LA MODELLAZIONE
L’AZIONE INCENDIO:
CORSO DI
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO
A.A. 2012 - 2013
www.francobontempi.org
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Filippo Gentili
Facoltà di Ingegneria
Sapienza – Università di Roma
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È il procedimento mediante il quale si determina il valore della temperatura dei gas nei pressi degli elementi costruttivi.
TECNICHE DI MODELLAZIONE
Il progettista sceglie
In tale fase, in generale, si stabiliscono
• i luoghi ove presumibilmente si possono verificare gli incendi, • la posizione delle sorgenti di innesco anche rispetto agli elementi strutturali, • i possibili scenari per la propagazione degli stessi a parti di strutture a non coinvolte
inizialmente, • i materiali che possono prendere parte alla combustione• l’andamento delle temperature dei gas negli ambienti e in prossimità degli elementi
strutturali.
approccio deterministico
approccio ingegneristico
con incendi “nominali”
con incendi “naturali”
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TIPOLOGIE DI CURVE TEMPERATURA – TEMPO
• Nominali
Il D.M. 09/03/2007 prende in considerazione due tipi di curve temperatura – tempo:
Applicate per l’intervallo di tempo di esposizione, senza alcuna fase di raffreddamento,
• Naturali Agiscono sugli elementi costruttivi per tutta la durata dell’incendio fino al ritorno nel compartimento della temperatura ambiente.
modelli d’incendio numerici semplificati
modelli d’incendio numerici avanzati
• Curve parametriche per incendio in compartimento• Curve parametriche per incendi dalle finestre di compartimento• Curve per incendi localizzati
• Modelli a zona
• Modelli di campo
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CURVE NOMINALI
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200
400
600
800
1000
1200
0 20 40 60 80 100 120
θ [
C]
t [min]
Curva incendio standard
Curva incendio idrocarburi
Curva incendio esterno
• CURVA STANDARD – CURVA ISO 834
• CURVA DEL FUOCO ESTERNO
tempo in minuti
temperatura dei gas caldi al tempo espressa in °C
coefficiente di convezione dei gas caldi
• CURVA DEGLI IDROCARBURI
coefficiente di convezione dei gas caldi
coefficiente di convezione dei gas caldi
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T
t
Incendio reale
ISO 834
CARATTERISTICHE CURVE NOMINALI
Le curve di incendio nominali sono caratterizzate da:
• sono curve che rappresentano essenzialmente la fase post – flashover;
• non prevedono la fase di raffreddamento;
• impongono un unico valore della temperatura ambiente;
• il tratto iniziale è estremamente ripido trascurando, in sostanza, le fasi di
innesco e propagazione.
Lo sviluppo di un incendio reale,
ha un andamento differente
rispetto a quello rappresentato
dalla curva ISO 834
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CURVE PARAMETRICHE DI INCENDIO CONFINATO
Per la schematizzazione di un incendio nella fase di post – flashover
•Carico di incendio specifico;•Fattore di ventilazione O;•Caratteristiche delle pareti di delimitazione.
Curva parametrica da Eurocodice 1
fattore di ventilazione fattore di ventilazione di riferimento
inerzia termica inerzia termica di riferimento
tempo fittizio durata di riscaldamento
fattore adimensionale
Dipendono essenzialmente da:
(fase crescente)
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CURVE PARAMETRICHE PER INCENDI DALLE FINESTRE
INCENDI LOCALIZZATI
•Per verifica di elementi strutturali posti all’esterno di compartimenti incendiati
•Previste da EC EN 1991 – 1 – 2 EN 1993 – 1 – 2EN 1999 – 1 – 2
•Membrature metalliche
Modelli di pennacchio per fase di pre - flashover
Fiamma bassa Fiamma alta → Ceiling Jet
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MODELLI AUTOMATICI DI INCENDIO
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MODELLI A ZONE
• Sebbene le semplificazioni siano grossolane, modelli sono semplici e attendibili in determinate situazioni
le dimensioni del localele dimensioni ed il posizionamento delle aperture di ventilazione;le caratteristiche delle pareti che delimitano il locale;il potere calorifico, la temperatura di ignizione e la disposizione spaziale dei combustibili;la frazione della potenza termica totale rilasciata; concentrazione minima di ossigeno necessaria per far procedere il processo di combustione;la curva di variazione nel tempo della potenza termica totale rilasciata.
• Si risolvono separatamente le equazioni differenziali di conservazione dell’energia
termica, della massa e della quantità di moto in un piccolo numero di zone
• Le varie zone si scambiano tra loro massa e energia solo in
corrispondenza di una terza zona, che rappresenta il plume,
• Si ipotizza l’ambiente suddiviso in zone all’interno delle quali la temperatura, la densità e
la pressione siano uniformi ma variabili nel tempo;
• La suddivisione è lecita finché si è lontani da flashover, meno valida per spazi molto vasti o per
ambienti lunghi e strettiDati necessari
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In output il modello fornisce:• la temperatura (media) in ciascuno dei due strati;• la posizione dell’interfaccia delle due zone;• la concentrazione di ossigeno
CFAST
È stato sviluppato e distribuito freeware dal National Institute of Science and Technology (NIST)
• un indice di visibilità;• le portate di massa ed energia scambiate con l’ambiente
esterno e/o con altri compartimenti.
