POESIE
“PAROLE CHE
NASCONO DAL
CUORE”
Prefazione
Il Centro Diurno, struttura semiresidenziale del Dipartimento Salute Mentale,
opera dalla fine degli anni '90 con funzioni terapeutico-riabilitative.
Si rivolge a soggetti, la cui sofferenza psichica è riferibile a cause diverse e
iscrivibile in quadri psicopatologici differenti per i quali vengono stilati dei programmi
terapeutico-riabilitativi individualizzati che, valorizzando le abilità di base, mirano a
migliorare le capacità in campo sociale e relazionale.
Le attività del nostro Centro Diurno sono espressione di uno stretto ed equilibrato
legame con la quotidianità, sono differenziate per adattarle alle specifiche necessità e
potenzialità del singolo individuo tenendo presente l'obiettivo principale che è quello di
favorire l'integrazione nel proprio contesto familiare e sociale , migliorare la propria
autonomia personale, nonché il benessere psico-fisico attraverso il monitoraggio
continuo delle condizioni di salute, la regolare assunzione della terapia farmacologica
per prevenire condizioni di scompenso psichico con conseguente necessità di ricovero
ospedaliero.
Le attività organizzate nell'arco della settimana vedono gli utenti impegnati in :
• laboratorio d'arte-terapia ( creazione oggetti in ceramica, in gesso, decorazione
su vetro, ricamo e relative mostre);
• laboratorio di fotografia;
• laboratorio espressivo corporeo (psicomotricità);
• laboratorio attività cognitive;
• attività ricreative ed informali intra ed extra murarie;
• laboratorio espressivo ( attività teatrale);
• laboratorio di scrittura creativa;
• laboratorio di poesia.
Il laboratorio di poesia è una delle attività riabilitative programmate
congiuntamente tra gli operatori del Centro Diurno e delle strutture residenziali
presenti sul territorio, quali la Comunità Terapeutica Assistita “Villa Olga” e la
Comunità Alloggio “Pegaso”. Lo scopo è quello di esprimere attraverso la poesia
emozioni, ricordi , sentimenti ed esperienze di vita che altrimenti rimarrebbero nascosti,
permettendo alla sofferenza di prendere corpo e descriversi.
La scrittura rappresenta una possibilità per aprire una finestra sull'individuo e per
confrontarsi con la sua sofferanza che,
in quanto personale, non può essere paragonata a quella di altri ed in particolare la
poesia, come forma letteraria , ha la qualità di rappresentare gli strati più intimi della
personalità.
Così scrive Diega Antonietta ne Lo scrigno dei ricordi:
Lo scrigno dei miei
ricordi si apre,
ed essi riaffiorano
prepotenti e come
sabbie mobili mi imprigionano.
La solitudine attanaglia
la mia anima.
Il passato per ciascuno di noi rappresenta una condizione essenziale per dare un
senso all'oggi e aprire una speranza per il futuro.
La lettura di questa raccolta di poesie è una vera e propria esperienza emotiva che
abbraccia idealmente tutti coloro dai quali si fugge per paura o pregiudizio.
ASS.te Sociale B. Quagliata
ASS.te Sociale C. Vella
AFRICA
Non ha importanza
il colore scuro
della tua pelle.
So che sei mio fratello.
Hai fame.
Il tuo viso è contratto
dal dolore.
Vedo labbra
che non sorridono
ma che potrebbero farlo,
col nostro aiuto.
Soffri , mentre il ricco
da ingordo che è,
continua a rimpizzarsi
incurante di te.
Fame, morte:
di fronte a questa
ecatombe quotidiana
mi sento impotente
e voglio esortare
tutti a pregare per te.
Diega Antonietta
ANCORA UN ALTRO AUTUNNO
Come un autunno vedo una signora vestita di nero
che va nel camino e di vedere io non spero.
Vedo pure una befana
che, nella notte buia, si vede nella luna di lana.
L'autunno ci porta quel triste sentimento
che però, a pensarci bene, è sempre bello,
mi fa pensare a quell'elegante signora
che va in giro per le case ad ogni ora.
L'autunno è pieno di grigio e foglie cadenti
e mi contemplo in signore befane e ciociare ascendenti.
Come dopo un autunno c'è un inverno pesante
penso: “Chissà come fa quella signora così elegante!!”
Eduardo
BASTA UN SORRISO
Ho sentito una voce fievole,
era un giovane clochard.
Il suo viso emaciato
mi guardava supplichevole.
Gli ho sorriso, per celare
la mia commozione:
Io avevo tutti i
confort, lui niente.
