Antonella Agodi
Rimini, 10 maggio 2016
Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie avanzate «GF Ingrassia»
Università degli Studi di Catania
Il progetto di Sorveglianza attiva Prospettica delle Infezioni Nosocomiali
nelle Unità di Terapia Intensiva,SPIN-UTI del GISIO
Il Progetto SPIN-UTI del GISIO-SItI ha realizzato una rete italiana di sorveglianza delle ICA
nelle UTI adottando il protocollo europeo HELICS, poi aggiornato con il protocollo ECDC
(patient-based surveillance), inteso per un confronto avanzato dei tassi di infezione
stratificati per rischio fra le UTI (benchmarking), quale misura della qualità dell’assistenza in
termini di controllo delle infezioni
Italian Study Group of Hospital Hygiene
Ongoing surveillance, L1
Ongoing surveillance, L2
Pilot data received in 2007
Pilot data received 2004-2006
No data
SPIN-UTI2006-2007
Participation to EU surveillance of ICU-acquired infections, status in 2007
Supporto alle attività di integrazione dei sistemi di sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza e di sorveglianza della tubercolosi (CCM 2010)
SPIN-UTI dal 2009
Sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza (CCM 2012)
Integrare in un archivio nazionale i dati epidemiologici sulla sorveglianza delle infezioni in terapiaintensiva rilevati dai diversi network già esistenti (SPIN-UTI, GiViTI, sistemi regionali)
Progetto SPIN-UTI dal 2006 al 2015Principali caratteristiche dei pazienti e del ricovero
Caratteristiche SPIN-UTI 2006-2007
SPIN-UTI 2008-2009
SPIN-UTI 2010-2011
SPIN-UTI 2012-2013
SPIN-UTI 2014-2015
N. pazienti 3053 2163 2478 3009 2400Età media (anni) 63,7 66,0 67,1 65,9 65,6Rapporto M:F 1,61 1,69 1,48 1,50 1,74Durata media del ricovero nella UTI (giorni)
11,6 10,5 10,0 10,3 10,7
Totale giorni di degenza nella UTI (giorni) (range)
35498(3 - 201 giorni)
22683(3 - 138 giorni)
24724(3-184 giorni)
31072(3-169 giorni)
25789 (3-165 giorni)
38,137,9
40,8 40,8
41,9
36,0
38,0
40,0
42,0
44,0
2006-07 2008-09 2010-11 2012-13 2014-15
SAPS II score (media)
ANOVAp= 0,006
13103 pazienti - 79 UTI - 55 Ospedali
Principali caratteristiche dei pazienti
Trauma
Assistenza coronarica
Immunodeficienza
Trattamento antibiotico
Ricovero in urgenza (chirurgico)
Provenienza dal domicilio
4,2%
28,9%
3,7%
59,9%
42,2%
32,9%
4,0%
11,8%
3,8%
64,6%
35,8%
26,3%
3,9%
13,9%
3,5%
62,8%
32,0%
21,9%
3,5%
16,7%
4,9%
58,0%
43,2%
28,3%
3,9%
19,1%
7,6%
64,6%
48,2%
31,6%
2014-15
2012-13
2010-11
2008-09
2006-07
Chi-quadrato linear by linear association: p<0,001
*
*
*
*
Indicatori di infezione: benchmarking
Caratteristiche* p value Exp(B)95% I.C.per EXP(B)
Inferiore Superiore
UTI Mista (vs altro tipo di UTI) 0,003 2,546 1,365 4,749
SAPS ≥ mediana (vs < mediana) 0,000 2,120 1,605 2,799
Immunodeficienza (Si vs No) 0,972 1,008 ,662 1,533
Trattamento antibiotico entro le 48 ore che precedono o seguono il ricovero (Si vs No) 0,195 0,807 ,584 1,116
Trattamento non chirurgico per malattia coronarica acuta (Si vs No) 0,342 1,251 ,788 1,986
Intervento chirurgico prima del ricovero (Si vs No)0,000 1,700 1,279 2,261
Ricovero chirurgico in urgenza (vs ricovero medico o chirurgico in elezione) 0,000 1,733 1,301 2,310
* Le variabili risultate all’analisi bivariata significativamente associate al rischio di ICA sono state inserite in un modello di regressione logistica
