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Soc. Coop. Soc. Giovani ValdarnoRelatore: Martina Chimentelli
EUROSOCIALNETWORK
“Un servizio di Pronto Intervento Sociale: Il Progetto 65 anni e più”
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Giovani Valdarno è una Cooperativa sociale nata nel 1978 e che da più di trent’anni lavora occupandosi di servizi socio-sanitari, educativi e formativi nella Provincia di Arezzo e Firenze.Giovani Valdarno è nata dalla volontà di un gruppo di donne e tuttora si caratterizza per una forte presenza femminile (90% dell’intero personale).
La cooperativa sociale è lo strumento per realizzare, nella quotidianità dell’impegno, un comune concetto di solidarietà.
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A distanza di trent’anni la Cooperativa Giovani Valdarno è cresciuta senza perdere di vista i valori che ne hanno caratterizzato la nascita: essa pone la persona con le sue peculiarità al centro della propria attività. Nei suoi servizi si riflettono gli scopi societari di promozione umana e integrazione sociale.
Da anni la società promuove una progettualità di sistema in campo sociale ed educativo/formativo. Collabora con i soggetti del no-profit e con Enti istituzionali in progetti regionali e comunitari.
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Per gli anziani, a casa e in strutturaI servizi socio-sanitari per gli anziani costituiscono una delle
principali attività della cooperativa.Il nostro personale, qualificato e aggiornato in modo costante, garantisce interventi di sostegno alla domiciliarità per persone
sole, allettate o affette da patologie tipiche della terza età, sostiene le famiglie nell’azione di cura, gestisce centri diurni e residenze per anziani con l’attivazione di prestazioni modulari. Gli interventi rivolti agli anziani si completano con progetti di
rete mirati a qualificare il tempo libero, a promuovere uno stile di vita sano e a valorizzare l’anziano, risorsa depositaria di un
importante bagaglio esperenziale.
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Per i più piccoli, a scuola e dopo le lezioniCi occupiamo di interventi socio-educativi progettati sulle
esigenze dei minori. Oltre ad operare presso asili nido e servizi integrati per la prima infanzia, da anni gestiamo centri ludici
estivi per i bambini delle scuole materne e elementari, attiviamo servizi educativi a domicilio e nelle scuole a favore di
bambini, adolescenti e ragazzi con disabilità. Questa rete di servizi, senza essere troppo invasiva, aiuta il bimbo nel suo
percorso di crescita e offre alle famiglie la possibilità di contare sul supporto fornito da personale qualificato.
I nostri educatori si preoccupano sia della progettualità che dell’effettiva gestione degli interventi, pongono particolare
attenzione alla valenza educativa di ogni attività e si adoperano in primo luogo per il sostegno alla genitorialità.
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Per le persone con disabilitàLa nostra società si impegna da anni in interventi mirati allo
sviluppo di progetti di vita dei soggetti con disabilità attraverso il sostegno a domicilio, interventi educativi ed azioni per la
formazione e l’integrazione al lavoro.
Per chi ha voglia di aumentare la propria formazioneLa crescita della nostra cooperativa ci ha portato a divenire
agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana (macrotipologia A,B,C). Nelle nostre aule formative, dotate di tutti gli strumenti tecnologici necessari, organizziamo corsi di aggiornamento e di qualifica professionale rivolti a soggetti
che intendono migliorare le proprie competenze o acquisirne di nuove.
