eco di cassandra
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Eco di CassandraTRANSCRIPT
Iniziativa patrocinata dall’Ateneo FEDERICO II
Anno II - Numero IX Giugno 2010 Testata registrata al Tribunale di Napoli n. 99 del 22-12-08
Io sono il messia! Posso dimostrarvelo; ma dovete
fare una cosa per me! Tutta l’umanità deve
presentarsi al mio cospetto: e deve inchinarsi tre
volte verso di me, fare tre capriole e tre piroette
simultaneamente! Non abbiate timore, io sono il
messia; non dovete preoccuparvi: non ci sono rischi
per voi! Fate questo e sarete tutti con me in
paradiso! Non abbiate timore, io sono il vero
messia; non dovete preoccuparvi: andrà tutto bene,
ma tutta l’umanità deve presentarsi al mio cospetto
e deve fare questo per me simultaneamente! Andrà
tutto bene anche se andrà male: ho calcolato tutto!
Ve lo assicuro: andrà tutto bene! È assicurato: male
che vada … ? … mi crocifiggete!
Gionata Longo
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Direttore Responsabile: Lorenzo Crea
Fondatori: Leonarda Di Meo
Giancarlo Marino
Mara Russo
Impaginazione e Gestione sito
web: Alessandra Marziale
Redattori: Antonio Cristiano; Fabrizio De Rosa,
Mirella De Sisto; Giovy De Vita;
Eduardo Di Pietro, Serena Di Vito;
Matteo Dell'Aria; Giovanni Di
Benedetto; Jundra Elce; Giulia
Esposito; Sabrina Gamella, Antonella
Giacomaniello; Sara Imbriani;
Annamaria Iodice; Fiorina Izzo;
Maurizio Esposito La Rossa; Francesco
Lobefalo; Gionata Longo;Enrica
Mossetti; Angela Marino; Alessandra
Marziale; Andrea Panico; Giovanni
Schiavone; Gabriele Stasino; Allegra
Taglialatela;
Indice
News Echi dall’Ateneo : “Classico alla prova
nell’Ateneo Federico II”
News Echi dal mondo: “Uno sguardo sul
Buddhismo” Dossier: “Intervista a Luigi De Magistris”, “ I Misteri
Italiani, la P2”
Lettere in…chiostro: “I fratelli Katamazov e la
leggenda del grande inquisitore”
Dietro lo schermo Cinema: “Mine Vaganti”, “La vita
è una cosa meravigliosa”
Dietro lo schermo Tv: “Raimondo Vianello, la
sobrietà della risata”
Arte in scena: “Alla scoperta del Fringe -E45”
Il Flauto di Pan,Musica: “Ben tornato mostro” Il giardino di Epicuro: “La lega avanza
minacciosa”, .”900: Non solo ombre”
Parnaso:Poesie inedite Vuoi partecipare anche tu a questo progetto?
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L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
News News News News
Per parlare delle opere antiche e degli studi di
Filologia Classica, venerdì 4 giugno, presso l’
Aula Pessina, Edificio Centrale
dell’Università di Napoli “Federico II” in
Corso Umberto I, si è svolta una giornata di
studio: “Classico alla prova”, dove si sono
analizzate le esperienze e le prospettive di
ricerca nell’ambito della filologia. Durante la
giornata sono intervenuti nomi prestigiosi
della cultura umanistica italiana.
I Proff. G .Polara , M. Squillante, R. Valenti e
V. Viparelli dell’Università
“Federico II” di Napoli,
hanno parlato degli studi e
delle iniziative intraprese dal
Dipartimento “F. Arnaldi”,
quali il progetto che
abbraccia l’area di S. Agata
de’ Goti dove è in atto una
rivalutazione del territorio in
chiave turistica a partire
dallo studio scientifico delle
epigrafi ritrovate nella zona
ed il progetto Traccia, che
mira a raccogliere e
trasmettere i contenuti della
conoscenza scientifica di
carattere storico e letterario
sul territorio della Campania
con particolare riferimento ai
Campi Flegrei. Alla
manifestazione hanno partecipato altri
eminenti studiosi provenienti da diverse
università italiane quali Gian Biagio Conte
della Scuola Normale Superiore di Pisa,
consulente di molte case editrici italiane e
americane, che ha partecipato alla fondazione
della rivista "Materiali e Discussioni per
l’analisi dei testi classici" di cui è direttore e
Alessandro Schiesaro dell’Università di Roma
la Sapienza, i quali nel loro intervento hanno
parlato della nuova edizione dell’Eneide
virgiliana di Conte stesso. Il Prof. Simone
Beta dell’ Università di Siena, studioso del
teatro di età classica, si è riallacciato al
progetto Traccia fornendo un’interessante
storia classica del vino e il Prof. Paolo
Mastandrea dell’Università “Ca’ Foscari” di
Venezia, in qualità di responsabile scientifico
del progetto Prin: Musisque Deoque, ne ha
spiegato i caratteri: si tratta di un archivio
digitale di poesia latina, dalle origini al
Rinascimento italiano, partito alla fine del
2005 con lo scopo di creare un unico database
della poesia latina,
integrato e aggiornato
da apparati critici ed
esegetici elettronici. Si
tratta di
un’interessante
esperienza costruita
sul connubio tra
tecnologia e mondo
classico le cui origini
si annidano nello
stesso linguaggio
informatico, infatti la
parola computer è
acquisita dal latino via
inglese e la stessa
chiocciolina dell’ e-
mail @ è l’at inglese,
che ha la stessa origine
dell’ad latino, e
designa la posta presso il server. All’evento è
stato inoltre presente il Maestro Claudio
Bondì che ha lavorato come aiuto regista e
collaboratore ai dialoghi per film televisivi di
Roberto Rossellini. In televisione dal 1978 ha
curato la regia di numerosissimi programmi,
fra cui Teatro Inchiesta: Francisco Franco e
Scuola aperta. Fra i suoi documentari si
ricordano almeno: Tre momenti nel Sud,
Rossellini/Pascal e Uno sport per essere
uguali. Anche romanziere e saggista, ha
esordito nel lungometraggio a soggetto con
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Il richiamo, a cui fa seguito nel 2000
L’educazione di Giulio, biografia del giovane
Carlo Giulio Argan. Nel 2002 ha iniziato le
riprese del suo terzo film: “De reditu - Il
ritorno” (2003) tratto dall’omonima opera
dell’autore latino Rutilio Namaziano,
interessante esempio di approccio all’opera
antica, film che è stato proiettato al termine
della giornata.
Leonarda Di Meo
Per capire meglio il punto di vista di coloro che si avvicinano a questa religione ho fatto alcune domande
ad un giovane che pratica il Buddhismo da diversi anni.
