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LO
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RO
PROCESSI EDUCATIVIE RIEDUCATIVI IN CARCERE
Problemi, modelli e interventi
a cura di
Paolina Mulè
c.u.e.c.m.B 18,00
Paolina Mulè (a cura di)
c.u.e.c.m.
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RE
Il problema centrale del dibattito pedagogico contemporaneo riguarda l’in-dagine di fenomeni, processi, variabili e dinamiche sociali che si intreccia-no significativamente con i processi della formazione e che, per ciò stesso,configurano, ed acuiscono ad un tempo, la complessità e la problematicitàdella formazione. In questo libro l’Autrice, tenterà di cogliere la complessità e la problemati-cità dell’esperienza umana, della persona in stato di restrizione all’internodi un lungo dibattito che pone il problema dell’educazione, della ri-educa-zione e delle modalità trattamentali in carcere come questioni aperte a mol-teplici interpretazioni sia a livello teorico che metodologico. In questo sen-so, l’intento del percorso formativo differenziato in un contesto speciale èstato quello di fare ricerca-azione sul campo, tenendo conto del presuppo-sto secondo il quale, nella pedagogia pratica, è necessario partire dalle ca-tegorie di ‘cura’, di ‘attenzione’, attraverso un approccio plurale, dinamico,fondato sulla relazione interpersonale tra operatori e soggetti-persona coin-volte. Si concretizza così la sfida che nel pianeta carcere si può e si deve la-vorare per ri-educare e ri-socializzare la persona in stato di restrizione apatto che ci sia un continuum educativo dell’esperienza stessa, investendosulla persona, sul suo potenziale umano e sul lavoro sinergico tra tutti glioperatori sociali e della sicurezza che operano quotidianamente all’internodel carcere. Ciò è in linea con la considerazione che i processi formativi sirivolgono a soggetti-persona che, seppure rei, hanno una dignità umana cheè inviolabile e che va salvaguardata e rispettata.
Paolina Mulè è professore straordinario di Pedagogia Generale e Sociale presso laFacoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Catania, in cui è ancheimpegnata in qualità di Coordinatrice del Master di II livello in «Dirigenza Scola-stica». I suoi interessi di ricerca tendono ad investigare, da diversi anni, i problemiepistemologici della pedagogia generale e sociale riguardo alle nuove emergenzeeducative e alla formazione del docente. È stata Visiting Researcher, nel 2004,presso The Center for Dewey Studies di Carbondale (Illinois-USA) e, nel 2008,presso il Departamento de Filología Clàsica, dell’Universidad de Valladolid (Spa-gna). Tra i suoi lavori ricordiamo: Formazione, scuola ed emergenze educative.Teorie e prospettive della problematicità formativa, Roma 2001; Il docente in Ita-lia tra pedagogia, scuola e società, Roma 2005; Pedagogia e sue applicazioni nel-l’università. Il dibattito a Catania tra le due guerre, Cosenza 2005; Il pensiero diMariano Maresca tra antinomie dell’educazione e identità della pedagogia, Co-senza 2005; I princìpi teorici dell’educazione progressiva e dell’attivismo. Il dibat-tito pedagogico degli anni ’40, Soveria Mannelli 2008.
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PROCESSI EDUCATIVIE RIEDUCATIVI IN CARCERE
Problemi, modelli e interventi
a cura di
Paolina Mulè
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Il problema centrale del dibattito pedagogico contemporaneo riguarda l’in-dagine di fenomeni, processi, variabili e dinamiche sociali che si intreccia-no significativamente con i processi della formazione e che, per ciò stesso,configurano, ed acuiscono ad un tempo, la complessità e la problematicitàdella formazione. In questo libro l’Autrice, tenterà di cogliere la complessità e la problemati-cità dell’esperienza umana, della persona in stato di restrizione all’internodi un lungo dibattito che pone il problema dell’educazione, della ri-educa-zione e delle modalità trattamentali in carcere come questioni aperte a mol-teplici interpretazioni sia a livello teorico che metodologico. In questo sen-so, l’intento del percorso formativo differenziato in un contesto speciale èstato quello di fare ricerca-azione sul campo, tenendo conto del presuppo-sto secondo il quale, nella pedagogia pratica, è necessario partire dalle ca-tegorie di ‘cura’, di ‘attenzione’, attraverso un approccio plurale, dinamico,fondato sulla relazione interpersonale tra operatori e soggetti-persona coin-volte. Si concretizza così la sfida che nel pianeta carcere si può e si deve la-vorare per ri-educare e ri-socializzare la persona in stato di restrizione apatto che ci sia un continuum educativo dell’esperienza stessa, investendosulla persona, sul suo potenziale umano e sul lavoro sinergico tra tutti glioperatori sociali e della sicurezza che operano quotidianamente all’internodel carcere. Ciò è in linea con la considerazione che i processi formativi sirivolgono a soggetti-persona che, seppure rei, hanno una dignità umana cheè inviolabile e che va salvaguardata e rispettata.
Paolina Mulè è professore straordinario di Pedagogia Generale e Sociale presso laFacoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Catania, in cui è ancheimpegnata in qualità di Coordinatrice del Master di II livello in «Dirigenza Scola-stica». I suoi interessi di ricerca tendono ad investigare, da diversi anni, i problemiepistemologici della pedagogia generale e sociale riguardo alle nuove emergenzeeducative e alla formazione del docente. È stata Visiting Researcher, nel 2004,presso The Center for Dewey Studies di Carbondale (Illinois-USA) e, nel 2008,presso il Departamento de Filología Clàsica, dell’Universidad de Valladolid (Spa-gna). Tra i suoi lavori ricordiamo: Formazione, scuola ed emergenze educative.Teorie e prospettive della problematicità formativa, Roma 2001; Il docente in Ita-lia tra pedagogia, scuola e società, Roma 2005; Pedagogia e sue applicazioni nel-l’università. Il dibattito a Catania tra le due guerre, Cosenza 2005; Il pensiero diMariano Maresca tra antinomie dell’educazione e identità della pedagogia, Co-senza 2005; I princìpi teorici dell’educazione progressiva e dell’attivismo. Il dibat-tito pedagogico degli anni ’40, Soveria Mannelli 2008.