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C. Rossi OLTRE IL BIG BANG NUOVI MODELLI D'UNIVERSO alla ricerca della legge di Dio Tutti i diritti riservati Edizione digitale per e - book II Edizione - Anno 2018 Edizione non commerciabile

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C. Rossi

OLTRE IL BIG BANG

NUOVI MODELLI D'UNIVERSO

alla ricerca della legge di Dio

Tutti i diritti riservati

Edizione digitale per e - book

II Edizione - Anno 2018

Edizione non commerciabile

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Dal Libro OLTRE IL BIG BANG NUOVI MODELLI D'UNIVERSO alla ricerca della legge di Dio

IV - L'ASTRONOMIA E L'UNIVERSO DI PLATONE

Platone non fu astronomo né fisico, la sua filosofia si indirizzò su altre branche ma nei suoi trattati si fa spesso riferimento all'astronomia ed alla costituzione dell'Universo.In questa sede si espone l’astronomia delle opere di Platone (in corsivo ulteriori note e spiegazioni dell'autore in merito ai concetti del grande filosofo).

Iniziamo con parlare delle IDEE ma solo a livello generale in seguito approfondiremo questo concetto platonico.Le Idee (vere), cioè quelle site nel modo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche, sono corrispondenti ai sistemi ideali, cioè ai sistemi perfetti (universalmente adoperati in campo scientifico, es: elettrotecnica, macchine elettriche, termodinamica, ecc.).Secondo Platone esiste questo mondo (non è dato sapere se è concreto o astratto o dove esso si trovi) e in esso esiste il VERO; secondo Platone le idee vere, quindi quelle del suo mondo, si trasmettono da ANIMA ad ANIMA.Le altre idee corrispondenti a quelle del mondo platonico delle Idee, sono relative a sistemi reali quindi non ideali, esse sono presenti nelle ns. menti e sono quelle che ci permettono di ragionare, ricordare, ecc.Con ragionamento logico si noterà che le idee non vere, umane, sono copie imperfette di quelle vere, esse hanno meno informazione delle vere, il loro segnale contiene un rumore, come affermato per i segnali dalla legge di Hartley - Shannon.La sapienza è costituita da un serbatoio di Idee ed la sapienza è alla vetta del pensiero umano, anche se reale. La sapienza però è inferiore all'idea vera ma superiore alla scrittura.

Lo scritto non può essere mai definitivo, solo le Idee platoniche sono vere.

In pratica le Idee platoniche rappresentano la conoscenza della verità, cosa impossibile a noi umani (come sostenuto da Eraclito).

Le Idee platoniche accessibili al pensiero umano (non tutte sono accessibili) sono copie delle idee vere ed a loro volta possono essere semplici o composte (si veda lo sviluppo matematico dell'autore nel seguito di questo libro).Le idee platoniche, TUTTE sono accessibili all'anima.

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NOTA: dobbiamo specificare che l'IDEA PLATONICA è l'ESSENZA e non ciò che oggi intendiamo per idea, tipo pensiero,concetto, ipotesi, ecc.La differenza è fondamentale perché gli umani possono percepire solo forme reali e non ideali, l'idea platonica è SOVRASENSIBILE.

L'Idea platonica è una, unica, va intesa come base fondamentale del pensiero umano, essa è il mattone primevo, l'ORIGINE; ebbene il DEMIURGO creò l'unità e poi con la sua immensa sapienza la rese molteplice.La bellezza suprema risiede nel mondo platonico delle Idee e risiede nell'anima, si incarna nell'anima o reincarna, quindi da ciò deriva che la bellezza suprema può coesistere solamente nell'anima.Possiamo desumere che se l'universo è la bellezza suprema, esso non potrà mai essere compreso/conosciuto dalle menti terrestri (ciò è scoraggiante).Ora tratteremo del Platone "simmetrico" cosa poco conosciuta (ricordiamo che oggi sono molto in voga le supersimmetrie):Platone identifica la BELLEZZA con la SIMMETRIA. Secondo Platone vista la bellezza suprema e la simmetria, visto il suo mondo delle Idee, la conoscenza dell'universo non potrà mai raggiungere la "VERITA' COSMICA", essa può intendersi solo come limite.Noi umani lavoriamo con modelli e solo con approssimazioni successive, tipo un racconto interminabile.Platone ritiene che la cosmologia sia un RACCONTO storico equivalente al mito:

COSMOLOGIA = MITO

per cui essendo un mito, la cosmologia non raggiungerà mai la verità, la certezza, la perfezione.

Negli ultimi anni numerosi filosofi e scienziati hanno condiviso l’idea di Platone per cui la teoria del big bang non sarebbe altro che la rincorsa ad un mito, l’universo è infinito ed eterno (Eric Lerner nel libro “il big bang non c’è mai stato”).

Platone pur essendo un filosofo classico supportava il suo pensiero con la geometria ed i numeri, è da ritenersi un GEOMETRA, credeva fermamente nei modelli matematici (fu lui a spingere Eudosso nel ricercare un modello rappresentativo del mondo poi divenuto il modello delle sfere omocentriche) e nei numeri (come Pitagora).Platone affermava che DIO crea secondo SIMMETRIA e GEOMETRIA tramite modelli GENERALI IDEALI che poi agiscono nel mondo reale (sensibile).Pochi sanno che Platone introdusse i NUMERI IDEALI ben diversi dai numeri reali o naturali (vedasi l'appendice). Per Platone i numeri ideali sono l'essenza dei numeri non i numeri, i numeri sono solo un MEZZO!I numeri reali non rispondono alle operazioni matematiche, i numeri ideali sono collocati nel mondo platonico delle Idee e i numeri reali che noi adoperiamo sono una loro copia.Platone propose un collegamento fra i numeri ideali e le idee; l'autore di questo libro ha lavorato in tal senso trovando questo collegamento con una serie di formule rappresentative del mondo platonico delle asserzioni matematiche.

Platone si spinse a formulare l'ipotesi di evoluzione del suo universo:

“EVOLUZIONE DELL'UNIVERSO PLATONICO”:

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Il Demiurgo creò il tutto ed il suo mezzo principale sia per la vita biologica sia per l'universo fu l'ANIMA, affidò essa agli astri perché la diffondessero nell'universo, il suo creato; nel contempo stabilì il metodo di operare dell'anima creando il metodo della rimembranza.