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OZONE
MODELLO A DUE ZONE MODELLO AD UNA ZONA
I risultati di OZone sono comparati con esperimenti a scala reale realizzati a Cardington, UK, effettuati dalla British Steel Technical
Il programma OZone V2.0 è stato sviluppato dall’Università di Liegi.
incendio pienamente sviluppatoincendio localizzato
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MODELLI DI CAMPO
I modelli di campo sono dei complessi modelli fluidodinamici di flussi turbolenti derivanti dalle classiche teorie della termodinamica.
I modelli numerici euleriani implementati in software commerciali di fluidodinamica computazionale (CFD) costituiscono di gran lunga la più raffinata possibilità di simulazione di incendio attualmente disponibile
(CFD) tramite integrazione numerica delle equazioni
differenziali rappresentative dei bilanci accoppiati di quantità di moto, energia e materia
campi vettoriali di velocità e scalari di temperatura e
concentrazione
Il compartimento è diviso in una griglia tridimensionale di piccoli cubetti.
Calcola le condizioni fisiche in ciascun cubetto come una
funzione del tempo.
Si tiene conto dei cambiamenti fisici del cubetto e dei cambiamenti di stato che si generano per effetto delle variazioni nei cubetti circostanti.
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CENNI DI FLUIDODINAMICA COMPUTAZIONALELe equazioni che governano il comportamento dei fluidi sono conosciute da 150 anni.
Le difficoltà sono legate a tre aspetti:• enorme numero di scenari possibili d’incendio• il potere computazionale è limitato• il combustibile non sempre è quello previsto
• Flessibilità
• Fenomeni turbolenza
• Onere computazionale
Dati di input: Dati di output:
Vengono risolte set di equazioni differenziali tridimensionali, dipendenti dal tempo, non lineari, note come equazioni di Navier – Stokes
Caratteristiche della CFD:
• Geometria
• Materiali
• HRR
• Evoluzione del fenomeno
• Temperatura
• Altezza dei fumi
• Portate
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AFFIDABILITÀ DEI MODELLI DI INCENDIO
• ISO 13387: • Verifica riguardo l’aderenza della rappresentazione del fenomeno fisico
• Verifica riguardo l’accuratezza matematica
ASTM E 1355 - 97:
• Analisi di sensibilità
• Accuratezza della previsione
• Caratteristiche di incertezza e di flessibilità rispetto ai dati sperimentali
• Caratteristiche principali di un modello (studi di fattibilità, descrizione basi teoriche,
definizione del tipo di incendio, ipotesi principali, limiti di applicazione)
Standard guide for evaluating the capability of deterministic fire models
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FDS: GENERALITÀ
Fire Dynamic Simulator (FDS) è stato sviluppato dalla Fire Research Divisionpresso il Building and Fire Research Laboratory (BFRL) del National Institute of Science and Technology (NIST).
Risolve una forma approssimata delle equazioni di Navier – Stokes appropriata per le
applicazioni con basso numero di MachÈ scritto in linguaggio Fortran 90/95
UTILIZZI PREVISTI
• trasmissione a bassa velocità di calore e prodotti di combustione dal fuoco;• trasmissione di calore per irraggiamento e convezione tra gas e superfici solide;• pirolisi;• diffusione della fiamma e crescita dell’incendio;• sprinkler, rilevatori di calore e di fumo.
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FDS: GENERALITÀ
MODELLI DEL SOLUTORE DATI DI INPUT DATI DI OUTPUT
I parametri in file di testo
• Dimensioni della griglia
• Ambiente circostante
• Geometria dell’edificio
• Proprietà dei materiali
• Caratteristiche della combustione
• Quantità di output richieste
La griglia è una o più mesh di celle
uniformi Tutti gli elementi devono
avere dimensioni conformi alla griglia
• Temperatura dei gas
• Velocità di gas
• Concentrazione dei gas
• Concentrazione dei prodotti
di combustione
• Visibilità
• Pressione
• Tempo di attivazione di
erogatori sprinkler e di
rivelatori di calore o di fumo
• Flussi di massa e di energia
• Modello idrodinamico
• Modello di combustione
• Trasmissione per irraggiamento
• Sprinkler e rilevatori
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FDS: POTENZIALITÀ E LIMITI
• FDS simula flusso in condizioni di pre – flashover
• FDS è usato per analisi predittive degli scenari di incendio
• Non è adatto in ogni condizione che comporti ristagno di flusso, con scarse aperture di ventilazione, flashover prolungato
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POTENZIALITÀ
• FDS è sfruttato per l’individuazione delle cause di incendio
Sensibilità dei modelli in diverse condizioni di scenario:
Simulazione per la ricostruzione del disastro dell’ 11 settembre 2001
al World Trade Center (WTC) di New York.