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IL PROGETTO 65 ANNI E PIU’IL PROGETTO 65 ANNI E PIU’
Realizzato dai Comuni di : Realizzato dai Comuni di : Figline V.no, Incisa V.no, Reggello, Rignano sull’ArnoFigline V.no, Incisa V.no, Reggello, Rignano sull’Arno
In collaborazione con Società della Salute Sud EstIn collaborazione con Società della Salute Sud Est
Gestito da: Soc. Coop. Soc. Giovani ValdarnoGestito da: Soc. Coop. Soc. Giovani Valdarno
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I PROMOTORI DEL PROGETTO:I PROMOTORI DEL PROGETTO:
Il progetto è stato realizzato all’interno del Piano sociale della Zona Il progetto è stato realizzato all’interno del Piano sociale della Zona Fiorentina Sud-Est nell’annualità 2003, dai Comuni del V.no Fiorentino Fiorentina Sud-Est nell’annualità 2003, dai Comuni del V.no Fiorentino
- Figline V.no, Incisa Val d’Arno, Reggello, Rignano sull’Arno -.- Figline V.no, Incisa Val d’Arno, Reggello, Rignano sull’Arno -.
E’ stato promosso in collaborazione con la Società della Salute E’ stato promosso in collaborazione con la Società della Salute sud-est.sud-est.
Le attività sono state gestite dalla Società Cooperativa Sociale Giovani Le attività sono state gestite dalla Società Cooperativa Sociale Giovani Valdarno che ha elaborato il progetto. Valdarno che ha elaborato il progetto.
Il progetto ha carattere sperimentale ed è stato avviato nell’estate Il progetto ha carattere sperimentale ed è stato avviato nell’estate 2005 ed è terminato a Dicembre 2009.2005 ed è terminato a Dicembre 2009.
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I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO 65 ANNI E PIU’I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO 65 ANNI E PIU’
Necessità di dare risposte a momenti critici del percorso Necessità di dare risposte a momenti critici del percorso assistenziale;assistenziale;
Lavoro di rete con i servizi dei Comuni e del Distretto;Lavoro di rete con i servizi dei Comuni e del Distretto;
Lavoro del Gruppo Tecnico composto da operatori sociali e sanitariLavoro del Gruppo Tecnico composto da operatori sociali e sanitari Assistenti sociali dei Comuni, Assistenti sociali del Distretto, Geriatra, Assistenti sociali dei Comuni, Assistenti sociali del Distretto, Geriatra, Referente dei Medici di base, Medico Distrettuale, Responsabile della Referente dei Medici di base, Medico Distrettuale, Responsabile della
CooperativaCooperativa
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TIPOLOGIA DI INTERVENTI COMPLESSIVI PREVISTI NEL TIPOLOGIA DI INTERVENTI COMPLESSIVI PREVISTI NEL 65 e più65 e più
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GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO 65 e più65 e più
Nello specifico, il progetto Nello specifico, il progetto 65 e più65 e più si proponeva di : si proponeva di :
Rispondere a situazioni di emergenza sociale, Rispondere a situazioni di emergenza sociale, attraverso il attraverso il potenziamento e la messa in rete di servizi di supporto alla potenziamento e la messa in rete di servizi di supporto alla
domiciliaritàdomiciliarità
Ridurre l’isolamento sociale dei care giversRidurre l’isolamento sociale dei care givers attraverso una attraverso una formazione ed un sostegno pratico ed un aiuto a conoscere il formazione ed un sostegno pratico ed un aiuto a conoscere il sistema dei servizi pubblici e privati, presenti a livello locale.sistema dei servizi pubblici e privati, presenti a livello locale.
Realizzare un’azione di filtro della domanda socialeRealizzare un’azione di filtro della domanda sociale attraverso la attraverso la tempestività dell’intervento e all’aiuto nella promozione dell’auto-tempestività dell’intervento e all’aiuto nella promozione dell’auto-
organizzazione familiare anche dopo la conclusione dell’intervento.organizzazione familiare anche dopo la conclusione dell’intervento.
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I DESTINATARI DEL SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTOI DESTINATARI DEL SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO
Anziani ultra 65enniAnziani ultra 65enni non autosufficienti con condizioni di salute non autosufficienti con condizioni di salute stabilizzate che vivono le seguenti situazioni :stabilizzate che vivono le seguenti situazioni :
- - improvviso aggravarsi della propria condizione di salute,improvviso aggravarsi della propria condizione di salute, emergenza post-ospedaliera, emergenza post-ospedaliera,
-- assenza temporanea od improvvisa di un familiare od assistente assenza temporanea od improvvisa di un familiare od assistente familiare con funzioni di cura.familiare con funzioni di cura.