Il metodo platonico sembra ricalcare il metodo di Arrenius, anzi il metodo platonico è più potente in quanto implica un MEZZO che fluisce in tutto l'universo e si incarna negli umani, un'anima DUALE.Platone nei suoi scritti dimostra che l'anima è immortale ed ad oggi nessuno è riuscito a confutarlo.Socrate stesso riteneva che l'anima fosse immortale e che il corpo fosse solo uno strumento, un mezzo.

Platone teorizza l'esistenza dell'IPERURANIO e lo definisce come il mondo dove risiedono le Idee e le asserzioni matematiche.Non è dato sapere se è reale o ideale, se è situato in una zona dello spazio/tempo o non vi è situato in quanto astratto, ma secondo Platone è UN MONDO ATTIVO. E' questa la grande intuizione di Platone, un mondo reale o astratto o idealizzato forse non esistente ma ATTIVO!L'iperuranio può ritenersi l'INTELLIGENZA PURA o addirittura la mente o parte della mente del Creatore.

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Analizziamo ora nel dettaglio ciò che Platone ha scritto nei suoi libri in special modo riguardo all'astronomia:

Dal libro “L’Apologia” (399 a.c.):

- Socrate (aveva circa 70 anni) fu processato e condannato a morte anche per aver insegnato l’astronomia! - Socrate indagava sulle cose celesti- si riteneva che Socrate rinnegasse gli DEI- Anassagora affermava che la Luna era “terra” e che il Sole era un sasso incandescente.

* forse il più grande filosofo dell'antichità o meglio di sempre, il più sapiente, non lasciò nulla di scritto e fu condannato a morte dagli ateniesi con l'accusa di aver corrotto i giovani, aver praticato l'ateismo ed aver insegnato l'astronomia! (Socrate studiava il cielo ed indagava sui fenomeni celesti). La sua "apologia" è scritta da Platone nel libro "Apologia di Socrate". Socrate si fece molti avversari e nemici in Atene tanto che l'astio verso di lui si tramutò in odio, un odio mortale.Socrate usava dire che lui non sapeva nulla o credeva di non sapere nulla, mentre alcuni ateniesi (molti) anche di levatura, pur non sapendo nulla credevano di sapere!La sua difesa come attuata nel processo è criticata da B. Russell nel libro “storia della filosofia occidentale” poiché è una difesa suicida (Socrate come Marco Aurelio era uno stoico e quindi non poteva mettere in atto una difesa diversa).Il processo ebbe luogo nel 399 a.c. e l'accusa fu di empietà (anche Anassagora e Protagora erano stati accusati di empietà ma se la cavarono), cioè non venerare gli DEI (notiamo che anche Aristotele nei suoi scritti delle volte parla di Dio e non degli Dei o di Giove!).Socrate si lasciò morire bevendo la cicuta attorniato dai suoi amici più cari, rifiutando ipotesi di fuga, pagamenti o l'esilio (correva l'anno 399 a.c.).Nell'Apologia, con riferimento all'astronomia, Socrate afferma che la Luna e il Sole sono corpi del sistema solare e non Dei, come già affermato da Anassagora.Nel discorso agli ateniesi di Socrate si riconoscono molti aspetti del cristianesimo, sembra quindi che Socrate sia stato un precursore del cristianesimo (come Platone).Nel "Fedone" (scritto da Platone) Socrate indaga e dimostra l'esistenza dell'ANIMA.Alcuni concetti espressi da Socrate nel "Fedone" sono qui di seguito riportati perché importanti sia per i fini del libro sia per la comprensione dell'esistenza eventuale di un Universo allargato.

Socrate afferma:

- il desiderio del vero filosofo è morire- la morte non deve essere vista come un male perché è un bene- gli uomini non possono disporre di se stessi e del loro corpo e non possono determinare il loro destino perché sono proprietà di Dio- l'anima esiste ed in vita è un tutt'uno con il corpo ma dopo la morte l'anima si separa dalla morte e procede con una esistenza ultraterrena conservando potere ed intelligenza, quindi non tutto finisce con la morte- l'anima è indistruttibile e immortale- i vivi si generano dai morti- la scienza è reminescenza- Socrate sembra conoscere il concetto della "freccia del tempo"- Dio e l'idea sono non moriranno mai

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Dal punto di vista astronomico, nel Fedone, Platone scrive di Filolao di Taranto famoso per aver "spostato" la Terra dal centro del sistema solare ed aver introdotto in astronomia il concetto dell'Anti Terra. Del mondo delle Idee platonico tratteremo a parte.

Dal libro “Fedone”:

- la teoria delle Idee o delle asserzioni matematiche, fra l’altro, è presentata da Platone in questo suo libro; la teoria platonica delle Idee, è condivisa da Roger Penrose e da molti filosofi e scienziati ed anche dallo scrivente. Per fare un esempio si può prendere a riferimento la legge della Gravitazione universale * riferita al nostro sistema solare: come risaputo i pianeti orbitano attorno al Sole da circa 4,55 miliardi di anni seguendo in prima approssimazione la legge della gravitazione universale di Newton, elaborata da Newton nel secolo XVI d.c. Newton concepì un cielo di stelle fisse ed un universo infinito governato dalla gravitazione universale); quindi secondo la teoria delle Idee di Platone, la nota formula di Newton già esisteva nella pratica e nel mondo platonico delle Idee, per cui Newton ha “estratto” una formula già esistente e funzionante!

* Riportiamo letteralmente alcune delle frasi più famose del Fedone che rende chiaro il significato del mondo delle Idee: " SE DUNQUE , NOI PER AVERE ACQUISITO CODESTA NOZIONE (L'EGUALE DI CUI PARLA IN

PRECEDENZA) PRIMA DI ESSERE NATI POSSEDENDOLA, DOVEVANO ANCHE PRIMA DELL'ESSERE NATI , E NATI APPENA , CONOSCERE NON SOLO L'EGUALE ED IL MAGGIORE E IL , MA TUTTE LE COSE DI QUESTO GENERE?..................................E PERO' E' NECESSARIO CHE LE NOZIONI DI TUTTE QUESTE COSE SI SIANO APPRESE DA NOI PRIMA D'ESSERE NATI.............................................SICCHÉ , COME DICO, UNA DELLE DUE: O NOI SIAMO NATI CON QUESTE CONOSCENZE E LE CONSERVIAMO TUTTI PER TUTTA LA VITA; OVVERO, PIÙ TARDI, TUTTI QUELLI, DI CUI DICIAMO CHE, APPRENDONO, NON FANNO ALTRO CHE RICORDARE, E L'APPRENDIMENTO NON È CHE REMINISCENZA".

