famiglie visitate dai sacerdoti e diacono dopo le 17 … · possibilità di commento libero,...
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19 novembre 2017 www.compastlentate.it
Comunità pastorale Lentate - 16/11/17 – LM
AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE
NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (consacrata) 339.8838012
Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale
p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30
lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago
CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985
lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 mercoledì 15 - 17 per attenzione al lavoro
sito web della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it
APPUNTAMENTI COMUNITARI
VISITA NATALIZIA a tutte le famiglie - da lunedì 13 novembre
Sacerdoti e diacono per s. Vito e Birago / coppie di laici per Camnago. Cimnago e Copreno - ATTENZIONE allo schema riportato su ogni numero di INFORMAZIONE
SACERDOTI PER LE CONFESSIONI
sabato 25 novembre 2017 nelle chiese parrocchiali 16.30-18 BIRAGO don Ambrogio, CAMNAGO don Andrea, S. VITO don Mario A.,
COPRENO (16-17) don Italo, CIMNAGO don Angelo,
inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali
DIVENTARE COPPIA E FAMIGLIA incontri di preparazione al matrimonio 2018 - LENTATE SUL SEVESO
domenica 25 febbraio dalle 14 alle 19 - oratorio di CAMNAGO i martedì 27 febbraio, 6 e 13 marzo - ore 21 - cineteatro S.ANGELO per tutte le parrocchie di Seregno, Seveso, Cesano M., Meda, Lentate domenica 18 marzo dalle 9 alle 19 - oratorio di CAMNAGO Iscrizioni a partire dal 1 dicembre, direttamente dal parroco 320.2244053
PADDINGTON 2 domenica 19 novembre 16.30 e 21.15
7 MINUTI Cineforum mercoledì 22 novembre 21
ingresso € 6
INIZIAZIONE CRISTIANA Appuntamenti per le famiglie
domenica 19 novembre 1a media S. Vito ore 15 presso Oratorio s.Angelo-Lentate centro 3a primaria Copreno ore 15 presso Oratorio Copreno
domenica 26 novembre ore 15 1a media Cimnago presso Oratorio s.Angelo-Lentate centro 3a elementare Birago e Camnago presso Oratorio Camnago
NATALE 2017 - FAMIGLIE VISITATE DAI SACERDOTI E DIACONO dopo le 17
lunedì 20/11 Diaz, D'Annunzio, Croce, Superga, Groane
martedì 21/11 Verdi, Donatori, Parini, Comacini, Sauro, Grandi, Mocchirolo
mercoledì 22/11 Leopardi, Porta, Petrarca, Garibaldi, Giuliani, Giotto, Tintoretto
giovedì 23/11 Manzoni
venerdì 24/11 Terragni, Prealpi, Ronzoni, Pacinotti, Righi, Madonna Ghisallo, m.te Bianco, Porro, Oberdan, Matteotti, Toti
lunedì 27/11 Brescia, Valtellina, m.te Stelvio, Riva, Filzi
martedì 28/11 Mirabello, Solferino, Foscolo, Papini, Rodari, Palladio, Mazzini, Moncenisio, Mauri
mercoledì 29/11 Cimabue, Roma
giovedì 30/11 Italia, p.za s. Vito
venerdì 1/11 Adige, Dante, Scultori
FAMIGLIE VISITATE DALLE COPPIE DI LAICI dopo le 17 Con avviso distribuito almeno 3-4 giorni prima
lunedì 20/11 Padova, XX Settembre, Ariosto, S.Michele pari dal n°2 al n°10, Palestro n°10
martedì 21/11 Carducci, Friuli, Gramsci, Italia, Pirandello, Pascoli pari 2-20, Tonale, S.Michele disp 1-33, e pari 12-40
mercoledì 22/11 XXIV Maggio, Italia, Pascoli dal n°1 al n°29, Montello, S.Michele disp 35-63 e pari 50-60, Cevedale n°28
giovedì 23/11 XXIV Maggio, Indipendenza, Francioli, Venezia, Bernina, Redipuglia, Piave, Pepe, Piazza Cervi, Nazionale,
Gorizia, Cadore, Piemonte, Tonale, Volturno, XXV Aprile, XX Settembre, Montesolaro, Cevedale, Palestro
venerdì 24/11 Italia, Marconi, Ovidio
lunedì 27/11 Rosselli, Fermo, del Popolo, Adamello n.ri pari, Vicolo Giuliani
martedì 28/11 Garcia, Amendola, Archimede, s Bernardo, Cantore, Tonale, S.Martino, Bizzozzero, Adamello n.ri dispari
mercoledì 29/11 Triestre, Sabotino, Curtatone, Tommaseo, Nenni, Meucci, Montello
giovedì 30/11 Col di lana, Nazionale: da Barlassina a semaforo , Nazionale: rotonda-Novedrate , Cantore, Monfalcone,
Isonzo numeri dispari, Tonale, del Popolo, Adda, Peschiera, per Figino
1. Laura Cifarelli, Flavio Busnelli 2. Rosanna Galliani, Piera Garbagnati 3. Mariella Radice, Wilma Falasco 4. Mariella Radice, Anna Fugazza 5. Tiziana Zibra, Liliana Volontè 6. Antonella Giannini, Giuseppe Valente 7. Antonella Ceppi, Pinuccia Ceppi 8. Anna Dionisio, Marinella Galli 9. Antonia Ventura, Alfredo Argentero
