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DSA e/o BES. La comprensione del testo. Proposte didattiche Barbara Carretti [email protected] Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell’Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Direttore: Prof. Cesare Cornoldi www.labda-spinoff.it 0498209059/3284366766

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DSA e/o BES. La comprensione del testo. Proposte didattiche

Barbara Carretti [email protected]

Lab.D.A.

Laboratorio sui Disturbi dell’Apprendimento

Galleria Berchet, 3 Padova

Direttore: Prof. Cesare Cornoldi

www.labda-spinoff.it 0498209059/3284366766

Temi dell’intervento

• DSA vs BES

• Il caso della comprensione del testo

• Il potenziamento della comprensione

Concetti chiave per definire i DSA

• Deficit specifico

• QI nella norma e superiore alla resa scolastica

• Criteri di Esclusione: Deficit sensoriali, Disturbi Emotivi, Basso

livello socio-culturale

• Criterio di Discrepanza: Permette di stimare la differenza tra

successo scolastico e abilità intellettive generali

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Concetti chiave per definire i DSA

• Deficit specifico

• QI nella norma e superiore alla resa scolastica

• Criteri di Esclusione: Deficit sensoriali, Disturbi Emotivi, Basso

livello socio-culturale

• Criterio di Discrepanza: Permette di stimare la differenza tra

successo scolastico e abilità intellettive generali

• Resistenza al trattamento: Permette di stabilire la persistenza

del disturbo a fronte di un adeguato e mirato trattamento

Categorizzazione dei DSA (Cornoldi, 2007)

• Disturbo della lettura

• Accuratezza e velocità (dislessia evolutiva)

• Disturbo di comprensione

• Disturbo della scrittura

• Componente motoria (disgrafia)

• Componente linguistica (disortografia)

• Espressione scritta

• Disturbo del calcolo (discalculia)

• Conoscenza numerica, Procedure e/o Calcolo

• Disturbo nella soluzione di problemi matematici 5

Categorizzazione dei DSA

• Hanno delle ripercussioni sugli apprendimenti scolastici altri tipi di disturbi:

• ADHD - disturbo da deficit di attenzione e iperattività - che può presentarsi in comorbidità con DSA o portare a difficoltà in diversi apprendimenti.

• Disturbo Non Verbale dell’apprendimento: questi studenti sono penalizzati negli apprendimenti che implicano la manipolazione di informazioni visuo-spaziali (ad esempio il calcolo scritto, la geometria, il disegno, la scrittura).

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Categorizzazione dei DSA (legge n. 170/2010)

• Disturbo della lettura

• Accuratezza e velocità (dislessia evolutiva)

• Disturbo di comprensione

• Disturbo della scrittura

• Componente motoria (disgrafia)

• Componente linguistica (disortografia)

• Espressione scritta

• Disturbo del calcolo (discalculia)

• Conoscenza numerica, Procedure e/o Fatti

• Disturbo nella soluzione di problemi matematici 7

È sufficiente?

• La legge 170 del 2010 quindi non tutela tutti gli studenti con difficoltà/disturbi che potenzialmente hanno un impatto negativo sull’apprendimento a scuola.

• La direttiva sui Bisogni Educativi Speciali integra le indicazioni che emergono dalla legge 170 del 2010 permettendo di estendere ad un più ampio numero di studenti le tutele utili per favorire l’apprendimento.

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Principi alla base della Direttiva Ministeriale (12/12)

• Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta

• Obiettivo: potenziare la cultura dell’inclusione

Studenti che hanno Bisogni Educativi Speciali

1. Disabilità

2. Disturbi evolutivi specifici

3. Svantaggio socio-economico, linguistico,

culturale

Diversi profili possono richiedere l’adozione di una didattica personalizzata:

Quindi …

• Non esiste una DIAGNOSI di BES

• Ma esistono bambini che hanno Bisogni Educativi Speciali

Studenti che hanno Bisogni Educativi Speciali

1. Disabilità

2. Disturbi evolutivi specifici

3. Svantaggio socio-economico, linguistico,

culturale

Diversi profili possono richiedere l’adozione di una didattica personalizzata:

Disturbi evolutivi specifici

1. DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, già regolati dalla Legge 170/2010)

2. Casi in cui non è possibile porre una diagnosi di DSA

3. Area verbale: Disturbi specifici del linguaggio o bassa intelligenza verbale, Disturbi della comprensione

4. Area non-verbale: Disturbo della coordinazione motoria, Disturbo non-verbale, disprassia, o bassa intelligenza non-verbale

5. Disturbi dello spettro autistico lieve (che non rientrano nella Legge 104)

6. ADHD

Disturbo di comprensione (DCT)

• Problema riscontrato: Lo studente, a fronte di una lettura ad alta voce corretta e fluente, fatica a comprendere il significato di ciò che legge.