• Carico di incendio circa 900 MJ/mq
• Mesh variabile tra i 40 e 10 cm
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LIMITAZIONI
• Bassa velocità del flusso
• Geometria rettilinea Tecnica del SAWTOOTH per gli effetti al contorno
• Combustione Modello di combustione basato sulla mixture fraction
• Irraggiamento Equazioni di trasporto per irraggiamento risolte sulla tecnica della FVM
Affidabile per valori del numero di Mach inferiore a 0.3
Solo fluidi incomprimibiliNo per detonazioni ed esplosioni
• Buona affidabilità se è conosciuta la curva RHR
Se l’ambiente è poco ventilato, il combustibile e l’ossigeno
sono miscelati ma non bruciano
Distribuzione non uniforme lontano dalla sorgente di irraggiamento
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PRE PROCESSOR: struttura del file
Group Name Namelist Group Description Group Name Namelist Group Description
BNDF Boundary File Output PROF Profile Output
CTRL Control Function Parameters PROP Device Property
DEVC Device Parameters RADI Radiation
DUMP Output Parameters RAMP Ramp Profile
HEAD Input File Header REAC Reactions
HOLE Obstruction Cutout SLCF Slice File Output
INIT Initial Condition SPEC Species Parameters
ISOF Isosurface File Output SURF Surface Properties
MATL Material Property TIME Simulation Time
MESH Mesh Parameters TRNX Mesh Stretching
MISC Miscellaneous VENT Vent Parameters
OBST Obstruction ZONE Pressure Zone Parameters
PART Lagrangian Particle
NAMELIST
TIME
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PRE PROCESSOR: struttura del file
NAMELIST
TIME
SPACE
&TIME, T_END=5400. /
Ci sono due condizioni da rispettare:
Il time step è così calcolato:
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PRE PROCESSOR: struttura del file
NAMELIST
TIME
SPACE
&MESH, IJK=10,20,30. XB=0.0,1.0,0.0,2.0,0.0,3.0 /
2 3 4 5 6 8 9 10 12 15 16 18 20 24 25
27 30 32 36 40 45 48 50 54 60 64 72 75 80 81
90 96 100 108 120 125 128 135 144 150 160 162 180 192 200
216 225 240 243 250 256 270 288 300 320 324 360 375 384 400
405 432 450 480 486 500 512 540 576 600 625 640 648 675 720
729 750 768 800 810 864 900 960 972 1000 1024
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PRE PROCESSOR: struttura del file
NAMELIST
TIME
SPACE
Questo è l’ideale allineamento tra mesh;
Questo è un allineamento consentito in
quanto c’è corrispondenza tra la mesh più
fitta e quella più grossolana;
Questo è permesso, ma di dubbio valore;
Questo non è permesso in
FDS 5.1.
MESH MULTIPLA
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PRE – PROCESSOR: comandi principaliOBST
HOLE
VENT
SURF MATL
DEVC
REAC
&HOLE XB=2.0,4.5,1.9,4.8,0.0,9.2 /
&VENT XB=1.0,2.0,2.0,2.0,1.0,3.0, SURF_ID='hot patch' /
&OBST XB= 3.00, 5.00, 3.00, 5.00, 0.00, 0.20, SURF_ID='UPHOLSTERY' /
&SURF ID = 'BRICK WALL'
MATL_ID = 'BRICK'
COLOR = 'RED'
BACKING = 'EXPOSED'
THICKNESS = 0.20 /
&MATL ID = 'MARINITE'
EMISSIVITY = 0.8
DENSITY = 737.
SPECIFIC_HEAT_RAMP = 'c_ramp'
CONDUCTIVITY_RAMP = 'k_ramp' /
&RAMP ID='k_ramp', T= 24., F=0.13 /
&RAMP ID='k_ramp', T=149., F=0.12 /
&RAMP ID='k_ramp', T=538., F=0.12 /
&RAMP ID='c_ramp', T= 93., F=1.172 /
&RAMP ID='c_ramp', T=205., F=1.255 /
&RAMP ID='c_ramp', T=316., F=1.339 /
&RAMP ID='c_ramp', T=425., F=1.423 /
&REAC ID = 'ACRYLONITRILE'
C = 3.
H = 3.
N = 1.
HEAT_OF_COMBUSTION = 24500.
IDEAL = .TRUE. /
&DEVC ID='TC-23', XYZ=3.0,5.6,2.3, QUANTITY='TEMPERATURE' /
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FDS: SOLVER
Le derivate parziali delle equazioni della conservazione della massa, del
momento e della energia sono approssimate alle differenze finite
Modello fluidodinamico
Modello di combustione
Irraggiamento termico
Rilevatori di incendio
Modello di fase solida
La soluzione è valutata nel tempo nelle tre dimensioni con una griglia rettangolare.
L’irraggiamento termico è valutato usando una tecnica ai volumi finiti
che sfrutta la stessa griglia utilizzata per lo studio del flusso.
Il simulatore utilizza inoltre un approccio di tipo Lagrangiano per simulare il movimento dei fumi e
l’iniezione di acqua allo stato liquido dagli sprinklers.