Inoltre la preesistenza delle Idee o delle asserzioni matematiche è strettamente correlata con la preesistenza delle Anime alla vita umana sulla Terra.Passando dalla teoria alla pratica, riferendoci al mondo matematico/geometrico/fisico, le asserzioni vere sarebbero delle entità astratte ideali o meglio sarebbero delle Idee che si trovano, forse, in uno spazio non fisico (lo spazio o mondo delle Idee platonico:L'IPERURANIO) o addirittura in un mondo astratto o non accessibile direttamente ai nostri sensi ed infine nella MENTE di DIO/IDEALITA' (Platone colloca il mondo delle Idee nell'Iperuranio, oltre la volta celeste, quindi non è dato sapere se è un mondo astratto o concreto ma certamente non appartiene all'universo fisico astronomico attuale). Ad oggi non c'è nessun riscontro di una parte dello spazio dove ci sia il mondo delle Idee.

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Essendo il mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche non fisico (forse), dobbiamo dedurre che Platone supponesse che esisteva un mondo ESTERNO (fisico) all'Universo fisico casuale astronomico! o comunque un mondo preesistente all'Universo (forse eterno) astratto o non o una Mente oltre i nostri sensi, ecc.In questo caso tutto l'Universo casuale astronomico conosciuto ad oggi costituito da materia e luce con l'addizione della parte di Universo fisico esterno che ad oggi non è accessibile ma lo diverrà nel tempo, non costituirebbe tutto l'Universo. Vedremo in seguito che al mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche si possono aggiungere ALTRE SFERE DEL PENSIERO E DELLA VITA UMANA ESTERNE o comunque non inglobate nell'Universo fisico/astronomico. Già questo giustifica il titolo e lo studio che si è inteso intraprendere con questo libro. Gli umani con il solo uso della Ragione hanno accesso al mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche, come ciò avvenga è misterioso. Il percorso sembra sia ATEMPORALE, cioè siamo in diretto collegamento con quel mondo, SENZA CHE IL NOSTRO PENSIERO VIAGGI NELLO SPAZIO! tipo la gravitazione.

Quindi, secondo quanto detto, Ragione e Idee, da questo momento, potrebbero entrare in un ipotetico UNIVERSO ALLARGATO.Ad esempio, secondo il mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche le figure geometriche reali terrestri o dell'Universo fisico/astronomico sono COPIE O APPROSSIMAZIONI delle vere che si trovano in un mondo ideale "IL MONDO MATEMATICO DELLE IDEE DI PLATONE".Nel caso di "falsi" o "approssimazioni" si può desumere che essi non esistono nel mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche, nel caso di "veri terrestri" (in realtà non sappiamo se sono veri!) essi sono giacenti come veri e ideali nel mondo platonico delle Idee.Si tratterebbe di una biblioteca cosmica gratuita (parliamo del bibliotecario non certo delle risorse per estrarre l'Idea), forse con infiniti "libri" originali estraibili in copia ma il bibliotecario non da libri in prestito, si possono fare delle copie ma le copie sono permesse solo a chi è in grado di estrarre l'Idea!La copia contiene un'informazione minore dell'originale.Non tutti accettano il mondo platonico delle Idee, ritenendo che le Idee abbiano residenza nelle nostre menti, quindi per essi l'Universo fisico/astronomico è l'unico esistente.Si potrebbero però introdurre altri parametri in special modo filosofici, spirituali o religiosi, accettati come veri. Il principio di contraddizione ci dice però che se le Idee risiedessero nelle nostre menti e fossero accettate da tutti sarebbero da ritenersi "VERE" ma se non sono universali allora sono da ritenersi "FALSE". Questa concezione del Falso e Vero non è proprio analitica/logica ma da sempre è così (sulla Terra) ed almeno per le grandezze prese come VERE il sistema funziona!Il mondo astratto, irreale, esterno, forse eterno, di Platone sembra essere più potente perché è "UN CONTENITORE DELLA VERITA' ", esso non è:

- a contatto con la nostra realtà - convertibile né modificabile- malleabile ai nostri sensi né corruttibile.

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Si pensi ai postulati di Euclide (di cui diremo) che funzionano da millenni:- essi sono veri perché erano nella mente di Euclide? o sono ritenuti veri da alcuni che li hanno memorizzati nelle loro menti? - o siccome da millenni nessuno è riuscito a dimostrare che non sono veri (nel campo della geometria euclidea) e poiché l'Universo fisico/astronomico casuale astronomico ad oggi è euclideo, ne risulta che la nostra vita terrena è intrisa di tali postulati. Si può ipotizzare che siano modelli perfetti astratti del mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche e quando Euclide ne fece uso essi GIÀ ESISTEVANO FIN DALL' ETERNITA' POSIZIONATI NEL MONDO DELLE IDEE?

Fin dai tempi di Eudosso (IL PRECURSORE) si stabilirono dei modelli matematici o fisici o comunque delle teorie per spiegare dei fenomeni della natura (così è per l'Universo) e poi si cercò di validarli con l'osservazione e la sperimentazione. Modello astratto e validazione pratica, quindi il modello del mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche e la sperimentazione pratica (modello approssimato). Se il principio di Indeterminazione di Heisemberg (si veda oltre in questo libro) è vero come oggi la fisica moderna ritiene (ultimamente è stata formulata l'ipotesi che il principio di indeterminazione

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sia solamente un corollario del II principio della termodinamica! e che il II principio della termodinamica sia in realtà la TEORIA DEL TUTTO che cerchiamo ma che è sotto i ns. occhi da secoli!), allora sembrerebbe che "la cosa" terrestre sia effettivamente un'approssimazione e la realtà/verità sia il modello astratto del mondo delle Idee a cui è impossibile accedere! Esempio: un particella in movimento non può essere determinata in tutti i suoi parametri che però esistono! Quindi il reale, non è definito, come afferma Heisemberg. L'ideale, non definibile, è posizionato nel mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche come afferma Platone, per cui una domanda è d'obbligo:- nel mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche è possibile determinare le grandezze che regolano un particella in moto (posizione e velocità) ? sembrerebbe di sì, in quanto tale mondo è a variazioni di entropia pari a zero (Δ S = 0).

Oltre quanto esposto, si può ritenere che con i mezzi di misura si vada ad aumentare l'entropia del sistema rendendo impossibile la misurazione dello stato iniziale (aumento dell’entropia e del disordine!).In effetti tale ipotesi si sposa perfettamente con il II principio della termodinamica e con il mondo platonico delle Idee.

