredit AG Neverland 8.440 3.800 1,4% Centrobanca Neverland 8.440 3.800 1,4% Monte dei Paschi Isola Bianca 47.000 37.258 13,3% Intesa - San Paolo Isola Celeste 40.600 29.855 10,6% Unicredit Isola Blu 45.000 36.273 12,9% Deutsche ShiffsBank Isola Corallo 42.955 31.134 11,1% Deutsche ShiffsBank Neverland Angel 50.000 36.667 13,1% Banca Popolare di Milano Neverland Dream 44.000 40.100 14,3% Unipol Indirect 6.207 5.729 2,0% Monte dei Paschi Indirect 2.500 1.400 0,5% Popolare di Vicenza Indirect 8.275 1.768 0,6% Monte Parma Credit line 3.310 3.310 1,2% Bnl Credit line 7.447 7.447 2,7% Unicredit Credit line 7.171 7.171 2,6% BPV Credit line 4.137 4.137 1,5% BPER Credit line 6.896 6.896 2,5% MPS Credit line 10.186 10.186 3,6% Credito bergamasco Indirect 1.379 701 0,2% Barclays Indirect 4.827 1.869 0,7%
Debiti verso banche 374.090 280.901 100,0%
(*) Prof. Enrico Laghi. Curriculum Vitae
Si è laureato in Economia e Commercio nel 1992 presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dottore Commercialista e revisore contabile, è iscritto
all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale Civile di Roma. Professore Ordinario di Economia Aziendale presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi
di Roma La Sapienza; presso la medesima Università è Presidente del Corso di Laurea in Amministrazione delle Aziende della Facoltà di Economia e Presidente
del Corso di Laurea Magistrale in Economia Aziendale della Facoltà di Economia. Attualmente insegna Gestioni Straordinarie e Ragioneria professionale al
Corso di Laurea Magistrale in Economina Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Ha insegnato, sempre
presso la Facoltà di Economia della medesima Università, in anni accademici compresi tra il 1998-1999 e il 2009-2010, Bilancio e informazione esterna
d’impresa, Economia aziendale, Economia delle azienda non profit, Economia dei gruppi aziendali. E’ docente di Analisi Contabile al Corso Superiore della
Scuola di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. E’ stato docente di Ragioneria generale e applicata e di Ananalisi Finanziaria presso l’Università Luiss -
Guido Carli di Roma.
E' componente dello Standards Advice Review Group della Commissione Europea e componente della Commissione di Vigilanza Sport Professionistici del
CONI, della Commissione Internazionale istituita dall’OIC - Organismo Italiano di Contabilità (ove era anche componente, nel triennio 2008-2010, del Consiglio
di Gestione) e del Comitato Scientifico della Fondazione Telos - Centro Studi dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma.
E’ presidente della “TWG - Accounting Rules and Financing” - Commissione della European Construction Industry Federation (FIEC), in materia di principi
contabili per la redazione dei bilanci delle società di costruzioni.
E’ commissario liquidatore dell’IMAIE - Istituto per la tutela dei diritti degli Artisti Interpreti Editori, componente del Consiglio di Sorveglianza di Tirrenia Società di
Navigazione S.p.A. in A.S., liquidatore di Ktesios S.p.A. e delle società del gruppo. E' autore di numerose pubblicazioni in materia contabile ed economico-
aziendale.
E' Presidente del Collegio Sindacale di Prelios S.p.A., Acea S.p.A. e Acea Produzione S.p.A..
E' Sindaco effettivo di Servizi Aerei S.p.A. e Rainet S.p.A..
E' Presidente del Consiglio di Amministrazione di Beni Stabili S.p.A. e Amministratore Unico di Studio Laghi S.r.l..
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SETTORE SHIPPING – BCC1
BCC1 è una start-up, appartenente al Gruppo FH, nata al fine di cogliere le potenziali opportunità offerte dal
mercato dello Shipping .
Con Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi in data 15 Ottobre 2013 è stato revocato lo stato di
Liquidazione della Società, che ha potuto così iniziare la propria attività operativa.
La crisi nel mercato dello Shipping, che perdura ormai da diversi anni, è proseguita anche nel 2013 e sta
interessando i trasporti marittimi in generale e, nello specifico, i trasporti di petrolio e prodotti petroliferi derivati
via mare.
Nonostante ciò le previsioni sul futuro scenario macroeconomico e di settore mostrano segnali positivi di
crescita e preannunciano un miglioramento delle condizioni di tale mercato.
E’ proprio in questa prospettiva che si colloca il piano strategico di BCC1, con il prioritario intento di
promuovere investimenti per cogliere le opportunità che, si ritiene, il mercato può offrire.
In tale ottica la Società, nel corso dell’esercizio, ha effettuato investimenti per complessivi euro 2.051 migliaia
mediante acquisizione di partecipazioni al 50% nelle neo costituite Società Angi Chartering Company (per un
importo di euro 866 migliaia) e Jenny Chartering Ltd (per un importo di euro 1.185 migliaia).
Le predette Società hanno sottoscritto contratti di noleggio bareboat delle rispettive navi.
Angi, ex Kolka
Jenny, ex Milleura
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SETTORE ENTERTAINMENT
STARGATE ENTERTAINMENT
INDIE PICTURES
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SETTORE ENTERTAINMENT – STARGATE ENTERTAINMENT
Stargate Entertainment S.r.l. è una subholding del gruppo FH creata per coniugare l'esperienza e competenza
dei soci nel mercato dell’Entertainment e nello specifico nel settore cinematografico.
Nel mese di ottobre dell’anno 2013 la società ha acquisito una partecipazione pari al 50% del capitale sociale
della neo costituita INDIE PICTURES S.p.A., una joint venture con Riccardo Magnoni il quale ha operato nel
settore dello spettacolo, in particolare relativamente all'acquisizione, commercializzazione e distribuzione di
diritti televisivi e cinematografici, con esperienze significative e consolidate relazioni commerciali nazionali e
internazionali.
La società che è ancora nella fase di avvio, nel 2014 prevede l’uscita al cinema di cinque titoli (di cui uno già
uscito).
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SETTORE FOOD EQUIPMENT/ELECTRICAL PLANT
AURORA 2010 – SITIE
MAZZONI LB
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SETTORE FOOD EQUIPMENT/ELECTRICAL PLANT – AURORA 2010 - SITIE
Anche il bilancio 2013 è stato fortemente condizionato dall’andamento congiunturale del mercato di
riferimento che da oltre cinque anni è caratterizzato da una pesante recessione. Per la prima volta dall’inizio
del periodo di crisi mondiale, il bilancio di SITIE non chiude in positivo, nonostante il volume d’affari sia
aumentato rispetto al 2012, in modo consistente, di quasi 20 punti percentuali. Già da diversi si registra una
preoccupante diminuzione dei margini di commessa, determinata da un calo cronico della domanda e da
un conseguente aumento del potere di trattativa dei clienti. Tutto ciò è stato inoltre accompagnato da un
maggior peso del “fattore prezzo” a discapito della qualità tecnica e dell’esperienza del fornitore. In questo
contesto congiunturale, la scelta di SITIE è stata quella di adottare una politica commerciale molto
aggressiva, finalizzata ad acquisire il maggior numero di commesse, soprattutto all’estero, avvicinando anche
nuovi clienti e nuove aree di business. E’ stato, inoltre, portato avanti il progetto di sviluppo e integrazione tra
le varie divisioni/società del “Gruppo SITIE” e si è ulteriormente investito nella struttura organizzativa con
l’inserimento di nuove risorse umane per penetrare i mercati legati a nuove tecnologie, alle energie rinnovabili
e all’efficientamento energetico. Le azioni commerciali e organizzative, implementate per il raggiungimento
degli obiettivi sopra riportati, hanno impegnato la società sia da un punto di vista economico che finanziario.
Il fabbisogno finanziario è andato quindi a sommarsi alla crescente richiesta di capitale circolante
determinata dall’incremento del volume d’affari. Il sistema bancario, informato circa gli sviluppi della strategia
imprenditoriale di SITIE e del risultato che stava maturando nell’esercizio passato, ha confermato pieno
supporto alle attività intraprese, nonostante il non facile momento che anch’esso si trova ad attraversare.
Dati Economici ( in migliaia di euro) 2013 % Diff. % 2012 % Diff. % 2011 %
Fatturato 29.682 100,00% 4,95% 28.281 100,00% -19,38% 35.079 100,00%
Reddito operativo -166 -0,56% -181,77% 203 0,72% -88,99% 1.843 5,25%
Utile lordo da imposte -422 -1,42% -175,36% 560 1,98% -67,57% 1.727 4,92%
Utile netto dell’esercizio -655 -2,21% -717,93% 106 0,37% -87,46% 845 2,41%
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Con riferimento alle singole società che compongono il sottogruppo Sitie, si segnala quanto segue:
• SITIE POLAND SP. ZO.O., controllata al 100%, nel 2013 ha sviluppato un volume d’affari di quasi 10 milioni di
zloty polacchi (PLN), ed ha chiuso il bilancio con un utile netto pari a 207.243 PLN.
• SITIE KAZAKHSTAN LLC, anch’essa controllata al 100%, è la Società deputata alla gestione delle
partecipate locali con l’obiettivo di mitigare il “rischio paese”. Nel 2013, SITEK Caspian, J/V partecipata al
50% con un importante partner locale, evidenzia un volume d’affari di circa 686 mln. di KZT (pari a circa
3,2 mln. di euro), con un utile netto di 20,5 mln. di KZT (equivalenti a 101.000 euro). La Società ha
consolidato un buon numero di rapporti commerciali e si prevede cha anche nel 2014 possa sviluppare
un volume d’affari in linea con gli ultimi due esercizi. SITIE KAZAKHSTAN si è avvalsa di un finanziamento
della casa madre di circa 820 mila euro, parzialmente rimborsato nel corso del 2013 e il cui debito residuo
al 31 dicembre ammontava a 582 mila euro; tale somma è servita in larga misura a finanziare lo start up
aziendale della partecipata Kazaka.
• La società “STS – Systems and technical services S.r.l.” già “STS – Servizi Tecnici Sitie s.r.l.” ha modificato la
denominazione sociale per renderla maggiormente corrispondente ed identificabile con l’attività di
progettazione svolta.; partecipata al 75%, ha sviluppato un interessante volume d’affari già nel 2013 e
prevediamo che l’inserimento di nuove risorse in possesso di competenze tecniche e relazionali
consentiranno di incrementare ulteriormente i ricavi nel corso del 2014, in accordo con le politiche
strategiche del Gruppo SITIE. Il valore della produzione sviluppato dalla Società nel corso del 2013 ha
superato i 628 mila euro, con un utile d’esercizio di euro 8.520.
• SITIE GREENPLANT SRL, controllata con una quota di partecipazione del 75%, oltre a proseguire la propria
• attività nel settore delle energie rinnovabili, ha ampliato la propria gamma di offerta nell’interessante
mercato legato all’efficientamento energetico, investendo risorse nella ricerca di nuovi partner tecnici e
commerciali. I dati dell’ultimo bilancio regolarmente approvato (bilancio al 31/12/2013) evidenziano un
patrimonio netto di euro 100.094 e una perdita d’esercizio di euro 29.037 a fronte di un volume di ricavi di
poco superiore al milione di euro.
• Anche nel secondo anno di attività, DELLED SRL, a società start up che sviluppa progetti e prodotti
d’illuminotecnica a tecnologia a LED, ha continuato a sviluppare la gamma prodotti e a promuovere i
propri servizi verso il target di clientela potenziale. Nel primo anno di attività (2012) la società sviluppato un
volume d’affari di euro 559.140 e una perdita d’esercizio di euro 102.091, mentre, al momento della
redazione della presente relazione, il bilancio al 31/12/2013 non è ancora stato approvato.
• SITIE CANADA Ltd, continua a testimoniare la volontà del Gruppo SITIE di essere presente nel mercato
canadese del settore ”Oil&Gas”. Nel 2012 è stata costituita una società elettromeccanica, STEELELECTRO
CANADA LTD, partecipata da SITIE CANADA con una quota del 33,33%, insieme a due importanti società
meccaniche italiane. L’obiettivo è quello di affrontare il mercato canadese nel ruolo di EPC contractor
canadese con notevoli vantaggi in termini di immagine e di potenzialità commerciali. L’ultimo bilancio
approvato di SITIE CANADA Ltd, chiuso in data 31/12/2013, riporta un utile d’esercizio di 5.998 CAD.
• Attraverso SITIE ARABIA Ltd., società controllata con una quota di partecipazione del 90%, ancora inattiva,
il “Gruppo SITIE” vuole essere comunque presente nel complesso mercato mediorientale, nel quale
continuiamo a mantenere relazioni commerciali finalizzate all’acquisizione di nuove commesse.
• Nel mese di luglio dello scorso anno, abbiamo proceduto alla costituzione di SITIE FRANCE SARL
(controllata al 100%), con sede in Parigi (Francia), allo scopo di agevolare la partecipazione alla gara di
appalto per l’esecuzione di lavori elettro-strumentali relativi alla realizzazione di un impianto di ri-
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gassificazione a Dunkerque (Francia). La gara di appalto si è conclusa positivamente e il contratto, per
iniziativa del cliente stesso, è stato assegnato direttamente a SITIE Impianti Industriali S.p.A., per cui si è
deciso di procedere con l’istituzione di una Stabile Organizzazione in accordo con gli adempimenti
amministrativi e fiscali locali.
• Sempre nel 2013, in dicembre, è stata costituita S-TEC SA, società controllata al 70% con sede ad Abidjan
(Costa D’Avorio). S-TEC svolge l’attività di EPC (Engineering, Procurement and Construction) di ogni
tipologia di infrastruttura, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, operando principalmente nei
paesi che si affacciano sulla costa occidentale del continente africano.
• Ha raggiunto il secondo anno di attività anche la società SIMEC SRL, partecipata con una quota del 50%.
In accordo con la strategia di offerta integrata tra le attività meccaniche ed elettriche, la società ha per
oggetto sociale la costruzione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione di macchinari e di impianti
industriali in genere. I dati del bilancio regolarmente approvato al 31/12/2013 evidenziano un patrimonio
netto di euro 135.896 e un utile d’esercizio di euro 57.899 a fronte di un volume d’affari di euro 1.648.357.
• Nel febbraio 2013 è stata costituita SITIE IMPIANTI GULF CONTRACTING CO WWL avente sede a Doha
(Qatar), partecipata al 49%. Le competenze maturate nel progetto legato alla realizzazione di una parte
dell’aeroporto di Doha, sommata all’esperienza acquisita nella fase realizzativa del polo urbano “City
Life” di Milano, ci consentono di poter proporre il “Gruppo SITIE” quale interlocutore qualificato per
l’interessante mercato infrastrutturale e residenziale dell’emirato del Qatar.
• Nel corso del 2013 il consorzio C.I.V.A. Consorzio Impiantisti Val D’Agri, dopo essersi aggiudicato alcuni
contratti riguardanti la manutenzione degli impianti di stoccaggio e produzione energetica del Gruppo
ENI, ha sviluppato un volume d’affari di circa 2,3 milioni di euro e continuerà ad operare, grazie agli stessi
contratti anche nel 2014. Il bilancio regolarmente approvato al 31/12/2013 riporta un patrimonio netto di
euro 103.292.
• Confermata la presenza nel Consorzio Industria Ferrara, avente come scopo la partecipazione alla gara
di appalto per i lavori di riconversione della centrale ENEL di Porto Tolle. Il bilancio regolarmente
approvato al 31/12/2013 riporta un patrimonio netto di euro 19.591.
• Mantenuta, inoltre, la quota di partecipazione del 20% nel Consorzio “FLOW.E.R.S.”. Il consorzio ha
l’obiettivo di elaborare, presentare offerte ed eseguire i lavori per la costruzione di centrali di
compressione e/o stoccaggio gas naturale e di impianti a gas di particolare complessità su base “chiavi
in mano” in Italia. Il bilancio regolarmente approvato al 31/12/2013 riporta un patrimonio netto di euro
10.000.
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SETTORE FOOD EQUIPMENT/ELECTRICAL PLANT – AURORA 2010 – MAZZONI LB
Nel 2013 la società è riuscita a consolidare gli ottimi risultati registrati nel 2012, chiudendo il bilancio di esercizio
con un utile prima delle imposte di € 3.665.894 ed un utile netto di € 2.315.281.
Dati Economici ( in migliaia di euro) 2013 % 2012 % Diff. %
Fatturato 30.525 100,00% 30.409 100,00% 0,38%
Reddito operativo 3.441 11,27% 3.307 10,87% 4,05%
Utile lordo da imposte 3.666 12,01% 3.656 12,02% 0,27%
Utile netto dell’esercizio 2.315 7,58% 2.294 7,54% 0,92%
Questi risultati sono stati ottenuti grazie al perdurare della intensa attività: di supporto ed assistenza tecnica ai
clienti nelle fasi di negoziazione delle offerte, esecutive del progetto e di post vendita; commerciale, rivolta
alle principali multinazionali ed ai clienti tradizionali e di scouting in nuove aree geografiche che ha permesso
a Mazzoni di acquisire clienti che hanno deciso di investire per la prima volta nell’industria del sapone. A tale
proposito si segnala che circa il 20% degli ordini entrati in vigore nel 2013 soso stati aggiudicati da nuovi clienti.
Tutto ciò ha consentito alla società di consolidare ulteriormente la leadership mondiale nel settore della
progettazione di impianti e macchine per l’industria del sapone.
Nel corso del 2013 si segnala che Mazzoni:
• Ha avviato la Divisione Impianti, assumendo risorse qualificate, che sfruttando il know-how impiantistico e
le capacità di progettazione ed i contatti internazionali sviluppati dalla società in 60 anni di attività, è
stata focalizzata nella promozione, progettazione e fornitura di impianti per la produzione di: glicerina,
specialità destinate all’industria oleochimica, saponi stearici, ipoclorito di sodio, materie prime destinate
all’industria del sapone, e altri.
• In data 01/08/2013 ha consolidato la propria partecipazione, acquisendo il residuo 20% di Berutzzi Food
Processing S.r.l., che risulta pertanto interamente posseduta da Mazzoni alla data del 31/12/2013.
• In data 06/12/2013 ha acquisito un terzo del capitale sociale della Temix International S.r.l.. quest’ultima,
fondata nel 2002 è una società di trading specializzata nella commercializzazione di materie prime e
intermedi destinati alle industrie oleochimica, tensioattivi/detergenti, sapone, cosmetica. Temix, può
contare su un volume di vendita di circa 30.000 tonnellate/anno su un portafoglio di circa 200 clienti
localizzati nel bacino del mediterraneo, in America Latina, Africa e Sud Est Asiatico. A sua volta Temix a
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FH SPA Pag. 43
fine Novembre 2013 aveva acquistato il 100% di Oleochimica Italia S.r.l. (“OCI”), uno dei produttori di
riferimento a livello europeo di acidi grassi, glicerina, stearina, acido oleico ed esteri destinati alle industrie
dei lubrificanti, dei detergenti, dei saponi, della cosmetica, delle gomme, tessile, etc. OCI annualmente
produce e commercializza complessivamente circa 35/40.000 tonnellate di prodotti.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 45
SETTORE BANCARIO
BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA
CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA
BANCA POPOLARE DI VICENZA
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Nel corso dell’anno sono state anche effettuate operazioni finanziarie su titoli. In particolare nel corso
dell’anno sono state cedute 295 mila azioni in “Banca Popolare Emilia Romagna” e 30 mila azioni in
“Impregilo”.
