Download - Quarto rapporto sul clima - IPCC
Kilimanjaro, 5.895 mNovembre 2006
-82% riduzione del volume del ghiacciaio
• Drammatiche conseguenze sulla salute umana (carestie, diffusione di malattie quali malaria e colera)
• Gravi effetti sugli ecosistemi (perdita di biodiversità e di interi habitat, desertificazione, innalzamento del livello dei mari e degli oceani, perdita di riserve di acqua dolce, scioglimento delle nevi, inondazioni)
Stato dei ghiacciai monti Africa centro-orientale
Cambiamenti Climatici eCambiamenti Climatici e impatti sugli habitat e socio-economiciimpatti sugli habitat e socio-economici
Fonte: UNEP, Africa’s Lakes Atlas of Our Changing Environment, 2006
Lago CiadLago Ciad
Siccità prolungate e
ingenti prelievi di acqua hanno ridimensionato
l’estensione attuale del Lago a 1/10 di quella
originaria
“La questione del cambiamento climatico
globale deve essere posta in primo piano, insieme alle minacce dei conflitti, della
povertà e della proliferazione di armi di distruzione di massa che
hanno tradizionalmente monopolizzato l’attenzione
politica”Kofi Annan, 15 novembre
2006
“La situazione è grave e i cambiamenti climatici sono una delle più serie minacce per l’umanità” Ministro dell’Ambiente del Kenya, Kivutha KibwanaPresidente della COP12-MOP2, 15 novembre 2006
Quartier Generale dell’ONU – sede della COP12-MOP2
Climate Change 2007 Il Quarto Rapporto sul Clima
Climate Change 2007: The Physical Science Basis Parigi, 2 febbraio 2007
Il WG I si occupa di aspetti scientifici
Climate Change 2007: Impacts,Adaptation and Vulnerability
Bruxelles, 13 aprile 2007 Il WG II analizza la vulnerabilità dei sistemi socioeconomici e naturali
rispetto al CC e le opportunità di adattamento
Climate Change 2007: Mitigation of Climate Change Bangkok, 4 maggio 2007
Il WG III studia le opzioni disponibili per limitare le emissioni di gas serra o per mitigare il CC
www.ipcc.ch
• 1972 – Stoccolma, 1972 – Stoccolma, Conference on the Human EnvironmentConference on the Human Environment• 1979 – Ginevra, World Climate Conference• 1985 - Villach, Meeting on Climate• 1988 - E’ istituita l’IPCC da WMO e UNEP• 1988 - Toronto, Conference on the Changing Atmosphere• 1990 - “Primo Rapporto sul Clima” IPCC• 1992 - Rio de Janeiro, 1992 - Rio de Janeiro, Earth SummitEarth Summit • 1995 – “Secondo Rapporto sul Clima” IPCC• 1997 – Kyoto, COP3 ““Protocollo di KyotoProtocollo di Kyoto”” (firmato da 173 Stati)• 2001 – “Terzo Rapporto sul Clima” IPCC• 2002 - Johannesburg, 2002 - Johannesburg, Summit on Summit on Sustainable DevelopmentSustainable Development• 2003 - Mosca, World Climate Change Conference• 16 febbraio 2005 – entra in vigore il Protocollo di Kyoto
• 2007 – “Quarto Rapporto sul Clima” IPCC• 2007 – Bali, COP13/MOP3
..i precedenti Rapporti sul Clima..i precedenti Rapporti sul Clima
Novità dal Quarto Rapporto sul Clima Novità dal Quarto Rapporto sul Clima ONUONU www.ipcc.ch
IPCC AR2 1995 “Gran parte del riscaldamento osservato negli ultimi 50 anni è probabilmente dovuto all’aumento della concentrazione atmosferiche dei gas serra”
IPCC AR3 2001 “E’ sempre più evidente che gran parte del surriscaldamento rilevato nel corso degli ultimi cinquanta anni sia da attribuire alle attività umane”
IPCC AR4 2007 “E’ inequivocabile il riscaldamento del sistema clima”
IPCC AR4 2007 “L’aumento della temperatura negli ultimi 50 anni è molto probabilmente (90-95%) dovuto all’aumento nelle concentrazioni atmosferiche dei gas serra”
Segnali, oss
ervazioni, i
mpatti
Segnali, oss
ervazioni, i
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Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
TemperaturaTemperaturamedia globalemedia globale
Livello del mareLivello del maremedio globalemedio globale
Copertura nevosaCopertura nevosaemisfero borealeemisfero boreale
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Variazioni di temperatura mediaVariazioni di temperatura mediaglobale e continentaleglobale e continentale
Fonte: IPCC WGI Third Assessment Report
Variazione della temperatura media dell’aria in prossimità Variazione della temperatura media dell’aria in prossimità della superficie terrestre dal 1000 ad oggidella superficie terrestre dal 1000 ad oggi
Le temperature globali medie sono aumentate nell’ultimo secolo
• Il tasso di riscaldamento della temperatura dell’aria superficiale è simile a quella nella media ed alta troposfera
