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Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine . I edizione: 22 maggio 2012 II edizione: 9 novembre 2012 III edizione: 23 novembre 2012 Ospedale SS. Annunziata SAVIGLIANO Sala Congressi LA VERITA’AL MALATO LA VERITA’AL MALATO Indagine tra i medici Indagine tra i medici ospedalieri ospedalieri dell’ ASL CN 1 dell’ ASL CN 1 Ciravegna Giovanni Ciravegna Giovanni Gruppo Aziendale Progetto Bioetica Saviglian

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Page 1: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

Evento Formativo n° -

LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL

MALATOLa relazione con il

paziente:i contenuti e il fine .

I edizione: 22 maggio 2012

II edizione: 9 novembre 2012

III edizione: 23 novembre 2012

Ospedale SS. Annunziata

SAVIGLIANOSala Congressi

Evento Formativo n° -

LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL

MALATOLa relazione con il

paziente:i contenuti e il fine .

I edizione: 22 maggio 2012

II edizione: 9 novembre 2012

III edizione: 23 novembre 2012

Ospedale SS. Annunziata

SAVIGLIANOSala Congressi

LA VERITA’AL MALATOLA VERITA’AL MALATOIndagine tra i medici Indagine tra i medici

ospedalieriospedalieri dell’ ASL CN 1dell’ ASL CN 1

Ciravegna GiovanniCiravegna GiovanniGruppo Aziendale Progetto Bioetica Savigliano

Page 2: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

FACOLTA’ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE Sezione parallela di Torino

Biennio di specializzazione in Teologia Morale Master Universitario in Bioetica

TESI I Anno

DIZIONARI DI BIOETICA E VERITA’AL MALATODIZIONARI DI BIOETICA E VERITA’AL MALATOUn approccio criticoUn approccio critico

Docente:Prof. Paolo MERLO

Candidato:Dr. Giovanni Ciravegna

Anno Accademico 2008-2009

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FACOLTA’ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE

Sezione parallela di TorinoBiennio di specializzazione in Teologia Morale

Master Universitario in Bioetica

TESI II Anno

LA VERITA’AL MALATOLA VERITA’AL MALATOIndagine tra i medici ospedalieri dell’ ASL CN 1Indagine tra i medici ospedalieri dell’ ASL CN 1

Docente:Prof. Paolo MERLO

Candidato:Dr. Giovanni Ciravegna

Anno Accademico 2009-2010

Page 4: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

I CONTENUTI DELLA RELAZIONEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE

RIFLESSIONI CONCLUSIVERIFLESSIONI CONCLUSIVE

IL QUESTIONARIOIL QUESTIONARIO 1. Le risposte 2. L’analisi delle risposte

INTRODUZIONEINTRODUZIONE 1.Premesse bioetiche

Page 5: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

LA VERITA’ AL MALATOLA VERITA’ AL MALATO

Presenta risvolti dicarattere

MedicoMedicoGiuridicoGiuridicoPsicologicoPsicologico

EticoEtico

Page 6: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

VERITA’ E AUTONOMIAVERITA’ E AUTONOMIADEL PAZIENTEDEL PAZIENTE

VERITA’ E VERITA’ E MENZOGNAMENZOGNA

• Il malato va sempre informato?Il malato va sempre informato?

• Tacere parte delle informazioni attentaTacere parte delle informazioni attenta al principio di autonomia del paziente ?al principio di autonomia del paziente ?

• Cos’è da perseguire:Cos’è da perseguire: - la sola autonomia o il bene - la sola autonomia o il bene integrale del paziente?integrale del paziente? - e perché?- e perché?

• Cos’è la verità?Cos’è la verità?

• Quale verità comunicare?Quale verità comunicare?

• Quali sono i modi e i tempi più appropriati ed efficaci Quali sono i modi e i tempi più appropriati ed efficaci per comunicarla?per comunicarla?

• E’ lecito tacere parte delle informazioni?E’ lecito tacere parte delle informazioni?

• Mente chi comunica solo in parte Mente chi comunica solo in parte quanto sa?quanto sa?

