federbio e l’ascolto dei produttori biologici: caratteristiche, criticità, attese milano, 8-9...
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FederBio e l’ascolto dei produttori biologici:
caratteristiche, criticità, attese
Milano, 8-9 Febbraio 2010
(Rif. 2405v210)
2La ricerca
Fase Qualitativa
Fase Quantitativa
Lo studio che qui presentiamo è stato condotto tramite interviste strutturate rivolte ad
un ampio campione rappresentativo per area geografica di residenza dei produttori bio
(solo produttori o produttori e trasformatori).
Sono stati intervistati 400 produttori in merito alle caratteristiche delle loro aziende,
alle criticità del settore e all’atteggiamento generale e alle aspettative nei confronti di FederBio.
3
Il mondo dei produttori bio
4
TESTO DELLA DOMANDA: “E, oltre alle attività legate alla produzione e/o trasformazione del biologico, mi può dire se, tra le seguenti, ci sono altre attività che svolge la sua azienda? (consentite più risposte)”.
Valori percentuali - Base casi: 400
12
7
3
2
2
2
83
Agriturismo
Produzioni da fontirinnovabili
Didattica (per es. fattoriadidattica)
Formazione/educazioneambientale
Attività ricreative /sportive
Artigianato
Nessuna, oltreproduzione/trasformazione
ALTRE ATTIVITÀOrdinamento decrescente
17% dichiara di fare almeno un’altra attività oltre a produzione/trasformazione di cui il 12% svolge solo un’attività in più e il 5% svolge più di una attività.
La maggioranza dei produttori (8 su 10) non svolge altre attività oltre alla produzione/trasformazione. L’attività più esercitata congiuntamente è l’agriturismo (1 su 10). Solo il 5% dichiara di svolgere più di una attività oltre a quella principale
Soprattutto chi è socio di un’associazione bio: 16%
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TESTO DELLA DOMANDA: “E, oltre alle attività legate alla produzione e/o trasformazione del biologico, mi può dire se, tra le seguenti, ci sono altre attività che svolge la sua azienda? (consentite più risposte)”.
Valori percentuali - Base casi: 400
PROFILO DI COLORO CHE NON SVOLGONO ALTRE ATTIVITÀ
A non svolgere altre attività oltre alla principale sono soprattutto i produttori più giovani e quelli più anziani, che operano nel Sud o nelle Isole e che si rivolgono principalmente al mercato convenzionale
83
93
8480
71
9289
7881
6772 73
8891
77
8688
77
85
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
TOTA
LE
18-3
4enni
35-4
4enni
45-5
4enni
55-6
4enni
65en
ni e o
ltre
Basso
tito
lo d
i stu
dio
Diplo
ma
Laur
ea
Nord
Ove
st
Nord
Est
Centro Sud
Isol
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Canal
i bio
logi
ci
Entam
bi i
cana
li
6
TESTO DELLA DOMANDA: “E, vende i suoi prodotti…”.
Valori percentuali - Base casi: 400
17
15
25
15
28
Solo mercatoconvenzionale
Prevalentemente mercatoconvenzionale
Solo mercato biologico
Prevalentemente mercatobiologico
In modo abbastanzaequilibrato in entrambi
MERCATO DI RIFERIMENTO PRINCIPALE:
Dove vende i suoi prodotti …?
32%
area mercato convenzionale
40%
area mercato biologico
Il principale mercato di riferimento è quello biologico (4 su 10 operatori), ma resta importante il “peso” del mercato convenzionale: 3 su 10 lo utilizzano in modo quasi esclusivo mentre 3 su 10 in “condivisione” bilanciata con quello biologico
7
TESTO DELLA DOMANDA: “E, vende i suoi prodotti…”.
Valori percentuali - Base casi: 400
Il mercato biologico è più utilizzato dai produttori del Nord-ovest e del Centro Italia
PROFILO DI COLORO CHE VENDONO I PRODOTTI ATTRAVERSO CANALI BIOLOGICI
4042 41
37
41 42
56
43
47
34
41 42
32
0
10
20
30
40
50
60
TOTALE 18-34enni
35-44enni
45-54enni
55-64enni
65enni eoltre
NordOvest
Nord Est Centro Sud Isole Fino a 30ettari
Oltre 30ettari
Da considerarsi dato qualitativo (15 casi)
8
TESTO DELLA DOMANDA: “E, vende i suoi prodotti…”.