• La temperatura media globale degli oceani è aumentata fino a una profondità di 3.000 m
• L’aumento della temperatura media sull’Artico (2007 anno polare internazionale!) è il doppio del valore medio globale. Dal 1978 l’estensione media del ghiaccio marino artico si riduce ogni dieci anni di 2,7%
• È registrato lo scioglimento esteso di neve e ghiacci (continentali e marini)
• È aumentata la frequenza di eventi di intensa precipitazione; in zone tropicali e sub-tropicali è aumentata la durata e l’intensità dei periodi siccità
• È aumentata l’intensità dei cicloni tropicali più intensi
… … altri segnali storici dei altri segnali storici dei cambiamenti climatici in atto…cambiamenti climatici in atto…
Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
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ConsegConseguenuenze del ze del Global ChangeGlobal Change
Scioglimento dei ghiacciai
Modifiche cicli idrologici
Sconvolgimento assetti risorse idriche
Fonte: World Glacier Monitoring Service (UNESCO)http://www.geo.unizh.ch/wgms
Ghiacciaio del Lys, 1922
Ghiacciaio del Lys, 2000
Conseguenze del Conseguenze del Global ChangeGlobal Change: : intensificazione degli eventi estremiintensificazione degli eventi estremi
Fonte immagine : Nimbus
Conseguenze del Global Change: innalzamento del livello dei mari
Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Per 650.000 anni fino al 1750
180<[CO2]<300 ppm
Per 10.000 anni fino al 1750
265 <[CO2]<280 ppm
Negli ultimi 150 anni [CO2]fino a 385 ppm nel 2006
L’aumento dei gas serra dal 1750 è dovuto
principalmente alle emissioni da combustione
di combustibili fossili, dalle attività agricole e
da cambio uso del territorio
Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
385385
Aumento globale della concentrazione di Aumento globale della concentrazione di COCO22
Oggi: 2007!Oggi: 2007!385 ppmv385 ppmv
Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
CH4
N2O
Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
IPCC AR4 2007 “Dal 1750 ad oggi le attività umane hanno determinato un effetto globale medio di riscaldamento (forzante radiativa 1,6 W/m2).
Tale effetto è maggiore dell’effetto solare di riscaldamento (0,12 W/m2)”
Emissioni antropiche di inquinanti atmosferici
(PM10, gas serra, NO2,CO, C6H6, COV, IPA…)
RESPONSABILITA’ UMANARESPONSABILITA’ UMANA
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Proiezioni di aumento della Temperatura(rispetto a 1980-1999)
per differenti scenari di emissione
1,1 °C
6,4 °C
(concentrazione pari al livello del 2000)
1,71,7÷÷4,0 °C4,0 °C
Rispetto al AR2 il rischio di T>2°C è molto più probabile Rispetto al AR2 il rischio di T>2°C è molto più probabile
Proiezioni climatiche per l’Europa 2100•Aumento T media Europa > di quello T media globale•Riscaldamento più marcato in inverno nel Nord Europa ed in estate nel Mediterraneo•Un aumento del rischio di siccità estiva nell’Europa centrale e nel Mediterraneo•Una riduzione della stagione nevosa in tutta Europa•Una diminuzione dei giorni con precipitazione nel Mediterraneo
Fon
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Proiezioni di variazioni di precipitazioni nel 2090-2099
rispetto a 1980-1999
Inverno boreale Estate boreale
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Fonte: Tradotto da Rapporto di N. Stern, 2006 – FlaNews n.32
Diverse tipologie Diverse tipologie d’d’impattoimpatto per aumenti per aumenti di temperatura tra 1°C di temperatura tra 1°C
e 5°C e 5°C (rispetto all’era preindustriale)(rispetto all’era preindustriale)
corrispondenti a corrispondenti a concentrazioni di COconcentrazioni di CO2 2
tra 400 ppm e 750 tra 400 ppm e 750 ppmppm
2020÷60 cm aumento ÷60 cm aumento livello oceani (IPCC)livello oceani (IPCC)
Scenari prevedibili
““L’economia dei L’economia dei cambiamenti cambiamenti
climatici”climatici”Stern ReviewStern Review
Rapporto sui disastrosi danni economici attesi, quali conseguenze dei cambiamenti climatici, in assenza di politiche adeguate atte a limitare le emissioni dei gas serra
“Se non agiamo subito, i costi complessivi dei cambiamenti climatici saranno equivalenti alla perdita di almeno il 5% del PIL mondiale all’anno…Se si considera un’ampia gamma di rischi ed impatti la stima dei danni potrebbe arrivare fino al 20% del PIL mondiale ‘or more’.”