Fabio Salmoirago, 30 anni, fotografo,
Voghera(Pavia).
Come è iniziato il tuo percorso verso il
buddhismo?
Circa 7 anni fa in seguito ad un incidente, non
si è trattato di nulla di grave se non un grosso
spavento. Ho iniziato a cercare un metodo
psicologico per superare le fobie e le ansie
nate in me in seguito a questo trauma.
Durante la mia ricerca mi sono imbattuto in
un libro: "Come smettere di farsi le seghe
mentali e godersi la vita"(di Giulio Cesare
Giacobbe, ndr), il metodo proposto si
focalizzava sul concetto di "qui e ora" e di
meditazione, dichiarando apertamente che era
stato mutuato dal Buddhismo. Dopo quella
lettura ho cercato ancora un approccio
razionale al Buddhismo documentandomi sia
in rete che in libreria e rimanendone sempre
più coinvolto grazie all'esperienza positiva.
Il Buddhismo è una delle più antiche religioni del mondo. La parola “Buddha” è un titolo onorifico
il cui significato è “l’Illuminato” o “il Risvegliato”. Il titolo è stato conferito al saggio indiano
Siddharta Gautama, fondatore della tradizione Buddhista, che visse ed insegnò nell’India
nordorientale nel V sec. a.C. In Italia esistono moltissime scuole Buddhiste frequentate sempre di
più da italiani che cercano di intraprendere con la pratica buddhista un percorso in grado di
condurli alla pace interiore. Il successo di questa disciplina è dovuto anche al fatto che il
Buddhismo non è solo un insieme di dogmi da seguire ciecamente, che richiedono il presupposto di
credere in qualcosa che non è dimostrabile, al contrario il Buddhismo è basato sull’esperienza che
deriva dal mettere in pratica gli insegnamenti nella propria vita quotidiana, in modo tale da poterne
cogliere i frutti nel corso dell’esistenza.
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Cosa si intende per “psicologia buddhista”?
ci sono persone maggiormente predisposte a
questo tipo di disciplina in base alla
personalità?
La "psicologia buddhista" è un insieme di
tecniche e di atteggiamenti mentali che ci
portano nel “qui e ora", dove non ci sono
condizionamenti e sofferenze, ed è praticabile
da tutti, anche da chi segue un'altra religione.
In cosa consiste la pratica buddhista?
Ogni scuola ha una sua pratica fatta di rituali
e di regole, però credo che si possa dire che la
pratica centrale di tutte le scuole è la
meditazione. La meditazione non è, come
comunemente si crede, una forte
concentrazione su un determinato oggetto, sia
reale che mentale, ma è un modo per calmare
i pensieri, se non addirittura zittirli, e
concentrarsi sulla realtà che ci circonda e
sull'origine delle nostre sensazioni. Si può
meditare seduti, camminando, cucinando o
facendo qualsiasi lavoro, solo concentrandosi
su quello che si sta facendo senza lasciarsi
distrarre dai pensieri.
In base alla tua esperienza ritieni di riuscire
a seguire alla lettera i precetti del
Buddhismo?
Il Buddhismo è fondamentalmente relativista,
perché riconosce la relatività della vita, quindi
i precetti che ci vengono proposti non sono
impossibili da seguire, però ci
responsabilizzano sia verso gli altri che verso
di noi.
Con il raggiungimento dello stato
“Nibbana” (o Nirvana) si passa dalla
sofferenza, dovuta all’attaccamento alle cose
transitorie della vita, alla felicità
indipendentemente dalle circostanze. Quali
sono le cose non transitorie da cui possiamo
attingere benessere senza esserne schiavi?
Tutto è transitorio, riuscendo a riconoscere
questa cosa possiamo attingere benessere da
tutto senza esserne schiavi.
I limiti posti all’impeto umano in nome della
calma interiore, alle emozioni in nome del
controllo della propria emotività, non
rischiano di spegnere tutti quei moti
dell’animo che in realtà ci fanno sentire
vivi?
La calma interiore è sempre dentro di noi,
controllando la nostra emotività possiamo
imparare a tornare nella quiete quando
vogliamo ma nulla ci vieta di vivere le nostre
emozioni, semplicemente le viviamo senza
essere in loro potere. A questo scopo mi
sembra giusto citare questa storia Zen:
Il Maestro di Lin Chi morì.
Era un Maestro famoso, ma Lin Chi era più
famoso del suo Maestro, perché il Maestro
viveva in silenzio, ed era stato Lin Chi a farlo
conoscere alla gente.
Si radunò una folla di diverse migliaia di
persone, per rendere omaggio al morto, che,
come il suo discepolo era un Illuminato. E al
funerale trovarono Lin Chi che piangeva a
dirotto, come un bambino cui è morta la
madre.
La gente non credeva ai propri occhi. Era un
comportamento ammissibile in un ignorante;
ma in un Illuminato, in uno che insegna che
l’essere interno è immortale?
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010 Se l’essere interno è immortale perché piangi?
Alcuni intimi andarono da Lin Chi e gli dissero:
“Smetti di piangere ! Non è bene; cosa penserà la
gente di te ? Si sta già spargendo la voce che non
sia vero che sei un Illuminato; è in gioco il tuo
prestigio. E un uomo come te non ha bisogno di
piangere”!
Ma Lin Chi disse loro “Cosa posso farci? Le
lacrime sgorgano da sé, è la loro natura. Chi
sono io per fermarle? Lasciate pure che la
gente pensi che non sono un Illuminato. Cosa
posso farci? Non c’è più nessuno in me che
agisce; succede, semplicemente. I miei occhi
piangono per conto loro. Non vedranno più il
Maestro, che era il cibo di cui vivevano.
Lo so che l’anima è immortale, che in verità
nessuno muore ! Ma come farlo capire a
questi miei occhi ? Essi non ascoltano, non
hanno le orecchie!
Come si fa a insegnar loro a non piangere,
perché la vita è eterna? E chi sono io per
insegnar loro qualcosa? Se hanno voglia di
piangere, piangano”.
Per praticare il buddismo bisogna
necessariamente frequentare una scuola?
Più che frequentare una scuola bisogna
frequentare un gruppo. Chi si dichiara
ufficialmente buddhista prende rifugio nei tre
gioielli: il Buddha, il Dharma e il Sangha. Il
Sangha è la comunità dei praticanti a cui si fa
riferimento.
Quando ci si affida ciecamente ad un
maestro non si corre il rischio di essere
plagiati? In questo caso come si può evitare
tale assoggettamento?