Familiari ed assistenti familiari con funzioni di cura Familiari ed assistenti familiari con funzioni di cura – – care giverscare givers -. -.
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CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTOCARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO
Il servizio si distingueva dai percorsi ordinari di attivazione del SAD Il servizio si distingueva dai percorsi ordinari di attivazione del SAD (Servizio di Assistenza domiciliare), per : (Servizio di Assistenza domiciliare), per :
GRATUITÀ: GRATUITÀ: il servizio ordinariamente garantito prevede una quota il servizio ordinariamente garantito prevede una quota di compartecipazione;di compartecipazione;
TEMPORANEITÀ : TEMPORANEITÀ : complessivamente erano previsti pacchetti di complessivamente erano previsti pacchetti di 15 15 oreore per l’intervento domiciliare di emergenza e di per l’intervento domiciliare di emergenza e di 6 ore6 ore per il per il
servizio domiciliare formativo. La breve durata aveva lo scopo di servizio domiciliare formativo. La breve durata aveva lo scopo di permettere ai familiari – care-givers – o al Servizio di assistenza permettere ai familiari – care-givers – o al Servizio di assistenza
sociale territoriale, di organizzarsi per rispondere in maniera stabile sociale territoriale, di organizzarsi per rispondere in maniera stabile ai bisogni dell’anziano;ai bisogni dell’anziano;
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TEMPESTIVITÀ : TEMPESTIVITÀ : il servizio veniva attivato il servizio veniva attivato entro 48 oreentro 48 ore dalla dalla segnalazione, senza la pregressa presa in carico dell’utente da segnalazione, senza la pregressa presa in carico dell’utente da
parte del Servizio di assistenza sociale territoriale o per parte del Servizio di assistenza sociale territoriale o per l’impossibilità dell’attivazione immediata del servizio stesso con l’impossibilità dell’attivazione immediata del servizio stesso con
prassi ordinarie; prassi ordinarie;
EMERGENZA: EMERGENZA: post- degenza ospedaliera, improvvisa e grave post- degenza ospedaliera, improvvisa e grave evoluzione della non autosufficienza dell’anziano, necessità evoluzione della non autosufficienza dell’anziano, necessità
urgente, improvvisa del familiare che assiste.urgente, improvvisa del familiare che assiste.
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LA PROCEDURALA PROCEDURAIl momento della SegnalazioneIl momento della Segnalazione
Nel caso in cui l’anziano era a domicilio, i familiari o care-givers, Nel caso in cui l’anziano era a domicilio, i familiari o care-givers, dovevano rivolgersi ai seguenti soggetti :dovevano rivolgersi ai seguenti soggetti :
Medici di famiglia Medici di famiglia M.O.M. cure primarie presso il distrettoM.O.M. cure primarie presso il distretto
Servizio SocialeServizio Sociale
Nel caso in cui l’anziano era invece ricoverato in ospedale, erano i Nel caso in cui l’anziano era invece ricoverato in ospedale, erano i medici del reparto e l’assistente sociale ospedaliera a curare le medici del reparto e l’assistente sociale ospedaliera a curare le
procedure di segnalazione. procedure di segnalazione.
I soggetti deputati, provvedono ad inviare un’apposita I soggetti deputati, provvedono ad inviare un’apposita Scheda di Scheda di segnalazionesegnalazione al Coordinatore di riferimento della al Coordinatore di riferimento della Soc.Soc. Coop Sociale Coop Sociale
GiovaniGiovani ValdarnoValdarno
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L’attivazione L’attivazione
Entro 48 ore dalla segnalazione, il Responsabile della Cooperativa Entro 48 ore dalla segnalazione, il Responsabile della Cooperativa effettuava un primo contatto telefonico con la famiglia e concordava effettuava un primo contatto telefonico con la famiglia e concordava
una una visita domiciliare.visita domiciliare.
