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Indagine valutativa sull’impatto della campagna nazionale per l’abolizione della contenzione meccanica promossa dal Forum Salute Mentale «E tu slegalo subito…» A cura di Elena Salvini Marta Rossetti

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Indagine valutativa sull’impatto della campagna

nazionale per l’abolizione della contenzione

meccanica promossa dal Forum Salute Mentale

«E tu slegalo subito…»

A cura di

Elena Salvini

Marta Rossetti

La nostra indagine

La nostra ricerca nasce all’interno del laboratorio del corso di Teorie

e Pratiche della valutazione, nel quale abbiamo cecato di valutare,

supportati dal nostro docente, la campagna promossa dal Forum

Salute Mentale per l’abolizione della contenzione meccanica negli

studenti di alcune facoltà dell’Università degli Studi La Sapienza

(Medicina e Chirurgia, Scienze Infermieristiche, Servizio Sociale,

Scienze Politiche, Comunicazione e Sociologia)

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 2

Fasi della ricerca

Le nostre fasi di ricerca sono state:

• Definizione dell’oggetto e degli obiettivi della ricerca

• Concettualizzazione del problema di indagine (dimensioni,

sottodimensioni, indicatori)

• Progettazione del questionario e pre – testing dello strumento

• Organizzazione e somministrazione dei questionari

• Rilevazione e Analisi dei dati

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 3

Definizione del concetto

La contenzione meccanica, ovvero il legare il paziente psichiatrico al

letto ospedaliero immobilizzandolo, è ancora oggi una pratica molto

diffusa soprattutto nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC)

e rappresenta una grave limitazione della libertà personale.

La contenzione è infatti un evento dannoso non solo a livello mentale

e fisico, ma è da considerarsi soprattutto come un’offesa alla dignità

individuale di chi la subisce

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 4

Definizione del concetto

Sul piano giuridico, è doveroso puntualizzare che il nostro codice

contempla la disciplina dei Trattamenti Sanitari Obbligatori – L.

180/78 e L. 833/78 – volta a tutelare i diritti civili delle persone con

sofferenza mentale, ma non si fa in alcun modo riferimento alla

pratica della contenzione

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Indagini sulla contenzione

Un importante contributo per la diffusione e le caratteristiche di tale

pratica ci viene dall’indagine sull’uso della contenzione nei SPDC del

Lazio nell’anno 2009 (svolta dal Coordinamento dei SPDC). A questa

indagine hanno partecipato 20 dei 22 SPDC della regione ed è emerso

che la contenzione meccanica è stata praticata, in misura variabile, in

tutti i centri.

Nei singoli pazienti la durata media della contenzione è stata di 18 ore e

le motivazioni variano da «agitazione psicomotoria», «rifiuto dellecure»

e «autolesionismo»

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Concettualizzazione del problema

• Concezione dei disturbi psichiatrici e delle persone affette da tali

disturbi

• Conoscenza/fonti di informazione in merito ai disturbi mentali

• Atteggiamento nei confronti delle persone con disturbi mentali

• Conoscenza/informazione del concetto di contenzione

• Atteggiamento nei confronti di tale pratica

• Influenza del percorso di studi sulla concezione di disturbo

mentale e contenzione

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 7

Obiettivi dell’indagine

• Registrare le caratteristiche percettive della malattia mentale e

delle persone affette da disturbi mentali

• Rilevare le opinioni riguardi la pratica della contenzione

• Identificare eventuali fattori che si associano al consenso, o meno,

dell’abolizione della contenzione

• Valutare l’impatto e l’efficacia della campagna

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 8

Strumenti d’indagine: il questionario

Il questionario è stato l’elemento da noi utilizzato per la nostra

indagine. Articolato in 24 domande, esso contiene al suo interno

moltissimi elementi da analizzare:

• Scale Likert

• Scale con differenziale semantico

• Scale varie

• Batterie di domande

• Domanda aperta

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Strumenti d’indagine: il questionario

La sua struttura è cambiata spesso in corso d’opera, per permettere di

avere un lavoro il più possibile aderente a quella che era la nostra

idea investigativa. Il pre – testing è stata la fase che ha prodotto

maggiori risultati in questo senso: infatti il poter capire se il

questionario possa funzionare e quali siano invece gli elementi poco

attinenti alla ricerca, ci ha permesso di lavorare in maniera più

precisa, attenta e ha permesso a chi ha svolto il questionario di essere

pienamente coinvolto nella raccolta dei dati

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 10

Tecniche d’indagine nel questionario

Scala Likert. La scala Likert è una tecnica per la misura

dell’atteggiamento; tale tecnica si distingue principalmente per la

possibilità di applicazione di metodi di analisi degli items basati sulle

proprietà statistiche delle scale di misura a intervalli o rapporti. La

tecnica consiste nel mettere a punto un certo numero di affermazioni

che esprimono un atteggiamento positivo e negativo rispetto a uno

specifico oggetto. La somma di tali giudizi tenderà a delineare in

modo preciso l’atteggiamento del soggetto noi confronti dell’oggetto.