• Persiste il dibattito (almeno in Italia) sull’indipendenza dal disturbo di lettura strumentale.

• Ma il DSM V nella categoria Specific Learning Disorders riferendosi alla lettura distingue fra:

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Disturbi nell’area verbale

Gli studi su studenti con DCT suggeriscono che i problemi riguardano:

Conoscenze e controllo metacognitivo

Capacità di fare inferenze lessicali e semantiche

Conoscenze lessicali (vocabolario)

Capacità della memoria di lavoro

Comprensione da ascolto

Natura del DCT

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Insegnare ad usare strategie di comprensione del testo

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Strategia Descrizione Esempio di attività

Attivare conoscenze pregresse/fare predizioni

Gli studenti pensano a quello che già conoscono basandosi su indizi provenienti dal testo (ad esempio il titolo). Predicono il contenuto del testo, che poi leggeranno.

1. Utilizzando l’idea principale del testo chiedere allo studente di fare dei collegamenti con la sua esperienza.

2. A metà della storia chiedere allo studente di fare previsioni su come andrà a finire la storia.

Farsi domande Gli studenti si cimentano a rispondere a domande sugli elementi principali durante la lettura, interrogandosi ad esempio su dove e perché avviene la vicenda

1. Durante la lettura fornire agli studenti delle carte dove sono riportate le domande

2. Dividere gli studenti in piccoli gruppi e chiedere di rispondere a queste domande

Insegnare ad usare strategie di comprensione del testo

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Strategia Descrizione Esempio di attività

Visualizzazione Gli studenti creano un’immagine mentale di quello che hanno letto

1. Spiegare che la creazione di una immagine aiuta il ricordo

2. Farli esercitare nella visualizzazione utilizzando dapprima materiale pittorico

3. Leggere una frase e chiedere agli studenti di immaginarla. Fare lo stesso con un piccolo brano e poi discutere.

Monitorare, chiarire e ritornare a capire

Gli studenti riflettono sul livello di comprensione raggiunto, se hanno capito o meno un testo, se hanno utilizzato strategie che aiutano la comprensione

1. Collegare ogni strategia ai cartelli stradali (ad esempio STOP – ferma la lettura e prova a dire con parole tue quello che hai letto; Inversione di marcia – rileggi parte del testo)

2. Far lavorare in coppia gli studenti sulle strategie

Insegnare ad usare strategie di comprensione del testo

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Strategia Descrizione Esempio di attività

Fare inferenze Gli studenti generano informazioni importanti per capire il testo, che mancano o non sono esplicite nel testo

1. Insegnare agli studenti a cercare le parole chiave che permettono di comprendere il testo, evidenziando come usarle per fare inferenze. Ad esempio se in un testo si trovano parole come ‘pagliaccio’ o ‘acrobata’ la vicenda potrebbe svolgersi in un circo.

2. Identificare le parole chiave e discutere su cosa gli studenti potrebbero imparare sul testo in base a queste parole.

Fare riassunti/raccontare di nuovo

Gli studenti descrivono brevemente, oralmente o per iscritto, le idee principali

1. Chiedere di raccontare il testo in coppia o all’insegnante

2. Se lo studente ha problemi aiutarlo con domande del tipo: cosa succede poi? etc…

Clarke et al. 2010-lessico

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IL TRATTAMENTO A SCUOLA

4a-5a primaria

1. Valutare l’efficacia di un percorso di potenziamento della comprensione centrato sul miglioramento:

• delle conoscenze e del controllo metacognitivo

• della capacità di memoria di lavoro

• della capacità di fare collegamenti nel testo

rispetto ad attività tipiche della scuola.

