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Incontro con Adolf Ogi Felicità e salute Essere felici, aiuta? Risultati 2016 del Groupe Mutuel Equilibrio e progressione Pagina 3 LeClub Offerta esclusiva per un soggiorno estivo a Sils in Engadina Inserto centrale Mundo L’assicurazione complementare per i viaggi all’estero Pagina 16 Assicurato. Proprio ora. Scansionate e scoprite la versione digitale del giornale Numero 3 – Giugno 2017 JAB 1920 Martigny

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Incontro con Adolf Ogi

Felicità e saluteEssere felici, aiuta?

Risultati 2016 del Groupe MutuelEquilibrio e progressionePagina 3

LeClubOfferta esclusiva per un soggiorno estivo a Sils in EngadinaInserto centrale

MundoL’assicurazione complementare per i viaggi all’esteroPagina 16

Assicurato. Proprio ora.

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giornale

Numero 3 – Giugno 2017 JAB 1920 Martigny

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EditorialeIl binomio salute-felicità

Yves SeydouxResponsabile Comunicazione

Perché non cogliere l’occasione di questa edi-zione della nostra rivista Login per una piccola parentesi filosofica?Tre personalità interessanti ci presentano il loro concetto di «felicità»: che cos’è, come raggiungerla, perché a volte ci appartiene e a volte ci sfugge. La felicità va ricercata, non ci viene regalata. Molte persone si ritengono fe-lici, altrettante si dicono infelici; a volte queste persone se ne autoconvincono.Elisabeth Gerritzen, freerider, Alexandre Jollien, scrittore e filosofo, e Adolf Ogi, ex consigliere federale, hanno qualcosa di molto forte e ben radicato nelle loro personalità che li accomuna: apprezzano la gente, amano il prossimo e si aprono a lui, lo ascoltano. La loro attività – sia essa sportiva, di scrittura e riflessione o politi-ca – li ha obbligati a scendere costantemente a patti con gli altri per raggiungere i loro obiettivi. Così facendo, li hanno trascinati sulla loro scia, trasformando un’idea o una visione personale in un’azione e uno scopo comuni, la cui realiz-zazione è sfociata in una felicità e un successo condivisi. Il loro cammino non è stato un per-corso rettilineo: hanno dovuto affrontare curve e battute di arresto, dubbi e dispiaceri, che sono però riusciti a superare ascoltando l’altro e con-dividendo. Allearsi durante le avversità e supe-rarle è altresì una forma di felicità.Con questo stato d’animo, la ricerca della feli-cità diventa un fattore di equilibrio e armonia di vita, due motori essenziali per vivere in buona salute. Una visione che si allinea quasi natural-mente con la definizione dell’OMS (Organizza-zione mondiale della sanità): «La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia o infermità».È questo il messaggio che accomuna Elisa-beth Gerritzen, Alexandre Jollien e Adolf Ogi, che ringraziamo per avercelo rammentato con l’entusiasmo, la forza e l’ottimismo che li con-traddistinguono.

Premi 2017

Pagamenti tramite e-banking

Utilizzate soltanto i bollettini di versamento allegati nelle fatture e non modificate l’importo (1) Non addizionate gli importi di vari bollettini di versamento Il numero di conto è diverso per ogni assicuratore malattia (2) Il numero di riferimento è proprio ad ogni fattura e ad ogni cliente (3)

Se solitamente pagate le fatture tramite e-banking o e-finance, vi ricordiamo alcune regole da seguire per garantire la corretta esecuzione

dei pagamenti ed evitare spiacevoli inconvenienti.

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Nome della cassa malatiRue des Cèdres 5 1919 Martigny

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Nome della cassa malatiRue des Cèdres 5 1919 Martigny

112 09116 22360 65857Jean ExempleRue de l’Eglise 191001 Lausanne

MonsieurJean ExempleRue de l’Eglise 191001 Lausanne

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3Premio marzo 2017Da pagare entro il 28 febbraio 2017 2

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eLOGIN è la versione digitale di questo giornale alla quale potete accedere tramite scansione del QR code che trovate sulla copertina. Se in un articolo figura uno dei simboli sottostanti,

significa che avete a disposizione un complemento esclusivo quale un video, un diaporama, un sito Internet, un’e-mail e un numero di telefono diretto.

LOGIN è una pubblicazione del Groupe Mutuel, Association d’assureurs, MartignyRedazione: Jean-Christophe Aeschlimann, Yves Seydoux, Christian FeldhausenPubblicazione: trimestrale, in italiano, francese e tedescoInternet: www.groupemutuel.ch/it/login – E-mail: [email protected]: copertina Dominic Steinmann / NZZ - pagine interne Thinkstock Stampa: CIR, Sion – Tiratura totale: 850’000 copie

Rimborso delle fatture: 0848 803 333 – [email protected] Contratto e premi d’assicurazione: 0848 803 555 – [email protected] patrimonio: 0848 803 222 - [email protected] vita: 0848 803 999 – [email protected] qualsiasi altra informazione: 0848 803 111 – [email protected]

Sede principale: 1919 Martigny Rue des Cèdres 5

Agenzie regionali: dalle 7:45 alle 12:00 – dalle 13:30 alle 17:30 (alle 17:00 il venerdì e i prefestivi)5000 Aarau Buchserstrasse 12 | 5400 Baden Stadtturmstrasse 19 | 4052 Basel St. Alban-Anlage 46

1996 Basse-Nendaz Chemin de la Place 30 | 3011 Bern Waisenhausplatz 25 | 2502 Biel/Bienne Mühlebrücke 23902 Brig-Glis Gliserallee 10 | 1630 Bulle Rue de Vevey 11 | 7000 Chur Grabenstrasse 9

2800 Delémont Quai de la Sorne 22 | 1700 Fribourg Rue de Locarno 9 | 1201 Genève Rue Argand 31218 Grand-Saconnex Route de Ferney 211 | 1914 Isérables Place de l’Eglise 3

1006 Lausanne Av. de la Rasude 8 | 1010 Lausanne Route d’Oron 1 | 6900 Lugano Viale Stefano Franscini 40 6003 Luzern Hirschmattstrasse 40 | 1870 Monthey Avenue du Théâtre 4

2000 Neuchâtel Faubourg de l’Hôpital 9 | 4600 Olten Ringstrasse 15 | 1937 Orsières Route du St-Bernard 613960 Sierre Rue de Pradec 1 | 1950 Sion Avenue de la Gare 23 | 4500 Solothurn Lagerhausstrasse 19000 St. Gallen Poststrasse 12 | 7500 St. Moritz Via Maistra 24 | 3924 St. Niklaus Bahnhofstrasse 10

3600 Thun Frutigenstrasse 24E | 1872 Troistorrents Place du Village 24 | 1752 Villars-s/Glâne Route du Petit-Moncor 68400 Winterthur Tösstalstrasse 7 | 8001 Zürich Widdergasse 1 | 8152 Glattbrugg Alpenstrasse 3

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Risultati 2016 del Groupe Mutuel

Equilibrio e progressione

Nel ramo d’attività principale «Salute», del quale è uno dei leader in Svizzera, il Groupe Mutuel registra un risultato 2016 equilibrato con un leggero deficit di -1,3 milioni di franchi. Il volume dei premi raggiunge 5,35 miliardi di franchi, vale a dire una progressione del +7.2 percento. Per quanto riguarda i rami «Vita», «Patrimonio» e «Impresa», questi mostrano una progressione del fatturato e dei risultati buona o persino molto buona.

Digitalizzazione proficuaLa strategia di digitalizzazione è proficua per tutti i rami dell’impresa. Nel 2016, il Groupe Mutuel ha continuato sulla strada della digitalizzazione con il lancio della piattaforma GMnet e della sua applicazione mobile GMapp, per i clienti individua-li, e di xNet Impresa, l’extranet per le imprese. Karin Perraudin, presidente del Groupe Mutuel, sottolinea tale esigenza strategica: «L’utilità e la semplificazione per il cliente sono al centro delle nostre preoccupazioni». Oggi, sono circa 65’000 i clienti che utilizzano i nuovi mezzi di comunicazione digitali per trasmettere le fatture e consultare il loro incarto, in particolare le loro coperture assicurative, i messaggi e la loro partecipazione ai costi. Le imprese clienti, che sono circa 20’000, usufruiscono altresì delle nuove funzionalità del loro xNet Impresa. Karin Perraudin volge lo sguardo al futuro: «La nostra visione, a termine, è di comuni-care con i nostri clienti senza l’impiego di carta».

Ramo Salute: un risultato equilibrato«Grazie a delle misure adottate per tempo, la nostra azienda progredisce e gode di buona salute», osserva il direttore generale Paul Rabaglia. Per il 2017 abbiamo posto le basi per generare un’eccedenza e consolidare così le riserve», precisa. «La nostra promessa ai clienti è quella di perseguire una politica sostenibile di premi moderati, nel tempo, senza sbalzi».

Il fatturato del ramo LAMal è salito a 4,5 miliardi di franchi, cioè un aumento del +7.6%; le prestazioni assicurative sono aumentate di +6.3% per stabilirsi a 4,1 mi-liardi di franchi. Questo è il riflesso del maggior numero di assicurati nel 2016 e dell’in-nalzamento continuo dei costi sanitari che concerne tutti gli assicuratori malattia.

Riduzione delle spese amministrativeLe spese di gestione per assicurato hanno potuto diminuire di -8.7% fino a rag-giungere il livello di Fr. 134.– (Fr. 147.– nel 2015), che corrisponde al 3.9% del volume dei premi. Il Groupe Mutuel si situa così ampiamente al di sotto della media degli assicuratori malattia, vicina al 5%. «Questo risultato è da attribuire alle nostre misure in tema di digitalizzazione», spiega Paul Rabaglia. «Il controllo delle fatture efficiente e rigoroso ha permesso, da solo, di ridurre le spese di circa 600 milioni di franchi».Quanto al fatturato delle assicurazioni complementari private secondo la LCA, esso resta stabile a 592,0 milioni di franchi (580,2 milioni nel 2015).

