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SCUOLA PRIMARIA “DON GIACOMO MEZZACASA”
di LA VALLE AGORDINA
CLASSE QUARTA a.s. 2013/2014
Ins. Rigo M. Gabriella
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ESCURSIONE E STUDIO DI UN BOSCHETTO
1. USCITA NEL TERRITORIO
USCITA sul territorio guidata da tecnici del Servizio Forestale della Regione Veneto
DATA 28 ottobre 2013
PARTECIPANTI alunni classi terza e quarta della Scuola Primaria “Don Giacomo
Mezzacasa” di La Valle Agordina
LOCALITÀ boschetto in fondo al villaggio di Conaggia, ultima frazione a Nord- Est
del Comune di La Valle Agordina. L’area esaminata è di circa un centinaio
di metri quadrati. Si sono effettuate anche due brevi tappe, una nel
letto del torrente Bordina e una in un prato limitrofo al boschetto al fine
di poter effettuare confronti tra ambienti.
CONDIZIONI METEOROLOGICHE nuvoloso, aria piuttosto fresca e forte umidità
POSIZIONE TOPOGRAFICA fondovalle, a circa 850 metri di altitudine, ai piedi della
Catena del Tamer-San Sebastiano e del Monte Celo, sulla destra idrografica del
Torrente Bordina, in sua prossimità.
Catena Tamer-San Sebastiano
Monte Celo
Rio Cassolana Strada silvo- pastorale Boschetto Torrente Bordina
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IMPRESSIONI SUL PAESAGGIO
Il boschetto non suscita in noi esclamazioni di meraviglia per la bellezza delle piante o
del sottobosco, né attira in particolar modo la nostra attenzione con colori e suoni. Si
sente il profumo del muschio e una forte umidità. È un boschetto come se ne vedono
tanti altri qui da noi. Dà la sensazione di essere cresciuto tra molte difficoltà, in modo
spontaneo e disordinato. Trascurato dall’uomo non è privo però di tracce che lo stesso
vi ha lasciato quali rifiuti ( lattine, cartacce…) ai lati del sentiero che lo attraversa. Il
sentiero è abbastanza grande, vi può passare anche un piccolo trattore.
RILEVAMENTO DATI
Tabella delle piante osservate e individuate nel boschetto
Specie di
pianta
Tipo di
pianta
Altezza Aspetto
della
corteccia
Foglie Numero
esemplari
presenti
Abete
Rosso
Albero
sempreverde
20 metri Colore
rossastro,
con licheni
e muschi
Aghiformi,
verde scuro
40 circa
Nocciolo Arbusto
caducifoglia
3-4 metri Colore
grigio
Ovali,
dentellate,
gialle
tre
Acero
montano
Albero
caducifoglia
3-4 metri Colore
grigio
Palmato-
lobate,
gialle
uno
Frassino Albero
caducifoglia
4-5 metri Colore
grigio
Composite
marroni
uno
Muschio
1-5 centimetri verde
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Tabella dei funghi e dei licheni osservati
Dove crescono Numero esemplari
Funghi a
mensola
Sui rami o sui
tronchi degli alberi
che stanno marcendo
a terra; sugli alberi
ritti
Su tre tronchi vari
esemplari con colori diversi
Licheni
arancioni
Sui tronchi degli
alberi
Su sei abeti
Licheni a
barba
Sui tronchi degli
alberi
Su quattro abeti
Tabella delle tracce lasciate nel boschetto dagli animali
Traccia Tipo di traccia Animali
Nocciole
rosicchiate
Residui di cibo Topi
Pigne Residui di cibo Scoiattoli
Escrementi a forma
di cilindretti
Cervo
Nocciole spaccate Residui di cibo scoiattoli
Tabella delle piante rilevate in primavera
Nome Tipo di
pianta
Altezza Fiore Foglie Numero
esemplari
presenti
Fiore di
stecco
arbusto 70 cm rosa A ciuffi due
Viola erba 5 cm viola sei
Anemone erba celeste Dure otto
Acetosella erba 10 cm bianco A forma di
cuore
dieci
Polmonaria erba 30 cm Rosa e
azzurro
ovali tre
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2. DISEGNO STRATI DELLA VEGETAZIONE
Osservando l’altezza delle specie vegetali presenti abbiamo visto che il boschetto è
formato da diversi strati di vegetazione:
lo strato arboreo, cioè il livello superiore formato dagli abeti rossi. Per la sua
frequenza la specie dominante è proprio l’abete rosso. Gli abeti rossi hanno
tronchi sottili, sono giovani; hanno tutti la stessa età e si danno fastidio uno con
l’altro.
lo strato arbustivo, cioè il livello intermedio formato dal nocciolo e dal
novellame dell’ acero e del frassino,
lo strato erbaceo e
lo strato del muschio.
