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Consigli invece di divieti –Il diabete e l’alcool

Ridere fa beneNovitá: scientificamente provato!

Voi chiedete Noi rispondiamo

www.bayerdiabetes.chEdizione 19, 2010

L’ABC dell’HbA1cCosa deve sapere sull’HbA1c

La rivista del team sul diabete di Bayer per le persone con il diabete, i loro familiari e tutti coloro che si prendono a cuore le esigenze dei diabetici.

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ATTIVODIABETE

www.bayerdiabetes.ch

CuratoreIl team Bayer Diabetes Care

RedattriceSabrina Bjöörn

Direttore Diabetes Care TeamWalter Bechtiger

SIGLA EDITORIALE SOMMARIO

NozioniL’ABC dell’HbA1c 4

GuidaIl nesso tra micosi vaginale e diabete 8

NozioniL’autocontrollo della glicemia vale la pena – stare senza far niente costa… 10

GuidaL’autocontrollo della glicemia vale la pena – stare senza far niente costa… 12

VIVERE COL DIABETEI piedi – una meraviglia della natura 16

VIVERE COL DIABETEStorie vere 20

HighlightsPer e con bambini diabetici 22

Domande e risposte… 24

AlimentazioneDiabete e bevande alcolicheRicetta: Gin al cetriolo 26

Buono a sapersiRidere fa bene Barzellette 30

OffertaSuggerimenti per gli acquisti 31

Bayer Diabetes Care

Grubenstrasse 6

8045 Zürich

Hotline 044 465 83 55

Fax 044 465 82 82

E-Mail [email protected]

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Karin, 4 anni, prima di mangiare si lascia coraggiosamente pungere il dito e misurare la glicemia. Niente lamentele o pianti, ma solo due grandi occhi raggianti puntati sulla «scaloppina con le patatine», per poi tornare immediatamente sul treno fantasma!

Cari lettori, per il mio terzo giorno di lavoro presso Bayer Diabetes Care non mi sarei mai sognata di trovarmi al parco divertimenti Europa-Park con un gruppo di bambini ecci-tati e i loro genitori! Questi coraggiosi piloti di otto volanti mi hanno sorpresa e mi hanno consentita di farmi una prima idea, della vastità dell’argomento diabete. Leggete il re-soconto della giornata sotto i nostri Highlights oppure, meglio ancora, prenotatevi subito per la prossima escursione!

Oltre a storie vere sulla convivenza con il dia-bete, alle risposte alle interessanti domande dei pazienti diabetici e ad una buona dose di humour, con questo numero ho il piacere di presentarvi ancora una volta numerose cose utili da sapere sul diabete.

Ad esempio, una percentuale dell’1% non è molto nella maggior parte dei rapporti! Tuttavia, con la diminuzione dell’1% del va-lore dell’HbA1c si riducono nettamente danni a carico dei vasi ematici, patologie secondarie e infarti cardiaci, dovuti al diabete. Informatevi con il nostro ABC sull’HbA1c!

Inoltre, ci stiamo tutti appoggiati sopra senza tuttavia prestarvi attenzione: i nostri piedi! Vi spiegheremo l’influenza del diabete sui piedi.

La fondatrice di Diabetes Aktiv, alla quale sono subentrata nel mese di ottobre, mi ha lasciato un’importante eredità da portare avanti! Mi auguro, di potervi raccontare cose interessanti, di affrontare tematiche impor-tanti e di conoscervi quali nostri affezionati lettori!

EDITORIALE3

Sabrina BjöörnResponsabile comunicazione


Cosa deve sapere sull’HbA1c

In cosa consiste l’esame dell’emoglobina A1c (HbA1c)?

Il test HbA1c è un’analisi del sangue che indica la glicemia (glucosio) media di una persona negli ultimi 3 mesi. Segnala se la glicemia era nella norma o troppo alta. Per questo è l’esame più importante per il medico e lo specialista, perché consente di stabilire se la glicemia del paziente è, nel complesso, sotto controllo.

Cosa misura il test?

Lo zucchero presente nel flusso sanguigno si lega all’emoglobina dei globuli rossi. Si tratta di quella parte dei globuli rossi responsabile del trasporto dell’ossigeno. Questo processo è denominato «glucosilazione». Una volta legato, lo zucchero resta lì per l’intero ciclo vitale del globulo rosso, ovvero circa 120 giorni. Più alta è la concentrazione di glu-cosio nel sangue, più zucchero si lega ai globuli rossi.

Il test HbA1c misura la quantitá di zucchero legato all’emoglobina dei globuli rossi. Il risul-tato viene indicato in percentuale.

Perché i pazienti diabetici devono conoscere questo esame?

Uno degli studi più importanti mai condotti sul diabete (DCCT – Diabetes Control and Complications Trial), ha mostrato quanto sia importante il test HbA1c.

Lo studio ha dimostrato che la riduzione del valore HbA1c può prevenire o ritardare com-

L’ABC dell’HbA1c

NOZIONI

plicanze del diabete quali malattie degli occhi (retinopatie), disturbi dei reni (nefropatie) o dei nervi (neuropatie).

Lo studio sottolinea il fatto che una qualsiasi riduzione, anche modesta, del valore HbA1c aumenta le probabilitá che un paziente resti sano. Uno studio conosciuto in tutto il mondo condotto in Gran Bretagna (UKPDS – United Kingdom Prospective Study on Diabetes), ha confermato questi risultati anche per i diabetici di tipo 2.

Quando deve essere effettuato il test?

I pazienti diabetici dovrebbero sottoporsi al test 4 volte all’anno. Tutti i pazienti diabetici necessitano di controlli regolari dell’HbA1c. La maggior parte dei diabetici deve anche misurare la glicemia per avere un buon quad-ro generale del diabete. L’autocontrollo for-nisce un valore momentaneo della glicemia al momento del test mentre l’HbA1c presenta una panoramica degli ultimi 3 mesi.

Perché è comunque necessario misurare la glicemia?

L’autocontrollo della glicemia è altrettanto importante. Aiuta il paziente a comprendere in che modo l’alimentazione, l’attivitá fisica e il trattamento farmacologico del diabete in-fluenzano la glicemia. I risultati dell’autocon-trollo aiutano il paziente a conoscere il suo metabolismo e a comportarsi nella vita di tutti i giorni in modo da poter raggiungere valori glicemici nella norma (4–7 mmol/ l) oppure vicini alla norma.

• i danni ai piccoli vasi (ad es. occhi, reni) del 35%

• le malattie indotte dal diabete del 21%

• gli infarti cardiaci del 18%

*Exp.Clin.Endochrinol.Diabetes 106 (2998)

Pagg. 369–372

Un abbassamento del valore HbA1c dell’1% riduce*

4


supera l’8% praticamente è sempre neces-sario modificare la terapia.

Anche la minima riduzione del valore HbA1c aiuta i pazienti diabetici a restare sani più a lungo e a ridurre le conseguenze tardive. Come possono fare i pazienti diabetici per mantenere il valore HbA1c sotto il 7%?

Convivere per molto tempo in sintonia con il diabete significa rispettare un’alimentazione adeguata, un programma di attivitá fisiche, l’assunzione dei farmaci secondo la pre-scrizione del medico, sempre più spesso anche la somministrazione dell’insulina e lo svolgimento di frequenti autocontrolli uni-tamente a visite regolari dal medico e/o

I valori del glucometro mostrano quando la glicemia è troppo alta o troppo bassa. In ques-to modo si può elaborare con il medico e lo specialista un piano efficace per il controllo del metabolismo, che comprenda tutti gli aspetti del trattamento del diabete quali attivi-tá fisica, alimentazione, medicinali, insulina o misure psicosociali (cambiamenti sul posto di lavoro, nel tempo libero o nel sociale).

Insieme i due esami mostrano ai medici /paramedici e ai pazienti quanto la glicemia sia sotto controllo e fino a che punto sono stati raggiunti gli obiettivi della terapia.

Come si esegue il test HbA1c?

L’esame viene effettuato nell’ambulatorio del medico o in laboratorio. Per fare il test, viene prelevata una minuscola quantitá di sangue. Nella maggior parte dei casi basta 1 milio-nesimo di litro, più o meno la stessa quantitá di quando si misura la glicemia. Il sangue viene analizzato con l’apparecchio emato-logico del medico oppure spedito ad un labo-ratorio medico specializzato. L’apparecchio nell’ambulatorio del medico produce il valore in 6 minuti circa, quindi mentre il paziente si trova ancora dal medico. In tal caso, il valore può essere immediatamente utilizzato insieme alle misurazioni della glicemia per l’ulteriore pianificazione terapeutica. Se il sangue è stato spedito al laboratorio il medico deve attendere tra 1 e 3 giorni circa per conoscere il valore e poi prendere i provvedimenti necessari.

Qual è il significato del risultato HbA1c?

Il valore HbA1c desiderato per le persone con il diabete è compreso generalmente tra il 6 e il 7%. Il medico o lo specialista, soprattutto all’inizio della terapia, possono concordare su valori più alti. I risultati dello studio «DCCT» mostrano chiaramente che le persone che riescono a mantenere l’HbA1c sotto il 7% hanno una possibilitá nettamente superiore di rallentare o prevenire i danni provocati dal diabete agli occhi, ai reni e ai nervi rispetto alle persone con un valore superiore all’8% a rallentare o prevenire le conseguenze dan-nose per gli occhi, i reni e i nervi rispetto ai soggetti il cui valore supera l’8%. Se il valore

dallo specialista. Se un paziente ha un va-lore HbA1c elevato, il medico o lo specia-lista cercheranno di individuare insieme al paziente i motivi, sulla base della glicemia misurata ogni giorno, per i quali il metabo-lismo è fuori controllo.

Un’attivitá fisica regolare aiuta i diabetici a mantenere il valore HbA1c sotto il 7%.

Motivi frequenti di una glicemia alta sono un’alimentazione eccessiva o scorretta, la mancanza di attivitá fisica, lo stress, medicinali sbagliati o l’assunzione delle compresse nel momento sbagliato, la somminis-trazione scorretta dell’insulina (sede dell’iniezione, aghi troppo corti, con-servazione scorretta dell’insulina) come pure infezioni o altre malattie.

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6NOZIONI

Sempre più spesso si ricorre anche all’ausilio delle rappresentazioni grafiche di diari elet-tronici, ad es. DIABASS®, che s’installa sul PC del paziente. I risultati del glucometro possono essere trasmessi nel giro di qualche secondo e consentono le analisi sulla base dei grafici che possono essere adattati pre-mendo un tasto.

