L’insieme di tale messaggio è costituito
da una fonte di emissione, da un canale di trasmissione e da un ambiente di ricezione.
La sorgente di emissione è una redazione, il
gruppo dei tecnici a cui appartiene chi elabora
un’immagine, chi la sceglie, chi la compone,
chi la tratta, chi le assegna un titolo, una
didascalia, un commento.
Il canale di trasmissione è un
complesso di messaggi concorrenti il cui
centro è l’immagine, ma i cui contorni sono
costituiti dal testo, dall’impaginazione e
dallo stesso nome della sorgente di emissione.
L’ambiente di ricezione è il pubblico.
Jean Epstein ( seduto ) riprende Auguste Lumiéreper il suo Pasteur nel 1922
Naturalmente la struttura dell’immagine non è una struttura isolata: essa comunica quantomeno
con un’altra struttura che è il testo.
La totalità dell’informazione dipende, dunque, da due diverse
strutture.
Queste due strutture hanno unità eterogenee, quindi, non possono
mescolarsi: nel testo la sostanza del messaggio è costituita da
parole; nell’immagine da linee, superfici, colori.
Inoltre le due strutture del messaggio occupano spazi
riservati, contigui, ma non omogeneizzati, come avviene per
esempio in un rebus che unisce in una sola linea di lettura le
parole e le immagini.
Così, l’analisi deve rivolgersi anzitutto alle due strutture
separatamente.
Ciò che si intende analizzare è la composizione strutturale
dell’immagine e il suo potere in quanto tale.
Pequeur & Franz, Tomas Noland: l’ orfano delle stelle,1989
Prima l’immagine illustrava il testo, oggi il testo appesantisce l’immagine.Un tempo vi era riduzione del testo all’immagine, oggi vi è amplificazione dell’uno all’altra.Più la parola si avvicina all’immagine e meno sembra connotarla.
Ghermito, in qualche modo, dal messaggio iconografico, il messaggio verbale sembra partecipare alla sua oggettività, e, la connotazione del linguaggio si fa innocente attraverso la denotazione dell’immagine.