Le persone anziane del paese raccontano che dove ora vi è il boschetto un tempo vi
erano campi coltivati dall’uomo.
Dopo l’ultimo evento alluvionale accaduto nell’autunno del 1966, gli abitanti del paese
non si sono più recati in quella zona né per effettuare l’aratura al fine di ripristinare i
campi né per effettuare un rimboschimento.
Le piante sono cresciute spontaneamente.
È un boschetto misto di neoformazione.
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3. STUDIO DEL CLIMA
ALTITUDINE circa 850 metri sul livello del mare
ESPOSIZIONE situato nel fondovalle, ai piedi del versante Nord-Ovest del monte
Celo per un lungo periodo dell’anno rimane all’ombra del monte. La prima neve che
scende in autunno e ricopre il suolo non si scioglie più fino alla fine del mese di
marzo quando il sole pian piano riesce a essere presente sempre più a lungo.
D’estate è ben soleggiato.
CLIMA per tutto l’inverno la temperatura è rigida e il luogo resta all’ombra del
monte Celo. Le estati sono brevi e piovose.
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4. STUDIO DEL SUOLO
Sulla superficie cresce il muschio e vi sono tantissimi aghi di abete, foglie
secche, legnetti e pigne.
È di color marrone scuro, è morbido, piuttosto compatto, umido e odora di
bosco.
È composto da terriccio, radici, pezzi di pigna che si stanno decomponendo e
nella parte più profonda vi è ghiaia. È ricco di humus.
Depositi alluvionali.
“Il suolo è uno dei beni più preziosi dell’umanità. Consente la vita dei vegetali,
degli animali e dell’uomo sulla superficie della terra”
Carta Europea del Suolo, Consiglio d’Europa, 1972
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5. STUDIO DELLA FLORA
a) Strato arboreo
ABETE ROSSO
Nome: abete rosso, in dialetto pez
in latino picea excelsa
Tronco dritto, alto fino a 50 metri. I rami in alto sono rivolti in su mentre quelli bassi
sono pendenti.
Corteccia di colore rossastro che si spacca in placche
Foglie sempreverdi, aghiformi lunghe circa 2 cm, di colore verde scuro disposte
tutt’attorno al rametto.
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Fiori e frutti fiori maschili e fiori femminili; pigne penzolanti, lunghe 10-15 cm.
Habitat vive tra gli 800 e i 1200 metri di altitudine
ACERO DI MONTE
Nome acero di monte, in dialetto ajer
in latino Acer pseudoplatanus L.
Tronco diritto può raggiungere i 30 metri con una chioma ovoidale;
Corteccia grigia con sfumature
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Foglie caduche, opposte , palmate , con 5 lobi profondi e margine
dentato, di colore verde scuro
Fiori e frutti: i fiori sono piccoli di colore giallo – verdi ,
pendono in piccoli grappoli; il frutto è una disamara con ali
Habitat predilige luoghi umidi e freschi
FRASSINO
Nome frassino, in dialetto frassen,
in latino Fraxinus excelsior L.
Tronco è un albero alto fino a 30-40 metri
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Corteccia grigia e liscia
Foglie caduche, composte formate da 5 a 9 foglioline ovali,
con il margine dentellato
Fiori e frutti i fiori sono riuniti in gruppi; i frutti sono
samare alate che pendono in fitti gruppi.
Habitat predilige i terreni calcarei
b)Strato arbustivo
NOCCIOLO
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Nome nocciolo, in dialetto noseler
in latino Corylus avellana L.
Tronco è un arbusto, ricco di fusti di varie dimensioni
Corteccia liscia, di colore grigio
Foglie caduche, ovali, con estremità appuntita
e margine seghettato
Fiore e frutti fiori maschili e femminili sulla stessa pianta;
i fiori maschili sono amenti penduli gialli che si aprono
in febbraio –marzo liberando il polline e i fiori femminili
sono piccoli e rossi. I frutti sono le nocciole che sono
in gruppi da 1 a 4 e sono protette da foglioline.
Habitat boscaglie fino a 1000 metri di altitudine
FIOR DI STECCO
Nome Fior di stecco
In latino Daphne mezereum L.
Fusto è un arbusto che talvolta supera il metro d’ altezza; il
fusto è legnoso, di colore grigio
Foglie lanceolate, raggruppate a ciuffi anche alla sommità
dei rami
Fiori e frutti fiori rosa con quattro petali riuniti in gruppi;
il frutto è una bacca rossa velenosa. Tutte le parti della
pianta sono velenose.