• In che cosa consiste la menzogna?In che cosa consiste la menzogna?

LA VERITA’ AL MALATOLA VERITA’ AL MALATOE IMPLICAZIONI ETICHEE IMPLICAZIONI ETICHE

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LA VERITA’ FRA MEDICO E PAZIENTE LA VERITA’ FRA MEDICO E PAZIENTE

Il paziente-Il paziente-cliente è il vero è il vero

protagonista della sua saluteprotagonista della sua salute Il medico Il medico sasa, il malato , il malato accettaaccetta

CONTESTO PATERNALISTICO

CONTESTO CONTRATTAULISTICO

Principio di beneficenzabeneficenzaAnnullamento dell’autonomiaautonomia

Assolutizzazione del principiodi autonomiaautonomia del paziente

La verità è conosciuta e gestitaLa verità è conosciuta e gestita dal medico per il bene del paziente.dal medico per il bene del paziente.

E’ un semplice passaggio di informazioni E’ un semplice passaggio di informazioni

Rischi Più responsabilità

Più compartecipazione e consapevolezza

Verità come strumento di potere nelle mani del medico

Non c’è responsabilitàdel paziente

Il diritto alla verità è condizione Il diritto alla verità è condizione indispensabile perché il paziente possa indispensabile perché il paziente possa

prendere decisioni autonome.prendere decisioni autonome. La verità ad ogni costo La verità ad ogni costo

Questi due modelli così rappresentati, sono chiaramente insufficienti.

In entrambe le posizioni il malinteso sta in una visione riduttiva della veritàvisione riduttiva della verità, intesa come pura

informazione di dati scientifici, anziché come azione comunicativa di più ampio respiro. Il superamento dell’autoritarismo ha come contropartita il pericolo di destituire di significato le relazioni interumane.

Page 8: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

Il dovere del medicodi dire la verità

Codice di deontologia medica (art.33,2006)

UN DOVERE E UN DIRITTOUN DOVERE E UN DIRITTO

Page 9: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

Codice di Deontologia Medica: art. 33 Codice di Deontologia Medica: art. 33 Informazioni al cittadinoInformazioni al cittadino

Il medico deve forniredeve fornire al paziente la più idonea informazionela più idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate.Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo conto delle tenendo conto delle sue capacità di comprensionesue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima partecipazione alle scelte decisionali e l’adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche. Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del paziente deve essere soddisfatta.[…]

Le informazioni riguardanti prognosi gravi o infausteprognosi gravi o infauste o tali da poter procurare preoccupazione e sofferenza alla persona, devono essere fornitecon prudenzaprudenza, usando terminologie non traumatizzanti e senza escludere elementi di speranzasperanza.

La documentata volontà della persona assistita di non essere informata o di delegare ad altro soggetto l’informazione deve essere rispettata.

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Il dovere del medicodi dire la verità

Il diritto del pazientedi conoscere la verità

Codice di deontologia medica (art.33,2006)

Costituzione italiana (art.32 e 13)Raccomandazione del

Consiglio d’Europa (1976, n 779)

UN DOVERE E UN DIRITTOUN DOVERE E UN DIRITTO

Page 11: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

La Costituzione della Repubblica Italiana: art. 32La Costituzione della Repubblica Italiana: art. 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure agli indigenti.Nessuno può essere obbligato ad un determinato Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitariotrattamento sanitario se non per disposizione di legge.La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana

La Costituzione della Repubblica Italiana: art. La Costituzione della Repubblica Italiana: art. 1313La libertà personale è inviolabileLa libertà personale è inviolabile.[…]

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UN DOVERE E UN DIRITTOUN DOVERE E UN DIRITTO

Vanno considerati anche Vanno considerati anche altri sicuri diritti del paziente altri sicuri diritti del paziente

(la ricerca della salute, del benessere)(la ricerca della salute, del benessere)insieme a possibili responsabilitàinsieme a possibili responsabilità

verso terziverso terzi

Come comportarsiCome comportarsiquando la verità èquando la verità è

““pesante”?pesante”?