Ramo Vita: buona tenutaIl ramo Vita registra una buona tenuta in un contesto difficile, caratterizzato da in-teressi bassi o addirittura negativi. La performance globale sui propri investimenti e su quelli per conto dei clienti raggiunge +0.74% (+1.5% nel 2015). Il fatturato aumenta di +3.3% per raggiungere 88,6 milioni di franchi (85,8 milioni nel 2015). Con l’arrivo di 4’400 nuovi clienti, il Groupe Mutuel Vita GMV SA annovera ormai 39’527 contratti in gestione.

Ramo Patrimonio: una progressione particolarmente positivaIl ramo d’attività Patrimonio, che si articola in protezione giuridica, responsabilità civile privata e assicurazione domestica, mostra una crescita significativa per il suo primo esercizio completo. Il fatturato è passato da 13,9 milioni di franchi a

16,7 milioni di franchi nel 2016, vale a dire una progressione di +20.4%. I clienti apprezzano i nuovi prodotti che soddisfano le loro esigenze.

Ramo Impresa: eccellente potenziale per il 2017Il ramo Impresa, che comprende le assicurazioni perdita di guadagno malattia, l’assicurazione contro gli infortuni e la previdenza professionale di circa 20’000 imprese clienti, registra un’eccellente progressione. Il fatturato delle assicurazioni perdita di guadagno malattia e delle assicurazioni contro gli infortuni LAINF raggiun-ge 322,3 milioni di franchi, cioè una progressione di +11% (290,4 milioni nel 2015). L’arrivo di un numero significativo di nuovi clienti impresa avrà delle ripercussioni molto positive sull’esercizio 2017. Paul Rabaglia precisa: «Il nostro obiettivo è di raggiungere la soglia di 400 milioni». Nel dettaglio, la perdita di guadagno malattia raggiunge 241,9 milioni di franchi (220,8 milioni nel 2015), vale a dire un aumento di +9.5%, mentre le assicurazioni contro gli infortuni registrano un fatturato di 80,4 milioni di franchi (69,6 milioni nel 2015), vale a dire una crescita di +15.5 percento.

Le due fondazioni di previdenza professionale, il Groupe Mutuel Previdenza e la Mutuelle Valaisanne de Prévoyance, progrediscono in maniera solida con un volu-me di premi di 144,6 milioni di franchi (143,9 milioni nel 2015, vale a dire +0.5%) e un totale del bilancio di 1’694,4 milioni di franchi (1’586,4 milioni nel 2015). Aspetti positivi per gli assicurati delle imprese affiliate: i gradi di copertura sono superiori al 115% ed è già stata decisa la remunerazione degli averi di vecchiaia per il 2017 all’1.75% (2.75% nel 2016), ancora una volta al di sopra del tasso di interesse minimo LPP.

Salute, Vita, Patrimonio, Impresa: al 1° gennaio 2017, il numero di assicurati nell’ambito dell’assicurazione obbligatoria delle cure rimane stabile ad un livello elevato, con 1’235’583 assicurati, mentre il numero totale di clienti individuali che si affidano al Groupe Mutuel nell’ambito di tutti i rami è aumentato a 1’469’535 (+0.6%), così come il numero di imprese clienti, che è quasi pari 20’000.

Il Groupe Mutuel gode di buona salute. Risultato equilibrato nel ramo «Salute», buona a molto buona la progressione nei rami «Vita», «Patrimonio» e «Impresa». Spiegazioni.

Groupe Mutuel – Le cifre chiave

Ramo Salute 2015 2016

Assicurazione LAMal

Numero di assicurati AOCMS in media annuale 1’227’332 1’268’054

Numero di assicurati AOCMS al 01.01 dell’anno successivo 1’257’600 1’235’583

Fatturato LAMal (in miliardi di CHF) 4,2 4,5

Fondi propri LAMal (in milioni di CHF) 567,0 469,6

Fondi propri LAMal (in % dei premi netti) 13.4% 10.3%

Spese di gestione LAMal per assicurato (in CHF) 147 134

Assicurazioni complementari private LCA

Fatturato (in milioni di CHF) 580,2 592,0

Ramo Vita

Fatturato Assicurazione vita (in milioni di CHF) 85,8 88,6

Ramo Patrimonio

Fatturato Assicurazione patrimonio (in milioni di CHF) 13,9 16,7

Ramo Impresa

Fatturato Assicurazione perdita di guadagno (in milioni di CHF) 220,8 241,9

Fatturato Assicurazione contro gli infortuni (in milioni di CHF) 69,6 80,4

Fatturato Previdenza professionale LPP (in milioni di CHF) 143,9 144,6

Groupe Mutuel, Association d’assureurs

Numero di collaboratori al 31.12 2’037 2’122

LOGIN 3/2017 INFORMAZIONE

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Per il carismatico Adolf Ogi (74 anni), la felicità è al contempo un atteggiamento e un’attitudine, dove la salute e l’equilibrio rivestono un ruolo.

«Quando mio padre tornava dalla montagna,

eravamo felici!»

Adolf Ogi, lei è un ottimista indefesso... Quando si è un ottimista indefesso, si è convinti di poter fare praticamente tutto. Tale convinzione è nu-trita da un atteggiamento positivo, in rapporto con la felicità. La felicità si esprime e produce i propri effetti. Ma attenzione, parlare di felicità comporta dei rischi, in quanto il temperamento, il carattere, il carisma, siano essi positivi o negativi, inducono una specie di classifica. Tutto inizia già dal modo di muoversi, dalla gestualità, dall’espressione del viso. Ci si rende subito conto se la persona che si incontra esprime felicità, se un’altra è un musone, se un’altra è meticolosa o, al contrario, un’altra ancora che, contenta, afferma: «Questo lo facciamo! Ce la faremo!» Sono sempre stato particolarmente sensibile a questo tipo di con-siderazioni. Alla Federazione svizzera di sci quando si dovevano assumere degli istruttori; al Dipartimen-to militare quando si dovevano nominare gli ufficiali generali o semplicemente quando si doveva trovare un buon collaboratore, mi sono sempre affidato alla prima impressione. Non ho mai avuto bisogno di rivol-germi a un head hunter (cacciatore di teste). Conosce-te l’espres sione: «You never get a second chance to make a first impression»! («Non c’è una seconda oc-casione di fare una buona prima impressione!»). Non sono i diplomi conseguiti o i titoli che contano, bensì l’atteggiamento umano fondamentale, il carisma della felicità! Una disponibilità, una forza, una propensione a guardare lontano, l’audacia, una visione dell’obiettivo da raggiungere. La capacità di superare gli ostacoli.

Esiste un legame tra la felicità e la fede, Dio? La fede svolge indubbiamente un ruolo. Sono credente e protestante, anche se a volte ho un po’ di difficoltà nei rapporti con Dio, in quanto mi ha tolto mio figlio e così interrotto il normale corso delle cose. Mi ha la-

sciato con domande senza risposte. Perché? Mi sono posto molti interrogativi sulla religione e sulla fede; ma non me ne sono allontanato, prego ogni giorno, mattina e sera. Penso che Dio sia stato piuttosto magnanimo nei miei riguardi, nonostante questo dramma. Il piccolo scolaro di Kandersteg che diventa consigliere federa-le… Affinché ciò si realizzasse, è stato necessario che le porte giuste si aprissero al momento giusto.

La felicità è contagiosa? Bisogna essere capaci di trasmettere felicità. Nel 2000, ho fondato Swisscor, che ogni anno accoglie un centinaio di bambini in situazione precaria provenienti dall’Europa dell’Est. Ho altresì potuto provare cosa si-gnifica la felicità durante il mio mandato all’ONU quale consigliere speciale per lo sport al servizio dello svilup-po e della pace, missione durante la quale sono stato in stretto contatto con bambini traumatizzati a Medelin e dintorni; bambini senza speranza e senza fiducia, ai quali abbiamo potuto donare un po’ di gioia. In questo senso, felicità vuol dire darne. Un po’ come una corsa a squadre in cui ci si passa il testimone. In memoria di mio figlio, ho fondato l’associazione «Freude herrscht, C’est formidable, È fantastico», una fondazione che si

prodiga anch’essa per dare felicità. L’essenza stessa della felicità è di adoperarsi, di darsi, di comunicarsi, di trasmettersi.

La felicità può trasformare le persone? L’importante è infondere la felicità nel proprio cuore, con fiducia. Se fosse sempre così, il mondo sarebbe migliore. Freud diceva: «La felicità è un sogno di bam-bino che si avvera da adulti». La felicità è strettamente collegata all’infanzia. È persino decisiva. Mio padre era guardia forestale; era lui che costruiva dispositivi anti-valanghe sopra il tunnel del Lötschberg, e molte delle sue missioni erano pericolose. Il sabato e la domenica era anche guida di montagna. E a volte, la domenica sera, appena rientrato a casa stanco, riceveva una te-lefonata, un alpinista era caduto sul Bluemlisalp. All’e-poca non c’erano gli elicotteri, Allora, mio padre usciva subito per andare in soccorso, a notte fonda, con lo zaino in spalla e una semplice lampada. Temevamo sempre che non ritornasse. Quando ritornava, eravamo felicissimi! Mi ricordo, una volta, sul Bluemlisalp, avevo undici anni ed ero salito con lui e altre due persone. C’era talmente tanto ghiaccio che, invece di chiudere la marcia come si fa solitamente quando si è guida alpina,

Felicità e salute

Essere felici, aiuta?Felicità e salute, un eterno binomio? Regolarmente, studi scientifici evidenziano il profondo legame che unisce questo mitico binomio. Eppure, il margine d’interpretazione è grande, soprattutto se si pensa che, per definizione, la felicità è essenzialmente propria a ogni singolo individuo e la salute, anch’essa, risponde a tutta una serie di criteri complessi.