Gli strinsi le mani affusolate
mi guardò con occhi penetranti
attonito, e mi disse :”grazie
un sorriso ogni momento,
una lacrima a suo tempo”
Diega Antonietta
COME SEI PIU' LONTANA DELLA LUNA
Sei lontana,
per molti sei una fortuna.
Col tuo chiaror sprigioni emozioni.
Cercando l'umana sorte desti interesse,
sei figlia delle Terra
ed imprimi tristezza
Carmelo
E COSI' VIVO
Io vivo serenamente tra i giorni del sole.
RIcordo giorni felici trascorsi al mare,
giocando con gli amici,
ridendo e scherzando,
tra la complicità delle onde.
Traspadano
E' NATO L'AMORE
Sono stata vulnerabile quando,
imbattendomi nel tuo sguardo profondo
mi hai baciata.
Da quel giorno
hai suscitato in me
nuove emozioni.
Quell'amore platonico
prima inconfessato fatto
d'indecifrabili sguardi
si è trasformato
poi in batticuore.
Ti sei imposto destando in me,
un'irresistibile attrazione
dandomi sensazioni struggenti.
Mascherare questo sentimento
ormai è impossibile
perchè tra noi è
nato l'amore.
Diega Antonietta
E' QUASI PRIMAVERA
E' quasi primavera.
L'inverno è quasi giunto alla fine
e nel sottobosco, con l'arrivo dei funghi,
si sente la sua freschezza.
E dopo abeti, betulle, pioppi e cipressi sono in festa
e si vestono per la primavera.
E come nelle valli del sud
si sente il profu00mo del polline sugli steli dei fiori,
così va ad infiorire i nostri cuori
di immagini di un amore latino
dal profumo di cannella e dall'essenza d'oriente,
ove si sente il cinguettio degli uccelli,
presagio di giorni infiniti.
Giuseppantonio
ERA UNA CHIMERA
M'incammino verso casa mia.
La luce accesa mi fa barcollare di felicità.
Entro, la stanza è pervasa di fantasmi.
Non c'è nessuno.
La tristezza si impossessa di me,
poi mi sveglio dal torpore del sonno.
Aimè !! Era solo una chimera.
Diega Antonietta
IL CANCELLO
Ricordo le strade che mi portano al campetto,
e quell'odore di foglie di eucaliptus
che sovrastano la mente di giorni felici,
ma ad un tratto, come una foglia volata dal vento,
sulla testa dei miei ricordi mi ritrovai.
Gianluca
LA PRIMAVERA
Quanto è bella la primavera,
con la sua piccola pioggia sparsa nel cielo!
Camminano i rospi e sbocciano gli Iris.
Arriva Marzo e l'aria comincia a riscaldare,
poi, col venticello fresco che c'è,
cresce l'erba fresca nei prati.
Si vedono gli animali correre e le rondini volare.
Questa è la primavera!!!!
Stefano
LA TELA
L'aria lì dintorno era pervasa da tanta bellezza,
per la strada camminavo osservando un obiettivo perfetto:
il paesaggio attorno a me !
Mi ritiravo ispirato per dipingerlo.
Gianluca
L'AMORE IN ETA' MATURA
Nell'autunno della vita
l'amore non si affievolisce,
perchè esso è come il fuoco
che si è tenuto sempre acceso,
si rafforza sempre di più
strappandoci alla tristezza.
Diega Antonietta
L'ANIMA
Un'anima docile
che conforta quando scende il buio
che la notte ristora.
Carmelo
LE FOGLIE CHE ODORANO DI TEMPO
Nuvole minacciose avanzano,
ombre nere oscurano la vallata.
Impetuoso soffia il vento
strappando all'umida terra tutto ciò che trova.
Tremuli i rami secchi osservano scappar via
le foglie che odorano di tempo.
Luigi
L'INFINITO
Ero nel buio della via
ove e pove l'intenso mio essere.
Ero nel buio della vita
e in quella vita trovai l'uscio di una luce.
E fu subito sera,
nel cuore ci sbocciò una rosa antica
che lascia una scia eterna.
Giuseppantonio
L'INVERNO
In autunno cadono le foglie,
tutto dorme dopo
una travagliata stagione.
S'avvicina l'inverno
la luce si fa sempre più rarefatta.
Carmelo
LO SCRIGNO DEI RICORDI
Quando la notte scende
e con le sue tenebre
avvolge il mondo, il mio pensiero
vola a te amore.
Lo scrigno dei miei ricordi si apre,
ed essi riaffiorano
prepotenti e come
sabbie mobili mi imprigionano
la solitudine attanaglia
la mia anima.
