I.U.A.V.
Architettura: Tecniche e Culture del Progetto
Primo Semestre a.a. 2018/2019
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
Prof. Piercarlo Romagnoni
ELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA01
Arch. Igor Panciera
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
PROGETTARE UN EDIFICIO
NON E’
SCOLPIRE UNA STATUA,
DIPINGERE UN QUADRO,
CESELLARE UN MOBILE,
DISEGNARE UN GIOIELLO, …
QUAL E’ IL RUOLO DELL’ARCHITETTO ?
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
L’ARCHITETTO NON PUO’ LIMITARSI A RICERCARE
LA BELLEZZA, QUALITA’ SEMPRE SOGGETTIVA, DI CIO’ CHE PROGETTA
NEGLI SPAZI CHE PROGETTA DEVONO
SVOLGERSI DELLE ATTIVITA’ UMANE
QUAL E’ IL RUOLO DELL’ARCHITETTO ?
OGNI EDIFICIO HA PRESTAZIONI CHE SONO
CONCRETE, OGGETTIVE, MISURABILI
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
IN OGNI AMBIENTE DELL’EDIFICIO DEVONO VERIFICARSI
LE CONDIZIONI DI COMFORT
NECESSARIE ALLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’
PER CUI QUELL’AMBIENTE E’ PROGETTATO:
COMFORT TERMICO
COMFORT IGROMETRICO
COMFORT VISIVO
COMFORT ACUSTICO
COMFORT OLFATTIVO
…
COMFORT
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
COMFORT
TEMPERATURA DEGLI AMBIENTIE DELLE PARETI
DI OGNI AMBIENTE
PUREZZA E UMIDITA’ DELL’ARIA
ILLUMINAZIONEDEGLI AMBIENTILUCE NATURALE
LUCE ARTIFICIALE
RISPETTO DI PARAMETRI SPECIFICI
PER OGNI ATTIVITA’
RUMOROSITA’INTERNA E
ISOLAMENTO DAI RUMORI ESTERNI
ALL’AMBIENTE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
I COSTI DI UN EDIFICIO
NON SOLO
UN EDIFICIO
UNA VOLTA PROGETTATO, COSTRUITO E «ABITATO»
HA DEI COSTI DI CONDUZIONE
HA DEI COSTI DI MANUTENZIONE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
I COSTI DI UN EDIFICIO
COSTI DI CONDUZIONE COSTI DI MANUTENZIONE
QUANTO COSTA RISCALDARE?
QUANTO COSTA RAFFRESCARE?
QUANTO COSTA ILLUMINARE?
QUANTO COSTA FAR ANDARE GLI ASCENSORI?
QUANTO COSTA PULIRE LE FINESTRE?
QUANTO COSTA MANTENERE GLI IMPIANTI IN EFFICIENZA?
QUANTO COSTA TAGLIARE L’ERBA?
QUANTO COSTA MANTENERNE LA COPERTURA?
QUANTO COSTA SISTEMARE UN PLUVIALE CHE PERDE?
QUANTO COSTA FAR FUNZIONARE L’IMPIANTO
ANTI-INTRUSIONE?
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
FORMA E ORIENTAMENTO
DELL’EDIFICIO
PACCHETTICOSTRUTTIVI
SCHERMATURE SOLARI
+ COMFORT INTERNO
- COSTI DI GESTIONE E MANTENIMENTO
POSIZIONE E ORIENTAMENTODEI SERRAMENTI
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
UN EDIFICIO MAL PROGETTATO E CHE DELEGHI AL SOLO APPARATO
IMPIANTISTICO L’OTTENIMENTO DI CONDIZIONI DI COMFORT
NEL MIGLIORE DEI CASI AVRA’ COSTI DI GESTIONE MOLTO ELEVATI
(E DESTINATI AD AUMENTARE CON IL COSTO DELL’ENERGIA)
PIU’ FACILMENTE SARA’ UN EDIFICIO
TROPPO COSTOSO DA MANTENERE E DESTINATO A SOSTANZIALI
MODIFICHE QUANDO NON ALL’ABBANDONO ED ALLA DEMOLIZIONE
SICURAMENTE SARA’ UN EDIFICIO IN CUI,
NONOSTANTE OGNI SFORZO IMPIANTISTICO ED ECONOMICO,
NON VI SARANNO MAI CONDIZIONI DI COMFORT
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
AD ESEMPIO:
UNA GRANDE VETRATA A SUD:
INVERNO: APPORTI SOLARI GRATUITI IMPORTANTI.