Habitat suoli calcarei, terreni piuttosto umidi
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c)Strato erbaceo
ACETOSELLA DEI BOSCHI
Nome Acetosella dei boschi
In latino Oxalis acetosella L.
Fusto erbacea, alta fino a 12 cm
Foglie ogni foglia è formata da tre
foglioline a forma di cuore
Fiori con 5 petali bianchi, venati di rosa
Habitat bosco ricco di humus
ERBA TRINITÀ O ANEMONE
Nome Erba trinità o anemone fegatella
Hepatica nobilis Miller
Fusto erbacea, alta da 5 a 15 cm
Foglie coriacee a tre lobi, violette sotto
Fiori celesti, solitari
Habitat boschi di latifoglie o conifere
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POLMONARIA MAGGIORE
Nome polmonaria maggiore
in latino Pulmonaria officinalis L.
Fusto erbaceo, alto da 10 a 40 cm
Foglie ovali
Fiori corolle rosa che poi diventano
azzurro-viola
Habitat luoghi ombrosi al margine del bosco,
terreno prevalentemente calcareo
VIOLA
Nome viola selvatica
Viola hirta L.
Fusto steli alti 5-15 cm
Foglie dal suolo spunta un ciuffo di foglie
a forma di cuore
Fiori sbocciano isolati all’ estremità
di uno stelo; sono formati da cinque petali viola.
Habitat radure dei boschi
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FARFARO
Nome farfaro
Tussillago farfara
Fusto peduncolo cotonoso, coperto di foglie
squamiformi
Foglie grandi e tondeggianti alla radice
Fiori è un insieme di fiorellini gialli addensati
in un capolino; assomiglia ad una margherita.
Habitat lungo i margini delle strade e sui terreni
franosi
d ) Muschio
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6. FUNGHI E LICHENI
FUNGHI specie di funghi a mensola dal colore grigio, blu, rosso e giallo che crescono
sui tronchi marcescenti
LICHENI color grigio che pendono come
barbe dai rami e dai tronchi e croste
arancioni sui tronchi degli alberi .
I licheni sono organismi viventi costituiti da
due organismi in simbiosi : un’alga e un fungo.
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7. STUDIO DELLA FAUNA
a) Abitanti del sottobosco
CERVO
Nome Cervo
Nome latino Cervus elaphus
Caratteristiche è un mammifero molto grande.
Le corna sono presenti solo nel maschio; cadono a febbraio- marzo e ricrescono
l’estate successiva con un ramo in più.
Il suo verso è il bramito.
Alimentazione è un erbivoro; si nutre di erbe, foglie, germogli, muschi, licheni, rami e
cortecce
Habitat montagna, boschi, prati e pascoli sino a oltre 2000 metri
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b) Abitanti degli alberi
SCOIATTOLO
Nome scoiattolo
Nome latino sciurus vulgaris
Caratteristiche è un mammifero.
È agilissimo: le sue zampe sono munite di unghie ricurve che gli permettono di
arrampicarsi sulla corteccia degli alberi. Salta da un ramo all’altro. Ha una coda lunga e
folta che gli serve per mantenere l’equilibrio.
In inverno va in letargo.
Alimentazione si nutre di nocciole e noci, pinoli, ghiande e germogli. È un roditore.
Habitat boschi di faggi o di conifere
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PICCHIO
Nome Picchio
Caratteristiche è un uccello con un becco robusto e diritto, che gli serve per
forare la corteccia e trovare le larve degli insetti. Si arrampica sugli alberi grazie
alle dita, due in avanti e due indietro, che hanno unghie forti. Anche la coda gli serve
per salire .
Alimentazione si nutre di larve, formiche e insetti.
Habitat boschi
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c) Abitanti del suolo
ARVICOLA ROSSASTRA
Nome Arvicola rossastra
Caratteristiche è un mammifero.
Alimentazione si nutre nocciole e noci, pinoli, ghiande e germogli. È un roditore.
Habitat bosco
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CHIOCCIOLA
Nome chiocciola
Caratteristiche è un mollusco. Possiede una grande conchiglia di oltre quattro
centimetri, avvolta a spirale, di colore marrone.
Ha gli occhi disposti sopra i due tentacoli più grandi; i due tentacoli più piccoli sono
organi di tatto. Ha un largo piede che secerne muco.
Va in letargo: scava un buco nel terreno soffice ricoperto di muschio, si rinchiude nel
centro della sua conchiglia e la chiude con il suo muco.
Alimentazione si ciba di sostanze vegetali
Habitat bosco
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FORMICHE
Nome Formica
Caratteristiche è un insetto.