Se viene individuata la causa, il medico e lo specialista decideranno insieme al paziente in che modo adattare il piano di trattamento per raggiungere l’obiettivo HbA1c del 7% o inferiore.

Perché i pazienti diabetici devono conoscere il valore HbA1c?

Se i diabetici conoscono il loro valore HbA1c possono assumere un ruolo attivo nella lotta alla malattia. Una domanda frequente è quale valore HbA1c bisogna raggiungere. Spesso non è possibile una normalizzazione tuttavia il risultato dovrebbe avvicinarsi il più possibile al valore normale – ovviamente prevenendo gravi ipoglicemie. – Un valore HbA1c del 7% (o inferiore) rappresenta un buon controllo metabolico. Il test HbA1c è vicino alla norma

se è inferiore al 7%. Se i pazienti diabetici hanno valori HbA1c inferiori al 7%, vuol dire che la glicemia è sotto controllo e che i provvedimenti presi per combattere il diabete sono efficaci.

Ci sono (purtroppo) ancora pazienti che tirano avanti spensierati con valori HbA1c superiori al 10% senza avere idea del rischio che corrono!

Che rapporto c’è tra i valori HbA1c e i valori dell’autocontrollo della glicemia?

Le persone con una glicemia giornaliera alta hanno nella maggior parte dei casi anche va-lori HbA1c elevati. Per poter raggiungere un valore HbA1c inferiore al 7% la glicemia nei 3 mesi prima del test HbA1c può superare solo raramente gli 8 mmol/ l prima dei pasti. La glicemia al contempo non deve mai scen-dere sotto 3 mmol/ l, valore sotto il quale si avrebbe un’ipoglicemia.

Quali sono i limiti del valore HbA1c?

La determinazione dell’HbA1c ha i suoi limiti: le fluttuazioni della glicemia non ven-gono rilevate.

La glicemia a lungo termine (HbA1c) è come il saldo del conto in banca a fine anno. Il saldo vi informa che possedete ancora un credito di ad es. Fr. 5 000.00, ma se volete sapere come siete arrivati ai Fr. 5 000.00, dovete dare uno sguardo ai sin-goli movimenti sull’estratto conto. Lo stesso per le misurazioni della glicemia.

Il saldo (valore HbA1c) e i singoli movi-menti (i valori della glicemia dell’au-tomisurazione) forniscono il neces-sario quadro generale per poter com-prendere il saldo a fine anno.

Quindi servono tutti e due: le misu-razioni della glicemia giornaliera e la glicemia a lungo termine. Perché solo con la glicemia a lungo termine è difficile capire cosa è necessario cambiare.

Perché non è importante soloil saldo di un conto bancario ma anche i movimenti?

Misurazione dell’HbA1c nell’ambulatorio del medico. Il risultato è disponibile in pochi minuti.

Curva della glicemia senza picchi

Curva della glicemia con molti picchi

Ora

Glicemiammol/ l

6:00 10:00 14:00 18:00 22:00 02:00

10.5

11

5.5

0

Monnier L: et al, JAMA (2006) 295: 1681–1687

Il grafico mostra due curve glicemiche di due pazienti con lo stesso valore HbA1c.Per un controllo metabolico ottimale non è importante solo un buon valore Hba1c, ma anche la prevenzione dei picchi glicemici.


7

Una persona con valori glicemici molto equili-brati ed un’altra con importanti oscillazioni possono avere un valore HbA1c simile. Un HbA1c sfavorevole indica indubbiamente un cattivo controllo metabolico, mentre un HbA1c vicino ai valori normali non è una prova certa di un controllo adeguato. Si può parlare di un buon controllo solo se non ci sono state grandi fluttuazioni.

Il futuro del valore HbA1c

Glicemia media e HbA1c

La regolare determinazione dell’HbA1c e l’autocontrollo della glicemia rappresentano oggi una componente fissa del moderno con-trollo e trattamento del diabete.

Secondo le attuali raccomandazioni delle societá scientifiche internazionali (IDF, ADA) per una migliore valutazione del controllo metabolico dei diabetici è necessario con-siderare come nuovo, terzo dato la glicemia media calcolata sulla base dell’HbA1c. Gli scienziati sperano che questo possa aiutare i pazienti a comprendere meglio il valore a lungo termine. Perché la glicemia media utilizza la stessa unitá delle misurazioni della glicemia che i pazienti conducono autonoma-mente e regolarmente: mmol/ l.

Per consentire una conversione esatta dal punto di vista scientifico del valore HbA1c in glicemia media, è stato condotto il grande studio ADAG. Lo studio ha allineato la gli-cemia media con il valore HbA1c in varie popolazioni di pazienti diabetici e non dia-betici. Stando a questi risultati, un valore HbA1c del• 7% corrisponde ad una glicemia media

di 8,6 mmol/ l,• un valore HbA1c dell’8% corrisponde ad

una glicemia media di 10,2 mmol/ l.

L’HbA1c come valore diagnostico

Attualmente gli esperti discutono sull’oppor-tunitá di impiegare il valore HbA1c per la diagnosi del diabete. Oggi la diagnosi viene formulata in base al valore della glicemia a digiuno e ad un test orale di tolleranza al glucosio.

Poiché l’HbA1c viene misurato così frequen-temente, è ovvio che questo test semplice ed economico venga impiegato anche per la diagnosi e quindi nel lungo periodo possa

Sulla base del valore HbA1c si può calcolare la glicemia media delle ul-time otto – dodici settimane.

Conversione: glicemia media = HbA1c (in %) x 1,59–2,59

*Diabetes Care, Volume 31, N. 8, Ago. 2008

Conversione da HbA1c a glicemia media*

HbA1c in %Glicemiain mmol/ l

5.0 5.4

6.0 7.0

6.5 7.8

7.0 8.6

7.5 9.4

8.0 10.2

8.5 10.9

9.0 11.8

9.5 12.6

10.0 13.4

11.0 14.9

12.0 16.5

I soggetti diabetici necessitano di entrambe le cose: automisurazioni e HbA1c

Per la determinazione del valore HbA1c ci vuole solo una piccola quantitá di sangue in più rispetto all’automisurazione della glicemia.

eventualmente andare a sostituire almeno in parte il complicato test orale di tolleranza al glucosio.

Ancora più responsabilitá del paziente con Bayer My Contour

Se si fanno sufficienti automisurazioni della glicemia, i valori medi del Bayer My Contour danno al paziente un punto di riferimento sui valori della glicemia media. Così si possono trarre conclusioni sul valore HbA1c. Il valore di laboratorio misurato nell’ambulatorio del medico è quindi nella maggior parte dei casi solo la conferma della propria valutazione.


8GUIDA

Un nuovo sondaggio mostra: una donna svizzera su due ha giá sofferto di micosi vaginale. Ma la maggior parte delle donne sa molto poco delle cause

L’istituto per le indagini di mercato Demosco-pe ha intervistato più di 500 donne sul tema della micosi vaginale. I risultati dimostrano quanto restano radicate alcune comuni leg-gende: sebbene il 50% delle donne intervis-tate abbia giá sofferto di un’infezione micotica della vagina, non sa come prevenire la micosi vaginale. Un motivo possibile: per molte, so-prattutto per le donne giovani, questo tipo d’infezione è imbarazzante.

Quasi sempre il problema non è la carenza di igiene, bensì un’igiene esagerata

Le donne svizzere sanno sorprendentemente poco sul tema della micosi vaginale. Anche se un’intervistata su due ne aveva giá soffer-to, si diffondono comuni leggende su questo tema tabù. Un terzo delle donne, ad esempio, pensa che soprattutto una trascurata igiene personale possa portare alla micosi vaginale. Invece poche sanno che è soprattutto a rischio chi esagera con l’igiene intima e fa largo uso di saponi profumati, sali da bagno o spray intimi. Inoltre, circolano informazioni scorrette: il 42% delle intervistate suppone, a torto, che si possa contrarre l’infezione in un bagno infetto, e il 41% è dell’idea sbagliata che usando i bagni pubblici bisogna stare particolarmente attente a non infettarsi.

Cause di un’infezione

Un’alterazione dell’equilibrio naturale della flora vaginale può portare alla diffusione incontrollata di micosi vaginali. Sono vari i motivi di tali disturbi:

• alterazioni ormonali: ad esempio dovuti all’assunzione della pillola anticoncezio-nale, al ciclo mestruale, la menopausa, una gravidanza o l’improvviso passaggio ad altre condizioni climatiche.

Il nesso tra micosi vaginale e diabete.


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• Diabete • Disfunzioni della tiroide• Infezioni in altre parti del corpo. • Assunzione di antibiotici o medicinali.• Igiene intima eccessiva o scorretta: sa-

poni alcalini, sali da bagno o spray intimi possono alterare il rivestimento protettivo naturale della pelle.

• Trasmissione di miceti dall’intestino• Biancheria intima sintetica e indumenti

troppo aderenti (specialmente se fa cal-do)

Sintomi della micosi vaginale

Non sempre compaiono tutti i sintomi allo stesso tempo e nella stessa intensitá. Tra i sintomi più frequenti:

• dopo essere andate in bagno, pulirsi sempre da davanti verso dietro. In questo modo non si trascinano sac-caromiceti dall’intestino in direzione della vagina.

• Un’eccessiva igiene intima non va bene. Spray intimi e lavande vagi-nali, ma anche saponi e gel doccia aggressivi possono attaccare la flora vaginale ed agevolare la riproduzione delle spore micotiche.

• I salvaslip che non fanno passare aria sono anch’essi potenziali vie di acces-so per le infezioni. Fanno seccare la mucosa della vagina. Si generano così delle screpolature che agevolano le infezioni. Perciò: meglio evitare del tutto l’uso dei salvaslip o almeno usare solo quelli che lasciano passare aria.

Per prevenire la micosi vaginale, è necessario osservare soprattutto le regole seguenti:

• prurito• bruciore dei genitali esterni• aumento delle perdite vaginali: granulose,

biancastre, di consistenza simile a ricotta, quasi inodori

• arrossamento e/o gonfiore dei tessuti del-le parti intime

• dolore vaginale: può aumentare quando si urina o durante i rapporti sessuali.