Valori percentuali - Base casi: 400
PROFILO DI COLORO CHE VENDONO I PRODOTTI ATTRAVERSO CANALI CONVENZIONALI
32
17
33
31
3638
30
32
20
40
2931
34
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
TOTALE 18-34enni
35-44enni
45-54enni
55-64enni
65enni eoltre
NordOvest
Nord Est Centro Sud Isole Fino a 30ettari
Oltre 30ettari
Il mercato convenzionale è più spesso indicato dai produttori anziani e da coloro che risiedono nel Sud Italia
9
TESTO DELLA DOMANDA: “E, vende i suoi prodotti…”.
Valori percentuali - Base casi: 400
Dichiarano un utilizzo equilibrato di entrambi i mercati di nuovo i produttori che risiedono nel Centro Italia e i più giovani. Ma anche chi ha aziende di grandi dimensioni
PROFILO DI COLORO CHE VENDONO I PRODOTTI ATTRAVERSO ENTRAMBI I CANALI
28
42
26
32
23
20
15
26
33
26
30
27
33
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
TOTALE 18-34enni
35-44enni
45-54enni
55-64enni
65enni eoltre
NordOvest
Nord Est Centro Sud Isole Fino a 30ettari
Oltre 30ettari
10
TESTO DELLA DOMANDA: “E quali sono i principali canali di distribuzione utilizzati dalla sua azienda? (consentite più risposte)”
Valori percentuali - Base casi: 400
CANALI DI VENDITA:
Quali utilizza…? (risposta multipla)
59
29
16
11
8
6
9
Vendita diretta
Cooperative eorganizzazioni di
produttori
Accordi con lagrande distribuzione
Mercatini e fiere disettore
GAS- gruppid’acquisto solidali
E- commerce
Altro
Operatori del Nord-ovest 74%
Operatori del Centro 65%
Laureati 63%
Chi ha oltre 40 ettari di terreno 27%
35-44enni 22%
Con alto titolo di studio 12%
Operatori del Nord 34%
Chi è associato ad almeno un’associazione 15%
La modalità di vendita più in voga è quella diretta: 6 su 10 operatori la praticano e nel Nord-ovest e nel Centro 7 su 10. Minoritarie le quote di chi utilizza GAS e E-commerce. Il canale della grande distribuzione è utilizzato soprattutto da chi ha aziende grandi (3 su 10)
11
Associazionismo
12
SI40%
No60%
“È SOCIO DI UN’ASSOCIAZIONE DI PRODUTTORI BIO?”
TESTO DELLA DOMANDA: “Lei è socio o sta per diventare socio (nell’anno in corso) di un’associazione di produttori bio? Se si quale? Consentite più risposte (max 3)”.
Valori percentuali - Base casi: 400
Solo l’1% dichiara di essere socio di più di un’associazione
Discreta la propensione all’associazionismo: si dichiarano soci 4 produttori su 10
13
TESTO DELLA DOMANDA: “Lei è socio o sta per diventare socio (nell’anno in corso) di un’associazione di produttori bio? Se sì quale? Consentite più risposte (max 3)”.
Valori percentuali - Base casi: 400
La propensione ad associarsi è più elevata tra chi ha come riferimento il mercato biologico in modo esclusivo o a pari merito con il convenzionale: 5 su 10
“È SOCIO DI UN’ASSOCIAZIONE DI PRODUTTORI BIO?”
Per canali di vendita
60
40
73
27
55
46
54
47
NON SOCIO SOCIO
TOTALE POPOLAZIONE CANALI CONVENZIONALI ENTRAMBI I CANALI CANALI BIOLOGICI
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TESTO DELLA DOMANDA: “Lei è socio o sta per diventare socio (nell’anno in corso) di un’associazione di produttori bio? Se sì quale? Consentite più risposte (max 3)”.
