Sara Basso,
DIA Dipartimento di Ingegneria e Architettura - Università degli Studi di Trieste
Il cibo come questione urbana
Politiche e progetti per città sane e giuste
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2011
3 prospettive
Cibo come questione urbana
Strategie del cibo
Cibo come strumento di
riqualificazione condivisa
1. Il cibo come ‘questione urbana’
1.Cibo e città: fattori di interesse per una questione rilevante
>crisi alimentare (2007-08)
aumento dei prezzi, insicurezza alimentare per
2milioni di abitanti
>sicurezza alimentare come questione di
sicurezza nazionale
«assicurare a tutte le persone e in ogni momento
una quantità di cibo sufficiente, sicuro e nutriente
per soddisfare le loro esigenze dietetiche e le
preferenze alimentari per una vita attiva e sana»
FAO 1996
Detroit 2011 Fonte: Ecowebtown
New Orleans, 2005
Fukushima, 2011
Ricchezza vs fragilità dei sistemi urbani
>crescente urbanizzazione
>effetti dei cambiamenti climatici
Rottura e danneggiamento dei sistemi ecologici
(paesi poveri: migrazioni, abbandono delle terre,
aumento popolazione metropoli e megalopoli)
>conflitti per la terra: nuovi colonialismi
Conquista delle terre fertili di paesi poveri da
parte dei paesi ricchi (land grabbing)
>semplificazione del paesaggio
Riduzione della complessità dei territori con
cancellazione degli elementi identitari
Alcune tappe significative
Anni’50: la ‘Rivoluzione verde’
_distacco fisico e simbolico tra città e
campagna
_criticità ambientali: impoverimento dei suoli,
semplificazione paesaggio…
Anni’70-’80: una nuova consapevolezza
_1987 Rapporto Brundtland (Commissione
mondiale sull’ambiente e lo sviluppo)/sviluppo
sostenibile
_rilevanza dell’agricoltura urbana vs
agricoltura estensiva
_i temi del cibo iniziano ad entrare nelle
politiche urbane
Alcune tappe significative
Anni’90-2000: nutrire la città
_diffusione di pratiche sociali legate al cibo per
nuovi stili di vita sostenibili
_documenti e programmi ufficiali riconoscono lo
stretto legame tra sistema del cibo e città
>sistema del cibo ‘to big to see’
Carolyn Steel, Hungry Cities, 2006
>carattere multifunzionale e multispaziale
del cibo
Cibo: si intreccia con i diritti e i bisogni di base, con
gli stili di vita, con gli aspetti strutturali
dell’organizzazione socioeconomica e con le loro
relazioni con l’ambiente (acqua, trasporti, energia,
terra, ecc.)
>la nozione di ‘food production’ non è solo
rurale, ma ha molto a che fare con l’urbano
Attività mai scomparsa dalla città e tutt’oggi
continua ad essere al centro di scenari di
trasformazione urbana
Il cibo come questione urbana strategica
>sistema del cibo
Attività, processi di produzione e
distribuzione
Pratiche legate a conoscenza,
accessibilità, consumo degli alimenti
Insieme di attori, processi e relazioni
che hanno a che fare con la
produzione, distribuzione, consumo del
cibo
>spazi del cibo
Traduzione spaziale e territoriale
del sistema del cibo, leggibile a
scale diverse
Sistema del cibo/spazi del cibo
>un approccio transcalare
>alla grande scala (macroregionale, regionale
o metropolitana)
Gli spazi del cibo
>alla scala urbana
>un approccio transcalare
>spazi urbani della trasformazione
agroalimentare artigianali o industriali
>spazi periurbani produttivi
>spazi della commercializzazione legati
al recupero e al riuso di aree dismesse
Gli spazi del cibo
Mercato di
Campagna Amica,
Roma
>spazi diffusi della ristorazione e
consumo
>spazi temporanei del cibo (eventi
commerciali cadenzati, street food, ecc.)
>spazi della produzione agroalimentare
in città (orti urbani, orti didattici, fattorie
urbane, aziende agricole urbane...)