10. Rosangela Fumeo, Elia Biscaro 11. Angelo Forgione, Mariangela Fanfer 12. Biagio Alberio, Mariagrazia Molteni 13. Mariagiulia Bonfanti, Adriana Arosio 14. Patrizia Terraneo, Lorena Pontiggia 15. Donatella Terraneo, Rosanna Sala 16. Cristina Romanò, Franca Izzo 17. Fiorella Terraneo, Laura Ferrario
19 novembre 19 novembre -- DOMENICA SECONDA DI AVVENTO DOMENICA SECONDA DI AVVENTO
la pagina di vangelo che ascoltiamo Lettura del Vangelo secondo Matteo 3, 1-12 In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse: «Voce di uno che grida nel deser-to: / Preparate la via del Signore, / raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano bat-tez-zare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel gra-naio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con questo capitolo 3° di Matteo siamo davvero agli «inizi dell’attività di Gesù in Galilea» ed è corretto tenere uniti i capp. 3 e 4. In questa sezione in primo piano sta Giovanni Batti-sta, il profeta. La sua predicazione (Mt 3,1-12) è identica alla predicazione di Gesù (Mt 4,17). Le parole del maestro Giovanni sono infatti ripetute da Gesù, senza alcuna variazione, all’inizio della sua attività in Galilea, non appena Giovanni è imprigiona-to per ordine di Erode Antipa. Anche Gesù ripete: «Cambiate il cuore! Si è avvicinato, infatti, il regno dei cieli!». È importante anche sottolineare la simmetria che viene a crearsi tra la “vocazione” di Gesù, mentre era certamente anche lui inizial-mente discepolo di Giovanni, e la “vocazione” dei primi disce-poli che Gesù chiama sulle sponde del lago di Genezaret.
Ma guardiamo bene questa pagina, tenendo conto che stiamo vivendo l'Avvento.
Vale dunque anche per noi il severo monito rivolto da Giovanni il Battista ai Farisei e ai Sadducei che andavano da lui per farsi battezzare: «Vi dico che anche da queste pietre Dio può susci-tare figli ad Abramo». Il nostro impegno è per la conversione e, partendo da essa, la testimonianza che Gesù Cristo è il Signore, con la conseguente passione apostolica e la volontà di raggiun-gere tutti coloro che ancora – magari in modo inconsapevole – stanno attendendo il Vangelo della vita. E anche con la stessa impareggiabile volontà di Paolo per continuare ad essere apo-stoli (seconda lettura). Il Dio Padre del Signore nostro Gesù Cri-sto – colui che è il Dio Creatore, il Dio che ha liberato Israele dalla mano dell’Egitto e ha fatto rinascere il suo popolo – è dav-vero «il nostro consolatore» (prima Lettura). Dio viene come portatore di salvezza per tutte le genti. La ri-conciliazione avvenuta nelle prime comunità cristiane tra cre-
denti che provenivano dall’ebraismo e credenti dal mondo gre-co (cioè “pagani”) è sempre stata provvisoria e di equilibrio instabile. Essa è però primo esempio di un mondo intero ricon-ciliato in Cristo, dove non vi sono privilegi di razza o di religio-ne (come l’essere figli di Abramo, per i supponenti ebrei), ma dove conta solo ciò che veramente ci unisce: la fede nell’unico Signore e Salvatore. Dio – ricordiamocelo sempre - ha un amore fedele, incondizio-nato; neppure il peccato può limitare questo amore. Egli infatti perdona sempre, con tenerezza e misericordia; appena vede nell’uomo un minimo di ravvedimento, subito entra con dolcez-za infinita e distrugge il peccato. Ma nonostante il sempre rin-novato perdono, il cuore dell’uomo rimane invincibilmente pec-catore; occorre allora che Dio, mentre perdona e distrugge il peccato, trovi continuamente e instancabilmente altre occasio-ni per garantirsi l’amicizia dell’uomo. L’amicizia con Dio da parte dell’uomo non è facile: non è una passeggiata superficiale che l’uomo compie incontro a Dio, ma ha a che fare con l’umile quotidiano riconoscimento di una si-tuazione di imperfezione, di infedeltà che radicalmente abita nel cuore dell’uomo. È l’esperienza dell’uomo peccatore, che sa di avere labbra impure e cuore impuro. L’idea di comunione-amicizia con Dio dunque comporta un rossore, un mettersi la mano sulle labbra per dire: “Come posso io comparire davanti a Dio?” Ma questa consapevolezza dà anche un tocco nuovo, stu-pendo e commovente al rapporto di ogni uomo con il Dio della misericordiosa tenerezza: l’uomo sa che non solo Dio lo ama, ma lo ama perdonando; e un amore che perdona è l’amore più sublime.