Ma, in fin dei conti, quando si è felici si sta bene e quando si è in buona salute ci si sente bene. Per parlare di questo eterno connubio, tre forti personalità descrivono la felicità e la salute della loro vitalità, tenuto conto del fatto che la vita non è un lungo fiume tranquillo. Alexandre Jollien, scrittore filosofo; Adolf Ogi, ex consigliere federale; Elisabeth Gerritzen, giovane

sciatrice del Freeride World Tour: seguiteci in questi estratti di esperienze di vita intense e ricche. Per ispirarsene?

DOSSIER LOGIN 3/2017

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mio padre si era messo davanti. Aveva passato due ore piene a scavare e rompere il ghiaccio perché potessi-mo scendere ed io quasi mi perdevo nel cammino che aveva tracciato! Che felicità abbiamo provato quando ci siamo ritrovati fuori dalla zona di pericolo! Indescrivibi-le. Avevamo superato le difficoltà. La felicità che si pro-va durante l’infanzia si manifesta sempre all’età adulta. È come un film che ravviva i ricordi e le emozioni e vi conduce sulla dritta via.

Cosa lega felicità, salute ed equilibrio? Quando non si sta bene o si è malati, è difficile pro-vare felicità. Per essere felici, occorre che interior-mente ed esteriormente si stia bene. Siamo tutti ca-paci, da soli, di fare qualcosa per il nostro equilibrio, già a livello dell’alimentazione, mangiando in modo giusto, facendo regolare movimento, scegliendo le bibite giuste, seguendo una certa disciplina, senza essere rigidi. La salute è una questione di equilibrio interiore ed esteriore.

Prima di iniziare il colloquio, ci ha detto che stamattina presto è andato a fare una passeggiata nella foresta… Come tutte le mattine, sì, un’ora. Pioveva, ma che bellezza i paesaggi incrociati, i colori verdi sotto la pioggia e i cerbiatti incontrati! La natura e il Bluem-lisalp esistevano già prima di noi e rimarranno dopo di noi e ciò relativizza il nostro significato. Se vado ogni mattina a fare una passeggiata nella foresta, lo faccio per la mia felicità, per il mio equilibrio. L’equi-librio è molto importante, lo cerco sempre… è forse la parola più importante di tutto il nostro colloquio. In realtà, la felicità è indefinibile. Nonostante la morte di mio figlio, mi considero un uomo felice.

Passiamo molto tempo a lavoro e il mondo del lavoro è diventato molto più instabile. Come ritrovare il legame tra lavoro, felicità e anche salute? I capi devono nuovamente imparare a concedere tempo ai loro collaboratori, ad ascoltarli. Il fatto

che sia ormai possibile lavorare un po’ ovunque (a casa, in treno …) grazie all’elettronica, può a volte generare un certo rischio d’isolamento. Il capo ha una grande responsabilità, deve percepire le cose e intervenire quando è necessario, deve accom-pagnare i propri collaboratori, anche quelli più anziani. Coltivare l’aspetto umano, sostenere, in-coraggiare la persona, prenderla sul serio, è molto importante. All’epoca, quando lavoravo al Consi-glio federale, mi prendevo sempre una settimana l’anno per passare in tutti gli uffici e colloquiare con i collaboratori, Desidero sentire le persone, vedere quale viso si nasconde dietro un’e-mail. Parlare con tutti i collaboratori, conoscerli. E ricor-darsene. Continuo sempre, ancora oggi, a metter-mi sulla testa alle 7:00 del mattino e a richiamare alla mente tutte le persone incontrare e gli eventi vissuti il giorno prima. La testa è come un forziere del tesoro, bisogna regolarmente aprirla per eser-citare la memoria.

Quali consigli darebbe agli assicurati del Groupe Mutuel? Abbiamo parlato di felicità, di pensiero positivo, di equilibrio; tutti concetti molto importanti. E vi è anche la comunicazione; umana, diretta. Occor-re essere capaci di prestare ad ognuno la dovuta attenzione; guardare le persone negli occhi, con-vincerli che li prendete sul serio. L’arte di com-portarsi con le persone è essenziale. Il mio motto è questa formula delle quattro «M » (in tedesco): «Man Muss Mensch Mögen» (ndr. «Bisogna amare le persone»). Esiste la comunicazione esteriore, molto importante; vi ricordate degli auguri per il Nuovo Anno davanti al tunnel del Lötschberg. È stato qualcosa di inatteso e di sorprendente che ha toccato i cuori. Esiste anche la comunicazione interiore, da essere umano a essere umano, l’at-tenzione verso gli altri. Quando si riveste la carica di consigliere federale, si vive un po’ come su una nuvola; bisogna essere pronti a scendere di nuovo su terra e ad andare verso le persone.

Per lo scrittore Alexandre Jollien, la felicità è innanzitutto una gioia, una saggezza vivida, un equilibrio. È l’accettazione delle contraddizioni. Elogio della «grande salute».

«La felicità è anche saggezza»

La felicità, esiste? E se esiste, dove e quando?Preferisco parlare di gioia piuttosto che di felicità, per-ché la felicità, oltre al fatto che oggi sembra essere diventata un prodotto pubblicitario, rappresenta un ideale a volte inaccessibile, come un’esigenza in più per colui che ha già difficoltà e soffre. La gioia, invece, è disponibile nella vita di tutti i giorni; è compatibile con gli alti e bassi dell’esistenza. Si manifesta quando l’ego si eclissa, quando la serietà, la paura, il timore, la cupidigia ci lasciano in pace. Il paradosso è che più si cerca la felicità, più ci si irrigidisce. Impossi-

bile allora trovarla, mettere la mano su questo stato d’animo, su questa dinamica interiore. Perché, allora, non prestare maggiore attenzione a tutto ciò che va bene nella nostra vita e inscrivere la nostra esistenza in una dinamica di progresso, su un cammino. Nulla più della disperazione si oppone alla gioia: alzarsi al mattino senza la prospettiva di un miglioramento, non fosse altro che un piccolissimo miglioramento. Pro-prio ora, oggi, cosa posso fare per inscrivere la mia vita in una dinamica di progresso? Ecco, mi sembra essere questa la via che conduce a passi millesimali verso la gioia e la pace interiore.

La felicità e la saggezza sono connesse?La saggezza, ovvero questo sapersi comportare che fa distinguere l’essenziale, ci aiuta indubbiamente a trovare la pace interiore, a raggiungere, se possibi-le, l’atarassia, questo stato di serenità indifferente tanto cara ai filosofi antichi. Siamo quindi invitati ad interrogarci sul nostro modo di vivere. Conduciamo la nostra vita con il pilota automatico o ci autorizzia-

mo ad effettuare qualche ritiro spirituale per scavare proprio nel più profondo e individuare ciò che ci fa davvero piacere? In quanto, ci può essere un vero e proprio abisso tra ciò che ci fa correre e ciò che ci procura realmente gioia. La meditazione è la via maestra, ce ne sono ovviamente altre, per rendere più fluida la mente che si fissa, si irrigidisce e, quin-di, priva la vita di fluidità. Far passare le mille e una rabbia che si annidano in noi; i desideri; le paure… lasciare passare. Entrare nella saggezza vuol dire in-nanzitutto trasformare il nostro sguardo sul mondo, smettere di voler occupare sempre il primo posto; realizzare che siamo intimamente legati agli altri e all’universo e che la felicità non potrebbe nutrirsi da sola in un angolino.

Lei cita regolarmente Nietzsche, il filosofo che parla della «grande salute»; come intrepreta lei questo concetto?Per me, la grande salute consiste proprio nell’abban-donare l’atteggiamento caparbio, lo sguardo unico e

Raccontano Dölf

In occasione dei suoi 75 anni, è stato pubbli-cato un libro in omaggio ad Adolf Ogi, conte-nente gli interventi di circa 70 celebrità del mondo dello sport, della politica, dell’econo-mia, della cultura, della difesa, dei mass me-dia, del volontariato e di Kandersteg, tra cui quelli di Bill Clinton, di Moritz Leuenberger, di Christoph Blocher, di Doris Leuthard, di Bernhard Russi, di Karl Schranz, ecc. Unser Dölf – Wegbegleiter und Zeitzeugen würd-igen alt Bundesrat Adolf Ogi, Weltbild, Werd Verlag, 2017. Il libro esiste in tedesco e in inglese. Dal prezzo di vendita di ogni libro, un importo è devoluto alla fondazione «Freude herrscht!».

Adolf Ogi è stato consigliere federale dal 1988 al 2000 e due volte presidente della Confederazione; dal 2001 al 2007, è stato Vicesegretario generale delle Nazioni Unite e Consigliere particolare del Segretario generale Kofi Annan e di Ban Ki-Moon per lo sport al servizio dello sviluppo e della pace.

www.freude-herrscht.chwww.swisscor.ch

DOSSIERLOGIN 3/2017

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l’assolutizzazione dei valori che limitano la nostra percezione della realtà. Non tutti hanno la fortuna di godere di una buona salute. Ma la grande salute, ap-punto, è quella che accoglie in sé anche le malattie, le contraddizioni, i dolori e i traumi senza che nulla possa tiranneggiarla. La grande salute è quell’equi-librio sereno di tutte le forze che ci compongono, è l’affrontare i fantasmi e i demoni che a volte ci abita-no, è inscrivere la nostra vita in una dinamica. Ogni individuo – uomo o donna – può progredire, andare avanti anche nelle circostanze più tragiche. Come per la felicità, non si tratta di crearsi un’idea della salute basata su pregiudizi, ma di cercare di vivere la propria salute nel luogo e momento presenti.