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SOLVERConservazione
della massa
Seconda legge
di Newton
Entalpia
Equazione di stato
per i gas perfetti
Modello fluidodinamico
Modello di combustione
Irraggiamento termico
Modello di fase solida
Rilevatori di incendio
densità accelerazione di gravità
vettore velocità tensore delle tensioni viscose
quantità di massa prodotta di
particolato
coefficiente di calore rilasciato per
unità di volume
pressione vettore delle forze esterne
entalpia k conduttività termica
energia trasferita ai gas evaporati peso molecolare della miscela gassosa
costante universale dei gas temperatura
dove:
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Modello fluidodinamico
Modello di combustione
Irraggiamento termico
Modello di fase solida
Rilevatori di incendio
Metodo della mixture fraction: il calcolo di una
quantità scalare Z che in ogni cella del campo
stabilisce, ad ogni passo di calcolo, se ha lo
combustione oppure no: in presenza di combustione
l’elemento di volume viene riscaldato dal rilascio
termico e poi colorato in modo da mostrare la
presenza della fiamma
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Modello fluidodinamico
Modello di combustione
Irraggiamento termico
Modello di fase solida
Rilevatori di incendio
calore trasmesso per irraggiamento
intensità radiativa di un corpo nero
intensità radiativa integrata
conducibilità termica
intensità radiativa
vettore direzione della intensità radiativa
dove
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Modello fluidodinamico
Modello di combustione
Irraggiamento termico
Modello di fase solida
Rilevatori di incendio
densità del solido calore specifico del solido
coefficiente di calore rilasciato
per unità di volume del solido
coefficiente di rilascio termico specifico
per unità di area definito dall’utente
conducibilità del solido numero di Reynolds
temperatura del solido numero di Prandtl
rampa temporale costante di Stefan – Boltzmann
coefficiente di rilascio termico specifico
calore di
conduzione
coefficiente di rilascio
termico specifico
conduttivitàcapacità di calore
volumetrico
trasferimento di calore per irraggiamento
trasferimento di calore per convezione
condizioni al contorno
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Attivazione dello sprinkler
Rilevatore di calore
Modello fluidodinamico
Modello di combustione
Irraggiamento termico
Modello di fase solida
Rilevatori di incendio
temperatura del collegamento
temperatura dei gas nell’intorno
velocità del flusso
temperatura dello sprinkler (ambiente)
tempo di risposta (sperimentale)
costante sperimentale
frazione volumetrica di acqua presente nel flusso di gas
costante empirica
dove
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POST PROCESSOR
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1'000
2'000
3'000
4'000
5'000
6'000
0 500 1'000 1'500 2'000
RH
R (
kW)
Tempo (sec)
RHR (kW)
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PROCEDURA DI ANALISI
File di testo
FDS
Smokeview
PYROSIM
Permette visualizzazione risultatimonitoraggio durante analisi
Non preciso come pre – processor
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BENCHMARK
INFLUENZA DELLA MESH
• Influenza della mesh
• Capacità di un oggetto di incendiarsi
• Quantità di ossigeno
Modellazione della sorgente
Scenario scalato
Interazione tra oggetti
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0
100
200
300
400
500
600
0 200 400 600 800 1'000
θ[º
C]
t [s]100 cm 50 cm 25 cm 20 cm
0
100
200
300
400
500
600
700
0 200 400 600 800 1'000
θ[º
C]
t [s]100 cm 50 cm 25 cm 20 cm
Mesh 100 cm Mesh 50 cm Mesh 25 cm Mesh 20 cm
Numero celle 360 2880 23040 45000
Tempo di elaborazione
20 sec 2 min 35 min 2 ore
∂t iniziale 0.5 s 0.31498 s 0.12500 0.10
ModelloCelle
sorgente
Mesh 100 cm 1
Mesh 50 cm 4
Mesh 25 cm 16
Mesh 20 cm 25
MODELLAZIONE SORGENTE
TEMPERATURA SORGENTE TEMPERATURA APERTURA
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Mesh 100 cm Mesh 50 cm Mesh 25 cm Mesh 20 cm
Numero celle 180 1440 11520 22500
Calcolatore
Intel Pentium M
CPU 1.73 GHz
RAM 2.00 GHz
Intel Pentium M
CPU 1.73 GHz
RAM 2.00 GHz
Intel Xeon
CPU 3.6 GHz
RAM 3.93 GHz
Intel Xeon
CPU 3.6 GHz
RAM 3.93 GHz
Tempo di elaborazione
1 min 1 min 4 min 11 min
∂t iniziale 0.91287 s 0.45644 s 0.22822 s 0.18257 s
&MATL ID = 'PLASTIC‘CONDUCTIVITY = 0.2SPECIFIC_HEAT = 1.5DENSITY = 1500.N_REACTIONS = 1HEAT_OF_REACTION = 3000. HEAT_OF_COMBUSTION = 25000. REFERENCE_TEMPERATURE = 400.NU_FUEL = 1.0 /
