evoluzione dei prodotti alimentari confezionati · nell’alimentazione italiana dal ‘900 ad oggi...
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evoluzione deiPRODOTTI ALIMENTARICONFEZIONATI
shangguan chaojiang jiabei
roberto manzaridong mi
huang qinenrico rondinelli
maicol zoia
1. Dopo la 2° guerra mondiale migliorano le condizioni di vita degli italiani,
soprattutto nell’alimentazione: non ci si alimenta più per sfamarsi. In più la tecnolo-
gia porta nelle case i frigoriferi, i congelatori, i prodotti alimentari confezionati.
2. Le famiglie italiane hanno cambiato struttura e stile di vita: non c’è più la
donna a casa che si occupa della gestione familiare e tantomeno dell’alimentazione.
3. L’industria alimentare offre nuovi prodotti confezionati, cibi pronti, a lunga
conservazione, pensati per le nuove esigenze.
4. La dinamicità del mondo moderno riduce il tempo da dedicare al pasto: nuovi
potenziali clienti si avvicinano a nuove tipologie di prodotti alimentari confezionati.
5. Nascono i prodotti monoporzione per i single, i nuovi packaging per portare il
cibo al lavoro, i prodotti pronti per le cene con amici, ma soprattutto negli ultimi 4-5
anni le aziende sono più attente a proporre prodotti più salutari, di qualità, biologici.
BIJKER’sSCOT THEORYesemplificazionesul nostro caso studio
Cambiamenti nell’alimentazione italiana dal ‘900 ad oggi
nei primi del ‘900Nei primi del ‘900 le aspirazioni di benessere del
popolo si concretizzano nella
possibilità di poter mangiare tutti quegli alimen-
ti che gli sono preclusi, che non potranno mai
mangiare, nemmeno in un giorno di festa.
Il pasto principale è il pranzo.
nel secondo dopoguerraNel secondo dopoguerra l’alimentazione è
ancora subordinata alle possibilità
economiche e rimane un segno distintivo di
appartenenza a gruppi sociali ben
definiti: quasi tutta l’Italia è malnutrita
(quasi totale mancanza di carne e pesce).
Anni ‘50-60 (il boom economico)
- arrivo nelle case dei frigoriferi;
- aumenta il reddito delle famiglie e inizia il consumo di massa (consumismo);
- aumento del commercio e delle derrate alimentari (latticini, carne, zucchero);
- nascita delle comunicazioni pubblicitarie;
- diminuzione del consumo di pane, cereali e legumi;
- apertura del primo centro commerciale negli USA e del primo supermercato
in Italia
Anni ‘70 (austerity):
- crisi della ristorazione classica;
- aumento consumo di carni alternative e pesce azzurro.
Anni ‘80 (ripresa economica)
- nascita nuove mode alimentari (prodotti light, dieta
mediterranea);
- nascono nuove strutture ricettive (fitness e beauty
farms);
- insorgono le prime malattie derivate dall’alimentazio-
ne (bulimia e l’anoressia);
- nuovi spots pubblicitari;
- apertura ipermercati.
Anni ‘90
- arriva il fast-food in Italia;
- nuove tecnologie alimentari;
- globalizzazione del mercato (standardizzazione dei prodotti, commercio
dell’export, nascita e impiego prodotti ad alto contenuto di servizio, fre-
quente uso dei prodotti con marchi di qualità);
- famiglie meno numerose e sempre più single;
- si aprono in Italia le prime catene di discount;
- nascono prodotti biologici geneticamente modificati (OGM);
- nascita di movimenti alimentari per tutela della buona cucina come
slow-food e si presenta sul mercato internazionale la glocal
(la globalizzazione locale).
Dagli anni 90 ad oggi
- Stile di vita, più frenetico e frammentato;
- Aumentano gli spuntini fuori pasto;
- Il pranzo perde il significato che aveva negli anni passati
(anche quello della domenica);
- Aumentano i consumi fuori casa;
- Maggiore attenzione verso cibi più sani e biologici;
ULTIMETENDENZEALIMENTARIi nuovi mercati
Il mercato, sensibile alle crescenti richieste, ha fornito alle famiglie un valido aiuto, nel
campo dei cibi pronti, infatti si sono moltiplicati quei prodotti già preparati venduti
in tutti i supermercati, che vanno dai sughi, alle pizze surgelate, alle paste pronte da
mettere nel microonde o in padella, agli arrosti già preparati e conditi pronti in tempi
brevissimi.
Sulla scia di questa accresciuta esigenza di cucinare in tempi ristretti, anche i cibi
freschi sono pronti per essere portati in tavola, insalata già lavata e pulita, minestro-
ne già selezionato, lavato e pronto per essere cucinato, pesce pulito, lavato e spinato,
fresco e di qualità che bisogna solo condire e infornare o cucinare, senza contare i tanti
prodotti surgelati che si trasformano in piatti appetitosi, con poco dispendio di energie
da parte della “cuoca”.
Nei moderni supermercati si può trovare tutto, sempre fresco e di ottima qualità, con-
fezionato in quantità variabili che tengono conto delle sempre più numerose famiglie
mononucleari.
I NUMERIDELL’ALIMENTAZIONE IN ITALIA negli ultimi 10/15 anni
- Le verdure pulite e confezionate vengono oggi acquistate con regolarità dal 43% degli
italiani;
- Il consumo di prodotti surgelati è passato dalle 190.000 tonnellate del 1982 alle
800.000 tonnellate odierne;
- Negli ultimi due anni più di 4000 prodotti sono stati riformulati (riduzione o scom-
parsa di grassi saturi, colesterolo, sale, acidi grassi trans, ecc.) per rispondere alle
richieste dei consumatori;
- Il 24% del fatturato complessivo dell’industria alimentare proviene da prodotti inno-
vativi o comunque frutto di un’evoluzione (sughi pronti, oli aromatizzati, condimenti
freschi, surgelati, prodotti e piatti pronti, verdure in busta, ecc…).
- Gli alimenti classici della tradizione italiana assicurano il 66% del totale del fattura-
to. Il restante 10% è coperto dai prodotti tipici e dal biologico;
- Mercato degli alimenti funzionali in Italia: 700 milioni di Euro (in Europa è stimato a
5,7 miliardi di Euro).
EVOLUZIONEtempo in cucina
EVOLUZIONEmetodo di preparazione
PERCHE’
troppo complicato troppi passi
troppo temposcarse capacità
poco tempo a disposizione
SOLUZIONI
fast food take away ristorante cibi pronti
RIDUZIONEDEL TEMPO IN CUCINA
SITOGRAFIA
http://www.dissapore.com
http://www.italiadonna.it
http://trashfood.com/
http://www.donnamoderna.com
http://dietologia.blogspot.com
http://www.adnkronos.com
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