La meditazione aiuta a rendere felici?Ci sono periodi della nostra vita in cui possiamo es-sere mendicanti di affetto, burattini comandati dalle emozioni. Meditare significa raggiungere il più pro-fondo di sé, lasciar dissipare la nebbia delle emozio-ni negative, convertirsi attimo dopo attimo al «qui e adesso». Non esistono una bacchetta magica, una ricetta miracolosa né tantomeno delle istruzioni per l’uso; esiste solo la pratica quotidiana che ci invita a vivere – lungo il percorso – il momento presente, lontano da paure e aspettative vane. Strumentalizza-re la meditazione per trasformarla in un rimedio mi-racoloso significa non comprenderne la vocazione.Non si deve meditare per un motivo preciso; la calma, poi, viene da sé. Meditare significa scorticare le nostre illusioni, liberarsi dalle nostre aspettative e dai nostri rimpianti per riuscire ad abitare il mondo e amarlo.

Essere felici aiuta a vivere?La felicità non ha un’utilità. Se così fosse avrebbe il solo scopo di renderci dipendenti, quasi drogati, peg-giorando ulteriormente le nostre tensioni. Bisogna stare attenti a non strumentalizzare la felicità, a non renderla un’imposizione. Il Buddha aveva riconosciuto che le idee fisse sono fonte di grande sofferenza. Nel momento in cui mi cristallizzo in un’immagine di me stesso, mi condanno inevitabilmente a una grande sofferenza, poiché la realtà è in continuo cambiamen-to e smentisce incessantemente tutto ciò che ritengo

sia statico. Spinoza diceva che si tratta di agire bene e di coltivare la propria gioia, inscrivendo così la propria vita in una dinamica. Più precisamente, la gioia è la prova che la vita si fa spazio in noi. La gioia ci unisce tutti. Fa scoppiare l’io. La felicità è forse questo stato d’animo, questo modo di essere, questa energia ema-nata dal cuore e chiamata amore.

Riprendiamo un’altra citazione di Nietzsche che le sta a cuore: «Bisogna avere ancora il caos in sé, per poter partorire una stella danzante». Ciò significa che una parte di caos è indispensabile?Di recente, mentre stavamo traslocando, un’amica vedendo la situazione ha commentato in buona fede: «È un vero e proprio casino, ma non preoccupatevi». Da allora questa affermazione agisce come un man-tra nella mia mente. Mi sprona a non drammatizzare le paure, le preoccupazioni, le inquietudini e i desi-deri che possono nascere nel cuore. Il primo passo è forse quello di non avere più paura del caos, di ac-cettarlo e accoglierlo come un messaggero, se non addirittura un amico. Bisogna smettere di desiderare una vita asettica, pulita, perfetta, senza ferite. Tra l’altro, chi ci ha detto che bisogna per forza sbaraz-zarsi di tutti i traumi per riuscire finalmente ad esse-re felici? Trovare la pace in mezzo al caos, ecco qual è la vera grande sfida. Non c’è nulla di romantico in tutto ciò. Non sono né le sofferenze né le ferite a far-ci crescere, ma probabilmente ciò che ne facciamo. Nietzsche ha scritto questa frase stupenda in «Così parlò Zarathustra»: «Bisogna avere ancora il caos in sé, per poter partorire una stella danzante». Queste parole intense – grazie per averle citate – sono ormai parte di me. Si tratta forse di un caos che riguarda l’esistenza; i disturbi e gli psicodrammi si innestano sul tragico. L’ascesi consiste proprio nell’individuare e abbandonarle immediatamente queste costruzioni mentali attraverso la meditazione.

Che cosa le ha trasmesso o insegnato il soggiorno in Corea del Sud con la sua famiglia?Quando ho fatto le valigie per partire alla volta della Corea con mia moglie e i miei tre figli avevo il cuore

tormentato da innumerevoli ferite. Tra le mie aspet-tative vi era quindi anche la guarigione. I tre anni trascorsi nel «Paese del fresco mattino» mi hanno insegnato a guarire dall’idea stessa di dover guari-re, a non più considerare la felicità e la pace come conquiste e lotte, bensì a puntare a una vita sobria, a una saggezza vivida, alla grande salute, quella che include gli alti e bassi dell’esistenza. Sentirci estranei, pazientare nelle file d’attesa, scoprire una cultura di-versa dalla nostra ci ha altresì aiutati molto. Non c’è nulla di meglio di un’esperienza simile per dare uno scossone al nostro modo di vedere il mondo, per am-pliarne la nostra visione. Partire in Corea ha significato anche dedicarsi con grande zelo alla pratica e porre la vita spirituale al centro dell’esistenza, poiché in real-tà molto spesso il rischio è proprio quello di relegarla a un’attività secondaria. È stata infine l’occasione di vivere senza un perché, vale a dire senza voler rag-giungere ostinatamente un risultato, senza inscriversi in una logica di produttività a tutti i costi, cercando di vivere liberi dal peso del possibile giudizio altrui per riu scire ad aprirsi al presente. In questo senso, la Co-rea è stata un laboratorio spirituale straordinario che ha mostrato più che mai che l’uomo si crea e costrui-sce grazie alla solidarietà, grazie agli altri.

Come si prende cura della sua salute? Facendo movimento? Prestando attenzione all’alimentazione? E la salute della sua famiglia?A Seoul c’è un luogo che ho apprezzato in modo par-ticolare: i bagni pubblici. Giovani e anziani di tutte le generazioni ci venivano per rilassarsi e lavarsi. Un giorno ho notato un vecchietto che dedicava pratica-mente un’ora per pulire ogni parte del corpo. Lì, sotto i miei occhi, c’era l’incarnazione di tutta una filosofia di vita che si potrebbe riassumere in poche parole: ti prenderai grande cura del tuo corpo, del tuo spirito e del prossimo. Com’è possibile dedicarsi a una vita interiore senza prendersi cura di questo strumen-to, di questo mezzo che può portarci al risveglio o all’abbandono a Dio? La grande salute, la capacità di non porsi idee fisse e la flessibilità richiedono questi piccoli momenti d’interiorità. Durante una giornata ci sono sempre alcuni momenti adatti per concederci un ritiro interiore. In famiglia possiamo anche praticare il dialogo, ritornare su ciò che ha dato senso alla gior-nata, ciò che preoccupa e rattrista. Tutto sommato, l’invito a nutrire un amore incondizionato e ad essere aperti a ogni esperienza è una pratica molto semplice che ci accompagna – quasi ci tenesse per mano – verso la gioia. La preghiera e la meditazione offrono una via d’accesso privilegiata al vero se stesso, quello più profondo, lontano dalle etichette, lontano dalla dit-tatura di ciò che si dovrebbe essere e dalla tirannia dell’io. Nulla di tutto ciò, però, deve essere un obbligo. L’ascesi, beata, e gli esercizi spirituali devono essere un piacere.

Scrittore e filosofo di fama internazionale, Alexandre Jollien, nato a Sierre nel 1975, è l’autore di diverse opere di successo, che rappresentano meditazioni e riflessioni sulla condizione umana molto profonde, ma al contempo accessibili a tutti.

www.alexandre-jollien.ch

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Elisabeth Gerritzen, 21 anni, ha appena concluso la sua stagione nel prestigioso Freeride World Tour. Per la giovane e talentuosa sciatrice, la fe-licità consiste nell’avere il coraggio di porsi delle sfide.

«La fiducia è legata alla felicità»

Il fatto di essere felici aiuta nella vita e nelle competizioni?Nella vita di sicuro. Nelle competizioni anche, perché essere felici al di fuori del contesto agonistico aiuta a relativizzare. Essendo già felici, non serve cercare la felicità nelle competizioni.

Che cos’è per lei la felicità? Quali immagini le vengono in mente?Penso ci siano molte forme di felicità diverse, de-stinate ad evolvere nel corso della vita. Per me, in questo momento, la felicità è quando sono in pace con me stessa, con quello che faccio e nel posto in cui mi trovo.

I suoi momenti di felicità più importanti, passati e presenti?Penso in particolare a quando ho fatto molti sacrifici per conseguire un determinato risultato e l’ho rag-giunto. Ad esempio quando ho superato il mio primo anno all’università o quando mi sono qualificata per il Freeride World Tour dopo aver lottato duramen-te. Sono una persona competitiva, quindi per me la felicità consiste anche in questo. Pormi delle sfide, andare avanti e se possibile avere successo.

Essere felici influisce sulla salute?Direi di sì, perché la felicità infonde vitalità e la vita-lità è alla base di tutto. La vitalità psichica e fisica.

La felicità è nel momento presente?Sì. Io ho sempre avuto la brutta abitudine di dirmi che la felicità sarebbe giunta più avanti e quindi in un certo modo di posticiparla in un momento futuro in cui sarei riuscita a raggiungere questo o quell’o-

biettivo. In un mondo ideale, bisognerebbe essere sempre felici, tutti i giorni.

Come reagisce nei momenti in cui si sente forse meno felice?Cerco di pensare allo scopo di ciò che faccio, che sia durante gli allenamenti o in fase di preparazione per gli esami. Penso all’ultimo giorno degli esami, a quan-do avrò finito e a ciò che quel traguardo mi riserverà per il futuro. Se in questi periodi, che si possono de-finire meno felici, non lavorassi tanto intensamente, la felicità non giungerebbe nemmeno dopo. Tutto è interconnesso. È anche perché ci si investe molto per ottenere un risultato che si possono provare emozioni forti una volta finito e chiuso il capitolo.

Come descrive il piacere di sciare?Direi che è una sensazione di libertà. Dato che sono una studentessa e quindi, in quanto tale, ho parecchi vincoli, quando posso sciare per gran parte dell’in-verno mi sento rinvigorita. A ciò si aggiunge il fatto di essere in montagna e lontano dai sentieri battuti, una vera e propria libertà.