Il rischio di plagio è reale e spesso non è per
un'imposizione di volontà da parte del
maestro ma per un totale abbandono della
volontà dell'allievo. E' più facile, in effetti,
cercare una perdita di responsabilità nei
confronti del proprio agire, delegando il tutto
all'ispirazione di un maestro, ma il buddhismo
non è questo. Credo che solo chi pratica può
evitare questo condizionamento, continuando
a mantenersi responsabile del proprio agire e
guardando al maestro come una persona che
può indicarci la via e non come la via stessa.
Alessandra Marziale
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Come è nato il
progetto di
scrivere questo
libro ?
Fu una proposta
che ebbi da
Chiarelettere nel
2007, poco dopo
che il ministro
Mastella chiese il mio trasferimento da
Catanzaro. Inizialmente rifiutai, poi partecipai
ad “Annozero” dove conobbi Marco
Travaglio e Antonio Ingroia che osservarono
sia me e il mio lavoro in profondità senza
pregiudizi ed è anche grazie a loro che ho
accettato di scrivere il libro che è una sorta di
biografia politica dove faccio riferimento
anche alla mia vita personale.
Da quando si è accorto di essere un cattivo
magistrato ?
Fu un apostrofe che mi affibbiarono quando
intrapresi l'inchiesta “Protezione civile
Connection” quella che è uscita in questi
ultimi tempi sugli appalti all' Aquila e a Roma
con l'aggravante di un forte quantitativo di
criminalità mafiosa in tale gestione. Un
grande giro di affari sporchi dove
s'intrecciano mafia, colletti bianchi, notabilato
politico in maniera trasversale, quindi non
solo il berlusconismo o solo il Pdl.
Che cos'è il Diritto ?
Io di tale parola non vi darò una definizione
accademica, ma una mia piena di esperienza.
Diritto vuol dire comandare in maniera giusta,
autoritaria e plebiscitaria, per assicurare il
regolare funzionamento della Costituzione e
salvaguardare la res publica.
Quanto è importante conoscere la
Costituzione ?
E' estremamente importante che tutti i
cittadini di un dato paese conoscano la loro
Costituzione. Così comprendono meglio i loro
diritti e doveri. Il problema e che oggi la
politica tenta di decostruttivizzare tale carta.
Le faccio un esempio, l'art. 3 recita che siamo
tutti uguali davanti alla legge; con
l'emanazione del “Lodo Alfano” questo
articolo viene meno, in quanto reciterebbe
cosi “Tutti sono uguali dinnanzi la legge
eccetto quattro persone” e questo credo che lo
capirebbe anche un bambino. Sto seguendo
con estrema attenzione lo sviluppo o dovrei
dire l'involuzione del ddl contro le
intercettazioni e spero vivamente che non
venga approvato altrimenti l'art.21 sarebbe
inutile.
Perché lei è stato cacciato dalle inchieste
che aveva intrapreso ?
Perché calpestavo gli interessi di molti
politici. Vede oggi non ti uccidono, altrimenti
l'opinione pubblica direbbe aveva ragione, ma
prima ti tolgono l'inchiesta e poi ti
trasferiscono. La classe dirigente vuole dei
magistrati burocrati e conformisti che
Luigi De Magistris è nato a Napoli
il 20 giugno 1967 e discende da una
famiglia di giuristi, suo padre infatti
fu il magistrato del noto “Caso
Cirillo”. Dopo essersi laureato, ha
iniziato una folgorante carriera
aprendo le inchieste “Poseidon,
SDP, Why Not”. Il 17 marzo 2009 è
diventato europarlamentare per
l'IDV.
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
soggiacciono al potere di questa nuova
oligarchia. La motivazione del mio
trasferimento è stata che lavoravo con troppo
entusiasmo e passione e questo non è corretto.
La magistratura ha il compito di fermare chi
fa del potere e dei soldi pubblici un interesse
personale. Oggi si tentano di far approvare
delle leggi che perpetuano la corruzione
legalizzandola.
Che rapporto c'è tra Mafia e Stato ?
Sentendo negli ultimi giorni dei risvolti
importanti in cui alcuni esponenti politici
dichiarano che nelle stragi del'92-'93 ci siano
stati elementi deviati dello Stato, mi fa ridere.
Vede questo impasto tra Mafia e Stato non
nasce alla fine degli anni '80 ma risale agli
anni'50 se non prima e questa scoperta non
l'ho fatta io ma Leonardo Sciascia negli
anni'60.
In questi giorni si celebrano i 18 anni dalla
scomparsa Falcone e Borsellino, come li
ricorda ?
Io non voglio fare della pura retorica
ricordando la loro immensa grandezza che è
sotto gli occhi di tutti. Ma vi vorrei spiegare il
perché Borsellino dopo la morte di Falcone ha
avuto paura tanto da comparire spessissimo in
tv e perché è stato assassinato; egli aveva
scoperto, o stava scoprendo che dei pezzi del
suo pool antimafia aveva contatti con i
mafiosi e facevano il doppiogioco ed era
pronto a denunciarli non in privato ma in
pubblico in tv. Sappiate che la più grande dote
che ebbero questi due giudici fu di non
sottovalutare questa potente organizzazione
mafiosa.
Andrea Panico
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
La P2 è una nota loggia massonica alla quale
si affiliò nel 1965 Licio Gelli, nato nel 1919 e
che all'epoca era un piccolo imprenditore
toscano ma che avrà una rapida carriera
all'interno della setta. Se non si hanno prove
della mano della P2 nella Strage di P.zza
Fontana (12 dic.1969) scuramente c'è dietro il
fallito colpo di Stato del 1970 di Junio Valerio
Borghese, da cui Monicelli trasse il film
“Vogliamo i colonnelli”(1973) con Ugo
Tognazzi e Mariangela Melato. L'anno
successivo al fallito golpe Salvini nomina
Gelli Grande Venerabile (cioè capo supremo).
