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Indagine valutativa sull’impatto della campagna
nazionale per l’abolizione della contenzione
meccanica promossa dal Forum Salute Mentale
«E tu slegalo subito…»
A cura di
Elena Salvini
Marta Rossetti
La nostra indagine
La nostra ricerca nasce all’interno del laboratorio del corso di Teorie
e Pratiche della valutazione, nel quale abbiamo cecato di valutare,
supportati dal nostro docente, la campagna promossa dal Forum
Salute Mentale per l’abolizione della contenzione meccanica negli
studenti di alcune facoltà dell’Università degli Studi La Sapienza
(Medicina e Chirurgia, Scienze Infermieristiche, Servizio Sociale,
Scienze Politiche, Comunicazione e Sociologia)
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Fasi della ricerca
Le nostre fasi di ricerca sono state:
• Definizione dell’oggetto e degli obiettivi della ricerca
• Concettualizzazione del problema di indagine (dimensioni,
sottodimensioni, indicatori)
• Progettazione del questionario e pre – testing dello strumento
• Organizzazione e somministrazione dei questionari
• Rilevazione e Analisi dei dati
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Definizione del concetto
La contenzione meccanica, ovvero il legare il paziente psichiatrico al
letto ospedaliero immobilizzandolo, è ancora oggi una pratica molto
diffusa soprattutto nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC)
e rappresenta una grave limitazione della libertà personale.
La contenzione è infatti un evento dannoso non solo a livello mentale
e fisico, ma è da considerarsi soprattutto come un’offesa alla dignità
individuale di chi la subisce
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Definizione del concetto
Sul piano giuridico, è doveroso puntualizzare che il nostro codice
contempla la disciplina dei Trattamenti Sanitari Obbligatori – L.
180/78 e L. 833/78 – volta a tutelare i diritti civili delle persone con
sofferenza mentale, ma non si fa in alcun modo riferimento alla
pratica della contenzione
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Indagini sulla contenzione
Un importante contributo per la diffusione e le caratteristiche di tale
pratica ci viene dall’indagine sull’uso della contenzione nei SPDC del
Lazio nell’anno 2009 (svolta dal Coordinamento dei SPDC). A questa
indagine hanno partecipato 20 dei 22 SPDC della regione ed è emerso
che la contenzione meccanica è stata praticata, in misura variabile, in
tutti i centri.
Nei singoli pazienti la durata media della contenzione è stata di 18 ore e
le motivazioni variano da «agitazione psicomotoria», «rifiuto dellecure»
e «autolesionismo»
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Concettualizzazione del problema
• Concezione dei disturbi psichiatrici e delle persone affette da tali
disturbi
• Conoscenza/fonti di informazione in merito ai disturbi mentali
• Atteggiamento nei confronti delle persone con disturbi mentali
• Conoscenza/informazione del concetto di contenzione
• Atteggiamento nei confronti di tale pratica
• Influenza del percorso di studi sulla concezione di disturbo
mentale e contenzione
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Obiettivi dell’indagine
• Registrare le caratteristiche percettive della malattia mentale e
delle persone affette da disturbi mentali
• Rilevare le opinioni riguardi la pratica della contenzione
• Identificare eventuali fattori che si associano al consenso, o meno,
dell’abolizione della contenzione
• Valutare l’impatto e l’efficacia della campagna
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Strumenti d’indagine: il questionario
Il questionario è stato l’elemento da noi utilizzato per la nostra
indagine. Articolato in 24 domande, esso contiene al suo interno
moltissimi elementi da analizzare:
• Scale Likert
• Scale con differenziale semantico
• Scale varie
• Batterie di domande
• Domanda aperta
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Strumenti d’indagine: il questionario
La sua struttura è cambiata spesso in corso d’opera, per permettere di
avere un lavoro il più possibile aderente a quella che era la nostra
idea investigativa. Il pre – testing è stata la fase che ha prodotto
maggiori risultati in questo senso: infatti il poter capire se il
questionario possa funzionare e quali siano invece gli elementi poco
attinenti alla ricerca, ci ha permesso di lavorare in maniera più
precisa, attenta e ha permesso a chi ha svolto il questionario di essere
pienamente coinvolto nella raccolta dei dati
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Tecniche d’indagine nel questionario
Scala Likert. La scala Likert è una tecnica per la misura
dell’atteggiamento; tale tecnica si distingue principalmente per la
possibilità di applicazione di metodi di analisi degli items basati sulle
proprietà statistiche delle scale di misura a intervalli o rapporti. La
tecnica consiste nel mettere a punto un certo numero di affermazioni
che esprimono un atteggiamento positivo e negativo rispetto a uno
specifico oggetto. La somma di tali giudizi tenderà a delineare in
modo preciso l’atteggiamento del soggetto noi confronti dell’oggetto.