Analisi del rischio di ICA: SPIN-UTI 2014-15
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
PN BSI CRI IVU
2006-07 53,3% 23,6% 6,5% 16,6%
2008-09 47,3% 22,5% 7,9% 22,3%
2010-11 51,7% 25,7% 7,1% 15,6%
2012-13 55,5% 22,3% 6,9% 15,4%
2014-15 54,2% 19,5% 12,6% 13,6%
pe
r 1
00
infe
zio
ni
Siti di infezione
52,4%
22,7%
8,2%
16,7%
Tassi di infezione specifici per sito
15,6
12,9
17,3
19,2
20,8
4,0 4,3
5,7
4,74,7
1,6 1,7 1,8 2,1
4,3
4,2 4,5
3,7 4,13,4
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
2006-07 2008-09 2010-11 2012-13 2014-15
PN per 1000 giorni di intubazione
BSI per 1000 giorni di degenza
CRI per 1000 giorni di CVC
IVU per 1000 giorni di CV
Tasso di PN associate ad intubazione (IAP)
Rate ratio 2008-2015: 1,61 (IC95% 1,35-1,94)
Tasso di CRIRate ratio 2006-2015: 2,61
(IC95% 1,74-3,89)
10,1
3,0
3,9
3,3
Dati 2012
0,55
0,640,62
0,580,55
0,58
0,820,85
0,70
0,71
0,58
0,82
0,90
0,73
0,86
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
0,90
1,00
2006-07 2008-09 2010-11 2012-13 2014-15
Intubazione
CVC
CV
67,572,2 74,3 69
67,5
71
77,4 77,5
67,2 64,1
76,9
87
83,1
81,1
74
60
65
70
75
80
85
90
95
100
2006-07 2008-09 2010-11 2012-13 2014-15
Pazienti intubati
Pazienti con CVC
Pazienti con CV
Rapporto di utilizzazionedelle procedure invasive
(N di giorni di esposizione/ N di giorni di
degenza)
Percentuale di pazientiesposti alle procedure
invasive
0,56
0,74
Dati 2012
Proporzione prevenibile di IAP
Utilizzando il 10° percentile, la proporzione prevenibile di IAP è risultata pari a0.85 (CI95%: 0.80-0.89) e utilizzando il 25° percentile 0.67 (CI95%: 0.62-0.73)
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
tass
o d
i IA
P (
pe
r 1
00
0 g
g in
tub
azio
ne)
10° perc. = 3,18
25° perc. = 6,8
UTI
Tassi di IAP delle UTI di riferimento
Proporzione prevenibile di IAP: numero di casi osservati meno numero di casi attesi
diviso il numero di casi osservati
VAP 52%
SPIN-UTI 2012-13
2005 - 2008
Proporzione prevenibile di IAP: G-computation analysis
G-computation analysis: generalizzazione della standardizzazione che può essereutilizzata per “aggiustare” per confondenti che variano con il tempo e che sonoinfluenzati dall’esposizione precedente, ad esempio dall’esposizione del giornoprecedente a quello dell’osservazione
• Dal dataset pazienti «osservati» è stato generato un nuovodataset day-by-day, tenendo conto, per ogni paziente, delleosservazioni riferite al giorno precedente
1. dataset day-by-day
• Regressioni logistiche tenendo conto delle caratteristiche deipazienti e delle UTI
• Simulazione Monte Carlo per validare il modello
2. Costruzione di un modello“predicted” per la probabilità diacquisire una IAP
• sulla base del numero di IAP «predette» dal modello, sonostate selezionate le UTI di riferimento, cioè quelle con iltasso di incidenza di IAP al di sotto del 10° percentile delladistribuzione di tali tassi. Pertanto le UTI sono stateclassificate in BEST UTI e OTHER UTI
3. Selezione delle UTI diriferimento dal modello“predicted”
• N IAP prevenibili: IAP Predicted – IAP Expected
• Proporzione prevenibile: N IAP prevenibili / IAP Predicted5. Calcolo IAP prevenibili e PP