SCENARIO SCALATO
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400
500
600
700
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
100 cm 50 cm
25 cm 20 cm
0
200
400
600
800
1000
1200
0 100 200 300 400 500
θ [º
C]
t [s]
100 cm 50 cm
25 cm 20 cm
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 50 100 150 200
HR
R [
kW
]
t [s]
100 cm 50 cm
25 cm 20 cm
TEMPERATURA SOFFITTO
SCENARIO SCALATO
TEMPERATURA SORGENTE
RHR
860
880
900
920
940
960
980
1000
1020
0 5000 10000 15000 20000 25000
θ[º
C]
Numero elementi
100 cm 50 cm
25 cm 20 cm
CONVERGENZA TEMPERATURA
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
MODELLO 50 CM
SCENARIO SCALATO
MODELLO 100 CM
MODELLO 20 CMMODELLO 25 CM
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
INTERAZIONE TRA OGGETTI
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
0 40 80 120 160 200
HR
R [
kW
]
t [s]
5 m
4 m
3 m
2 m
1 m
1 oggetto
HRRTEMP. SOFFITTO OGGETTO A 1 METRO
0
200
400
600
800
1000
1200
0 100 200 300 400 500
θ [º
C]
t [s]
100 cm 100 sorgente
50 cm 50 sorgente
25 cm 25 sorgente
20 cm 20 sorgente
L’a
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
INTERAZIONE TRA OGGETTI
0
100
200
300
400
500
600
700
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
100 cm 100 sorgente
50 cm 50 sorgente
25 cm 25 sorgente
20 cm 20 sorgente
0
100
200
300
400
500
600
700
0 100 200 300 400 500
θ [º
C]
t [s]
100 cm 100 sorgente
50 cm 50 sorgente
25 cm 25 sorgente
20 cm 20 sorgente
0
100
200
300
400
500
600
700
800
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
100 cm 100 sorgente
50 cm 50 sorgente
25 cm 25 sorgente
20 cm 20 sorgente
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
100 cm 100 sorgente
50 cm 50 sorgente
25 cm 25 sorgente
20 cm 20 sorgente
TEMP. SOFFITTO OGGETTO A 5 METRI TEMP. SOFFITTO OGGETTO A 4 METRI
TEMP. SOFFITTO OGGETTO A 3 METRI TEMP. SOFFITTO OGGETTO A 2 METRI
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
CAPACITÀ DI UN OGGETTO DI INCENDIARSI
&MATL ID = 'FABRIC' SPECIFIC_HEAT = 1.0HRRDENSITY = 100.0 /
&SURF ID = 'FABRIC‘ COLOR = 'BLUE‘MATL_ID = 'FABRIC' IGNITION_TEMPERATURE = 290.HRRPUA =9000.RAMP_Q ='fire_ramp‘THICKNESS = 0.01 /
&RAMP ID='fire_ramp', T=100.0, F=0.0/&RAMP ID='fire_ramp', T=150.0, F=1.0/&RAMP ID='fire_ramp', T=200.0, F=1.0/&RAMP ID='fire_ramp', T=500.0, F=0.0/
ACCENSIONE IMPOSTA
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
TEMPERATURA OGGETTO MODELLO MESH 100 CM
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 50 100 150 200 250
HR
R [
kW
]
t [s]
singola accensione doppia accensione
INCENDIO DOPO 200 SECONDI
0
100
200
300
400
500
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
singola accensione doppia accensione
0
100
200
300
400
500
600
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
singola accensione doppia accensione
TEMPERATURA OGGETTO MODELLO MESH 20 CM
HRR
ACCENSIONE IMPOSTA
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
0
200
400
600
800
1000
1200
0 100 200 300 400 500
θ[º
C]
t [s]
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
0 100 200 300 400 500
HR
R [
kW
]
t [s]
QUANTITÀ DI OSSIGENO NECESSARIA
DIR. LUNGH.
X 6 m
Y 50 m
Z 3 m
HRRTEMP. SECONDO OGGETTO
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
QUANTITÀ DI OSSIGENO NECESSARIA
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
• Il focolaio di incendio viene ben rappresentato anche ricorrendo a pochi elementi;
• La dimensione della griglia è un aspetto fondamentale per lo sviluppo dell’incendio: un infittimento non sufficiente può simulare un evento non realistico;
• Per cogliere l’interazione tra due oggetti FDS ha bisogno di avere più di una cella tra i due elementi compresi;
• Lo sviluppo dell’incendio non dipende esclusivamente dal picco di temperatura raggiunta: un ruolo centrale lo svolge il quantitativo di ossigeno; questo aspetto viene colto bene da FDS.
RIEPILOGO BENCHMARK
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
APPLICAZIONE IN UN BLIND TEST81
20
4000
400
166
040
01
660
13000
6700
400
200
4000
1780
6700
750 2150 500 2400 900
105
0
2150
1300
5200
30002000
1000
1060Roof opening 1
Roof opening 2
Door
Fire Room
Hole
Window betweenRoom and Atrium
Atrium
500
• Altezza dello strato dei fumi;
• Portata volumetrica d’aria fresca alla porta dell’atrio;
• Temperatura media dei fumi all’apertura 1;
• Portata volumetrica all’apertura 1;
• Temperatura media dei fumi all’apertura 2;
• Portata volumetrica all’apertura 2.