Conseguenze economiche dei Conseguenze economiche dei cambiamenti climatici: i costi di non cambiamenti climatici: i costi di non
fare nullafare nulla
““Siamo ancora in tempo per evitare i peggiori Siamo ancora in tempo per evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici, se agiamo impatti dei cambiamenti climatici, se agiamo
con forza ora” con forza ora” contro i cambiamenti climatici (mitigazione), contro i cambiamenti climatici (mitigazione),
alla luce di analisi benefici/costi (adattamento).”alla luce di analisi benefici/costi (adattamento).”
““I benefici di queste azioni forti e urgenti sono I benefici di queste azioni forti e urgenti sono più rilevanti dei costi economici del non agire.”più rilevanti dei costi economici del non agire.”
Fonte: Rapporto di N. Stern, ottobre 20062005
Tassi di riduzione delle emissioniSe si posticipano le azioni di
mitigazione, occorrerà ridurre molto le emissioni e più velocemente
I costi della mitigazione limitati a I costi della mitigazione limitati a 1%PIL/anno per ridurre le 1%PIL/anno per ridurre le
emissioni dell’80% entro il 2050 emissioni dell’80% entro il 2050 per stabilizzazione a <550ppm COper stabilizzazione a <550ppm CO2eq2eq
(*)
(*)
(scenario limite)
Scenari di stabilizzazione dei gas serra e temperatura media globale
Scenari di stabilizzazione (bande colorate) della concentrazione di gas serra in relazione alla relativa temperatura media globale
all’equilibrio, rispetto all’era preindustriale, usando le migliori stime per ΔT = 2, 3 e 4.5°C
Fonte: IPCC WGIII - Fourth Assessment Report, 2007
Fonte: Rapporto di N. Stern, 2006
Possibili scenari di Possibili scenari di riduzione delle emissioniriduzione delle emissioni
In assenza di azioni
Emissioni globali e pro capite di gas serra
Emissioni mondiali di gas serra (49GtCO2eq) aumentate nel 2004 del +24% dal 1990 (rif. Kyoto) e del +70% dal 1970
I Paesi industrializzati (Nord America, Europa, Giappone), con il 20% popolazione mondiale, contribuiscono oggi al 46% delle emissioni annue di gas serra.
Senza ulteriori politiche di controllo, le emissioni di gas serra aumenteranno, di qui al 2030, del 25-90% (v. scenari).
Oltre i 2/3 dell’incremento previsto dei gas serra nel prossimo trentennio proverrà dai Paesi in via di sviluppo.
2004 - Distribuzione delle emissioni di gas serra pro capite per aree geografiche vs popolazione
Politiche di mitigazione
dei cambiamenti climatici
Fonte: IPCC WGIII - Fourth Assessment Report, 2007
Politiche di
mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Fonte: IPCC WGIII - Fourth Assessment Report, 2007
Necessarie azioni decisive ed urgenti per la lotta ai cambiamenti climatici
Sviluppo di politica europea sostenibile e integrata Clima –Energia:
§ l’Europa intende assumere la leadership di questa lotta
§ l’Europa intende ridurre le proprie emissioni di gas serra di almeno il 20% rispetto al 1990 entro il 2020 (nel negoziato ONU post 2012 Kyoto l’UE mira al target di riduzione pari al 30% entro il 2020)
§ Obiettivo europeo vincolante per incrementare il consumo di energia da fonti rinnovabili al 20% entro il 2020 sul totale europeo (ora 7%) tradotto in obiettivi differenziati per ciascuno Stato UE
§ Obiettivo UE: incrementare di almeno 20% efficienza energetica
§ Obiettivo UE: portare al 10% quota biocombustibili nei trasporti
Il Consiglio Europeo dell’8-9 marzo Il Consiglio Europeo dell’8-9 marzo 20072007
Piano d’Azione per l’energia 2007-2009Piano d’Azione per l’energia 2007-2009
Politi
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http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_Data/docs/pressdata/en/ec/93135.pdf