EDOARDO DISPENZAFigure con parole

Fondazione Thule Cultura

Illustrazioni di copertinaPrima: Qui o là, immensa città mutaQuarta: La terrazza sull'agrumeto che si estende fino al mareTutte le opere pubblicate in questo libro sono dell'artista Edoardo DispenzaSito Internet: edoardodispenza.comE-mail: dispenza@tin.it

Hotel Joli S.r.l.Via Michele Amari, 11 - 90139 Palermowww.hoteljoli.com | info@hoteljoli.comSala Novecento Art & EventsPagina Facebook: ©salanovecentoarteeventi

Patrocinio della Fondazione Thule Cultura

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Traduzioni in lingua inglese:Centro Culturale Britannico, Cambridge Academy Palermo

Stampa:

EDOARDO DISPENZAFigure con parole

a cura di Pietro Silanointroduzione di Tommaso Romano

Fondazione Thule Cultura

Maria Patrizia Allotta - Gonzalo Alvarez Garcia - Giuseppe BagnascoMaurizio Massimo Bianco - Anna Maria Bonfiglio - Massimo BonuraFrancesco Maria Cannella - Antonino Causi - Crocus - Arturo Donati

Rita Elia - Giuseppe Fumia - Pasquale Hamel - Serena Lao - Vittorio Lo Iacono Giovanni Matta - Vito Mauro - Giuseppe Pappalardo - Nicola Romano

Antonino Russo - Giovanna Sciacchitano - Giulia Sommariva - Giovanni TaibiMaria Concetta Ucciardi

Introduzione

La ricchezza polifonica dei linguaggi usati da Edoardo Dispenza per il suo fare arte e ricerca della bellezza, ci dà l’esatta misura della sua qualità espressiva e della resa ottimale di tutte le tecniche di cui è assoluto interprete, e attivo e originale cantore. Oli pastosi e coinvolgenti nelle matericità di spatole e pennelli ci consegna una trasognata realtà, acquerelli e tecniche miste, disegni e geometrie dove si intessono e svelano la maestria ispirata di questo Artista, sensibile e coerente con il messaggio che la sua creatività può trasmettere a chi cerca armonia, valore e lievità, nel caos del nichilismo del tempo nostro.

Per Dispenza figurazione e ricerca di luoghi, di stati d’animo, tempo, sono sempre una sintesi e prova di una ri-creazione di essenze avvolte nella fantasia e nel mito, con una cromaticità ricca e sofferta, consapevole eticamente delle responsabilità non transeunte dell’essere nel suo stare nel mondo per seguire una propria via, una vocazione.

Il senso della vita artistica del Dispenza si riflette così nelle sue opere che raccontano genealogie omeriche e sembrano aggiungere un filtro ulteriore di solarità, rispetto alle nebbie in cui oggi è ridotta la vicenda della contemporaneità di “artisti” ignari di trascendenza, tecniche, studio e imperativi redentivi a cui l’arte non può sottrarsi, pena la sua insignificanza.

Ecco, Dispenza ci accompagna come scadenzando le tappe della sua vivida idea che lo sostiene con determinazione, da tempo, scrutando ed esplorando sentieri e praterie, vette impervie e mari placidi, monumenti liberty e interroganti volti, creature planetarie e tuttavia ancora umane, in interni hopperiani che mi richiamano il migliore Alfonso Amorelli pur nel rischio della robotizzazione.

Il dialogo necessario si arricchisce sempre di segni incisivi, che marcano le carte grafiche, i disegni nitidi ed essenziali di Dispenza, come una necessità di forte coinvolgimento sensoriale e affettivo con chi vuole, insieme all’artista, penetrarne gli archetipi ideativi.

Un universo che ci fa riflettere è quello di Edoardo Dispenza, sulla strenua visione di una idea dell’essere che pare solcare liberamente il divenire e ci dona perciò un supplemento d’anima.

Tommaso Romano

Ringraziamenti

Agli autori dei testi:

Maria Patrizia Allotta - Gonzalo Alvarez Garcia - Giuseppe Bagnasco – Maurizio Massimo Bianco - Anna Maria Bonfiglio - Massimo Bonura - Francesco Maria Cannella - Antonino Causi - Crocus - Serena Lao - Arturo Donati - Rita Elia - Giuseppe Fumia - Pasquale Hamel - Vittorio Lo Iacono - Giovanni Matta - Vito Mauro - Giuseppe Pappalardo – Nicola Romano - Antonino Russo - Giovanna Sciacchitano - Giulia Sommariva – Giovanni Taibi - Maria Concetta Ucciardi

che hanno arricchito con critica, poesia, commenti e riflessioni letterarie le immagini proposte in questa pubblicazione.

6

Nota dell'autore

Non abbiamo voluto modificare in nulla i contributi letterari raccolti apposta per questo libro. I testi dei contributi, siano essi in lingua italiana o scritti in dialetto sono nella loro spontaneità altrettante spiegazioni del mondo di immagini suggestive proposte dal pittore e ci si trova sempre la via individuale che le osserva.