Da quanto sopra esposto si desume con una certa approssimazione che:

- LA REALTA' ESISTE E SAREBBE DETERMINABILE MA NON IN UN MONDO COPIA, LA REALTA' E' DETERMINABILE SOLO NEL MONDO PLATONICO DELLE IDEE

- CHE ESISTONO DUE MONDI UNO REALE E UNO IDEALE *

* Riflettendo in merito, la nostra mente ci porta a considerare che in numerosi campi della geometria, matematica, fisica, astronomia, scienza in generale, siamo soliti definire modelli ideali e poi sviluppare la teoria reale con riferimento a tali modelli, quindi già usiamo da secoli i modelli

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ideali del mondo platonico delle Idee? (SI PENSI AI MODELLI IDEALI O PERFETTI CHE SI USANO IN ELETTROTECNICA O MACCHINE ELETTRICHE).Inoltre ritornando a ciò che riteniamo essere vero ma che non esiste o è falso, constatiamo che nonostante questo noi facciamo nostri gli elementi falsi o addirittura non esistenti solo perché nel nostro ragionamento o nella vita comune o nelle applicazioni scientifiche, ecc. essi ci fanno comodo o comunque ci permettono di applicare certi schemi mentali o di raggiungere i nostri obiettivi!Questo è meraviglioso ma nel contempo irreale meglio NON SCIENTIFICO.Ricordiamo che la scienza affinché possa riconoscere un evento come "VERO" esso deve rispondere a dei riscontri non eludibili):- sperimentabile- l'esperimento deve essere ripetibile (non unico) in posti diversi con apparecchiature diverse e in tempi diversi.Come la mettiamo?I punti di cui sopra sono validi ad esempio per l'esperimento di Morley sulla velocità della luce o sulla deflessione dei raggi luminosità ad opera del Sole ma non validi per il famoso esperimento del CERN di Ginevra! per cui la velocità del neutrino era più veloce del fotone quindi della velocità della luce! (poi ritrattato perché errato; aggiungiamo noi che era comunque non affidabile perché non sussistevano le regole di cui sopra: una sola misura!).Gli elementi primitivi di Euclide non sono definibili nella realtà ma sono assunti come veri ed indimostrabili! così comunque si procede anche per altre asserzioni matematiche!A mio avviso bisognerebbe rifondare completamente le scienze umane dandogli un FONDAMENTO PIÙ CERTO (magari si raggiungerebbero gli stessi risultati ma avremmo maggior certezza; B. Russell intraprese un cammino similare non alle origini per la matematica). Dobbiamo riconoscere che ciò implicherebbe un lavoro scientifico enorme quasi infinito nei numeri e nel tempo, quindi tanto vale tenersi ciò che abbiamo e correggere il tiro ogni tanto PURCHÉ RICONOSCIAMO CHE IL NOSTRO PENSIERO NON HA BASI SOLIDE E "CERTE".

Per la teoria "l'oggetto" situato nel mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche sarebbe "UNA PROVA CERTA" che una cosa o un'asserzione matematica o un assioma o un postulato o una figura geometrica, ecc. esiste ed è vera.Se ipotizzassimo che il concetto di Dio, Anima, Religiosità, Spirito esistano nel mondo delle Idee ciò corrisponderebbe al Vero, il mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche di Platone sarebbe il FONDAMENTO DEL MONDO! L'ORIGINE DEL TUTTO.Il mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche ha delle implicazioni potentissime sull'Universo stesso, infatti possiamo affermare (ritenendolo VERO) che:

- esiste un mondo che seppur astratto (ma non è detto) non è inglobato, non fa parte o è esterno all'Universo fisico/astronomico casuale astronomico

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- l'Universo fisico/astronomico casuale è solo un Universo di materia e onde elettromagnetiche, quindi limitato nelle "COSE" contenute che sembrano esistere nel mondo accessibile alla ragione ed ai sensi dell'uomo- le Idee platoniche in senso generale e le asserzioni matematiche sono eterne, atemporali, ideali, astratte, vere, oggettive - le Idee platoniche sono "ESTRAIBILI" * dal loro mondo grazie alla potenza dell'intelletto umano ma sono copie dei modelli originali o per la fisica, ad esempio, sono equazioni "GIA' SCRITTE" funzionanti da molto tempo prima dell'estrazione- il pensiero scientifico attuale (in genere) non prevede il mondo platonico delle Idee o comunque modelli ideali esterni all'Universo fisico/astronomico- ipotizzando l'esistenza del mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche e facendo riferimento alla fisica si può affermare che esiste un "CAMPO ENERGETICO DI POTENZIALE ESTERNO" costituito dal mondo delle Idee che "ENTRA IN AZIONE" solo quando la mente umana (o altre menti dell'universo) lo concepisce.

In fisica si definisce energia potenziale l'energia data dalla seguente formula:

Ep = m * g * h = P * h

dove:m è la massa del corpog l'accelerazione di gravitàh l'altezza in metri rispetto al suolo di caduta P peso

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L'energia potenziale è un'energia in potenza come già disse Aristotele, nel senso che è in atto, si trasforma solo se è possibile accedere a h (caduta del corpo di massa m per h metri); anche l'energia potenziale può essere atemporale se non si accede a h non si trasformerà mai in energia cinetica, QUINDI QUELLE IDEE IN POTENZA (termine usato da Aristotele) potrebbero esserlo da sempre, cioè sono ETERNE. Tipico esempio quello in figura o un masso su una montagna ad altezza h dalla pianura sottostante, il sasso potrebbe rimanere in eterno nella stessa posizione di equilibrio o per una causa esterna muoversi e cadere quindi sviluppare l'energia potenziale e trasformarla in energia cinetica, lavoro, calore, suono, ecc. Quando IL CORPO CADE ABBIAMO ESTRATTO L'IDEA!

Una serie di formule che spieghino in maniera analitica il mondo delle Idee platoniche o delle asserzioni matematiche ed il suo legame con il nostro mondo è stata elaborata dall'autore e qui proposte.

Molte Idee o asserzioni, ecc. ancora devono essere estratte dal mondo delle Idee (quindi sono in potenza) perché l'energia necessaria per l'estrazione è notevole o magari sono richieste ulteriori estrazioni susseguenti (non tutte le Idee possono estrarsi in una sola volta) o non sono state concepite dal genere umano.