Il dovere del medicodi dire la verità

Il diritto del pazientedi conoscere la verità

Codice di deontologia medica (art.33,2006)

Costituzione italiana (art.32 e 13)Raccomandazione del

Consiglio d’Europa (1976, n 779)

Indicazioni per una chiara e piena informazione al pazienteIndicazioni per una chiara e piena informazione al paziente

…ma

…allora

Il problema della informazione al paziente non può esaurirsi in termini di

“dovere e diritto”

La comunicazione della verità non è un diritto astratto, estraneo al bene globale

della persona: essa è finalizzata al bene autentico della persona.

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E’ la ricerca di una relazione umana autenticarelazione umana autentica fra due persone che in modo sinergico si impegnano a raggiungere un fine comunefine comune che è il bene del pazienteil bene del paziente..

Il bene del paziente diventa il fine della ricerca della comunicazione della verità.

La comunicazione della verità è un evento relazionaleevento relazionale e non semplice informazione, comunicazione di dati scientifici.

E’ una positiva sintesi del principio di autonomiaE’ una positiva sintesi del principio di autonomia e di quello di beneficenzae di quello di beneficenza

LA VERITA’ FRA MEDICO E PAZIENTELA VERITA’ FRA MEDICO E PAZIENTE

La terza viaL’ALLEANZA TERAPEUTICAL’ALLEANZA TERAPEUTICA

Page 14: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

La terza viaL’ALLEANZA TERAPEUTICAL’ALLEANZA TERAPEUTICA

Nella situazione di possibile conflittopossibile conflitto che si può creare tra il medico e il paziente per l’intrinseca asimmetricità della loro relazione, si deve accettare di ponderare ponderare i beni in gioco secondo una loro gerarchiai beni in gioco secondo una loro gerarchia, di valutare il peso dei danni e delle

possibilità fisiche e morali del soggetto nella ricerca del vero benevero bene..

Forme di comunicazione della verità Forme di comunicazione della verità diversificate diversificate e con e con piena legittimità moralepiena legittimità morale

Si devono considerare i possibili beni in conflittobeni in conflitto: il diritto alla verità del paziente, il rispetto della sua condizione di sofferenza, l’efficacia dell’intervento

terapeutico, la salvaguardia della stima personale e pubblica del medico, gli eventuali interessi di terzi. Una ponderazioneponderazione, talora difficile e sofferta,

complessa e non avulsa da errori a volte anche gravi. Pegoraro, 2004Pegoraro, 2004

LA VERITA’ FRA MEDICO E PAZIENTELA VERITA’ FRA MEDICO E PAZIENTE

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I CONTENUTI DELLA RELAZIONEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE

RIFLESSIONI CONCLUSIVERIFLESSIONI CONCLUSIVE

IL QUESTIONARIOIL QUESTIONARIO 1. Le risposte 2. L’analisi delle risposte

INTRODUZIONEINTRODUZIONE 1.Riflessioni bioetiche

Page 16: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

IL TESTO DEL QUESTIONARIOIL TESTO DEL QUESTIONARIO

Page 17: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

IL TESTO DEL QUESTIONARIOIL TESTO DEL QUESTIONARIO

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L’ASL CN 1L’ASL CN 1

Ospedale di Fossano

Ospedale di CevaOspedale di Mondovì

Ospedale di SaviglianoOspedale di Saluzzo Hospice di Busca

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396 MEDICI 396 MEDICI

193 Questionari distribuiti193 Questionari distribuiti

203203 esclusi per scarsa attinenza esclusi per scarsa attinenza alla problematica esaminata alla problematica esaminata

171 Questionari compilati (88.6%)171 Questionari compilati (88.6%)

22 Questionari non compilati (11.4%)22 Questionari non compilati (11.4%)

IL DISEGNO DELLO STUDIO IL DISEGNO DELLO STUDIO

(TOTALE MEDICI ASL CN 1, Marzo 2010)

(43% DEL TOTALE)