7

ruth needs no colour with his co-lour fixed... Iniziamo dal titolo “Low cost tra-

vel” che ricorda certa ironia dadaista. L’aquilone su per la vetta picchiettato di colori attutiti dal bianco-fondo. Chagall a prima vista: ma non basta. Il verde mar-moreo e corporale che trattiene, striato di venature dolciastre color latte - ri-chiamando all’attesa - la valigia ’24 ore’ dell’ultimo De Gregori mentre cantic-chia il supplizio non ‘servito’ dell’artista di strada o dell’attore tout court oppure, perché no, Kundera con la sua insosteni-bile leggerezza, invertendo i caratteri… La graphic novel ha il suo ruolo in questo paesaggio di precarietà quanto nelle tinte come nei riferimenti, più o meno voluti, al futurismo russo dei primi del ‘900. Eppure, il disegno è netto, chiaro, privo di fingimenti, con una natura burlesca quasi aleatoria.Anche qui possiamo dire che un bianco che si scurisce, che si intorbida, diviene giallo; il nero che si schiarisce diviene invece azzurro (J. W. von Goethe). Cer-to, la capacità dei tratti è divergente per sarcasmo; e quella non-livida nuvola ri-versa al contrario decide che: ‘La Natura si è trascesa nell’immaginazione poetica’ (Piero Boitani).Una presenza lieve e necessaria nell’àm-bito della pittura vista come tale, fatta di pennello e lavoro, meditazione a volte anche rarefatta, ma pur sempre incisa in un bisogno assoluto di compresenza con ciò che ci appartiene: anche senza presa né ritorno.

a valiggia sula pì partiri...sulu ‘na valiggia!Ed è pì tutti la stissa

pì turnari di unni vinnimu.Nascemu,arrivamu ‘nta sta terracu ‘na valiggia vacanti,china sulu di spiranzi;ma li spiranzi nun hannu pisu...sunnu leggii...hannu l’ali e nun si ponnu affirrari.A manu a manu volanue li pirdemu pì strata.La spiranza cchiù granni è la vita stissama a li voti squagghia prestusenza aviri tempu di campalla.Ognerumu ca so valiggiamenza china o ancora vacantica torna di unni vinni.A li votisi inchi prima dû tempue a li votiunn’abbasta ‘na vitapì jinchillae puru ca si campa cent’annisi ritorna dû viaggiu...ca valiggia vacanti...accussi... comu quannu s’arriva.‘Na valiggia sula pì partiri...sulu ‘na valiggia!Ed è pì tutti la stissapì turnari di unni vinnimu.E nna purtamu sempri appressu...unni jamu jamu,la nostra valiggia... di inchiri di vita...ca spissu ‘un sapemu cogghiri!

Low cost travel

T ‘N

Francesco Maria CannellaPoeta, narratore

Rita EliaPoetessa

8Low cost travel, 2007 - Cat. 86

uò un quadro figurativo rivelarsi astratto? Sicuramente sì, se in questa raffigurazione sostanzial-

mente impressionista, intitolata “Vespa ...”, Edoardo Dispenza sembra voler comunicare quel gioioso senso di liber-tà giustamente scaturito alla fine della seconda guerra mondiale, come pure un preciso archetipo industriale che ha alle-gramente accompagnato alcuni decenni del nostro secondo Novecento. E la mano felice e variopinta del pittore si sofferma maggiormente su quello che è il simbolo, lo completa e lo definisce, mentre i tratti dell’uomo restano incompleti nel viso, come a voler sottolineare il fatto predo-minante che “la Vespa” ha rappresentato un forte richiamo tra i costumi del tem-po, diventando perfino un’icona del film “Vacanze romane” uscito nel 1953, con Gregory Peck e Audrey Hepburn come indimenticati protagonisti.

Vespa Scooter Design Icon

Vespa Scooter Design Icon, 2007 - Cat. 152

P

Nicola RomanoPoeta

10

u iornu…vòschira di cimentu,di pruvulazzu tòssicu

e schigghi di lameri,m’annìrica lu cori.Acchianu, scinnu, attrùppicu, mi susu,frevi maligna,e curru e curru e curru.Ppi unni fui? mi spia lu tempu…lu iornu senza abbentu!Ma quannu stenni l’alimmizzigghiusa la notti,ḍḍu celu stiḍḍi stiḍḍi,ḍḍu silènziu,mi sciògghinu li cordi di lu sènziu,e li pinzeri,la firnicìa d’abbentu,l’ummri c’assicutàvanu lu tempu,chiùmpunu a una a unasutta l’occhi püeti di la luna.Lu mantu di la nottim’accarizza,lu chiantu m’addurmiscia stizza a stizza.

el quadro “Scena” il pittore Edoardo Dispenza presenta una immagine giocata tra sogno e re-

altà, nella quale aleggia una atmosfera di mistero, all’ombra di un colore tenue che sprigiona una fievole luce, per evidenzia-re, con una colorazione discreta, alcune forme stilisticamente ben disegnate.

Scena

Scena, 2007 - Cat. 171

L N

Giuseppe PappalardoPoeta

Antonino RussoScrittore, poeta

12

uggestione e metafora in questo inchiostro di Edoardo Dispenza. Il bianco e nero sfumano

felicemente allo sguardo dell’osservatore fino a restituire la sensazione di una visione onirica, lievemente confusa e allo stesso tempo vibrante di realtà. Un paesaggio minimale e inanimato, tracciato con poche e decise linee, e sparute macchie di natura a costituire gli elementi di un’orchestra diretta da un fusto ligneo. E se la sensazione più immediata è di un’assoluta povertà d’immagini, di un habitat muto e sospeso in un tempo indeterminato, un’osservazione appena più attenta rivela, in quel biancore di fondo, il mistero e il fascino di un silenzio irreale, il silenzio che attende il compimento: un lieve colpo di bacchetta e il Maestro animerà gli strumenti. Un soffio vitale dall’Albero della Vita passerà alle cose, il bianco non sarà più solo bianco e le linee scure avranno mille sfumature di colore. Segni-simbolo sono disseminati sulla scena rappresentata: l’albero dall’occhio rivolto al fratello, comignoli squadrati su case essenziali, una croce in fondo e una luna povera di luce. Demiurgo di una realtà ideale, l’artista crea un mondo astratto dove immaginare ogni possibile forma di vita.