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L'autore propone le seguenti EQUAZIONI delle Idee platoniche o delle asserzioni matematiche:

Em = G * Δp

Em = Ep

dove:

Em è l'energia mentale necessaria per estrarre l'idea o comunque l'energia di più menti ivi compresa l'energia per la tecnologia necessaria

Ep è l'energia potenziale dell'Idea o asserzione matematica o equazione fisica, ecc.; essa è da intendersi come l'energia potenziale fissa assunta dall'asserzione matematica nel mondo delle Idee ed è uguale all'energia mentale necessaria per estrarre l'Idea stessa nel caso di estrazione

G importanza, grandezza, ("peso") propria dell'Idea per chi la estrae e per il suo mondo

Δp difficoltà di estrazione o a"altezza" dell'Idea

Specifichiamo che G è tanto più grande tanto più importante è l'Idea; dalla formula risulta che Em è tanto più grande quanto più grande è G.Due Idee possono avere la stessa importanza G per il mondo interessato ma comportare difficoltà di estrazione diversa Δp:

E1 = G * Δp1

E2 = G * Δp2

Due Idee possono essere diversamente importanti per il mondo di estrazione ma comportare la stessa difficoltà di estrazione:

E1 = G1 * Δp

E2 = G2 * Δp

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Si può ritenere che ci siano Idee per cui Δp = f (G) cioè Δp è funzione di G.

Si può ipotizzare che per l'IDEA SEMPLICE esista una legge:

Δpi = Ki * Gi

dove:

Ki è un fattore costante per quella semplice singola idea o comunque per le idee semplici

quindi per le Idee semplici risulta:

Emi = Gi * Δpi = Ki * Gi²

cioè una legge quadratica funzione quadratica della sola Gi:

L'energia necessaria per l'estrazione varia con legge quadratica.

Ad esempio sia per un'idea semplice K * G1² e per un'altra idea semplice K * G2 ², il rapporto fra le energie sarà:

E1/E2 = (G1/G2)²

se G1 = 2 * G2

E1 = 4 *E2

quattro volte più grande.

se G1 = 3 * G2

E1 = 9 *E2

Si può ipotizzare che per le Idee complesse sia:

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Δpi = f (Gi) dove f può essere una funzione analitica.

Questa equazione dimostra che c'è un legame profondo fra il mondo platonico delle Idee o delle asserzioni matematiche, il mondo mentale e il mondo fisico/astronomico.

Em = G * Δp

Ammettiamo che ci sia una IDEA per cui Δp = G², avremo che:

Em = G3

quindi una legge cubica molto più ripida della legge quadratica.

Nel caso di estrazioni multiple si può scrivere:

Ep = G1 * Δp1 + G2 * Δp2 + G3 * Δp3.....................

o:

Ep = Ep1 + Ep2 + Ep3............= Σ Epi Tipica è la legge di gravitazione universale di Newton poi affinata da Einstein, in questo caso possiamo scrivere:

Ep = Ep1 (Newton) + Ep2 (Einstein) = (Gn + Ge) * Δp

però con G = Gn + Ge

E ' difficile stabilire quali delle energie della successione sia più grande, in genere l'affinamento successivo dovrebbe richiedere un'energia mentale maggiore , quindi: Ep1 (Newton) < Ep2 (Einstein) ?

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Si può anche ipotizzare che il mondo delle Idee platonico o delle asserzioni matematiche sia una cosa astratta o comunque sia situato in qualche zona dello spazio o del tempo (nell'IPERURANIO OLTRE LA VOLTA CELESTE SECONDO PLATONE) o che risieda in una "materia cerebrale" a noi sconosciuta o in un'entità a parte, viva e pulsante costituita da "materia" intelligente (come usava dire il grande astronomo scomparso C. Sagan) o addirittura sia da identificare con un'Entità superiore o con DIO stesso o sia insito nella mente di DIO! o dell'IDEALITA' ?Quindi, possiamo supporre che quando estraiamo una formula astronomica dal mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche la stiamo estraendo dalla mente di DIO!

Possiamo tentare di scrivere l'equazione dell'energia potenziale totale iniziale del mondo delle Idee:

Em totale = Σ(i:n) Em

dove la sommatoria va da i a n Idee.

Però nel caso che le Idee siano infinite allora:

Em totale =∞

Ci potremmo trovare anche nel caso che:

Em totale =∞

perché un solo termine Δ Em o più termini da i:n sono = ∞, anche se bisogna specificare che come ha dimostrato Cantor non tutti gli infiniti sono uguali.Dobbiamo porci anche una nuova domanda: quante sono le Idee contenute nel mondo platonico? non sappiamo, potrebbero essere finite o infinite. Quante ne abbiamo estratte? quanta energia potenziale abbiamo trasformato? quante Idee sono estraibili dall'Intelletto umano?L'Idea principe cioè la convergenza finale verso DIO o il CREATORE o l' IDEALITA' o l'inizio del TUTTO o all' ETERNITA' potrebbe essere accessibile o non, tutto dipende dai fattori contenuti nella formula:

Em = G * Δp

1) se Ep è infinito non accederemo mai a quell'IDEA2) se Ep > Epu (umani) non accederemo mai a quell'IDEA3) se Ep < Epu (umani) potremmo accedere all'IDEA.

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Fino ad oggi abbiamo estratto idee dalla disequazione 3.

Riguardo ai primi due casi sembra che NON ACCEDEREMO MAI ALLA VERITA' COSMICA! ciò non è entusiasmante, vuol dire che tutti i nostri sforzi saranno vani!

- Platone affermò che la scienza non poteva spiegare tutto come invece pensava da giovane seguendo l’insegnamento di Anassagora per cui bisogna che esista la causa di ciò che è. Platone pensava che il metodo di Anassagora gli avrebbe indicato del perché: la Terra sia tonda o piatta e quale cosa sia migliore per essa, idem se la Terra fosse al centro dell’Universo, e così del Sole, Luna e stelle/astri, idem per la velocità degli astri loro, velocità nell’orbitare e luminosità. Completando le Idee di Anassagora, Platone affermava che c’è una mente creatrice e ordinatrice (meglio specificata nel Timeo) causa di ogni cosa- bisogna studiare le cause della generazione (nascita dell’Universo) e la sua successiva corruzione (degrado, oggi meglio conosciuto come disordine quantificato dall’aumento di una grandezza fisica termodinamica cioè entropia dell'Universo)- l’Universo, secondo Platone, è casuale (le moderne teorie ammettono un Universo casuale astronomico che poi è quello che vediamo e in cui viviamo)- Platone conosce la pericolosità nel caso si voglia osservare le eclissi di Sole senza schermi solari- se la Terra è posta al centro dell’Universo ed è tonda non ha bisogno di sostegno sia esso acqua o aria ma è in equilibrio perfetto (a causa della gravitazione universale)- Platone afferma che ai suoi tempi era già stata teorizzata l’esistenza dell’etere (poi confutata nel IX e XX secolo d.c.)- la Terra non è grande come s’intende (Europa, Libia ed Asia) ma ben più vasta oltre le colonne d’Ercole (dove Platone posizionò Atlantide)- la Terra vista dall’alto apparirebbe tonda

* la legge della gravitazione universale: F = G x m1 x m2 / d² afferma che la forza di attrazione fra due corpi è direttamente proporzionale alla massa dei due corpi ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza d, la costante G è la costante gravitazionale.