• Simulazioni Monte Carlo: applicando i parametri delle BEST UTI alle OTHER UTI è stato stimato il numero atteso di IAP
4. Costruzione del modello “Expected”
BEST UTI (n=2) OTHER UTI (n=15) N. IAP
prevenibili
Proporzione prevenibile
(±SD)
Observed Mean
Predicted
Observed Mean
Predicted
Mean
Expected
N. di
IAP
3 4,55 225 181,9 95,2 86,7 0,44 (±0,06)
La proporzione prevenibile di IAP è risultata pari al 44%
Controllo delle IAP
Il contenuto del bundle varia tra le diverselinee guida e poiché il numero degli elementidi un bundle deve essere limitato ed alcunestrategie di prevenzione sono tuttoracontroverse non vi è ad oggi un bundleuniversalmente accettato
1) nessuna modifica del circuitoventilatorio se nonspecificamente indicato
2) rigorosa igiene delle mani conalcol, soprattutto prima di gestirele vie aeree
3) sedazione durante il giorno eprotocollo di svezzamento dalventilatore
4) igiene orale con clorexidina5) controllo della pressione della
cuffia almeno ogni 24 ore
SPIN-UTI 2012-2013
Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Programma CCM – Ministero della SaluteMinistero della
salute Centro Nazionale per la Prevenzione
ed il Controllo delle Malattie
E’ stato compilato un questionarioper ciascun paziente intubatoincluso nella sorveglianza
Compliance al bundle: numero dicasi in cui viene osservatal’aderenza ad una specifica misurasul totale dei pazienti intubati nellostesso periodo di tempo
768 pazienti intubati, ricoverati in 15 UTI
OBIETTIVO: valutare la compliance alle cinque componenti del bundle europeodurante la degenza nella UTI
PROGETTO SPIN-UTI 2012-2013Indagine sulle pratiche di controllo del rischio di polmonite
associata all'assistenza in Terapia Intensiva
Compliance al bundle europeo
Compliance alle cinque componenti: 20%
92,2%
80,6%
43,6%
70,4%
87,5%Controllo della pressione della cuffia
Igiene orale
Protocollo di controllo della sedazione
Igiene delle mani
Nessuna modifica del circuito ventilatorio
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
40,0%
45,0%
1 2 3 4 5
0,4%
10,4%
24,9%
43,1%
21,1%
Numero di componenti del bundle
Per migliorare il controllo delle infezioni è necessaria:• un’elevata compliance alle cinque componenti del bundle europeo per la
prevenzione delle IAP• un monitoraggio continuo e/o sistematico della compliance al bundle,
utilizzando strumenti dedicati• un’attività per la formazione del personale
66.7
25.0
22.0 13.9 7.4
1 2 3 4 5
Incidenza di pazienti con IAP (per 100 pazienti)
Numero di componenti del bundle
Linear regression trend: p<0.001
r=-0.882; p=0.048
Incidenza di pazienti con IAP: 15,9 per 100 pazienti intubati
Proporzione prevenibile e compliance al bundle
Utilizzando il modello descritto in precedenza è stata valutata la proporzione di IAPprevenibile tenendo conto della percentuale di compliance a tutte e cinque lecomponenti del bundle Europeo per singolo paziente
La proporzione prevenibile di IAP è risultata pari al 40%
BEST UTI (n=1) OTHER UTI (n=9) N. di IAP
prevenibili
Proporzione prevenibile
(±SD)
Observed Mean
Predicted
Observed Mean
Predicted
Mean
Expected
N. di
IAP4 4,5 107 91 50,9 40,10 0,40 (±0,08)
• Dal dataset dopo simulazione viene selezionata la UTI conla percentuale maggiore di pazienti con compliance a tuttee cinque le componenti del bundle