Woody plant leading the orchestra

Woody plant leading the orchestra, 2007 - Cat. 227

S

Anna Maria BonfiglioPoetessa, autrice di contributi giornalistici e saggistici

14

ure nel deliriola durlindana insistepenetrando

in quel pettoche da troppo tempo resiste.

I lembi impazzitisfuggono per quelle radicheche offendonosenza ragione alcuna.

Adesso pure nella malattianiente altro che pena umanae da quel male suprema distanzaper quella coscienza che colpe non ha.

La consapevole speranzaha deposto le armi:nessuna attesa ormaitroppo tardiper piangere semprelo stesso dolore.

Basta.Sotto l’abisso, sopra una fune.

a nostra Henriette emerge dallo sfondo bianco della pagina con pochi e sapienti tratti che,

mettendone in evidenza le caratteristiche somatiche del viso, squarciano lo spazio vuoto e catturano l’attenzione dello spettatore. Nel suo sguardo possiamo leggere un’espressione di meraviglia che l’autore palesa con un’apertura degli occhi particolarmente accentuata; occhi che fissano un punto non ben definito dello spazio: una persona? un paesaggio? un’azione che si sta svolgendo?L’impressione che se ne ricava è quella di un misterioso stato dell’animo proteso all’attesa di un evento che già sembra essere evocato nel pensiero della donna.I lineamenti del viso, pur proiettati verso lo spazio circostante, sembrano nonostante tutto abbastanza rilassati e ci fanno pensare ad una donna che ha il dominio di sé o che comunque vive un momento sereno della sua vita.Lo stupore di un evento potenziale non sembra turbare la sua pace interiore.

Ritratto - Henrietta

Ritratto - Henrietta, 2017 - Cat. 234

P L

Maria Patrizia AllottaDocente di filosofia, poetessa, critica letteraria

Giovanni TaibiScrittore

16

el silenzio di una stanza buiaun pianoforte ed è magia…il buio si fa luce e nel silenzio

una dolce melodia si innalzasprigionando allegria.

Le note fanno eco nella mia menterisvegliando reminiscenzedi bimba spensierata.

Incantata d’innanzi a tead ascoltar la musica soaveche le bianche tue manidanzando sulla tastierae dissolvendovisi in essenzariuscivano a creare.

La musica, la tua presenzae il pianofortefoste lieti compagni dell’infanzia mia.

l dipinto Interno con pianoforte di Edoardo Dispenza colpisce subito l’occhio per le sfumature

colorate, per i bianchi riempiti a breve distanza, dando così una sensazione di vintage. È bello poter notare una estetica della quotidianità, un disegno che si focalizza sul relax mettendo in primo piano un pianoforte, importante simbolo artistico e musicale. Quindi al centro troviamo una sinestesia artistica: musica e dipinto, è questo che coglie subito il lettore rimarcando la particolarità del quadro rispetto agli altri. Interessante è notare anche i piccoli spazi riempiti di un violetto, che focalizzano l’attenzione su alcuni particolari come gli spigoli del pianoforte: questo contrasto tra violetto e marroncino fa sì che chi guarda metta prima al centro, più che l’ambiente interno, proprio lo strumento musicale.L’arte come espressione di impressione, ci aiuta con la fantasia a immaginarci seduti in quella poltrona ascoltando della buona musica. Se si è riusciti a immaginare piacevolmente questo, allora l’artista ha ottemperato al suo dovere.

Interno con pianoforte

Interno con pianoforte, 2017 - Cat. 244

N I

Maria Concetta UcciardiPoetessa

Massimo BonuraStorico del fumetto, conferenziere, commentatore

18

Interno con vaso portafiori

Interno con vaso portafiori, 2017 - Cat. 245

I

Giuseppe BagnascoSaggista, poeta, storico

l disegno Interno con vaso portafiori, per il tratteggio delle sue linee richiama un

arredamento classico probabilmente datato al Secondo Impero che si riflette sia sul tavolino rotondo e le poltrone che sul tendaggio e la decorazione delle pareti. Vi si coglie una interpretazione di caldo rifugio, un ambiente consono alla personalità di chi lo immagina. Il disegno ambrato a seppia rivela ciò che potrebbe essere la trasposizione del sogno nel reale.Un sogno istantaneo così come percepito e maturato dalla matita dell’artista nell’attimo in cui l’Io creativo si manifesta. È in fondo un romanticismo grafico di uno spazio dove lo spirito di Edoardo Dispenza rispecchia quasi il bisogno della sua estasi contemplativa.