>alla scala della prossimità
Gli spazi del cibo
Fort Mason, San Francisco 2016
Ogni venerdì un grande parcheggio si
trasforma per qualche ora in un luogo
collettivo
Fonte: foto di S. Caramaschi
2. Strategie urbane alimentari
«a livello internazionale, quindi il tema del
rapporto città-cibo si sta sempre più
strutturando in un orizzonte di senso che
vede il rafforzamento dei sistemi
alimentari delle città e delle aree
metropolitane come elemento chiave per
contribuire a indirizzare in modo
sostenibile, equo, sano e resiliente un
mondo sempre più urbanizzato»
A. Calori, Food and the city, 2015, p. 38
>food policy
>food planning
>food strategy
>alti tassi di povertà e problemi di salute (asma
e malattie cardiache)
>rischi ambientali legati all’inquinamento
>rete idrica di scarico obsoleta con
piovane+reflui; incapacità di accogliere l’acqua
piovana
>sistema di trasporto inefficiente
>quartieri privi di servizi di base, compreso
l’accesso ai generi alimentari e prodotti freschi
Problemi ambientali ma anche di
giustizia sociale riflessa nello spazio
Food planning. Un esempio, il caso di Detroit
>2010: Detroit Strategic Framework
Plan piano strategico che coinvolge un
gruppo nutrito di attori (organizzazioni
non governative, università, movimenti,
singoli cittadini)
>partecipazione dal basso alla ricerca
di nuove forme di economia
sostenibile e alternative
>valorizzazione agricoltura urbana e
di pratiche di coltivazione e recupero a
scopo produttivo già presenti nella città
>l’uso del suolo: la definizione dell’infrastruttura
>la rete di produzione
e distribuzione del
cibo
Definire un network tra
produzione locale,
luoghi di distribuzione
prodotti localmente da
abitanti e associazione,
paesaggi produttivi
innovativi
>la rete blu e le
infrastrutture verdi
Rete blu: raccogliere e
convogliare l’acqua
piovana in laghi, stagni,
parchi...
5 spine e altri ampi
patches che formano
riserve ecologiche
Rete verde: formata da
spazi aperti , piste ciclabili,
aree per il fitness
Nell’insieme le due reti
cooperano per ridurre gli
effetti dei cambiamenti
climatici
>la rete degli spazi aperti
>una rete ecologica
Food policy. Un esempio, il piano del cibo
>Milan Urban Food Policy Pact (MUFFPP)
Ad oggi, 160 città aderenti
19 italiane
Ancona Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Cremona, Firenze, Foggia,
Genoa, Milano, Modena, Molfetta, Venezia, Udine, Torino, Sacile,
Roma, Parma, Palermo
Food policy. I piani del cibo
_garantire l’accesso al cibo sano per tutti
_promuovere un sistema alimentare sostenibile
_promuovere una cultura orientata al consumo consapevole
_ridurre gli sprechi
_sostenere e promuovere la ricerca scientifica in campo
agroalimentare (inserita dal consiglio comunale e ancora da
sviluppare)
>CPULs per produrre e consumare
localmente cibo coltivato e
commercializzato dagli abitanti
>CPULs non esaurisce la domanda
locale di cibo ma contribuisce a
soddisfarla in modo sostenibile:
_riduzione dell’energia grigia dei
prodotti alimentari
_riduzione gas serra
_miglioramento qualità dell’aria
_riduzione rumore
_aumento della biodiversità in
contesto urbano
Food strategy. Il recupero di spazi interstiziali urbani
visioni strategiche per il food planning
>CPULs; una rete di
spazi aperto pubblico
produttivo che
privilegia forme di
mobilità sostenibile
(pedoni e ciclisti)
Continuità di
paesaggio/Connesso
ai poli di produzione
alimentare
extraurbani/aumento
della
biodiversità/intensifica
zione ecologica
visioni strategiche per il food planning
>CPULs una città
edibile, una città
porosa
3. Cibo e riqualificazione urbana
Cibo e città: questioni di diritto, giustizia, accessibilità
Le linee d’azione. Trasformazione dello spazio fisico
Agricoltura urbana
ABUNDANCE, Brixton,
London
agricoltura urbana negli
spazi aperti dei
quartieri di edilizia