donitalo donimio@alice.
Ma chi erano farisei e sadducei al tempo di Gesù? I farisei erano un modello di pia religiosità e si gloriavano della loro fedeltà alla Legge interpretata secondo la tradizione rab-binica. Per la loro esemplarità, almeno apparente (cf Mt 23,13-36), esercitavano un grande influsso sul popolo; rappresentava-no il potere spirituale. I sadducei invece erano la classe dominante. Tra loro vi erano i grandi proprietari terrieri e le famiglie dell’aristocrazia sacer-
dotale; rappresentavano il potere economico, religioso e politico.
proposta preghiera personale e familiare: - libretto diocesano ALLA SCUOLA DEL FIGLIO - s. messa ogni mercoledì alle 6.30 nella parrocchiale di BIRAGO
- pomeriggio penitenziale per adulti domenica 17 dicembre - dalle 15 alle 18 - sempre nella chiesa di CAMNAGO - diversi sacerdoti a disposizione
riflessione e preghiera con commento ad AMORIS LAETITIA ogni domenica alle ore 15.30, nella chiesa parrocchiale di CAMNAGO: canto iniziale,
salmo e brano evangelico proposto dal testo LA VIA DELL’AMORE, riflessione e silenzio,
possibilità di commento libero, preghiera finale e canto.
Il testo si potrà acquistare direttamente prima della celebrazione, ogni domenica.
impegno con CARITAS DELLA COMUNITÀ PASTORALE: ogni famiglia è invitata a portare dei generi alimentari alla
processione dell’offertorio di ogni messa prefestiva e festiva in tutte le nostre chiese.
18/19 nov marmellata, latte a lunga conservazione, legumi in scatola/pelati, caffè, the, camomilla
25/26 nov zucchero, olio di oliva/semi, farina bianca/gialla, carne/tonno in scatola
2/3 dic omogeneizzati solo frutta/pesce/formaggio (no carne), pastina e biscotti prima infanzia,
pannolini 3^/4^/5^ misura, prodotti per igiene bimbi
9/10 dic detersivo bucato a mano/lavatrice, detersivo piatti, detersivo pavimenti, pulizia casa
16/17 dic dentifricio, shampoo, sapone liquido, sapone da barba/lamette
AVVENTO 2017 - iniziative comunitarie
Prima domenica di Avvento, Delpini l’ha celebrata con i nonni:
«Tutti abbiamo bisogno, nella paura, di qualcuno che ci tenga la mano» L’Arcivescovo ha presieduto in Duomo la Celebrazione eucaristica della I
Domenica dell’Avvento ambrosiano. Prima della Messa ha dialogato con i
nonni, invitati specificamente per l’occasione. «Trasmettete esperienze di
vita», ha indicato Delpini di Annamaria BRACCINI
Un dialogo semplice, informale che tocca
tanti problemi dei nostri giorni, dal rappor-
to intergenerazionale ai nuovi pericoli per i
giovani, dalla responsabilità alla volontà di
esserci dei nonni, non solo come baby sit-
ters. Si perché tre di loro, sedendo ai piedi
dell’altare maggiore del Duomo insieme
all’Arcivescovo, riflettono sul ruolo, appun-
to, dei nonni. Inizia così la prima Domenica
dell’Avvento ambrosiano in Cattedrale, con
questi invitati particolari e attentissimi, i
nonni, che giungono in massa, mandando le
loro adesioni fino a poche ore prima
dell’incontro, come spiegano i responsabili
del Servizio per la Famiglia, i coniugi Luigi
Magni e Michela Tufigno.