Vengono di seguito forniti alcuni valori ed informazioni relativi al Gruppo BPER, (l’emittente è quotato sul
mercato regolamentato di Borsa Italiana S.p.A., pertanto i dati di seguito esposti non presentano
caratteristiche di riservatezza:
€ migliaia 31/12/2013 31/12/2012 pro-forma
13 vs '12
Margine di interesse 655.671 653.831 0,28%
Commissioni nette 379.975 393.053 -3,33%
Margine d’intermediazione 1.198.556 1.154.905 3,78%
Rettifiche nette su crediti 549.580 581.600 -5,51%
Costi operativi 571.935 560.906 1,97%
Utile (perdita) d'esercizio - 12.789 8.737 -246,38%
€ migliaia 31/12/2013 31/12/2012 pro-forma
13 vs '12
Impieghi alla clientela 28.892.720 30.517.352 -5,32%
Patrimonio netto complessivo 3.535.972 3.633.155 -2,67%
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I FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Tra i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio si evidenzia, in particolare, la sottoscrizione da
parte della controllata Finaval S.p.A. , avvenuta il 27 febbraio 2014, dell’Accordo di ristrutturazione del debito
finanziario ai sensi dell’art. 67, comma 3, lett. d, R.D. 267/42 nonché l’intervenuta efficacia dello stesso in data
25 marzo 2014.
Per ciò che riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, occorre premettere che la controllata Finaval
S.p.A. ha attraversato nel corso degli ultimi anni una situazione di crisi del settore che ha prodotto risultati
significativamente negativi. Escludendo le componenti di carattere straordinario il “Risultato netto” ha
registrato perdite pari a circa 16,4 milioni di Usd nel 2012 e 13 milioni di Usd nel 2013, riconducibili alla negativa
congiuntura macroeconomica che ha interessato il complesso degli operatori del comparto,
condizionandone le performance reddituali.
Nel corso del 2014 è avvenuta la costituzione, da parte di FH, del “Fondo H Estonia”, che acquistato il 13%
della Latvian Shipping Company, società quotata in borsa, che opera principalmente nel settore del trasporto
di prodotti petroliferi, prodotti chimici e petrolio greggio, utilizzando la propria flotta di navi cisterna.
In data 28 Aprile 2014, inoltre, la Società ha concluso l’acquisto di un ulteriore 8% della Società Sebastian
S.p.A., marchio nato circa quarant’anni fa e dagli anni 70/80 indiscusso leader nella produzione di calzature
d’èlite.
Continuità aziendale
La contrazione della redditività operativa, verificatasi in maniera ancor più accentuata nell’ultimo triennio, ha
posto la Controllata Finaval S.p.A., a partire dal 2013, in una condizione di difficoltà nel far fronte al puntuale
pagamento delle quote capitali del proprio debito finanziario in scadenza.
Come già accennato, per questo motivo, la società, assistita da Deloitte Financial Advisory e dallo Studio
Chiomenti ha presentato alle controparti bancarie un piano industriale e finanziario (il Piano) ed ha
negoziato, sulla base di tale Piano, un accordo di ristrutturazione del proprio debito e cioè una rimodulazione
dei piani di ammortamento finanziario compatibile con le attese di cassa dei prossimi esercizi.
Il Piano è stato formulato sulla base di assunzioni che prevedono una completa ripresa del mercato dei noli
solo alla fine dell’esercizio 2017, in linea con le previsioni di mercato elaborate da autorevoli analisti e tenendo
conto dei principali market driver, nonché del sentiment dei maggiori operatori di mercato.
In particolare, il Piano prevede il pieno raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario del Gruppo
Finaval nel medio termine e la possibilità di rimborsare il debito, così come ristrutturato, alle scadenze previste
dai nuovi piani di ammortamento definiti negli accordi. Nel dettaglio, la manovra finanziaria:
- riguarda l’intero indebitamento finanziario del Gruppo Finaval, pari al 31 dicembre 2012 a circa 280 milioni
di usd, con rientro previsto in date comprese fra il 2018 ed il 2027; tale rimodulazione tiene in considerazione la
cash-ability previsionale della società;
- prevede l’introduzione di covenants finanziari compatibili con le previsioni di Piano e con un adeguato
livello di headroom alle performance in termini di marginalità operativa e di posizione finanziaria netta;
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FH SPA Pag. 48
- un impegno da parte del socio di maggioranza (FH SpA) a rilasciare, a determinate condizioni, una garanzia
fideiussoria relativa agli importi posticipati sull’ultima rata dei contratti di finanziamento (Extra-balloon).
A titolo informativo, si riportano le principali aspettative ed ipotesi di base riflesse nel Piano:
- si prevede il raggiungimento di un sostanziale equilibrio economico entro il 2015;
- la stima dei ricavi è stata effettuata sulla base della media ponderata derivante da ricerche di mercato
redatte da terzi, driver di mercato e specifiche interviste ad operatori del settore;
- la stabilità in termini di numero di unità navali componenti la flotta aziendale;
- il beneficio degli effetti, a regime, delle azioni riorganizzative intraprese negli esercizi precedenti ed con
un’ulteriore riduzione degli oneri di locazione e di altre spese connessa allo spostamento della sede da Roma
in Emilia Romagna;
- cambio Eur/Usd ipotizzato stabile al livello di EUR/USD 1,30.
In data 26 febbraio 2014 il Piano industriale riferito all’Accordo è stato attestato e asseverato dal Prof. Enrico
Laghi che ha giudicato come veritieri i dati utilizzati e come attendibili, sostenibili e coerenti le ipotesi
formulate per la definizione dello stesso Piano.
In tale contesto, gli Amministratori della Finaval ritengono di poter realizzare le azioni ed i risultati previsti nel
Piano.
Sulla base di quanto esposto, ed in particolare alla luce dei risultati negativi consuntivati dal Gruppo Finaval
negli ultimi esercizi nonché dei rischi connessi alla realizzazione delle azioni e dei risultati attesi dal Piano, gli
Amministratori danno atto dell’esistenza di fattori di incertezza, che possono far sorgere dubbi in merito alla
continuità aziendale e sulla capacità del Gruppo di continuare la propria operatività per un prevedibile
futuro. Tutto ciò in considerazione dell’influenza sull’attività di variabili esogene sulle quali il management ha
limitate leve e che sono soggette ad una consistente volatilità sui mercati (quali ad esempio: quotazione dei
noli, cambio euro-usd, tassi di interesse).
Tuttavia, sulla base delle azioni delineate nel Piano, dell’intervenuta sottoscrizione dell’Accordo, nel febbraio
2014 nonché dell’intervenuta efficacia dello stesso in data 25 marzo 2014, gli Amministratori ritengono che il
Gruppo FH e la Società dispongano di adeguate risorse per continuare l’esistenza operativa in un prevedibile
futuro e reputano pertanto appropriato utilizzare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del
bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.
Tale determinazione discende ovviamente da una valutazione soggettiva degli amministratori emersa dalla
comparazione, rispetto agli eventi sopra evidenziati, del grado di probabilità di un loro avveramento rispetto
al mancato avverarsi degli stessi.
In conclusione, il management è consapevole che la difficile situazione economica generale ha accentuato
l’incertezza nelle assunzioni utilizzate e quindi che le stime sono particolarmente sensibili alle variazioni di
parametri chiave di mercato che potrebbero modificare i risultati raggiunti. Tuttavia, tali stime sono basate
sulle migliori conoscenze della direzione al momento e supportate dalle previsioni di autorevoli esperti di
settore.
Alla luce degli strumenti di monitoraggio dei rischi e delle conseguenti politiche di attenuazione degli stessi,
nonché del Piano effettuato e del conseguente Accordo sottoscritto, si ritiene che:
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- gli eventi e le circostanze che hanno prodotto, e continuano a produrre, elementi di incertezza nel contesto
commerciale di appartenenza siano stati adeguatamente identificati;
- il posizionamento commerciale e l’attenta politica di gestione dei costi pongano il Gruppo Finaval in una
posizione privilegiata rispetto ad altri competitors ed in grado di favorire il superamento delle difficoltà
congiunturali che il mercato allo stato attuale ancora propone.
Occorre, inoltre, sottolineare alcuni segnali positivi che lasciano presagire per i prossimi anni una possibile
ripresa del mercato. In particolare si evidenzia che:
- l’eccesso della capacità di raffinazione in Asia dovuto alla chiusura delle raffinerie nel mondo occidentale
e la costruzione di nuove raffinerie in Asia e in Medio Oriente, porterà a un incremento delle esportazioni a
lungo raggio;
- con riferimento al segmento MR in cui la società opera, l’aumento della domanda di tonnellaggio per
miglia dovrebbe superare l’incremento netto della flotta;
- la capacità di raffinazione supplementare dell’India dovrebbe far aumentare le esportazioni di prodotti
petroliferi;
- nei prossimi esercizi e fino al 2015, per effetto della scadenza stabilita dall’IMO, verrà ritirato un numero
consistente di navi con un conseguente notevole incremento della richiesta di capacità di trasporto;
- il graduale aumento dei tassi di utilizzo, la riduzione della velocità di navigazione e il congestionamento dei
porti stanno aumentando l’utilizzo delle navi e, riducendone la disponibilità, influendo positivamente sulla
richiesta.
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FH SPA Pag. 50
LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI(*)
L’analisi e gestione dei rischi aziendali viene effettuata ed attuata distintamente per le singole società del
Gruppo e con un diverso grado di specificità in funzione della dimensione e della complessità aziendale
nonché del livello di rischio riscontrato.
Si riporta qui di seguito un estratto del bilancio consolidato della Finaval S.p.A., società del gruppo riguardo
alla quale i rischi evidenziati sono analizzati in maniera più strutturata.
“Nell’esercizio della sua attività il Gruppo Finaval è esposto a rischi di natura commerciale, principalmente
legati all’andamento dei noli, a rischi di danneggiamento o perdita dei propri “assets”, a rischi finanziari legati
all’andamento del cambio euro/dollaro ed all’oscillazione dei tassi di interesse.
Pertanto, come negli anni passati, anche nel corso del 2013, il gruppo ha perseguito una politica di gestione
di tali rischi, mediante l’utilizzo di contratti commerciali di lunga durata, di adeguate coperture assicurative
per i propri beni e di prodotti derivati posti in essere con primari Istituti di Credito italiani ed esteri.
RISCHIO COMMERCIALE
Il settore dello shipping è storicamente caratterizzato da un’altissima volatilità dei ricavi normalmente
determinata da fattori che non possono essere governati dalle singole imprese. In particolare, il mercato dei
trasporti petroliferi e di prodotti petroliferi derivati, in cui il Gruppo opera, potrebbe essere influenzato da
eventi congiunturali difficilmente prevedibili.
Per questo motivo Finaval ha deciso, già da alcuni anni, di neutralizzare parte di tali eventuali variazioni
attraverso accordi commerciali di lunga durata aventi l’obiettivo di stabilizzare le rese delle proprie navi. In
particolare sono stati posti in essere, nel comparto “crude oil” e “product tankers”, contratti di periodo che
prevedono il riconoscimento di un nolo prefissato più l’eventuale suddivisione, con il partner commerciale,
della resa della nave eccedente tale nolo.
Va inoltre segnalato che viene attentamente studiato e monitorato il mercato degli strumenti derivati su noli di
navi cisterne. E’ nostra opinione che, in prospettiva, questo possa diventare un utile strumento di copertura dei
rischi commerciali connessi all’impiego di navi sui mercati “spot”.
RISCHIO DI DANNEGGIAMENTO O PERDITA DEI BENI AZIENDALI
Il sistema assicurativo di Finaval è ampiamente adeguato a coprire i rischi connessi alla propria operatività.
In particolare sono state poste in essere appropriate coperture dei rischi connessi a danni ambientali
eventualmente procurati da accidentali inquinamenti.
La politica di Finaval a riguardo è in linea con le prassi prevalenti fra i migliori operatori del settore.
Più in dettaglio la struttura assicurativa include, fra le altre, le seguenti coperture marittime:
- “Hull & Machinery”. Tutte le unità di proprietà sono assicurate per danni allo scafo e alla macchina inclusi i
rischi guerra ed eventuali perdite totali. Ogni nave è assicurata almeno per il suo valore d’iscrizione in bilancio
e ampiamente oltre il valore del relativo debito ipotecario.
- “Protection & Indemnity”. Tutta la flotta ha una copertura assicurativa contro i rischi da inquinamento e
versamento fino a 1.000 milioni di USD ed illimitata per incidenti che dovessero occorrere all’equipaggio, al
carico ed in generale a terzi. Il sistema assicurativo “P&I” ha carattere mutualistico, pertanto, alla stregua di
qualunque forma di mutua assicurazione, i membri del club condividono i benefici di un basso tasso di
sinistrosità complessiva, così come possono essere chiamati a nuovi pagamenti se richiesto.
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RISCHIO RELATIVO ALL’OSCILLAZIONE DEL VALORE DELLE NAVI
Il valore delle navi potrebbe essere soggetto ad importanti oscillazioni dovute ad una serie di fattori, tra cui:
- la variazione delle condizioni economiche e di mercato che influiscono sull’andamento del settore dei
trasporti via mare;
- la concorrenza da parte di altre società operative nel settore del trasporto via mare;
- la tipologia e le dimensioni delle navi disponibili;
- la possibilità di utilizzazione di altre modalità di trasporto;
- gli incrementi nell’offerta di navi cisterna;
- il costo delle nuove imbarcazioni;
- l’entrata in vigore di disposizioni legislative o di natura regolamentare relative all’acquisto ovvero alla
gestione delle navi cisterna;
- il livello di mercato delle tariffe di trasporto;
- gli obblighi relativi alla necessità di adeguamento delle navi vetuste ai requisiti posti dalla normativa
applicabile ovvero dagli standard di mercato;
- l’evoluzioni tecnologiche nella progettazione delle navi e nell’armamento delle stesse.
Qualora, per qualsiasi ragione, il Gruppo dovesse cedere delle navi di proprietà nel corso di una congiuntura
negativa di mercato, potrebbe incorrere in una perdita che potrebbe influire negativamente sull’attività della
stessa, sui risultati operativi, sui flussi di cassa e sulle condizioni finanziarie del Gruppo medesimo.
Al contrario, qualora il Gruppo decidesse di procedere all’acquisto di ulteriori navi durante una congiuntura
positiva di mercato per i prezzi di tale tipologia di imbarcazioni, il prezzo d’acquisto potrebbe subire un
incremento, influendo così negativamente sull’attività medesima del Gruppo, sui risultati operativi, sui flussi di
cassa e sulle condizioni finanziarie dello stesso.
RISCHIO TASSI DI INTERESSE
La strategia di Finaval è quella di coprire fino a circa il 40%-50% del proprio indebitamento a m/l termine,
tramite operazioni con caratteristiche diverse la cui combinazione consenta di minimizzare l’impatto sulla
gestione finanziaria delle oscillazioni dei tassi di interesse.
RISCHIO DI CAMBIO (Euro/USD)
Il settore armatoriale presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel
quale una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle
negoziazioni per la compravendita delle navi e la stipula dei relativi contratti di finanziamento, sono regolate
in Dollari. Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono
definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a medio termine in
Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati dalle oscillazioni del
rapporto di cambio tra Euro e Dollaro.
In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio e delle opportunità offerte sui mercati finanziari, ha
definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni commerciali,
una parziale copertura periodica, fino al 40%-50%, delle esposizioni in Euro attraverso acquisti e vendite a
termine di valuta statunitense.
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ALTRI RISCHI CONNESSI ALLA SICUREZZA ED ALL’INFORMATIVA
Il Gruppo Finaval è soggetto a rischi connessi alla sicurezza ed all’informativa. Al fine di prevenire ed attenuare
tale tipologia di rischi, il Gruppo risulta attivo in tali ambiti attraverso:
- il Controllo di Gestione.
La Società, al fine di favorire la rintracciabilità e la comprensione dei dati, ha organizzato i propri sistemi interni
di tenuta della contabilità in modo da poter estrapolare dati analitici riferibili alle singole unità economiche ed
ai singoli centri di costo. Tali dati vengono periodicamente confrontati con i dati di budget in modo da poter
comprendere ed analizzare gli eventuali scostamenti rilevati.
- Il decreto legislativo 231/01
Il decreto legislativo 231/01 prevede la responsabilità della Società per determinati reati commessi nel suo
interesse o vantaggio ad opera di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di
direzione della stessa o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da
persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo (c.d. soggetti in posizione apicale) ovvero
da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza dei soggetti sopraindicati (c.d. soggetti sottoposti all’altrui
direzione).
II decreto, peraltro, agli artt. 6 e 7, prevede che la Società:
1) non risponde per i reati commessi dai soggetti in posizione apicale se prova che:
a) l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di
organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
b) il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato
affidato ad un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
c) le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;
d) non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo di cui alla lettera b);
2) risponde per i reati commessi dai soggetti sottoposti all’altrui direzione se la commissione del reato è stata
resa possibile dall’inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza, dovendosi escludere in ogni caso
l’inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza se l’ente, prima della commissione del reato, ha adottato
ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della
specie di quello verificatosi.
Finaval SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 5-10-05, ha stabilito di dotarsi di un modello
di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decreto legislativo 8.6.2001 n. 231.
Tale modello è stato certificato in data 1 marzo 2006 ad opera del RINA.
A prescindere dagli obblighi normativi e organizzativi Finaval si è comunque dotata di un codice etico,
insieme di diritti, doveri e responsabilità della società finalizzati a promuovere, raccomandare o vietare
determinati comportamenti.
-la protezione dati personali
Finaval SpA, ottemperando alle disposizioni contenute del D.L. n°196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di
protezione dei dati personali“, ha redatto e approvato il Documento Programmatico sulla Sicurezza.
Il Documento contiene la previsione di misure di sicurezza tali da ridurre al minimo i rischi di distruzione o
perdita, anche accidentale, di dati personali, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o
non conforme alle finalità della raccolta dei dati stessi, intendendosi per misure di sicurezza il complesso degli
accorgimenti tecnici, informatici, organizzativi, logistici e procedurali di sicurezza”.
(*) Estratto dal Bilancio Consolidato 2013 della Società Finaval S.p.A..
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I RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO
IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE
Si segnalano inoltre i seguenti crediti e debiti nei confronti delle società controllate e collegate:
� crediti verso Cabofin S.r.l.: Usd 99 migliaia;
� crediti verso Logeco S.r.l.: Usd 217 migliaia;
� crediti verso Stargate Enterteinment S.r.l.: Usd 83 migliaia.
� crediti verso Aurora 2010 S.r.l.: Usd 2.069 migliaia.
� crediti veso Sebastian S.p.A.: Usd 27 migliaia.
� debiti verso Novamar International Scarl: Usd 330 migliaia.
Non si segnalano operazioni per valori diversi da quelli di mercato.