Valori percentuali - Base casi: 400
Maggiore propensione all’associazionismo si registra nel Nord e soprattutto nel Centro Italia. Minore al Sud
“È SOCIO DI UN’ASSOCIAZIONE DI PRODUTTORI BIO?”
Per area geografica
60
40
55
45
5149
64
36
NON SOCIO SOCIO
TOTALE POPOLAZIONE NORD CENTRO SUD E ISOLE
15
35
20
3
5
37
Non ne ho ancora avutol’occasione, ma potrei farlo
Non ne conosco nessuna cheoperi nella mia zona
Altro
Non mi fido delle associazioni diproduttori bio che conosco
Non mi interessa essere socio diun’associazione di produttori bio
TESTO DELLA DOMANDA: “E qual è il principale motivo per cui lei non è socio di un’associazione di produttori bio? (consentita una sola risposta)”.
Valori percentuali - Base casi (solo chi afferma di non essere socio di alcuna associazione: 240)
MOTIVAZIONI AL NON ASSOCIAZIONISMO (solo non associati, ordinamento per propensione potenziale all’associazionismo)
“Perché non possiamo permetterci la spesa per l’associazione/la mia azienda è piccola e se divento socio ho dei costi elevati”
Area
resistenti
Area
potenziali
associati
Vende tramite canali convenzionali 46%
Laureati 41%
Operatori del Sud 45%
Donne 43%
45-54enni 39%
Con la licenza media 39%
Diplomati 29%
Operatori del Sud 28%
Tra i non associati si registra un’alta area di potenziali
futuri associati, pari a circa il 58% degli stessi
16
Criticità percepite per il settore bio
17
CRITICITÀ PERCEPITE PER IL SETTORE BIO
TESTO DELLA DOMANDA: “Ecco alcune criticità che altri produttori intervistati prima di lei hanno attribuito al settore bio. Mi può dire, tra le seguenti, quali sono le criticità che lei avverte maggiormente? Indichi la prima criticità in ordine di importanza, poi la seconda e infine la terza”.
Valori percentuali - Base casi: 400
16
16
15
13
6
8
8
5
4
4
1
4
38
35
34
29
23
21
17
16
9
8
3
4
Bassa redditività (costi di produzione troppo alti rispetto ai ricavi)
Peso della burocrazia
Scarsa consapevolezza dei consumatori rispetto a cosa davvero sia un prodotto bio.
Eccessivo divario prezzo del prodotto riconosciuto al produttore e prezzo pagato dal consumatore finale
Scarsa attenzione delle istituzioni locali e nazionali
Concorrenza "sleale" di produttori che non rispettano regole, leggi sanitarie e contrattuali
Concorrenza dei prodotti esteri
Ecofurbi ossia coloro che "inquinano" il comparto biologico con produzioni fintamente bio
I nadeguatezza dell’organizzazione commerciale di riferimento
Rischio di contaminazioni da agenti chimici e OGM da campi confinanti
Deficit di tecnologie, mezzi tecnici e conoscenze scientifiche
Nessuna di queste azioni
Prima risposta Totale risposte
Ordinamento decrescente per totale risposte
Varie sono le criticità segnalate per il settore. Le principali sembrano essere la bassa redditività e il peso della burocrazia (indicati da quasi 4 su 10) e a seguire la scarsa consapevolezza dei consumatori e l’eccessivo divario tra prezzo al produttore e al consumatore finale (3 su 10)
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CRITICITÀ PERCEPITE PER IL SETTORE BIO
TESTO DELLA DOMANDA: “Ecco alcune criticità che altri produttori intervistati prima di lei hanno attribuito al settore bio. Mi può dire, tra le seguenti, quali sono le criticità che lei avverte maggiormente? Indichi la prima criticità in ordine di importanza, poi la seconda e infine la terza”.