Nel 1974, la magistratura inizia a occuparsi
della P2 e il 17 marzo 1981 i magistrati
Gherardo Colombo e Giuliano Turone
indagando sulla morte di Michele Sindona
perquisiscono la sua villa e la fabbrica a
Castel Fibonacci. Il 22 maggio scatta il
mandato di cattura contro Gelli per
spionaggio politico- militare, ma il Venerabile
è già fuggito in Uruguay dove c'erano altri
adepti; infatti nel periodo di massima
irradiazione (1976-1981) questa setta aveva
fatto molti proseliti nei paesi sudamericani. In
seguito alla inchiesta parlamentare avviata da
Nilde Iotti e guidata da Tina Anselmi che si
concluse il 25 gennaio 1982 con
l'approvazione dell'articolo 17 che sciolse e
rese illegale la P2, Gelli è stato condannato in
via definitiva per la strage di Bologna (1980),
sottrazione di migliaia e migliaia di miliardi
allo Stato e ai risparmiatori con la bancarotta
del Banco Ambrosiano, calunnia ai danni dei
magistrati Turone, Viola, Colombo e per aver
sottratto materiale coperto dal segreto di Stato
per condizionare la politica italiana. Tra gli
adepti della setta ricordiamo Silvio
Berlusconi (tessera 1816) attuale Presidente
del Consiglio, Vittorio Emanuele di Savoia,
Claudio Villa morto nel'87 cantante, Alighiero
Noschese morto nel '79 comico e imitatore,
Roberto Calvi morto nel'82 banchiere,
Roberto Gervaso giornalista, Enrico Manca
ex dirigente RAI, Massimo Donelli attuale
presidente di Canale5, Maurizio Costanzo
giornalista e conduttore tv. La scoperta di tale
organizzazione fu talmente clamorosa da
portare alle dimissioni l'allora presidente del
Consiglio Forlani e all'attacco di Craxi e del
PSI alla magistratura che risultava fondata sia
la lista degli affiliati che il programma a cui
dovevano adempiere. La P2 voleva che si
realizzasse il PIANO DI RINASCITA
DEMOCRATICA che venne trovato nel '82
nel doppiofondo di una valigia di Maria
Grazia Gelli, figlia di Licio. Ecco cosa
prevedeva:
NASCITA DI DUE PARTITI: Uno al
potere, uno all'opposizione ed è quello che
sostanzialmente si è verificato 30 anni
dopo con la nascita del PDL e del PD
IL CONTROLLO DEI MEDIA:
Gestione di un'unica agenzia per
coordinare la stampa e immissione di tv
via cavo da impiantare per plasmare
l'opinione pubblica e moltiplicazione di
essa con naturale soppressione della RAI
PROGETTO DELLA BICAMERALE:
Istituzione di una commissione
parlamentare per le riforme costituzionale.
Fatta da D'Alema nel '97.
RIFORMA DELLA
MAGISTRATURA:
Divisione di ruoli e carriera tra PM e
magistrato. Le respnsabilità civili del
CSM devono essere esposte e controllate
dal Parlamento.
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Questo piano si è realizzato in toto o in parte
LA7 in occasioni delle elezioni politiche del
2006 ha intervistato Licio Gelli che smentiva
tutto ciò che la giornalista diceva tentando di
far passare la P2 come costola del Grande
Oriente D'Italia. Egli asserì di non voler
compiere alcun colpo di stato ma soltanto di
modificare l'assetto di alcuni punti della
Costituzione. Nel novembre 2008 lo stesso
Gelli affermò che l'unico in grado a poter
adempiere al PRD fosse lo stesso Berlusconi.
Nel 1978, quando Berlusconi era ancora un
massonico comprò da Giacomo Properzi una
tv via cavo Telemilano 58 che trasformerà in
Canale 5, nuova tv via etere. Nel 1980 fonda
Pubblitalia che affida al noto mafioso
Marcello Dell'Utri, nel '82 acquistò Italia 1 da
Rusconi e nell'84 è la volta di Rete 4 da
Mondadori. Le emittenti cominciano a
trasmettere a livello nazionale attraverso un
network di televisioni locali grazie alla
distribuzione capillare sul territorio di
videocassette che vengono messe in onda
contemporaneamente.
RIDUZIONE NUMERO DEI
PARLAMENTARI
ABOLIZIONE DELLE PROVINCE
Nel programma di Berlusconi del '94-
'01-'08
RIFORMA
DELL'AMMINISTRAZIONE:
Separazione della responsabilità politica
da quella amministrativa
ELIMINAZIONE DELLE
FESTIVITA': Eccetto il 2 giugno,
Natale, Capodanno, Ferragosto.
CONCESSIONE DI FORTI SGRAVI
FISCALI PER AGEVOLARE I
CAPITALI ALL' ESTERO: Quello
che si è verificato con l'approvazione
dello scudo fiscale.
ELIMINAZIONE DI PROCESSI A
CARICO DEL CAPO DELLO
STATO:
L'ossessione di Berlusconi.
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Per la legge è illegale e infatti 3 pretori di 3
regioni, Lazio, Piemonte e Abruzzo ordinano
il 16 ottobre 1984 l'oscuramento delle tre reti.
Berlusconi chiede aiuto all'amico Bettino,
allora al governo, che per varare un decreto
“Salva Berlusconi” abbandona un vertice
ufficiale a Londra dove presenziava la leader
Margareth Thatcher. Nel 1990 quando il
governo è guidato da CAF: Craxi, Andreotti,
Forlani viene varata la legge Mammì in cui
Berlusconi oltre a detenere le tre reti e
Mondadori, può trasmettere tg, uscendo dal
“Giornale” che relega al fratello Paolo. Nel
'94 decide di entrare in politica sopratutto per
risolvere i suoi problemi finanziari che
ammontavano a oltre 3.000 miliardi di lire
come rivela a Biagi. Al secondo mandato
(2001-2006) non contento di controllare 5 reti
su 7 ( eccetto RAI 3 e LA7) emana il
flagellante “Editto Bulgaro” che epura dalla
tv nazionale, quella pagata con i nostri soldi
tutti quegli autori che non seguono la sua
linea di pensiero e si sentono persone libere e
indipendenti. Adesso mi pongo una domanda,
alla quale non so dare risposta, Berlusconi che
è più fedele ai principi della P2 che della
Costituzione riuscirà ad attuare tutti i punti
del PRD ?
Andrea Panico
Inchiostro Libri
I fratelli Karamàzov è un romanzo di Fëdor
Michajlovič Dostoevskij, scrittore russo nato
nel 1821 e
morto nel 1880.
Un ricco
libertino, Fёdor
Karamàzov, ha
avuto tre figli:
-il primo figlio,
Dmitrij, detto
Mitja, odia suo
padre perché è
innamorato di
Grušenka, una
bella mantenuta
che il vecchio,
forte dei suoi
soldi desidera
avidamente; Mitja è un essere sensuale,
nervoso, irascibile e impulsivo; anche se è
spietato sa essere generoso
-il secondo figlio, Ivan, è un intellettuale e un
filosofo fortemente scettico
-il terzo figlio, Alëša , il più giovane, invece,
è stato educato dal monaco Zosima: è un
mistico che vuole prodigarsi per gli altri
-un altro figlio, Smerdjakòv è l’uomo del
sottosuolo, il “diverso” dagli altri: è
illegittimo; cinico e malvagio: fa il servitore
Tutta la trama ruota intorno all’assassinio del
capofamiglia Fëdor e alle vicende riguardanti
gli altri componenti della famiglia
conservando un profondo senso filosofico.