Sente la differenza tra un «ride» per divertimento e un «ride» in competizione?Quando lo faccio per divertimento personale, sono libera di dirmi che posso fare quello che voglio, che posso sciare dove voglio; in competizione, invece, ci sono ancora molte cose che mi frenano e faccio fatica ad adottare lo stesso approccio di quando scio per allenarmi o semplicemente per il piacere di sciare. Ma la felicità durante la gara dipende anche un po’ dai risultati che si ottengono, perché quando tutto va per il verso giusto ci si sente valorizzati.

Quale ruolo svolge, o non svolge, la paura? La paura c’è, è chiaro, ed è persino un elemento fondamentale, poiché senza paura le cose potreb-bero prendere una brutta piega molto in fretta. Di fatto giochiamo sempre con la paura, con lei è come camminare sul filo del rasoio. A volte bisogna su-perare i propri limiti, capire e accettare la paura; a volte bisogna essere consapevoli che la paura si ma-nifesta per una buona ragione. La paura, infine, non bisogna mai dimenticarla.

Avere coraggio aiuta ad essere felici?Il coraggio implica fiducia in sé; questo non vale solo per lo sport ma per tutti gli ambiti. La fiducia in sé è una componente della felicità, ci sprona a porci sfide, a uscire dalla nostra zona di comfort, a vivere piena-mente la vita. Per essere felici bisogna avere corag-gio, perché essere felici non è qualcosa di scontato.

Il rischio: come lo intende e come lo vive?Sono cosciente della sua presenza e lo accetto, altri-menti non farei quello che faccio. È sempre in un an-golino della mia testa, ma cerco di fare in modo che non mi ponga limiti nella mia pratica. Si tratta anche qui di una specie di ponderazione ed equilibrio con cui giochiamo incessantemente. Questo vale anche per le altre attività, come gli studi: se decido di con-cedermi una giornata senza ripassare le materie, sono consapevole di espormi a un rischio minimo di non superare gli esami. Ma, d’altro canto, a volte è necessario fare qualcosa di diverso.

In che misura conta per lei la felicità degli altri, delle persone a lei care?È molto importante, addirittura primordiale. Mi ri-tengo piuttosto altruista e l’infelicità degli altri può affliggermi tanto quanto la mia, se non addirittura di più. Circondarsi di persone felici è importante, poiché ha un impatto notevole sulla propria felicità.

In fatto di felicità, che consiglio darebbe ai nostri lettori?Direi loro di provare a uscire il più spesso possibile dalla loro zona di comfort, anche per cose banali o azioni semplici, in quanto potrebbe dare una bella dose di felicità! A volte bisogna provare qualcosa di nuovo, mettersi alla prova, sapersi porre delle sfide, poco importa se poi falliamo. È così che si impara.

Nata nel 1975 a Neuchâtel, la losannese Elisabeth Gerritzen ha iniziato a gareggiare a 15 anni. Dopo il primo posto ottenuto al Freeride World Qualifiers 2016, ha partecipato di recente alla sua prima stagione nella classe regina.

www.elisabethgerritzen.com

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Sharon Marcoli

«Se puoi sognarlo, puoi farlo»Membro del quadro nazionale, la giovane ticinese Sharon Marcoli (15 anni) è una nuotatrice appassionata e determinata.

Il suo sogno: partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, nel 2020. Sa che il cammino è molto esigente. Intervista.

Perché fai nuoto? Adoro nuotare; adoro l’acqua e la considero come il mio habitat naturale. Mi piace naturalmente l’am-biente del nuoto, lo spirito di squadra che anima le nuotatrici e l’adrenalina delle gare. Inoltre, nuotare fa bene per la forma fisica.

Come hai iniziato? Ho cominciato i corsi «genitori e bebè» a sei mesi e da allora non ho più messo. Mi sono subito sentita a mio agio in acqua. A sette anni ho disputato la mia prima gara e mi è subito piaciuto.

Hai dei modelli? Ammiro vari nuotatori, ma il mio idolo è Michael Phelps, mi piace come nuotatore. Il suo delfino è unico. Ha segnato la storia del nuoto, sebbene non sia più molto giovane.

Quante volte a settimana ti alleni? Nove volte – quattro volte la mattina, dalle 7:00 alle 9:00 prima di andare a scuola, e cinque volte la sera dalle 18:00 alle 20:00. Tra questi allenamenti, ci sono anche due ore di palestra. La maggior parte dei fine settimana abbiamo gare.

Come riesci a conciliare allenamenti e scuola? Frequento il primo anno della classe liceale per ta-lenti sportivi di Locarno. Ciò mi permette di seguire il ciclo scolastico di cinque anni e di allenarmi la mat-tina. Un assistente mi aiuta a recuperare i corsi cui non posso andare.

E come organizzi gli allenamenti? Mi alleno al centro sportivo di Tenero e gli allena-menti sono organizzati in funzione del programma delle gare e degli obiettivi personali.

Quali sono le qualità essenziali per praticare il nuoto? La determinazione, la grinta, la passione, la forza di carattere, la resistenza al dolore e alla stanchezza e

la capacità di rimanere soli con se stessi. Tutti i giorni nuotiamo tra i cinque e i dieci chilometri in solitario.

Cosa ti ha già insegnato il nuoto? Ad accettare le sconfitte e i miei limiti. Il nuoto è una grande scuola di vita, forma il carattere. Sono cre-sciuta in fretta in quanto già a 11 anni viaggiavo con la squadra nazionale svizzera junior e nessuno nel gruppo parlava italiano. Ho anche imparato cosa si-gnifica fare sacrifici e condividere sconfitte e vittorie.

Cosa ti ha dato questo sport a livello fisico e mentale? Dal punto di vista fisico, questo sport fa bene alla sa-lute, ma causa anche determinati dolori che si deve imparare a sopportare. A livello mentale, il nuoto mi dà senso di libertà, piacere, gioia e immensa soddi-sfazione; ma è anche fonte di stress e di pressioni.

Per l’appunto, come gestisci lo stress prima di una gara? Ascolto la musica o leggo. Cerco di liberare la mente. Mi concentro su una buona respirazione e faccio i miei piccoli gesti di superstizione al blocco di partenza.

Segui un allenamento mentale? Sì, il mio allenatore Max Baroffio mi aiuta molto a gestire lo stress prima di una gara, è molto paziente e gentile e mi capisce subito.

I tuoi obiettivi nel prossimo futuro? Confermare i miei tempi per il quadro nazionale del 2017/2018. Vincere i campionati svizzeri junior negli stili in cui partecipo e ottenere almeno un tempo di qualificazione – spero ai 100m delfino – per i cam-pionati europei della gioventù in Israele a luglio del 2017. Il mio sogno è di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020.

Cosa vorresti dire ai nostri assicurati? Il mio motto è: «If you can dream it, you can do it.» (ndr. «se puoi sognarlo, puoi farlo»). Un vincitore è

un sognatore che non si è mai dato per vinto. Se si crede in qualcosa, non si deve smettere di credervi; occorre provare fino alla fine per non avere rimpian-ti. È importante anche ammettere i propri errori; è persino un segno di grande forza.

Consigli per l’alimentazione? Deve essere sana ed equilibrata. Evito di mangiare troppi grassi o troppi zuccheri… ma la mia pietanza preferita rimarrà sempre la pizza!

Sharon Marcoli

Nata il 3 agosto 2001 a Lugano, Sharon Marcoli abita a Capriasca. Nuota tutti gli stili, ma è soprattutto un’appassionata di «delfino». Nel 2012, a 11 anni, ottiene il primo titolo nazionale nei 100m delfino e stabilisce il primo record svizzero della categoria. Nel 2013, entra a far parte della squadra nazionale junior e, nel 2014, vince le prime medaglie individuali a livello internazionale. Nel suo palmares (260 medaglie) figurano tra l’altro 15 titoli nazionali e svariati record svizzeri ai campionati svizzeri junior e vari podi nelle gare internazionali. Nel 2015 partecipa all’Hungarian Open e alle Olimpiadi europee della gioventù a Tbilissi (Georgia). Sharon Marcoli difende i colori del Nuoto Sport Locarno e di Swiss Swimming. Al primo anno della classe liceale per talenti sportivi di Locarno, nel tempo libero ama ascoltare la musica e leggere.

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Consiglio salute

Sì al sole, ma con moderazioneIl sole è indispensabile alla vita e possiede numerose virtù,

ma non è privo di rischi, soprattutto in estate. Prudenza e buon senso sono quindi d’obbligo. Vediamo insieme quali sono i rischi e i benefici.

Seppur a circa 150 milioni di chilometri dalla Terra, con l’arrivo dell’estate il sole ci sembra molto più vicino. Il suo impatto sulla nostra vita è primordiale, poiché influisce sul nostro ritmo nictemerale, ossia l’alternarsi tra sonno e veglia (ndr. il nictemerio – dal greco nukthêmeron, sostantivo composto da nux, nuktos, «not-te», e hêmera, «giorno» – è un termine tecnico utilizzato in farmacia, fisiologia e medicina per designare l’alternanza tra giorno e notte corrispondente a un ciclo biologico di 24 ore).

Il sole ha un effetto benefico sul nostro umore. La depressione stagionale, che sopraggiunge in inverno, è causata da una mancanza di sole. Le persone che ne soffrono sono tristi, stanche e senza energia. La luminoterapia è un trattamento efficace e privo di rischi per questa patologia.

I raggi solari agiscono sulla salute delle ossa attivando un precursore della vita-mina D che si trova nella nostra epidermide. Una volta attivata, la vitamina D con-sente allo scheletro di assimilare il calcio, il fosfato e altri sali minerali. Nei bam-bini che soffrono di carenza di vitamina D e di insufficiente esposizione al sole si parla di rachitismo; le loro ossa sono fragili e presentano un ritardo di crescita.

Negli adulti, in particolare quelli che escono raramente di casa, la carenza di vitamina D causa dolori alle ossa e ai muscoli; si parla in questo caso di osteo-malacia.