2. Confrontare l’effetto di una modalità di presentazione orale vs scritta.

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Febb–Giu 2011 Ott-Nov 2011

1° ANNO

a.a. 2010/2011

Post

-tes

t

Pre

-tes

t

Scre

en

ing

Ott-Gen 2011

4a primaria

5a primaria

2a sec. I grado

3a sec. I grado

4a primaria

5a primaria

2a sec. I grado

3a sec. I grado

Potenziamento della comprensione

2° ANNO

a.a. 2011/2012

Follo

w-u

p 1

5a primaria

3a sec. I grado

Verifica del mantenimento

Analisi iniziale delle competenze

Breve potenziamento e 2a verifica del mantenimento

Feb-Apr 2012

5a primaria

3a sec. I grado Fo

llow

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2

Struttura del progetto

Form

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Disegno e procedura del training

• 3 gruppi: • abilità specifiche, modalità scritta (comprensione, 76 partecipanti)

• abilità specifiche, modalità ascolto (ascolto, 50 partecipanti)

• attività scolastiche sulla comprensione (controllo, 101 partecipanti)

• 22 incontri da febbraio-marzo a maggio-giugno.

• Gli incontri si sono svolti 2 volte alla settimana con una durata di 1 ora ciascuno.

• Condotti dall’insegnante di classe, con il supporto periodico degli esperti di riferimento.

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Organizzazione di ogni sessione • Gruppo comprensione e ascolto:

1. Introduzione all’attività del giorno (5 minuti)

2. Attività di riflessione metacognitiva sulla comprensione durante la lettura o l’ascolto (20 minuti)

3. Esercizi per potenziare la memoria (10 minuti)

4. Attività di potenziamento della capacità di individuare le informazioni importanti e collegarle fra loro durante la lettura o ascolto (fare collegamenti) (20 minuti)

5. Conclusione dell’incontro con breve riflessione sulle attività svolte (5 minuti)

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Esempio

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Metacognizione

Da CO-TT, Carretti, Cornoldi, Caldarola e Tencati, 2013

Esempio

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Memoria di lavoro

Da CO-TT, Carretti, Cornoldi, Caldarola e Tencati, 2013

Esempio

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Collegamenti

Esempio

29

Collegamenti

Da CO-TT, Carretti, Cornoldi, Caldarola e Tencati, 2013

Organizzazione di ogni sessione

• Gruppo di controllo:

1. Introduzione all’attività del giorno (5 minuti)

2. Lettura da parte degli alunni del testo (25 minuti)

3. Attività di analisi del testo attraverso brevi domande aperte o domande a scelta multipla (ad esempio fare schemi). (25 minuti)

4. Conclusione dell’incontro con breve discussione (5 minuti)

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Valutazione pre- / post-test • Una prova di metacomprensione (adattata da De

Beni e Pazzaglia, 1991)

• Una prova di memoria di lavoro (adattata da Palladino et al., 2001)

• Una prova che valuta la capacità di fare Collegamenti (De Beni et al., 2003)

• Prova MT di comprensione (Cornoldi e Colpo, 2011)

• Prova di ascolto (Carretti, Cornoldi, Caldarola e Tencati, 2013)

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Risultati – effetti specifici

Interazione Gruppo x Sessione

Metacognizione: F(2, 219) = 7.69 p < .001 ηp2 = .07

Memoria di lavoro (ML): F(2, 196) = 5.70 p < .001 ηp2 = .06

Collegamenti: ns

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Scuola primaria

Risultati – effetti generalizzazione

Interazione Gruppo x Sessione

Comprensione MT: ns Comprensione da ascolto: F(2, 188) = 3.78 p < .05 ηp

2 = .04

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Scuola primaria

Come concludere….

• Entrambi i training portano a dei miglioramenti rispetto al gruppo di controllo.

• I miglioramenti riguardano entrambe le modalità (comprensione del testo e da ascolto)

• È possibile quindi migliorare il livello di comprensione del testo anche lavorando sull’ascolto.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE [email protected]

[email protected]

www.labda-spinoff.it 0498209059/3284366766

Lab.D.A.

Laboratorio sui Disturbi dell’Apprendimento

Galleria Berchet, 3 Padova

Direttore: Prof. Cesare Cornoldi