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ALTRE INFORMAZIONI
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
SITIE:
Anche durante il 2013, la Società ha proseguito le attività di ricerca di base legate ai processi produttivi e
organizzativi aziendali. Tra le società del Gruppo si evidenziano gli investimenti commerciali effettuati da SITIE
Greenplant con l’obiettivo di penetrare nuovi mercati ed ampliare la propria offerta di servizi legati
all’efficientamento energetico, settore in cui si ritiene possano esistere buone possibilità di sviluppo futuro.
MAZZONI LB:
Nel corso del 2013 i programmi di ricerca e sviluppo sono proseguiti sia nel settore dei processi che in quello
delle macchine per linee di finitura; in particolare è stato completato lo sviluppo di nuove macchine ad alta
velocità ed efficienza, oltre che a nuovi sviluppi sul processo si saponificazione ed essicazione.
FINAVAL:
Premettendo che le attività svolte dalla Società, ascrivibili al titolo “Ricerca e Sviluppo” non sono assimilabili a
quelle che istituzionalmente si definiscono tali, numerose sono le iniziative che in ambito formativo sono state
sviluppate per garantire una crescita costante delle competenze possedute dal personale navigante e non,
in ragione del fatto che una maggiore competenza garantisce sempre maggiori performances di eccellenza
in ambito di conduzione tecnica delle navi, di sicurezza del trasporto e di rispetto delle condizioni ambientali
legate alla navigazione. Nel settore della formazione la Società sta investendo ingenti risorse economiche ed
umane che si traducono in piani formativi specifici per il personale degli uffici “operativo”, “commerciale” ed
“equipaggi”, per quanto riguarda il personale navigante è stata attivata una convenzione con “Italian
Marittime Academy Technologies” di Marina di Ischitella (CE) per la realizzazione di tutti i corsi legati alla
navigazione, siano essi obbligatori per legge che definiti tali per policy aziendale. Finaval, inoltre, consapevole
che i concetti di benessere si sono evoluti, offre servizi di assistenza al suo personale, al fine di aiutarlo ad
essere fisicamente e mentalmente pronti di offrire alte prestazioni e dedizione ed ha avviato innumerevoli
progetti di sviluppo della politica di gestione delle risorse umane quali:
• Healthy ship;
• Politiche favorevoli alla famiglia;
• Integrazione culturale;
• Formazione dei giovani talenti di mare;
• Computer formazione base (CBT).
AZIONI PROPRIE E AZIONI O QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLANTI
La società non ha posto in essere operazioni di acquisto e vendita aventi per oggetto azioni o quote di
società controllanti, né ha compravenduto nel corso dell’esercizio azioni proprie.
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
ATTIVITA' 31-dic-13 31-dic-12 NOTE
ATTIVITA' NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Flotta 231.330 251.044 A
Altri beni 4.252 4.645 C
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 288 308 D
ATTIVITA' FINANZIARIE
Altri crediti e depositi cauzionali 1 82 E
Partecipazioni 19.580 19.378 F
Attività per imposte anticipate 192 207 G
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 255.642 275.664
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e servizi in corso 962 1.188 H
Crediti commerciali 2.688 4.789 I
Altri crediti 4.421 3.396 L
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.217 6.590 M
Strumenti finanziari derivati 0 0 N
Crediti tributari 655 670 O
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 13.944 16.633
TOTALE ATTIVITA' 269.586 292.297
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-13 31-dic-12 NOTE
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 30.000 30.000 I1
Riserva legale 1.571 1.571 L1
Riserva di Conversione 7.951 14.872 M1
Riserva di Consolidamento 16.914 17.679 N1
Altre riserve 11.115 29.155 O1
Riserva Cash Flow hedge -4.002 -6.372 P1
Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -1.492 -3.540 Q1
Utili (perdite) portati a nuovo -20.573 4.685 R1
Utile (perdita) d'esercizio -5.690 -47.516 S1
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 35.794 40.534
Capitale e riserve di terzi 9.614 21.880
Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -2.488 -12.349
TOTALE PATRIMONIO NETTO 42.920 50.065
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti bancari 197.616 171.127 A1
Fondi relativi al personale 257 295 B1
Imposte differite passive 467 488 C1
Fondo oneri e spese future 1.803 3.453 D1
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti bancari 10.933 46.746 E1
Strumenti finanziari derivati 4.950 7.880 N
Debiti commerciali 6.713 8.182 F1
Altri debiti 3.647 3.785 G1
Debiti tributari 279 276 H1
TOTALE PASSIVITA' 226.666 242.232
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 269.586 292.297
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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
31-dic-13 31-dic-12 NOTE
Ricavi netti 32.621 32.899 1
Costi operativi -17.411 -17.730 2
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 15.210 15.169 3
Costi di struttura -3.846 -4.841 4
Altri ricavi/costi -1.350 -139 5
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 2.216 115 6
MARGINE OPERATIVO LORDO 12.229 10.304 7
Rettifiche di valore per Impairment 0 -44.577 8
Ammortamenti -11.861 -14.162 9
Accantonamento Fondo rischi -0 -2.050 10
MARGINE OPERATIVO 368 -50.485 11
Gestione finanziaria -8.384 -9.241 12
UTILE ANTE IMPOSTE -8.016 -59.726
Imposte dell'esercizio -156 -133
Imposte differite -7 -6
UTILE (PERDITA) NETTO -8.178 -59.865 (13)
Utile (Perdita) netto di terzi -2.488 -12.349
UTILE (PERDITA) NETTO DI GRUPPO -5.690 -47.516
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PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Valori in migliaia di Euro 31-dic-13 31-dic-12
Utile (Perdita) netto -5.690 -47.516
Movimentazione Riserva IAS 21 -3.468 -2.024
Movimentazione Riserva Cash Flow hedge 2.370 -398
Movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita 2.048 -134
Utile (Perdita) netto complessivo -4.740 -50.072
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)
Valori in migliaia di Euro 31-dic-13 31-dic-12
Patrimonio iniziale 40.534 90.606
Utile (Perdita) netto complessivo -4.740 -50.072
- di cui Utile netto -5.690
- di cui movimentazione Riserva IAS 21 -3.468
- di cui movimentazione Riserva Cash Flow hedge 2.370
- di cui movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita 2.048
Distribuzione dividendi 0 0
Patrimonio finale 35.794 40.534
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Euro
Capitale Riserva legale
Riserva di conversione
Riserva di consolidam
ento
Altre riserve Ris. Cash flow Hedge
Ris. Fair Value (AFS)
Utili (Perd.) a nuovo
Risultato esercizio
Patr. netto Gruppo
Patr. Netto di terzi
Patrimonio netto
Saldo al 31 dicembre 2011 30.000 1.566 18.102 18.028 29.257 -5.974 -3.406 26.646 -23.613 90.606 21.934 112.540
Destinazione risultato dell’esercizio 2011 5 -23.618 23.613 0 0 Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale -398 -134 -532 -531
Movimentazione riserva di conversione -3.230 -349 -102 1.657 -2.024 -54 -2.079
Risultato di periodo -47.516 -47.516 -12.349 -59.865
Saldo al 31 dicembre 2012 30.000 1.571 14.872 17.679 29.155 -6.372 -3.540 4.685 -47.516 40.534 9.531 50.065
Destinazione risultato dell’esercizio 2012 0 -18.040 -29.476 47.516 0 0 Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale 2.370 2.048 4.418 4.418
Movimentazione riserva di conversione -6.921 -765 0 4.218 -3.468 83 -3.385
Risultato di periodo -5.690 -5.690 -2.488 -8.178
Saldo al 31 dicembre 2013 30.000 1.571 7.951 16.914 11.115 -4.002 -1.492 -20.573 -5.690 35.794 7.126 42.920
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
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IN MONETA FUNZIONALE (USD)
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
ATTIVITA' 31-dic-13 31-dic-12 NOTE
ATTIVITA' NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Flotta 319.027 331.228 A
Altri beni 5.863 6.129 C
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 397 407 D
ATTIVITA' FINANZIARIE
Altri crediti e depositi cauzionali 1 106 E
Partecipazioni 27.003 25.567 F
Attività per imposte anticipate 265 274 G
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 352.556 363.711
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e servizi in corso 1.326 1.567 H
Crediti commerciali 3.707 6.318 I
Altri crediti 6.097 4.481 L
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.195 8.695 M
Strumenti finanziari derivati 0 0 N
Crediti tributari 904 884 O
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 19.230 21.945
TOTALE ATTIVITA' 371.785 385.656
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-13 31-dic-12 NOTE
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 41.373 39.582 I1
Riserva legale 2.166 2.072 L1
Riserva di Conversione 10.698 18.928 M1
Riserva di Consolidamento 23.326 23.326 N1
Altre riserve 15.327 38.466 O1
Riserva Cash Flow hedge -5.519 -8.407 P1
Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.057 -4.670 Q1
Utili (perdite) portati a nuovo -28.372 6.181 R1
Utile (perdita) d'esercizio -7.578 -61.997 S1
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 49.364 53.481
Capitale e riserve di terzi 13.134 28.616
Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -3.307 -16.041
TOTALE PATRIMONIO NETTO 59.191 66.056
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti bancari 272.533 225.785 A1
Fondi relativi al personale 354 390 B1
Imposte differite passive 644 644 C1
Fondo oneri e spese future 2.486 4.556 D1
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti bancari 15.078 61.676 E1
Strumenti finanziari derivati 6.827 10.397 N
Debiti commerciali 9.258 10.795 F1
Altri debiti 5.030 4.994 G1
Debiti tributari 385 363 H1
TOTALE PASSIVITA' 312.595 319.600
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 371.785 385.656
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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
31-dic-13 31-dic-12 NOTE
Ricavi netti 43.289 42.245 1
Costi operativi -23.030 -22.787 2
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 20.259 19.458 3
Costi di struttura -5.131 -6.221 4
Altri ricavi/costi -1.654 -222 5
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 2.910 128 6
MARGINE OPERATIVO LORDO 16.383 13.143 7
Rettifiche di valore per Impairment 0 -58.815 8
Ammortamenti -15.758 -17.434 9
Accantonamento Fondo rischi 0 -2.705 10
MARGINE OPERATIVO 625 -65.811 11
Gestione finanziaria -11.287 -12.043 12
UTILE ANTE IMPOSTE -10.662 -77.854
Imposte dell'esercizio -214 -175
Imposte differite -9 -9
UTILE (PERDITA) NETTO -10.885 -78.038 (13)
Utile (Perdita) netto di terzi -3.307 -16.041
UTILE (PERDITA) NETTO DI GRUPPO -7.578 -61.997
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PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Valori in migliaia di Usd 31-dic-13 31-dic-12
Utile (Perdita) netto -7.578 -61.997
Movimentazione Riserva IAS 21 -2.040 -818
Movimentazione Riserva Cash Flow hedge 2.888 -677
Movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita 2.613 -262
Utile (Perdita) netto complessivo -4.116 -63.754
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)
Valori in migliaia di Usd 31-dic-13 31-dic-12
Patrimonio iniziale 53.481 117.235
Utile (Perdita) netto complessivo -4.116 -63.754
- di cui Utile netto -7.578
- di cui movimentazione Riserva IAS 21 -2.040
- di cui movimentazione Riserva Cash Flow hedge 2.888
- di cui movimentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita 2.613
Distribuzione dividendi 0 0
Patrimonio finale 49.364 53.481
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Importi in migliaia di Usd
Capitale Riserva legale
Riserva di conversione
Ris. Di cons.nto
Altre riserve
Ris. Cash flow Hedge
Ris. Fair Value (AFS)
Utili (Perd.) a nuovo
Risultato esercizio
Patr. netto Gruppo
Patrim. Di terzi
Totale Patrim.
Saldo al 31 dicembre 2011 38.817 2.026 25.135 23.326 37.857 -7.730 -4.408 34.477 -32.265 117.235 28.380 145.615
Destinazione risultato dell’esercizio 2011 7 0 -32.272 32.265 0 0
Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale -677 -262 -939 -940 Movimentazione riserva di conversione 765 39 -6.207 0 609 3.976 -818 236 -582
Risultato di periodo -61.997 -61.997 -16.041 -78.038
Saldo al 31 dicembre 2012 39.582 2.072 18.928 23.326 38.466 -8.407 -4.670 6.181 -61.997 53.481 12.575 66.056
Destinazione risultato dell’esercizio 2012 0 -23.802 -38.195 61.997 0 0
Variaz. fair value derivati di copertura e delle attività finanz. disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale 2.888 2.613 5.501 5.501 Movimentazione riserva di conversione 1.791 94 -8.230 0 663 -3.642 -2.041 559 -1.481
Risultato di periodo -7.578 -7.578 -3.307 -10.885
Saldo al 31 dicembre 2013 41.373 2.166 10.698 23.326 15.327 -5.519 -2.057 -28.372 -7.758 49.364 9.827 59.191
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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO Importi in migliia di Usd
Attività Operativa 31-dic-13 31-dic-12
Risultato delle attività in funzionamento -10.885 -78.038 Rettifiche per:
- Rettifiche di valore delle attività finanziarie - Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita - Imposte sul reddito 223 184 - (Proventi)/Oneri Finanziari 11.287 12.043 - Ammortamento delle attività materiali non correnti 15.734 17.413
- Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 24 21 - Accantonamento TFR 493 538 - Accantonamenti Fondi oneri e spese future 0 2.705 - Rettifiche di valore per Impairment 0 58.815
Flusso di cassa dell'Attività Operativa prima delle variazioni del cap. circ 16.876 13.681
Proventi/(Oneri) Finanziari al netto degli Utili (Perdite) su cambi da conversione e degli effetti degli IAS 39 e 32 -9.517 -11.242
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 433 -755
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali -1.538 55
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 241 143
(Incremento) / Decremento di altre attività/passività correnti 598 -3.671
(Incremento) / Decremento di crediti e debiti tributari -222 -28
Incremento (Decremento) Fondi oneri e spese future e TFR -2.598 -581
Incremento/(Decremento) di attività per imp. anticipate e del f.do imp. Differite 9 9
Flusso di cassa del capitale circolante -3.076 -4.828
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 4.283 -2.389
Attività di Investimento
(Investimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali -16.852 -147
(Investimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 13.571 -1.377
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività finanziarie -4.219 720
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività non correnti possedute per la vendita 0 0
Dismissione delle Attività Operative Cessate 0 0
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) -7.500 -804
Attività di Finanziamento
Variazione di debiti bancari 149 -8.996
Variazioni del Patrimonio Netto 4.019 -1.522
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) 4.168 -10.518
Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) 951 -13.711
Effetto delle variazioni nei tassi di cambio delle valute estere (D) -2.452 -1.037
Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 8.695 23.443
Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 7.195 8.695
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FH SPA
Area e criteri di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione
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Introduzione
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 comprende il bilancio di FH S.p.A., Società Capogruppo, e quello
delle controllate nelle quali FH S.p.A. detiene direttamente o indirettamente più del 50% del capitale.
La data di riferimento del bilancio consolidato coincide con la data di riferimento del bilancio della
Capogruppo e delle società controllate.
Ove necessario i bilanci delle società incluse nel consolidamento sono stati opportunamente rettificati per
tener conto dei criteri di valutazione adottati dalla Società Capogruppo.
Si segnala che, in considerazione delle caratteristiche dell’attività svolta, la Capogruppo ha ritenuto
opportuno adottare il dollaro statunitense quale valuta funzionale. La procedura di conversione prospettica
dei dati contabili alla data del 1° gennaio 2008 è stata eseguita come indicato nello IAS 21 e come più
diffusamente illustrato nel proseguo del presente documento.
Tutti i valori delle voci di bilancio sono espressi in migliaia di Euro o Usd a seconda dei casi.
Area di consolidamento, variazioni ed esclusioni al 31 dicembre 2013
L’elenco delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale e con il metodo proporzionale è riportato
nelle tabelle a seguire:
(importi in migliaia)
Società Metodo di
consolidamento
% di possesso Sede Capitale
Sociale
FH S.p.A. Integrale Controllante Roma Euro 30.000
Finaval S.p.A. (gruppo) Integrale 75% Roma Euro 32.293
Laraf S.r.l. Integrale 100% Roma Euro 1.000
Finaval Real Estate S.r.l. Integrale 75% Roma Euro 10
BCC1 S.p.A. Integrale 100% Roma Euro 120
Criteri e principi di consolidamento al 31 dicembre 2013
Le imprese controllate
Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo ha il potere di determinare, direttamente o
indirettamente, le scelte amministrative e gestionali, le politiche finanziarie e operative e di ottenerne i relativi
benefici. Generalmente l’esistenza del controllo si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o
indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria.
Le attività e le passività, nonché le componenti positive e negative di reddito delle controllate consolidate
con il metodo dell’integrazione globale sono assunte al 100%, eliminando il valore di carico della
partecipazione a fronte del relativo patrimonio netto.
Le partite di debito e credito, quelle dei costi e dei ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo
intercorse tra le società incluse nell’area di consolidamento sono eliminate.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 71
Le eventuali quote di patrimonio netto e del risultato d’esercizio di pertinenza di terzi sono esposte
separatamente nel bilancio consolidato.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto
economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione.
Le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da cessioni infragruppo di beni strumentali sono elise, ove ritenute
significative.
Joint Venture
Le Joint Venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto in base ad un accordo
contrattuale, laddove per controllo congiunto si intende la condivisione per contratto del controllo su
un’attività economica ed esiste solo quando le decisioni strategiche finanziarie e operative dell’attività
richiedono il consenso unanime delle parti che condividono il controllo e quando le parti che partecipano
alla Joint Venture condividono la totalità delle attività e delle passività, non potendo essere riferite a nessuna
di esse alcuna singola attività o passività. Le partecipazioni in Joint Venture sono consolidate con il metodo
del patrimonio netto (c.d. “Equity”) a partire dalla data in cui si verifica il controllo congiunto e fino alla data in
cui tale controllo viene a cessare.
Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:
- il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato,
ove necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla
Capogruppo e comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al
momento dell’acquisizione;
- gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio
consolidato dalla data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso
in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della
partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito
fondo solo nel caso in cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite
dell’impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società
partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica
delle riserve di patrimonio netto;
- gli utili non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società partecipate sono
eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate,
laddove ritenuti non irrilevanti. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse
siano rappresentative di riduzione di valore.
Partecipazioni in imprese collegate
Le società collegate sono imprese nelle quali il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole nella
definizione delle scelte gestionali e amministrative, pur non avendone né il controllo né il controllo congiunto.
Le partecipazioni in imprese collegate sono rilevate nel bilancio consolidato mediante l’utilizzo del metodo del
patrimonio netto.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 72
Aggregazioni di imprese
Le aggregazioni di imprese sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase accounting
method) previsto dall’IFRS 3.
Il costo dell’aggregazione d’imprese è calcolato alla data di acquisizione in considerazione del fair value
delle attività consegnate e/o delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio emessi al fine di ottenerne
il controllo. Si rileva inoltre il fair value delle attività e passività acquisite che viene confrontato con il costo
come precedentemente definito. La differenza positiva tra il costo d’acquisto e la quota parte del fair value
delle attività e passività potenziali identificabili all’acquisto è rilevata come avviamento.
