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Twitter Per il Terzo Settore(Bologna 12 marzo 2014)
Che cos’è twitter• Twitter è un sito di micro-blogging: scrivere un tweet
equivale a scrivere un post di un blog
• Occorre limitarsi a digitare solo 140 caratteri
• Tweet significa in inglese cinguettio
• In realtà è meglio scrivere meno battute, circa 100-120 caratteri
• E’ stato creato da Jack Dorsey nel 2006
• Twitter è un sito di micro-blogging: scrivere un tweet equivale a scrivere un post di un blog
• Occorre limitarsi a digitare solo 140 caratteri
• Tweet significa in inglese cinguettio
• In realtà è meglio scrivere meno battute, circa 100-120 caratteri
• E’ stato creato da Jack Dorsey nel 2006
Primi passi
• Come ogni social network bisogna prima passare dall’iscrizione
• Bisogna scegliere un nome utente adeguato, possibilmente breve, di solito il proprio nome e cognome, oppure quello della vostra associazione
• Caricate una foto per il vostro profilo, una breve biografia e accennate i temi che vi interessano. Se avete un blog o un sito, inserite nel vostro profilo il link. Cambiate lo sfondo (1280x1024 pixel)
Piccolo glossario• Hashtag, è il tema di cui vi state occupando; gli dovete anteporre il
simbolo #; potete anteporre il # anche ad altre parole chiave senza esagerare creando un testo confuso(Il #sociale a #Bologna non sopravvive senza il #Terzosettore)
• Se volete menzionare un altro utente mettete il simbolo @ prima del suo nick esatto con cui è presente su Twitter(Cari @NicolaRabbi e @CarloGubitosa leggete questo…)
• TT (trending topic) sono i temi del momento, quelli più dibattuti
• Le liste, organizzare il flusso di notizie per tema
Risposta, Retweet, Preferito…
Ma a che cosa serve Twitter
• E’ uno strumento molto adatto a condividere informazioni
• Le informazioni possono essere scritte, possono essere inserite anche foto e video
• Data la semplicità e l’immediatezza di utilizzo permette di essere informati in tempo reale su un dato argomento
• E’ uno dei social media più usati dai giornalisti a cui procura però non pochi problemi professionali
Twitter per i giornalisti
• Se sbagliamo ne va della nostra reputazione
• comportarsi in rete come su qualsiasi altro scenario pubblico
• non limitarsi alla condivisione “sterile” ma contestualizzare, ove possibile, tweet e contributi, cercare conferme offline su ciò che è stato trovato in rete
• "diventare amici" delle fonti senza creare l'effetto "comunella", soprattutto essere onesti e dichiarare apertamente la propria identità, il proprio rapporto con la testata, sempre
Uno strumento veloce e poliedrico
• Accade l’evento e lo si segue in direttahttp://storify.com/NicolaRabbi/prova-earthquake
• Viene utilizzato come una sorta di documentazione in diretta di incontrihttps://twitter.com/ConvegnoSELF
• Esiste però un problema di controllo del flusso di informazioni
• https://tweetdeck.twitter.com/
Esempi di buone pratiche
• https://media.twitter.com/nonprofits
• https://media.twitter.com/success/raise-awareness-and-money-for-a-charity
• https://media.twitter.com/success/charity-water