La storia dei fratelli Karamàzov doveva
essere la prima parte di una biografia di
Aleksej (Alëša), uno dei fratelli e in qualche
modo il protagonista del grande capolavoro
russo.
L’intreccio del romanzo è molto semplice.
Fёdor Karamazov muore: Smerdjakòv lo
uccide sotto l’influsso delle teorie di Ivan; poi
si toglie la vita
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
-Dmitrij, che è sospettato da tutti, ma difeso
da Grušenka viene condannato ai lavori
forzati
-Ivan crede alla colpevolezza di Mitja fino
alla confessione di Smerdjakòv che
togliendosi la vita impedisce a Ivan di
dimostrare le sue rivelazioni: cerca
disperatamente di salvare il fratello, ma cade
vittima della follia
-Alëša, in totale impotenza guida alcuni
giovani sulla via del perfezionamento
interiore verso una vita migliore.
Nel romanzo compare anche la leggenda del
grande inquisitore, in cui Ivan narra ad Alëša
la storia della nuova venuta di Cristo sulla
terra e della condanna da parte
dell’Inquisizione, poiché gli uomini non sono
più capaci di comprendere il suo messaggio.
In questo romanzo, considerato un grande
capolavoro, Dostoevskij esprime con grande
capacità espressiva il carattere e la forza del
male e la necessità di una redenzione.
Gionata Longo
Originale commedia all’italiana, Mine vaganti
di Ferzan Ozpetek ha per oggetto luoghi
comuni e storie d'amore trattati con tono
fresco ed innovativo. Come in Fate ignoranti,
Saturno contro, Un giorno perfetto, La
finestra di fronte, Il bagno turco, centrale
risulta il tema dell’omosessualità e
dell’accettazione della diversità ma, questa
volta, tutto ruota intorno alla necessità di
manifestare la propria natura e di avere il
coraggio di rinunciare alle situazioni che
suscitano infelicità. In primo piano, dunque, il
bisogno di dar libero sfogo alla propria
interiorità,al proprio io, di portare avanti il
proprio modo di essere e vivere. Anche la
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
cornice risulta diversa: non più i quartieri
romani ospitano la virata del regista, ma gli
splendidi colori di Lecce e del Salento, in cui
tutto è affidato alla coralità dell'intreccio
all'interno di un nucleo familiare che non
disdegna gag e scivoloni. La trama, infatti,
segue le vicende della numerosa e stravagante
famiglia Cantone, proprietaria di un celebre
pastificio pugliese. Il figlio minore,
Tommaso, interpretato da un interessante
Riccardo Scamarcio, aveva fatto credere ai
genitori di essersi laureato in economia e
commercio, ma in realtà si è laureato in
Lettere e vive a Roma, dove coltiva il sogno
di diventare scrittore. Tuttavia, è costretto a
ritornare a Lecce in quanto il padre decide di
dividere le quote aziendali tra i figli. Inoltre,
nessuno sa, in famiglia, che Tommaso è gay:
la sua confessione sarà anticipata da quella di
Alessandro Preziosi, nel ruolo del fratello
Antonio, che rivela a sua volta al padre di
essere omosessuale. Improvvisamente, la
mediocre tranquillità alto-borghese della
famiglia Cantone inizia a crollare. Per non
compromettere ulteriormente la situazione,
soprattutto in seguito al collasso subito dal
padre (Ennio Fantastichini), Tommaso
continuerà a fingere. Solamente la nonna
Ilaria Occhini, che da una vita custodisce il
ricordo di un amore impossibile, saprà
consigliare al nipote la cosa giusta da fare.
L'interpretazione muta di Carolina
Crescentini, nei panni della nonna da giovane,
è di innegabile suggestione, così come le luci
di Maurizio Calvesi. A ciò si aggiunge una
splendida Nicole Grimaudo, ragazza triste e
misteriosa che finisce per intrecciare un
legame profondo con Tommaso.
Antonella Anna Giacomaniello
Per realizzare il loro ultimo film, La vita è
una cosa meravigliosa, i fratelli Vanzina
hanno scelto di trattare con leggerezza
l’attualissimo e scottante tema delle
intercettazioni telefoniche, nell’ambito
politico, finanziario ed istituzionale italiano.
Ne è venuta fuori, così, una commedia degli
equivoci, forse simile a tante altre, ma lontana
dalla cialtroneria dei film di Natale o
Ferragosto.
L’ennesima pellicola che mette in luce i
peggiori vizi degli italiani, partendo dalle
intercettazioni telefoniche con cui la polizia
controlla uomini importanti che svolgono un
ruolo cruciale nella politica, nella finanza e
nell’amministrazione del Paese.
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
In questo modo, tra storie di tradimenti e
grossi guai, viene raccontata la vita di alcuni
personaggi ordinari ma complicati e le loro
aspirazioni alla felicità: il
presidente arruffone di
un'importante banca,
l'affermato chirurgo
sempre in vena di
raccomandazioni, il
poliziotto che s'innamora
di una massaggiatrice. I
Vanzina propongono,
insomma, una commedia
all'italiana che descrive il
nostro Paese per quello
che è veramente: un'Italia
che tende continuamente
a mettersi in mostra, ma
anche un'Italia innamorata
e vivacemente allegra.
Le vicende dei vari
personaggi si intrecciano:
Cesare - interpretato da
Enrico Brignano - un
poliziotto che si occupa
d'intercettazioni e vive
spiando le vite degli altri;
Antonio - Vincenzo Salemme - presidente di
un importante gruppo bancario, al quale i
politici chiedono con insistenza fondi neri per
finanziare i loro impicci. Un'indagine unisce
il proprietario della clinica dove lavora
Claudio - Gigi Proietti - un chirurgo sposato
con Elena; Vanessa, la figlia di Antonio;
Marco, un giovane
elettricista; e Laura,
una massaggiatrice che
si è innamorata di
Cesare senza sapere
che fa il poliziotto.
Tutte queste storie
iniziano in malo modo
ma si concludono con
una serie di happy-
end: nel finale esce
fuori, infatti, il buon
senso e l'onestà di
fondo dei tre
personaggi principali
interpretati
rispettivamente dai tre
grandi attori.
I registi dichiarano di
essersi ispirati, per il
titolo, a La vita è
meravigliosa di Frank
Capra e a L'amore è
una cosa meravigliosa
di Henry King; per il metodo narrativo, ai
lavori cinematografici di Alejandro Gonzàlez
Iñarritu e, per la storia, al lungometraggio di
Florian Henckel-Donnersmarck, vincitore
dell'Oscar nel 2007 come Miglior Film Straniero, Le vite degli altri.