Eppure, sebbene abbia molti effetti positivi sulla nostra salute, il sole può diven-tare anche nostro nemico.

Chi non ha mai avuto un’insolazione? Si tratta di una scottatura della nostra epi-dermide causata dai raggi ultravioletti. La pelle diventa rossa, dolente e talvol-ta presenta delle vesciche. La scottatura solare si cura applicando una crema

idratante. Bisogna consultare il proprio medico in caso di febbre o malessere generale. Scottature solari ripetute predispongono all’invecchiamento e al cancro della pelle in generale (carcinoma e melanoma). Le pelli chiare sono più a rischio di sviluppare tumori maligni.

Se è vero che i raggi ultravioletti favoriscono l’invecchiamento cutaneo, va an-che detto che consentono di guarire patologie cutanee come la psoriasi e alcuni eczemi.

Meglio prevenire quindi... Ecco alcune raccomandazioni: evitare di esporsi al sole nelle ore che precedono e seguono lo zenit; applicare regolarmente più volte al giorno la crema solare; coprire le parti esposte con abiti leggeri, un cappello o un berretto; proteggere con cura i bambini, poiché le scottature solari subite durante l’in-fanzia sono le più dannose;

indossare occhiali da sole.

I raggi ultravioletti hanno molteplici ripercussioni sugli occhi, come la cataratta precoce, la pericolosa DMLA (degenerazione maculare legata all’età) e più rara-mente il melanoma dell’occhio.

In sostanza, bisogna usare il buon senso ed evitare qualsiasi eccesso. Esporre al sole per 15 minuti al giorno, tre volte a settimana, una piccola superficie di pelle come le gambe e le braccia basta per trarre beneficio per la nostra salute.

Buona estate a tutti!

Dr. Hannelore Luy Medicina generale FMH

Per saperne di più:www.nutrizionenaturale.org/il-sole-fa-bene/

SALUTELOGIN 3/2017

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In Svizzera, il sistema delle cure odontoiatriche è basato sulla responsabilità indivi-duale e su un rapporto di fiducia tra il dentista e il paziente, che discutono del tratta-mento prodigato e della fatturazione. L’assicurazione obbligatoria delle cure medico sanitarie assume i costi delle cure dentarie soltanto in casi eccezionali (dopo una malattia dell’apparato masticatorio o un’altra malattia grave, cfr. articolo 31 LAMal). Per quanto concerne le lesioni del sistema masticatorio causate da un infortunio, in linea di massima i costi sono assunti dall’assicurazione contro gli infortuni.

Forti incitazioni alla prevenzioneI pazienti pagano di tasca propria circa il 90% dei co-sti dei trattamenti odontoiatrici, un fattore che li incita a prendersi cura dei propri denti e ad adottare misure preventive. La salute dentaria della popolazione svizze-ra è pertanto tra le migliori al mondo. Inoltre, dovendosi assumere direttamente i costi, i pazienti hanno voce in capitolo quanto alla scelta delle cure o del trattamento.

Costi sotto controlloNel 2014 i costi delle cure odontoiatriche raggiungevano più di 4 miliardi di fran-chi, pari al 5,7% dei costi complessivi legati alla salute, di 71,1 miliardi di franchi. Grazie al comportamento responsabile dei pazienti, l’evoluzione dei costi in que-sto settore rappresenta un’eccezione nel sistema sanitario svizzero, poiché tra il 2004 e il 2014 le spese per persona sono aumentate in media soltanto dell’1,4% l’anno, mentre l’aumento constatato presso i medici è del 2,9 per cento. Il grafico mostra che la progressione dei costi tra il 1995 e il 2014 è inferiore a quella del prodotto interno lordo (PIL), diversamente dagli altri costi legati alla salute.

Evoluzione dei costi pro capite della medicina dentaria rispetto all’evoluzio-ne degli altri costi della salute e del prodotto interno lordo (PIL), 1995-2014

Fonte: Ufficio federale di statistica 2016

Assicurazioni facoltative e sostegno finanziarioNel 2014 la popolazione svizzera ha speso circa Fr. 495.– per le cure odontoiatri-che, ovvero Fr. 41.– per persona al mese. Per contenere i costi delle cure dentarie esistono assicurazioni complementari private facoltative. Le persone a basso red-dito possono inoltre chiedere il sostegno del loro Comune o di opere assistenziali, a prescindere dal fatto che beneficino o meno dell’aiuto sociale.

Progetti cantonali per un’assicurazione obbligatoria delle cure odontoiatricheNella Svizzera romanda e in Ticino sono stati presentati interventi cantonali e iniziative che puntano all’introduzione di un’assicurazione obbligatoria delle cure odontoiatriche. La Società svizzera odontoiatri SSO (cfr. intervista) ed economie-suisse, l’Assicurazione Svizzera d’Assicurazioni ASA e l’organizzazione mantello degli assicuratori malattia santésuisse, come pure il Groupe Mutuel, sono contrari

a un’assicurazione di questo tipo.

Un rischio per il comprovato modello svizzeroL’istituzione di un’assicurazione obbligatoria delle cure odontoiatriche mette in pericolo il modello svizzero, un modello dai costi contenuti e comprovato, basato su pre-venzione, responsabilità individuale e libertà terapeutica. Un’assicurazione simile creerebbe falsi incentivi generan-do un aumento dei costi, proprio come succede con i ben noti aumenti annui nell’ambito dell’assicurazione obbliga-

toria delle cure medico sanitarie. Il modello attuale dimostra che la compresenza di responsabilità individuale e libertà contrattuale dei partner – dentista e paziente – offre soluzioni efficaci e adeguate.

Per maggiori informazioni si rimanda alla rivista dei pazienti «infodenti» sul sito www.sso.ch.

L’assicurazione obbligatoria delle cure odontoiatriche al centro delle discussioni

Un sistema di cure dentarie efficaceNel sistema sanitario svizzero, il settore delle cure odontoiatriche è l’unico in cui non si assiste a un’esplosione dei costi.

Siamo di fronte a un controllo dei costi a scapito della qualità? No, al contrario: grazie a un sistema che favorisce la responsabilità e la prevenzione individuali, la salute dentaria degli Svizzeri è tra le migliori al mondo.

Domande al dr. med. dent. Olivier Marmy, vicepresidente della Società svizzera odontoiatri SSO

Qual è l’impatto del sistema svizzero delle cure odontoiatriche sulla salute orale?Il nostro modello si fonda su due pilastri com-plementari: la profilassi e la responsabilità individuale, una combinazione che ha dato risultati spettacolari con una diminuzione del 90% delle carie dal 1960.

Cosa può fare il singolo individuo per diminuire i costi legati ai trattamenti odontoiatrici?Anche se non siamo tutti uguali di fronte alla carie dentaria, le quattro colonne portanti della profilassi restano valide: fluorizzazione (dentifricio, sale fluora-to), buona igiene orale (lavarsi i denti 2x/giorno e passare il filo interdentale), assunzione contenuta di zucchero e dolci, controllo regolare dei denti. Queste misure si sono dimostrate efficaci e consentono di risparmiare molto.

Perché gli odontoiatri svizzeri sono contro un’assicurazione obbligatoria delle cure odontoiatriche?Il modello svizzero funziona. Globalmente, la salute orale della popolazione è buona e i costi sono sotto controllo. Gli esempi dei Paesi limitrofi che prevedono un’assicurazione di questo tipo non convincono, poiché lì para-dossalmente la salute orale è decisamente meno buona e i costi aumenta-no. Per tenere questi costi sotto controllo servono misure amministrative e politiche massicce e poco pertinenti. Il nostro sistema può senz’altro essere migliorato, ma perché distruggere ciò che funziona?

Il sistema svizzero è basato sulla prevenzione, sulla responsabilità individuale e sulla libertà di scelta

terapeutica. Risultato: la salute dentaria della popolazione svizzera è pertanto tra

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ZahnmedizinproKopf ÜbrigeGesundheitskostenproKopf BIPproKopfMedicina dentaria pro capite Altri costi della salute pro capite PIL pro capite

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Corsa podistica

Il Team Fit for SwissMove al GP di BernaUna delle corse podistiche più belle della Svizzera ha riscosso un vivo successo popolare.

Il Groupe Mutuel, partner principale della corsa, era presente.

Lo scorso 13 maggio si è tenuta la 36esima edizione del Grand Prix di Berna. Tra i 29’773 corridori che hanno tagliato il traguardo ci sono stati anche 46 membri del Team, che hanno indossato le loro scarpe da corsa per godersi il bellissimo tracciato bernese.

34 coraggiosi hanno affrontato il percorso «10 miglia» (16,1 km), 12 invece hanno corso il «GP Altstadt» di 4,7 km. Tutti si sono divertiti e sono giunti al traguardo al loro ritmo. Alcuni si erano prefissi di migliorare i loro tempi precedenti, mentre altri erano alla prima partecipazione a questa mitica gara.

Da inizio maggio, i nostri corridori beneficiano dei consigli personalizzati dello Swiss Olympic Medical Center di Sion per iniziarsi alla corsa podistica o miglio-rare le proprie performance. L’obiettivo è che tutti si divertano praticando questo sport che può sembrare complesso. Il programma prosegue durante tutta l’estate e ha come scopo la partecipazione del Team alla SwissCityMarathon di Lucerna il prossimo ottobre.