Valori percentuali - Base casi: 400
Principali accentuazioni
Interessanti le differenze tra i produttori per aree geografiche (nel Nord-est alte le indicazioni per bassa redditività e divario prezzo produttore-consumatore; nel Centro Italia per peso burocrazie e scarsa consapevolezza consumatori, nelle Isole di nuovo per divario prezzo produttore-consumatore) e mercato di riferimento (in particolare la concorrenza sleale è segnalata da chi usufruisce in prevalenza del mercato biologico)
Bassa redditività (costi di produzione troppo alti rispetto ai ricavi) (38%)
• Chi usa i canali convenzionali 44%• Operatori del Nord-est 43% • 65enni e oltre 49%• Con basso titolo di studio 44%
Peso della burocrazia (35%) • Con alto titolo di studio 41%• Chi usa entrambi i canali 41%• 45-54enni 40%• 55-64enni 40%• Operatori del Centro 47%
Scarsa consapevolezza dei consumatori rispetto a cosa davvero sia un prodotto bio(34%)
• Laureati 40% • Chi ha oltre 30 ettari di terreno 39%• Operatori del Centro 39%• Chi usa i canali convenzionali 38%
Eccessivo divario prezzo del prodotto riconosciuto al produttore e prezzo pagato dal consumatore finale (29%)
• Operatori del Nord-est 40% • Operatori delle Isole 34% • Laureati 33%• Chi ha oltre 30 ettari di terreno 33%
Scarsa attenzione delle istituzioni locali e nazionali (23%) • 65enni e oltre 28% • Laureati 27%
Concorrenza "sleale" di produttori che non rispettano regole, leggi sanitarie e contrattuali (21%)
• 34-44enni 32%• Chi usa canali biologici 25%
Ecofurbi ossia coloro che "inquinano" il comparto biologico con produzioni fintamente bio (16%)
• Laureati 21%
19
Conoscenza di FederBio
20
TOTALE CONOSCENZA
39%
TOTALE CONOSCENZA FEDERBIO: SUGGERITA E SPONTANEA
Valori percentuali - Base casi: 400
Nel complesso (spontanea più suggerita) circa 4 produttori su 10 affermano di conoscere FederBio, almeno per sentito dire
4%
35%
SPONTANEA
SUGGERITA
Soprattutto tra
- Operatori del Nord-ovest 57%
- Operatori delle Isole 42%
21
Atteggiamento generale e aspettative nei confronti di FederBio
22
49
41
36
33
32
29
21
19
17
14
40
49
48
52
49
52
49
53
51
52
2
2
3
2
6
2
4
6
3
3
6
6
9
10
9
14
19
16
22
22
3
2
4
3
4
3
7
6
7
9
Offerta servizi per sostenere l’internazionalizzazione/ promuovere il biologico Made in Italy
Accordi di settore e protocolli di intesa
Promuovere standard comuni e verificarne la corretta applicazione
Progetti di ricerca per promuovere innovazione tecnologica, sperimentazione e formazione
Lobbying, attività di pressione presso le istituzioni
Costruzione di un portale di comunicazione/ interazione con il mondo dei produttori bio
Partecipazione a fiere di settore nazionali ed internazionali
Supporto reti di produttori e co-partecipazione a bandi/ progetti del settore
Promozione della Prima Assemblea Nazionale dei produttori biologici
Promozione di convegni/ conferenze del settore
Molto importante Abbastanza importante Non sa Poco importante Per niente importante
Importanza attribuita ad attività di FEDERBIO
TESTO DELLA DOMANDA: “Ecco una serie di iniziative che FederBio realizza o ha intenzione di realizzare a breve termine, per ognuna di esse le chiedo di dirmi quanto la ritiene importante per la sua attività/per il suo settore di attività. Se: 1: molto; 2: abbastanza; 3: poco; 4: per nulla (0=non so).”