Il diabete e la micosi vaginale

Anche senza diabete, tre donne su quattro sono colpite da micosi vaginale almeno una volta nella vita e per molte l’infezione ritorna costantemente. Le pazienti diabetiche sono, tuttavia, più colpite dalla micosi vaginale. Il diabete si accompagna ad una particolare predisposizione ad alcune infezioni come in-fiammazioni della vescica, micosi vaginali ed infezioni della pelle e delle mucose.

La buona notizia: questa particolare tendenza alle infezioni c’è quasi esclusivamente se il diabete non è controllato.

Un quadro glicemico ottimale è la migliore prevenzione dell’infezione micotica per una paziente diabetica!

Gli zuccheri nutrono i saccaromiceti

Nelle donne con diabete mal controllato è presente più zucchero nei tessuti e nei li-quidi tissutali. Perciò, batteri e miceti pos-sono riprodursi meglio. Per crescere, i sac-caromiceti hanno infatti bisogno di compo-nenti di zucchero. Nelle donne col diabete mellito anche la percentuale di zuccheri delle mucose della vagina aumenta – le condizioni migliori, quindi, per una micosi.

• Le pazienti diabetiche dovrebbero lavare la zona bikini solo con acqua tiepida ed una speciale lozione inti-ma.

• Altri suggerimenti: indossare slip di cotone invece della

biancheria intima sintetica. Evitare di portare jeans troppo stretti che entrano a stento. Togliersi veloce-mente il costume bagnato e gli indu-menti sportivi sudati.


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10NOZIONI

L’ipertensione è una delle malattie da be-nessere più diffuse ai nostri tempi. Un adulto su cinque soffre di questa malattia e 3 su 4 sono soggetti diabetici!

Mentre una bassa pressione sanguigna è pericolosa in casi molto rari, ad esempio per le donne in gravidanza, e porta solamente a sgradevoli effetti collaterali quali capogiri, spossatezza o mal di testa, la pressione sanguigna troppo alta è molto più pericolo-sa. L’alta pressione arteriosa può causare disturbi circolatori, sclerosi, ictus, fino a infarti cardiaci.

A integrazione della misurazione di routine presso il medico è consigliabile effettuare un autocontrollo a intervalli regolari. Spesso, infat-ti, la situazione insolita nello studio del medi-co determina valori di pressione sanguigna più elevati (parola chiave «ipertensione da

Ipertensione: il pericolo silenzioso!

SistolicammHg

DiastolicammHg

Pressione del sangue bassa

50–60

100–110

Pressione del sangue normale

90

140

Limite critico

95

160

Pressione del sangue alta

Classificazione secondo OMS-ISH

camice bianco»). Per questo motivo misurare la pressione anche a casa in condizioni quoti-diane «normali» rappresenta un’utile inte-grazione. I valori andrebbero riportati in una tabella della pressione sanguigna e discussi periodicamente con il medico.

Valori di pressione sanguigna

Come buona regola per la misurazione a casa vale: il valore superiore non dovrebbe super-are il segno di 135 mmHg, quello inferiore i 90 mmHg.

A cosa prestare attenzione nell’acquisto di un moderno strumento per la misurazione della pressione:

• gli apparecchi testati clinicamente (ad es. OMRON, il maggiore produttore mondia-

le) garantiscono misurazioni affidabili e riproducibili, e solo essi vengono consig-liati dai medici;

• proprio per i soggetti diabetici occorre tener presente che deve essere assolu-tamente impiegato uno strumento per la misurazione nella parte superiore del braccio dato che soprattutto verso le estremitá la circolazione peggiora;

• funzionalitá e precisione di uno stru-mento per la misurazione della pressione andrebbero controllati ogni 2–3 anni. Questo importante servizio è offerto da OMRON gratuitamente per la prima volta ed è compreso nel prezzo!

• Intellisense® è una speciale tecnologia brevettata OMRON che consente di gon-fiare la pompa in modo delicato e indi-viduale. Pertanto la misurazione risulta molto gradevole e breve.


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GUIDA

Costano per il diabete: le malattie indotte dal diabete

I costi del nostro sistema sanitario esplodono. Le casse malat-tia alzano ogni anno i premi. È giunta l’ora di risparmiare. Ma dove? Molti pazienti diabetici hanno l’impressione che misurare regolarmente la glicemia faccia salire i costi e, quindi, risparmiano su materiali e misurazioni. Questo atteggia-mento sicuramente esemplare può però avere l’effetto esatta-mente contrario. Le malattie indotte dal diabete e gli interventi chirurgici per un diabete mal controllato causano decisamente più costi delle misurazioni della glicemia. «Non misurare» quindi costa – e fa danni alla salute.

Chi va dal medico, dal farmacista o al centro diabetologico e si fa controllare regolarmente la glicemia può prevenire, dia-gnosticare precocemente il diabete oppure convivere meglio con la malattia e, in più, può risparmiare decisamente i costi evitando le conseguenze tardive, le assenze dal lavoro e la necessitá di cure.

Ma è proprio necessario controllare spesso la glicemia?

Il diabete è una malattia complessa che dura tutta la vita. Se non viene trattata bene, può danneggiare negli anni diversi organi come gli occhi, i reni, i piedi o i vasi. Pertanto, è impor-tante mantenere la glicemia il più vicina possi-bile ai valori normali (4–7 mmol/ l). In questo modo si previene il deragliamento degli zuc-cheri che favorisce le malattie secondarie.

Senza controllare regolarmente la glicemia, lei non può sapere se gli zuccheri sono nella norma. Di conseguenza, non può prendere neanche i provvedimenti necessari se non

sono stati messi a confronto i costi dei diabetici che effettuavano regolarmente l’autocontrollo della glicemia con quelli che non lo facevano. I risultati hanno dimos-trato che il gruppo autocontrollato ha causato meno costi per degenze ospedaliere rispetto al gruppo che non praticava l’autocontrollo. I «misuratori» avevano, quindi, tratto le dovute conclusioni dai valori.

Tenere il diabete sotto controllo non costa molto: i costi per la misurazione regolare della glicemia per i pazienti con diabete di tipo 2 si aggirano al massimo a circa l’1,5–5% dei costi totali per il diabete. È importante misurare solo se si è in grado di interpretare correttamente i valori e di effettuare i neces-sari adattamenti, oppure se il medico li usa ai fini della valutazione terapeutica.

In tal caso questa misura rappresenta un costo molto ridotto ed un investimento che merita. Chi non lo fa, causa in media più costi e, non bisogna dimenticarlo, espone la sua salute ad un rischio più alto.

1. Raggiungimento e mantenimento di valori glicemici normali

2. Benessere quotidiano senza ansie e insicurezze

3. Controllare la glicemia se ha la tendenza ad aumentare perché questo porta a malattie e compli-canze. Controllare la glicemia se scende troppo (importante prima dei pasti, delle attivitá sportive o dei viaggi in macchina).

Il vantaggio di un auto-controllo frequente è:

L’autocontrollo della glicemia vale la pena – stare senza far niente costa…

spesso troppo tardi. La misurazione della glicemia significa quindi controllo sulla malat-tia e, di conseguenza, sul suo stato di salute generale.

Misurare senza sentirsi in colpa

La misurazione regolare della glicemia com-porta, ovviamente, dei costi. Molti diabetici si sentono quindi in colpa: hanno la sensazione di aumentare i costi del sistema sanitario con misurazioni «superflue». L’ovvia soluzio-ne, cioè la sospensione o la riduzione delle misurazioni, è però un’insidia. Sono molto più cari del materiale per le misurazioni della gli-cemia i costi sostenuti per le malattie conse-guenti al diabete, le degenze ospedaliere, gli interventi chirurgici, i consulti medici. Studi hanno dimostrato che le malattie dovute al diabete mal controllato hanno come con-seguenza proprio questi costi.

Quanto costa l’autocontrollo della glicemia?

In uno studio pubblicato nel 2007 (Weber et al «Swiss Perspective» dello studio ROSSO)

12

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I costi per le complicazioni che possono insorgere a causa di un cattivo controllo della glicemia hanno un peso molto supe-riore. Ammontano a 6000–15’000 franchi l’anno, e sono quindi più alti di 15–40 volte! I pazienti che avevano controllato regolar-mente la glicemia sono riusciti a ridurre i costi annuali di 500.00–3’400.00 franchi l’anno. A questo si aggiungono qualitá della vita e autonomia il cui valore non si può esprimere a numeri.

1. Come vede lo specialista l’evolu-zione dei costi nel caso del dia-bete?

L’aumento dei costi per il diabete, pur-troppo, è inevitabile dal momento che il numero di pazienti diabetici continu-erá ad aumentare sensibilmente anche nei prossimi decenni. Pertanto, non c’è da sorprendersi neanche del fatto che giá oggi la gran parte dei costi non di-pende solo dal diabete ma anche dalle altre malattie che ne conseguono. Continua a pag. 14

Cosa dice l’esperto:

13

In parole povere: misurare costa. Ma non misurare costa di più.

I pazienti diabetici senza autocontrol-lo della glicemia causano ogni anno all’incirca 500–3’000 franchi di costi in più di quelli che autocontrollano la glicemia. Questo soprattutto a causa degli interventi chirurgici per le compli-canze tardive e gli eventi acuti. Questi costi aggiuntivi sono nettamente più alti delle spese da sostenere per le misurazioni della glicemia.

Misurazioni: quando e con quale frequenza

Il senso della misurazione quindi è oggi indiscusso mentre il «quando e con quale frequenza» non è stato ancora stabilito in modo uniforme. I diabetologi in Svizzera oggi sconsigliano controlli della glicemia una volta al giorno. Raccomandano di effettuare due volte alla settimana profili giornalieri con 3–4 misurazioni della glicemia. In questo modo

è più semplice riconoscere le tendenze (ad es. valori molto alti la sera). È molto impor-tante, però, non misurare «a caso». Parlare e valutare i valori insieme allo specialista è molto importante. In questo modo i valori possono essere interpretati, la persona con il diabete acquisisce nuove conoscenze e può agire di conseguenza. Questo significa: poter programmare meglio la giornata, stare attenti all’alimentazione e all’attivitá fisica e miglio-rare il proprio benessere grazie alla certezza che la glicemia è sotto controllo.

Approfitti delle possibilitá che le offrono il medico, la farmacia o il centro diabetologico perché la aiuteranno ad affrontare meglio il diabete e anche a risparmiare costi.

Costi annuali per i diabetici con insulina e antidiabetici orali in Svizzera. Nella prima colonna sono indicati i singoli costi di misurazione della glicemia.