Antonella Anna Giacomaniello
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Alle 7.50 del 15 aprile è morto, per
complicazioni renali, l'attore-conduttore
Raimondo Vianello, aveva 88 anni. Figlio di
un ammiraglio, per assecondare i voleri del
padre s'iscrive a Giurisprudenza ma scoppiata
la guerra si trova prigioniero a Roma insieme
a Walter Chiari, Enrico Maria Salerno e Dario
Fo e decide che la su futura professione
sarebbe stata l'attore. Viene immediatamente
scritturato da Garinei e Giovannini in
“Cantachiaro”(1946) e l'anno successivo
esordisce al cinema spesso nel ruolo di spalla
di Totò, Macario, Renato Pozzetto fino al
1988. Il sodalizio con Ugo Tognazzi lo
porterà girare, con lui, una ventina di film e a
debuttare nel programma satirico “Uno, due,
tre” (1954-1959) lui così etereo, leggero,
composto, così “inglese” nella forma ma
molto italiano nella scelta dei bersagli, l'altro
terrigno, buffone, pantagruelico tanto che la
trasmissione verrà soppressa per una garbata
satira al presidente Gronchi. Nel '58 si fidanza
con Sandra Mondaini e nel '62 la sposa
mentre incasella una serie di lucenti successi
accanto a Corrado in “Il tappabuchi”(1967) e
insieme a Johnny Dorelli e le gemelle Kessler
in “Canzonissima”(1969). Gli anni '70 lo
vedono accanto alla moglie Sandra nei
programmi satirici “Tante scuse”(1974),
“Noi...no !”(1977) e “Io e la befana”(1978)
con Raffaella Carrà oltre a “Stasera niente di
nuovo” (1981) ultimo contratto RAI prima
del raffinato “Festival di Sanremo”(1998). E',
rinsieme a Mike e Corrado, il cofondatore
della tv commerciale di Berlusconi e lì dopo
alcuni varietà e “Pressing” (1991-1999)
trionfa con le 20 serie di “Casa
Vianello”(1988-2008). In una società alla
deriva ricca di volgarità e perversioni a cui
noi siamo indifferenti e assuefatti lui e Sandra
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
divennero lo scandalo, la trasgressione,
portando in scena la loro quotidiana vita, e
soprattutto quel grande rispetto della fedeltà
coniugale ricco d’ironia per ben 52 anni.
Raimondo ci ha lasciato un vuoto incolmabile
e insostituibile, ci mancherà il suo garbo, la
sua disinvolta signorilità, la sua comicità così
pulita, asciutta, nitida e mordace, senza un
minimo di volgarità e sopratutto ci mancherà
la coppia Sandra e Raimondo che attraverso le
loro ruspanti diatribe , le rarefatte dolcezze, il
loro sostenersi principalmente nei momenti
più bui (Sandra ha due cancri e dal 2003 è
costretta a stare su una sedia a rotelle,
Raimondo un tumore) si sono rinnovati
quotidianamente nel loro manifesto e non
detto, le parole “ti amo”.
Andrea Panico
Il Napoli Teatro Festival Italia, diretto da
Renato Quaglia, è giunto alla sua terza
edizione: tanti i numeri e gli spettacoli che
anche quest’anno rendono protagonista
Napoli, i suoi teatri e spazi aperti. Grande
l’importanza acquisita sul piano
internazionale, cosicché esso rappresenta una
delle realtà italiane che permette di progettare
a lungo termine iniziative comuni, grazie alle
partnership con istituzioni pubbliche e private
straniere, partendo dal presupposto che la
cultura è un’insostituibile risorsa per lo
sviluppo territoriale. Parallelamente al
Festival ufficiale, e sempre dal 4 al 27 giugno,
per il secondo anno consecutivo si svolge l’
E45 Fringe Festival, dedicato al teatro
"indipendente". Centinaia le compagnie che
hanno inviato propri progetti, rispondendo al
concorso bandito nello scorso autunno, ma
solo 39 sono approdate alla fase finale, grazie
al parere favorevole di un’apposita giuria
composta da membri di teatri, associazioni e
gallerie cittadine. Non solo Europa, ma anche
America, con gruppi provenienti, infatti, da
Stati Uniti, Brasile, oltre a Finlandia, Russia,
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Gran Bretagna, Francia nonché Italia. Per
l’occasione, le diverse compagnie avranno a
disposizione gratuitamente dei teatri per la
rappresentazione e beneficeranno della
comunicazione e della promozione degli
eventi gestite dal Festival. Questa rassegna,
dedicata ai gruppi emergenti nel panorama
teatrale europeo, si avvale della
collaborazione dell’Associazione Interno 5
per quanto concerne la direzione
organizzativa e la produzione esecutiva e del
supporto di Punta Corsara (progetto triennale
della Fondazione Campania dei Festival per
l’Auditorium di Scampia). Proprio come per il
Napoli Teatro Festival Italia, anche per il
Fringe è possibile usufruire di card e di
abbonamenti per assistere a prezzi modici agli
spettacoli allestiti in quel multiforme e
continuo palcoscenico che è Napoli, con i
suoi luoghi e le sue infinite bellezze, che il
più delle volte si rivelano una vera scoperta.