ESTATE: SE NON ADEGUATAMENTE SCHERMATA,
SURRISCALDAMENTO DEGLI AMBIENTI INTERNI DIFFICILMENTE
CONTRASTABILE CON IL SOLO IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO.
MEZZE STAGIONI: SE LA SCHERMATURA NON E’ CURATA IN
NOVEMBRE E DICEMBRE POTREBBE ESSERE NECESSARIO
RAFFRESCARE GLI AMBIENTI.
UNA GRANDE VETRATA A NORD:
NESSUN VANTAGGIO IN REGIME INVERNALE, NESSUN
IRRAGGIAMENTO, IMPORTANTI DISPERSIONI.
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
QUANTO E’ COSTATO COSTRUIRLO?
QUANTO E’ COSTATO APPLICARE DELLE PELLICOLE SULLE VETRATE PER RIDURRE L’INGRESSO DELL’IRRAGGIAMENTO SOLARE?
QUANTO COSTERA’ CAMBIARE LE PELLICOLE UNA VOLTA ROVINATE?
QUANTO COSTA TENERNE PULITI I VETRI?
QUANTO COSTA CLIMATIZZARE IL GRANDE ATRIO D’INGRESSO?
IL DENARO SPESO PER CLIMATIZZARE GLI AMBIENTI SI TRADUCE IN COMFORT INTERNO?
REALIZZARE UN EDIFICIO MENO COSTOSO DA MANTENERE SAREBBE COSTATO DI PIU’?
SI POTEVA FARE UN EDIFICIO PIU’ UTILE ALLO SCOPO SPENDENDO MENO IN FASE DI COSTRUZIONE E IN FASE DI CONDUZIONE?
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
LE ONDE SONORE: PERTURBAZIONI DI PRESSIONE
Il fenomeno sonoro corrisponde ad una variazione oscillatoria di pressione
attorno alla pressione atmosferica.
Le diverse sorgenti sonore sono dispositivi o fenomeni in grado di indurre un
movimento oscillatorio alle particelle del mezzo considerato.
La sorgente sonora (es. un
diapason) trasmette il moto
alle particelle d’aria a suo
diretto contatto. Il moto
vibratorio di queste particelle
intorno ad una posizione di
equilibrio si trasmette ad altre
adiacenti e la così la
perturbazione si propaga nel
mezzo a distanze sempre più
grandi.
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
FF
IL MOVIMENTO DELLE PARTICELLE D’ARIA
Le particelle oscillano intorno a posizioni di equilibrio
L’oscillazione si propaga nel mezzo
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
LA “DANZA” DELLE PARTICELLE
Le particelle d’aria (o di un altromateriale elastico) che consentono lapropagazione di un’onda sonora nonsi allontanano molto dalla loroposizione di equilibrio
N.B.: la perturbazione sonora viaggia,si sposta, ma le particelle che latrasportano “danzano senzaallontanarsi troppo da casa”.
FENOMENOSONORO
Propagazione ENERGIA SI
Propagazione MATERIA NO
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
LA PROPAGAZIONE DELL’ONDA
Osservando le molecole dell’aria contenuta nel condotto si notano:
Aree di compressionedove le molecole sono piùaddensate
La pressione dell’aria è leggermente superiore alla pressione atmosferica
Sacche di rarefazionedove le molecole sono più diradate
La pressione dell’aria è leggermente inferiore alla pressione atmosferica
C = Compressione
R = Rarefazione
Creste di compressione e sacche di rarefazione si muovono
DIREZIONE DI
PROPAGAZIONE DELL’ONDA
SONORA.
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Nella i-esima sezione si alterneranno nel tempo stati si compressione e rarefazione.
Nel diagramma cartesiano tempo-pressione il fenomeno sonoro appare nella tipica forma sinusoidale dei fenomeni ondulatori.
Un’onda è composta di una compressione e di una rarefazione.
LA PROPAGAZIONE DELL’ONDA
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Le perturbazioni di pressione e di densità hanno valori molto limitati rispetto
ai valori medi delle due grandezze:
In conseguenza delle variazioni di pressione si hanno variazioni di densità
per le quali si ha:
Si denomina pressione acustica la differenza tra la pressione in un punto
nel mezzo attraversato dall’onda acustica e la pressione nello stesso punto
in assenza dell’onda. E’ la pressione ad essere correlata al ‘volume’ a cui
percepiamo il suono.