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Tecniche d’indagine nel questionario
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Scale con differenziale semantico. Il differenziale semantico consente di
qualificare l’aspetto connotativo del significato attribuito ad uno stimolo
senza porre domande dirette. Esso è costituito da una serie di scale, ciascuna
delle quali è composta da una coppia di aggettivi bipolari tra i quali è
collocata una scala di rating (5 - 7 posizioni).
La valutazione che il soggetto fa dell’oggetto per ciascuna scala/dimensione
è individuata dalla posizione dell’oggetto rispetto all’origine e viene
espressa in:
• Qualità (direzione positiva o negativa)
• Intensità (distanza dall’origine)
Tecniche d’indagine nel questionario
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Batterie di domande. Per quel che riguarda le domande poste nel
questionario, la nostra attenzione si è focalizzata soprattutto nella
giusta formulazione delle stesse e delle loro struttura sintattica per
non incorrere in:
1.Domande sovradeterminate, quando nel testo della domanda non
si danno elementi sufficienti all’intervistato o la domanda risulta
ambigua per termini o costruzione sintattica
2.Domande sovradeterminate, il testo della domanda è formulato
in maniera tale da indirizzare verso una o più alternative di risposta
a scapito di altre
3.Domande obstrusive, il contenuto della domanda può porre in
imbarazzo l’intervistato (Pitrone 1996)
Tecniche d’indagine nel questionario
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Nel nostro pre – testing, ad esempio, inizialmente avevamo
inserito un item curvilineo che poi, in fase di revisione è stato
eliminato.
La curvilineità si ha quando soggetti diversi si dichiarano
d’accordo con un’affermazione per motivi sostanzialmente
opposti (domanda 16 – pre testing - «Come consideri la pratica
della contenzione meccanica?», item «una risorsa utile per far
fronte alla carenza di personale»).
Domanda aperta.
L’elaborazione dei dati
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Dopo la raccolta di tutti i questionari, si è passati all’analisi dei
dati, per capire che tipo di impatto la campagna promossa dal
Forum Salute Mentale ha avuto sugli studenti che si sono
sottoposti al questionario.
In questa fase, abbiamo lavorato con il Software di analisi
statistica SPSS, che ci ha permesso lavorare sui dati raccolti e
creare tabelle e grafici utili per capire, verificare o rielaborare
alcune ipotesi fatte a priori sull’andamento della ricerca.
L’elaborazione dei dati
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Oltre alle numerose statistiche ed analisi dei dati effettuate in aula
con il supporto del nostro docente, ci siamo dedicate in maniera
autonoma ad alcune nostre considerazioni ed elaborazioni,
cercando in particolar modo di capire quali interconnessioni
possono esserci tra la facoltà di appartenenza degli studenti a cui è
stato sottoposto il questionario e il loro livello di pregiudizio sulla
malattia mentale, sulla contenzione prima e dopo la campagna ed
infine su quali studenti la campagna ha avuto maggiore impatto.
La nostra analisi
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Siamo partite con l’analizzare la variabile indipendente «sesso»
(domanda 21 del questionario) per capire se potesse aver influito
sull’efficacia della campagna (domande 11, 14 e 17).
La nostra analisi
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Dopo aver ricodificato la domanda 21, attraverso la procedura:
TRASFORMARICODIFICA IN VARIABILI DIFFERENTI
abbiamo assegnato nei valori nuovi a «maschile» «femminile»,
attribuendo 1=maschile e 2=femminile
La nostra analisi
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E creato una tabella di contingenza attraverso la procedura:
ANALIZZA STATISTICHE DESCRITTIVE TABELLA DI
CONTINGENZA
inserendo la variabile dipendente in
righe e la variabile indipendente in
colonne
La nostra analisi
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Avendo trovato un Chi quadrato troppo superiore allo 0, siamo arrivate
alla conclusione che le frequenze osservate non coincidono esattamente
con quelle teoriche. Il risultato analizzato non ha prodotto alcun
risultato utile perla nostra ricerca: le variabili osservate tra loro non
mostrano nessuna relazione significante.