Fiorina Izzo
Cowboys 4, 5, 6 giugno Cowboys è un lavoro sul colore e sull’identità superficiale. Si potrebbe riassumere con la frase: rendiamo grazie alla contemporaneità che ci ha permesso di restare sulla superficie delle cose
LOU - studio sulla mala vita 4, 5, 6 giugno Un qualsiasi paesotto di una qualsiasi provincia del sud Italia. Lou è un frammento della delirante violenza che riempie ogni giorno la vita di incolpevoli cittadini
Babel o il balletto degli incompatibili 5, 6 giugno Babel o il balletto degli incompatibili è uno spettacolo di danza che si ispira al Misantropo di Molière
Cronache minori 5, 6 giugno Cronache minori è la storia di tre catastrofi individuali: la suora, la vedova, l’idiota. I ricordi affiorano come ulcere sulla lingua e stigmate sulle mani, che intanto rammendano, lavano, uccidono
Elettra, biografia di una persona comune studio 7, 8, 9 giugno Elettra Romani è stata ballerina e attrice di avanspettacolo. Gli autori hanno parlato con lei, registrato la sua voce e la sua storia
Fine Bone China dal 5 al 9 giugno Un assolo di danza delicato e potente, che fonde il Butoh e la danza europea. Ispirata alle pioniere che indossavano abiti di gala fra le polveri dell’entroterra australiano
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010 Penelope in Groznyj 8, 9 giugno Il mito omerico di Penelope e della sua controversa solitudine si trasferisce nella Cecenia di oggi, un paese dove la tortura è la norma
Di una specie cattiva 8, 9 giugno Di una specie cattiva è un poema scenico per movimenti lunari e voce ricomposta, ispirato all’universo poetico di Sylvia Plath
5 anni separano Luciano Ligabue dal suo
precedente album d’inediti (“Nome e
Cognome” 2005), anni nei quali non è stato
fermo (pubblicando un best of ed un Live),
ma nei quali ha prodotto ben poco di nuovo (4
singoli) …
L’11 maggio del 2010 è uscito “Arrivederci
Mostro”, il nuovo album contenente 12 tracce
inedite. Con il titolo del disco l’artista di
Correggio intende dire di aver superato
determinati periodi di turbamento (appunto
“mostri”) del suo
passato…
un’arrivederci
preoccupante dato
che malinconia ed
emozione sono
spesso inscindibili (la
copertina dell’album
è una affascinante didascalia di questo
concetto)… spesso ma non sempre, e forse
questo cd ne è un esempio…
QUANDO CANTERAI LA TUA
CANZONE: strano come questo cd inizi con
una canzone dalla musica delle più
coinvolgenti, ma con un testo che non ha
moltissimo da dire… è una evocazione di un
momento idilliaco (la canzone che appunto
sarà cantata) che va cercato nonostante
“l’impatto con il mondo è sempre forte” e
portato avanti (“te ne fregerai di quanto
piove”)
LA LINEA SOTTILE: è un immagine molto
poetica di un impalpabile confine percettivo
tra alcuni punti estremi che la vita presenta (il
mondo “tremendo e stupendo”). Forse in
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
questa canzone, più che nelle altre, si avverte
la serenità cui allude il titolo del disco
certamente originale rispetto al passato: “a
mia volta mi lascio un po’ stare” (“la linea
sottile” 2010) “non mi lascio stare a modo
mio” (“vivere a orecchio” 2005)
NEL TEMPO: una perfetta armonia di sound
rock unita ad un testo introspettivo che
procede per immagini (“belfagor e Carosello”,
“la 1100 che mio padre urlava un po’ a
chiunque”, “i Polis a Reggio”, “Falcone e
Borsellino”) riflettendo sul passato (sulle
“foto che non ho, ne ho scattate solo un po’,
non ne ho avuto il tempo”)
CI SEI SEMPRE STATA: una ballata
d’amore leggera che si lascia ascoltare,
moderata, serena, gradevolmente lenta
LA VERITA’ E’ UNA SCELTA: rock
abbastanza rude che ricorda le sonorità di
“cosa vuoi che sia”, è forse il brano più
arrabbiato dell’albu: la verità non è un
qualcosa di oggettiva, è sottomessa ad una
autocondizionata percezione (“di giorno
sempre un occhio aperto, di notte uno
chiuso”)
CARO IL MIO FRANCESCO: una lettera
aperta a Francesco Guccini, sullo stile de
L’avvelenata, Ligabue da un volto a coloro
che sono “tra palco e realtà” e ai cantanti a cui
“non dovete badare”
ATTO DI FEDE: e bene si, non è un titolo
ironico, ci troviamo difronte ad una canzone,
che pur nella sua concretezza (“vivere è un
atto di fede”) rivela fiducia in un qualcosa
sopra di noi,(“è tutto scritto ed è qui dentro”).
l’”ho visto” di questa canzone, insieme al
“c’ero” di Nel Tempo, è emblematico, il
rocker è ormai un cinquantenne…
UN COLPO ALL’ANIMA: rock energico,
un testo inquieto e una situazione forse
banale, una canzone che può piacere o meno,
che può tranquillamente essere definita
commerciale, ma certamente anche gustosa
IL PESO DELLA VALIGIA: ispirato ad una
sua poesia, il pezzo procede con una sua lenta
metrica dando immagini spontanee e sensibili
TACA BANDA: un intermezzo alla leggera,
quasi parlato, con ben poche pretese
QUANDO MI VIENI A PRENDERE:
anche dopo averla ascoltata più volte, questa
canzone lascia scossi. Prende ispirazione da
una storia vera accaduta in un asilo belga, a
Dendermond, dove un 20 irrompe nella
struttura e uccide una maestra e due bambini
ferendone una dozzina, il tutto davanti agli
occhi di tutti gli altri compagni… la canzone
narra con gli occhi di un bambino gli eventi
accaduti…
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE:
ha il sapore di “urlando contro il cielo”, è il
rock di Liga, un rock che proprio in questo
pezzo si augura di crescere ancora, e di
continuare a emozionare e emozionarsi…
Sarà che parlo con gli occhi di un fan più che
con l’oggettività di un giornalista, ma questo
album si inserisce sicuramente nei migliori
del cantautore di Correggio… Luciano
Ligabue è certamente lontano da quella che è
la grande musica rock, ma non è neppure poi
così vicini a quella commerciale, certamente
di più rispetto alle sue origini, ma comunque
con la sua coerenza le sue tematiche e il suo
modo di esprimersi!
Fabio Cirillo
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
“Ci sono solo due razze su questo pianeta: gli intelligenti e gli stupidi.”
John Fowles
I risultati delle ultime elezioni regionali
vedono la vittoria del centrodestra e
l’avanzata della Lega Nord. Viste le armi con
le quali si è
presentata la
Lega alle
ultime elezioni
la cosa non
stupisce molto,
dal momento
che quando si
pongono le
prospettive per
la cacciata
degli immigrati dall’Italia la maggioranza è
sempre d’accordo, sia a nord, dove è più forte
la xenofobia, sia a sud dove si è innescato un
meccanismo di difesa dallo straniero,
considerato socialmente pericoloso. Se inoltre
aggiungiamo a ciò la promessa
dell’adeguamento dei salari al costo della vita,
cosa si può desiderare di più? il popolo
ascolta solo ciò che vuole sentirsi dire. La
Lega ha condotto una campagna elettorale sul
territorio che ha sicuramente dato i suoi frutti
in assenza di una più battagliera propaganda
da parte degli altri partiti politici, penalizzati
anche dalla mancanza della cassa di risonanza
della Tv. Tutto ciò, probabilmente, ha a che
fare anche con un maggior vigore dei militanti
della Lega Nord, la cui militanza viene vista
come simbolo di appartenenza ad un gruppo
che si fa sempre più numeroso, forte anche
della diffusione attraverso i social network.