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DATI DEL PROBLEMA
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SOCIETÀ
MODELLI
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
ANALISI DI SENSIBILITÀ: INFLUENZA DELLA MESH
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
INFLUENZA DELLA MESH: MODELLI STUDIATI
GRIGLIA
TEMPO
&MESH IJK=20,26,13, XB=2.0,6.0,6.8,12.0,1.4,4.0 / &MESH IJK=40,34,50, XB=0.0,8.0,0.0,6.8,0.0,10.0 /
&TIME T_END=600.0 /
&SURF ID ='BURNER', HRRPUA=3590., COLOR=RASPBERRY' /POTENZA TERMICA
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
INFLUENZA DELLA MESH: DESCRIZIONE DEI MODELLI
SUPERFICI MATERIALI
&SURF ID = 'WALL‘
RGB = 200,200,200
MATL_ID = 'GYPSUM PLASTER'
THICKNESS = 0.02 /
&MATL ID = 'GYPSUM PLASTER'
FYI = 'Quintiere, Fire Behavior'
CONDUCTIVITY = 0.48
SPECIFIC_HEAT = 0.84
DENSITY = 1440. /
&VENT XB= 0.00, 0.00, 2.00, 5.00, 0.00, 2.00, SURF_ID='OPEN' / PORTA
&VENT XB= 3.00, 5.00, 6.80, 6.80, 2.40, 3.60, SURF_ID='OPEN' / FINESTRA
&VENT XB= 0.00,8.00,0.00,6.80,0.00,0.00, SURF_ID='WALL' / PAVIMENTO ATRIO
&VENT XB= 6.00, 7.00, 3.60, 6.00, 10.00, 10.00, SURF_ID='OPEN' / APERTURA SOFFITTO 1
&VENT XB= 3.00, 5.20, 4.00, 5.00, 10.00, 10.00, SURF_ID='OPEN' / APERTURA SOFFITTO 2
&OBST XB= 2.00,6.00,6.80,12.00,1.40,1.40, SURF_ID='WALL' / PAVIMENTO STANZA
&VENT XB= 2.00, 2.60, 12.00, 12.00, 2.00, 2.60, SURF_ID='OPEN' / APERTURA MURO
&VENT XB= 3.60, 4.60, 9.00, 10.00, 1.40, 1.40, SURF_ID='BURNER' / SORGENTE DI IGNIZIONE
OGGETTI
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INFLUENZA DELLA MESH: DESCRIZIONE DEI MODELLI
RILEVATORI PORTATA
&DEVC XB=3.6,3.6,3.2,3.2,0.0,10.0, QUANTITY='LAYER HEIGHT', ID='ALTEZZA DEI FUMI 1' /
&DEVC XB=6.00, 7.00, 3.60, 6.00, 10.00, 10.00, QUANTITY='VOLUME FLOW +',
ID='PORTATA APERTURA 1 USCENTE' /
&DEVC XB=6.00, 7.00, 3.60, 6.00, 10.00, 10.00, QUANTITY='VOLUME FLOW -',
ID='PORTATA APERTURA 1 ENTRANTE' /
&DEVC XYZ=6.0,3.6,10.0, QUANTITY='TEMPERATURE' / TEMPERATURA APERTURA 1
RILEVATORI ALTEZZA DEI FUMI
RILEVATORI TEMPERATURA
Ogni rilevazione è stata ottenuta attraverso il valor medio di 9 stazioni confinanti, valutando così anche la dispersione del risultato
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
0
40
80
120
160
200
0 100 200 300 400 500 600
θ[º
C]
t [s]
Mesh 50 cm
Mesh 40 cm
Mesh 30 cm
Mesh 20 cm
151154
153 152
0
40
80
120
160
200
0 20000 40000 60000 80000
θ [º
C]
Numero celle
INFLUENZA DELLA MESH: TEMPERATURA
0
40
80
120
160
200
0 100 200 300 400 500 600
θ[º
C]
t [s]
Mesh 50 cm
Mesh 40 cm
Mesh 30 cm
Mesh 20 cm
153157
161 160
0
40
80
120
160
200
0 20000 40000 60000 80000θ
[ºC
]Numero celle
APERTURA 1
APERTURA 2
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
0 100 200 300 400 500 600
Q [
m3
/h]
t [s]
Mesh 50 cm
Mesh 40 cm
Mesh 30 cm
Mesh 20 cm
40632
49045
41674 43517
0
15000
30000
45000
60000
75000
90000
0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000
Q [
m3
/h]
Numero celle
INFLUENZA DELLA MESH: PORTATA
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
0 100 200 300 400 500 600
Q [
m3
/h]
t [s]
Mesh 50 cm
Mesh 40 cm
Mesh 30 cm
Mesh 20 cm
55271
43219 42982 43269
0
15000
30000
45000
60000
75000
90000
0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000
Q [
m3
/h]
Numero celle
APERTURA 1
APERTURA 2
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INFLUENZA DELLA MESH:
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
0 100 200 300 400 500 600
Q [
m3
/h]
t [s]
Mesh 50 cm
Mesh 40 cm
Mesh 30 cm
Mesh 20 cm
61440
59289
5598958761
0
15000
30000
45000
60000
75000
90000
0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000
Q [
m3
/h]
Numero celle
2.77
2.90
3.523.66
0
2
4
6
8
10
0 20000 40000 60000 80000A
ltez
za d
ei f
um
i [m
]Numero celle
0
2
4
6
8
10
0 100 200 300 400 500 600
Alt
ezza
dei
fu
mi
[m]
t [s]
Mesh 50 cm
Mesh 40 cm
Mesh 30 cm
Mesh 20 cm
PORTATA PORTA
ALTEZZA DEI FUMI
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CONFRONTO TEMPERATURA A 300 SECONDI
MODELLO 20 CM
MODELLO 20 CM
MODELLO 40 CM
MODELLO 50 CM
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CONFRONTO ALTEZZA DEI FUMI A 300 SECONDI
MODELLO 20 CM
MODELLO 20 CM
MODELLO 40 CM
MODELLO 50 CM
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INFLUENZA DELLE CONDIZIONI AL CONTORNO
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CONDIZIONI AL CONTORNO: MODELLI STUDIATI
Modello Uno Modello Due Modello Tre Modello Quattro Modello Cinque
Numero celle 288000 372000 392000 424500 435750
CalcolatoreIntel Xeon
CPU 3.6 GHzRAM 3.93 GHz
Intel XeonCPU 3.6 GHz
RAM 3.93 GHz
Intel XeonCPU 3.6 GHz
RAM 3.93 GHz