Qualora la differenza sia negativa, successivamente ad un riesame della valutazione delle attività e passività
acquisite, questa viene imputata al conto economico.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 73
Principi contabili e criteri di valutazione
La valutazione delle voci di bilancio è stata effettuata ispirandosi alla prospettiva della continuazione
dell’attività aziendale e tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del
passivo. Si rinvia a quanto illustrato dagli Amministratori nell’apposita sezione della relazione sulla gestione.
Il Bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari
che sono iscritti in bilancio al fair value.
Nella predisposizione dei bilanci consolidati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012, il Gruppo si è avvalso
di alcune delle opzioni consentite dai principi contabili internazionali. In particolare:
- Schemi di Bilancio e altri prospetti: nello stato patrimoniale le attività e le passività sono presentate
secondo il criterio “correnti/non correnti”, mentre per il conto economico è stato adottato lo schema per
natura.
- Rendiconto finanziario: è stato predisposto con il metodo indiretto.
- Benefici per i dipendenti: come previsto dallo IAS 19, il Gruppo ha deciso di contabilizzare tutti gli utili e le
perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2005 e di non adottare il cosiddetto “metodo del
corridoio” per gli utili e le perdite attuariali che si sono generati e si genereranno successivamente a tale
data, ritenendo che le variazioni attuariali non producano impatti significativi sul conto economico tali da
giustificare il ricorso alla facilitazione prevista dal “corridoio”.
- Immobilizzazioni materiali e immateriali: secondo quanto consentito dallo IAS 16 (Immobili, impianti e
macchinari) e dallo IAS 38 (Attività immateriali), le immobilizzazioni materiali e immateriali sono valutate
con il metodo del costo anche successivamente alla iscrizione iniziale.
- Criteri di conversione di poste in valuta: si premette che la Capogruppo ha adottato nel corso del 2008 il
dollaro statunitense quale moneta funzionale della propria attività. Tale scelta è stata effettuata in
considerazione degli effetti derivanti dal piano di investimenti e disinvestimenti attuato nel corso di tale
anno e delle scelte effettuate in termini di impiego delle nuove unità navali, tenuto conto del
considerevole impiego della flotta attraverso la sottoscrizione di contratti attivi denominati in Usd e che sia
i costi operativi che i costi e pagamenti di natura finanziaria che il Gruppo sostiene sono prevalentemente
sostenuti in Usd. Tali circostanze hanno indotto, quindi, la Capogruppo a variare la propria valuta
funzionale da Euro ad Usd applicando la relativa procedura di conversione prospettica dei dati al 1
gennaio 2008, secondo quanto indicato e stabilito dallo IAS 21.
In particolare, la conversione prospettica ha implicato per il Gruppo:
- la conversione in Usd di tutte le voci patrimoniali utilizzando il tasso di cambio alla data di applicazione
(1 gennaio 2008 – 1,4721);
- la fissazione degli importi convertiti in Usd per gli elementi non monetari, quale loro costo storico.
Si precisa, peraltro, che la Capogruppo, essendo soggetta alla normativa nazionale in tema di tenuta
delle scritture contabili, prosegue nella tenuta della contabilità in Euro, provvedendo in sede di redazione
del Bilancio alla conversione di tutti gli importi nella valuta funzionale Usd in modo da produrre i medesimi
effetti che si sarebbero avuti se gli elementi fossero stati inizialmente registrati nella predetta valuta
funzionale Usd.
In sostanza, a prescindere dalle registrazioni effettuate nel corso dell’anno, in sede di redazione del
Bilancio, le operazioni in valuta estera (intendendo a tal riguardo qualsiasi valuta diversa dalla valuta
funzionale Usd) sono rilevate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Qualora sussistano
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 74
attività e passività monetarie in valuta estera, queste vengono convertite al tasso di cambio in essere alla
data di riferimento del bilancio. Le differenze di cambio che si generano in seguito all’estinzione di poste
monetarie o alla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento
della rilevazione iniziale nell’esercizio vengono imputate al conto economico.
- Bilancio di presentazione: Il Gruppo si avvale della possibilità di presentare il bilancio in una moneta
diversa dalla valuta funzionale. In particolare, la Capogruppo presenta il proprio bilancio civilistico e
consolidato in Euro. Ne deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato
economico relativi all’esercizio chiuso al 31/12/2013 sono stati convertiti in Euro, quale moneta di
presentazione, utilizzando le seguenti procedure:
- le attività e passività sono state convertite al cambio Usd/Euro in essere al 31/12/2013, pari ad 1,3791;
- i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni;
- gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;
- tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in
una componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.
I principali criteri di valutazione adottati nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono i seguenti:
- la flotta è valutata al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite
di valore.
Il costo comprende il prezzo contrattuale e tutti gli altri oneri direttamente attribuibili al bene e sostenuti
prima che il cespite risulti nelle condizioni idonee per essere utilizzato.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al
conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,
ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata
esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come
attività o parte di una attività applicando il criterio del “component approach”.
I costi di sostituzione di componenti relativi a beni complessi sono imputati all’attivo dello stato
patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile residua mentre il valore residuo del componente
oggetto di sostituzione viene imputato a conto economico. In particolare le navi sono soggette a
periodiche soste (generalmente in un periodo intercorrente tra 30 e 60 mesi) durante le quali vengono
sostenuti costi di riparazione e manutenzione che vengono separatamente capitalizzati e ammortizzati
lungo il periodo intercorrente tra una sosta in bacino e la successiva (cosiddetto “dry dock”).
I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti nella flotta sono classificati a diretta riduzione delle
navi cui i contributi stessi si riferiscono.
L’ammortamento della flotta è determinato sulla base del costo di ciascuna unità, diminuito del valore
netto stimato, ricavabile dalla sua demolizione. Gli ammortamenti vengono quindi calcolati dal momento
dell’entrata in funzione del bene, sulla base di una vita economico-tecnica pari a 25 anni. Per i beni
entrati in funzione nel corso dell’esercizio l’ammortamento viene calcolato pro-giorni sulla base della data
in cui questo possa considerarsi “disponibile per l’uso”, intendendosi a tal fine la possibilità di utilizzo
dell’unità navale per la navigazione.
- Per quanto riguarda le società Società Angi Chartering Company e Jenny Chartering Ltd si segnala che:
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 75
- le predette Società hanno sottoscritto contratti di noleggio bareboat delle rispettive navi, inquadrabili
ai sensi degli IFRS come leasing operativi;
- tali contratti di noleggio hanno previsto il versamento di Charter Deposit, valutati in bilancio al Fair
Value, valore al termine dell’esercizio coincidente con quanto versato;
- il rimborso e la remunerazione di tali versamenti avverranno in funzione del prezzo di vendita delle navi
stesse.
- Tra le immobilizzazione materiali, alla voce flotta in costruzione, vengono rilevati, sulla base degli esborsi
effettivamente sostenuti, gli anticipi corrisposti e i primi costi sostenuti relativamente alla nuova flotta in
costruzione.
- I fabbricati, i mobili, gli arredi, le macchine ed attrezzature per uffici e gli automezzi sono valutati al costo
di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include
ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico
dell’esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione, aventi natura
incrementativa delle attività materiali, sono imputati all’attivo patrimoniale.
Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:
Descrizione categoria Criterio Aliquota%
Fabbricati Quote costanti 3% Impianti e macchinari Quote costanti 10% Attrezzature industriali e commerciali Quote costanti 15% Macchine elettrocontabili Quote costanti 20% Mobili e arredi Quote costanti 12% Automezzi Quote costanti 25%
Nel primo periodo di acquisizione del bene, l’ammortamento viene ridotto forfetariamente alla metà, in
quanto ciò rappresenta una ragionevole approssimazione della distribuzione temporale degli acquisti nel
corso del periodo stesso.
- Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica, chiaramente
identificabili, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di
acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al
suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.
- Perdita di valore delle attività materiali e immateriali. A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività
materiali ed immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali
indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Se viene
rilevata l’esistenza di tali indicatori, occorre stimare il valore recuperabile dell’attività per determinare
l’entità dell’eventuale perdita di valore, imputando la relativa svalutazione a conto economico (test di
impairment). Al riguardo, i principi contabili internazionali prevedono che il test di impairment debba
essere condotto a livello di unità generatrice di flussi finanziari (CGU), vale a dire il più piccolo gruppo di
attività che genera flussi di cassa in entrata indipendenti da quelli generati da altri asset o gruppo di asset.
La Società ha individuato nelle singole unità navali le CGU di riferimento. Il valore recuperabile di una CGU
è il maggiore tra il valore corrente, al netto dei costi di vendita, ed il suo valore d’uso. Per determinare il
valore d’uso di una CGU si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi, al lordo delle imposte,
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 76
applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del
denaro e dei rischi specifici dell’attività. Per l’esercizio 2013, i tassi di attualizzazione utilizzati, variabili in
relazione alla singola CGU, sono ricompresi in un range dal 6% al 7%. Una perdita di valore è iscritta se il
valore recuperabile è inferiore al valore contabile. Quando, successivamente, una perdita su un’attività
viene meno o si riduce, il valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla
nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non
fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto
immediatamente a conto economico.
- Le attività finanziarie costituite da azioni o quote che non sono possedute con l’intento di rivenderle nel
rispetto dello IAS 39, rientrano nella categoria denominata “attività finanziarie disponibili per la vendita” e
sono valutate al fair value con imputazione a patrimonio netto delle variazioni dei loro valori di fine
esercizio.
- I crediti commerciali e finanziari, sono rilevati inizialmente al fair value e successivamente al costo
ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia un’obiettiva evidenza che un’attività
finanziaria abbia perso valore, l’attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei
flussi di cassa ottenibili in futuro.
L’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, sarà pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati utilizzando il tasso di interesse
effettivo.
Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività
viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo
ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Il valore dei crediti è rettificato, laddove ritenuto necessario, attraverso l’iscrizione di appositi fondi
svalutazione crediti per tenere conto del rischio di inesigibilità dei crediti stessi.
- I contratti di noleggio a scafo nudo (Bare Boat) sono di norma considerati come locazioni operative ed i
canoni, attivi o passivi, vengono imputati a conto economico per la quota di competenza.
Qualora fossero configurabili come locazioni finanziarie, ai sensi dello IAS 17, il locatario iscriverà il bene fra
le immobilizzazioni materiali con contropartita il debito finanziario verso il locatore ed il locatore
provvederà ad eliminare il bene dal bilancio e a rilevare il credito finanziario nei confronti del locatario.
I canoni di noleggio a scafo nudo saranno, infine, rilevati a riduzione del debito o credito, per la quota
capitale, mentre per la quota interessi saranno imputati a conto economico in base al metodo del tasso
di interesse effettivo.
- Le rimanenze di olio e carburante sono iscritte al minore fra il costo di acquisto, determinato secondo il
metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo.
Il valore netto di realizzo rappresenta il prezzo di vendita stimato meno le spese necessarie per realizzare la
vendita.
- Le disponibilità liquide sono rappresentate dalla cassa, dai depositi a vista con le banche e da altri
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investimenti a breve termine, altamente liquidabili, ovvero facilmente convertibili in ammontari
determinati di denaro, e non soggetti a rischio di rilevanti cambiamenti di valore. Tali attività sono rilevate
al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
- Nelle attività non correnti possedute per la vendita sono classificate quelle attività il cui valore contabile
sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Perché
ciò si verifichi, l’attività deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale e la
vendita deve essere altamente probabile. Le attività non correnti possedute per la vendita sono valutate,
nel rispetto di quanto previsto dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore contabile e il fair value (valore equo) al
netto dei costi di vendita.
- Il fondo di trattamento di fine rapporto viene stanziato per coprire l’intera passività maturata nei confronti
dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro.
A questo proposito si precisa che il Gruppo Finaval ha rilevato nel presente bilancio gli effetti contabili
derivanti dalle modifiche apportate alla regolamentazione del Trattamento di fine rapporto (“TFR”) dalla
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei
primi mesi del 2007. In particolare, il Gruppo ha provveduto alla rideterminazione puntuale del fondo
maturato al 31 dicembre 2006 e del conseguente “curtailment” secondo il paragrafo 109 dello IAS 19, il
cui effetto economico, tuttavia, non è risultato essere significativo.
- I debiti commerciali e finanziari, vengono rilevati, al momento della loro prima iscrizione, al fair value e
successivamente al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia un
cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti
viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa
attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
- Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato dagli azionisti della Società
Capogruppo. I costi direttamente correlati all’emissione di nuove azioni sono esposti a riduzione del
Patrimonio Netto, al netto dell’eventuale effetto fiscale differito.
- La riserva sovraprezzo azioni è relativa al versamento effettuato per la sottoscrizione di capitale sociale per
un importo superiore al valore nominale delle azioni. Tale riserva non può essere distribuita in presenza di
perdite pregresse non coperte.
- La riserva legale accoglie la destinazione annuale di parte del risultato di esercizio realizzato dalla Società
Capogruppo (ogni anno il 5% fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è
utilizzabile esclusivamente per la copertura di perdite.
- Riserva di conversione IAS 21: risulta movimentata per accogliere i valori derivanti dalla conversione della
situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico dalla valuta funzionale (Usd) alla valuta di
presentazione (Euro), in particolare:
- conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle operazioni nonchè delle attività e
passività al cambio alla data di riferimento del bilancio;
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- conversione delle poste del patrimonio netto di apertura al tasso di chiusura, che differisce dal
precedente cambio di chiusura.
- Le altre riserve si compongono sia di riserve di utili che di riserve di capitale a destinazione specifica.
- L’utile e le perdite di esercizi precedenti sono formati dalla parte non distribuita né accantonata a riserva
(in caso di risultati positivi) o non ripianata (in caso di perdite) dei risultati economici conseguiti negli
esercizi precedenti. La voce in oggetto, in aggiunta, accoglie i trasferimenti da altre riserve di patrimonio
che vengono effettuati nel momento in cui queste si liberano dal vincolo al quale erano sottoposte.
- Il Gruppo usufruisce dei contributi ex art. 11 della Legge 234/89, che sono configurabili come contributi in
conto esercizio. Questi sono rilevati al conto economico nell’esercizio di competenza.
Inoltre, il Gruppo usufruisce dei benefici previsti per l’industria armatoriale regolati dalle Leggi n. 361/82,
cosi come integrata dalle Leggi n. 848/84, n. 234/89 (artt. 1 e 9) e n. 132/94 (art. 10). Tali contributi sono
contabilizzati al momento dell’emissione del provvedimento di concessione da parte delle competenti
autorità governative e sono classificati a diretta riduzione del valore delle navi a cui si riferiscono ed
imputati al conto economico quale riduzione delle rispettive quote di ammortamento.
I contributi relativi a mezzi già completamente ammortizzati o non più di proprietà sono imputati al conto
economico tra i proventi. I contributi pubblici sono iscritti tra le attività se esiste, indipendentemente dalla
presenza di una concessione formale da parte delle competenti autorità governative, la ragionevole
certezza che la società che ne beneficia rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i
contributi saranno ricevuti.
- I ricavi derivanti da noleggio delle navi di proprietà e da servizi di trasporto sono contabilizzati al momento
dell’ultimazione del servizio.
I proventi derivanti da cessioni di beni vengono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà
sono trasferiti all’acquirente.
I cosiddetti “viaggi a cavallo d’esercizio” sono quei viaggi ancora in corso alla data di chiusura del
bilancio, per i quali il Gruppo provvede ad effettuare una stima dei costi e ricavi previsti che contabilizza
in relazione alla parte di viaggio completata alla data di bilancio. Tale stima avviene prendendo a
riferimento parametri come la durata e la destinazione attesa del viaggio, il consumo di carburante
statisticamente previsto, le spese portuali ipotizzate.
I contratti di nolo di norma contengono specifiche clausole che regolamentano le operazioni di carico e
scarico tra un viaggio ed il successivo stabilendone la durata massima consentita. Nel momento in cui tali
limiti temporali, contrattualmente determinati, vengono superati, la società armatoriale matura il diritto ad
essere risarcita per il periodo di sosta eccedente quello contrattualmente concordato. Tali forme di ricavo,
prendono il nome di “controstallie”.
- I costi sostenuti dal Gruppo nello svolgimento dell’attività sono imputati a conto economico quando sono
relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell’esercizio, o per ripartizione sistematica, quando non si
possa identificare l’utilità futura degli stessi.
- Le spese per l’ordinaria manutenzione delle navi, sostenute per il mantenimento in efficienza della flotta,
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sono imputate a conto economico nell’esercizio di sostenimento delle stesse.
- I dividendi vengono contabilizzati nel momento in cui sorge il diritto alla loro percezione. I dividendi
pagabili sono rilevati come passività a partire dal momento in cui sono deliberati dall’assemblea ordinaria
che approva il bilancio di esercizio.
- Le imposte correnti sono calcolate in base alle norme tributarie in vigore alla data di bilancio. La
Capogruppo, a partire dal 1 gennaio 2006, con scelta opzionale ma vincolante per un periodo di 10 anni,
ha aderito al regime fiscale della “Tonnage Tax”. Secondo tale regime fiscale, il reddito imponibile ai fini
IRES, derivante dall’utilizzo in traffici internazionali delle navi iscritte al Registro di cui alla L. 27.2.1998 n. 30
(istitutiva del Registro internazionale), è calcolato in misura forfetaria sulla base della stazza netta della
flotta, secondo quanto previsto dagli articoli da 155 a 161 del T.U.I.R.. Nella determinazione forfetaria del
reddito rientrano anche le eventuali plusvalenze realizzate a seguito della vendita di navi, con alcune
specifiche limitazioni relative alle unità già possedute alla data di adesione al nuovo regime. Per l’attività
svolta dal Gruppo mediante l’utilizzo di navi iscritte al registro di cui alla L. n. 30/1998, che non effettuano
però traffici internazionali, non si rende applicabile il regime della “Tonnage Tax” ma si applica,
comunque, la disciplina agevolativa contenuta nella più volte richiamata L. n. 30/1998, che prevede
l’esenzione totale dall’IRAP e l’abbattimento dell’80% dell’imponibile ai fini IRES. Le imposte differite sono
calcolate a fronte delle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o
passività ed il relativo valore contabile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali
pregresse sono riconosciute nella misura in cui si ritiene probabile che sarà realizzato un reddito imponibile
a fronte del quale possano essere recuperate.
- I finanziamenti sono inizialmente iscritti al valore nominale, al netto degli oneri e delle commissioni sostenuti
per il loro ottenimento.
- Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati essenzialmente per la gestione dei rischi finanziari di tasso
d’interesse. In base a quanto stabilito dagli IFRS, gli strumenti finanziari derivati possono essere
contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando:
- all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura stessa;
- si presume che la copertura sia altamente efficace;
- l’efficacia può essere attendibilmente misurata;
- la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Inizialmente, tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati ed esposti al fair value. Successivamente, nei
casi in cui gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere rilevati in hedge accounting e ne
venga verificata l’efficacia, vengono applicati i seguenti trattamenti contabili:
1. Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione
alle variazioni del valore corrente di un’attività o di una passività di bilancio, attribuibili ad un particolare
rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive
variazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la
perdita sulla posta coperta, attribuibile al concretizzarsi del rischio, modificano il valore di carico di tale
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posta e vengono rilevati a conto economico.
2. Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla
variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di una operazione
prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace
degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.
L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello
stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita, associati ad
una copertura o a quella parte della copertura divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico
immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma
l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel
momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa
operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le
perdite non ancora realizzati, sospesi a patrimonio netto, sono rilevati immediatamente a conto
economico.
Gli strumenti finanziari derivati che, pur risultando efficaci nella riduzione dei rischi finanziari, sulla base delle
disposizioni contenute nella “risk management policy” del Gruppo, non possono essere ammessi, ai sensi
dello IAS 39, all’hedge accounting, sono contabilizzati al fair value e le rispettive variazioni vengono
imputate direttamente a conto economico.
- Informativa di settore – Il Gruppo Finaval è attivo nel trasporto via mare di petrolio greggio e di prodotti
petroliferi. In particolare, esso opera attraverso due Business Unit, che, in base al tipo di prodotto
trasportato, sono identificabili in Crude Oil e Product.
Dal punto di vista geografico, il Gruppo Finaval considera l’intero mercato mondiale come l’unico in cui
essa opera. Ciò trova conferma nel fatto che non vi sono specifiche navi impiegate in determinate zone
geografiche.
Scelte valutative e utilizzo di stime significative nel contesto del Gruppo
La predisposizione del Bilancio Consolidato in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione del
Gruppo l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività in
bilancio e sull’informativa di bilancio in generale. I risultati che si realizzeranno a consuntivo potrebbero essere
diversi dalle stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono
prontamente riflessi in bilancio.
Nuovi IFRS e Interpretazioni dell’IFRIC
Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2013
In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il Principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che definisce un
framework unico per le valutazioni al fair value, richieste o consentite da parte di altri Principi, e per la relativa
informativa di bilancio. Il fair value è definito come il prezzo da ricevere per la vendita di un’attività (da
pagare per il trasferimento di una passività) nell’ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra
operatori di mercato alla data della valutazione.
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Tale principio deve essere applicato prospetticamente.
In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni
integrative (par. 13A-13F). L’emendamento richiede informazioni sugli effetti o potenziali effetti delle
compensazione delle attività e passività finanziarie sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa
effettuate in applicazione dello IAS 32. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo.
In data 16 giugno 2011 o IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per
richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite)
complessivi” (“Other comprehensive income”) in due categorie a seconda che essi possano o meno essere
riclassificati successivamente a conto economico. Le relative imposte devono essere allocate sulla stessa
base. In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che
elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio,
richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli “Altri
utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) in modo che l’intero ammontare netto dei fondi
per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale-
finanziaria consolidata. Gli emendamenti prevedono inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del
fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le
componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a conto
economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto
al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio devono
essere iscritti a conto economico come tali, gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della
passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inoltre, il
rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovrà essere calcolato sulla
base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento infine,
introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in
modo retrospettivo.
Nell’ottobre 2011 è stato pubblicato il documento IFRIC 20 Stripping Costs in the Production Phase of a Surface
Mine, che si applica ai costi di rimozione dei rifiuti che sono sostenuti nelle attività di miniera in superficie
durante la fase di produzione della miniera.
Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato i documenti “Annual Improvements to IFRSs: 2010 – 2012 cycle” e
“Annual Improvements to IFRSs: 2011 – 2013 cycle” che recepiscono le modifiche ai principi nell’ambito del
processo annuale di miglioramento degli stessi, concentrandosi su modifiche valutate necessarie, ma non
urgenti.
Le principali modifiche che potrebbero avere una rilevanza per il Gruppo si riferiscono a:
− IFRS 2 -Pagamenti basati su azioni: sono state apportate delle modifiche alle definizioni di “vesting
condition” e di “market condition” e aggiunte le ulteriori definizioni di “performance condition” e “service
condition” per la rilevazione dei piani di benefici basati su azioni;
− IFRS 3 – Aggregazioni aziendali: le modifiche chiariscono che un corrispettivo potenziale classificato come
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un’attività o una passività deve essere misurato al fair value ad ogni data di chiusura dell’esercizio, con
rilevazione degli effetti nel conto economico, a prescindere dal fatto che il corrispettivo potenziale sia uno
strumento finanziario oppure un’attività o una passività non-finanziaria. Inoltre, si chiarisce che il principio
in oggetto non è applicabile a tutte le operazioni di costituzione di una joint venture;
− IFRS 8 – Settori operativi: le modifiche richiedono di dare informativa delle valutazioni fatte dal
management nell’applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione
dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti
operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”. Inoltre, la riconciliazione tra il totale delle attività dei
segmenti operativi e il totale delle attività dell’entità deve essere fornita solamente se il totale delle attività
dei segmenti operativi è regolarmente fornito alla Direzione aziendale;
− IFRS 13 – Misurazione al fair value: sono state modificate le Basis for Conclusions del principio al fine di
chiarire che con l’emissione dell’IFRS 13, e con le conseguenti modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 9, resta
valida la possibilità di contabilizzare i crediti e debiti commerciali a breve senza rilevare gli effetti di
un’attualizzazione, qualora tali effetti risultino non materiali.
La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014 o da
data successiva. Tali modifiche non sono ancora state omologate dall’Unione Europea.
Il 19 marzo 2011 lo IASB ha pubblicato l’emendamento all’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial
Reporting Standards - Government Loans che modifica il riferimento alla contabilizzazione dei government
loans in sede di transizione agli IFRS.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e adottati in via anticipata dal
Gruppo
In data 12 maggio 2011, lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato, che sostituirà il SIC-12
Consolidamento: Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato
e separato, il quale sarà rinominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle
partecipazioni nel bilancio separato. Il nuovo principio muove dai principi esistenti, individuando nel concetto
di controllo il fattore determinante ai fini del consolidamento di una società nel bilancio consolidato della
controllante. Esso fornisce, inoltre, una guida per determinare l’esistenza del controllo laddove sia difficile da
accertare. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio
2014.
Il Gruppo ne ha deciso l’applicazione anticipata, già sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2012.
IFRS 11 – Accordi congiunti
Il 12 maggio 2011 lo IASB, contestualmente all’emissione dei nuovi principi IFRS 10, IFRS 12 e IAS 27 sopra
illustrati, ha emesso il nuovo principio contabile IFRS 11 a conclusione del progetto avviato fin dal 2005 di
rivisitazione dello IAS 31 – Partecipazioni in joint venture, tenuto anche conto del nuovo concetto di controllo
stabilito dall’IFRS 10.
Il nuovo principio sostituisce lo IAS 31 e il SIC 13 – Entità a controllo congiunto, contribuzioni non monetarie da
parte di un socio.
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Il principio IFRS 11 prevede che il soggetto che è parte di un accordo congiunto determini la tipologia di
accordo nel quale è coinvolto, attraverso la valutazione dei propri diritti e obblighi derivanti dall’accordo
stesso. Un accordo congiunto è un contratto nel quale due o più parti detengono un controllo congiunto; il
principio definisce il controllo congiunto come la condivisione, attraverso un contratto, del controllo di un
accordo, che esiste solamente quando le decisioni relative alle attività rilevanti (che influenzano
significativamente i rendimenti dell’accordo) richiedano il consenso unanime delle parti che condividono il
controllo.
In base all’IFRS 11 gli accordi congiunti possono essere classificati in due tipologie:
a) joint operation, nel caso di accordi congiunti nei quali le parti che condividono il controllo hanno
diritti sulle attività (e obbligazioni per le passività) oggetto dell’accordo;
b) joint venture, nel caso di accordi congiunti in cui le parti hanno diritti sulle attività nette relative
all’accordo, come, ad esempio, nel caso di società con personalità giuridica propria.
Nell’identificare in quale tipologia di accordo sia coinvolta, l’entità deve analizzare i propri diritti e obbligazioni
nascenti dall’accordo stesso, tenendo in considerazione la struttura e le forma legale dell’accordo, oltre
naturalmente i termini contrattuali stabiliti dalle parti e, qualora rilevanti, eventuali altri fatti e circostanze.
Da un punto di vista contabile, per gli accordi di joint operation l’IFRS 11 prevede la rilevazione del pro-quota
di attività, passività, ricavi e costi derivanti dall’accordo, da misurare in base agli IFRS applicabili a tali voci. Per
gli accordi di joint venture, invece, il nuovo principio richiede che questi siano contabilizzati in base al metodo
del patrimonio netto stabilito dallo IAS 28; pertanto, è stata eliminata l’opzione, contenuta nello IAS 31, di
adozione del consolidamento proporzionale. Poiché il Gruppo Finaval adotta il metodo del patrimonio netto
per la valutazione di tali partecipazioni, non sono attesi impatti da tale aspetto del nuovo principio.
L’IFRS 11 è stato omologato dalla UE nel dicembre 2012, che ne ha anche stabilito l’adozione obbligatoria al
più tardi a partire dall’esercizio con inizio dal 1° gennaio 2014.
Il Gruppo ne ha deciso l’applicazione anticipata, già sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2012.
IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e joint venture
Il 12 maggio 2011 lo IASB, contestualmente all’emissione dei nuovi principi IFRS 10, IFRS 11, IFRS 12 e IAS 27,
sopra illustrati, ha emesso il nuovo principio contabile IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e joint
venture - per tenere conto di talune le modifiche introdotte dai sopracitati principi.
Il nuovo principio sostituisce il precedente IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate – senza peraltro
apportare variazioni sostanziali allo stesso; infatti, il nuovo principio non ha modificato il concetto di influenza
notevole già contenuto nel precedente IAS 28, ma introduce l’obbligo di applicazione del metodo del
patrimonio netto nella valutazione delle partecipazioni in joint venture, come stabilito dal nuovo IFRS 11. Circa
le modalità applicative del metodo del patrimonio netto, sono state confermate quelle già stabilite dal
precedente IAS 28.
L’adozione di tale nuovo principio è obbligatoria al più tardi dal 1° gennaio 2014, così come stabilito in sede di
omologazione da parte della UE (intervenuta nel dicembre 2012), analogamente ai nuovi principi IFRS 10, IFRS
11, IFRS 12 e IAS 27.
Il Gruppo ne ha deciso l’applicazione anticipata, già sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2012.
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In data 12 maggio 2011, lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità,
che costituisce un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato
per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi a controllo congiunto,
in imprese collegate, in società a destinazione specifica ed in altre società veicolo non consolidate. Il principio
è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2014.
Il Gruppo ne ha deciso l’applicazione anticipata, già sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2012.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal
Gruppo
Il Gruppo non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni di
principi già pubblicati e omologati dall’UE, obbligatori per i bilanci che iniziano dopo il 1° gennaio 2013 e per i
quali il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’adozione degli stessi.
Documento Titolo del documento Entrata in vigore IASB
Modifiche agli emendamenti allo IAS 32 Strumenti finanziari 1° gennaio 2014
Modifica allo IAS 36 Riduzione di valore delle
attività
1° gennaio 2014
Modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari 1° gennaio 2014
Inoltre il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei seguenti
principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi competenti dell’UE non hanno
ancora concluso il processo di omologazione.
Documento Entrata in vigore IASB
Standards ed Interpretazioni
IFRS 9 – Financial Instruments 1° gennaio 2015
IFRIC 21 – Levies 1° gennaio 2014
Amendments
Modifiche all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27 “Investments Entities” 1° gennaio 2014
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Note illustrative ai bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2013
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Il Gruppo, come precedentemente illustrato nei “Principi contabili e criteri di valutazione”, ha adottato il
dollaro statunitense quale divisa funzionale, a partire dal 1° gennaio 2008.
Il Gruppo ha applicato prospetticamente la procedura di conversione alla data di variazione utilizzando il
rapporto di cambio Euro/Usd al 31/12/2007 pari ad 1,4721.
Nella redazione del bilancio il Gruppo ha utilizzato quale moneta di presentazione l’Euro. Ne deriva che i valori
esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico relativi all’esercizio chiuso al
31/12/2013 sono stati convertiti utilizzando le seguenti procedure:
� le attività e passività sono state convertite al cambio in vigore al 31/12/2013, pari ad 1,3791;
� i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in vigore alla data delle operazioni;
� gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;
� tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in una
componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.
In particolare, con riferimento alla citata riserva, si precisa che l’ammontare di quest’ultima esposto nella
situazione patrimoniale-finanziaria di presentazione (in Euro) risulta movimentata per accogliere i valori
derivanti da:
� differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle
operazioni, e delle attività e passività al cambio in vigore alla data di riferimento del bilancio;
� variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di
cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.
Viene di seguito esposta la movimentazione della riserva di conversione IAS 21:
Riserva conversione
Saldo al 31 dicembre 2012 (Euro/000) 14.872
conversione patrimonio netto di apertura -1.755
conversione conto economico a cambi puntuali -5.166
Saldo al 31 dicembre 2013 (Euro/000) 7.951
Al fine di favorire la lettura dei dati di bilancio, i commenti alle voci di cui alle presenti note illustrative,
vengono esposti secondo i criteri di seguito evidenziati:
� con riferimento alle tabelle di stato patrimoniale riportanti dati di “flusso” (movimentazioni tra il saldo
iniziale ed il saldo finale) il flusso stesso è stato espresso in divisa funzionale, indicando per le sole
grandezze di inizio e fine periodo il corrispondente valore in Euro.
� Per quanto riguarda le grandezze di “stock” di Stato Patrimoniale, nonché per l’informativa sul Conto
Economico, sono presentati due distinti set di tabelle: uno in Euro ed uno in Usd.
� I commenti di testo delle Note Esplicative sono alternativamente impostati con base divisa funzionale
(soluzione ricorrente) o di presentazione (in casi limitati), a seconda della maggiore rappresentatività
dell’una o l’atra valuta rispetto alla natura ed alla sostanza economica dei fatti gestionali rappresentati.
Si segnala che nell’esposizione analitica delle informazioni numeriche riportate nelle tabelle e nei prospetti di
seguito presentati possono evidenziarsi differenze, nell’ordine dell’unità, rispetto ai dati aggregati di bilancio,
dovute ad arrotondamenti effettuati ai differenti livelli di formazione del dato.
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COMMENTI ALLO STATO PATRIMONIALE
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Flotta (Nota A)
La voce, che al 31 dicembre 2013 ammonta ad Usd 319.027 migliaia, accoglie il valore di carico delle navi di
proprietà del Gruppo, esposto al netto del relativo fondo ammortamento, e comprende il costo capitalizzato
relativo alle periodiche soste in bacino (dry dock), ammortizzato nel periodo che intercorre fino alla sosta
successiva.
Il dettaglio della movimentazione è il seguente:
Saldo netto 31.12.12
(Euro/000)
Saldo netto 31.12.12 (Usd/000)
Acquisti (Usd/000)
Amm.to (Usd/000)
Saldo netto 31.12.13 (Usd/000)
Saldo netto 31.12.13
(Euro/000)
Flotta (costo originario) 341.160 450.127 3.225 453.352 328.730 Flotta (Fondo svalutazione) -31.816 -41.977 2.200 -39.777 -28.842
Flotta (fondo amm.) -58.300 -76.922 -17.626 -94.548 -68.558
Totale netto Flotta 251.044 331.228 3.225 -15.427 319.027 231.330
Il decremento netto di Usd 12.203 migliaia rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2012 è essenzialmente
imputabile all’effetto combinato di nuovi investimenti, comprensivi dei costi di dry dock delle navi Isola
Bianca, Isola Blu ed Isola Corallo, per complessivi Usd 3.223 migliaia ed ammortamenti netti dell’esercizio per
Usd 15.427 migliaia.
Ricordiamo che il fondo svalutazione flotta accoglie le rettifiche di valore relative all’ “impairment test”
effettuato nel 2012, e riportato anche nel 2013 in quanto permangono le motivazioni della svalutazione; per i
dettagli si rimanda al bilancio 2012.
Altri beni (Nota C)
La voce comprende il valore degli altri beni materiali capitalizzati, costituiti da fabbricati, impianti e
macchinari, attrezzature, macchine elettrocontabili, mobili, arredi e automezzi, esposto al netto dei relativi
fondi di ammortamento.
Altri beni 31/12/2012 (Euro/000)
31/12/2012 (Usd/000)
Variaz. (Usd/000)
31/12/2013 (Usd/000)
31/12/2013 (Euro/000)
Terreni e fabbricati 4.018 5.301 -150 5.151 3.735
Impianti e macchinari 15 20 18 38 28
Altri beni 612 808 -134 674 489
Totale 4.645 6.129 -266 5.863 4.252
La movimentazione della voce nel periodo in oggetto è illustrata nella tabella di seguito riportata.
(importi in migliaia di Usd)
Saldo iniziale Acquisti Ammortamento Saldo finale
Terreni e fabbricati 5.301 0 -150 5.151
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Impianti e macchinari 20 21 -3 38
Altri beni 808 20 -155 674
Totale 6.129 41 -308 5.863
Si ricorda che nella valutazione delle immobilizzazioni materiali successivamente all’iscrizione iniziale, si è
mantenuto il criterio del costo storico (in alternativa al fair value).
Le immobilizzazioni immateriali sono costituite dai costi relativi ad acquisti di software ed avviamento. Di
seguito si riporta il prospetto di dettaglio della movimentazione intervenuta nelle immobilizzazioni immateriali.
Immobilizzazioni Immateriali (Nota D)
Immobilizzazioni Immateriali
Saldo al 31 dicembre 2012 (Euro/000) 308
Saldo al 31 dicembre 2012 (Usd/000) 407
Incrementi 14
Rettifiche di valore 0
Ammortamenti -24
Saldo al 31 dicembre 2013 (Usd/000) 397
Saldo al 31 dicembre 2013 (Euro/000) 288
Gli incrementi riguardano principalmente la differenza di consolidamento iscritta in sede di consolidamento
della partecipata BCC1 S.p.A..
Attività finanziarie
Le attività finanziarie esposte in bilancio sono costituite da “Altri crediti e depositi cauzionali” e
“Partecipazioni”.
Altri Crediti e depositi cauzionali (Nota E)
Il dettaglio di tale voce è esposto nella tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Altri Crediti e depositi cauzionali 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
82 1 -81 Depositi cauzionali 106 1 -105
0 0 0 Conti correnti vincolati 0 0 0
82 1 -81 Totale 106 1 -105
Partecipazioni (Nota F)
La voce comprende il valore delle partecipazioni in società controllate non consolidate, in Joint Venture ed in
società collegate (valutate alternativamente al patrimonio netto, od al costo qualora ritenute del tutto
irrilevanti ai fini della corretta rappresentazione).
Di seguito riportiamo il dettaglio delle partecipazioni detenute, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012:
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2012 2012 Incrementi Decrementi Adeguamento
a FV 2013 2013
Partecipazioni % Val
(Euro/000)
(Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000)
(Usd/000)
(Euro/000)
Novamar Int. Scarl in Liq. 50% PN 1.041 1.373
1.373 996
Naftilos A Marine Ltd 50% PN 4.578 6.040
-650 5.390 3.908
Angelica Shipping Ltd 50% PN 3.015 3.978
2 3.980 2.886
Phoenix Ltd 50% PN 0 0 850
323 1.173 851
Logeco S.r.l. 33% Costo 0 0
0 0
Gestione 1 S.r.l. 100% Costo 10 13
-13
0 0
Global Disb. & Acc. Solution
25% PN 61 81
8 89 65
Sebastian S.p.A. (ex Bettina S.r.l.)