Selezione UTI di riferimento
Sono stati identificati cinque topics principali e otto indicatori per la prevenzione delleICA e per le pratiche di Antimicrobial Stewardship da includere nel protocollo HAI-NetICU:
1) Igiene delle mani: consumo di soluzione alcolica nelle UTI2) Staff delle UTI: rapporto infermieri/pazienti3) Antimicrobial stewardship: revisione sistematica, dopo 24-72 ore, della prescrizione diantimicrobici4) Prevenzione delle polmoniti associate ad intubazione (IAP): posizione del paziente,pressione della cuffia, decontaminazione orale (% di compliance)5) Prevenzione delle infezioni del torrente ematico associate a catetere venoso centrale(CLABSI): gestione del CVC (20-30 osservazioni)
HAI-Net ICU working group
Mortalità in UTI
Mortalità in UTI (%)
2006-2007
2008-2009
2010-2011
2012-2013
2014-2015
Tutti 17,7 18,3 18,2 17,9 18,8
Infetti 34,8 44,1 44,7 31,9 37,7
Non infetti 15,5 14,9 14,0 15,7 15,4
RR (IC95%) 2,476 (2,028-3,023)
3,526 (2,811-4,423)
3,623 (2,995-4,383)
2,031 (1,719-2,400)
2,449(2,071-2,896)
Outcome del paziente con infezione (SPIN-UTI 2014-15)• Vivo: 60,8%Nei casi in cui il paziente con infezione è deceduto: • Morto ma senza associazione con l’infezione: 47,8%• Morto con possibile associazione con l’infezione: 40,0%• Morto con associazione certa con l’infezione: 12,2% 52,2%
2006-07 2008-09 2010-11 2012-13 2014-15
Pseudomonas aeruginosa 19,0% 16,9% 14,2% 13,9% 16,7%
Acinetobacter baumannii 7,6% 14,2% 16,9% 15,1% 18,2%
Klebsiella pneumoniae 5,2% 9,6% 8,5% 14,9% 14,7%
Candida albicans 6,2% 6,1% 4,5% 4,4% 5,5%
Staphylococcus epidermidis 6,8% 3,8% 6,1% 4,3% 5,0%
Escherichia coli 6,4% 5,9% 10,6% 7,0% 5,4%
Staphylococcus aureus 9,4% 5,5% 5,4% 8,0% 6,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
18,0%
20,0%p
er 1
00
mic
rorg
anis
mi
K. pneumoniaeLinear regressionp= 0,02
Microrganismi associati ad ICA
41,90
70,70 60,50
79,3074,70
9,40
17,50
38,80
50,00
59,60
78,40
79,70
95,9097,90 99,30
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
2006-07 2008-09 2010-11 2012-13 2014-15
p<0,001
p<0,001
Tassi di resistenza
68,8%
6,1%
A. baumannii resistenti ai carbapenemi
K. pneumoniae resistenti ai carbapenemi
K. pneumoniae resistenti alle C3G46,5%
Dati 2012
Nessuna correlazione tra il consumo di carbapenemi e di cefalosporine di terza generazione e i tassi di resistenza di A. baumannii e K. pneumoniae
Altri fattori, tra i quali il consumo di antibiotici in ambito comunitario, gliinterventi di stewardship antibiotica e di controllo delle infezioni implementatinelle UTI e il verificarsi di eventi epidemici da microrganismi multi-resistenti,dovrebbero essere considerati per spiegare questo fenomeno complesso
J Hosp Infect. 2014; 86(4): 260-6
Only 28% of the total variation in antibiotic resistance among countries is attributable tovariation in antibiotic usage. … when the control of corruption indicator is included as anadditional variable, 63% of the total variation in antibiotic resistance is now explained by theregression. … poor governance and corruption contributes to levels of antibiotic resistanceand correlate better than antibiotic usage volumes with resistance rates. … addressingcorruption and improving governance will lead to a reduction in antibiotic resistance.