La V.D. aveva lo scopo di:La V.D. aveva lo scopo di:
valutare i bisogni emergenti, valutare i bisogni emergenti, presentare gli assistenti domiciliari deputati all’erogazione del presentare gli assistenti domiciliari deputati all’erogazione del
servizio, servizio, strutturare le modalità di svolgimento dell’intervento in accordo con strutturare le modalità di svolgimento dell’intervento in accordo con
i familiari/anziani interessati.i familiari/anziani interessati.
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L’erogazioneL’erogazione
Il servizio prevedeva interventi di natura sociale e nursing di base, quali, ad esempio:
Assistenza alla persona: Assistenza alla persona: interventi di natura sociale e nursing di di interventi di natura sociale e nursing di di base (alzata da letto, igiene personale…);base (alzata da letto, igiene personale…);
Aiuto nel disbrigo di pratiche Aiuto nel disbrigo di pratiche (prenotazioni mediche,...);(prenotazioni mediche,...); Informazione sui servizi esistenti a livello locale; Informazione sui servizi esistenti a livello locale;
Aiuto nella promozione dell’auto-organizzazione familiare anche Aiuto nella promozione dell’auto-organizzazione familiare anche dopo la conclusione dell’intervento;dopo la conclusione dell’intervento;
Formazione dei care givers Formazione dei care givers (aiutare ad utilizzare tecniche e (aiutare ad utilizzare tecniche e metodologie d’intervento per un’assistenza facilitata).metodologie d’intervento per un’assistenza facilitata).
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Il monitoraggio sul servizio svoltoIl monitoraggio sul servizio svolto
Giovani Valdarno realizza controlli di efficacia ed efficienza sui servizi in Giovani Valdarno realizza controlli di efficacia ed efficienza sui servizi in base al proprio base al proprio Sistema di gestione della qualità certificato UNI EN Sistema di gestione della qualità certificato UNI EN
ISO 9001:2000ISO 9001:2000
Provvede a coordinarsi con i Servizi di assistenza sociale territorialiProvvede a coordinarsi con i Servizi di assistenza sociale territoriali di di competenzacompetenza, , al fine di fornire tutte le informazioni inerenti lo al fine di fornire tutte le informazioni inerenti lo
svolgimento di ogni singolo intervento.svolgimento di ogni singolo intervento.
Inoltre,Inoltre, si raccorda con il Gruppo Tecnico si raccorda con il Gruppo Tecnico per i necessari momenti di per i necessari momenti di verifica. verifica.
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Le tipologie di servizi maggiormente richieste sono le seguenti :Le tipologie di servizi maggiormente richieste sono le seguenti :
Supporto pratico ed emotivo del coniuge;Supporto pratico ed emotivo del coniuge;
Aiuto nello svolgimento e nella riorganizzazione del “lavoro di cura”;Aiuto nello svolgimento e nella riorganizzazione del “lavoro di cura”;
Sorveglianza.Sorveglianza.
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VALUTAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE VALUTAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE
Il progetto ha consentito di rispondere in maniera differenziata e Il progetto ha consentito di rispondere in maniera differenziata e flessibile alle esigenze delle famiglie e degli anziani;flessibile alle esigenze delle famiglie e degli anziani;
Il progetto è stato favorevolmente accolto dalle famiglie per la sua Il progetto è stato favorevolmente accolto dalle famiglie per la sua capacità di pronta risposta e per la sua capacità di orientamento, di capacità di pronta risposta e per la sua capacità di orientamento, di
supporto verso la riorganizzazione necessaria per la cura dell’anziano;supporto verso la riorganizzazione necessaria per la cura dell’anziano;
E’ un importante strumento per i Servizi Sociali Territoriali, poiché E’ un importante strumento per i Servizi Sociali Territoriali, poiché offre un’azione filtro della domanda sociale. offre un’azione filtro della domanda sociale.