Ha il corpo diviso in tre parti e sei zampe
Nei boschi di conifere essa forma alti nidi a forma di panettone, ricoperti da aghi.
Vive in società: ogni formica ha un compito; ci sono: la regina, le operaie, le sentinelle
Alimentazione si nutre d’insetti
Habitat bosco
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8. IL BOSCHETTO : UN ECOSISTEMA
Il boschetto che abbiamo visitato è un ambiente circoscritto in cui ci sono:
ESSERI VIVENTI ELEMENTI NON VIVENTI
Piante (abeti rossi, frassino, acero Suolo
nocciolo, acetosella….)
Animali( scoiattolo, formiche…) Acqua
Muschi Clima
Licheni e funghi Luce (esposizione)
tutti legati tra loro,
in relazione tra loro
e PERCIÒ
insieme costituiscono un
ECOSISTEMA.
COMUNITÀ COMUNITÀ
ANIMALI VEGETALI ESPOSIZIONE
CLIMA
ACQUA SUOLO
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9. LA CATENA ALIMENTARE e la RETE ALIMENTARE
Tra gli esseri viventi presenti nell’ecosistema si sviluppano anche relazioni alimentari:
catene alimentari
significa “è mangiato da”
reti alimentari
gli esseri viventi di un ecosistema possono essere cibo di molti altri esseri
viventi e quindi far parte di diverse catene alimentari.
Tante catene alimentari intrecciate tra loro formano una rete alimentare.
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10. LA BIODIVERSITÀ
All’interno dell’ECOSISTEMA – boschetto sono presenti diverse specie di esseri
viventi: piante, animali e microrganismi.
Alcune specie le abbiamo individuate, altre no e altre ancora non siamo stati in grado
di riconoscerle precisamente: abbiamo scoperto la biodiversità presente in
quell’ambiente.
La BIODIVERSITÀ indica la diversità degli organismi viventi all’interno di una specie,
tra le specie e nell’ecosistema.
Se l’uomo inquina l’ambiente con le sue attività o altera il clima, subito le specie animali
e vegetali ne subiscono le conseguenze: diminuiscono, alcune addirittura si estinguono.
L’ambiente si impoverisce.
L’ anno 2010 è stato l’Anno Internazionale della Biodiversità e nella dichiarazione
“Per una Cultura della Biodiversità” si dice:
“LA BIODIVERSITÀ CI ASSICURA LA VITA E IL BENESSERE…
IL GENERE UMANO DEVE LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA
E IL PROPRIO BENESSERE AI SERVIZI CHE VENGONO FORNITI
DAGLI ECOSISTEMI NATURALI…”
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11. IL PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI
Chi raggiunge il nostro paese, La Valle Agordina, viene accolto da un cartello
infatti una parte del territorio del nostro Comune, la Val Clusa, una zona impervia e
selvaggia che si può raggiungere solo a piedi, appartiene al Parco Nazionale delle
Dolomiti Bellunesi.
Il parco è nato nel 1993 con lo scopo di tutelare e salvaguardare un territorio ricco
di ambienti diversi e biodiversità : numerosissime sono le specie di flora presenti,
alcune molto rare.
Questo è il simbolo del parco.
È la Campanula di Moretti, una pianta
che cresce esclusivamente nelle
Dolomiti.
Un simbolo che ci ricorda che viviamo
in un territorio speciale, ma anche che
tutti noi siamo chiamati ad essere
GUARDIANI DELLA NATURA
LA VALLE AGORDINA, PORTA DEL PARCO
NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI
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ESCURSIONE E STUDIO DI UN BOSCHETTO
INDICE
1. USCITA NEL TERRITORIO pag.2
2. DISEGNO STRATI DELLA VEGETAZIONE pag.5
3. STUDIO DEL CLIMA pag.6
4. STUDIO DEL SUOLO pag.7
5. STUDIO DELLA FLORA
a)Strato arboreo pag.8
b)Strato arbustivo pag.11
c)Strato erbaceo pag.13
6. FUNGHI E LICHENI pag.16
7.STUDIO DELLA FAUNA
a)Abitanti del sottobosco pag.17
b)Abitanti degli alberi pag.18
c)Abitanti del suolo pag.20
8.IL BOSCHETTO:UN ECOSISTEMA pag.23
9.LA CATENA ALIMENTARE e la RETE ALIMENTARE pag.24
10.LA BIODIVERSITÀ pag.25
11.IL PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI pag.26
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REALIZZATO DAGLI ALUNNI DI CLASSE QUARTA:
LORENZO FILIPPO
GIACOMO DESIRÉE
GIULIA DANIEL
MATTIA ARIFE
VALEKSINA DENIS
DANIELE FAUSTO