Inizia Maria Grazia già nonna di Leo due
anni, e che lo sarà ancora a dicembre di un
altro nipotino. Proprio pensando allo sguar-
do di meraviglia dei più piccoli, chiede:
«come possiamo tenere aperto tale stupore
e permettere che cresca la dimensione in-
teriore dello spirito dei bambini in un mon-
do che non facilita tutto questo?».
«Siamo qui insieme per celebrare l’inizio
dell’Avvento e il patrimonio che siete voi
nonni. Anzitutto voglio dirvi che la Chiesa è
vostra alleata», spiega monsignor Delpini,
che subito osserva: «Non sono nonno, quin-
di, non posso insegnarvi come si fa a esser-
lo. Credo, tuttavia, che lo scambio di espe-
rienze possa aiutare a non disperdere
quell’‘oh’ di meraviglia che, seppure scom-
parirà inevitabilmente», si può mantenere
vivo «come una dimensione alta, come spi-
ritualità dello stupore». Una capacità di ve-
dere le cose reagendo al mondo appiattito,
aggiunge l’Arcivescovo, usando la metafora
della mancanza di profondità dello
schermo della TV o dei computer. «Al
contrario sappiamo che esiste una ru-
vidità della vita e delle cose e voi pote-
te trasmetterla, insegnando magari a
cucinare, per il gusto di mettere le
mani laddove nasce il cibo, ad esempio. Lo
stupore infantile si perde, ma persiste una
riserva che voi custodite come trasmissione
di esperienze di vita».
Come a dire, occorre avere fiducia e do-
mandarsi, semmai, quale siano, oggi, le
tentazioni contro lo stupore che Delpini
identifica nella «pressione sociale e
nell’omologazione». Evidente che, in que-
sto contesto, i nonni possano fare tanto,
«vigilando di fronte a mode massificanti con
la fierezza di essere liberi».
Da uno dei nonni aderenti all’Associazione
“Nonni 2.0” arriva la domanda su una re-
sponsabilità educativa che, pur essendo
cruciale, non esaurisce l’impegno nei con-
fronti dei nipoti. «Quali priorità, allora, per-
seguire?».
Ancora, un altro nonno si interroga sui pro-
blemi dei ragazzi, con le tante questioni
poste dai social, con la sorta di autismo spi-
rituale sembra attanagliare tanti giovani.
«Aumentano così – dice – le nostre preoccu-
pazioni anche perché siamo nonni in un
contesto radicalmente mutato rispetto a
quello in cui siamo cresciuti. Come capire e
farsi capire, quale il linguaggio? La Chiesa
di Ambrogio è in grado di darci sostegno,
magari con un progetto pastorale ad hoc?».
Da quest’ultima osservazione riparte monsi-
gnor Delpini. «La Chiesa ambrosiana siete
voi, questo essere intraprendenti nel pro-
porre Associazioni come “Nonni 2.0” o il
“Movimento III Età”» (di cui è presente in
Duomo l’assistente diocesano, mons. Renzo
Marzorati).
L’idea è semplice: «incontrarsi con origina-
lità, con iniziative tra nonni nello stesso pa-
ese o movimento o perché si è già amici,
ragionando su come si possa aiutare a tro-
vare tentativi di risposta». Anche perché
«essere nonni è un’esperienza di gioia».
Ne nasce qualche consiglio: «sembra quasi
che un nonno, per esserlo bene, debba
rincorrere i nipoti, ma non bisogna farsi
condizionare dai nuovi linguaggi o dai com-
puter. La paura di non essere aggiornati
non fa bene. Il tema della preoccupazione
non deve portare a una sorta di complesso
di inferiorità».
Appunto perché «abbiamo qualcosa da
dire, soprattutto su argomenti che i genitori
non trattano. Un nonno che prega può dire
tanto ai nostri ragazzi tanto sul pregare,
sulla morte – che è un tabù -, sulla sessuali-
tà, sulla fiducia nel futuro, sul fatto che sia-
mo stati creati per la felicità Dobbiamo af-
frontare gli argomenti che sono censurati
dalle chiacchiere quotidiane. Anche se
paiono non ascoltare, i giovani captano
quello che si vuole trasmettere. Per questo
dobbiamo avere fiducia. La società ha biso-
gno di gente che abbia tempo di impegnar-
si. Essere bravi cristiani vuol dire risponde-
re ad alcuni bisogni anche “altri” dal fare il
nonno, come fare il sindaco o il volontario.