Nel frattempo avrete modo di seguire i progressi del Team sulla nostra pagina Facebook: www.facebook.com/SwissMove/

Qualche cifra sul GP di Berna

33’618 iscritti 29’773 «finishers» 49 minuti e 25 secondi: tempo del vincitore, categoria uomini 41%: quota dei corridori rappresentata dalle donne 52%: quota dei corridori che ha scelto la «10 miglia» 85 anni: corridore più anziano sulla «10 miglia» 84 anni: corritrice più anziana sulla «4,7 km» più di 80 nazioni alla partenza

SWISSMOVELOGIN 3/2017

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© Live Music Production

I traguardi raggiunti da Peter Löhmann in cinque anni ad Haiti sono numerosi. Ha garantito ad esem-pio l’accesso all’acqua potabile corrente a circa 650 bambini, allestito aule scolastiche e fatto vac-cinare i piccoli contro il colera. Dal forte terremoto dell’aprile 2015, Peter Löhmann presta aiuto anche in Nepal. Ha già costruito tre scuole materne, men-

tre per quest’anno sono in previsione altrettante aule scolastiche e un ospedale pediatrico.

La costruzione e la manutenzione di queste in-stallazioni sono molto onerose, senza contare che bisogna prevedere personale, alimenti e altri beni necessari per la vita di tutti i giorni. Peter Löhmann

impiega ogni franco donato per realizzare i progetti dell’associazione.

Maggiori informazioni, foto e video dell’associazio-ne per l’infanzia Magic Moments sono disponibili sul sito www.magicmoments.ch o sulla pagina Fa-cebook «Haltestelle Magic Moments».

Magic Moments – regalare un sorriso

L’associazione per l’infanzia di Peter LöhmannDa molti anni il Groupe Mutuel sostiene il Magic Comedy Festival e con esso l’associazione per l’infanzia Magic Moments.

L’associazione spedisce ad Haiti o in Nepal ogni singolo centesimo raccolto grazie alle donazioni. Tutte le attività amministrative e operative sono svolte gratuitamente.

Dal 1° settembre 2017, il Riverside Open Air festival farà tremare l’Arena d’Aarburg come non mai! Dopo giganti del rock del calibro di Dee Snider, Black Stone Cherry, Europe, Jethro Tull, The Baseballs e la leggenda del blues-rock Eric Brudon & The Animals, un’altra star sarà presente al festival d’Aarburg: Gotthard, il gruppo rock più popolare della Svizzera, scalderà ancora una volta il pubblico della Riverside Arena con uno spettacolo esplosivo!

E non è tutto… perché il biglietto d’ingresso al festival Riverside può essere utilizzato anche per tutto il festival Route 66, incluso il concerto. Godetevi un week-end unico grazie ai più grandi festival oldtimer e rock della Svizzera.

Quali clienti del Groupe Mutuel e membri di Starclub, usufruite di uno sconto del 25% sui biglietti di tutte le categorie.

Trovate altre offerte attuali per i membri di Starclub e informazioni sull’abbonamento sul sito:www.groupemutuel.ch/it/starticket

Starclub

Riverside Open Air Aarburg – Rock’n’Roll-Party of the year!

Il più gran festival rock della Svizzera, con oltre 46‘000 spettatori, promette momenti di pura felicità musicale. Con un programma mozzafiato e una scena sul bordo dell’Aar con sullo sfondo la fortezza, il festival promuoverà il centro storico di Aarburg come

luogo di incontro per accogliere star di calibro internazionale. Quali membri di Starclub, usufruite del 25% di sconto.

PARTNER LOGIN 3/2017

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L’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) e la pre-videnza professionale (LPP), comunemente chiamate primo e secondo pilastro, sono assicurazioni sociali e, come tali, propongono una copertura minima sotto forma di redditi di sostituzione agli assicurati in caso di decesso prematuro, d’invalidità o di pensionamento.

Il principale scopo del primo pilastro è di coprire le esigenze vitali e, in complemento al secondo pi-lastro, di far mantenere l’abituale tenore di vita. È un’illusione credere che i due primi pilastri possa-no, da soli, soddisfare le esigenze di tutti, dato che ognuno di noi ha aspettative e necessità diverse.

Il terzo pilastro, sostegno indispensabile e parte integrante del concetto di previdenza in Svizzera, rientra nella sfera della responsabilità individuale. Permette ad ognuno, in funzione delle proprie esi-genze e delle proprie disponibilità economiche, di compensare quella parte di reddito che i due primi pilastri non potranno garantire.

Occorre pertanto analizzare attentamente le coper-ture assicurative, in base alla situazione attuale, e indicare quali saranno le prestazioni in caso di:

incapacità lavorativa invalidità decesso vecchiaia (pensione)

Tale analisi farà emergere in modo chiaro le vostre esigenze in materia di previdenza e faciliterà per-tanto la determinazione del budget. Avrete in questo modo perfettamente sotto controllo la vostra situa-zione personale e quella della vostra famiglia. La vita è infatti contraddistinta da eventi che hanno un impatto sulle esigenze di previdenza (nascita, matri-monio, cambiamento di lavoro e di reddito, accesso alla proprietà, creazione di azienda ecc.).

La consulenza si focalizza su tali esigenze. L’obiet-tivo è innanzitutto di definire precisamente gli obiet-tivi e le aspettative; di delineare la situazione del

momento; di identificare lo scarto tra la situazione presente e la situazione cui si mira e di colmare tali lacune grazie a soluzioni su misura.

I nostri consulenti prendono seriamente in conside-razione i vostri obiettivi, i vostri desideri e i mezzi a disposizione e vi consacrano tempo e attenzione. Otterrete rapidamente una soluzione all’altezza delle vostre esigenze in materia di previdenza individuale.

Analisi individuale di previdenza

Pianificare il futuro – Quali sono le vostre esigenze?

Quali saranno i miei redditi in caso d’invalidità? Cosa percepirebbe la mia famiglia se dovessi morire prematuramente?Le mie disponibilità finanziarie alla pensione saranno appropriate?

Vi porrete indubbiamente queste domande un giorno o l’altro. Un valida consulenza è in questi casi molto utile e opportuna.Il Groupe Mutuel Vita GMV SA è in grado di proporvi un’analisi ottimale e personalizzata in materia di previdenza.

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Il risparmio fi scale

Al vostro fianco per quello che vi sta a cuore

Per saperne di più:www.groupemutuel.ch/vostreattese

Per contattarci: Groupe Mutuel Vita GMV SARue des Cèdres 5Casella postale – 1919 MartignyTel. 0848 803 999 E-mail: [email protected]

VITALOGIN 3/2017

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Manor

Una storia diventata grandeFondato più di un secolo fa e prima catena di Grandi Magazzini del paese, Manor è presente nei centri delle città svizzere.

Il suo obiettivo: preservare il proprio ruolo di leader perpetuando i valori che l’hanno reso celebre. Zoom.

La storia di Manor inizia alla fine dell’Ottocento nella cittadina bilingue di Bienne. Qui i fratelli Ernest ed Henri Maus, commercianti all’ingrosso, si uniscono a un loro cliente, il dettagliante Léon Nordmann. Nel 1902 i tre lungimiranti uomini d’affari inaugurano insieme il grande magazzino «Léon Nordmann» nella Weg-gisgasse a Lucerna – un negozio che rappresenta la vera e propria origine del gruppo attuale. Incoraggiati dai successi registrati nella Svizzera centrale, i fratelli Maus, nel frattempo domiciliati a Ginevra dal 1901 con il loro magazzino all’in-grosso Maus Frères, suggeriscono ai loro clienti di aprire a loro volta altri grandi magazzini

La ragione sociale Manor – composta dalle lettere iniziali dei nomi Maus e Nord-mann – è stata creata nel 1965 con lo sviluppo di una nuova Corporate Identity. Dal 1994 tutti i grandi magazzini della Svizzera tedesca appartenenti al gruppo utilizzano questo nome, seguiti nel settembre del 2000 dai negozi della Svizzera romanda e del Ticino. L’adozione di un nome unico garantisce un’identificazione chiara e una presenza capillare in tutto il territorio svizzero.

Primo gruppo di Grandi Magazzini della Svizzera, dove detiene circa il 60% delle quote di mercato, Manor dà vita alle città svizzere: Basilea e la sua Greifengasse, Zurigo e la sua Bahnhofstrasse, Ginevra con rue Cornavin o ancora Locarno e la sua Piazza Grande. Elle Steinbrecher, direttrice della comunicazione del gruppo, sottolinea: «Manor è orgogliosa di essere rimasta un’azienda familiare che, nel corso degli ultimi cento anni, ha sempre posto il cliente al centro della propria attività e ha saputo proporre prodotti e servizi di qualità pur evolvendo di pari passo con la sua epoca.» Manor SA con sede centrale a Basilea è un’affiliata di Maus Frères Holding di Ginevra. Impiega circa 10’200 collaboratori e forma attualmente 420 apprendisti. Il fatturato è suddiviso in diversi segmenti: il non alimentare (70%), l’alimentare (26%) e la ristorazione (4%). L’azienda distribuisce oltre un milione di articoli e si approvvigiona presso circa 6’000 fornitori di tutto il mondo, di cui circa 690 sono dei produttori locali.

Manor propone altresì una vasta offerta di prodotti online. I clienti possono sce-gliere attualmente oltre 28’000 articoli nei settori Fashion, Beauty, Sport, Viaggi, Orologi, Gioielli, Giocattoli. Come precisa Elle Steinbrecher: «Il commercio al det-taglio è un settore sempre più esigente che deve far fronte a varie sfide (franco svizzero forte, shopping turistico, espansione del commercio elettronico inter-nazionale ecc.), che richiedono capacità di reazione, flessibilità e creatività. Il commercio elettronico svolge naturalmente un ruolo primordiale nel futuro del

settore e acquista sempre più peso. Grazie al sistema « Click&Collect », circa la metà della clientela si fa consegnare gratuitamente gli articoli ordinati online direttamente nei Grandi Magazzini di Manor di loro scelta.