Intel XeonCPU 3.6 GHz
RAM 3.93 GHz
Intel XeonCPU 3.6 GHz
RAM 3.93 GHz
Tempo di elaborazione
20 ore 22 ore 22 ore 24 ore 25 ore
iniziale
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
CONDIZIONI AL CONTORNO: DESCRIZIONE DEI MODELLI
&MESH IJK=60,80,60, XB=-2.0,10.0,-2.0,14.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=60,80,60, XB=-2.0,10.0,-2.0,14.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=-6.0,-2.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=10.0,14.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,-6.0,-2.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,14.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=50,60,10, XB=-6.0,14.0,-6.0,18.0,12.0,16.0 /
&MESH IJK=60,80,60, XB=-2.0,10.0,-2.0,14.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=-6.0,-2.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=10.0,14.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,-6.0,-2.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,14.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=50,60,10, XB=-6.0,14.0,-6.0,18.0,12.0,16.0 /
&MESH IJK=5,40,20, XB=-10.0,-6.0,-10.0,22.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=5,40,20, XB=14.0,18.0,-10.0,22.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=25,5,20, XB=-6.0,14.0,-10.0,-6.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=25,5,20, XB=-6.0,14.0,18.0,22.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=35,40,5, XB=-10.0,18.0,-10.0,22.0,16.0,20.0 /
MESH MODELLO UNO
MESH MODELLO DUE
MESH MODELLO TRE
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PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
CONDIZIONI AL CONTORNO: DESCRIZIONE DEI MODELLI
&MESH IJK=60,80,60, XB=-2.0,10.0,-2.0,14.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=-6.0,-2.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=10.0,14.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,-6.0,-2.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,14.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=50,60,10, XB=-6.0,14.0,-6.0,18.0,12.0,16.0 /
&MESH IJK=10,50,20,XB=-14.0,-6.0,-14.0,26.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=10,50,20, XB=14.0,22.0,-14.0,26.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=25,10,20, XB=-6.0,14.0,-14.0,-6.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=25,10,20, XB=-6.0,14.0,18.0,26.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=45,50,10, XB=-14.0,22.0,-14.0,26.0,16.0,24.0 /
&MESH IJK=60,80,60, XB=-2.0,10.0,-2.0,14.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=-6.0,-2.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=10,60,30, XB=10.0,14.0,-6.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,-6.0,-2.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=30,10,30, XB=-2.0,10.0,14.0,18.0,0.0,12.0 /
&MESH IJK=50,60,10, XB=-6.0,14.0,-6.0,18.0,12.0,16.0 /
&MESH IJK=10,50,20, XB=-14.0,-6.0,-14.0,26.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=10,50,20, XB=14.0,22.0,-14.0,26.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=25,10,20, XB=-6.0,14.0,-14.0,-6.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=25,10,20, XB=-6.0,14.0,18.0,26.0,0.0,16.0 /
&MESH IJK=45,50,15, XB=-14.0,22.0,-14.0,26.0,16.0,28.0 /
MESH MODELLO QUATTRO MESH MODELLO CINQUE
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
61/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
PUNTOcc 2m cc 6m cc 10m cc 14m cc 18m
[°C] [°C] [°C] [°C] [°C]
A
MEDIA 202.84 106.13 87.31 72.08 71.71
MIN 193.68 78.25 53.85 34.40 31.80
MAX 212.73 142.36 126.76 118.27 121.17
PUNTOcc 2m cc 6m cc 10m cc 14m cc 18m
[°C] [°C] [°C] [°C] [°C]
B
MEDIA 89.26 42.36 26.78 23.67 23.23
MIN 84.82 40.23 26.60 23.70 23.25
MAX 93.23 44.09 26.88 23.55 23.11
CONDIZIONI AL CONTORNO: PUNTI ESTERNI
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
62/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
PUNTOcc 2m cc 6m cc 10m cc 14m cc 18m
[°C] [°C] [°C] [°C] [°C]
C
MEDIA 90.89 41.58 27.08 23.89 23.45
MIN 86.77 38.81 26.70 23.67 23.30
MAX 94.06 43.99 27.33 24.02 23.55
CONDIZIONI AL CONTORNO: VOLUME SIGNIFICATIVO
0
50
100
150
200
250
0 3 6 9 12 15 18
θ[º
C]
Estensione dominio [m]
A
B
C
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
63/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
STIMA DEI PARAMETRI FONDAMENTALI
y = 9.6895ln(x) + 19.759
y = 1.7678ln(x) + 13.209
y = 18.27ln(x) + 21.065
0
40
80
120
160
200
0 100 200 300 400 500 600
θ[º
C]
t [s]
media
min
max
Andamento della temperatura nel tempo nel piano dell’apertura 1
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