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Molti altri passi del "Fedone" sono importanti dal punto di vista astronomico/cosmologico:

- Platone afferma che Simmia di Tebe fu discepolo di Filolao di Taranto (famoso seguace di Pitagora che insieme a Iceta di Siracusa per aver ipotizzato un sistema in cui la Terra non era al centro dell'universo ma vi era bensì vi era l'ANTITERRA)

- anche Cebete fu discepolo di Filolao

- per Socrate la verità e la verità cosmica non sono raggiungibili, Socrate come Eraclito afferma che la certezza non esiste. Solo dopo la morte l'anima ci guida verso la verità.

- Socrate afferma che osservando la Terra dallo spazio essa apparirebbe come una sfera a 12 spicchi (ogni spicchio occupa 30°)

- Socrate ha il dubbio che il geocentrismo non corrisponda alla realtà, infatti dice che se la Terra sta al centro del sistema essa non abbisogna del sostegno dell'aria ma essa sta nello spazio solo perché il cielo è uniforme (le forze agenti la fanno stare in equilibrio); la Terra si trova nello spazio come gli altri pianeti e gli astri. Socrate pensa che chi asserisce la centralità della Terra deve dimostrarne il perché. Socrate, contrariamente ad Anassagora, rigetta l'idea che la causa ordinatrice dell'equilibrio della Terra sia l'intelligenza ma lo siano delle cause fisiche. Socrate non trovò in Anassagora la causa fisica dell'equilibrio terra aria e cielo.

Socrate concepì che l'aria è uno strato finito e che gli astri non stanno nell'aria.

Per Socrate gli astri e la Terra si trovano nel cielo puro o etere, andando oltre l'aria vedremmo che gli astri sono oltre l'aria.

Nota: Socrate riferisce che alcuni rimasero ciechi per osservare un'eclisse di Sole, furono degli stolti in quanto l'eclisse va osservata con lo sguardo rivolto verso la superficie dell'acqua.

. il cielo di Platone coincide con l'etere (dopo XXIII secoli fu confutata l'esistenza dell'etere ad opera di Morley e Richardson)

- la Terra è molto grande e va oltre le colonne d'Ercole (ricordiamo che Platone colloca Atlantide oltre le colonne d'Ercole).

Platone riferisce che alcuni pongono la Terra al centro del sistema perché costretta da un vortice, altri la pongono sostenuta come se fosse piatta.

Sempre nel Fedone, Socrate elabora la teoria della REMINESCENZA,

Socrate ritiene che quando nasciamo abbiamo già conoscenza (ad esempio l'uguale, il diverso, il minore, il maggiore, il bello, il brutto).

L'anima esiste già prima dell'unione con il corpo ed è eterna e nel contempo è l'intelligenza pura.

L'anima è pura, invisibile, immortale, eterna, immutabile. Il suo stato è l'intelligenza.

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Dal libro “Cratilo”:

- riferisce Platone che Eraclito affermava che tutto si muove e nulla è fermo, tutto fluisce.

Nota: come già detto nessuno è riuscito a confutare le Idee di Eraclito, in effetti l'Universo fisico/astronomico attuale è "in movimento" in quanto è in espansione se sarà confermato un Universo che nasce e muore e poi rinasce in un ciclo continuo sarà confermata l'ipotesi si Eraclito che "TUTTO FLUISCE". Non solo tutto fluisce comprende anche la trasformazione di energia in materia e viceversa.

Nel Cratilo, Socrate fa riferimento a Protagora che affermava:

- le cose appaiono a ciascuno in maniera diversa- l'uomo è misura di tutte le cose

Per Socrate il Sole ruota attorno alla Terra. La Luna non brilla di luce propria ma è illuminata dal Sole (oggi sappiamo grazie a Leonardo da Vinci che la luce cinerea è dovuta alla luce riflessa dagli oceani terrestri).

A fine libro, Socrate pensa che le Idee rappresentino il superamento dell'eterno fluire di Eraclito, ma non dimostra certezza.

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Dal libro “Teeteto”:

Nel Teeto un certo Teodoro dialoga con Socrate e mostra di essere un esperto di astronomia.

Teeto, in accordo con Protagora, ritiene che la scienza è conoscenza.

Protagora affermava che l'uomo è la misura di tutte le cose, sia di quelle che sono in quanto sono e sia di quelle che non sono in quanto non sono.Socrate riteneva che ciascuno ha la propria sensazione dei fenomeni fisici e che non siamo in grado di determinare un qualcosa in modo corretto, né determinare la sua qualità perché nulla è determinabile (similmente al principio di indeterminazione di Heisemberg).Tranne Parmenide, tutti i sapienti Eraclito, Protagora, Empedocle ritenevano che tutto è generato dal flusso e dal movimento.

Socrate pensava che non ci può essere qualcosa che prima non c'era, il divenire è proprietà di chi già è, cioè che esiste.

Eraclito riteneva che tutte le cose sono in movimento come un flusso continuo.

Inoltre:

- riferisce Platone che Eraclito, Protagora ed Empedocle affermavano che tutto diviene, se cessa il moto di rivoluzione delle stelle/Sole/pianeti tutto perisce - Omero ed Eraclito affermavano che tutto si muove in un flusso perenne- per Protagora l’uomo è misura di tutte le cose- Melisso ed altri affermano che l’Universo è immobile

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Dal libro Parmenide

Questo libro è rivoluzionario.

Il libro narra di un colloquio confronto fra Socrate, Zenone, Aristotele e Parmenide.

La parte qui riportata è dovuta soprattutto al "confronto" fra Parmenide e il giovane Aristotele, Parmenide espone e Aristotele sostiene il contradditorio.