20

sserviamo il disegno “Interno con comò e secrétaire”, realizzato con inchiostro e acquerello da

Edoardo Dispenza. In questo, come in tutti gli altri “interni”, bastano pochi tocchi all’artista per produrre una scena compiuta, per immergere l’osservatore in un mondo i cui particolari non sempre tuttavia si riesce a “vedere” al primo impatto. L’impressione iniziale è infatti di smarrimento, quasi di sconcerto, causato dalle linee deformate, dagli oggetti che appaiono mal disposti, da altri dettagli che sembrano collocati là con noncuranza e indifferenza. Apparenza ingannatrice. In realtà, dopo qualche attimo di attenta osservazione tutto torna in ordine, come per magia tutto si rassetta e, sempre magicamente, ti si apre dinanzi un ambiente fascinoso che ti fa sentire avvolto in un’atmosfera di romantico realismo o, se vogliamo, di romanticismo reale. Miracoli che accadono ogni volta che ti trovi a contemplare… un’opera d’arte.

Interno con comò e secrétaire

Interno con comò e secrétaire, 2017 - Cat. 246

O

Giuseppe FumiaGiornalista, autore letterario, commentatore

22

n tratto limpido e preciso, una perfetta prospettiva nel pur limitato “Interno” in china

acquerellata rivelano già la padronanza tecnica del Dispenza, che abbiamo avuto modo di apprezzare nelle numerose “locandine” da lui curate per i Salotti dell’Ottagono Letterario, ospitati da Pietro Silano nel salone del premiato Hotel Joli di Palermo. Abbiamo ammirato i suoi oli e acrilici realizzati in un assemblaggio di tinte forti e splendenti nei suoi “Paesaggi” informali, ma ricchi di pathos e di carica esistenziali. Alcuni suoi “interni” curati nei particolari con attenzione critica e dai volti anonimi ci richiamano l'Henri de Toulouse-Lautrec dei “Bar” e le chine e le lito con pochi ma efficaci tratti danno la visione del viaggio, dell’andare infinito del tempo, quasi un rimpianto di dover rimanere chiusi nel luogo di lavoro.Dispenza, artista completo che merita un’alta collocazione nel panorama pittorico contemporaneo.

Interno con tavolo e portafotografie

Interno con tavolo e portafotografie, 2017 - Cat. 248

U

CrocusPoeta, critico d’arte e letterario

24

d’un tratto, quanto appariva quieta quotidianità, oggettivata negli arredi comuni ordinati nel

contesto materiale, come investita da un’onda concettuale, inizia a fluttuare svincolata dallo spazio e dal tempo.Il risultato, una proiezione onirica sapientemente affidata a pennellate morbide ma precise e a cromatismi che sfuggono ad effetti decisi.

Interno con comò e dipinto

Interno con comò e dipinto, 2017 - Cat. 249

E

Pasquale HamelStorico, saggista, narratore

26

mmagini semplici, elementari custodi dell’aura del tempo fugace, capaci di suscitare ricordi

di parola e suono uniti adesso in un’unica corona di silenzio. Parole forse oggi indicibili, abbandonate alla fredda stasi della vecchia macchina con i tasti nudi si accompagnano all’idea della musica, poesia sopita nella teca trasparente del grammofono immobile che non suona più. Addossati entrambi al muro rivestito di carta variopinta, gli oggetti muti aspettano chi non c’è e che forse potrà rientrare. Attende l’uomo anche la sedia distaccata dalla piccola scrivania con i quaderni chiusi riposti sul piano. Aspetta alle spalle della luce che chiude i margini indefiniti dell’assenza in un unico chiarore disegnando ombre leggere.Qualcuno tornerà alla dimenticata macchina per raccontare ancora qualcosa della vita, qualcuno lascerà che la musica inondi all’improvviso il piccolo luogo della conoscenza che sembra non avere futuro.Lo studio ci narra la nostalgia di un cuore invisibile che ha lasciato tutto immobile, ci attira in un luogo metaforico, quasi senza nome, che con leggerezza evoca l’incerto prodigio di un nuovo incanto minacciato dall’incombente disillusione.

Interno - Studio

Interno - Studio, 2017 - Cat. 251

I

Arturo DonatiCritico letterario

28

’era una voltauno alla volta per carità!

E là dove entravimai eri il primo,calendari e profumit’intrigavano.Ne uscivie raramenteli avevicome volevi.

Salone

Salone, 2017 - Cat. 254

C

Vito MauroPoeta, saggista

30

otto, con grande tormento, per non perdere la memoria,per riavvolgere i fili lontani e

vicini.Disegno nel vuoto le linee di un ricordoe lo apparento a un desiderio per sentirneil sapore.E quelle carte ancora sono solo bianche,non hanno l’odore che mi appassiona e nonrespirano.Dentro il salotto sento che la vita, là fuori,si è dimenticata di me e corre, ignorando i miei sguardi.Tutto è fermo… nella mia testa.Tutto è freddo… perfino quel tè addormentato sulle mie pagine pallide.……Solo quel gatto ordina i miei pensieri,perché nei suoi movimenti annoiati c’è l’ultimorintocco.

Interno con gatto

Interno con gatto, 2017 - Cat. 255

L

Maurizio Massimo BiancoPoeta, docente universitario, critico letterario

32

olge il mio sguardoveloce come un dardoai ricordi elegiaci e inconsci

di una distesa pianura meridionale

Sento i profumiil fresco respiro antico degli agrumicolorano di rosso le nere e silenziosegiornate invernali

Ricordo le corse fra amicisu e giù fra questi campi feliciridenti di viti verdi e violettierano barriere ludiche e discontinue

Rivedo il gregge mite e solitariopascolare e fare rientro all’ora del Rosarionell’ovile, recinto dei pensieri del pastoreche con fatica e mestizia costruisce il suo futuro

E vedo anche il contadino, raccoglieràle spighe della vita e si compiaceràsaranno colme di sacrifici e rinunce vere e toccanticome i miei ricordi da questo vetusto poggiolo.

eometrie orizzontali, verticali, oblique, ironiche, cordiali...-

Turbinare di linee bianche, verdi, azzurre, ocra rosse, rosa…

E, in mezzo, custode di armonie, il colore invisibile della realtà.