Valori percentuali - Base casi: 400
Ordinamento decrescente per “Molto importante per la mia attività”
Tutte le attività che FederBio svolge o ha intenzione di realizzare a breve sono percepite come importanti dai produttori. In particolare, l’offerta di servizi per l’internazionalizzazione/made in Italy e gli accordi di settore sono apprezzati dalla quasi totalità dei rispondenti
89%
90%
84%
85%
81%
81%
70%
72%
68%
66%
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Importanza attribuite ad attività di FEDERBIO
TESTO DELLA DOMANDA: “Ecco una serie di iniziative che FederBio realizza o ha intenzione di realizzare a breve termine, per ognuna di esse le chiedo di dirmi quanto la ritiene importante per la sua attività/per il suo settore di attività. Se: 1: molto; 2: abbastanza; 3: poco; 4: per nulla (0=non so).”Valori percentuali - Base casi: 400
Principali accentuazioni per molto più abbastanza
Le donne attribuiscono più importanza rispetto agli uomini alla promozione di standard comuni, ai progetti di ricerca per promuovere innovazione/sperimentazione...
Offerta servizi per sostenere l’internazionalizzazione/promuovere il biologico Made in Italy
(89%)
• Operatori delle Isole 95%
Accordi di settore e protocolli di intesa (90%)
• 25-34enni 94%• 65enni e oltre 96%• Operatori del Nord-ovest 96%
Promuovere standard comuni e verificarne la corretta applicazione(84%)
• Operatori del Nord-ovest 93%• 18-34enni 90%• Donne 89%• 65enni e oltre 89%
Progetti di ricerca per promuovere innovazione tecnologica, sperimentazione e formazione (85%)
• 18-34enni 93%• 65enni e oltre 92%• Donne 90%• Operatori delle Isole 91%
Lobbying, attività di pressione presso le istituzioni (80%)
• 18-34enni 95%• Chi ha oltre 40 ettari di terreno 89%• Operatori delle Isole 86% •Con alto titolo di studio 84%
Costruzione di un portale di comunicazione/interazione con il mondo dei produttori bio (81%)
• 18-34enni 90%• Operatori delle Isole 87% • Al crescere del titolo di studio, laureati 86%• Operatori del Nord-ovest 85%
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Importanza attribuite ad attività di FEDERBIO
TESTO DELLA DOMANDA: “Ecco una serie di iniziative che FederBio realizza o ha intenzione di realizzare a breve termine, per ognuna di esse le chiedo di dirmi quanto la ritiene importante per la sua attività/per il suo settore di attività. Se: 1: molto; 2: abbastanza; 3: poco; 4: per nulla (0=non so).”
Valori percentuali - Base casi: 400
Principali accentuazioni per molto più abbastanza
… e alla promozione della Prima Assemblea Nazionale dei produttori
Partecipazione a fiere di settore nazionali ed internazionali
(70%)
•18-34enni 83%• Operatori delle Isole 76% • Chi ha oltre 40 ettari di terreno 74%
Supporto reti di produttori e co-partecipazione a bandi/progetti del settore (72%)
• 65enni e oltre 96%• 18-34enni 78% • Operatori del Nord-ovest 78%• Operatori delle Isole 78% • Chi ha oltre 40 ettari di terreno 77%
Promozione della Prima Assemblea Nazionale dei produttori biologici (68%)
• Donne 73%• Operatori delle Isole 72%
Promozione di convegni/conferenze del settore(66%)
• 65enni e oltre 73%• Associato ad almeno un’associazione 70%
25
Quali azioni prioritarie per FederBio?