26% PN 1.320 1.742
-114 1.628 1.180
Viann log Lda 50% PN 37 49
-49
0 0
F.H. Bertling Italy Srl 50% PN 609 804
-804
0 0
Aurora 2010 Srl 50% PN 2.414 3.185 965
91 4.241 3.075
Elle Srl 50% PN 751 991
-991
0 0
BCC1 S.p.A. 70% Costo 55 72
-72
0 0
Gemini Medicina Specialistica Srl
47% PN 199 262
-262
0 0
Angi Chartering Company 50% PN 0 0 1194
1.194 866
Jenny Chartering Ltd 50% PN 0 0 1633
1.633 1.184
Stargate Entertainment S.r.l.
50% PN 0 0 58
-45 13 9
Subtotale partecipazioni 14.090 18.590 4.700 -2.191 -385 20.714 15.020
Azioni ordinarie BPER 4.316 5.694
-892 -17 4.785 3.470
Obbligazioni BPER 219 289
-8 -2 279 202
Obbligazioni BPV 0 0 26
27 53 38
Azioni ordinarie BPV 631 833 199
69 1.101 798
Azioni ordinarie Carife 52 68
3 71 51
Azioni ordinarie Impregilo 70 93
-93
0 0
Subtotale titoli in portafoglio
5.288 6.977 225 -993 80 6.289 4.560
Totale Partecipazioni
19.378 25.567 4.925 -3.184 -305 27.003 19.580
I movimenti dell’esercizio riguardano:
- La costituzione della Società Stargate Entertainment S.r.l. con una quota di partecipazione del 50%.
Questa Società, nel corso dell’esercizio, ha dato vita alla costituzione di Indie Pictures S.p.A., nuova
realtà imprenditoriale operativa nel mercato dell’industria cinematografica. La nuova Società è una
joint venture tra Stargate Entertainment S.r.l. e Riccardo Magnoni il quale opera da tempo nel settore
dell’entertainment.
- La costituzione delle Società Angi Chartering Company e Jenny Chartering Ltd, partecipate con una
quota del 50% dalla società BCC1 S.p.A., posseduta al 100% al termine del 2013.
- un modesto investimento in una quota di una nave in joint venture con Ancora Shipping effettuato
nel 2012, eseguito per supportare la posizione finanziaria della joint venture, e perfezionatosi nei primi
giorni di gennaio 2013 attraverso la costituzione della società Phoenix Ltd.
- La cessione della quota di partecipazione del 50% in Elle Srl.
- La cessione della quota di partecipazione del 47% in Gemini Medicina Specialistica S.r.l.
- La cessione della quota di partecipazione del 50% in F.H. Bertling Logistics Italy S.r.l.
- La liquidazione di Vianlog.
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La voce ha subito, inoltre, le variazioni rispetto al saldo al 31 dicembre 2013 derivanti dalla valutazione a
patrimonio netto delle partecipate.
Riguardo ai Titoli in portafoglio, si segnalano alcune cessioni, gli acquisti di ulteriori azioni in BPER ed Impregilo
oltre alla valutazione a Fari Value di fine esercizio.
Attività per imposte anticipate (Nota G)
Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le attività per imposte anticipate:
Differenze temporanee Importo Alq. media 2013 2012 differenza
IRES
- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 609 27,50% 169 182 -10
IRAP
- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 609 3,90% 24 26 0
Totale attività per imposte anticipate (Euro/000) 192 207 -10
Totale attività per imposte anticipate (Usd/000) 265 274 -8
Vengono di seguito evidenziate le informazioni richieste dal principio IFRS 12 riguardo alle Joint venture
valutate al patrimonio netto, precisando che i dati indicati sono relativi a i valori integrali (non proporzionali)
dell’ultimo bilancio approvato:
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Valori in Usd/00
STATO PATRIMONIALE
Naftilos A Marine Ltd
Angelica Shipping
Ltd
Phoenix Ltd
Cabofin S.r.l.
Aurora 2010 Srl
Stargate Entertainment
Srl
Attività non correnti 33.215 36.310 12.729 0 13.184 349
Attività correnti 1.212 929 824 435 303 58
di cui disponibilità liquide e mezzi equivalenti
1 16 20 105 269 269
TOTALE ATTIVITA' 34.427 37.239 13.554 435 13.488 407
Patrimonio netto 10.186 7.499 2.346 -5.185 7.450 26
Passività 24.241 29.740 11.208 5.621 6.038 381
di cui debiti finanziari 20.968 26.227 3.892 4.953 6.010 6.010
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 34.427 37.239 13.554 435 13.488 407
CONTO ECONOMICO
Ricavi
3.842 6.004 3.573 0 66 0
Costi
-2.456 -2.530 -2.471 -120 -23 -41
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 1.386 3.474 1.102 -120 44 -41
Ammortamenti
-1.759 -2.282 -807 0 0 0
Gestione finanziaria -881 -1.099 -203 -304 122 0
Altri costi/ricavi
-21 -64 -19 -1 4 0
Imposte dell'esercizio -26 -23 -22 0 -15 0
UTILE (PERDITA) NETTO -1.301 6 51 -425 155 -41
DIVIDENDI RICEVUTI
Dividendi ricevuti 0 0 0 0 0 0
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Attività correnti
Rimanenze di olii combustibili, lubrificanti e servizi in corso (Nota H)
Le rimanenze comprendono le giacenze di carburante e lubrificanti presenti a bordo delle navi a fine
esercizio, iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato,
ed il valore di mercato.
La tabella che segue evidenzia i saldi di bilancio della voce in oggetto:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Rimanenze 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
1.188 962 -226 Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.567 1.326 -241
1.188 962 -226 Totale 1.567 1.326 -241
Non si registrano movimenti consistenti nella voce in oggetto.
Crediti commerciali (Nota I)
La voce, nel suo complesso, include il valore esigibile entro l’anno successivo dei crediti verso clienti, verso
imprese controllate, controllanti e consociate aventi natura commerciale.
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Crediti Commerciali 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
4.560 2.459 -2.101 Crediti verso clienti 6.016 3.391 -2.625
229 229 0 Crediti verso controllate e collegate 302 316 14
4.789 2.268 -2.101 Totale 6.318 3.707 -432
In particolare, i crediti verso clienti includono i saldi di fine periodo dei crediti commerciali per noli attivi,
controstallie e diversi. Per il resto derivano da normali operazioni di trasporto e noleggio e sono adeguati al
valore di presunto realizzo mediante un fondo svalutazione crediti di Usd 175.
Non si registrano altre variazioni significative rispetto all’esercizio precedente.
I crediti verso controllate e collegate si riferiscono a crediti nei confronti di Cabofin S.r.l. e Logeco S.r.l., aventi
natura commerciale.
Altri crediti (Nota L)
La composizione della voce in oggetto, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012, è dettagliata nella
tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Altri crediti 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
3.134 643 -2.491 Crediti diversi 4.135 887 -3.248
0 1.580 1.580 Crediti verso controllate e collegate 0 2.179 2.179
0 1.228 1.228 Crediti verso banche 0 1.693 1.693
4 715 711 Ratei attivi 5 987 982
258 255 -3 Risconti attivi 341 352 11
3.396 4.421 1.025 Totale 4.481 6.097 1.616
Nei crediti diversi sono rilevati principalmente i crediti verso gli istituti di assicurazione, per i risarcimenti spettanti
per danni ed avarie subite dalle navi. I ratei attivi si riferiscono a componenti relativi alla gestione
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commerciale della nave a cavallo di esercizio, componente che l’anno precedente, visto l’impiego di tutte
le navi con contratti di tipo time-charter, risultava pari a zero.
L’incremento nella voce “Crediti verso controllate e collegate” è sostanzialmente riconducibile all’erogazione
di un credito di Usd 2.069 migliaia (Euro 1.500 migliaia) di natura finanziaria nei confronti della controllata
Aurora 2010 S.r.l. per consentire l’acquisizione della partecipazione al 20% nella Società Mazzoni LB S.p.A..
L’incremento registrato nella voce “Crediti verso banche” deriva dallo storno dei maggiori interessi addebiti
nel 2013 dagli istituti di credito in attesa di concludere l’accordo di ristrutturazione (già definito nelle sue
componenti essenziali nel corso 2013 e formalmente sottoscritto nel febbraio 2014), il quale prevede una
riduzione, a partire dal 1 gennaio 2013, dei tassi di interessi applicabili. I risconti attivi si riferiscono
principalmente a premi assicurativi e commissioni su finanziamenti, per le quote corrisposte nell’anno ma di
competenza di esercizi successivi.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (Nota M)
La voce è composta dai saldi attivi dei conti correnti bancari e postali intestati al Gruppo presso i singoli Istituti
di Credito con i quali il Gruppo stesso intrattiene specifici rapporti e dalle disponibilità in contanti in giacenza
presso le casse sociali.
Il decremento di Usd 1.500 migliaia, registrato nel saldo al 31 dicembre 2013, è in gran parte riconducibile al
pagamento dei maggiori interessi prima citati.
Strumenti finanziari derivati (Nota N)
Le attività per strumenti derivati pari a zero al termine dell’esercizio 2013.
Il dettaglio delle passività per strumenti finanziari derivati esposte nel bilancio al 31 dicembre 2013 è riportato
nella tabella seguente:
PASSIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale Trattamento contabile
Fair Value (Usd/000)
Fair Value (Euro/000)
DERIVATI SU TASSI
IRS step up with K-out USD 7.700 FVH 654 474
IRS step up with K-out USD 7.700 FVH 654 474
IRS USD 8.107 CFH 290 210
IRS USD 17.520 CFH 1.074 779
IRS USD 7.326 CFH 242 175
IRS step-up USD 14.804 CFH 1.166 845
IRS Step up 2011-2016 USD 6.060 CFH 421 305
IRS 2011-2018 USD 10.000 CFH 827 600
IRS 2011-2018 USD 10.725 CFH 955 692
IRS Step up 2011-2016 USD 7.243 CFH 520 377
IRS USD 1.500 CFH 23 17
TOTALE PASSIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 6.826 4.949
Legenda trattamento contabile:
FVH: Fair value hedge: L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al concretizzarsi del rischio, modificano il valore di carico di tale
posta e vengono rilevati a conto economico. Trattasi di strumenti derivati qualificabili come Fair value hedge non eleggibili ai fini dell’hedge
accounting.
CFH: Cash flow hedge: la porzione efficace degli utili (perdite) sullo strumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.
Al 31 dicembre 2012 il totale delle passività per strumenti derivati ammontava ad Usd 10.397 migliaia.
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Crediti tributari (Nota O)
I crediti tributari pari a Euro 655 migliaia (Usd 904 migliaia) al 31 dicembre 2013 e a Euro 670 migliaia (Usd 884
migliaia) al 31 dicembre 2012 si riferiscono principalmente agli acconti IRAP versati nei rispettivi periodi
d’imposta.
Passività non correnti
Debiti bancari (Nota A1)
La voce include i debiti verso gli istituti di credito per la quota dei mutui passivi esigibili oltre l’anno successivo; i
debiti bancari con scadenza entro l’esercizio successivo sono iscritti tra le “Passività correnti”.
L’ammontare del saldo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 è riportato nella tabella che segue:
Debiti bancari a medio-lungo termine
Saldo al 31 dicembre 2012 (Euro/000) 171.127
Saldo al 31 dicembre 2012 (Usd/000) 225.785
Variazione 46.748
Saldo al 31 dicembre 2013 (Usd/000) 272.533
Saldo al 31 dicembre 2013 (Euro/000) 197.616
La composizione del debito verso banche per finanziamenti del Gruppo al 31 dicembre 2013 viene presentata
nella tabella di seguito riportata:
(importi in migliaia di Usd)
Finanziatore Scadenza Valuta Saldo 2013 Quota a breve Quota a m/l
Pool Abn Amro Bank 01-2018 USD 19.000 480 18.520 Pool MPS Capital Services 06-2025 USD 37.258 444 36.814 Banca IMI 07-2020 USD 31.040 1.422 29.618 Unicredit 12-2024 USD 36.273 411 35.862 Commerzbank 10-2025 USD 31.134 566 30.568 Commerzbank 12-2025 USD 36.667 667 36.000 Banca Popolare di Milano 12-2027 USD 40.100 390 39.710 Credito bergamasco EUR 701 465 236 Unipol 01-2020 EUR 5.729 716 5.013 Barclays 03-2014 EUR 1.869 1.869 0 MPS Capital Services 09-2022 USD 1.400 155 1.245 Banca Pop. di Vicenza 12-2015 EUR 1.768 877 891 Monte Parma EUR 3.310 290 3.020 BNL EUR 7.447 652 6.795 Unicredit EUR 7.171 627 6.544 Banca Pop. di Vicenza EUR 4.137 361 3.776 BPER EUR 6.869 603 6.293 MPS EUR 10.186 891 9.295
Unicredit 06-2015 EUR 283 187 96
GE Capital 02-2021 EUR 1.823 208 1.615
BPER 12-2013 EUR 1.987 629 1.358 Commissioni pluriennali -852 -116 -736
Debiti verso banche per finanziamenti a medio/lungo termine (Usd/000) 285.327 12.794 272.533
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Nel seguito vengono fornite informazioni sintetiche relativamente ai principali finanziamenti in essere al 31
dicembre 2013.
- Abn AMRO (ex - Fortis Bank in Pool)
Finanziamento erogato da Fortis Bank nel 2005 (successivamente in pool con altri istituti) per un totale di 93,7
milioni di dollari in occasione del rifinanziamento di alcune navi product e della nave Neverland. Il
finanziamento, ora riferito solo alla nave Neverland, è garantito da ipoteca. Il contratto è caratterizzato da
rate trimestrali e da un tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi, più uno spread variabile dallo
0,75% allo 0,95%.
Al 31 dicembre 2013 le quote di tale finanziamento erano di Unicredit S.p.A., per il 20%, Unicredit AG, per il 20%,
BNL, per il 40% e di Ubi Banca, per il 20%.
- MPS Capital Services
Finanziamento erogato da Monte dei Paschi Capital Services nel 2008 (successivamente in Pool con MPS, per
una quota del 10%) per un importo originario di 47 milioni di dollari per l’acquisto della nave Isola Bianca. Il
finanziamento è garantito da ipoteca. Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali e da un tasso variabile
parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi, più uno spread dello 1,70%.
- Banca IMI
Finanziamento erogato a favore di Finaval Tanker S.r.l. nel 2008, dell’importo originario di 40,6 milioni di dollari,
per l’acquisto della nave Isola Celeste. Il finanziamento è garantito da ipoteca. Il contratto è caratterizzato da
rate semestrali e da un tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 6 mesi, più uno spread variabile da 1,50%
a 2,00%.
- Unicredit
Finanziamento erogato da Unicredit Corporate Banking nel 2008 per un importo originario di 45 milioni di dollari
per l’acquisto della nave Isola Blu. Il finanziamento è garantito da ipoteca. Il contratto è caratterizzato da rate
trimestrali e da un tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi, più uno spread dello 1,20%.
- Commerzbank
Finanziamento erogato da Deutsche ShiffsBank nel 2008 per un importo originario di 42,955 milioni di dollari per
l’acquisto della nave Isola Corallo. Il finanziamento è garantito da ipoteca. Il contratto è caratterizzato da rate
trimestrali e da un tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi, più uno spread dello 0,80%.
- Commerzbank
Finanziamento erogato da Deutsche ShiffsBank nel 2009 per un importo originario di 50 milioni di dollari per
l’acquisto della nave Neverland Angel. Il finanziamento è garantito da ipoteca. Il contratto è caratterizzato da
rate trimestrali e da un tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi, più uno spread dello 0,80%.
- Banca Popolare di Milano
Finanziamento erogato da Banca Popolare di Milano nel 2009 per un importo originario di 44 milioni di dollari
per l’acquisto della nave Neverland Dream. Il finanziamento è garantito da ipoteca. Il contratto è
caratterizzato da rate trimestrali e da un tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi, più uno spread
dello 2,10%. Tale finanziamento è stato garantito, inoltre, per il 50% da SACE con un tasso dello 0,80%.
-GE Capital Interbanca
Si tratta di un mutuo chirografario erogato a favore di Finaval Real Estate in sede di acquisto degli immobili di
Roma, dell’importo originario di Euro 1.700 migliaia e che prevede un rimborso mediante rate semestrali
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scadenti nel febbraio 2021, e che risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
-Unicredit - Immobile di Milano
Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 1.200 migliaia erogato a favore della Capogruppo in data 1°
luglio 2005. Il contratto prevede un rimborso mediante rate trimestrali scadenti nel giugno 2015 e risulta
regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 3 mesi.
-Banca Popolare Emilia Romagna
Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 5.000 migliaia stipulato nel mese di dicembre 2007. Il piano di
ammortamento prevede:
� erogazioni per complessivi 5 milioni di Euro a partire dalla data di stipula fino al 31 dicembre 2008;
� un piano di rimborso quinquennale a partire dal 2009.
I predetti mutui sono tutti regolati ad un tasso variabile maggiorato di un spread e su cui sono attivi contratti di
coperture sui tassi, principalmente IRS, con un nozionale di riferimento quantificabile in circa il 40% del debito
residuo.
Sintesi dei principali accordi finanziari del Piano di ristrutturazione (ex art. 67 RD 276/42) del 27/02/2014.
Di seguito si segnalano i principali aspetti finanziari che hanno caratterizzato il Piano di risanamento allegato
all’Accordo di ristrutturazione sottoscritto dal Gruppo Finaval con i propri istituti di credito in data 27/28
febbraio 2014.
� Finanziamenti navali ipotecari.
- Un anno di moratoria per la rata capitale nel 2013 con conseguente allungamento del periodo di
ammortamento finanziario originale.
- Pagamento di una quota del 20% della rata capitale nell’anno 2014; pagamento di una quota del 40%
della rata capitale nell’anno 2015, pagamento di una quota del 60% della rata capitale nell’anno 2016.
- Differimento delle quote non pagate negli anni 2014, 2015 e 2016 sull’ultima rata di rimborso (Extra-
Balloon), nei casi dei finanziamenti riferiti alle navi Neverland, Neverland Angel e Isola Corallo, le quote non
pagate negli anni dal 2014 al 2016, formeranno ulteriori 4 rate del piano di ammortamento (allungamento
di un anno) per un ammontare pari a circa il 60%, per il rimanente 40% formeranno Extra-Balloon.
- Mantenimento dello spread contrattuale con eccezione per la quota Extra-Balloon dove è previsto un
Incremento dello spread contrattuale di 100 bps.
� Altri Finanziamenti.
- Un anno di moratoria per la rata capitale nel 2013 con conseguente allungamento del periodo di
ammortamento finanziario originale.
- Riduzione del 50% della quota capitale con conseguente raddoppio del piano di ammortamento a partire
dal 1 gennaio 2014.
- Applicazione sino al 31 dicembre 2017 di uno spread pari al 2% a partire dal 1 gennaio 2013, con possibilità
di incremento connessa al Cash-sweep.