PRESSIONE ACUSTICA, Δp, [Pa]
∆𝑝 = 𝑝 − 𝑝0 [𝑃𝑎]
∆𝜌 = 𝜌 − 𝜌0 [𝑘𝑔
𝑚3]
∆𝜌
𝜌0≪ 1
∆𝑝
𝑝0≪ 1
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
PRESSIONE EFFICACEQuale pressione definisce il fenomeno sonoro descritto dalla curva?
La pressione media in un fenomeno periodico come quello sonoro è nulla.
Pressione massima e minima descrivono parzialmente il fenomeno.
Si può caratterizzare la pressione sonora considerandone il valore
efficace
PRESSIONE EFFICACE
In caso di andamento sinusoidale della pressione
sonora
PRESSIONE EFFICACE
La sensazione sonora dipende dal contenuto energetico dell’onda, che è descritto
dall’area che sottende la curva.
Si stabilisce allora il valore della PRESSIONE EFFICACE:
𝑝𝑒𝑓𝑓 =1
𝑇න0
𝑇
𝑝2𝑑𝜏
𝑝𝑒𝑓𝑓 =𝑝𝑚𝑎𝑥
2
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
LUNGHEZZA D’ONDA
Ad ogni istante in ogni i-esima sezione del condottovi è una pressione uniforme
Lunghezza d’onda
Distanza percorsa dalla perturbazione in un
periodo
Separazione spaziale di punti che allo stesso istante hanno le
medesime condizioni di pressione
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
LUNGHEZZA D’ONDA, PERIODO, FREQUENZA
T (s)
FREQUENZA: inverso del periodo, numero di onde complete generate dalla sorgente nell’unità di tempo. Unità di misura: Hertz.
f (Hz)=1/T
PERIODO: tempo necessario alla sorgente per generare un’onda completa. Unità di misura: secondi.
𝜆 = 𝑐𝑇 =𝑐
𝑓
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Introduzione al suono ELEMENTI DI ACUSTICA, arch. Igor Panciera
I.U.A.V.- SCIENZE DELL'ARCHITETTURA Fisica Tecnica e Controllo Ambientale, prof. Piercarlo Romagnoni
T
pressioneatmosferica
tempo [s]
pressio
ne [P
a]
l
spazio [m]
pressioneatmosferica
pressio
ne [P
a]
IL SUONO - GRANDEZZE FONDAMENTALI
PERIODO: tempo necessar io alla sorgente per
generare un’onda completa. Inverso della
frequenza.
Unità di misura: secondi
LUNGHEZZA D’ONDA: Distanza percorsa dal la
perturbazione in un periodo. Separazione spaziale
di punti che allo stesso istante hanno le
medesime condizioni di press ione.
Unità di misura: metri
FREQUENZA: numero di onde complete generate
dalla sorgente nell’unità di tempo. Inverso del
periodo.
Unità di misura: Hertz
LUNGHEZZA D’ONDA, PERIODO, FREQUENZA
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Una perturbazione di carattere oscillatorio che si propaga in un mezzo elastico
Alla propagazione corrisponde una propagazione di energia ma non una
propagazione di materia!
COS’E’ IL SUONO?
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
IL SUONO PERCEPITO E’ RELATIVO
CIO’ CHE OGNUNO DI NOI SENTE
NON E’ IL SUONO EMESSO DALLA SORGENTE SONORA:
• Differenza del mezzo di propagazione delle onde sonore
• Differenza dell’ambiente in cui le onde si propagano
• Differenza di sensibilità alle varie frequenza dell’orecchio di
ognuno
• …
LA REALTA’ DEI NOTRI SENSI
NON E’ UNA REALTA’ ASSOLUTA MA RELATIVA
Ragioniamo dunque su medie, su statistiche
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
propagazione attraverso un
MEZZO ELASTICO
A - Sorgente B – Ricevitore
IL FENOMENO SONORO
• Il corpo ‘A’ – SORGENTE – vibra
• I movimenti vibratori di ‘A’ si trasmettono, attraverso un MEZZO ELASTICO, sotto forma di perturbazioni di pressione
• L’orecchio ‘B’ – RICEVITORE – percepisce le variazioni di pressione sotto forma di sensazione acustica.