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50,342,5

0

10

20

30

40

50

60

Maschi Femmine

52

40

0

10

20

30

40

50

60

31-50 anni 51-60 anni

DISTRIBUZIONE PER SESSODISTRIBUZIONE PER SESSO ETA’ MEDIA ETA’ MEDIA

ETA’ MEDIAETA’ MEDIAPER SESSOPER SESSO FASCE DI ETA’ FASCE DI ETA’

AnniAnni

LE CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE STUDIATALE CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE STUDIATA

%

64%

36%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Medici Chirurghi

65%

35%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Maschi Femmine

25% 27%40%

1%2%0%

20%

40%

60%

80%

100%

<31 31- 40 41- 50 51- 60 >60

47,3

0

10

20

30

40

50

60

70

Età media

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59%

29%

12%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Poco (1-5) Abbast.(6-10) Spesso (>10)

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44% 42%

2%11%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Il paziente Un familiare Una personafidata

Il paziente +un familiare

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9%1%

90%

Sì, sempre in modo completo

Sì, ma in modo personalizzatoSì in modo completo e personalizzato

Se ‹‹Sì, ma in modo personalizzato››, per quali ragioni [una sola opzione]

141

20

117

30

30

60

90

120

150

Il bene delpaziente

Lacomunicazioneva commisurataalla capacità diaccoglienza del

paziente

Può aiutare ilpaziente aprenderedecisioni

importanti

Non indicato Rispostemultiple

Se ‹‹Sì, sempre e in modo completo››,per quali ragioni [due sole opzioni]

59

15

10

0

510

15

Il rispettodel

principio diautonomia

del paziente

E' undovere del

medico

Il rispettoche si deve

agli altri

La veritàaiuta a

prenderedecisioni

imporatanti

Nonindicato

75% 67% 60%

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32%

68%

Sì No

8

95

23 24

40

1

39

40

20

40

60

80

100

Lamenzogna è

sempreillecita

Il paz.decidein base ainformaz.

vera

E' dovere delmedico dire

la verità

Il consensonon sarebbe

valido

Minaccia lafiducia di un

rapporto

Altro Nonindicato

Rispostemultiple

Se ‹‹No››, per quali ragioni?[due opzioni] Se ‹‹Sì››, per quali ragioni?[due opzioni]

2

36 32

10 111

16

0

10

20

30

40

Solo ilmedico

conosce ilbene delpaziente

Per evitarereazionidannose

Permantenereintatto il

desiderio divivere

Per volontàdei famigliari

Il pazientenon vuole

sapere

Altro Non indicato

81% 34% 67% 59%

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89%

11%

Sì No

Se ‹‹Sì››, quando? [due sole opzioni]

112

70

14

61

6

42

10

30

60

90

120

Quando laverità

integralepuò

dannegiareil paziente

Quandopuò servire

aconservareil desideriodi vivere

Quando èrichiesto

daifamigliari

Quando ilpaziente

non vuolesapere

Altro Nonindicato

Rispostemultiple

Se ‹‹No››, perché?[due sole opzioni]

18

6 52 1

4

0

5

10

15

20

Per decidereautonomamente

il paziente habisogno di unainformazione

completa

E' un dovere delmedico dire la

verità

Il consensoottenuto non

sarebbe valido

Sarebbe unaforma di

paternalismo

Altro Non indicato Rispostemultiple

100%60%73%

Page 26: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

6. Mente chi tace parte della verità?

24%

2%

74%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Si No Non indicato98%

1% 1%0%

20%

40%

60%

80%

100%

Condivido Non condivido Non indicato

1%6%

53%

40%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Condivido Non condivido No, ma miriconosco

Non indicato

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26

71 64 59

124 123

4

41

10

20

40

60

80

100

120

140

Non

men

tire

Non

trad

ire il

patto

di f

iduc

ia

Dar

ein

form

azio

nisc

ient

ifica

men

tees

atte

Com

unic

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umat

izza

nti,

dare

sper

anza

Altr

o

Non

indi

cato

Ris

post

em

ultip

le

73% 72%42%

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5%

95%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Il medico Altri

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70%

10%20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

6%

57%

37%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

83%

5%12%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

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135

99

14 6 12

76

0

30

60

90

120

150

Capire lapersona cheho davanti

Risponderea domande

sullasofferenza esulla morte

Il miovissuto

personale

Nessunproblema

Altro Nonindicato

58%79%

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85%

4%11%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

8%2%

90%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

1%7%

92%

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

Sì No Non indicato

47%37%

16%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

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85%

12%3%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

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I CONTENUTI DELLA RELAZIONEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE

RIFLESSIONI CONCLUSIVERIFLESSIONI CONCLUSIVE

IL QUESTIONARIOIL QUESTIONARIO 1. Le risposte 2. L’analisi delle risposte

INTRODUZIONEINTRODUZIONE 1.Riflessioni bioetiche

Page 34: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

L’ANALISIL’ANALISI DELLE RISPOSTEDELLE RISPOSTE

1. Il rispetto del principio di autonomia vs una verità personalizzata 2. Le contraddizioni tra le affermazioni e la prassi3. Il ruolo dei famigliari4. Ruolo e significato della menzogna

Page 35: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

Solo il 9% del campione esaminato è favorevole a dire

la verità sempre e in modo completola verità sempre e in modo completo

9%1%

90%

Sì, sempre in modo completo

Sì, ma in modo personalizzatoSì in modo completo e personalizzato

1.1. IL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI AUTONOMIAIL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI AUTONOMIAVSVS

UNA VERITA’ PERSONALIZZATAUNA VERITA’ PERSONALIZZATA

D.3 La verità va detta: risposte in percentualeD.3 La verità va detta: risposte in percentuale

Il 90% del campione esaminato è favorevole ad una comunicazione della

verità personalizzataverità personalizzata

UNA COMUNICAZIONE BASATA SOLO SUL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI AUTONOMIA

DEL PAZIENTE NON SEMBRA ESSERECOSI’ RADICATO NEL CAMPIONE

DI MEDICI ESAMINATO

Per il rispetto del principio di

autonomia del paziente

La comunicazione va commisurata alla

capacità di accoglienza

da parte del paziente

Page 36: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI

9%1%

90%

Sì, sempre in modo completoSì, ma in modo personalizzatoSì in modo completo e personalizzato

La verità va detta:

66%

34%

No Sì

39%54%

1% 6%

CondividoNon condividoNon cond., ma mi riconoscoNon indicato

E’ lecito mentire al paziente?

Nella pratica …Dov’è la coerenza?coerenza?

Page 37: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI

Nella pratica …

53%

40%7%0%

CondividoNon condividoNon cond., ma mi riconosco Non indicato

87%

13%

No Sì

E’ lecito mentire al paziente?

Dov’è la coerenza?coerenza?

9%1%

90%

Sì, sempre in modo completo

Sì, ma in modo personalizzatoSì in modo completo e personalizzato

La verità va detta:

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1%6%

53%

40%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Condivido Non condivido No, ma miriconosco

Non indicato

2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI

Il confronto di questi dati mette in evidenza come,Il confronto di questi dati mette in evidenza come,

nella pratica clinica, si possa ricorrere alla menzognanella pratica clinica, si possa ricorrere alla menzogna

con la stessa facilità, pur partendo da dichiarazionicon la stessa facilità, pur partendo da dichiarazioni

di intenti diverse. di intenti diverse.

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2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI E LA PRASSI

2

36 32

10 111

16

0

10

20

30

40

Solo ilmedico

conosce ilbene delpaziente

Per evitarereazionidannose

Permantenereintatto il

desiderio divivere

Per volontàdei famigliari

Il pazientenon vuole

sapere

Altro Non indicato

Dettaglio, in cifre assolute, delle opzioni scelte dai 54 medici per i quali è lecito mentire

allora forse Il Paternalismo medicoPaternalismo medico non è del tutto superato

Perché si ricorre alla bugia pietosabugia pietosa?