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Tecniche d’indagine nel questionario

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Tecniche d’indagine nel questionario

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Scale con differenziale semantico. Il differenziale semantico consente di

qualificare l’aspetto connotativo del significato attribuito ad uno stimolo

senza porre domande dirette. Esso è costituito da una serie di scale, ciascuna

delle quali è composta da una coppia di aggettivi bipolari tra i quali è

collocata una scala di rating (5 - 7 posizioni).

La valutazione che il soggetto fa dell’oggetto per ciascuna scala/dimensione

è individuata dalla posizione dell’oggetto rispetto all’origine e viene

espressa in:

• Qualità (direzione positiva o negativa)

• Intensità (distanza dall’origine)

Tecniche d’indagine nel questionario

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Tecniche d’indagine nel questionario

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 15

Batterie di domande. Per quel che riguarda le domande poste nel

questionario, la nostra attenzione si è focalizzata soprattutto nella

giusta formulazione delle stesse e delle loro struttura sintattica per

non incorrere in:

1.Domande sovradeterminate, quando nel testo della domanda non

si danno elementi sufficienti all’intervistato o la domanda risulta

ambigua per termini o costruzione sintattica

2.Domande sovradeterminate, il testo della domanda è formulato

in maniera tale da indirizzare verso una o più alternative di risposta

a scapito di altre

3.Domande obstrusive, il contenuto della domanda può porre in

imbarazzo l’intervistato (Pitrone 1996)

Tecniche d’indagine nel questionario

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 16

Nel nostro pre – testing, ad esempio, inizialmente avevamo

inserito un item curvilineo che poi, in fase di revisione è stato

eliminato.

La curvilineità si ha quando soggetti diversi si dichiarano

d’accordo con un’affermazione per motivi sostanzialmente

opposti (domanda 16 – pre testing - «Come consideri la pratica

della contenzione meccanica?», item «una risorsa utile per far

fronte alla carenza di personale»).

Domanda aperta.

L’elaborazione dei dati

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Dopo la raccolta di tutti i questionari, si è passati all’analisi dei

dati, per capire che tipo di impatto la campagna promossa dal

Forum Salute Mentale ha avuto sugli studenti che si sono

sottoposti al questionario.

In questa fase, abbiamo lavorato con il Software di analisi

statistica SPSS, che ci ha permesso lavorare sui dati raccolti e

creare tabelle e grafici utili per capire, verificare o rielaborare

alcune ipotesi fatte a priori sull’andamento della ricerca.

L’elaborazione dei dati

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 18

Oltre alle numerose statistiche ed analisi dei dati effettuate in aula

con il supporto del nostro docente, ci siamo dedicate in maniera

autonoma ad alcune nostre considerazioni ed elaborazioni,

cercando in particolar modo di capire quali interconnessioni

possono esserci tra la facoltà di appartenenza degli studenti a cui è

stato sottoposto il questionario e il loro livello di pregiudizio sulla

malattia mentale, sulla contenzione prima e dopo la campagna ed

infine su quali studenti la campagna ha avuto maggiore impatto.

La nostra analisi

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Siamo partite con l’analizzare la variabile indipendente «sesso»

(domanda 21 del questionario) per capire se potesse aver influito

sull’efficacia della campagna (domande 11, 14 e 17).

La nostra analisi

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 20

Dopo aver ricodificato la domanda 21, attraverso la procedura:

TRASFORMARICODIFICA IN VARIABILI DIFFERENTI

abbiamo assegnato nei valori nuovi a «maschile» «femminile»,

attribuendo 1=maschile e 2=femminile

La nostra analisi

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 21

E creato una tabella di contingenza attraverso la procedura:

ANALIZZA STATISTICHE DESCRITTIVE TABELLA DI

CONTINGENZA

inserendo la variabile dipendente in

righe e la variabile indipendente in

colonne

Il nostro risultato

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E avendo il seguente risultato:

La nostra analisi

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 23

Avendo trovato un Chi quadrato troppo superiore allo 0, siamo arrivate

alla conclusione che le frequenze osservate non coincidono esattamente

con quelle teoriche. Il risultato analizzato non ha prodotto alcun

risultato utile perla nostra ricerca: le variabili osservate tra loro non

mostrano nessuna relazione significante.