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Medicinali (876)

Consulti / Consulenza (1‘803)

Consulti / Consulenza (1‘746)

Medicinali (870)

Patologie conseguenti al diabete


Eventi acutiEventi acuti

(1‘724)

(3‘720)

(2‘711)

(6‘449)

Con misurazione della glicemia Senza misurazione della glicemia

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Consulti / Consulenza

Medicinali (441)

Medicinali (431)

Consulti / Consulenza


Eventi acuti Eventi acuti(1‘086)

(2‘118)

(1‘407)

(1‘258)

(2‘507)

(1‘458)

Con misurazione della glicemia Senza misurazione della glicemia

Costi annuali per diabetici non insulino-dipendenti in Svizzera. Nella prima colonna sono indicati i singoli costi di misurazione della glicemia.

14144GUIDA

2. Perché i pazienti diabetici dovrebbero aspirare ad un buon controllo meta-bolico?

Attraverso un buon controllo metabolico è possibile ritardare, ridurre o persino prevenire le malattie conseguenti al dia-bete. Per questo motivo è, quindi, anche estremamente importante che ogni forma di diabete venga diagnosticata il prima possibile e controllata in modo ottimale sin dall’inizio. Perché è soprattutto così che si possono ridurre più a lungo le temute malattie che ne conseguono.

Cosa dice l’esperto: Continua da pag. 13

3. Che ne pensa dell’autocontrollo della glicemia?

Dal punto di vista diabetologico, oggi la gestione quotidiana del diabete non è più pensabile senza l’autocontrollo della glicemia. Perché senza questo controllo è quasi impos-sibile ottenere un controllo metabolico buono o persino ottimale. Senza queste misurazioni, si andrebbe troppo alla cieca senza possibi-litá di adattare la terapia in modo adeguato.

Questo vale specialmente per tutti i pazienti sottoposti al trattamento con insulina. In quel caso gli autocontrolli regolari della glicemia sono imprescindibili! Un po’ diversa è la

situazione di tutti quelli sottoposti «solo» al trattamento con le compresse. Ma anche in quel caso dovrebbero diventare un’abitudine 1–2 profili giornalieri di 3–4 misurazioni alla settimana.

Il dott. med. Matthias Stahl lavora come sostituto primario di medicina interna, specialista di endo-crinologia / diabeto-logia dell’ospedale cantonale di Olten

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VIVERE COL DIABETE16

I piedi sono la parte del corpo più lontana dalla testa. È per questo che vengono spesso dimenticati?

I piedi sono un capolavoro della tecnica. Lo aveva giá riconosciuto Leonardo da Vinci − brillante ingegnere e artista. − Una moltitu-dine di tendini e legamenti, ossa e muscoli contribuiscono alla loro funzionalitá. Per tutta una vita ci portano dappertutto. Camminano, saltellano, saltano, ballano insieme a noi e quasi non ce ne accorgiamo. In media fac-ciamo tra gli 8’000 e i 10’000 passi al giorno. Nella nostra vita potremmo fare il giro del mondo quattro volte. Giá per questo meritano la nostra attenzione – indipendentemente dal fatto che i piedi siano sani o meno.

Cosa può fare per i suoi piedi?

Controllo regolare dei piedi:

Controlli regolarmente i suoi piedi o li faccia controllare da qualcuno. In caso di disturbi o di ridotta sensibilitá si rac-comanda il controllo quotidiano.

Uno specchio può aiutarla ad osservare la pianta dei piedi.

Controlli che non vi siano tagli, screpola-ture o segni di infezione.

Un’intensa sensazione di calore della pelle può far pensare ad infezioni o in-fiammazioni.

Danni ai nervi (neuropatia) possono im-pedire la percezione del dolore o di altri segnali di avvertimento.

Verifichi se ha dei calli sui piedi. La pressione sotto questi punti è 10 volte più alta. Perciò i calli vanno rimossi con delicatezza.

Si faccia controllare i piedi dal medico una volta all’anno. Il medico controlla l’irro-razione sanguigna (pressione sanguigna e polso della gamba) e la sensibilitá (senso di vibrazione e senso di pressione).

Pulizia

Lavi i piedi tutti i giorni in acqua tiepida in modo che la pelle non raggrinzisca, ma non più di 3–5 minuti.

Asciughi scrupolosamente i piedi e presti particolare attenzione alla pelle tra un dito e l’altro dove si può sviluppare la micosi.La micosi del piede si sviluppa soprattutto in luoghi caldi e umidi.

Controllo della glicemia

Controlli la glicemia regolarmente man-tenendola nei valori normali perché la gli-cemia alta favorisce la crescita di batteri.

Tagli con cautela le unghie dei piedi

Se possibile, limi le unghie dei piedi invece di tagliarle con le forbici. Un qual-

I piedi –una meraviglia della natura

Pelle secca e screpolata Calli e duroni Alterazioni della pelle e delle

unghie Dolore quando si cammina Dolore durante il riposo notturno Punti di pressione

Segnali di pericolo per i piedi:

Il diabete aumenta il rischio di prob-lemi ai piedi. Esaminando i piedi può, tuttavia, prevenirne la maggior parte e assicurarsi di accorgersi precoce-mente dei problemi e di trattarli di conseguenza.

Più tempo si convive con il diabete, più c’è la possibilitá che si sviluppino disturbi ai piedi. Importante per il mantenimento della salute dei suoi piedi è:

fare attenzione ai piedi cioè li controlli, li lavi e curi qualsiasi caso di micosi.

mantenere la glicemia nei valori raccomandati. Ai batteri piace il dolce…

La pressione arteriosa e il colesterolo non devono essere troppo alti – valori troppo elevati possono peggiorare la circolazione, con possibili ulteriori problemi ai piedi.

Se fuma: giá il diabete può ridurre

l’irrorazione sanguigna dei piedi e il fumo peggiora ulteriormente questo problema.

Cosa c’è di diverso nei «piedi diabetici»?

17

siasi taglio può portare ad un’infezione della pelle.

Se deve tagliarsi le unghie, usi un tagliaunghie e tagli l’unghia diritta per evitare che gli angoli s’incarniscano.

Non tratti da solo(a) calli e duroni

Cerchi di non curarsi da solo(a). I cerotti per i calli possono ledere la pelle e favo-rire le infezioni.

Ammorbidisca la pelle

La pelle dura – soprattutto sul tallone e sulla pianta – può essere ammorbidita applicando regolarmente una crema idra-tante. Faccia attenzione, però, a lasciare asciutte le zone tra un dito e l’altro.

Eviti le temperature estreme

Attenzione alle borse dell’acqua calda, al fuoco caldo o ai termosifoni. Potrebbe bruciarsi i piedi senza accorgersene.

Non cammini mai a piedi nudi

Camminare a piedi nudi può essere pericoloso. Se ha una ridotta sensibilitá dei piedi, potrebbe calpestare qualcosa e ferirsi senza accorgersene.

Movimento

Rimedi che migliorano la circolazione come la ginnastica, l’attivitá fisica e leg-geri massaggi mostrano effetti positivi.

Calzini

Indossi calzini e calze fatti con materiali naturali – meglio se puro cotone, seta o lana. Li cambi spesso e li lavi alle tem-perature più alte possibili.

Indossi calzini che non scivolino sotto il piede altrimenti possono formarsi delle pieghe nelle scarpe e causare irritazioni o eventuali lesioni cutanee. D’altra parte, i calzini non devono essere nemmeno stretti al punto da compromettere la circolazione. Cerchi di trovare una via di mezzo.

Bello ma pericoloso: camminare a piedi nudi non è raccomandabile per i diabetici visto il rischio di lesioni.


Scarpe

Prima di indossare le scarpe ci passi dentro la mano per vedere se ci sono punti ruvidi o bordi taglienti. Le scarpe coi lacci sono le migliori o almeno scarpe che garantiscano un buon sostegno.

Le scarpe nuove devono calzare bene e non essere

troppo strette, troppo piccole, o troppo grandi (si contraggono e irrigidiscono le dita per evitare

che la scarpa scivoli dal tallone).

Per l’acquisto di scarpe nuove sce-gliere un negozio in cui prendono correttamente le misure dei piedi. Chiedere al negoziante di prendere le misure di tutti e due i piedi perché spesso ci sono leggere differenze tra il piede destro e quello sinistro ed è importante che tutte e due le scarpe calzino bene. In alternativa, prima di andare a comprare le scarpe può tracciare la forma di ciascun piede con una matita stando in piedi su un foglio di carta. Se sta in piedi, il piede si allarga e diventa un po’ più grande a causa del peso del corpo. Una scarpa della misura giusta è, quindi, più grande delle righe del disegno. Acquisti delle scarpe che stando in piedi sono un po’ più lun-ghe del dito più lungo perché il piede camminando si allunga. Anche se al momento dell’acquisto le nuove scarpe sembrano comode è più sag-gio all’inizio indossarle solo per breve tempo, ovvero non più di due ore di seguito. In questo modo, i piedi pos-sono abituarsi alle scarpe e consen-tono al cuoio di ammorbidirsi.

In caso di diabete

senza piede a rischio si possono acquistare calzature sane nei nor-mali negozi di scarpe.

con piede a rischio, ad es. danni ai nervi, deformazione del piede o coinvolgimento dei vasi (secon-do la valutazione esclusiva di un medico) bisogna rivolgersi ad un produttore specializzato di scarpe ortopediche. A partire da un de-terminato tasso di rischio, l’AI assume gran parte del costo delle calzature (solo presso un COD) a condizione che la richiesta di mezzi ausiliari venga effettuata prima dei 65 anni.

Shopping:Come scegliere con intelligenza le calzature da comprare?

Nei giorni caldi cambi più spesso le scarpe e le arieggi il più possibile. Pulisca accuratamente le scarpe sudate e le ten-ga all’aria.

Se i nervi sono compromessi, e non av-verte disturbi, dovrebbe indossare scarpe abbastanza larghe, idealmente con una


soletta morbida o ancora meglio con plan-tari adattati a tutta la suola della scarpa. La suola deve essere abbastanza rigida in modo che nel movimento tacco-punta non generi troppa pressione sul piede.

La punta della scarpa, normalmente rin-forzata, non deve essere troppo dura.

Comunichi i suoi dubbi

Informi gli addetti del centro diabetologico se è preoccupato(a) della salute dei suoi piedi. I disturbi peggiorano se vengono trascurati. Inoltre, deve informare il per-sonale specializzato se ha difficoltá a tagliare le unghie o a controllare i piedi.