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AZIONI PRIORITARIE PER FEDERBIO
TESTO DELLA DOMANDA: “Al di là del grado di interesse che ha manifestato per alcune delle attività di FederBio, secondo lei tra le seguenti quali sono le azioni prioritarie che dovrebbe intraprendere una federazione come FederBio? Indichi le prime tre, in ordine di importanza”. Valori percentuali - Base casi: 400
25
15
17
13
12
8
7
3
49
39
37
34
26
20
15
3
Promuovere presso il consumatore la conoscenza e la diffusione della cultura e del prodotto da agricoltura biologica
Proporre al legislatore norme per la tutela e lo sviluppo del settore
Tutelare a livello nazionale e internazionale le basi comuni del biologico italiano
Azione politica e anche legale nei confronti delle I stituzioni nazionale e regionali per garantire un sostegno adeguato al settore biologico
nell’ambito dei piani di sviluppo rurale regionali (PSR)
Stipulare e promuovere accordi di filiera
Rappresentanza dei produttori verso le I stituzioni centrali e locali
Promuovere tavoli di dialogo interprofessionale
Nessuna di queste azioni
Prima risposta Totale risposte
Ordinamento decrescente per totale indicazioni
Che fare? Un’azione su più livelli è auspicata per FederBio con una particolare attenzione alla sensibilizzazione dei consumatori sul tema dell’agricoltura biologica e dei suoi prodotti
Vendita tramite canali convenzionali 47%
Donne 44%
Operatori del Centro 60%
Donne 55%
Vendita tramite canali biologici 53%
Operatori del Nord -est 43%
Donne 42%
Operatori del Sud 39%
Vendita tramite entrambi i canali 31%
Operatori delle Isole 30%
Vendita tramite entrambi i canali 20%
TAVOLI E ACCORDI sono attività associabili: 19% Prima risposta e 41% Totale risposte
27
Importanza attribuita al ruolo di rappresentanza espresso da FederBio
28
TESTO DELLA DOMANDA: “Infine, rispetto al ruolo di rappresentanza dell’intero comparto della produzione biologica secondo lei l’esistenza di una federazione come FederBio è ….”.
Valori percentuali - Base casi 400
10
28
49
4
2
7
Fondamentale
Importante ma nonfondamentale
Utile
Poco utile
Inutile
Non so
RUOLO DI RAPPRESENTANZA, FEDERBIO È …
A FederBio viene riconosciuta importanza dalla quasi totalità degli operatori. Seppure con sfumature diverse: 4 su 10 la ritengono fondamentale o importante; 5 su 10 utile
Al crescere del titolo di studio 35%
Operatori del Centro 35%
Conosce FederBio almeno di nome 34%
55-64enni 33%
Chi ha oltre 40 ettari di terreno 32%
Operatori del Nord-est 55%
Donne 54%
Associato ad almeno un’associazione 53%
29Il campione intervistato
V. Ass. V. %
GENERE
-Maschi 247 62
-Femmine 153 38
CLASSI DI ETÀ
-18-24 anni 5 1
-25-34 anni 36 9
-35-44 anni 90 23
-45-54 anni 123 30
-55-64 anni 75 19
-oltre i 64 anni 71 18
TITOLO DI STUDIO
-Nessuno/Elementare 33 8
-Licenza media 110 28
-Diploma 151 37
-Laurea/Post laurea 106 27
AMPIEZZA COMUNE DI RESIDENZA
-Fino a 5.000 abitanti 160 40
-5.001-20.000 abitanti 136 34
-20.001-50.000 abitanti 60 15
-50.001-250.000 abitanti 29 7
- Area metropolitana 15 4
TOTALE 400 100
3030
Nota informativa (in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 153/02/CSP, pubblicato su G.U. 185 del 8/8/2002 e 237/03/CSP del 9/12/2003)
Soggetto realizzatore: ISPO Ricerche S.r.l.
Committente - Acquirente: FederBio
Tipo e oggetto dell’indagine: sondaggio d’opinione a livello nazionale
Metodo di raccolta delle informazioni: C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview)
Universo di riferimento: produttori biologici con aziende > 1 ettaro
Campione: statisticamente rappresentativo dell’universo di riferimento per
area geografica
Estensione territoriale: nazionale
Consistenza numerica del campione: 400 casi
Rispondenti: informazione allegata ai risultati dell’indagine (cfr. % non sa)
Elaborazione dati: SPSS
Margine di approssimazione: 4,9%
Date di rilevazione: 18-25 gennaio 2011
Indirizzo del sito dove sarà disponibile la documentazione completa in caso di diffusione: www.agcom.it. In caso di pubblicazione è obbligatorio riportare le informazioni della scheda indicata, a pena di gravi sanzioni. ISPO non si assume alcuna responsabilità in caso di inosservanza.
ISPO Ricerche s.r.l. Viale di Porta Vercellina 820123 MilanoT 02 48004104 | F 02 [email protected] | www.ispo.it