Abbiamo quindi proseguito con il creare una tabella di contingenza tra
il livello di pregiudizio nei confronti della malattia mentale (domanda 6
e 8) con la facoltà di appartenenza degli studenti (domanda 22).
Il nostro risultato
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Facoltà*livello di pregiudizio
Chi quadrato = ,018
Il nostro risultato, la nuova analisi
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Il Chi quadrato in questo caso è risultato essere 0,18, un risultato
già più vicino allo zero che ci ha portat a compiere un ulteriore
analisi: analizzare quanto la facoltà di appartenenza (domanda
22) possa aver influito, sia prima che dopo la campagna
somministrata (domanda 13 e 18), sull’essere concordi o meno
con l’abolizione della contenzione.
La nuova analisi
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Abbiamo quindi iniziato con il creare la frequenza delle due domande attraverso la
procedura
ANALIZZA STATISTICHE DESCRITTIVE FREQUENZE
Poi abbiamo ricodificato in variabili differenti per creare un indice che ci potesse dire
se tra il prima e il dopo campagna ci fosse stato un cambiamento. Abbiamo accorpato
le risposte dalla 1 alla 4 sotto la dicitura «non abolirei la pratica» e la risposta 5 sotto
la dicitura «abolirei la pratica»:
Intervallo 1 – 4 1 = NO; 5 2 = SI
Siamo passate a creare una tabella di contingenza inserendo in righe la propensione
all’abolizione ex post e in colonne la propensione all’abolizione ex ante + facoltà di
appartenenza
I risultati del prima campagna
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Propensione abolizione contenzione prima della campagna* facoltà
Chi quadrato= ,046
I risultati del dopo campagna
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Propensione abolizione contenzione dopo la campagna*facoltà
Chi quadrato= ,000
Quarta analisi
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Sulla stessa scia dell’analisi precedente, abbiamo analizzato l’impatto della campagna
(domanda 16) con la facoltà di appartenenza, creando una tabella di contingenza.
Impatto campagna*facoltà
Chi quadrato = ,000
Quinta analisi
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Abbiamo cercato di capire, ancora, come la campagna abbia avuto un effetto differente
(efficacia della campagna domande 11, 14, 17) a seconda della facoltà (domanda 22)
Indice di efficacia in tre classi*facoltà
Chi quadrato = ,000
In ultima analisi
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Infine abbiamo elaborato un’ultima tabella di contingenza per capire i ragazzi
appartenenti a quale facoltà sottoscriverebbero l’appello per l’abolizione della
contenzione.
Sottoscrizione appello*facoltà
Chi quadrato = ,000
Valutazione dei risultati
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• Da quanto appreso dai dati elaborati, sicuramente le facoltà scientifico – mediche
(medicina e chirurgia; scienze infermieristiche) sono le facoltà che hanno un livello
di pregiudizio più alto nei confronti della malattia mentale (quasi 38%)ed anche
una più alta propensione a non abolire la contenzione sia prima (90% e 89,3%) che
dopo la campagna (85% e 82,1%);
• Le stesse facoltà, inoltre, non sottoscriverebbe l’appello per l’abolizione della
contenzione (82,5% e 60,7% «non sottoscriverei l’appello»).
Considerazioni finali
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Sicuramente, visti i dati rilevati, si potrebbe pensare che gli studenti frequentanti le facoltà
medico – scientifiche sono meno «sensibili» a quelle che sono le problematiche del disagio;
ovviamente, non è nostro intento generalizzare, ma da ciò che è stato rilevato statisticamente,
sicuramente le facoltà sociali/sociologiche hanno mostrato maggiore propensione a modificare
anche quello che era il loro pensiero iniziale sulla contenzione, identificandosi nella campagna e
riuscendo a provare empatia verso il disagio mentale.
Forse, la questione è proprio questa: gli studenti delle facoltà sociali/sociologiche sono
maggiormente educati – formati a provare empatia verso il diverso, e conseguentemente verso il
disagio; hanno maggiori occasioni di riflessione, anche durante le lezioni, per lavorare sulla
propria professione; al contrario invece degli studenti di medicina e infermieristica che, dovendo
agire in contesti di emergenza, sono probabilmente più portati a lavorare e formarsi sulla
«praticità» del loro mestiere e non sulla riflessività, sulla propria sensibilità.