19

Perché la cura del piede è così importante per il diabete?

Non è uno scherzo: una signora ha tro-vato la chiave della macchina che crede-va di aver perso nella scarpa del marito. Il marito con sindrome del piede diabetico aveva indossato la scarpa per tutto il giorno. Questa storia, purtroppo, è tipica. Una cosa del genere potrebbe capitare a molte persone con il diabete. Il controllo e la cura dei piedi sono, quindi, così impor-tanti perché il paziente diabetico non si rende conto se ha un piede a rischio o giá con un problema. Se i nervi sono compro-messi purtroppo non si sente.

Con una regolare cura dei piedi

1. si osservano i piedi che hanno una ridotta sensibilitá

2. si può prevenire la formazione di calli perché l’eccessiva formazione di calli ha effetti molto inopportuni. I calli au-mentano ulteriormente la pressione nei punti di pressione giá esistenti.

3. si possono scoprire punti aperti nas-costi. Così si può impedire l’ingresso dei batteri con del talco e delle pomate. Nei pazienti diabetici spesso i piedi sono molto secchi. Così si formano rapidamente delle screpola-ture. Queste poi diventano portoni di ingresso per i batteri.

Perché i pazienti diabetici dovrebbero aspirare ad un buon controllo metabolico?

Con un buon controllo metabolico si prevengono rischi come disturbi della circolazione e danni ai nervi. La glicemia alta favorisce indirettamente disturbi del movimento: impossibilitá di effettuare il movimento tacco-punta, pressione più alta della pianta del piede, e ridotta su-dorazione con piedi secchi e screpolati.

È fondamentale:

1. Controllare e curare regolarmente i piedi, personalmente o con l’aiuto di qualcuno.

2. Farsi visitare i piedi dal medico una volta all’anno per controllare che i nervi non siano compromessi.

3. Non appena compaiono i segni di una polineuropatia (formicolio, bru-ciore, parestesia, sensazione d’intor-pidimento e dolore ai piedi durante il riposo notturno) oppure se è presente un piede a rischio per altri motivi, bisogna indossare a scopo preventivo delle scarpe speciali. A seconda dello stadio ci sono diversi tipi di scarpe. In base alla nostra esperienza, un piede a rischio compare dopo 10 anni di durata del diabete, in pratica per ogni diabetico di tipo 2, spesso giá molto prima.

Cosa dice l’esperto?

Il dott. med. Lukas Villiger è specialista di medicina interna ed endocrinologia /diabetologia e dirige dal 1997 un ambula-torio con centro dia-betologico a Baden. Inoltre collabora come aiutoprimario esterno nel reparto di endo-crinologia e diabetolo-gia dell’Inselspital di Berna ed è consulente medico all’ospedale cantonale di Baden.

Le scarpe possono essere

contemporaneamente giuste

per il diabete e alla moda,

rifletta però sul fatto che:

le donne hanno quattro volte più

disturbi ai piedi rispetto agli

uomini a causa dei tacchi alti

e della forma delle scarpe.



Il nostro punto di ritrovo per quest’anno era dunque fissato in Svizzera tedesca, a Einsiedeln, dove l’accoglienza è stata tra le più calorose e dove il suo magnifico chiostro è apprezzato dai visitatori soprattutto in questo periodo dell’anno. Tutto è stato organizzato e messo in atto alla perfezione dall’AVsD Sion, su spinta del suo presidente C. Kessler (al quale anche a lui piace andare in bici) che aveva individuato questi luoghi con il suo «complice», il Dott. N. De Kalbermatten giá parecchie settimane prima. Un ringraziamento particolare va a loro per averci dato la possibilitá di scoprire questa splendida regione.In totale il gruppo è formato da 20 persone, tra le quali vi sono dei volti nuovi, soprat-tutto provenienti da Neuchâtel (a proposito, quest’anno la scuderia più rappresentata è la scuderia Jacot).Come l’anno scorso in Alsazia, dove Stéphane ci aveva impressionato col suo coraggio e la sua forza di volontá dopo aver perso peso in modo considerevole in seguito all’impianto

di un bypass gastrico, anche quest’anno egli ci ha surclassato in quanto ad agilitá in sella ad una bici, trovandosi sempre nelle prime posizioni, e non senza aver perso altri 20 chili. Impressionante.

Giovedì 2: 50 km in programma, per un pia-cevole percorso in scioltezza.Dopo un buon piatto di pasta alle ore 12, per poter immagazzinare le riserve di glucosio necessarie al buon esito del lungo week-end da ciclisti, abbiamo tranquillamente preso la strada che conduce á Biberbrugg, strada dissestata da lavori in corso; situazione che ci ha offerto la possibilitá di effettuare dei bei sorpassi e dei bei slalom per evitare gli attrezzi del cantiere… Successivamente, rotta verso Rothenturm, luogo conosciuto per le sue paludi. I più anziani si ricorde-ranno del salvataggio più di trent’anni fa delle suddette paludi dal voler insediare al loro posto una piazza d’armi da parte del nostro caro esercito svizzero (tramite referendum popolare nazionale.). Dopo Rothenturm, i ci-

clisti diabetici sono passati per la regione di Morgarten, costeggiando il lago Ägerisee prima di cimentarsi nella salita dell’Alosen, per raggiungere così il ristorante a Raten (m. 1.077). Ritorno in seguito a Biberbrugg, avendo effettuato come ultimo percorso una deviazione del cantiere passando per Bennau, dove, nello scendere, abbiamo po-tuto scoprire a Einsiedeln i famosi trampolini da sci, molto familiari al nostro campione olimpico Simon Ammann. Abbiamo poi fatto una passeggiata in bici nella campagna dello Schwytz, dal percorso ondulato, con un pae-saggio molto suggestivo e a stretto contatto con le montagne (il che ha reso molto felici i nostri amici vallesani.), conclusasi in un bar davanti al chiostro di Ensiedeln a sorseggiare una buona bibita locale e ad evocare i piccoli colpi bassi di ciascuno durante il percorso del giorno.

Venerdì 3: la maggior parte di noi è stata do-tata di sensori Medtronic per il monitoraggio costante del tasso di glicemia; abbiamo effet-

Ma quanto è bella la Svizzera tedesca


21

tuato la partenza in direzione di Rothenturm e il nostro percorso ci ha portato fino a Schwyz, dove i tassi di glicemia misurati sul Contour hanno mostrato una tendenza all’ipoglicemia. L’assistenza proposta (grazie Lucie) per ris-tabilire il corretto livello di zuccheri nel sangue è stata fortemente apprezzata dal gruppo. Il nostro giro turistico è proseguito in direzione del passo dell’Ibergeregg che si trova a m. 1.406, con dei picchi di pendenza superiori al 12%. Qualcuno raggiungerá il passo sotto degli acquazzoni in quanto un temporale ha avuto luogo, mentre altri, le «locomotive» del gruppo, avranno la fortuna di arrivare prima e di schivare quindi l’acquazzone.Tutti hanno poi apprezzato un buon piatto di spaghetti, all’asciutto, dopo che il sole è riapparso. La discesa verso Unteriberg ha riscosso molto successo dagli amanti delle sensazioni forti, in quanto la velocitá può superare i 70 km/h… Abbiamo concluso la giornata dopo più di 80 Km, avendo fatto il giro del lago di Sihl (Sihlsee) dove i nostri amici vallesani Josette e Arnald ci hanno offerto un aperitivo. I sensori di glucosio hanno mostrato dei tratti rettilinei, vicini ad un tasso normale di glicemia.Dopo aver consumato un pasto molto gradito e a base ancora una volta di riso, i dibattiti sono proseguiti intorno ad un bicchiere.

Sabato 4: in programma una bellissima risalita nei 2 sensi del passo di Sattelegg (m. 1.150), sopra un asfalto rifatto a nuovo. Dopodichè, rotta verso il Wägitalersee del quale abbiamo fatto il giro, sotto un caldo sole estivo. Il ritorno a Einsiedeln è stato effettuato at-traverso il passo di Sattelegg, ma non senza

aver prima gustato il fascino dell’accogliente Svizzera tedesca. Il Contour, così come i sen-sori per il monitoraggio del glucosio, ci hanno mostrato ancora una volta come i malati di diabete abbiano tenuto ben monitorato il loro livello glicemico.

Domenica 5: andamento in scioltezza in pia-no, in direzione del Brunni. Dopodichè, sem-pre in piano, giro del lago di Sihl raggiunto dal gruppo sotto la spinta di José, ad una velo-citá superiore ai 40 km/h. Gli altri del gruppo hanno scelto una velocitá più moderata.

Ancora una volta, non si può che essere a favore di questo tipo di incontri dove le espe-rienze degl’uni sono le esperienze di tutti e dove l’attivitá fisica e i test permettono inoltre di portare avanti certi aspetti clinici riguar-danti il diabete.

Un ringraziamento particolare al Dott. Jacot e al Dott. De Kalbermatten, che ci sosten-gono e ci accompagnano da molti anni non senza sacrifici. Senza di loro, le gite in bici non sarebbero le stesse. Un ringraziamento anche all’AVsD Sion, che ogni anno si mobi-lita per rendere possibile questa tradizionale gita in bici.

Bayer Diabetes Care è davvero fiera di soste-nere questo tipo di iniziative.

Unisciti a noi nel 2010 per un’escursione in Piemonte.Informazioni sul sito www.avsd.ch, alla rubri-ca «ciclismo».

Pascal NédellecBayer Diabetes Care

www.bayerdiabetes.chwww.bbayerdiabetes.ch

Gite all’Europapark da aprile ad ottobre 2009 e4° Kids’-Cup a Berna il 21 giugno 2009

Costruire una rete

Il diabete nei bambini oggi può essere trat-tato al meglio. La parte più importante del confronto con la malattia ha luogo nella vita quotidiana. Ci sono famiglie in cui dopo la diagnosi si torna presto alla normalitá. Altre combattono più a lungo con il loro destino. È nell’interesse dei bambini che i genitori

recuperino velocemente il loro equilibrio psi-cologico. Una profonda disperazione della madre o del padre porta ansie e paure anche nei bambini. Un atteggiamento attivo ed ottimista trasmette, invece, al bambino sicu-rezza e fiducia. Per i bambini è importante che i genitori guardino al futuro speranzosi. In questo senso aiuta tantissimo entrare in contatto con altre famiglie che vivono lo stesso problema. Troverá comprensione per le sue preoccupazioni ed esigenze, potrá parlare di come giá altre persone affrontano la convivenza quotidiana con il diabete. Se i bambini conoscono compagni di giochi affetti dal diabete, si rendono conto che non sono soli con la malattia.