Quella che però, a mio parere, è la causa
principale di queste vittorie è la mancanza di
un’efficace alternativa. La maggioranza dei
cittadini che vivono sudandosi il pane non
sempre sceglie in base all’ideologia, andando
a destra piuttosto che a sinistra, ma sceglie ciò
che sembra meno peggio e in linea con le loro
esigenze di cittadini comuni. Ascoltando i
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
discorsi del “popolo” si percepisce una certa
delusione, forse perché da un lato molte
persone non si sono sentite abbastanza
rappresentate dai politici che oggi fanno parte
della sinistra, dall’altro hanno visto una certa
incoerenza e ambiguità in questa parte
politica. Ultimamente si parla di una sinistra
che ha cominciato ad imitare il centro-destra e
probabilmente questo ha fatto perdere molti
consensi da parte di chi non ha visto la
“differenza” che fa scegliere una parte invece
di un’altra. Si può comprendere che la Lega
conquisti sempre più consensi al Nord, ma
quello che veramente fa indignare è che c’è
gente che sostiene la Lega anche al Sud e
questo sembra davvero un vero sacrilegio!
Come può un cittadino del Sud sostenere un
partito che affonda le proprie radici nel
disprezzo per i meridionali? C’è chi afferma
che al Sud c’è bisogno di un cambiamento di
mentalità che solo la Lega può attuare; certo,
quello di cancellare il Meridione dalla cartina
dell’Italia! Forse quei napoletani che si sono
iscritti al Carroccio non si sono mai fatti un
giretto nei forum leghisti, dove con tono
altezzoso gli utenti affermano che la Lega non
dovrebbe diffondersi oltre l’Emilia Romagna,
o ancora che dovrebbe escludere l’Abruzzo
perché lì si parla un dialetto simile al
napoletano, che mal si concilia con la
Padania. Pensate che addirittura hanno
proposto una suddivisione tra gli abitanti del
Lazio centro-settentrionale e quelli del Lazio
meridionale, definiti terroni e dunque indegni
di essere considerati corregionali dei “veri”
laziali. Qui parliamo di “superiorità di razza”,
concetto alla base di ogni sterminio e
persecuzione, non si tratta di opinioni
politiche, ma di esaltazione ed ogni fenomeno
di tale portata andrebbe rifiutato
categoricamente, prima che alle parole venga
dato il potere di diventare fatti.
Alessandra Marziale
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
“Dio è morto”, un aforisma che forse
riassume a pieno il pensiero del „900, è morto
portando con se l‟etica civile, le speranze e gli
ideali. Dio è morto, a testimoniarlo sono stai
ben due conflitti mondiali ( ed un terzo
scampato per un colpo di scena storiografico
), a testimoniarlo è una società protesa sempre
più verso il materialismo ed il consumo
(anche dell‟altre che nel corso di questo
secolo ha perso la sua carica
trascendentale)… innegabilmente vero, ma
altrettanto innegabile è il progresso scientifico
e tecnologico, che, bisogna riconoscere, non
ha portato solo alla bomba atomica, non ci
dimentichiamo che di malattie che oggi
curiamo ingurgitando un pillola nei tempi
addietro si moriva, non ci dimentichiamo che
il parto era la maggior causa di mortalità
femminile …
Ma al di fuori di questo sviluppo tangibile, è
da registrare un‟altra grande tappa nel
progresso dell‟uomo, per spiegarlo ho scelto
di adoperare un grande autore del „900: Luigi
Pirandello … egli teorizzava il distacco tra
Forma e Vita, ovvero quel processo secondo
cui tutte le idee della mente umana, nella
società, vadano a tradursi in azioni o opere
(forme) di cui la carica iniziale (Vita) è
spenta. Questo distacco sembra attenuarsi nel
XX secolo ne sono “bella mostra” (è il caso di
dirlo) le avanguardie artistiche, a partire
dall‟espressionismo fino al surrealismo (che si
proponeva di essere un linguaggio
propriamente adatto all‟io), nonché l‟intera
arte concettuale …
meri concetti che
vanno a vivere anche
nello spazio teatrale
(basti pensare allo
stesso Pirandello o a
Samuel Beckett)… Il
„900 è il secolo dove
nasce un‟arte ex-
novo, la
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
cinematografia, è il secolo dei grandi mezzi di
comunicazione (la televisione prima di
internet) che in fin dei conti non sono sempre
stati usati per soli scopi commerciali. È il
secolo di Annales e della Scuola di
Francoforte, di una storiografia non più
romanzata, ma reale e basata su scienze più o
meno esatte quali possono essere la
psicologia, l‟antropologia, la sociologia..
È il secolo in cui molti hanno creduto in una
grande utopia quale sarebbe potuta essere il
comunismo! È un secolo probabilmente
spaccato in due, la cui prima metà può essere
vista come la devastante fine dell‟età
moderna, e la seconda metà come l‟inizio di
una altrettanto disastrosa
epoca che
non
riusciamo
ancora a
definire (e
che perciò
chiamiamo
post-moderna), devastante perché il
consumismo ne fa da padrone, perché anche
l‟arte (nel senso più amplio del termine) è
diventato un semplice prodotto da mangiare e
buttar via …Oppure si continua a riflettere
sull‟uomo e sul perche della sua esistenza, si
osservano le tesi strutturaliste o neo
pragmatiste, le si appoggia o le si critica,
oppure si continua a fare arte, estetica o
concettuale, oppure si continua a scrivere di
complessi mentali o della più banale storia
d‟amore… oppure si prende una chitarra od
un pianoforte, si fa del rock o della musica
classica. Tutto questo e tanto altro (anche
ombre, non va negato) nel 1900 c‟è stato!
Fabio Cirillo
L’eco di Cassandra Anno II-Numero IX-Giugno 2010
Aldilà
Silenzio
non c’è nessuno
nessun rumore
neanche un suono
solo il silenzio
non sento più il vento
e il brusio delle stelle
silenzio
non odo più le cicale
e lo scrosciare delle onde
vuoto
solo il vuoto
provo ad alzarmi
urlo
nessuna risposta
cerco di pensare
di ricordare
ma la mia mente è vuota
sembra quasi non esista
Cosa è successo?
Perché sono qui?
Dove sono coloro che amo?
Ad un tratto mi illumina una luce
mi accarezza una voce
che è mille voci insieme
“Non devi avere più paura-
mi dice-
sei morta!”.
Leonarda Di Meo
L’Anno della sconfitta
Antico ricordo passato,
è l’anno; di guerra; sconfitta
del grande impero americano:
se a terra dal cielo fu scritta
quest’epoca di duro fato
ove ogni dolor sembra vano
l’astrusa creazione per mano
d’un uomo in altra si pone
divina per porre questione
tra fango e nuvola, andiamo!
il misero seme d’Adamo
per mano di un uomo morrà!
Gionata Longo
Dio è morto!
Dio è come una stella
spentasi miliardi di anni fa,
che favolosa e bella
emana luce per l’eternità!
Gionata Longo
Inno alla morte
La morte, la morte con volto di dea! Avessi
la morte; avessi
un’idea
per ucciderla!
Gionata Longo