Spazio nel vuoto
dimenticando il
mondo circostante.
Questa quiete mi fa impazzire.
Allora chiudo gli occhi
per ricordare un
passato che non ritornerà.
Diega Antonietta
MAMMA
Nella notte un'ombra.
Un ultimo flash.
Era mia madre.
Ora lei non c'è più,
è solo il ricordo del suo amore
m'accompagna dal cielo.
Com'è soave il tuo ricordo
madre mia!
Quando ti sogno esulto di felicità.
I tuoi occhi mi scrutano
amorevoli dal cielo, la tua dolcezza
s'espande nel mio cuore.
Mamma, sei stata per me,
sorgente inesauribile di vita.
Il tempo, vola e porterà
via anche me lassù:
Ma nell'ultima ora,
l'ultima parola che pronuncerò sarà
mamma.
Diega Antonietta
M'INCAMMINAVO VERSO UNA STRADA
M'incamminavo verso una strada di campagna
e vedevo gli alberi fioriti.
La coltivata terra profumava la natura,
mi riscaldava il calore del sole cocente
che m'illuminava la via.
Dopo un giornata di allegria,
è bello tornare a casa mia.
Traspadano
M'INCAMMINAVO
Era un giorno qualunque
mi sono alzato di notte col dunque,
mi sentivo un po' vagabondo
e camminavo pensando al mondo,
andavo verso Canicattì
e un fremito brivido mi partì,
vedevo lucciole e spettri
e qualche sonno ondegggiare dai tetti,
nel chiarore riflesso della luna sono arrivato
e prendendo il caffè, Dio ho ringraziato.
Eduardo
NOSTALGIA
Tante immagini mi ricordano quand'ero bambino
quella vita passata in Inghilterra,
quando col gelo del mattino andavo a scuola.
E le giornate trascorse a Londra,
anche se a volte c'era la nebbia a farci compagnia,
ma quanta nostalgia!!!
Io non dimenticherò mai,
per me sono bellissimi ricordi.
Stefano
ORA CHE SORGE IL LEVANTE
Mi accorgo che sei diventata una chimera
non potendoti solcare neanche per un momento.
Sulla mia lapide batte forte il peso
di un amore impossibile.
Diego
OSSERVA QUELLA CASA
Quella casa era molto bella, si trovava in mezzo ad un bel giardino.
Il giardino era opera di un uomo molto devoto ad un unico Creatore che non è altro che
l'Iddio Onnipotente.
Egli, l'Iddio, creò la terra. La terra all'inizio era inabitata, ma poi creò ogni cosa e fece
della terra un paradiso.
Venne chiamato Eden.
Ogni cosa in essa era desiderabile, non mancava niente; vi erano alberi, frutti di ogni
genere e ogni frutto che l'uomo mangiava era molto buono.
Parlando della casa di questo poeta, Dio disse:” Edificheranno case e vi abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno i frutti, non edificheranno e qualcun'altro abiterà,
non pianteranno e qualcun'altro mangerà, poiché come i giorni dell'albero saranno i
giorni del mio popolo e la luce di Dio illuminerà non solo la terra e la casa, ma
illuminerà i nostri cuori”.
Rosario F.
PAGINE DI UN PASSATO
Passato triste e solitario
di un tempo che fu.
Foglie che volano al vento
mentre pagine di un libro sbiadiscono.
E tu solitario vai verso il tuo avvenire
pieno di gloria.
Ei fu, dice la poesia, siccome immobile
dato il mortal sospiro.....
Irene
PAPAVERO
Dagl' irti colli spunta il papavero speciale
è un fiore bello rosso ed è anche una pianta officinale.
Nella brezza della mattina si vede la rugiada sulle foglie
che brilla, avvicina e distoglie.
Vediamo i monti e le colline tutte in festa
i bei fiori che profumano e i colori che danno alla testa.
Le stagioni sono lunghe e sono quattro
e che bella la primavera col caldo quatto.
D'inverno, si sa, non le vediamo mai qua,
ma ecco in primavera le rondini cinquettà.
Si aprono i parchi e si vedono i bambini giocare
e in questa armonia sboccia un fiore da odorare.
I colli si trasformano da nero in verde
e sempre quel dolce profumo che non si perde.
A primavera nell'aria qualche burraschella
e si vede un arcobaleno che sembra una tabella.
Il profumo del polline porta sempre lontano
è bello passeggiar tenendosi per mano!!
Edoardo
PASSATO
Che non cessa di mentire
per essere fluido e poi sincero,
ero festoso, al massimo della felicità,
per poi far volare palloncini attraverso il cuore.