Per e con bambini diabetici

Anche altri bambini hanno il diabete. E, nonostante questo, possono fare tante cose divertenti: praticare sport, viaggiare, giocare a calcio, mangiare il gelato, vivere la vita come gli altri bambini spensierati e senza pensare sempre solo alla malattia e alle limitazioni che provoca.

Giocare e divertirsi insieme

Le esperienze vissute con persone che hanno lo stesso problema sono enormemente importanti e utili. Giocare e divertirsi insieme, chiacchierare della vita quotidiana, di pro-blemi e soluzioni, condividere con altri pre-occupazioni e gioie, ricevere idee e consigli,

L’imbarazzo della scelta

Ooppps, ci siamo proprio bagnati…

Non è fantastico? … Lo specialista Benno Weissenberger racconta storie attorno al falò

Grandi aspettative

Gruppo di Zurigo

Gruppo di Ginevra

Incontri e dibattiti con altri genitori

Sempre presente: il glucometroO

Anche il topo voleva Contour

Anche le guide si sono divertite

HIGHLIGHTS22

incontrare gli specialisti per una volta senza il camice bianco, in un’atmosfera rilassata fuori da ospedali o ambulatori e avere la possibilitá di fare domande. È questo che rende questi incontri così utili e piacevoli . Uno slancio di motivazione, una fonte di iniziative positive il cui ricordo resta vivo anche molto tempo dopo secondo il punto di vista dei parteci-panti.

Perché Bayer Diabetes Care organizza questo tipo di manifestazioni?

Il nostro compito più importante è quello di rendere disponibili glucometri sicuri e sem-

Discussione delle strategie

Allo stand informazioni

Che delusione – potevano giocare solo i bambini

con il diabete

Giochi e divertimento agli stand

Ho avuto l’autografoUn team orgoglioso

Controllo della glicemia nella pausa

Ora degli autografi

con Ambrosi Hoffmann

Anche l’aiutante si è fatta fare un controllo della glicemia

Il viso raggiante anche degli organizzatori


23

plici da usare insieme ai relativi accessori.Ma questo non basta se hai il diabete. Servono soprattutto molte conoscenze e molta esperienza. Esperienze anche degli altri, le cosiddette «buone prassi», come si dice in gergo. Queste i partecipanti possono apprenderle da compagni, genitori ma anche dai nostri esperti diabetologi. Ai genitori diamo la possibilitá di mettersi in contatto gli uni con gli altri, di formare nuove amicizie e di avere colloqui personali con gli esperti. In questo modo impariamo tante cose nuove anche noi. Le opinioni dei bambini e dei genitori ci danno importanti contributi per lo sviluppo dei prodotti ed un ragionevole ampliamento della nostra offerta di servizi.

Importante: A coloro che non dovessero esserci quest’anno raccomandiamo di seguire i messaggi sugli eventi dell’anno 2010 sul sito web e nella rivista. Continueremo a portare avanti queste iniziative e, chissá, forse ne capiterá qual-cuna che lei o i bambini giá aspettavate da tempo. Ci faccia sapere anche se ha idee o proposte per altri eventi. L’unione fa la forza – nella lotta per una vita piena con il diabete in buona salute.

Ulteriori informazioni e foto: www.bayerdiabetes.ch/pub/de/kidscorner / kidscorner.asp

Con grinta su ogni pallone

Prof. Mullis dell’Inselspital


Domande e risposte…

DOMANDE E RISPOSTE

giato, almeno un’ora dopo, a digiuno e prima di andare a letto, dopo pasti diversi, sotto stress e a riposo, ecc. In questo modo, sco-prirá gradualmente in che modo il suo orga-nismo o quello di suo marito reagisce a queste influenze. Nessuno potrá dirglielo meglio del suo glucometro perché ogni persona reagisce diversamente. Scopra cosa succede nel caso suo o di suo marito.

Le auguro di fare avvincenti scoperte con va-lori glicemici il più possibile vicini alla norma, che lei e suo marito possiate godere insieme a lungo e in buona salute i lati belli della vita, compreso il mangiare.

P.S.: il sito web dove trovare il libro e il CD: http: / /www.bayerdiabetes.ch/pub/de/shop/index1.html

Spett.le redazione di Diabetes AKTIV,

ho ricevuto dal mio medico curante il gluco-

metro BREEZE 2 perché faticavo ad inserire

la piccola striscia reattiva nel mio vecchio

apparecchio. Ho 68 anni e da alcuni anni

soffro di artrosi delle dita e faccio fatica a

tenere in mano gli oggetti. Il medico mi ha

suggerito il BREEZE 2 con l’elettrodo sensore,

con cui posso effettuare dieci misurazioni

inserendo un solo disco nell’apparecchio

BREEZE 2. Inoltre l’apparecchio è molto

grande così non mi sfugge facilmente dalle

mani e posso tenerlo sempre in modo saldo.

Sará anche tutto giusto ma non riesco a

misurare la glicemia: perché le mani mi

tremano così tanto che riesco a stento ad

avvicinare il sensore alla gocciolina di sangue

e a tenerlo lì finché aspira una quantitá di

sangue sufficiente. Ritengo che se offrite un

glucometro per gli anziani e le persone che

hanno problemi alle mani, allora dovreste

pensare a tutto nei minimi dettagli. A che

serve se riesco ad inserire l’elettrodo sensore

e ad azionare bene il glucometro, se poi la

misurazione non riesce? Con mia grande

delusione dovrò avvalermi anche in futuro

dell’aiuto di mia figlia.

Cordiali saluti Sig.ra A.K.

Gentile sig.ra A.K.,

questo è un problema che conoscono molti

diabetici che soffrono di tremore. Ma anche

24

In questa rubrica rispondia-mo alle domande che ci sono state poste da pazienti e che interessano anche altri pazienti diabetici.

Buongiorno,

abbiamo ricevuto la rivista Diabetes AKTIV

n. 18 che trovo molto informativa e interes-

sante. Mio marito ha valori alti del diabete,

cioè è al limite. Con il glucometro Bayer

misura i valori circa 2 volte alla settimana.

Vorremmo rimandare il più possibile l’uso dei

farmaci. Le informazioni sui carboidrati le ho

trovate molto interessanti e mi sono dovuta

rendere conto che non sapevo molto dei

carboidrati. Da qui la mia domanda: potreste

raccomandarmi un libro sulla velocitá dei car-

boidrati e tutto quanto attinente? Vi ringrazio

anticipatamente per la risposta. Sig.ra L. J.

Gentile sig.ra J.,ci congratuliamo con lei per l’intento di occu-parsi con più attenzione dell’alimentazione. Non può fare niente di meglio che assumersi in prima persona la responsabilitá della sua salute. Vedrá: una corretta alimentazione è una delle cose fondamentali per gestire al meglio la glicemia.

Dia uno sguardo al libro sul tema «Diabete – traggo il meglio da quest’esperienza» in vendita nel nostro negozio, ma anche sul CD: «Intro-duzione alla frenesia della dieta». In entrambi troverá molte indicazioni su una corretta alimentazione, sul CD in modo divertente e scherzoso, ma ovviamente anche corretto dal punto di vista scientifico. Se, però, desidera sapere approfonditamente quali effetti le abi-tudini alimentari sue o di suo marito hanno sulla sua salute, è opportuno che si rechi da un nutrizionista. Riceverá molti suggerimenti e indicazioni ulteriori. Ci faccia sapere dove abita. Le daremo gli indirizzi di nutrizionisti che hanno esperienza con i pazienti diabetici. Ma anche il suo glucometro le offre un buon servizio: lo usi per scoprire che effetti hanno i cambiamenti delle abitudini alimentari sulla glicemia. A tale scopo è importante effettuare il test in momenti diversi, prima e dopo man-

[email protected]

Walter Bechtiger, Responsabile Diabetes Team


25

in questo caso BREEZE 2 offre una soluzione

piuttosto semplice: può infatti essere utiliz-

zato anche come apparecchio da tavolo. Lo

appoggi su una superficie piana, ad es. il

tavolo, quindi si punga per ottenere la goccia

di sangue. Metta la mano con la goccia di

sangue sul tavolo in modo che sia stabile e non

tremi. Poi sposti con l’altra mano il glucometro

BREEZE 2 verso il dito punto finché il sensore

fuoriuscito va a toccare la goccia di sangue

per poi aspirarla. Vedrá quanto sará comodo e

sicuro misurare la glicemia in questo modo…

Buongiorno,

oggi ho misurato più volte di seguito la gli-

cemia con un glucometro Contour ed ho otte-

nuto risultati discrepanti (nel giro di 10 minuti

tra 5,2 e 7,8 mmol/ l). Prima di inviarvi il

glucometro per una verifica, vorrei escludere

un eventuale errore di utilizzo. Vi sarei grato

se poteste elencarmi le più importanti fonti

di errore in una misurazione della glicemia .

Vi ringrazio anticipatamente dell’assistenza.

Sig. S. C.

Gentile Sig. C.,grazie mille per la richiesta interessante. Effettivamente esistono per la misurazione della glicemia svariate fonti di errore che pos-sono portare a risultati inspiegabili. Abbiamo riassunto qui le fonti di errore più frequenti:• strisce reattive scadute o superamento

del tempo massimo dalla prima apertura della confezione.

• Le strisce reattive sono state conservate fuori dalla confezione originale

• La confezione nel sensore non è stata chiusa subito (prodotto essiccante all’in-terno del flacone!)

• Conservazione impropria dei sensori(periodo prolungato fuori dei valori 15–30 °C)

• Pressione forte del dito (fuoriuscita di li-quido dei tessuti)

• Mani non lavate (residui di zucchero!)• Disinfezione con alcol: alcol non evapo-

rato completamente• Lunga attesa prima dell’aspirazione della

goccia di sangue (riduzione del glucosio)• Confronto di misuratori diversi uno con

l’altro (riferiti a sangue intero/plasma…)• Codifica sbagliata (nel suo caso impossi-

bile perché gli apparecchi come My Con-tour e Breeze 2 di Bayer Diabetes Care sono codificati in automatico).