Maschera è il Meridione, ruvida, levigata, attraente, respingente,

Severo guardiano di profondità sconosciute.

Paesaggio meridionale

Paesaggio meridionale, 2017 - Cat. 257

V G

Antonino CausiPoeta

Gonzalo Alvarez GarciaConferenziere, poeta, traduttore, scrittore

34

l linguaggio pittorico espressivo di Edoardo Dispenza evoca, in questo dipinto, atmosfere

distanti e vicine nel tempo. Le note di Astor Piazzolla sembrano scaturire dall’immagine stessa, la voce “antica” di Carlos Gardel ci trasporta in una dimensione quasi surreale.Il tanghero, con espressione conturbante e impenetrabile, avviluppa tra le sue braccia la partner, conducendola nei meandri di un ballo che è molto di più, perché intriso di ancestrali intese e pulsioni predestinate. I danzatori si scambiano sguardi infuocati, le gambe s’intrecciano in una rete di attrazione, tra voluttuose spire. Tutto si confonde in un vortice di attese inespresse, di sensazioni di carnalità. Ed ecco che dai tratti e dall’inchiostro dell’autore - quasi a voler fuoriuscire dall’affresco - sgorga l’abbraccio viscerale di due corpi che tra dinieghi e giochi di seduzione pervengono a una fusione totale sublimata nella danza.

Ballerini di tango

Ballerini di tango, 2017 - Cat. 258

I

Serena LaoCantautrice, poetessa, narratrice

36

lo stesso vento che distrugge le case e impollina i fiori, che strappa le tende e gonfia le

vele, è lo stesso vento che addormenta i vecchi e sveglia i bambini lo stesso vento che mi ruba il ricordo di questa città per ridarmela diversa e sempre più bella.

(Citazione da una edicola votiva di via dei Cassari a Palermo)

La terrazza sull'agrumeto che si estende fino al mare

La terrazza sull'agrumeto che si estende fino al mare, 2017 - Cat. 134

È

Giulia SommarivaSaggista, giornalista

38

usica, sogno, due realtà meravi-gliose e indispensabili alla vita di ciascuno di noi. Friedrich Niet-

zsche diceva che “senza musica la vita sarebbe un erroreˮ. E io aggiungo che “senza i sogni la vita non vale la pena di essere vissuta”. Questo quadro accosta amabilmente e soavemente la musica e il sogno provocando un magnifico tripudio di sentimenti, una ebbrezza completa che pervade il corpo e la mente trasportando-li in una surreale magia infinita che non si vorrebbe finisse mai.

Violoncellista

Violoncellista, 2017 - Cat. 279

M

Vittorio Lo IaconoScrittore, storico

40

l mio tempo è musica,dove la parola non ha respirosolo emozioni sul pentagramma.

Confusi i miei ricordi,ora assolo di languido violino,ora stridore dissonantealla ricerca di sensodi incolmabile vuoto.Marea che si alza e si abbassanel vigoroso orchestraredi un vivido sentire.L’unità e il tuttoverso una profonda, vitalearmonia.

Direttore d’orchestra

Direttore d’orchestra, 2018 - Cat. 278

I

Giovanna SciacchitanoPoetessa, commentatrice artistica e letteraria

42

n tocco di sapienzanell’arte del Dispenzaricerca del colore

vero atto d’amorenel ricreare la realtàdell’immaginario positivodi un tratto costruttivoricco di surreali essenzee di anonime presenze.“E’ sempre primavera -nel verde della sera - nell’incontro delle rime del Poeta sublime.”E l’Artista Edoardoha lanciato il suo dardo!

Spring is always around the corner

Spring is always around the corner, 2017 - Cat. 77

Giovanni Matta Poeta, critico d’arte e letterario

U

44

46

Literary contributions translated into English

47

Pictures and wordsEdited by Pietro Silano

PREFACE BY TOMMASO ROMANO

The many voices of the languages used by Edoardo Dispenza for his art and search for beauty, give us the exact measure of his expressive quality and of how he brilliantly performs in all the techniques he is able to adopt and which he interprets actively and originally. Captivating pasty oil paintings which offer us a dreamlike reality, watercolours and mixed techniques, drawings and geometrical lines where the inspired virtuosity of the Artist reveals itself, his search for harmony, value, lightness, in the chaos of the nihilism of our age.To Dispenza, representation and search of places, states of mind, time, are always blended and attempt to re-create essences absorbed in imagination and myth, with rich and suffered colours, aware of the permanent responsibility of being in the world to find our own way, our vocation.The meaning of Dispenza's artistic life is therefore reflected in his works which tell of homeric descendants and seem to add a further filter of brightness, if compared to the fogs of those contemporary artists who ignore techniques and imperatives that art cannot back out of, if it looks for meaning.Step after step, work after work, Dispenza follows the path of his vivid idea, with determination, observing and exploring trails and prairies, arduous peaks and calm seas, liberty monuments and questioning faces, creatures of the stars but still human,

in hopperian interiors which remind me of the best Alfonso Amorelli.The necessary dialogue is continuously enriched by vivid signs, which mark Dispenza's graphic papers, clear and essential drawings, like a need of a strong sensorial and emotional involvement of those who want, together with the artist, penetrate his archetypal ideas.Dispenza's universe makes us ponder, with the strenuous vision of the idea of being that gives us an extra bit of soul.