- Finanziamento Barclays. Stralcio del 30% del debito in essere al 31 dicembre 2013 e pagamento del
restante 70% alla efficacia dell’Accordo.
� Affidamenti e Linee di credito a breve.
- Periodo di pre-ammortamento di un anno a partire dal 1 gennaio 2013.
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- Consolidamento e rimborso in 4 anni del 35% delle linee di credito a breve a partire dal 1 gennaio 2014.
- Mantenimento del 65% delle linee di credito a breve già accordate ed utilizzate fino al 31 dicembre 2017.
Successivamente facoltà degli istituti di credito di ridurre il livello delle linee accordate attraverso rimborsi
da effettuarsi in piani di ammortamento di 4 anni.
- Applicazione sino al 31 dicembre 2017 di uno spread pari al 2% a partire dal 1 gennaio 2013, con possibilità
di incremento connessa al Cash-sweep.
� Strumenti Finanziari Derivati.
- Impegno da parte degli istituti di credito di rimodulare e/o adeguare e/o chiudere gli attuali contratti
relativi agli strumenti finanziari derivati, a costo zero, al fine di avere nuovi contratti con flussi finanziari
sostanzialmente analoghi a quelli previsti nel Piano di risanamento
� Covenant finanziari.
- Sospensione della verifica di tutti i covenant finanziari esistenti fino al 31 dicembre 2017.
- Introduzione, dal 30 giugno del 2014, di due nuovi covenant finanziari: PFN/EBITDA e Minimun Free Cash
Flow (la cui verifica è prevista per due periodi consecutivi).
� Commitment (principali).
- Impegno di FH S.p.A. a garantire le eventuali quote residue di Extra-Balloon alla fine dei piani di
ammortamento dei finanziamenti ipotecari.
- Impegno di FH S.p.A. a garantire, a partire dal primo gennaio 2018, eventuali Linee di credito non ancora
garantite.
- Postergazione rispetto agli altri debiti finanziari del rimborso del finanziamento in essere al 31 dicembre 2012
ammontante a 4,3 milioni di dollari.
� Cash-Sweep.
- A partire dal 2014 l’eventuale cassa in eccesso a 5 milioni di dollari sarà utilizzata per ridurre
proporzionalmente le quote di Extra-Balloon accantonate sui Finanziamenti navali ipotecari.
- Per gli Altri Finanziamenti e le Linee di credito a breve, in caso di cash-sweep è previsto un incremento
dello spread applicato di 50 bps. Per gli Altri Finanziamenti una sola volta, per le Linee di credito a breve
fino ad un massimo di 600 bps.
� Success Fee
Alla fine dei piani di ammortamento dei Finanziamenti navali ipotecari sarà riconosciuto ai rispettivi istituti di
credito un ammontare, se esistente, pari alla differenza tra lo 0,55% del finanziamento in essere al 31 dicembre
2012 ed i maggior interessi corrisposti sulle quote Extra-Balloon.
Fondi relativi al personale (Nota B1)
Tale fondo è relativo al debito verso dipendenti per trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato,
determinato, secondo quanto previsto dallo IAS 19, su base attuariale.
Secondo i principi contabili internazionali, infatti, il TFR è considerato come un post employment-benefit del
tipo defined-benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è previsto, ai fini contabili, che il suo
valore venga determinato mediante il metodo della proiezione unitaria del credito.
Il Gruppo ha deciso di non utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite generate successivamente
al 1 gennaio 2005 e di contabilizzare tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti a quella data.
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Numero medio dei dipendenti
Il numero medio dei dipendenti per gli esercizi 2013 e 2012, ripartito per categoria e comprensivo del
personale navigante è il seguente:
Numero medio dei dipendenti 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
Dirigenti 4 4 0
Personale di terra 22 18 -4
Marittimi 137 133 -4
Totale dipendenti medi 163 155 -8
Imposte Differite Passiva (Nota C1)
La voce in oggetto accoglie le differenze di imposte temporanee generate dall’effettuazione di operazioni
Intercompany.
Fondo oneri e spese future (Nota D1)
Il prospetto che segue evidenzia la composizione dei fondi oneri e spese future:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Fondo oneri e spese future 31/12/2012 31/12/2012 Variaz.
0 0 0 Rischi per cause personale 0 0 0
2.050 0 -2.050 Fondo per deposito cauzionale Italpetroli 2.705 0 -2.705
1.403 1.803 400 Fondo copertura perdite Cabofin 1.851 2.486 635
3.453 1.803 -1.650 Totale 4.556 2.486 -2.070
La variazione della voce “Fondo copertura perdite Cabofin” accoglie l’effetto economico della valutazione a
patrimonio netto della Joint Venture in Cabofin S.r.l.
La voce “Fondo per deposito cauzionale Italpetroli” è stata azzerata tramite compensazione del relativo
credito iscritto nell’esercizio precedente a seguito del pagamento di un deposito cauzionale.
Passività correnti
Debiti bancari (Nota E1)
La voce include i debiti bancari relativi ad operazioni di liquidità, i mutui passivi per la quota esigibile entro
l’esercizio successivo ed i finanziamenti a breve termine.
Il dettaglio della voce in oggetto è riportato nella tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Debiti bancari a breve termine 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
3.428 1.656 -1.773 Debiti verso banche c/anticipi 4.523 2.284 -2.239
17.393 9.277 -8.116 Mutui passivi 22.948 12.794 -10.154
25.925 0 -25.925 Banche c/finanziamenti 34.205 0 -34.205
46.746 10.933 -35.813 Totale 61.676 15.078 -46.598
Rispetto all’esercizio precedente si registrano le seguenti variazioni connesse alla suddetta sottoscrizione
dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti:
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- un decremento delle quote a breve dei mutui passivi per effetto della rimodulazione degli stessi secondo
un piano di ammortamento che prevede per l’anno 2014 quote ridotte rispetto a quelle originariamente
pattuite;
- la riclassificazione tra i mutui a medio e lungo termine delle linee di credito per effetto di quanto pattuito
nell’accordo di cui sopra.
Debiti commerciali (Nota F1)
La composizione della voce è evidenziata nella tabella di seguito riportata:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Debiti commerciali 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
7.943 6.474 -1.469 Debiti verso fornitori 10.480 8.928 -1.552
239 239 0 Debiti verso controllate e collegate 315 330 15
8.182 6.713 -1.469 Totale 10.795 9.258 -1.537
Altri debiti (Nota G1)
La voce in oggetto è prevalentemente riconducibile ad acconti da clienti esigibili entro l’anno successivo, a
debiti verso controllante di natura finanziaria, a debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale, nonché
ad altri debiti ed a ratei e risconti passivi esigibili entro l’esercizio successivo.
Il dettaglio della voce, è presentato nella tabella di seguito riportata:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 31/12/2013 Variaz. Altri debiti 31/12/2012 31/12/2013 Variaz.
1.550 1.460 -90 Acconti esigibili entro l’esercizio successivo 2.046 2.014 -32
154 128 -27 Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 204 176 -28
1.212 1.259 47 Altri debiti esigibili entro l’esercizio successivo 1.599 1.736 137
599 603 4 Ratei passivi 791 832 41
270 197 71 Risconti passivi 354 272 -82
3.785 3.647 -138 Totale 4.994 5.030 36
Debiti tributari (Nota H1)
La voce, pari ad Euro 279 migliaia (Usd 385 migliaia) al 31 dicembre 2013 e Euro 276 migliaia (Usd 363 migliaia)
al 31 dicembre 2012, include principalmente i debiti verso l’erario relativi al saldo delle imposte sui redditi.
Patrimonio Netto
Capitale sociale (Nota I1)
Il capitale sociale interamente versato ammonta a Euro 30.000 migliaia (Usd 41.373 migliaia), ed è suddiviso in
n. 30.000.000 azioni nominali da Euro 1,00 ciascuna.
Riserva Legale (Nota L1)
La riserva legale ammonta al 31 dicembre 2013 ad Euro 1.571 migliaia (Usd 2.166 migliaia) ed accoglie gli
stanziamenti di utili della Capogruppo FH S.p.A. nella misura del 5% dell’utile annuo (ove conseguiti).
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Riserva di conversione (Nota M1)
La voce riserva di conversione, positiva per Euro 7.951 migliaia (Usd 10.698 migliaia) al 31 dicembre 2013 risulta
movimentata per accogliere i valori derivanti da:
� differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle
operazioni, e delle attività e passività al cambio in vigore alla data di riferimento del bilancio;
� variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di
cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.
Riserva di consolidamento (Nota N1)
La voce riserva di consolidamento, pari ad Euro 16.914 migliaia (Usd 23.326 migliaia) al 31 dicembre 2013 non
risulta movimentata, nella divisa funzionale, rispetto all’esercizio precedente.
Altre riserve (Nota O1)
La voce altre riserve, pari ad Euro 5.051 migliaia (Usd 6.965 migliaia) al 31 dicembre 2013 è prevalentemente
costituita da riserve di utili indivisi.
Riserva cash flow hedge (Nota P1)
Tale voce, negativa al 31 dicembre 2013 per Euro 4.002 migliaia (Usd 5.519 migliaia), rappresenta il fair value
negativo a fine esercizio di strumenti finanziari derivati posti in essere dal Gruppo per la copertura del rischio
tassi secondo le modalità indicate nel paragrafo “gestione dei rischi finanziari” della presente nota
integrativa, che risultano qualificabili ai fini del trattamento come hedge accounting. Il dettaglio delle
posizioni su derivati in essere al 31 dicembre 2013 è presentato nelle tabelle riportate in Nota N.
Riserva fair value Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita (Nota Q1)
La riserva in oggetto - pari a Euro 1.492 migliaia (Usd 2.057 migliaia) al 31 dicembre 2013 e ad Euro 3.540
migliaia (Usd 4.670 migliaia) al 31 dicembre 2012 - accoglie l’adeguamento al fair value, rappresentato dal
prezzo di mercato alle date di riferimento, delle azioni (principalmente della Banca Popolare dell’Emilia
Romagna) detenute in portafoglio dalla Capogruppo, al netto dell’effetto fiscale. Le variazioni di fair value di
tali attività sono state rilevate con contropartita in apposita riserva di patrimonio netto in quanto trattasi di
attività finanziarie che non sono possedute con l’intento di rivenderle né di farne trading, e pertanto rientranti
nella categoria delle “attività finanziarie disponibili per la vendita".
Utili (perdite) portati a nuovo (Nota R1)
Tale voce pari a Euro 20.573 migliaia (Usd 28.372 migliaia) al 31 dicembre 2012 e ad Euro 4.685 migliaia (Usd
6.181 migliaia) al 31 dicembre 2012 include anche l’effetto positivo sul patrimonio netto generato dalla
transizione agli IFRS.
Utile (perdita) di esercizio (Nota S1)
La voce riflette il risultato dell’esercizio del Gruppo FH al netto della componente fiscale.
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COMMENTI AL CONTO ECONOMICO
Di seguito sono commentate la composizione e le principali variazioni registrate nelle voci di conto
economico nel periodo 2012-2013.
Viene di seguito rappresentato il conto economico diviso per Business Unit. Si precisa che la componente
operativa del conto economico coincide con quella del consolidato Finaval ed include due soli comparti
Crude e Product, in quanto gli altri comparti includono partecipazioni non consolidate. I ricavi delle altre
consolidate, ove non elisi, vengono inclusi nella voce Altri costi e ricavi, riferendosi a gestione non prettamente
caratteristica.
CONTO ECONOMICO - Valori in Usd/000 Crude Oil Product Totale
Ricavi 22.785 100,00% 20.504 100,00% 43.289 100,00%
Costi operativi -14.357 -63,01% -8.673 -42,30% -23.030 -53,20%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 8.428 36,99% 11.831 57,70% 20.259 46,80%
Costi di struttura -2.550 -11,19% -2.581 -12,59% -5.131 -11,85%
Altri costi e ricavi -481 -2,12% -1.173 -5,72% -1.654 -3,82%
Risultato compravendita Attività non Correnti 1.247 5,47% 1.663 8,11% 2.910 6,72%
MARGINE OPERATIVO LORDO 6.644 29,16% 9.740 47,50% 16.383 37,85%
Rettifiche di valore per Impairment 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
Ammortamenti e svalutazioni -7.594 -33,33% -8.165 -39,82% -15.758 -36,40%
Accantonamento per fondo rischi 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
MARGINE OPERATIVO -950 -4,17% 1.575 7,68% 625 1,45%
CONTO ECONOMICO - Valori in Euro/000 Crude Oil Product Totale
Ricavi 17.159 100,00% 15.462 100,00% 32.621 100,00%
Costi operativi -10.838 -63,16% -6.574 -42,51% -17.411 -53,37%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 6.321 36,84% 8.889 57,49% 15.210 46,63%
Costi di struttura -1.903 -11,09% -1.943 -12,57% -3.846 -11,79%
Altri costi e ricavi -416 -2,42% -934 -6,04% -1.350 -4,14%
Risultato compravendita Attività non Correnti 950 5,53% 1.266 8,19% 2.216 6,79%
MARGINE OPERATIVO LORDO 4.952 28,86% 7.278 47,07% 12.229 37,49%
Rettifiche di valore per Impairment 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
Ammortamenti e svalutazioni -5.714 -33,30% -6.147 -39,76% -11.861 -36,36%
Accantonamento per fondo rischi 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
MARGINE OPERATIVO -762 -4,44% 1.131 7,31% 368 1,13%
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FH SPA Pag. 102
Ricavi netti (Nota 1)
Il Gruppo FH opera attraverso due Business Unit, che, in base al tipo di prodotto trasportato ed al tipo di
mercato servito, sono identificabili in Crude Oil e Product.
Si riporta di seguito una tabella che evidenzia la composizione della voce ricavi netti per area di attività e per
i periodi di riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Ricavi netti 31/12/2012 % 31/12/2013 %
17.420 63,58% 17.159 63,13% Crude Oil 22.409 63,73% 22.785 63,16%
15.479 56,49% 15.462 56,89% Product 19.836 56,42% 20.504 56,84%
32.899 120,07% 32.621 120,02% Totale 42.245 120,15% 43.289 120,00%
Per meglio comprendere la dinamica dei ricavi, si precisa che nei contratti Spot la prestazione fatturata è
comprensiva dei costi di viaggio, mentre nei contratti Time Charter la prestazione è fatturata al netto di tali
costi, che sono a carico del noleggiatore.
I ricavi netti passano da Usd 42.245 migliaia al 31 dicembre 2012 ad Usd 43.289 migliaia al 31 dicembre 2013,
registrando un incremento nel periodo pari ad Usd 1.044 migliaia (+2,5%). Tale variazione è da imputarsi
sostanzialmente ad un’inversione di tendenza nel mercato dei noli che registrano, nel 2013, per la prima volta
dopo anni un andamento crescente.
Non vengono riportate suddivisioni per aree geografiche in quanto le navi operano in un unico mercato
globale e le singole unità non sono limitate ad impieghi in specifiche aree.
Costi operativi (Nota 2)
Nella tabella a seguire sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2013 e 2012:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Costi operativi 31/12/2012 % 31/12/2013 %
3.851 11,71% 4.216 12,92% Bunker 4.970 11,76% 5.586 12,90%
373 1,13% 435 1,33% Commissioni 480 1,14% 576 1,33%
1.238 3,76% 607 1,86% Spese portuali 1.595 3,78% 808 1,87%
37 0,11% 184 0,56% Gestione Joint Venture 40 0,09% 245 0,57%
7.169 21,79% 6.791 20,82% Personale marittimo 9.220 21,83% 8.954 20,68%
1.699 5,16% 2.171 6,66% Manutenzioni 2.817 6,67% 2.893 6,68%
569 1,73% 539 1,65% Lubrificanti 710 1,68% 673 1,55%
1.408 4,28% 1.276 3,91% Altri costi navali 1.815 4,30% 1.697 3,92%
869 2,64% 1008 3,09% Assicurazioni 1.122 2,66% 1.348 3,11%
1.088 3,31% 684 2,10% Altri costi e spese 772 1,83% 915 2,11%
-571 -1,74% -500 -1,53% Proventi da avarie -754 -1,78% -665 -1,54%
17.730 53,89% 17.411 53,37% Totale 22.787 53,94% 23.030 53,20%
I costi operativi passano da Usd 22.787 migliaia al 31 dicembre 2012 ad Usd 23.030 migliaia al 31 dicembre
2013, registrando un incremento di Usd 243 migliaia (+1,1%), registrando una sostanziale invarianza realizzata
attraverso un incremento delle spese di bunker accompagnato da un decremento nelle spese portuali
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FH SPA Pag. 103
derivante da un diverso mix di viaggi realizzati dall’unica nave impiegata nel mercato spot (Neverland) ed
attraverso un’attenta politica di riduzione dei costi che ha attenuato i fisiologici aumenti inflazionistici.
Si segnala infine che gli stipendi dei lavoratori marittimi sono espressi al netto dei contributi in conto esercizio
riconosciuti ai sensi della L. 30 del 1998, nella forma di credito d’imposta sulle trattenute IRPEF operate dalle
società del Gruppo.
Margine di contribuzione (Nota 3)
Il margine di contribuzione, grandezza che esprime la capacità riveniente dalla gestione della flotta di coprire
i costi generali, passa da Usd 19.458 migliaia al 31 dicembre 2012 - con un’incidenza del 46,1% sul totale ricavi
netti - ad Usd 20.259 migliaia al 31 dicembre 2013 - con un’incidenza del 46,8% sul totale ricavi netti -
registrando un incremento in termini assoluti di Usd 801 migliaia. Tale incremento risulta connesso
principalmente all’incremento di fatturato registrato rispetto all’esercizio precedente da ricondursi all’effetto
delle già accennate positive dinamiche di mercato.
Costi di struttura (Nota 4)
Nella seguente tabella sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31
dicembre 2013 e 2012:
Valori in Euro/000
Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Costi di struttura 31/12/2012 % 31/12/2013 %
2.133 6,48% 1.843 5,65% Personale 2.773 6,56% 2.485 5,74%
2.434 7,40% 1.868 5,73% Spese generali 3.102 7,34% 2.463 5,69%
274 0,83% 135 0,41% Fitto locali e attrezzature 346 0,82% 182 0,42%
4.841 14,71% 3.846 11,79% Totale 6.221 14,73% 5.131 11,85%
I costi di struttura passano da Usd 6.221 migliaia al 31 dicembre 2012 ad Usd 5.131 migliaia al 31 dicembre
2013, registrando un decremento di Usd 1.090 migliaia (-17,5%) che si va a sommare all’ulteriore 27% registrato
nel 2012 rispetto al 2011. Tale decremento risulta principalmente connesso ad una mirata politica di
contenimento dei costi che ha interessato le spese generali e che si è compiuta anche grazie al trasferimento
della sede operativa da Roma a Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia). Quest’ultimo elemento in particolare ha
generato un consistente calo degli affitti.