sociale. Un’occasione per
ripensare spazi e
sistema del cibo
Giardini edibili
The Brookwood Edible (BOST, Fritz Haeg,
Tate Modern)
Trasformazione di un’area antistante un
quartiere di edilizia pubblica (Brookwood
House in Southwark) in un giardino
edibile per i residenti
Londra
Il progetto ‘Vacant Lot’ trasforma gli spazi
aperti dei quartieri pubblici nelle periferie
londinesi in orti, giardini condivisi, luoghi di
socializzazione
Allotment gardens
Le linee d’azione. Interventi sui processi
> costituzione di cooperative per di generi
alimentari al commercio all’ingrosso
> sistemi di trasporto condiviso per
raggiungere i luoghi di vendita/acquisto
> attività di distribuzione del cibo che
prevedano anche la consegna di scatole di
verdure o la distribuzione degli alimenti freschi
attraverso furgoni di ristorazione mobile
Un mercato alimentare mobile equo e
sostenibile: Il Food Justice Truck (veicolo ibrido)
vende prodotti locali a basso costo a persone in
difficoltà (Melbourne, Australia
Le linee d’azione. Buone pratiche
>diffondere una più approfondita conoscenza
e consapevolezza dei processi di produzione e
consumo alimentare e della loro rilevanza
ambientale
>offrire, attraverso una vera e propria attività
formativa, nuove opportunità di lavoro per
soggetti svantaggiati
breakfast club | community café | share a recipe |
cook and eat demonstration | lunch club |...
> Condividere conoscenze ed esperienze per
attivare processi di inclusione sociale e percorsi
condivisi di educazione
Le linee d’azione. Strategie di inclusione
Bolton at Home, Social Housing Arts Network, Sarah Butler
Growing | Cooking | Sharing December 2014 – December
2015 Breightmet, Bolton
Ritornare ad osservare gli spazi
> Pensare al sistema cibo come
strumento per ripensare, attivare
e rivalorizzare vuoti e
abbandoni
Ritornare ad osservare gli spazi
> Valorizzare spazi di
mediazione: tra interno ed
esterno, tra quartiere e città
Ritornare ad osservare gli spazi
> Tornare a rileggere la città
attraverso la lente dello spazio
agricolo
Cibo come ‘dispositivo di accessibilità’
_pratiche condivise di recupero, trasformazione e
manutenzione di differenti spazi abitabili: dagli spazi
di soglia residenziale agli spazi periurbani;
_forme di conoscenza per l’affermazione di diritti
quali, ad esempio, il diritto ad un’alimentazione sana
ed equilibrata, il diritto all’abitare, il diritto al lavoro,
ecc.;
_l’accesso a risorse ambientali, paesaggistiche,
culturali e al loro uso/fruizione consapevole;
_percorsi di innovazione economica e di inclusione
sociale, ad esempio attraverso l’istituzione di filiere
corte che prevedano il coinvolgimento di abitanti,
associazioni no-profit, cooperative sociali, ma anche
soggetti pubblici e privati.
Alcune parole chiave/mosse
> transcalarità/temporalità
La dimensione spaziale del ‘sistema cibo’
cibo è transcalare: necessità di mettere in
rete anche azioni contenute e limitate
Necessità di legare le politiche ad una
riflessione nuova e articolata sullo spazio
Importanza e ruolo euristico del progetto:
progetti minimi su spazi limitati possono
avere un riverbero a scala ampia
Alcune parole chiave/mosse
> condivisione/innovazione
promuovere occasioni di condivisione delle
conoscenze in forme ludiche e conviviali
Condividere come occasione per mettere a
sistema, per definire percorsi innovativi di
valorizzazione delle risorse spaziali e
sociali presenti nei territori
Alcune parole chiave/mosse
> figure/competenze/responsabilità
Nuove figure, nuove competenze per
progetti innovativi capaci di dare valore a
risorse sociale e spaziali
Il cibo come strumento per misurarsi con
esercizi di democrazia urbana e giustizia
sociale: spazi del cibo come ‘spazi di
diritto’ dove ridurre distanze e garantire
accessibilità
Grazie per l’attenzione!