• Valori estremi senza spiegazione; ripeta quindi le misurazioni sospette

Se vuole controllare autonomamente se l’apparecchio e i sensori misurano corret-

tamente, può ricevere presso il punto vendita del misuratore delle soluzioni di controllo. Esse hanno una concentrazione di zucchero standardizzata per i campi di misura che tro-va sulla confezione del sensore. Il sistema deve indicare un valore compreso in questo intervallo. In caso contrario, dovrá spedire il sistema insieme a tutto il materiale al nostro servizio clienti.

In linea del tutto generale, si può dire che nessun valore del glucosio misurato è mai esattamente identico all’altro anche se viene misurato nello stesso momento. Questo ha a che fare con la variabilitá del sangue, piccole oscillazioni di misurazione degli apparecchi e dei sensori e con l’assorbimento del sangue nel sensore, che non è mai uguale. Le dif-ferenze dovrebbero, però, oscillare in un intervallo compreso tra circa il 5% e il 10% verso l’alto e verso il basso. La discrepanza da lei osservata è troppo alta. Prima di tutto, ri-peta la misurazione e contatti il nostro servizio i clienti qualora le differenze dovessero con-fermarsi. Sulla base della nostra esperienza supponiamo si tratti di un valore estremo eccezionale.

Valori del tutto precisi possono produrli solo gli strumenti di laboratorio con i quali la com-ponente solida del sangue viene separata da quella liquida e la determinazione ha luogo solo sul plasma. Tuttavia, nella vita di tutti i giorni di una persona con il diabete questo non è fattibile e non è neanche necessario dal momento che la glicemia può oscillare in una certa misura senza che ci si debba aspettare conseguenze per la salute e senza dover modificare il proprio atteggiamento, i medicinali o il dosaggio dell’insulina. Se ha altre domande sulle sue misurazioni, restia-mo a sua completa disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti!

Ha domande relative all’apparecchio? Desidera ricevere una pratica tabella dei valori limite? Per eventuali domande, ulteriori informazioni e molto altro ancora visiti il no-stro sito web www.bayerdiabetes.ch oppure ci telefoni. Il personale dell’assistenza telefonica è qui per aiutarla. Tel. 044 465 83 55.

Annette Casper, Product Manager

Dott. farm.Andrea Botomino,Product Manager

Hotline: 044 465 83 55


ALIMENTAZIONE26

Una bevanda alcolica con gli amici può essere un’es-perienza piacevole di socia-lizzazione. Tuttavia bisogna bere alcol con moderazione per prevenire i rischi per la salute associati al con-sumo eccessivo di alcol. Specialmente se si ha il dia-bete, un eccessivo consumo di alcol può portare ad ulteriori rischi associati al diabete.

Conoscere i rischi

Per avere il piacere di una bevanda alcolica senza correre rischi deve sapere quali effetti può avere, quali pericoli ci sono e in che modo si possono evitare.

A cosa devono stare attente le persone con il diabete

Se è un paziente diabetico, potrá comun-que avere il piacere di una bevanda alco-

lica senza rischi ma ci sono comunque alcuni altri punti importanti che deve tenere presente.

• L’alcol riduce la sua capacitá di…: – la valutazione del controllo diabetico viene

ritardata– il riconoscimento di alterazioni dei sintomi

diabetici è rallentato, ad es. si accorge di importanti sintomi dell’ipoglicemia più tardi del solito.

– fare attenzione alla sua malattia• Troppo alcol può portare a sintomi simili

all’ipoglicemia.• L’alcol può far scendere la glicemia e

quindi anche portare all’ipoglicemia, spesso qualche ora (6–8) dopo l’ultimo drink.

Se beve fuori misura, si espone ad un au-mento del rischio di una severa ipoglicemia e di perdita di conoscenza che, senza un trattamento adeguato, può essere potenzial-mente fatale.

La cosa più importante è essere consapevole delle difficoltá legate al diabete e bere con moderazione in modo da divertirsi senza met-tere a rischio se stessi e gli altri.

Bere con moderazione

Se beve in misura ragionevole, l’alcol può essere associato ad esperienze positive, come svago e una migliore capacitá di con-tatto, specialmente nei rapporti con persone sconosciute. Invece l’eccessivo consumo di alcol, la cosiddetta «sbronza», può portare problemi. Lo stato di ubriachezza può avere effetti sulla sua salute momentanea e a lungo termine e influenzare anche i processi men-tali e la funzionalitá del pensiero.

Diabete e bevande alcoliche

• l’alcol è un tranquillante – rallenta i processi cerebrali e compromette la capacitá di reazione per cui diventa pericoloso guidare.

• L’alcol può far diventare aggressivi.

• L’alcol può indurre dipendenza. L’alcol può interagire con altri

medicinali (ad es. farmaci antinfluenzali) e con le droghe legali (caffeina, tabacco, alcol, ecc.).

Gli effetti dell’alcol:


27

Come si può bere con moderazione?

• Quantitá: tutto nella misura giusta. Più alcol assume, più forti saranno gli effetti che avrá e più alto sará il rischio di sentirsi male. La raccomandazione per gli uomini è di 20 g di alcol al giorno, per le donne 10 g di alcol al giorno.

• Contenuto di alcol: le bevande alcoliche contengono concentrazioni diverse di alcol (ad es. i superalcolici contengono più alcol del vino e il vino più alcol della birra). Quanto più alcolica o forte è la bevanda, tanto più velocemente se ne avvertono gli effetti. Si prenda il tempo per verificare il contenuto alcolico delle varie bevande che assume. Se è fuori casa, potrebbe chiedere informazioni al cameriere, se non è sicuro(a) del valore alcolico della bevanda.

• Velocitá con cui si beve: se beve veloce-mente (beve un bicchiere tutto d’un fiato oppure beve con la cannuccia), avrá giá iniziato il drink successivo prima che l’alcol della bevanda precedente sia arrivato nel sangue. In questo modo berrá più di quanto dovrebbe o vorrebbe. Provi a fare delle pause per assaporare il gusto della bevanda.

• Riempia lo stomaco: l’alcol ha un effetto più rapido a stomaco vuoto. Si ricordi dell’ul-

tima volta che ha mangiato e, se è passato molto tempo dall’ultimo pasto, mangi qual-cosa che contenga carboidrati (ad es. un sandwich) prima di bere oltre .

• Differenze legate al sesso: generalmente gli uomini sono di corporatura più pesante delle donne e quindi possono normalmente bere più alcol prima di subirne effetti degni di nota. Perché gli uomini hanno general-mente più massa muscolare delle donne. E nella massa muscolare risiede l’enzima che decompone l’alcol.

Qual è la quantitá giusta di alcol?

Il personale specializzato del centro diabeto-logico o il suo medico curante possono darle informazioni sulla quantitá di alcol consentita nel suo caso. A seconda dei medicinali che assume la quantitá può essere ragionevol-mente diversa. Generalmente i pazienti dia-betici non hanno una quantitá di alcol con-sentita diversa da quella della popolazione generale. Tuttavia devono tenere presente come valore indicativo la quantitá massima di alcol che può essere assunta ogni giorno senza correre rischi.

«Tutto insieme» non va bene

Non è consigliabile bere in una giornata tutta la quantitá di alcol consentita alla settimana e poi non bere più niente per il resto della settimana. Questa si chiama «gozzovigliare». Per uno stile di vita sano, è importante stare attenti che ci siano anche giorni senza alcol.

• Perdita di conoscenza• Difficoltá a parlare• Vomito e soffocamento• Etilismo• Confusione e disorientamento.

Questo la rende vulnerabile a: – comportamento violento, ad es.

abusi sessuali, aggressioni – incidenti– decisioni sessuali poco sagge

ad es. rapporti non protetti e rischio di malattie sessualmente trasmissibili

– degrado sociale• Problemi di salute a lungo

termine come cancro al fegato, al cuore, allo stomaco, al cavo orale, all’esofago e alla mammella.

Effetti e conseguenze del consumo eccessivo di alcol

Quali sono le quantitá ragionevoli?

– Uomini: 2 unitá/giorno;– Donne: 1 unitá/giorno;– Un’unitá è una misura che corrisponde a

10–12 g di alcol:– 3 dl di birra mediamente forte – un bicchierino (125 ml) di vino con

volume percentuale di alcol 8 (Vol.-%)• Attenzione: oggi un bicchiere di vino

standard contiene spesso anche 175 ml; il vino può contenere anche una concen-trazione di alcol tra l’11 e il 13 Vol.-%.

– 20 ml (0,2 dl) di superalcolici come kirsch, cognac, gin ecc.

– 100 ml (1 dl) di spumante secco o champagne


ALIMENTAZIONE28

In quanto diabetico dovrebbe osservare quanto segue:

• le aggiunte alle bevande miste come coca cola, Schweppes e succhi di frutta contengono molto zucchero che fa salire molto rapidamente la glicemia.

• Eviti i vini dolci, lo sherry, i liquori e il por-to.

• Anche gli alcopop contengono grandi quantitá di zucchero e quindi non vanno bevuti.

• La birra contiene maltosio in forma sciolta e appartiene agli alcolici non raccoman-dabili. Lo stesso vale per il mosto acido o «Suuser».

Indicazioni e suggerimenti

Alimentazione:

– beva durante un pasto a base di carboid-rati, così ridurrá il rischio di una grave ipoglicemia.

– Se beve per diverso tempo, faccia in modo di mangiare ogni paio d’ore qual-cosa che contenga carboidrati.

– Mangi qualcosa che contenga carboidrati (ad es. pane) prima di andare a letto, questo aiuta a prevenire le ipoglicemie notturne dopo 6–8 ore dal consumo di alcol.

• Su questa pagina trova informazioni sui primi accertamenti di medicina stradale e un promemoria per conducenti diabetici:

http:/ /www.irm.uzh.ch/vmkf.php

• Quanto è troppo? Misuratore del tasso alcolico

nel sangue: www.fit-am-steuer.ch/zuviel.html www.promillerechner.de www.talk-box.ch/promilator.php

SUGGERIMENTI PER LA NAVIGAZIONE:

Misurazione:

– faccia colazione la mattina se il giorno prima ha bevuto e misuri la glicemia.

– L’alcol può intensificare le fluttuazioni della glicemia. Misuri, dunque, regolar-mente la glicemia con un glucometro.