Abbiamo quindi proseguito con il creare una tabella di contingenza tra

il livello di pregiudizio nei confronti della malattia mentale (domanda 6

e 8) con la facoltà di appartenenza degli studenti (domanda 22).

La nostra analisi

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Il nostro risultato

08/06/2016 E tu slegalo subito Pagina 25

Facoltà*livello di pregiudizio

Chi quadrato = ,018

Il nostro risultato, la nuova analisi

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Il Chi quadrato in questo caso è risultato essere 0,18, un risultato

già più vicino allo zero che ci ha portat a compiere un ulteriore

analisi: analizzare quanto la facoltà di appartenenza (domanda

22) possa aver influito, sia prima che dopo la campagna

somministrata (domanda 13 e 18), sull’essere concordi o meno

con l’abolizione della contenzione.

La nuova analisi

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Abbiamo quindi iniziato con il creare la frequenza delle due domande attraverso la

procedura

ANALIZZA STATISTICHE DESCRITTIVE FREQUENZE

Poi abbiamo ricodificato in variabili differenti per creare un indice che ci potesse dire

se tra il prima e il dopo campagna ci fosse stato un cambiamento. Abbiamo accorpato

le risposte dalla 1 alla 4 sotto la dicitura «non abolirei la pratica» e la risposta 5 sotto

la dicitura «abolirei la pratica»:

Intervallo 1 – 4 1 = NO; 5 2 = SI

Siamo passate a creare una tabella di contingenza inserendo in righe la propensione

all’abolizione ex post e in colonne la propensione all’abolizione ex ante + facoltà di

appartenenza

I risultati del prima campagna

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Propensione abolizione contenzione prima della campagna* facoltà

Chi quadrato= ,046

I risultati del dopo campagna

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Propensione abolizione contenzione dopo la campagna*facoltà

Chi quadrato= ,000

Quarta analisi

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Sulla stessa scia dell’analisi precedente, abbiamo analizzato l’impatto della campagna

(domanda 16) con la facoltà di appartenenza, creando una tabella di contingenza.

Impatto campagna*facoltà

Chi quadrato = ,000

Quinta analisi

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Abbiamo cercato di capire, ancora, come la campagna abbia avuto un effetto differente

(efficacia della campagna domande 11, 14, 17) a seconda della facoltà (domanda 22)

Indice di efficacia in tre classi*facoltà

Chi quadrato = ,000

In ultima analisi

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Infine abbiamo elaborato un’ultima tabella di contingenza per capire i ragazzi

appartenenti a quale facoltà sottoscriverebbero l’appello per l’abolizione della

contenzione.

Sottoscrizione appello*facoltà

Chi quadrato = ,000

Valutazione dei risultati

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• Da quanto appreso dai dati elaborati, sicuramente le facoltà scientifico – mediche

(medicina e chirurgia; scienze infermieristiche) sono le facoltà che hanno un livello

di pregiudizio più alto nei confronti della malattia mentale (quasi 38%)ed anche

una più alta propensione a non abolire la contenzione sia prima (90% e 89,3%) che

dopo la campagna (85% e 82,1%);

• Le stesse facoltà, inoltre, non sottoscriverebbe l’appello per l’abolizione della

contenzione (82,5% e 60,7% «non sottoscriverei l’appello»).

Considerazioni finali

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Sicuramente, visti i dati rilevati, si potrebbe pensare che gli studenti frequentanti le facoltà

medico – scientifiche sono meno «sensibili» a quelle che sono le problematiche del disagio;

ovviamente, non è nostro intento generalizzare, ma da ciò che è stato rilevato statisticamente,

sicuramente le facoltà sociali/sociologiche hanno mostrato maggiore propensione a modificare

anche quello che era il loro pensiero iniziale sulla contenzione, identificandosi nella campagna e

riuscendo a provare empatia verso il disagio mentale.

Forse, la questione è proprio questa: gli studenti delle facoltà sociali/sociologiche sono

maggiormente educati – formati a provare empatia verso il diverso, e conseguentemente verso il

disagio; hanno maggiori occasioni di riflessione, anche durante le lezioni, per lavorare sulla

propria professione; al contrario invece degli studenti di medicina e infermieristica che, dovendo

agire in contesti di emergenza, sono probabilmente più portati a lavorare e formarsi sulla

«praticità» del loro mestiere e non sulla riflessività, sulla propria sensibilità.

Grazie per l’attenzione

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