Per Platone bisogna ricercare la verità esplorando tutte le possibilità, nessuna esclusa:

- l'UNO (Il Demiurgo?) non ha forma geometrica, non è composto da parti, non ha inizio né fine, altrimenti queste sarebbero sue parti

Rappresentazione fittizia dell’UNO

- gli umani hanno un inizio e una fine ma l'UNO non li ha, quindi l'UNO E' INFINITO

- l'UNO non ha forma, non può essere sferico né dritto; la sfera ha punti a egual distanza dal centro, il segmento dritto ha un centro fra gli estremi, quindi se l'UNO fosse sferico o dritto avrebbe parti e sarebbe composto da molti. - se L'UNO ha queste proprietà, esso non è in nessun luogo, l'UNO non è in se né in un altro.

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- se l'UNO fosse rotondo avrebbe confini con altre parti ma essendo senza parti non può avere contatti. Quindi l'UNO è ILLIMITATO.

Rappresentazione fittizia delll’UNO illimitato

- che l'UNO sia in se stesso è impossibile

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- l'UNO non è in se stesso né in un altro né in nessun luogo.

- l'UNO non può essere fermo, né statico, né muoversi a velocità costate o accelerata, infatti se lo fosse si modificherebbe e ciò è impossibile perché l'UNO sia UNO.

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Quindi l'UNO non si muove e non si modifica.

Se l'UNO si muovesse con moto uniforme (sistema inerziale) si trasferirebbe da un luogo all'altro e ciò è impossibile come detto.

Se si muovesse con moto circolare a velocità costante dovrebbe poggiare e far riferimento ad un centro con le sue parti ma non avendo parti non può muoversi.

Platone poi definisce l'IMPOSSIBILE dell'UNO.

Platone ritiene che l'UNO può giungere in qualche luogo anche se ciò sembra impossibile.

L'UNO non essendo in quel luogo STA ARRIVANDO e nel contempo non può essere tutto esterno in quel luogo in quanto sta arrivando.

Le cose materiali hanno parti che entrano, l'UNO non ha parti quindi GIUNGE.

C è parte di A e B

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L'UNO ha una proprietà unica una qualità fisica unica E' IMMOBILE rispetto a qualsiasi movimento, non può essere contenuto , non è mai nello stesso luogo, non può essere in quiete né immobile.

L'UNO HA UNA PROPRIETA' INCREDIBILE: NON E' IMMOBILE MA NON SI MUOVE!

Inoltre, l'UNO essendo UNO non può essere uguale a nessuno, né identico a se stesso ma nel contempo non sarà diverso da se stesso né da altro. Infatti se fosse diverso da se stesso non sarebbe UNO.

Se fosse identico a un altro sarebbe un altro e non più se stesso quindi non più UNO ma diverso da UNO.

Però non sarà nemmeno diverso da un altro, infatti la qualità dell'UNO è essere diverso dall'altro; la proprietà di essere diverso è di ciò che è diverso rispetto ad un diverso.

L'UNO non è diverso, non è diverso da se stesso, non è diverso dal NULLA.

L'UNO inoltre non sarà identico a se stesso altrimenti non sarebbe UNO.

In definitiva l'UNO NON PUO' ESSERE DIVERSO O IDENTICO A SE STESSO OD A UN'ALTRO.

La stessa proprietà vale per il simile.

L'UNO non ha misure uguale a se né a nessun altro.

L'UNO non può avere misure maggiori o minori altrimenti avrebbe parti e l'UNO non ha parti.

Se avesse una sola misura sarebbe formato da parti e ciò come detto è impossibile.

Inoltre, l'UNO è esterno al tempo.

L'UNO non può essere più vecchio o più giovane di qualcuno o qualcosa, altrimenti non sarebbe UNO (uguale nel tempo!), né può essere dissimile quindi né prima né dopo.

L'UNO E' ATEMPORALE

L'UNO se invecchiasse diverrebbe più vecchio del tempo in cui era più giovane ma l'UNO non può essere diverso né diverso né differente né differibile né differenziabile.

L'UNO non può divenire né è divenuto.

L'UNO non partecipa al tempo ad essere, non è UNO ed è INCONOSCIBILE.

I: sarà, non sarà, sarà divenuto, sono impossibili per l'UNO.

I: è, non è, è divenuto, sono impossibili per l'UNO.

In definitiva, L'UNO E' ATEMPORALE, NON PARTECIPA AL TEMPO, NON E' DIVENUTO, NON SARA', NON DIVENTERA', IN FUTURO MANTERRA' TALI PROPRIETA'.

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LE PROPRIETA' DELL'UNO SONO ATEMPORALI, IMMODIFICABILI (come il mondo delle idee platoniche) NON E' MODIFICABILE, NON E' DEFINIBILE, NON E' CONOSCIUTO E NON PUO' ESSERE CONOSCIUTO.

Poi Platone ripete lo stesso ragionamento di cui sopra ma in senso inverso (per approfondire ci si riferisca al Parmenide).

Per capire accenniamo al ragionamento platonico.

Se l'UNO fosse sarebbe una molteplicità infinita.

Se l'UNO è, essendo il numero moltiplicabile all'infinito, il numero partecipa all'essere dell'UNO.

L'UNO che è UNO è molti .

Se l'UNO è limitato l'UNO ha estremi con inizio e fine.

In pratica Platone procede in modo antitetico alla prima dimostrazione.

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Dal libro Filebo

Nel libro non dedicato all'astronomia o alla cosmologia si trovano comunque dei passi molto interessanti riguardo al tema di codesto libro.

Socrate afferma che tutte le cose e l'universo sono curate (GESTITE, PROGETTATE) da un potere irragionevole, temerario ED OPERANTE A CASO.

Quindi Socrate ritiene che è il caso che guida l'universo, cioè il potere operante potrebbe aver stabilito delle regole generali e poi lasciato il tutto al caso.

Socrate dice che c'è una seconda ipotesi che l'universo sia governato da UNA MENTE SAPIENTE ED AMMIRABILE.