Spezzi tra una bevanda e l’altra:

– tra un drink e l’altro, per cambiare, beva bevande analcoliche. L’alcol sottrae sem-pre acqua al suo organismo. La disidra-tazione favorisce i sintomi di una sbornia. Se nel frattempo beve abbastanza acqua, acqua minerale o bevande light, si sentirá meglio. Faccia attenzione, però, che le bevande analcoliche e la birra analcolica possono contenere molto zucchero.

Feste:

– se teme in una determinata occasione di poter superare la quantitá sicura di alcol porti con sé un amico che sappia cosa fare se non si sente bene.

– Dosi l’insulina con cautela. In caso d’in-certezza e quantitá superiori di alcol, me-glio iniettarne meno che di più. Le ipogli-cemie sotto l’effetto dell’alcol apparten-gono alle situazioni potenzialmente fatali di un diabetico. Faccia in modo da ricor-

reggere la glicemia elevata la mattina successiva da sobrio.

Guida di autoveicoli:

– chi guida non beve! Lo sanno tutti: è consigliabile lasciar perdere la macchina dopo il consumo di bevande alcoliche. Chi guida ed è affetto da diabete non deve consumare alcol prima e durante il viaggio, neanche la quantitá consentita dalla legge. (Il limite del tasso alcolico nel sangue in

Anche le persone con il diabete possono godersi un bicchierino di vino senza sensi di colpa.


29

Ingredienti:

Cubetto di ghiaccio

3 rondelle di cetriolo tagliate molto sottili

4 cl di gin (particolarmente adatto è il gin Hendrick’s, a destra)

1 dl di Citro light o Grapefruitlight

Riempire di acqua minerale

Pepe nero appena macinato

Preparazione:

Mettere il cubetto di ghiaccio, la rondella di cetriolo e il gin nel bicchiere per long

drink e riempire della bevanda light e acqua minerale. Tritarvi il pepe nero e mescolare un po’.

Suggerimenti:

– usare il cetriolo con la pelle per contribuire al gusto del gin.

– L’Hendrick’s viene prodotto dalla piccola distilleria William Grant & Sons in Scozia che appartiene alla Glenfiddich. Oltre ai tradizionali ingredienti del gin (ginepro, coriandolo, buccia di limone) sono soprattutto due gli ingredienti che rendono l’Hendrick’s particolar-mente buono: petali di rosa e cetriolo. L’Hendrick’s è meravigliosamente delicato e armonioso.

GIN AL CETRIOLO

Svizzera è 0,5). Se decide comunque di guidare dopo aver bevuto una bevanda alcolica rifletta su questo: chi guida ed è affetto da diabete deve essere ancora più prudente. Prima del viaggio bisogna contr-ollare e registrare su un diario la glicemia. Prima dell’inizio del viaggio, la glicemia misurata non deve essere inferiore agli 5,0 mmol/ l. Altrimenti non si può escludere con sicurezza un’ipoglicemia. Attenzione: quanto sopra vale anche per corse brevis-sime (ad es. cambiare il posto del parcheg-gio). Se la glicemia è compresa tra 5 e 7 mmol/ l, assuma 10 g di carboidrati pri-ma del viaggio e 10 g di carboidrati ogni ora durante il viaggio. Sd

• affronti l’argomento bevande alcoliche con il medico. I diabetici che assumo-no insulina o medicinali del gruppo delle sulfaniluree possono sviluppare un’ ipoglicemia dopo il consumo di alcol. Il suo medico curante conosce tutti i medicinali che assume e può consigliarla a tal proposito.

• Beva alcol solo con un pasto a conte-nuto di carboidrati.

• Beva con moderazione. Negli uomini la quantitá massima raccomandata è compresa tra 2 e 3 dl di vino al gior-no, nelle donne tra 1 e 2 dl di vino al giorno.

• Scelga la buona qualitá. Il piacere non è legato alla quantitá.

• Scelga alcolici con pochi carboidrati come vino, champagne secco, grappa di prugne, cognac, whisky

• Rinunci alla birra, al mosto acido, ai vini dolci da dessert e allo champagne o ai liquori. La sua glicemia aumenter-ebbe alla velocitá della luce.

L’esperta consiglia:

• Tenga d’occhio il peso. L’alcol ini-bisce la decomposizione dei grassi e contiene energia (chilocalorie). Se vuole dimagrire, riduca drasticamente le bevande alcoliche.

1 bevanda standard contiene circa 80–100 chilocalorie.

Natalie Zumbrunn-Loosli è diplomata nutrizionista HF con formazione ulteriore in psico-logia/comunica-zione. È specializzata nel diabete.


DIVERTIMENTO30

«Mi sono comprato una capra». «Una capra? E dove pensi di tenerla?». «In camera da letto». «E la puzza?» «Prima o poi l’animale ci fará l’abitudine!»

Una biondina osserva divertita un’altra che si affatica a sbrogliare un gomitolo di lana. Alla fine s’impietosisce: «Ti puoi risparmiare la fatica. Se stai cercando il bandolo non ti fare troppe illusioni perché l’ho tagliato!»

Il riccio racconta alla lepre: «Ho deciso, voglio separarmi per sempre da mia moglie!» La lepre turbata: «Caspita, e perché?» Il riccio risponde: «Ah, mi punzecchia continuamente. Non lo sopporto più!»

«Dottore, vedo il futuro» «E da quand’è che le succede?» «Dalla settimana prossima».

«Imputato perché non ha portato l’anello all’ufficio oggetti smarriti?» «Ma, Sig. giudice, sopra c’era scritto: per sempre tuo».

Il signor Rossi da un concessionario di auto usate. «Voglio una macchina per mia moglie». Il concessionario scuote la testa: «Mi spiace, signore ma non faccio permute!»

Ridere fa bene – adessoè scientifi camente provato

BARZELLETTE: HA HA HA…

Allegria per i pazienti diabetici: la migliore medicina aggiuntiva

Un atteggiamento positivo nei confronti della vita ha effetti vantaggiosi sul decorso del dia-bete di tipo 2. In uno studio attuale scienziati californiani stanno dimostrando per la prima volta l’effetto favorevole del riso sui disturbi ormonali con l’esempio del diabete: mezz’ora in più di allegria al giorno porta a cambiamen-ti misurabili dell’equilibrio ormonale. Questi hanno effetti benefici sul decorso del diabete mellito, dice il portavoce Professor Dott. med. Helmut Schatz della Societá tedesca di endo-crinologia (DGE).

Gli stretti rapporti di corpo e psiche e l’effetto dello stato d’animo sulla salute vengono studiati giá da due decenni dagli scienziati. Di conseguenza l’allegria non solo scioglie le tensioni emotive ma mobilita le energie vitali e rafforza l’equilibrio emotivo. Ha anche effetti positivi sull’equilibrio ormonale. Ad esempio, l’attesa gioiosa di un film diver-

tente aumenta la formazione dell’ormone del piacere (endorfina) e dell’ormone della crescita. Questo rafforza il sistema immu-nitario. Contemporaneamente diminuisce la distribuzione degli ormoni dello stress, come ha scoperto il ricercatore Lee Berk dell’universitá Loma Linda della California. Il suo studio più recente che ha presentato poco tempo fa ad un convegno dell’American Physiological Society a New Orleans, docu-menta per la prima volta l’effetto favorevole dell’umore su una patologia diabetica.

Terapia del riso per i pazienti diabetici

Insieme allo specialista diabetologo Stanley Tan, Lee Berk ha condotto uno studio su venti persone con diabete mellito, iperli-pidemia e ipertensione arteriosa. I pazienti ad alto rischio non avevano bisogno solo di più medicinali per la glicemia ma anche di farmaci per ridurre la pressione arteriosa e il colesterolo. Alla metá dei pazienti i medici hanno prescritto, oltre ai medicinali, mezz’ora di allegria al giorno – sotto forma di un film

divertente. Gli effetti positivi si sono resi evidenti giá dopo due mesi in occasione di una visita di controllo: la «terapia del riso» non aveva solo ridotto la concentrazione degli ormoni dello stress adrenalina e noradrenali-na. Erano migliorati anche i valori ematologici dei grassi nel sangue e le reazioni infiamma-torie – entrambi favoriscono la calcificazione delle arterie.

Dopo un anno, la concentrazione del coles-terolo buono (HDL) era aumentata di un quarto. Il marker infiammatorio CRP era diminuito di due terzi. Le differenze rispetto al gruppo di controllo i cui partecipanti non avevano ricevuto nessun video erano evi-denti. Lo studio sull’umore di Berk e Tan, secondo la Societá tedesca di endocrinologia, è una ricerca clinica da prendere sul serio. Nulla vieta d’integrare l’allegria nella terapia diabetica.

Fonte: Comunicato stampa dell’American Physiological Society

http:/ /www.the-aps.org/press/releases/09/14.htm

L’allegria non scioglie solo le tensioni emotive ma mobilita le energie vitali e rafforza l’equilibrio emotivo.

Il carceriere al collega durante la ronda mattutina: «Hai saputo? Il tipo della cella 180 ieri ha tagliato la corda!» L’altro risponde: «Era ora! Il cigolio di quella lima mi aveva snervato abbastanza!»

«Quando imparerai a cucinare bene come mia madre?», brontola il marito. «Quando tu guadagnerai quanto mio padre, caro!»

31

Nuovi prodotti:attraenti astucci e organizer per il glucometro e gli accessori – per misurare facilmente la glicemia a casa e fuori casa!

Il suo astuccio personale – proprio come serve a lei!

Con tutti gli strumenti per la determinazione della glicemia Bayer riceverete un astuccio. Molti utilizzatori apprezzano la custodia pic-cola. Vogliono portarsi dietro solo il glucomet-ro, i sensori e il pungidito. Per tutto questo c’é spazio a sufficienza.

Altri diabetici invece hanno bisogno di più spazio. Portano con sé farmaci, penne o zuc-chero d’uva. Oppure trovano pratico portare oggetti personali come il cellulare, cosmetici, materiale per scrivere o diari. Non è possibile soddisfare tutte le esigenze con l’astuccio in dotazione.

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Perché il tacchino non gioca mai a poker? – Per paura di essere spennato come un pollo!

A scuola due ragazzi si vantano di quanto siano fantastici i loro papá. Uno dice: «Mio padre ha scavato il fosso per il Lago di Costanza» «E il mio», dice l’altro, «ha ammazzato il Mar Morto».

«Che bello che vieni!», dice il piccolo Alessandro a sua nonna. «Papá l’ha detto giusto adesso che ci mancavi solo tu».

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