Altri ricavi/costi (Nota 5)
Nella seguente tabella sono presentate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2013 e 2012:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Altri ricavi/costi 31/12/2012 % 31/12/2013 %
251 0,76% 300 0,92% Altri ricavi 359 0,85% 391 0,90%
-390 -1,19% -1.650 -5,06% Altri costi -581 -1,38% -2.045 -4,72%
-139 -0,33% -1.350 -4,14% Totale -222 -0,53% -1.654 -3,82%
La voce altri costi risulta formata da componenti non ricorrenti, ed in particolare da:
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 104
� il sostenimento di costi, 1 milione di Usd, connessi al processo di ristrutturazione dei debiti avviato alla fine
del 2012 e proseguito nel corso del 2013;
� costi, per circa 200 mila Usd, derivanti dal trasferimento della sede operativa da Roma a Castelnovo di
Sotto (Reggio Emilia), operazione che, pur avendo fatto registrare alcuni costi di approntamento nel corso
del 2013, ha consentito la realizzazione di interessanti economie già nel corso dell’anno;
� sopravvenienza passiva pari a circa 200 mila Usd connessa alla registrazione di costi di competenza di
esercizi precedenti derivanti da ricalcoli di resa effettuati su una nave Aframax. In particolare, nei
precedenti conteggi non erano state erroneamente dedotte alcune quote di costo relative al
bunkeraggio.
Risultato Compravendita Attività Non Correnti (Nota 6)
Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2012 e 2013.
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Risultato Compravendita Attività
Non Correnti 31/12/2012 % 31/12/2013 %
0 0,00% 2.213 6.78% Plusvalenza cessione partecipazioni 0 0,00% 2.906 6,71%
32 0,10% 3 0,01% Plusvalenze cessione cespiti 42 0,10% 4 0,01%
83 0,25% 0 0,00% Plusvalenze cessione titoli 86 0,20% 0 0,00%
115 0,35% 2.216 6,79% Totale 128 0,30% 2.910 6,72%
La voce “Plusvalenza cessione partecipazioni” registra il risultato derivante dalla vendita delle partecipazioni
in Vian log Lda, F.H. Bertling Italy Srl, Elle Srl, Gemini Medicina Specialistica Srl.
Margine operativo lordo (EBITDA – Nota 7)
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta pari a Usd 16.383 migliaia, registrando rispetto al dato al 31
dicembre 2012 (pari a Usd 13.143) un miglioramento pari a Usd 3.240 migliaia. Tale incremento risulta
principalmente legato all’impatto positivo derivante da:
• un maggior margine di contribuzione flotta per Usd 801 migliaia;
• la riduzione dei costi di struttura per Usd 1.090 migliaia (-17,5%);
• il maggior impatto del risultato della compravendita di attività non correnti per Usd 2.782 migliaia
a cui si è contrapposto:
• il minor impatto negativo della voce altri ricavi e costi per Usd 1.433 migliaia;
Nella tabella a seguire viene evidenziata la ripartizione dell’EBITDA per segmento di attività, per i due periodi
di riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 %
Margine operativo lordo
(EBITDA) 31/12/2012 % 31/12/2013 %
4.055 12,33% 4.952 15,18% Crude Oil 5.184 12,27% 6.644 15,35%
6.249 18,99% 7.277 22,31% Product 7.959 18,84% 9.739 22,50%
10.304 31,32% 12.229 37,49% Totale 13.143 31,11% 16.383 37,85%
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FH SPA Pag. 105
Note:
(a) L’EBITDA è definito dagli amministratori della capogruppo, come il “margine operativo”, così come risultante dal conto
economico consolidato approvato dal Consiglio di Amministrazione, al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali e materiali e della valutazione al fair value delle attività non correnti così come risultanti dal suddetto conto
economico consolidato.
L’EBITDA non è definito come misura contabile nell’ambito degli IFRS e pertanto non deve essere considerato una
misura alternativa per la valutazione dell’andamento del risultato operativo del Gruppo. Poiché la composizione
dell’EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo
potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri operatori e/o gruppi e pertanto potrebbe non essere
comparabile.
Rettifiche di valore per Impairment (Nota 8)
La voce in oggetto non ricorre nel 2013, mentre nel 2012 ha accolto principalmente la componente
economica derivante dall’effettuazione dell’”Impairment test” sulla flotta e sull’avviamento relativo alla
controllata Finaval al cui commento si rinvia per maggiori informazioni in merito.
Valori in Euro/000
Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Rettifiche di valore per
Impairment 31/12/2012 % 31/12/2013 %
-7.895 -24,00% 0 0,00% Rettifica di valore Neverland -10.417 -24,66% 0 0,00%
-1.778 -5,40% 0 0,00% Rettifica di valore Neverland
Angel -2.346 -5,55% 0 0,00%
-3.464 -10,53% 0 0,00% Rettifica di valore Neverland
Dream -4.570 -10,82% 0 0,00%
-4.648 -14,13% 0 0,00% Rettifica di valore Isola
Bianca -6.133 -14,52% 0 0,00%
-4.932 -14,99% 0 0,00% Rettifica di valore Isola
Celeste -6.508 -15,40% 0 0,00%
-4.705 -14,30% 0 0,00% Rettifica di valore Isola Blu -6.208 -14,69% 0 0,00%
-4.393 -13,35% 0 0,00% Rettifica di valore Isola
Corallo -5.796 -13,72% 0 0,00%
-11.629 -35,35% 0 0,00% Rettifica di valore
avviamento Finaval -15.343 -36,32% 0 0,00%
-1.133 -3,44% 0 0,00% Rettifica di valore
avviamento Finaval -1.495 -3,54% 0 0,00%
-44.577 -135,50% 0 0,00% Totale -58.815 -139,22% 0 0,00%
Ammortamenti (Nota 9)
Nella seguente tabella è presentato il dettaglio della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2012 e
2013:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Ammortamenti 31/12/2012 % 31/12/2013 %
13.894 42,23% 11.620 35,62% Ammortamento flotta 17.084 29,93% 15.427 35,64%
264 0,80% 228 0,70% Ammortamento altri beni
materiali 345 0,49% 313 0,72%
4 0,01% 13 0,04% Ammortamento delle
immobilizzazioni immateriali 5 0,03% 18 0,04%
14.162 43,05% 11.861 36,36% Totale 17.434 30,44% 15.758 36,40%
Gli ammortamenti risentono delle stime derivanti dall’effettuazione nel 2012 dell’”Impairment test” sulla flotta.
Le svalutazioni apportate nel 2012 hanno allineato il valore di bilancio delle diverse unità al “valore
recuperabile” e gli ammortamenti 2013 risultano, conseguentemente, più bassi.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 106
Si precisa che gli ammortamenti vengono tradotti dal bilancio funzionale (in Usd) al bilancio di presentazione
(in Euro) al cambio medio di periodo nel conto economico ed al cambio di fine esercizio nello stato
patrimoniale, alimentando per le differenze di cambio in tal modo emergenti la riserva di conversione IAS 21.
Gli effetti di tale valorizzazione vengono di seguito evidenziati.
Valori in Euro/000
Ammortamenti Usd CE/Euro SP/Euro Differenza (IAS 21)
Ammortamento flotta 15.427 11.620 11.186 -434
Ammortamento altri beni materiali 313 228 227 -1
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 18 13 13 0
Totale 15.758 11.861 11.426 -435
Accantonamenti Fondo Rischi (Nota 10)
La voce pari a zero nell’esercizio, accoglieva nel 2012 l’accantonamento per Euro 2.050.000 riferibile al
deposito cauzionale versato in occasione della sottoscrizione del preliminare di acquisto con Campagnia
Italpetroli relativo al ramo d’azienda “Oil”; il relativo fondo è stato utilizzato nel 2013.
Margine operativo (EBIT - Nota 11)
Il margine operativo passa da Usd -65.810 migliaia 31 dicembre 2012 ad Usd 625 migliaia 31 dicembre 2013,
registrando un incremento netto pari ad Usd 66.436 migliaia per effetto di quanto già commentato a livello di
margine operativo lordo ed in seguito:
i) alle rettifiche di valore per Impairment effettuate nel 2012 pari a 58,8 milioni di Usd;
ii) al conseguente minor impatto derivante dagli ammortamenti e dalla valutazione a fair
value delle attività non correnti possedute per la vendita.
Nella tabella a seguire viene evidenziata la ripartizione dell’EBIT per segmento di attività, per i due periodi di
riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % EBIT 31/12/2012 % 31/12/2013 %
-22.121 -67,24% -763 -2,34% Crude Oil -29.170 -69,05% -950 -2,19%
-28.364 -86,21% 1.131 3,47% Product -36.641 -86,73% 1.576 3,64%
-50.485 -153,45% 368 1,13% Totale -65.811 -155,78% 626 1,45%
Gestione finanziaria (Nota 12)
Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2013 e 2012:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2012 % 31/12/2013 % Gestione Finanziaria 31/12/2012 % 31/12/2013 %
300 0,91% 913 2,80% Proventi finanziari 393 0,93% 1.014 2,34%
-8.740 -26,57% -7.398 -22,68%
Interessi passivi su mutui, finanz.ti e
bancari -11.298 -26,74% -9.667 -22,33%
-8.440 -25,65% -6.485 -19,88% Subtotale proventi ed oneri finanziari -10.905 -25,81% -8.653 -19,99%
195 0,59% 560 1,72% Fair value su
strumenti derivati 214 0,51% 681 1,57%
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-758 -2,30% -1.825 -5,59% Differenze cambi -1.038 -2,46% -2.452 -5,66%
-238 -0,72% -634 -1,94% Rettifiche di valore attività finanziarie -314 -0,74% -863 -1,99%
-9.241 -28,09% -8.384 -25,70% Totale -12.043 -28,51% -11.287 -26,07%
L’effetto negativo delle differenze cambio deriva principalmente dalla conversione al cambio di fine esercizio
dell’indebitamento finanziario espresso in Euro, che, a fronte di un deprezzamento della divisa statunitense
contro Euro intervenuto nel corso dell’esercizio, ha comportato un incremento del relativo controvalore in Usd.
Utile netto (Nota 13)
Valori in Euro Valori in Usd
31/12/2012 % 31/12/2013 % 31/12/2012 % 31/12/2013 %
-59.726 -181,54% -8.016 -24,57% Utile ante imposte -77.854 -184,29% -10.662 -24,63%
-133 -0,40% -155 -0,48% Imposte di esercizio -175 -0,42% -214 -0,50%
-6 -0,02% -7 -0,02% Imposte differite -9 -0,02% -9 -0,02%
-59.865 -181,97% -8.178 -25,07% Utile (perdita) netto delle attività in funzionamento -78.038 -184,73% -10.885 -25,15%
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GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Il Gruppo ha definito un processo finalizzato alla gestione dei rischi finanziari, delineato sulla base delle
specificità del business in cui opera e delle linee strategiche perseguite.
Con riguardo al rischio finanziario il Gruppo ha definito una specifica risk management policy volta alla
identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi finanziari, disciplinando anche, laddove ritenuto
opportuno, l’utilizzo dei prodotti finanziari derivati di copertura.
La risk management policy del Gruppo è strutturata sui presupposti di base elencati a seguire:
- il Gruppo gestisce i rischi con la finalità di preservare il valore atteso dalle attività aziendali;
- le politiche di gestione del rischio operano al fine di beneficiare a pieno delle cosiddette “condizioni di
copertura naturale”, minimizzando in tal modo l’esposizione netta ai rischi finanziari senza sostenere gli
oneri addizionali di contratti derivati di copertura;
- i contratti derivati di copertura sono sottoscritti esclusivamente a fronte di effettive esposizioni a rischi
finanziari che siano specificamente identificate;
- tutte le operazioni di risk management del Gruppo sono ispirate al principio della prudenza;
- la risk management policy è concepita al fine di identificare tempestivamente degli eventi gestionali e le
evoluzioni dei mercati che possano potenzialmente avere impatti sul conto economico;
- tutte le attività di gestione dei rischi finanziari sono poste in essere nei limiti approvati dal Management
aziendale;
- il personale incaricato di implementare le risk management policy è dotato dei necessari requisiti di
qualificazione professionale ed autorizzato ad operare esclusivamente entro i limiti definiti dalla stessa risk
management policy (e da ulteriori eventuali deleghe specifiche).
Per quanto concerne il dettaglio degli strumenti finanziari derivati si fa rinvio alla nota O della presente nota
informativa.
Il Gruppo nello svolgimento della sua attività è esposto ai seguenti rischi di natura finanziaria:
- rischio di liquidità;
- rischio di credito;
- rischio di cambio (Euro/USD);
- rischio di tasso di interesse.
Rischio di liquidità
Il Gruppo è esposto, nella definizione delle ordinarie transazioni commerciali, al rischio di liquidità quale
disallineamento temporale nei flussi di cassa in entrata ed in uscita.
Al fine di assicurare la propria capacità di fare fronte in qualsiasi momento alle obbligazioni finanziarie e di
cogliere possibili opportunità di business non pianificabili o impreviste uscite di cassa il Gruppo detiene un
surplus di linee di credito disponibili.
La liquidità in eccesso viene investita temporaneamente sul mercato monetario in operazioni di breve durata
(3/6 mesi).
Il Gruppo si è dotato di un liquidity plan quale strumento per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità
che consente una costante pianificazione del fabbisogno di liquidità.
Le scadenze contrattuali delle attività e passività finanziarie sono esposte nella tabella seguente:
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FH SPA Pag. 109
(importi in migliaia di Usd)
Attività finanziarie Importo con
scadenza entro 1 anno
Importo con scadenza da 1 a 5 anni
Importo con scadenza oltre 5
anni
Totale al 31/12/2013
Altri crediti e depositi cauzionali 1 1
Crediti commerciali 3.707 3.707
Altri crediti 6.097 6.097
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.195 7.195
Crediti tributari 904 904
Totale Attività finanziarie 17.904 - 17.904
Passività finanziarie
Debiti bancari 15.078 88.727 183.805 287.610
Strumenti finanziari derivati 6.827 6.827
Debiti commerciali 9.258 9.258
Altri debiti 5.030 5.030
Debiti tributari 385 385
Totale Passività finanziarie 36.578 88.727 183.805 309.110
Rischio di credito
Anche al fine di mitigare il rischio relativo alla ricuperabilità dei crediti commerciali, il Gruppo opera, di fatto,
esclusivamente con partner commerciali di riconosciuto standing ed alto grado di solvibilità, sia a livello
nazionale che internazionale.
Per questi motivi, non sono state rilevate storicamente situazioni di particolare difficoltà nella riscossione dei
crediti riconducibili alla clientela riferimento.
Rischio di cambio (Euro/USD)
il Gruppo FH operando in diverse realtà industriali che si diversificano non solo per l’attività di business ma
anche per la moneta funzionale effettua una attenta qualificazione del proprio grado di esposizione al rischio
di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD con riferimento alle singole società del gruppo.
In particolare, il settore armatoriale, in cui la Fiaval - società del gruppo maggiormente esposta al rischio
cambio - opera, presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel quale
una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle negoziazioni per
la compravendita delle navi e la stipula dei relativi contratti di finanziamento, sono regolate in divisa estera
(USD). Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono
definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a medio termine in
Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati dalle oscillazioni del
rapporto di cambio tra Euro e USD.
In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD e delle opportunità offerte sui mercati
finanziari, ha definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni
commerciali, una condizione di cosiddetta “copertura naturale”, in quanto il rischio connesso alle fluttuazioni
di valore della fatturazione attiva denominata in USD risulta de facto mitigato dalle corrispondenti variazioni,
di segno opposto, rilevate nei debiti commerciali per la parte denominata in dollaro USA.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 110
Per quanto riguarda l’impatto della variazione del tasso di cambio Euro/USD sull’andamento gestionale, tale
variazione si riflette in misura pressoché completa sul Margine Operativo Lordo (EBITDA), tenendo conto che i
ricavi ed una quota significativa dei costi sono normalmente negoziati in USD e solo i costi di struttura, parte
dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono definiti in Euro. Il valore dell’impatto a livello di EBITDA
è tendenzialmente recuperato a livello di Utile Netto, in quanto la “Gestione Finanziaria” compensa in misura
più che proporzionale le variazioni che incidono a livello di Margine Operativo Lordo (EBITDA).
Per quel che concerne, invece la sensibilità della società al rischio di cambio con riferimento all’impatto che il
cambio stesso produce sugli strumenti finanziari, nella tabella seguente sono rappresentati gli effetti a conto
economico e patrimonio netto (presupponendo che le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano
costanti).
Le tabelle sono state predisposte includendo i saldi relativi alla Finaval S.p.A. in Usd delle attività e passività
finanziarie a fine esercizio denominate in Euro, includendo sia le attività e passività il cui rischio di cambio è
stato coperto tramite strumenti finanziari derivati, che gli strumenti derivati stessi in essere alla fine
dell’esercizio.
Non sussistono transazioni in divise diverse dall’Euro di importo rilevante.
Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria
d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito evidenziate non producono effetti fiscali
significativi.
Valore contabile +10 figure (1,4194) -10 figure (1,2194)
(importi in migliaia di Usd) Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN
Crediti commerciali 2.643 200 -200
Debiti commerciali -6.188 -469 469
Altri crediti e depositi cauzionali 106 8 -8
Altri crediti 3.392 257 -257
Altri debiti -1.591 -121 121
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 744 56 -56
Debiti bancari -49.288 -3.736 3.736
Crediti tributari 881 67 -67
Debiti tributari -363 -28 28
Totale esposizione -49.664 -3.764 0 3.764 0
Con riferimento alle altre società del gruppo, gli effetti di cui sopra si considerano non significati per importo
sia per effetto di una maggior consistenza patrimoniale che per una copertura intrinseca derivante dalla
prevalenza di singole moneta nell’ambito dell’attività effettuata.
Rischio di tasso di interesse
Il settore in cui il gruppo opera è tipicamente caratterizzato da una elevate intensità di capitale e quindi dal
consistente ricorso all’indebitamento bancario a medio/lungo termine. La gestione finanziaria del Gruppo
risulta influenzata dalle variazioni dei tassi di interesse, sia sui mercati europei sia sul mercato statunitense.
FH SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
FH SPA Pag. 111
In tale contesto la scelta delle coperture da porre in essere, così come anche la durata delle stesse, viene
pertanto effettuata principalmente alla luce delle aspettative relative allo scenario evolutivo sulla curva dei
tassi.
La copertura minima sul rischio interesse è fissata a livello di Gruppo ad una quota non superiore al 50% del
complessivo indebitamento finanziario di medio/lungo periodo.
Si segnala al riguardo che i parametri di riferimento dell’indebitamento bancario sono prevalentemente
rappresentati dell’Euribor e dal Libor USD per il periodo di riferimento.
La sensibilità del gruppo al rischio tasso è rappresentata nella tabella seguente, sulla base del presupposto di
invarianza delle componenti del rischio di mercato (in particolare cambio USD/Euro).
Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria
d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito evidenziate non producono effetti fiscali
significativi.
+100 basis point -100 basis point
(importi in migliaia di Usd) Valore contabile Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.695 173 -173
Mutui e finanziamenti -287.461 -3.104 3.104
Derivati qualificati come cash flow hedge -8.407 998 4.667 -998 -4.667
Altri derivati su tassi -1.990 161 -161
Totale esposizione -289.163 -1.772 4.667 1.772 -4.667
Si precisa che l’effetto a conto economico della analisi di sensitività sopra evidenziata è stato calcolato sulla
base dei valori contabili medi di periodo, in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi rispetto al valore
contabile di fine periodo.