E subito un bacio della tristezza nell'infinito.
Ancora vita!
Calogero
SALE IL GIORNO
La notte svanisce
e la luna scompare.
Sorge vivida l'aurora
che ci trova vicini
l'uno accanto
all'altro.
Fisso l'orizzonte
ricco di colori,
ti prendo per mano
e il tuo sorriso
pervade il mio cuore
d'amore per te.
Diega Antonietta
SE FOSSI..........
Se fossi un colore
sarei l'azzurro
perchè esprimerei la profondità del mare.
Se fossi un animale
sarei un gatto
perchè potrei proteggere tutti.
Se fossi un fiore
sarei un lilium
perchè vorrei essere amico di tutti.
Se fossi una stagione
sarei la primavera
perchè inizia una nuova vita.
Se fossi Salvatore
come io sono e fui,vorrei essere a Firenze
a studiare o a lavorare
come docente o come ingegnere informatico.
Salvatore
SE FOSSI..........
Se fossi un colore
sarei il celeste
perchè sarei contento, esso mi attira.
Se fossi un animale
sarei un leone
perchè ha forza.
Se fossi un fiore
sarei un giglio
perchè è purezza.
Se fossi una stagione secca
sarei scontento
perchè la terra non è vegeta.
Se fossi Traspadano
come io sono e fui,
sarei a casa mia,
comodo sul divano ad ascoltare la musica.
Traspadano
SE FOSSI..........
Se fossi un colore
sarei il rosso
perchè mi ricorda un bocciolo di rosa.
Se fossi un animale
sarei un cane da caccia
perchè potrei cercare la selvaggina.
Se fossi un fiore
sarei un fiore bianco
perchè indica purezza e mi ricorda una sposa.
Se fossi una stagione
sarei l'autunno
perchè starei a casa a leggere un bel libro.
Se fossi Luigi
come io sono e fui,
mi piacerebbe fare un bel viaggio.
Luigi
SORGE L' AURORA
La notte svanisce
e la luna scompare.
Sorge vivida l'aurora
che ci sorprende vicini.
Scruto l'orizzonte e
mi prendi per mano e
il tuo sorriso pervade
il mio cuore amore.
Diega Antonietta
SUGGERIMENTI
Rondine che voli alta
nel cielo,
fa che l'arsura
non ti faccia languire.
Giovane che scruti speranzoso
il mondo
fa che la droga non ti
faccia perire.
Quando in te nacse
l'amore, accarezza l'universo
e sogna,
perchè dolce e violenta
è la vita che passa
e fugge via.
Diega Antonietta
UN AMORE STRAPPATO DALLA
TRISTEZZA
Il mio Amore era Grande non solo verso il Creatore, non solo verso la natura, non solo
verso gli amici, ma soprattutto verso la Donna che mi era stata data, ma quest'amore è
stato strappato da una tristezza che mi ha fatto stare male per lungo tempo e,
modestamente parlando anche a curarmi, penso e mi viene freddo nel cuore e nell'anima,
ma tiriamo a (campare) sopravvivere.
Ho due figli splendidi anche se non li vedo spesso , ma ogni tanto. Spero si ricorderanno
di chi li ha fatti, cioè di suo padre...non fa niente................
Rosario F.
UN AUTUNNO
E' venuto un altro autunno,
e come ogni autunno,
incominciano a cadere le foglie dagli alberi.
Il cielo oscuro, come se un amore
fosse strappato alla tristezza
come un passato
che non vuole cancellarsi mai,
ma la luce cambierà
come ogni stagione di ogni anno.
Enzo
VERSO QUELLA CASA
Tutto, ogni cosa nell'universo ha un'anima, una vita, ma ricordo ancora lo sguardo che
mi attendeva quando tornavo da scuola e spiava i miei passi dalla finestra di casa mia,
mia cara nonna Lidia che mi facesti da madre e perchè in punto di morte mi spingesti il
braccio che ti voleva ancora con me, ma mi insegnasti a dimenticarti di me, perchè io
figlio d'uomo mi dimenticassi di te.
Ma ormai che sono un uomo Piccolo come un adolescente memore del passaggio di Dio
nella mia vita cercai di diventare un uomo e mi scoprii un giorno figlio di Dio, il Signore
che mi inabita e che io inabito e che non sei più tu, nonna Lidia, ma è solo Dio tutto ed
il solo oggetto del mio Amore, perchè del Signore sono il suo figlio: l'Amato e l'Amante.
Alfonso, Flavio, Giuseppe,Maria