PREVALE IL PRINCIPIO IPPOCRATICOCHE IL MEDICO

“PRIMA DI TUTTO NON DEVE FARE DEL MALE”PRINCIPIO DI NON MALEFICENZA

67% 59%

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2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI2. LA CONTRADDIZIONE TRA LE AFFERMAZIONI E LA PRASSI

Traspare la difficoltà a metter in pratica i buoni propositiLe intenzioni sono buone, le preoccupazioni sono quelle giuste,ma poi davanti alle difficoltà si ricorre alla bugia pietosabugia pietosa

Come si spiega questa contraddizione per cui i medici, partendo da affermazioni diverse, arrivano a mettere in pratica la bugia pietosabugia pietosa?

C’è alla base una mancanza di preparazione personalemancanza di preparazione personale che non aiuta a superare le difficoltà insite in questo tipo di comunicazione?

Entrare in sintoniacon il malato per ottimizzare l’informazione

Rispondere a domandesu temi relativi alla sofferenza e alla morte

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3. I FAMIGLIARI3. I FAMIGLIARI

Una volta diagnosticata una malattia grave, informi per primo:

Devo comunicare al paziente una malattia grave: valuto con i famigliari come affrontare il problema.

Cosa dice il Nuovo Codice di DeontologiaMedica (2006), in tema di comunicazione a terzi?

Art.34‹‹presuppone il consenso esplicitamente espresso del paziente, fatto salvo quanto previsto all’art. 10 e all’art. 12, allorché sia in grave pericolo la salute o la vita del soggetto stesso o di altri, (…) il medico deve raccogliere gli eventuali nominativi delle persone preliminarmente indicate dallo stesso a ricevere la comunicazione dei dati sensibili››.

44% 42%

2%11%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Il paziente Un familiare Una personafidata

Il paziente +un familiare

83%

5%12%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Sì No Non indicato

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E’ incapacitàincapacità ad affrontare una situazione obiettivamente difficile?

Questo comportamento del medico, in assenza di consenso,lede il principio di autonomia del paziente?

Oppure è frutto di un didiscernimento prudenziale scernimento prudenziale ?

3. I FAMIGLIARI3. I FAMIGLIARI

?

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Ogni persona vive in un contesto di relazionicontesto di relazioni con altre persone, ha bisogno degli altri per giungere al suo compimento

(è la costitutiva dimensione socialecostitutiva dimensione sociale dell’uomo)

UNA GIUSTA ED EQUILIBRATA COLLABORAZIONEUNA GIUSTA ED EQUILIBRATA COLLABORAZIONE

CON I FAMIGLIARI CHE ABBIA LO SCOPO DICON I FAMIGLIARI CHE ABBIA LO SCOPO DI

PERSEGUIRE IL BENE DEL PAZIENTE E’PERSEGUIRE IL BENE DEL PAZIENTE E’

FONDAMENTALE NELLA GESTIONE FONDAMENTALE NELLA GESTIONE

DELLA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’DELLA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’

3. I FAMIGLIARI3. I FAMIGLIARI

Ogni essere umano deve porre attenzione anche alla rete di relazioni in cui è inseritoattenzione anche alla rete di relazioni in cui è inserito

Può la malattia che colpisce una persona costituire un fatto privato per il quale

l’individuo avrebbe il diritto di decidere da solo il da farsi?

Page 44: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

Il non mentire non mentire non sembra essere uno degli aspetti essenziali della relazione con il paziente

8

95

23 24

40

1

39

40

20

40

60

80

100

Lamenzogna è

sempreillecita

Il paz.decidein base ainformaz.

vera

E' dovere delmedico dire

la verità

Il consensonon sarebbe

valido

Minaccia lafiducia di un

rapporto

Altro Nonindicato

Rispostemultiple

26

71 64 59

124 123

4

41

10

20

40

60

80

100

120

140

No

n m

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Ris

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mu

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le

LE RAGIONI PER CUI NON SI DEVE MENTIRE

LE PREOCCUPAZIONI MAGGIORI NEL DIRE LA VERITA’AL PAZIENTE

MANCA LA PROSPETTIVA ETICA DEL NON MENTIRE E LA

CONSAPEVOLEZZA DELLA SUA IMPORTANZA ALLA BASE DI OGNI AUTENTICA RELAZIONE UMANA

4. LA4. LA MENZOGNAMENZOGNA

Quale profilo della menzogna emerge dall’analisi del questionario?