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
IL FENOMENO SONORO
Perché si possa parlare di suono sono dunque necessari
3 ELEMENTI FONDAMENTALI:
1 Una SORGENTE
2 Un MEZZO ELASTICO di propagazione
3 Un RICEVITORE
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LE SORGENTI SONORE
1CORPI SOLIDI OSCILLANTI: strumenti a corda, diaframmi per
altoparlanti, strumenti a percussione
2 COLONNE D’ARIA OSCILLANTI: strumenti a fiato, organi
3 CORPI IN RAPIDO MOVIMENTO: eliche, fruste
4 GAS IN RAPIDA USCITA DA CONTENITORI: razzi, reattori
5 RAPIDI INCREMENTI DI PRESSIONE: detonazioni
6 VOCE UMANA: combinazione dei meccanismi 1 e 2
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
[Hz]1 10 100 1000 10 000
Frequenza
Sorgente: generatore di perturbazione, di vibrazioni
LE SORGENTI SONORE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
IL MEZZO DI PROPAGAZIONE
• Perché il suono si propaghi dalla sorgente bisogna che vi sia un mezzo le cuiparticelle vengano spostate dalla loro posizione di equilibrio per poi esserviriportate dalla “reazione elastica” del mezzo stesso.
• Il mezzo, qualunque esso sia, viene attraversato ma non modificato dallaperturbazione.
• Il suono si propaga facilmente nei mezzi elastici: gas, liquidi o solidi (aria, acqua,cemento, acciaio, …).
• A seconda delle caratteristiche del materiale costituente il mezzo il suonoviaggia più o meno rapidamente e a maggiori o minori distanze (ecco perché neifilm si sente arrivare prima il treno appoggiando l’orecchio sui binari).
• Il suono NON può propagarsi nel VUOTO
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
IL RICEVITORE
Qualcosa di sensibile alla perturbazione, alla variazione minima di pressionerispetto alla pressione atmosferica:
• MICROFONO
• MEMBRANA
• ORECCHIO UMANO
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
1 10 100 1000 10 000 [Hz]
Frequenza
16-20 Hz < suono udibile < 20 kHz
infrasuoni ultrasuoni
800 Hz < parlato < 8 kHz
Il nostro ricevitore fondamentale l’orecchio, sensibile solo a perturbazioni caratterizzate da
frequenze comprese tra:
Ricevitore: qualcosa «sensibile» alla perturbazione
IL RICEVITORE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
16 Hz < f < 20.000 Hz
Intervallo di frequenze percepibili dall’orecchio
umano
f < 16 Hz
Frequenze non udibili come suoni ma percepibili come
vibrazioni
f > 20.000 Hz
ULTRASUONI: non udibili dall’uomo ma da alcuni animali.
Cane → 30.000 Hz ; Pipistrello → 90.000 Hz
IL RICEVITORE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
La stessa manifestazione fisica provoca sensazioni diverse in relazione allo stato
psico-fisico-emozionale del recettore; in base, quindi, alla risposta soggettiva del
recettore sarà descritta come SUONO o come RUMORE.
SUONO O RUMORE?
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
=
s
m
kpc o
c: velocità del suono [m / s]
po: pressione atmosferica
k: cp / cv
: densità del mezzo
Ammettendo comportamento ideale:
TmRVpo
= da cui:
m
TRpo=
Risulta allora:
M
TkRc o=
Ro : costante universale dei gas
m : massa
M : massa molare
T: temperatura termodinamica
GAS
La velocità dell’onda acustica dipende essenzialmente dalla densità e dalladeformabilità (modulo di Young) del mezzo.
VELOCITA’ DEL SUONO
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Nel caso dell'aria in condizioni atmosferiche standard
t=0 [°C]
p=101325 [Pa],
la densità è pari a 1.21 [kg/m3].
smc /1,33129
15.27383144.10 =
=
++=
s
m 6.04.331
15.27310 t
tcc
t = temperatura [°C]
A partire dalla velocità c0 a 0°C si può ottenere la velocità ad altre temperature:
ESEMPIO DI GAS: L’ARIA
Essendo k = 1.4 e M = 29 kg/kmole si ottiene una velocità del suono pari a:
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materiale velocità del suono
m/s
rapporto rispetto all’aria
aria 343 1
gomma elastica 30 – 70 0,08 – 0,2
sughero 500 1,4
piombo 1220 3,5
acqua 1410 4,1
metacrilato 1800 5,2
legno 3400 9,9
calcestruzzo 3400 9,9
mattoni 3650 10,7
marmo 3800 11,1
vetro 5000 14,6
ferro 5000 14,6
alluminio 5200 15,2
acciaio 5200 15,2
cartongesso 6800 19,8
VELOCITA’ DEL SUONO NEI MATERIALI
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
cvp 0=
LA LEGGE DI OHM ACUSTICA
p: variazione di pressione
0: densità del mezzo (dipendente dal
mezzo)
c: velocità di propagazione della
perturbazione (costante a seconda
del mezzo)
v: velocità di movimento del pistone/di
oscillazione delle particelle
c0
LA PRESSIONE SONORA
E’ PROPORZIONALE
ALLA VELOCITA’ DI
OSCILLAZIONE DELLE
PARTICELLE
Dipende dal mezzo di propagazione
delle onde sonore.