LOW COST TRAVELReferred to work on p. 8

Let us start from the title "Low cost travel" which recalls dadaist irony. A white kite with soft coloured spots flying upward. Seems like Chagall: but that's not enough. A dense marbled green with milky touches holding a briefcase, recalling wait; it could be the suitcase of the street artist in Francesco De Gregori's song, or of any actor, or, why not, Kundera with his unbearable lightness .The graphic novel has its role in this landscape of uncertainty both in the colours and in its more or less intentional references to early 20th century Russian Futurism. Yet, the drawing is neat, clear,with no pretence, with an almost unintentional burlesque characterThe ability of strokes is sarcastically divergent; and that non-livid reversed cloud says that "Nature has transcended in the poetic imagination" (Piero Boitani).A soft and necessary presence in the sphere of painting, seen as such, made

Whereto are you running? asks me Time....The day with no peace!But when stretches its wingsthe night that cuddles,that sky full of stars,that silence,Loosen the lace of my sentiments,and the thoughts,the longing for peace,the shadows that chased time,fall into sleep one by oneunder the poetic eyes of the moon.The cloak of nightcaresses me,my cry lulls me to sleepdrop after drop.

Giuseppe PappalardoPoet

In the picture “Scene” the artist Edoardo Dispenza presents an image played between dream and reality, with an atmospere of mystery, in the shade of a soffused colour which releases a faint light , to emphasize , with a discreet light, some stylistically well drawn figures.

Antonino RussoWriter, poet

WOODY PLANT LEADING THE ORCHESTRAReferred to work on p. 14

Suggestion and metaphor in this ink drawing by Edoardo Dispenza.Black and white blend happily before our eyes and give back the sensation of a dreamlike vision, slightly vague and at the same time vibrant with reality. A basic and inanimate landscape, drawn with few and confident lines, and sparse spots of nature, make up the elements of an orchestra conducted by a wooden

of brush and work, a sometimes subtle meditation, but still carved in an utmost need to be with what belongs to us: even with no grip nor return.

Francesco Maria CannellaPoet, storyteller

VESPA SCOOTER DESIGN ICONReferred to work on p. 10

Can a representational painting reveal itself as abstract? Certainly yes, if in this essentially impressionist representation called "Vespa", Edoardo Dispenza seems wanting to communicate the joyful sense of freedom rightfully emerged at the end of World War II, as well as a precise industrial archetype happily associated with a few decades of our late '900. And the happy and colourful touch of the artist lingers especially on the symbol, completing and defining it, while the face of the man is uncompleted , as if to say that the predominant element is "the Vespa"; it represented strongly its time, becoming even an icon in the film "Vacanze romane" in 1953 with Gregory Peck and Audrey Hepburn unforgettable protagonists.

Nicola RomanoPoet

SCENEReferred to work on p. 12

The dayforests of concrete,of toxic fine dustand screams of metal sheets,my heart turns black.I go up, down, I stumble, I stand up again,malignant fever,and I run, run ,run.

48

make us think of a woman who is self confident or experiencing a calm moment of her life.The wonder for an event maybe to come, does not disturb her interior peace

Giovanni TaibiWriter

INTERIOR WITH PIANOReferred to work on p. 18

In the silence of a dark rooma piano and it’s magic…darkness turns into light and in the silencea sweet melody raisesfreeing happiness.The notes resound in my mindreawakening memories of a cheerful child.enchanted in front of youlistening to the charming musicthat your white handsdancing on the keyboardand dissolving in essencewere able to create.Music, your presenceand the pianowere happy companions of my childhood.

Maria Concetta UcciardiPoetess

The painting Interior with piano by Edoardo Dispenza strikes our eyes for the shades of colour, for the whites filled closely, giving an impression of vintage. It is nice to look at the beauty of a daily activity, a drawing focused on relax putting in evidence a piano, important artistic and musical symbol. So at the centre we find an artistic coexistence: music and painting; this is what the viewer sees and notices the peculiarity of the

trunk. And if the most immediate feeling is that of an overall lack of images, of a setting dumb and suspended in an uncertain time, a more accurate look reveals , in the whiteness of the background, the mystery and fascination of an unreal silence, the silence waiting for fulfilment: a light touch of his baton and the Maestro will give life to the instruments. The breath of life will pass from the Tree of Life to the things, white will not be only white and the dark lines will have thousands of shades of colour. Symbol-signs are scattered on the scene: the tree with its eye turned to its brother, squared chimneys on essential houses, a cross behind and a moon with no light. Demiurge of an ideal reality, the artist creates an abstract world where it is possible to imagine any possible form of life.