Cosa pensano i medici della menzogna?

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6. Mente chi tace parte della verità?

24%

2%

74%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Si No Non indicato

C’è disaccordo invece sul significatosignificato del tacere parte della veritàtacere parte della verità

Quale consapevolezza c’è della intenzionalità di ingannare quale elemento costitutivo fondamentale della menzogna?

Page 46: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

E’ LA VOLONTA’VOLONTA’ DELL’INDIVIDUO DI INGANNARE DICENDO UNA COSA CHE SA CHIARAMENTE DI ESSERE FALSA

““non chiunque dice il falso mente” (De Mendacio III,3)non chiunque dice il falso mente” (De Mendacio III,3)la menzogna coincide con l’intenzione di dire il falso la menzogna coincide con l’intenzione di dire il falso ““si può dire il falso senza mentire”si può dire il falso senza mentire”““si può dire il vero mentendo”si può dire il vero mentendo”

Tre sono gli elementi costitutivi della menzogna:Tre sono gli elementi costitutivi della menzogna:-una falsa enunciazione (-una falsa enunciazione (falsità materialefalsità materiale))--la volontà di enunciare il falso (la volontà di enunciare il falso (falsità formalefalsità formale))--l’intenzione di ingannarel’intenzione di ingannare ( (falsità effettivafalsità effettiva))La ragione formale della menzogna si desume dalla La ragione formale della menzogna si desume dalla falsità formalefalsità formale come Agostino, Tommaso distingue:come Agostino, Tommaso distingue:-colui che dichiara il falso credendo che sia vero (-colui che dichiara il falso credendo che sia vero (bugia materialebugia materiale))--colui che dice il vero con l’intenzione di dire il falso, colui che dice il vero con l’intenzione di dire il falso, mentemente, , anche se per accidens dice la verità anche se per accidens dice la verità

TOMMASO D’AQUINO1225-1274

AGOSTINO354-430

LA MENZOGNALA MENZOGNA

… allora il graduare la comunicazione, celando parte della verità,

sempre nel rispetto della veridicità, non è menzogna

«non sembra artificioso, nè evasivo valutare come non menzognera quella dissimulazione temporanea che il medico considera necessaria se fa parte di un

processo graduale di comunicazione veritiera» Haring, 1980:73

Non è necessario che si dica tutta la verità che si conosce, se questo è per il bene del paziente.

Ma tutto ciò che si dice deve essere verotutto ciò che si dice deve essere vero.

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I CONTENUTI DELLA RELAZIONEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE

RIFLESSIONI CONCLUSIVERIFLESSIONI CONCLUSIVE

IL QUESTIONARIOIL QUESTIONARIO 1. Le risposte 2. L’analisi delle risposte

INTRODUZIONEINTRODUZIONE 1.Riflessioni bioetiche

Page 48: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

[…] si ha l’impressione che le malattie vengano affrontate […] si ha l’impressione che le malattie vengano affrontate in modo impersonale, anteponendo i valori della scienza a in modo impersonale, anteponendo i valori della scienza a quelli della persona. Il paziente, il suo vissuto, il suo quelli della persona. Il paziente, il suo vissuto, il suo ambiente, le sue preferenze e la sua unicità scompaiono e ambiente, le sue preferenze e la sua unicità scompaiono e vengono svalutate.[…]vengono svalutate.[…]

M. Bobbio, IL MALATO IMMAGINATO. I rischi di una medicina senza limiti, 2010

Il tema del dire la verità al malato ci costringe ad una seria riflessione sul nostro modo di essere medici, sul modo in cui svolgiamo la nostra professione e in ultima istanza anche sul nostro modo di essere uomini e persone, in relazione con l’altro, che ora è sano e ora è ammalato.

