Fare amicizia con gli erroriLa grande differenza tra fallire e fare esperienza

Sara Colognesi

Psicologa psicoterapeuta

Un vecchio adagio diceva: “sbagliando si impara”.

Nel mondo odierno, invece, l’enfasi Nel mondo odierno, invece, l’enfasi è incentrata sul successo, sul

“fare bene al primo colpo”, su non sbagliare mai

GLI ERRORI HANNO DELLE CONSEGUENZE, MA TRA

COMMETTERE QUALCOSA DICOMMETTERE QUALCOSA DIIRREPARABILE E FARE SEMPRE TUTTO PERFETTAMENTE BENE

C’È UN UNIVERSO DI ESPERIENZE.

IL MONDO IN CUI VIVIAMO È COMPLESSO

� RIUSCIAMO A DARE UN SENSO METTENDO A

CONFRONTO GLI ELEMENTI CHE INCONTRIAMO E

CLASSIFICANDOLI PER SOMIGLIANZA E

CONTRASTO.

� NON POSSIAMO SAPERE COME IMPARARE A

FARE QUALCOSA DI NUOVO SE ALMENO UNA

VOLTA NON ABBIAMO SBAGLIATO A FARLO.

TI RICORDI QUANDO HAI IMPARATO AD ANDARE

IN BICICLETTA?

COME HAI FATTO?� CADENDO TANTE VOLTE!

� L’ERRORE CI AIUTA A CAPIRE COME

CORREGGERE LA NOSTRA ROTTA E FARE

QUALCOSA DI DIVERSO LA PROSSIMA VOLTA

� L‘ERRORE CI FA FARE ESPERIENZA E CI AIUTA AD

EVOLVERCI E PROGREDIRE NEL NOSTRO

PERCORSO.

COME VENGONO CONSIDERATI GLI ERRORI

NELLE AZIENDE?

GLI ERRORI IN AZIENDA

� TROPPO SPESSO IN ITALIA GLI ERRORI SONO

CONSIDERATI SOLO COME QUALCOSA DA EVITARE

� NON VENGONO CONSIDERATI COME UNA

POSSIBILITA’ DI FARE ESPERIENZA

� NON SI DA’ NEMMENO TEMPO E MODO AI

LAVORATORI DI SPERIMENTARSI. DEVONO

ESSERE PRONTI. SUBITO.

L’ERRORE AMICO O FEHLERFREUNDLICHKEIT

ERNST ULRICH E CHRISTINE VON WEIZSÄCKER.

ERRORE AMICO

“L’IDEA DI ERRORE AMICO PRENDE IN CONSIDERAZIONE

SIA L’IDEA DELLA PRODUZIONE DEGLI ERRORI, SIA LA

TOLLERANZA DEGLI ERRORI, E TOLLERANZA DEGLI ERRORI, E

L’AMICHEVOLE COOPERAZIONE TRA QUESTI DUE

ASPETTI AL FINE DI ESPLORARE NUOVE OPPORTUNITÀ”

(von Weizsäcker, E.U., von Weizsäcker, C. 1998. Information, evolution and

”error-friendliness”, Biological Cybernetics).

COSA SI INTENDE?

� E’ l’idea che un sistema ha bisogno di errori per

evolvere.

� Si tratta di un delicato equilibrio tra la quantità di errori, e � Si tratta di un delicato equilibrio tra la quantità di errori, e

la potenzialità che un sistema possiede di affrontare

questi errori che permette al sistema stesso di essere

flessibile ad esplorare altre opzioni e, quindi, lo favorisce

nella sua elaborazione ed evoluzione.

“La pedagogia enfatizza sempre il ruolo degli errori nell’apprendimento umano […] Errore amico

significa che sia in situazioni pedagogiche che in quelle reali deve esserci un bilanciamento tra novità e controllo e che i rischi devono essere novità e controllo e che i rischi devono essere mantenuti ad un livello gestibile. Lasciare che un bambino si arrampichi sul divano del salotto è tollerabile. Lasciare che si arrampichi sul

balcone di una finestra aperta non lo è”. (von Weizsäcker, von Weizsäcker, 1998).

L’ERRORE FA PARTE DELL’ESPERIENZA.

SENZA GLI ERRORI (E L’ANTICIPAZIONE CHE QUESTI FACCIANO PARTE DEL CHE QUESTI FACCIANO PARTE DEL NOSTRO PERCORSO) NON CI PUÒ ESSERE EVOLUZIONE, SI ARRESTA IL MOVIMENTO E RESTIAMO SEMPRE

UGUALI A NOI STESSI.

Avere degli errori nel proprio bagaglio di esperienze è fondamentale quando le cose prendono una piega inaspettata o si devono affrontare delle situazioni

particolarmente critiche.

Sbagliare di più quando possiamo permettercelo e i

rischi sono controllati, ci permette di limitare gli errori

quando, invece, le conseguenze possono essere gravi.

Forse può essere utile guardare con un occhio un po’ più critico le cosiddette soluzioni ready-to-go e rivalutare le

(metaforiche) rotelline della bici.

DR.SSA SARA COLOGNESI

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTAPSICOLOGA PSICOTERAPEUTA

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