Così possiamo dare a questa società un
volto più solidale e fraterno. Avere del tem-
po implica la responsabilità di come spen-
derlo. Talvolta i nostri giudizi sul presente e
sulla gioventù sono uno troppo perentori e
scoraggiati: coltiviamo, invece, la persua-
sione che il Signore attira tutti a sé. In pro-
fondità vi è più bene di quello che possia-
mo vedere in voi c’è tanto bene e i nipoti ne
sono assetati. La bellezza, la freschezza, la
verità dell’acqua fresca, alla lunga, sono
più attrattive delle mode e degli artifici»,
conclude l’Arcivescovo poco prima
dell’avvio della Celebrazione eucaristica, la
cui omelia è un invito, ancora una volta, alla
speranza.
AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO BOLIVIA:
VIAGGIO MISSIONARIO AD AGOSTO 2018
Come penso voi già sappiate, stiamo organizzando un viaggio missionario in Bolivia nella
missione cattolica di Batallas dove opera la nostra parrocchiana Simona Casarotto di Cam-
nago. A che punto siamo? Ad oggi hanno confermato con sicurezza la propria parte-
cipazione 4 persone: don Andrea Zolli, Mariella Radice, Giorgia Gentile della Comunità Pa-
storale di Lentate e Maddalena Rudello di Barlassina. Ci sono ancora due persone in forse, e
se loro confermano ci sono comunque ancora 6 posti liberi. L’esperienza è aperta sia alla
comunità giovanile, purchè maggiorenne, che adulti. Il viaggio missionario si svolgerà nel mese di agosto
2018 e durerà tre settimane. Saremo ospiti della parrocchia dove vive Simona a contatto con la realtà delle
famiglie e delle situazioni di bisogno, partecipando all’opera ordinaria di evangelizzazione e sostegno della
comunità cristiana locale e non. Chiediamo a ciascun partecipante di pagare il viaggio, che sono circa 1000€,
il resto (altrettanti 1000€ a testa) verrà recuperato dalle donazioni e da opere di autofinanziamento.
Domenica 19 novembre alle 18.30 ci sarà all’oratorio s. Angelo una prima
riunione preparatoria del viaggio missionario e può essere un’occasione
partecipare per chi ancora vuole chiarirsi le idee e sta ancora valutando
l’opportunità di partecipare ma conserva ancora tanti dubbi. A questa riunione saranno
presenti don Paolo Steffano e Laura Fichera, amici di Simona che ci aiuteranno come mediatori in tutte le
fasi di preparazione. Don Andrea 3339142493 [email protected]
RICHIEDI IL VOLANTINO
IN ORATORIO
Per terze medie
È INIZIATO IL DOPOSCUOLA PER LA CLASSE PRIMA MEDIA Il 7 novembre è iniziata la proposta del doposcuola per le classi di 1 media. Il progetto era stato lanciato a maggio 2017 in via
sperimentale, ora inizia in via definitiva. È stato pensato in collaborazione con l’Istituto comprensivo E.Toti. Alle 14 di ogni mar-
tedi don Andrea va alla scuola media, prende in consegna i ragazzi iscritti, che per ora sono 9, li porta a piedi all’oratorio s. An-
gelo, si mangia al sacco al bar e poi si gioca un po’ insieme. Alle 15 inizia il tempo dello studio assistito da il nostro educatore
Fabio, una professoressa in congedo lavorativo nostra volontaria e 5 ragazzi delle superiori in alternanza scuola-lavoro. Lo studio
termina alle 17 quando i ragazzi vengono prelevati dai loro genitori. I primi ritorni dei ragazzi sono molto positivi, una ragazza
ha detto: “non pensavo fosse così bello!”. Ci sarebbero ancora dei posti disponibili per cui se qualcun altro ragazzo o ragazza di
prima media volesse aggiungersi, è sempre possibile, basta chiedere in bidelleria o in oratorio il volantino di iscrizione. La scelta
che abbiamo fatto della classe 1^m, è per orientare le poche forze di volontariato che abbiamo alla classe che più ha bisogno e
cioè la prima , in cui i ragazzi devono entrare in un nuovo mondo scolastico e acquisire un nuovo metodo di studio. Se ci fossero
altri volontari che volessero dare una mano possono benissimo comunicarlo direttamente a don Andrea o a Fabio.