Page 49: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

ISCRIZIONE ISCRIZIONE DELL’ANTICODELL’ANTICO

OSPEDALE OSPEDALE S.GIACOMO DI S.GIACOMO DI

ROMAROMA

Vieni per essere guarito …Se non guarito, almeno curato …Se non curato, almeno consolato

E’ TEMPO DI RIAFFERMARE LA E’ TEMPO DI RIAFFERMARE LA CENTRALITA’ DELLA PERSONACENTRALITA’ DELLA PERSONA

NELLA PRASSI MEDICANELLA PRASSI MEDICA

“E’ un errore pensare di interagire con il corpo (organi, apparati, cellule, ormoni…) e rimanere “tangenziali rispetto alla persona “. G. Russo, 2005

Page 50: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

……dunque umanizzare la Medicinadunque umanizzare la Medicina

[…] il contesto culturale odierno, il relativismo etico, il

laicismo ed il consumismo assurto a valore, mettono in crisi

i fondamenti etici e deontologici delle professioni sanitarie.

[…]. Il tecnicismo esasperato, il proliferare delle

specializzazioni, una burocrazia imperante e le infinite

sequele medico-legali, hanno profondamente destabilizzato hanno profondamente destabilizzato

i medici facendo perdere la loro vocazione primaria: la i medici facendo perdere la loro vocazione primaria: la

cura della persona malatacura della persona malata.[…]

E. Larghero, Medical Humanities e Bioetica clinica, 2010

Page 51: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

……eppure è così perchèeppure è così perchè

[…] una medicina che ha perso la capacità di essere emotivamente vicina alla sofferenza, perché non ci si prende più cura del malato, ma della malattia, non dell’angoscia, ma del parametro patologico, non di quell’individuo peculiare ma di un paziente che rientra nei criteri stabiliti dalle linee guida. […] La medicina ha perso il senso La medicina ha perso il senso dell’uomo, rimane solo il senso delle lesioni dell’uomo, rimane solo il senso delle lesioni curabilicurabili.

M. Bobbio, Il MALATO IMMAGINATO. I rischi di una medicina senza limiti, 2010

Page 52: Evento Formativo n° - LA COMUNICAZIONE DELLA VERITA’ AL MALATO La relazione con il paziente: i contenuti e il fine. I edizione: 22 maggio 2012 II edizione:

Soltanto chi possiede un bagaglio umano, culturale e valoriale

adeguato può affrontare le situazioni e districarsi nel complesso

mondo della salute. […] Competenze tecnico-scientifiche e doti Competenze tecnico-scientifiche e doti

umaneumane devono fondersi sinergicamente e armoniosamente nella

certezza che la guarigione si può realizzare in modo pieno e autentico

soltanto nell’alleanza terapeutica. L’alleanza terapeuticaL’alleanza terapeutica […] è un

cammino di fiducia reciproca che indica come il rapporto tra medico e

paziente non possa essere fondato soltanto su valori normativi e sulle

competenze scientifiche, ma anche e soprattutto sul valore

inalienabile della persona.

E. Larghero, Medical Humanities e Bioetica clinica, 2012

Ed è all’interno di questa alleanza che si dovrà ricercare

insieme quella verità che possa dare un senso alle

sofferenze dei nostri pazienti.

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““ESSERE CAPACI DI DIAGNOSTICARE CON ESSERE CAPACI DI DIAGNOSTICARE CON

ESATTEZZA E’ UNA BUONA DIMOSTRAZIONE ESATTEZZA E’ UNA BUONA DIMOSTRAZIONE

DI COMPETENZA MEDICADI COMPETENZA MEDICA

ESSERE CAPACI DI DIRE AL PAZIENTEESSERE CAPACI DI DIRE AL PAZIENTE

CIO’ CHE EGLI DEVE SAPERECIO’ CHE EGLI DEVE SAPERE

E’ UNA BUONA PROVA DI ARTE MEDICA”E’ UNA BUONA PROVA DI ARTE MEDICA”

(Iandolo, 1983)(Iandolo, 1983)

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A voi tuttiA voi tutti

per l’attenzione per l’attenzione