ORGANO UFFICIALE DELLA SEGRETERIA GENERALE SAP Sap Flash nr° 5 del 29.01.2018
Reg. Trib. Roma n°98 del 21 febbraio 2000 Direttore Responsabile Gianni Tonelli
ESTORTA LA FIRMA DI UN CONTRATTO CHE CI FA SCHIFO
C ari colleghi, cosa dirvi? se Abbiamo subito un contratto “non contratto”, che ci
ha visto nella completa impossi-bilità di trattare, dopo un blocco sussistente dal 2010 reiterato da tutti i governi, e dopo la pro-nuncia di illegittimità da parte della Corte Costituzionale. Lo sapete benissimo, siamo rimasti in attesa dal 30 luglio del 2015 e che non siamo mai stati convocati prima della presenta-zione della legge di stabilità, come da noi espressamente richiesto e come previsto in ma-niera perentoria e chiarissima dall’art. 8-bis della legge 195/95. Neppure quest’anno lo hanno fatto e siamo stati inspiegabil-mente chiamati il 27 luglio del 2017, pensando che si potesse iniziare un tavolo di trattative quanto meno sulla parte norma-tiva. A quella convocazione ne ha fatto seguito un’altra poco prima di Natale, senza che ci venisse fornito alcun dato in merito, per le dovute valutazioni. Una serie di riunioni insomma, durante le qual abbiamo solo potuto prendere atto, ma mai trattare, fino ad arrivare a giove-dì 25 gennaio, dove ci è stato sottoposto un testo con l’aggiun-ta di alcune norme a costo zero, di scarsissimo e irrilevante con-tenuto, nonostante avessimo avanzato delle proposte concre-te. Il Governo non si è minima-mente curato dei forti dissensi, imponendoci la firma del con-tratto in serata. Siamo così stati obbligati a firmare un contratto che ci fa schifo, che non porta alcun beneficio all’accessorio e con una irrilevante e ridicola parte normativa. Hanno spalma-to pressoché tutto sul fisso, per poter “vendere” in campagna elettorale un prodotto che non
esiste. È doveroso premettere che in passato siamo stati l’unico sin-dacato di Polizia a non firmare un contratto di lavoro e per que-sto siamo stati tenuti fuori per 10 anni, da qualsiasi trattativa sull’ANQ. Abbiamo patito le pe-ne dell’inferno per poter tutelare i nostri 18mila iscritti, perché una norma incostituzionale ci obbliga a firmare, pena di fatto, la decadenza della rappresenta-tività e la conseguente impossi-bilità di poter tutelare la comuni-tà che rappresentiamo. Ci sa-rebbe stato impedito di sedere ai tavoli dove si concordano gli orari di servizio, la reperibilità pattizia e tutte le materie previ-ste dall’ANQ Buttati fuori da tutto. Grazie a questa infinita arrogan-za le rappresentanze sindacali sono state espropriate di qual-siasi diritto di rappresentanza. Queste cose devono cambiare. la cosa che più ci disgusta è la supineria verso il Palazzo e ver-so il potere, di gran parte delle rappresentanze civili e militari, così come è stato per il riordino delle carriere. Tra riordino e contratto, non riusciamo neppu-re a recuperare il 50% dei soldi persi a causa della erosione del potere d’acquisto del salario dovuto all’inflazione. Si sono persi 10 punti in percentuale e non ne riusciamo neppure a recuperare 5. Anche questa cari colleghi, è un’altra sveglia su tutta la comunità. La nostra azione di forte contestazione degli ultimi 4 anni, credo sia no-ta a tutti. È ora che tutti voi prendiate consapevolezza e decidiate di reagire difronte all’arroganza del potere che si ci vuole sempre più servi e non servitori.
L’EDITORIALE DEL SEGRETARIO GENERALE GIANNI TONELLI
In virtù dell'art. 3 e del successivo art. 7, comma 3, D.Lgs
195 del 1995 che testualmente recita: "Le trattative per la
definizione dell'accordo sindacale riguardante le Forze di
polizia ad ordinamento civile di cui all'articolo 2, comma 1,
lettera a), si svolgono in riunioni cui partecipano i rappre-
sentanti delle organizzazioni sindacali legittimate a parteci-
parvi ai sensi della citata disposizione e si concludono con la
sottoscrizione di una ipotesi unica di accordo sindacale", in
combinato disposto con il D.P.R. 164 del 2002 e con l'ANQ del
31 luglio 2009, emerge che le OO.SS. non firmatarie dell'ac-
cordo (contratto di Lavoro), non hanno titolarità a partecipa-
re a incontri con l'Amministrazione e perdono pressoché
tutte le prerogative sindacali.
Fra queste si ricordano la partecipazione alle Commissioni,
l'informazione preventiva e successiva, l'esame congiunto, il
tavolo per la risoluzione delle controversie, il confronto se-
mestrale, la contrattazione decentrata sull'orario e molte
altre.
TRA RIORDINO E CONTRATTO NON
SIAMO NEMMENO RIUSCITI A
RECUPERARE IL 50%DEI SOLDI PERSI
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