Anna Maria BonfiglioPoetess, journalist and essayist

PORTRAIT - HENRIETTA

Referred to work on p. 16Our Henrietta emerges from the white background of the page with few and skilful strokes which, highlighting the features of the face, break the empty space and capture the attention of the spectator. In her look we read an expression of surprise that the artist reveals with an emphasised opening of eyes; eyes that stare a non well defined something: a person?A landscape? Something happening?The impression we get is that of a mysterious state of mind, hunched forwards waiting for something already present in the girl's mind. The features of the face, although projected in the surrounding space, appear nevertheless relaxed and

49

Let us look closely at Interior with commode and secrétaire, ink and watercolour by Edoardo Dispenza. In this as in all the other "interiors", just a few touches of the artist make a complete scene and immerse the spectator in a world whose details, however, are not always seen at first sight. The first impression is actually of confusion, almost dismay, caused by the deformed lines, by the objects apparently disarranged , and by other details that seem placed there carelessly. Deceiving appearance. Actually, after a few moments of careful look everything goes back to its place, as if by magic everything is rearranged and, still by magic, we see a fascinating setting where we feel surrounded by an atmosphere or romantic realism or, if you like, of real romanticism.A miracle that occurs every time you find yourself contemplating...a work of art.

Giuseppe FumiaJournalist, literary author, reporter

INTERIOR WITH TABLE AND FRAMED PHOTOSReferred to work on p. 24

A precise and clear touch, a perfect perspective in this restricted "Interior" in watercoloured Indian ink, reveal Dispenza's technichal mastery, that we already admired in the many "locandine" he illustrated for the Salotti dell'Ottagono Letterario , hosted by Pietro Silano in the hall of the awarded Hotel Joli in Palermo. We admired his oil and acrylic paintings, colourful and bright, his informal "Landscapes" rich of pathos and meaning. Some of his "Interiors" rich of details and care and nameless faces recall Henri de Toulouse-

picture compared to others.It is interesting to notice even small spots of purple that attract the attention on details like the edge of the piano; this contrast between purple and light brown makes us focus on the instrument rather than the surrounding setting.Art as the expression of an impression helps us imagine ourselves sitting on that armchair while listening to some good music. If we are able to pleasantly imagine this, well then the artist will have succeeded in his task.

Massimo BonuraHistorian of comic strips, lecturer, reporter

INTERIOR WITH A FLOWER VASEReferred to work on p. 20

Interior with a flower vase due to its lines recalls a classical interior decor of the Second French Empire, in the small round table, the armchairs, the curtains and the wall decoration. It is seen as a cosy refuge, a room fitting the personality of who imagines it. The sepia coloured drawing reveals what might be the adaptation of a dream in reality.A sudden dream as perceived by the artist and produced by his pencil the same moment his creative spirit manifests itself. It is essentially a graphic romanticism of a space where Edoardo Dispenza's spirit almost reflects his need of contemplative ecstasy

Giuseppe BagnascoEssayist, poet, historian

INTERIOR WITH COMMODE AND SECRÉTAIREReferred to work on p. 22

50

might come back. Even the chair detached from the small desk covered with closed notebooks seems to be waiting for someone. It waits behind the light that closes the undefined edges of absence in a single dim light drawing light shadows.Someone will come back to the forgotten typewriter to narrate again something about life, someone will let the music flood at once the small room of knowledge that seems to have no future.The studio tells us the nostalgia of an invisible heart that has left everything still, it draws us into a metaphorical place, almost nameless, that lightly recalls the uncertain prodigy of a new fascination threatened by an impending disillusionment

Arturo DonatiLiterary critic

BARBERSHOPReferred to work on p. 30

Once upon a time there wasOne at a timeFor heaven's sake!And there, where you went in,You were never the first one,Calendars and scentsIntrigued you.You came outAnd rarely You had itAs you wanted it

Vito MauroPoet, essayist

INTERIOR WITH CATReferred to work on p. 32

I fight, with great torment,so that I should not lose my memory,to rewind threads far and

Lautrec of the "Bars" ; the lithos and Indian inks with few but incisive lines offer the vision of the journey, of the endless passing of time, almost the regret of having to stay indoor at work.Dispenza, a perfect artist who deserves a high placement in the contemporary pictorial landscape

CrocusPoet, art reviewer, literary critic

INTERIOR WITH COMMODE AND PAINTINGReferred to work on p. 26

And suddenly, what appeared as quiet daily life, made tangible in the ordinary furniture arranged in the material context , as if hit by an abstract wave, starts floating released from time and space.The outcome, a dreamlike projection skilfully entrusted to soft but clear brushstrokes and to vague chromatism.

Pasquale HamelHistorian, essayist, storyteller

INTERIOR - STUDIOReferred to work on p. 28

Simple images, simple custodians of the atmosphere of passing time, capable of recalling memories of words and sounds joined now in a single circle of silence. Words maybe inexpressible today, left to the cold stillness of the old typewriter with its bare keys, combine with the idea of music, quiet poetry in the see-through case of the record player that plays no more. Both leaning against the wall covered with colourful wallpaper, the silent objects are waiting for someone who is not there and who

51

I see again the meek and solitary flockgrazing and returning at the hour ofRosaryto the pen, corral of the thoughts of theshepherdwho with toil and melancholy builds hisfuture

And I also see the farmer, he will harvestthe spikes of life and will be proudthey will be full of self-denial and sacrifice real and touchinglike my memories from this oldbalcony

Antonino CausiPoet

TANGO DANCERSReferred to work on p. 36

The pictorial language of Edoardo Dispenza recalls, in this painting, atmospheres both distant and close in time. Astor Piazzolla's notes seem to spring from the image itself, the ancient voice of Carlos Gardel carries us to an almost surreal dimension.With a seductive and impenetrable expression the tanghero enfolds in his arms his partner, taking her into the meanderings of a dance which is much more, because imbued with ancestral understandings and predestined drives. The dancers exchange passionate looks, legs are intertwined in a net of attraction, in sensual spires. Everything is confused in a a whirl of unexpressed expectations, sensations of sexuality.And here from the lines and ink of the author- almost wanting to come out of the painting- flows out the

near.I draw in the empty space the lines of a memoryand I tie it to a wish totaste it.And those papers are only white,they don't have the smell I love andthey don'tbreathe.Inside the drawing room I feel that life, outthere,has forgotten about me and runs, ignoringmy looks.Everything is still...inside my head.Everything is cold...even that cup of teasleeping on my pale pages.......Only that cat sorts my thoughts,because in its bored movements there isthe lasttoll.