Per l’aria in condizioni standard:
0c = 412 kg/(m2s)
RESISTENZA
ACUSTICA DEL
MEZZO
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
PRESSIONE SONORA, VELOCITA’ DEL SUONO,
VELOCITA’ DI OSCILLAZIONE DELLE PARTICELLE,
LEGGE DI OHM ACUSTICA
Velocità di propagazione del suono e velocità di oscillazione delle particelle del
mezzo di trasmissione sono distinti:
La velocità del suono dipende dalle caratteristiche del mezzo in cui questo si
trasmette
La velocità di oscillazione delle particelle dipende dalla sorgente
Le due velocità sono correlate nella Legge di Ohm acustica.
Soglia del dolore per l’orecchio umano Δp=200 Pa (o N/m2)
Δp = 200 Pa (o N/m2)
ρ0c= 1,2 x 343 = 412 kg/(m2s)
Δ𝑝 = 𝜌0𝑐𝜐
𝜐𝑑𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒 =Δ𝑝
𝜌0𝑐=
200
412= 0,5 𝑚/𝑠
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
POTENZA SONORA
La POTENZA SONORA di una sorgente è l’energia totale emessa da questa nell’unità di
tempo.
Sorgente
Fortissimo orchestrale
Automobile in velocità
Ventilatore centrifugo
Voce molto forte
Lavastoviglie
Piccolo ventilatore
Aereo di linea al decollo
Martello pneumatico
Sussurro
Potenza sonora [W]
10
0,1
0,01
0,001
0,0001
0,00001
100
1
0,000001
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
INTENSITA’ DEL SUONO
L’INTENSITA’ SONORA in un punto è il flusso di energia sonora trasmesso dalla
sorgente nella direzione del punto attraverso un’area di sezione unitaria normale
alla direzione stessa.
Parlando della Legge di Ohm acustica si è già visto che ρ0c viene definita resistenza
acustica del mezzo, ed è legata al mezzo di propagazione, non alla sorgente sonora.
Essendo allora ρ0c non connesso al suono emesso e ricevuto:
L’INTENSITA’ CON CUI PERCEPIAMO UN SUONO E’ STRETTAMENTE CORRELATA
ALLA SUA PRESSIONE EFFICACE
𝐼 =𝑝𝑒𝑓𝑓2
𝜌0𝑐
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Se in un punto di un mezzo:
- ELASTICO
- OMOGENEO
- ISOTROPO
si determina una variazione di pressione
questa
si propaga in tutte le direzioni dando
origine a onde sferiche
con
centro nella sorgente di perturbazione.
La regione dello spazio in cui si verifica la propagazione di onde sonore viene detta
CAMPO SONORO
P
P2
P2
r1
r2
LA PROPAGAZIONE DEL SUONO: ONDE SFERICHE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
In alcuni casi si possono formare onde piane ossia onde il cui fronte di
propagazione corrisponde ad una superficie piana.
Le onde sferiche sufficientemente lontano dalla sorgente sono approssimate ad
onde piane.
LA PROPAGAZIONE DEL SUONO: ONDE PIANE
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
W: potenza sonora della sorgente [W]
I: intensità sonora [W/m2]
S: superficie attraversata dall’onda sonora [m2]
K
WI =
P
P2
P2
r1
r2
Le onde sonore che si propagano da una sorgente
puntiforme sono onde sferiche. L’energia emessa
si distribuirà su di una superficie sempre più
grande mano a mano che l’onda si propaga.
24 r
WI
= W: potenza della sorgente [W]
r: distanza dalla sorgente [m]
INTENSITA’ DEL SUONO
In caso di onde piane la superficie attraversata
dall’onda sonora rimane costante lungo la direzione di
propagazione, l’intensità non dipende allora dalla
distanza.
KS =
S
WI =
Arch. Igor PancieraELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA
Nelle onde piane l’intensità resta costante lungo la direzione di propagazione perché rimane
costante l’area di propagazione. Nelle onde sferiche, a mano a mano che ci si allontana dalla
sorgente, l’intensità sonora diminuisce poiché l’energia si distribuisce su di una superficie
sempre più estesa. Dal grafico è evidente che soprattutto nel primo tratto di propagazione si
ha una rapida diminuzione dell’intensità..
I
onda piana
onda sferica
ONDE PIANE ED ONDE SFERICHE