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Dal libro “Politico”:

- Platone afferma che il moto dell’Universo delle volte si inverte! forse si riferisce al moto retrogrado dei pianeti: il moto di un pianeta fra le stelle può essere diretto o retrogrado, il moto diretto si ha quando il moto apparente del pianeta fra le stelle segue lo stesso verso del moto del pianeta attorno al Sole (moto antiorario, da Ovest verso Est), mentre il moto retrogrado si ha quando il moto del pianeta fra le stelle è opposto a quello del pianeta attorno al Sole, in altre parole il pianeta si muove fra le stelle da Est verso Ovest. Il moto retrogrado avviene quando la Terra supera in prospettiva un pianeta superiore (Marte, Giove, Saturno, ecc.) più lento o quando è superata in prospettiva da un pianeta inferiore (Mercurio, Venere) più veloce. La scoperta del moto retrogrado è dovuta a Pitagora di Samo.- Dio all’inizio governava il primo moto circolare degli astri e oggi il moto circolare è il seguito del primo moto.

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Dal libro “Timeo”:

Il Timeo è il libro in cui Platone parla di Atlantide ed espone l’astronomia platonica:

- l’Universo platonico è mutevole, diviene ed è sensibile, esso è opera del Demiurgo che lo creò come ideale, eterno e perfetto

Nota: quindi l'Universo platonico è simile all'Universo fisico/astronomico attuale in espansione ma Platone va oltre ed afferma che fu DIO a creare l'Universo (ad oggi non ci sono prove in merito) che a sua volta è eterno

- l’Universo creato dal Demiurgo ha avuto un inizio, è unico ed unigenito (non possono esserci più universi in quanto uno ed uno solo può essere costruito come somigliante al Demiurgo)

Nota: quindi l'Universo platonico è unico ed ha avuto un inizio (del tutto simile all'Universo attuale della teoria del big - bang)L'Universo con un inizio sembra essere contro l'affermazione che è eterno ma se ha avuto un inizio potrebbe essere perenne dal momento dell'inizio (continua fino all'infinito).

- la bontà del Demiurgo lo portò a creare un Universo buono e simile a se stesso; l’Universo all’inizio era disordinato ma il Demiurgo lo condusse pian piano all’ordine

Nota: questa affermazione di Platone riguardo al disordine ed ordine se riferito al mondo dei pianeti che presero forma ed iniziarono il moto di rivoluzione attorno alle loro stelle è esatto; nel caso fosse riferito a ciò che noi oggi definiamo come ordine e disordine cioè l'entropia, allora il concetto platonico è errato poiché l'Universo aumenta continuamente il proprio disordine a causa del II principio della termodinamica (questa ultima ipotesi è irreale in quanto Platone non aveva idea del disordine entropico).

- l’evoluzione dell’Universo platonico è la seguente: il Demiurgo da una massa informe, rimescolandola, ottenne una massa ordinata, cioè un corpo unico vivente intelligente ivi comprensivo del tutto; l'Universo di Platone ha forma sferica

Nota: questa di Platone è una affermazione forte perché l'Universo platonico va oltre il nostro Universo fisico/astronomico casuale ed è comprensivo di tutto ed è un essere pulsante/vivo, come era logico visto che Platone teorizzava il mondo delle Idee o delle asserzioni matematiche, quindi le Idee fanno parte dell'Universo.

- la massa informe (che ritroviamo nella Bibbia - Creazione ) era costituita da aria, fuoco, acqua e terra

- l’intero Universo è un corpo unico vivente visibile tangibile “mosso” costituito da materie inerte e materia intelligente con un’anima ed un’intelligenza

Nota: Platone rafforza l'affermazione precedente perché inserisce nell'Universo la materia intelligente e l'Anima!

- il Demiurgo prima del mondo e dell’uomo creò l’anima destinata al dominio assoluto, più precisamente creò l’intelligenza nell’anima e l’anima invisibile nel corpo

Nota: Platone va oltre in quanto ritiene che prima dell'Universo già esisteva l'Anima!

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- l’Universo fu creato secondo 2 cerchi: l’uno esterno “l’equatore celeste” che si muove da sinistra destra e l’altro interno “l’eclittica” che si muove da destra a sinistra, quindi in senso opposto all’equatore celeste

Nota: è esatto

- l’Universo non è proprio eterno ma è meglio definirlo perenne e per renderlo tale il Demiurgo creò il tempo che diviene continuamente e incessantemente, il tempo ebbe origine con il cielo ed il cielo sarà con il tempo o finirà con esso e quindi dal tempo nacquero il Sole, i pianeti e le stelle

Nota: l'Universo di Platone ha avuto un'origine (come il big - bang) ed il tempo è iniziato a scorrere con l'inizio dell'Universo (come stabilito dalla freccia del tempo attuale), finché il tempo scorre l'Universo esisterà ma cesserà di esistere con la fine del tempo.In pratica l'idea di Platone è che le tre coordinate spaziali sono unite al tempo UN UNICUM come le quattro coordinate del mondo relativistico di Einstein.

- il giorno il mese e l’anno sono all’interno del tempo

- il Demiurgo creò Dei minori - gli Dei crearono l’uomo mortale con accanto l’anima immortale; per creare l’uomo ebbero bisogno dello spazio

Nota: DIO creò l'uomo ma solo dopo che l'Universo si era espanso dando luogo allo spazio

- la creazione in genere ha avuto bisogno dello spazio

- l’opera del Demiurgo deve essere continuata dall’uomo

- i circoli dei pianeti identificati sono sette: Luna, Sole, Venere, Mercurio, Marte , Giove e Saturno

- i pianeti più vicini alla Terra sono più veloci nel percorrere le loro orbite mentre i più lontani sono più lenti (Platone anticipa la seconda legge di Keplero)

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- l’ottavo cerchio è quello delle stelle fisse, il più lontano; le stelle ruotano attorno a se stesse e attorno alla Terra! Nota: i cerchi si possono nominare inversamente

- è dubbio che in un passo (paragrafo XII del Timeo) Platone affermi che la Terra ruota su se stessa attorno ad un asse

- per Platone il vuoto non esiste (per gli atomisti Leucippo e Democrito il vuoto esisteva)

Nota: oggi sembra che il vuoto assoluto non possa esistere perché laddove non c’è materia c’è energia e in ultimo l’energia virtuale (particelle virtuali che per miliardesimi di secondo appaiono per poi scomparire)

- i giorni mesi ed anni furono dopo che fu costituito il cielo e da esso presero forma

- il moto dei corpi celesti è dovuto a qualcosa che lo muove

Nota: Platone non conosceva la legge di gravitazione universale formulata da Newton nel 1600 d.c. ma comunque né sospetta l'esistenza

Come vedremo in seguito, proprio la visione "spirituale" della filosofia platonica ed il suo "mondo delle Idee" ci indicheranno il cammino da intraprendere per meglio comprendere "l'anima" dell'Universo.