Maurizio Massimo BiancoPoet, university professor, literary critic

A SOUTHERN LANDSCAPEReferred to work on p. 34

My look goes fast as an arrowto the elegiac and unconscious memoriesof a southern plain

I smell the scentsthe fresh ancient breath of citrus treesredden the black and silentwinter days

I remember the races with friendsup and down on these happy fieldslovely with green and purple vineswere playful and disjointed barriers

52

CONDUCTORReferred to work on p. 42

My time is music,where the word has no breathonly emotions on the staff.Blurred are my memories,now the solo of a violin,now dissonant striekingsearching for senseof immense emptiness.A tide that comes in and goes outin the powerful orchestraof a vivid feeling.Unity and wholetoward a profound, vitalharmony.

Giovanna SciacchitanoPoetess, literary and artistic reporter

SPRING IS ALWAYS AROUND THE CORNERReferred to work on p. 44

A touch of sapiencein Dispenza's artsearch for colourreal act of lovein recreating the realityof positive imaginaryof a productive strokerich of surreal essences and anonymous presences."It's always spring-in the green of night-in the encounter of rhymesof the sublime Poet."And the Artist Edoardohas thrown his dart!

Giovanni MattaPoet, literary and artistic critic

visceral hug of the two bodies which through denials and seduction reach a complete fusion sublimated in the dance.

Serena LaoSinger-songwriter, poetess, storyteller

THE TERRACE OVERLOOKING THE CITRUS GROVE, FARTHER INTO THE SEAReferred to work on p. 38

It is the same wind that wrecks houses and pollinates flowers, that rips up curtains and swells the sails, the same wind that lulls to sleep the elderly and wakes the children, the same wind that steals my memory of this city to give it back to me different and more and more beautiful.

(in a votive niche in Via dei Cassari at Palermo)

Giulia SommarivaEssayist, jounalist

CELLISTReferred to work on p. 40

"Music, dream, two marvelous realities necessary to the life of everyone of us. Friedrich Nietzsche used to say that life without music would be a mistake, and I add that without dreams life is not worth living. This picture puts together pleasantly and exquisitely music and dream creating a magnificent rejoicing of emotions, a thorough euphoria which pervades body and mind carrying them to a surreal endless magic that we wish would never end"

Vittorio Lo IaconoWriter, historian

53

INDICE DELLE OPERE

Low cost travel pag. 9Vespa Scooter Design Icon pag. 11Scena pag. 13Woody plant leading the orchestra pag. 15Ritratto - Henrietta pag. 17Interno con pianoforte pag. 19Interno con vaso portafiori pag. 21Interno con comò e secrétaire pag. 23Interno con tavolo e portafotografie pag. 25interno con comò e dipinto pag. 27Interno - Studio pag. 29Salone pag. 31Interno con gatto pag. 33Paesaggio meridionale pag. 35Ballerini di tango pag. 37La terrazza sull'agrumeto che si estende fino al mare pag. 39Violoncellista pag. 41Direttore d’orchestra pag. 43Spring is always around the corner pag. 45

INDICE DEI TESTI

Introduzione Tommaso Romano pag. 5Ringraziamenti pag. 6Note dell'autore pag. 7Low cost travel Francesco Maria Cannella Rita Elia pag. 8Vespa Scooter Design Icon Nicola Romano pag. 10Scena Giuseppe Pappalardo Antonino Russo pag. 12Woody plant leading the orchestra Anna Maria Bonfiglio pag. 14Ritratto - Henrietta Maria Patrizia Allotta Giovanni Taibi pag. 16Interno con pianoforte Maria Concetta Ucciardi Massimo Bonura pag. 18Interno con vaso portafiori Giuseppe Bagnasco pag. 20Interno con comò e secrétaire Giuseppe Fumia pag. 22Interno con tavolo e portafotografie Crocus pag. 24interno con comò e dipinto Pasquale Hamel pag. 26Interno - Studio Arturo Donati pag. 28Salone Vito Mauro pag. 30Interno con gatto Maurizio Massimo Bianco pag. 32Paesaggio meridionale Antonino Causi Gonzalo Alvarez Garcia pag. 34Ballerini di tango Serena Lao pag. 36La terrazza sull'agrumeto che si estendefino al mare Giulia Sommariva pag. 38Violoncellista Vittorio Lo Iacono pag. 40Direttore d’orchestra Giovanna Sciacchitano pag. 42Spring is always around the corner Giovanni Matta pag. 44

English text pag. 46

Finito di stamparenel mese di ottobre 2018

Palermo

Enzo Garinei, Attore teatrale,televisivo, cinematografico.

Un artista a un altro artista! Complimenti, sei(scusa se ti dò del tu ma potresti essere mio figlio)

moderno e classico umanista!Pr

oget

tazio

ne g

rafic

a: n

ebul

ades

ign.

it