Per quanto riguarda il futuro, Elle Steinbrecher ne disegna alcuni contorni: «L’e-commerce è oggi una realtà imprescindibile e costituisce per noi un’oppor-tunità di crescita. Per questo, Manor investe e migliora costantemente la propria esperienza di shopping online, lanciando ad esempio nuove categorie di prodotti online – con il passaggio alla versione reattiva del nostro sito (ormai accessibile dai dispositivi mobili) o con il Servizio Click and Collect che permette di farsi consegnare gli articoli ordinati online direttamente nel negozio di propria scel-ta». I negozi non sono per questo trascurati: «Manor continuerà naturalmente a investire nei propri punti vendita e nella «esperienza shopping». Lavoriamo in-cessantemente all’apporto di un vero e proprio valore aggiunto, in particolare organizzando spesso eventi volti a creare un legame forte con i nostri clienti».

L’obiettivo, conclude Elle Steinbrecher, è «di preservare il nostro ruolo di leader dei Grandi Magazzini in Svizzera perpetuando i valori che l’hanno reso celebre e soddisfacendo al meglio i desideri dei consumatori. Il cliente e i suoi desideri sono naturalmente al centro della nostra attività».

Manor Food: il successo dei 32 supermercati Manor Food poggia sulla loro atmosfera e sulla freschezza degli alimenti. Un ampio assortimento di prodotti locali e non è proposto su banconi in un ambiente di mercato mediterraneo. Frutta, verdura, pesce e carne, fino al pane biologico lavorato nel proprio pa-nificio e un’ampia gamma di vini selezionati.

Ristoranti Manora: i 44 ristoranti della Svizzera sono riuniti sotto quattro marchi dagli accenti diversi – Manora, Manora Fresh To Go, Pizza&Pasta e Appunto – e servono circa 26’000 pasti al giorno ponendo un’attenzione del tutto particolare al gusto, alla freschezza e alla qualità degli ingredienti utiliz-zati.

Impegno sociale e culturale: Manor s’impegna nella promozione artistica attiva ed efficace. Il gruppo attribuisce ogni anno il proprio Premio Culturale a giovani talenti artistici svizzeri. Il Premio Culturale Manor è una delle principali iniziative di promozione rivolta a creazioni artistiche contemporanee nel nostro paese; il premio è stato assegnato per la prima volta nel 1982. Manor è altresì sponsor di molteplici manifestazioni culturali e sportive tra cui il Festival inter-nazionale del film di Locarno e il Montreux Jazz Festival, due appuntamenti di prestigio a livello svizzero ed europeo.

Collaborazione con il Groupe Mutuel

«Siamo assicurati al Groupe Mutuel per le assicurazioni di indennità giornaliera secondo la LCA, per l’assicurazione contro gli infortuni secondo la LAINF e per l’assicurazione contro gli infortuni complementare alla LAINF e ab-biamo un buonissimo rapporto. Il Groupe Mu-tuel soddisfa le nostre esigenze specifiche.»

IMPRESA LOGIN 3/2017

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Leggete Login e vincete

magnifici premi!

Concorso Login

Nuovo concorso in questa edizione Rispondete alle tre domande che trovate nell’inserto «LeClub», allegato al giornale e vincete uno dei premi messi in palio in collaborazione con il nostro partner MrLens:

1° premio: un buono del valore di Fr. 200.–. 2 -7° premio: un buono del valore di Fr. 50.–.

Non dimenticate: trovate le risposte alle domande negli articoli o nell’inserto di questa edizione del giornale Login. Potete partecipare tramite la cartolina che si trova nell’inserto «LeClub» o sul sito www.groupemutuel.ch/concorso.

Congratulazioni ai vincitori del precedente concorso. (Login – aprile 2017)

Sorteggiati tra numerosi partecipanti, tre fortunati vincitori si aggiudicano uno dei premi messi in palio dal nostro partner Hotelcard:

1° premio: una notte all’hotel Edelweiss**** a Sils-Maria in camera doppia, mezza pensione, massaggio di 30 min. a persona incluso, del valore di Fr. 600.–: Igor Beretta, Comano (TI). 2° e 3° premio: un’Hotelcard del valore di Fr. 119.–: Alex Hänggi, Muttenz (BL), Denis Roulier, Pomy (VD).

Partenariato

Ritrovare una buona vistaGrazie al partenariato con MV SANTE VISION, il Groupe Mutuel

vi propone un forfait speciale per la correzione della vista.

Il paio di occhiali, questa protesi arcaica, questa roba fragile che si graffia o si rompe, questa cosa sulla quale bisogna aggiungere un secondo paio di… occhiali per godersi un film in 3D. Fare un tuffo, guidare, leggere, contemplare… tutto è più complicato.

Oggi, grazie alle attuali tecnologie mediche, tutti i difetti della visione possono essere corretti, inclusa la presbiopia. La paura di aver male o di perdere comple-tamente la vista sono i principali motivi di reticenza delle persone che potrebbero beneficiare di tale intervento. Invece, questo tipo di operazione (che dura in tutto alcuni minuti) è indolore, si può al massimo avvertire come la sensazione di avere un granello di sabbia nell’occhio, durante le prime ore.

Il rischio d’infezione grave che potrebbe causare cecità è quasi dello 0 percento. Per dare un’idea, la probabilità di un’infezione è minore rispetto a chi porta le lenti a contatto.

Tutto lo staff di MV SANTE VISION, che lavora con attrezzature tecniche che offro-no precisione e comfort di altissimo livello, è a vostra disposizione per maggiori informazioni.

Inoltre, a Ginevra, Losanna e Sion, sono organizzate riunioni sul tema della visione per permettere ai futuri pazienti di porre le loro domande e di colloquiare con per-sone che hanno già subito l’intervento (le date degli incontri si trovano sul sito).

MV SANTE VISION SADr Steffen SchickeBahnhofstrasse 406210 Sursee/LU021 613 10 30

Av. de Rhodanie 701007 Lausanne021 613 10 30

PARTENARIATOLOGIN 3/2017

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L’assicurazione complementare per i viaggi all’estero

Proprio ora, usufruite di Mundo per viaggiare serenamente

L’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie non offre sempre una copertura sufficiente in caso di malattia o d’infortunio che potrebbe capitare durante un viaggio all’estero.

È quindi necessario completarla con una copertura ottimale per sé e la propria famiglia.

Un banale problema di salute può a volte rovinare le vacanze tanto attese. In caso di problema più grave, occorre poter contare su un’assistenza me-dica e sull’assunzione dei costi di cura o di rim-patrio d’emergenza da parte di un’assicurazione appropriata.

Una copertura limitata che è meglio completare L’assicurazione malattia di base (LAMal) copre le prestazioni all’estero soltanto in caso d’emergenza, al massimo fino a concorrenza del doppio dell’im-porto che sarebbe rimborsato se il trattamento fosse effettuato in Svizzera (disposizioni particolari si ap-plicano in caso di problemi di salute che si verificano nell’UE/EFTA). Ciò può essere problematico nei paesi in cui le cure sono particolarmente onerose, soprat-tutto per i turisti stranieri.

Inoltre, i costi di salvataggio all’estero e di rimpa-trio verso la Svizzera non sono rimborsati dall’assi-curazione di base. Tali costi raggiungono a volte le migliaia di franchi, per questo molti paesi esigono un attestato d’assicurazione complementare come Mundo prima di rilasciare un visto.

Una soluzione specifica che è meglio adottare Per viaggiare serenamente, vi consigliamo quindi di sottoscrivere l’assicurazione complementare Mundo che assume tra l’altro, in complemento alla LAMal e fino a concorrenza di Fr. 100’000.–, le seguenti prestazioni in caso d’emergenza in tutto il mondo:

vaccinazioni raccomandate dall’UFSP per il viag-gio previsto;

ricerca, salvataggio e trasporto; trattamenti ambulatoriali e ospedalizzazioni; rimpatrio in Svizzera;

viaggio e alloggio di un membro della famiglia per far visita all’assicurato ospedalizzato all’este-ro per più di sette giorni.

In caso di dubbi di natura amministrativa o medica prima della partenza o in caso di problemi di salute all’estero, il centralino telefonico d’emergenza Grou-pe Mutuel Assistance è a disposizione degli assicu-rati 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

Un premio modico e un’adesione semplificata Qualsiasi persona domiciliata in Svizzera può sot-toscrivere l’assicurazione Mundo, a prescindere dall’età e senza dover compilare un questionario sullo stato di salute. Inoltre, alcune assicurazioni complementari del Groupe Mutuel danno diritto a uno sconto d’abbinamento se l’assicurazione Mundo è sottoscritta insieme ad esse presso lo stesso as-sicuratore. L’assicurato Mundo sarà coperto dall’en-trata in vigore del contratto e con un premio modico come illustrato qui di seguito:

Bambini (0-18 anni) CHF 2.00 al mese (CHF 1.50 con sconto)

Adulti (dai 19 ani) CHF 5.00 al mese (CHF 3.50 con sconto)

Interessati?Chiedete una consulenza o un’offertaGroupe Mutuel – Rue des Cèdres 5Casella postale – 1919 Martigny

Per saperne di più Tel. 0800 808 848 E-mail: [email protected] www.groupemutuel.ch/it/mundo

Proprio ora, realizzate che la Coppa del mondo 2018

si svolgerà in Russia La Russia, come l’India, l’Arabia Saudita, la Cina, Cuba e molti altri paesi, esige un attestato d’assicurazione complementare delle cure prima di rilasciare un visto. Tale assicurazione deve garantire una copertura minima all’estero, generalmente di 30’000 euro, e il rimpatrio in Svizzera in caso di problemi di salute. Il Groupe Mutuel adem-pie perfettamente tali esigenze con la sua assicurazione complementare Mundo.

Se pensate di viaggiare in uno di questi pae si, quale assicurato Mundo, potete in qualunque momento richiedere tale at-testato al nostro Servizio clienti allo 0848 803 555. Se non siete assicurati, invece, cosa aspettate? Contattate subito il nostro Servizio delle offerte allo 0800 808 848 per sottoscrivere l’assicurazione.

PRODOTTO LOGIN 3/2017