64/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
y = 19.468ln(x) + 51.273
y = 9.4437ln(x) + 32.323
y = 0.5311ln(x) + 19.439
0
40
80
120
160
200
240
0 100 200 300 400 500 600
θ[º
C]
t [s]
max
media
min
STIMA DEI PARAMETRI FONDAMENTALI
Andamento della temperatura nel tempo nel piano dell’apertura 2
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
65/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
STIMA DEI PARAMETRI FONDAMENTALI
y = 1849.9ln(x) + 20159
0
10'000
20'000
30'000
40'000
50'000
0 100 200 300 400 500 600
Q [
m3
/h]
t [s]
y = 4868ln(x) + 1263.2
0
5'000
10'000
15'000
20'000
25'000
30'000
35'000
0 100 200 300 400 500 600Q
[m
3/h
]t [s]
Andamento della portata nel tempo
nell’apertura 1
Andamento della portata nel tempo
nell’apertura 2y = 5179.5ln(x) + 11432
0
10'000
20'000
30'000
40'000
50'000
60'000
0 100 200 300 400 500 600Q
[m
3/h
]t [s]
Andamento della portata nel tempo
nella porta
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
66/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
STIMA DEI PARAMETRI FONDAMENTALI
Andamento della visibilità nel tempo nel piano dell’apertura 1
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
67/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
STIMA DEI PARAMETRI FONDAMENTALI
Andamento della altezza dei fumi
y = -0.597ln(x) + 8.3994
y = -0.59ln(x) + 8.0788
y = -0.567ln(x) + 7.6448
0
2
4
6
8
10
0 100 200 300 400 500 600
Alt
ezza
dei
fu
mi
[m
]
t [s]
max
media
min
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
68/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
STIMA DEI PARAMETRI FONDAMENTALI
Contributo dell’apertura laterale
0
500
1'000
1'500
2'000
2'500
3'000
3'500
4'000
4'500
5'000
0 100 200 300 400 500 600
Q [
m3
/h]
t [s]
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
69/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
CONFRONTO DEI RISULTATI
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
70/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
0
50
100
150
200
250
300
0 100000 200000 300000 400000 500000
θ [º
C]
Numero celle
AFC 1
AFC 2
ETH
Prova A
Prova B
Imtech
COWI
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
0 100000 200000 300000 400000 500000
Q [
m3
/h]
Numero celle
AFC 1
AFC 2
ETH
Prova A
Prova B
Imtech
0
50
100
150
200
250
300
0 100000 200000 300000 400000 500000
θ [º
C]
Numero celle
AFC 1
AFC 2
ETH
Prova A
Prova B
Imtech
COWI
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
0 100000 200000 300000 400000 500000
Q [
m3
/h]
Numero celle
AFC 1
AFC 2
ETH
Prova A
Prova B
Imtech
Temperatura – Apertura 1
Portata – Apertura 2
CONFRONTO DEI RISULTATITemperatura – Apertura 2
Portata – Apertura 1
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
71/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
Portata – Porta
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
0 100000 200000 300000 400000 500000
Q [
m3
/h]
Numero celle
AFC 1
AFC 2
ETH
Prova A
Prova B
Imtech0
2
4
6
8
10
0 100000 200000 300000 400000 500000
Alt
ezza
dei
fu
mi
[m]
Numero celle
AFC 1
AFC 2
ETH
Prova A
Prova B
Imtech
Altezza dei fumi
CONFRONTO DEI RISULTATI
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
72/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
Finestra interna
CONFRONTO DEI RISULTATI
Ipotesi su curve RHR
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
0 500 1000 1500 2000
Po
ten
za te
rmic
a [k
W]
t [s]
Prova A - FDS
Prova A - Teorica
Prova B - FDS
Prova B - teorica
y = 108.92ln(x) + 71.965
y = 11.773ln(x) - 13.901
y = 175.09ln(x) + 99.283
0
200
400
600
800
1'000
1'200
1'400
1'600
0 100 200 300 400 500 600
θ[º
C]
t [s]
media
min
max
y = -0.0003x2 + 0.5421x + 30.978
y = -7E-05x2 + 0.1447x + 4.862
y = -0.0003x2 + 0.7557x + 143.56
0
100
200
300
400
500
600
700
0 500 1000 1500 2000
θ [º
C]
t [s]
media
min
max
y = 171.22ln(x) + 1553.3
0
500
1'000
1'500
2'000
2'500
3'000
3'500
4'000
4'500
5'000
0 100 200 300 400 500 600
Q [
m3
/h]
t [s]
y = -0.0115x2 + 23.333x + 3411.8
0
2'000
4'000
6'000
8'000
10'000
12'000
14'000
16'000
18'000
20'000
0 500 1000 1500 2000
Q [
m3
/h]
t [s]
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
73/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
7373
L’a
zione ince
ndio
: il
fenom
eno f
isic
o
74/72
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIOwww.francobontempi.org
74
StroNGER S.r.l. Research Spin-off for Structures of the Next Generation
Energy Harvesting and Resilience
Rome – Athens – Milan – Nice Cote Azur
Sede operativa: Via Giacomo Peroni 442-444, Tecnopolo Tiburtino,
00131 Roma (ITALY) – [email protected]